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NOTIZIARIO: DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICA

Date post: 20-Jan-2017
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NOTIZIARIO: DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICA Source: Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente, Anno 9, No. 12 (Dicembre 1954), pp. 345-346 Published by: Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) Stable URL: http://www.jstor.org/stable/40757849 . Accessed: 14/06/2014 05:10 Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at . http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp . JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range of content in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new forms of scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected]. . Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extend access to Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente. http://www.jstor.org This content downloaded from 185.2.32.121 on Sat, 14 Jun 2014 05:10:53 AM All use subject to JSTOR Terms and Conditions
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NOTIZIARIO: DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICASource: Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africae l’Oriente, Anno 9, No. 12 (Dicembre 1954), pp. 345-346Published by: Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO)Stable URL: http://www.jstor.org/stable/40757849 .

Accessed: 14/06/2014 05:10

Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at .http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp

.JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range ofcontent in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new formsof scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected].

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Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extendaccess to Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente.

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NOTIZIARIO DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICA

IL Io CONGRESSO NAZIONALE DI GIORNALISTI E SCRITTORI DI COSE D'AFRICA INDETTO DALLO ISTITUTO

Nella sala della Protomoteca, in Campidoglio, si è so- lennemente inaugurato il 18 novembre u.s., alla presen- za del rappresentante del Governo, S. E. Giuseppe Ermini, Ministro della Pubblica Istruzione, del Sottosegretario Ben- venuti, di Senatori, Deputati, e personalità del settore po- litico africanista, il Io Congresso Nazionale di Giornalisti e Scrittori di Cose d'Africa. Al Congresso, indetto dallo Istituto Italiano per l'Africa, hanno partecipato oltre 400 giornalisti e 'scrittori italiani, europei e africani; il Sin- daco di Roma, Ing. Rebecchini, nel portare il saluto della civica amministrazione di Roma, ha rinnovato ai giorna- listi e scrittori africanisti, il benvenuto in Campidoglio, augurando al Congresso il più vasto successo. Subito dopo ha preso la parala il Sen. Teresio Guglielmone, Presidente dell'Istituto Italiano per l'Africa. Il Sen. Guglielmone, dopo aver detto che il Io Congresso Nazionale di Giornalisti e Scrittori africanisti rappresenta un atto di fede, ne ha sotto- lineato l'importanza ai fini dello sviluppo delle relazioni fra l'Italia e il continente africano; ricordato infine il sa- crificio e l'eroismo dei soldati e dei coloni italiani in terra d'Africa e il lavoro ivi compiuto dall'Italia. Ha poi preso la parola il Ministro Ermini, il quale, dopo aver portato ai congressisti il saluto del Governo e rammentato ai gior- nalisti e scrittori africanisti il loro delicato ed importante compito, ha detto : « Vi sono ricordi che non possono esse- re cancellati dalla nostra mente, opere offerte all'Africa dal popolo italiano negli anni passati »; ed ha conluso affer- mando che l'Italia desidera sempre essere apportatrice di bene, di civiltà, di lavoro in terra d'Africa. Dopo di lui il giornalista Prof. Abdelkader Rizk, Direttore dell'Accademia Egiziana, porgendo il saluto del paese amico, ha sottoli- neato la collaborazione amichevole intensificatasi in questi ultimi tempi tra l'Italia e l'Egitto. Il Mons. Dott. Ghebrè Jesus Hailù, addetto culturale dell'Ambasciata Imperiale d'Etiopia, nell'augurare la fratellanza universale ha incitato i giornalisti e scrittori italiani a far conoscere maggiormente il continente africano agli europei. Infine hanno portato il loro saluto il Dott. Albert G. Aukes, delegato dell'Istituto dell'Africa di Rotterdam, e l'On. Insabato, direttore del Centro Italo-Arabo. Nella Sala gremitissima erano presenti senatori, deputati ed altre personalità: S. E. Cérica, in rappresentanza del Senato, il Sottosegretario Manzini, S. E. Caroselli, un gruppo di medaglie d'Oro d'Africa, con a capo le Medaglie d'Oro Persichelli e Bastiani, rap- presentanze diplomatiche e consolari di Paesi amici, lo On. Bettinotti, in rappresentanza del Presidente della Ca- mera dei Deputati; l'Ambasciatore dell'Unione del Sud Afri- ca, il Io Segretario dell'Ambasciata russa, rappresentanze di combattenti e profughi d'Africa, dell'Ordine Nazionale Au- tori e Scrittori, dei Gruppi Dannunziani, del Movimento Artistico Nazionale, e di altre associazioni culturali italia- ne. Hanno inviato al Congresso la loro adesione, S. E. Vil- labruna, l'Ambasciatore Enrico Martino, S. E. Gaetano Martino, l'On. Merzagora, il Ministro Guardasigilli, S. E. De Caro, S. E. Martinelli, S. E. Dominedò, S E. Confalonieri, S. E. il Prefetto Guido Cortese, il Comitato di Iniziativa della Zona Internazionale di Tangeri, la Federazione della Stampa Italiana, PAssociazione della Stampa Romana, l'En- te Fiera di Milano, l'Istituto Agronomico per l'Oltremare, S. E. Medici, l'Association Internationale de Presse pour l'Etude des Problèmes d'Outre-Mer, M. Durand Réville, Senatore della Repubblica Francese, il Gruppo Vittorio Bottego di Milano, il Sen. Vincenzo Menghi, il Prefetto Vellani, il Pontificio Collegio Etiopico, il Prefetto Gorini, l'Ammiraglio Monico dell'Istituto Geografico Italiano, gli Ammiragli Fioravanzo e Farinati, il Generale ArmeJlini, l'Ambasciatore Pasquale Diana, Mons. Barlassina delle Mis- sioni della Consolata e varie personalità del mondo poli- tco, culturale ed ecclesiastico.

