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PIACENZA SANITARIA n.3/2005

Date post: 16-Oct-2021
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In copertina: GIOVANNI MIGLIARA, Piazza Cavalli nel 1831 (Piacenza, collezione privata - foto F.lli Manzotti) DIREZIONE, REDAZIONE 29100 Piacenza - Via San Marco, 27 Tel. 0523 323848 - 324979 CONSIGLIO DIRETTIVO PRESIDENTE Giuseppe Miserotti VICE PRESIDENTE Luigi Cavanna SEGRETARIO Carolina Prati TESORIERE Mauro Gandolfini CONSIGLIERI Roberto Andreoli Mario Biagini Giuseppina Dagradi Giovanni Dieci Giandomenico Follini Paolo Generali (odontoiatra) Maurizio Rebecchi (odontoiatra) REVISORI DEI CONTI Corrado Fragnito Furio Maestri Marco Zanetti Paolo Bordignon COMMISSIONE ODONTOIATRI PRESIDENTE Gaetano Noè SEGRETARIO Paolo Generali COMPONENTI Francesco Ferrari Maurizio Rebecchi Stefano Pavesi REDAZIONE Direttore Responsabile Giuseppe Miserotti Capo Redattore Gianfranco Chiappa Redattori Roberto Andreoli Giancarlo Carrara Giovanni Dieci Marzio Sisti Marco Zanetti STAMPA Tipolitografia Pignacca Via Boreca, 11/13 - 29100 Piacenza Sped. in Abb. Post. 45% - art. 2 comma 20/b - Legge 662/96 - Filiale di Piacenza - Reg. del Tribunale di Piacenza n. 80 del 20/4/95 Il Notiziario viene inviato gratuitamente a tutti gli iscritti all’Albo Professionale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Piacenza e a tutti gli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri d’Italia. ORGANO UFFICIALE DELL’ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DI PIACENZA Piacenza SANITARIA 2 2 N. 3 MAGGIO - GIUGNO 2005 27 29 30 32 10 2 13 PAGINA DEL PRESIDENTE VITA DELL’ORDINE INFORMAZIONI BIOGRAFIA CORSI E CONVEGNI TRA DI NOI NECROLOGI
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In copertina: GIOVANNI MIGLIARA,Piazza Cavalli nel 1831(Piacenza, collezione privata - foto F.lli Manzotti)

DIREZIONE, REDAZIONE29100 Piacenza - Via San Marco, 27Tel. 0523 323848 - 324979

CONSIGLIO DIRETTIVO

PRESIDENTEGiuseppe MiserottiVICE PRESIDENTELuigi CavannaSEGRETARIOCarolina PratiTESORIEREMauro GandolfiniCONSIGLIERIRoberto AndreoliMario BiaginiGiuseppina DagradiGiovanni DieciGiandomenico FolliniPaolo Generali (odontoiatra)Maurizio Rebecchi (odontoiatra)REVISORI DEI CONTICorrado FragnitoFurio MaestriMarco ZanettiPaolo Bordignon

COMMISSIONE ODONTOIATRI

PRESIDENTEGaetano NoèSEGRETARIOPaolo GeneraliCOMPONENTIFrancesco FerrariMaurizio RebecchiStefano PavesiREDAZIONEDirettore ResponsabileGiuseppe MiserottiCapo RedattoreGianfranco ChiappaRedattoriRoberto AndreoliGiancarlo CarraraGiovanni DieciMarzio SistiMarco Zanetti

STAMPATipolitografia Pignacca Via Boreca, 11/13 - 29100 Piacenza

Sped. in Abb. Post. 45% - art. 2 comma 20/b -Legge 662/96 - Filiale di Piacenza - Reg. delTribunale di Piacenza n. 80 del 20/4/95

Il Notiziario viene inviato gratuitamente a tutti gli iscritti all’Albo Professionaledell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Piacenzae a tutti gli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri d’Italia.

ORGANO UFFICIALE DELL’ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DI PIACENZA

PiacenzaS A N I T A R I A

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N. 3 MAGGIO - GIUGNO 2005

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PAGINA DEL PRESIDENTE

VITA DELL’ORDINE

INFORMAZIONI

BIOGRAFIA

CORSI E CONVEGNI

TRA DI NOI

NECROLOGI

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Gentili Autorità, Signore, Signori, CariColleghi,

Ci troviamo oggi in occasione di quellache possiamo definire la “giornata delmedico”. Da un lato ci è cara l’occasio-ne per ricordare i colleghi che ci han-no lasciato, spesso dopo una vita dedi-cata alla professione. Dall’altro salutia-mo i colleghi neolaureati che giuranofedeltà alla professione affiancati in unsimbolico passaggio di testimone daicolleghi che hanno raggiunto l’invidia-bile traguardo delle nozze d’oro con laprofessione per i 50 anni di laurea.

La cerimonia del giuramento, agli oc-chi di qualcuno, potrebbe essere giu-dicata come una formalità inutile, su-perata dai tempi. Mi piace invece, riba-dire l’importanza di un gesto che man-tiene- inalterati nel tempo - solennità evalore.Con il giuramento vi impegnate a cu-rare le malattie, ad alleviare le soffe-renze dei vostri malati e a tutelarne lasalute. Al tempo stesso vi rendete di-sponibili a praticare la professione se-condo una condotta ispirata ai princi-pi della diligenza, della correttezza edel rispetto nel rapporto tra colleghi e

RELAZIONE MORALE ASSEMBLEA GENERALE ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E ODONTOIATRI

Sabato 23 Aprile ore 16

Il Consiglio Direttivo dell’Ordine

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con i cittadini, nella trasparenza dei vo-stri atti e nella tutela della riservatezzaindividuale.Ma per tutto ciò dovrete ri-correre alle più profonde e migliori ri-sorse di cui disponete sia dal punto divista delle conoscenze tecnico-scienti-fiche che, in maggior misura, di quelleumane e morali. Il giuramento,dunque,vissuto non come fatto estemporaneoe formale ma come una promessa daonorare giorno per giorno; Ricordatecolleghi: se si è medici veri lo si è a vi-ta! Abbiate la sensibilità e l’intelligenzadi capire quanto sia importante ladeontologia nella vita di un medico! E’il sale che dà sapore, visibilità e staturamorale alla professione.Otto giorni fa aSanremo, nell’ambito di un affollatissi-mo congresso, nel quale si sono incon-trati medici di ogni paese d’Europa si

sono gettate le basi per lavorare attor-no al progetto di un codice deontolo-gico comune. Se i rappresentanti istitu-zionali dei vertici della professionehanno sentito la necessità, al di là dellediversità culturali, sociali e politicheche pure esistono, di riunirsi attornoad un progetto al tempo stesso cosìambizioso e difficile, significa che c’èun grandissimo bisogno di etica: che èforte la volontà di restituire la profes-sione al suo significato più originarioche è quello di essere al servizio dellasofferenza.Nell’arco di questi ultimi decenni la so-cietà è profondamente mutata: allostesso modo è mutata la visione dellafigura del medico.Oggi tutti sono in di-scussione, in modo particolare coloroche hanno sulle proprie spalle grandi

Da sinistra: Enrico Italia, Ferruccio Sommariva, il Presidente dell’Ordine, Francesco Corna, Santino Fantini

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aspettative, sia per il ruolo che ricopro-no, che per la loro incidenza nella vitasociale.Allo stesso modo si è trasformato il rap-porto tra medico e paziente passatodalla concezione ippocratica della be-neficialità (il fare per il bene e l’inte-resse del malato) ad un rapporto più al-la pari con un paziente ritenuto, oggi,più informato più consapevole dei pro-pri diritti. In realtà vi accorgerete di co-me persista un certo grado di asimme-tria nel rapporto: il medico è, infatti,chiamato a nuove forme di tutela o diprotezione nei confronti del propriopaziente. E’ nel momento della malattiache l’uomo scopre all’improvviso lapropria fragilità psicologica, i timori, leincertezze; in quel momento la sceltadi un processo curativo è più facile secondivisa con il proprio medico. Eccocrearsi, all’interno di questa raffinatadinamica interumana, l’alleanza tera-

peutica tra medico e persona sofferen-te.Dobbiamo, dovrete imparare ad ascol-tare la persona che vi sta di fronte, ilsuo vissuto, i suoi modelli di vita, le sueconvinzioni. Si profila così un rapportodi empatia, di condivisione di un cam-mino che, proprio perché percorso in-sieme rafforza i vincoli umani e moralitra medico e malato.Il paziente dun-que, visto come persona e non come“caso clinico”. Certamente non tutti irapporti umani sono ottimali ed ade-renti alla realtà che ho citato.Troveretepazienti che si rivolgeranno a voi comeci si rivolge ad un qualsiasi operatoreeconomico presso il quale acquistareun po’ di salute o al quale richiederesemplicemente di assecondare il per-sonale desiderio di eseguire accerta-menti o assumere terapie secondoquanto appreso da qualche conoscenteo amico, o tutt’al più dall’ascolto di

Da sinistra: Federica Moscatelli, Paolo Sivelli, Lorenzo Casali, Andrea Naturani, ilPresidente dell’ordine, Giorgia Ceresa, Cecilia Valla e Alessandra Cardis

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LA PAGINA DEL PRESIDENTEqualche trasmissione pseudo-scientifi-ca che certamente non manca nel de-bordante marasma mediatico cui spes-so siamo costretti ad assistere. In talicircostanze siate sempre orgogliosi diquanto appreso,non senza fatica, in an-ni di intensi studi e ribadite il valoredella vostra professionalità acquisitagiorno per giorno con sistematica ap-plicazione. Ma soprattutto ricordate, alvostro incredulo interlocutore, cheogni essere umano è irripetibile e per-ciò unico nella sua realtà e reattivitàbiologica.Occorre sentirsi eterni studenti, nontanto e non solo per ottemperare aquanto previsto dall’ottenimento deicosiddetti “crediti formativi”ECM (edu-cazione continua in medicina), ma peressere autorevoli nel sapere così comenell’essere; è cosa buona e comuneesperienza riflettere e rimettere conti-nuamente in discussione le proprie ac-quisizioni rivedendole e depurandoledalle inevitabili scorie imposte dallaconsuetudine, che in medicina apparecome una nemica insidiosa e da evita-re.L’aggiornamento professionale conti-nuo è un ottimo strumento applicativodi deontologia medica. L’utilità di lavo-rare insieme tra colleghi con l’unicoobiettivo del bene per la salute del cit-tadino, deriva dall’enorme dilatarsi delsapere scientifico medico che nonconsentirebbe a nessun medico, perquanto preparato, di risolvere da solo

problemi clinici assai complessi.Siate sempre attenti a richiedere al vo-stro paziente un consenso bene infor-mato su qualsiasi atto medico decidiatedi intraprendere: non tanto in ossequioalla legge oggi più di ieri rigorosa nelriconoscere diritti al cittadino, quantoperché il paziente esige un medico chesia anche un amico che gli sia vicinonelle decisioni importanti da assumerecon umiltà, partecipazione e senza reti-cenze o comportamenti arroganti.Ricordo spesso ai colleghi come sianoassai numerose le denunce intentatecontro i medici, dettate da aspettativeirragionevoli che hanno trovato ragio-ne d’essere nella mancanza di chiarez-za rispetto al tema del consenso infor-mato!Nel comunicare ai vostri assistiti unaverità “difficile” da assumere, fatevisempre guidare da tatto, sensibilità, de-licatezza, e dall’esperienza acquisitache mai come in questi casi vi soccor-rerà in così delicato compito. E’ pur ve-ro che in questi anni sono stati nume-rosi i giudizi in cui i magistrati hannosostenuto che tra i doveri del medicovi sarebbe quello di dire sempre la ve-rità al malato.Tuttavia l’esperienza cheho maturato, al pari di quella di nume-rosi altri colleghi, non mi permette diessere sempre e comunque d’accordocon quanto sostenuto da così autore-vole fonte. E non posso essere d’accor-do con quei colleghi assai rispettosidelle leggi che a volte con sconcertan-

