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notiziario_luglio-agosto

Date post: 24-Mar-2016
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Iscritto al n.19 del 27/01/2010 - Registro Nazionale della Stampa del tribunale di Roma NOTIZIARIO DELLA RETE DEI PUNTI IN VENDITA DIRETTA Anno III - N°17 - LUGLIO/AGOSTO IL PRESIDENTE MARINI “È QUESTA L’ITALIA CHE VOGLIAMO” I “CIBI D’ITALIA” INVADONO ROMA CON IL MEGLIO DEL MADE IN ITALY
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Sergio Marini - PRIMO PIANO

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NOTIZIARIO DELLA RETE DEI PUNTI IN VENDITA DIRETTA Anno III - N°17 - LUGLIO/AGOSTO

IL PRESIDENTE MARINI

“È QUESTA L’ITALIA CHE VOGLIAMO”

I “CIBI D’ITALIA” INVADONO ROMA CON IL MEGLIO DEL MADE IN ITALY

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Sergio Marini - PRIMO PIANO

MARINI E I 15MILA DEL PALALOTTOMATICA: “È QUESTA L’ITALIA CHE VOGLIAMO”Il presidente all’Assemblea nazionale: “Avanti su etichetta, semplificazione e internazionalizzazione”L’impegno dei Ministri Passera (Sviluppo) e Catania (Agricoltura): “Più agricoltura per superare la crisi”

Valle D'aosta Erik Verraz, Piemonte Paolo Marengo,

Lombardia Valeria Sonvico, Veneto Luca Motta,

Trentino A.A. Ezio D'andrea, Friuli V. G. Rita Nassimbeni,

Liguria Giovanni Bottino, Emilia Romagna Ivo Zama,

Toscana Paola Saviotti, Umbria Luca Epifani,

Marche Michela Fabiano, Lazio Roberto Santopietro, Abruzzo David Falcinelli, Molise Carla Porfilio, Campania Rita Gaviglia, Basilicata Lino Sivolella, Puglia Teresa Depetro, Calabria Ester Perri, Sicilia Calogero Fasulo, Sardegna Giuseppe Casu

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FONDAZIONECascina lisindrea, qui la carnedi razza piemontese e’ d’eccellenza

CAMPAGNA AMICA NEL PIATTORaffaella Cantagalli“L’integralista” delle leccornie abruzzesimette nel piatto Campagna Amica

LE NUOVE BOTTEGHECampagna Amica apre…bottega anche sulla riviera romagnola

PRIMO PIANO - Sergio MariniMarini e i 15mila del Palalottomatica: “È questa l’italia che vogliamo”

15 EVENTICon l’alta cucina di Taste of Romal’urbe diventa capitale del gusto

15 LETTO PER VOI - Stefano MasiniTra i peccatori e i buongustai:vizi e virtù del mangiar sano e bene

23 FILIERA COLTA - Toni De Amicis Con Cibi d’Italia l’agricolturatorna al centro del nostro paese

13 EVENTI - Sara ParaluppiI “Cibi d’Italia” invadono Romacon il meglio del made in Italy

19 ITINERARI DEL GUSTO - Fabio CagnettiRazza mora romagnola e biodiversità,dai campi una storia a lieto fine”

SOMMARIO

Fondazione Campagna Amica e Digitalia Lab adottano:

Presidente: Sergio Marini

Direttore Generale: Toni De Amicis

Coordinatori regionali:

Contatti:Via Nazionale 89/a 00184

Roma (Italy) Tel +39.06489931

[email protected] www.campagnamica.it

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA Iscritto al n. 19 del 27/01/2010 Registro Nazionale della Stampa

del Tribunale di Roma

Editore e proprietario: Fondazione Campagna Amica

Direttore Responsabile: Paolo Falcioni

Coordinamento editoriale: Massimiliano Paoloni,

Sara Paraluppi

Redazione: Fabio Cagnetti, Raffaella Cantagalli, Alessandra Gioggi, Pietro Hausmann

Hanno collaborato: Silvia Bosco, Domenico Buono,

Carlo Hausmann, Daniele Taffon,Rolando Manfredini, Stefano Masini,

Carmelo Troccoli

Indagini a cura dell’istituto ricerche SWG S.r.l. sede legale via S.Francesco 24 34133 Trieste

Tel +39.040362525 www.swg.it

Stampa: Digitalia Lab, via G. Peroni, 131 – RomaImpaginazione: MB

Il presente notiziario viene inviato gratuitamente a tutti gli aderenti alla rete

dei Punti di Campagna Amica.

È consentita la riproduzione totale o parziale degli articoli, purchè venga citata la fonte

Prima di gettare questo notiziario nella carta, passatela a un amico interessato a conoscerci. 9

ANNO III - N°17 - LUGLIO/AGOSTO

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Sbloccare la legge sull’eti-chetta d’origine di tutti gli alimenti; attuare la sempli-ficazione per alleggerire un

carico burocratico che fa perdere cento giorni di lavoro alle imprese agricole; concretizzare l’interna-zionalizzazione per aprire nuovi mercati. Sono queste le tre cose da fare entro i prossimi mesi, secondo quanto dichiarato dal presidente Sergio Marini nel chiudere i lavori dell’assemblea nazionale di Coldi-retti, davanti ai quindicimila agri-coltori presenti al Palalottomatica di Roma. “Etichetta, semplificazio-ne e internazionalizzazione sono alcuni degli impegni assunti oggi dai Ministri Passera (Sviluppo eco-nomico) e Catania (Politiche agri-cole) – ha sottolineato -; impegni che dobbiamo ora portare assieme fino in fondo, ed è su queste che misuremo le azioni della politica”. Per Marini, “non è accettabile l’as-senza di una legge chiara sull’eti-chettatura. E l’Europa, cercando la via del compromesso, ha deciso di metterci altri tre anni per risol-vere la questione”. Da qui un forte appello al Ministro Catania che in altre occasioni si è dimostrato co-raggioso”.

