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OFFERTA PRELIMINARE PER LA FORNITURA DI UN IMPIANTO … · Azienda: CNR EUROPE GMBH. Sede: Via...

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Azienda: CNR EUROPE GMBH. Sede: Via KLAUSENBURGER-Strasse 9 Monaco di Baviera . 81677 OFFERTA PRELIMINARE PER LA FORNITURA DI UN IMPIANTO DI COGENERAZIONE ALIMENTATO DA SYNGAS DI BIOMASSE DELLA POTENZA DI 200 kWe da installare presso Guadamello società agricola semplice potenza elettrica: 200 kWe potenza termica: 300 kWt biomassa utilizzata: mix di cippato, scarti di potatura e pollina quantitativo annuo biomassa necessaria: circa 1.600 t/anno, in relazione al tenore di umidità destinazione dell' energia termica prodotta: usi aziendali Prot. specializzata nella progettazione, costruzione, installazione e manutenzione di sistemi di produzione elettrica alimentati da combustibili prodotti da fonti rinnovabili (biomasse). Renewable Energy Solutions Environmental
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Azienda: CNR EUROPE GMBH. Sede: Via KLAUSENBURGER-Strasse 9 Monaco di Baviera . 81677

OFFERTA PRELIMINARE PER LA FORNITURA DI UN IMPIANTO DICOGENERAZIONE ALIMENTATO DA SYNGAS DI BIOMASSE DELLA

POTENZA DI 200 kWe da installare presso Guadamello società agricolasemplice

potenza elettrica: 200 kWe potenza termica: 300 kWt biomassa utilizzata: mix di cippato, scarti di potatura e pollinaquantitativo annuo biomassa necessaria: circa 1.600 t/anno, in relazione al tenore di umidità destinazione dell'energia termica prodotta: usi aziendali

Prot.

specializzata nella progettazione, costruzione, installazione e manutenzione di sistemi di produzione elettricaalimentati da combustibili prodotti da fonti rinnovabili (biomasse).

Renewable Energy Solutions Environmental

INDICE

SINTESI DELL' INIZIATIVA 3 LE NORME DI RIFERIMENTO 4

ASPETTI ECONOMICI: IL D.M. 6/7/2012, IL D.M. 23/6/2016 E LE TARIFFE INCENTIVANTI 4 ASPETTI FISCALI 4

ASPETTI AMMINISTRATIVI: LE AUTORIZZAZIONI 5 ASPETTI TECNICI: LE CONNESSIONI ELETTRICHE 5

LA TECNOLOGIA DI GASSIFICAZIONE 6

LA GASSIFICAZIONE: QUALCHE DETTAGLIO 7

CARATTERISTICHE DELL’ IMPIANTO PROPOSTO 9 SINTESI DELLE CARATTERISTICHE TECNICHE 9 COMPOSIZIONE

DELL’ IMPIANTO 11 PERSONALIZZAZIONI DELL’ IMPIANTO 11 Area di stoccaggio delle biomasse 11 Preparazione delle

biomasse autoprodotte 11 Uso del calore cogenerato ‐gruppo frigorifero ad assorbimento 11 Attività connesse alla

localizzazione 11 ATTIVITÀ TECNICHE NECESSARIE ALLA REALIZZAZIONE E CONNESSIONE DELL’ IMPIANTO 12

ATTIVITÀ ECONOMICHE E FINANZIARIE NECESSARIE 12 ATTIVITÀ POST ENTRATA IN FUNZIONE DELL’IMPIANTO 12

DETTAGLI DELL’ IMPIANTO 12

LA BIOMASSA NECESSARIA: TIPOLOGIA E QUANTITÀ 16 IL CRONOPROGRAMMA DI MASSIMA 18 ASPETTI

ECONOMICI 19

DESCRIZIONE DELLA FORNITURA 19 RISULTATO ECONOMICO ATTESO PER L’ESERCIZIO 20 PREZZO E CONDIZIONI DI

FORNITURA 20 GARANZIE ASSICURATIVE 21 ESCLUSIONI 21 TERMINI DI PAGAMENTO PROPOSTI 21 VALIDITA’ DELL’

OFFERTA 21

SINTESI DELL' INIZIATIVALa proposta riguarda la realizzazione di un impianto di produzione energetica basato sulla gassificazione di biomasse,ricavandone la remunerazione dal D.M. 6/7/2012 e del successivo D.M. 23/6/2016.Il progetto prevede la costruzione di un impianto di cogenerazione da 200 kW elettrici e 300 kW termici, che viene realizzatomettendo in parallelo 2 cogeneratori CHPbs100WG da 100kWe cadauno. questa soluzione presenta una serie di vantaggi tracui: efficacia: le possibilità che l’intero impianto: 200kW resti fermo sono ridottissime in quanto i duecogeneratori sono completamente autonomi economicità: i due cogeneratori vengono collegati alla rete elettricain BT e quindi conte tempi e costicontenuti in quanto in 25 giorni è disponibile la TICA e non è necessario costruire una cabina di MT conrisparmio di tempo e costo per l’iter autorizzativo, l’allestimento e la messa in rete basso impatto: ciascuncogeneratore è composto da 2 container da 20” e quindi l’impianto ovvero 4container da 20” sta in meno di 100mq e può essere istallato su una piattaforma all’aperto,possibilmente in prossimità della centrale termica, senza occupazione di superfici chiuse e con un iterautorizzativo semplificato.La finalizzazione dell’esercizio di questo tipo di soluzione di produzione energetica da fonti rinnovabili oltre quello diprodurre energia elettrica nel rispetto dell’ambiente consente di produrre energia termica per i servizi dell’infrastrutturadi produzione cinematografica riducendo drasticamente l’utilizzo di combustibili fossili.Per linearità di esposizione di seguito si parlerà del cogeneratore da 100 kW perché l’impianto da 200kW, comeavanti detto è composto da 2 cogeneratori da 100kW.Ciascun cogeneratore da 100kW è composto da un gruppo di gassificatori con produzione di syngas che alimentagruppi motore ‐alternatore con recupero dell' energia termica prodotta (150 kWt, come acqua calda a 80 – 90°C, maanche fino 105°C – acqua surriscaldata).Il fabbisogno complessivo di biomassa, per la taglia di questo impianto da 100 kW, varia da 700 a 1.000 t/anno (per200kW sono circa 1.600t/anno), in relazione al suo tenore di umidità Le biomasse usate inizialmente saranno legnamecippato, che potrà essere fornito da società indicate dal costruttore dell’ impianto o acquistate da terzi. successivamentepotranno essere anche autoprodotte magari a partire da biomasse povere (potature, sfridi legnosi, …) queste biomassedovranno essere pretrattate (utilizzando parte del calore generato dall’ impianto, più che sovrabbondante allo scopo) esuccessivamente bricchettate. Il prodotto finale sarà un combustibile stabile, in corretta pezzatura, con un tenore diumidità inferiore al 10%,e con un buon potere calorifico.Il cogeneratore proposto è della famiglia syngaSmar modello CHPbs100WG, basata sul sistema SBR ®30 (gassificatore),conforme ai requisiti della Direttiva Macchine 2006/42/CE del Parlamento del Consiglio Europeo e oggetto di un brevettodi proprietà .. L’ adozione di questo sistema in configurazione multipla (tre moduli da circa 33