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LA PAGINA DEL PRESIDENTE

te brutalità sono a sciorinare prognosiinfausta a breve termine in caso di ma-lattia grave o inguaribile, salvo esseretalvolta smentiti. Appare assi più utile,anche se certamente più angosciosocomplesso e difficile per il medico,por-si il problema di quale verità voglia sen-tirsi dire il malato e se non sia il caso dirassicurarlo con una verità addomesti-cata, che non toglie la speranza di vive-re, di combattere e di affrontare insie-me la malattia. E’ in queste situazioni,molto più che in altre, che si evidenziala sensibilità umana del buon medico,la sua capacità di comunicare, di valu-tare attentamente le dinamiche psico-logiche individuali e di affinarle in unrapporto al tempo stesso coinvolgentee rispettoso delle esperienze e dei va-lori di cui ognuno è portatore.E’questoil terreno fertile nel quale il medicopuò coltivare il proprio originale modo

di intendere la professione; è questa lanicchia privilegiata in cui nessuno puòinterferire. Anche la persona all’appa-renza più forte, più potente, quandovarca la soglia della malattia verifica lapropria fragilità, la propria limitatezza,si convince immediatamente di averebisogno dell’aiuto degli altri per prose-guire un cammino diventato all’im-provviso impervio, difficile, insidioso,sospeso tra l’alternanza di successi edinsuccessi, tra miglioramenti e peggio-ramenti, ma se percorso con la certez-za della condivisione reso di certo me-no penoso.Vi sarà sempre bisogno del-la figura di un medico che sappia pren-dere per mano e accompagnare il ma-lato nell’umana esperienza della soffe-renza.Proprio a voi,giovani colleghi che vi af-facciate alla ribalta della professione ri-volgo la mia esortazione ad essere ge-

Le autorità in prima fila con sua Ecc.za il Prefetto

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LA PAGINA DEL PRESIDENTElosi e privilegiati custodi del rapportoumano con il vostro malato! Negli ultimi decenni abbiamo assistitoa quella che,per certi aspetti, si può de-finire come una vera mutazione geneti-ca del sistema sanitario nel suo com-plesso. I motivi di tale rapida trasfor-mazione sono diversi: ve ne sono alcu-ni di tipo culturale come la frammenta-zione del sapere medico dovuta alle su-perspecializzazioni; l’insufficienza deimodelli tradizionali di formazione delmedico (come i ritardi nell’innovazio-ne di metodi e programmi di prepara-zione del corso di laurea in medicina echirurgia da parte dell’Università) cheappaiono così almeno in parte inade-guati rispetto alla complessità dei pro-blemi; una natura ancora troppo indivi-dualista della nostra professione.Ve nesono altri di tipo strutturale-organizza-tivo: il prorompente ingresso della tec-nologia nel mondo medico, il ricono-scimento giuridico di nuove figure diprofessionalità sanitaria senza una con-seguente migliore definizione di com-piti, attività, funzioni.Altri motivi anco-ra sono di tipo politico generale: il su-bordinamento delle competenze deimedici rispetto alla logica economicadel management delle aziende sanitariee della pubblica amministrazione; lacronica sottostima del fondo sanitarionazionale rispetto ai bisogni.Oggi vi è necessità di un medico conuna preparazione globale nella cui fi-gura si integrino gli aspetti del governo

clinico, con quelli organizzativi e per-ché no, con quelli amministrativi. Se ilmedico in ragione di un malinteso sen-so di libertà assoluta, non assumerà co-me strumento quotidiano del propriolavoro il governo clinico in funzionedella qualità e dei costi,nel rispetto pri-mario ed irrinunciabile della salvaguar-dia della salute dei cittadini,permetteràche di questi strumenti inevitabilmentesi approprino burocrati, economisti edamministratori: ecco come si profila ildeclino della professione! Alcuni colle-ghi ricorderanno come, nella relazionemorale dell’Assemblea generale delloscorso anno, ebbi modo di citare la“carta della professionalità medica” co-me antidoto alla crisi, anche epistemo-logica della medicina moderna. Citai letre possibili linee fondamentali su cuimuoversi: benessere, autonomia dei pa-zienti e giustizia sociale. Per ottenerequesti obiettivi occorre praticare laprofessione con competenza,onestà, ri-servatezza, correttezza di rapporti, qua-lità delle prestazioni, universalità di ac-cesso alle cure, equità nell’erogazionedelle risorse, aggiornamento professio-nale, rifiuto dei vantaggi derivanti daconflitto di interessi, controllo dellaqualità delle cure. Non ho difficoltà adaffermare che per essere adempienti ri-spetto alle linee della carta della pro-fessionalità medica occorre una mag-gior partecipazione dei medici nei di-versi momenti organizzativi del gover-no clinico. E’ una scelta da proporre

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LA PAGINA DEL PRESIDENTEcon vigore a chi ha responsabilità poli-tiche, ma al tempo stesso è un impe-gno nuovo ed importante da affronta-re.Giunto all’ultimo anno del mandatotriennale come Presidente dell’Ordinedei medici chirurghi e odontoiatri diPiacenza mi sento di sottolineare, an-cora una volta, l’utilità di perseguireuna riforma degli ordini professionaliche ne preveda una profonda revisionedell’impianto giuridico istitutivo.Ormai da numerose legislature, quindida parte delle diverse maggioranze po-litiche che si sono susseguite negli an-ni, non è ancora venuta una risposta intal senso. Solo di recente, con la leggesulla concorrenza si è ribadito che gliOrdini professionali hanno ruolo e di-gnità nella difesa di un pubblico inte-resse. Ma la legge istitutiva dell’ordinedei Medici si riferisce ancora alla n.221del 1950, e risente inevitabilmente de-gli oltre 50 anni di vita.A mio parere sono due i compiti di unordine professionale moderno: il pri-mo è in relazione all’assunzione di po-tere dell’Ordine sul curriculum forma-tivo e sulla formazione permanente delmedico e dell’odontoiatra. Il secondoriguarda l’opportunità di esercizio daparte dell’ordine di un reale potere di-sciplinare tramite l’armonizzazione delCodice Deontologico in un contesto dinorme generali avente valore cogentenei confronti dei medici e degli odon-toiatri.

Solo in questo modo l’ordine può eser-citare il potere di garanzia tra la pro-fessione e il cittadino che gli è ricono-sciuto dallo Stato.L’augurio che faccio a me stesso, a voicari colleghi, e a tutti i medici italiani èquello di poter contare su unaFederazione Nazionale che si pongaquesti obiettivi come irrinunciabili nelbreve-medio termine.Termino ringraziando tutto il ConsiglioDirettivo,ad iniziare dal Vicepresidenteprof. Luigi Cavanna, dal Segretariodott.sa Carolina Prati, dal Tesoriereprof. Mauro Gandolfini, dal dottorGaetano Noè Presidente della commis-sione albo odontoiatri. Ringrazio tutti iconsiglieri: Dott. Mario Biagini,Roberto Andreoli, Giuseppina Dagradi,Giovanni Dieci, Giandomenico Follini,Paolo Generali, Maurizio Rebecchi e irevisori dei conti: Dott. CorradoFragnito, Furio Maestri, Marco Zanetti,Paolo Bordignon.A tutti loro un grazieparticolare per avere reso le mie fati-che un poco più sopportabili, conside-rando che il clima di collaborazione edi gruppo non è mai venuto meno edha caratterizzato il mandato triennaleche volge la termine.Ricordo con gran-de affetto anche il mio predecessoreGianfranco Chiappa caporedattore delnostro bollettino per l’aiuto di cui miha sempre onorato. E per ultimo, noncerto per importanza, un ringrazia-mento alla capoufficio signora Nadia,sempre solerte ed attenta nella scelta

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LA PAGINA DEL PRESIDENTEdel materiale piuttosto copioso chegiunge quotidianamente all’ordine; allasignora Cristina che cura in particolaregli aspetti informatici assai importantiper i ns. uffici, e alla signora Stefaniaper il suo lavoro di segreteria tanto de-licato quanto svolto con attenzione.

Abbiamo ritenuto quanto mai appro-priato che la solita Pagina delPresidente fosse sostituita e costituitaquesta volta addirittura dalla sua rela-zione morale all’Assemblea Generaledell’Ordine del 23 aprile u.s.Le espressioni di etica formulate daldott. Miserotti sono davvero di per séuna relazione morale che tutti iColleghi dovrebbero attentamente leg-gere e naturalmente seguire. La suacompetenza poi in campo ordinistico esindacale conseguita in tanti anni dimilitanza nell’uno e nell’altro settorepotrebbero fargli attribuire un dottora-to in utroque. E’ perciò quanto mai op-

portuno che le sue parole siano statepronunciate e seguite dalle Autoritàpresenti in prima fila, ad iniziare daS.E il Prefetto Alberto Ardia e dalColonnello Giovanni Dragotta, Coman-dante Provinciale dei Carabinieri.Tra ipresenti notati i due ex Presidenti, dot-tori Rino Riggio e Gianfranco Chiappae numerosi Primari ed ex Primari tracui il prof. Carrara, il prof. Poli e il Prof.Ruggerini. Il salone era davvero gremi-to e siamo sempre grati all’AutoritàComunale che abbia voluto mettere adisposizione l’Auditorium del S. Ilarioanziché dover tenere l’Assemblea nelsalone dell’Ordine diventato ormaitroppo angusto. E’ seguita la relazionefinanziaria del Tesoriere dell’Ordine,Prof. Mauro Gandolfini che è stata ap-provata all’unanimità dopo che ilTesoriere è stato pubblicamente elogia-to da molti dei presenti per la chiarez-za nell’esposizione del Bilancio.

