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MonitoR 275 nov08

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La rivista italiana del broadcasting
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M ONITO R Rivista mensile specializzata N° 275 novembre 2008 Anno XXXI ISSN 0394-0896 PUBBLICAZIONE DELLA MEDIA AGE SRL VIALE S.MICHELE DEL CARSO, 11 20144 MILANO TEL. 0243910135 FAX 0243999112 E-MAIL: INFO@MONITOR-RADIOTV . COM I NTERNET: WWW. MONITOR-RADIOTV . COM RADIO TELEVISIONE VIDEO MULTIMEDIA POST-PRODUZIONE AUDIO ALTA FREQUENZA Latest news about broadcasting: www.monitorradio.tv Le ultime notizie del broadcast: www.convergenza.tv Final Cut Pro User Group il supermeeting di Amsterdam Primo trasmettitore DVB T2 prodotto dalla Screen Service di Brescia La tv che verrà si chiama Super Hi-Vision e arriva dal Giappone radio & televisione
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MONITORRivista mensile specializzata • N° 275 novembre • 2008 • Anno XXXI • ISSN 0394-0896

PUBBLICAZIONE DELLA MEDIA AGE SRL • VIALE S.MICHELE DEL CARSO, 11 • 20144 MILANO • TEL. 0243910135 • FAX 0243999112 • E-MAIL: [email protected] • INTERNET: WWW.MONITOR-RADIOTV.COM

RADIO • TELEV IS IONE • VIDEO • MULTIMEDIA • POST-PRODUZIONE • AUDIO • ALTA FREQUENZALatest news about broadcasting:

www.monitorradio.tv

Le ultime notizie del broadcast:

www.convergenza.tv

Final Cut Pro User Groupil supermeeting di

Amsterdam

Primo trasmettitoreDVB T2

prodotto dalla ScreenService di Brescia

La tv che verràsi chiama Super Hi-Vision

e arriva dal Giappone

rraaddiioo && tteelleevviissiioonnee

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Anno XXXI n. 276 novembre 2008ISSN 0394-0896

MediaAge srl Via S. Michele del Carso, 11 - 20144 Milano, Italy Tel. (+39) 024391.0135 - Fax (+39) 024399.9112

E-mail: [email protected]

Siti internethttp://www.convergenza.tv (in italiano)http://www.monitorradio.tv (in inglese)

La Media Age srl è iscritta al Registro Nazionaledella Stampa al n. 2636 vol. 27, foglio 281 dal28.6.89 - MONITORRADIO TELEVISIONE è re-gistrata al Tribunale di Milano n. 880 del20.12.1988. Dir. resp. Enrico Callerio. Mano-scritti e foto originali, anche se non pubblicati,non si restituiscono. Non è permessa la riprodu-zione di testi e foto senza l’autorizzazione scrittadell’Editore. Progetto grafico: Ago, Bollate (MI).Stampa: Cooperativa Grafica Bergamasca,Almenno S. Bartolomeo (BG).

Abbonamenti: la rivista è diffusa e venduta soloin abbonamento annuale. Il costo annuale è di 40,00 EURO da versare sulc/c postale n. 11158201 intestato a Media Agesrl, viale San Michele del Carso 11 - Milano,oppure inviare un assegno bancario non trasferi-bile allo stesso indirizzo. Arretrati 6,00 EUROl’uno da allegare alla richiesta anche i francobolli.Foreign subscription: annual 80,00 EURO(80,00 US$) or equivalent via International MoneyOrder or cheque to Media Age srl, v.le SanMichele del Carso 11 - I - 20144 Milano Italy. CREDIT CARDS subscription call (+39)0243910135 or fax (+39) 0243999112. Cardsaccepted: VISA - MASTER-CARD - EUROCARD -AMERICAN EXPRESS. Airmail rates on applica-tions.

Lo staffDirettore responsabile: Enrico CallerioCondirettore tecnico: Mauro BaldacciDirettore editoriale: Enrico OlivaHanno collaborato:Dario Monferini, Alberto Pellizzari, Piero Ricca,Maria Ronchetti, Costanza Zappa, Diego Zipponi

Nei siti della “convergenza” di Monitor troveretetra gli altri contenuti:

le proposte di Monitor Lavoro (www.monitor-radiov.com/lavoro)le emittenti radio tv in diretta nella rete da tutto ilmondo (www.webcastitaly.com

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4 Amsterdam 2008 il migliore IBC di sempre

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La radio in Italia:voci nella notte

Come insonorizzareuno studio audio

Televisione:immagini e menzogne

GUIDA RADIO:le emittenti di Puglia e Calabria

NOTIZIE IN BREVE: Mediaset va inrete con StorNext di Quantum

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Monitor n° 267 - 2007

I primi sintomi della recessione incom-bente non si sono fatti sentire in queldi Amsterdam. I numeri snocciolatidagli organizzatori dell’IBC hanno tuttiil segno positivo, a cominciare da

quello delle presenze, 49.250 visitato-ri, un incremento del 5% rispettoall’anno precedente. Cifra recordanche per gli espositori che hannosuperato quota 1.400 occupando pra-

ticamente tutti gli spazi a disposizio-ne, compresi quelli ricavati nel nuovopadiglione ancora in costruzione. Ipiani alti del nuovo edificio sarannooccupati dagli uffici del centro esposi-tivo RAI e si libereranno così altri spaziche potranno essere riservati all’espo-sizione. Crisi permettendo, gli orga-nizzatori si aspettano infatti un’affluen-za ancora superiore per il prossimoanno sulla base delle prenotazioni giàeffettuate, già più di 500 e con richie-ste di spazi mediamente più ampi del10%. Oltre alle zone dedicate alla MobileTV e all’IPTV, la novità di quest’anno èstata la zona espositiva del centrocongressi riservata al Digital Signage,un settore per certi versi ancora vergi-ne e che costituisce per i fabbricanti diapparecchiature un’interessante alter-nativa al tradizionale mercato deibroadcaster che comincia già a risen-

Amsterdam 2008il migliore IBC di sempreCon quasi cinquantamila presenze, l’IBC di Amsterdam conferma il suo ruolo guida per il mercatoeuropeo, ma non solo

Amsterdam 2008il migliore IBC di sempre

di Paride Sommo

Nonostante fosse ancora in costruzione, il piano rialzato del nuovo edificio del RAI Center era già occu-pato dall’IBC

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tire del calo degli introiti pubblicitari.Un esempio per tutti: SonyProfessional Solutions Europe si occu-perà della realizzazione del sistemaaudiovisivo per La Poste, le poste fran-cesi, che comporterà l’installazione di5.000 postazioni in 2.500 uffici, control-late da una singola locazione, il piùambizioso progetto di questo tipo mairealizzato in Europa.

Chi viene e chi vaDopo un paio d’anni d’assenza, Avid ètornata all’IBC mentre Panasonic con-tinua nella sua scelta di essere presen-te solo con uno spazio riservato all’in-contro con i propri clienti, senza pre-sentare alcun prodotto, e tenendo latradizionale conferenza stampa nel-l’auditorium del centro congressi.Apple, come aveva già fatto in occa-

sione dell’ultimo NAB, non ha parteci-pato all’IBC e la sua presenza si è limi-tata alla sponsorizzazione del primoSuperMeet del Final Cut Pro UserGroup che si è tenuto la seradella domenica in una localitàpiuttosto distante dal RAI.Nonostante fosse a pagamen-to, l’evento ha registrato undiscreto successo di pubblicoche ha potuto assistere adiverse presentazioni, preva-lentemente incentrate sui flus-si di lavoro con i nuovi formativideo (Panasonic AVC-Intra,GrassValley Infinity, RedCode,...). Apple non naviga certo incattive acque, secondo lestime più recenti può contaresu una liquidità di circa 25 miliardi didollari, ed è quindi difficile compren-dere perché si rifiuti di investire per

radiotelevisivo pubblico giapponese:immagini con risoluzione 8k (7.680 x4.320 pixel) e audio surround a 22.2canali, 22 canali surround collocati adiverse altezze e altri due canali per lefrequenze più basse. Grazie al contri-buto della BBC e del CRIT della RAI, ledimostrazioni di quest’anno compren-devano anche immagini dal vivo pro-venienti da Londra, trasmesse su retein fibra a larga banda, e registrazionitrasmesse da Torino, collegata viasatellite Eutelsat. Nel formato utilizza-to per la dimostrazione, il bitrate origi-nale di 24 Gbit/s veniva compresso informato MPEG-4/AVC a circa 140Mbit/s e organizzato in due flussi da70 Mbit/s per ovviare all’attuale man-canza di modulatori con capacitàsuperiore e per essere trasmesso condue trasponder da 36 MHz in standardDVB-S2. Oltre 5.000 visitatori si sono

Dopo un paio d’anni d’assenza, Avid è tornata a esporre i propri prodotti all’IBC

Allo stand della Quantel veniva presentata l’integrazione diFinalCut con i propri sistemi

Apple non ha partecipato all’IBC ma ha sponsorizzato il SuperMeet del FCPUG

favorire l’adozione dei propri software,largamente diffusi negli Stati Uniti, mache hanno ancora una presenza mar-ginale nel vecchio continente. A dimo-strazione della considerazione versoun prodotto come Final Cut Pro bastidire che una delle presentazioni pres-so lo stand della Quantel era propriol’integrazione dei sistemi di montag-gio non lineare Apple con le macchinee i server della casa inglese.

La televisione che verrà

Con la diffusione dell’alta definizioneche, se si escludono USA e Giappone,procede ancora piuttosto a rilento, c’èchi pensa già al futuro. Già lo scorsoanno si poteva assistere alle proiezionidimostrative del sistema Super Hi-vision sviluppato dalla NHK, l’ente

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Il 3D semplificatoAnche all’IBC, come già era accadutoal NAB, diversi espositori hanno pro-posto soluzioni per la realizzazione diriprese stereoscopiche, più o menovalide. Quella più promettente per leproduzioni televisive è quella presen-tata da Quantel: grazie a un accordoconcluso con la casa di produzionecaliforniana 3ality Digital, produttricefra le altre cose del film U2-3D, l’azien-da inglese distribuirà su scala mondia-le il processore d’immagini stereosco-piche SIP2100. Il processore sviluppa-to dalla 3ality Digital è utilizzabile siadurante le riprese, per facilitare l’alli-neamento delle telecamere, sia in fasedi post-produzione, grazie alla perfet-ta integrazione del SIP2100 con i siste-mi Pablo 3D della Quantel. “Collocare due telecamere affiancateè banale, ma fare in modo che i puntidi convergenza possano variare con ladistanza di messa a fuoco o che siapossibile ottenere un perfetto sincro-nismo dello zoom è tutta un’altracosa”, sostiene Steve Schklair, ceo di3ality Digital. Eventuali discordanze

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messi in coda per assistere alle proie-zioni e le immagini potevano essereviste anche su un videowall compostoda quattro schermi con risoluzione 4k.NHK conta di cominciare a trasmette-re regolarmente nello standard SuperHi-vision a partire dal 2015: perapprezzare la qualità delle immagini ènecessario uno schermo da almenoun centinaio di pollici ed è quindiimprobabile che questo standardpossa avere larga diffusione nellecomuni abitazioni.Un’altra interessante dimostrazione,visibile presso l’EBU village, era il con-fronto fra sequenze in formato HDprogressivo a 25, 50 e 100 fps realizza-te dalla BBC. Con panoramiche ancherelativamente lente, la differenza è piùsensibile di quanto si possa immagi-nare e la maggiore nitidezza dellesequenze a 100 fps era ben evidente.Sempre grazie alla BBC è stata poiallestita una dimostrazione del nuovostandard DVB-T2, definito solo primadell’estate e destinato in un futuro piùo meno prossimo a sostituire l’attualestandard DVB-T. La dimostrazioneconsisteva nella trasmissione di trecanali HD su un unico multiplex conun bitrate complessivo di 36 Mbit/s,un incremento del 50% della capacitàtrasmissiva attuale ottenuto soprattut-to con l’impiego di un sistema di cor-rezione degli errori più efficiente cheassicura anche una maggiore robu-stezza del segnale nelle aree margina-li. BBC conta di utilizzare lo standardDVB-T2 per il lancio dei primi servizi

HD previsto per il prossimo anno.Con il nuovo standard si potranno uti-lizzare i soliti impianti d’antenna, masarà necessario un nuovo ricevitore,fattore che finirà con il penalizzarequanti hanno scelto di forzare i tempidel passaggio al digitale. Il primo tra-smettitore commerciale in standardDVB-T2 è stato presentato proprioall’IBC dalla Screen Service: realizzatoutilizzando hardware già in produzio-ne, appartenente alla serie SWDT(Software Defined Transmitter), è unottimo esempio delle potenzialità diquesta tecnologia sviluppata dallaMBITL, società di ricerca e sviluppocontrollata da Screen Service.

Il primo trasmettitore al mondo in standard DVB-T2 è stato presentato da Screen Service - www.screen.it

Alle dimostrazioni del sistema Super Hi-vision ha contribuito anche il CRIT della RAI

Le newsletter di MonitoR per esseresempre aggiornati sugli eventi

e le novità del settore

www.monitor-radiotv.com/newsletter

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legami con Matsushita/Panasonic,JVC ha scelto di utilizzare il supporto astato solido SxS utilizzato da Sony peri camcorder della serie XDCam EX inuna serie di futuri prodotti. Il primo adapparire sul mercato sarà il registrato-re KA-MR100G che utilizzerà le schededi memoria SxS per registrare il videocompresso in MPEG-2 nel formatonativo XDCam EX. Il registratore, cheavrà un costo inferiore a 2.500 euro, sipotrà installare fra la batteria e il corpodei camcorder JVC ProHD delle serieGY-HD200/250 e permetterà di regi-strare contemporaneamente su sche-da e su nastro miniDV.

