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Piano dell’offerta formativa - liceosulpicioveroli.gov.it 2016... · liceo ad indirizzo...

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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA LICEO “GIOVANNI SULPICIO” Scientifico – Linguistico – delle Scienze umane VEROLI Piano dell’Offerta Formativa Triennale 2016 - 2019
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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA

LICEO “GIOVANNI SULPICIO” Scientifico – Linguistico – delle Scienze umane

VEROLI

Piano dell’Offerta

Formativa Triennale

2016 - 2019

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1 - PRESENTAZIONE

Il Liceo ieri

Situato all’ingresso dell’antica Verulae, città degli Ernici, il Liceo Giovanni Sulpicio è ospitato in un edificio costruito agli inizi del Novecento su una preesistente struttura conventuale risalente al XIII secolo, ed in passato è stato dapprima sede di un Convitto nazionale, poi dell’Istituto Magistrale e del Liceo fin dalla loro istituzione. Il Liceo attuale scaturisce dalla fusione, avvenuta nel 1990, di due distinte istituzioni scolastiche, il Liceo Scientifico Giovanni Sulpicio e l’Istituto Magistrale Ada Negri, alle quali sono venuti ad affiancarsi, nel 1995, i Licei sperimentali Brocca ad indirizzo Linguistico e Socio Psico Pedagogico. Il primo ad entrare in funzione, il 16 settembre 1935, fu il Regio Istituto Magistrale intitolato alla poetessa Ada Negri, che nel 1992, con l’abolizione dei corsi quadriennali, si è trasformato prima nel liceo ad indirizzo socio-psico-pedagogico, quindi delle scienze umane. Il secondo organismo scolastico a prendere l’avvio è stato, il 16 ottobre 1940, il Regio Liceo Scientifico, che vanta i 76 anni dalla sua istituzione, intitolato all’umanista Giovanni Sulpicio, detto “il Verolano”, vissuto tra il XV e il XVI secolo. La sua fondazione intese rispondere alla concreta necessità di dare adeguato spazio alla cultura scientifica nella formazione di tipo liceale, per formare al meglio i giovani in considerazione delle esigenza della modernità. Dalla sua istituzione ad oggi il Liceo ha svolto con efficacia questo ruolo, considerato l’elevato numero di diplomati e laureati che vi si sono formati, spesso inseriti in posti di rilevante responsabilità in ragione di una formazione educativa completa, armonica e flessibile, capace di adattarsi agevolmente ai mutamenti della società.

Il Liceo oggi.

Con l’istituzione dei Nuovi Licei previsti dalla Riforma della scuola secondaria nel DPR n. 89 del 15 marzo 2010, il Liceo Sulpicio comprende i tre indirizzi scientifico, linguistico, e delle Scienze

umane che continuano a costituire un punto di riferimento per i giovani studenti della cittadina e dei centri limitrofi, anche se la flessione della natalità di questi ultimi anni e la razionalizzazione dei trasporti pubblici da e per Veroli, hanno portato ad una sensibile flessione delle iscrizioni e alla conseguente perdita della titolarità della dirigenza scolastica e della direzione amministrativa.

Le strutture

L’istituto dispone, oltre che delle normali aule per la didattica ordinaria, di aule speciali e laboratori che consentono attività applicative di elevato livello, grazie anche alla consistente dotazione di strumenti e attrezzature: laboratori di fisica e di chimica, laboratorio linguistico, laboratori multimediali, laboratorio di informatica. Gran parte delle aule sono cablate, permettendo in ogni momento la connessione ad internet. La biblioteca, dotata di oltre 14.000 volumi, vanta un patrimonio editoriale storico di notevole pregio bibliografico, apprezzato da ricercatori e studiosi. Accogliente e funzionale è l’Aula magna, dotata di oltre centocinquanta posti e utilizzata per le conferenze e per i frequenti incontri con personalità della cultura e delle istituzioni. Le lezioni pratiche di Scienze Motorie si svolgono nella palestra del Centro Sportivo Polivalente, adiacente all’edificio e ad esso collegato, che l’amministrazione comunale mette a disposizione della scuola. L’organismo comprende una attrezzata palestra di ben 300 mq (dotata di riscaldamento e di spogliatoi con docce), un campo da basket e pallavolo con relativa tribuna in cemento da tremila posti.

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Il bacino di utenza

Il bacino di utenza servito dal Liceo è assai vasto e caratterizzato da studenti di livello socio-culturale eterogeneo del capoluogo, dei centri limitrofi, e di altre nazionalità, che risultano bene integrati nel tessuto sociale e scolastico.

2 – IL PROGETTO EDUCATIVO DI ISTITUTO Il profilo culturale, educativo e professionale dei nuovi licei

“I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico di fronte alle situazioni, ai fenomeni ed ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte personali e adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro” (art.2 comma 2 del Regolamento recante “revisione dell’assetto ordinamentale organizzativo e didattico dei licei”….). La cultura liceale consente di approfondire e sviluppare conoscenze e abilità, maturare competenze e acquisire strumenti nelle aree metodologica, logico-argomentativa, linguistica e comunicativa, storico-umanistica, scientifica, matematica e tecnologica.

Inoltre le recenti Indicazioni nazionali (contenute nel suddetto Regolamento) costituiscono “l’intelaiatura sulla quale le istituzioni scolastiche disegnano il proprio Piano dell’offerta formativa, i docenti costruiscono i propri percorsi didattici”, mentre i contenuti degli Assi culturali “rappresentano un opportuno tentativo di verticalizzazione del curriculum di studi finalizzato al raggiungimento di una piattaforma di conoscenze e competenze comune ai vari percorsi di studio dell’istruzione e della formazione professionale - liceali, tecnici e professionali - da integrare e declinare a seconda delle specificità. Parallelamente il Profilo culturale, educativo e professionale indica i risultati di apprendimento comuni all’istruzione liceale nelle diverse aree e descrive i risultati propri di ciascun percorso. “Si tratta in parte di risultati “trasversali”, cui concorrono le diverse discipline, che chiamano in causa la capacità progettuale del corpo docente e costituiscono l’ideale intelaiatura dei singoli Piani dell’Offerta Formativa. Costituiscono dunque gli obiettivi fondamentali che le Istituzioni scolastiche sono chiamate non solo a raggiungere, ma ad arricchire in base alla propria storia, al collegamento col territorio, alle proprie eccellenze e alle professionalità presenti nel corpo docente”. Fondamentale importanza riveste inoltre la scheda per l’assolvimento dell’obbligo (D.M. n. 9/2010) in cui si esprime una valutazione rispetto al livello raggiunto in sedici competenze di base articolate secondo i quattro Assi culturali: imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare l’informazione. A tali competenze di base si aggiungano l’acquisizione delle competenze digitali, “frutto del lavoro sul campo in tutte le discipline” e delle competenze relative a Cittadinanza e Costituzione che “investe globalmente il percorso scolastico”: oltre allo studio, specifico, nell’ambito di storia e filosofia e di diritto ed economia: è infatti “la vita stessa della scuola un campo privilegiato dove esercitare i diritti ed i doveri di Cittadinanza”.

Le indicazioni non dettano alcun modello didattico-pedagogico” ma cercano di favorire la sperimentazione e lo scambio di esperienze metodologiche, valorizzando il compito dei docenti e delle autonomie scolastiche. Esse si basano sui seguenti criteri costitutivi:

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1) i nuclei fondanti ed i contenuti imprescindibili, basati su un “patrimonio culturale condiviso, fondamento comune del sapere che la scuola ha il compito di trasmettere alle nuove generazioni, affinché lo possano padroneggiare e reinterpretare alla luce delle sfide sempre nuove lanciate dalla contemporaneità”; 2) l’unitarietà della conoscenza, “senza alcuna separazione tra nozione e sua traduzione in abilità”, in quanto conoscere non consiste nell’acquisizione nozionistica ma in un arricchimento dell’orizzonte di senso della persona”; 3) la necessità di costruire, per mezzo delle varie discipline, “un profilo coerente ed unitario dei processi culturali”; 4) “la competenza linguistica nell’uso dell’italiano come responsabilità condivisa e obiettivo trasversale comune a tutte le discipline”; 5) la possibilità, per le Indicazioni, di essere “periodicamente riviste e adattate, alla luce dei monitoraggi e delle valutazioni effettuati”. Il profilo culturale ed educativo del nostro Liceo Il liceo Giovanni Sulpicio di Veroli intende perseguire un’esperienza didattico educativa di successo che ponga al centro del suo operato la figura dello studente, nell’intento di favorirne la crescita affettiva, umana ed intellettuale. A tal fine il Piano dell’offerta formativa assolve all’obbligo scolastico e favorisce una preparazione culturale pienamente rispondente alle esigenze degli studi superiori, universitari e del mondo del lavoro. L’offerta formativa si articola su un curricolo per competenze che consolida e struttura il bagaglio delle conoscenze acquisite, mediante attività curricolari ed extra curricolari, in una prospettiva europea, attraverso tre indirizzi di studio liceali: Scientifico, Linguistico, delle Scienze Umane.

In particolare, il nostro Liceo si prefigge di operare in una linea di coerenza e sintonia con le altre Agenzie formative del territorio riguardo a: - continuità tra primo e secondo ciclo di istruzione, nell’ottica del curricolo verticale 6-16 anni; - unitarietà del primo biennio, nel quale si assolve l’obbligo di istruzione, con Linee guida

omogenee per i tre indirizzi dell’istruzione e della formazione per le discipline di area comune (anche allo scopo di facilitare un’attività di orientamento e ri-orientamento)

- assunzione delle specificità locali, quali lo studio e la valorizzazione della cultura e della storia locale, dell’ambiente Natura e dei suoi valori.

Finalità formative

1) Crescere personalità autonome, dotate di una cultura di base capace di orientarsi in ambiti diversi, dalle scienze all’arte, dalle lingue e dalle letterature all’informatica e alla tecnologia, dal sapere storico-filosofico al diritto ed all’economia, dalla conoscenza del proprio corpo alle religioni; in grado di promuovere e progettare innovazioni; capaci di accettare le diversità come valore, la flessibilità come forma mentale per affrontare le novità, la mobilità come strumento per cogliere le migliori opportunità; in sintonia con la preparazione richiesta dalle professioni moderne, del settore

privato e pubblico; 2) Formare cittadini liberi e coscienti sia dei diritti che dei doveri, individuali e sociali, in un contesto di responsabilità diffusa. 3) Promuovere la creatività e la fiducia nelle proprie idee e nei propri mezzi in un’atmosfera di lavoro ordinata e disciplinata. (in articolare con le attività di orientamento

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4) Incentivare i bisogni di aggregazione e cooperazione. Tali scopi si raggiungono attraverso: - la sottoscrizione del Patto di Corresponsabilità del processo formativo -una presenza partecipe degli studenti nella scuola che, proponendosi quale luogo accogliente e propositivo, prevede lo svolgimento di attività condivise in cui trovare positivi modelli di riferimento Finalità operative

1) Garantire la continuità nell’azione didattica mediante la costruzione di un curricolo verticale con

le scuole medie del territorio; 2) distribuire in modo equilibrato il carico di lavoro giornaliero e le materie nel corso della

settimana; 3) promuovere attività integrative con miglioramento dello standard formativo con interventi mirati

di recupero, sostegno, potenziamento delle eccellenze, di orientamento e ri-orientamento

attraverso azioni di monitoraggio e momenti di valutazione e autovalutazione (alunni – docenti); 4) diminuire gli effetti di disagio e di dispersione. Obiettivi formativi trasversali

favorire la conoscenza di sé e del proprio rapporto con il mondo esterno;

fornire gli strumenti che consentano una corretta comunicazione;

favorire la presa di coscienza della realtà in cui si vive;

favorire la comprensione di messaggi e stimoli;

ampliare la sfera esperienziale: fare, costruire, progettare;

favorire la crescita morale e civica attraverso: a) rispetto delle persone (compagni, docenti, personale); b) rispetto delle strutture scolastiche (aule, arredi, laboratori, servizi); c) rispetto del regolamento di istituto, in particolare degli orari, delle norme riguardanti

le assenze e le giustificazioni; d) sviluppo del senso di responsabilità sia individuale che collettiva (correttezza di

comportamento durante le lezioni, le assemblee di classe e di istituto e al di fuori della realtà scolastica);

e) impegno alla collaborazione e alla condivisione; f) sviluppo dell’autonomia critica e di giudizio; g) espressione ed argomentazione delle proprie opinioni.

Obiettivi didattici

Imparare ad imparare: raggiungere una adeguata autonomia nel metodo di lavoro in qualsiasi processo di apprendimento, di analisi, di valutazione e di autovalutazione;

sviluppare capacità di analisi e sintesi, di elaborare informazioni utilizzando diverse modalità espressive;

acquisire capacità di applicare e verificare conoscenze in contesti anche differenti da quelli proposti, secondo un approccio pluridisciplinare;

acquisire la capacità di stabilire nessi di raffronto comparativi all’interno di una stessa disciplina e fra diverse discipline;

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approfondire la connessione tra cultura umanistica e sviluppo dei metodi critici e di conoscenza propri della cultura scientifica;

individuare e arricchire autonomamente i nuclei proposti anche nei processi pluridisciplinari;

acquisire la capacità di interpretare fatti e fenomeni e di esprimere osservazioni personali. Per quanto concerne l’articolazione disciplinare degli obiettivi di apprendimento si rimanda alle programmazioni dei singoli Dipartimenti. Funzionamento didattico

La scansione temporale dell’anno scolastico – la cui attività didattica è iniziata in data 13 settembre 2017, per terminare il giorno 9 giugno 2018, è fissata in due periodi: trimestre (primo periodo) e pentamestre (secondo periodo); il primo trimestre terminerà il 22 dicembre 2017, il pentamestre terminerà il giorno 9 giugno 2018. Al termine del primo periodo saranno compilate le pagelle di valutazione da consegnare alle famiglie; nel mese di marzo 2018 saranno invece compilati e consegnati alle famiglie i “pagellini” per la valutazione interperiodale. La normale attività didattica antimeridiana si svolge secondo il seguente orario:

ORE TUTTE LE CLASSI

I 8.20-9.20 II 9.20-10.20 III 10.20-11.10 intervallo 11.10-11.20 IV 11.20-12.20 V 12.20-13.20

Sono previste anche aperture pomeridiane in coincidenza con lo svolgimento di attività didattiche aggiuntive (progetti mirati all’arricchimento dell’offerta formativa, corsi di recupero e di approfondimento, ecc.), di riunione degli organi collegiali e di ricevimento delle famiglie. Per gli incontri collegiali con le famiglie sono previsti due appuntamenti, uno il 27 novembre 2017 e l’altro il 21 marzo 2018; nel corso dell’anno scolastico ciascun docente, al fine di favorire un sereno rapporto di collaborazione scuola-famiglia, si rende disponibile ad incontrare i genitori un’ora alla settimana. Inoltre, qualora se ne ravvisi la necessità, è previsto l’invio alle famiglie di tempestive informazioni relative, secondo i casi, alla frequenza, al profitto, al comportamento dello studente.

