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La Voce della Valtrompia 2012 10

Date post: 19-Mar-2016
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Adolescenti, giovani e abuso di alcol. Una realtà che tocca anche i giovanissimi bresciani. Lo sforzo delle agenzie educative, i percorsi di formazione e recupero oggi realisticamente possibili
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La Voce della Valtrompia WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO IV - OTTOBRE 2012 10 n. Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/BS Il troppo storpia di Adriano Bianchi J Il vino è un piacere. Lo sanno bene coloro che in Franciacorta lo produ- cono con cura e passione e ne hanno fatto un simbolo e l'immagine di un territorio. Ma l'abuso di vino e più in generale di alcolici è una piaga. I dati allarmanti presentati dall'Istat e recen- ti provvedimenti tesi a limitare l'uso di alcol da parte dei minori è solo una delle emergenze che toccano il pianeta giovanile. Potrebbe avere il sapore del tema trito e ritrito, su cui si è discusso spesso, ma credo che l'abbassare la guardia, soprattuuto quando si tratta di giovani, non abbia mai risolto i proble- mi, ne mai ha permesso di governare i rischi al meglio. L'abuso dell'alcol da parte degli adolescenti è uno di questi e non passa mai di moda. Lo sanno be- ne gli insegnati, gli educatori e coloro che hanno costantemente contatto con la popolazione giovanile. Lo sanno un po' meno le istituzioni che, pare a fa- si alterne, promuovono iniziative non strutturali su un'emergenza che di tut- to avrebbe bisogno meno che dell'im- provvisazione. Pur nella convinzione che certi abusi si vincono anzitutto con la promozione del benessere dei giovani e non solo con la cura del disa- gio o la riduzione del danno, fa specie vedere che nonostante i problemi si riducono sempre di più le risorse per l'accompagnamento a danno della so- cietà tutta. Come pure ha senso ricor- dare che tutti possiamo fare la nostra parte per promuovere una comunica- zione, anche tra i ragazzi, che ricorda i rischi di comportamenti sconsiderati. Non a caso, alcuni mesi fa, anche un documento della diocesi ha vietato a parrocchie e oratori la promozione di iniziative che inneggiamo, direttamen- te e indirettamente, all'uso dell'alcol, tipo le famose "feste della birra". In fondo il bene dei ragazzi dovrebbe in- teressarci un po' di più del "fare casset- to", fosse anche per l'oratorio che per i giovani si dovrebbe adoperare. O no? Concesio. L’iniziativa “In biblioteca ovunque” ha coinvolto anche Sarezzo Il progetto è diventato realtà nelle due biblioteche comunali, ciascuna dotata di 16 lettori e-reader da dare in prestito gratuito Il servizio a pagina 12 L’abuso di alcool nelle giovani generazioni Spirito di vino Alta Valle Comunità montana: novità per i due caseifici comunali di Bovegno e Pezzaze •• pag. 9 In biblioteca si leggono libri “fisici” e “virtuali” Adolescenti, giovani e abuso di alcol. Una realtà che tocca anche i giovanissimi bresciani. Lo sforzo delle agenzie educative, i percorsi di formazione e recupero oggi realisticamente possibili I servizi a pag. 2-3 Sport Calcio: a Lumezzane nasce il primo club dei tifosi rosso-blu •• pag. 20 Editoriale Lumezzane Il torrente Gobbia sorvegliato speciale da Arpa e Polizia locale •• pag. 7
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Page 1: La Voce della Valtrompia 2012 10

La Vocedella Valtrompia

WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO IV - OTTOBRE 2012

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Il troppo storpiadi Adriano Bianchi

Il vino è un piacere. Lo sanno bene coloro che in Franciacorta lo produ-cono con cura e passione e ne hanno fatto un simbolo e l'immagine di un territorio. Ma l'abuso di vino e più in generale di alcolici è una piaga. I dati allarmanti presentati dall'Istat e recen-ti provvedimenti tesi a limitare l'uso di alcol da parte dei minori è solo una delle emergenze che toccano il pianeta giovanile. Potrebbe avere il sapore del tema trito e ritrito, su cui si è discusso spesso, ma credo che l'abbassare la guardia, soprattuuto quando si tratta di giovani, non abbia mai risolto i proble-mi, ne mai ha permesso di governare i rischi al meglio. L'abuso dell'alcol da parte degli adolescenti è uno di questi e non passa mai di moda. Lo sanno be-ne gli insegnati, gli educatori e coloro che hanno costantemente contatto con la popolazione giovanile. Lo sanno un po' meno le istituzioni che, pare a fa-si alterne, promuovono iniziative non strutturali su un'emergenza che di tut-to avrebbe bisogno meno che dell'im-provvisazione. Pur nella convinzione che certi abusi si vincono anzitutto con la promozione del benessere dei giovani e non solo con la cura del disa-gio o la riduzione del danno, fa specie vedere che nonostante i problemi si riducono sempre di più le risorse per l'accompagnamento a danno della so-cietà tutta. Come pure ha senso ricor-dare che tutti possiamo fare la nostra parte per promuovere una comunica-zione, anche tra i ragazzi, che ricorda i rischi di comportamenti sconsiderati. Non a caso, alcuni mesi fa, anche un documento della diocesi ha vietato a parrocchie e oratori la promozione di iniziative che inneggiamo, direttamen-te e indirettamente, all'uso dell'alcol, tipo le famose "feste della birra". In fondo il bene dei ragazzi dovrebbe in-teressarci un po' di più del "fare casset-to", fosse anche per l'oratorio che per i giovani si dovrebbe adoperare. O no?

Concesio. L’iniziativa “In biblioteca ovunque” ha coinvolto anche Sarezzo

Il progetto è diventato realtà nelle due biblioteche comunali, ciascuna dotata di 16 lettori e-reader da dare in prestito gratuito

Il servizio a pagina 12

L’abuso di alcool nelle giovani generazioni

Spirito di vino

Alta Valle

Comunità montana: novità per i due caseifici comunali di Bovegno e Pezzaze

•• pag. 9

In biblioteca si leggono libri “fisici” e “virtuali”

Adolescenti, giovani e abuso di alcol. Una realtà che tocca anche i giovanissimi

bresciani. Lo sforzo delle agenzie educative, i percorsi di formazione

e recupero oggi realisticamente possibili

I servizia pag. 2-3

Sport

Calcio: a Lumezzanenasce il primo clubdei tifosi rosso-blu

•• pag. 20

Editoriale

Lumezzane

Il torrente Gobbiasorvegliato specialeda Arpa e Polizia locale

•• pag. 7

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Approfondimento. Giovani, giovanissimi e alcol: un fenomeno che finalmente comincia a preoccupare

La 1ª causa di morte al mondo: le patologie alcolcorrelate

di Massimo Venturelli

Genitori, insegnanti, educatori e animatori “di ogni ordine e grado” in campana: l’età del primo approccio all’alcol si va facendo sempre più te-nera. Secondo le ultime statistiche è scesa a 11 anni: praticamente si passa dal biberon alla bottiglia!Il dato è contenuto in una ricerca eu-ropea ma, a cascata, tocca anche, per quel che riguarda l’Italia, indagini na-zionali, regionali e provinciali.Nelle scorse settimane nel Brescia-no si è tornato a parlare del rapporto tra giovani e alcol dopo che la polizia locale del capoluogo ha intimato 15 giorni di chiusura (e relativa ammenda pecuniaria) a un locale della “movida”

nostrana reo di aver venduto alcoli-ci a ragazzi che non avevano ancora compiuti i 16 anni, limite stabilito dal-la legge. La notizia di cronaca è stata l’occasione per tornare a puntare i ri-flettori su un fenomeno di cui si parla poco in generale, men che meno nei suoi aspetti più preoccupanti, come lo è appunto il progressivo abbassamen-to dell’età del primo contatto.

Il consumo di alcol ha sempre fatto parte, come quello della pastasciut-ta, della tradizione italica. Un buon bicchiere, magari offerto anche ai ra-gazzi e ai bambini presenti, ha saluta-to ogni festa di famiglia, matrimoni, battesimi, compleanni, capodanno, pranzi di Pasqua e di Natale compre-si. Come percepire che questa “bella tradizione” avrebbe negli anni aperto

la strada alla devianza? D’altra par-te basta passare in rassegna uno dei tanti questionari che negli anni sono stati sottoposti a diverse generazioni di giovani per comprendere come sia sempre stata la famiglia, il primo con-testo in cui è avvenuto il contatto... I problemi, semmai, sono giunti dopo.Si è seriamente iniziato a considerare in chiave problematica il rapporto tra giovani e alcol quando ha dato luogo a effetti secondari: gli incidenti stradali dovuti alla guida in stato di ebbrezza, i costi sociali che questi producono, etc. L’allarme è scattato quando l’Or-ganizzazione mondiale della sanità ha iniziato a presentare dati su dati che certificano che la prima causa di morte al mondo è quella delle pato-logie “alcolcorrelate”. Se però birre, vino, alcolici e superalcolici vengono tranquillamente pubblicizzati, se sono prodotti che circolano tranquillamen-te anche in casa, perché dovrebbero fare male? Ecco una delle obiezioni che gli alunni della scuola media pon-gono a quegli insegnanti che cercano di far loro comprendere la pericolosi-tà di certi comportamenti. Messaggi chiari ma che molto spesso rischiano di fallire per una non adeguata messa a punto di quella rete di agenzie edu-cative che, insieme, dovrebbero argi-nare il fenomeno.