RECUPERARE SOVRANITÀ ANCHE SULLA PACCon il recente vertice di Bruxelles la politica ha dimostrato che può recuperare la sua sovranità e l’I-talia può tornare ad avere il ruolo che merita nei confronti degli altri Paesi membri. “La politica - ha sottolineato Marini - ha battuto un colpo anche grazie alla minaccia di veto dell’Italia che non bisogna avere paura di usare nei momenti

centrali, come la riforma della po-litica agricola comune (Pac) dalla quale dipende molto del futuro del cibo, dell’ambiente, del paesaggio e della qualità della vita del Made in Italy. L’agricoltura produce beni etici durevoli in termini sociali e ambientali che non si misurano con il Pil, ma dai quale dipende molta parte della qualità della vita degli italiani”.

TOGLIERE DI MEZZO LA BUROCRAZIA INUTILEMa occorre anche “cogliere l’oc-casione della spending review per togliere di mezzo una volta per tutte quegli adempimenti burocra-tici inutili che tolgono all’attività di impresa vera 100 giorni l’anno. Il vero vantaggio di una spending review “possibile” - ha sottolineato Marini - non è solo nel taglio del personale pubblico che sarà diffici-le per il costo sociale che ne derive-rebbe ma nel recupero di almeno 100 giornate di lavoro all’anno che gli imprenditori perdono per stare dietro alle carte. Non vanno certo eliminati quegli adempimenti che garantiscono la sicurezza alimen-tare ed ambientale che qualificano

il nostro Made in Italy ma non c’è dubbio che troppo spesso la buro-crazia si inventa pratiche per giu-stificare se stessa. Basterebbe ridi-mensionare questa micidiale spinta creativa per recuperare qualche punto di Pil”.

AGGREDIRE I MERCATI INTERNAZIONALIBisogna poi creare un percorso di penetrazione dei mercati interna-zionali. “E’ assurdo – ha sottoli-neato Marini - che il 200-300 per cento del mercato potenzialmente assorbibile al mondo noi lo lascia-mo occupare dai falsi”. “Il nostro – ha poi ribadito il presidente di Coldiretti - è un modello per tutti. Non s’inventi l’Italia vie di svilup-po che sono lontanissime dalla no-stra storia. Torniamo a fare quello che sappiamo fare bene: grande cibo, grande territorio, grande in-novazione, grande creatività. Ci sarà sempre un mercato più vasto che cerca prodotti con queste com-ponenti immateriali”.“Torniamo a fare l’Italia – ha concluso Sergio Marini -. E’ questa l’Italia che vo-gliamo. E’ quella che faticosamen-te stiamo costruendo”.

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CASCINA LISINDREA, QUI LA CARNEDI RAZZA PIEMONTESE E’ D’ECCELLENZALa Fattoria condotta da Claudio Voarino fa del legame col territorio e della vendita diretta i suoi punti di forzaUna stalla a stabulazione libera e l’uso di foraggi coltivati in azienda garantiscono la qualità dei prodotti

Immersa nel verde delle colline monregalesi, alle pendici delle Alpi Marittime, si trova Casci-na Lisindrea, una fattoria dedita

all'allevamento e alla vendita diretta di carni e salumi. Vi si allevano e ma-cellano i bovini di razza Piemontese e i suini, alimentati secondo tradizione, con fieno, orzo, mais ed erba medica, coltivati sui terreni di proprietà con criteri naturali. Claudio Voarino, il titolare, ha unito la tradizione con-tadina paterna con la propria espe-rienza lavorativa giovanile in alcune macellerie della zona, aprendo così lo spaccio aziendale per la vendita diretta delle carni e dei salumi.

QUELLA FILOSOFIA DEL MANGIAR SANOLa filosofia che ispira Claudio e i suoi familiari risiede nell’importanza del mangiar sano e ha portato la famiglia Voarino ad un importante investi-mento economico per la realizzazio-ne di una stalla a stabulazione libera per i vitelli destinati alla macellazio-ne, con box non sovraffollati e dotata di recinto esterno. Per produrre carne buona e genuina, inoltre, curano con impegno l’ali-mentazione degli animali, utilizzan-do cereali e foraggi da loro coltivati.Tra i prodotti d’eccellenza spiccano gli arrosti, il filetto e lo spezzatino di carne bovina di razza Piemontese, le braciole e le costate di carne suina e, tra i salumi, il salame contadino e il salame all’aglio e peperoncino.

CON LA FATTORIA DIDATTICA SI SCOPRONO I SAPORICascina Lisindrea si trova in via Santo Stefano 7 a Vicoforte, in provincia di Cuneo, dove è pos-sibile degustare ed acquistare di-

rettamente carni fresche e carni trasformate in salumi, dal sapore e fragranza di un tempo. L’azienda svolge, inoltre, l’atti-vità di Fattoria Didattica pro-ponendo giornate di incontro in

cui vengono illustrati i rapporti fra le varie componenti della ca-tena alimentare per scoprire le caratteristiche e le particolarità del ciclo di vita degli animali e della loro alimentazione.