Strumenti didattici

Oltre ai libri di testo in adozione sono utilizzate dispense, schede di lavoro guidate, testi di approfondimento, attività di laboratorio, ricerche di biblioteca e multimediali anche attraverso l’uso del laboratorio informatico, linguistico (del quale è previsto l’ampliamento) e delle LIM. Metodologie didattiche

I docenti, tenendo presenti le competenze di base degli studenti e gli specifici obiettivi di indirizzo, elaborano una programmazione organizzata in moduli disciplinari e/o pluridisciplinari attraverso metodologie di lavoro diversificate:

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approccio induttivo, approccio deduttivo, problem solving, feedback, imparare facendo, didattica breve, didattica modulare;

lezione frontale lezione partecipata, lezione multimediale, flipped class, apprendimento collaborativo, studio di casi, role play; mappe concettuali, ricerca sperimentale, ricerca azione, mastery learning; esercitazioni guidate, esercitazioni autonome e produzioni individuali, esercitazioni a gruppi omogenei/eterogenei.

Verifiche e Valutazione

Il Collegio dei docenti, coerentemente con la normativa vigente, stabilisce che ogni docente programmerà un numero di verifiche che concorrano ad una definizione corretta e completa dei livelli di apprendimento degli studenti. Il numero e la tipologia delle prove di verifica (orali, scritte, grafiche, pratiche) sono individuati dai singoli docenti, coerentemente con le indicazioni dei singoli

Dipartimenti; le relative griglie di valutazione sono riepilogate in un allegato che è parte integrante del presente POF. Al termine di ciascun periodo la valutazione delle singole discipline accerta il livello di apprendimento conseguito, tenendo conto di tutti gli elementi che riguardano i risultati delle verifiche, l’attenzione e l’interesse, l’applicazione allo studio, la puntualità nelle consegne. Valutazione del comportamento

Il Collegio dei Docenti del Liceo G. Sulpicio di Veroli, visto lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti (DPR 249/98 modificato e integrato dal DPR 235/07), visto il Regolamento sulla Valutazione D.P.R. n. 122/2009, tenuto conto del Regolamento di Istituto, chiarisce che la valutazione del comportamento degli studenti ha la funzione di accertare e diffondere:

la consapevolezza dei valori di cittadinanza e di convivenza civile: rispetto dell’altro, degli altrui diritti, delle diversità e del patrimonio;

il rispetto delle disposizioni che regolano la vita scolastica e l’osservanza dei regolamenti, la puntualità negli adempimenti e lo svolgimento delle consegne;

l’interesse e la partecipazione alle attività di classe; il livello di socializzazione.

La valutazione, espressa in decimi in sede di scrutinio intermedio e finale, si riferisce a tutto il

periodo di permanenza nella sede scolastica e comprende anche gli interventi e le attività di

carattere educativo posti in essere al di fuori di essa. La valutazione in questione viene espressa

collegialmente dal Consiglio di Classe ai sensi della normativa vigente e concorre alla valutazione

complessiva dello studente - e pertanto alla media dei voti - ai fini dell’ammissione all’Esame di

Stato e alla definizione del credito scolastico sulla base di un giudizio complessivo di maturazione e

di crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico. In particolare, tenuto

conto della valenza formativa ed educativa cui deve corrispondere l’attribuzione del voto del

comportamento, il Consiglio di Classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i

miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno.

Certificazione competenze

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A conclusione del biennio, terminato l’obbligo scolastico, è redatta a cura del consiglio di classe, oltre la scheda di valutazione, la certificazione delle competenze trasversali dell’alunno, spendibile in un eventuale inserimento nel mondo del lavoro e/o teso ad indicare peculiarità, interessi e punti di forza, per proseguire con successo il percorso di studi intrapreso. Tale certificazione (D.M. n. 9 del 27 gennaio 2010) avviene al termine delle operazione dello scrutinio finale, per ogni studente che ha assolto l’obbligo di istruzione della durata di dieci anni, secondo un modello ministeriale. I livelli relativi all’acquisizione delle competenze raggiunti secondo gli Assi Culturali sono così espressi.

LIVELLO BASE Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali. Nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, è riportata l’espressione “livello base non raggiunto” con l’indicazione della relativa motivazione.

LIVELLO INTERMEDIO Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

LIVELLO AVANZATO Lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assume autonomamente decisioni consapevoli.

Il Credito scolastico Il credito scolastico tiene conto del profitto strettamente scolastico dello studente; il credito formativo considera le esperienze maturate al di fuori dell’ambiente scolastico, in coerenza con l’indirizzo di studi e debitamente documentate. Agli studenti del secondo biennio ammessi alla classi successiva e agli Esami di Stato dell’anno scolastico 2018/19, il consiglio di classe attribuisce il credito scolastico individuando la rispettiva fascia di appartenenza determinata dalla seguente tabella (decreto legislativo 13 aprile 2017 n.62), attraverso la media dei voti riportati nello scrutinio finale.

TABELLA

Attribuzione credito scolastico

=====================================================================

|Media dei |Fasce di credito III| Fasce di credito |Fasce di credito|

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| voti | ANNO | IV ANNO | V ANNO |

+==========+====================+==================+================+

| M < 6 | - | - | 7-8 |

+----------+--------------------+------------------+----------------+

| M = 6 | 7-8 | 8-9 | 9-10 |

+----------+--------------------+------------------+----------------+

| 6< M ≤ 7 | 8-9 | 9-10 | 10-11 |

+----------+--------------------+------------------+----------------+

| 7< M ≤ 8 | 9-10 | 10-11 | 11-12 |

+----------+--------------------+------------------+----------------+

| 8< M ≤ 9 | 10-11 | 11-12 | 13-14 |

+----------+--------------------+------------------+----------------+

|9< M ≤ 10 | 11-12 | 12-13 | 14-15 |

+----------+--------------------+------------------+----------------+

Regime transitorio

Candidati che sostengono l'esame nell'a.s. 2018/2019:

Tabella di conversione del credito conseguito nel III e nel IV anno:

=============================================

| Somma crediti | Nuovo credito |

|conseguiti per il III|attribuito per il III|

| e per il IV anno | e IV anno (totale) |

+=====================+=====================+

|6 | 15 |

+---------------------+---------------------+

|7 | 16 |

+---------------------+---------------------+

|8 | 17 |

+---------------------+---------------------+

|9 | 18 |

+---------------------+---------------------+

|10 | 19 |

+---------------------+---------------------+

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|11 | 20 |

+---------------------+---------------------+

|12 | 21 |

+---------------------+---------------------+

|13 | 22 |

+---------------------+---------------------+

|14 | 23 |

+---------------------+---------------------+

|15 | 24 |

+---------------------+---------------------+

|16 | 25 |

+---------------------+---------------------+

Candidati che sostengono l'esame nell'a.s. 2019/2020:

Tabella di conversione del credito conseguito nel III anno:

=============================================

| | Nuovo credito |

| Credito conseguito |attribuito per il III|

| per il III anno | anno |

+=====================+=====================+

|3 | 7 |

+---------------------+---------------------+

|4 | 8 |

+---------------------+---------------------+

|5 | 9 |

+---------------------+---------------------+

|6 | 10 |

+---------------------+---------------------+

|7 | 11 |

+---------------------+---------------------+

|8 | 12 |

+---------------------+---------------------+

Agli studenti del triennio ammessi alle classi successive o agli Esami di Stato, il consiglio di classe attribuisce il credito scolastico individuando la rispettiva fascia di appartenenza, determinata dalla tabella vigente, attraverso la media dei voti riportati nello scrutinio finale.

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Il punteggio del credito è determinato dai Consigli di classe all’atto dello scrutinio finale utilizzando la scheda deliberata dal Collegio dei Docenti. Per la determinazione del credito scolastico, relativo alle attività promosse dalla scuola, la scheda tiene conto dei seguenti parametri:

profitto;

assiduità nella frequenza scolastica;

interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo;

interesse e impegno nella partecipazione alle attività complementari ed integrative.

Il Credito formativo

E’ possibile integrare i crediti scolastici con i crediti formativi, attribuiti a seguito di attività

extrascolastiche svolte in differenti ambiti (corsi di lingua, informatica, musica, attività sportive); in questo caso la validità dell’attestato e l’attribuzione del punteggio sono stabiliti dal Consiglio di classe, il quale procede alla valutazione dei crediti formativi sulla base di indicazioni e parametri preventivamente individuati dal Collegio dei Docenti al fine di assicurare omogeneità nelle decisioni dei vari Consigli di Classe, e in relazione agli obiettivi formativi ed educativi propri dell'indirizzo di studi e dei corsi interessati. Il riconoscimento dei crediti formativi viene riportato sul certificato allegato al diploma.

Per la determinazione del credito formativo, relativo alle attività esterne promosse da Enti o da Associazioni, la scheda tiene conto delle esperienze relative a:

competenze acquisite di informatica;

competenze acquisite di lingue straniere;

acquisizione di titoli in corsi di formazione relativi all’indirizzo di studio;

partecipazione ad attività agonistiche rilevanti;

partecipazione ad attività culturali e laboratoriali in linea con l’indirizzo di studio e con le attività di alternanza scuola-lavoro;

svolgimento di ruolo attivo nelle aree del volontariato, della solidarietà, della cooperazione;

partecipazione ad attività in tema di ambiente e tutela del territorio.

Affinché possano essere correttamente valutate, le attività debbono:

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essere state svolte fra il 16 maggio 2017 e il 15 maggio 2018;

essere coerenti sia con le finalità e gli obiettivi formativi ed educativi della scuola, sia con gli obiettivi di apprendimento delle singole discipline;

essere certificate dal rappresentante legale dell’ente, dell’associazione o dell’istituzione

interessati. Le certificazioni debbono contenere una sintetica descrizione dell’esperienza svolta e non possono consistere in una mera attestazione di partecipazione ad iniziative nelle quali non siano riconoscibili ed individuabili i compiti o le funzioni o le attività svolte dello studente. Dette certificazioni debbono pervenire all’Ufficio Protocollo del Liceo entro il 15 maggio 2018.

In nessun caso il credito scolastico attribuito può determinare il superamento dei limiti fissati dalla fascia di appartenenza dello studente. I candidati esterni sostengono l’esame preliminare in presenza del Consiglio di classe, il quale stabilisce preventivamente i criteri di attribuzione del credito scolastico e formativo.

Riferimenti Normativi: -DPR 22 giugno2009, n. 122, art.6.comma 2; -Decreto Ministeriale 16 dicembre 2009 n.99; -Decreto Ministeriale 24 febbraio 2000 n.49; -Decreto Ministeriale 10 febbraio 1999, n. 34, art. 1

Valutazione finale

In osservanza ai criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti, i Consigli di classe verificano che gli studenti abbiano acquisito le competenze prefissate e che le loro prestazioni siano adeguate ai livelli minimi disciplinari indispensabili per la frequenza della classe successiva. Pertanto:

vengono ammessi alla classe successiva gli studenti che conseguono un voto non inferiore a sei decimi in ogni disciplina di studio e nel comportamento;

nei confronti di studenti che presentino valutazioni insufficienti in una o più discipline, i consigli di classe rinviano ad una successiva sessione la formulazione del giudizio finale se valutano positivamente la possibilità dello studente di raggiungere, entro i termini fissati per lo svolgimento delle attività di recupero, gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate mediante la frequenza di appositi interventi di recupero (di norma non inferiori alle 12 ore) o attraverso lo studio personale svolto autonomamente. La scuola provvede a trasmettere alle famiglie la comunicazione delle decisioni assunte dai consigli di classe e le schede di sintesi contenenti la descrizione delle lacune maturate e le tipologie degli interventi.

I consigli di classe esprimono un giudizio di non ammissione alla classe successiva nei confronti degli studenti: a) che non abbiano raggiunto i tre quarti delle presenze dell’orario annuale personalizzato

fatte salve le assenze giustificate con certificazione medica e per gravi motivi; b) che conseguano una valutazione inferiore a sei decimi nel comportamento; c) che presentino insufficienze rappresentative di carenze nella preparazione la cui gravità ed

estensione non rendano ipotizzabile alcun recupero, né autonomo né assistito, e che pregiudicano fortemente l’apprendimento in termini di conoscenze e abilità della classe

successiva.

Attività di recupero, di potenziamento e di approfondimento

Le attività di recupero, potenziamento e approfondimento costituiscono parte integrante dell’offerta formativa della scuola per il raggiungimento delle competenze previste dagli ordinamenti e dai curricoli al fine di favorire il successo formativo degli studenti.

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Tali attività sono previste: a) nell’ambito del percorso curricolare delle discipline o di aree disciplinari anche grazie ad

attività di compresenza. Ogni docente svolge, nel corso dell’ordinaria attività di insegnamento, azioni di monitoraggio, di valutazione e autovalutazione finalizzate al sostegno e al recupero (sostegno curricolare in itinere); nei dieci giorni successivi alle valutazioni intermedie viene osservato un periodo di pausa didattica nel corso del quale la scuola organizza in orario curricolare attività di recupero per gruppi di studenti per classi parallele e/o aperte;

b) come sportello e corsi di recupero in ambito extracurricolare sulla base dei bisogni formativi rilevati dai consigli di classe. Per tali attività il Liceo si avvale anche di docenti dell’organico dell’autonomia.

I Consigli di classe definiscono le modalità del recupero sulla base della carenza riscontrata, individuando gli studenti da avviare alle attività di studio individuale, di sportello o di recupero, programmate compatibilmente con i tempi necessari e le risorse finanziarie disponibili. E’ prevista l’opzione di non avvalersi dell’azione di recupero e sostegno promossa dalla scuola previa comunicazione formale alla segreteria della scuola dei parte dei genitori. Pari attenzione è volta agli studenti meritevoli che si distinguono per l’eccellente livello di apprendimento, nei confronti dei quali l’istituto propone attività di ampliamento, di preparazione a concorsi esterni, di partecipazione a iniziative a livello nazionale e internazionale (Olimpiadi della Matematica, Olimpiadi della Fisica, Certamen di latino, concorsi, etc.).