Le istituzioni. Essenziale una sinergia educativa tra tutte quelle realtà in cui i soggetti interessati vivono

I numeri, non ammettono repliche o cali di tensione. Certo la percentuale di giovani e giovanissimi che bevono (sia pure occasionalmente) è dimi-nuita rispetto al passato. Contestual-mente, però, si è ridotta anche l’età del primo approccio all’alcol: 11 anni. I dati, che confermano quelli nazionali e regionali, sono forniti da Fabio Roda (nella foto), responsabile del servizio alcologia dell’Asl di Brescia. Il medico fornisce anche qualche dato in più. il 25% degli 11enni che dichiara di avere già avuto il “battesimo” dell’alcol, be-

ve regolarmente una volta al mese. Il 4% ammette, invece, di bere una vol-ta a settimana. Il 2% lo fa tutti i giorni. L’1% ha già sperimentato l’esperienza dell’ubriacatura. Numeri preoccupan-ti. “Il tema – continua Fabio Roda – è che, senza una collaborazione tra tut-te le realtà e le agenzie educative che intercettano giovani e giovanissimi, si tratta di un problema difficile da affrontare perché non è ancora com-pletamente avvertito nella sua peri-colosità sociale”. Come può essere pericoloso quel bicchiere che magari

L’impegno dell’Asl e la vera necessità di lavorare in rete

Un undicenne che assaggia anche solo

per la prima volta la birra (o peggio

il vino o i superalcolici) deve far riflettere e invitare tutti a

scelte di coerenza

per la prima volta viene consumato in famiglia? “Il problema – afferma il re-sponsabile del servizio di alcologia – è che spesso l’alcol diventa quella che in termini tecnici viene definita una so-stanza ponte, che facilita il passaggio di tanti giovani alla dipendenza da altri tipi di sostanze”. L’Asl di Brescia fa la sua parte dando risposte a chi si rivol-ge ai servizi attivati mentre diverso è il campo sconfinato della prevenzione, soprattutto quando questa deve essere affrontata con soggetti che sono poco più che bambini.

Primo piano

2 La Voce della Valtrompiaottobre 2012

Sito:www.lavocedelpopolo.it

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3La Voce della Valtrompiaottobre 2012

E-mail:valtrompiavocemedia.it

Le principali agenzie lo confermano: la prima causa di morte al mondo è le-gata all’abuso di alcool. Il primo bicchiere si “scola” a circa 11 anni di età. E se consideriamo il Bresciano non ci discostiamo dai dati nazionali e internazio-nali. La situazione dunque diventa sempre più delicata con un aumento dei consumi a una minore età. Il consumo, può degenerare in abuso. E qui i tasti dolenti sono legati alla contingenza e alla mancanza o alle ridotte disponibi-lità economiche sulle quali possono contare gli Enti preposti alla tutela della salute pubblica. Con questo speciale cerchiamo di approfondire la conoscen-za di un fenomeno troppo spesso sottovalutato, l’abuso di alcool.

Giovani che perdono il controllo del bicchiere

Il territorio. In provincia di Brescia sono attivi 26 gruppi di alcolisti anonimi in grado di offrire assistenza

A Concesio, sabato 6 ottobre, nell’auditorium Monchieri, si sono festeggiati i “compleanni di sobrietà”, l’evento principale dell’anno della lo-cale sezione di Alcolisti anonimi. Già Bill Wilson e Bob Holbrook, i due fon-datori di Alcolisti anonimi, iniziarono da subito a ricordare il tempo passato lontano dall’alcol e ora tutti i gruppi del mondo, compresi i 26 della provin-cia di Brescia, continuano questa bella usanza, utile anche per sensibilizzare l’opinione pubblica. Alla presenza di un numeroso pubblico e di tre sinda-

ci (Concesio, Collebeato e Gussago) Franco – il più anziano, con i suoi 29 anni di sobrietà – ha fatto gli onori di casa introducendo i vari “alcolisti” che salivano di volta in volta sul palco per raccontare la loro esperienza. L’alcoli-smo – afferma l’Oms – è una malattia progressiva, incurabile (non esistono farmaci) e mortale (sia per sé che per gli altri, come negli incidenti stradali). Non c’è un solo alcolismo: l’alcolista è chi beve e non può più farne a me-no, chi continua ad aumentare la do-se e dopo aver bevuto muta la propria

personalità. Il momento forte è stato quando gli alcolisti sono saliti insieme sul palco dal più giovane (16 giorni) al più anziano (31 anni) in sobrietà, rice-vendo un lunghissimo applauso. Gli al-colisti sono anonimi ma – ha puntua-lizzato Franco – l’associazione non è anonima e basta telefonare al referen-te provinciale (numero 3347344880) per avere un consiglio, per chiedere assistenza; e tutto a costo zero. I due gruppi A.A. e Al-Anon di S. Andrea si riuniscono il lunedì e giovedì alle 20.30 in via Pascoli 6. (g.b.)

Superare l’alcolismo? C’è chi ti può aiutare... ascoltandoti

La scuola. Una buona attenzione alle iniziative tese alla salvaguardia della salute

L’abuso di sostanzechiede risposte efficaci

di Massimo Venturelli

Nonostante tutto, la scuola con-tinua a essere in prima linea perché, pur tra limiti e problemi, è ancora co-sciente che il suo compito non è solo quello di trasmettere saperi e cogni-zioni, ma anche di formare persona-lità mature e responsabili. E l’educa-zione alla salute rientra a pieno tito-lo. Da qui, la ragione del gran numero di progetti dedicati alla prevenzione all’uso di sostanze. La conferma arri-va da Federica Di Cosimo, referente dell’Ufficio scolastico provinciale dei progetti di educazione alla salute. “La scuola bresciana – afferma – manife-sta sostanzialmente una buona atten-zione a quelle iniziative che puntano

alla salvaguardia della salute degli stu-denti”. Nella stagione dell’autonomia scolastica è tutto affidato alla buona volontà dei dirigenti dei singoli istitu-ti, mentre all'Usp resta il ruolo di rac-colta di quanto viene fatto in questo campo. “Quello che la scuola cerca di fare – continua la Di Cosimo – è di educare le giovani generazioni a cor-retti stili di vita che non contemplano il

contatto patologico con qualsiasi tipo di sostanza”. Dinanzi a fenomeni tanto preoccupanti come quello dell’abuso di sostanza legali e illegali destinate a creare dipendenza servirebbero, in sostanza, risposte capaci di andare al di là della contingenza. Un’ambizione che si scontra, come ben sa chi opera nel mondo della scuola, con la sempre minore disponibilità di risorse.

L’impegno che l’Ufficio scolastico provinciale

profonde nel suo ruolo di supporto, a volte

si arena nelle maglie di una rete educativa

che deve essere ancora messa a punto

I dati più recenti sono quelli diffusi dall’Istat. Nel 2011 il 66,9% della po-polazione dai 14 anni in su ha consu-mato almeno una bevanda alcolica. Una percentuale in calo rispetto ai dati di 10 anni prima quando era del 72%. Il primo bicchiere è stato con-sumato a un’età di 11-12 anni, il da-to più basso dell’intera Unione eu-ropea. Sempre secondo l’Istat sono 3 milioni i bevitori e almeno 1 milio-ne quelli a rischio. 817mila sono sta-ti i minori che hanno dichiarato un consumo abituale, 400mila quelli che hanno già un rapporto proble-matico con l’alcol. Il 7% dei giova-ni ha dichiarato di ubriacarsi alme-no una volta a settimana e, sempre nel 2011, è stato in forte crescita il numero di adolescenti che ha am-messo di avere assunto sostanze al-coliche al di fuori dei pasti (il 103% in più rispetto agli anni Novanta). L’abuso di alcol e le patologie a esso collegate continuano a rappresenta-re, anche in Italia, la principale cau-sa di mortalità, provocando il 10% di tutte le malattie, il 10% dei tumo-ri, il 63% di cirrosi epatiche, il 41% degli omicidi, il 45% di tutti gli inci-denti e il 9% delle invalidità e delle malattie croniche. Sono 40mila, poi le persone, che ogni anno muoiono per cirrosi epatiche e 326mila quelle che vengono ricoverate in ospedale per le conseguenze di un uso ecces-sivo di sostanze alcoliche.

I dati dell’Istat

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Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce della Valtrompia”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a [email protected].

LLETTERE

Come conservarei beni culturali

Egr. direttore,le chiese costituiscono un patrimonio inestimabile di oggetti sacri e di cul-to vere opere d’arte oltre a essere esse stesse autentici monumenti e beni cul-turali. Questo inestimabile patrimonio va tutelato e protetto e il Codice dei be-ni culturali all’art. 30 obbliga i proprie-tari di tali beni a “garantire la sicurezza e la conservazione dei beni culturali di loro appartenenza”. I fattori che posso-no causare il deperimento di un manu-fatto possono essere raggruppati nelle tre seguenti categorie: danni fisici, dan-ni di natura chimica e danni biologici. Gli elementi che influiscono sono umi-dità relativa, temperatura e illumina-zione. La scienza della conservazione ha dimostrato in modo inequivocabi-le che per una corretta conservazione dei beni culturali (di qualsiasi natura es-si siano) è necessario che tali elementi siano mantenuti entro determinati li-miti e possibilmente controllati e mo-nitorati nel tempo. È chiaro a questo proposito sottolineare come la scelta di un impianto di riscaldamento di una chiesa sia determinante sull’andamen-to del microclima interno dell’edificio e quindi sulla conservazione o meno degli oggetti d’arte in essa contenuti. È l’alternarsi di caldo e freddo prodot-to dal susseguirsi di accensione-spegni-mento dei riscaldamenti ad attivare le continue dilatazioni-contrazioni che ro-vinano i materiali. Uno studio della Co-munità europea (concordato con l’Uffi-cio nazionale della Cei per i beni cultu-rali ecclesiastici) e pubblicato da Electa nel 2006 analizzava i vari sistemi di ri-scaldamento e propone una particolare forma di riscaldamento a banco. Il vo-lume è esaurito da tempo, ma l’edito-re ha consentito all’Istituto Mnemosy-ne di trarne le ampie citazioni che so-no leggibili in www.istituto-mnemosy-ne.it. E a proposito del riscaldamento a pavimento, oggi privilegiato rispetto ad altri sistemi di riscaldamento, gli au-tori ne sottolineano le non poche pro-blematicità.

Carlo Minelli presidente Istituto Mnemosyne

E-mail:valtrompiavocemedia.it 5La Voce della Valtrompia

ottobre 2012

IL MEGLIO DELLA VALTROMPIAInvestire per risparmiareIl 15 ottobre è stato reso esecutivo il progetto di installazione di impianti fotovoltaici su diversi immobili comunali. A breve, quindi, la palestra della scuola elementare Don Milani, la scuola materna di Monteclana, il Centro tennis, la scuola elementare di Muratello (nella foto) e la scuola elementare di Cortine saranno dotate di pannelli deputati alla produzione di energia alternativa rinnovabile. L’opera, che ammonterà a un totale di circa 220 mila euro e peserà quindi sulle casse comunali già afflitte dai gravami del Patto di stabilità, è ritenuta però improrogabile, in quanto, oltre a un miglioramento di tipo atmosferico e quindi ambientale, permetterà di risparmiare notevolmente in futuro anche dal punto di vista economico.

