ROTARY INTERNATIONAL
Distretto 2071 Italia
Segreteria Telefonica h24:
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La Lizza, 1 — Siena
0577.382111
Conviviali
2° e 4° Martedì
altre riunioni
1° e 3° Martedì
n. 11
GIUGNO 2017
ANNATA
2016 - 2017
noti
zie
2
Governatore 2016/2017 Distretto 2071: Alessandro Vignani
Presidente: STEVEN VERHELST
Vice presidente: Massimo Mazzini
Presidente eletto: Paolo Frezzotti
Past President: Marco Andreassi
Segretario: Carlo Peruzzi
Prefetto: Carlo Salvadori
Tesoriere: Claudio Magagnoli
Consiglieri: Gian Luigi Gori Savellini, Mario Lorenzoni, Curzio Mazzi, Fabrizio Rossi
Commissioni:
Amministrazione del Club: Claudio Magagnoli (Presidente), Carlo Peruzzi, Carlo Salvadori
Sviluppo Effettivo: Alessandro Piccolomini (Presidente), Antonio Cottini, Vincenzo Pagano, Silvia Trapassi
Fondazione Rotary: Paolo Almi (Presidente), Stefano Burroni, Patrizia Morbidi Progetti: Stefano Fabbri (Presidente), Alessandro Cinughi de’Pazzi, Luigi Verre
Pubbliche Relazioni: Andrea Santini (Presidente), Antonio Cinotti, Rodolfo Donzelli, Ettore Pellegrini
Istruttore del Club: Arnaldo Atzeni Delegato Interact: Curzio Mazzi Responsabile Ufficio Stampa: Andrea Santini Responsabile sito internet e social media: Antonio Cinotti
Redazione: Antonio Cinotti - Rodolfo Donzelli - Ettore Pellegrini - Andrea Santini
Hanno collaborato a questo numero: Raffaele Bonanni
Fotografie: Carlo Salvadori , Silvia Trapassi e Claudio Giomini
Impaginazione e grafica: Andrea Santini
in questo numero
2 Organigramma e indice
3 ... dalla redazione...
4 ...quarantanni e non sentirli...
5 Benvenuto a...
6, 7 Lettera di Luglio del Governatore Giampaolo Ladu
8, 9 Conviviale del 6 Giugno
10, 11 Conviviale del 13 Giugno
12, 13, 14 Conviviale del Passaggio del 20 Giugno
15 In breve...
16 Intervento di Steven Verhelst alla Conviviale del Passaggio
17 Intervento di Paolo Frezzotti alla Conviviale del Passaggio
18, 19 “Dai Sumeri allo Smartphone” di Raffaele Bonanni
20, 21 Premio Internazionale Chigiana Rotary
22 Ricorrenze
23 Parlano di noi
in copertina nella foto di Carlo Salvadori
un primo piano del nostro Presidente
3
A conclusione di
u n ’ a n n a t a
densa di ap-
puntamenti e di attività, mi
prendo la libertà di occupa-
re un po’ di spazio della no-
stra “rivista”, per dire che
anche la nostra Commis-
sione si trova a fare il punto
della situazione ed un mini-
mo di bilancio che, necessa-
riamente, investe il biennio
in cui ci siamo presi l’onere
e l’onore di gestire le pub-
bliche relazioni del Club.
Molte cose sono cambiate e
tante le novità che spe-
riamo abbiano riscosso il
favore della maggioranza
dei soci. Nella prima re-
lazione consegnata al Go-
vernatore, due anni orsono,
ci eravamo dati degli o-
biettivi su due direttrici
principali: una sul fronte
della comunicazione inter-
na e l’altra su quella ester-
na, con l’impegno di dare
priorità alla prima, per poi
affrontare, in un momento
successivo la seconda. Al
termine del primo anno,
confortati dal parere di
molti di voi, abbiamo avuto
la sensazione di aver lavo-
rato abbastanza bene, ma
mancavano ancora alcuni
tasselli che dovevano trova-
re la loro posizione. Infatti
per quanto concerne la co-
municazione interna erava-
mo intervenuti con incisi-
vità sull’organo ufficiale del
club, rendendolo sempre
più accattivante sia per i
contenuti che per la veste
grafica, restava, però, an-
cora da dare una immagi-
ne ed una funzionalità più
moderna ed efficiente al
nostro sito - creato e ben
curato per molti anni dal
nostro ex socio Francesco
Moris, che ringraziamo
ancora - in modo da ren-
derlo ancora più aderen-
te ai tempi che, in tema di
informatica, corrono mol-
to veloci. Antonio Cinotti,
con la collaborazione di
un professionista esterno,
ha portato a conclusione
un prodotto del quale pos-
siamo essere assoluta-
mente soddisfatti, inoltre
ha riorganizzato ed otti-
mizzato la nostra presen-
za sui social media. E’ a
lui, new entry nel club e
nella commissione, che
va il mio primo grazie per
l’impegno profuso. Ma in
questo ultimo anno ab-
biamo avuto anche i primi
risultati confortanti anche
sul fronte della comu-
nicazione esterna, che
non aveva quasi mai rag-
giunto questo grado di in-
cisività. Questo, grazie,
come già detto, ad una
presenza discreta, ma co-
stante sui social media,
ma soprattutto attraverso
una maggiore presenza
sui media locali (stampa,
radio-tv e online press).
Per onestà, per quanto ri-
guarda La Nazione, devo
dare merito al Presidente
Steven Verhelst, per come
è riuscito ad instaurare
buoni rapporti sia con il
capo servizio che con al-
cuni suoi collaboratori. Per
di più Steven non ci ha lesi-
nato occasioni e argomenti
da fornire ai media… Oltre
al già citato Antonio Cinot-
ti, devo ringraziare tutti i
componenti della com-
missione: Ettore Pellegrini,
puntuale e preparatissimo
sugli argomenti di storia e
d’arte a lui sempre con-
geniali, ma soprattutto Ro-
dolfo Donzelli, un
“Collaboratore di lusso”, ve-
ramente insostituibile: indi-
spensabile per la sua e-
sperienza, sempre presente
e disponibile a scrivere re-
soconti esaustivi su relazio-
ni, talvolta anche difficili
da riportare su carta, con
la sinteticità che lo spazio
del giornale imponeva. I
successi, se ci sono stati,
sono frutto di un lavoro di
squadra e ci danno la cari-
ca anche per il prossimo
anno, nella speranza di po-
ter integrare il team con
nuove forze. Infine ringra-
zio i collaboratori “esterni”
del bollettino che hanno
contribuito a rendere più
interessante il “prodotto fi-
nale” e tra loro soprattutto
Raffaele Bonanni, che non
ha fatto mai mancare il suo
apporto con importanti ed
interessanti contribuiti su i
più disparati argomenti, a
testimonianza della vi-
vacità e dello spirito di col-
laborazione del nostro club
a tutti i livelli, con una invi-
diabile trasversalità ge-
nerazionale, forse unica, o
quanto meno molto rara.