La preferenza per le schede SxS èstata giustificata con il fatto che lostandard di connessione PCMCIA, uti-lizzato dalle schede Panasonic P2,viene gradualmente abbandonato daifabbricanti di PC, al contrario dellostandard Express Card utilizzato dalleschede SxS. Questo non significa peròche l’SxS sarà l’unico supporto di regi-strazione a stato solido supportato daJVC: in preparazione c’è anche uncamcorder a 3 CCD che utilizzerà lepiù economiche schede SDHC, oramidisponibili con capacità e transfer rateadeguati per l’impiego anche incampo professionale. Non sono inve-ce previsti nuovi prodotti basati sunastro.

Una concorrente per la Red

Si chiama A-cam dII la piccola teleca-mera in alta definizione presentataall’IBC dalla svedese Ikonoscop. Latelecamera ha un sensore CCD in for-mato Super-16 (10,6 x 6 mm) e puòcatturare il video a 1.920 x 1.080 pixele 12 bit con frame rate variabile da 1 a60 fps. Per l’attacco delle ottiche èpossibile scegliere fra PL, C-mount,IMS, Leica M, Canon o Nikon e ladotazione standard prevede un obiet-tivo 9 mm con apertura 1,5. Il mirino LCD ha una risoluzione di 640x 480 pixel, ma permette di ingrandirele immagini fino al rapporto 1:1 per

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Steve Schklair, ceo di 3ality Digital, ha presentato il processore SIP2100 che sarà distribuito da Quantel

possono essere corrette in post pro-duzione, usando sistemi come Pablodella Quantel, ma questa non è certola via praticabile per le produzionitelevisive di eventi da trasmettere indiretta, che è il mercato ritenuto piùpromettente da 3ality Digital. “Fino aoggi una delle grandi barriere neiconfronti di una adozione più ampiadello Stereo 3D è stata il basso nume-ro di persone con sufficiente espe-rienza per fare il lavoro,” ha dettoSteve Owen, direttore marketing diQuantel. “Il SIP2100 in effetti incapsu-la la grande abilità della 3ality Digitalproprio nel settore Stereo3D, guada-gnata sul campo in molti anni in tuttele applicazioni di questo settore; ciòrende la realizzazione di ottime imma-gini stereo molto più semplificata eveloce. É proprio quella tecnologiache serve al settore per agevolare ilpassaggio allo Stereo3D da parte dimolti e Quantel possiede già il merca-to in grado di diffondere tutto ciò allaaudience più vasta. Questa è unadelle diverse iniziative congiunte cheabbiamo in cantiere con 3ality Digital,tutte tese a velocizzare la più ampiapossibile adozione dello Stereo3Dnella post-produzione e il broadcast.”

JVC preferisce Sony

Il formato XDCam EX e le schede dimemoria SxS saranno utilizzate ancheda JVC nei prossimi prodotti. Dopo lafusione con Kenwood e libera dai

Un dockable recorder sarà il primo prodotto JVC a utilizzare le schede SxS e il formato XDCam EX della Sony

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una precisa regolazione della messa afuoco mentre la funzione istogrammafacilita il controllo dell’esposizione. Suun lato dell’apparecchio è presentepoi un piccolo display OLED che per-mette sia di rivedere le riprese regi-strate sia di effettuare le poche impo-stazioni previste. La telecamera nonprevede infatti le numerose regolazio-

ni possibile con altri modelli, limitan-dosi a registrare i dati così come sonocatturati dal sensore, al pari della Red,ma senza alcuna forma di compressio-ne, rimandando tutta l’elaborazione auna successiva fase di post-produzio-ne. In questo modo si minimizza ilconsumo d’energia e la conseguenteproduzione di calore, cosa che ha per-

messo di eliminare qualsiasi ventola,rendendo la telecamera perfettamen-te silenziosa. Il supporto di registrazio-ne è costituito da una speciale cartuc-cia di memoria a stato solido da 80 GBcaratterizzata da una velocità di trasfe-rimento dati di ben 240 MB/s, valoredi gran lunga superiore rispetto aquello delle più veloci schede dimemoria attualmente in commercio.Ogni scheda è capace di contenere 15minuti di riprese a 25 fps e sono previ-sti appositi lettori per il trasferimentodei dati su un computer. Il materiale èregistrato nel formato Cinema DNG,un formato aperto, non compresso,sviluppato da Adobe sulla falsarigadel DNG fotografico; la paternitàAdobe dovrebbe garantirne una rapi-da diffusione, ma il condizionale èd’obbligo. I primi esemplari sarannocommercializzati a partire dall’iniziodel prossimo anno e possono essereprenotati versando un acconto pari al10% del prezzo previsto che sarà dipoco inferiore ai 7.000 euro (anche inquesto, la Red ha fatto scuola). Lanotte della radio italiana

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La compatta telecamera della Ikonoscop: registra in HD non compresso su schede di memoria

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Non ho bisogno di statistiche né diindagini di mercato per affermare cheper quanto riguarda queste abitudiniappartengo senza dubbio a una mino-ranza, cosa a cui sono abituato; laminoranza tuttavia, in questo caso,non è affatto trascurabile in termini dinumeri. Nel nostro settore si usa par-lare di audience: mi ritengo quindiparte di un’ audience minoritaria maimportante.Come tale, cerco dunque la compa-gnia della radio durante lanotte.Cerco programmi di informazio-ne, talk-show intelligenti, atmosferenon invasive, cultura.Ebbene: devo dire, molto brutalmen-te, che in Italia me la passo parecchiomale.In Italia l’etere notturno, con pocheeccezioni, si direbbe gestito dadementi che trasmettono per altridementi. Mi rendo conto di usare ter-mini poco gentili, ma secondo merendono bene l’idea; e d’altra partenon riuscirei a definire in altro modo ledozzine di “diggéi” che fanno a botte

per raggiungere i primi posti nelleclassifiche della banalità, della volgari-tà e della beceraggine. Le loro risateisteriche e i loro infantili commenti allemusicacce più strazianti dovrebberoessere destinate ai giovani; ma ho figliadolescenti del tutto normali che fre-quentano parecchi coetanei altrettan-to normali, e nessuno di costorosegue questo tipo di programmi che,per qualche misteriosa ragione, occu-pano il 97 e passa per cento dell’eterenazionale.

Parlare e straparlareIl resto della banda FM notturna offre,grazie al Cielo, qualcosa di diverso.Ma non c’è da scialare, intendiamoci:a smanettare accuratamente con lasintonia, qualche voce non alteratadall’ alcol, da “sostanze” varie o dallasemplice idiozia, dopo un pò si trova.E’ un sollievo, naturalmente, ma cosacomunicano queste solitarie vociappartenenti a persone apparente-mente normali?Quelle in partenza dalle reti RAI, fon-

damentalmente nulla: per la maggiorparte obbediscono alla formula dell’ospite in studio e hanno la mission dipromuovere un qualche amico diqualche altro amico. Scrittori celebried esordienti, cantanti, “esperti” diqualcosa al guinzaglio del “condutto-re” preoccupato di tenere la conver-sazione quanto più neutra e noiosapossibile - non sia mai che a qualcunopossa scappare non dico una botta,ma neanche un refolo di originalità,vero. Ipotizzo che alla RAI l’ordine discuderia sia quello di rivolgersi sem-pre e comunque a quegli elettori che,come brillantamente intuì un impren-ditore passato con successo alla poli-tica, non superano l’età mentale di 11anni - e a questa direttiva lo staff RAI siadegua con grande professionalità.Il risultato è assicurato: programmisoporiferi di nessun interesse.La rete nazionale più professionale -l’unica, a mio parere, a livello di quali-tà giornalistica quanto meno europeo- è Radio 24. La quale, tuttavia, hascelto di usare le ore notturne per tra-

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La radio in Italia:voci nella notteLa radio in Italia:voci nella notte

di Enrico Oliva

Sono, per una serie di motivi poco interessanti, un fruitore della radiofonia notturna: vivo parecchio di notte e mi piace lavo-rare, viaggiare, leggere o semplicemente riposare in compagnia della radio.

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smettere registrazioni, compresequelle dell’ultimo GR della mezzanot-te. E la registrazione si sente, fa pen-sare agli studi deserti, al tecnico delturno di notte solo e annoiato chegioca con Internet sbocconcellandouna pizza da asporto fredda. Che tri-stezza. Si cerca ancora, e prima o poi si capi-ta su Radio Maria; ci si capita perforza, vista la potenza di fuoco dellarete nazionale di Padre Livio. Devo dire che pur non essendo maistato illuminato da alcuna fede religio-sa, a volte ascolto Radio Maria. Perchéè stimolante, mi fa pensare, mi offreargomenti di riflessione. Esempio:quanto costerà gestire una rete che siascolta in tutti, ma proprio tutti i puntidel territorio nazionale, isole minoricomprese, con segnale più che poten-te? Oppure: perché mai, viaggiandoin autostrada e ascoltando il servizioRAI sul traffico a 103.3, spesso e volen-tieri il segnale RAI si affievolisce e nelricevitore entra quello forte e chiaro diRadio Maria? Perché sarà che PadreLivio ogni mattina esce dagli abiti tala-ri e assume il ruolo di giornalista, pro-ducendo una rassegna stampa dichiarissimo orientamento politico chedefinire faziosa è poco? Domandeoziose, così.

Le talk radio di notteOppure ci si può sintonizzare sull’altratalk-radio de noantri, Radio Radicale.In questo caso la faziosità è dichiarata,quindi legittima - peccato che RadioRadicale funzioni con denaro pubbli-co, ma sono sottigliezze che MarcoPannella riuscirebbe facilmente a spie-gare con un semplice discorsetto ditre ore e mezza. Il fatto è, purtroppo,che il palinsesto notturno di RadioRadicale prevede, fatte salve rare egraditissime eccezioni, quasi esclusi-vamente registrazioni di MarcoPannella dalle origini ai giorni nostri.Una tremenda, soporifera mappazzadi discorsi su tutto, dai quali ciò che sicapisce a fatica è che Marco, da nonso quanti decenni, si lamenta di averepoca visibilità. Lo dice uno che ha adisposizione una rete radiofonicanazionale, e in questo caso apparesensato esattamente quanto PadreLivio mentre sostiene che il suo net-

work funziona grazie alle offerte rac-colte fra i fedeli.Di altro, c’è poco. A Milano, RadioPopolare se la cava con programmi dimusica specializzata o, ahimé, conregistrazioni. Le onde medie sonoimpraticabili a causa dei disturbi urba-ni e uno non può neanche rifugiarsinell’emigrazione virtuale - ci sarebbe-ro le emittenti via web, ma non è lastessa cosa.

La notte all’esteroPerchè, in effetti, basta allontanarsidall’ Italia per trovare realtà radiofoni-che notturne ben differenti. La notteradiofonica spagnola, per esempio, èpopolata di informazione in diretta,talk-show partecipatissimi e per nientebanali sulle reti nazionali di RTE, SER eCOPE che da sempre sono in compe-tizione per una fetta di audience rico-nosciuta come importantissima; dallepiù minuscole delle Radio Municipal siascoltano, per dire, programmi pro-dotti dal locale club di ufologi o diqualche giovane astrologa. Insomma,si parla, si comunica, si telefona - indefinitiva, si fa radio. Così come inFrancia (mai sentita la notte di FranceCulture? O delle emittenti etnicheparigine), in Gran Bretagna, inAmerica (quante sono le catene ditalk-radio negli USA?), insomma,ovunque sul pianeta, tranne che inItalia. E’ molto improbabile che nel resto delmondo gli operatori della radiofoniasiano tutti degli incompetenti: direi

che il problema è qui da noi. Ritengoassurdo pensare che non esista unaaudience di persone adulte disposte aconsumare una radio ben fatta, inte-ressante, intrattenente e informante.Penso di essere una persona di cultu-ra media, istruzione media, classesociale media e sensibilità media, chedispone di tempo libero in quantitàmedia; sarei felice di avere a disposi-zione una o più emittenti che mi pro-ponessero, nelle ore notturne - eanche di giorno, del resto, programminon destinati a dementi. E come mesenza dubbio tanti altri; ma dico tanti:non sto parlando di trascurabili nic-chie di intellettuali, bensì di personedi cultura media, istruzione media,classe sociale media e sensibilitàmedia, che dispongono di tempolibero in quantità media. Se non si ècapito, traduco in commercialese:audience, pubblicità, mercato, reve-

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nues, understand?E’ ora che qualche broadcaster dotatodi medio spirito d’iniziativa si svegli esi renda conto che c’è un mercatoquasi vergine, là fuori. E’ ora di capireche i diggéi più di tanto non possonoraschiarlo, il fondo del barile: mai sen-tito parlare di iPod e mp3? Non socome dirlo, ma gran parte della radioitaliana è vecchia, statica, avvitata susé stessa e parcheggiata vicino a unadiscoteca abbandonata da qualcheparte negli anni ‘80, a trasmetterescempiaggini prodotte da diggéiormai preda della calvizie che parlanoal vuoto. E’ ora che qualcuno metta il naso fuorie impari a fare radio e parlare alle per-sone. Anche con mezzi modesti: nonoccorrono miliardi per produrre talk-show, letture di libri, phone-in, radio-drammi, qualsiasi cosa.