IL PEGGIO DELLA VALTROMPIAAlla ricerca della fortuna

Il gioco d’azzardo sta dilagando a macchia d’olio in ogni dove e non risparmia alcuna fascia d’età. Le nuove norme del Governo

non sembrano frenare la spaventosa ondata di coloro che si lasciano irretire da promesse di guadagni. Nave non si

discosta dalla media nazionale. Sempre più spesso accade infatti di incrociare davanti alle slot-machine i medesimi

soggetti. Padri e madri di famiglia con buste stracolme di monete da imbucare nella fessura della speranza, anziani che

consumano la loro pensione nel medesimo modo. Spesso i parenti ignorano questo

vizio, salvo poi trovare sorprese poco piacevoli ad attenderli.

Giornali della Comunità

È disponibile il nuovo numero del mensile della comunità parrocchiale di Lumezzane S. Sebastiano. Nel suo editoriale di apertura il parroco, don Giulio Gatteri, si concentra sulla sfida decisiva che l'anno della fede indetto da papa Benedetto XVI ci costringe ad affrontare senza inutili timori.

Radio VoceSpazio all'intrattenimento e all'informazio-ne nazionale ogni ora e a quella locale con 5 edizioni giornaliere dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30. Ascoltaci sulle frequenze terrestri in Fm 88.3 - 88.5 (Brescia e intera Provincia) oppure tra-mite il canale streaming via internet all'indi-rizzo www.radiovoce.it

fm 88.3 88.5Brescia e Provincia

Il mondo parallelodella politica

Egr. direttore,nei giorni scorsi, recandomi al lavoro, ho preso atto dal resoconto di un gior-nale radio della Rai che l’ipotesi di una nuova legge elettorale condivisa, ri-schia di rimanere un’utopia. Troppe, le differenze tra i “desiderata” dei partiti. La notizia seguiva di poco quella relati-va al premier Monti che ha chiesto alle parti sociali di fare la loro parte per aiu-tare il Paese a uscire dalle secche della crisi. I pensieri che i due servizi hanno suscitato in me non sono stati certo ca-ratterizzati dall’ottimismo e dalla com-prensione. Ancora una volta mi hanno portato a pensare che la politica, an-che quella espressa dal premier Monti, viva in un mondo parallelo a quello in cui è costretto ad arrabattarsi la gente comune, preferendo concentrarsi sulla definzione di escamotage per mante-nere seggi e spazi di manovra, non ac-corgendosi del distacco sempre più am-pio che la separa dalla quotidianità.

Maria Barzoni

La parolaai lettori

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7La Voce della Valtrompiaottobre 2012

E-mail:valtrompiavocemedia.it

Due serate su Tolkien e “Il Signore degli anelli”Il Comune e la Biblioteca di Lumezzane propongono due serate su John Ronald Reuel Tolkien e “Il Signore degli anelli”. Venerdì 9 e venerdì 16 novembre alle 20.30, nella sede “Amici dell'arte”, in via Matteotti 90, Mauro Toninelli, giornali-sta, approfondirà alcune delle tematiche presenti in una delle opere più vendute al mondo. “Un Anello per ... - Andata e ritorno de Il Signore degli anelli” nella pri-ma serata e “L’eroe ne Il Signore degli anelli” nella seconda serata. I temi si ricava-no da alcune lettere di Tolkien. In ogni incontro lo sguardo e il dialogo con i pre-senti si getta sul mondo della Terra di Mezzo, sui suoi personaggi, razze e vicende. Un assaggio che può aprire la voglia di scoprire. Ingresso libero. Info: 0308929259.

Tutela dell’ambiente. Il torrente Gobbia sorvegliato speciale da Arpa e Locale

Lotta all’inquinamento

Lumezzane

La sorveglianza sul fiume Gobbia continua 24 ore su 24 grazie al siste-ma di sonde che è stato installato in alcuni punti del torrente. Un’iniziati-va di monitoraggio messa in campo dall’Amministrazione comunale e da Arpa, grazie alla quale è stato possibile scoprire alcune fonti d’inquinamento, prontamente denunciate all’autorità giudiziaria. Un sistema che consente di conoscere in tempo reale lo stato di salute del Gobbia, raccogliendo da-ti che possano tracciare un accurato profilo sull’incidenza inquinante de-gli abitanti e delle imprese, anche in previsione del futuro depuratore di Valle Trompia. “Quando le centraline installate restituiscono dati anoma-li – spiega il sindaco Silverio Vivenzi –, scatta immediatamente un sistema d’allarme e i tecnici Arpa si recano sul

posto insieme a Polizia locale e perso-nale dell’Ufficio ambiente per riusci-re a individuare l’origine della fonte inquinante. Un’operazione possibile grazie anche alle ridotte dimensioni delle sonde, che possono facilmente essere riposizionate mentre si risale il corso del fiume alla ricerca del pun-to di sversamento”. Tuttavia, i casi di abominevole incuria continuano a ma-nifestarsi. Da ultimo quello verificato-si nella notte tra il 28 e il 29 settembre quando un addetto alla sorveglianza ha visto un inquinatore mentre sversava nel torrente i residui acidi di una lavo-razione galvanica. L’uomo si è dato alla

fuga facendo perdere le proprie tracce. E i sensori stessi sono stati presi di mi-ra da altri sversatori. La salvaguardia ambientale viene così ulteriormente messa in crisi, anche perché non è più soltanto il Gobbia a far registrare episodi d’inquinamento, ma anche il più piccolo Faidana. Per sua natura pulito grazie al percorso montano che segue e per questo liberato da sonde precedentemente installate, il torren-tello valgobbino ha visto di recente colorarsi pure le sue acque: la causa come sempre la medesima, ossia so-stanze velenose sversate da qualche cittadino delinquente.

Il sindaco di Lumezzane, Silverio Vivenzi

Tiene di nuovo banco a Lumezza-ne la questione del cesio 137. Un carico di scorie radioattive che dal 2010 è stipato in una cella presso la raffineria metallica “Rivadossi” nella frazione valgobbina di Pre-miano e ora ci si chiede quando i lavori per l’isolamento definitivo del carico radioattivo saranno con-clusi. Un’attesa che sta snervando opposizione e maggioranza politi-che, giacché l’operatività è di com-petenza del tavolo tecnico convo-cato dalla Prefettura, che proprio lo scorso 5 settembre si è riuni-to per decidere sullo spostamen-to delle scorie (con la ditta chia-mata alla costruzione della cella di stoccaggio che aspetta dall’11 giu-gno il via libera per effettuare det-to spostamento). Un carico al mo-mento isolato dentro un bunker superficiale e contenente 80 sacchi di scorie divisi in sei contenitori (un totale di 150 tonnellate di materia-le), che nel 2008 vennero rispedi-ti dalla Germania perché avevano un forte tasso di contaminazione radioattiva. Cinque dei sei conte-nitori dovrebbero esaurire la pro-pria carica entro la fine del secolo, mentre il sesto necessiterà di alme-no 300 anni. (a.a.)

Lumezzane.Allarme cesio 137

Volontariato. Una volta ultimati i lavori ci sarà un’ampia sala per i convegni con più di 140 posti disponibili

Non si arresta l’intraprendenza della Croce Bianca di Lumezzane, che ultimamente aveva cercato di salvare la centrale operativa 118 di Brescia dall’accorpamento a Bergamo, pro-spettando ad Areu la possibilità di trasferirla in Valgobbia. Una richiesta avanzata ancora il 13 settembre con spostamento in un locale di 500 mq attiguo alla sede lumezzanese, ma per la quale è arrivato un irrevocabile ‘no’ dalla Regione. Una Croce Bianca sempre e comunque impegnata per la comunità valtrumplina e che dai pri-

mi giorni del 2013 potrà contare anche su altri spazi: 700 mq accanto al cor-po centrale di via Madre Lucia Seneci dove poter creare una sala conferen-ze e sei aule studiate appositamente per la pratica delle emergenze sanita-rie. “I locali – dice il presidente Vale-riano Gobbi – sono stati acquistati al secondo piano del capannone che sta di fronte alla nostra sede, quegli stessi spazi che negli ultimi due anni erano stati trasformati nel corso del perio-do invernale in pista da pattinaggio”. Un’opera che comporta al sodalizio

La Croce Bianca guarda al futuro senza dimenticare la storiavalgobbino un investimento comples-sivo di un milione di euro, ai quali però vanno tolte le fatture per i servizi del 118, il contributo sul 5 per mille che arriva dallo Stato e il ricavo avvenu-to dalla vendita di un appartamento in territorio di Sarezzo e lasciato in eredità alla Croce Bianca. “Di fatto – spiega il comandante Adriano Vivenzi –, le spese per l’opera sono di circa 700 mila euro e verranno effettuate trami-te l’accensione di un mutuo con un istituto di credito locale”. Fine lavori: prime settimane del nuovo anno. (a.a.)