kW l’ uno, assemblati in unico container, realizzando 100 kW) permette un numero di ore di funzionamento annuomaggiore che nei sistemi a singolo impianto, conseguendo una maggior resa economica.L’ impianto, estremamente compatto, è rappresentato nelle immagini di copertina.LE NORME DI RIFERIMENTOASPETTI ECONOMICI: IL D.M. 6/7/2012, IL D.M. 23/6/2016 E LE TARIFFE INCENTIVANTIIl D.M. 6/7/2012 del Ministero Sviluppo Economico, "Attuazione dell' art. 24 del D.Leg.vo 3/3/2011, recanteincentivazione alla produzione di energia elettrica da impianti a fonti rinnovabili diversi dai fotovoltaici"regola la materia.Il Decreto definisce alcuni confini, basati sulla potenza dell' impianto; in particolare, gli impianti fino a 200 kWe nonsono vincolati all' iscrizione a Registro (D.M., art. 4), per cui, ottenute le Autorizzazioni (di competenza dei Comuni), sipuò subito procedere alla loro realizzazione senza ritardi.Gli incentivi economici sono dati da una Tariffa Incentivante Omnicomprensiva, riconosciuta per ogni kWh prodotto,con un valore costante nei 20 anni.Notiamo che il valore di questi incentivi decresce con l' aumento della potenza installata: la miglior Tariffa Incentivantesi ha per impianti fino 300 kWe, riportata qui sotto.Infine, agli incentivi si possono aggiungere Premi, per:basse emissioni,cogenerazione ad alto rendimento,teleriscaldamento (quando due utenze indipendenti ricevono energia termica dall’impianto).Questa tabella riassume gli incentivi riconosciuti nella taglia di nostro interesse:

Tariffapotenz Incentivaa kWe ntebase€/kWhe,premi aggiunti €/kWh basse solo totali €/kWh conemissionicogenerazioneteleriscaldame con con basseeminto bassee basseemissioni ssionimission ecogenerazion eteleriscai e ldamentoTariffa da 1 a

0,257 0,030 0,010 0,040 0,287 0,297 0,327Omnicomprensiva 300

DescrizioneUnità di

Valori e CommentimisuraPotenza elettrica totale kWe 199Tensione elettrica V 400Potenza termica al netto degli autoconsumi kWt 300

Questo Decreto Ministeriale è stato recentemente aggiornato con il Decreto Ministeriale 23/6/2016pubblicato sulla G.U. n. 150 del 29/6/2016, entrato in vigore il 30 giugno 2016. Queste leprincipali novità:1. le tariffe del precedente Decreto (vedi sopra) e le sue regole (premi aggiuntivi) valgono per tutti gli impianti entro i200 kW che richiedono l’ accesso diretto (cioè non attraverso il Registro) alle incentivazioni entro il 30/6/2017;2. se la richiesta di accesso alle incentivazioni (in particolare per gli impianti a Registro)avviene dal 1/7/2017 al1/12/2017 la tariffa applicata è quella del nuovo Decreto che la riduce da 0,257 (più i premi) a 0,246 €/kWh e nonsi applicano più i premi incentivanti.

ASPETTI FISCALILa legge di Stabilità per il 2016 (art. 1, comma 91) ha previsto la possibilità di operare un super‐ammortamento per gliinvestimenti in beni materiali nuovi effettuati dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016: la Legge di stabilità inapprovazione in questi giorni proroga il vantaggio all’ anno prossimo.La disposizione è finalizzata ad incentivare gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi attraverso unamaggiorazione percentuale del costo fiscalmente riconosciuto dei beni medesimi, in modo da consentire, ai fini delladeterminazione dell'IRES e dell'IRPEF, l'imputazione al periodo d'imposta di quote di ammortamento e dei canoni dilocazione finanziaria più elevati.File: CNR EUROPE ‐R‐ov‐CHPbs200WG‐mag17Il beneficio interessa tanto i beni strumentali acquistati in proprietà quanto quelli acquisiti in leasing. Sono esclusi dalbeneficio, tuttavia, gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi per i quali il D.M. 31 dicembre 1988 stabiliscecoefficienti di ammortamento inferiori al 6,5%, gli investimenti in fabbricati e costruzioni, nonché gli investimenti inbeni di cui all'allegato 3 della legge di Stabilità 2016.

In particolare, in tale ambito, la nuova disciplina ha disposto che ‐ai fini della deducibilità degli ammortamenti di talinuovi cespiti ‐il costo sostenuto dalle imprese per la loro acquisizione possa essere maggiorato del 40% rispetto a quelloimputato (in base ai prescritti coefficienti tabellari) nel conto economico.Da un punto di vista pratico ciò sta a significare che gli interessati a tale agevolazione dovranno effettuare, in fase didichiarazione dei redditi, una ulteriore variazione in diminuzione rispetto all’ammortamento imputato a contoeconomico per lo stesso bene: questa agevolazione di natura esclusivamente fiscale determinerà un doppio binario sulpiano civilistico e fiscale:l’agevolazione determina l’irrilevanza contabile del beneficio fiscale,e consentirà alcontribuentedieffettuare una diminuzione in sede di dichiarazione dei redditi.

