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LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE · (Carlo Petracca) è competente chi sa utilizzare le informazioni...

Date post: 15-Feb-2019
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LA VALUTAZIONE DINAMICA DELLE COMPETENZE INDICATORI DESCRITTORI OBIETTIVI FORMATIVI Prof. Anna Maria Schiano
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LA VALUTAZIONE

DINAMICA DELLE

COMPETENZE INDICATORI –DESCRITTORI

OBIETTIVI FORMATIVI

Prof. Anna Maria Schiano

D.L. 137/08 convertito nella Legge

n. 169 del 30 ottobre 2008

• Art. 1 - Cittadinanza e Costituzione: nell’ambito delle Aree storico-geografica e storico-sociale e nel monte ore delle stesse (obiettivi formativi)

• Art. 2 – Valutazione del comportamento degli studenti anche in relazione alla partecipazione alle attività ed agli interventi educativi anche fuori sede

• Voto numerico espresso in decimi e non inferiore a 6/10 per l’ammissione alla classe successiva o all’esame conclusivo del ciclo

LEGGE N. 169/2008

• Art. 3

• Valutazione sul rendimento scolastico degli studenti: dall’a.s. 2008-09 nella scuola primaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti e la certificazione delle competenze sono effettuate mediante attribuzione di voti in decimi ed illustrati con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto

VALUTAZIONE: problemi

• Valutazione:

• Introduzione dei voti:

• Equivoci circa una valutazione dei prodotti – e

non dei processi – che si traduce in un calcolo

della media dei voti

• Voto di condotta associato alla prevenzione ed

al trattamento del bullismo: assume agli occhi

dell’utenza una valenza punitiva e non viene

correlato con obiettivi formativi

ACCUNTABILITY

• Introdurre e sviluppare la cultura

dell’accuntability=rendicontazione

• Responsabilizzare le scuole circa i

risultati secondo standard nazionali ed

europei per la qualità dell’offerta formativa

• Responsabilità di risultato

La valutazione dei risultati

Autonomia controllo dei risultati =

RESPONSABILITA’

Scelte progettuali

organizzative

didattiche POF

risorse professionali

e materiali

Verifica: Pieno raggiungimento esiti intermedi e finali previsti e desiderati

Autonomia proposta formativa aderente

-alle caratteristiche di ciascun

allievo

(personalizzazione)

-al contesto socio economico

culturale del territorio

La valutazione ha funzione regolativa del

POF

Essa si avvale di strumenti di verifica della

congruenza tra:

• le scelte progettuali, organizzative e

didattiche

• Le risorse

• Gli esiti, di fatto, raggiunti

• LA VALUTAZIONE DI RISULTATO –

POSSIBILE SOLO SE SI COSTRUISCE

UN SISTEMA DI VALUTAZIONE- SI

TRADUCE IN VALUTAZIONE DI

SISTEMA

Il giudizio valutativo del risultato concernerà

la pertinenza, l’efficienza organizzativa e

l’efficacia delle azioni assunte e svolte

all’interno dell’unità scolastica.

Si valuta, pertanto, la qualità del sistema in

termini di risultato

IL RISULTATO

• Il risultato del sistema scuola è la

costruzione di competenze che vanno a

tradursi in obiettivi formativi.

• Competenze ed obiettivi formativi sono

rilevabili e verificabili osservando e

misurando le prestazioni degli studenti

Le Prestazioni Autentiche:

Permettono allo studente di

dimostrare ciò che “sa fare con ciò

che sa”, utilizzando conoscenze,

abilità e disposizioni in situazioni

contestualizzate, simili o analoghe

al reale.

Di riconoscere il significato di ciò

che sta apprendendo nella sua

vita, dentro e fuori dalla scuola.

Comprendono molte abilità e di solito hanno una

diretta applicazione ai compiti nella vita reale

Le prove di prestazione

Le prove di prestazione sono qualcosa di più di un

compito da assegnare agli studenti

• COSTRUZIONE DI UN SISTEMA DI

VALUTAZIONE NEL QUADRO DELLE

AUTONOMIE FUNZIONALI E DELLA

PERSONALIZZAZIONE DEGLI

APPRENDIMENTI NEL CURRICOLO

VERTICALE

I dati da rilevarsi riguarderanno:

• Le conoscenze iniziali

• In itinere

• Finali degli allievi

• Le caratteristiche del contesto

• Le aspettative

• La maturazione degli allievi (C.M.100/08)

• I livelli di soddisfazione e di atteggiamento

di allievi, insegnanti, genitori.