La salvaguardia ambientale è messa in

crisi, anche perché non è più soltanto il Gobbia a far registrare episodi

d’inquinamento, ma anche il più piccolo

torrente Faidana

di Andrea Alesci

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Page 9: La Voce della Valtrompia 2012 10

9La Voce della Valtrompiaottobre 2012

E-mail:valtrompiavocemedia.it

Comunità montana. Novità per i due caseifici comunali di Bovegno e Pezzaze

Sinergia per il Nostrano

Alta Valle

I due caseifici comunali di Pezza-ze e Bovegno, fin’ora non coinvolti direttamente nella produzione Dop Nostrano Valtrompia, sono al centro dell’attenzione di enti e commercianti che sembra abbiano visto in essi l’op-portunità per rientrare nella partita. La Comunità montana, ritenendo che la filiera debba esser prima di tutto pro-tetta dal lato dei produttori ha fatto la sua mossa con la delibera “Rimodula-zione Pisl Montagna 2011-2013”. Que-sta riguarda l’assegnazione definitiva di fondi regionali disponibili ex legge 25 (circa 2,1 milioni nel triennio) per lo sviluppo di attività in montagna. Tra i 17 interventi finanziati, uno ha come oggetto: “Potenziamento della lavora-zione associata del latte”. Vuole esse-re, ha spiegato in assemblea il presi-dente della Comunità montana Bruno Bettinsoli, il primo tassello di un rior-dino dell’intero settore caseario val-trumplino, che ha ora come prodotto

di punta il Dop Nostrano Valtrompia. È stato studiato su misura per i due caseifici comunali di Bovegno e Pez-zaze. La Comunità propone di accor-pare la gestione con lavorazione del latte in una sola struttura (Bovegno) mentre le attività produttive saranno svolte in autonomia dalle cooperative Monte Muffetto e Monte Guglielmo sempre utilizzando strutture pubbli-

di Edmondo Bertussi

Il caseificio comunale di Bovegno

La Comunità montana ha editato “La Via del sacro e dell’arte in Val-le Trompia” di Andrea Minessi. L’et-nografo Franco Ghigini vi ha inseri-to un saggio sulla religiosità popo-lare. Fa seguito al volume (esaurito) “Santuari e Cappelle Votive” di Car-la Fausti, edito nel 2000 (nella fo-to in testatina, una Santella a Care-gno). I testi si completano reciproca-mente: i nuovi inserimenti portano a 37 gli edifici religiosi illustrati nei due volumi con schede storico-arti-stiche ampliate, nuovi apparati fo-tografici e proposta di cinque itine-rari tematici. Il saggio di Franco Ghi-gini aggiunge all’accurata descrizio-ne storico-artistica delle chiese cura-ta da Minessi, la dimensione sociale di tradizioni e religiosità montanara della quale quei monumenti sono il frutto. Ricordando anche “santel-le disperse e affreschi votivi inseriti nelle facciate di sperdute cascine” dal predominante culto mariano a quello dei santi “patroni di paese e protettori da malattie e calamità”, recuperando memoria e recente do-cumentazione fotografica di eventi come la Sagra di S.Antonio a Grati-celle e la vendita all’incanto a favore della parrocchia. Ricordando insie-me che le sagre erano anche “sab-batica sospensione dal tempo e dal-le quotidiane fatiche”. (e.b.)

La Via del sacroe dell’arte in Valle

che disponibili in Bovegno. Sul piatto 60mila euro (40 da fondi Pisl e 20 da Comunità montana) per investimenti diretti a garantire l’operatività produt-tiva: adeguamento strutture e attrez-zature a Bovegno e acquisto nuovo mezzo per trasporto latte. Un inter-vento a Pezzaze sarà possibile solo a fronte di un aumento considerevole di latte conferito.

Comunità Montana. A impianti avviati, il Comune riceverà come base 100mila euro per l’esercizio annuale

I primi progetti di acquedotto co-mune valtrumplino per risolvere con captazioni a monte l’approvvigiona-mento di acqua potabile risalgono a 30 anni fa. L’utilizzo della buona acqua dei torrenti Mella di Sarle (nella foto), Zerlo, Graticelle in Bovegno era e re-sta determinante: ma il paese fino a ie-ri era contrario. Ora ecco il via libera, all’unanimità, della Comunità monta-na alla convenzione e ai relativi prov-vedimenti con la società Elettrica S. Giorgio titolare di due istanze di con-cessione di due piccole derivazioni a uso idroelettrico relative ai tre torrenti indicati. Il Consiglio comunale di Bo-vegno aveva approvato il progetto ai primi di luglio. Bisognava trovare un punto di equilibrio tra tre esigenze: la Comunità montana chiedeva solide garanzie a salvaguardia della esigenza collettiva di compatibilità con l’ipotiz-zato acquedotto di valle; il Comune di

Bovegno voleva uscire da una situazio-ne che bloccava qualsiasi iniziativa di utilizzo della “sua acqua” a beneficio del paese; i privati chiedevano di po-ter realizzare un investimento di circa 5 milioni di euro per due centraline. È un accordo con benefici immedia-ti alle casse degli enti, crea posti di lavoro e energia pulita rinnovabile. Riassumendo, il progetto utilizza al-trettanti “salti” esistenti dei torrenti Sarle e Zerlo: uno di 95 metri a circa 700 metri di quota; l´altro di circa 40 metri sotto l´ex stringhificio, dove una avveniristica centralina fu realizzata a inizio Novecento. Le due condotte sono previste nell´alveo fluviale con una presa a “trappola”: griglie nelle quali l´acqua entrerà solo quando la portata disponibile sarà più elevata del deflusso minimo stabilito. Non ci saranno bacini, ma solo “captazione aperta”. (e.b.)

Raggiunta l’unanimità: ora l’acqua è un bene comune

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10 La Voce della Valtrompiaottobre 2012

Media Valle

Sarezzo. Per il Sindaco il dispositivo deve concentrarsi sull’attenzione al “ben-essere” dei residenti

Un Piano regolatore ben studiato può determinare il destino urbanistico di un paese e incidere sulla vivibilità dei cittadini di oggi e di domani. Uno strumento fondamentale che a Sarez-zo è stato presentato con importanti paletti da tenere in considerazione. Il sindaco Massimo Ottelli ha parlato di un dispositivo che ruota attorno a un fulcro inderogabile: una diminuzione di edifici sul territorio. Una direttiva che l’Amministrazione comunale sa-

retina intende seguire fermamente nel vagliare il documento finale del Pgt, anche in considerazione delle 120 istanze presentate dai cittadini. Una disamina delle richieste di cui te-ner conto nella redazione di un piano che accoglierà progetti già in cantiere: l’ampliamento di via San Bernardino a Noboli, la realizzazione della bre-

tella verso Polaveno sulla Sp 345 (la questione dipende dalle risorse della Provincia) e una ridefinizione dell’in-crocio di Ponte Zanano, la modifica di via Bailo, la riqualificazione dell’ex oratorio di San Nicola, dove verreb-bero ospitati altri uffici comunali e spostata la sede della polizia. Proget-ti che riguarderanno il rifacimento

Il Pgt vuole ridurre il cemento

Al centro della foto, il sindaco Massimo Ottelli

della scuola elementare di Ponte Za-nano, la realizzazione di un’area cam-per in via Seradello, dove oggi sorge un parcheggio; quindi l’idea di un par-co pubblico in località Cagnaghe e di uno attorno al cimitero di Zanano. Il Comune, inoltre, mira a una riduzio-ne dell’inquinamento ambientale non solo attraverso “la tutela dei punti di captazione e il miglioramento della rete idrica pubblica”, ma anche at-traverso azioni rivolte al risparmio di uso d’acqua, e il miglioramento della rete fognaria attraverso la separazio-ne delle acque nere da quelle bian-che. “L’iter per l’approvazione del Pgt – dice il sindaco Massimo Ottelli – è iniziato con l’avvio del procedimento e la prima raccolta delle proposte e il contestuale avvio del procedimento di Vas del Documento di piano. Nel-la prima conferenza di Vas sono stati incontrati gli Enti sovracomunali e le associazioni. A breve sarà convocata una seconda conferenza per valutare, mediante il Rapporto ambientale, le scelte d’indirizzo anche relative alle trasformazioni territoriali proposte”.

di Andrea Alesci

Tra i progetti previsti, la riqualificazione di via Bailo, l'ampliamento

di via San Bernardino, la scuola primaria di

Ponte Zanano che sarà sottoposta a restyling

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11La Voce della Valtrompiaottobre 2012

E-mail:valtrompiavocemedia.it

Valtrompiacuore: nel nome il suo destino. Perché bisogna avere a cuo-re la propria terra per continuare si-lenziosamente a curarsene come sta facendo in questi anni l’associazione valtrumplina presieduta da Mario Ma-ri e a oggi con più di 1.000 tra associati, sostenitori e simpatizzanti. “Dall’inizio dell’attività – dice il presidente Mario Mari – il lavoro si è concentrato sull’in-formazione riguardo i rischi cardio-vascolari e sulla raccolta di fondi per l’acquisto di macchinari utili al presi-dio ospedaliero di Gardone Val Trom-pia. Ma l’associazione organizza anche eventi di natura culturale e crede che questi, come i concerti organizzati negli anni scorsi, possano essere un buon viatico per diffondere i suoi prin-cipi. Anche la musica e la lettura, infat-ti, fanno bene al cuore. E adesso è ora di iniziare un nuovo progetto rivolto ai ragazzi di tutte le classi di prima media di tutti gli istituti scolastici della Val-

trompia”. Il titolo dell’iniziativa che si appresta a partire a fine ottobre in 12 plessi triumplini tra Bovegno, Collio, Lodrino, Tavernole, Bovezzo, Conce-sio, Gardone Val Trompia, Lumezzane Pieve, Lumezzane Sant’Apollonio, Lu-mezzane San Sebastiano, Marcheno, Nave, Polaveno, Villa Carcina, Sarezzo e che proseguirà fino a maggio 2013 è “A scuola… di cuore”.“Sono ben 49 le classi coinvolte – spie-ga Mario Mari – per un totale di 1.046 alunni, ai quali spiegheremo in lezioni frontali come nemmeno l’acquisizione delle più sofisticate attrezzature pos-sa sostituire la necessaria consape-volezza sulla cura di sé e del proprio cuore che ogni persona deve avere. In questo senso, è indispensabile in-formare perché insorgano le malattie cardiovascolari e quali siano i fattori di rischio coronarico. È importante inoltre iniziare con i giovani perché da adulti possano seguire piccole e sagge regole di vita”.Due ore di intrattenimento interattivo in ogni classe con l’ausilio di presen-tazioni a mezzo diapositive e lezioni svolte da cardiologi specialisti in ser-vizio presso la Cardiologia dell’ospe-dale di Gardone. Un progetto di ampio respiro al ter-mine del quale sono previsti degli ela-borati, da parte delle singole classi, riguardanti i temi in discussione, da esporre attraverso una mostra realiz-zata in una struttura da definire nel mese di giugno 2013 con successiva premiazione dei tre lavori più signifi-cativi per ogni comprensorio.