N d.R

Da sinistra i medici Mauro Gandolfini, Luigi Cavanna, Gianfranco Chiappa,Giuseppe Miserotti, Rino Riggio, Carlo Mistraletti, Paolo Generale

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VITA DELL’ORDINE

Se il dottor Rino Riggio ha assunto la qualifi-ca di "Presidentissimo" sia per il lungo perio-do di 25 anni di Presidenza (un vero record),sia per le alte cariche ricoperte a livello na-zionale e addirittura internazionale, il dott.Gianfranco Chiappa è stato invece per mol-tissimi piacentini, non solo medici, il"Presidente" per antonomasia. Infatti riuscì asedere su ben 11 poltrone presidenziali di di-versi enti comunali e provinciali di varia vo-cazione: dallo sportivo al sociale al culturale.Furono sei le poltrone che occupò contem-poraneamente, dal Rotary al Panatlhon, allaMotonautica, alla Canottieri Nino Bixio finoalla Federazione Intersindacale medica e allaFIMMG.Tutti questi incarichi sovrapposti so-no naturalmente stati occasione di bonariapresa in giro da parte di amici e conoscenti;alcune persone perciò lo invitarono a scrive-re un libro intitolato "Una vita daPresidente"!La carica senz'altro più prestigiosa fu quelladi presidente dell'Ordine provinciale deiMedici Chirurghi e Odontoiatri dopo esserepassato attraverso “la gavetta” in qualità pri-ma di revisore dei conti (Supplente) poi peril ruolo di consigliere, quindi all’incarico divicepresidente.Nato a Piacenza il 26/01/22, si diplomò bril-lantemente al Liceo Classico Gioia, mentreconseguì la laurea in Medicina e Chirurgia aParma con la votazione di 110/110 sotto laguida del suo maestro prof. Campanacci econ l’appoggio del prof. Butturini. La sua te-si, definibile sperimentale, verteva sul pro-blema della malaria che, terminata la guerra,era tornata ad infestare le nostre zone.Fu poi assistente volontario presso il repartodi medicina dell’Ospedale di Piacenza (checontava allora 200 letti) diretto dal prof.

Esposito.Fu quindi medico interino a Cadeo,e in seguito medico ambulatorialedell'ENPAS e dell'INAM che avevano da pocotempo aperto degli ambulatori di medicinagenerale, piccola chirurgia e di geriatria. Fuproprio l'intenso “ricambio” di pazienti pres-so questi ambulatori a far sì che il giovaneChiappa fosse conosciuto da numerosissimipiacentini. E’ lui stesso che ama ricordare co-me una gran numero degli abitanti della no-stra città abbia certamente beneficiato dellesue cure. Di carattere aperto ed estroverso,cosa questa che certamente molto contribuìa fargli acquisire una vasta clientela, ma cheal tempo stesso lo costrinse ad optare perl’ambulatorio ENPAS e ad abbandonare quel-lo dell’INAM. Si dedicò dunque con entusia-smo al proprio dovere di medico di medici-na generale e di geriatria, oltre che di medi-cina dello sport.Fin qui la sua vita professionale di medicodal 1946 agli anni '90; la decisione del dott.Riggio di non ripresentarsi dopo 25 anni dicarica, prefigurò il dott. Chiappa come suonaturale successore, e infatti egli conquistò,con larghissima maggioranza, il seggio presi-denziale. Cosa possiamo ricordare di queisuoi 12 anni? Le sue legislature furono benquattro, fino alla decisione, dettata dall'età, dinon ripresentarsi per il triennio 2003/2005.Credo che debba essere primariamente ri-cordata la sua frequente presenza sia pressola sede dell’Ordine sia altrove, e la sua dispo-nibilità di servizio verso i Colleghi ed il pub-blico. Il suo stato di medico pensionato cheabbandonato l'ambulatorio, si dedicava soloalle cure dei numerosi pazienti amici e pa-renti che ancora gradivano affidarsi alle suecure,gli consentiva di essere in sede a tempopieno. Per il suo carattere estroverso e i tra-

Dottor GIANFRANCO CHIAPPA: PRESIDENTE DAL 1990 AL 2002

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VITA DELL’ORDINEscorsi degli altri incarichi presidenziali, cercòdi inserire sempre di più la figura dell'Ordinedei Medici nel tessuto socio culturale del ter-ritorio. Mantenne infatti ottime relazioni contutte le Autorità costituite la cui presenzapressoché totale alla prima Giornata provin-ciale del medico (denominazione con cui so-stituì quella di cerimonia del giuramento) fula dimostrazione del livello di dignità e diprestigio che aveva assunto il nostro Ordine.Fu proprio in una di quelle occasioni che ilSindaco Guidotti,vista l'enorme affluenza deiconvenuti nel salone di via S.Marco ormai di-venuto troppo angusto, offrì la disponibilitàdel Comune per l'Auditorium S. Ilario che po-teva contenere più di 150 persone.Intrattenne pari cordialità di rapporti con itre Direttori generali succedutisi all'AUSL:dott.Serventi,dott.Tellini e l'attuale dott.Ripadi Meana. Intervenne in varie occasioni perappianare le situazioni che minacciavanoscrezi o incrinature tra la classe medica el'Azienda Sanitaria. Con i Direttori SanitariAziendali, in particolare, il clima fu davverosempre da amici. Con il dottor GiancarloSisti, con il dott. Maurizio Arvedi fino all'at-tuale dott.Andrea Bianchi, vi furono semprerapporti di stima e di reciproco rispetto deiruoli. Il dottor Bianchi che è Presidentedell'Ordine di Cremona lo onorò addiritturadella sua delega in occasione di diversiConsigli Nazionali.Fattivo organizzatore riesumò i Convegniprovinciali di Bobbio e Castell'Arquato chefurono occasione di incontro con moltissimicolleghi, in particolare del territorio locale.Allo stesso modo nel 1995 decise di riporta-re a nuova vita il bollettino dell'Ordine“Piacenza Sanitaria” che si rivestì di nuovamoderna veste tipografica.Prezioso collaboratore, in questo compito dirinnovamento, fu il capo redattore, dott.Mario Biagini, dopo la precedente partecipa-zione del dott.Antonietti esperto grafico delsettore e del prof. Mori. Sempre preziosol'aiuto della segretaria Cristina Dieci e dellatipografia Pignacca che è l’attuale editrice. Il

dott. Chiappa riuscì inoltre, con l'appoggiodell'allora Prefetto Iula, a sancire ufficial-mente il diritto d'ingresso dei medici nell'i-sola pedonale e la possibilità di parcheggiarein zona di sosta vietata per tutti quelli cheavessero dimostrato la loro assidua presenzanella zona. La concomitanza di convegni emanifestazioni culturali mediche danneggia-va la possibilità, da parte dei medici, di poterpresenziare agli eventi scientifici. Per questomotivo si fece promotore presso l’AUSL conl'appoggio del prof. Carrara, dirigentedell'Area Medica e della dott.sa Ferrante, ad-detta alle relazioni pubbliche, di un comitatocoordinatore che ne disciplinasse il calenda-rio. Prendendo spunto da una vecchia ideasostenuta per anni dal dott. TinerarioZucconi, riuscì ad interessare l'opinionepubblica, con un referendum indetto dalquotidiano “Libertà”, sì da far intestarel'Ospedale Civile di Piacenza all’insigne chi-rurgo piacentino duecentesco Guglielmo daSaliceto. Per il suo carattere conciliante riu-scì spesso, tranne casi sporadici, a dirimerele vertenze tra pazienti e colleghi e tra glistessi medici, impedendone il ricorso alle vielegali. La Commissione di disciplina purtrop-po fu ugualmente convocata varie volte peril cattivo comportamento di colleghi che ri-portarono ovviamente avvertimenti, censuree sospensioni. In particolare un caso divenneclamoroso; l'ostilità di gran parte della popo-lazione di un paese della provincia nei con-fronti un collega. Questa fu una vera spinanel fianco della Presidenza Chiappa, il qualesoleva affermare che gli sembrava di vivere,in tali situazioni, il detto pirandelliano "Cosìè se vi pare". Intrattenne ottimi rapporti conla Commissione Albo Odontoiatri, combat-tendo con loro una strenua lotta all'abusivi-smo, arrivando ad andare personalmente afotografare targhe di presunti abusivi.Chiappa diede sempre il suo supporto adogni Consiglio Nazionale Ordinistico, parte-cipando così a riunioni in tutta l'Italia.L'ordine di Piacenza, sotto la sua supervisio-ne, fece sempre parte della lista di maggio-

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VITA DELL’ORDINEPiacenza

ranza, dal dott. Pagni al dott. Del Barone. Perquesto motivo furono intrattenuti rapportidi preziosa collaborazione con laFederazione, in particolare con i dirigenti,l'Avv. Raimondi e il dott. Del Monaco.Durante il suo mandato fu inserito nellacommissione Nazionale per la MedicinaSportiva e per la revisione del CodiceDeontologico. Resse, quale Presidente ad in-terim, la Federazione Regionale Emiliano-Romagnola degli ordini dei Medici. Fece pu-re parte della Commissione regionale del far-maco, opponendosi strenuamente alla can-cellazione dal prontuario SSN di tanti pro-dotti ritenuti indispensabili alla luce dellapropria lunga esperienza personale.Per quanto riguarda l'ENPAM ebbe la fortunadi incontrare in un ex consigliere, il dott.Guido Zanelli, un prezioso alter ego che lorappresentò ed assunse voce autorevolissi-ma in seno al Consiglio Nazionaledell'ENPAM. In particolare il dott. Zanelli fuprodigo di aiuti e consigli a tutti i Colleghi apensionati e a vedove che si rivolgevano a luifiduciosi della sua competenza.Ritornando alla vita piacentina del nostroOrdine è da ricordare la sua iniziativa di rior-ganizzazione dell'ufficio sotto l'aspetto del-l’informatizzazione grazie anche alla collabo-razione di due validi tesorieri: il dott. GianniBosoni e il prof. Mauro Gandolfini. Con ilprezioso aiuto della capoufficio, sig.ra NadiaCornelli, il bilancio iniziò ad assumere unastesura quanto mai chiara anche per i medi-ci notoriamente poco inclini all’aridità deinumeri e dei conti. Sotto la sua Presidenzaandarono in pensione per limiti d'età le sto-riche segretarie Mirella Barbieri, MilaAnselmi e Anna Rossi Calciati, mentre fecerobrevi apparizioni in un rapido turn overMarco Carubbi, Loretta Filipazzi e BarbaraBoselli. Attualmente l'ultima segretaria as-sunta, la sig.ra Stefania Montanari, ha dimo-strato di essersi assai bene integrata con lecolleghe di lavoro, signore Nadia Cornelli eCristina Dieci, dimostrando buon carattere,

cortesia e capacità. Il resto è storia di ognigiorno, routinaria di ogni Presidente, chedavvero deve amministrare moralmente edeconomicamente l'Ordine (concetto que-st’ultimo ben espresso dalla relazione annua-le, non a caso definita come "morale e finan-ziaria"), alla stregua del buon pater familias.Le doti principali -sono sempre parole del dr.Chiappa- sono la dedizione all'Istituzione e lamassima disponibilità verso Colleghi e pub-blico, tanto da pretendere che ogni collega,anche neolaureato, gli si rivolgesse dandoglidel Tu. Durante il periodo di Presidenza deldott. Chiappa vi è stata l’importante introdu-zione della Legge n. 175/92 sulla pubblicitàsanitaria, che ha costretto l’Ordine deiMedici ad un lavoro estenuante per diversimesi, in particolare per il personale di segre-teria, che ha svolto egregiamente l’incarico.Il lavoro più impegnativo è stato quello diidentificazione dei titoli pertinenti e dellalotta all’abusivismo, lavoro svolto in partico-lare dalla Commissione Albo Odontoiatri piùtoccata dal problema. Da menzionare duran-te la Presidenza del dott. Chiappa è la costi-tuzione dell’Associazione Donne Medico, na-ta dall’imput del dott. Chiappa e dalla fattivaattività delle dottoresse Renata Battaglia,Maria Grazia Brescia, Anita Capra,Giuseppina Dagradi, Daniela Serena, FaustaMaffezzoni, Gabriella Rangognini edEleonora Savi. Credo di interpretare i senti-menti di molti colleghi nel riconoscere aFranco Chiappa non solo le qualità egregia-mente espresse come Presidentedell’Ordine, ma anche come persona buona,leale e disponibile oltre che caratterizzata dauna naturale simpatia. La sua personalitàeclettica è testomoniata anche dall’aver con-seguito varie benemerenze fra cui laCommenda al merito della Repubblica,l’Ordine Dinastico Equestre di San Ludovico,la stella d’oro del Coni al Merito sportivo enel 1990 il “premio della Bontà”.