LA CAMPAGNA AMICA ARRIVA IN SPIAGGIA

A Rosolina frutta tra gli ombrelloni con l’azienda Guidarini

A Rosolina Mare, punta di diamante del turismo polesano, la frutta fresca arriva in spiaggia. Un servizio innovativo per vacanzieri e cittadini che coinvolge undici bag-ni del lungomare e un nuovo punto vendita estivo rifornito da aziende agricole del territorio certificate Campagna Amica. In spiaggia sono disponibili vaschette monoporzion-ate con anguria e melone già tag-liati e sbucciati, pronti al consumo, confezionati direttamente presso l’azienda Guidarini, accreditata come Punto Campagna Amica, in porzioni da 300 grammi senza conservanti né zuccheri aggiunti e con forchettina in dotazione. Il prodotto viene conseg-nato fresco ogni mattina in tutti gli

stabilimenti che espongono la locan-dina dell’iniziativa. Il punto vendita propone invece ortofrutta di stagione e si trova in posizione comoda per i villeggianti che tornano dalla spiag-gia. Pratici anche gli orari che preve-dono anche aperture serali fino alle 22.30. Questa iniziativa ha un valore molto importante perché rilancia i prodotti tipici locali e la nostra eco-nomia, offrendo un valore aggiunto al nostro territorio. Rosolina rappre-senta una vetrina che porta molto turismo nazionale ed internazionale ed è giusto utilizzarla per dare visi-bilità alle eccellenze agroalimentari che caratterizzano il territorio e per promuovere la filiera cortissima dal produttore al consumatore.

FONDAZIONE

ANNO III - N°17 - LUGLIO/AGOSTO

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6 7IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

FATTORIA DEL BENESSERE - Marina Faraone

“L’INTEGRALISTA” DELLE LECCORNIE ABRUZZESIMETTE NEL PIATTO CAMPAGNA AMICALo chef Marrangoni serve prodotti degli agricoltori nel suo ristorante “Ekk” di Castel Sant’AngeloGli ingredienti delle sue particolari ricette vengono acquistati al mercato di Campagna Amica di Pesaro

storante a Castel Sant’Angelo che si chiama EKK ... nulla di esotico ma solo un dialettismo abruzzese che significa “qui” (più km zero di cosi!), a settembre vorrebbe apri-re un secondo punto di ristoro di fronte all’uscita dell'A14 Teramo-Giulianova, nella speranza di at-tirare la clientela tipo “Camogli” o “Rustichella” in nome del cibo sano gustoso e locale.

UNA BOTTEGA IN… CANTIEREAl momento Gabriele acquista i prodotti di Campagna Amica al mercato di Pesaro ma sta già stu-diando una nuova formula che prevederebbe anche l’apertura di una bottega di Campagna Amica di fianco al nuovo ristorante.L’esperienza di questa persona si commenta da sola e ci conferma ancora una volta che cibo sano, so-stenibile, fantasia, capacità impren-ditoriale, coraggio, fatica e rispetto per il cittadino, alla fine sono gli ingredienti di una ricetta “stellata”.

Gabriele Marrangoni viene dai più definito “l’integra-lista delle specialità abruz-zesi”. Forse per questo

motivo, per primo in Abruzzo, ha sposato l’idea di Campagna Amica nel piatto. Prima di tutto Gabrie-le è uno chef o “scie’f”, come ama descriversi ironicamente sul suo sito web (www.gabrielemarrango-ni.it). Non ho avuto il piacere di incontrarlo di persona e di apprez-zare i suoi piatti ma la sua fama di grande cultore del cibo sano ge-nuino a km zero e delle sue ricet-te gustose è giunta fino a Roma e quindi l’ho cercato al telefono, ri-promettendomi di non rinunciare alle sue cene tipiche che, in questo mese di agosto, “celebrano” il tar-tufo estivo.

NUOVI STIMOLI PER LA CLIENTELALui ha le idee molto chiare e subito mi dice che l'adesione a Campagna Amica nel Piatto è stata voluta for-temente da lui perché, in primis, ama il suo territorio e ama pro-muoverlo in tutte le sue peculiarità e crede fortemente nella sostenibi-lità del cibo, anche come fenome-no culturale e – aggiunge – “mai come ora è importante cerare nuo-vi stimoli per la clientela”. Mi ac-corgo che le sue parole gli escono dal cuore. E’ un uomo appassiona-to e conosce bene le persone con cui ha contatti quotidiani. Sarà per questo che si rinnova in continua-zione? Curioso nel suo sito inter-net e ho la conferma del fatto che Gabriele unisce all’arte in cucina anche una grande dote di comuni-cazione, creatività e fantasia. E lui evidentemente è sulla strada giusta dal momento che oltre a questo ri-Punto

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“Cibo sano, fantasia e rispetto per il cittadino sono le componenti di una cucina “stellata”

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Raffaella Cantagalli - CAMPAGNA AMICA NEL PIATTO

ANNO III - N°17 - LUGLIO/AGOSTO

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Noi ci mettiamo i prodotti

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esperienza a tavola!

DIVENTARE RISTORANTE“CAMPAGNA AMICANEL PIATTO”È IMPORTANTE PERCHÉ:

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“ricette con prodotti agricoli italian

i”nel piatto

CAMPAGNA AMICA NEL PIATTOItaliano, locale, sostenibile

Pubbl_CAnelPiatto_210x297:Layout 1 4-04-2012 11:28 Pagina 1

CAMPAGNA AMICA APRE…BOTTEGA ANCHE SULLA RIVIERA ROMAGNOLALa struttura è stata inaugurata a Cervia con ospite speciale il “turista per caso” Patrizio RoversiOltre ai prodotti firmati dagli agricoltori italiani in vendita anche il parmigiano delle aziende terremotate

LE NUOVE BOTTEGHE

“COSÌ RIPORTIAMO L’AGRICOLTURA AL CENTRO” “Con questo progetto, che si af-fianca alla vendita diretta nelle aziende agricole e ai mercati con-tadini a km zero – spiega il pre-sidente Coldiretti Ravenna, Mas-similiano Pederzoli – vogliamo riportare l’agricoltura al centro, ridare redditività ai produttori. Ma anche offrire nuove e stabili opportunità ai consumatori che in bottega potranno acquistare

Un nuovo punto di riferi-mento per la filiera agri-cola tutta italiana è stato inaugurato in via Nazario

