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Nuove Ipotesi n°8 Pasqua

Date post: 06-Mar-2016
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Nuove Ipotesi n°8 Pasqua
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Settimanale on line della Provincia Regionale di Agrigento N. 8 - PASQUA - 31 Marzo 2013 Sullo scioglimento dell’Ente Provincia un intervento del Presidente nazionale dell’Upi I consorzi di Comuni, altri posti di sottogoverno «In Sicilia si sta facendo una operazione di trasfor- mismo, una legge bandiera che non affronta i veri nodi e che non fa che aggiungere nuova burocrazia: anziché snellire le istituzioni, razio- nalizzando le Province, si ritorna ai liberi consorzi. E così si rischia di passare dalle 9 Province attuali a 33 Consorzi e 3 Città metropo- lìtane. Sarebbe questa la semplificazione? L’unica risultato della Legge Crocetta è il Commi ssariamento delle Province, la sostituzione della demo- crazia con il sottogoverno». Lo dichiara il Presidente del l’Upi, Antonio Saitta, a pro- posito della legge votata dalla Regione Siciliana, che rimanda di un anno la rifor- ma delle Province e sostitui- sce gli organi istituzionali eletti dal Popolo con i com- missari dalla Regione. «Ci chiediamo perché non si sia affrontato seriamente il tema dei costi della politi- ca e dell’ammini- strazione della Regione Sicilia na. Se si partisse dai dati del Mini - stero dell’Econo- mia, e non da inu- tili slogan, sareb- be chiarissimo a tutti dove interve- nire per ridurre la spesa pubblica re- gionale. La spesa della Re- gione Siciliana, nel 2012, è stata di oltre 9 miliardi di euro, quella dei Comuni di 4,5 miliardi e quella delle Province di 600 milioni. Il personale politico della Regione costa a ciascun cit- tadino siciliano quasi 33 euro l’anno, quello delle 9 Province insieme 3 euro. In regione sono assunti oltre 17 mila dipendenti, e 1’11 per cento sono dirigenti. Nelle Province lavorano 5 mila e 600 dipendenti, e i dirigenti sono 1’1,8 per cento del totale. Il personale delle Province costa 39 euro a ciascun cittadino siciliano, quello della Regione più di 320 euro e quello dei Comu ni quasi 300 euro. E’ evi- dente che se si deciderà di spostare il personale delle Province nella Regione o sui Comuni la spesa pubbli- ca aumenterà vertiginosa- mente. Resta poi una que- stione chiave, che continua ad essere quella sempre tra- scurata nelle annunciate riforme istituzionali, cioè il tema delle società e degli enti strumentali che sono il vero spreco della politica. La Regione siciliana, secon- do il censimento operato dal Dipartimento Sviluppo del Ministero del Tesoro, ne ha 206 che nel 2012 sono costati oltre 28 milioni di euro. Una spesa destinata per quasi il 90 per cento al pagamento dei costi dei Consigli di Amministrazio- ne, delle sedi, del personale. E’ evidente che qualunque riforma che abbia come obiettivo quello di affronta- re la riqualificazione della spesa deve partire da qui, altrimenti, come classe diri- gente del Paese, non siamo credibili. Messa così, la questione delle Province siciliane si riduce, al solito, ad una mera opera di distra- zione di massa». EDITORIALE EDITORIALE La chiusura delle Province Regionali una vittoria di Pirro Eugenio D’Orsi * Se guardiamo la realtà di Agrigento, io preferisco un Ente inutile ma con un bilancio in attivo e buoni amministrato- ri ad Enti utili ma che sono sull’orlo del fallimento e sono amministrati da perso- ne inutili. Crocetta si è adeguato alla moda, all’a- ria che tira, accontentando i grillino, ma si accorgeranno presto della sciocchezza che stanno facendo. La vera rivoluzione non è quella di chiu- dere le Province, ma sarebbe quella di eliminare i posti di sottogoverno, la reale riduzione per legge delle indennità dei deputati, il ridimensionamento delle pensioni d’oro ai dirigenti che lasciano il lavoro gio- vanissimi, per poi rientrare con le consu- lenze. Inoltre che ne sarà del perso- nale che ov- viamente re- sterà al suo po- sto e gli sti- pendi saranno regolarmente pagati, almeno lo si spera. Io dico cosa ne sarà del patrimonio immobiliare dell’Ente quali la caserma di discesa Roma ad Agrigento sede del Comando provinciale del Gruppo Carabinieri, che ne sarà dei 15 milioni di euro di avanzo di amministrazione che si trovano nel bilancio dell’Ente Provincia? Ed ancora che fine faranno i progetti che abbiamo in itinere? Chi scucirà i quattro milioni di euro che sono necessari per la progettazione pre- liminare dei lavori di ammodernamento della statale 189 che dovevano essere di