Giuseppe Miserotti

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INFORMAZIONI

TELEFONIA FISSADIRETTRICE WIND TELECOM IT. ALBACOM TELE 2da fisso Acc. Ordine Teleconomy 24 Alb@voice Canone 0,00 _. 9,30 0,00 0,00Mobili aziend. Wind 3,1 28,36*(+89%) 19,00(+83%) 34,3**(+91%)Locale 1,5 7,8*(+80%) 2,10(+28%) 7,3**(+79%)Nazionale 3,6 7,8*(+54%) 4,70(+23%) 14,7**(75%)Mobili WIND 6,2 28,36*(+78%) 19,00(+67%) 34,3**(+82%)Mobili Altri Operatori 18 28,36*(+36%) 19,00(+6%) 34,3**(+47%)Mobili TIM 18 25,55*(+29%) 19,00(+6%) 34,3**(+47%)Intern. Eur. USA Canada 7 40,92*(+83%) 10,97(+36%) 28,0**(+75%)*Tariffa con scatto alla risposta inclusa di _.cent 6,56** Tariffa con scatto alla risposta di _.cent 12,5-7,75 o 15,5 a seconda delle direttrici

TELEFONIA MOBILEDIRETTRICE WIND TIM VODAFONEda mobile Acc. Ordine TIM MENU’ Light BusinessCanone _. 2,00/sim _. 6,20/sim(+68%) _.4,00/sim(+50%)Intercom 4* 37,07**(+89%) 12(+67%)Azienda 4 37,07**(+89%) 12(+67%)Nazionale 8 37,07**(+78%) 17(+53%)Mobili WIND 16 37,07**(+51%) 27(+33%)Mobili Vodafone 16 37,07**(+51%) 20(+10%)Mobili Altri Operatori 16 37,07**(+26%) 27(+33%)Intern. Eur. USA Canada 11 32**(+66%) 32(+66%)* Con l’ opzione LEONARDO la tariffa Intercom si azzera PER SEMPRE a fronte di un canone mensile di _.3/SIM (gratis in promozione fino al 31-07-2005).** Tariffa con scatto alla risposta di _.cent 12,40.

INTERNET “LIBERO ADSL”Descrizione Una Tantum Canone Mensile Costo NavigazioneAttivazione LIBERO ADSL FLAT GRATIS* 24,96 0Noleggio Modem ADSL 2,5Noleggio ROUTER WI-FI 41,63 8,33Attivazione LIBERO ADSL FREE GRATIS* 0 1,58 _/oraNoleggio Modem ADSL 2,5Noleggio ROUTER WI-FI 41,63 8,33Per ogni informazione o dubbio a riguardo La invito a contattarmi ai seguenti numeri e riferimenticell. 329 4314371, tel. 800 901131 e-mail: [email protected] attesa di ulteriori sviluppi a riguardo Le porgo, distinti saluti

Roberto TUNDO

Convenzione WIND - Ordine dei Medici e degli Odontoiatri e iscrittiEgregio Dottore, (se è in possesso di Partita Iva) il sottoscritto Roberto TUNDO dell’ agenzia AGATOS srl ha ilpiacere di presentarLe la nuova Convenzione stipulata tra L’ORDINE dei MEDICI e WIND per i servizi di telefo-nia fissa, mobile ed Internet con tariffe particolarmente scontate ed aggressive di sicuro interesse. Per darLe lapossibilità di una concreta comparazione Le riporto le tariffe concordate a quelle della concorrenza.

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INFORMAZIONI

Al dottor Augusto Paganiresa ragione dal Tribunale di Milano

Il tribunale di Milano, I Sezione civile,riunito in camera di consiglio con i si-gnori magistrati:dott: Giuseppe Tarantola presidenteestensore, dottor Stefano Rosa,dotto-ressa Marisa Nardo- visto il reclamo proposto da AugustoPagani e Gianfranco Ferraro contro ilprovvedimento emesso dalla dotto-ressa Gandolfi il 19 gennaio 2005;- letta lamemoria di resistenza delSindacato Nazionale AutonomoMedidi italiani (SNAMI):- sentite le parti e sciogliendo la ri-serva assunta in data odierna, haemesso la seguente

ORDINANZAIl Dottor Augusto Pagani già VicePresidente Nazionale SNAMI vinceilricorso contro la delibera di esclusio-ne dal Consiglio Nazionale SNAMI28/3/2004 con le motivazioni che siriporta testualmente:Allo stato degli atti non risulta conchiarezza quali conseguenze avrebbeavuto la conclusione del contrattoMEDIMEDIA nè se questa conse-guenza fossero contrarie allo spiritodel sindacato; risulta soltanto che, do-po un inizio concordato sulle trattati-ve, si è registrato un netto cambio divedute tra maggioranza e minoranzadegli associati e che la normale dia-lettica si è risolta un aspro scontropersonale. In talesituazione non èpossibile allo stato valutare la sussi-stenza di quei gravi motivi che pos-

sono imporre l’interruzione dei rap-porti associativi e la libera espressio-ne della volontà di una minoranza.Sempre dalla relazione del Presidente,un altro motivo di esclusione sembre-rebbero quello di aver teentato di ab-battere la presidenza e la maggioranzamettendone in cattiva luce l’operato eciò al solo fine di perseguire di ap-proppriarsi del sindacato e di utiliz-zarne il nome a fini speculativi.L’alternarssi delle maggioranze èevento naturale degli organismi a ba-se democratica e, cone si è visto, ilcomportamento degli attuali recla-manti non ha avuto significative ma-nifestazioni all’esterno del sindacato,non sembra aver leso l’onorabilità de-gli altri associati e in particolare delpresidente, non risulta chiaramenteimprontato a fini speculativi contrariallo Statuto SNAMI.

PER QUESTI MOTIVIin accoglimento del reclamo, sospen-de l’esecutività della delibera di esclu-sione di Augusto Pagani e diGianfranco Ferraro, assunta dalCongresso nazionale straordinarioSNAMI del 28 marzo 2004.

CEDESI AMBULATORIO ME-DICO ZONA CENTRALE INREGOLA CON LA NUOVANORMATIVA REGIONALE.DOTT. SANDRO SPROCATOCELL. 328.0036659

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In occasione del XII CongressoNazionale della Società Italiana di CurePalliative sono stati presentati i nuovifarmaci oppioidi e le nuove formula-zioni di farmaci già in uso.Vecchi farmaci con nuove formulazio-ni: - morfina da 200 mg - fentanyl tran-smucoso (Actiq) in ben 6 dosaggi da200 a 1600 microg.Nuovi farmaci: - ossicodone a lento ri-lascio, 12 ore (OxyContin) da 10-20-40-80 mg. - ossicodone + paracetamo-lo 325 mg (Depalgos) da 5-10-20 mg L’ossicodone ha caratteristiche similialla morfina nel meccanismo d’azio-ne, se ne differenzia per la sua liposo-lubilità che favorisce il passaggio ema-to-encefalico; può inoltre essere usatoanche nei pazienti con insufficienzarenale.Per facilitare il Medico ad usare questifarmaci l’Associazione Europea per leCure Palliative ha predisposto una li-nea guida che riteniamo utile presen-tare nei seguenti punti:1) L’oppiaceo di prima scelta per il do-lore oncologico mederato è la morfina2) La via di somministrazione per os, arilascio normale ogni 4 ore, è ritenutapiù utile per stabilire la dose totalenelle 24 ore, per continuare poi conquella a rilascio rallentato.3) Non vi sono differenze di rilievo

nell’uso di morfina a lento rilascio:ogni 12 o 24 ore.4) Se il paziente non è in grado di as-sumere la morfina per os, la via alter-nativa è quella sottocutanea, più sem-plice e meno dolorosa.5) Il rapporto della potenza relativamedia tra morfina per os e sottocuteè 1:2, 1:3 (20-30 mg per os = 10 mgsottocute).6) Se con la morfina per os compaionoeffetti collaterali intollerabili, si puòpassare ad un oppiaceo alternativo ocambiarne la via di somministrazione.7) L’ossicodone è un‘alternativa validaalla morfina per os.8) Anche il metadone è un’alternativaefficace alla morfina ma, a causa dimarcate differenze individuali in ter-mini di emivita plasmatica, di potenzaanalgesica e di durata d’azione, il suouso può essere più complicato.9) L’infusione endovena di morfina po-trebbe essere preferita: in pazienti conincannulamento venoso a permanen-za, nei soggetti con edemi generalizza-ti o gravi turbe della coagulazione.10) Se compaiono crisi di dolore epi-sodico in corso di trattamento (doloreincidens) ricorrere a dosi supplemen-tari di morfina a rilascio normale op-pure al fentanil transmucoso (OTFC).11) Il fentanil transdemico

Oppioidi:nuovi farmaci e nuove formulazioni

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(Durogesic) è un’efficace alternativaalla morfina, particolarmente utile achi non può assumere farmaci per os.12) La somministrazione spinale ( pe-ridurale o intratecale) di analgesici op-piacei, associati ad anestetici locali oclonidina, dovrebbe essere presa inconsiderazione in pazienti che manife-stano analgesia inadeguata o presenta-no effetti collaterali intollerabili.In occasione del Convegno è stata an-che presentata la buprenorfina cerot-to(Transtec), in 3 formulazioni da 35-52,5-70 microg/h, per la durata di 72ore: agisce nel dolore medio-severo,presenta una buona liposolubilità e,come l’ossicodone, è indicata nelleforme di insufficienza renale.Il Medico ha oggi a disposizione un’ot-timo bagaglio farmacologico contro il

dolore in grado di soddisfare gran par-te delle esigenze cliniche non solo neldolore oncologico ma anche nelle for-me di dolore cronico sia dell’anzianoche del paziente neurologico.Riteniamo però che, accanto a questesoddisfacienti possibilità, il Medico deb-ba tenere presente il pericolo nell’usodi questi farmaci ed in particolare delfentanil transmucoso (Actiq lecca-lec-ca) che, se assunto inavvertitamente daun bambino,può causare una grave - tra-gica depressione respiratoria.