Inclusione di alunni con Bisogni Educativi Speciali e alunni con disabilità

L’inclusione di alunni con disabilità costituisce un valore fondamentale per il liceo Sulpicio e concorre, quale elemento imprescindibile della comunità educante, alla realizzazione del successo formativo di tutti gli alunni. La formazione integrale dell’individuo avviene attraverso la costruzione di un percorso formativo individualizzato che ponga al centro del processo di apprendimento l’alunno con i suoi effettivi bisogni e potenzialità. L’inclusione si fonda sull’assunzione da parte di tutti i docenti e altre componenti scolastiche del progetto sviluppato su tutti gli ambiti: familiare, sociale e lavorativo, mediante il coinvolgimento, la collaborazione e il raccordo continuo con il territorio. A tal fine viene realizzato un Piano Educativo Personalizzato (PEP) che curi gli aspetti non solo cognitivi, ma anche affettivo relazionali e sociali volto ad accompagnare l’alunno verso l’età adulta. Il diritto allo studio degli studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES) viene garantito dal nostro istituto mediante la realizzazione di percorsi individualizzati mono/pluridisciplinari in ambito curricolare ed extracurriculare, mediante un Piano Didattico Personalizzato che tenga conto della specificità delle problematiche e si avvalga di adeguate forme di verifica e valutazione dell’apprendimento. I compiti del gruppo di lavoro e di studio (GLH) sono disciplinati dalla CM 8 del 6 Marzo 2013, fermo restando quanto previsto dall’articolo 15 comma 2 della legge 104 del 92.

3. PIANO DI MIGLIORAMENTO 2016-2019

Progettazione di attività connesse con obiettivi di miglioramento ed utilizzo dell’Organico dell’Autonomia

Il Liceo Sulpicio si propone come il luogo deputato del processo della crescita e della formazione dello studente mediante una azione che, nel renderlo consapevole protagonista del proprio

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successo, sia finalizzata alla conoscenza ed alla fruizione delle future opportunità di studio e di lavoro. Tenendo conto delle priorità individuate nel Rapporto di Autovalutazione e di quanto disposto dalla legge 107/2015 (personale docente in dotazione aggiuntiva potenziata, fase c), il Liceo Sulpicio si avvale per il corrente anno, del supporto didattico delle seguenti unità di docenza acquisite con l’organico potenziato utilizzate per:

- Realizzazione progetti extracurricolari - Eventuale sostituzione docenti assenti - Supporto alle attività di recupero, potenziamento, approfondimento

A019 PAOLUCCI PAOLA DISCIPLINE GIURIDICHE ED ECONOMICHE

A019 PISANI FABIOLA DISCIPLINE GIURIDICHE ED ECONOMICHE

A019 TATANGELO ROSANNA DISCIPLINE GIURIDICHE ED ECONOMICHE

A017 TANZI UGO DISCIPLINE ECONOMICHE AZIENDALI

A017 LA POSTA ANNA DISCIPLINE ECONOMICHE AZIENDALI

A018 SPAZIANI LUIGI DISCIPLINE GEOMETRICHE E ARCHITETTONICHE

A021 PALLISCO MARIANGELA DISCIPLINE PITTORICHE

A022 SBARDELLA SILVIA DISCIPLINE PLASTICHE

A037 SCALA VANIA STORIA E FILOSOFIA

A017 GABRIELE GIUSEPPE DISCIPLINE GIURIDICHE ED ECONOMICHE

AD04 COLATOSTI SARA SOSTEGNO

Al fine di garantire l’ampia soddisfazione del successo formativo degli studenti del I biennio vengono individuati:

Obiettivi di processo: attenta costruzione e progettazione di percorsi individualizzati efficienti ed efficaci atti a garantire la continuità didattica con il precedente grado di istruzione ed il superamento di eventuali difficoltà di apprendimento.

Strategie didattiche: a) compresenza docenti nel corso dell’anno in orario curricolare per attività di supporto metodologico mono-interdisciplinare;

b) sospensione dell’attività didattica in orario curricolare (7-21 gennaio) per gruppi omogenei e classi aperte; c) apertura della scuola in ore pomeridiane per attività di recupero, potenziamento, valorizzazione delle eccellenze;

d) sportelli individuali in corso d’anno per soddisfare particolari esigenze finalizzate al sostegno di attività di inclusione (BES); e) garanzia della continuità didattico formativa attraverso il collegamento del nostro istituto con le altre agenzie del territorio mediante la costruzione del curricolo verticale ed orizzontale.

f) potenziamento della professionalità e delle relazioni tra docenti; g) promozione di collaborazioni con agenzie pubbliche e private locali, nazionali, europee; partecipazione a reti di scuole; incentivazione del già ottimo rapporto con

le famiglie finalizzato ad un maggiore coinvolgimento; avvio di un valido processo di alternanza scuola- lavoro. h) candidatura a PON nei diversi ambiti (Approvato il PON “Sport Defibrillatori).

In rapporto agli obiettivi di potenziamento del Rav, sono state individuate le seguenti priorità nei campi di potenziamento indicati dal Miur: ORDINE DI PRIORITA’ INDICATO CAMPI DI POTENZIAMENTO II CICLO

Priorità’ 1 Potenziamento 3 Ambito scientifico

Priorità 2 Potenziamento 2 Ambito linguistico

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Priorità 3 Potenziamento 1 Ambito umanistico

Priorità 4 Potenziamento 7 Ambito laboratoriale

Priorità 5 Potenziamento 6 Ambito motorio

Priorità 6 Potenziamento 4 Ambito artistico musicale

Priorità 7 Potenziamento 5 Ambito socio-eco e legalità

Le suddette priorità trovano corrispondenza alle finalità che il nostro Istituto intende perseguire e sono collegate ai seguenti progetti correlati con le attività in appresso elencate. Vengono individuati:

DENOMINAZIONE DETTAGLIO

1.Potenziamento delle competenze della matematica, della fisica e delle scienze

Gare, simulazioni, coding, piattaforma digital per la didattica. PLS (Piano lauree scientifiche) di Chimica. L’ordine del tempo, dalla fisica alla filosofia.

2. Potenziamento delle lingue straniere europee

Certificazione Lingua inglese Cambridge ‐ B2 Certificazione Lingua francese DELF B1 B2 C1 Stage formativo di Lingua inglese in UK Stage formativo di Lingua francese a Nizza

3.Potenziamento delle competenze umanistico letterarie

Debate, pratiche di dibattito consapevole Cinema per le scuole

4.Potenziamento ambito laboratoriale

ECDL – Patente europea del computer.

5.Potenziamento del linguaggio corporeo

Avviamento alla pratica sportiva; Sport in Natura: Stage sportivo invernale

(settimana bianca) Stage sportivo vela (settimana azzurra)

6.Potenziamento artistico musicale Un anno sul banco

7.Potenziamento delle competenze di cittadinanza attiva

Offriamo un pieno di solidarietà, educazione al volontariato; Seminari di orientamento all’impresa.

Accoglienza: volta a favorire il passaggio dalla Scuola Media Inferiore a quella Superiore, facilitando l’inserimento dell’allievo nell’ambiente scolastico inteso come sistema di relazioni, di strutture e di ruoli in cui lo studente deve inserirsi come soggetto attivo.

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Orientamento e ri-orientamento: una prima forma di orientamento in ingresso è quella rivolta agli studenti di terza media attraverso:

- una fase informativa e laboratoriale con incontri presso le scuole medie; - una manifestazione Open Day aperta ai futuri studenti ed alle loro famiglie; - una Festa di Gala di Natale con gli istituti comprensivi del territorio.

L’attività di ri-orientamento viene svolta nel corso dell’iter scolastico ed è volta a riconoscere, attraverso le competenze di base, le specificità attitudinali di ciascuno studente volte a garantire il successo formativo e finalizzate all’attività di alternanza scuola-lavoro. Educazione ambientale: ha il fine di promuovere il rispetto per l'ambiente sviluppando il senso di responsabilità e una maggior sensibilità nei confronti dei problemi ad esso legati. Lezioni - conferenze e moduli didattici con esperti

Il Liceo integra la didattica curricolare con alcune conferenze e moduli didattici con esperti allo scopo di offrire approfondimenti su tematiche disciplinari e interdisciplinari in ambito scientifico, storico-letterario, filosofico, artistico-ambientale, linguistico, giuridico-economico ecc.. Eventi culturali: nel corso dell’anno gli studenti partecipano a mostre, spettacoli, concerti ed altre performance di rilevanza formativa e didattica sia presso le sedi dell’Istituto che all’esterno. Uscite didattiche, visite guidate e viaggi d'istruzione: le uscite didattiche, programmate nell'ambito delle singole discipline per conoscere realtà e risorse del territorio, le visite guidate a mostre, musei e monumenti, i viaggi d'istruzione, anche di più giorni, in località d'interesse artistico e ambientale, sono strumenti di cui ciascun Consiglio di classe può disporre per conseguire gli obiettivi della programmazione didattica ed educativa. Partecipazione a gare, certamina e concorsi scolastici: l'Istituto aderisce annualmente a diversi concorsi scolastici (Olimpiadi della Matematica e della Fisica) per valorizzare le eccellenze tra gli studenti dell'istituto, aumentare l'interesse per le discipline e testarne le competenze degli studenti su scala nazionale. Scambi educativi: il Liceo ha una tradizione pluriennale di scambi educativi con scuole superiori e realtà di diverse nazioni europee, tra le quali quello con Bruck An Der Mur (Austria). La finalità principale degli scambi educativi è quella di promuovere, attraverso la conoscenza diretta di realtà sociali e culturali, di abitudini e stili di vita diversi e talvolta lontani dai nostri, quella comunicazione interculturale che è tra le finalità educative principali dell'Istituto. Soggiorni di studio all'estero: l'istituto, in collaborazione con associazioni che attuano programmi di mobilità studentesca internazionale, accoglie studenti stranieri che intendono svolgere un anno scolastico in Italia e organizza per i propri studenti soggiorni di studio all'estero di durata semestrale o annuale. Stage Linguistici all’estero per tutti gli indirizzi di studio. Progetti europei: e-Twinning, Europe Direct ecc. Attività sportive scolastiche: con lo scopo prioritario di orientare gli alunni, sulla base delle loro attitudini individuali e delle loro preferenze, alla pratica motoria e ad un corretto stile di vita per il benessere psico-fisico durante tutto l’arco della vita.

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Alternanza scuola-lavoro: stage laboratoriali tesi a fornire conoscenze e competenze in ambienti di lavoro e simulazioni d’impresa, presso Enti accreditati come meglio esplicato nel relativo allegato.

4. FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DOCENTI

Per garantire la formazione e l’aggiornamento del personale il Collegio dei Docenti delibera un Piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione che individua le priorità, le

tipologie di formazione e le relative modalità di realizzazione. La formazione dei docenti è organizzata dall’Istituto in base alle necessità connesse con l’attuazione delle norme legislative nel campo dell’istruzione e come supporto alla realizzazione delle attività didattico-educative più rilevanti. In seguito alla somministrazione di una scheda finalizzata a rilevare i bisogni formativi dei docenti è prevista attività di formazione riguardo a:

Strategie di insegnamento apprendimento con le nuove tecnologie/didattica digitale;

Sicurezza: antincendio e primo soccorso;

Didattica per competenze

Attività di euro progettazione (reperimento e gestione di fondi europei - PON)

Didattica e metodologie per alunni BES/DSA

Approfondimenti disciplinari di area umanistica e scientifica

5. Monitoraggio e valutazione Il Piano dell’Offerta Formativa sarà oggetto di verifica in relazione a:

Efficacia ed efficienza delle azioni tese al sostegno, al recupero e alla valorizzazione delle

eccellenze.

Ricaduta dei progetti attivati sull’attività didattica.

Efficacia ed efficienza dell’attività di formazione.

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6. Figure di sistema e Funzioni strumentali (anno in corso)

Collaboratori del Dirigente

Collaboratore prof. Giuseppe Belli

Staff prof. Mario Mastrantoni

Staff prof. Roberto Casale

Staff prof. Luca Trombetta

DSGA (Direttore dei servizi generali ed amministrativi)

Dott.ssa Marzia Nozori

Gestione PTOF Responsabile prof. Itala Iovacchini

Analizza, promuove e coordina le attività del PTOF

coordina la progettazione curricolare

valuta, revisiona e aggiorna il PTOF

svolge azione di supporto e di controllo sulla progettazione didattica e metodologica

predispone i materiali per la documentazione educativa e didattica

avvia i processi di verifica dell’attività didattica

controlla il regolare svolgimento dei progetti avviati

sovrintende alla produzione dei materiali didattici

accoglie i nuovi docenti

si coordina con la Commissione didattica e le altre funzioni strumentali Orientamento in entrata Responsabile prof.sse Flavia Rizzuti e Assuntina Bianchi

individua nuove strategie per una maggiore efficacia dell’attività di orientamento

coordina i progetti relativi alle attività di continuità

sollecita il contatto con le Scuole del territorio

organizza la campagna di informazione per i genitori e gli alunni delle classi di terza media

accoglie ed informa le classi in visita nell’Istituto

partecipa agli incontri programmati dalle Scuole Medie per l’orientamento degli alunni e individua i docenti disponibili a svolgere tale attività

si coordina con le altre funzioni strumentali Orientamento in uscita Responsabile prof.ssa Paola Paolucci

individua nuove strategie per una maggiore efficacia dell’attività di orientamento

coordina i progetti relativi alle attività di continuità

sollecita ogni contatto con le Università, gli Istituti di Studi Superiori e istituzioni di altra tipologia

organizza la campagna di informazione per gli studenti delle classi quinte

partecipa agli incontri programmati dalle Università o da altre Istituzioni si coordina con le altre funzioni strumentali

Alternanza scuola lavoro

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Responsabile prof. Luigi Spaziani

analizza i bisogni formativi dell’utenza e del territorio

elabora e coordina la realizzazione di progetti d’alternanza scuola - lavoro tramite tirocini e stage formativi, curando i rapporti con il mondo del lavoro con Enti locali pubblici e privati

cura “alleanze formative“ sul territorio con il mondo del lavoro, delle professioni, della ricerca, scuole, Enti locali, predisponendo inviti, accordi, convenzioni

garantisce la raccolta di una banca dati sulle aziende disponibili ad ospitare alunni in stage o in percorsi di alternanza scuola-lavoro

è referente dei rapporti di rete con Enti locali ed altre agenzie formative

si coordina con le altre funzioni strumentali

Servizi per gli studenti Responsabile prof. Rosanna Tatangelo

predispone gli strumenti e i progetti atti a garantire la funzionalità del CIC

cura i rapporti con gli Enti e le Associazioni per favorirne gli auspicabili interventi

coordina e organizza le iniziative e le attività relative all’educazione alla salute

guida e coadiuva gli studenti nella progettazione delle attività da loro proposte

coordina le iniziative e le attività esterne degli studenti

promuove la condivisione delle esperienze scolastiche pubblicizzandole attraverso comunicati agli organi della diffusione locale

gestisce e sovrintende la partecipazione degli studenti ai concorsi ed alle altre manifestazioni affini

coordina le iniziative suggerite dai consigli di classe atte a gestire il fenomeno della dispersione, del disagio, della inclusione

si coordina con le altre funzioni strumentali

Commissioni e referenti

Commissione didattica (composta dai coordinatori dei dipartimenti):

Affianca la referente, Funzione strumentale Gestione del PTOF, relativamente: - alla progettualità didattica interna; - al coordinamento della progettazione curricolare; - all’individuazione degli obiettivi educativi e formativi propri dell’Istituto;

Promuove interventi didattici trasversali, pluri/interdisciplinari;

Individua moduli integrativi (di approfondimento, recupero, di eccellenza) su proposta dei dipartimenti;

Verifica e valuta l’efficacia delle attività;

Presenta proposte al Collegio dei docenti;

Coordina i lavori degli ambiti disciplinari.