(A.S.)
Voluto dal Rotary Club Siena e dal Distretto 207 (in seguito cambierà il codice in
2070), il 24 Luglio del 1977 iniziava la sua attività il nostro bellissimo Club. Tanto
tempo è passato, ma la vivacità e la coesione sono sempre le caratteristiche che
molti ci riconoscono e tutti ci invidiano e il bilancio di questa ultima annata lo te-
stimonia. Il clima degli inizi, che ci raccontano i nostri Soci Fondatori, non è ovvia-
mente replicabile, per una serie di motivi, come il numero fortunatamente incre-
mentato (ma non troppo) una inevitabile, ma auspicabile differenza generaziona-
le tra i soci, ecc. Però ci sentiamo di affermare che in pochi club l’integrazione dei
nuovi soci è così facile e piacevole come da noi.
La pagina che dedichiamo a questo evento non vuole essere che l’inizio di una se-
rie di contributi - che attendiamo anche e soprattutto da chi ha più esperienza -
che si succederanno con frequenza durante l’annata appena iniziata. Volevamo
solo ricordare, tempestivamente, questa data così importante per il Club e la foto
della consegna della Carta avvenuta l’11 Febbraio 1978, un po’ sbiadita e vagamen-
te romantica, come si addice ai vecchi documenti, testimonia il profondo legame
che tutti noi abbiamo con le nostre tradizioni, che rinnoviamo attraverso la con-
sultazione del libro che Raffaele Bonanni curò per il 25° - dal quale abbiamo tratto
la foto in questione - e che rappresenta una memoria della nostra storia as-
solutamente insostituibile al servizio delle nuove generazioni di rotariani.
Auguri al Club e mille di questi giorni. (A.S.)
4
un benvenuto nel Club a
STEFANO CECCUZZI
Categoria: Credito e Finanza, Banche ed Istituti di Credito
Nato a Siena
Sposato con Annalisa Franci
Figli: Federico e Pier Francesco
Presentato da Curzio Mazzi
ALESANDRO GABBIAI
Categoria: Quadro Direttivo Bancario, Area Segreteria Generale Banca MPS
Nato a Siena
Sposato con Daniela Francioni
Figli: Duccio e Sofia
Presentato da Sandro Senni
PIETRO RUBEGNI
Categoria: Insegnamento Universitario; Prof. Ordinario di Dermatologia
Nato a Siena
Sposato con Alessandra Morbidi
Figli: Giovanni e Edoardo
Presentato da Massimo Mazzini
CORRADO VERSACE
Categoria: Commercio, gioelleria e oreficeria
Nato a Polistena (RC)
Sposato con Claudia Iannello
Figli: Ludovica, Elisabetta e Ginevra
Presentato da Nicola Ghini
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6
7
8
Conviviale del 6 Giugno
“La scoperta di un’opera del Borromini a Siena”
Relatore
Prof.ssa Machtelt Brüggen Israëls
La relazione della prof.ssa Machtelt Bruggen Israels è stata una vera
sorpresa, molto apprezzata dai presenti, che Non si aspettavano cer-
to di sentire da una olandese descrivere con estrema lucidità perso-
ne, fatti e luoghi del senese, sì da ricostruire uno spaccato della sto-
ria della nostra città , che ancora oggi si riverbera con tutta la sua
rilevanza. La scoperta di due disegni
del Borromini, che secondo gli studio-
si si sono indubbiamente concretizzati
nella realizzazione di due cappelle nel-
la Chiesa di S.Martino a Siena, uno nella navata principale e l'altro
nella sacrestia, hanno messo in evidenza, a detta della relatrice,
l'impronta del grande architetto a Siena ed hanno sollecitato l'ana-
lisi sulla committenza. L'attribuzione al Papa Alessandro VII Chigi è
stata ben presto accantonata e grazie all'evidenza degli stemmi fi-
guranti al vertice delle cappelle, sembra inequivocabile che l'incari-
co al Borromini pervenne dal vescovo Ambrogio Landucci, sacrista
dell'anzidetto Papa e nativo di Montefollonico, desideroso di con-
tribuire alla bellezza di Siena, con opere affidate al più grande ar-
chitetto dell'epoca , anche se con tutta probabilità sono state rea-
lizzate da altri sulle tracce dei menzionati disegni. I rapporti tra A-
lessandro VII e il vescovo Landucci sono stati illustrati con dovizia di particolari e la relatrice non
ha mancato di menzionare come il vescovo abbia scelto di far posizionare le anzidette cappelle
nella Chiesa di S.Martino, una delle più antiche e belle di Siena, atta quindi a far degnamente ri-
cordare il proprio casato. L'amore del Landucci nei confronti del territorio senese è dimostrato
altresì dall' impulso da lui dato ad altri interventi significativi, quali la
torre del convento di Lecceto. (R.D.)
Uno dei numerosi punti di interesse della relazione della Prof.ssa
Bruggen Israelis, è stata l’ampio riferimento all’opera del Borromini
nella Chiesa di San Martino, una delle più belle di Siena, ma sicura-
mente non molto conosciuta ed apprezzata dal grande pubblico,
“distratto” dalle altre perle della nostra città. Un sito pieno di storia e
di opere d’arte - alcune della quali ricordate dalla relatrice, come per
esempio La Circoncisione opera di Guido Reni - alcune anche con sto-
rie curiose ed avventurose come il San Sebastiano del Guercino, dan-
neggiata da un incendio proprio in occasione del suo ritorno a Siena.