Sauro 150, lungo il porto canale di Cervia: è la prima Bottega di Campagna Amica della riviera romagnola. Dopo l’introduzione del celebre “turista per caso” Pa-trizio Roversi, che sulle note dei canterini del Folklore di Roma-gna ha elogiato la filiera corta e il km zero, i titolari dell’azienda agricola La Polita nonché gesto-ri della Bottega, Paola e Onorio, hanno proceduto al taglio del nastro insieme al presidente Col-diretti Ravenna, Massimiliano Pederzoli, alle altre personalità invitate e a numerosi villeggianti e residenti. La bottega di Paola e Onorio a si caratterizza come punto vendita spiccatamente sta-gionale e a km zero: sui banchi si troveranno infatti soprattutto prodotti freschi, in particolare ortofrutta (compresa la frutta di quarta gamma) ma anche pasta di grano romagnolo, olio di Brisi-ghella, vino e latticini a km zero.

alimenti genuini, garantiti e al giusto prezzo”. La Bottega, aper-ta tutti i giorni dalle 8 alle 13 e dalle 16 alle 23 (anche domenica mattina), proporrà solo alimenti certificati, garantiti dal produtto-re, di origine locale e italiana di alta qualità. Sulla riviera inoltre la Bottega di Cervia fungerà an-che da “punto solidarietà” pro zone terremotate vendendo il Parmigiano Reggiano salvato dai caseifici colpiti dal sisma.

I Farmers Market, le Aziende agricole, gli Agriturismi e le Cooperative in vendita diretta che al Mese di Luglio hanno aderito alla rete nazionale delle imprese a marchio “PUNTO CAMPAGNA AMICA” sono:

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ANNO III - N°17 - LUGLIO/AGOSTO

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Prezzo Amico vuol dire che nei Punti Campagna Amica quello che paghi corrisponde davvero al valore di quello che compri. E su questo ci mettiamo la firma!

SMS Consumatori è un servizio del Ministero delle politiche agricole e alimentche confronta i prezzi medi di alcuni prodotti agroalimentari italiani. I prodotti classificati nel paniere del Ministero sono generici (ad esempio: aglio, zucchine, mele, latte, pollo). I prodotti generici dei Punti Campagna Amica sono confrontabili con quelli del servizio SMS consumatori e hanno sempre un prezzo inferiore del 30% rispetto a quello medio nazionale.

Molti prodotti dei Punti Campagna Amica non sono generici e perciò non sono confrontabili col servizio SMS consumatori perché hanno caratteristiche produttive speciali:

In ogni caso, i produttori agricoli sono a disposizione per dare tutte le informazioni utili ai consumatori.

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• sono fatti artigianalmente secondo le tradizioni locali;• provengono da animali allevati con cura e nel rispetto del

loro benessere; • sono coltivati secondo metodi biologici e biodinamici; • rappresentano varietà e specie locali; • rispettano la tradizione, la storia e la cultura del territorio; • provengono da animali alimentati con mangimi e foraggi

NO OGM; • sono prodotti a qualità certificata (DOP; IGP; DOCG…)

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I “Cibi d’Italia” invadono Roma. Dal 27 al 30 settembre 2012 Fon-dazione Campagna Amica porterà nel cuore della Capitale, al mer-

cato al Circo Massimo, il meglio dei prodotti di qualità firmati dagli agri-coltori italiani. In un contesto stori-co unico al mondo, si racconterà ai consumatori il valore autentico delle produzioni agricole italiane, attraver-so le loro fasi. Il cibo, il territorio, il saper fare, le tradizioni locali, in altre parole “Campagna Amica” è la ri-sposta all’omologazione alimentare e culturale che la globalizzazione impo-ne. Se si vogliono dare risposte vere in termini di sicurezza alimentare e ambientale, di tipicità, di risorse uti-li per il territorio, le sue peculiarità, l’arte, la storia, il paesaggio, la profes-sionalità dei nostri imprenditori agri-coli, come elementi di sviluppo della società, diventa fondamentale che la società stessa ne tocchi concretamen-te il significato e il valore. Fondazione Campagna Amica attraverso la prima edizione di “Cibi d’Italia” vuole far entrare in tutto questo i consuma-tori di Roma, per arrivare attraverso le edizioni successive all’Expo 2015, dove l’alimentazione e l’ambiente saranno i protagonisti. Agricoltura

I “CIBI D’ITALIA” INVADONO ROMACON IL MEGLIO DEL MADE IN ITALYDal 27 al 30 settembre quattro giorni di iniziative promosse dalla Fondazione Campagna AmicaAl Circo Massimo verranno assegnati gli Oscar Green 2012, i premi per l’innovazione in agricoltura

italiana è produzione di cibo buo-no e sicuro, gestione del territorio, educazione alimentare, tutela della biodiversità, produzioni di fonti ener-getiche rinnovabili, produzioni eco-nomicamente sostenibili, molto altro.

UN PROGRAMMA RICCO DI INIZIATIVENella quattro giorni di “Cibi d’Ita-lia” (orari: il 27 settembre dalle ore 18 alle 24; il 28 e 29 dalle 10 alle 24; il 30 dalle 10 alle 22) verranno mes-se in campo numerosissime iniziati-ve che hanno l’obiettivo fondamen-tale di far tornare a casa i cittadini consumatori che decideranno di immergersi nell’agricoltura italia-na con le scarpe un po’ sporche di terra, con un profumo intenso sulle dita, con un gusto piacevole nel pa-lato, con un pensiero per il migliore amico. L’agricoltura sarà cibo, orto, giardino, cultura, natura, biodiver-sità, ma anche tecnologia, sicurez-za alimentare, ambientale, storia, arte, innovazione, da vivere in mille modi. Sono previste infatti occa-sioni di degustazioni di olio, frutta, formaggi, vini, alle attività cultura-li di “Educazione alla Campagna Amica” dedicate ai più piccoli.