La soluzione del digitaleE’ ora, anche, di smetterla con i con-vegni sulle tecnologie d’avanguardia,digitali o meno. Chiunque pensi che ilproblema della radio sia quello di pas-sare al digitale non ha capito nulla: ildramma della emittenza italiana non ènei mezzi ma nella assoluta inesisten-za di contenuti. Nella situazione attua-le, nessuno investirebbe un euro percomprare un apparecchio che offre lestupidaggini dei diggéi in digitale.Mentre parecchie persone riaccende-rebbero le radio FM per ascoltare unastazione che faccia della dignitosa,gradevole, intrattenente radio perpersone normali.Insomma: sta ai broadcaster uscireuna buona volta dalla discoteca e farequalcosa da adulti per adulti. Gli ado-lescenti sono cresciuti e quelli nuovihanno l’ mp3: sono finiti i tempi del-l’audience gratis con due dischi e undiggéi, adesso bisogna fare qualcosadi serio o fra qualche tempo si spegneper mancanza di ascoltatori, altro cheDAB. E’ la radio, bellezza.

Dopo che si è raggiunta la consape-volezza di avere una grande passionesi può intraprendere il viaggio attra-verso questa strada piena di soddisfa-zioni ma complessa. Il primo punto daconsiderare è quello della disponibili-tà di un posto fisico dove realizzare lostudio che, con tutta probabilità,dovrà essere insonorizzato.Se si possiede un intero locale da adi-bire a studio si può pensare ad unasala dove sia possibile registrare, oltre

che in momenti diversi i singoli stru-menti anche in presa diretta con laband musicale al completo; se altri-menti lo spazio e’ limitato a pochimetri quadrati, si può valutare l’ ipote-si di realizzare una piccola sala daripresa per strumento singolo chenecessita sicuramente di poco spazio.Se non si possiede una stanza o unaparte di stanza da insonorizare lo spa-zio di un tavolo puo’ bastare a conte-nere tutta la strumentazione necessa-

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La libreria diMonitoR

www.monitor-radiotv.com/libri

Nell’ era del digitale, tra innovazioni e nuovi standard, le possibilita’ di regi-strare, produrre e realizzare opere artistiche di alto livello sono cresciute inmodo esponenziale, e in campo musicale la speranza di un artista di muoversiautonomamente si è fatta concreta. Attraverso l’ utilizzo della giusta attrez-zatura, scelta in base alle proprie esigenze, leggendo e studiando i principidi acustica microfonaggio e missaggio si puo’ diventare produttori di se stes-si. Quello che e’ necessario avere, e’ una strumentazione hardware, una stru-mentazione software, un posto dove lavorare e una vera passione.In queste pagine inizieremo a parlare di Home studio e della possibilita’ direalizzarne uno a prezzo contenuto, ma di qualita’ ottima.

Comeinsonorizzareuno studio

Comeinsonorizzareuno studio

di Paride Sommo

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ria, ovviamente la tipologia di lavoroche si potra’ svolgere sarà diversa econ qualche limite in pi˘: i risultatisempre sorprendenti.Nel primo caso si deve analizzare iltipo di locale che si intende utilizzare,se e’ confinante con altre abitazioni ein che materiale e’costruita la struttura dell’ edificio in cuisi trova. Il livello di pressione sonora che puo’raggiungere l’ inviluppo generato dauna band che suona insieme in unastanza è molto elevato, può raggiun-gere e superare i 100 decibel.Alcuni materiali strutturalmente sonopiu’ problematici e trasmettono levibrazioni acustiche in modo consi-stente, uno di questi ad esempio e’ ilcemento armato, in cui sono costruitela gran parte delle abitazioni civilidegli ultimi 40 anni.La pietra, il legno e i mattoni ad esem-pio assorbono meglio le vibrazioni delsuono. Accertarsi della presenza di una reteelettrica a norma e di un adeguatoimpianto di messa a terra è assoluta-mente importantissimo.Procediamo alla misurazione delledimensioni della stanza.Ipotizziamo di avere a disposizioneuna stanza di 4 metri per 5 in un cen-tro abitato. Se la stanza e’ dotata di unbuon impianto di messa a terra pos-siamo procedere con la realizzazionedello sudio e di conseguenza dare ilvia ai lavori di insonorizzazione, altri-menti bisogna provvedere alla realiz-

zazione di un impianto elettrico ade-guato.La mancanza di una buona ‘messa aterra’ puo’ comportare in fase di regi-strazione e di ascolto, la comparsa dispiacevoli disturbi audio la cui naturaè elettrica: ronzii e clip in particolare.

Con 4000 Euro il tuo studio è insonorizzato

Descriveremo ora un esempio di salaprove-studio realizzata cercando diottimizzare il risultato cercando dicontenere i costi per il trattamentoacustico che nel caso di cui parliamo siaggirano intorno ai 4000 4500 euro.E’ una stanza di venti metri quadrati disuperficie, dalla quale ricaviamo unasalaprove di 14 metri quadrati circa edun piccolo ambiente che fungerà daregia.Nella regia verranno sistemati: l’attrezzatura che si utilizzerà per regi-strare e dei monitor lineari per l’ ascol-to.I segnali audio viaggerannno attraver-so una ciabatta audio e un cavo multi-coppia che metteranno in comunica-zione la sala di ripresa con la regia.L’ intercapedine fra le pareti sarà riem-pita da pannelli di lana di roccia; sulpavimento verrà applicato un rivesti-mento, disponibile in commercio cheaccoppia un sottile strato di piombo adella gomma di protezione: ottimaresa sia per l’ attenuazione delle vibra-zioni sonore che per quelle prodottedal calpestio.La porta sarà una tagliafuoco rivestita

da entrambi i lati di lamina di piomboaccoppiata a gomma, che rende inquesto modo lo strato di piombo inof-fensivo per la salute: l’ importante èche sia poi a sua volta rivestito da unfoglio di compensato o da altro mate-riale che ne preservi l’ integrità e chenon lasci il piombo, a rischio di mani-polazione.Il soffitto sarà isolato attraverso lacreazione di un controsoffitto in car-tongesso diviso dalla muratura ester-na da un’ intercapedine di circa venticm che verra’ riempita di pannelli dilana di roccia opportunamente siste-mati.Lo stesso si è fatto per le altre paretiche avranno uno spessore variabile trai 15 e i 25 cm, nel primo caso se nonconfinano direttamente con abitazionio con sorgenti sonore dirette rilevanti,nel secondo se è necessaria un’ inso-norizzazione pi˘ consistente.Per comodità ipotizziamo l’ inesisten-za di finestre nella stanza.Si consiglia di riempire di lana di roc-cia e rivestire interamente di gomma imontanti che reggeranno la strutturain cartongesso in modo da non tra-smettere eccessive vibrazioni struttu-rali.Sara’ necessario creare un circuito diricircolo dell aria, per evitare di rima-nere a secco di ossigeno, vista la tota-le assenza di prese d’ aria.All’ interno dell ‘ intercapedine fra lepareti è opportuno far passare unsistema di tubature fonoisolate che,attraversando il perimetro della stan-za, garantirà il ricambio d’ aria neces-sario ad un utilizzo dell’ ambiente insicurezza. Per isolare le tubature sipotrà usare del guttasilent o qualsiasialtro esempio di piombogomma,ponendolo all’ esterno della tubazio-ne.

Insonorizzazione e trattamento acustico

Per isolare in maniera ottimale unlocale e’ necessario proteggere ognisuperficie sottoposta alla pressionesonora generata. Il sistema pi˘ utilizzato è quello dicostruire per ognuna delle pareti unacontroparete di cartongesso ad essaparallela, mantenendo tra le due un’intercapedine d’ aria; l’ intercapedine

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andrà riempita di materiale fonoiso-lante.Ogni muro significa sia le pareti late-rali che il soffitto poichè le vibrazioniindotte dalle onde sonore si propaga-no in tutte le superfici contigue ingrado di vibrare.Sarà necessario quindi occuparsianche dell’ isolamento del pavimentoe di eventuali porte o finestre.L’ intercapedine fra le pareti esterne ele pareti in cartongesso può avere unospessore variabile. Naturalmente lospessore dipende dal livello di atte-nuazione che si cerca di ottenere, siadall’ interno verso l’ esterno che vice-versa e dai materiali utilizzati per riem-pirla; tenendo presente che l’ insono-rizzazione assoluta non è facilmenterealizzabile bisognerà accontentarsi diridurre il livello di presione sonora inmodo consistente.Fondamentale sarà la scelta dei mate-riali fonoisolanti, la loro quantità e laprecisione dell’ applicazione.Bisogna evitare che ci siano passaggidi ‘luce’ diretta tra le due pareti ed evi-tare il pi˘ possibile i ponti acustici,essenzialmente dati dalla continuitàfisica tra le due pareti, attraversomateriali in cui il suono si propagafacilmente.In commercio sono disponibili vari tipidi materiali fonoisolanti, di vari prezzi,varie misure e con valori di attenuazio-ne acustica variabili al variare del prez-zo.

Materiali consigliati

PARETI Nelle intercapedini è consigliabile uti-lizzare piu’ strati sovrapposti di lana diroccia, visualizzata nella fig. 1 che risul-

ta facilmente reperibile e a poco prez-zo.Gli strati di lana di roccia si possonoalternare a strati di piombo o specialigomme vulcanizzate da insonorizza-zione.

SOFFITTO come per le pareti

PAVIMENTO Si puo’ realizzare un pavimento gal-leggiante in legno, riempendo ancoral’ intercapedine con lana di roccia o divetro, e accoppiarlo a materassini digomma e piombo (figura 2) come ilguttasilent (figura 3) disponibile invarie dimensioni e spessori. Puo’ esse-re sufficiente uno dei due se non si hanessuno al piano di sotto.

ALTRI MATERIALIInveci dei pannelli fatti di lane minera-li, come la lana di roccia e lana divetro, è possibile utilizzare ad esem-pio pannelli che combinano legno egomma e gomme vulcanizzate ,oppure poliuretano bugnato conlastra di piombo(figura 4). Infine anchematerassini in piombo e gommacome il guttasilent.

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Figura 1 - gli strati di lana di roccia

Figura 2 - materassini di gomma e piombo

Figura 3 - il Guttasilent

E’ necessario poi ricoprire il guttasi-lent o un materassino analogo con unmateriale di protezione tipo lino-leum.Questi materiali sono molto pra-tici e performanti.La lana di roccia e’ ricavata dalla fusio-ne a temperature elevate della rocciavulcanica.Consiglio comunque di utilizzare lalana di roccia. Secondo me se sivogliono coniugare efficenza e rispar-mio la lana di roccia, in genere vendu-ta a pannelli da 1200 per 600 mmfacilmente combinabili con le misuredei pannelli di cartongesso in venditanei magazzini edili è l’ideale.

Figura 4 - poliuretano bugnato con una lastra dipiombo

Importante è la questione porte

In quasi tutti i sistemi di insonorizza-zione sono il punto dolente, in quantosoprattutto in prossimita’ degli stipiti,potendo passare l aria, puo’ passare ilsuono che si propaga appunto attra-verso l’ aria. E’ necessario, qualsiasi tipo di porta siscelga di acquistare,che sia ben instal-lata: e’ importante che non venganolasciati spifferi e fessure. Sono in com-mercio sia porte acustiche apposita-mente studiate, che porte tagliafuoco,piu’ economiche, corredate da kit acu-stici per perfezionarne la resa.Si possono per migliorare il tipo diresa in termini di isolamento accop-piare due porte acutiche mantenendoun intercapedine d’ aria tra di esse.

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Assorbimento acustico erisposta dell’ambiente

Nel caso di un locale isolato da rumo-ri esterni, il problema dell’ insonorizza-zione è se non proprio marginalesecondario: si può già iniziare a capirecome suona la stanza e migliorarne larisposta in termini acustici. Ci si puòaffidare al proprio orecchio o rivolger-si a professionisti che si occupano dimisurazioni e correzioni acustiche diquesto tipo di ambienti.Una stanza può essere trattata inmodo tale dal rendere il suono all’interno il pi˘ nitido possibile e fedelein ogni zona di ascolto e di ripresa,ovviando ai limiti strutturali del vosroambiente: sopratutto la prossimità

fra le pareti che genera riflessioni con-sistenti oppure valorizzando attraver-so alcuni accorgimenti fondamenntalie indispensabili come la corretta dis-posizione della strumentazione e dell’eventuale arredamento che dovra’essere funzionale alla resa sonora.Sara’ spesso necessario attutire lariflessione sonora fra le pareti in modotale da impedire che le frequenze siconfondano o che addirittura vadanoin controfase.Per questo e’ necessarioacquistare del materiale detto fonoas-sorbente, per la sua capacita’ di assor-bire le riflessioni sonore di un ambien-te.Vengono venduti generalmente inpanelli, riconoscibili dalla tipica super-ficie a piramidi o bugnata che servira

per ricoprire internamente parte dellasuperfice lineare.Si possono utilizzare per lo stessoscopo pesanti tendaggi in velluto deltipo utilizzato nei teatri.Sono disponibili , principalmente neimagazzini edili, se e’ necessario suprenotazione o si possono reperire sulweb, contattando i negozi online delsettore. occupano di Prodotti perassorbimento acustico riflessione eassorbimento basse frequenze. Questo tipo di materiale ha unabuona resa sulle frequenze medie ealte, per le basse è consigliabile l’ uti-lizzo delle bass traps, trappole perbassi.Se e’ necessario distribuire meglio neipunti d’ ascolto della sala una o piu sorgenti sonore sara’ necessarioapplicare sulle pareti dei diffusori.Se si vuole risparmiare su questi mate-riali si corre il rischio di avere una salache non suona come ci si aspetta ma,in ogni caso, ci sono degli accorgi-menti da prendere che sicuramentepossono migliorare sensibilmente laresa dell’ ambiente.Ad esempio tutta la mobilia che puòessere presente in una sala prove stu-dio, se posizionata agli angoli dellastanza, soprattutto se di massa consi-derevole può evitare che le frequenze,in particolar modo quelle basse, pos-sano rimbalzare tra le pareti in modoincontrollabile.Per attutire invecie la riflessione dellealte si possono applicare sulle paretitendaggi, stoffe, sistemati in modo daaumentare la superficie di contattoche il suono incontrerà.