nostra competenza? Parliamo della 640. Se questa statale la si sta raddoppiando il merito è della Provincia Regionale di Agrigento che negli anni si è adoperata per la sua rea- lizzazione come si sta adoperando oggi per la strada statale Agrigento – Palermo o per l’aeroporto il cui iter si è fermato davanti ad una politica ed a poteri som- mersi che non voglio lo scalo aereo. I Grillini cantano vittoria, ma la loro, mi sia consentito dirlo, è una vittoria di Pirro perché saranno tagliati fuori da tutti i giochi nella costituzione dei con- sigli di amministrazione. L’elezione indiretta farà si che le forze politiche tra- dizionali si accorderanno tra loro per la formazione degli organi di gestione. Si parla dell’arrivo di commissari nelle nove province siciliane. Pongo una domanda: perché non lasciare gli attuali Presidenti per continuità amministrati- va? Ma ciò sarebbe contro il pensiero crocettiano di occupare con i suoi pro- consoli le province. * Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Gli onorevoli Cascio, Di Mauro e Fontana smentiscono il Governatore Crocetta La Regione Sicilia ha urgente bisogno di un Governo vero e non di chiacchiere e proclami sulla chiusura delle Province “Plaudo alla manifestazione che tre dei nostri deputati hanno voluto, con- giuntamente, organizzare in un hotel di San Leone in merito a questa alluci- nante legge sulla chiusura delle Province. Gli onorevoli Di Mauro, Fontana e Cascio hanno voluto infor- mare gli agrigentina sull’assurda ed antieconomica legge voluta da Cro cetta. Ma quello che più preoccupa è una sua dichiarazione “sono più grilli- no dei grillini…” ci sembra un voler essere primadonna in tutto, anche nello sfasciare ciò che funziona». Commenta così il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D’Orsi, la manifestazione politica di sabato scorso dove al tavo- lo della presidenza sedevano Roberto Di Mauro (Mpa), Vincenzo Fontana (Pdl) e Salvatore Cascio (Pid), per contestare l’operato del governatore. Roberto Di Mauro molto chiaramente ha detto “…una proposta choc, una legge- manifesto che non ha nessuna sostanza e lascia molto preoccupati”. Di Mauro, Fontana e Cascio attaccano sull’assenza di risparmio e sull’elezio- ne degli organismi che costituiranno i futuri consorzi: un presidente, una giunta ed il Consiglio per ciascun nuovo organismo. «Le province hanno un personale che non può essere certo mandato a casa – dice l’on Fontana che è stato per 10 anni Presidente della Provincia di Agrigento - Le competenze dovranno essere garantite e quindi si spenderà lo stesso e non capisco dove saranno i risparmi che il Governatore strombaz- za con una girandola di numeri in cre- scendo da far venire il mal di testa». Enzo Fontana ha ricordato il disegno di legge, presentato all’Ars, che preve- de un drastico taglio del 50 per cento del numero dei consiglieri e degli as sessori provinciali riducendo altresì del 30 per cento gli emolumenti. I tre Deputati regionali sollevano seri dubbi anche sul numero di questi nuovi consorzi che dovranno essere regolati da una legge da varare entro il 31 dicembre di questo 2013. «Crocetta ha preannunciato la creazio- ne di tre aree metropolitana e cioè Palermo, Catania e Messina e tra 13- 14 consorzi – aggiunte l’on Fontana — sono convinto che ne nasceranno molti di più e che le spese lieviteran- no» «Nel testo della legge è previsto che un Consorzio deve avere come mini- mo 150 mila, abitanti, questo vuol dire - aggiunge Di Mauro - che in provin- cia di Agrigento ne nascerebbe tre: di sicuro Sciacca ed Agrigento ed il terzo tra Canicattì e Licatao». «L’aspetto più inquietante è che queste figure non saranno più eletti dai citta- dini — attacca Fontana — ma verran- no calati dall’alto come una sorta di sotto governo. Ed è fare un passo indietro. Si contesta tanto il “porcel- lum” e poi si prendono decisioni del genere». Infine l’on Cascio affrontando il com- missariamento negli enti lo definisce «Un periodo quasi indeterminato, per- ché si sa che inizierà a maggio ma non quando finirà». La manifestazione è stata conclusa da Roberto Di Mauro con un preciso affondoal Presidente Crocetta: «E una politica di annunci senza cose concre- te e le Province rientrano in questa casistica di banalità, la Regione ha bisogno di un Governo vero e che si impegni nel territorio, non di chiac- chiere e proclami». v.a. PAGINA 2 Un dossier UPI sui costi della Politica B B u u o o n n a a P P a a s s q q u u a a
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Page 1: Nuove Ipotesi n°8 Pasqua

