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L’aria … nostra amica invisibile 7 - 11 · studenti conoscano la materia allo stato solido e...

Date post: 16-Feb-2019
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Programma Erasmus+ KA2 Settore Istruzione Scolastica - TEST Autori: Giannessi M. (ANISN Pisa) - Mazzanti F. (ANISN Pisa) - Alberti M. (ANISN Pisa) - Giannetti A. (ANISN Pisa) Discipline Scienze e Tecnologia Livello scolare dal II anno della Scuola Primaria. Prerequisiti Per affrontare il percorso è necessario che gli studenti conoscano la materia allo stato solido e liquido e possiedano i concetti di forma e peso. Breve descrizione Il percorso didattico attraverso il metodo investigativo si propone, a piccoli passi, di abituare gli studenti a lavorare in gruppo, ad ascoltarsi, a sviluppare il senso critico, a osservare i dati raccolti e a iniziare a interpretarli per arrivare a conoscenze specifiche. Si inizia così a considerare il lavoro sperimentale come un approccio fondamentale per l’apprendimento scientifico. Nello specifico il percorso didattico si propone di far capire agli studenti che l’aria è materia, come lo è la materia allo stato solido e liquido e di introdurre il concetto di materia allo stato gassoso Inquiry/articolazione del percorso 1.CHE COSA FA IL VENTO? Partendo dalle loro esperienze quotidiane (cosa succede se soffio sulle girandole, accendo il phon e lo metto accanto alle foglie) e, proseguendo con simulazioni e rappresentazioni che riproducono le azioni del vento, i ragazzi riconoscono il fenomeno del vento come aria che si sposta. 2. DOVE SI TROVA L’ARIA? Dove si trova l’aria? L’aria si vede? Come si può capire che l’aria c’è? 3.L’ARIA NON SI VEDE, MA C’È Di due palloncini sistemati all’imbocco di due bottiglie, uno si gonfia e l’altro no. Come mai? Arrivare a capire, non per sentito dire, ma attraverso la registrazione di dati oggettivi, che l’aria è dappertutto. Anche se non si può “apparentemente” afferrare e non si vede, l’aria c’è! C’è ed occupa uno spazio. 4. SI PUO’ DIRE CHE L’ARIA HA UNA PROPRIA FORMA, UN PROPRIO VOLUME E UN PROPRIO PESO? I discenti dovrebbero capire che l’aria non ha forma propria; è comprimibile e quindi non ha un volume proprio, ma ha un peso. L’aria ha tutte le caratteristiche della materia. È materia allo stato gassoso. 5. GIOCHIAMO CON L’ARIA Cosa avverti quando vai in bicicletta? Cosa fa volare gli aquiloni? Le risposte e le attività, collegate a situazioni reali, dovrebbero verificare se i ragazzi hanno raggiunto una maggior conoscenza e consapevolezza degli effetti legati alla presenza dell’aria. Parole chiave Pieno, vuoto, forma, volume, peso, solido, liquido, gassoso; elasticità, comprimibilità e dilatabilità dell’aria. Obiettivi specifici di apprendimento -Sviluppare atteggiamenti di curiosità per il mondo circostante. -Cercare spiegazioni per ciò che è stato osservato. - Imparare ad ascoltarsi, a comunicare le proprie idee e a metterle in discussione con un lessico il più possibile appropriato. -Imparare a prendere appunti e a tenere un quaderno di lavoro che servirà come diario di bordo. -Descrivere il vento come uno spostamento d’aria. -Descrivere ed argomentare che se l’aria non si vede, c’è ed occupa uno spazio. -Sperimentare che, con opportuni accorgimenti, l’aria può essere trasferita da un contenitore all’altro. -Riconoscere e descrivere alcune caratteristiche dell’aria: forma/volume e sapere in che cosa la differisce dalla materia allo stato solido e liquido. Durata 12 - 14 ore Materiale Becher, bottigliette di plastica di diversa dimensione, palloncini gonfiabili, girandole colorate, vaschette di plastica trasparente, tappo di sughero, bilancia, pallone rigido gonfiabile, siringhe. L’aria … nostra amica invisibile Anni 7 - 11
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Programma Erasmus+ KA2 Settore Istruzione Scolastica - TEST

Autori: Giannessi M. (ANISN Pisa) - Mazzanti F. (ANISN Pisa) - Alberti M. (ANISN Pisa) - Giannetti A.