Commissione Orientamento in entrata :

Commissione Alternanza scuola lavoro: proff. Cristina Perilli, Fabiola Pisani, Emanuela De

Persis, Anna La Posta, Patrizia Vallerotonda, Roberto Casale, Assuntina Bianchi, Paola Paolucci,

Rosanna Tatangelo.

Commissione PTOF: prof.ssa Patrizia Vallerotonda.

Commissione Viaggi di istruzione, visite guidate, stage: proff. Patrizia Arci, Violetta Migliori,

Fiorella Campoli, Itala Iovacchini.

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Commissione Invalsi: proff. Maria Pia La Vaccara, , Fabiola Pisani, Cinzia Fiorini, Daniela Villa,

Patrizia Arci.

Team per l’innovazione: proff. Giuseppe Belli, Assuntina Bianchi, Gino Ronti

Commissione elettorale: proff. Assuntina Bianchi (presidente), Luca Trombetta, sig. Sandro

Palombo.

Commissione didattica: proff. Fiorini, Perilli, Saccoccia, Villa, Iovacchini, De Persis.

Referente Gestione sito web – Animatore digitale: prof. Luca Trombetta, già individuato

come componente dello staff del D.S..

Referente Inclusione e BES: prof.ssa Emanuela De Persis.

Referente Biblioteche: prof. Paola Paolucci.

Referente laboratorio Informatica e aule LIM: prof. Marco De Gasperis.

Referente laboratorio di Fisica: prof. Marcello Ferrante.

Referente laboratorio di Lingue straniere: prof.ssa Daniela Villa.

Referente laboratorio di Scienze: prof.ssa Maria Pia La Vaccara.

Referente della Palestra : prof. Roberto Casale.

Il dipartimento

Traduce le linee generali deliberate dal Collegio dei Docenti in percorsi formativi disciplinari o di area

Opera scambi di esperienze e di informazioni

Progetta segmenti di programmazione di materia per classi parallele

Produce materiali utili alla valutazione

Stabilisce criteri comuni nella somministrazione delle prove di verifica Dipartimenti e rispettivi coordinatori

1. Dipartimento dell’area dei linguaggi: Prof.ssa Paola Saccoccia. 2. Dipartimento linguistico: Prof.ssa Daniela Villa . 3. Dipartimento fisico-matematico e scientifico: Prof.ssa Cinzia Fiorini. 4. Dipartimento delle scienze umane e sociali : Prof.ssa Fabiola Pisani.

Coordinatori dei Consigli di classe

1A C. Fiorini 1C Guitta 2M/S Arci

2A R. Casale 2C Seghetti 3M Conti

3A M. Buttarazzi 4C M. De Gasperis 4M/S Eboli

4A M. P.La Vaccara 1L K. Savona 5S Visca 5A M. Martini 2L P. Saccoccia 1B A. Bianchi 3L G. Orsini

2B M. Ferrante 4L Campoli

3B I. Iovacchini 5L Tiberia

5B B. Perilli 1S Iaboni

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Allegati

1. Regolamento di Istituto

2. Patto di corresponsabilità

3. Quadro orario licei

4. Scheda di valutazione del comportamento

5. Scheda del credito scolastico

6. Organigramma

7. Griglie di valutazione

8. Obiettivi minimi

9. Alternanza scuola - lavoro

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Allegato 1

Liceo Statale “Giovanni Sulpicio” Scientifico – Linguistico – Socio-Psico-Pedagogico

VEROLI

Regolamento d’istituto

IL CONSIGLIO DI ISTITUTO VISTO l’art. 10, comma 3, lettera a) del T.U. 16 aprile 1994, n. 297;

VISTO il DPR 24 giugno 1998 n. 249;

VISTI gli artt. 8 e 9 del DPR 8 marzo 1999 n. 275;

VISTO il D.I. 1 febbraio 2001, n. 44;

VISTO il DPR 21 novembre 2007 n. 235,

EMANA il seguente regolamento:

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TITOLO I PREAMBOLO

Art. 1 La comunità scolastica

Il Liceo “Giovanni Sulpicio” costituisce una comunità composta da studenti, genitori, docenti, personale amministrativo- tecnico-ausiliario. Tutti i membri della comunità hanno pari dignità e sono investiti, ciascuno nel proprio ruolo, di responsabilità per il corretto funzionamento dell’istituzione scolastica e per il raggiungimento delle finalità di cui all’art. 2.

Art. 2 Le finalità

La comunità scolastica del Liceo “Giovanni Sulpicio” opera affinché si raggiungano le seguenti finalità:l’attuazione del diritto allo studio da realizzarsi nel pieno sviluppo delle capacità intellettuali e critiche dell’allievo, promovendo le più idonee iniziative atte ad eliminare ogni ostacolo di natura razziale, religiosa, economica, ambientale e politica che possa ledere il diritto all’uguaglianza degli studenti;la formazione civile, morale, culturale e socio-politica dello studente nel pieno rispetto delle norme sancite dalla Costituzione della Repubblica Italiana;l’attuazione di iniziative atte alla istruzione ed alla formazione degli allievi in rapporto alle esigenze territoriali e in collaborazione con gli Enti locali, con le altre istituzioni scolastiche, con le forze sociali, con le realtà economiche e produttive, con il mondo del lavoro;l’attuazione del diritto-dovere degli insegnanti all’aggiornamento e al perfezionamento culturale e professionale.

Art. 3 Le componenti e i soggetti del Liceo

I membri di ciascuna componente godono della libertà di opinione, di espressione, di associazione e di riunione nell’ambito delle norme vigenti e delle disposizioni del presente regolamento; tutta la comunità scolastica garantisce l’esercizio di dette libertà.

Gli Studenti.

Tutti gli studenti del Liceo “Giovanni Sulpicio” hanno uguale diritto allo studio. Nei loro rapporti reciproci e con gli altri membri della comunità hanno il diritto- dovere ad uguale rispetto e trattamento. È diritto degli studenti ricevere un insegnamento costantemente aggiornato, coerente al Piano dell’Offerta Formativa, aperto al dibattito e alla collaborazione, rispettoso della coscienza morale e civile di ognuno nonché della pluralità delle opinioni e della libertà di espressione. Tutti gli studenti hanno il diritto di usare, nello svolgimento dell’attività scolastica, le attrezzature didattiche dell’Istituto, secondo quanto previsto dalle successive disposizioni. Gli studenti hanno il dovere di partecipare con assiduità alle lezioni ed alle altre attività proposte dall’Istituto attraverso l’uso dei vari strumenti messi a loro disposizione nel pieno rispetto dei locali e delle attrezzature scolastiche. Gli studenti sono tenuti all’obbligo della presenza in classe durante le ore di lezione salvo le eccezioni previste dalle norme vigenti.

I Docenti.

I docenti svolgono l’attività didattica ed educativa ed adempiono agli obblighi connessi con la loro funzione, in conformità alle leggi che li riguardano, avendo garantita la libertà di insegnamento, nel rispetto dell’evoluzione della personalità e delle idee dell’allievo, allo scopo di promuoverne, attraverso il confronto aperto di posizioni culturali, il pieno sviluppo e la formazione umana e critica. All’inizio di ogni anno scolastico, ciascun docente predispone la programmazione didattica, la discute in sede di Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe ai fini della definizione del Piano dell’Offerta Formativa.

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Il Personale ATA.

Le mansioni del personale ATA sono essenziali ai fini del corretto funzionamento della scuola e richiedono rispetto e collaborazione da parte di tutti i membri della comunità scolastica.

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I Genitori.

Tutti i genitori degli studenti del Liceo hanno il diritto-dovere di partecipare alla vita scolastica interessandosi all’attività dei propri figli e seguendone la formazione educativa mediante la partecipazione agli Organi Collegiali, alle assemblee ed alle altre iniziative

promosse dall’Istituto. Ogni genitore ha diritto di visitare i locali scolastici in orario non di lezione, dopo aver preventivamente avvertito la Dirigenza. Eventuali osservazioni o suggerimenti possono essere formulati al Consiglio d’Istituto.

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TITOLO II

GLI ORGANI COLLEGIALI

Art. 4 Disposizioni generali

In attesa della legge di riforma degli Organi Collegiali delle istituzioni scolastiche, in coerenza con il D.Lvo 59/1998 e con il DPR 275/1999, continueranno ad essere in vigore le norme contenute nel D.Lvo 297/1994. Gli Organi Collegiali operanti nell’Istituto sono:

a) il Consiglio di Istituto e la Giunta Esecutiva, b) il Collegio dei Docenti, c) i Consigli di Classe, d) il Comitato studentesco, e) la Rappresentanza Sindacale Unitaria.

Sono inoltre operanti altre commissioni, costituite dai precedenti Organi Collegiali, per un migliore funzionamento della scuola. Di ogni riunione si redige verbale, firmato dal presidente e dal segretario, steso su apposito registro a pagine numerate.Ciascun Organo Collegiale opera in forma coordinata con gli altri.

Art. 5 Convocazione

L’iniziativa della convocazione di un Organo Collegiale è esercitata dal Presidente dell’Organo Collegiale stesso o da un terzo dei suoi componenti, nonché dalla Giunta Esecutiva. L’atto di convocazione, emanato dal Presidente, è disposto con almeno cinque giorni di anticipo rispetto alla data prevista per la seduta e con anticipo di almeno 24 ore nel caso di riunioni d’urgenza. In tale ultimo caso la convocazione potrà essere fatta col mezzo più rapido. La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare, il giorno, l’ora, il luogo della riunione e deve essere affissa all’albo. Le riunioni debbono avvenire in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni.

Art. 6 Validità delle sedute

La seduta si apre all’ora indicata nell’avviso di convocazione e diventa valida a tutti gli effetti con la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica. Nel numero dei componenti in carica non vanno computati i membri decaduti dalla carica e non ancora sostituiti. Il numero legale deve sussistere non solo al principio della seduta, ma anche al momento della votazione.

Art. 7 Validità delle deliberazioni

1. L’organo collegiale è validamente costituito anche nel caso in cui non tutte le componenti abbiano espresso la propria rappresentanza.

2. Il Consiglio di Istituto scaduto per compimento del triennio resta in carica sino all’insediamento del nuovo organo. I membri decaduti per perdita dei requisiti di eleggibilità sono nel frattempo surrogati.

3. Il Consiglio di Istituto può funzionare anche se privo di alcuni membri cessati per perdita dei requisiti, purché quelli in carica non siano inferiori a tre, in attesa dell’insediamento dei nuovi eletti.

4. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi. In caso di parità, prevale il voto del presidente.

Art. 8 Discussione dell’ordine del giorno

1. Il Presidente individua tra i membri dell’Organo Collegiale il segretario della seduta, fatta

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eccezione per i casi in cui il segretario è individuato per legge. 2. È compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all’ordine del giorno nella

successione in cui compaiono nell’avviso di convocazione. Gli argomenti indicati nell’ordine del giorno sono tassativi. Se l’Organo Collegiale è presente in tutti i suoi componenti, si possono aggiungere altri argomenti con il voto favorevole di tutti i presenti.

3. Costituiscono eccezione al comma precedente le deliberazioni del Consiglio di Istituto che devono essere adottate su proposta della Giunta Esecutiva.

4. L’ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su proposta di un componente l’Organo Collegiale, previa approvazione a maggioranza. In caso di aggiornamento della seduta dovrà essere mantenuto lo stesso ordine del giorno.

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Art. 9 Diritto di intervento

Tutti i membri dell’Organo Collegiale, avuta la parola dal Presidente, hanno diritto di intervenire, secondo l’ordine di iscrizione e per il tempo strettamente necessario, sugli argomenti in discussione. Il Presidente ha la facoltà di replicare agli oratori, quando sia posto

in discussione il suo operato quale Presidente e quando si contravvenga alle norme del presente Regolamento.

Art. 10 Dichiarazione di voto

Dopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione, possono aver luogo le dichiarazioni di voto, con le quali i votanti possono, brevemente, esporre i motivi per i quali voteranno a favore o contro il deliberando o i motivi per i quali si asterranno dal voto. La dichiarazione di voto deve essere riportata nel verbale della seduta. Le votazioni sono indette dal Presidente ed al momento delle stesse nessuno può più avere la parola.

Art. 11 Votazioni

1. Le votazioni si effettuano in modo palese per alzata di mano ovvero per appello nominale ad alta voce, quando lo richiedono il Presidente o uno dei componenti.

2. La votazione è segreta quando riguarda determinate o determinabili persone. 3. Le sole votazioni concernenti persone si prendono a scrutinio segreto mediante il sistema delle

schede segrete. 4. La votazione non può validamente avere luogo, se i consiglieri non si trovano in numero legale. 5. I consiglieri che dichiarano di astenersi dal votare si computano nel numero necessario a rendere

legale l’adunanza, ma non nel numero dei votanti. 6. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi salvo che

disposizioni speciali prescrivano diversamente. In caso di parità, ma solo per le votazioni palesi, prevale il voto del Presidente.

7. La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta per il sopraggiungere di altri membri e non può nemmeno essere ripetuta, a meno che non si riscontri che il numero dei voti espressi è diverso da quello dei votanti.

Art. 12 Processo verbale

1. Nella prima parte del verbale si dà conto della legalità dell’adunanza (data, ora e luogo della riunione, chi presiede, chi svolge la funzione di segretario, l’avvenuta verifica del numero legale dei presenti, i nomi con relativa qualifica dei presenti e degli assenti, l’ordine del giorno).

2. Per ogni punto all’ordine del giorno si indicano molto sinteticamente le considerazioni emerse durante il dibattito, quindi si dà conto dell’esito della votazione (numero dei presenti, numero dei votanti, numero dei voti favorevoli, contrari, astenuti e nulli).