Settimanale on line della

Provincia Regionale di AgrigentoN. 8 - PASQUA - 31 Marzo 2013

Sullo scioglimento dell’Ente Provincia un intervento del Presidente nazionale dell’Upi

I consorzi di Comuni, altri posti di sottogoverno«In Sicilia si sta facendouna operazione di trasfor-mismo, una legge bandierache non affronta i veri nodie che non fa che aggiungerenuova burocrazia: anzichésnellire le istituzioni, razio-nalizzando le Province, siritorna ai liberi consorzi. Ecosì si rischia di passaredalle 9 Province attuali a 33Consorzi e 3 Città metropo-lìtane. Sarebbe questa lasemplificazione?L’unica risultato dellaLegge Crocetta è il Commissariamento delle Province,la sostituzione della demo-crazia con il sottogoverno».Lo dichiara il Presidente dell’Upi, Antonio Saitta, a pro-posito della legge votatadalla Regione Siciliana, cherimanda di un anno la rifor-ma delle Province e sostitui-sce gli organi istituzionalieletti dal Popolo con i com-missari dalla Regione.«Ci chiediamo perché nonsi sia affrontato seriamenteil tema dei costi della politi-

ca e dell’ammini-strazione dellaRegione Siciliana. Se si partissedai dati del Mini -stero dell’Econo-mia, e non da inu-tili slogan, sareb-be chiarissimo atutti dove interve-nire per ridurre laspesa pubblica re-gionale. La spesa della Re-gione Siciliana, nel 2012, èstata di oltre 9 miliardi dieuro, quella dei Comuni di4,5 miliardi e quella delleProvince di 600 milioni. Ilpersonale politico dellaRegione costa a ciascun cit-tadino siciliano quasi 33euro l’anno, quello delle 9Province insieme 3 euro. Inregione sono assunti oltre17 mila dipendenti, e 1’11per cento sono dirigenti.Nelle Province lavorano 5mila e 600 dipendenti, e idirigenti sono 1’1,8 percento del totale. Il personaledelle Province costa 39 euro

a ciascun cittadino siciliano,quello della Regione più di320 euro e quello dei Comuni quasi 300 euro. E’ evi-dente che se si deciderà dispostare il personale delleProvince nella Regione osui Comuni la spesa pubbli-ca aumenterà vertiginosa-mente. Resta poi una que-stione chiave, che continuaad essere quella sempre tra-scurata nelle annunciateriforme istituzionali, cioè iltema delle società e deglienti strumentali che sono ilvero spreco della politica.La Regione siciliana, secon-do il censimento operato dal

Dipartimento Sviluppo delMinistero del Tesoro, ne ha206 che nel 2012 sonocostati oltre 28 milioni dieuro. Una spesa destinataper quasi il 90 per cento alpagamento dei costi deiConsigli di Amministrazio-ne, delle sedi, del personale.E’ evidente che qualunqueriforma che abbia comeobiettivo quello di affronta-re la riqualificazione dellaspesa deve partire da qui,altrimenti, come classe diri-gente del Paese, non siamocredibili. Messa così, laquestione delle Provincesiciliane si riduce, al solito,ad una mera opera di distra-zione di massa».

EDITORIALEEDITORIALE

La chiusura delleProvince Regionaliuna vittoria di PirroEugenio D’Orsi *Se guardiamo la realtà di Agrigento, iopreferisco un Ente inutile ma con unbilancio in attivo e buoni amministrato-ri ad Enti utili ma che sono sull’orlo delfallimento e sono amministrati da perso-ne inutili.Crocetta si è adeguato alla moda, all’a-ria che tira, accontentando i grillino, masi accorgeranno presto della sciocchezzache stanno facendo.La vera rivoluzione non è quella di chiu-dere le Province, ma sarebbe quella dieliminare i posti di sottogoverno, lareale riduzione per legge delle indennitàdei deputati, il ridimensionamento dellepensioni d’oro ai dirigenti che lascianoil lavoro gio-vanissimi, perpoi rientrarecon le consu-lenze.Inoltre che nesarà del perso-nale che ov-viamente re-sterà al suo po-sto e gli sti-pendi sarannoregolarmente pagati, almeno lo si spera.Io dico cosa ne sarà del patrimonioimmobiliare dell’Ente quali la casermadi discesa Roma ad Agrigento sede delComando provinciale del GruppoCarabinieri, che ne sarà dei 15 milioni dieuro di avanzo di amministrazione chesi trovano nel bilancio dell’EnteProvincia?Ed ancora che fine faranno i progetti cheabbiamo in itinere?Chi scucirà i quattro milioni di euro chesono necessari per la progettazione pre-liminare dei lavori di ammodernamentodella statale 189 che dovevano essere dinostra competenza?Parliamo della 640. Se questa statale lasi sta raddoppiando il merito è dellaProvincia Regionale di Agrigento chenegli anni si è adoperata per la sua rea-lizzazione come si sta adoperando oggiper la strada statale Agrigento – Palermoo per l’aeroporto il cui iter si è fermatodavanti ad una politica ed a poteri som-mersi che non voglio lo scalo aereo.I Grillini cantano vittoria, ma la loro, misia consentito dirlo, è una vittoria diPirro perché saranno tagliati fuori datutti i giochi nella costituzione dei con-sigli di amministrazione. L’elezioneindiretta farà si che le forze politiche tra-dizionali si accorderanno tra loro per laformazione degli organi di gestione.Si parla dell’arrivo di commissari nellenove province siciliane. Pongo unadomanda: perché non lasciare gli attualiPresidenti per continuità amministrati-va? Ma ciò sarebbe contro il pensierocrocettiano di occupare con i suoi pro-consoli le province.

* Presidente della Provincia Regionale diAgrigento

Gli onorevoli Cascio, Di Mauro e Fontana smentiscono il Governatore Crocetta

La Regione Sicilia ha urgente bisogno di un Governo vero enon di chiacchiere e proclami sulla chiusura delle Province“Plaudo alla manifestazione che tredei nostri deputati hanno voluto, con-giuntamente, organizzare in un hoteldi San Leone in merito a questa alluci-nante legge sulla chiusura delleProvince. Gli onorevoli Di Mauro,Fontana e Cascio hanno voluto infor-mare gli agrigentina sull’assurda edantieconomica legge voluta da Crocetta. Ma quello che più preoccupa èuna sua dichiarazione “sono più grilli-no dei grillini…” ci sembra un voleressere primadonna in tutto, anchenello sfasciare ciò che funziona».Commenta così il Presidente dellaProvincia Regionale di Agrigento,Eugenio D’Orsi, la manifestazionepolitica di sabato scorso dove al tavo-lo della presidenza sedevano RobertoDi Mauro (Mpa), Vincenzo Fontana(Pdl) e Salvatore Cascio (Pid), percontestare l’operato del governatore.Roberto Di Mauro molto chiaramenteha detto “…una proposta choc, unalegge- manifesto che non ha nessunasostanza e lascia molto preoccupati”.Di Mauro, Fontana e Cascio attaccanosull’assenza di risparmio e sull’elezio-ne degli organismi che costituiranno ifuturi consorzi: un presidente, una