ASPETTI AMMINISTRATIVI: LE AUTORIZZAZIONILe Norme di riferimento sono essenzialmente:D.Lgs n° 28 del 2011. Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia dafontirinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE.Decreto Ministeriale 6 luglio 2012 ed allegati ‐Incentivi per energia da fonti rinnovabili elettrichenonfotovoltaiche – Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell’Ambiente e dellaTutela del Territorio e del Mare.Procedure applicative del D.M. 6 Luglio 2012 Contenenti i regolamenti operativi per le procedure d’asta e perleprocedure di iscrizione ai registri ‐Ai sensi dell’art. 24, comma 1 del D.M. 6 luglio 2012, del 24 Agosto 2012– GSE.D.Leg.vo 22/6/2015: Aggiornamento degli allegati 2, 6 e 7 al decreto legislativo n. 75 del 29 aprile2010«Riordino e revisione della disciplina in materia di fertilizzanti, a norma dell'articolo 13 della legge 7luglio 2009, n. 88». (15A06176).Decreto Ministeriale 23 giugno 2016 – Incentivazione dell’ energia elettrica prodotta da fontirinnovabilidiverse dal fotovoltaico – Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministerodell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che prosegue e aggiorna il D.M.6/7/2012.La potenza dell' impianto è di 100 kWe, per cui il regime autorizzativo cui è soggetto affida la competenza per l'autorizzazione di impianti fino a 1 MW al Comune; in particolare, prevede che tutti gli impianti fino a 200 kW (serealizzati all' interno di una struttura esistente) siano soggetti a semplice Comunicazione al Comune, con notevolesemplificazione e risparmio di tempo; in alternativa (impianti all’ esterno sopra i 50 kWe), servirà una P.A.S.Per quanto riguarda gli aspetti connessi alle caratteristiche del gas di sintesi prodotto dall’ impianto, corre luogosottolineare che il suo basso potere calorifico (fra 1,1 e 1,4 kWh/Nm3) non mostra problemi autorizzativi nei rapporticon i Vigili del Fuoco.

ASPETTI TECNICI: LE CONNESSIONI ELETTRICHELa realizzazione di piccoli impianti, benché soggetti a richiesta a ENEL di Connessione, attraverso il TICA (TestoIntegrale delle Connessioni Attive, la proposta tecnica di connessione alla Rete), generalmente non presentanoproblemi.Nel caso peggiore (per il rallentamento dei tempi che implica), l’ impianto potrebbe essere soggetto al Regio Decreto 11dicembre 1933, n. 1775 pubblicato sul G.U.R.I. 8 gennaio 1934, n. 5: “Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque esugli impianti elettrici” che impone una procedura per l’ autorizzazione del cavidotto di collegamento dell’ impianto allaRete.Solo con gli esiti della TICA l’ Azienda può sapere se questo venga imposto, quindi richiedere questo parere è sempre dipriorità assoluta.

Si ricorda che tutti gli impianti fino a 100 kWe richiedono una connessione elettrica in Bassa Tensione, e per tanto nonnecessitano dell’installazione da parte del cliente di una cabina di trasformazione BT/MT.LA TECNOLOGIA DI GASSIFICAZIONEIl gassificatore a biomassa è una soluzione completa per la produzione di energia, in grado di convertire biomassalegnosa in un bio‐syngas pulito in grado di alimentare un motore a combustione interna e produrre energia elettricaattraverso un generatore recuperando contemporaneamente energia termica dal motore.È un microsistema compatto e completamente automatizzato.Quindi, il campo d’ elezione di questa famiglia di macchine è quello della micro generazione distribuita sul territorio e delrecupero del calore, che altrimenti andrebbe disperso.Di fondamentale importanza è la constatazione che tutto ciò si può ottenere utilizzando una biomassa ampiamentedisponibile, economica e rinnovabile, con un impatto ambientale sostanzialmente nullo.

Questa tecnologia ha i seguenti vantaggi rispetto alla combustione diretta (in particolare rispetto alla produzione dienergia con un gruppo caldaia / turbina a vapore o ORC):assenza di camini: la biomassa non viene bruciata maviene trasformata in un gas (il syngas) con bassopotere calorifico, che alimenta motori comuni collegati agli alternatori; bassissime emissioni dei motori, chesono sempre a norma (provengono solo dalla marmitta cataliticadel motore);elevati rendimenti: cioè si ha una maggior produzione energetica a parità di consumo dicombustibile (quindi con suo risparmio: infatti, la combustione con invio del vapore in turbina, a parità di potenzaprodotta, consuma circa il triplo);minimo ingombro.L' impianto proposto occuperà uno spazio di circa 100 ‐150 m2, non necessariamente al coperto.Sarà necessaria cura del cliente, che in alternativa potrà delegarci con giusto contratto da stipulare a latere, realizzarein prossimità della macchina un area di stoccaggio e movimentazione delle biomasse da utilizzare per l’alimentazionedel sistema cogenerativo, come ad esempio una semplice tettoia.Una caratteristica importante della tecnologia proposta è anche la sua facilità di utilizzo, con dimensioni e costocontenuti. Si è raggiunto questo risultato grazie allo sviluppo del controllo elettronico e al recupero del calorealtrimenti disperso.L’ impianto è informatizzato: un computer on board è in grado di fornire il servizio altrimenti svolto da un operatorequalificato, quindi l' insieme richiede la presenza di un operatore (non particolarmente qualificato e solo per i controllidi regolarità e l’ alimentazione periodica) per circa un' ora al giorno.Questo cogeneratore è conforme ai requisiti della Direttiva Macchine 2006/42/CE del Parlamento e del ConsiglioEuropeo.La maggior parte dei sistemi di gassificazione prevede rigide e specifiche caratteristiche della materia prima utilizzata,variando le quali il sistema può dare problemi di funzionamento o non funzionare addirittura. Questo sistema è inveceprogettato per essere utilizzato con biomassa grezza o comunque con molte e diverse materie prime organiche; l’ usoeventuale di biomasse diverse può essere reso possibile dopo la loro sperimentazione da parte del costruttore, chepotrebbe suggerire modifiche e adattamenti impiantistici allo scopo.LA GASSIFICAZIONE: QUALCHE DETTAGLIOFisicamente, la gassificazione è la conversione termochimica di un combustibile solido o liquido in un gas di sintesi(syngas) attuata mediante la presenza di un agente gassificante ed altri reagenti (nel nostro caso: aria).Il processo è formato concettualmente da quattro stadi termici:

il primo: di asciugatura della biomassa,ilsecondo: di pirolisi,il terzo: di combustione,ed infine il quarto: di riduzione.Queste fasi permettono la conversione del carbonio delle biomasse solide in un gas (producendo CO, H2, CH4), che verràinviato al motore.Di seguito si riporta un sintetico dettaglio delle fasi principali.Asciugatura ‐è la fase preliminare in cui, nell’ impianto stesso, viene rimossa l’umidità presente nella biomassa prima che entrinella fase di pirolisi; è necessario che l’umidità venga totalmente rimossa dal carburante prima che si inneschi qualsivogliaprocesso al di sopra dei 100 °C. Tutta l’acqua presente nella biomassa viene vaporizzata ad un certo punto nei processi a più altetemperature; dove e come ciò avvenga rappresenta una delle problematiche principali da risolvere per ottenere un’efficacegassificazione. Un combustibile con un elevato contenuto di umidità è una delle ragioni più comuni che ostacolano la produzionedi un gas pulito.