(ANISN Pisa)

Discipline

Scienze e Tecnologia

Livello scolare

dal II anno della Scuola Primaria.

Prerequisiti

Per affrontare il percorso è necessario che gli

studenti conoscano la materia allo stato solido e

liquido e possiedano i concetti di forma e peso.

Breve descrizione

Il percorso didattico attraverso il metodo

investigativo si propone, a piccoli passi, di abituare

gli studenti a lavorare in gruppo, ad ascoltarsi, a

sviluppare il senso critico, a osservare i dati raccolti

e a iniziare a interpretarli per arrivare a conoscenze

specifiche. Si inizia così a considerare il lavoro

sperimentale come un approccio fondamentale per

l’apprendimento scientifico. Nello specifico il

percorso didattico si propone di far capire agli

studenti che l’aria è materia, come lo è la materia

allo stato solido e liquido e di introdurre il concetto

di materia allo stato gassoso

Inquiry/articolazione del percorso

1.CHE COSA FA IL VENTO?

Partendo dalle loro esperienze quotidiane (cosa

succede se soffio sulle girandole, accendo il phon e

lo metto accanto alle foglie) e, proseguendo con

simulazioni e rappresentazioni che riproducono le

azioni del vento, i ragazzi riconoscono il fenomeno

del vento come aria che si sposta.

2. DOVE SI TROVA L’ARIA?

Dove si trova l’aria? L’aria si vede? Come si può

capire che l’aria c’è?

3.L’ARIA NON SI VEDE, MA C’È

Di due palloncini sistemati all’imbocco di due

bottiglie, uno si gonfia e l’altro no. Come mai?

Arrivare a capire, non per sentito dire, ma attraverso

la registrazione di dati oggettivi, che l’aria è

dappertutto. Anche se non si può “apparentemente”

afferrare e non si vede, l’aria c’è! C’è ed occupa

uno spazio.

4. SI PUO’ DIRE CHE L’ARIA HA UNA

PROPRIA FORMA, UN PROPRIO VOLUME E

UN PROPRIO PESO?

I discenti dovrebbero capire che l’aria non ha forma

propria; è comprimibile e quindi non ha un volume

proprio, ma ha un peso. L’aria ha tutte le

caratteristiche della materia. È materia allo stato

gassoso.

5. GIOCHIAMO CON L’ARIA

Cosa avverti quando vai in bicicletta?

Cosa fa volare gli aquiloni?

Le risposte e le attività, collegate a situazioni reali,

dovrebbero verificare se i ragazzi hanno raggiunto

una maggior conoscenza e consapevolezza degli

effetti legati alla presenza dell’aria.

Parole chiave

Pieno, vuoto, forma, volume, peso, solido, liquido,

gassoso; elasticità, comprimibilità e dilatabilità

dell’aria.

Obiettivi specifici di apprendimento

-Sviluppare atteggiamenti di curiosità per il mondo

circostante.

-Cercare spiegazioni per ciò che è stato osservato.

- Imparare ad ascoltarsi, a comunicare le proprie

idee e a metterle in discussione con un lessico il più

possibile appropriato.

-Imparare a prendere appunti e a tenere un quaderno

di lavoro che servirà come diario di bordo.

-Descrivere il vento come uno spostamento d’aria.

-Descrivere ed argomentare che se l’aria non si

vede, c’è ed occupa uno spazio.

-Sperimentare che, con opportuni accorgimenti,

l’aria può essere trasferita da un contenitore

all’altro.

-Riconoscere e descrivere alcune caratteristiche

dell’aria: forma/volume e sapere in che cosa la

differisce dalla materia allo stato solido e liquido.