giunta ed il Consiglio per ciascunnuovo organismo.«Le province hanno un personale chenon può essere certo mandato a casa –dice l’on Fontana che è stato per 10anni Presidente della Provincia diAgrigento - Le competenze dovrannoessere garantite e quindi si spenderà lostesso e non capisco dove saranno irisparmi che il Governatore strombaz-za con una girandola di numeri in cre-scendo da far venire il mal di testa».Enzo Fontana ha ricordato il disegnodi legge, presentato all’Ars, che preve-de un drastico taglio del 50 per centodel numero dei consiglieri e degli assessori provinciali riducendo altresìdel 30 per cento gli emolumenti.I tre Deputati regionali sollevano seridubbi anche sul numero di questinuovi consorzi che dovranno essereregolati da una legge da varare entro il31 dicembre di questo 2013.«Crocetta ha preannunciato la creazio-ne di tre aree metropolitana e cioèPalermo, Catania e Messina e tra 13-14 consorzi – aggiunte l’on Fontana— sono convinto che ne nascerannomolti di più e che le spese lieviteran-no»

«Nel testo della legge è previsto cheun Consorzio deve avere come mini-mo 150 mila, abitanti, questo vuol dire- aggiunge Di Mauro - che in provin-cia di Agrigento ne nascerebbe tre: disicuro Sciacca ed Agrigento ed ilterzo tra Canicattì e Licatao».«L’aspetto più inquietante è che questefigure non saranno più eletti dai citta-dini — attacca Fontana — ma verran-no calati dall’alto come una sorta disotto governo. Ed è fare un passoindietro. Si contesta tanto il “porcel-lum” e poi si prendono decisioni delgenere».Infine l’on Cascio affrontando il com-missariamento negli enti lo definisce«Un periodo quasi indeterminato, per-ché si sa che inizierà a maggio ma nonquando finirà».La manifestazione è stata conclusa daRoberto Di Mauro con un precisoaffondoal Presidente Crocetta: «E unapolitica di annunci senza cose concre-te e le Province rientrano in questacasistica di banalità, la Regione habisogno di un Governo vero e che siimpegni nel territorio, non di chiac-chiere e proclami».

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PAGINA 2

Un dossier UPIsui costi dellaPolitica

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Page 2: Nuove Ipotesi n°8 Pasqua

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Interessante dossier preparato dall’Ufficio Stampa dell’Unione Province d’Italia sui costi della Politica in SiciliaI dati sulle spese nell’Isola tratti dallo studio del Sistema informativo sulle operazionidegli Enti Pubblici, la banca dali del Ministero del Tesoro della Repubblica Italiana

Un interessante studio è stato realizzato dall’UfficioStampa dell’Unione Province Italiane in merito aicosti della Politica.Si tratta di uno studio realizzato in base ai dati ripor-tati dal Siope, il Sistema informativo sulle operazio-ni degli Enti pubblici. Una sorta di banca dati delMinistero del Tesoro.Secondo questi dati nel 2012 la spesa totale dellaRegione Siciliana, sia quella corrente cioè la spesarigida per i costi di amministrazione, persona le etc,che quella in conto capitale, gli investimenti è stata dioltre 9 miliardi di Euro.In questo contesto le spese delle nove ProvinceRegionali siciliane è stata di appena 600 milioni diEuro mentre i comuni siciliani si sono attestati adoltre 4 miliardi e 500 milioni di Euro.Una bella differenza tra le Province ed i Comuni.La spesa per gli investimenti. Quasi sette miliardi dieuro della spesa totale della regione Sicilia è statadestinata a spesa corrente mentre oltre due miliardisono stati destinati ad investimenti pari al 23 percento.Anche nel caso delle nove Province Regionali dellaSicilia la spesa per investimenti è stata del 23 percento contro il 10 per cento dei comuni.Nel primo riepilogo questi dati sono ampiamenteriscontrabili.I dati del Ministero entrano anche in un particolaremolto curioso: il rapporto tra costi della politica ecosti della politica per il cittadino (vedi secondoriquadro). Il personale politico della Regione Sicilia costa a cia-scun cittadino siciliano 32,97 euro, mentre tutto ilpersonale politico delle 9 Province Siciliane costa3,39 euro ed infine il personale politico dei comunigrava su ogni cittadino per l’11,53 per cento.Si possono facilmente notare le profonde differenzetra la Regioni e le 9 Province Siciliane.Un altro punto che è stato approfondito in questa ana-lisi è i costi dei dipendenti delle istituzioni. Il dato èriepilogato nel terzo riquadro.Alla Regione Sicilia i dipendenti costano ad ogni cit-tadino 321,33 euro. Alla Regione Sicilia sono assun-ti 17.157 dipendenti e l’11 per cento sono dirigenti.I dipendenti delle nove Province Siciliane costano aciascun cittadino siciliano 39,61 euro. Nelle noveProvince sono assunti 5.600 dipendenti di cui l’1,8per cento sono dirigenti.Infine nei comuni siciliani i dipendenti costano a cia-scun siciliano 289,33 euro. Nei comuni siciliano sonoassunti oltre 40 mila dipendenti.Secondo il censimento sulle società partecipate e glienti strumentali delle Regioni, elaborato dalDipartimento Sviluppo del Ministero del Tesoro, laRegione Sicilia conta 206 Enti strumentali di questi206, troviamo 26 Ato acqua e rifiuti; 11 Consorzi dibonifica (cosa debbano bonificare poi non è datosapere), 9 consorzi della Regione, 22 Enti e Istitutiregionali, una Agenzia regionale, tre enti pubblicieconomici; 10 aziende di edilizia residenziale, 38società di capitali per attività diverse dai pubbliciservizi.I 206 Enti, Consorzi, Agenzie e Società sono costateper il 2012 oltre 28 milioni di euro. Del totale di que-sta spesa l’88 per cento è rappresentata da spesa cor-rente (oltre 25 milioni) e solo il 12 per cento agliinvestimenti come si nota nel riquadro numero quat-tro.Infine i trasferimenti della Regione alle Istituzioni eagli altri Enti secondo i dati 2012 del Ministero, sonostati così distribuiti: agli enti e alle agenzie regionali197 milioni di euro; alle Province per l’eserciziodelle funzioni 57 milioni di euro, ai Comuni oltre unmiliardo di euro. E questa è la verità sui costi delle Province Regionaliin Sicilia.Sono dati inconfurtabili analizzati sui puntuali edinequivocabili dati acquisiti dal Ministero del Tesorodella Repubblica Italiana.A questo punto dopo aver dimostrato che i costi dellapolitica in Sicilia da tagliare sono in altri enti, qual-cuno gira la palla e dice che l’Ente Provincia è inuti-le. Ma come dice D’Orsi meglio un ente inutile con unbilancio in attivo che un ente «utile» ma dal bilancioin passivo e sull’orlo del dissesto economico.