• La professionalità docente

Strumenti di analisi: prove oggettive e

semistrutturate

Questionari e interviste

Griglie di osservazione

Check- list

Osservazione sistematica:protocollo

quotidiano di osservazione

COMPETENZE

• Gli allievi, posti di fronte a un problema, si

pongono domande

• Cercano risposte

• Incontrano conoscenze disciplinari (saperi)

• Sviluppano abilità (saper fare)

• Elaborano ed utilizzano saperi e saper

fare che trasferiscono a qualunque

contesto: costruiscono competenze

Le competenze

La competenza è una capacità portata a

compimento attraverso l’uso e il

padroneggiamento di conoscenze e abilità

acquisite ed esibite in un contesto dato

mediante la combinazione armonica di

dimensioni cognitive, motivazionali e socio-

affettive. (Carlo Petracca)

è competente chi sa utilizzare le

informazioni in contesti specifici,

differenziati e nuovi

OBIETTIVI FORMATIVI

• Conoscenze, abilità e competenze

promuovono atteggiamenti di autonomia,

sicurezza ed autostima nei soggetti che

“danno forma” a nuovi “saper essere”=

raggiungono obiettivi formativi

SISTEMA COGNITIVO DINAMICO

PERSONALE

• Si tratta di favorire nello studente la costruzione di una rete di strumenti, metodi, correlazioni, abilità generali capaci di aiutarlo a formare un sistema dinamico autoconsistente di metodi, nozioni, legami, abilità, e quindi la necessità di sviluppare approcci e strumenti per favorire l'esplorazione, l'autovalutazione, la creazione di percorsi autonomi : imparare ad imparare

• In sintesi significa costruire un ambiente di

apprendimento e sfondi integratori che

favoriscano l’apprendimento

interdisciplinare

• A tal fine occorre modificare la mediazione

didattica (cfr. Modello a V di Gowin)

SISTEMA DI VALUTAZIONE

• Per una valutazione ex L. 169/08, C.M. 100/08 D.M. n. 5 del 16/01/09 e Regolamento del 18/08/09 sul voto di condotta con attribuzione di voti, è necessario costruire un sistema di valutazione con indicatori di conoscenze e di competenze e con descrittori di comportamento.

• La misurazione dei risultati delle prove di verifica indicherà il grado di avvicinamento alla meta

( OSA, Competenza da certificare, Obiettivo Formativo) che sarà indicato con il voto

SCUOLA INFANZIA: indicatori e

descrittori

CONOSCENZA

Racconta una storia

INDICATORE

Pone in successione

un fatto

DESCRITTORE

Usa frasi nucleari

e le espande

COMPETENZA

Sa raccontare

qualunque fatto

o storia

SCUOLA PRIMARIA: indicatori e

descrittori

CONOSCENZA

Soggetto

Predicato

Complemento

oggetto

INDICATORE

Riconoscere

la persona

che fa l’azione,

qual è l’azione

e su chi ricade

DESCRITTORE

Distingue il soggetto

dal predicato

e dall’oggetto

COMPETENZA

Usa correttamente

soggetto, predicato

e oggetto

in ogni situazione

comunicativa

SCUOLA SECONDARIA 1°

GRADO:indicatori e descrittori

CONOSCENZA

Sillogismo

(logica)

INDICATORE

Ragionamento

logico

con antecedente

e conseguente

DESCRITTORE

Pone situazioni

in sequenza logica

di conseguenzialità:

usa i connettori:

se…e…allora

COMPETENZE

Utilizza il sillogismo

in ogni situazione

o problema

e formula ipotesi

VALUTAZIONE

• Valutazione quali/quantitativa del grado di

avvicinamento o realizzazione

dell’obiettivo

• Oggetto della valutazione: i processi di

crescita rappresentabili con curve di

andamento

REGOLAMENTO DI COORDINAMENTO

DELLE NORME IN MATERIA DI

VALUTAZIONE

• Criteri:

• Finalità formative

• Validità, attendibilità, accuratezza, trasparenza,

equità

• Coerenza con gli obiettivi del POF

• Considerazione dei processi di apprendimento

• Rigore metodologico

• Valenza informativa

Che cos’è una Rubrica?