TUTTI A LEZIONE DI CULTURA DEL VERDECi saranno corsi di giardinaggio, orticoltura, ma anche di cultura del verde; sarà presente la libreria dell’agricoltura e del buon cibo italiano. Ogni regione italiana si rappre-senterà attraverso il meglio delle produzioni agricole, offerte agri-turistiche, racconti dei territori più conosciuti e meno abituali. I cittadini potranno imparare note di sicurezza alimentare in semina-ri ad hoc, ma potranno anche sco-prire chi sull’agroalimentare blef-fa di più, con il primo “premio della vergogna”. Nell’ambito dell’iniziativa si terrà anche l’assegnazione degli Oscar Green 2012, i premi all’innova-zione imprenditoriale in agricol-tura. Non mancheranno, infine, iniziative benefiche: è stato siglato un accordo con la Lega del Filo d’oro che vedrà una raccolta fon-di attraverso la vendita della pasta della Bontà (solo da grani italiani). Inoltre si sta organizzando il con-corso: Campagna Amica CHEF: le migliori ricette made in Italy dall’ingrediente all’idea.

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Sara Paraluppi - EVENTI

GLI SPAZI DEI “CIBI D’ITALIA”SPAZIO COME TERRITORIO: modelli culturali standardizzati e indistinti allontanano le persone dalla percezione delle proprie radici. Bisogna restituire loro il senso di appartenenza al proprio territo-rio ma anche far capire che non ci sono “confini invalicabili, né mondi incompati-bili” che la prospettiva non può essere che il rispetto reciproco tra diverse culture.

SPAZIO COME LUOGO DI PRODUZIONE: le aziende agricole, i caseifici, le cantine, i forni, sono i luoghi dove la natura trova nell’uomo e nella sua tecnologia un potente alleato per pro-durre i cibi della nostra quotidiana alimentazione e del piacere di gustare un’infinità di sapori nati dal lavoro delle aziende agricole.

SPAZIO COME LUOGO DI CONSUMO: dove si mangia, come si mangia. Il luogo dove si consuma il cibo de-limita non solo uno spazio fisico, ma anche una modalità ed una qualità sia del rapporto con il cibo stesso e con i commensali, che della stessa tipologia di alimenti che vengono consumati.

ANNO III - N°17 - LUGLIO/AGOSTO

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Page 8: notiziario_luglio-agosto

CON L’ALTA CUCINA DI TASTE OF ROMAL’URBE DIVENTA CAPITALE DEL GUSTOAll’Auditorium Parco della Musica sbarca dal 20 al 23 settembre il Festival dell’enogastronomiaUna vetrina per la ristorazione d’eccellenza che ha conquistato appassionati in tutto il mondo

Dopo tre edizioni di grande successo a Milano Taste Fe-stival, la celebrazione della cucina di eccellenza, giun-

ge a Roma. Dal 20 al 23 settembre l’alta cucina si sposterà nei giardini pensili dell’Auditorium Parco della Musica che ospiteranno la versione romana del più grande Restaurant Festival del mondo (www.tasteofro-ma.it). Per quattro giorni il pubbli-co si farà trasportare da assaggi di alta cucina, brindisi con i migliori vini e tanto divertimento. Dodici fra i migliori ristoranti della città per la prima volta insieme per pro-porre a tutti gli appassionati del-la buona tavola e dell’alta cucina un’esperienza gourmet assoluta-mente unica, insieme a oltre ses-santa produttori e aziende che of-friranno un’abbondante selezione di prodotti e destinazioni gourmet. Già palcoscenico internaziona-le per cinema, musica e cultura, Roma diventerà così anche capitale del gusto e del buon convivio.

TRA ASSAGGI E SHOWCOOKING INNOVATIVOTaste of Roma sarà la vetrina della ristorazione romana d’eccellenza e il Parco della Musica lo scenario che ospiterà gli chef che meglio la rappresentano. Un parco giochi del gusto, un pic-nic di lusso dove di-vertirsi spostandosi da un ristorante all’altro, un ambiente informale in cui gustare i piatti preferiti rilas-sandosi tra arredi di design. Taste of Roma sarà una festa: i gourmet potranno appagare le più sfrenate velleità culinarie, i curiosi avvicinar-si in modo divertente e informale all’alta cucina. Taste of Roma, infat-ti, offrirà anche un ricco program-

ma di showcooking innovativo e interattivo con maestri di fama in-ternazionale e corsi di cucina. Chi parteciperà a Taste of Roma potrà cimentarsi “mani in pasta” con l’au-silio di chef trainer e con tante atti-vità dedicate ai bimbi.

TANTE DEGUSTAZIONI CON UN OCCHIO ALL’AMBIENTEOgni ristorante proporrà tre specia-li piatti, per l’occasione studiati in formato “antipasto” – Taste appun-to – maggiormente rappresentativi della propria filosofia culinaria e che promuovono ingredienti loca-

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li e stagionali. In questo modo il pubblico potrà divertirsi costruen-do il proprio menu, giocando con i 36 piatti proposti e avere così un assaggio di alta cucina. Per tutte le degustazioni sarano usate stovi-glie interamente biodegradabili e compostabili con un impatto am-bientale praticamente nullo. Tutti gli accessori sono prodotti in Italia con materie prime di origine vege-tale interamente derivate da risorse rinnovabili. Dopo aver ospitato go-lose portate, questi materiali termi-neranno la loro vita trasformandosi in innocuo fertilizzante.

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EVENTI

ANNO III - N°17 - LUGLIO/AGOSTO

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APPi nostri agriturismo silicanotantissimoApp o Widget? Come volete voi, tanto in qualsiasi caso con due click

o due touch ecco a voi tutti gli Agriturismo di Terranostra Campagna Amica nel palmo della vostra mano. Come sono, cose c’è intorno, quanto costano,

cosa si mangia, quel che si vede, divisi per regione, per provincia, con un bel sistema di ricerca per trovare subito il vostro prossimo week end,

la vostra cena o la vostra vacanza in tutt’Italia. Noi ci siamo veramente applicati, ora vi aspettiamo!