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In altre parole, il giornalista, scrivendosul suo computer o su qualsiasi altrosupporto, potrebbe deformare l’infor-mazione o addirittura totalmenteinventarla, mentre il cameraman,mediante la telecamera, può soloregistrare la realtà. Ciò però non ètotalmente vero e lo scopo di questoarticolo è dimostrare che, attraverso leimmagini, anche la televisione puòproporre una versione non veritieradei fatti.Le informazioni, da qualunque fonte

pervengano, sono comunque selezio-nate dal sistema giornalistico. La valu-tazione dell’importanza degli eventi èdeterminata da quelle norme, per lopiù non scritte, che determinano lagerarchia degli avvenimenti, chiamatedi “newsmaking” o “valori notizia”.Una dettagliata descrizione del pro-cesso di formazione e selezione dellenotizie è contenuta nel libro di MauroWolf Teorie delle comunicazioni dimassa, nonché in moltissimi testi digiornalismo. Si dice che ciò che nonviene visto in tv non esiste; anche se

questa è certamente unaforzatura, il problema sicu-ramente esiste. Un approc-cio significativo è stato pro-posto da Elisabeth NoelleNeumann nel suo libro Laspirale del silenzio. In que-sto libro si afferma che ilsistema dei mass media,preso nella sua totalità, nonè in grado di costringere adun pensiero specifico ilpubblico, ma può imporreallo stesso gli argomentidegni di attenzione. In pra-tica fornire una scala divalori della realtà: questo

processo viene chiamato “agendasetting”. La prima distorsione intro-dotta dalla televisione (ma non soloda essa) è appunto questa: solo unnumero limitato di argomenti fannonotizia e questo processo, autoali-mentandosi, porta alla sparizione dialtri, che cadono quindi nel silenzioattraverso un processo involutivo, aspirale appunto. La nostra percezionedel mondo è quindi pesantementeinfluenzata dai media, i quali creanoquello che Walter Lippmann ha defini-to “il mondo di mezzo”, una pseudo-realtà che in taluni casi può entrare inconflitto con le esperienze personalidel singolo.Un caso diverso, ma abbastanza fre-quente, è quello di creare un eventoche è privo di qualunque valore infor-mativo, coinvolgendo contempora-neamente gli organi di stampa. Sonoquegli avvenimenti che vengono chia-mati “fattoidi”, ovvero situazioni cheassumono la dignità di notizia soloperché qualche organizzazione ha rea-lizzato una manifestazione e spesso viha partecipato qualche personaggiomolto noto. La finalità è spesso pub-blicitaria o mira a distrarre l’opinionepubblica da altri temi più scottanti. In

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Tv, immaginie menzogne

di Diego Zipponi

disegno di Matteo Mazzucchi

Tempo fa un noto uomo politico disse: “Con voi giornalisti non parlo più per-ché deformate le mie dichiarazioni. Parlerò solo con la tv, che le riporta fedel-mente.” Questo personaggio, probabilmente frustrato dalle polemiche poli-tiche, era caduto in un frequente luogo comune, ovvero quello che la televi-sione sia il regno della trasparenza, della verità, della comunicazione fedeledegli avvenimenti e delle dichiarazioni. Considerava cioè due situazioni distin-te a seconda che la notizia fosse riportata dal giornalismo scritto o da quellotelevisivo, come visualizzato nella figura 1.

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realtà la notizia o non esiste o è di bas-sissimo interesse, anche se “qualco-sa” è avvenuto ed è stato documenta-to.Anche ciò che fa notizia, tuttavia, nonesiste televisivamente nella sua totali-tà. Facciamo un esempio: che il cam-pionato di calcio sia di moda è evi-dente a tutti, ma è impossibile, peruno spettatore, assistere a tutti gliincontri e quindi la sua conoscenzasarà parziale. Al massimo potrà assi-stere alla sintesi delle partite o vederesolo i gol, ricevere informazioni sull’ar-bitraggio o su uno specifico giocato-re, ma resta il fatto che ciò che vienevisto è comunque frutto di una sele-zione fatta dal sistema dei media.Spettatori diversi avranno comunqueconoscenze diverse degli avvenimen-ti, condizionando le loro valutazioni,anche se tutti potranno parlare di ciòche chiamiamo comunemente “ilcampionato di calcio”.Quando la documentazione di unavvenimento viene effettuata, possia-mo ritenere le riprese totalmente ade-renti alla realtà? Per rispondere a que-sta domanda occorre chiedersi: checos’è un avvenimento?Generalizzando si può affermare: unoo più eventi racchiusi in un tempo eduno spazio. Ad esempio, escludendoeventuali rigori dopo i tempi supple-

mentari, il risultato di una partita dicalcio è determinato dai gol segnatitra il fischio d’inizio e quello finale. Sipotrebbe pensare che sia sufficienteriprendere in quell’intervallo di tempoper fornire un’informazione completa.Si perderebbero così molti altri avveni-menti collaterali: il pubblico che entra,gli eventuali inni nazionali, i commentidel dopo partita. Cosa riprendere èfrutto quindi di una ulteriore selezio-ne, spesso inconsapevole e rituale,selezione che può essere non solo unariduzione, ma anche un ampliamentodell’avvenimento formalmente defini-to. La ripresa di un evento senza interru-zioni potrebbe essere quanto di piùfedele si possa immaginare, ma nep-pure la diretta può essere consideratatotalmente realistica e può darsi chealcuni eventi vengano visti solo trami-te una registrazione, come ad esem-pio la celebre testata di Zidane nellafinale del campionato mondiale di cal-cio del 2006. Infatti la combinazionidei movimenti delle telecamere edelle commutazioni effettuate tramiteil mixer video rappresentano unainterpretazione della realtà.In un servizio di cronaca viene fatta

una selezione ancora maggiore: leimmagini sono composte da inqua-drature separate, solitamente di alcu-

ni secondi di durata in caso di sceneferme, un po’ di più per le panorami-che e le zoomate. Per lo più esse ven-gono girate per facilitare il successivomontaggio con una tecnica derivatada quella cinematografica. Nel cine-ma, infatti, dopo i primi anni in cui lascena veniva ripresa in totale come unavvenimento teatrale, si scoprì che eramolto più coinvolgente per lo spetta-tore vedere in ogni momento il parti-colare più significativo dell’azione. Si ègiunti quindi alla definizione di una“grammatica” cinematografica,impiegata anche in tv, molto normati-va, per la quale alcune cose sono per-messe ed altre vietate. Una ripresa “mossa” può aggiungereenfasi ad un evento girato in zona diguerra, ma non può essere accettatain una intervista di routine, così come,per fare un altro esempio, una ripresasfocata è ammessa solo se intenzio-nalmente si è voluto rendere il sog-getto irriconoscibile, per motivi di pri-vacy o per la sua sicurezza, altrimentiviene considerata errore. Gli esempipotrebbero essere tanti, come il divie-to del cosiddetto “scavalcamento dicampo”, per il quale non si può pas-sare dall’altra parte di una linea imma-ginaria che divide in due parti lo spa-zio di un evento (tipico è il caso dellaripresa di una partita di calcio, in cui

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tutte le telecamere devono stare dallastessa parte del campo) o la necessitàche due immagini successive sianosufficientemente differenti per nondare la sensazione di un salto visivo(jump cut). Queste regole, anche seoggi si tende a superarle ampiamen-te, fanno parte del patrimonio cultura-le degli operatori professionisti. Ognicameraman ha comunque una tecnicapersonale e quindi diventa importantecome viene comunicato un avveni-mento attraverso le riprese.Nonostante lo slogan di WalterCronkite - notissimo commentatoredella tv statunitense - fosse “le imma-gini non mentono”, l’ipotesi dellaneutralità della telecamera può esserefacilmente smentita. In un sondaggio realizzato nel 1979 daPercy Tannenbaum e citato in La spira-le del silenzio fu chiesto ad un gruppodi cameramen se considerasserosignificativamente influente la tecnicadi ripresa per ottenere un determinatoeffetto. Dei 151 soggetti che rispose-ro, il 78 per cento affermò che ciò eravero ed il 22 per cento possibile. Inparticolare veniva segnalato che leriprese di personaggi dall’alto (ilcosiddetto “a volo d’uccello”) o dalbasso (prospettiva “ad occhio dirana”) comunicavano antipatia e dava-no “un’impressione di debolezza e divuoto”.Il sondaggio si riferiva alle riprese rela-tive ad una campagna elettorale tede-sca, in cui risultava molto importantel’impressione fornita da ciascun candi-dato, al di là dei suoi programmi poli-tici. L’inquadratura migliore di un ora-tore, infatti, è quella fatta da alcuni

metri di distanza, con una focalemedia, che riprenda la persona inprimo piano, leggermente angolata,immagine che comunica un’impresso-ne di chiarezza ed equilibrio.Riprendere da 50 metri con il teleo-biettivo un’autorità (condizione peròmolto frequente nelle manifestazionipubbliche) genera un senso di distac-co: riprenderlo da pochi metri, spe-cialmente se stringe le mani dellapopolazione, comunica simpatia edaffabilità. È per questo che molti per-sonaggi politici hanno a disposizioneun cameraman ufficiale che opera apochi metri di distanza e che in gene-re poi fornisce le immagini alle emit-tenti televisive accreditate. La distanzadal soggetto, la posizione della tele-camera e la focale utilizzata sono alcu-ne delle variabili di una ripresa, cheportano a risultati diversi. La televisio-ne ricerca infatti, soprattutto nella cro-naca, quell’effetto presenza che è unodei principali strumenti di validazionedella sua natura e che deve far crede-re allo spettatore di essere presenteall’evento. Diventa fondamentalemascherare quindi al massimo i mec-canismi di produzione per dare l’im-pressione che gli avvenimenti si svol-gano da sé e che la telecamera sia untestimone, per così dire, neutrale.Molto importante risulta anche lacosiddetta “composizione” o “mon-taggio interno” di una immagine,spesso giocata su un rapporto figu-ra/sfondo. Un ambiente monocroma-tico non dà informazioni sulla colloca-zione spaziale del soggetto: può quin-di farlo risaltare, dando l’impressioneche si trovi in uno spazio indetermina-

to. Uno sfondo pieno di elementi ten-derà generalmente a distrarre; unequilibrio si può ottenere con elemen-ti riconoscibili ma neutri, mentre unasoluzione adottata spesso è rappre-sentata da scritte, immagini o ambien-ti che richiamino l’argomento di cui sista parlando.Anche l’illuminazione è molto impor-tante; infatti non serve solo per rende-re riconoscibile un oggetto o una per-sona. È una vera propria interpretazio-ne della realtà; anche se si gira con laluce dell’ambiente, ciò non significache, in qualche modo, non possaessere controllata. Anche se ciò nonrappresenta una regola assoluta sonoda preferire luci che facciano risaltareil soggetto; le sorgenti luminose“dure”, cioè molto contrastate, pro-ducono un effetto teatrale; il controlu-ce è una tecnica che può offrire risul-tati spettacolari, ma che spesso, seusata male, si rivela deludente. Non meno significativi sono i movi-menti di macchina. Una zoomata inavanti tende a focalizzare l’attenzionesul soggetto (e quindi a conferirgliimportanza), una panoramica lo indivi-dua nell’ambiente. Un movimentodall’alto in basso rappresenta unaesplorazione, che talvolta, nel casodelle persone, può risultare inoppor-tuna a meno che non si voglia far risal-tare che porta calzini a strisce rosse eblu su un vestito grigio.Riprendere la realtà è quindi semprefrutto di una mediazione, nella qualeassumono molta importanza tutte levariabili connesse all’utilizzo dellamacchina da presa; inquadratura,distanza del soggetto, luci, posizione