Il 19 novembre u.s., a Palazzo MarignoJi, sono conti-

nuati i lavori del Congresso sotto la Presidenza del Sena- tore Guglielmone: al tavolo della presidènza, il pro- fessore Mario Dorato, segretario Generale dell'Istituto per l'Africa, l'aw. Cavallaro, Presidente dell'Associazione Pro- fughi d'Africa, il dott. Cametti Aspri, Segretario Generale del Congresso, e il prof. Paolo d'Agostino Orsini.

Primo relatore Vittore Querei, che ha parlato sul te- ma: « La stampa di Informazione e l'Africa (settore poli- tico) »; sempre sulla Stampa d'Informazione sono seguite le relazioni di Paolo d'Agostino Orsini di Camerata, che ha trattato del settore economico, e di Aldo Barbaro che ha riferito sul settore sociale. Sulla stampa specializzata hanno svolto le loro relazioni Leonida Felletti, con parti- colare riferimento al problema dell'emigrazione; Giovanni Wian, che ha parlato della stampa italiana in Africa, e Quirino Maffi, che ha letto la relazione di Gregorio Con- siglio sulla stampa italiana per l'Africa. Della stampa cul- turale hanno infine trattato Mario dei Gaslini (letteratura narrativa e teatro), M ilo Corso Mal verna (arti figurative) e Bepi Russi (cinema, radio e televisione).

A chiusura della seduta, il Col. Vecchi, delegato della Fiera di Milano, ha portato al Congresso il saluto del- l'Ente, che segue con interesse e aiuta il movimento afri- canista italiano. Quindi il Dott. Nazzaro, rappresentante del Movimento Internazionale Incontri Nuova Europa ha portato ai Congressisti il saluto del suo Movimento.