Pirolisi ‐La pirolisi è l’applicazione del calore alla biomassa grezza, in assenza di aria, per ridurla in carbone e svariati gas eliquidi di catrame. La biomassa inizia una fase di rapida decomposizione nel momento in cui la temperatura aumenta al di sopradei 240 °C, risultando in una combinazione di solidi, liquidi e gas. Il residuo solido è comunemente detto ‘char‘ (anche biochar, ocarbone vegetale o carbone di legno o anche carbonella); i gas e i liquidi rilasciati sono definiti ‘tar’ (catrami).

Gas e liquidi prodotti nella pirolisi ad una temperatura inferiore sono semplicemente frammenti della biomassa originaria da cuisi separano attraverso il calore; questi sono rappresentati da molecole più complesse di H, C e O alle quali ci si riferiscegeneralmente con il temine ‘volatili’. Come si intuisce dal nome, tali molecole volatili possiedono un legame più debole nellabiomassa rispetto al carbone, nel quale è rappresentato dai legami C – C

Combustione ‐La combustione è ciò che genera sia il calore per avviare la riduzione, sia la CO2 e H2O da ridurre nella fase diriduzione. In un gassificatore come quello in esame (downdraft) i gas tar prodotti nella fase di pirolisi vengono combusti al finedi generare calore per avviare la fase di riduzione, mentre vengono prodotti CO2 e H2O da destinare alla riduzione stessa.Obiettivo della combustione in un gassificatore downdraft è quello di ottenere un buon mix ed alte temperature che consentanodi bruciare o soffocare il catrame affinché non sia presente nel gas di uscita. Il letto di carbone, più attivo nella fase di riduzione,contribuisce relativamente poco alla conversione del catrame in gas combustibili utili. La presenza di catrame è unaproblematica relativa alle dinamiche di reazione presenti all’interno della zona di combustione.

Riduzione – E’ un'addizione (totale o parziale) di elettroni. Ogni riduzione avviene contemporaneamente ad un'ossidazione, checonsiste nella perdita di elettroni da parte di un'altra specie chimica, in modo tale che gli elettroni vengano scambiati dalle duespecie chimiche in questione; le reazioni di ossidazione e riduzione sono quindi due semireazioni, che complessivamente prende ilnome di ossidoriduzione.

All’interno di un gassificatore la riduzione è ottenuta grazie al passaggio di anidride carbonica (CO2) e vapore acqueo (H2O)sopra un letto di carbone ad alta temperatura, altamente reattivo con l’ossigeno.

Attraverso questo processo tutta la CO2 presente viene ridotta a 2CO, e l’ H2O è ridotta ad H2 e CO; i prodotti della combustionecosì generati diventano gas combustibili, che possono essere utilizzati nei motori o per altri scopi.Il gas di sintesi prodotto viene raffreddato, filtrato per eliminare le polveri e purificato dagli eventuali contaminantiprima di essere inviato ad alimentare i motori, mentre le emissioni avvengono solo attraverso le marmitte catalitiche deimotori, facilmente controllabili.

CARATTERISTICHE DELL’ IMPIANTO PROPOSTOSINTESI DELLE CARATTERISTICHE TECNICHE

Di seguito sono riassunte le principali caratteristiche dell' impianto

ed in particolare per ciascun cogeneratore da 100kW, nella sua configurazione di riferimento:1 Calcolo eseguito sulla base della Delibera EEN n. 3/08, per cui il fattore di conversione è 0,187 x 10‐3 eseguitosulla base della Delibera EEN n. 3/08, per cui il fattore di conversione è 0,187 x 10‐3 TEP per ogni

TEP per ogni kWhe. 2 CalcolokWhe.

File: CNR EUROPE ‐R‐ov‐ 200WG‐mag17Aspetto dell’ impianto: plug & play, montato completamente all’ interno di due contenitori oceanici da 6 m

Tariffa premi aggiunti €/kWh basse solo totali €/kWh conemissionicogenerazioneteleriscaldame con con basseemipotenz Incentiva nto bassee basseemissioni ssionia kWe ntebase mission ecogenerazion etelerisca€/kWhe, i e ldamentoTariffa da 1 a0,257 0,030 0,010 0,040 0,287 0,297 0,327Omnicomprensiva 300

DescrizioneUnità di

Valori e Commentimisura

Di seguito sono riportate alcuni dettagli di un impianto da 100 kW, composto da due container.Nel modulo di sinistra si vedono i due motori, accessibili frontalmente o lateralmente per le manutenzioni, ma chepossono anche essere estratti (sono montati su guide scorrevoli); nel modulo di destra si vedono i tre gassificatori (checompongono il set da 100 kW) e il sistema di pulizia del syngas: anche qui l’ accessibilità per le manutenzioni è totale.Nella parte posteriore del container di destra è realizzato il sistema di asciugatura e normalizzazione delle biomasse,che riceve calore direttamente dai gassificatori (e non dai motori, per cui tutta l’ energia termica prodotta da questi èinteramente disponibile). Una coclea lo collega all’ area di stoccaggio delle biomasse.

questa vista integra le altre mostrando altri particolari:Questo cogeneratore è un sistema sicuro e silenzioso, offre massima efficienza energetica e minimo impatto ambientalegrazie ad un evoluto sistema di gestione computerizzato che, attraverso un’interfaccia SCADA "Supervisory Control AndData Acquisition" ed il software di gestione “RE_motica”, presidia l’intero processo in locale ed in remoto via Internet.Tutte le componenti dell’impianto sono assemblate in skid, rendendolo una soluzione completamente ‘plug & play’ perla produzione di energia elettrica e termica da biomasse.