Durata

12 - 14 ore

Materiale

Becher, bottigliette di plastica di diversa

dimensione, palloncini gonfiabili, girandole

colorate, vaschette di plastica trasparente, tappo di

sughero, bilancia, pallone rigido gonfiabile,

siringhe.

L’aria … nostra amica invisibile

Anni 7 - 11

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Programma Erasmus+ KA2 Settore Istruzione Scolastica - TEST

Autors: Giannessi M. (ANISN Pisa) - Mazzanti F. (ANISN Pisa) - Alberti M. (Anisn Pisa) - Giannetti A.

(ANISN Pisa)

Disciplines:

Science and technology

School level:

from the second year of Primary School

Prerequisites:

For this workshop the students need to know

something about solid and liquid matter, and to be

aware of the concepts of form and weight.

Short description:

By using the investigative method, the aim of this

educational workshop is, in small steps, to

accustom the students to working in groups and

listening to each other, developing a critical eye in

observing the data collected and starting to

interpret the latter in order to develop specific

knowledge. We thus start to consider experimental

work as a fundamental approach to scientific

learning. The specific educational aim is to make

students understand that air is matter, in the same

way as matter in the solid and liquid state, and to

introduce the concept of gases.

Inquiry / articulation of the workshop:

1. What does the wind do? Starting from their daily experiences (e.g. what

happens if I blow on a pinwheel, if I turn on the

hair dryer and put it next to some leaves) and,

continuing with simulations and representations

that reproduce the actions of the wind, the students

recognize the phenomenon of wind as moving air.

2. Where is air? Where is air? Can you see air? How can we

understand that air is there?

3. You can’t see air but it is there Two balloons are attached to two bottles: one

inflates and the other does not. Why?

Getting to understand, not by hearsay, but by

recording objective data, that air is everywhere.

Even if you cannot hold on to it and you cannot see

it, air is there! It is there and it occupies a space.

4. Can you say that air has its own shape, its

own volume its own weight?

The students should understand that air has no

shape of its own; it is compressible and therefore

does not have its own volume, but does have a

weight. Air has all the characteristics of matter. It is

matter in the gaseous state.

5. Let’s play with air

What do you feel when you go cycling?

What makes kites fly?

The answers and the activities, connected to real

situations, should verify if the students have

reached a greater knowledge and awareness of the

effects related to the presence of air.

Keywords: Full, empty, shape, volume, weight,

solid, liquid, gaseous, elasticity, compressibility and

dilatability of air.

Specific learning objectives:

- Develop curiosity for the surrounding world.

- Seek explanations for what has been observed.

- Learn to listen to each other, to communicate

ideas and to question them with the most

appropriate vocabulary.

- Learn to take notes and keep a workbook that

will serve as a logbook.

- Understand that wind is a movement of air.

- Develop the awareness that, although air cannot

be seen, it is there and it occupies space.

- Develop the awareness that, although air cannot

be seen, it is there and it occupies space.

- Experiment that, with appropriate precautions, it

can be transferred from one container to another.

- Recognize certain characteristics of air: shape /

volume, e.g., and know how it differs from solid

and liquid matter.

Duration: 12 to 14 hours.

Materials, resources and technology: Beakers, plastic bottles of different sizes, inflatable

balloons, coloured pinwheels, transparent plastic

containers, a cork, scales, inflatable rigid balloon,

syringe.

Air … our invisible friend Ages 7 - 11

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Sviluppo dei percorsi:

Le varie attività sono proposte seguendo una successione logica, le attività successive possono essere una

verifica delle competenze acquisite in precedenza. L’implementazione del percorso può avere delle

variazione poiché dovrà essere adeguata al gruppo di alunni, al loro interesse e alla loro motivazione.

Le domande e altri suggerimenti didattici sono scritti in corsivo. Il percorso è una proposta, quindi,

suscettibile di cambiamenti.

Attività 1

“Che cosa fa il vento?”