La descrizione della Relatrice si è attenuta al tema della serata for-
nendo alla platea molti interessanti spunti anche sulla figura ed alcu-
ne debolezze e curiosità del Vescovo Ambrogio Landucci, Sacrista di
Papa Alessandro VII. (A.S.)
9
OSPITI DEL CLUB: 2
OSPITI DI SOCI: 1
CONIUGI: 6
SOCI: 25
10
13 Giugno
“Conviviale senza relatore”
La Taverna di Vagliagli
A conclusione di questa annata densa di attività e di appuntamenti
interessanti, il Presidente Verhelst ha voluto organizzare una sim-
patica conviviale informale, che ha, ancora una volta, dimostrato
come il nostro club goda di ottima salute e che l’armonia tra i soci,
che regna sovrana, è il migliore propellente per perseguire nel migliore dei modi gli scopi canonici
del Rotary. Infatti una leadership che può contare sulla collaborazione di una base il più possibile
allargata e coesa, non può che essere vincente ed il clima di amicizia del nostro club ne è la più
tangibile dimostrazione. La partecipazione alla serata dei coniugi (ospiti di Adriana Verhelst) ha
contribuito alla riuscita della conviviale. (A.S.)
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CONIUGI: 28
SOCI: 38
12
20 Giugno
“Conviviale Passaggio delle Consegne”
Come nella tradizione è stata una serata bella e coinvolgen-
te, anche se non sono mancati spunti che la hanno resa de-
gna di essere ricordata in maniera particolare. L'ampissima
presenza di soci, dei coniugi, dell'assistente del Governato-
re, dei rappresentanti dei Club Service e di ospiti hanno
dato da subito la misura dell'ottimo clima esistente nella
nostra Associazione , della soddisfazione per quanto realizzato nella gestione passata, oltre che
nella fiducia su ciò che verrà posto in essere dalla nuova dirigenza del Club. Mentre un quintetto
d’archi ha accompagnato i momenti salienti della riunione e su di un apposito schermo sono
"scivolate" le immagini degli eventi più significativi che hanno contrassegnato la stagione passata.
Il Presidente ha dato inizio alla cerimonia con la consegna della massima onorificenza rotariana,
"Paul Harris Fellow", a Francesco Moris, di recente uscito dalla compagine essendosi trasferito in
altra città, per la cura dedicata in lunghi anni alla gestione e all’aggiornamento del sito informatico
del Club e alla dott.ssa Vittoria Doretti, medico, ideatrice di “Codice Rosa”, oggetto, fra l’altro, del
più importante service dell’annata. Successivamente sono stati immessi nella compagine quattro
nuovi soci (Stefano Ceccuzzi, Alessandro Gabbiai, Pietro Rubegni e Corrado Versace) che hanno
presentato anche le rispettive consorti, agevolando in tal modo la conoscenza diretta da parte di
tutti i presenti ed indirettamente allineandosi a quella linea che ha trovato piena consacrazione
questo anno, di una presenza attiva delle " Ragazze del Rotary" che, sotto la spinta della moglie
del Presidente, Adriana, sono state di supporto importante per svariate iniziative della nostra As-
sociazione. Il discorso di commiato di Steven, apertosi con un caldo ringraziamento per l'appog-
gio incondizionato sempre avuto dalla consorte, ha ripercorso brevemente i tanti eventi impor-
tanti che hanno contrassegnato la vita del Club, concludendosi, con malcelata commozione, in un
abbraccio a tutti i soci , con particolare riguardo ai membri del Consiglio e delle Commissioni che
lo hanno aiutato a portare avanti una annata da ricordare. Paolo Frezzotti, ricevuto il “Collare“ si è
succintamente presentato alla compagine ringraziando il suo predecessore per l’opera svolta ed i
soci per la fiducia accordatagli, assicurando che la sua azione ,nel solco di quella della passata
gestione,sarà sempre rispettosa delle specificità del nostro Club, specie nel prossimo anno in cui
ricorre il quarantesimo anniversario dalla fondazione del Club. Dopo aver indicato in grandi linee
alcune iniziative che vorrebbe perseguire con la partecipa-
zione del Consiglio, ha chiesto l’aiuto di tutti i soci rappre-
sentando che l’armonia esistente nel nostro ambiente è
un grandissimo valore, che potrà consentirci di raggiun-
gere significativi risultati sia per quanto attiene la vita so-
ciale che per la considerazione dal contesto esterno.
(R.D.)
OSPITI DEL CLUB: 25
SOCI IN COMPENSAZIONE: 2+1 CONIU-
GE
OSPITI DI SOCI: 10
CONIUGI: 35
SOCI: 54
13
14
15
In una cornice bella ed un clima amichevole alla Fattoria dei
Barbi, è avvenuto il Passaggio delle
Consegne tra il Presidente David Fio-
rentini e Duccio Gabbiai. Presente una
delegazione del nostro Club guidata
dal Presidente, ritratto nella foto nel
momento del suo intervento.
in breve...
Patrizia Morbidi lascia la presidenza della gloriosa società del Costone do-
po 12 anni di intensa e proficua attività. La decisione di Patrizia di passare
il testimone era nell’aria da tempo ed aveva indicato, tra l’altro, quello che
secondo lei sarebbe dovuto essere il suo successore. Ovviamente resterà
nel Comitato Esecutivo continuando ad operare nell’interesse della società,
proseguendo la tradizione familiare che ha unito l’amore per il sodalizio
all’invidiabile esperienza imprenditoriale. A Patrizia vanno i nostri più sin-
ceri complimenti per il lavoro svolto.
Un ulteriore riconoscimento attribuito al nostro Socio Onorario Rino
Rappuoli, l’”European Inventor Award”, premio promosso dall’Ufficio
Europeo dei Brevetti (E.P.O. European Pattern Office) con sede a Mo-
naco di Baviera. Nel corso della cerimonia di consegna avvenuta a
Venezia è stato detto: “ ...i suoi brevetti, basati sulla genomica, hanno
salvato milioni di vite nel mondo, hanno sconfitto diverse malattie e han-
no dato vita ad un nuovo metodo nella creazione dei vaccini”. Un onore
per Siena e per il nostro Club. Complimenti vivissimi.