COMPOSIZIONE DELL’ IMPIANTO1. essiccatore della biomassa(sezione all’ interno del containerstesso) per portarla a circa 10% diumidità; il calore necessario vienerecuperato direttamente dalgassificatore, non dai motori,2. coclea di alimentazione algassificatore,3. impianto di gassificazione,con estrazione del syngas,4. impianto di pulizia del syngasprodotto prima dell' invio ai motori,5. gruppo motore ‐alternatore perla produzione di energia elettrica eil recupero termico,6. torcia,7. impianto elettrico e softwaredi controllo.8. box di raccolta delle ceneri.PERSONALIZZAZIONI DELL’IMPIANTO

Area di stoccaggio delle biomasseA monte dell’ impianto e della vasca di alimentazione sarà posizionato lo stoccaggio per il medio – lungo periodo dellebiomasse; può essere realizzato in molti modi diversi (silos, vasca, tettoia, interno di capannone ecc). il quantitativo dibiomasse stoccare in quest’ area non sarà inferiore a quanto necessario per almeno 15 giorni operativi (circa 40 t).Preparazione delle biomasse autoprodottese ci sono biomasse disponibili in azienda quali: potature, sfridi legnosi, ... possono essere utilizzate solo dopo untrattamento di asciugatura (che avviene con il calore cogenerato) e di bricchettatura (che stabilizza il prodotto). Questaproposta prevede, nella sua formulazione economica, i costi di questa sezione impiantistica.Uso del calore cogenerato -gruppo frigorifero ad assorbimentoIl cogeneratore, si caratterizza per la produzione di calore da fornire all’utenza per svariati usi: produzione di ACS,riscaldamento, tele – riscaldamento, ovvero, per alimentare un gruppo frigorifero ad assorbimento che produrrà circa108kW termici (il COP è dell’ ordine di 0,7) come FREDDO di condizionamento, per tutto il tempo in cui esso necessitaall’utente.Il risparmio sul consumo elettrico e di gas per raffrescamento e riscaldamento è riportato nell’allegato alla presenteofferta “SIMULAZIONE ECONOMICA”, solo se ci sono stati forniti precedentemente i vostri dati relativi ai suddetticonsumi.Attività connesse alla localizzazionePotranno essere necessarie opere civili accessorie in relazione al posizionamento dell’ impianto (platee in cemento,scavi, altre opere) in questa fase non prevedibili, ma che possono essere realizzate dall’ Azienda stessa con imprese disua fiducia. Questa proposta non prevede, nella sua formulazione economica, i costi connessi.ATTIVITÀ TECNICHE NECESSARIE ALLA REALIZZAZIONE E CONNESSIONE DELL’ IMPIANTOverifica di prefattibilità (autorizzabilità dell’impianto in relazione al sito prescelto),progettazione ed iter autorizzativo: TICA o preventivo del Gestore di Rete; eventuale pratica per Regio Decretodiautorizzazione del cavidotto, Comunicazione al Comune o eventuale PAS (Procedura AutorizzativaSemplificata), allaccio alla Rete, pratica con l’Ufficio delle Dogane (autorizzazione per officina elettrica), pratica GSE(riconoscimento qualifica FER e convenzione),realizzazione impianto e fornitura in cantiere,gestione del cantiere (direzione lavori, sicurezza ecc)edinstallazione,allaccio dell’ impianto alla Rete elettrica e termica e collaudo, avviamento eraggiungimento delle performance attese.

ATTIVITÀ ECONOMICHE E FINANZIARIE NECESSARIEverifica di prefattibilità (bancabilità del’ Azienda),predisposizione del Piano Finanziario e definizionedellaredditività dell’investimento,individuazione della copertura finanziaria (con definizione dell’ importo delcapitale proprio),supporto al finanziamento,analisi e budget dei business collaterali (termico, biomasse,ecc.).

ATTIVITÀ POST ENTRATA IN FUNZIONE DELL’IMPIANTOconduzione dell’impianto,manutenzione full servicecon garanzia assicurativa per la mancata produzioneperritardato ripristino impianto in caso di guasto accidentale.DETTAGLI DELL’ IMPIANTOOgnuno dei due container che ospitano l’ impianto ha le dimensioni riportate nei seguenti schemi. Questa è la pianta (ilriferimento specifico è della sezione di gassificazione (a sinistra si vedono i tre reattori di gassificazione):

Vista in pianta del container, nella parte sinistra si rileva il sistema di gassificazione, composto da tre reattori,trattamento del gas e il vano motore. La parte destra è occupata dal sistema di carico e riscaldamento del cippato.Vista in sezione: la parte sinistra rileva graficamente la sezione di gassificazione e trattamento del syngas, a destra sievidenzia la tramoggia di carico ed il sistema di riscaldamento del cippato. I containers oceanici da 6 metri previstiintegrano tutte le componenti dell’ impianto: File: CNR EUROPE ‐R‐ov‐ 200WG‐mag17

Stoccaggio di prossimità e asciugatura delcippato,Reattori di gassificazione e sistemi di filtraggio del syngas,Genset di produzione energetica,Sezione di recupero termico,Raffreddamento del syngas, scarico biochar,Quadro Elettrico di automazione e potenza.Come si vede nelle viste riportate in precedenza, il container di gassificazione è diviso in due sezioni:

una ospita il vano di precarica e stoccaggio delle biomasse, che vengono normalizzate(asciugate)prima del trasferimento, con coclea, al gassificatore: è lo “stoccaggio di prossimità”;l’ altra ospita i gassificatori e il sistema di pulizia dei fumi.Anche il container dei motori è diviso in due sezioni: una contenente i motori e una, separata, contenente lastrumentazione e gli impianti di regolazione e controllo.

Stoccaggio di prossimità ‐E’ una sezione di circa 15 m3 (circa 1 ‐2 giorni di autonomia) inserito nel containermonoblocco che ospita l’ intero impianto, dove viene caricato il cippato che, con un sistema di asciugatura ad ariaforzata preriscaldata, viene normalizzato ad una umidità del 10 ‐12% prima di essere avviato al reattore (l’energiatermica per questa fase viene recuperata dal processo di raffreddamento del syngas in fase di filtrazione, non daimotori, e quindi non riduce il recupero termico per altre utenze).Reattori di gassificazioni ‐Il gasogeno (di produzione italiana, come tutto l’ impianto) è del tipo a letto fissodowndraft, con geometrie e processi ottimizzati per contenere la produzione dei condensati. L’unità meccanicaintegrata per il processo termochimico di pirogassificazione ad alta temperatura (900‐1.000 °C), ovvero ditrasformazione del cippato di legno in syngas, si compone di più sezioni:sistema di carico a tenuta (rotovalvolaT),zona di pirolisi,reattore,estrazione del syngas daicicloni,estrazione del biochara tenute.Il syngas prodotto viene fatto passare attraverso un innovativo filtro di pulizia gas bistadio, con condensatore e filtrobiomassa. Questo filtro è caratterizzato da:condensazione per raffreddamento del syngas con recupero termico edevaporazione acque di condensa,filtro meccanico a biomassa (cippato) riciclabile. Il poco TAR viene adsorbito dalcippato del filtro che poi viene rimesso in gassificatore, quindi non ne richiede lo smaltimento.Il syngas NON contiene acqua residua del trattamento delle biomasse: se mai questa viene vaporizzata e concorrere aiprocessi di gassificazione. In conseguenza, non occorre avere impianti di trattamento di acque inquinate residue e questo