Collegati al sito Terranostra e scarica la App sul tuo SmartphoneWWW.TerrANoSTrA.IT/App

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La biodiversità delle razze su-ine italiane si è fortemente assottigliata nell’ultimo se-colo: basti pensare che all’i-

nizio del ‘900 erano allevate più di 20 varietà autoctone, più un numero imprecisato di sottorazze. Nel 1918 la Mora Romagnola, razza che si ritiene fu introdotta in Italia con le invasioni barbari-che, era diffusa in tutto il Nord per un totale di 335.000 capi; trent’anni dopo, soprattutto a causa dell’importazione dei più precoci e prolifici maiali Yor-kshire inglesi, ne erano rimasti 22.000, concentrati nelle provin-ce di Forlì e Ravenna. Il trend è proseguito, e mentre numerose razze indigene scomparivano a fronte della diffusione dei Large White e di altre tipologie nordi-che, arriviamo agli anni Novan-ta, con una popolazione di soli 18 esemplari, per giunta tutti in un solo allevamento con elevato tasso di consanguineità. È solo grazie alla caparbietà dell’allevatore Mario Lazzari, coadiuvato dal WWF Italia e dall’Università di Torino, che si è riusciti a recuperare la Mora Romagnola, di cui oggi vengono allevati circa 800 capi.

ANIMALI ROBUSTI, SI ADATTANO A TUTTI I CLIMINel panorama zootecnico na-zionale, si tratta di una razza di assoluto interesse per le qualità delle carni, pregiate quanto quel-le di altre razze “nere” come il Casertano, il Nero dei Nebrodi e altri suini diffusi ad esempio in Umbria. Anche in questo caso si tratta di animali che prediligono

RAZZA MORA ROMAGNOLA E BIODIVERSITÀ,DAI CAMPI UNA STORIA A LIETO FINEDiffusissima nel passato, la pregiata varietà di suini ha rischiato l’estinzione prima di essere salvataLa carni sono particolarmente adatte alla stagionatura per produrre salami, prosciutti e cotechini

l’allevamento a ciclo chiuso, pa-scolando allo stato brado; sono suini molto robusti che hanno un’eccellente adattabilità a con-dizioni climatiche difficili. Il rovescio della medaglia è dato dalla scarsa prolificità delle scro-fe, che oltretutto sono mediocri allattatrici, e dall’ingrassamento tardivo; gli incroci con gli Yor-kshire inglesi, i Fumati di Ro-

magna, sono assai più voraci e precoci, e costituiscono una ti-pologia comunque interessante.

DAL COLORE AGLI OCCHI, ECCO I TRATTI DISTINTIVIA parte la colorazione, le caratte-ristiche distintive della Mora Ro-magnola sono la cresta di setole sulla schiena, gli occhi a mandor-la, la dentatura simile a quella del cinghiale e la particolare con-formazione delle orecchie, paral-lele alla testa. La piena maturità si ha intorno ai 18 mesi, quando il suino pesa cir-ca 250-300 chilogrammi; la resa al macello è intorno al 90%. In attesa della certificazione DOP (la domanda è stata presenta-ta dal Consorzio di Tutela nel 2005), la Mora Romagnola è, dal 2006, Presidio Slow Food. Le carni si distinguono già a vista per la marezzatura e il colore, e il contenuto e la qualità del grasso, in massima parte separato dalla massa magra, conferiscono gran-di profumi e dolcezza. Si presta particolarmente alla stagionatura, e prosciutti, sala-mi e cotechini ottenuti da que-sta razza sono particolarmente pregiati. Non sia scordato il nome di Ma-rio Lazzari, se nell’impressio-nante rosa delle eccellenze suine della regione (Parma, Zibello, Felino, e ancora la Salama da sugo di Ferrara, la Mortadella Bologna Igp, la Coppa piacenti-na oltre a prodotti più esoterici come il crudo di Langhirano col gambetto e il Canossello della val d’Enza) possiamo annoverare an-che i salumi di Mora Romagnola.

Fabio Cagnetti - ITINERARI DEL GUSTO

Dai 335mila capi del 1918 si è scesi negli anni fino a 18. Poi la rinascita grazie alla testardia di un allevatore

ANNO III - N°17 - LUGLIO/AGOSTO

Il punto d’incontrotra produttore e consumatore

www.campagnamica.it

Sono tanti i fattori che determinano la qualità di quello chemangi. Prima di tutto l’origine! Fare la spesa nei PuntiCampagna Amica significa un’alimentazione fatta di pro-dotti agricoli locali, freschi e gustosi che rispettano le tra-dizioni culinarie e seguono il ritmo delle stagioni. Se ciòche mangi non fa migliaia di chilometri per raggiungere latua tavola sicuramente è più buono e più salutare: avereaccesso a un cibo migliore, che non contenga OGM, si-gnifica scegliere il circuito di punti vendita con il marchiodi Punto Campagna Amica. Significa una “spesa giusta”per te e per tutti noi.

Nei Punti Campagna Amica hai la certezza di fare la spesada persone che garantiscono la genuinità e la filiera deiprodotti del loro banco. Questo significa anche una giustainformazione: conosci i prodotti agricoli che acquisti per-ché conosci chi li produce e puoi avere con lui un rapportosemplicemente leale, basato sulla fiducia reciproca. Inol-tre l’assenza di intermediazioni permette di ottenere il mi-glior rapporto qualità-prezzo, quello che noi chiamiamoPrezzo Amico!