Obiettivo specifico

Capire che il vento è uno spostamento d’aria.

Materiali, risorse e tecnologia

Ventilatore, barchetta, girandole colorate e fotocamere

digitali

Esperienza

D) Cosa fa il vento?

I bambini discutono all’interno del piccolo gruppo partendo dalle loro

esperienze quotidiane che annotano sul quaderno.

D) Come si può simulare

(riprodurre) il vento?

In piccolo gruppo i bambini

cercano una risposta condivisa.

In plenaria, registriamo le risposte e confrontiamo gli elaborati.

A questo punto distribuiamo alcune girandole ai bambini (possiamo

anche costruirle con loro) e li invitiamo a soffiarci sopra.

Costruiamo barchette di carta che faremo muovere dentro una

bacinella piena d’acqua.

Utilizziamo un tostapane per far salire dei sacchetti di plastica

zavorrati, tipo mongolfiera.

Utilizziamo un ventilatore ed un panno bagnato.

Al termine delle attività ragioniamo su ciò che è accaduto.

D) Cosa fa muovere la girandola e la barchetta?

L’aria uscita dalla bocca ha fatto muovere la girandola e la

barchetta.

D) Cosa fa asciugare i panni?

Il movimento d’aria causato dal ventilatore. Il ventilatore ha

simulato il vento.

Quindi l’aria si sposta da una parte all’altra, si muove.

D) Come si può raffigurare il vento con un disegno?

Discussione in classe degli elaborati degli studenti.

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Conclusioni Dovremmo concludere che il vento è uno spostamento d’aria da

una zona ad un’altra. Il vento è aria che si muove.

Potremmo far vedere ai bambini alcune rappresentazioni fatte da

artisti famosi.

Approfondimenti e attività supplementari

Potremmo accennare alle pale eoliche ed aprire un discorso sulle energie

alternative, confronto tra mulini a vento e ad acqua.

Tempo assegnato

2/3 ore

Attività 2

“Dove si trova l’aria? L’aria si vede? Come si può fare

per vedere che l’aria c’è?

Obiettivi specifici

capire che, anche se l’aria non si vede, c’è

capire che occupa un certo spazio

capire che con opportuni accorgimenti può essere

trasferita da un contenitore ad un altro.

Materiali, risorse e tecnologia

Becher o bottigliette di plastica. Vaschetta di vetro/plastica

per raccogliere l’acqua, tappo di sughero, ma possiamo

utilizzare il lavandino del laboratorio.

Esperienza

D) Dove si trova l’aria?

Si raccolgono le risposte dei ragazzi.

Si dovrebbe concludere: ovunque.

D) L’aria si vede?

D) Come si può evidenziare che una bottiglia chiusa è solo

apparentemente vuota?

In piccolo gruppo, i bambini cercano una risposta condivisa e, in plenaria,

registriamo e confrontiamo gli elaborati.

Prendiamo una bottiglia di plastica chiusa, la comprimiamo e vediamo che non può essere “schiacciata”.

Apriamo la bottiglia, la capovolgiamo nell’acqua e vediamo il formarsi delle bolle. Una volta tolto il tappo

comprimiamo di nuovo la bottiglia che, questa volta, può essere schiacciata.

Chiediamo ai ragazzi di riflettere su quanto hanno visto e di formulare delle ipotesi.

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D) Come potremmo evidenziare che un becher è solo apparentemente vuoto?

Possiamo utilizzare un bicchiere, apparentemente vuoto, lo

capovolgiamo nell’acqua. Dentro il bicchiere mettiamo un pezzetto di

sughero, vediamo che il sughero rimane sul fondo e che l’acqua non

entra nel bicchiere. Se incliniamo leggermente il bicchiere nell’acqua

si formano delle bolle.

D) Come mai l’acqua non entra nel becher?

Dalla discussione dovrebbe emergere che dentro il becher c’è aria.

Chiediamo ai bambini di annotare sul quaderno che cosa è stato fatto e di riportare le loro osservazioni.