Pagina a cura di VITTORIO ALFIERI

Riquadro n.1

Riquadro n.2

Riquadro n.3

Riquadro n.4

Riquadro n.5

Elenco ComuniProvincia di Agrigento

Agrigento: 59.175Sciacca: 41.066Licata: 39.082Canicattì 35.097Favara 33.857Palma di M. 24.109Ribera 19.589P.Empedocle 17.261Raffadali 12.924Menfi 12.812Ravanusa 12.751Campobello di Licata

10.328

Aragona 9.626Racalmuto 8.962Casteltermini 8.487Naro 8.245S. Giovanni Gemini 8.159S. Margherita di B. 6.647Cammarata 6.453Lampedusa e Linosa6.299Sambuca di Sicilia 6.207Grotte 5.911S.Stefano Quisquina 4.965Siculiana 4.587Realmonte 4.583Cattolica Eraclea 3.994Caltabellotta 3.974Bivona 3.952

San Biagio Platani 3.547Cianciana 3.539Alessandria della R. 3.109Montevago 3.039Castrofilippo 3.034Burgio 2.801Santa Elisabetta 2.769Montallegro 2.557Camastra 2.076Lucca Sicula 1.905Sant'Angelo M. 1.512Villafranca Sicula 1.436Calamonaci 1.387Joppolo Giancaxio 1.243Comitini 946Totale 454.002

Page 3: Nuove Ipotesi n°8 Pasqua

P R O V I N C I A R E G I O N A L E D I A G R I G E N T OP R O V I N C I A R E G I O N A L E D I A G R I G E N T O ppppaaaagggg iiiinnnnaaaa 3333

VIABILITA’ - Trovati i finanziamenti per la strada provinciale n. 68

Ad aprile la gara per la panoramica «Scala dei Turchi»La Provincia Regionale di Agrigento ha conclu-so l’iter procedurale per avviare i lavori diripristino della viabilità sulla strada provincialen. 68. Sarà celebrata, infatti, mercoledì 10 apri-le prossimo, la gara di appalto per l’avvio deilavori di ripristino sulla strada provinciale n.

68, la panoramica checorre dal lido Azzurrofino a Realmonte notaa tutti come la stradaper la Scala deiTurchi.La strada è chiusa, neidue sensi di circolazio-ne, da alcuni mesi acausa di una frana cheha interessato un lungotratto della corsia di sini-stra ed i cui detriti sisono riversati nella sot-tostante spiaggia bloc-cando di fatto l’accessoalla Scala dei Turchi.Il progetto è stato elabo-rato dal settore viabilitàdella Provincia Regio-nale di Agrigento e pre-vede una serie di grossipali in cemento armatosui quali verrà realizzatoil muro di sostegno esarà rifatto il piano diasfalto franato.«E’ la risposta immedia-ta della Provincia Re-gionale di Agrigento –hanno dichiarato ilPresidente EugenioD’Orsi e l’Assessore alla viabilità, Vito Terrana– a questa emergenza.Certo i tempi tecnicisono stati accelerati almassimo per consentirela prossima estate dipoter circolare nellazona a forte insediamen-to residenziale estivo epoter raggiungere age-volmente la spiaggiadella Scala dei Turchi.Si tratta di un forte inter-vento finanziario daparte dell’Ente».Per il ripristino dei luo-ghi sono stati stanziaticirca 300 mila Euro. Adesso ci si augura chetutto «viaggi» nella giu-sta direzione e che dopol’espletamento della ga-ra di appalto possano