Il 21 Giugno scorso alla presenza del Presidente Verhelst, l’Istruttore
del Club ha convocato tre dei soci che sono entrati nell’annata al fine di
illustrare le finalità e gli scopi del Rotary. Non sono mancate riflessioni
su come funziona il nostro club, sugli impegni di frequenza e collabora-
zione che ci si aspetta dalle nuove forze. Questa è solo la prima delle
riunioni che il Presidente uscente ha intenzione di indire con gli altri
soci di più recente cooptazione.
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Il mio discorso di chiusura non può che iniziare con i ringraziamenti e, consentitemi, la prima persona che mi sento di ringraziare è la mia amata moglie Adriana. Quando fui eletto Presidente nell’autunno del 2014 chiesi ovviamente a lei di darmi una mano ma non potevo né pensare né
pretendere che l’avrebbe fatto come poi ha fatto. É stata semplicemente sempre presente a tutte le con-viviali non solo quelle del Club, ma anche a quelle del Raggruppamento Toscana 4 e quelle Distrettuali ove era gradita o richiesta la sua presenza. Lieverd, olan-dese per Tesoro,non ti dirò mai grazie di avermi sop-portato e supportato ma ti dico semplicemente Grazie per quello che hai fatto per me !!!! E poi dicono che gli Olandesi sono di ghiaccio eh…?! Ora passo al mio con-siglio e le Commissioni, Antonio Cottini mi dice che so-no un accentratore e in parte può essere vero ma so-no anche molto consapevole che senza un buon Con-siglio e Commissioni non si va da nessuna parte, un’ulteriore prova di questo l’ho avuta proprio in que-sti ultimi giorni della mia presidenza… Voglio chiama-re tutto il Consiglio qui per consegnarvi un piccolo pensiero, GianLuigi Gori Savellini, Curzio Mazzi, Mario Lorenzoni, Fabrizio Rossi, il Tesoriere Claudio Maga-gnoli, il Prefetto Carlo Salvadori, il Vice Presidente Massimo Mazzini, il Presidente Incoming Paolo Frez-zotti, il Segretario Carlo Peruzzi, vorrei, senza togliere niente a nessuno, fare un ringraziamento particolare a Carlo, è stato un po’ una scommessa quando gli chiesi di farmi da Segretario, perché entrato da pochissimo nel Club, è stato invece un Segretario perfet-to,preciso, discreto e puntuale. Grazie Carlo !!! Ringra-zio anche le Commissioni per il lavoro svolto e per-mettetemi di citare una Commissione in Particolare: la Commissione Pubbliche Relazioni. I 4 membri, Anto-nio Cinotti, Rodolfo Donzelli, Ettore Pellegrini sotto la guida magistrale del Presidente Andrea Santini hanno svolto un lavoro impressionante. Non solo hanno rin-novato completamente il nostro sito, seppure con l’aiuto di una ditta esterna, ma sono anche riusciti a pubblicare ogni mese il Nostro Bolllettino entro il 5 del mese successivo, mantenendo l’impegno preso e vi posso assicurare che non è roba da poco. Ora vorrei fare un brevissimo riassunto della mia anna-ta,brevissimo perché l’avete vissuta essendo sempre stati presenti in tanti, vi ringrazio per il rispetto che a-vete avuto per me e il mio consiglio. Ho cercato di af-frontare l’annata lavorando su tanti aspetti di un Club Service, Riunioni Conviviali con Relatori di un certo li-vello come Marcello Lunelli Proprietario delle Cantine Ferrari oppure L’ambasciatore Britannico Jill Morris per non dimenticarci il Prof. Ettore Bergamini, Oliviero
Toscani, Riccardo Illy e Lorenzo Bini Smaghi, anche la Conviviale del nostro Socio Luigi Marroni Amministra-tore Delegato CONSIP è stata particolarmente inte-ressante, ho voluto sopratutto variare molto per cer-care di accontentare più Soci possibile, anche alle riu-nioni di Caminetto ho inserito spesso dei relatori no-stri interni come Paolo Almi,Stefano Fabbri, Arnaldo Atzeni, Luca Venturi, Alfredo Mandarini e Antonio Ci-notti o anche relatori esterni come il Prof Balestracci, Paolo Tiezzi Mazzoni della Stella Maestri e Paolo To-foli, per rendere il caminetto più appetibile e meno noioso. Come sapete ho voluto affrontare anche il rinnovo del nostro Stendardo e del nostro sito Internet. Anche la stampa della rubrica dei Soci era u-na cosa che volevamo affrontare da tempo e invito i Soci che ne sono ancora sproviste di chiederla al Se-gretario. Abbiamo già avuto dei suggerimenti per mi-gliorala ancora, del tipo di aggiungere il nome del co-niuge o compagno al nome del socio. Ci siamo anche divertiti credo durante le varie uscite, dalla Divina Bellezza in piazza Duomo alla mostra di Palazzo Stroz-zi a Firenze di Ai Wei Wei con finale al Teatro Verdi per assistere al musical “Il marchese del Grillo” con Enrico Montesano, dal Museo dell’acqua e visita ai bottini alla splendida gita in Olanda. La cosa che per-sonalmente ho trovato più importante dell’annata, oltre all’azione interna, era di cercare di riuscire a rac-cogliere fondi per fare Service, fare Service è come si usa dire oggi il nostro Core Business la nostra attività principale come dice il nostro motto Serve above Self, Servire al di sopra di ogni interesse personale. É chia-ro che con le nostre sole risorse le possibilità di fare sono limitate, ma con un minimo di sforzo di Fundrai-sing siamo stati in grado di raddoppiare i nostri fondi destinati al Servire .Con un evento, due gare di Golf e un torneo di Burraco abbiamo raccolto più di 20.000,00 euro oltre alle 18-20 mila euro disponibili ogni anno. É chiaro che non voglio mettere bocca sul-la gestione dei futuri Presidenti ma credo che la rac-colta fondi deve essere sempre presente in ogni an-nata Rotariana. Potrebbe essere anche un idea di cre-are una commissione Fundraising. Voglio finire con u-na battuta autoironica, non so se verrà percepito per-che il mio senso del umorismo è molto anglosassone ma ci provo…..Qualcuno si ricorda sicuramente che un anno fa terminai il mio discorso inaugurale citando Papa Francesco con una sua frase: Pregate per me. Voglio chiudere la mia annata con una frase di un al-trettanto grande della terra Il Sig. Francesco Totti Er Pupone: Spegnere la luce non è facile, adesso ho pau-ra e ho bisogno di voi…, passsatemi la battuta. Grazie a tutti! Tratto dal discorso di chiusura del Presidente Steven Verhelst (N.d.R.)