Prof. Renzo Ruggerini

Grazie al nostro prof. Ruggerini deditoda anni al problema delle cure palliati-ve per i malati oncologici e nostro pre-zioso collaboratore da sempre.

N.d.R.

COMPLIMENTI A PIACENZA SANITARIA!

Tra le 1500 persone che ricevono il nostro Bollettino, sappiamo che una parte lo leggeattentamente (e io dico sempre particolarmente le consorti dei nostri Colleghi), unaparte lo scorre rapidamente e un po’ superficialmente e infine un’ultima parte, spero lapiù esigua, lo cestina, prima ancora di leggerlo fra le tante riviste da cui il medico è pur-troppo quotidianamente afflitto. Mi ha fatto perciò particolarmente piacere, che incon-trando casualmente in Tribunale per il ricorso di un Collega alla magistratura del lavo-ro, l’ex Direttore Generale della nostra AUSL dott. Piersergio Serventi, questi come pri-mo impatto mi abbia ringraziato per ricevere regolarmente Piacenza Sanitaria e si ècompiaciuto di ciò sia per i suoi contenuti, sia perché è l’anello piacevole che lo tieneancora legato al mondo medico piacentino che ricorda con affetto. E’ stato per noi del-la redazione una dichiarazione che ci ha fatto particolarmente piacere e della quale ègiusto ringraziare pubblicamente il dott. Serventi.

G.C.

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PRESENTAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALERING14 PER LA RICERCA SULLE

MALATTIE NEUROGENETICHE RARE

In data 30 Maggio 2002 si è costituita in Reggio Emilia l’associazione di vo-lontariato ONLUS

“Associazione Internazionale RING14 per la ricerca sulle malattie neurogenetiche rare”.

La Sindrome del Cromosoma 14 ad anello (Ring14 syndrome) è una malattianeurogenetica rara i cui sintomi più costanti sono a carico del SNC e della reti-na. Ritardo psicomotorio, ipotonia e microcefalia sono altri segni, insieme allacostante compromissione del linguaggio e alla epilessia farmaco-resistente. I di-morfismi includono, tra gli altri, occipite piatto, fronte alta e bombata, lieve pto-si, epicanto, facies allungata, naso a radice allargata, orecchie ad impianto basso,microretrognatia. Inoltre la sintomatologia caratteristica della Sindrome Ring 14spazia dai disturbi cardiaci ai disturbi gastroesofagei, dal linfoedema alle discro-mie, al rischio elevato di infezioni respiratorie.L’Associazione è nata per volontà di un gruppo di genitori con bambini affettida tale patologia.La sede legale è sita in Reggio Emilia, Via Victor Marie Hugo nr. 34,tel.0522/322607 – fax 0522/324835 – email [email protected] - web:www.ring14.com, mentre la sede operativa è ospitata presso l’Unità Operativadi Neuropsichiatria Infantile Ospedale Santa Maria di Reggio Emilia.L’Associazione RING14 è iscritta all’albo provinciale delle associazioni di vo-lontariato e fa parte del Centro Servizi Dar Voce e della Cooperativa SocialeAirone di Reggio Emilia, nonchè del Network Europeo sulle malattie rareEurochromnet con sede in Olanda (www.chromosomehelpstation.com).

Associazione internazionale RING14 Onlusper la ricerca sulle malattie neurogenetiche rare

Sede legale:Via V. M. Hugò nr. 34 – 42100 Reggio Emilia – ITALY – CF91105800352

Tel. 0522/322607 – Fax 0522/324835 – email [email protected] www.ring14.com

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SERVIZIO SANITARIO REGIONALEEMILIA-ROMAGNAAzienda Unità Sanitaria Locale di PiacenzaComitato Zonale art. 1 - Medici specialisti ambulatorialipresidente dr. Cirillo Carra

Graduatorie provinciali definitive Medici Specialisti aspiranti ad incarichiambulatoriali,valevoli per l’anno 2005,Ambito zonale di Piacenza.

Si comunica che con delibera delDirettore Generale nh. 87 del 06.04.2005,sono state approvate, in via definita le Graduatorie in oggetto indicate e giàtrasmesseVi con nota n. 3 dell’8.02.2005.Il presidente del Comitato art. 11 di Piacenza

dr. Cirillo Carra

Comunicazione del Ministero della salute sulla compilazione della nuova ricetta SSN

La Fnomceo porta a conoscenza di tutti gli Ordini le modalità per la compila-zione della nuova ricetta del SSn concernenti la data di nascita dell’assistito,conparticolare riferimento ai cittadini UEin possesso di tessera che accedono di-rettamente ai prestatori di cure, così come specificato nella nota del Ministerodella salute che qui si allega.

Oggetto:Nuova ricetta del Snn - Integrazione alle informativeDGRUERI/9310/I.3.b del 18 novembre 2004 e DGRUERI/2276/I.3.bdell’8 marzo 2005

Facendo seguito alla precedenti informative di cui all’oggetto con la presente siapporta un’ulteriore integrazione alle medesime.il modello E125 per l’addebito delle prestazioni alle istituzioni estere prevedecome campo obbligatorio ladata di nasscita dell’assistito.La nuova ricetta non prevede tale campo e pertanto, poichè senza questo datole istituzioni estere non accetterebbero i nostri addebiti (nè si potrebbe utiliz-zare una data fittizia). È necessario che la data di nascita venga indicata con-

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giuntamente alla firma dell’assistito (vedi facsimile allegato).Il problema non si pone per i cittadini UE in possesso di formulari E106, E112,E120 ed E123 e per i cittadini provenienti da Stati in convenzione con l’Italia;poichè essi devono recarsi presso le ASL per poter accedere all’assistenza sani-taria, la data di nascita è a conoscenza della ASL. La questione riguarda, soprat-tutto, i cittadini UE in possesso di tessera (o certificato sostitutivo) che accedo-no direttamente ai prestatori di cure; per questi assistiti è necessario che vengaindicata la data di nascita.Resta valida, in ogni caso, come già indicato nelle precedenti note informative,la facoltà del medico di allegare alla ricetta la fotocopia della TEAM o del certi-ficato sostitutivo. Si invita codesto Assessorato ad informare le rispettive azien-de sanitarie per gli adempimenti di loro competenza e gli ordini dei medici del-le rispettive regioni

Il direttore dell’ufficiodott.ssa Francesca Basile

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E’ tempo di ferie.Ma quanti medici ospedalieri riusci-ranno a fare le ferie, se non impe-gnandosi con turni massacranti?Le ferie sono un diritto-dovere diogni lavoratore e, in particolare, il di-ritto alle ferie (quale giusto riposodopo un anno di lavoro, atto a con-sentire il recupero delle energie psi-cofisiche e a soddisfare le esigenze ri-creative, culturali e socio famigliari),costituendo un principio di rilievocostituzionale, non è un bene dispo-nibile nè da parte dell’amministrazio-ne ospedaliera, nè da parte del medi-co e, pertanto, risulta nulla ogni ri-nuncia o elisione in tal senso.Non va inoltre ignorata dai relativi re-sponsabili (Direttore di struttura,Direzione Sanitaria e Direttore gene-rale) la nuova legislazione sull’orariodi lavoro che col decreto legislativo213/04 ha inoltre introdotto le san-zioni per le inadempienze: una san-zione amministrativa da130 a 170 eu-ro per ciascun periodo violato (se ilDirigente di struttura per motivi diservizio non riesce d accordare le fe-rie nei tempi e modi previsti, a scari-co delle responsabilità,deve inoltrarealla Direzione sanitaria la segnalazio-ne, onde la stessa provveda nel ri-spetto di quanto previsto dalla leggee dalle norme contrattuali).

LE FERIE DELL’OSPEDALIERO a cura di

Marco Perelli Ercolini

La sanzione, prescrivibile in cinqueanni dalla violazione, viene irrogatase rilevata in sede ispettiva o dietrodenuncia motivata dell’interessato.Ma certamente uno nodo cogentesarà lo smaltimento delle ferie deglianni pregressi: contrattualmente en-tro i primi sei mesi dell’anno succes-sivo, per legge invece con possibilitàentro diciotto mesi.Quale, dunque, è la normativa attua-le?All’ospedaliero in ogni anno solare diservizio spettano 30 giorni lavorativi,con una differenza per i neoassunti,ai quali spettano per i primi tre annidue giorni in meno.Se l'orario settimanale è articolato sucinque giorni, il sabato è considera-to non lavorativo e i giorni di feriespettanti sono ridotti di quattro.Il medico ospedaliero ha anche dirit-to,per ciascun anno,secondo quantoprevisto dalla legge 23 dicembre1977 numero 937, a ulteriori duegiorni di ferie.Il periodo di ferie deve essere rico-nosciuto in proporzione al periodoche verrà prestato nell'anno.Pertanto coloro che sono assunti po-steriormente alla data del 1 gennaiohanno diritto ad usufruire un nu-mero di giornate proporzionalmenteal periodo di servizio (rapportato a

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mese, tenendo presente che la fra-zione di mese superiore ai quindicigiorni è considerata a tutti gli ef-fetti come mese intero) che pre-steranno nell'anno e non, quindi,commisurate ai mesi di servizio giàeffettuati.Agli anestesisti, sottoposti ad intos-sicazione cronica da gas e vaporianestetici, spettano ulteriori 8 giornie ai radiologi e all'altro personale, ri-conosciuto sottoposto al rischio diradiazioni ionizzanti, altri 15 giorni.Questi ulteriori periodi di riposo do-vrebbero essere effettuati in unaunica soluzione e possibilmente lon-tano dal periodo di ferie ordinarie.Le ferie possono essere fruite an-che frazionatamente nel corso diciascun anno solare in periodi pro-grammati dallo stesso medico nelrispetto delle esigenze connesse aicompiti di istituto e organizzativi del-l'ospedale.Nel periodo dal 1 giugno al 30 set-tembre, tranne casi eccezionali, almedico dovrebbe essere garantito unperiodo di almeno 15 giorni conti-nuativi di ferie.Se per comprovate esigenze di ser-vizio una Amministrazione rinvia, ri-duce o sospende il periodo ferialegià autorizzato, è tenuta al rimbor-so delle spese che il lavoratore ha so-stenuto, purchè documentate non-chè al pagamento dell'indennità dimissione per la durata del viaggio dirientro.Va rilevato come molti medici, permotivi per lo più di servizio, in mo-

do del tutto illegittimo, non riesconoa effettuare tutte le ferie nell’arcotemporale previsto e perdono diversigiorni, anche se la Direzione sanita-ria, cui competono funzioni orga-nizzative, dovrebbe vigilare affinchèil diritto-dovere alla ferie non vengameno.Il godimento delle ferie dovrebbeavvenire entro l'anno solare e nondovrebbe essere rinviato o interrottose non per eccezionali e motivate esi-genze di servizio.Solo in caso di indifferibili esigenzedi servizio che non abbiano resopossibile il godimento nel corso del-l'anno, le ferie potranno essere fruiteentro il primo semestre dell'annosuccessivo.Il diritto alle ferie poichè è irrinun-ciabile, non monetizzabile.Solo in caso di cessazione dal rap-porto di lavoro, le ferie residuenon fruite per esigenze di servizio ocause indipendenti dalla volontà delmedico, debbono essere pagate. Aquesto proposito ricordiamo che l'in-dennità per ferie non godute, sep-pur abbia natura risarcitoria, è sog-getta a IRPEF, rientrando ordinaria-mente nel monte retributivo e solose pagata al di fuori dei periodi diriferimento va assoggettata ai fini fi-scali alla tassazione separata specifi-catamente prevista per gli emolu-menti arretrati (circolari del Ministrodelle Finanze 30 ottobre 1992 nume-ro 31 e 12 gennaio 1995 numero5/2191).Data la natura dell'istituto del riposo