Una rubrica costituisce un valido strumento e

supporto per verificare e valutare una

prestazione

Le rubriche di valutazione

La rubrica è uno strumento di punteggio che

elenca i criteri per una parte di lavoro oppure

per “cosa conta” di quel lavoro (per esempio, in

un brano di scrittura, intenzionalità,

organizzazione, dettaglio, vocabolario, logica,

sono spesso dimensioni di “cosa conta”)

(Perkins 1992)

Rubriche: tipi di scale

Sono/È

all’inizio

(Insufficiente)

Sto /a

imparando

(Sufficiente)

La/o pratico/a

(Buono)

La/o possiedo/e

(Ottimo)

Compito non completato

Compito parzialmente

completato

Compito completato

VERBALE

0 1 2 3 4 1 2 3 4 5

NUMERICA

NUMERICA e VERBALE

1 2 3 4 5 Insufficiente Sufficiente Buono Distinto Ottimo

Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Elevato

Costruiamo Rubriche di Standard attesi

OSA

Italiano

4 3 2 1

Comprendere,

ricordare e

riferire i contenuti

essenziali dei

testi ascoltati.

scrivere semplici

testi relativi al

proprio vissuto.

Leggere,

comprendere e

memorizzare

brevi testi ecc.

Comprende,

ricorda e riferisce

i contenuti

essenziali dei

testi ascoltati

Comprende,

ricorda e riferisce

alcuni contenuti

essenziali dei

testi ascoltati

Comprende,

ricorda e solo

contenuti parziali

dei testi ascoltati

Comprende

memorizzare

contenuti parziali

dei testi ascoltati,

con difficoltà a

memorizzare

Scrive semplici

testi relativi al

proprio vissuto

Scrive testi molto

semplici relativi

al proprio vissuto

Scrive testi

parziali relativi al

proprio vissuto

Scrive solo

poche frasi

Legge,

comprende e

memorizza brevi

testi

Legge,

comprende e

memorizza brevi

frasi

Legge,

comprende

senza

memorizzare

brevi testi

Legge, brevi testi

con difficoltà a

comprendere

Rubrica per l’autovalutazione, da parte dell’alunno, di una presentazione orale

LISTA DI CONTROLLO DELLA PRESENTAZIONE ORALE

Nome……………………………………………………………………………………………………………………………………………

Di che cosa ho

parlato

Come ho trovato e

usato le informazioni

Come ho organizzato

la mia presentazione

Sussidi di

presentazione

Come ho parlato agli

altri

□ Ho parlato di fatti □ Ho usato i libri

della/e biblioteca/he

□ Ho detto i punti

principali del mo

discorso, quindi ho

spiegato

□ Ho usato grafici,

manifesti, locandine…

per mostrare le

informazioni

□ Ho guardato il

pubblico, non il

pavimento

□ Ho usato le parole

che tutti conoscevano

□ Ho usato i giornali □ Ho detto cosa è

accaduto in primo

luogo, in secondo in

terzo…

□ Ho spiegato i grafici,

i manifesti…

□ Ho comunicato con

tutti

□ Ho detto il mio

parere

□ Ho usato Internet □ Ho parlato della

cosa più importante

che ho imparato

□ I manifesti, i grafici

erano facili da vedere e

da comprendere

□ Ho parlato

chiaramente

□ Ho spiegato i

particolari

□ Ho intervistato □ Ho usato parole

come “in primo luogo”,

“allora”, “quindi”,

“infine”…

□ Ho usato la musica

e il suono per mostrare

le informazioni

□ Non ho comunicato

troppo velocemente

□ Ho messo a fuoco

l’idea principale

□ Ho fatto una lista

dei luoghi dove ho

ottenuto le

informazioni

□ Alla fine ho

espresso il mio parere

spèiegandone il perché

□ La musica era facile

da ascoltare: non era

bassa né alta

□ La mia voce era

facile da sentirsi

□ Ho detto qualcosa di

nuovo rispetto al

soggetto

□ Ho detto le cose con

le mie proprie parole

□ Mi sono alzato in

piedi

□ Ho risposto alle

domande

□ Ho risposto alle

domande

□ Ho usato mani,

faccia, occhi per

comunicare

Rubrica per la valutazione, tra pari, di una presentazione orale

Nome……………………………………………………………………………………………………………………………………………

1 2 3

Ha effettuato un’introduzione interessante

Ha spiegato l’argomento in modo chiaro

Le informazioni sono state presentate ordinatamente

Ha usato frasi complete

Ha formulato la conclusione

Ha parlato chiaramente, correttamente, distintamente

Guardava negli occhi

La posizione del corpo era corretta

La presentazione era interessante

Ha risposto alle domande con chiarezza

Rubrica per la valutazione, da parte dell’insegnante, di una presentazione orale

Nome……………………………………………………………………………………………………………………………………………

Punti possibili Autovalutazione Valutazione

dell’insegnante

Approfondimento del tema 10

Presentazione ben progettata e coerente 10

Ha integrato con l’esperienza personale 10

Ha dato spiegazioni e motivi per le conclusioni 10

I sussidi di comunicazione sono stati chiari e utili 10

Le informazioni sono state complete 10

Punti possibili totali 60

Valutazione secondo la seguente scala:

10/9= eccellente; 8/7= molto buono; 6/5= soddisfacente;

4/3= scarso; 2/1= insoddisfacente

Come si crea una rubrica

• mostrare esempi di lavori ben eseguiti o carenti;

• elencare le caratteristiche di qualità dei lavori;

• applicazione-prova-adeguamento: si esaminano alcuni

lavori già raccolti e si adegua l’elenco delle

caratteristiche;

• uso della valutazione tra pari: gli alunni producono

(anche in gruppo), valutano, si autocorreggono,

correggono i compagni …

• ogni alunno rivede il proprio lavoro anche basandosi

sul feedback dei compagni;

• l’Insegnante, con la stessa rubrica utilizzata dagli

alunni, valuta il lavoro.

Vantaggi della rubrica

• migliora la qualità dell’apprendimento e della motivazione;

• migliora l’autovalutazione;

• riduce il tempo per la valutazione da parte dell’insegnante;

• favorisce la personalizzazione in quanto si possono

costruire ad hoc per gli alunni;

• favorisce il coinvolgimento delle famiglie: i genitori sanno

cosa i figli devono apprendere

• favorisce la continuità didattica;

• migliora la qualità della scuola in quanto assicura un

controllo efficace dei livelli di apprendimento.

VALUTAZIONE

QUALI/QUANTITATIVA

• La complessità della prestazione, lo

sfondo integratore percepito e considerato

dall’allievo, la globalità delle eleborazioni e

l’originalità delle stesse, gli atteggiamenti

ed i comportamenti sono oggetto di una

valutazione globale dei processi di

maturazione dell’allievo (C.M. 100/08)

D. M. n. 5 DEL 16-01-09

• La valutazione del comportamento degli

studenti di cui all’art. 2 del decreto legge 1

settembre 2008, n. 137, convertito, con

modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008,

n. 169, risponde alle seguenti prioritarie

finalità :

• -accertare i livelli di apprendimento e di

consapevolezza raggiunti, con specifico

riferimento alla cultura e ai valori della

cittadinanza e della convivenza civile;

• -verificare la capacità di rispettare il

complesso delle disposizioni che

disciplinano la vita di ciascuna istituzione

scolastica;

• -diffondere la consapevolezza dei diritti e

dei doveri degli studenti all’interno della

comunità scolastica, promuovendo

comportamenti coerenti con il corretto

esercizio dei propri diritti e al tempo stesso

con il rispetto dei propri doveri, che

corrispondono sempre al riconoscimento

dei diritti e delle libertà degli altri;

• -dare significato e valenza educativa

anche al voto inferiore a 6/10.

• 2. La valutazione del comportamento non

può mai essere utilizzata come strumento

per condizionare o reprimere la libera

espressione di opinioni, correttamente

manifestata e non lesiva dell’altrui

personalità, da parte degli studenti

• La valutazione del comportamento degli studenti nella scuola secondaria di primo grado e nella scuola secondaria di secondo grado è espressa in decimi. La valutazione, espressa in sede di scrutinio intermedio e finale, si riferisce a tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica e comprende anche gli interventi e le attività di carattere educativo posti in essere al di fuori di essa.

• La valutazione in questione viene

espressa collegialmente dal Consiglio di

classe ai sensi della normativa vigente e,

a partire dall’anno scolastico 2008-2009,

concorre, unitamente alla valutazione degli

apprendimenti, alla valutazione

complessiva dello studente.

• In attuazione di quanto disposto dall’art. 2

comma 3 del decreto legge 1 settembre 2008, n.

137, convertito dalla legge 30 ottobre 2008, n.

169, la valutazione del comportamento inferiore

alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo

studente in sede di scrutinio finale, comporta la

non ammissione automatica dello stesso al

successivo anno di corso o all’esame conclusivo

del ciclo di studi.

• Articolo 5 Autonomia scolastica 1. Ciascuna istituzione scolastica autonoma, nel rispetto dei principi e dei criteri di carattere generale previsti dal presente Decreto e dalla normativa vigente, può determinare, in sede di redazione del Piano dell’Offerta formativa, ulteriori criteri e iniziative finalizzate alla prevenzione, tenendo conto di quanto previsto dal Regolamento di istituto, dal Patto educativo di corresponsabilità e dalle specifiche esigenze della comunità scolastica e del territorio.


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