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Non vi nascondo la mia emo-zione nell’indossare questo collare che per chiunque abbia fatto suoi, i principi rotariani non può non essere, massima espressione del servire. Servi-re infatti, mettersi a disposi-
zione degli altri, è uno delle nostri obiettivi e ho accettato l’onore che mi avete fatto nello scegliere me come presidente, perché lo rite-nevo un mio dovere di rotariano. Quest’ an-no ricorrono i 40 anni dalla fondazione del nostro Club, un Club prestigioso che ha volu-to e saputo portare avanti con successo un “life stile” rotariano, facendo conoscere il Ro-tary con iniziative importanti a livello locale e non solo. Ringrazio Steven ma con Lui tutti presidenti che mi hanno preceduto per l’impegno e la passione con la quale hanno “tenuto il timone” in questi numerosi anni sapendo raggiungere tanti traguardi e se-gnando la strada per chi li seguirà. Penso che seguire il solco della nostra tradizione armo-nizzandolo con le peculiarità personali, sia quello che un presidente debba fare, ed è quello che io farò. Le idee sono tante, nella mia vita ne ho sempre avute anche troppe il mio servizio forse non mi permetterà di po-terle realizzare tutte, ma sono sicuro che la vostra amicizia mi sosterrà e mi perdonerà per gli errori che potrò fare. Molte sono le at-tività nelle quali siamo coinvolti come Club: siamo coinvolti nel progetto Distrettuale, ma non solo, anche nazionale, a guida del nostro distretto, che riguarderà il diabete (screening a livello nazionale). Ancora vive il progetto Fenice per la ricostruzione delle zone terre-motate delle Marche, Umbria e Lazo. La mo-glie del governatore ci coinvolgerà in un pro-getto sull’autismo, malattia sempre più pre-sente nei service rotariani. Mi hanno chiesto di partecipare ad un global grant con Rotary Club Firenze Nord e altri rotary toscani per la prevenzione e cura delle malattie nella Re-pubblica Democratica del Congo. Mi hanno chiesto di partecipare con altri club toscani
alla campagna di prevenzione delle più im-portanti malattie oculari:“Ama la tua Vista prenditene cura” in collaborazione con la SOI Società Oftalmologica Italiana e sponsorizza-ta dalla Esselunga. Il nostro territorio, lo sa-pete meglio di me, in questi ultimi anni ha a-vuto un importante cambiamento, e non in meglio purtroppo, e trovo che il supporto che il nostro Club possa dare per incentivare la ri-presa, sia una scelta giusta e coerente con la nostra mission. A questo scopo il nostro Club supporterà iniziative come il “Siena Interna-tional Photo Award”mostra fotografica affer-matasi a livello internazionale e giunta alla terza edizione grazie alle capacità e all’impegno del nostro Socio Luca Venturi; sa-rà sponsor di iniziative ad integrazione di ap-parecchiature ad uso medicale per il tratta-mento del retinoblastoma, un tumore ocula-re dei bambini che se non curato uccide, per il quale Siena è punto di riferimento naziona-le ed internazionale all’interno dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese; sto lavo-rando ad un progetto che ci vede, primi in I-talia, nel creare un percorso turistico a Siena per persone non vedenti, coinvolgendo il Santa Maria della Scala; è mio impegno per-sonale supportare Istituzioni prestigiose cit-tadine per favorirne le attività e lo sviluppo. Siamo all’inizio le idee non mancano, il lavoro che ci attende è stimolante, lo faremo insie-me perché l’amicizia è il legante che consente di servire perché senza amicizia non c’è servi-zio. Ovviamente, non mancheranno gli eventi culturali e anche di semplice divertimento che ci daranno modo di stare insieme piace-volmente. Macchiavelli diceva “Ci sono uomi-ni che sanno tutto, peccato che questo è tut-to quello che sanno” non sono uno di quelli, mi piace imparare, per poi insegnare, l’ho fatto sempre nella mia vita, divertendomi, metto le mie capacità ed entusiasmo nella mia presidenza; adesso basta con le parole, servono i fatti, mettiamoci al lavoro.
Tratto dal discorso programmatico del Presidente Paolo Frezzotti (N.d.R.)