3. Nel verbale sono annotate anche le eventuali dichiarazioni di voto e il tipo di votazione seguito. 4. Un membro dell’Organo Collegiale può chiedere che a verbale risulti la volontà espressa da ogni

singolo membro sulla materia oggetto della deliberazione. 5. I membri dell’Organo Collegiale hanno facoltà di produrre il testo di una loro dichiarazione da

trascrivere a cura del segretario sul verbale. 6. I verbali delle sedute degli Organi Collegiali sono raccolti su appositi registri a pagine numerate,

timbrate e firmate dal Dirigente scolastico per vidimazione. I verbali sono numerati progressivamente nell’ambito dello stesso anno scolastico.

7. Il processo verbale viene letto ed approvato al termine della seduta. Ove ciò non fosse possibile per ragioni di tempo si approverà prima dell’inizio della seduta immediatamente successiva.

Art. 13 Surroga di membri cessati

1. Per la sostituzione dei membri elettivi venuti a cessare per qualsiasi causa si procede secondo il disposto dell’art.22 del

D.P.R. 416/74.

2. Le eventuali elezioni suppletive si effettueranno, di norma, nello stesso giorno in cui si tengono quelle per il rinnovo degli organi di durata annuale e, comunque, entro il primo trimestre di ogni anno scolastico.

3. I membri subentranti cessano anch’essi dalla carica allo scadere del periodo di durata del

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Consiglio.

Art. 14 Decadenza

1. I membri dell’Organo Collegiale sono dichiarati decaduti quando perdono i requisiti richiesti per l’eleggibilità o non intervengono per tre sedute successive senza giustificati motivi. Spetta all’Organo Collegiale vagliare le giustificazioni addotte dagli interessati.

2. Decadono dalle cariche elettive i membri degli Organi Collegiali che per qualsiasi motivo cessano di appartenere alle componenti scolastiche.

3. I genitori degli studenti decadono dalle cariche elettive il 31 agosto successivo al conseguimento del titolo finale di studio da parte dei figli.

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4. In caso di perdita da parte dei figli della qualità di studenti per cause non dipendenti dal conseguimento del titolo predetto, i genitori decadono dalla carica elettiva con effetto dalla data di perdita della qualità di studente dei propri figli. Essi possono restare in carica soltanto nella eventualità di iscrizione, per il successivo anno scolastico, di un altro figlio.

5. Del pari decadono dalle cariche elettive il 31 agosto gli studenti che abbiano conseguito il titolo finale di studio.

6. Gli studenti che, per qualsiasi altra causa non dipendente dal conseguimento del titolo di studio, cessino di appartenere all’Istituto, decadono dalla carica con effetto dalla data di perdita della qualità di studente.

Art. 15 Dimissioni

1. I componenti eletti dell’Organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi momento. Le dimissioni sono date per iscritto. È ammessa la forma orale solo quando le dimissioni vengono date dinanzi all’Organo Collegiale.

2. L’Organo Collegiale prende atto delle dimissioni. In prima istanza, l’Organo Collegiale può invitare il dimissionario a recedere dal suo proposito.

3. Una volta che l’Organo Collegiale abbia preso atto delle dimissioni, queste divengono definitive ed irrevocabili.

4. Il membro dimissionario, fino al momento della presa d’atto delle dimissioni, fa parte a pieno titolo dell’Organo Collegiale e, quindi, va computato nel numero dei componenti l’Organo Collegiale medesimo.

Art. 16 Norme di funzionamento del Consiglio di Istituto

1. La prima convocazione del Consiglio di Istituto, immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri risultati eletti, è disposta dal Dirigente scolastico.

2. Nella prima seduta, il Consiglio di Istituto è presieduto dal Dirigente scolastico ed elegge, tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente. L’elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del Consiglio. È considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti.

3. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti la metà più uno dei componenti in carica. In caso di parità si ripete la votazione finché non si determini una maggioranza relativa (D.M. 26 luglio 1983).

4. Il Consiglio di Istituto può deliberare di eleggere anche un vice presidente, da votarsi fra i genitori componenti il Consiglio stesso con le stesse modalità previste per l’elezione del Presidente. In caso di impedimento o di assenza del Presidente ne assume le funzioni il vice presidente o, in mancanza anche di questi, il consigliere più anziano di età.

5. Il Consiglio di Istituto è convocato dal Presidente con le modalità stabilite dal precedente art.5. 6. Il Presidente del Consiglio di Istituto è tenuto a disporre la convocazione su richiesta del

Presidente della Giunta Esecutiva. 7. L’ordine del giorno è formulato dal Presidente del Consiglio di Istituto su proposta del Presidente

della Giunta Esecutiva. 8. A conclusione di ogni seduta i singoli consiglieri possono indicare argomenti da inserire

nell’ordine del giorno della riunione successiva. 9. Il Consiglio di Istituto può invitare esperti con funzione consultiva a partecipare ai propri lavori;

può inoltre costituire commissioni. 10. Le sedute del Consiglio di Istituto, ad eccezione di quelle nelle quali si discutono argomenti

riguardanti singole persone, sono pubbliche. Possono assistere, compatibilmente con l’idoneità del locale ove si svolgono, gli elettori delle componenti rappresentate e tutti gli altri previsti per legge.

11. Ove il comportamento del pubblico, che comunque non ha diritto di parola, non sia corretto il Presidente ha il potere di disporre la sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma non pubblica. La pubblicità degli atti del Consiglio di Istituto avviene mediante affissione in apposito albo dell’istituto, della copia integrale, sottoscritta dal segretario, del testo delle deliberazioni adottate.

12. L’affissione all’albo avviene entro il termine massimo di otto giorni dalla relativa seduta del Consiglio. La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo non inferiore a 10 giorni.

13. I verbali e tutti gli atti preparatori delle sedute sono depositati nell’ufficio di segreteria dell’istituto e sono consultabili da chiunque ne abbia titolo su richiesta da esaudire entro due giorni dalla presentazione. Tale richiesta, indirizzata al Dirigente scolastico, è orale per docenti, personale A.T.A. e genitori; è, invece, scritta e motivata in tutti gli altri casi.

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14. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell’interessato.

15. Il consigliere assente per tre volte consecutive sarà invitato dalla Presidenza a presentare per iscritto le giustificazioni dell’assenza. Ove risultasse assente alla successiva seduta, sarà dichiarato decaduto con votazione a maggioranza relativa.

16. Le giustificazioni presentate saranno esaminate dal Consiglio: ove le assenze siano ritenute ingiustificate dalla maggioranza assoluta del Consiglio, il consigliere decade dalla carica. Ogni consigliere giustifica le sue assenze al Presidente attraverso la Segreteria della scuola.

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Art. 17 Norme di funzionamento della Giunta Esecutiva

1. Il Consiglio di Istituto nella prima seduta, dopo l’elezione del Presidente, che assume immediatamente le sue funzioni, elegge nel suo seno una Giunta esecutiva composta da un docente, un componente degli ATA, un genitore e uno studente, secondo modalità stabilite dal Consiglio stesso e con voto segreto.

2. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente scolastico, che la presiede ed ha la rappresentanza dell’istituto, ed il Direttore dei servizi generali e amministrativi che svolge anche la funzione di segretario.

3. La Giunta esecutiva prepara i lavori del Consiglio di Istituto, predisponendo tutto il materiale necessario ad una corretta informazione dei consiglieri almeno due giorni prima della seduta del Consiglio.

Art. 18 Norme di funzionamento del Collegio dei Docenti

1. Il Collegio dei Docenti si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale delle Attività o quando il Dirigente scolastico ne ravvisi la necessità. Il Collegio è altresì convocato quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta.

2. La convocazione deve essere disposta con preavviso di norma non inferiore a cinque giorni mediante circolare interna. In caso di urgenza, il tempo di preavviso può essere ridotto a 48 ore.

3. Le riunioni del Collegio hanno luogo in ore non coincidenti con l’orario di lezione. 4. Le funzioni di segretario verbalizzante sono attribuite dal Dirigente ad uno dei suoi collaboratori. 5. La seduta è valida, agli effetti deliberativi, quando è presente almeno la metà più uno dei

componenti in carica. Il numero legale dei presenti è accertato dal Dirigente e nel corso dei lavori ogni docente può richiederne la verifica.

6. Delle sedute viene redatto processo verbale, firmato dal Dirigente e dal Segretario, steso in apposito registro a pagine numerate.

7. Il verbale deve contenere il giorno e l’ora della seduta, l’ordine del giorno, l’elenco nominativo dei presenti e degli assenti, i punti principali della discussione, il dispositivo della deliberazione ed il risultato delle eventuali votazioni. Ogni docente ha diritto di far riportare a verbale le proprie dichiarazioni che debbono essere presentate per iscritto.

8. All’inizio di ogni adunanza il Collegio procede alla ratifica del verbale della seduta precedente. 9. Ogni docente, all’atto della ratifica del verbale, ha diritto di rilevare eventuali errori e di chiedere

le opportune modificazioni o rettificazioni senza entrare nel merito della discussione. 10. Gli interventi dei docenti possono essere registrati su nastro che è tenuto a disposizione fino

all’approvazione del verbale. 11. Il Dirigente presiede, dirige e modera la discussione degli argomenti all’ordine del giorno, illustra

le proposte, precisa i termini delle questioni trattate, proclama l’esito delle votazioni. L’illustrazione delle proposte può anche essere affidata, dal Dirigente, ad un docente.

12. I docenti che intendono intervenire su un argomento iscritto all’ordine del giorno debbono farne richiesta al Dirigente, il quale concede la parola secondo l’ordine di iscrizione. Gli interventi debbono essere contenuti nel tempo massimo di cinque minuti.

13. Dichiarata chiusa la discussione, la parola può essere concessa soltanto per le dichiarazioni di voto.

14. Il Collegio può deliberare soltanto sugli argomenti iscritti all’ordine del giorno. 15. In caso di evidente difficoltà nel deliberare il Dirigente stabilirà se ricorrere alla votazione. Alla

votazione si ricorrerà anche, su decisione del Dirigente, nel caso in cui il Collegio deve esprimersi su due o più proposte. La votazione avviene di norma sul complesso della proposta, salvo i casi in cui il Collegio decida di procedere alla votazione per singole parti.

16. Qualora siano in discussione più di due proposte, le stesse vengono poste a votazione nell’ordine col quale sono state illustrate e si riterrà approvata quella che avrà ottenuto il maggior numero di voti favorevoli.

17. Nel caso siano in discussione due proposte alternative, l’approvazione di una di esse esclude necessariamente l’altra.

18. I docenti votano per alzata di mano o, nel caso il Dirigente lo ritenga necessario, per appello nominale. Qualora il Dirigente reputi dubbio il risultato della votazione per alzata di mano, può disporre la votazione per appello nominale.

19. Si procede alla votazione a scrutinio segreto soltanto nel caso in cui le deliberazioni siano riferite a persone.

20. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi. In caso di parità prevale il voto del Dirigente.

21. Sono considerati validamente espressi i voti favorevoli e quelli contrari. 22. Ogni docente può presentare una mozione tesa a promuovere una deliberazione su un

determinato oggetto. La mozione deve essere firmata da almeno il 10% dei componenti il Collegio. Le mozioni sono inserite nell’ordine del giorno della prima adunanza del Collegio successiva a

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quella di presentazione. 23. Il Collegio può nominare commissioni o gruppi didattici per lo studio di particolari questioni e per

compiere lavori preparatori in ordine a tutte le materie sulle quali il Collegio ha potere deliberante. 24. La commissione è convocata dal presidente, eletto nel suo seno. Le sue sedute sono valide se è

presente la maggioranza dei suoi membri. La commissione decide a maggioranza assoluta dei presenti e, in caso di parità, prevale il voto del presidente.

25. Le commissioni debbono riferire sulle questioni ad esse delegate nei termini stabiliti all’atto della loro costituzione.

26. Il Collegio, sentito il relatore della commissione, delibera in via definitiva sulle materie oggetto di studio o di preparazione.

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Art. 19 Norme di funzionamento del Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti

Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal Dirigente scolastico in periodi programmati:per la valutazione del servizio richiesta da singoli interessati a norma dell’art. 448 del D.L.vo n. 297/94, per un periodo non superiore all’ultimo triennio; alla conclusione dell’anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova degli insegnanti, ai sensi degli artt. 438, 439 e 440 del D.L.vo n. 297/94;ogni qualvolta se ne presenti la necessità.

Art. 20 Norme di funzionamento dei Consigli di Classe

1. Il Consiglio di Classe è presieduto dal Dirigente scolastico, o da un suo collaboratore, o da un docente delegato membro del Consiglio

2. Il Consiglio di Classe è convocato, a seconda delle materie sulle quali deve deliberare, con la presenza di tutte le componenti ovvero con la sola presenza dei docenti.

3. Il Consiglio di Classe si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale delle Attività predisposto dal Dirigente scolastico.

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TITOLO III IL PERSONALE

Art. 21 Personale docente

1. I docenti debbono trovarsi nella sede scolastica almeno dieci minuti prima dell’inizio delle lezioni e raggiungere le aule in tempo utile per accogliere gli studenti e per dare inizio all’attività didattica.

2. I docenti in servizio alla prima ora avranno cura di portare con loro il registro della rispettiva classe, quelli in servizio all’ultima ora avranno cura di riporlo in sala professori. È vietato affidare il registro di classe agli studenti.

3. I docenti in servizio alla prima ora debbono segnalare sul registro di classe gli studenti assenti, controllare quelli dei giorni precedenti e registrare l’avvenuta o la mancata giustificazione. In caso di ritardo di uno studente occorre segnare l’orario di entrata, la giustificazione o la richiesta di giustificazione e ammetterlo in classe.

4. In caso di uscita anticipata di uno studente, i docenti, dopo aver verificato l’autorizzazione concessa della Dirigenza, sono tenuti ad apporre sul registro di classe l’ora in cui lo studente è uscito.

5. I docenti indicano sempre sul registro di classe i compiti assegnati e gli argomenti svolti. 6. I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli studenti da soli. 7. Durante le ore di lezione non è consentito fare uscire dall’aula più di uno studente per volta, fatta

eccezione per i casi seriamente motivati. 8. Durante il cambio dell’ora la vigilanza è affidata: al docente in uscita se non ha lezione nell’ora

successiva; al docente in entrata se non ha lezione nell’ora precedente. 9. La vigilanza sugli studenti durante l’intervallo è affidata ai docenti in servizio alla terza ora. Ogni

docente avrà cura di controllare l’aula e il corridoio, intervenendo nei confronti degli studenti che non si comportano in maniera corretta.

10. Se un docente deve, per pochi minuti, allontanarsi dalla propria aula occorre che avvisi un collaboratore scolastico o un collega affinché vigili sulla classe.

11. Al termine delle lezioni i docenti accertano che i locali utilizzati vengano lasciati in ordine e che i materiali siano riposti negli appositi spazi.

12. I docenti devono prendere visione dei piani di sfollamento dei locali della scuola e devono sensibilizzare gli studenti sulle tematiche della sicurezza.