iniziare subito i lavoriper consentire alle mi-gliaia di bagnanti cheamano questo specchiodi mare antistante lamonumentale scala deiTurchi e godere dellaspiaggia. Lo sforzodell’Ente è soprattuttoripristinare la normaleviabilità su questa stradaprovinciale che raggiun-ge un’altra incantevolecosta agrigentina: lidoRussello.Insomma tutto è prontoper l’avvio dei lavori,ultimata la gara, e ci siaugura di poter firmareentro breve tempo ilcontratto di appalto edare il via a questi lavo-ri. Inoltre la frana hariversato sulla sottostan-te spiaggia che consentedi raggiungere la Scaladei Turchi i detriti chene ostruiscono il passag-gio. E pertanto i lavoriuna volta ultimati con-sentirebbero la rimozio-ne dei destriti per ripri-stinare il normale transi-to dei bagnanti versoquesto patrimonio natu-rale di incommensurabi-le valore turistico ed

ambientale.v. a.

L'Istituto Superiore di Studi Musicali«Arturo Toscanini» di Ribera, realizze-rà nella Sala Diplomi dell'Istituto di viaRoma 21 a Ribera, due prestigioseMasterclass di Violino e Pianofortedirette dai maestri Giulio Franzetti eMarcello Abbado. Il primo appunta-mento è previsto dall’8 al 12 aprile conla Masterclass di Violino e Musica daCamera con Violino diretta dal MaestroProf. Giulio Franzetti, già primo violi-no del Teatro alla Scala di Milano.allievo di Georges Enescu a Parigi eVienna, e titolare della cattedra diViolino nei Conservatori Statali diTorino, Parma e Milano, Franzetti èstato componente e solista dei "Virtuosidi Roma", dei “Solisti Italiani”, del"Quartetto di Milano", e ha fatto partedel gruppo dei "tutor" dell'Orchestra

Europea fondata da Claudio Abbado edella "Mahler Jugend Orchestra". Dal 15 al 19 aprile prossimo, invece, ilMaestro Prof. Marcello Abbado, com-positore e fratello del celebre Direttored'Orchestra Claudio Abbado, giàDirettore dei Conservatori Statali diMusica di Piacenza, Pesaro e Milano, emembro d'onore della "Japan PianoTeachers Association" di Tokyo e della"Texas Piano Institute" in USA, dirige-rà una Masterclass di Pianoforte eMusica da Camera con Pianoforte. L'iscrizione alle Masterclass è aperta a

studenti effettivi ed uditori secondoregolamenti scaricabili dai seguentilinks:http://www.istitutotoscanini.it/single/masterclass_franzetti.php.

Masterclass di violino e pianoforte al «Toscanini»

MALTEMPO - Sopralluogo nella zona montana dell’agrigentino

L’Assessore Scozzari «Interverremo subito per ripristinare la viabilità secondaria nel territorio»L’assessore provincialealla viabilità, Totò Scoz-zari, l’ing. Mimmo DiCarlo ed al geometraGiuseppe Mattaliano,dellUfficio TecnicoProvinciale, hanno effet-tuato un lungo ed accu-rato sopralluogo sullarete viaria della zonadella montagna dellanostra provincia, inte-ressata da frane a causadell’ondata di maltempoabbattutasi sul territorioagrigentino.Scozzari ed i tecnicidell’Utp hanno monito-rato l’intera rete stradalesecondaria della zonaindividuando il tipo diintervento per ogni sin-gola frana da mettere inatto nel volgere di pocotempo. Alcune frane, infatti,potranno essere rimossecon mezzi e personaledell’Ente Provincia acosti zero, mentre per lealtre più consistentibisognerà espletare garedi appalto.Scozzari, comunque, sidice molto fiducioso chenel volgere di pocotempo, la normale viabi-lità sulle strade provin-ciali delle rete stradaledella zona della monta-gna sarà ripristinata.Il sopralluogo di questamattina riguarda la pro-vinciali che collegaCasteltermini con Acquaviva Platani, la SP checollega la stazione ferro-

viaria di CammarataScalo con il comunemontano, la Casteltermini - San Biagio Pla-tani, la Casteltermini –Cozzo Disi ed i tracciatidella zona di contrada«Passo Fonduto».L’assessore alla viabilitàScozzari ha inoltre indi-viduato le risorse finan-ziare per intervenire “…grazie al Presidentedella Provincia Regiona-le di Agrigento, EugenioD’Orsi, - ha detto - hogià il finanziamento perintervenire ad eliminarele numerose frane abbat-tutesi a causa del mal-

tempo sulla viabilitàprovinciale di questaimportante zona produt-tiva della montagnaagrigentina. Debbo an-che ringraziare i tecnicidell’Utp per l’alta pro-fessionalità mostratanell’affrontare e risolve-re i problemi causatidalle frane alla viabilitàsecondaria del territorio.Non dobbiamo dimenti-care che la zona monta-na tra monte cammaratae la Quisquina è interes-sata da numerose azien-de agricole e soprattuttoda strutture ricettive dinatura turistica».L’assessore Scozzari edil personale dell’Utpsono impegnati in uncapillare controllo del-l’intera viabilità provin-ciale che si snoda sulterritorio agrigentino edè pronta ad intervenirecon personale e mezzipropri per il ripristinodella circolazione moto-rizzata sull’intera retesecondaria».