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e movimenti della telecamera produ-cono risultati tecnici diversi, ma anchesignificati diversi. Potranno avere unsenso puramente “denotativo”, ovve-ro informare su un determinato avve-nimento, oppure “connotativo”, cioèsuscitare emozioni e coinvolgimento.In genere le buone riprese sono prin-cipalmente informative ma devonoanche stimolare la curiosità e l’interes-se dello spettatore. Un servizio televisivo, tuttavia, salvorare eccezioni, è soggetto ad un altroprocesso produttivo, ovvero il mon-taggio, che molto spesso viene realiz-zato con la tecnica del cosiddetto“découpage”, ovvero mediante laframmentazione del tempo e dellospazio. Il montaggio, o editing, non èsolo una ulteriore selezione delleriprese per rispettare i tempi del Tg,non serve solo ad accoppiare il sono-ro e le interviste alle immagini, ma èfunzionale soprattutto a creare signifi-cati.Nella sua concezione più semplice ilmontaggio è la giunzione di dueinquadrature che per il solo fatto diessere consecutive assumono unsenso nuovo e specifico. Per analizza-re il montaggio ci rifaremo ad unoschema cinematografico di ChristianMetz da lui stesso chiamato “Grandesintagmatica”, comprendente ottotipologie, che sono frequentementeusate nella realizzazione dei servizitelevisivi.Una immagine fuori contesto (chiama-ta da Metz “inserto non-diegetico”)può far chiedere al telespettatore aquale tempo e luogo si riferisca,facendolo giungere anche a conclu-sioni erronee, tanto più gravi se pro-vocate deliberatamente. È altamenteprobabile che il gabbiano coperto dipetrolio ampiamente usato dai Tgdurante la prima Guerra del Golfo siaun falso, ovvero sia stato girato inun’altra occasione. Poiché un buonservizio televisivo dovrebbe fornirechiari elementi del luogo di cui siparla, ecco quindi che l’immaginedecontestualizzata è sempre a rischiodi menzogna, proprio per l’incertezzaintrinseca che la accompagna.Il “piano sequenza” mostra una por-zione di realtà rispettando la sua realedurata ed è composto da una solainquadratura, senza stacchi. È una tec-

nica di ripresa amata da molti registi,alcuni dei quali, rifiutando il montag-gio, la ritengono un forma di aderenzaalla realtà; attraverso il piano sequen-za, cioè, ogni spettatore è invitato afare da sé il proprio découpage. Inrealtà anche questa tecnica di ripresa“guida” lo spettatore nella visionedello spazio e quindi è una forma diselezione degli avvenimenti. Talvolta,però, in televisione è soprattutto unatecnica di ripresa “povera” usataquando si deve riprendere l’azione incontinuità e si dispone di una solatelecamera.Il “montaggio parallelo”, che ha loscopo di mettere in relazione dueaspetti spesso conflittuali (ricco epovero, salute e malattia), viene usatoraramente nei servizi di cronaca; èriservato a quelle trasmissioni di carat-tere specificamente satirico, come adesempio Blob o Le Iene. È chiarocome l’accostamento di due immagini- anche conflittuali - porti lo spettato-re a percepire significati di tipo meta-forico.Un’altro tipo di montaggio, chiamato“a graffa”, è quello che mostra varieimmagini accomunate da un significa-to comune. Ad esempio una sequen-za composta da una immagine di unaoperaia, di una mamma che spingeuna carrozzina, di una casalinga che fala spesa può significare “la figura delladonna nella società”. L’accostamento,che crea un significato che le immagi-

ni da sole non possedevano, ha quin-di una forza espressiva e comunicativadeliberatamente realizzata. Il “sintagma descrittivo”, usato per lopiù nei documentari e negli speciali, èquello che semplicemente mostraporzioni di realtà accomunate dacaratteristiche tra loro assimilabili incui si realizza la costruzione di unmondo semplicemente attraverso laselezione e l’accostamento delleimmagini. Il “montaggio alternato”, ovvero ilmostrare due o più avvenimenti cheaccadono contemporaneamente, èspesso usato all’interno del telegior-nale stesso, nel susseguirsi dei servizie dei collegamenti esterni su uno stes-so tema e crea un senso di partecipa-zione agli avvenimenti. Lo stesso Tg,visto nel suo complesso, può essereconsiderato anche un esempio di“sequenza ad episodi”, dove il susse-guirsi delle notizie deve comporre unquadro d’assieme che sia comprensi-bile allo spettatore, ma che rappre-senta anche una autocertificazionesulla verità dei fatti riportati.Quasi tutte le modalità di montaggiopresentano al loro interno dei saltitemporali, le cosiddette ellissi, chesono funzionali ad eliminare dettagliinutili ed a sintetizzare l’avvenimento.La “scena”, invece, altro sintagma nar-rativo, frammenta l’azione in diverseinquadrature, mantenendo però lacontinuità temporale della realtà. È

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impiegata nelle riprese integrali dispettacoli o di avvenimenti sportivioppure nel montaggio di dialoghi. Lacorrispondenza del tempo reale conquello narrato provoca uno spiccatoeffetto di realtà.Più interessante è invece la “sequenzaordinaria”, moltissimo impiegata nelconfezionamento dei servizi televisivie che fa parte dei sintagmi narrativi. Sipuò ritenere, infatti, che un serviziotelevisivo si limiti ad illustrare un avve-nimento; in realtà esso è un racconto,ovvero la spiegazione di fatti aventi unrapporto di causa ed effetto. In unoscontro tra manifestanti e Polizia non èprivo di significato mostrare i primilanciare dei sassi ed i secondi effettua-re una carica: invertendo l’ordine delleimmagini il senso cambia. Così non èindifferente l’ordine di montaggio diuna serie di interviste; si chiama “pani-no” il montaggio in cui l’esponentedel partito X (in genere di maggioran-za) fa una dichiarazione, l’esponentedel partito Y (quasi sempre di opposi-zione) fa una replica e chiude, con unacontroreplica, il primo intervistato. Inquesto modo chi conclude ha un van-taggio considerevole, essendo pre-sentato come colui che confuta le tesialtrui e porta a compimento la discus-sione.Rimanendo nel campo delle interviste,non meno importante, per la veridici-tà dell’informazione, è il loro montag-gio. Quasi mai le dichiarazioni vengo-

no riportate per intero: vediamo unpossibile esempio di frammentazione.

1. quest’opera pubblica verrà realizzata2. quando le condizioni economichelo permetteranno;3. tra breve lo ritengo possibile.È evidente che riportare solo la frase 1dà l’avvenimento per certo.Aggiungere la seconda parte lo fadiventare incerto, completarla con laterza parte lo dà però possibile nelfuturo. Esiste anche la variante “parte1 + parte 3”, che crea ancora un altrosignificato, in quanto fa presumere ilfatto come imminente. Il montaggiodiventa quindi un’arma formidabileper distorcere volutamente il senso diuna affermazione. Trasmettendo unadichiarazione registrata non si può fardire ad un intervistato ciò che non haaffermato, ma si può fare in modo chele parole vengano piegate al sensodesiderato.Esiste inoltre un altro livello col qualeè possibile mentire con le parole,ovvero attraverso l’accoppiamentodel testo letto alle immagini; la miglio-re comprensibilità si ha quanto audioe video si completano a vicenda.Quando ciò non avviene esiste sem-pre molto pesantemente il rischio difraintendimenti o ambiguità, che tal-volta possono essere anche un fattovoluto. In altre parole: testo e immagi-ni possono riferire entrambe la realtà,ma la loro sintesi può non essere cor-

retta. Ad esempio, se parlando di unfatto di cronaca nera si mostra insi-stentemente solo appartenenti ad unaspecifica etnia, si può far passare sub-dolamente il messaggio “tale popola-zione = delinquenza”. Spesso talefenomeno è dovuto all’uso di immagi-ni di repertorio; secondo l’etica gior-nalistica si dovrebbe infatti sempresegnalare che le immagini in ondanon si riferiscono all’avvenimento dicui si parla, ma è una usanza ormaiscomparsa, anche in quanto si ritieneche lo spettatore sia in grado di com-prenderlo da sé. Un altro caso specifico di mistificazio-ne si verifica quando il testo riferisceerroneamente i fatti e utilizza le imma-gini a supporto come conferma. Ciò siverifica talvolta nei processi di disin-formazione bellica; una della parti incausa diffonde immagini di casedistrutte. È stato veramente il bom-bardamento nemico o sono statecreate ad arte? L’immagine infatti silimita a riferire l’esistente. Potrebbeessere l’equivalente dei “chi”, “checosa” e “dove” della regola delle cin-que W del giornalismo (who, what,when, where e why). È compito deltesto scritto esplicitare il quando, ilperché e, possibilmente, il come. Adesempio, davanti ad una immagine diun incidente stradale si può vederel’accaduto, ma non sapere quando èavvenuto e soprattutto se è statacolpa dell’alta velocità, di un malore odi un incidente meccanico. È quindifacile far passare una tesi precostituitausando come alibi le immagini,soprattutto se di grande impattoemotivo.A volte basta far credere che il video siriferisca ad uno specifico avvenimen-to, specialmente se risulta difficile pro-vare il contrario. Un caso celebre èavvenuto nel 1986, quando la Cnn dif-fuse immagini (fosche e traballanti)affermando che si riferivano al reatto-re nucleare esploso a Chernobyl(Ucraina) pochi giorni prima e di cuinon esisteva alcuna documentazionevisiva. Quando esse furono diffusedalla Rai, molti cittadini di Trieste chia-marono la Tv di Stato affermando, cor-rettamente, che in realtà si riferivanoall’ospedale della città giuliana. LaCnn dovette scusarsi a livello planeta-rio ed intentare una causa miliardaria

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Walter Cronkite (sulla destra), storico giornalista-anchorman della tv american, durante un’intervista del1969 al responsabile della missione americana su Marte

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ai falsificatori, che ovviamente nonavevano tenuto conto della comples-sità del sistema dei media e pensava-no quindi di farla franca.Anche i suoni e la musica hanno una

funzione importante nell’accostamen-to al video; i primi tendono a fornireuna validazione dell’immagini e pos-sono portare a conclusioni errate seusate in maniera mistificatoria. Bastipensare all’aggiunta di un applausoad un discorso per vedere come sipuò distorcere un avvenimento senzatoccare le immagini. La musica, inve-ce, ha, per lo più, un valore emotivo,ma ha anche la funzione di unificare ilflusso delle immagini, superando laloro discontinuità e facendo in modoche “scorrano bene”.Un ulteriore passo che può esserefatto è la vera e propria falsificazione.Non ci si riferisce a operazioni comel’uso del ralenty, talvolta impiegatoper nascondere la scarsezza di imma-gini, o a mascheramenti per rendereirriconoscibile una persona, bensì averi e propri filmati creati artificiosa-mente. Nel film Sesso e potere diBarry Levinson (Usa, 1997) un espertodi pubbliche relazioni (DustinHoffman) viene assunto dalla CasaBianca per far dimenticare alla popo-lazione americana le scappatelle delPresidente degli Stati Uniti. Viene cosìinventata una guerra virtuale, realizza-ta in uno studio cinematografico, percreare un diversivo nell’opinione pub-blica; similmente in Capricorn One diPeter Hyams (Usa, 1978) la Nasa simu-la su un set lo sbarco degli astronauti

su Marte, che era, in realtà, fallito. Inquesti e altri film possiamo forse leg-gere una metafora della capacità dicondizionamento della popolazioneda parte dei grandi mass media, inparticolare Hollywood e l’industriacinematografica, ma risulta veramentedifficile pensare che, nei telegiornali,inganni di questa portata non venga-no smascherati. C’è un’ulteriore possibilità di menzo-gna, ovvero quando le immagini sonototalmente virtuali. Le ricostruzioniche talvolta si vedono nei telegiornali,se usate correttamente, possonoessere uno strumento esplicativomolto potente, ma immagini generateda un computer sono chiaramente arischio di completa falsità. Il lavoro deltecnico, in questo caso, non si disco-sta di molto di quello del giornalistache abbiamo citato all’inizio. Entrambipossono generare un messaggio(testo o immagini) che sono totalmen-te a discrezione dell’autore.In sintesi possiamo riassumere nellafigura 3 le possibilità di manipolazionedella realtà nel caso della ripresa, delmontaggio, del testo fuorviante edelle immagini non reali.Ritenere quindi che le immagini vistein televisione siano la assoluta verità è

una concezione ingenua. Tutto ciò cheviene trasmesso è comunque frutto dioperazioni che mirano a creare signifi-cato, in altre parole proporre un per-corso di lettura al quale, in genere, lospettatore aderisce. Ciò non significaautomaticamente la presenza di unafalsificazione, ma bisogna esserecoscienti che la sola base fotograficadelle riprese televisive, ovvero lanecessità di avere un fatto reale dariprendere, non autorizza a ritenerle“La Realtà”, bensì solo una sua inter-pretazione. Non penso si debba giun-gere alle visioni pessimistiche diSartori, che nel suo libro Homo vidensritiene la televisione un possibilenemico della democrazia. Salvo chenelle dittature, non esiste un “GrandeFratello” di orwelliana memoria chemanipola l’informazione; bisognaperò essere coscienti dell’esistenzadel cosiddetto “Autore implicito”,ovvero quella figura semiotica che,mediante la gestione del flusso infor-mativo, costruisce il senso del discor-so. Alle fine possiamo quindi chieder-ci: la televisione è realmente una“finestra sul mondo”? Probabilmentesì, è ancora un formidabile strumentodi conoscenza, ma è una finestra chetalvolta può rimanere socchiusa.