INFORMAZIONI

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INFORMAZIONIannuale che ha lo scopo di ritem-prare il lavoratore dipendente dal-le fatiche dell'attività lavorative, ildiritto alle ferie è strettamente colle-gato alla esistenza e alla piena effi-cacia del rapporto di lavoro.Fanno maturare le ferie:* i periodi di astensione obbligatoriae i periodi di astensione facoltativaper gravidanza e puerperio o permalattia del bambino per i primitrenta giorni per i quali spetta laretribuzione per intero nei primi treanni di vita del bambino* le assenza per malattia o infortunio* i periodi di assenza per richiamo al-le armi* i periodi di assenza per adempi-mento di funzioni presso seggielettorali* le assenze dovute a permessi re-tribuiti (partecipazione congressi,concorsi o esami ; lutti famigliari;par-ticolari motivi personali o di fami-glia)* il congedo matrimoniale* i permessi previsti dalla legge104/92 per l'assistenza ai figli han-dicappatiNon maturano le ferie, invece:* per i periodi di aspettativa conces-sa al lavoratore chiamato a carichepubbliche elettive o cariche sindaca-li provinciali o nazionali* per le assenze da sciopero* per le assenze per il servizio milita-re di leva* nei periodi di astensione facoltati-

va per puerperio e nelle assenze ri-conosciute per malattia del figlio ol-tre i trenta giorni di assenza total-mente retribuita.Le ferie vengono sospese per ma-lattie che si protraggano per più ditre giorni o diano luogo a ricovero.L'Ente, cui va inviata la relativa cer-tificazione medica, deve essere tem-pestivamente informato.Le ferie interrotte riprendono a de-correre alla cessazione della malattiafino al loro termine come preventi-vamente fissato; non è quindi con-sentito al lavoratore di prolungaredi sua iniziativa il periodo ferialeper compensare i giorni di malat-tia.Alcune Amministrazioni non per-mettono attaccare consecutivamen-te le ferie al periodo di assenza permalattia.In particolare il periodo di ferie nonè riducibile per assenza per malattiao infortunio e pertanto se tali assen-ze si sono protratte per l'intero an-no solare, il godimento delle ferieavverrà anche oltre il termine previ-sto dei sei mesi oltre l'anno di riferi-mento.Da rilevare che le assunzioni tempo-ranee in ambito ospedaliero median-te contratto libero-professionale, senon espressamente previsto tra leclausole sottoscritte tra le parti, nondanno diritto a periodo feriale retri-buito.

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COL SILENZIO ASSENSOIL TFR VA ALLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE

a cura di Marco Perelli Ercolini

Per alimentare la previdenza com-plementare è però necessario unaccantonamento periodico e me-glio se di una certa consistenza; perevitare di gravare con ulterioriesborsi contributivi sia sul lavorato-re che sul datore, la smobilizzo delTfr è l’accorgimento che meglio sipresta, aggredendo somme nonconsiderate essenziali per soddisfa-re i bisogni correnti del lavoratore.Nel caso della deviazione del Tfr aiFondi pensione se da un lato il da-tore di lavoro sarà privato di una li-quidità corrente, dall’altra il lavora-tore non potrà più richiedere l’anti-cipazione del Tfr (questo istituto va-le solo nel privato) e soprattuttoogni volta che cesserà un rapportodi lavoro non potrà usufruire subi-to della <liquidazione>: infatti soloquando raggiungerà i requisiti per iltrattamento previdenziale potrà go-dere dei benefici previsti da questoistituto.Va tenuto inoltre presente che men-tre il Tfr darà all’età pensionabile unsomma sicura anche se con una ri-valutazione molto contenuta, i fondipensione sono soggetti alle fluttua-zioni dell’economia e potrebbero allimite erodere lo stesso capitale.A tal proposito è utile ricordare al-

cuni dati di fine 2002 pubblicati dalSole 24 ore: la rivalutazione del Tfrin tre anni è stata del 14 per cento,mentre per lo stesso periodo i fon-di chiusi hanno reso appena l’ 1,7%e gli aperti hanno perso il 13, 9%.La attuale legge delega al Governoper la riforma previdenziale preve-de che in caso di silenzio il Tfr ma-turando vada tutto ai fondi pensio-ni: il lavoratore ha, dunque, sei mesiper esprimere una scelta diversasulla destinazione del trattamentodi fine rapporto maturando, decorsisei mesi dall’entrata in vigore deldecreto legislativo attuativo il Tfrsarà devoluto al fondo (fondi nego-ziali oppure ai fondi istituti dalleRegioni). Per i nuovi assunti i seimesi di tempo utile per l’opzionedecorrono dalla data di assunzione.

Quali sono i pro e quali i contro?

PRO1.garantirsi a fine dell’età lavorativaun certo grado di ulteriore pensio-ne2. crearsi una pensione comple-mentare senza sacrifici contributiviparticolari3. avere somme impegnate in entisottoposti a controlli di gestione e

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INFORMAZIONIvigilanza e non lasciate al datore dilavoro che potrebbe in un domanirivelarsi insolvente4. una certa scelta del fondo da par-te del lavoratoreCONTRO1. prolungamento all’età pensiona-bile della percezione delle somme 2. nessuna possibilità di anticipazio-ne di somme (solo nel regime pri-vato)3. solo una parte in capitale, l’altrova in rendita periodica4. in caso di decesso il Tfr spettavaagli eredi che in questo caso avreb-bero solo il trattamento indiretto

Riguardo agli ospedalieri vaprecisato quanto segueLa disciplina del tfr, come previstaper il settore privato, trova applica-zione per il medico assunto nel SSNcon contratto a tempo indetermina-to dopo il 31 dicembre 2000 e concontratto a tempo determinato inessere al 30 maggio 2000.Al contrario tutti i medici pubblicidipendenti iscritti alla gestione exINADEL, confluita nell’INPDAP, giàassunti con contratto a tempo inde-terminato prima del 31 dicembre2000 sono destinatari e continuanoad esserlo dell’indennità premio diservizio (Ips).

Normativa del trattamento di fi-ne rapportoPer il trattamento di fine rapporto è

previsto un accantonamento pari al-la retribuzione annua (per ciascunanno di servizio o frazione di anno)divisa per 13,5. Per i lavoratori pub-blici l’aliquota di computo è del6,91 per cento cioè uno 0,50 percento in meno rispetto a quella deilavoratori privati (7,41 %) che han-no compresa la contribuzione a lorocarico destinata al fondo di garanziaper il tfr istituito presso l’INPS.Per il pubblico dipendente la retri-buzione utile contiene le stesse vociprese a calcolo del premio di servi-zio (ogni ulteriore modifica dovràessere prevista nella contrattazionedi comparto).Le quote accantonate, con esclusio-ne della quota maturata nell’anno,sono rivalutate al 31 dicembre diogni anno,con la applicazione di untasso costituito dall’1,5 % e dal 75 %dell’aumento dell’indice dei prezzial consumo per le famiglie di operaie impiegati accertato dall’ISTAT, ri-spetto al mese di dicembre dell’an-no precedente.Dalle somme accantonate, figurati-vamente dall’INPDAP, viene scom-putata annualmente l’imposta sosti-tutiva nella misura dell’11% sui ren-dimenti cioè sulle rivalutazioni ope-rate (decreto legislativo 47/2000 e168/2001). Il tfr sarà quindi assog-getto ai fini fiscali per la sola quotacapitale senza la pregressa riduzio-ne di euro 309,87 (600mila lire) perogni anno.

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INFORMAZIONI

A.M.S.I.PREMIO LETTERARIO NAZIONALE

“LA SERPE D’ORO”X EDIZIONE

1) Al Premio possono partecipare tutti i medici italiani che rivolgono i lorointeressi alla poesia, alla narrativa e alla saggistica.2) Le opere devono pervenire in quattro copie alla segreteria del Premio perraccomandata

entro il 31 gennaio 2006Sulla prima pagina di ogni copia devono essere riportati le generalità, l’indi-rizzo, il numero telefonico del concorrente.E’ richiesta una quota di euro 20per ogni sezione quale parziale contributo alle spese di segreteria da versa-re a :

Dott. Giovanni Magri CC N. 2690 0000163043/96BANCA INTESA Agenzia Paderno Dugnano

ABI 3069 CAB 33521L’indirizzo al quale vanno inviati i plichi contenenti i lavori e quanto altroconcerne il Premio è il seguente:

Segreteria Premio Letterario “La Serpe d’oro”Dott. Valentino Venturi

Via Milazzo 14 - 24124 BERGAMOtel. 035 240553

Il Premio si articola nelle sezioni di:POESIA - E’ ammessa la partecipazione conuna siloge di cinque poesie ine-dite in lingua italiana.NARRATIVA - E’ ammessa la partecipazione con un racconto a tema liberoin lingua italiana, inedito, che non superi le dodici cartelle dattiloscritte aspazio due.SAGGISTICA - E’ ammessa la partecipazione con un saggio inedito che trat-ti un tema di archeologia,storia, letteratura, storia della musica e arti figura-tive, che non superi le dodici cartelle a spazio due. Possomo essere allegatefotografie e disegni per un numero massimo di dieci con una breve dida-scalia esplicativa.

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INFORMAZIONI

LD CHARTERVACANZE IN BARCA

Noleggio con o senza skipper di: barche a vela, barche a motore, ca-tamarani e caicchi nel mar Mediterraneo, Caraibi, Oceano Indiano.Imbarchi individuali e navigazione fluviale in tutta Europa......e tante altre proposte per le vostre vacanze.

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CHIUSURA UFFICI PER FERIE

Si comunica che la chiusura estiva degli Uffici di Segreteriadell’Ordine avverrà solo da MARTEDI’ 16 AGOSTO a VENERDI’ 19AGOSTO, con riapertura Lunedì 22 agosto.Nel contempo si fa presente l’orario di apertura della Segreterianel mese di Agosto: tutte le mattine,dal lunedì al venerdì,dalle 9,00alle 14,00, mentre l’apertura pomeridiana per tutto detto mesenon avrà luogo.