Di Maida elettovice Presidentedel Consorzio Universitario

Al Polo Universitariodella Provincia di Agrigento, sono state rinno-vate le cariche all’in-terno del Consiglio diAmministrazione. Alla luce del nuovoregolamento, i compo-nenti del Consiglio diAmministrazione delCupa, sono stati ridottida 6 a 3. A presiederela struttura e’ stata confermata la docente uni-versitaria, Maria Im-mordino, mentre allacarica di vice Presidente è stato chiamatoGiovanni Di Maida, inrappresentanza dellaProvincia Regionale diAgrigento. Il consiglie-re espresso dalla Camera di Commercio e’ ilprofessor GianfrancoTuzzolino. Positivi gli apprezza-menti sulla nomina diGiovanni Di Maida avice Presidente delCupa che sono statiespressi dai gruppiconsiliari ad Agrigentodel «Popolo dellalibertà», di «CantierePopolare» e del «Pattoper il Territorio».

Liceo scientifico «Fermi» di Sciacca

Aggiudicato appalto adeguamento riscaldamento Prosegue, intensa, l'attività dell'Ufficio Gare dellaProvincia Regionale di Agrigento. E' stato infatti aggiudicato l'appalto per l'adeguamen-to dell'impianto di riscaldamento del LiceoScientifico «Enrico Fermi» di Sciacca in contradaPerriera. Si tratta del primo stralcio di lavori previstidal progetto esecutivo per l'adeguamento degliimpianti alla normativa in vigore. L'importo com-plessivo dell'appalto è di 191.100,00 euro, compresigli oneri per la sicurezza (non soggetti a ribasso) paria euro 4.228,00. L'impresa aggiudicataria è la"Lorenzo Principato" di Agrigento, che ha effettuatoun ribasso del 28,8893%, sull'importo a base d'asta."L'aggiudicazione di questa gara" dice il Presidentedella Provincia Regionale Eugenio D'Orsi "è il primotassello del progetto di adeguamento: in questo casosi tratta dell'impianto di riscaldamento del LiceoScientifico di Sciacca, che è sempre stato oggettodella massima attenzione da parte della Provincia".

Salvo Grenci

Page 4: Nuove Ipotesi n°8 Pasqua

Gli studenti del liceo classico«Empedocle» di Agrigento hanno inva-so nel trascorso fine settimana il palaz-zo di rappresentanza della ProvinciaRegionale di Agrigento in piazza Moro.Si è trattato di una pacifica invasioneche è rientrata nelle «Giornate di prima-vera» organizzate dal Fondo Italianoper l’Ambiente (Fai) finalizzate a farconoscere il patrimonio artistico e cul-turale del territorio. Gli studenti hanno fatto da ciceroninelle visite guidate agli ambientimessi adisposizione dei cittadini: l’alloggio delPrefetto situato al primo piano dello sta-bile, la pinacoteca «Scala Reale», labiblioteca «Ambrosini» e l’aula «LuigiGiglia» sede del Consiglio Provinciale.Gli studenti-cicerone del Liceo classico«Empedocle» hanno illustrato ai nume-rosi visitatori l’architettura del palazzodella Provincia, l’atrio, la scala realenella sua bellezza architettonica, soffer-mandosi principalmente sui decori cheimpreziosiscono quella che oggi, grazieal Presidente della Provincia, EugenioD’Orsi, è stata rivalutata divenendo unapinacoteca. La struttura, infatti, ospital’esposizione permanente dei quadrivincitori dei lontani concorsi di pitturalegati alla celebrazione della sagra delmandorlo in fiore degli anni ’60 e pergiungere all’aula «Giglia» situata alterzo piano dello stabile.

Il Presidente della Provincia, EugenioD’Orsi, ha accolto entusiasticamente larichiesta del Fai di mettere a disposizio-ne i locali dell’Ente. «Sono iniziative che debbono esseresostenute e perché no, potenziate – hadichiarato il Presidente D’Orsi - inquanto non solo fanno scoprire alle per-sone i Palazzi ed i monumenti di cui èricco il territorio provinciale, ma con-sente agli studenti di approfondire lastoria di questo patrimonio. Una inizia-tiva di ampio respiro culturale che con-sente a tanti giovani di apprezzare que-sta immensa eredità che i nostri avi cihanno regalato ed è compito nostro, ditutta la collettività, tutelarla e conser-varla per quelli che verranno dopo dinoi. Come Provincia abbiamo fatto delnostro meglio. Ora passiamo la mano ad

altri con l’augurio che pos-sano continuare sulla stra-da della salvaguardia edella tutela del nostropatrimonio che grazieanche al Fai è stato moltorivalutato».Soddisfatti anche e soprat-tutto i docenti che hannopreparato i ragazzi all’ini-ziativa ma di più gli stessi«ciceroni».Siamo pienamente soddi-sfatti per la piena parteci-

pazione a questa iniziativa - hannocommentato un gruppo di ragazze - poi-chè attraverso lo studio del monumentoabbiamo saputo dare una visione d’in-sieme a quanti hanno voluto visitare labiblioteca con la preziosa enciclopediadi Diderot gelosamente custodita all’in-terno della struttira, della stupendascala reale con i suoi quasi di quasimezzo secolo fa e soprattutto della saladel Consiglio Provinciale dove inmaniera allegorica l’Italia incontra lecittà demaniali della nostra provincia».Alla domanda se anche per il prossimoanno prenderanno parte alle giornatealcune di loro hanno detto «Speriamo dino! siamo di esami».