13. È assolutamente vietato, per qualunque attività, l’utilizzo di sostanze che possano rivelarsi tossiche o dannose per gli studenti.

14. I docenti, ove accertino situazioni di pericolo, devono prontamente comunicarlo alla Dirigenza. 15. Eventuali danni riscontrati devono essere segnalati alla Dirigenza. 16. I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui e/o approfondimenti telefonici con le famiglie

nell’ottica di un rapporto scuola/famiglia più trasparente e fattivo.Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all’albo della scuola o inseriti nell’apposito registro si intendono regolarmente notificati.

17. I docenti non possono utilizzare i telefoni cellulari durante le lezioni né durante le riunioni degli Organi Collegiali.

18. I docenti non possono utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali. In caso di motivo di ufficio, la telefonata va annotata sull’apposito registro, indicando il numero composto, il destinatario, il nome della persona che effettua la telefonata e sinteticamente l’oggetto della telefonata.

19. I docenti devono avvisare le famiglie circa le attività didattiche, diverse dalle curricolari, che intendono svolgere.

20. Il ricorso all’intervento della Dirigenza per problemi di ordine disciplinare va contenuto al massimo in quanto, se da un lato ostacola il complesso e difficile lavoro dell’ufficio di Dirigenza, dall’altro provoca nello studente la convinzione di una certa impotenza educativa da parte dei docenti che, in certe occasioni, può costituire una ragione di rinforzo di condotte errate in situazioni di difficoltà.

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21. I registri personali devono essere debitamente compilati in ogni loro parte e rimanere nel cassetto personale a disposizione della Dirigenza.

22. I docenti in servizio all’ultima ora sono tenuti a vigilare sull’uscita delle proprie classi. 23. I docenti esplicitano inequivocabilmente agli studenti le metodologie didattiche che intendono

seguire, le modalità di verifica e i criteri di valutazione. 24. La valutazione sarà sempre tempestiva e adeguatamente motivata nell’intento di attivare negli

studenti i processi di autovalutazione che consentano di individuare i propri punti di forza e di debolezza e quindi migliorare il proprio rendimento.

25. I docenti sono tenuti a tenere costantemente aggiornati gli studenti circa gli esiti delle valutazioni. 26. Allo scopo di contrastare efficacemente gli atteggiamenti violenti degli studenti, il docente, qualora

accerti (o ne sia testimone, o ne sia coinvolto) il verificarsi di tali episodi, anche in forma lieve, deve immediatamente informarne il Dirigente attraverso una relazione scritta.

Art. 22 Personale tecnico e amministrativo

1. Il ruolo del personale tecnico e amministrativo è indispensabile anche come supporto all’azione didattica e la valorizzazione delle loro competenze è decisiva per l’efficienza e l’efficacia del servizio e per il conseguimento delle finalità educative.

2. La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale importanza, in quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si muovono.

3. Il personale tecnico e amministrativo: a) cura i rapporti con l’utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di

accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla legge; b) collabora con i docenti; c) non può utilizzare i telefoni cellulari durante l’orario di lavoro; d) non può utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali. In caso di motivo di ufficio, la

telefonata va annotata sull’apposito registro, indicando il numero composto, il destinatario, il nome della persona che effettua la telefonata e sinteticamente l’oggetto della telefonata.

4. Allo scopo di contrastare efficacemente gli atteggiamenti violenti degli studenti, l’assistente tecnico, qualora accerti (o ne sia testimone, o ne sia coinvolto) il verificarsi di tali episodi, anche in forma lieve, deve immediatamente informarne il Dirigente attraverso una relazione scritta.

Art. 23 Collaboratori scolastici

1. I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona di competenza secondo le mansioni loro assegnate.

2. I collaboratori scolastici, relativamente ai piani di competenza, segnaleranno tempestivamente alla Dirigenza eventuali ritardi o assenze dei docenti. In tali situazioni gli stessi collaboratori scolastici dovranno assolvere ai compiti di vigilanza sugli studenti.

3. In ogni turno di lavoro i collaboratori scolastici devono accertare l’efficienza dei dispositivi di sicurezza, individuali e collettivi, e la possibilità di utilizzarli con facilità.

4. I collaboratori scolastici debbono: a) vigilare all’ingresso e all’uscita degli studenti; b) essere facilmente reperibili da parte dei docenti, per qualsiasi evenienza; collaborare al

complessivo funzionamento didattico e formativo; c) favorire l’integrazione degli studenti portatori di handicap; d) vigilare sulla sicurezza e sull’incolumità degli studenti, in particolare durante gli spostamenti e

le uscite per recarsi ai servizi o in altri locali; e) riaccompagnare nelle loro aule gli studenti che, senza seri motivi, sostano nei corridoi; f) sorvegliare gli studenti in caso di ritardi, di assenze o di allontanamenti momentanei dei

docenti; g) impedire, con le buone maniere, che studenti di altri piani possano svolgere azioni di disturbo

negli spazi di propria pertinenza, riconducendoli con garbo e intelligenza nelle loro aule;mostrarsi sempre tolleranti e disponibili con gli studenti, non dimenticando mai che la funzione della scuola è quella di educare specialmente quegli allievi che ne hanno più bisogno;

h) evitare l’uso dei telefoni cellulari durante l’orario di lavoro; i) evitare di parlare ad alta voce; j) tenere i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili; k) provvedere alla quotidiana pulizia dei servizi e degli spazi di pertinenza, nonché delle

suppellettili delle aule affidate;

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l) non allontanarsi dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal Direttore s.g.a. o dal Dirigente scolastico;

m) controllare che non vi siano estranei all’interno dell’edificio scolastico senza l’autorizzazione del Dirigente. In caso contrario, invitarli ad uscire informando dell’accaduto la Dirigenza;

n) prendere visione del calendario delle riunioni dei consigli di classe, dei collegi dei docenti o dei consigli di istituto, tenendosi aggiornati circa l’effettuazione del necessario servizio;

o) comunicare prontamente alla Dirigenza eventuali situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo;

p) comunicare sollecitamente al Dsga l’eventuale rottura di suppellettili, sedie o banchi prima di procedere alla sostituzione;

q) accogliere il genitore dello studente minorenne, che vuol richiedere l’autorizzazione all’uscita anticipata. Il permesso di uscita, firmato dal Dirigente scolastico o da un docente delegato, verrà portato dal collaboratore nella classe dello studente, dove il docente dell’ora provvederà alla annotazione dell’autorizzazione sul registro di classe. Dopodiché lo studente autorizzato ad uscire anticipatamente potrà lasciare l’istituto.

5. Al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici, di qualunque turno e a qualsiasi spazio addetti dovranno controllare, dopo aver fatto le pulizie, quanto segue: a) che tutte le luci siano spente; b) che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi; c) che siano chiuse le porte e le finestre delle aule e degli uffici; d) che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine; e) che vengano chiusi i cancelli e le porte di accesso alla scuola.

6. I collaboratori scolastici devono apporre la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi; in ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all’albo della scuola o inseriti nel registro degli avvisi della scuola si intendono regolarmente notificati al personale tutto.

7. È fatto obbligo ai collaboratori scolastici di prendere visione delle mappe di sfollamento dei locali e di controllare quotidianamente la praticabilità ed efficienza delle vie di esodo.

8. I collaboratori scolastici non possono utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali. In caso di motivo di ufficio, la telefonata va annotata sull’apposito registro, indicando il numero composto, il destinatario, il nome della persona che effettua la telefonata e sinteticamente l’oggetto della telefonata.

9. Allo scopo di contrastare efficacemente gli atteggiamenti violenti degli studenti, il collaboratore scolastico, qualora accerti (o ne sia testimone, o ne sia coinvolto) il verificarsi di tali episodi, anche in forma lieve, deve immediatamente informarne il Dirigente attraverso una relazione scritta.

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TITOLO IV GLI STUDENTI

Art. 24 Diritti e doveri

1. Tutti gli studenti godono dei diritti già elencati all’articolo 2 del DPR 249/1998, così come modificato e integrato dal DPR 235/2007.

2. Tutti gli studenti sono tenuti al rispetto dei seguenti macro-doveri, così come individuati dai Decreti del Presidente della Repubblica 249/1998 e 235/2007:

a) frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad assolvere assiduamente gli impegni di studio. La presenza a scuola è obbligatoria anche per tutte le attività comprese nel POF;

b) tenere nei confronti del capo d’istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, consono ad una convivenza civile e identico a quello che chiedono per se stessi;

c) mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi che regolano la vita della comunità scolastica;

d) osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti e dal Dirigente scolastico;

e) utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici, nonché a tenere un comportamento civile nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio dell’istituto;

f) condividere la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.

Art. 24 bis Norme di comportamento

1. Gli studenti sono tenuti a: a) rispettare il lavoro e seguire le indicazioni dei collaboratori scolastici che assicurano, con i

docenti, il buon funzionamento della scuola e che in alcuni momenti possono essere incaricati della sorveglianza;

b) portare a scuola solo l’occorrente per i compiti e le lezioni e l’eventuale merenda. Non è consigliabile portare somme di denaro e oggetti di valore. La scuola, in ogni caso, non risponde di eventuali furti;

c) non lasciare la propria aula durante le lezioni. Ciò è consentito soltanto per giustificati motivi e con l’autorizzazione del docente;

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d) utilizzare esclusivamente i servizi igienici sistemati nel piano in cui svolgono le lezioni; i servizi vanno utilizzati in modo corretto e nel rispetto delle più elementari norme di igiene e pulizia;

e) tenere un comportamento educato e corretto all’ingresso e all’uscita, durante il cambio di insegnante e negli spostamenti da un’aula all’altra;

f) recarsi nella sala insegnanti, in biblioteca, in palestra, nei laboratori solo con l’autorizzazione e sotto il controllo di un docente che se ne assuma la responsabilità;

g) essere responsabili dell’integrità degli arredi e del materiale didattico che la scuola mette a loro disposizione. I danni riscontrati saranno risarciti dal e/o dai responsabili. Qualora questi non venissero individuati, saranno i rispettivi consigli di classe, d’intesa con i genitori, a stabilire le modalità di un risarcimento collettivo;

h) non correre e gridare nei locali scolastici. 2. Agli studenti è fatto assoluto divieto di:

a) abbandonare ingiustificatamente l’edificio scolastico durante le lezioni; b) fumare in qualsiasi locale dell’edificio scolastico; c) uscire nei terrazzi e di introdursi nei balconi; d) introdurre estranei e intrattenersi con loro nei locali dell’istituto; e) ordinare generi alimentari o bevande in strutture esterne alla scuola; f) soffermarsi nei corridoi e introdursi nei gabbiotti dei collaboratori scolastici.

3. Saranno puniti con severità tutti gli episodi di violenza, anche di ordine psicologico, che dovessero verificarsi all’interno dell’edificio scolastico e nelle sue immediate pertinenze. A tutti deve essere consentito di frequentare la scuola con serenità e senza subire prepotenze.

Art. 25 Cambio dell’ora

1. Durante il cambio dell’ora gli studenti debbono rimanere nella propria aula. 2. Gli spostamenti in palestra o in laboratorio vanno eseguiti in gruppo e rapidamente in modo

ordinato e corretto, sotto la sorveglianza del personale collaboratore scolastico. 3. Durante il cambio dell’ora e durante gli spostamenti non è consentito l’uso dei distributori

automatici. Inoltre è fatto divieto di portare in aula lattine e bevande liquide di ogni genere.

Art. 26 Intervallo

Durante l’intervallo gli studenti possono uscire dalle aule e possono sostare nei corridoi. Non è loro consentito raggiungere gli altri piani dell’edificio. Al termine dell’intervallo gli studenti debbono rientrare sollecitamente nelle aule di appartenenza.

Art. 27 Attività pomeridiane

Nel periodo intercorrente fra il termine delle lezioni e l’inizio delle attività pomeridiane, non

essendo possibile organizzare alcuna vigilanza, gli studenti debbono uscire dall’edificio scolastico e farvi rientro soltanto all’inizio dell’attività stessa.

Art. 28 Palestra

Per le lezioni di Educazione fisica è indispensabile utilizzare scarpe da ginnastica e indumenti adeguati possibilmente di ricambio. Gli studenti esonerati dall’attività pratica di Educazione fisica debbono rimanere in palestra per tutta la durata della lezione sotto la vigilanza del proprio docente.

Art. 29 Telefoni cellulari ed altri dispositivi elettronici

1. Agli studenti è fatto divieto assoluto di utilizzare il telefono cellulare nelle aule, sia per comunicare, sia per scambiare SMS e MMS, sia per collegarsi ad Internet, sia per scattare foto, sia per produrre filmati e registrazioni vocali.

2. Agli studenti è fatto divieto assoluto di utilizzare qualsiasi altro dispositivo elettronico in grado di collegarsi ad Internet, di scattare foto, di produrre filmati e registrazioni vocali.

3. Agli studenti è permesso l’utilizzo del telefono cellulare soltanto per brevissime comunicazioni urgenti e previa autorizzazione dei docenti.

4. Agli studenti è permesso, durante le lezioni e per fini didattici, l’utilizzo di registratori vocali previa autorizzazione dei docenti.

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5. Gli studenti che scattano foto, filmano e producono registrazioni vocali per fini personali senza aver acquisito il consenso degli interessati sono puniti, oltre che attraverso la sanzione disciplinare, con un’ammenda da 3.000 a 18.000 euro. Nel caso in cui si coinvolgano dati sensibili o si utilizzino trattamenti che comportano situazioni di pregiudizio o di grave detrimento, la sanzione va da un minimo di 5.000 ad un massimo di 30.000 euro.

6. Durante le sessioni d’esame di qualsiasi tipologia è fatto divieto agli studenti di tenere con sé, anche spenti, telefoni cellulari e dispositivi trasmittenti collegabili ad Internet o in grado di scattare foto, di filmare e di registrare.

7. Agli studenti è fatto divieto assoluto di utilizzare durante le attività didattiche e di apprendimento apparecchi riproduttori di musica.

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Art. 30 Ingresso nell’istituto e ritardi

1. Gli studenti entrano nella scuola nei cinque minuti che precedono l’inizio delle lezioni. 2. I ritardi di entrata debbono essere considerati un avvenimento eccezionale e non prassi normale,

sia come mancanza di rispetto verso la comunità scolastica sia come turbativa delle lezioni e, più in generale, del diritto allo studio.

3. Trascorsi dieci minuti dall’inizio delle lezioni verranno chiuse le porte di ingresso all’istituto. I ritardi di entrata, per comprovati motivi, compresi nei primi dieci minuti saranno giustificati dal docente della prima ora che ne farà menzione sul registro di classe.