rappresenta un ulteriore pregio di questa tecnologia.Il syngas, filtrato e trattato, viene avviato ai motori (genset) per la produzione di energia.Genset ‐La scelta base del progetto privilegia per il genset l’impiego di motori e alternatori tra i più diffusi sul mercato(motori FTP ‐IVECO e Marelli Generatori, o Syncro‐SOGA) e controllati da un’elettronica che tiene conto che il syngas èha un basso p.c.i. (quindi vengono trattati grandi volumi di gas caratterizzati da bassa energia specifica).L’adduzione del syngas avviene tramite i motori stessi che lavorano in depressione richiamandolo, aiutati da unventilatore di processo (soffiante), componente fondamentale che aiuta a mantenere automaticamente la potenzarichiesta e pilota la funzionalità dell’intero impianto chiamando il gas necessario a soddisfare i parametri attesi.Il sistema permette un recupero termico totale: tutto il calore che si genera durante l’esercizio dell’impianto nel suocomplesso viene recuperato ed utilizzato.In particolare:in fase di generazione, il calore del syngas viene subito ceduto alla zona di pirolisi delreattore;successivamente, il condensatore della filtrazione recupera altro calore che va adirradiare lostoccaggio di prossimità per asciugare il cippato nella vasca di precarica (inclusa nel containeroceanico), insieme al calore di irraggiamento della sezione di gassificazione, del reattore e motore;il calore del liquido di raffreddamento del motore e del suo fumo di scarico vengono recuperaticon2 scambiatori acqua‐acqua e fumi‐acqua.In assetto cogenerativo sui motori sono montati due scambiatori per il recupero dell’energia termica:uno a piastre per recupero da camicie e pistoni (raffreddamento del motore);un secondo sui fumi di scarico.Al netto degli autoconsumi avremo una produzione fruibile di circa 150 kW termici, ad una temperatura media intornoagli 85° (con solo raffreddamento di camice e pistoni). All’ occorrenza, recuperando in modo più efficiente l’energia

termica dai fumi, è possibile produrre anche acqua surriscaldata.RE_motica ‐È il software di gestione dei cogeneratori, basato sulle architetture del quadro elettrico diautomazione del campo e di gestione dell’impianto, che controlla:stoccaggio, asciugatura e caricamento delle biomasse,monitoraggio delle temperature e pressioni con telegestione delle regolazioni e deglialert,sistemi di scarico ed evacuazione biochar,sistemi di filtraggio del syngas, regolazione soffiante,gestione del genset con miscelazione del syngas per l’alimentazione delmotore,regolazione giri motore e gestione del genset con controllo del parallelorete,circuito per il recupero termico dal raffreddamento del liquido motore e dai fumi discarico,monitoraggio e storicizzazione dei dati di funzionamento dell’impianto,interfaccia utente (SCADA), telemetria e telegestione via internet.

Sistemi di sicurezza: torcia ‐In caso di emergenza o fermo manutentivo dei soli motori la produzione di syngas vienedeviata in torcia per essere bruciata; la torcia è dotata di una guardia idraulica per evitare ritorni di fiammaaccidentali e di un bruciatore pilota per l’accensione del syngas nella fase terminale in quota. I sistemi sonoasseverati ai controlli di sicurezza per il funzionamento del bruciatore pilota.

Ceneri e Biochar ‐Le ceneri sono strettamente correlate con la matrice in ingresso: variano da un minimo del 2% inpresenza di legno cippato di buona qualità fino ad un 5%.In condizioni “normali” di alimentazione, ovvero con biomassa legnosa non inquinata, sfalci di potatura, vinacce, sansedi oliva, questi prodotti sono a tutti gli effetti un ammendante agricolo ai sensi del D. Leg.vo 22/6/2015, che inserisce ilbiochar da gassificazione fra gli ammendanti agricoli e quindi spandibile in campo senza costi di discarica: ne consegueun notevole valore economico di mercato.Fumi ed emissioni ‐Le emissioni avvengono solo attraverso la marmitta (opzionalmente catalitica) del motore e sonoampiamente entro i limiti di legge. Riportiamo di seguito una tabella di confronto tra questi (generici) valori di legge equelli necessari a ottenere la premialità eventualmente aggiunta del GSE per le basse emissioni:

Tariffapotenz Incentivaa kWe ntebase€/kWhe,premi aggiunti €/kWh basse solo totali €/kWh conemissionicogenerazioneteleriscaldame con con basseeminto bassee basseemissioni ssionimission ecogenerazion etelerisca