Nel pomeriggio i giornalisti e scrittori di cose d'Africa, hanno visitato gli stabilimenti della Incom, ricevuti dal Presidente dell'Istituto Italiano per l'Africa e hanno assi- stito alla proiezione di documentan a sfondo africano. In serata, la Incom, dopo aver ripreso per televisione alcuni momenti della visita dei congressisti, ha offerto un rin- fresco nel grande teatro di posa dello stabilimento stesso.

Nel salone di Palazzo Brancaccio sono continuati, du- rante la mattinata del 20, i lavori del Congresso. Dopo un breve saluto del Sen. Guglielmone hanno preso la pa- rola: B. Valentino Vecchi, che ha parlato dell'influenza negativa di una parte della stampa nei problemi italo- africani; Teobaldo Filesi, che ha proposto la creazione in Roma, presso l'Istituto Italiano per l'Africa, di un centro di informazione e di documentazione per i giornalisti e scrittori di cose d'Africa, al servizio della verità e del pa- cifico sviluppo delle relazioni euraf ricane; Angelo Flavio Guidi, che ha proposto un convegno italo-africano che do- vrebbe riunire parlamentari, studiosi, giornalisti ed esperti italiani ed africani per uno scambio sul problemi dell'Afri- ca; Fernando Gori, che ha proposto al Congresso di costi- tuire una Federazione Nazionale di Giornalisti e Scrittori africanisti.

Hanno quindi parlato: Francesco Bono, sulla oppor- tunità di divulgare la conoscenza dell'Africa; Giuseppe Fabbri, sui giovani e anziani giornalisti in Africa; Massi- mo Novelli, sulla stampa e il problema dei sinistrati in Africa; Pier Maria Bianchini, sulla opportunità e neces- sità di pubblicare un periódico informativo di cose di Africa; Amalia Fassio Bonanni, sulle possibilità di assorbi- mento demografico nel continente africano; Sotir Introna, sull'Africa nel quadro dell'economia germanica; F. G. Pic- cinni, sulla stampa missionaria; Attilio Scaglione, sulla stampa giovanile per l'Africa; Guido Bauer, sull'Italia e il suo problema africano.

Terminata l'esposizione di queste comunxazioni si sono avuti interventi di vari oratori, tra i quali l'on. Gaspare Ambrosini, S. E. Caroselli, l'Ambasciatore Pedrazzi, S. E. Cortese, dei Gaslini, Naldoni, Gori, Guglielmi, Bepi Russi, Fabbri, Zecchettin, Cannovale, Scotti, Martucci, ecc. Nel corso degli interventi e della discussione è stata anche approvata la proposta per la istituzone di un Premio let- terario, le cui prime offerte sono state messe a disposizione immediatamente da S. E. Cortese e Va'entino Vecchi, i quali hanno sottoscritto rispettivamente L. 50.000.

Il Congresso ha terminato i suoi lavori al Museo del- l'Africa Italiana. La seduta conclusiva, con l'intervento del sen. Teresio Guglielmone, di vari parlamentari e di

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tutti i delegati italiani, è stata presieduta dalPaw. Ca- vallaro, dal prof. Mario Dorato e dal dott. Cametti Aspri.

Il Congresso, dopo aver rivolto, su proposta del Prefet- to Guido Cortese, il suo pensiero riconoscente ed affet- tuoso alle collettività italiane in terra d'Africa, che con il loro lavoro e sacrifìcio, contribuirono alla pace fra i po- poli, ha approvato all'unanimità, varie mozioni e ordini del giorno. CONFERENZA STAMPA DI KEITA FODEBA PRESSO

L'ISTITUTO, SULLA DANZA AFRICANA Di passaggio per Roma, dove ha dato due spettacoli

di grande successo, Keita Fodèba, direttore, maestro e regista dei Balletti africani ormai noti in tutto il mondo, ha voluto tenere il Io dicembre una conferenza stampa presso PIstituto Italiano per l'Africa.