Conclusioni

L’aria non si vede ma c’è e, se viene liberata nell’acqua, forma delle bolle.

Approfondimenti e attività supplementari

Prendiamo una bacinella contenente acqua. Immergiamo nell’acqua una spugna e comprimiamola.

Che cosa succede?

Inseriamo un fazzoletto sul fondo di un bicchiere di plastica (se necessario fissiamolo con un po’ di

nastro adesivo). Inseriamo il bicchiere capovolto nell’acqua. Che cosa accade?

Togliamo velocemente il bicchiere dall’acqua e tocchiamo il fazzoletto: com’è?

Mettiamo di nuovo il bicchiere nell’acqua, dopo averlo inciso da una parte. Che cosa accade?

Togliamo il bicchiere dall’acqua e tocchiamo il fazzoletto: com’è? Che cosa è successo?

D) Come possiamo trasferire l’aria da un contenitore ad un altro? In piccolo gruppo i bambini cercano una risposta condivisa e, in plenaria,

registriamo e confrontiamo gli elaborati.

Prendiamo due bottiglie di plastica trasparenti: una grande ed una piccola.

Riempiamo la bottiglia grande con l’acqua e la uniamo alla bottiglia piccola

contenente aria.

Chiudiamo ermeticamente il punto di contatto. Capovolgiamo le bottiglie e

vediamo che l’aria passa da una bottiglia all’altra.

D) Possiamo trasferire l’aria contenuta in un becher piccolo in un becher più grande?

Capovolgiamo il becher piccolo in una bacinella con l’acqua, riempiamo un becher più grande con l’acqua e

cerchiamo di trasferire l’aria dal becher piccolo a quello più grande, sotto il livello dell’acqua nella bacinella.

Chiediamo ai bambini di descrivere con precisione l’esperienza fatta riportando le proprie osservazioni e

quelle emerse dal gruppo.

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Approfondimenti e attività supplementari

Inseriamo nell’imboccatura di una

bottiglia di plastica un imbuto e una

cannuccia a gomito. Sigilliamo bene

con la plastilina. Utilizziamo un

elastico e del nastro adesivo per fissare

un palloncino all’estremità della

cannuccia. Versiamo acqua

nell’imbuto. Che cosa accade?

Conclusioni

L’aria si può raccogliere e trasferire da un contenitore ad un altro.

Tempo assegnato

3 ore circa

Attività 3

“L’aria non si vede, ma c’è”

Obiettivi specifici

saper osservare

iniziare a formulare ipotesi

Materiali, risorse e tecnologia

Bottigliette, palloncini, macchina fotografica.

Esperienza

Esperienza con due bottiglie e due palloncini

apparentemente uguali.

All’imboccatura di due bottiglie, una bucata e

una integra (gli alunni non sono al corrente di

questa differenza) vengono messi due

palloncini che due ragazzi cercheranno di

gonfiare: si gonfia solo un palloncino (quello

nella bottiglia bucata).

D) Che cosa è accaduto? Qual è la differenza?

Diamo ai ragazzi il tempo necessario per scrivere sul quaderno le loro

ipotesi.

In plenaria verranno registrate e discusse le risposte.

Conclusioni

Nella bottiglia chiusa c’è l’aria che oppone resistenza.

Nella bottiglia bucata il palloncino si può gonfiare perché l’aria, uscendo, non oppone resistenza.

Tempo assegnato

2 ore

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Attività 4

“Si può dire che l’aria ha una propria forma, un proprio

volume ed un proprio peso?”

Obiettivi specifici

sapere riconoscere alcune caratteristiche dell’aria:

forma e volume

sapere in cosa l’aria differisce dalla materia allo

stato solido e liquido.

Materiali, risorse e tecnologia

Siringhe e palloncini.

Esperienza

Apriamo la discussione sulla parola “forma”.

D) Che forma ha il quaderno? Che forma ha il banco? Che forma ha la palla? Che forma ha l’acqua?