V. A.

P R O V I N C I A R E G I O N A L E D I A G R I G E N T OP R O V I N C I A R E G I O N A L E D I A G R I G E N T O ppppaaaagggg iiiinnnnaaaa 4444

Questa edizione del settimanale«Agrigento:Nuove Ipotesi»viene elaboratapresso l’Ufficio di

Presidenza della ProvinciaRegionale

p.le A.Moro 1AGRIGENTO

Gli studenti del liceo classico«Empedocle» nell’aula «Giglia»del palazzo della Provincia

Gli studenti del liceo classico «Empedocle» di Agrigento hanno illustrato agli ospiti il Palazzo della Provincia

Le «Giornate di primavera» un fine settimana di cultura ed arteSoddisfazione per l’iniziativa è stata espressa dal Presidente dell’Ente, Eugenio D’Orsi

Provincia diAgrigentoCentralino0922-593111

Il Consiglio della ProvinciaRegionale di Agrigento dovràdiscutere e forse anche approva-re la mozione presentata deiconsiglieri Orazio Guarraci eLeo Vinci sul «Diritto diCittadinanza minimo garantitodi dotazione idrica alle famiglieindigenti».La mozione è stata indirizzataanche al Presidente della Pro-vincia Eugenio D’Orsi, al Pre-sidente del Consiglio, RaimondoBuscemi, ai Capi Gruppo Con-siliari ed alla deputazione regio-nale agrigentina all’AssembleaRegionale Sicilia.«L'acqua è un bene indispensa-bile per la vita umana, - scrivonoGuarraci e Vinci - purtroppol'immissione nel mercato e lacommercializzazione di questobene, ha fatto smarrire il valoredell'indispensabilità di questoprezioso liquido. «Il vile denaro ha determinatomolteplici problemi sulla garan-zia e sul diritto dell'approvvigio-namento idrico. Infatti, le diffi-coltà economiche di molte fami-glie indigenti, impossibilitate apagare, anche, il misero costo

dell'acqua, ha determinato, daparte del Gestore privato,(dovendo rispettare il regola-mento d'utenza), una conse-guente azione finalizzata al"distacco" della presa idrica,degli utenti morosi, compromet-tendo la garanzia di una vitadignitosa e civile di molte fami-glie, mortificando il valore dellasolidarietà e del la sussidiarie-tà». Abbiamo già uf-ficializzato unaproposta, in ConsiglioProvinciale, finalizzata a istitui-re un sacrosanto "Diritto diCittadinanza" cioè, fornire un"Minimo Garantito" di dotazio-ne idrica a tutte le famiglie indi-genti, per un massimo di ottantamc all'anno pari a 219 litri algiorno, con un costo complessi-vo per famiglia pari a € 130 l'an-no, poco più di €10 al mese,comprensivo anche del canoneper la depurazione. «Questo misero costo dovrebbeessere considerato un COSTOSOCIALE, al pari del diritto allasalute, o del diritto all'istruzione. Attualmente, nei 27 Comunigestiti da Girgenti Acque, si

registrano circa 5200 proposte didistacco su 130.000 utenti com-plessivi. Purtroppo ci corre l'obbligo evi-denziare, come all'interno diqueste proposte di distacco, visono moltissimi allacci abusivi ealtri soggetti che, pur essendonelle condizioni economiche difar fronte alla spesa dell'acqua,si rifiutano di pagare il costo delservizio di cui usufruiscono quo-tidianamente.Alle Istituzioni pubbliche spettail dovere di verificare scrupolo-samente le condizioni economi-che dei conduttori morosi, con-sentendo alle famiglie realmenteindigenti, una dotazione minimagarantita fino a ottanta mc l'an-no, di contro punire severamen-te tutti quelli che, pur essendonelle condizioni economiche difar fronte al costo della fornituraidrica, si credono "Furbi" pen-sando di sfuggire ai loro doveridi cittadinanza.Si propone la votazione, di dettaMozione, al Consiglio Provin-ciale di Agrigento, affinchédiventi atto d'indirizzo vincolan-te per l'Amministrazione Provin

ciale, obbligandola a sostenerela superiore proposta. «Ai Deputati Regionali, affinchési adoperino per presentare unaproposta di Legge all'AssembleaRegionale Siciliana, per l'intro-duzione del principio della dota-zione idrica "Minima Garantita"per le famiglie realmente indi-genti, garantendo Loro, una vitadignitosa e civile.Orazio Guarraci - Leo Vinci

Sul problema dei distacchi idrici iniziativa politica dei consiglieri Orazio Guarraci e Leo Vinci

Una mozione sul «minimo garentito» di dotazione idrica alle famiglie indigenti

Monitoraggio qualità dell'aria,sul sito internet della Provincia Sono disponibili nel sito inter-net della Provincia di Agrigentowww.provincia.agrigento.it idati del monitoraggio della qua-lità dell'aria, rilevati dalle cen-traline gestite dall’Ente e relati-vi al mese di febbraio Si trattadei dati rilevati dalle centralinedi Agrigento Centro, AgrigentoVia Dante, Monserrato e Valledei Templi, Cammarata, Cani-cattì, Lampedusa, Porto Empedocle Uno e Tre, validati dallaA.R.P.A Sicilia, DipartimentoProvinciale di Agrigento.


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