Alla presenza di numerosi giornalisti, rappresentanti dei principali quotidiani e periodici italiani, Keita Fodéba, che era accompagnato da un gruppo dei suoi danzatori e che è stato accolto dal Segretario Generale dell'Istituto dot- tor Dorato, ha esposto con acume e vivacità i motivi che ispirano e danno vita alle danze tradizionali - di ieri e di oggi, dunque di un mondo in rapida evoluzione - del- l'Africa occidentale francese. Questo mondo egli ha voluto portare sulle scene nella sua piena genuinità, senza arti- fici o adattamenti che spesso raggiungono maggiori effetti ma falsano la verità.

Ai vari quesiti e chiarimenti dei giornalisti presenti, Keita Fodéba, che è fra l'altro autore dell'opera « Les Hommes de la danse », meraviglioso per le sue riprodu- zioni in nero e a colori, ha risposto con grande intelli- genza e competenza, invitando infine i presenti ad assi- stere al suo spettacolo. Un simpatico scambio di voti au- gurali e di sempre più attivi scambi culturali fra il mondo africano e quello occidentale, formulati dal dott. Dorato e da M. Fobéba, ha concluso la simpatica riunione. L'INIZIO DEI CORSI LINGUISTICI

Anche per l'anno 1954-55 l'Istituto Italiano per l'Afri- ca ha indetto i consueti Corsi culturali sotto il patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione. Si è già dato ini- zio in questi giorni a Roma, presso la Slede Centrale del- l'Istituto, ai Corsi di Francese ed Inglese, che compren- dono l'insegnamento elementare, l'insegnamento secondario e il corso di perfezionamento. Tali Corsi hanno la durata di oltre cinque mesi per un complesso di 40 lezioni, sud- divise in due ore settimanali (lunedì e mercoledì per il Francese e martedì e venerdì per l'Inglese). Al termine dei Corsi, che hanno registrato un numero notevole di iscritti, gli allievi che avranno superato gli esami potranno richiedere il diploma di merito.

Notiziario Sindacale del M.A.I. Le norme delegate per la soppressione del Mi-

nistero A. I. Nei passati « Notiziari » abbiamo informato i lettori

delle norme delegate che il Governo avrebbe dovuto porre in essere per ottemperare a quanto contenuto nella delega concessagli per poter operare la soppressione del Ministero dell'Africa Italiana.

Possiamo assicurare che la complessa materia è stata regolamentata; le varie norme necessarie allo scopo sono state approvate dal Consiglio dei Ministri entro i termini stabiliti e, mentre due di esse sono già state riportate dal- la Gazzetta Ufficiale, le rimanenti lo saranno entro breve tempo. )

La prima norma pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 269 del 23 novembre 1954 è il Decreto del Presidente della Repubblica del 20 Ottobre 1954, n. 1062, e concer- ne il collocamento nei ruoli speciali transitori del personale a contratto speciale a tempo indeterminato dei cessati Go- verni dell'ex Africa Italiana e della Libia distaccato in ser- vizio presso l'Istituto Centrale di Statistica ai sensi dell'alt. 13 della Legge 2 Aprile 1951, n. 291.

Questo decreto, costituito da un unico articolo, permet- te al personale straordinario deU'ex Ministero del'Africa Italiana di presentare, entro un mese dalla data di entrata in* vigore dello stesso decreto, domanda all'ufficio per gli affari del soppresso Ministero dell'Africa Italiana per es-

sitori o nei corrispondenti ruoli organici dell'ex Ammini- sere, a seconda dei casi, inquadrato nei ruoli speciali tran- sitori o nei corrispondenti ruoli organici dell'ex Ammi- strazione dell'Africa Italiana. La domanda deve essere pre- sentata entro il 7 gennaio 1955, dato che il decreto richia- mato, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 23 novembre 1954, è entrato in vigore l'8 dicembre 1954.