Valtrompiacuore. Da fine ottobre a fino a maggio 2013 in 12 plessi triumplini si impara ad amare la salute

di Andrea Alesci

Inizia “A scuola... di cuore”Con il progetto

dell'associazione si insegna a ciascuno

a essere il primo cardiologo del proprio

cuore, partendo dai banchi di scuola

Sarezzo. Non cala l’attenzione del sodalizio valtrumplino nei confronti delle famiglie e delle loro problematiche

Si chiama “Famiglie insieme” il progetto che l’associazione di vo-lontariato Rut di Sarezzo propone per genitori e bambini in età pre-scolare. Una serie di incontri per scambiare idee ed esperienze sulla relazione educativa.“Famiglie insieme” è uno spazio di promozione di iniziative a carat-tere educativo-culturale, di pre-venzione sui problemi della prima infanzia, rivolto alle famiglie con bambini piccoli (zero-sei anni) e articolato secondo una serie di la-boratori espressivi, narrativi, ludi-ci, di costruzione di oggetti per i bambini; si terranno focus group su tematiche educative (gestione delle emozioni nella relazione con i figli, educazione e valori, paure e ansie dell’educare oggi) e iniziative proposte dai genitori. I prossimi in-contri, tenuti dalle educatrici e dai

volontari dell’associazione Rut, si svolgeranno presso la scuola ma-terna S. Pio X in via Dossena 6 a Sarezzo nelle seguenti date: 23 e 30 ottobre (ore 16/18); mentre da novembre e fino a maggio gli in-contri saranno due alla settimana. Per informazioni telefonare allo 030801973 o al 3663527471.Inoltre, la parrocchia di Sarezzo intende promuovere occasioni di incontro e di aggregazione per gli anziani. Ogni incontro, che si ter-rà presso il salone al piano terra dell’oratorio “Gesù Buon Pasto-re” di Sarezzo, sarà articolato in un momento di preghiera seguito da giochi, attività di animazione, merenda finale. Chi avesse biso-gno del trasporto può telefonare a Casa Rut allo 030801973 (lunedì e mercoledì ore 9/11.30, venerdì 14.30/16). (a.a.)

L’associazione Rut e le sue proposte educativo-culturali

Con l’affondamento dell’operazione “Nuova Piazza” è venuta meno a Vil-la Carcina anche l’opportunità di rico-struire il nuovo municipio. Un palazzo municipale che da troppo tempo è ri-masto ospite di un fatiscente edificio affacciato sulla piazza e risalente an-cora all’epoca del fascismo. Così, dallo scorso 10 ottobre gli uffici amministra-tivi del Comune e quelli di competen-za della Polizia locale hanno comincia-to ad abbandonare il vecchio e malri-dotto edificio che li ha ospitati sino a oggi per trasferirsi nella nuova sede di via Roma, all’angolo con via XX Set-tembre, in quella che un tempo era

la scuola elementare del paese e che già ospita al pianterreno l’Ufficio ana-grafe, quello deputato ai Servizi socia-li e quello dedicato ai Servizi alla per-sona. Rimarranno per ora dislocati in via Zanardelli 20 la Ragioneria, l’Uffi-cio tributi, l’Ufficio tecnico settore La-vori pubblici, l’Ufficio tecnico comu-nale settore Edilizia privata e lo Spor-tello unico delle attività produttive. Uno spostamento che avviene in con-temporanea a un recupero: la vecchia struttura municipale verrà sistemata e ridipinta entro la fine di quest’anno, trasformandosi nella nuova “Casa del-le associazioni”. (a.a.)

Villa Carcina. Il Comune continua a migrare

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12 La Voce della Valtrompiaottobre 2012

Bassa Valle

Concesio. L’iniziativa si chiama “In biblioteca ovunque” e ha coinvolto anche la biblioteca saretina

A volte basta una piccola vocale per cambiare una frase o una storia. Una piccola “e” sta mutando da anni i nostri orizzonti, portandoci sulla strada dell’homo ‘digitalis’. E come e-book. E come e-reader. Contenuto e contenitore che dallo scorso 6 ot-tobre sono entrati a braccetto in due biblioteche della Valtrompia: Conce-sio e Sarezzo. Si chiama “In biblio-teca ovunque” il progetto diventato realtà nelle due biblioteche trium-

pline, ciascuna dotata di 16 lettori e-reader da dare in prestito gratui-to agli utenti. Ricalcando un celebre romanzo di Milan Kundera, è ‘la so-stenibile leggerezza del leggere’ che diviene strumento innovativo per-ché la biblioteca sia sempre con il lettore. “La biblioteca è un luogo in costante crescita – spiega il biblio-

tecario di Concesio, Marco Ardesi – e con il nostro mestiere diventiamo mediatori delle evoluzioni. La Rete bibliotecaria bresciana ha già fatto un grosso investimento e un salto in avanti con Medialibrary, prima vera sinergia tra Brescia provincia e Brescia città. Con la piattaforma di Medialibrary avevamo i contenu-

La tecnologia negli scaffaliti, ma mancavano i contenitori. Ora, ecco l’opportunità di disporre degli e-reader, dispositivi molto leggeri e sotto questo aspetto simili ai libri”. Sedici lettori portatili a testa per Concesio e Sarezzo di tre modelli diversi (Sony PRS-T1, Leggo Ibs e Kobo Touch), ciascuno con 100 ti-toli fuori diritto già caricati e con la possibilità, come per i libri di carta, di tenerli in prestito per 30 giorni. Strumenti giunti grazie a un finan-ziamento della Regione Lombardia (10 mila euro) e ai 2.150 euro a testa messi dai due Comuni. “Per il presti-to dei libri elettronici – aggiunge la bibliotecaria di Sarezzo, Emanuela Tavana – abbiamo varato un regola-mento unico e condiviso, con alcuni vincoli tra cui versare una somma cauzionale di 20 euro e riportare il dispositivo nelle medesime condi-zioni d’inizio prestito. Inoltre, ognu-na delle due biblioteche disporrà anche di due tablet (un Ipad 2 e un Asus) per la lettura di quotidiani e per l’utilizzo di applicazioni dedica-te alla lettura”.

di Andrea Alesci

Il progetto è diventato realtà nelle due

biblioteche comunali, ciascuna dotata di 16

lettori e-reader da dare in prestito gratuito agli utenti “evoluti digitali”

Sito:www.lavocedelpopolo.it

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13La Voce della Valtrompiaottobre 2012

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Il Comune di Bovezzo versa in uno stato di difficoltà non indifferente. Questo è quanto traspare dall’ultimo Consiglio comunale, dove gli animi ora contriti ma speranzosi degli asses-sori della maggioranza, ora polemici dell’opposizione, hanno affrontato la delicata questione del mancato avvio dei lavori pubblici affidati alla ditta locale Flos che, dopo aver versato i relativi oneri, ha fatto retromarcia co-stringendo il Comune a restituire la somma pattuita, che si aggira attorno ai 281mila euro. I motivi di tale ripen-samento non sono ufficialmente chiari ma, ciò che più conta, ora l’Ammini-strazione si trova a dover far fronte in due annualità al grosso risarcimento. Il tutto è aggravato dalle direttive di Bilancio imposte dal Patto di stabilità

interno che, di certo, non sono favo-revoli alle realtà comunali e le costrin-gono a operare tagli gravosi. L’opposi-zione di Lega-Pdl accusa la Giunta al comando di non aver eseguito un’ac-curata valutazione prima di investire tale somma. Dal canto suo, la Giunta ribadisce di aver agito in buona fede, fermo restando che proposte avanza-te in sede di elettorato, come quella del fotovoltaico e della Farmacia so-no state rispettate e portate a termine

con successo. Il dibattito si è poi spo-stato sulla possibilità di introdurre un Consiglio di amministrazione per la Patrimonio Bovezzo srl – deputata al monitoraggio del bilancio comunale – largamente auspicato dall’opposizione e da due consiglieri indipendenti della maggioranza. La mozione, giudicata dal sindaco Bazzani lecita ai fini della trasparenza democratica, è stata però respinta dalla maggioranza, pur aper-ta al dialogo e al confronto sul tema.

Bovezzo. Difficoltà per il mancato avvio dei lavori pubblici affidati a una ditta locale

di Barbara Fenotti

Il sindaco Antonio Bazzani

Disposti al dialogoma con seri “distinguo”

L’opposizione accusa la Giunta di superficialità per non aver eseguito

un’accurata valutazione prima di investire, mentre la Giunta ribadisce di aver

agito in buona fede

L’associazione Art & Co con il pa-trocinio del Comune di Concesio organizza presso la sala Alberina, sita a fianco della biblioteca, due serate dal titolo “Benessere Aro-matico”.Il minicorso, che si terrà nei giorni 24 ottobre e 7 novembre dalle ore 20.30 alle 22.30, avrà come obiet-tivo quello di diffondere la cono-scenza degli oli essenziali che sono adatti sia all’uso quotidiano per la pulizia e la profumazione delle no-stre case (prima giornata) che al-la produzione di diversi articoli di igiene e bellezza (secondo appun-tamento).La “due giorni” sarà guidata da Laura Savo (nella foto), relatrice con esperienza ventennale sia nel settore oleario con formulazio-ne e preparazione di vari oli, che nell’arte del massaggio, avendo in-segnato varie tecniche tra le quali lo shiatsu e la riflessologia planta-re. La relatrice, inoltre, ha scritto e pubblicato due libri e cura una tra-smissione su una rete televisiva lo-cale dedicata, naturalmente, a tut-to ciò che è benessere.Il corso avrà una quota di iscrizione di 10 euro da versarsi all’inizio del-la prima serata mentre a conclu-sione del breve ciclo verrà rilascia-to un attestato di frequenza. Info: 0302184115. (p.b.)

Concesio. Un corso per il “ben-essere”

Nave. Tre aste pubbliche per vendere un’area boschiva, un appartamento comunale e l’ex scuola media di Cortine

Le norme regolatrici sul Patto di stabilità interno prevedono un allegge-rimento concesso dalla Regione Lom-bardia ad alcuni Comuni, tra i quali spicca quello di Nave. Da una cifra di 680 mila euro si è scesi infatti di 270 mila, consentendo alla Giunta naven-se di tirare un sospiro di sollievo. Le direttrici che stabiliscono l’entità del bilancio dovranno tuttavia essere ri-spettate in modo ferreo. Da qui la de-cisione del Sindaco e degli assessori di indire tre aste pubbliche, con lo scopo di vendere l’area boschiva di Via Pi-neta, l’appartamento di proprietà co-munale sito in via San Cesario e l’ex scuola media di Cortine da anni sede della cooperativa Futura. Per quanto riguarda quest’ultima, al servizio dei disabili, le condizioni di alienazione presentano molti vincoli: il Comune impone infatti che l’ipotetico acqui-rente conservi l’entità di servizio so-

ciale del luogo, onde evitare pericoli speculativi. In ogni caso la coopera-tiva Futura seguiterà a essere attiva fino al 2017. L’area di via Pineta, non fabbricabile, presenta una superficie commerciale di 3865 mq, per un valo-re complessivo di quasi 31mila euro. La precedenza verrà data a coloro che compreranno il complessivo mappale ma, qualora l’area non venisse venduta interamente, è stata suddivisa in otto porzioni singolarmente acquistabili. Il bando per l’alienazione dell’appar-tamento in via San Cesario è stato ri-dotto a 67 mila euro, 12 mila in meno rispetto allo scorso anno. Questo per-ché l’immobile presenta una superficie di soli 38 mq e non dispone di cortile interno. La procedura di alienazione è stata avviata anche per il terreno de-stinato a prato incolto in via Listrea, dal valore stimato pari a poco più di ottomila euro. (b.f.)