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La meraviglia degli sguardi a me rivolti, sia dagli adulti soprat-tutto dai bambini in età scolare, quando prendo appunti duran-te il colloquio preparatorio alla visita o scrivo le ricette, alter-nando le mie adorate stilografiche, asciugando il tutto con un tampone di carta assorbente, mi spingono a considerazioni di come il moderno possa far dimenticare velocemente il passato e nuovi strumenti possano rendere obsoleti altri strumenti che hanno impiegato secoli per perfezionarsi ed offrire alla umanità la capacità di comunicare e surrogare con la scrittura la memo-ria del presente che diventa via via il passato. L’evoluzione della scrittura, nata nella fine del IV millennio ad opera dei Sumeri come pittografica - cioè parola figurata mediante l’immagine - rispondendo a bisogni elementari ed i segni primitivi sono es-senzialmente il corpo umano, animali, figurazioni di elementi della vita come scene di caccia e strumenti come vasi, si sche-matizza divenendo successivamente cuneiforme e per ultimo, come la attuale, astratta. La Cuneiforme è in assoluto la più complicata perché alcuni segni sono ideogrammi esprimendo u-na idea mentre altri hanno valore fonetico e possono combinar-si. Nonostante tanta difficoltà nel 2° millennio diventa lingua in-ternazionale dimostrata dal ritrovamento in Egitto di tavolette cuneiformi. La scrittura all’inizio dell’era moderna era definita “arte grafica che insegna a tracciare elegantemente e con rego-le sicure le varie forme delle scrittura” identificandosi così nella calligrafia. Nelle materie di studio delle elementari era compre-sa la “calligrafia” che veniva anche premiata nella votazione ed era reclamizzata addirittura nelle pubblicità dei pennini nelle cartolerie o sulla stampa, mentre venivano lanciati slogan come “si scrive per gli altri e non per sé” ironizzando soprattutto sulla scrittura dei Medici che anche nei Farmacisti era spesso causa di indignazione per la difficoltà interpretativa, accadendo a volte di trovarsi fra le mani farmaci diversi dalla prescrizione. La evo-luzione va di pari passo con i materiali sui quali si scriveva dalla incisione sulla pietra (carattere lapidario) alle tavolette di ar-gilla, al papiro, alle tavolette cerate con lo stilo, alle pergame-ne con la penna d’oca fino al pennino da intingere, alla penna stilografica ed alle attuali Biro e Feltrelli. Come il problema, a suo tempo, fosse sentito a livello addirittura ministeriale lo rive-la il Regio Decreto dell’8 luglio 1888 n. 5678 e le successive mo-dificazioni nel quale si elencano le conoscenze necessarie per il conseguimento del Diploma di abilitazione all’insegnamento della “calligrafia” che doveva avere i seguenti pregi: corretta, chiara, uniforme nell’altezza, euritmica per la combinazione de-gli elementi ed infine disinvolta. Naturalmente la scrittura ha subito nel mondo tutta una serie di variazioni di forme e di ap-pendici fino ai cosiddetti “svolazzi”che rendevano illeggibili so-prattutto firme in calce a documenti tanto da autorizzare il tim-bro “firmato illeggibile” in vigore nella pubblica amministrazione del tempo ma non dobbiamo dimenticare quanto la calligrafia abbia dato alla giustizia formando una classe di specialisti nello studio e nel riconoscimento del modo di scrivere e addirittura nella classificazione caratteriale giungendo al “fammi vedere co-me scrivi e ti dirò che sei” in rubriche più o meno attendibili su alcuni settimanali. Gli stessi “pizzini “ in fondo, hanno perfetta-mente svolto il loro compito beffandosi dell’alta tecnologia poli-
ziesca. Ovviamente anche i pennini subirono delle modificazioni per corrispondere a determinate caratterizzazioni delle scrittu-re: Gotica Antica, delle Pergamene, Aldina, Romana, Coulèe, Cassinese-Longobarda, Cancelleresca, Gotica Moderna, Inglese posata, Inglese corsiva, Rotonda, Italiana che oggi, molto più numerose, sono riproposte in tutti i PC sulle nostre scrivanie. Per averne certezza basta guardare i vecchi diplomi delle varie scuole fino alle Università, tutti rigorosamente scritti a mano su carta pergamena con caratteri diversi per le varie dizioni sosti-tuiti oggi da anonimi fogli stampati e nel caso delle pagelle da messaggi inviati sui telefonini dei genitori! La necessità della scrittura nasce dunque all’età della pietra con le illustrazioni ru-pestri che servivano per tramandare la conoscenza delle conti-nue acquisizioni evolutive della vita e contemporaneamente per la necessità di comunicare ad altri non solo verbalmente. I-nizialmente con i geroglifici, ancora oggi con gli ideogrammi l’uomo ha sempre perseguito questa necessità non potendo più bastare la memoria degli anziani come ancora oggi si continua in alcuni mondi ancora non evoluti. Ma l’invenzione inizialmen-te della macchina da scrivere e ultimamente dei PC ha modifica-to radicalmente l’approccio alla scrittura nelle scuole di ogni grado e soprattutto nella documentaristica ad ogni livello. In al-tre parole non si scrive praticamente più dalla comparsa dappri-ma dei PC e in ultimo degli smartphone che ormai hanno sosti-tuto la penna educando le dita non a reggere lo strumento ma a pigiare su microscopici tasti tanto da creare nuove forme di pa-tologia ortopedica delle mani oltre al quasi fallimento delle po-ste italiane che si stanno trasformando in istituti bancari, enti previdenziali ed emettitori di carte di credito riducendo quasi all’impoverimento i tabaccai per la modestissima richiesta di francobolli, contribuendo così alla inutilità di un intero ministe-ro quale quello delle poste. Addirittura sono entrate in com-mercio penne biro che hanno un cuscinetto con cui battere sulle piccole lettere migliorando le prestazioni di chi madre natura ha dotato di grandi falangette. Chi scrive più cartoline? C’è anche del positivo in questo: finalmente tutto si può leggere (ovviamente con gli occhiali dopo una certa età) senza dover in-terpretare il foglio che si ha davanti spesso maledicendone l’autore. La mia passione per le stilografiche, nota agli amici, nasce sui banchi di scuola osservando le maestre che (noi con pennino su asta di legno e calamaio, boccetta di vetro inserita in un foro del banco che veniva caricata ogni mattina dal bidello, non sempre con la dovuta attenzione creando così sul banco di-screte colate colorate sulle quali spesso gli scritti subivano incre-sciose modificazioni di colore) con sussiego e lentamente svol-gevano il cappuccio della loro stilografica precedentemente ca-ricata in casa; ho iniziato con tutte quelle che riuscivo a trovare, successivamente selezionando progressivamente pezzi sempre più raffinati fino a quelli di valore storico ed artistico a produ-zione limitata, girando per mercatini più o meno importanti. Ne posseggo alcune di alto valore sentimentale, due in particolare: il premio di mio padre per l’esame di maturità, nel lontano 1955, fu una Aurora 88 con cappuccio d’oro avvolta nel panno giallo e custodita nel cilindro di alluminio azzurro che ancora og-gi la contiene in bella mostra nella bacheca ad esse dedicata; u-
le penne stilografiche sono già oggi soltanto oggetti di antiquariato?