La seconda norma riportata dalla Gazzetta Ufficiale n. 275 del 30 novembre 1954 è il Decreto del Presidente della Repubblica del 20 ottobre 1954. n. 1090, che riguar- da il trattamento di quiescenza del personale del soppresso Ministero dell'Africa Italiana che abbia optato per la con- servazione del rapporto d'impiego a contratto tipo ai sen- si dell'art. 7 della Legge 9 Luglio 1954, n. 431. Questo provvedimento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 30 Novembre 1954, entra in vigore il 15 dicembre 1954.

Con Vari. 1 del decreto medesimo si prevede che al personale a contratto tipo, che abbia optato per la conser- vazione di tale rapporto d'impiego, vengano applicate, a decorrere dal 1. setiembre 1954, le disposizioni relative al collocamento a riposo e al trattamento di quiescenza in vigore per gli impiegati civili di ruolo dello Stato e con- temporaneamente che dalla medesima data esso personale venga assoggettato alla identica ritenuta in conto entrate Tesoro.

Con Vari. 2 si concede al detto personale la facoltà di riscattare i servizi prestati a contratto tipo o in qualunque altra posizione d'impiego in data anteriore a quella del Io settembre 1954, consentendo che il contributo di riscatto si calcoli sullo stipendio annuo spettante al Io luglio 1953 qualora il riscatto venga chiesto entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto stesso, ciò che porta al 15 marzo 1955 il termine ultimo di presentazione della domanda necessaria.

Vari. 3 si interessa della iscrizione d'Ufficio alla Cassa di Previdenza per le pensioni dei sanitari, del personale sanitario interessato che anche se non assistito di fatto ne aveva pieno diritto.

L'art. 4 disciplina la liquidazione del trattamento di quiscenza al personale di cui al precedente articolo.

L'art. 5 stabilisce che in relazione al 2° comma dello art. 13 della legge 29 aprile 1953, n. 430, in connessione con l'art. 6% comma 3 del contratto tipo, si considera come cessato dal servizio per dimissioni l'impiegato che non presenti nei termini previsti, la domanda di rinnovamento del contratto.

Con l'art. 6 viene prevista la sistemazione della posi- zione assicurativa degli impiegati interessati, con la resti- tuzione a metà fra lo Stato e l'impiegato del valore di riscatto della polizza I.N.A., calcolato al Io settembre 1954. Qualora l'impiegato voglia conservare in proprietà tale po- lizza, dovrà farne domanda all'I. N. A. entro tre mesi dalla da- ta di entrata in vigore del decreto di cui stiamo interessan- doci (cioè entro il 14 marzo 1955), e dovrà versare in unica soluzione la metà del valore di riscatto allo Stato, accen- dendo all'uopo sulla polizza stessa un prestito con l'I.N.A.

L'art. 7 prevede che al personale che abbia chiesto la cessazione volontaria dal servizio ai sensi dell'art. 7 della legge 430 del 1953, modificato dall'ari. 1 della Legge 431 del 1954, o che chieda tale cessazione entro trenta giorni a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto in questione (vale a dire entro il 14 gennaio del 1954) com- pete, all'atto della cessazione, il trattamento di esodo pre- visto per il personale di ruolo di cui all'art. 8 della Legge 430 del 1953.

Gli ultimi due comma dell'ari:. 7 ed il succesivo art. 8 disciplinano il trattamento spettante ai medesimi fini al personale sanitario che abbia chiesto la cessazione volon- taria dal servizio: infine l'art. 9 tratta dell'imputazione delle spese derivanti dall'applicazione dei precedenti ar- ticoli. Giovanni Campania

PER I CADUTI D'AFRICA Anche quest'anno, ricorrendo l'anniversario (il 13°) del-

la Battaglia di . Gondar, è stata celebrata in Roma una Messa solenne in suffragio di tutti i gloriosi Caduti d'Afri- ca. Pubblicheremo nel prossimo numero, nel quale com- memoreremo anche la morte di una fulgida figura di combattente d'Africa, la M.O. Generale Adriano Torelli, l'appassionata preghiera composta per quell'occasione da Carola Marongiu.

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