Si raccolgono le osservazioni dei bambini.

D) L’aria ha una forma propria?

Si distribuiscono palloncini colorati di forme diverse (per es.: coniglietto e cuore). Si discute insieme sulle

differenze riguardanti la forma. Il solido è “rigido” non cambia forma, mentre l’aria contenuta in un

palloncino può cambiare forma.

Conclusioni L’aria tende ad assumere la forma del recipiente che la contiene, quindi non ha forma propria.

D) L’aria ha un proprio volume?

Si distribuiscono delle siringhe per verificare che l’aria può essere compressa. Tappiamo con un dito il foro

da cui esce l’aria. Quindi spingiamo lo stantuffo della siringa. Noteremo, all'inizio, un po' di resistenza, ma

riusciremo comunque a spostare lo stantuffo in avanti. Perché?

D) L’aria ha un proprio peso?

Esperienza con una bilancia (sensibilità 0,01g) e una palla da volley,

che mantenga il proprio volume anche quando viene tolta l’aria. Si nota

una differenza di peso della palla prima e dopo aver tolto l’aria.

Anche dalle prove precedentemente fatte i ragazzi dovrebbero trarre le

prime conclusioni.

Conclusioni

I ragazzi dovrebbero aver capito che l’aria è materia, anche se non si

vede, si può raccogliere, è comprimibile, non ha né forma né volume propri. Questa tipo di materia è detta

allo stato gassoso.

D) Questo tipo di materia in che cosa differisce dalla materia allo stato solido e liquido?

I ragazzi dovrebbero riconsiderare la materia allo stato solido liquido e gassoso, discutere in piccoli gruppi

quanto hanno visto. Potrebbero schematizzare le sostanziali differenze tra i tre stati di aggregazione, facendo

degli schemi o dei disegni.

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Approfondimenti e attività supplementari Possiamo scoprire un’altra proprietà dell’aria ponendo ai bambini la seguente

domanda:

D) Come si comporta l’aria quando viene riscaldata? Esperienza 1: Bottiglietta di plastica, chiusa con un palloncino, viene messa su un

termosifone. Cosa si osserva nel tempo? Dopo un po’ vedremo che il palloncino si

gonfia, quindi l’aria si è dilatata.

Esperienza 2: Si preparano dei serpentelli di carta appesi

sopra un termosifone (o su un tostapane). Il serpentello di

carta comincia a ruotare.

Esperienza 3: Accendiamo una candela e sopra, ad una

certa distanza, mettiamo un bicchiere sorretto da un

bastoncino. Vedremo che il bicchiere inizierà a girare.

Conclusioni

L’aria quando viene riscaldata tende a dilatarsi e a

salire.

Tempo assegnato

2/3ore

Attività 5

“Giochiamo con l’aria”

Obiettivo specifico

Accrescere la consapevolezza degli effetti legati alla

presenza dell’aria.

Materiali, risorse e tecnologia

Carta, cartoncino, bastoncini di legno di 20 e 30 cm circa,

spago e colla.

Esperienza

Cosa avverti quando corri o vai in bicicletta?

Sento “l’aria che mi viene incontro”, che “mi

contrasta”.

D) Cosa fa muovere gli aquiloni? L’aria in movimento.

Si potrebbero costruire gli aquiloni ed utilizzarli

all’aperto in una giornata ventosa.

Tempo assegnato

3 ore

Sitografia

La main à la pâte

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Verifica delle conoscenze e delle abilità

Data ……………………………………… Nome ……………………………………….

Attività 1: CHE COSA FA IL VENTO?

Vero/Falso

Il vento fa spostare le foglie V/F

Il vento fa girare la girandola V/F

Il vento produce le onde sull’acqua V/F

Scegli le risposte corrette.

Cosa fa il vento?

a) Fa muovere le foglie.

b) Fa sbattere le porte.

c) Fa volare il cappello.

d) Fa crescere le piante.

e) Scalda l’acqua.

g) Bagna i panni.

h) Fa muovere i capelli.