4. Gli studenti con ritardi superiori ai dieci minuti, e comunque compresi nella prima ora di lezione, saranno ammessi in classe con decisione della Dirigenza se giustificano il ritardo con motivazioni valide e non generiche firmate dai genitori.

5. In caso di ritardi dovuti ai mezzi pubblici e accertati dalla scuola, gli studenti sono ammessi in classe senza bisogno di ulteriori giustificazioni.

6. Gli studenti giunti a scuola dopo l’inizio della seconda ora di lezione saranno ammessi in classe solo se accompagnati personalmente da uno dei genitori a giustificazione del ritardo stesso.

7. Qualora gli studenti pendolari non potessero raggiungere l’Istituto nei tempi previsti dall’orario delle lezioni a causa dei mezzi di trasporto, il Dirigente scolastico, su motivata domanda dei genitori, provvederà ad autorizzarne l’ingresso posticipato per l’intero anno scolastico. L’autorizzazione verrà annotata nel registro di classe.

8. Il docente coordinatore di classe, qualora lo studente abbia raggiunto il numero di cinque ritardi, provvederà a darne comunicazione ai genitori.

Art. 31 Uscita dall’istituto

1. Per motivi di sicurezza, l’uscita degli studenti dall’Istituto avverrà utilizzando entrambi i portoni di cui è dotato l’edificio.

2. Non è consentito agli studenti di uscire dall’edificio scolastico prima del termine delle lezioni. Qualora dovessero lasciare l’Istituto prima del termine delle lezioni, potranno farlo solo per comprovati motivi e sempre con il permesso scritto della Dirigenza.

3. Per le uscite anticipate degli studenti minorenni è necessaria la presenza di uno dei genitori, i soli ai quali lo studente può essere affidato. In casi eccezionali, e comunque motivati, è consentito ai genitori delegare per iscritto un’altra persona maggiorenne che dovrà essere munita di documento di riconoscimento.

4. Le richieste di uscita anticipata saranno presentate alla Dirigenza non oltre la seconda ora di lezione.

5. Gli orari delle uscite anticipate debbono coincidere con la scadenza delle ore di lezione per non turbare il normale andamento dell’attività didattica.

6. Le uscite anticipate saranno concesse, di norma, a partire dalla fine della quarta ora di lezione. 7. Il Dirigente scolastico può autorizzare uscite anticipate, per l’intero anno scolastico o per parte di

esso, per motivi di trasporto o altro grave motivo, previa richiesta scritta e motivata dei genitori. L’autorizzazione verrà annotata nel registro di classe.

8. Il numero massimo dei permessi consentiti è di 10 per l’intero anno scolastico. Chi supererà questo limite non potrà più uscire anticipatamente dalla scuola. Il docente coordinatore di classe, qualora lo studente abbia raggiunto il numero massimo consentito delle uscite anticipate, provvederà a darne comunicazione ai genitori.

Art. 32 Assenze e giustificazioni

1. La presenza degli studenti è obbligatoria, oltre che alle lezioni, a tutte le attività comprese nel piano dell’offerta formativa.

2. La giustificazione dell’assenza sarà accettata solo se prodotta sul libretto originale distribuito dall’Istituto e valido per l’anno scolastico in corso.

3. I genitori degli studenti minorenni, o chi ne ha la tutela, avranno cura di ritirare il libretto delle giustificazioni entro una settimana dall’inizio delle lezioni. Contestualmente lo controfirmeranno e apporranno la propria firma su un apposito registro.

4. Gli studenti maggiorenni, con le stesse modalità del comma precedente, possono ritirare il proprio libretto presentando, per conoscenza, una delega scritta a firma di uno dei genitori.

5. Saranno prese in considerazione soltanto le giustificazioni firmate dal genitore, o dal tutore, che ha provveduto a depositare la propria firma.

6. In caso di furto o di smarrimento del libretto è possibile, con le stesse modalità dei commi 3 e 4, ritirarne un secondo.

7. È assolutamente vietato produrre la giustificazione su un libretto non personale o riferito ad anni scolastici precedenti. Se ciò avvenisse, i docenti sono tenuti a ritirarlo e a consegnarlo alla

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Dirigenza. 8. La giustificazione deve essere prodotta il giorno immediatamente successivo a quello dell’assenza. 9. Le assenze saranno giustificate dal docente della prima ora al momento dell’appello. 10. Non possono essere giustificate in unico tagliando assenze di più giorni non continuativi.

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11. Gli studenti che, per dimenticanza o altro valido motivo, non presentassero la giustificazione, saranno comunque ammessi in classe dal docente della prima ora che provvederà ad annotare l’inadempienza sul registro di classe.

12. Qualora l’assenza non venisse giustificata nemmeno il giorno seguente, il docente della prima ora è tenuto ad informarne la Dirigenza che ammetterà lo studente solo dopo aver sentito uno dei genitori.

13. Le assenze che si prolungassero per 5 o più giorni debbono essere giustificate personalmente da uno dei genitori. In caso di assenze per motivi di salute è richiesta una certificazione medica.

14. In caso di assenze ripetute o prolungate è fatto dovere ai docenti di segnalarle tempestivamente al Coordinatore di classe che provvederà a convocare i genitori.

15. Ogni trenta giorni la scuola comunicherà per iscritto ai genitori il numero delle assenze dei rispettivi figli qualora, in detto periodo, superasse i cinque giorni.

16. In caso di astensione collettiva dalle lezioni i rappresentanti degli studenti eletti negli Organi Collegiali o i rappresentanti del Comitato dovranno darne preventiva comunicazione scritta al Dirigente scolastico indicando modalità e motivazioni. Gli studenti assenti dovranno comunque presentare regolare giustificazione, fatte salve le competenze del Dirigente scolastico previste dalla vigente normativa in materia. Gli studenti presenti non devono, in ogni caso, essere privati del loro diritto a regolari lezioni, né devono in alcun modo risentire della particolare circostanza.

Art. 33 Diritto alla trasparenza nella didattica

1. Gli studenti hanno diritto di partecipare attivamente e responsabilmente alla vita della scuola. 2. Il docente coordinatore si farà carico di illustrare alla classe il POF e recepirà osservazioni e

suggerimenti che verranno posti all’analisi e alla discussione del consiglio di classe. 3. I docenti esplicitano inequivocabilmente agli studenti le metodologie didattiche che intendono

seguire, le modalità di verifica e i criteri di valutazione. 4. La valutazione sarà sempre tempestiva e adeguatamente motivata nell’intento di attivare negli

studenti i processi di autovalutazione che consentano di individuare i propri punti di forza e di debolezza e quindi migliorare il proprio rendimento.

5. I docenti sono tenuti a tenere costantemente aggiornati gli studenti circa gli esiti delle valutazioni.

Art. 34 Rappresentanza e organi studenteschi

1. Oltre alla rappresentatività in seno ai Consigli di classe (2 membri) e al Consiglio di Istituto (4 membri), gli studenti partecipano alla vita scolastica con il diritto di esprimere un Comitato Studentesco e di essere democraticamente eletti nella Consulta Provinciale.

2. Il Comitato Studentesco del Liceo “Giovanni Sulpicio” è composto da tutti i rappresentanti eletti nei Consigli di classe, nonché, a titolo consultivo, dai rappresentanti eletti nel Consiglio di Istituto e nella Consulta Provinciale. Il Comitato adotterà un regolamento interno che sarà approvato nella prima seduta e che verrà sottoposto a ratifica del Consiglio di Istituto.

3. La Consulta degli studenti è un organo provinciale e di esso fanno parte i due studenti eletti ai sensi del D.P.R. 567/96 e successive modificazioni ed integrazioni.

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TITOLO V I GENITORI

Art. 35 Indicazioni

1. I genitori sono i responsabili più diretti dell’educazione e dell’istruzione dei propri figli e pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito.

2. È compito dei genitori: a) far capire ai propri figli che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro futuro

e la loro formazione culturale; b) stabilire rapporti corretti con i docenti, collaborando a costruire un clima di reciproca fiducia e

di fattivo sostegno; c) controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni della scuola; d) partecipare con regolarità alle riunioni previste; e) favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola; f) osservare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate; g) sostenere i docenti controllando l’esecuzione dei compiti a casa.

3. Oltre all’ora di ricevimento inserita nell’orario settimanale, i docenti sono disponibili ad incontri individuali tutte le volte che la situazione lo richieda o quando venga fatta esplicita richiesta in tal senso dalla famiglia.

4. In casi urgenti o per segnalare situazioni particolari, il Dirigente scolastico ricorrerà alla convocazione dei genitori.

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5. In caso di sciopero del personale la scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato e con congruo anticipo. Non sempre sarà possibile garantire il normale svolgimento delle lezioni. È possibile, quindi, che gli studenti presenti siano radunati in gruppi e affidati per la vigilanza ai docenti e/o ai collaboratori scolastici non scioperanti. In situazioni di emergenza verranno comunque impartite opportune disposizioni.

6. Allo scopo di mantenere vivo e proficuo l’affiatamento tra le famiglie e la scuola, i genitori sono invitati ad utilizzare al massimo le occasioni offerte partecipando alle assemblee di classe e ai colloqui individuali con i docenti nelle occasioni di ricevimento. Sono gradite e possibili anche altre forme di collaborazione o proposte di riunioni suggerite dai genitori stessi.

7. Al momento dell’iscrizione i genitori saranno invitati a fornire il proprio numero di telefono cellulare per permettere alla scuola di comunicare in tempo reale qualsiasi notizia riguardante i figli studenti.

8. Al momento dell’iscrizione ai genitori sarà consegnata, ai sensi del D.L.vo 196/2003, l’informativa per il trattamento dei dati personali.

9. Al momento dell’iscrizione i genitori dovranno sottoscrivere il patto educativo di corresponsabilità verso i propri figli. L’accordo è basato sulla condivisione dei diritti e dei doveri tra la famiglia e la scuola.

Art. 36 Accesso dei genitori nei locali scolastici

1. Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoi all’inizio e durante lo svolgimento delle attività didattiche.

2. L’ingresso dei genitori nell’istituto, durante le attività didattiche, è consentito esclusivamente in caso di richiesta di uscita anticipata del figlio. I docenti, pertanto, si asterranno dall’intrattenersi con i genitori durante l’attività didattica anche per colloqui individuali riguardanti lo studente.

3. I genitori possono accedere agli edifici scolastici nelle ore di ricevimento settimanale dei docenti.

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TITOLO VI LE ASSEMBLEE

Art. 37 Assemblee degli studenti

1. Le assemblee costituiscono occasioni di partecipazione democratica per l’approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli studenti.

2. Le assemblee possono essere di classe o di istituto.In relazione al numero degli studenti e alla capienza dei locali, l’assemblea di istituto, anche per motivi di sicurezza, si articola in due distinte assemblee non coincidenti. Una relativamente alle classi appartenenti al biennio, l’altra relativamente alle classi appartenenti al triennio. Eventuali assemblee plenarie possono essere tenute, fermo restando la clemenza del tempo, presso le strutture esterne del polivalente attiguo all’edificio scolastico.

3. È consentito lo svolgimento di una assemblea di istituto ed una di classe al mese. 4. L’assemblea di istituto può ricoprire il limite massimo delle ore di lezione di una giornata, mentre

l’assemblea di classe può ricoprire il limite massimo di due ore di lezione. 5. L’assemblea di istituto e quella di classe non possono essere tenute sempre lo stesso giorno della

settimana durante l’anno scolastico. 6. Alle assemblee d’istituto svolte durante l’orario delle lezioni, e in numero non superiore a quattro,

può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici indicati dagli studenti.

7. Per la partecipazione degli esperti di cui al comma precedente va presentata richiesta al Dirigente scolastico contestualmente agli argomenti da inserire nell’ordine del giorno. Detta partecipazione deve essere autorizzata dal Consiglio di Istituto.

8. A richiesta degli studenti, le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di ricerca e di seminario o per lavori di gruppo.Le assemblee non possono avere luogo nel mese conclusivo delle lezioni.

9. Gli studenti che non intendono partecipare alle assemblee restano nelle proprie aule con i rispettivi docenti.Alle assemblee di classe e di istituto possono assistere, oltre al Dirigente scolastico o ad un suo delegato, tutti i docenti che lo desiderino.

Art. 38 Funzionamento delle assemblee degli studenti

1. L’assemblea di istituto deve darsi un regolamento che viene inviato in visione al Consiglio di Istituto.

2. L’assemblea di istituto è convocata su richiesta dei rappresentanti di istituto o su richiesta del 10% degli studenti o su richiesta della maggioranza del Comitato studentesco.

3. La richiesta dell’assemblea di Istituto, con l’indicazione degli argomenti all’ordine del giorno, sarà inoltrata al Dirigente scolastico almeno cinque giorni prima rispetto alla data di convocazione.

4. Il Dirigente Scolastico ha la facoltà di cambiare la data e/o le ore richieste ove sussistano, anche su parere dei docenti, interferenze di ordine didattico.

5. L’assemblea di classe è convocata su richiesta dei rappresentanti di classe.

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6. La richiesta dell’assemblea di classe sarà inoltrata al docente coordinatore almeno tre giorni prima rispetto alla data di convocazione e, oltre all’indicazione degli argomenti all’ordine del giorno, deve essere corredata dalle firme di nullaosta dei docenti in servizio nelle ore interessate.

7. La Dirigenza ha facoltà di cambiare la data e/o le ore richieste per una migliore organizzazione del servizio scolastico.

8. Il comitato studentesco e il presidente eletto dell’assemblea garantiscono l’esercizio democratico dei diritti dei partecipanti.

9. Il Dirigente scolastico ha potere di sciogliere l’assemblea nei casi di comportamenti indisciplinati, di violazione del regolamento e di constatata impossibilità di ordinario svolgimento.

10. Durante lo svolgimento dell’assemblea sarà redatto, sull’apposito registro, un verbale che, firmato

dal presidente e dal segretario, verrà consegnato al Dirigente scolastico entro 3 giorni.

Art. 39 Assemblee dei genitori

1. Le assemblee dei genitori possono essere di classe o di istituto. 2. La convocazione dell’assemblea di istituto può essere richiesta: a) da almeno 50 genitori; b) da

almeno un quinto dei genitori eletti nei consigli di classe; c) dal Consiglio di Istituto; d) dal Dirigente scolastico.

3. La convocazione dell’assemblea di classe può essere richiesta: a) dai genitori membri del consiglio di classe; b) dal Consiglio di Istituto; c) dal Dirigente scolastico.

4. Qualora le assemblee si svolgano nei locali dell’istituto, la data e l’orario di svolgimento di ciascuna di esse debbono essere concordati di volta in volta con il Dirigente scolastico.

5. Il Dirigente scolastico autorizza la convocazione e i genitori promotori ne danno comunicazione mediante affissione di avviso all’albo, rendendo noto anche l’ordine dei giorno.