Patto di stabilità interno: alleggerimenti dalla Regione

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Economia

15La Voce della Valtrompiaottobre 2012

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Banco di Brescia. L’utile netto si è attestato a 40,4 milioni contro i 47,6 milioni al 30 giugno 2011

Approvata la semestrale

di VoceMedia

La buona tenuta degli aggregati patrimoniali,

conferma la capacità della Banca di affrontare

il difficile contesto e di sostenere le

economie dei territori di appartenenza

La 16ª edizione della Borsa Internazionale dei Laghi d’Italia si è conclusa venerdì 5 ottobre all’insegna della soddisfazione e dell’ottimismo. Se il turismo infatti è uno dei settori che sta tenendo in provincia di Brescia in questo delicato periodo economico, il segmento lacustre in particolare segnala progressi incoraggianti: i laghi attraggono ogni anno il 14% dei turisti stranieri che soggiornano in Ita-lia, con punte del 27% per Germania e 19% per l’Olanda. Borsa Laghi conferma questo andamento positivo: per gli oltre 300 operatori italiani (record storico di presenze) che hanno incontrato 50 selezionati Tour Operator (provenienti da 15 Paesi europei) il workshop si è concluso all’insegna dei buoni affari.

Grande successo per la XVI Borsa dei Laghi

Nella difficile situazione congiuntu-rale, caratterizzata dall’andamento de-crescente della produzione industriale e degli ordinativi, e dal perdurare di un clima di pesante incertezza, il Banco di Brescia ha intensificato gli sforzi per rinsaldare il proprio storico lega-me con il territorio di appartenenza e per favorire il rilancio dell’economia locale. Questi, in sintesi, i principali risultati al 30 giugno.Da un punto di vista patrimoniale, gli

Roberto Tonizzo, direttore generale

impieghi della Banca, nonostante le incertezze sulle prospettive di crescita economica del Paese, la contrazione degli investimenti da parte delle im-prese e la riduzione del reddito dispo-nibile delle famiglie, si attestano a 13,5

Consulenza. Servizio a cura di Sei2Sei Consulting srl di Mazzano (tel. 0302594020, www.sei2seiconsulting.it)

La valutazione dei rischi è un adempimento obbligatorio a pre-scindere dal numero di dipendenti dell’impresa, e quindi anche nel caso in cui venga adibito ad attività lavo-rativa un solo lavoratore dipendente (o equiparato).È l’art. 17 del TU 81/08 che prescrive al datore di lavoro i compiti, non de-legabili, sia della nomina del Rspp e sia, appunto, della valutazione di tut-ti i rischi con la conseguente elabo-razione del documento (Dvr). Sem-pre il TU, all’art. 29, c. 5, riferendosi alle imprese con un numero di ad-detti inferiore a 10, obbliga i datori di lavoro a effettuare la valutazione dei rischi “sulla base delle procedu-re standardizzate” (elaborate dalla Commissione consultiva permanen-te per la salute e sicurezza sul lavo-ro, ndr) e consente agli stessi, fino a 18 mesi dal Decreto applicativo del Ministero del lavoro e, comunque,

non oltre il 30 giugno 2012, di elabo-rare un’autocertificazione in ordine all’avvenuta effettuazione della va-lutazione dei rischi sulla base delle procedure standardizzate emanate nel giugno 2012. Per cui tutti i datori di lavoro, a prescindere dal numero dei dipendenti dovranno trasformare le autocertificazioni in veri e propri documenti di valutazione dei rischi entro il 31/12/2012.Tra gli aspetti che il documento deve contenere segnaliamo una relazione sui rischi presenti con indicazione dei criteri seguiti nella valutazione; le misure di prevenzione e i Dpi adot-tati in seguito alla valutazione; il pro-gramma delle misure per il migliora-mento, nel tempo, delle condizioni aziendali di sicurezza e di salute sul lavoro. Importanti le sanzioni (vio-lazione dell’art. 29, comma 1 - arre-sto da tre a sei mesi o ammenda da 2.500 a 6.400 euro).

Stop all’autocertificazione della valutazione dei rischi

miliardi di euro, all’incirca sugli stessi livelli di fine 2011. Il brusco calo della produzione industriale, unitamente al-la contrazione della redditività opera-tiva delle imprese, hanno determinato un innalzamento dei crediti deteriorati

della Banca, da 838 a 902 milioni di eu-ro. La consistenza della raccolta diret-ta è risultata pari a 12,3 miliardi di eu-ro. La raccolta da clientela ordinaria, al netto delle controparti istituzionali e dei PO infragruppo, risulta in cresci-ta del 3,9%. La raccolta indiretta della clientela privata, ai valori di mercato, si è attestata a 12,2 miliardi di euro, con una diminuzione del 5,7% rispetto alla consistenza di fine 2011. Il patri-monio, al netto dell’utile di periodo, è risultato pari a 1.437 milioni di euro, con un incremento del 4,6% rispetto all’analogo valore al 31 dicembre 2011.I risultati economici registrano un uti-le netto di 40,4 milioni di euro, in calo del 15,3% rispetto a quanto contabiliz-zato nel precedente esercizio. Nel det-taglio, i proventi operativi, pari 242,3 milioni, mostrano una contrazione del 9,9% rispetto all’anno precedente. Sul versante dei costi è proseguito l’impe-gno della Banca a controllarne atten-tamente le dinamiche. In sintesi: spese del personale per 83 milioni di euro (-5,7%), altre spese amministrative per 61 milioni di euro (-6,0%) e ammorta-menti per 4,8 milioni di euro (-8,3%).

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17La Voce della Valtrompiaottobre 2012

E-mail:valtrompiavocemedia.it

In occasione della presentazione dei risultati di bilancio per l’anno ap-pena trascorso, il presidente di Asso-padana, Mariano Mussio (nella foto), ha voluto commentare la gravissima situazione economico-finanziaria in cui versa il Paese:“L’analisi che possiamo fare sui dati che quotidianamente i mass media ci propongono, suscita comuni e profon-de preoccupazioni. Una lettura più at-tenta ed estesa del raffronto tra i dati del 1° trimestre 2011-2012 in nostro possesso, ci ha permesso di meglio definire l’andamento storico di que-sti anni. Dopo un periodo pesantissi-mo, coinciso con la seconda metà del 2009 e il 2010, allorché le nostre im-prese hanno dato fondo a ogni risorsa possibile pur di non arrendersi, già a

partire dai primi mesi del 2011 fin ver-so settembre si è evidenziato qualche rincuorante timido segnale di ripresa.Ma agli inizi dell’autunno 2011, una se-conda micidiale lama ha reciso il ten-tativo di ricrescita. Da quel momento l’andamento è tornato bruscamente negativo fino a sfociare alle criticità rafforzate nei primi tre mesi del 2012 e a quelle ancora più negative dei me-si successivi.La crisi continua a pesare soprattutto sulle imprese artigiane più piccole che pagano più pesantemente le difficoltà di accesso al credito, ancora una volta

anello debole del sistema impresa; e sono ancora loro a soffrire per i cre-diti non riscossi dalle pubbliche am-ministrazioni. Sul fronte occupazione pesa la difficoltà ad avviare contratti di apprendistato e c’è attesa per gli ef-fetti della nuova disciplina migliorati-va entrata in vigore da poco. Pesano poi i recenti provvedimenti di riforma del mercato del lavoro con il prospet-tato aumento di costi per l’imprendi-tore nell’adozione di contratti a tem-po determinato, tipologia ricorrente nel nostro settore dove peraltro, dati alla mano, si evidenzia la prevalente

Assopadana. Il commento del presidente Mariano Mussio in occasione della presentazione dei dati di bilancio

a cura di VoceMedia

La vera crescita economica passa dalle imprese artigiane

I dati raccolti in questo periodo segnalano un

moderatissimo sollievo a proposito degli

ordinativi verso l’estero a dimostrazione che

l’artigianato è preparato

tendenza a trasformarli in rapporti a tempo indeterminato.Si fa poi insostenibile il carico di nuo-vi costi con l’aumento dell’Iva dello scorso inverno. La nuova imposta sugli immobili, l’Imu è stata gravo-sissima soprattutto per le imprese di piccole dimensioni e non sulle abi-tazioni come qualcuno ha tentato di far credere.La netta contrazione dei consumi di una popolazione provata da pesanti aumenti del costo della vita si riper-cuote sul fatturato delle aziende arti-giane, in misura ben più sostanziosa di quella dell’industria. I dati raccolti in questo periodo se-gnalano un moderatissimo sollievo a proposito degli ordinativi verso l’este-ro a dimostrazione che l’artigianato è preparato e disponibile ad aprirsi nuovi mercati.L’attualità politica, invece, conferma come le legittime aspettative delle im-prese artigiane continuino a essere di-sattese. La politica di sviluppo è steri-le, soffocata dalla necessità di fronteg-giare crisi finanziarie europee e mon-diali. Non ci si pone concretamente il problema di quella 'crescita’ che appa-re sempre più un’irritante enunciato a cui non seguono fatti concreti e che deve obbligatoriamente passare per le imprese artigiane che, e non solo da oggi, hanno sempre rappresentato la vera risorsa, solida e tenace.

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Servizi FILCA gestiti dalla CISL di BresciaCaaf (consulenza fiscale).Dichiarazione dei redditi (730, UNICO), calcolo ICI compi-lazione modelli RED INPS, denunce di successione, dichia-razione ISEE.Patronato INAS.Accreditamento contributivo del periodo del servizio milita-re. Controllo dei contributi previdenziali validi per la pensione(INPS, ecc.). Domande per pensioni di anzianità e vecchiaia.Compilazione domande assegno nucleo familiareUfficio Vertenze e legaleVertenze individuali per recupero differenze salariali, TFR,fallimenti ecc.Assimoco-UnionvitaAssicurazioni sulla vita e polizze auto.Calf (centro assistenza lavoro familiare) Gestione pratiche colf.Adiconsum (associazione italiana difesa consumatori).Frodi alimentari e commerciali. Tariffe luce, gas, telefono,riscaldamento assicurazioni, banche mutui. Controversieburocratiche e commerciali.Sicet (sindacato inquilini casa e territorio).Controllo contratti d’affitto e spese condominiali, stipula-zione contratti d’affitto, domanda di assegnazione casepopolari, contributi per l’affitto..Anolf (sportello stranieri).Assistenza per permessi di soggiorno, ricongiungimentofamiliare, carta di soggiorno, residenza, cittadinanza,rapporti con le istituzioni, informazioni varie.