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BIOGRAFIE

Alberto Manarini nato a Formignana(Ferrara) il 28/10/1904, figlio di unIspettore scolastico, aveva frequentatole scuole in diverse città italiane in se-guito ai trasferimenti del padre, assor-bendo e facendo tesoro delle varie cul-ture locali. Laureatosi all’università diParma con il massimo dei voti, si specia-lizzò in pediatria e puericultura. Fu me-dico ospedaliero di Piacenza, assunsepoi la condotta di Salsominore e diPodenzano nel 1938 dove rimase fino al1967. Un arco di vita lun-go e denso di tanto lavoroma anche di grandi soddi-sfazioni. Condivise 67 an-ni di vita serena ed armo-niosa con la sua consortesignora Carmen che fuanche la preziosa collabo-ratrice nella sua profes-sione e missione di medi-co. Quando nel 1967 permotivi di salute lasciò de-finitivamente la sua atti-vità di medico, coltivò isuoi studi umanistici, de-dicandosi alla letteratura.Per diversi anni è statocollaboratore della rivistaA-Z Arte e Cultura e di al-tre testate scientificheche gli valsero riconosci-menti a livello nazionale(due premi Poli e un pre-mio Scalari).Amava anche scrivere de-licate poesie ispirate alla

“INTITOLAZIONE ASILO NIDO COMUNALEAL DOTT. ALBERTO MANARINI”

visione cristiana che ha pervaso ogni at-timo della sua vita. Per una di questepoesie conseguì il prestigioso premio“Rosetum” a Milano. In segno di ricono-scenza per l’attività svolta, l’Avis diPodenzano gli conferì nel 1973 la meda-glia d’oro, massima onorificenza riserva-ta alle persone più sintonia con i proprifini istituzionali. Si spense all’età di 96anni il 15 giugno del 2001 a Piacenza, la-sciando un ricordo indelebile nel cuoredelle sue tre adorate figlie ed un grande

rimpianto in tutte le perso-ne che lo hanno conosciu-to e stimato per la sua sta-tura morale e professiona-le. Pertanto è quanto maigiusto che sia stata intitola-ta al dottor AlbertoManarini la Scuola perl’Infanzia comunale diGariga.Alla presenza dei fa-miliari del medico scom-parso nel 2001 a 96 anni,dei bambini che frequenta-no l’asilo nido, della giuntacomunale, dei rappresen-tanti della minoranza con-sigliare e delle associazionilocali, il sindaco AlessandroGhisoni ieri mattina hascoperto due targhe com-memorative precedente-mente benedette da donMimmo Pascariello, parro-co di Turro.Il dottor Corrado Fragnito,pediatra del paese, incari-

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BIOGRAFIEcato dall’Ordine dei Medici Chirurghi diPiacenza di testimoniare la “riconoscen-za verso l’amministrazione comunaleper il gesto di sensibilità notevole”, hadefinito il dottor Manarini come “perso-na semplice, dall’animo mite e soprat-tutto un medico che sapeva scoltare”.L’aver dedicato al dott.Alberto Manarinil’asilo nido di Gariga,bellissimo,è un ge-sto notevole di sensibilitàdell’Amministrazione Comunale diPodenzano. Un uomo, il dott. AlbertoManarini, che, oltre alle sue qualitàscientifiche, si è dimostrato un umani-sta, una persona di grande cultura, conanimo mite e attento, un medico che sa-peva ascoltare. Il presidente dell’Ordinedei Medici di Piacenza, dott. GiuseppeMiserotti, mi ha incaricato di rappresen-tare l’Ordine e portare il saluto suo edell’Ordine alla famiglia eall’Amministrazione, per testimoniare la

nostra riconoscenza verso il Comune diPodenzano che ha voluto dedicare que-sta scuola ad un illustre collega, ricor-dando che ci sono molti medici chesvolgono con passione il loro lavoro nel-la società.Concludo ricordando un incontro con ildott.Alberto Manarini nel Settembre del1981. Era il primo anno che svolgevo laprofessione di Pediatra a Podenzano,quando un tardo pomeriggio si pre-sentò all’ingresso del mio ambulatorioun signore distinto. Quest’uomo era ilcollega Alberto Manarini che veniva a vi-sitare un giovane medico. Lui era già inpensione. Mi colpì per la semplicità, l’e-ducazione, la gentilezza, la cultura scien-tifica e non. Parlammo di diverse cose emi diede tanti consigli utili che ritengotuttora validi e che conservo con rinno-vato e piacevole ricordo.

Grazie, dott. Alberto Manarini.

MediCina Associazione di Studio e Ricerca in Medicina Tradizionale Cinese

"Scuola di Agopuntura Cinese" Corso quadriennale riservato ai laureati in Medicina e Chirurgia

In collaborazione e con la supervisione dell'Università di Nanchino (riconosciuta dall’OMS)che rilascia il Certificato di Qualificazione in Agopuntura e permette un periodo di praticaclinica presso i propri Ospedali e Cliniche universitarie.Il Corso si articola su otto fine-settimana di lezioni teoriche all’anno (120 ore) e 60 ore ditirocinio clinico per un totale di 480 ore di teoria e 180 di pratica. Porta al conseguimento,previa discussione di una tesi finale, del Diploma della Scuola e dell’Attestato F.I.S.A./ Fed.Italiana Società di Agopuntura.

Il programma didattico articolato nei quattro anni, ha lo scopo di rendere gli allievi in gra-do di inquadrare e trattare con efficacia tutte le patologie agopunturistiche di più comuneriscontro. Ambulatori bisettimanali di pratica clinica con la supervisione degli Insegnanti delCorso.

La Scuola organizza anche Corsi biennali di Farmacoterapia Cinese e Massaggio Tuina.

Associazione MediCina, Via Salasco 13, Milano, tel./fax 02-5832 0790 www.associazionemedicina.it - [email protected]

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CORSI & CONVEGNI

La Società Italiana di Ipnosi (SII), capitolo nazio-nale della International Hypnosis Society (IHS), incollaborazione col Centro per lo Studio e laTerapia del Dolore (CSTD) dell’Università degliStudi di Milano, promuove il XII° Corso diFormazione e Perfezionamento Clinico in Ipnosicon finalità Antalgiche. Il Corso ha lo scopo di ga-rantire ai partecipanti l’acquisizione delle cono-scenze teorico-tecniche necessarie per trattareefficacemente con ipnosi le patologie algologi-che di maggiore rilevanza clinica. Il Corso avràcarattere intensivo, comprenderà lezioni, eserci-tazioni pratiche e filmati originali, con un nume-ro limitato di allievi e per una durata di 50 orecomplessive. La partecipazione al Corso è riser-vata agli iscritti all’Albo dei Medici Chirurghi edegli Odontoiatri o all’Albo degli Psicologi.ECM: accreditamenti richiesti (precedente edi-zione: 50 crediti).A chi è rivolto il Corso: Algologi, Anestesisti,Psichiatri, Psicologi, Neurologi, Fisiatri,Ginecologi, Internisti, Oncologi, Odontoiatri eMedici di Base.Principali argomenti trattati:Algologia: Psiconeurobiologia del dolore – Teoriedel dolore – Misura del dolore – Stress, persona-lità e dolore – Elementi di psicopatologia e se-meiotica psichiatrica – Elementi di medicina psi-cosomatica – Le cefalee – Le algie oro-facciali – Ilback pain – Il dolore neuropatico e da deafferen-tazione – Il dolore oncologico ed il paziente ter-minale – Principi di terapia antalgica –Psicodinamica del dolore cronico.Ipnosi: Storia e teorie dell’ipnosi – Neurobiologiae neuropsicologia dell’ipnosi – Fenomenologiaipnotica – Tecniche d’induzione della trance –Ipnosi diretta ed indiretta – L’uso della metaforain ipnosi – Fondamenti di analgesia ipnotica –Principi d’ipnositerapia antalgica: indicazioni,controindicazioni – Tecniche avanzate d’ipnosite-rapia nel controllo del dolore e nelle cure pallia-tive – Tecniche ericksoniane – Principi e tecni-

Società Italiana di Ipnosi (SII)Centro per lo Studio e la Terapia del Dolore (CSTD), Università di Milano

Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Milano

XII° Corso di Formazione e Perfezionamento

L’IPNOSI NEL CONTROLLO DEL DOLORE CRONICOche d’ipnoanalisi – Il sogno in ipnositerapia –Esercitazioni e casistica clinica.Informazioni generali:Il Corso si svolgerà a Milano presso il CentroCongressi Fondazione Stelline – Corso Magenta61 – nei giorni 8-9 ottobre 2005,12-13 novembre2005, 17-18 dicembre 2005, 14-15 gennaio 2006.Il termine ultimo per l’iscrizione è fissato al 15settembre 2005, mentre una quota ridotta è pre-vista per chi si iscrive entro il 31 luglio 2005. LaS.I.I., nell’intento di assicurare la diffusione dellostudio dell’ipnosi tra i più giovani, ha previsto an-che una riserva di posti a favore di neo-laureati especializzandi, a condizioni particolarmente favo-revoli.Docenti:GIUSEPPE DE BENEDITTIS – ProfessoreAssociato di Neurochirurgia, Università diMilano. Direttore del Centro per lo Studio e laTerapia del Dolore (CSTD), Università di Milano.Vice-Presidente della S.I.I.GUGLIELMO GULOTTA – Professore Ordinariodi Psicologia Giuridica, Università di Torino.Consigliere Nazionale della S.I.I.CAMILLO LORIEDO – Aiuto I Clinica PsichiatricaUniversità “La Sapienza” di Roma. Presidente del-la S.I.I. Presidente della European HypnosisSociety (E.H.S.)CONSUELO CASULA – Psicoterapeuta, S.I.I.,Milano.