Che cos’è il vento?

a) Aria che si muove.

b) Sono nuvole che si spostano.

c) E’ polvere.

d) E’ vivente.

Cancella l’affermazione sbagliata.

Il vento è/non è un movimento d’aria.

Il vento fa/non fa spostare le foglie.

Il vento fa/non fa muovere la girandola.

Il vento produce/ non produce le onde sull’acqua.

Osserva il disegno e descrivi che cosa sta succedendo.

………………………………………………………………………………….

………………………………………………………………………………….

………………………………………………………………………………….

………………………………………………………………………………….

………………………………………………………………………………….

………………………………………………………………………………….

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Osserva il disegno e completa le frasi.

Il …………………. ha capovolto l’ombrello della bambina.

Il vento è …………………. in movimento.

Rispondi.

Ti piace il vento?

…….……………………...............................................................................

Perché?

……………………………………................................................................

………………………………………………………………………………………………………........................

In una giornata ventosa, se corri nella stessa direzione del vento, che cosa senti?

............................................................................................................................. .......................................................

………………………………………………………………………………………………………………………

Se corri controvento, invece, che cosa provi? ............................................................................... ............................

………………………………………………………………………………………………………………………

Data ……………………………………… Nome ……………………………………….

Attività 2: DOVE SI TROVA L’ARIA? L’ARIA SI VEDE? COME SI PUÒ FARE PER VEDERE CHE

L’ARIA C’È?

Osserva le immagini

La bottiglietta …

a) … è vuota

b) … è completamente piena

c) …è piena a metà

d) … è piena meno della metà

La bottiglietta …

a) … è vuota

b) … è completamente piena

c) … è piena a metà

d) … è piena meno della metà

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Osserva i disegni e descrivi che cosa sta succedendo.

………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………

.…………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………..

……………………………………………………………………………..

……………………………………………………………………………..

Che cosa succede se un bicchiere viene capovolto in una bacinella d’acqua?

Come si comporta un tappo di sughero contenuto nel bicchiere capovolto?

Osserva queste immagini.

Quale di queste tre immagini rappresenta meglio il risultato dell’esperienza fatta in classe?

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

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Data ……………………………………… Nome ……………………………………….

Attività n. 3: L’ARIA NON SI VEDE, MA C’È.

“I palloncini nella bottiglia”: descrivi l’esperienza fatta in classe aiutandoti con le domande.

Quali materiali hai usato?

Che cosa hai fatto?

Che cosa è successo?

Perché un palloncino non si è gonfiato?

Data ……………………………………… Nome ……………………………………….

Attività n.4: SI PUO’ DIRE CHE L’ARIA HA UNA PROPRIA FORMA, UN PROPRIO VOLUME E

UN PROPRIO PESO?

Il papà di Elisa ha gonfiato i palloncini con la pompa da bicicletta. L’aria ha occupato tutto lo spazio possibile

gonfiando i palloncini nelle loro forme più strane: a forma di cuore, a forma di coniglio, ...

Rispondi:

I palloncini sono vuoti? …………………………………………………………………………………

Di che cosa sono pieni? …………………………………………………………………………………

L’aria ha una forma propria? …………………………………………………………………………………

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Programma Erasmus+ KA2 Settore Istruzione Scolastica - TEST

Osserva l’immagine.

Quale esperimento ti ricorda?

Descrivilo e spiega che cosa ti ha

fatto scoprire.

Vero/Falso?

L’aria ha una forma propria V/F

L’aria ha un peso V/F

L’aria occupa sempre lo stesso spazio V/F

L’aria non occupa sempre lo steso spazio V/F

L’aria calda non si espande V/F

L’aria ha un comportamento elastico V/F

Cancella l’affermazione sbagliata.

L’aria occupa/non occupa tutto lo spazio a disposizione.

L’aria può/non può essere compressa.

L’aria si trova/ non si trova ovunque.

L’aria ha/non ha un peso.

L’aria calda sale/non sale verso l’alto.