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19La Voce della Valtrompiaottobre 2012

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Lumezzane. Pedrali: “Produrre verità attraverso la sorpresa e un po’ di ruvidezza”

Odeon: ecco la stagione

Cultura

L’Odeon di Lumezzane inaugura il 31 ottobre una nuova stagione nel se-gno dell’equilibrio tra intrattenimento e ricerca. Il calendario degli appunta-menti comprende nove spettacoli di prosa, a cui si aggiungono i momenti musicali “Odeon Classic”, la rassegna “Schegge di cinema” e le immancabili serate dedicate alle tradizioni popolari “Vers e Ùs”. L’esordio della prosa spet-ta alle Sorelle Marinetti, con la pièce di teatro musicale “Non ce ne importa niente”. A seguire: Maria Paiato, che il 15 novembre scivolerà nella follia di “Anna Cappelli”, e Marco Paolini, che il 6 dicembre presenterà “Studio per una ballata di uomini e cani”, tributo a Jack London e spunto per parlare del senso del limite nella vita d’oggi. Esordio a Lumezzane di Stefano Ac-corsi in veste teatrale, con “Furioso Orlando”, per la regia di Marco Balia-ni (10 dicembre). Dall’amore tormen-tato al dolore esistenziale: il Premio

Ubu 2012 Mario Perotta in “Atto Fina-le - Flaubert” affronta il dramma della morte del commediografo che lascia un’opera incompiuta (5 febbraio). Sil-vio Orlando, porta in scena il 12 mar-zo “Il nipote di Rameau”, capolavoro satirico del Settecento. I momenti de-dicati alla risata sono invece affidati a Zuzzurro e Gaspare in “La cena dei cretini” l’11 gennaio e al comico di Ze-

di Mario Bruni

Stefano Accorsi in “Furioso Orlando”

È una mostra fatta di volti, affetti e speranze, ma anche di paesaggi, percorsi, treni e stazioni quella fir-mata dal 33enne Mauro Prandelli e curata dal giornalista Sandro Io-vine, chiusasi nei giorni scorsi do-po un mese di allestimento nella bi-blioteca di Concesio (foto in alto).Un’esposizione “Evros porta orien-tale d'Europa – Un muro contro l’immigrazione” che, in 25 scatti, ha accompagnato i visitatori dentro al groviglio di storie ed emozioni che si snodano lungo quel fiume che, confine naturale lungo 160 chilo-metri, separa la Grecia dalla Tur-chia, l’Europa dall’Asia e che, dal 2007, è divenuto via preferenziale per l’immigrazione verso l’Europa, mentre sulle sue rive è iniziato l’in-nalzamento di un muro a doppia barriera di reticolato e filo spinato.Racconti di strada che l’autore, camminando a fianco dei prota-gonisti, ha catturato in immagi-ni che parlano di “chi rischia la vi-ta aggrappato a una speranza, un sogno o una preghiera per cercare un futuro migliore: chi vende tutto per imbarcarsi verso l’ignoto, senza la certezza di arrivare vivo a desti-nazione”. Ma per il giovane Pran-delli il viaggio continua: il 27 otto-bre verso il Libano e nuove storie di profughi siriani. (a.s.)

Storie soffertedi immigrazione

lig Maurizio Lastrico in “Facciamo che io ero io” (10 aprile). La chiusura del-la stagione di prosa prevista per il 30 aprile è dedicata a una coproduzione internazionale dedicata a Marco Pan-tani, per la regia di Marco Martinelli. Tutti gli spettacoli iniziano alle 20.45. Nuovi abbonamenti dall’8 ottobre, bi-glietti per i primi spettacoli dal 23 otto-bre (20-25 euro). Info: teatro-odeon.it

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Una casa per il tifo lumezzanese, un punto d’incontro fra una società storica e la sua tifoseria. Finalmente tutti gli appassionati di calcio del-la Valgobbia avranno un luogo do-ve poter parlare serenamente del-le vicissitudini dei colori rossoblù. Stiamo parlando del “Bar Trattoria Michi”, che dal 28 ottobre diventerà ufficialmente il primo “Lume Club” sul territorio. Al termine della ga-ra con il Lecce presso i locali dello storico bar, sito in via San Giovan-ni Battista a Pieve, una delegazione dell’A.C. Lumezzane e il gruppo dei Kapovolti compiranno il tradiziona-le taglio del nastro per l’inaugura-zione del “Lume Club”. L’evento sarà arricchito da un buffet e da una lot-teria con premi rossoblu. Una scelta voluta e condivisa all’unanimità dal-la società del Presidente Cavagna e dalla tifoseria organizzata e non del Lumezzane Calcio. “ La nascita di questo Lume Club – commenta

di Alessio Andreoli

Una nuova casa per il Lume

20 La Voce della Valtrompiaottobre 2012

Sport Il marketing e la comunicazione sono fondamentali per ogni società. Lo sa bene il Lumezzane che, in occasione dei 20 tra i professionisti, è sbarcato sui più impor-tanti social network. Navigando sul web è possibile entrare nel cuore del mon-do rossoblu attraverso Facebook, Twitter e in futuro anche su Instagram. Per chi fosse iscritto al più famoso social network del mondo basta accedere e chiede-re l’amicizia a “Lumezzane Calcio”, il profilo ufficiale della società valgobbina, mentre su Twitter basta seguire @AcLumezzane con le ultime notizie e non solo. Sul web è possbile accedere alla pagina ufficiale del gruppo “Ultras Lumezzane Kapovolti”. Più recente è il portale TuttoLumeCalcio, in futuro “tuttolume.com”.

Dal campo a internet: il futuro è in rete

Sito:www.lavocedelpopolo.it

Calcio Lega Pro 1. Verrà inaugurato a fine mese il primo “Lume Club” per i tifosi rossoblù

il presidente valgobbino – non può che essere una splendida iniziativa per legarci ancor di più al territorio. Pei nostri supporters e aficionados sarà uno splendido punto di ritrovo per far sentire la loro vicinanza e sostegno per raggiungere la nostra

mission”. L’entusiasmo del progetto Lume si sta espandendo a macchia d’olio e come sottolinea Cavagna “sugli spalti c’è un discreto nume-ro di spettatori rispetto allo scorso anno, vedo tanti volti nuovi e il fat-to che la squadra senta il tifo è uno

stimolo in più per la società e per i giocatori.Colgo l’occasione – termina Ren-zo Cavagna – per ringraziare chi ha portato avanti questa iniziativa importante e meravigliosa. La So-cietà farà tutto il possibile per so-stenere il club e fare in modo che possa espandersi”. Il “Bar Trattoria Michi” diventerà così la nuova sede dei Kapovolti, dove ci si potrà iscri-vere, acquistare il merchandising e organizzare le trasferte per seguire la squadra rossoblu tutte le dome-niche. “È giusto che la tifoseria di una squadra che dona prestigio a Lumezzane faccia sentire la propria presenza fisica – commenta uno dei promotori del Lume Club – speran-do che ciò possa dare risultati a livello numerico. Il “Bar Michi” – spiega Giuseppe – è un locale che si lega benissimo alla gloriosa storia del nostro Lumezzane, che quest’an-no celebra i 20 tra i professionisti. Voglio far notare che alla “Michi” c’è una numerosa presenza di tifo-si storici”.

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Volley serie C. Coraggio, divertimento e crescita: questi gli obiettivi dell’Associazione sportiva di Concesio

È partita con molto entusiasmo la stagione sportiva del Valtrompia Volley. La prima squadra maschile, che milita nel campionato di serie C, dopo aver affrontato un’impegnativa preparazione fisica agli ordini degli allenatori Gandini e Duina, ha bril-lantemente superato la prima fase della Coppa Lombardia, chiudendo il girone con 5 vittorie ed una sola sconfitta. Nonostante qualche infor-tunio, tutto è pronto per affrontare al meglio il campionato regionale, che vedrà il Valtrompia Volley disputare da metà ottobre le partite in casa il sabato sera al Palazzetto dello Sport dell’Oratorio di Bovezzo. I campio-nati giovanili partiranno più avanti, ma bambini e ragazzi da settembre si stanno allenando con tanta voglia di imparare e divertirsi: sia i più picco-li del minivolley - che si avvicinano per la prima volta a questa discipli-na - sia i ragazzi della squadra un-

der14 maschile (nati negli anni 1999-2000-2001) che dopo aver raggiunto le finali provinciali lo scorso anno vogliono continuare a crescere ed imparare i valori di impegno, lealtà e spirito di squadra che la pallavolo insegna, senza dimenticare l’obiet-tivo di confermare o magari anche migliorare gli obiettivi raggiunti sul campo lo scorso anno. Sul porta-le www.valtrompiavolley.it tutte le indicazioni per gli allenamenti e gli orari delle partite di questa realtà sportiva nata nel 2010 e che ha scel-to un animale, il lupo, come logo di riconoscimento.“Perché il nostro obiettivo – spiega lo staff del Val-trompia Volley - è divertirsi, crescere e diventare sempre più veloci, forti, coraggiosi e intelligenti proprio co-me i lupi”.Per contatti telefonici, chiamare Bruno (347 4612025) o Manuel (328 8256506). (ma.ric.)