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Operazione Contenuto dell’operazione Possibile menzognaRipresa Scelta dei fatti DistorsioneMontaggio Ricombinazione dei fatti ManipolazioneTesto fuorviante Sfruttamento delle immagini TravisamentoImmagini non reali Creazione dei fatti Falsificazione

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Guida Radiole emittenti radiofoniche in FM - Puglia - Calabria

Emittente frequenze Fax telefono località provinciaBARI CITTA’ FUTURA 101 080 4932603 080 4913518 PUTIGNANO BABARI CANALE 100 96,25-100,40 080 5242822 080 5242860 BARI BABARI RADIO UNO 90 080 5219911 080 5219911 BARI BACANALE 2 RADIO MADE IN ITALY 102,30-104,00 080 3102426 080 3102426 ALTAMURA BACANALE 93 STEREO 92,80-95,80-97,70 0883 484429 0883 481173 TRANI BACONTRO RADIO - POPOLARE 97,20-97,30-102,70 080 080 5508565 BARI BAIDEA RADIO STEREO 91,25-100,00-105,4-105,7 080 3026510 080 3023900 SANTERAMO IN COLLE BAL’ALTRA RADIO 96,50-101,50 080 5234207 080 5240424 BARI BALATTEMIELE PUGLIA 92,00-97,20 0883 660014 0883 615149 CANOSA DI PUGLIA BALOVE FM (EX CENTRO R. PUGLIA) 92,80-95,00-108,00 0883 660014 0883 615194 CANOSA DI PUGLIA BAMADE IN ITALY 106,8 080 5012929 080 5020397 BARI BARADIO ACQUAVIVA FUTURA 080 3050098 080 3050098 ACQUAVIVA DELLE FONTI BARADIO ALTA 102,25 080 080 4796606 NOICATTARO BARADIO ALTAMURA UNO- RA1 101 080 3116232 080 3115462 ALTAMURA BARADIO AMICIZIA - IN BLU RADIO 88,30-90,20-91,45-96,90 080 4090308 080 4958888 CONVERSANO BARADIO ANDROMEDA 91 080 4741083 080 4741083 MOLA DI BARI BARADIO ANTENNA ADRIATICA 102 0883 552278 0883 592583 ANDRIA BARADIO ANTENNA UNO 87,50-88,10 0883 349251 0883 349281 BARLETTA BARADIO ARGENTO 91,90-94,60-95,40-103,40 080 9379083 080 9376376 MONOPOLI BARADIO BARI CLUB 105,7 080 5020680 080 5020397 BARI BARADIO BARLETTA STEREO 0883 535739 0883 349622 BARLETTA BARADIO BLU L’ONDA ITALIANA 95,65 080 743404 080 747954 MONOPOLI BARADIO BOMBO 89,20-101,10 0883 487633 0883 482700 TRANI BARADIO CANALE 103 103,7 080 4768681 080 4762380 RUTIGLIANO BARADIO CENTRO BLU SAT 2000 98,3 080 4315483 080 4315483 LOCOROTONDO BARADIO CENTRO PUGLIA 91,1 0883 522416 0883 526136 BARLETTA BARADIO CENTRO STEREO 93,10-100,70 080 3924999 080 3951476 BISCEGLIE BAR. 5 NETWORK - RETE 8 NETWORK101,5 080 5564559 080 5564559 BARI BARADIO COLLE TRC - LATTE MIELE 103,70-106,60 080 3039477 080 3037477 SANTERAMO IN COLLE BARADIO ELLE STEREO 90,50-95,00 080 748460 080 748020 MONOPOLI BARADIO EMME 2 102 080 080 4952980 CONVERSANO BARADIO ENNY SOUND 96,3 080 5247640 080 5617777 BARI BARADIO EVANGELO BARI 91,5 080 5539992 080 5538699 BARI BARADIO FLOR LEVANTE 91,8 080 3519429 080 3519415 TERLIZZI BARADIO GABBIANO 91,20-101,20 080 4744468 080 4741630 MOLA DI BARI BARADIO GALASSIA STEREO 101,9 080 3974909 080 3353800 MOLFETTA BARADIO GAMMA PUGLIA 91,90-94,20-98,90-101,70 0883 330217 0883 330210 BARLETTA BARADIO IDEA STEREO 97,3 080 3348589 080 3348589 MOLFETTA BARADIO INCONTRI 080 4383012 080 4383012 LOCOROTONDO BA

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Emittente frequenze Fax telefono località provinciaRADIO INCONTRO 89,85 080 080 4241023 POLIGNANO BARADIO INDIPENDENTE RA.I.BI. 90,1 080 3957617 080 3957777 BISCEGLIE BARADIO ITALIA.ANNI 60 89,60-107,10 080 8983871 080 8984954 CORATO BARADIO LIFE TUTTA ITALIANA 105,25 080 5650854 080 5650854 CARBONARA DI BARI BARADIO MIA - RGC STEREO 91,00-97,10 080 3947034 080 3947020 GIOVINAZZO BARADIO NORBA 97,00-105,50-106,80 080 4953079 080 4951229 CONVERSANO BARADIO ONE 98,70-100,15 080 080 9511755 BITONTO BARADIO PLANET 100,7 080 3433503 080 3433503 GIOIA DEL COLLE BARADIO PUGLIA 90,20-105,30 080 4909273 080 4962664 CASTELLANA GROTTE BARADIO REGIO STEREO 104,30-105,70 080 3113038 080 3113038 ALTAMURA BARADIO SANTA MARIA - IN BLU 105,90-103,30 0883 591851 0883 591851 ANDRIA BARADIO SOUND INTERNATIONAL 2 91,70-97,50 080 5210155 080 4596319 ADELFIA BARADIO STUDIO CENTRO - R. RUVO 95,7 080 8987090 080 8987234 CORATO BARADIO STUDIO UNO 101,3 080 3255125 080 3255125 GRAVINA IN PUGLIA BAR.TA.GI. ONE BARI R-Margherita 95,2 080 5024724 080 5023745 BARI BARADIO TERLIZZI STEREO - R.T.S. 95,3 080 3510377 080 3510377 TERLIZZI BARETE SELENE 88,00-88,40-99,80 080 8725727 080 8986442 CORATO BA

94,10 Barletta 92,20 Bisceglie 90,45 Canosa 107,70 Castellana G. 99,40 Gioia98,00 Giovinazzo 96,10 Ruvo 93,60 Terlizzi 98,20 Trani

TELERADIOSTUDIO 5 REGIONE 103,5 0883 0883 572672 BARLETTA BACICCIO RICCIO 90,20-91,40-96,00-96,60 0831 584170 0831 584151 CASALE DI BRINDISI BRIDEA RADIO ALTERNATIVA 100,50-101,60-102,25 0831 727448 0831 727448 LATIANO BROSTUNI IN ...ARTE RADIO 97,10-103,90 0831 334955 0831 332298 OSTUNI BRQUARTO CANALE RADIO 93,5 0831 844559 0831 843500 FRANCAVILLA FONTANA BRR. AGRICULTURA INFORMAZIONE 101,85-102,80-107,60 0831 511306 0831 517140 BRINDISI BRRADIO CITTA’ BIANCA 92,50-94,20-94,40 0831 339631 0831 336085 OSTUNI BRRADIO D.A.R.A. 90,80-105,80 0831 517767 0831 542588 BRINDISI BRRADIO DIACONIA - IN BLU RADIO 92,70-94,40 080 4423007 080 4391452 FASANO BRRADIO FRATE SOLE 94,2 0831 0831 521863 BRINDISI BRRADIO LIBERA 102 102,1 0831 735400 0831 734242 MESAGNE BRRADIO STUDIO 95 94,40-95,00-95,20 0831 736058 0831 772884 MESAGNE BRRADIO STUDIO 95 95,00-104,30 0831 0831 965684 SAN VITO DEI NORMANNI BRTELE RADIO SAN VITO 91,8 0831 0831 982535 SAN VITO DEI NORMANNI BRCOSMO’S RADIO 101,5 0881 720675 0881 720675 FOGGIA FGINFO RADIO 103 0881 713257 0881 713257 FOGGIA FGNUOVA R. BASE - R.MARGHERITA 87,55 0881 950049 0881 550890 FOGGIA FGERREGIAI RADIO GARGANO 90,00-102,50 0882 641330 0882 645454 APRICENA FGPUNTO RADIO ISCHITELLA 96,15-104,15 0884 0884 996541 ISCHITELLA FGRADIO CANALE 93 93 0881 727253 0881 687023 FOGGIA FGRADIO CATTOLICA 99,7 0881 0881 977002 TROIA FGRADIO CENTRO RODI 0884 0884 965069 RODI GARGANICO FGRADIO CITTA’ MODERNA - R.C.M. 96,85-105,45 0882 333396 0882 333396 SAN SEVERO FGRADIO ERRE 98,00-103,50 0881 651392 0881 615077 FOGGIA FGRADIO EUROPA STEREO 99,00-91,80 0881 546951 0881 546974 LUCERA FGR.EUROPA UNO - KISS KISS ITALIA 0881 662829 0881 663501 FOGGIA FGRADIO LOGOS 97,3 0881 662966 0881 709918 FOGGIA FG

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Emittente frequenze Fax telefono località provinciaRADIO MANFREDONIA CENTRO 102,00-103,00 0884 584150 0884 515330 MANFREDONIA FGRADIO MASTER 101,90-102,20 0881 662829 0881 663501 FOGGIA FGRADIO MEZZOGIORNO STEREO 0883 0883 621943 SAN FERDINANDO FGRADIO MISSIONE CENACOLISTA 92,60-96,00 0882 394365 0882 394365 TORREMAGGIORE FGR.ORTANOVA A1 STEREO - R.NOVA92,30-97,00 0885 784496 0885 787529 ORTA NOVA FGRADIO SUD ITALIA 89,1 0883 632244 0883 632244 TRINITAPOLI FGRETE SMASH 97,5 884 512977 884 513019 MANFREDONIA FGSUNDAY RADIO 97,5 0881 547979 0881 525058 LUCERA FGTELE RADIO CATTOLICA 99,7 0881 972017 0881 972017 CASTELLUCCHIO FGTELE RADIO CERIGNOLA - T.R.C. 92,90-99,60 0885 426306 0885 423508 CERIGNOLA FGTELE RADIO PADRE PIO 90,25-91,65-97,50-99,70 0882 450231 0882 413113 SAN GIOVANNI ROTONDO FG

104,50 BUSSI 104,60 PESCARA 106,35 TERAMOJET RADIO 101,50-106,60 0832 340340 0832 2101 LECCE LEMONDO RADIO 92,60-97,80-107,50 0833 545465 0833 546072 TRICASE LEPRIMA RADIO NETWORK 98 0832 0832 LECCE LERADIO ANSPI KING 94,5 0832 935260 0832 949136 COPERTINO LERADIO APULIA 103 0833 528119 0833 528107 SALVE LERADIO CAPO 102,5 0833 543685 0833 542999 TRICASE LERADIO CAPO ITALIA 101,95-103,65 0833 543685 0833 542999 TRICASE LERADIO CARIBE 100,30-106,00 0832 340340 0832 2101 LECCE LERADIO CHARLIE 90,1 0836 0836 551243 ARADEO LERADIO DIFFUSIONE STEREO 96,50-103,80 0833 502554 0833 512763 CASARANO LERADIO FIDES 94,2 0836 543432 0836 544077 SOGLIANO CAVOUR LERADIO GAUDIUM 88,00-94,10 0833 0833 781413 MONTESARDO LERADIO MANBASSA 95,80-96,60-96,90 0832 210255 0832 346464 LECCE LERADIO MONDO NUOVO 92,2 0833 574453 0833 573007 SANTA MARIA AL BAGNO LERADIO NON TACERE 98,8 0832 947493 0832 949976 COPERTINO LERADIO ORIZZONTI 2 88,2 0836 567561 0836 568555 GALATINA LERADIO ORIZZONTI ACTIVITY 102,80-103,40, 0836 567561 0836 568555 GALATINA LERADIO PARSIFAL 99,5 0832 202662 0832 205205 SAN CESARIO DI LECCE LERADIO PLANET NETWORK 102,5 0833 0833 RUFFANO LERADIO QUEEN 98,6 0832 331144 0832 308404 LECCE LERADIO QUEEN ITALIA 98,60-100,80 0832 331144 0832 308404 LECCE LERADIO RAMA 89,90-102,50-106,30 0832 340340 0832 2101 LECCE LER. RNS - R. NOI STEREO ARADEO 93,4 0836 0836 553155 ARADEO LERADIO SALENTINA 92,8 0836 572838 0836 575293 MARTANO LERADIO SALENTO 97,75-100,00 0832 340340 0832 2101 LECCE LERADIO SKYLAB RACALE 104,1 0832 0832 981841 RACALE LERADIO SOLE 100,4 0836 5663556 0836 5663556 GALATINA LER.SPAZIO 95 - RETE 8 NETWORK 105 0833 0833 596456 TUGLIE LERADIO STUDIO REPORTER 98,30-107,70-107,95 0833 276248 0833 263785 GALLIPOLI LERADIO UGGIANO STUDIO 104 99,00-103,95 0836 812242 0836 812242 UGGIANO LA CHIESA LERADIO VENERE 87,50-87,70-91,40 0833 532760 0833 533656 CORSANO LESTUDIO 99 99,2 0836 342988 0836 342985 MURO LECCESE LESYSTEM NETWORK 101,30-103,00 0832 934555 0832 934555 COPERTINO LEBLU RADIO 98,5 099 616273 099 612675 CRISPIANO TA

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Emittente frequenze Fax telefono località provinciaPRIMA VERA R. - POPOLARE 98,90-102,80-107,30 099 7352053 099 7367565 TARANTO TAPUBLI RADIO NETWORK 88,60-98,75-102,25 099 7367732 099 7329982 TARANTO TAPUBLI R. SOLO MUSICA ITALIANA 95,5 099 7367732 099 7367565 TARANTO TAPUNTO RADIO 103,20-104,20 080 4801134 080 4801134 MARTINA FRANCA TARADIO AMICA LIZZANO 099 099 LIZZANO TAR. 5 FARFALLA- RETE 8 NETWORK 92,00-101,45 099 8862022 099 8862022 MOTTOLA TARADIO CITTADELLA DELLA CARITA’ 96,5 099 4732250 099 4730144 TARANTO TAR. DELTA UNO — TAM TAM NET 103,1 099 5666668 099 5661967 GROTTAGLIE TARADIO EVANGELO GINOSA 102,3 099 099 8245997 GINOSA TARADIO FRATE SOLE 94,2 099 4521313 099 4521313 TARANTO TARADIO LUCE PADRE PIO 099 099 6706047 SAVA TAR. IN PUGLIA - R.MARGHERITA 92,3 099 5921775 099 5916144 ROCCAFORZATA TARADIO MARIA SS ANNUNZIATA 88,15 099 099 8883792 PALAGIANO TAR.MONTEIASI - LATTE MIELE 099 099 5901412 MONTEIASI TARADIO MULTIRADIO 099 099 8801816 MASSAFRA TAR.PUGLIA PARROCHIALE - IN BLU 101,7 099 5921424 099 5921127 SAN GIORGIO JONICO TAR.RAMA MANDURIA - R.DONNA 97,1 099 9793458 099 9791808 MANDURIA TARADIO SACRA FAMIGLIA 102,15 080 080 4832223 MARTINA FRANCA TARADIO TARANTO ESPLOSIVA 98,1 099 099 375001 TARANTO TARADIO TARANTO STEREO 93,7 099 7325436 099 7329982 TARANTO TARADIO TELE MANDURIA 101,6 099 8795113 099 8795113 MANDURIA TARETE UNO NETWORK 92,1 099 9793196 099 9796923 MANDURIA TASTUDIO 100 RADIO 87,85-100,00 099 4716330 099 4716555 STATTE TAANTENNA BRUZIA 88,80-89,60 0984 76988 0984 76510 COSENZA CSCIROMA - GLOBAL RADIO 105,7 0984 0984 28250 COSENZA CSCOMETA RADIO 92,00-96,00-99,00-107,40 0983 887666 0983 886664 CORIGLIANO CALABRO CSJONICA RADIO 93,30-102,90 0981 956372 0981 956007 TERRANOVA DA SIBARI CSLATTE MIELE - CANALE 10 103,20-103,50 0984 0984 33347 COSENZA CSPRIMA RADIO 98,7 0984 76988 0984 76510 COSENZA CSR.L.B. RADIO LIBERA BISIGNANO 89,20-100,30-104,30 0984 401942 0984 401940 RENDE CSRADIO ACHERUNTIA 91,60-92,30 0984 941600 0984 955504 ACRI CS