di Raffaele Bonanni
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na seconda, regalatami da un amico, contenuta nel suo astuccio originale Tibaldi appartenuta alla mamma, accompagnata da un bigliet-to che recitava …..ha scritto tante lettere d’amore, ……… facendomi ricordare le tan-te emozioni e le trepidazioni nell’attesa delle risposte ai segretissimi bigliettini che si infilavano con destrezza nelle cartelle delle compa-gne o quelli inviati at-
traverso fratelli compiacenti o le lettere scritte di nascosto dei professori durante qualche lezione poco interessante e passate di mano in mano sotto il banco fino al destinatario/destinataria magari per chiedere un in-nocentissimo “ci vediamo alla uscita?, vieni al cinema nel po-meriggio?”, molto raramente ma sempre possibile:”vuoi stu-diare con me?, vieni a prende-re il gelato? ci vediamo alla messa domenica? “ Oggi le penne stilografiche so-no purtroppo ridotte ad oggetti di collezionismo, consentitemi per pochi romantici, con produttori che niente hanno a che fare con esse in omaggio a nomi altisonanti della moda e della gio-ielleria; alcune reggono dopo aver riconvertito la produzione anche alla sfera ed al feltrello (obbrobrio!) conservando tuttavia involucri conosciuti con caratteristiche e-videnzianti come la Clip a freccia della Parker, la Stella Bianca a sei punte della Montblanc, il Pellicano sul tetto della Peli-kan, la Clip a pallina della Scheffer, la Clip ad asta della Cartier e la sinuosa clip della Aurora il cui cappuccio è tuttora legger-mente ovoidale. Resistono per questo al-cuni nomi, molti italiani, sconosciuti ai più, che producono oggetti di altissima qualità in edizioni limitate come la Tibal-di che fornì a Gorbaciov e Reagan la pen-na n. 1 della serie I-999 per firmare il trattato antinucleare, la fiorentina Vi-sconti che abbina alla penna anche l’inchiostro in un delizioso cofanetto, l’Aurora che ha cercato di nobilitare la biro con il modello Thesi esposta nel Museo d’arte Moderna di N.Y.. Con piacere ed innegabile nostalgia vedo spesso in TV firmare do-cumenti di grande importanza con stilografiche che, terribile vi-
zio, cerco sempre di identifi-care, non riuscendoci quasi mai come osservando il Pre-sidente Trump nell’atto della firma, per l’accettazione del-la presidenza, con una penna rosso scura, sicuramente a-mericana, conoscendo il na-zionalismo del nuovo Presi-
dente. Come si è arrivati a ciò: non certo per le accuse di sporca-re le tasche delle giacche o delle borsette o per le macchie sulle mani da perdite del cappuccio essendo esse ormai un ricordo con il perfezionamento dei meccanismi di erogazione dei penni-ni o perché ormai raramente si trovano inchiostri (gli ultimi
affidabili sono della Pelikan) in particolare dopo la commercia-lizzazione delle “cartucce” che hanno sostituito sia i primi ser-batoi in gomma che venivano caricati con la piccola leva che era sul fianco della penna e successivamente i serbatoi a stantuffo con la vite. Non discuto gli innegabili vantaggi della tecnologia dell’era moderna: dalla velocità di trasmissione, alla chiarezza dello scritto, allo scambio di documenti e foto generando tuttavia le problematiche attuali degli sms nelle scuole: vedi foto di pro-fessoresse in mutande e pornografia strisciante con filmini girati nei bagni e lanciati a disposizione di tutti, giovanissime che si prostituiscono per pagarsi le ricariche e comperare beni di mo-da, scalpore per i suicidi di giovani e giovanissimi originati da ta-li pratiche, genitori inconsapevoli che si appellano alla giustizia ( ! ) per tentare di arginare – ma come ? – questo fenomeno im-ponente in aumento esponenziale. Finora non ho colto alcuna proposta reale e ragionevole di regolamentazione dell’uso di tali strumenti come, da tempo, la utilizzazione nei TV del cosiddetto “parental control” per impedire la ricezione di programmi per adulti, stante la tambureggiante campagna scandalistica dei me-dia che tuttavia non hanno finalità propositive. Oggi, soprat-tutto nelle scuole di secondo livello, sono presenti su tutti i ta-voli, banchi singoli o a coppia, computer collegati ad internet ed a stampanti per il normale svolgimento di temi, ricerche, dise-gni, prospetti e così via. I notai hanno programmi preparati e non scrivono più gli atti così come gli avvocati; gli ingegneri e gli architetti hanno programmi che richiedono memorie colos-sali rendendo superfluo il vecchio tavolo da disegno con tutti i suoi manovellismi; solo una modesta percentuale di medici continuano a scribacchiare sul ricettario privato da quando la macchina da scrivere è stata declassata ad oggetto obsoleto; a mio avviso era stato un tentativo di rendere leggibili le prescri-zioni: ho l’esempio della mia nipote, di sei anni, in prima ele-mentare che ha difficoltà a scrivere in corsivo impugnando u-na biro in modo assurdo con la mano ripiegata su sé stessa tan-to da obbligarla, per vedere lo scritto, a innaturali torsioni della testa mentre sulla tastiera del PC e del tablet viaggia magnifi-camente alla ricerca di giochi per bambine su internet ed anche per le prime ricerche a scuola. Ricordo nitidamente un grande Clinico Medico del passato, il Prof. Cesare Frugoni, che dopo la mia visita, lunga ed attentissima , dettò con un microfono alle segretarie la ricetta (gelosamente conservata) che firmò con sussiego, ovviamente, con penna stilografica di pregio. Per le povere penne, in tanto misero destino, posso azzardare un pa-rallelismo con gli orologi da taschino: facevano bella mostra con le loro catene nei panciotti di compostissimi signori, baffuti o meno, spesso nell’atto di consultarlo o di caricarlo; oggi solo su qualche abito da sera in particolari ambienti è possibile vedere qualche catena spuntare sotto la giacca. Dimenticavo un ulterio-re vantaggio dei PC: i grembiuli bianchi al mattino tornano a casa ancora bianchi, non più costellati di macchie nere più o meno grandi non richiedendo così il lavaggio giornaliero; in fon-do anche questo è un risparmio in tempi di crisi. (RB)
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PREMIO INTERNAZIONALE CHIGIANA
Grazie alla collaborazione fra i Rotary club senesi, alla promozione ed allo sviluppo seguito diret-
tamente dal nostro club ed al contributo del Distretto 2071, con grande soddisfazione possiamo
comunicare che è stato nuovamente istituito il “Premio Internazionale Accademia Musicale Chi-
giana”, riproposto con una organizzazione autonoma ed una forte impronta caratterizzante ri-
spetto ad analoghi premi. Il progetto è stato considerato come uno dei 4 progetti principali del
nostro distretto per l’anno 2016-2017.