Riparte la nuova stagione dei Lupi della Valtrompia

La favola di Vincenzo Picchi:il suo è un amore eterno

Il personaggio. Quarant’anni al servizio della società rossoblù e un trascorso da presidente

Un amore duraturo, di quelli indissolubili che fanno impazzi-re i romantici. Vincenzo Picchi e l’A.C. Lumezzane si amano da qua-rant’anni. Dalla stagione 1972-73, quando Giovanni Picchi divenne presidente e Vincenzo il segreta-rio. Per festeggiare questo storico anniversario la società rossoblu lo ha premiato con una targa in occa-sione della gara di campionato con il Trapani.Vincenzo, quarant’anni di colla-borazione sono davvero tanti. Ma puoi spiegare ai nostri letto-ri come iniziò la tua avventura?Era l’alba della stagione 1972-73 quando mio fratello fu chiamato alla presidenza del Lume e mi chie-se di aiutarlo. Ricoprivo il ruolo di segretario e tra le mie competenze dovevo tenere i rapporti con la Fe-derazione, accompagnavo la squa-dra in trasferta e organizzavo la bi-glietteria. Cominciai così e adesso eccomi ancora qui.Dall’interregionale al profes-sionismo. In 40 anni di storia hai vissuto momenti di gloria e altri di pura sofferenza e delu-sione. Quali sono i ricordi più

limpidi impressi nella tua men-te da tifoso e dirigente?La gioia più grande posso trovarla nella promozione in C1 ottenuta nel campionato 1996-97. Avevamo una grandissima squadra a dispo-sizione e il risultato ne fu una con-seguenza. Se devo pensare ad un

momento buio e nero della nostra storia mi affiora subito il ricordo della finale di ritorno dei play off con il Cesena, quella dell’aggres-sione di Castori.Tu c’eri quella domenica allo stadio. Cosa successe?Sono convinto che quella fu un’ag-

gressione premeditata. Noi aveva-mo una squadra nettamente supe-riore tanto che li mettemmo sotto all’andata. Nella gara di ritorno le cose non giravano a loro favore ed ecco che così fecero scatenare quel pandemonio.Quell’anno la promozione sva-nì, potrebbe essere questo l’an-no buono?Adesso è difficile fare pronostici. Quest’anno la concorrenza è mol-to agguerrita e sarà da giocarsela fino in fondo.La squadra è buona e ci manca solo un pò di amalgama per fare il sal-to di qualità. Una volta raggiunto sono sicuro che avremo le carte in regola per conquistare i play-off. Poi si vedrà.Torniamo a parlare di te e del tuo legame con il Lume. Ogni domenica, specialmente in casa, fai sentire la tua presenza con il tuo grido di battaglia: “fuo-rigioco!” oppure “ammonire!”. Ti consideri un trascinatore su-gli spalti?Bhe (sorride, ndr), più che un tra-scinatore mi sento una persona semplice che aiuta il direttore di gara e i suoi assistenti a svolgere il loro lavoro.I nostri complimenti, mister “Fuo-rigioco”!

21La Voce della Valtrompiaottobre 2012

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di Alessio Andreoli

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ANNO IV

NUMERO 10 - ottobre 2012

Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales

Registrazione del Tribunale n. 22/2009 del 21 marzo 2009

Direttore responsabile: Adriano Bianchi

Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia

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25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566

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INFORMAGIOVANICONCESIOPiazza Paolo VI, 1 - Tel. 030 2184141LUMEZZANEVia Umberto Gnutti, 2 - Tel. 030 8920519NAVEVia Brescia, 29 c/o biblioteca - Tel. 030 2532753SAREZZOVia Bailo, 47 c/o biblioteca - Tel. 030 8907539 VILLA CARCINAVia Italia, 24 - Tel. 030 8988224

118 (Emergenza sanitaria)112 (Carabinieri)113 (Polizia)115 (Vigili del Fuoco)117 (Guardia di Finanza)1515 (Corpo Forestale)

EMERGENZA

Gardone V.T.: Cell. 3357853490

SOCCORSO ALPINO

ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive)

BOVEGNOS. Giorgio: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.30 - 16.00 (Graticelle) - 18.30 BOVEZZOS. Apollonio: Prefestivo: 16.30 (chiesa vecchia) – 18.30 - Festivo: 8.00 (chiesa vecchia) – 9.30 – 11.00 – 18.30BRIONES. Zenone: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 10.30 – 17.00CAINOS. Zenone: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 18.00COLLIOSanti Nazaro e Celso: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 9.30 (chiesa di Memmo) – 11.00 – 18.00S. Colombano - S. Colombano Abate: Prefesti-vo: 17.00 - Festivo: 11.00 – 17.00 - Maniva: Festivo: 15.30 (giugno/settembre)CONCESIOS. Andrea - S. Andrea Apostolo: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 13.00Pieve - S. Antonino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30Costorio - S. Giulia: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 11.00 – 18.00S. Vigilio - Santi Vigilio e Gregorio Magno: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00Concesio - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.00 - Festivo: ore 8.00 – 10.30GARDONE VAL TROMPIAS. Marco: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30Inzino - S. Giorgio: Prefestivo: 17.30 (Santua-rio Madonna del Castello) – 19.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 19.00. Magno - S. Martino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 11.15 – 18.30IRMASS. Trinità: Festivo: 8.30LODRINOS. Vigilio: Prefestivo: 17.00 (Invico) – 18.00 - Festi-vo: 8.30 (Invico) – 10.00 – 11.00 - 18.00LUMEZZANES. Sebastiano - Santi Fabiano e Sebastiano: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 19.00Valle - S. Carlo Borromeo: Prefestivo: 19.00 - Fe-stivo: 8.00 – 10.30Villaggio Gnutti - S. Giorgio: Prefestivo: 18.00 (Casa di Riposo) - Festivo: 11.00 – 18.00Gazzolo - S. Antonio di Padova: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 18.00Fontana - S. Rocco: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 19.00Pieve - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 10.00 – 11.00 – 18.30

IL PROSSIMO NUMERO USCIRÀ IL 20 NOVEMBRE 2012

BOVEGNOPiazza Zanardelli, 1 - 25061 Bovegno - Tel. 030 9259641 - Sito: www.valletrompia.itBOVEZZOVia Vittorio Veneto, 28 – 25073 Bovezzo - Tel. 030 2111211 - Sito: www.comune.bovezzo.bs.itBRIONEVia San Zenone, 1 - 25060 Brione - Tel. 030 84013 CAINO Via Villa Mattina, 9 - 25070 Caino - Tel. 030 6830016 - Sito: www.comune.caino.bs.itCOLLIOPiazza Zanardelli, 24 – 25060 Collio - Tel. 030 927213 - Sito: www.valletrompia.itCOMUNITA’ MONTANAVia Matteotti, 327 - 25063 Gardone Val Trompia - Tel. 030 833741 - Sito: www.cm.valletrompia.it CONCESIOP.zza Paolo VI, 1 – 25062 Concesio - Tel. 030 2184000 - Sito: www.comune.concesio.brescia.itGARDONE VAL TROMPIAVia Mazzini, 2 - 25063 Gardone Val Trompia - Tel. 030 8911583 - Sito: www.comune.gardonevaltrom-pia.bs.itIRMAVia Casa dell’Alpino - 25061 Irma - Tel. 030 9220157 – 030 9220974 - Sito: www.valletrompia.itLODRINOVia Roma, 90 – 25060 Lodrino - Tel. 0308950160 - Si-to: www.valletrompia.itLUMEZZANEVia Monsuello, 114 – 25065 Lumezzane San Seba-stiano - Tel. 030 8929268 - Sito: www.comune.lu-mezzane.bs.itMARCHENOVia Zanardelli, 111 – 25060 Marcheno - Tel. 030 8966018 - Sito: www.valletrompia.itMARMENTINOVia S. Faustino, 30 – 25060 Marmentino - Tel. 030 9228202 - 030 9229006 - Sito: www.valletrompia.itNAVEVia Paolo VI, 17 – 25075 Nave - Tel. 030 2537411 - Si-to: www.comune.nave.bs.itPEZZAZEVia Caduti Del Lavoro, 3 – 25060 Pezzaze - Tel. 030 9220100 - Sito: www.valletrompia.itPOLAVENOPiazza Marconi, 4 - 25060 Polaveno - Tel. 030 8940955 - Sito: www.comune.polaveno.bs.itSAREZZOPiazza Battisti, 4 - 25068 Sarezzo - Tel. 030 8936211 - Sito: www.comune.sarezzo.bs.itTAVERNOLE SUL MELLAPiazza Martiri, 1 - 25060 Tavernole sul Mella - Tel. 030 920108 - Sito: www.valletrompia.itVILLA CARCINA Via Marconi, 27 – 25069 Villa Carcina - Tel. 030 8984301 - Sito: www.comune.villacarcina.bs.it

COMUNIS. Apollonio - S. Apollonio: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 7.00 – 8.30 – 10.00 – 11.15 – 19.00MARCHENOSanti Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.30 (Santua-rio della Madonnina) - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.30Brozzo - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 18.30Cesovo - S. Giacomo: Prefestivo: 19.30 MARMENTINOSanti Cosma e Damiano: Prefestivo: 18.30 - Fe-stivo: 11.15Ville di Marmentino - Santi Faustino e Giovi-ta: Prefestivo: 20.00 - Festivo: 10.00NAVES. Maria Immacolata: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 9.30 – 10.45 – 18.00Muratello - S. Francesco d’Assisi: Prefestivo: 8.30 – 18.30 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 17.30. Cortine - S. Marco: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30PEZZAZES. Apollonio: Prefestivo: 15.45 (Casa di Riposo) – 18.30 - Festivo: 8.00 – 11.00Lavone - S. Maria Maddalena: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 18.00POLAVENOS. Nicola Vescovo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 11.00Gombio - S. Maria della Neve: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 10.00 – 18.00 - S. Maria del Giogo: Festi-vo: 16.00 (maggio/settembre)S. Giovanni Polaveno - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 8.00 – 10.30SAREZZOSanti Faustino e Giovita: Prefestivo: 18.30 - Fe-stivo: 7.30 – 10.00 – 18.30Zanano - Regina della Pace: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 (S. Bernardino di Noboli) – 10.30 – 18.30Ponte Zanano - Cristo Re: Prefestivo: 18.00 - Fe-stivo: 8.00 (Maria Madre de Redentore) – 11.00 – 18.30TAVERNOLE SUL MELLAChiesa Parrocchiale - Santi Filippo e Giacomo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 11.00 – 18.00Cimmo - S. Calogero: Prefestivo: 20.00 - Festivo: 10.30 – 20.00Pezzoro - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 9.30VILLA CARCINASanti Emiliano e Tirso: Prefestivo: 16.00 (Casa di Riposo) – 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00Cailina - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00Carcina - S. Giacomo: Prefestivo: 17.00 (Pregno) - 18.00 - Festivo: 9.30 - 11.00 - 18.00 Cogozzo - S. Antonio: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00

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