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Emittente frequenze Fax telefono località provinciaRADIO ANTENNA 35 SPIXANA 89,50-97,00 0984 0984 953597 SPEZZANO ALBANESE CSRADIO ARBERESHE 94,5 0984 0984 956326 SAN DEMETRIO CORONE CSRADIO BETHEL 91,50-93,00 0984 35785 0984 31846 ROGLIANO CSRADIO CENTRALE CARIATI 98,2 0984 0984 91515 CARIATI CSRADIO CENTRALE FM 100,00-104,00 0984 36802 0984 36800 COSENZA CSRADIO CITTA’ 97,30-104,80 0984 0984 641115 MARANO MARCHESATO CSRADIO COSENZA NORD - R.T.S. 98,40-102,20 0984 467172 0984 467171 RENDE CSRADIO COSENZA NORD II° RETE 101 0984 468707 0984 468091 RENDE CSRADIO DIMENSIONE DANCE 93,00-105,30 0982 999485 0982 999485 CETRARO MARINA CSRADIO FLASH SUD 89,00-90,00 0984 961239 0984 982212 MARZI CSRADIO IMMAGINE 93,70-105,00 0982 613222 0982 611079 PAOLA CSR. ITALIA ANNI 60 - RADIO STELLA 87,50-100,10 0985 84450 0985 84450 MARINA DI BELVEDERE CSRADIO LUNA GRANDI SUCCESSI 0984 33347 0984 33347 COSENZA CSRADIO MANDATORICCIO STEREO 96,00-104,40 0983 994168 0983 994168 MANDATORICCIO CSRADIO NORD CASTROVILLARI 94,6 0981 22560 0981 22560 CASTROVILLARI CSRADIO ONDA SUD BELVEDERE 95,00-107,90 0985 0985 899189 MARINA DI BELVEDERE CSRADIO ONE SCALEA 101,8 0985 0985 90218 SCALEA CSR.POPOLARE DI COSENZA 105,3 0984 951431 ROGLIANO CALABRO CSRADIO PUNTO SUD 93,30-93,50-93,60-98,10 0985 91390 0985 21285 SCALEA CSRADIO RAGHJAYDA 102,3 0983 512819 0983 512819 ROSSANO SCALO CSRADIO ROSSANO CENTRO 90,65-90,35 0983 0983 516001 ROSSANO SCALO CSRADIO SHPRESA - EUROPA 1 92,30-95,00 0984 956208 0984 956033 SAN DEMETRIO CORONE CSRADIO SOUND COSENZA 91,60-100,60 0984 76988 0984 73084 COSENZA CSRADIO VOCE AMICA 104,05 0985 0985 6690 VERBICARO CSCALABRIA NETWORK - Margherita 93,10-103,80 0968 432580 0968 430350 LAMEZIA TERME CZRADIO BORGIA SUPERSONIC 88,30-88,70 0961 951430 0961 951430 BORGIA CZR.CATANZARO 104-LATTE MIELE 104,6 0961 792786 0961 792489 CATANZARO CZR.CATANZARO CENTRO-BLU SAT 93,30-107,10 0961 725523 0961 701215 CATANZARO CZRADIO CATANZARO CLASSIC 88,30-104,20 0961 550395 0961 774663 CATANZARO CZR.CITTA’ STEREO - ITALIA ANNI 60 94,50-95,50 0968 27381 0968 442734 LAMEZIA TERME CZRADIO CLIP SOVERATO 97,30-98,50 0967 522548 0967 521675 SOVERATO CZRADIO ENNE LAMEZIA 88,90-92,10-92,20-97,80 0968 432580 0968 430350 LAMEZIA TERME CZRADIO JUKEBOX 89,90-100,70-104,2-104.6 0968 432580 0968 430350 LAMEZIA TERME CZRADIO SIMPATIA 92,50-93,90-104,20 0968 432580 0968 430350 LAMEZIA TERME CZRADIO STUDIO 97 89,7 0968 76820 0968 76688 CORTALE CZR.VALENTINA - RETE 8 NETWORK 96,10-100,60 0967 0967 22116 SOVERATO CZCANALE 9 ITALIA 99,50-102,00 0962 902111 0962 20000 CROTONE KRNOVE NOVE NET VIDEO CALABRIA 88,00-99,00 0962 902448 0962 26444 CROTONE KRRADIO ANTENNA JONICA 90,00-98,30 0962 88123 0962 88123 STRONGOLI SCALO KRRADIO DIFFUSIONE PAGLIARELLE 96,80-102,30 0962 0962 47091 PETILIA POLICASTRO KRRADIO EVANGELO 104,90-105,10 0962 0962 799893 ISOLA DI CAPO RIZZUTO KRRADIO LACINIA 96 96,1 0962 0962 903023 CROTONE KRRADIO STUDIO 97 97,10-101,40 0962 21276 0962 28068 CROTONE KRTELE RADIO CROTONE INT’L 92,90-101,00 0962 902111 0962 20000 CROTONE KRAntenna FEBEA - Circuito MARCONI 100,30-100,60 0965 898989 0965 811338 REGGIO CALABRIA RCITALIANA RADIO 92 0964 342095 0964 342095 SIDERNO RC

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PROMORADIO NETWORK GERACE 92,05 0964 0964 356325 GERACE RCRADIO ACTIVITY STUDIO 54 91,4 0965 60008 0965 60008 BOVALINO RCRADIO AMICA 89,20-103,50 0966 55996 0966 55996 GIOIA TAURO RCRADIO DEE JAY CLUB STUDIO 54 101,80-106,50 0964 0964 29764 LOCRI RCRADIO ECO SUD 93,00-100,00 0966 0966 661781 CITTANOVA RCRADIO ENERGY 88,30-90,00-105,50 0965 0965 893434 REGGIO CALBRIA RCRADIO ERRECI INTERNATIONAL 99,10-103,30 0965 651876 0965 651050 REGGIO CALABRIA RCRADIO EVANGELO 104,30-107,70 MELITO PORTO SALVO RCRADIO FANTASY DOUBLE M 103,10-106,00 0964 732701 0964 732701 MONASTERACE RCRADIO GAMMA GIOIOSA 92,50-94,50 0964 53646 0964 53646 GIOIOSA JONICA RCRADIO GIOIOSA MARINA 104 103,90-108,00 0964 0964 416103 GIOIOSA MARINA RCRADIO KING INTERNATIONAL 90 90 0966 21355 0966 22917 PALMI RCR.LASER 90 - LATTEMIELE 88,7 0965 811248 0965 898989 REGGIO CALABRIA RCRADIO M (MESSIGNADI)CALABRIA 94,2 0966 0966 870222 OPPIDO MAMERTINA RCRADIO PIENEZZA DI VITA 88,2 0966 0966 385575 PALMI RCRADIO QUARTIERE UNO 89,20-89,50 0966 902388 0966 902389 BRUZZANO ZEFFIRIO RCR.ROCCELLA JONICA - POPOLARE 94,8 0964 866600 0964 84603 ROCCELLA JONICA RCRADIO SOLE 93,20-100,50 0964 0964 22431 LOCRI RCRADIO STUDIO 95 100,10-100,70-102,80 0965 781772 0965 781502 MELITO PORTO SALVO RCRADIO TELE SIDERNO LA COMETA 103,5 0964 380260 0964 380260 SIDERNO RCRADIO TERME 98,4 0964 312165 0964 312165 ANTONMINA RCRADIO TOURING 104 - CNR 101,10-103,70-104,40 0965 354499 0965 354401 REGGIO CALABRIA RCRADIO VENERE 87,55-98,00 0964 0964 670368 BOVALINO RCRADIO 2000 99,00-103,70 0963 43433 0963 42025 VIBO VALENTIA VVRADIO GABBIANO VERDE 98,8 0963 84372 0963 81733 NICOTERA VVRADIO ONDA VERDE 98,00-99,20 0963 43379 0963 45501 VIBO VALENTIA VVRADIO SERRA 98 98,00-100,50 0963 72215 0963 71669 SERRA SAN BRUNO VVTELE R. SPERANZA SAN GIUSEPPE 98,4 0963 592715 0963 592715 VIBO VALENTIA VV

Nel numero 270 di MonitoR sono state pubblicate leemittenti delle regioni: Piemonte, Valle d’Aosta,

Lombardia.Nel numero 271 quelle di Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise.

Nel Numero 272 quelle di Trentino Alto Adige, Friuli,Veneto, Emilia, Liguria.

Nel Numero 273 quelle di Toscana, Marche, Campania,Basilicata

Nel prossimo numero Sicilia e SardegnaRichiedete in redazione i numeri mancanti: [email protected]

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Mediasetsegna il goaldella vittoriacon StorNextdi QuantumIn Italia il calcio è veloce e pieno dipassione – i tifosi paganti voglionoassistere all’azione con tagli, flashbacke replay durante la partita stessa.Mediaset, sinonimo di ChampionsLeague, con l’aiuto di Quantum forni-sce in tempo reale contenuti così rapi-di e agili da creare l’atmosfera di unevento dal vivo.L’uso di flussi di lavoro senza nastri inun ambiente di produzione ha avuto

fra i suoi pionieri Mediaset, che è unadelle poche grandi emittenti ad avereimplementato una soluzione comple-tamente digitale. Il flusso di lavorosenza nastri ad alte prestazioni basatoattorno a StorNext di Quantum per-mette a più registi di estrarre e mon-tare contemporaneamente il contenu-to da una fonte live per creare spezzo-ni da trasmettere in tempo reale. Allostesso tempo il sistema fornisce un’in-frastruttura di storage HD Ready chefa risparmiare denaro, ottimizza idischi ad alte prestazione e fornisceprotezione dei contenuti per archivimultipetabyte nearline e a lungo ter-mine.

Soddisfare le richieste diun utilizzo intelligente

Con il suo pilone d’antenne che domi-na la skyline milanese, Mediaset è unodei principali network di televisionecommerciale in Italia. Il GruppoMediaset opera su televisione analo-gica generalista via etere (Canale5, Italia 1 and Retequattro), gestionedell’infrastruttura di trasmissione (reti

analogiche, digitali, DVB-H), canalitematici gratuiti su digtale terrestre(Boing, Mediashopping) e digitale ter-restre pay-per-view (calcio, film, teatroed eventi). Fondata nel 1992 da SilvioBerlusconi, Mediaset ha utili di 2.751,5milioni di euro.

Da server video discreti aun filesystem condiviso intempo reale

Come si bilanciano le richieste di unflusso di lavoro senza nastri – dall’ac-quisizione all’archiviazione – con ibisogni di uno storage ad alte presta-zioni abbordabile? Questo è il dilem-ma che ha dovuto affrontareMediaset. Passando a StorNext e spo-stando i canali che generano più fattu-rato su un flusso di lavoro digitalesenza nastri, Mediaset sta ottimizzan-do le attività di contenuti che occupa-no molti petabyte, potenziando leprestazioni in emissione e semplifican-do l’architettura a costi ridotti. Il soft-ware combina condivisione dei dati adalta velocità con una manutenzioneabbordabile dei contenuti, permet-

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MONITORmagazine

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tendo a Mediaset di creare un’infra-struttura scalabile, flessibile e consoli-data che garantisce un’esecuzione piùrapida e semplice delle operazionilungo il flusso di lavoro.Naturalmente l’azienda sa di poterconfidare che i contenuti siano protet-ti da un’infrastruttura altamente robu-sta e protetta – fra cui un archivio intel-ligente su nastri Quantum.Sino a poco tempo fa Mediaset si affi-dava a server video tradizionali permemorizzare e riprodurre il materialeda trasmettere, in particolare le partitedi calcio del campionato nazionale,della Champions League e squadreillustri quali AS Roma e AC Milan. Sitratta di un ambiente che si muovevelocemente e richiede la registrazio-ne e l’editing degli eventi live intempo reale, replay istantanei e lariproduzioni di azioni chiave e moviole– tutto tramite joggling, shuttling eriavvolgimenti. Il risultato di tanto affi-damento ai server video era unacostante proliferazione di server – cia-scuno con il proprio ambiente di sto-rage separato.Deciso a trovare un approccio piùsemplice e flessibile alla condivisionedei dati ad alta velocità, MauroCassamagnago, il direttore tecnologi-co di Mediaset, ha cercato una solu-zione di gestione contenuti chemigliorasse la qualità dello storage edella riproduzione.“Avevamo già un’infrastruttura FibreChannel completa da 50 terabyte, e lasoluzione più facile sarebbe stataacquistare altro storage, ma il nostroobiettivo era di ridurre la complessità,non di aumentarla,” ha dichiaratoCassamagnago. “Un filesystem condi-viso avrebbe creato un hub centraleper la memorizzazione e la condivisio-ne dei contenuti, dando a ciascun ser-ver Mediaset accesso diretto allasomma dei contenuti per trasmetterlipiù velocemente.”Il primo passo è stato installare MediaPower Hi-Lites per la produzione eriproduzione di segmenti scelti, checomprende applicativi di rete, stora-ge, log ed editing. La tecnologiasenza nastri video permette ai registidi Mediaset di tagliare, montare eriprodurre mentre il sistema continuaa registrare, ed è adatto per tutti gliambienti calcistici in diretta e quasi-

diretta. Per affrontare il problema diun filesystem condiviso e completarel’ambiente Hi-Lites, Mediaset ha scel-to StorNext di Quantum. “La ragionedella scelta di StorNext è stata logica.Volevamo il miglior sistema di archi-viazione digitale ad alte prestazioni sulmercato,” ha detto Cassamagnago