Abbiamo riportato, per chiarezza, le norme generale vigente sulle emissioni, ma occorre sottolineare che,nel nostro caso specifico, queste (proveniendo da cogenerazione e da biomasse) rientrano nellaclassificazione “emissioni poco significative”, quindi non sono soggette ad autorizzazione (D.Leg.vo152/2006, Art. 272 e All. IV, Parte I, comma 1bb, congiuntamente all’ All. X, Parte I, Sezione 1, comma 1s).monte dell’ impianto sarà posizionata:Area di stoccaggio coperta per le biomasse di alimentazione ‐La sezione dell’impianto dedicata al ricevimento estoccaggio nel medio – lungo termine (al coperto) della biomassa e al conferimento della stessa all’interno dellasezione di gassificazione può essere quella esistente (capannone), con gli adeguamenti necessari (coclee,movimentazioni) o all’ esterno (in cassoni, silos o manufatti dedicati).Questa sezione è collegata allo stoccaggio di pre‐carica del reattore (inserito nel container) attraverso una coclea dialimentazione. A valle di questa sezione si localizza l’ impianto con tutti i suoi componenti, montato in containersinsonorizzati.LA BIOMASSA NECESSARIA: TIPOLOGIA E QUANTITÀCondizione vincolante per poter realizzare qualsiasi impianto di produzione di energia da gassificazione e gestirlo neltempo è la disponibilità continua di biomasse.Il gassificatore funziona utilizzando fonti primaria rinnovabili di varie origini, autoprodotte o acquistate, adesempio:legno in varie essenze,cippato,tralci, arbusti eramaglie,granaglie, insilati,stocchi, paglia,lettiere di animali, fanghi di digestione anaerobica o didepurazione,gusci, noccioli, bucce, sanse, vinaccecolture fibrose.Poiché questi prodotti hanno caratteristica di stagionalità, è prevista la loro asciugatura (utilizzando il calore delgassificatore) e la loro successiva bricchettatura,, permettendo la conservazione del combustibile nel tempo, senzaproblemi, per poterle usare durante tutto l’ anno senza inconvenienti (odori, fermentazioni, rischi connessi). Ilprodotto finale sarà un combustibile stabile, in corretta pezzatura, con un tenore di umidità inferiore al 10%, inodoree con un elevato potere calorifico: perfettamente adatto quindi all’ uso industriale.Definiamo la quantità di biomassa necessaria annua all’ impianto: per sviluppare la potenza di 100 kWe, lo standard difabbisogno di cippato (con un P.C.I. di 4 kWh/kg e il 10% di umidità) è di 100 kg/ora, quindi la quantità dicombustibile necessaria è pari a: 100 kg/h x 7.800 ore/anno = 780 Ton/anno.Il combustibile può essere anche un mix di diverse biomasse equivalenti e da normalizzare: questo aspetto ècomunque da valutare in fase di definizione progettuale. Così, considerando la variabilità delle caratteristiche dellebiomasse che possono essere disponibili, soprattutto in relazione al tenore di umidità,

File: CNR EUROPE ‐R‐ov‐ 200WG‐mag17 questi sono i range di consumo (sempre su 7.800 ore/anno di funzionamento):da 90 a 134 kg/ora, quindi da 700 a 1.045 t/anno.In conclusione, è importante tenere a mente due cose:la prima, che il quantitativo di biomasse necessarie, in peso,dipende essenzialmente dal loro contenuto d’ acqua, quindi dal grado di essiccazione,la seconda, che il valore(eil prezzo d’ acquisto) delle biomasse sale con il diminuire del loro tenore d’ acqua.L’ Azienda fornitrice dell’ impianto è organizzata e strutturata anche per fornire le biomasse necessarie al suofunzionamento, per il numero di anni richiesto dal Cliente (e eventualmente, dalla banca finanziatrice), lasciandolocomunque libero in qualsiasi momento di trovare soluzioni alternative anche a minor costo (con l’ autoproduzione diproprie biomasse, quanto meno si risparmia il costo di trasporto).Questo documento (e la conseguente proposta economica) tiene conto dei costi dei macchinari di cui alla descrizionedella fornitura, della loro conduzione e delle loro manutenzioni.

IL CRONOPROGRAMMA DI MASSIMASebbene si tratti di un impianto semplice e fornito in skid plug & play, le tempistiche di realizzazione non sonorapidissime.L’ impianto deve innanzitutto essere fattibile: cioè deve essere autorizzabile sia per la costruzione che per la gestione(e, vista piccola la taglia, difficilmente ci saranno problemi).Questo però implica tempi che si sommano: il Gestore di Rete chiede 25 giorni lavorativi perlarisposta alla TICA,l’ impianto deve essere costruito e personalizzato,quindi deve essere installato, avviato ed allacciato alla Rete e alle utenzetermiche.Un Cronoprogramma di massima è questo:

ASPETTI ECONOMICI

Tariffapotenz Incentivaa kWe ntebase€/kWhe,premi aggiunti €/kWh basse solo totali €/kWh cemissionicogenerazioneteleriscaldame con con basnto bassee basseemissioni ssmission ecogenerazion eteli e ldaTariffa da 1 a

0,257 0,030 0,010 0,040 0,287 0,297 0,32Omnicomprensiva 300

DescrizioneUnità di

Valori e CommentimisuraPotenza elettrica totale kWe 199Tensione elettrica V 400Potenza termica al netto degli autoconsumi kWt 300Ore di funzionamento annue previste h/anno 7.800Energia elettrica annua prodotta totale kWhe/anno 1.560.000 (292 TEP/anno1)Energia termica annua prodotta disponibile all’ utenza kWht/anno 2.340.000 (202 TEP/anno

D. Leg.vo 152/06, All. 1 alla Parte V, Da D.M. 6/7/2012, Allegato 5, perparte III mg/Nm3 ottenere il premio per basse emissio

mg/Nm3NOx (espressi come NO2) 500 200NH3 non previsto 5CO 350 200SO2 200 150DESCRIZIONE DELLA FORNITURA DELL’IMPIANTO DA 200KW – N° 2 CHPbs100WG CIASCUNO COMPOSTODA:N° 3 gassificatori a letto fisso di tipo Downdraft.N° 3 sistemi di estrazione e raccolta ceneri (capacitàcirca8 giorni).N° 3 sistemi di pulizia e raffreddamento gas di sintesi con cicloni e filtri bio. N° 2 motoria ciclo diesel (NEF67 – FPT) opportunamente modificati a syngas e tarati per ilcarburante specifico.N° 2 alternatori sincroni, bassa tensione, autoeccitato, senza spazzole, 4 poli, 400 V, 50 Hz,trifase con neutro. Regolatore automatico di tensione, regolatore automatico del fattore di potenza. N° 1 magazziniautomatici biomassa solida per autonomia di funzionamento continuativo pari a 35ore (in relazione alla geometria della biomassa).N° 1 asciugatore automatico cippato di legna termo ventilatocon aria calda da acqua calda.N° 1 tramoggia di carico e controllo del cippato. Basamento in acciaio, supportiantivibranti, accumulatori di avviamento.Rampa gas alimentazione motore primo con elettrovalvole, regolatore dipressione, filtro,pressostati di sicurezza.Modulo di recupero termico per produzione di acqua calda completo di scambiatore di caloreacquaglicole‐acqua di tipo a piastre, scambiatore di calore a fascio tubiero fumi – acqua, by – pass fumi ditipo on/off, pompa acqua primaria, valvole, tubazioni coibentate, sonde di pressione, sonde di temperatura,protezioni a norma di legge.Silenziatore gas di scarico di tipo residenziale con abbattimento 45 db(A).Quadro elettrico per funzionamento in parallelo con la rete elettrica nazionale composto dalla sezione “Comandoecontrollo” e dalla sezione “Potenza”. Gestione automatica completa del motore primo, alternatore, modulo di recuperotermico, sistema di alimentazione combustibile e dei sistemi ausiliari. Funzioni principali: sincronizzazione, rampa di car icoe scarico, funzionamento ad inseguimento di carico e/o a punto fisso, funzionamento a scambio zero o a scambio fisso,contabilizzazioni e bilancio energetico, memorizzazione eventi e misure. Apparecchiature e componenti principali: PLC conmonitor e tastiera operatore, controllo velocità motore primo, sincronizzatore, rampa, controllo potenza attiva, controllopotenza reattiva, relè di protezione rete, contatore energia attiva prodotta, interruttore di macchina magneto termico