Prodotti agricoli localie di stagione

Italianial 100%

Dal produttore al consumatoresenza intermediari

Ci guadagni tue ci guadagna l’ambiente

Nel nostro paese il clima, la natura e la nostra millenariastoria enogastronomia offrono un patrimonio alimentareunico al mondo. Scegliere prodotti agricoli italiani significaper te una sana e corretta alimentazione, per noi nuoveopportunità di sviluppo equo e sostenibile.Oggi poter dire: “io mangio italiano” è un privilegio chepuoi permetterti sempre di più grazie ai Punti CampagnaAmica.

Con la vendita diretta dei Punti Campagna Amica ci gua-dagnano il gusto, la genuinità e la freschezza, ma ci gua-dagna anche l’ambiente! Sia per i metodi di produzione,sia perché, non essendo sottoposti a lunghi trasporti, néa interminabili stoccaggi in celle frigo, né a manipolazioniindustriali, i prodotti che acquisti non incidono sull’inqui-namento atmosferico.Ecco perché, scegliendo i Punti Campagna Amica, parte-cipi a un’economia naturale, più sostenibile per tutti.

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aderisce al

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Stefano Masini - LETTO PER VOI

Oggi che le aspettative sa-lutistiche e le prescrizioni nutrizionali tornano ad at-tualizzare il peccato di gola,

mostrando chiunque non osservi le regole imposte da diete dimagranti come un potenziale attentatore con-tro il proprio corpo e la società, la lettura di Gola. Storia di un peccato capitale (Florent Quellier, Ed. Deda-lo, p. 224, € 22,00) rivela tutto il suo interesse nel decolpevolizzare chi mangia attraverso un racconto che attraversa l’Europa a partire dall’età di mezzo, ricchissimo di citazioni let-terarie, impreziosito di raffigurazio-ni ed allegorie e capace di proporre come icona la nuova legittimazione sociale del piacere a tavola in quan-to sia legato al territorio ed alla sua dimensione identitaria oltre che alla cultura del moderno gourmet al termine di un serio apprendistato educativo. In effetti, a partire dal Medioevo, quello della gola è un vi-zio capitale che si oppone al digiuno quale pratica ricercata in una società fortemente segnata dall’influenza re-ligiosa: né è casuale che la rappresen-tazione iconografica dell’inferno sia caratterizzata da fuoco e fumo ispi-randosi al mondo delle cucine. Ed è un peccato di ricchi e di potenti, che consiste nell’eccesso di vino e di vivande, nell’avidità e nell’intempe-ranza: tanto più biasimevole quando sia il clero ad essere protagonista delle voluttà del ventre.

DUE MODELLI CONTRAPPOSTILo scontro confessionale che si con-suma in Europa richiama anche l’i-pocrisia della dieta di magro che la Chiesa cattolica impone nel periodo quaresimale denunciato, da parte della tradizione luterana, in ragione

della diffusione di ricette prelibate e condite con ogni genere di delizie. Perennemente sconvolto da carestie, il Medioevo è, del resto, al centro dell’utopia della cuccagna, quale terra d’abbondanza, contrada im-maginaria dove è ignota l’idea stessa di fame e di fatica per accedere ad una felicità tutta terrena ancora una volta contro le costrizioni e le penitenze alimentari. In ogni caso la Chiesa ha sempre riconosciuto che l’assunzione di cibo sia qualco-sa di naturale e che la convivialità costituisca una forma essenziale di integrazione sociale: la condanna va soltanto al desiderio disordinato che degrada l’uomo al piano della bestialità. Ciò segna il distacco dal modello anglosassone di cultura protestante, ancora oggi estranea alla rappresentazione della buona tavola come arte franco-italiana del buon vivere e occasione di ispi-razione di arte, lettere e pittura. Nell’Europa settentrionale, scrive l’autore (p. 81) “la carne di maiale deve il suo successo non al sapore, ma alla plasticità, che permette al macellaio di prepararle in cubetti, in bastoncini, in salsicce rosse, in polpette...”.

UN MEDITERRANEO RICCO DI SAPORIÈ anche vero, però, al di là del possibile legame tra etica cattolica e piacere gastronomico, che l’Eu-ropa mediterranea sia decisamente più ricca di prodotti tipici e tra-dizionali e di diversità alimenta-ri. Non c’è dubbio, pertanto, che l’attenzione per il mangiar bene sia legata alla sensibilità diffusa in Ita-lia e in Francia a partire dal XVII secolo come dimostrano disserta-zioni e trattati, libri di cucina e cro-

TRA I PECCATORI E I BUONGUSTAI:VIZI E VIRTÙ DEL MANGIAR SANO E BENE

nache gastronomiche, poiché “se le buone maniere a tavola si giudica-no anche dal modo di esprimersi, il saper mangiare implica ugualmen-te l’arte di saper parlare delle qua-lità di un vino o di una pietanza e delle relative sensazioni gustative” (p. 112).Inoltre, il ghiotto e, cioè, chi ama mangiar cose buone, allora come oggi “deve conoscere l’origi-ne geografica delle derrate di qua-lità che consuma: burro di Trégor, cappone del Maine, fegato grasso di Strasburgo, vino di Champa-gne...” (p. 114). Se l’obiettivo di mantenere delle generose rotondi-tà appartiene ai segreti della bellez-za delle dame d’alta corte o al culto popolare dei bimbi paffutelli fino agli esordi del novecento, l’ingordo privo della capacità di controllare i proprio istinti si trova sempre più ai margini di una società divisa in caste.

LA RIVOLUZIONE DI BRILLAT SAVARINÈ ad un giurista (Jean Anthelme Brillat Savarin) che si deve, però, il merito di aver decretato il successo del discorso gastronomico presen-tato come una scienza coltivata da buongustai educati alla fisiologia del gusto, basandosi su osservazio-ni e sperimentazioni, perché: “gli animali si nutrono, l’uomo mangia e solo l’uomo di spirito sa mangia-re” (p. 155). A questo punto è or-mai aperta la riflessione sui nostri giorni, quando il cibo diventa spes-so occasione di itinerari gastrono-mici, di percorsi educativi nelle fattorie didattiche e di piacevoli letture o conversazioni, in quanto è sempre l’alibi culturale che si pre-senta come moderno canone capa-ce di soddisfare la gola.