Ottimizare le proceduredi lavoro

Il software di gestione dati StorNextFile System è stato implementato daMediaset per ottimizzare le proceduredi lavoro aziendali e consentire unacondivisione dei dati più veloce –tutto tramite un pool condiviso di con-tenuti accessibili a tutti gli studi dimontaggio. Prendendo per esempiole trasmissioni di calcio in diretta, ilteam di registi di Mediaset può sfrut-tare l’archivio digitale condiviso perpassarsi segmenti premendo un solopulsante, editare i contenuti e farereplay di goal, marcature od ogni altromomento saliente della partita intempo pressoché reale. “Il flusso dilavoro senza nastri – dall’acquisizionein diretta all’archiviazione, è reso pos-sibile dal filesystem condiviso diStorNext,” ha dichiaratoCassamagnago. “Mediaset sta adot-tando questo ambiente di storagemultilivello per gestire grandi quantitàmulti-petabyte di contenuti contenen-do i costi e semplificando l’architettu-ra grazie al File System integrato diQuantum e lo Storage Manager.”Ciò che rende StorNext tanto specialeè come riesce a gestire più tipi di sto-rage – fra cui FibreChannel, SAS, SATA e nastri LTO perl’archiviazione a lungo termine – com-prendendo le affinità. Tali affinità gui-dano i dati nel filesystem sino a un dis-positivo a dischi specifico e possonoessere usate per spostare gli impor-tanti file a throughput elevato diMediaset su un volume su disco FibreChannel mentre i file temporanei pos-sono essere memorizzati in una direc-tory legata a un disco SATA. Gli utentie gli applicativi non vedono questaoperazione: vedono semplicementela struttura delle directory nel filesy-stem.

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“Mediaset sta utilizzandoquesto ambiente di storagemultilivello per gestire a costicontenuti ampie quantità dicontenuti multi-petabyte econsentire un flusso di lavorosenza nastri – su tutto il cliclodall’acquisizione in direttaall’archiviazione.”Mauro Cassamagnago,Direttore tecnologico,Mediaset

“StorNext File System giocaun ruolo significativo nelmigliorare il flusso del lavorodi trasmissione e ridurne lacomplessità. Funziona comeun hub per lo storage deinostri contenuti, con acquisizione, inserimento,editing e riproduzione eseguiti tutti in maniera trasparente tramite unambiente di storage consolidato.”Luca Cattaneo,Mediaset

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Un hub per la memorizza-zione dei contenuti

“Lo StorNext File System gioca unruolo importante nel migliorare inostri flussi di lavoro di trasmissione eridurre la complessità,” ha detto LucaCattaneo, sistemista di Mediaset.“Funziona come un hub per lo stora-ge dei nostri contenuti, con acquisi-zione, inserimento, editing e riprodu-zione eseguiti tutti in maniera traspa-rente tramite un ambiente di storageconsolidato. Il fatto che si basi suun’architettura a sistemi aperti ci dàinoltre la flessibilità di adottare nelflusso di lavoro qualsiasi hardware oapplicazione ci servano.”E non finisce qui. Per completare que-sta dinamica infrastruttura di condivi-sione file ad alte prestazioni, Mediasetha poi implementato StorNextStorage Manager di Quantum.Mediaset ha tre linee principali di sto-rage: il server “in onda”, il server“nearline” e lo storage d’archivio, cia-scuno dei quali si basa sull’importanzadell’urgenza della trasmissione.L’archiviazione aiuta a contenere icosti di storage spostando i dati dallostorage primario ai livelli di storagesecondario a costo ridotto. Ciò per-mette agli utenti di ridurre la quantitàdi costoso disco primario utilizzata eutilizzare invece dispositivi di storagepiù abbordabili per quei contenutiusati di rado. I contenuti in archiviovengono mantenuti in condizione dipreallarme e sono accessibili agliutenti, in modo da potere essere riuti-lizzati per futuri progetti redditizi.Usando StorNext Storage ManagerMediaset sta sfruttando lo sposta-mento automatico e trasparente deidati fra vari dispositivi oltre che lagestione dei dischi SCSi e SATA e deidispositivi di storage d’archivio su cuivengono memorizzati i dati di trasmis-sione. I livelli di storage vengono vir-tualizzati, in modo che lo spostamen-to dei dati non li danneggi e il perso-nale non si debba più preoccupare didove si trovino i dati stessi. “StorageManager porta il nostro archivio digi-tale integrato a un nuovo livello di pre-stazioni e qualità di trasmissione, diceCattaneo. “Possiamo riprodurre velo-cemente eventi in diretta fiduciosi chei dati si trovino in un ambiente di sto-

rage gerarchico a basso costo e alta-mente stabile.”Parte del motivo di tale fiducia è ilfatto che Mediaset stia adottandoanche un archvio d’impresa intelligen-te Quantum Scalar i2000 come partedella propria strategia di archiviazionee protezione dati. La soluzione offre aMediaset la massima densità e flessi-bilità – il tutto in un sistema integratodi facile impiego. L’azienda può esse-re sicura che i dati siano protetti. PerMediaset si tratta di una risorsa inesti-mabile, specialmente poiché nei pros-simi anni l’azienda sta prevedendo discalare l’infrastruttura a un petabyte,mantenendo più di 75.000 ore di datitrasmessi online. Cassamagnago èsoddisfatto dei risultati.“Standardizzandoci su di una soluzio-ne di storage unificata di Quantum,Mediaset sta accedendo velocementeed efficacemente a spezzoni di tra-smissioni importanti nonostante lescadenze strette. L’unione conQuantum sta rendendo il processo diriproduzione per Mediaset più flessi-bile e migliora le prestazioni comples-sive.”www.quantum.com

Raccontare l’avventura,edizione 2009Si terrà anche quest'anno nell'ambitodella 57° edizione del TrentoFilmfestival, la 4° edizione di“Raccontare l'avventura” promossadal TrentoFilmfestival, ZeLIG scuola didocumentario e con la collaborazionedi Format.L'iniziativa è rivolta a filmakers chevogliono perfezionare le proprieconoscenze sulla scrittura e presenta-zione di un progetto di film documen-tario. Ogni corsista partecipa alworkshop sviluppando un proprioprogetto con la guida di due noti pro-fessionisti del settore: EdoardoFracchia (autore, produttore e registacon una lunga esperienza maturatasoprattutto nel tutoring dello sviluppoe produzione) e Stefano Tealdi (unodei più importanti produttori italiani di

documentari con importanti produzio-ni e incarichi a livello internazionale).Il lavoro è strutturato in diverse tappeche partono dalla scuola ZeLIG diBolzano per finire a Trento, durante legiornate del FilmFestival:* Bolzano, 21-22 febbraio 2009 (pressoZeLIG): Introduzione allo sviluppo delprogetto* marzo e aprile 2009 (e-learning): Lascrittura del progetto* Trento, 27-28-29-30 aprile 2009 (pres-so Format): La preparazione di un pit-ching* Trento 1 maggio 2009: PitchingforumAl laboratorio sono ammessi 10 parte-cipanti con un progetto da sviluppare+ 10 osservatori (o secondo parteci-pante). Il costo è di 250 euro per partecipanticon progetto e 150 euro per gli osser-vatori.Vengono ammessi progetti di filmdocumentari che hanno qualche lega-me con l'avventura umana e l'esplo-razione di luoghi e situazioni, con losviluppo sostenibile e la tutela del-l'ambiente, che rechino un contributoalla conoscenza della montagna intutti i suoi aspetti umani, storici esociali.www.zeligfilm.it

IED.TV è onlineL’Istituto Europeo di Design lancia unnuovo progetto multimediale, uncanale televisivo personalizzato perdare visibilità ai contenuti e alla creati-vità prodotti all’interno del network.Progetti di tesi, interviste ai docenti,spot, reportage di eventi, animazioni etrailer rappresentano il palinsesto diIED.TV. In questo modo IED si riconfermacome istituto di formazione attentoalle nuove tendenze e in grado dimuoversi attraverso i nuovi canali dellacomunicazione. Per la felicità dellagenerazione iPod i contenuti video

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sono disponibili anche in podcasting.Grazie alle potenzialità del canaleinternet i creativi di domani godrannodi una notevole visibilità, dimostrandoil proprio talento e rendendo pubbli-che le competenze acquisite duranteil percorso formativo.L’obiettivo infatti è quello di valorizza-re l’ingegno e le potenzialità degli stu-denti attraverso la visione dei lorolavori. In questo senso IED TV puòessere considerata come un portfolioon line, che segue il filone della giàesistente gallery di progetti cliccabiledal sito ufficiale IED. IED.TV è la maniera più immediata perconoscere le attività dello IED. La piat-taforma permette di consultare l’archi-vio di audiovisivi prodotti in occasionedi corsi, progetti speciali, workshop,eventi e seminari organizzati dalle sedidel gruppo.La filosofia che IED.TV segue è quelladei social network, ovvero dare la pos-sibilità alla community on line di vota-re i migliori video, riprodurli più volte,condividerli con i propri amici, allarga-re le proprie conoscenze.IED.TV può essere esplorata per cana-le di interesse (Moda, Design, ArtiVisive e Comunicazione), per sedeIED, per parole chiave e permette divisionare i video in anteprima o apieno schermo in alta qualità (HD). L’aggiornamento dei contenuti vieneassicurato grazie ad una redazione dif-fusa costituita nelle sette sedi IED(Milano, Roma, Torino, Venezia,Madrid, Barcellona e San Paolo) ecoordinata dal Centro Servizi Internet. Partner dell’Istituto Europeo di Design

in questa nuova sfida èLSVMultimedia, l’azienda di Luca eSergio Valsecchi, diplomato IED nel1997, corso sperimentale di ComputerGrafica.www.ied.it

Banda larga: si riducono le differenzetra i paesi UELa penetrazione della banda larga inEuropa è in continua crescita: è infattipassata dal 18,2% di luglio 2007 al21,7% di luglio 2008. È quanto emergeda un rapporto pubblicato oggi dallaCommissione europea, che rileva inol-tre che il divario tra i paesi dell'UE sista restringendo (28,4 punti percen-tuale a luglio 2007 rispetto a 27,7 delloscorso luglio). Con un aumento di 17milioni di linee fisse a banda larga nel-l'arco di un anno, i dati mostrano unamaggiore diffusione e velocità diInternet ad alta velocità, mentre labanda larga mobile sta cominciando aprendere piede, con una penetrazio-ne del 6,9%. Tre quarti delle linee abanda larga dell'UE possiedono unavelocità di scaricamento minima di 2milioni di bit al secondo (Mbps), suffi-ciente, ad esempio, per poter accede-re alla televisione via Internet. "La crescita della banda larga conti-nua a essere sostenuta e i paesidell'UE in cui è maggiormente diffusarestano leader mondiali sotto questo

aspetto", ha dichiarato VivianeReding, commissaria europea per letelecomunicazioni. "Inoltre, sono lietache altri paesi europei stiano recupe-rando terreno. Nell'ambito del pianoeuropeo di ripresa economica che laCommissione ha presentato nel corsodella settimana l'UE propone di desti-nare un altro miliardo di euro alle infra-strutture per i servizi internet ad altavelocità. Mi aspetto che queste misu-re supplementari, unite all'intenzionepolitica di insistere su una concorren-za effettiva e su una maggiore libera-lizzazione del mercato, faranno sì chetutti gli europei potranno disporredella banda larga entro il 2010 e diservizi internet ad alta velocità per il2015."I nuovi dati 2008 mostrano che, no-nostante le ridotte prospettive di cre-scita dell'economia in generale, loscorso anno la banda larga ha conti-nuato ad espandersi in tutta l'Unioneeuropea con un aumento del 19,3%tra luglio 2007 e luglio 2008. Il 1° luglio2008 vi erano oltre 107 milioni di lineefisse a banda larga nell'UE, di cui 17milioni di linee nuove a partire dalluglio 2007. Il tasso di crescita più ele-vato si è registrato a Malta (6,7 lineeper 100 abitanti), in Germania (5,1 per100 abitanti) e a Cipro (4,9 per 100 abi-tanti); il più basso è invece stato regi-strato in Finlandia (1,9 per 100 abitan-ti) e Portogallo (1,0 per 100 abitanti). A livello mondiale, la Danimarca e iPaesi Bassi continuano a essere i lea-der in materia di banda larga, con unapenetrazione superiore al 35%. NoveStati membri dell'UE (Belgio,Danimarca, Finlandia, Francia,Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi,Regno Unito e Svezia) hanno unapenetrazione maggiore rispetto agliStati Uniti, che secondo le statisticheOCSE del giugno 2008 si attestano al25%. Il divario tra il paese che vanta la mag-giore diffusione della banda larga (laDanimarca, con il 37,2%) e il fanalinodi coda dell'Europa (la Bulgaria con il9,5%) continua a essere significativoma per la prima volta si sta restringen-do (il tasso di penetrazione inDanimarca è stato del 34,1% nel luglio2007, mentre in Bulgaria è stato del5,7%).

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