L’aria si può spostare/non si può spostare.

L’aria è ….

a) … solido

c) … liquido

d) … gas

e) … nebbia

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Programma Erasmus+ KA2 Settore Istruzione Scolastica - TEST

Verifica delle competenze

Data ……………………………………… Nome ……………………………………….

E’ Luglio e fa un gran caldo, quattro amici si danno

appuntamento per giocare a pallone in piazzetta vicino

alla fontana dei pesci. Luca e Giovanni si recano in

piazzetta e mentre aspettano i compagni si fermano a

riempire le bottigliette d’acqua. Finalmente arrivano

Marco e Andrea che dovevano portare il pallone. I quattro amici si recano al

campetto vicino per giocare. Dopo i primi passaggi si rendono conto che il pallone

non rimbalza bene.

Luca dice che è sgonfio, Andrea dice che è bucato. Tutti e due sono convinti di aver ragione.

Come aiuteresti Luca ed Andrea a risolvere il problema?

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Checklist

Raccordo tra competenze e descrittori di padronanza I ciclo d’istruzione

1.Indicare la tipologia di scuola: primaria

2. Traguardo di sviluppo delle competenze previsto da un campo di esperienza o da una disciplina

del I ciclo secondo le Indicazioni Nazionali del 2012:

Campo di esperienza/Disciplina: Scienze

Traguardo: L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano

a cercare spiegazioni di quello che vede.

Competenza:

Saper risolvere una situazione problematica.

3. Facendo riferimento al traguardo di sviluppo individuato, procedere alla descrizione dei livelli

di padronanza dello stesso mediante la costruzione di una rubrica di valutazione strutturata nei

livelli seguenti.

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Dimensione –

Tratti del

processo

Criteri: Livelli di competenza - Indicazione

A – Avanzato B - Intermedio C - Base D - Iniziale

Individuazione

della situazione

problematica

Saper

individuare la

situazione

problematica

Analizza ed interpreta in

modo adeguato e pertinente

le informazioni essenziali e

le relazioni tra queste,

ignorando eventuali

distrattori;

Analizza in modo adeguato

la situazione problematica,

individuando le

informazioni essenziali e le

relazioni tra queste,

ignorando eventuali

distrattori;

Analizza ed interpreta in

modo parziale le

informazioni essenziali o,

pur avendole individuate

tutte, commette errori

nell’interpretarne alcune;

Individua le richieste, ma le

comprende in maniera

inesatta o parziale, se

guidato, riesce a riconoscere

le informazioni essenziali.

Individuazione

dei materiali

necessari

Saper

individuare i

materiali

necessari alla

risoluzione

del problema

Individua tutti i materiali

necessari alla risoluzione del

problema, ignorando

eventuali distrattori;

Individua i materiali

necessari alla risoluzione

del problema, ma anche

eventuali distrattori;

Individua in maniera

parziale i materiali

necessari;

Individua, solo se guidato,

i materiali necessari.

Descrizione

dell’utilizzo dei

materiali

Saper

descrivere

come

utilizzare i

materiali.

Descrive con precisione l’uso

dei materiali;

Descrive l’uso dei materiali; Descrive in modo sommario

l’uso dei materiali;

Con l’aiuto dell’insegnante

descrive l’uso dei materiali.

Scelta del

percorso

risolutivo

Saper

progettare le

azioni da

effettuare

Progetta e descrive con

precisione le azioni da

effettuare;

Progetta e descrive le azioni

da effettuare;

Progetta e descrive in modo

sommario le azioni da

effettuare;

Con l’aiuto dell’insegnante

progetta e descrive le azioni

da effettuare.

Descrizione

del

procedimento

ed osservazioni.

Saper

argomentare

nel fornire

spiegazioni.

Argomenta con padronanza

di particolari ed in modo

personale le sue scelte;

Argomenta le sue scelte; Riesce sommariamente ad

argomentare le sue scelte;

Solo se guidato riesce ad

argomentare le sue scelte.


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