Florent Quellier ripercorre la storia del rapporto dell’uomo con la tavola dal medioevo fino ai giorni nostri“Chi ama mangiar cose buone deve conoscere l’origine geografica delle derrate di qualità che consuma”

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CON CIBI D’ITALIA L’AGRICOLTURATORNA AL CENTRO DEL NOSTRO PAESELa vetrina del vero Made in Italy, distintivo e autentico, si presenta a Roma al Circo MassimoUn evento unico nel suo genere che coinvolgerà produttori agricoli e cittadini consumatori

L’attività della Fondazio-ne – così come l’abbiamo realizzata sino ad oggi – si inserisce in uno scenario

complesso che occorre atten-tamente considerare per poter comprendere in modo adeguato il ruolo attuale e potenziale eser-citato dall’agricoltura nella nostra società.Negli ultimi decenni si è consu-mato un cambiamento radicale nelle abitudini quotidiane dei cittadini italiani che ha prodotto nuove percezioni nei confronti della campagna, della sua peculia-rità produttiva e del ruolo che ri-veste sul piano economico e della qualità della vita di tutti noi.In questo sommovimento che ha accompagnato e assecondato l’af-fermarsi del modello industriale, prima, e postindustriale, poi, la campagna si è allontanata dall’o-rizzonte economico, culturale, an-tropologico e dei cittadini – utenti – consumatori.Un ruolo non secondario in que-sto processo di allontanamento è stato svolto dalla Grande Di-stribuzione Organizzata che ha assunto una funzione egemonica nella distribuzione e nella vendi-ta di prodotti che prescindono da criteri di stagionalità e sono poco comprensibili in quanto a origine e modello produttivo. In questo scenario, storicamente, solo le grandi crisi energetiche, le emergenze ecologiche e le ca-tastrofi naturali hanno permesso che il tema della campagna, del suo sfruttamento e della sua pe-culiarità, venga posto di nuovo in una posizione centrale nel dibatti-to politico, economico e culturale.

UN’INVERSIONE DI TENDENZACon la nostra grande manifesta-zione del Circo Massimo – che abbiamo voluto denominare “Cibi d’Italia” – vogliamo invertire que-sta tendenza. Vogliamo rimettere al centro dell’attenzione l’agricol-tura del nostro Paese come risorsa utile, necessaria e conveniente per tutti. Vogliamo, cioè, mettere sotto i riflettori quell’agricoltura che ha radici nei nostri territori e che è la vera espressione del Made in Italy alimentare. E quindi con l’appun-tamento di Settembre, Fondazione, ha chiamato a raccolta a Roma le migliori energie e i principali atto-ri, che nel corso di questi anni, più di altri, si sono battuti per questa agricoltura. Che è l’agricoltura che si sta orientando verso un nuovo e diverso modello di sviluppo capace di riconciliare i bisogni e le esigen-ze profonde dei cittadini con quelle del loro contesto culturale e territo-riale, sia in termini di scelte alimen-tari e sia in termini di nuovi stili di vita.

TRA GUSTO E SALUTEE quindi, all’interno della nostra rappresentazione al Circo Massimo:• troveremo produttori agricoli

che offrono in vendita diretta cibi e alimenti dalle proprie aziende, senza intermediari;• mangeremo cibi di qualità, autentici, stagionali, non OGM, tipici, con forte legame al proprio territorio di origine e sicuri perché garantiti da Fondazione Campagna Amica;• scopriremo che quello che si mangia è più gustoso perché prodotto con metodi agronomici tradizionali e più equo perché senza manipolazioni industriali;• conosceremo nuovi agricoltori, che aderiscono alla nostra Rete, orgogliosi di aver accettato regole molto rigorose in tema di comportamenti verso la tutela dell’ambiente, della salubrità e della qualità produttiva.Ed insieme con le centinaia di mi-gliaia di cittadini e viaggiatori che parteciperanno con noi a questo evento, unico nel suo genere, riaf-fermeremo con forza che il cibo non è solo una merce qualsiasi, ma un bene comune, come dice spesso il nostro Presidente Marini, un valore fondante su cui poter conciliare gli interessi della collettività con quelli dell’agricoltura tipica e responsabi-le del nostro bellissimo Paese.

Semplici ed utili manuali per approfondire con praticità lecuriosità ed i temi più ricorrenti del momento che riguardano

la campagna e i modi per viverla al meglio anche in città.i tascabilidi Campagna Amica

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COMPOSTIAMOCI MEGLIOANCHE A CASAL’arte del compostaggio domesticoCome aiutare l’ambiente con il compostaggiodomestico dei rifiuti organici. Pag. 16

LA CULTURA DEL KM ZEROPer una spesa consapevolee responsabileUn’ampia panoramica sui temi del consumoterritoriale e sui riferimenti storici e normativi delKm zero. Pag. 60

FAR CRESCERE IL FUTUROAgriasilo, la nuova frontiera della multifunzionalitàTutte le informazioni utili per intraprendere unnuovo modo di fare azienda. Pag. 132

SAPER VENDEREDal campo alla tavolaUna guida per i produttori che voglionointraprendere l’attività di vendita diretta conprofessionalità. Pag. 64

ORTO AMICOLa rete degli Orti Urbani di Campagna AmicaCome riscoprire la cultura del cibo e il benesseredell’ambiente attraverso la cura di un ortourbano. Pag. 84

CAMPAGNA AMICA NEL PIATTOItaliano, locale, sostenibileLa Rete di ristoranti che valorizza la filieraagricola italiana e promuove la qualità della veracucina tradizionale. Pag. 28

L a l e t t u r a s o s t e n i b i l e p e r u n c o n s u m o c o n s a p e v o l e

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