motorizzato, comando e protezione sistemi ausiliari, armadi in carpenteria metallica.Sistema di telegestione e supervisione remota computerizzata su piattaforma MS Windows.Allestimento in due container lunghezza 6,0 metri, larghezza 2,4 metri, altezza 2,6 metri. Realizzazione inacciaioinsonorizzata e per esterno. Aperture di ventilazione con filtri antipolvere, rete antintrusione elabirinti fonoisolanti, rivestimento interno in lana di roccia ad alta densità con lamiera microforata in acciaiozincato verniciato, flange di connessione idraulica, elettrica e combustibile, sistemi di sicurezza, cartellonistica,pulsante di emergenza esterni, segnalazioni luminose esterne stato della centrale, sistema di ventilazioneinterna, accesso mediante porte laterali con maniglione anti panico, smontaggio pannelli laterali per grandimanutenzioni, illuminazione di sicurezza.Primo avviamento e collaudo in loco.

Tariffa premi aggiunti €/kWh basseemissionicogenerazionetelerispotenz Incentiva ntoa kWe ntebase€/kWhe,Tariffa da 1 a0,257 0,030 0,010 0,040Omnicomprensiva 300

DescrizioneUnità di

misuraDocumentazione tecnica a norma di legge.potrà apportare modifiche alla configurazione dellamacchina ordinata e alle sue componenti impegnandosia sottoporle al committente per la sua approvazione

RISULTATO ECONOMICO ATTESO PER L’ESERCIZIOIn allegato è riportata la “Simulazione Economica” chemostra il risultato atteso dall’esercizio dell’impianto ed èsinteticamente è rappresentato da:VAN, valore attualizzato netto

-€

275.

Indice rendimento sul capitale in 20 anni 100%

227

TIR, tasso interno di rendimento

ROI, indice di ritorno dell' intero investimento

ROE, indice di redditività del capitale proprio

PREZZO E CONDIZIONI DI FORNITURAIl prezzo per fornitura dell’ impianto descritto come da “Caratteristiche della fornitura” e condizioni indicate, è di990.000€ a cui vanno aggiunti i costi per le personalizzazioni di interfaccia al sito cliente e la documentazione per lepratiche amministrativo autorizzative (incidenza media di circa 26.000€/cad) il prezzo a Voi riservato è di:1.018.000€, iva esclusa.Quale condizione di miglior favore includiamo lo studio e la macroprogettazione di un sistema automatico di caricogrossStock‐container

Questo documento e questo importo NON costituiscono Offerta Definitiva della fornitura, che potrà essereformalizzata solo dopo la definizione completa delle opere e alle seguenti condizioni:

Trasporto e resa materiali: Francofabbrica;Installazione: Esclusi i lavori di sitepreparation;Termini di consegna: 4‐6 mesi salvodiversi accordi;Altre condizioni generali: Come dalle norme vigenti previste dal Codice Civile.GARANZIE

ASSICURATIVESuccessivamente al collaudo in fabbrica ed alla sottoscrizione del contratto di manutenzioneproposto dal Fornitore dell’ impianto, potranno essere negoziate e stipulate le Polizze assicurative EAR (Erection AllRisk) e LOP (Lost Of Profit ‐performance bond), con vincolo a favore di soggetto indicato dal Cliente, necessarie allacopertura dei danni diretti ed indiretti causati dal danneggiamento delle apparecchiature e dalla eventuale mancataproduzione della centrale. ESCLUSIONI E’ escluso dalla fornitura ogni apparecchio, attrezzatura, materiale, servizio equant’altro non esplicitamente indicato nel precedente paragrafo “Descrizione della fornitura”. A mero titoloesemplificativo sono esclusi: operazioni e servizi in loco (presso cliente o cantiere), esercizio provvisorio, progettazioninon pertinenti gli impianti, pratiche amministrative ed affini per la connessione alla rete elettrica, assicurazioni ecc.Sono esclusi altresì i costi relativi al collegamento elettrico dal quadro di produzione alla consegna al gestore di retesecondo le specifiche che lo stesso fornirà. TERMINI DI PAGAMENTO PROPOSTI I termini di pagamento e le relativetempistiche verranno concordate e formalizzate all’ atto dell’ Offerta Definitiva, in accordo con voi. Tuttavia vielenchiamo le nostre modalità di pagamento standard:Pagamento tramite operazione di finanziamento e nella modalità delcostruendo: 50% all’atto dell’ordine – a fronte della fattura 1° SAL20% ad avviso componenti pronti in officina perl’assemblaggio – fattura 2°SAL 20% a preavviso di consegna, inizio collaudo in officina – fattura 3° SAL10% alla fine del montaggio, collaudo, allaccio in rete e completamento pratiche GSE (dimostrato conla Ricevuta di avvenuto invio della richiesta di accesso ai meccanismi di incentivazione di cui l DM6 luglio 2012 identificata on il codice FER …, per l’impianto a fronte rinnovabile Biomasse nellatitolarità della Società… ‐Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi degli artt. 7 e 8 dellalegge 7 agosto 1990 n. 241) VALIDITA’ DELL’ OFFERTA Il periodo di validità dell’offerta è di trenta giornidalla data di emissione, riportata in prima pagina.Per accettazione preliminare della proposta. Si autorizza l’inizio dell’espletamento delle pratiche autorizzative, nonchéla redazione del progetto preliminare________________ lì, _____________ Timbro e Firma del ClienteAcconto: ______________________________________________________________________________________________________________ Gli accontinecessari per l’avanzamento dell’iter autorizzativo, esclusi i diritti da pagare all’ Gestore di Rete, verranno riconosciuti in conto della fornitura e ricompresinell’importo di fornitura pattuito e sottoscritto con l’accettazione dell’ordine definitivo


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