L’incontro fra il Rotary e la Chigiana ha creato e creerà una sinergia virtuosa fra le nostre istituzio-
ni basata su un elevatissimo livello qualitativo e sulla risonanza mondiale, ponendosi come riferi-
mento di eccellenza del nostro Distretto proiettato, anche con questo evento, ai massimi livelli in-
ternazionali, come lastampa italiana ed estera stanno costantemente testimoniando, nella certez-
za di poter essere registi e non spettatori di grandi eventi.
Dopo il grande successo della selezione e delle tre audizioni che si sono svolte a Bruxelles, Mosca
e New York, a Siena il giorno 7 luglio, nel teatro dei Rinnovati, si terrà la “sfida” finale fra i due
finalisti che si esibiranno ciascuno in un pezzo da solisti ed uno con l’Orchestra Regionale Toscana
diretta da J. Stockhammer, che sarà l’occasione per celebrare l’apertura della stagione estiva Chi-
giana. Alla serata saranno presenti le principali teste giornalistiche internazionali e Sky arte che
realizzerà una trasmissione dedicata al Premio (www.premiochigiana.com).
Ai Rotariani sono stati riservati 100 posti in teatro. Fra questi 50 posti daranno accesso al buffet-
cena che si terrà nei prestigiosi locali della Fondazione Monte dei Paschi in Piazza del Campo.
Di seguito i prezzi dei biglietti:
buffet-cena h. 19,30 presso Palazzo Sansedoni & Concerto “ Premio Chigiana “ h. 21,15
Teatro dei Rinnovati - costo biglietto € 40,00
solo Concerto “ Premio Chigiana “ h. 21,15 Teatro dei Rinnovati costo biglietto € 25,00
Vi chiediamo, qualora interessati, di voler prenotare i biglietti entro il giorno Mercoledì
5 Luglio, rispondendo alla presente mail o direttamente al contatto del Segretario 347
9336918. Seguiranno istruzioni e modalità per l’ingresso all’ Evento.
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1 Paolo Frezzotti, Alessandra Pagano
2 Vieri Nuti
5 Simone Bonanni, Patrizia Rossi, Michela Venturi, Ludovica Versace
6 Albertina Nannini
7 Angelo Riccaboni, Cristina Giorgi
10 Paolo Nannini
11 Curzio Mazzi
12 Silvia Burroni e Antonio Cottini
14 Luigi Bocchi, Carlo Pierli
17 Lorenzo Mariani e Francesco Setacci
20 Jan Verhelst, Daniela Gabbiai
23 Guglielmo Centini e Claudia Pistolesi
24 Chiara Venturi
28 Matilde Almi
29 Annalisa Ceccuzzi
29 Eugenio Mazzi
compiono gli anni...
4 Pietro e Alessandra Rubegni
6 Mario e Lucia Valgimigli
10 Carlo e Raffaella Peruzzi
11 Patrizia Morbidi e Alessandro Zani
14 Giuseppe e Leonor Nuti
17 Angelo e Rebecca Riccaboni
19 Raffaele e Maria Bonanni,
27 Giovanni e Gabriella De Munari
29 Stefano e Silvia Burroni, Franco e Annamaria Vaselli, Stefano e
Annalisa Ceccuzzi
buon anniversario a...
LUGLIO
1 Federico Bianchi
2 Giovanni De Munari
3 Tiziana Magagnoli, Patrizia Morbidi, Egidio Bianchi
5 Paola Calise Piro
6 Elisabetta Versace
8 Francesca Casini
10 Maria Caterina Dei, Paolo Gori, Ciro Sirabella e Claudia Sirabella
11 Luigi Marroni e Camilla Scanu
12 Riccardo Mazzi
16 Sofia Peruzzi e Liliana Scanu
20 Stefano Fabbri
21 Patrizia Donzelli
22 Linda Frezzotti, Clara Setacci
25 Alessandra Rubegni
29 Flavia Mandarini
31 Costanza Mariani
buon anniversario a...
8 Marco e Liliana Scanu
10 Imre e Monalda Pesi
11 Steven e Adriana Verhelst
14 Andrea e Rita Capotorti
18 Paolo e Daniela Gori
24 Carlo e Claudia Pistolesi
29 Franco e Annamaria Vaselli, Paolo ed Elvira Almi
compiono gli anni... AGOSTO
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parlano di noi…
LA NAZIO
NE
RIVISTA DISTRETTUALE
www.rotarysienaest.com
PROGRAMMA LUGLIO - AGOSTO
Martedi 4 Luglio Conviviale “senza campana“ presso BORGO SCOPETO RELAIS, Strada Comunale 14 Siena – Vagliagli ,
Castelnuovo Berardenga. Nel cuore del Chianti con splendida vista su Siena.
Ore 20,00 Aperitivo
Ore 20,30 Cena
Martedi18 Luglio Conviviale “senza campana“ presso VILLA SCACCIAPENSIERI, Strada di Scacciapensieri, 10 Siena.
Ore 20,00 Aperitivo
Ore 20,30 Cena
Venerdi 28 Luglio Conviviale “senza campana “ presso YACHT CLUB PUNTA ALA, Loc. Il Porto, per ammirare un panora-
ma unico e un bellissimo tramonto sul mare.
Ore 20,00 Aperitivo
Ore 20,30 Cena
Martedi 29 Agosto Conviviale “senza campana “ presso la CERTOSA DI PONTIGNANO, Loc. Pontignano, 5 Castelnuovo
Berardenga.
Ore 20,00 Aperitivo
Ore 20,30 Cena
Vi informiamo che, per quanto riguarda la Conviviale del 28 Luglio a Punta Ala, potete comunicare perso-
nalmente alla Segreteria, eventuali Vostre difficoltà nel raggiungere la Location, così da poter ovviare a
tale situazione.
Sarà premura del Segretario inviarVi, prima dell’Evento, le modalità per raggiungere agevolmente lo Yacht
Club Punta Ala.
Raccomandiamo la massima tempestività nelle prenotazioni. Grazie