Informazioni e IscrizioniSegreteria Scientifica: Prof.Giuseppe DeBenedittis, Centro per lo Studio e la Terapia delDolore, Università di Milano, Policlinico – Via F.Sforza 35, 20121 Milano – tel. 02.55035518 (ore11,30-12,20) - 02.55033624 (segr.tel.) – fax02.55035518 – email: [email protected] Organizzativa: R.M. Società diCongressi,Via Ciro Menotti 11, 20129 Milanotel. 02.70126308 - fax 02.7382610 - email:[email protected]

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TRA DI NOI

In un clima di amicizia Devo darvi una notizia:non so se sono balordo(intontito),ma sono quasi diventato sordo!Brutta esperienza, la mia gente,vedo parlare e non capisco niente ;se la moglie brontola;

io sono come un forestiero;quando l’esattore si fa sentire,io sono sordo da far spavento!In uno specchio ho guardato bene Le mie orecchie fuori e dentro:ma la colpa del malore (sordità)secondo me, sono i motori (rumori)!Io vorrei diverntare sanoE per questo vado a Niviano/Là c’è una quantità di professori Che si sono sempre fatti onore.O altrimenti, la guarigione Me la danno sotto il “Tendone”:arrivano sempre degli oratori,cattedraticidi di valore..(Però) prima vado all’ospedaleper la diagnosi della malattia:faccio visita a tutti i Primari,ognuno al proprio orario.Il Gazzola ascolta il cuore:“Stà tranquillo, non stai morendo”Il Carrara dellaMedicina:“Per star sano scendi in cantina”“Ho le ossa rotte, dottor Giaretta”“Fai del moto con la cariola”.Il Banchini di Chirurgia:“Sono le orecchie da tagliare”;Cristinelli:“Ma che nefrite:non hai neppure la meningite”.Dottor Spada in Trasfusione:“Sei anemico?Uno spruzzo (di sangue)”E Pisani:“Va bene tutto:mangia melone col prosciutto”.Dice Romitti:“Su di morale:con l’anestesia ti passa il male”.“Sono in coma, Ruggerini”.“Non far ridere, povero Marchini”.Vado da Cerri , al nucleare,che mi dice:”Niente da fare”.Bisturi d’oro, dottor Cavanna,

FILASTROCCA DEDICATA AI PRIMARI PRESENTI ED ASSENTI

In d’un clima d’amicissia G’ho da däv una nutissia:an so mia sa sum balurd,ma sum quäsi dvintä surd!Brütta roba, la mé gint:vëd parlä e an capiss gnint;sa barbotta la muiér,me sum tant cmé un furaster;quand l’üsciér al sa fa seint,me sum surd da fä spaveint!In d’un specc’ ho guardä beinIll mé uricc’ dadföra e addein:ma la culpa dal malur,second me, i’enn i mutur!Me vurrìss advintä san E par cust vag a Nivian:là gh’è un mücc’ ad prufessur ch’i s’enn seimpar fatt unur.O se no, la guarigiònim la dann sutt al “Tindòn”:riva seimpar di’uratur,cattedràtich ad valur;…Prima vag a l’uspedälPer la diagnosi del mäl:fag passä tütti i Primäri,ognidöin al so uräri.Al Gazzöla al seinta al cör:“Sta’ tranquill, t’eé mia dré a mör”.Al Carrara dla Madzeina/“Pr’astä san va’ zù in canteina”“G’ho i’oss rutt, dottur Giarrëtta”“Fa’ dalmott con la carrëtta”.Al Banchein dla Chirürgia:“I’enn uricc’ da taiä via”Cristelli: 2Che nefrite:at gh’è gnan la meningite”Duttur Spada in trasfüsio:“Et anémic? Ton un spincion2E Pisani:“Va bein tütt:mangia mlon con dal parsütDis Romitti:“Sö d’muräl:con la sdormia at passa al mäl”;“Sum in coma, Ruggerini”.“Fa’ mia rid, povar Marchini”.Vag da Cerri, al Nucleare,c’al ma dis:”Niente da fare”.Bistur d’or, duttur Cavanna,

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TRA DI NOImi fa sedere sulla sedia,pi mi mette le mani adosso e mi dice:“Sei pelle e ossa”.Dermatologo Manfredi:“Pelle e ossa: fuori dai piedi”Valentino, appena lo vedo:“Bevi dell’acqua, pisciafreddo”.E Locardi che è un ostetrico,ha prescritto scosse elettriche!Finalmente Otorino C’è Moretti, dal naso fino:“Brutta otite in ambedue i buchi;mi dispiace: sono fuori uso”Finito il giro, sono un po’ mogio:va bene sordo, ma non sciocco…Per farmi dare una terapia Prendo la decisione, vado a Pavia.C’è Tinozzi, un valido cervello,un artista e un buon bisturi.Azzaretti, lui ti risana,con Zambianchi , di Castel S.Giovanni sono ambedue bravi direttori che si sono sempre fatto onore.Salvaneschi, del midollo (osseo),potrebbe farmi un controllo.Gente in gamba , tutti , peròSopra di loro c’è Viganò.Io ho un male da disonore:sono bifolco, un po’ grullo,ma mi dispiace diventare sordo!Lo sanno tutti, lei è un campione,che ha superato il maestro Morone;io non voglio niente, però soltanto che mi faccia un bel trapianto…è una domanda che fa ridere:mi applichi due orecchie nuove,sia d’un cane come d’un asinello:l’importante è che ci senta bene”.Viganò s’è messo a ridere,poi, ha levato in aria un dito e ha detto:“Povero Marchini,hai proprio un brutto destino!Se si tratta di cambiare un cuore,io sono pronto, se stai per morire;ma le orecchie da trapiantare non le trovi sul mercato!….Ma consòlati: per il tuo maleNon ti fanno il funerale!Per gli amici che ti vogliono beneSei diventato Tonino…Sordino!

al ma fa sed in sed in sla scranna,po al ma mëtta ill man addossaeal ma dis:“T’è pell e oss”.Dermatologo Manfredi:“Pell e oss: fuori dai piedi”.Valentino, appena al vëd;“beva dl’acqua, pissafrëdd”.2Blocardi, cl’è un ustétrich,l’ha urdinä dill scoss eléttrich!Finalmeint a l’Otorino Gh’è Moretti, naso fino:“Brütta otite in tütt dü i büs;am dispiäs: i’ enn föra d’üs”.Finì al gir, sum un po’ mucc:va bein surd, ma mia lucc…Par fäm dä una terapia Tög sö al dü, vag Pavia.Gh’è Tizzoni, un bräv sarvell,un artista e un bon curtell.Azzaretti, lü al t’arsana,con Zambianchi, cl’è castlana:i’enn tütt dü bräv diretturch’i s’enn seimpar fatt unur.Salvaneschi, dal midoll,la pudrìss fäm un cuntroll.Gint in gamba, tütt, peròSura ad lur gh’ è Viganò.“C’al m’asculta, prufessur,me g’ho un mäl da disunur:sum villan, un po’ balurama am dispiäs advintä surd!Il sann tütt ca l’è un campion,cl’ha battì al meistar Muròn;me vöi gnint…però, sultant c’al ma faga un bell trapiant…L’ è una dmanda c’la g’ha i’öv:c’al mëtta i’uricc’ növ,sia d’un can cmé d’un asnein:l’impurtant c’ag seinta bein”.Viganò al s’è miss a rid,po l’ha tratt in äria un did e l’ha ditt:“Povar Machein,Fein c’as tratta ad cambiä un cör,me sum pront, s’at fiss dré mör;ma i’urìcc’ da trapiantä t’ia catt mia in sal marcä !..Ma cunsulat/ pr’al to mäl It fann mia al füneräl!Par i’amìs ch’it völan beinT’è dvintirä Tugnìn…Sudein!

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NECROLOGI

Conobbi il dott. Lorenzo Tassi medico del la-boratorio provinciale di Igiene e Profilassi su-bito dopo il suo rientro dalla prigionia ritarda-to addirittura al marzo del’46,perché era statoliberato dalle truppe Russe e essendo un uffi-ciale dovette subire più a lungo la loro ospita-lità. L’amicizia fu immediata e addirittura il rin-fresco del suo matrimonio con la sua caraMimma avvenne nei locali del CUP (CircoloUniversitario Piacentino) del quale era socio,che gli misi ben volentieri a disposizione es-sendone allora io il Presidente. Da allora am-mirai sempre la sua cordialità direi affettuosae il senso di collegialità verso i colleghi piùgiovani essendosi il dott.Tassi laureato nel lon-tano 1936. In ogni incontro con i Colleghi tra-sparivano le doti che provenivano dalle lun-ghe sofferenze sofferte nella sua vita militaredi tenente medico di complemento, per cuiegli era solito dire che aveva donato ben 10anni della sua vita alla Patria. Era di quella fa-mosa classe 1911 cosicché cominciò l’attivitàmilitare dalla Guerra di Spagna del 1937 in cuisi meritò addirittura, pur medico, una croce alValore Militare motivata. Fu poi la volta delfronte occidentale, della campagna di Albaniae di Grecia e infine la tragedia dovuta all’in-concepibile modo con cui si fece l’armistizio.Badoglio lasciò infatti il nostro esercito sparsoper tutta l’Europa senza ordini e male armatoa fronteggiare l’iroso alleato tradito ben piùforte di numero e di materiali.Tassi fu uno de-gli eroi di Cefalonia, un’isola greca che vide ilvalore sfortunato della famosa DivisioneAcqui, che non volle arrendersi alle truppe te-desche. Furono quasi tutti massacrati invecedi essere fatti prigionieri, in un eccidio di mi-gliaia di uomini. Il dott. Tassi fu tra le pochecentinaia di superstiti, perché dirigendo unospedale da campo, fu prelevato quale medi-co, della cui opera i Tedeschi avevano estre-mamente bisogno per i propri feriti.Deportato in un lager in Germania, fu liberatocome dicevamo dalle truppe russe per cuipoté solo nel marzo del’46 rivedere la suaPiacenza e la sua famiglia. E’ una cronistoria,sia pure a lieto fine, dolorosa come quella ditanti altri fratelli italiani e anche particolar-

LORENZO TASSI UN ESEMPIO DI VITA PER I COLLEGHI

mente di Colleghimedici. Fu certamen-te oltre la sua indolestraordinariamentebuona a forgiare ilsuo carattere di medi-co sempre disponibi-le e addirittura affet-tuoso verso chi si ri-volgeva a lui il ricordo delle sofferenze passate.Egli esercitò anche la medicina generale nelsuo studio di Via Verdi nonostante avesse rice-vuto l’importante incarico della Direzione peroltre 12 anni dell’Istituto Provinciale di Igienee Profilassi, senz’altro a quei tempi il più im-portante Laboratorio della nostra Provincia.Mai l’animo del burocrate ebbe il sopravventosullo spirito umanitario e disponibile di Tassimedico, Lorenzino per gli amici, sia per la suataglia da ragazzino, sia per il tratto affabile edolce che lo contraddistingueva. Specializzatoin Pediatria, rivestì anche l’incarico per variotempo ad interim di Medico Provinciale succe-dendo al dott. Bazzicalupo. Lorenzo Tassi, figu-ra di uomo solo dedita alla famiglia e al lavoroaveva un suo particolare hobby che tutti noimedici anziani amiamo ricordare: la passionedello scopone che giocava al Circolodell’Unione specie con i Colleghi prof.Rettanni, dott. Ghisolfi e dott. Ricci Oddi. Nonpossiamo sottacere ricordandolo il merito del-l’affetto o addirittura della devozione per luiche ispirò per tutte le sue doti al figlio WalterAiuto Chirurgo per tutta una vita della II^Divisione di Chirurgia e valido rappresentantesindacale e anche consigliere del nostroOrdine. Erano quotidiane le passeggiate che ilfiglio dedicava al padre fino agli ultimi mesi divita in un vero efflatus di amorosi sensi, che iopenso sia ben difficile riscontrare ai nostrigiorni.Addio Lorenzo, tutti ti abbiamo stimatoed apprezzato da vivo, che queste righe serva-no a tenerti sempre nella memoria di tutti an-che ora che non ci sei più.La tua fu una lunga vita e perciò lunga anche latua opera di bontà.

Gianfranco Chiappa


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