6. In relazione al numero dei partecipanti e alla disponibilità dei locali, l’assemblea di istituto può articolarsi in associazione di classi parallele.

7. All’assemblea di classe o di istituto possono partecipare, con diritto di parola, il Dirigente scolastico e i docenti della classe o dell’istituto.

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TITOLO VII

I VIAGGI DI ISTRUZIONE E LE VISITE GUIDATE

Art. 40 Finalità

1. Il Liceo “Giovanni Sulpicio” considera i viaggi di istruzione e le visite guidate parte integrante e qualificante

dell’offerta formativa; momenti privilegiati di conoscenza, comunicazione e socializzazione. Sono classificati in tale tipologia:

a) le visite di località, città, siti archeologici, musei e mostre sia in Italia che all’estero; b) le partecipazioni a manifestazioni culturali di interesse didattico e formativo; c) le partecipazioni a conferenze e lezioni tenute da esperti; d) le visite presso enti istituzionali o amministrativi; e) le partecipazioni ad attività teatrali; f) le partecipazioni ad attività sportive, a campionati e a gare; g) i soggiorni presso laboratori ambientali; h) le partecipazioni a concorsi provinciali, regionali, nazionali o europei; i) le partecipazioni a soggiorni all’estero per l’approfondimento delle conoscenze linguistiche; j) le partecipazioni ai gemellaggi con città o scuole di altri Paesi.

2. I viaggi di istruzione e le visite guidate sono parte integrante della programmazione che i docenti e i consigli di classe predispongono all’inizio di ciascun anno scolastico.

3. Il Consiglio di classe, prima di esprimere il parere sui relativi progetti, li esamina, verificandone la coerenza con le attività previste dalla programmazione collegiale e l’effettiva possibilità di svolgimento. Nell’ipotesi di valutazione positiva indica gli accompagnatori.

4. I viaggi di istruzione e le visite guidate costituiscono vera e propria attività complementare della

scuola; quindi vigono per essi le stesse norme che regolano le attività didattiche.

Art. 41 Durata e periodi di effettuazione

1. Durante l’anno scolastico, ciascuna classe potrà usufruire di un massimo di sei giorni, esclusi i festivi, per effettuare viaggi di istruzione e visite guidate.

2. I viaggi di istruzione e le visite guidate saranno effettuati, di norma, dal 1° ottobre al 30 aprile. 3. È vietato effettuare viaggi di istruzione e visite guidate durante il periodo degli scrutini e delle

elezioni scolastiche. 4. È vietato effettuare viaggi di istruzione e visite guidate durante il periodo delle consultazioni

elettorali nazionali, regionali e provinciali.

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Art. 42 Partecipazione degli studenti

1. Gli studenti partecipanti dovranno appartenere alla medesima fascia di età. 2. Dai viaggi all’estero e da quelli che prevedono il pernottamento è esclusa la partecipazione delle

classi prime e seconde. 3. Per gli studenti minorenni è obbligatorio il consenso scritto da parte di chi esercita la patria

potestà. 4. Per gli studenti maggiorenni è necessario acquisire una dichiarazione con la quale i genitori

confermano di essere a conoscenza che i figli parteciperanno al viaggio. 5. Nei viaggi si auspica la totale partecipazione della classe. Ove ciò non fosse possibile, il numero

dei partecipanti deve comprendere almeno i 2/3 della classe o la metà delle classi composte da non meno di 27 studenti frequentanti.

6. Nessuno studente dovrà essere escluso dai viaggi di istruzione o dalle visite guidate per ragioni di carattere economico.

Art. 43 Accompagnatori

1. Gli accompagnatori saranno individuati dal Dirigente scolastico tra i docenti delle classi interessate, preferibilmente di materie attinenti alle finalità del viaggio. Il Dirigente scolastico, in caso di necessità, disporrà le nomine anche senza la dichiarata disponibilità dei docenti.

2. I docenti promotori dei viaggi e delle visite nella fase di programmazione annuale sono tenuti alla partecipazione come accompagnatori, salvo impedimenti motivati.

3. Per i viaggi all’estero è indispensabile la partecipazione di almeno un docente di lingue. 4. È indispensabile l’avvicendamento dei docenti accompagnatori. 5. Il Dirigente scolastico affiderà ad uno dei docenti accompagnatori le funzioni di capo-gruppo;

questi è tenuto a stilare una relazione finale che comprenda gli aspetti didattico-disciplinari, gli eventuali inconvenienti e il livello delle prestazioni fornite dall’agenzia.

6. Il rapporto accompagnatori/studenti è così determinato: a) per le classi prime, seconde e terze: 1 accompagnatore su 13 studenti per viaggi in Italia; 1 su

11 per viaggi all’estero; b) per le classi quarte e quinte: 1 accompagnatore su 15 studenti per viaggi in Italia; 1 su 12 per

viaggi all’estero; c) per gli studenti diversamente abili: 1 accompagnatore per 1 o per 2 studenti secondo la gravità

dell’handicap.

Art. 44 Aspetti organizzativi e finanziari

1. Il piano per la effettuazione dei viaggi e delle visite viene predisposto ed approvato, per le rispettive competenze, nel corso delle prime riunioni dei consigli di classe all’inizio dell’anno scolastico.

2. Il Collegio dei docenti provvederà a verificare la validità didattica delle proposte e a deliberare le mete.

3. Il Consiglio di Istituto provvederà a stabilire, per ogni viaggio, l’ammontare delle quote a carico dei partecipanti, l’eventuale contributo della scuola e il periodo di effettuazione.

4. Un docente, appositamente individuato, provvederà al coordinamento delle iniziative deliberate dagli Organi Collegiali.

5. Gli studenti partecipanti verseranno la quota a loro carico a mezzo di c/c postale. 6. Al momento dell’adesione i partecipanti debbono consegnare il consenso scritto dei genitori e

versare una somma pari ad 1/3 della quota a loro carico. 7. I rimanenti 2/3 della quota debbono essere versati almeno 6 giorni prima della partenza. 8. Il docente responsabile provvederà a:

a) compilare l’apposito stampato con tutte le notizie relative al progetto-viaggio; b) distribuire e raccogliere i moduli predisposti per le autorizzazioni; c) registrare le ricevute dei versamenti; d) prendere contatti con Enti o Aziende da visitare; e) informarsi sugli orari e prenotare le visite a musei, siti archeologici, ecc.; f) far compilare dalla segreteria gli elenchi esatti; g) acquisire ogni certificazione necessaria per i viaggi all’estero; h) accertarsi che ogni partecipante (compresi gli accompagnatori) sia in possesso dei documenti

validi per l’espatrio.

Art. 44 bis Regole di comportamento per gli studenti

1. In occasione delle iniziative di cui al punto 1 dell’art.40, gli studenti debbono essere

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consapevoli che non vengono meno, anzi si rafforzano, gli abituali doveri scolastici. 2. Gli studenti, essendo affidati alla responsabilità dei docenti accompagnatori, dovranno attenersi

scrupolosamente alle loro direttive. In particolare dovranno essere puntuali, corretti nei rapporti reciproci, in quelli coi docenti e soprattutto in quelli con gli ospiti.

3. Gli studenti debbono mantenere nei confronti dei vari prestatori di servizi (autisti, guide, personale degli alberghi e dei ristoranti, custodi dei musei) un comportamento corretto e rispettoso, evitando comportamenti chiassosi, esibizionistici ed irritanti.

4. Gli studenti non debbono allontanarsi per nessun motivo dal gruppo senza esplicita autorizzazione degli accompagnatori.

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5. Gli studenti debbono portare sempre con sé copia del programma con il recapito dell’albergo. 6. Agli studenti è severamente vietato portare nel proprio bagaglio bevande alcoliche di qualsiasi tipo

nonché il farne uso. 7. In albergo agli studenti è fatto obbligo:

a) di prendere in consegna la camera assegnata e di verificarne lo stato; qualsiasi inconveniente va immediatamente segnalato agli accompagnatori, poiché gli eventuali danni procurati saranno addebitati ai singoli assegnatari;

b) di non introdurre nelle stanze, a qualsiasi titolo, oggetti nocivi o pericolosi; c) di spostarsi all’interno della struttura in modo ordinato e nel rispetto della quiete degli altri

ospiti; d) di mantenere un corretto e civile contegno quando ci si trova negli spazi di uso comune; e) di tenere basso il volume del televisore e di qualunque altra fonte sonora; f) di rimanere nella propria camera durante la notte osservando il silenzio dovuto; g) di non allontanarsi dall’albergo di propria iniziativa; h) di non fumare in camera.

8. Per il mancato rispetto delle elementari regole di comportamento e di convivenza civile la responsabilità degli studenti è personale; pertanto determina l’applicazione di provvedimenti disciplinari che, nei casi più gravi e d’intesa fra i

docenti accompagnatori e il Dirigente scolastico, può prevedere l’immediato rientro dello

studente previa

comunicazione alla famiglia. Le spese per il rientro, comprese quelle dell’accompagnatore, saranno a carico della famiglia.

9. Gli studenti, o le famiglie se minorenni, saranno chiamati a risarcire gli eventuali danni procurati, visto che è ormai prassi diffusa in ogni struttura alberghiera la richiesta di una cauzione iniziale.

10. Nel caso in cui lo studente responsabile del danno non fosse individuato, al risarcimento provvederà l’intero gruppo del quale fa parte.

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TITOLO VIII L’ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SCOLASTICI

Art. 45 Uso dei laboratori e delle aule speciali

1. I laboratori e le aule speciali sono assegnati dal Dirigente scolastico, all’inizio di ogni anno, alla responsabilità di un docente che svolge funzioni di sub consegnatario e ha il compito di mantenere una lista del materiale disponibile, tenere i registri del laboratorio, curare il calendario d’accesso allo stesso, proporre interventi di manutenzione, ripristino, sostituzione di attrezzature, ecc...

2. Il responsabile di laboratorio concorda con i docenti interessati i tempi di utilizzo da parte delle classi e con il Dirigente scolastico le modalità ed i criteri per l’utilizzo del laboratorio in attività extrascolastiche.

3. In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali il responsabile del laboratorio o il docente di turno, sono tenuti ad interrompere le attività se le condizioni di sicurezza lo richiedono e a segnalare tempestivamente la situazione alla Dirigenza per l’immediato ripristino delle condizioni di efficienza e al fine di individuare eventuali responsabili.

4. L’orario di utilizzo dei laboratori e delle aule speciali sarà reso noto a cura dei responsabili. 5. Le responsabilità inerenti all’uso dei laboratori e delle aule speciali, sia per quanto riguarda la

fase di preparazione delle attività sia per quella di realizzazione delle stesse con gli allievi, competono all’insegnante nei limiti della sua funzione di sorveglianza ed assistenza.

6. I laboratori e le aule speciali devono essere lasciati in perfetto ordine. Al fine di un sicuro controllo del materiale, il docente prenderà nota della postazione e degli strumenti assegnati allo studente o al gruppo di studenti.

7. Il docente avrà cura, all’inizio ed alla fine di ogni lezione, di verificare l’integrità di ogni singola postazione e di ogni singolo strumento utilizzato. Qualora alla fine della lezione dovesse rilevare danni che non erano presenti all’inizio, è tenuto a darne tempestiva comunicazione al Dirigente scolastico.

8. Ogni laboratorio o aula speciale è dotato di registro dove ciascun docente annota le esercitazioni svolte con la classe ed ogni evento inerente le stesse.

Art. 46 Sussidi didattici

La scuola è fornita di sussidi per il lavoro educativo-didattico: tutto il personale che ne fa uso è tenuto a curarne la conservazione e la piena efficienza.

Art. 47 Diritto d’autore

Il materiale cartaceo, audiovisivo ed informatico è sottoposto alla normativa sui diritti d’autore, quindi i docenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso.

Art. 48 Utilizzo delle strutture audiovisive

La prenotazione per l’utilizzazione delle strutture audiovisive dovrà avvenire solo limitatamente alla settimana successiva. In caso di più richieste relative alla stessa ora di lezione, sarà data la precedenza all’iniziativa deliberata in sede collegiale rispetto a quella attuata dal singolo docente e quindi alla classe che ne ha usufruito un numero inferiore di volte e, in subordine, alla classe che ne ha usufruito in data anteriore.

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Art. 49 Uso esterno della strumentazione tecnica

L’utilizzo esterno della strumentazione tecnica in dotazione alla scuola è autorizzato dal Dirigente scolastico; va segnalato nell’apposito registro, ove verranno riportati tutti i dati richiesti a cura del responsabile. Alla riconsegna dell’attrezzatura, l’incaricato provvederà alla

rapida verifica di funzionalità degli strumenti, prima di deporli. Si riporterà inoltre sull’app osito registro la data dell’avvenuta riconsegna e le eventuali segnalazioni di danno.

Art. 50 Mediateca

1. La mediateca costituisce uno strumento didattico di primaria importanza per la vita della scuola, essa è accessibile a tutte le componenti della scuola: docenti, studenti, genitori, personale A.T.A..

2. Compito della mediateca è raccogliere, ordinare, descrivere il materiale librario, documentario, audiovisivo ed informatico in qualunque modo appartenente alla scuola e promuoverne l’uso da parte di studenti e docenti.

3. Il Dirigente scolastico nomina un docente responsabile della mediateca con il compito di sovraintendere al suo funzionamento e verificare periodicamente la consistenza delle dotazioni, i registri per il prestito, l’aggiornamento della schedatura e del catalogo.

4. Alla mediateca della scuola si accede secondo un calendario settimanale prestabilito e opportunamente pubblicizzato.

5. Il Collegio dei Docenti promuove l’aggiornamento del patrimonio librario, documentario, audiovisivo ed informatico, secondo le esigenze didattiche e culturali dell’Istituzione, recependo i suggerimenti specifici espressi dai docenti e dalle altre componenti scolastiche per quanto di loro competenza.

6. Gli studenti, per il tramite dei docenti, possono proporre l’acquisto di materiale librario, audiovisivo e/o informatico.

7. Non possono essere date in prestito opere di consultazione, quali dizionari, enciclopedie, ecc... 8. I libri possono essere dati in prestito per un periodo di 45 giorni, prorogabili di altri 15 se nessun

altro ha richiesto lo stesso materiale; il materiale audiovisivo può essere dato in prestito per non più di due giorni, compatibilmente con la programmazione dei docenti. Il materiale concesso in prestito viene annotato nell’apposito registro elettronico.

9. Chi non restituisce il materiale avuto in prestito nei tempi previsti è escluso dal prestito per un periodo di sei mesi. I costi relativi ai libri, o altri materiali, smarriti o deteriorati saranno sostenuti da chi ha causato il danno.

Art. 51 Uso degli strumenti di scrittura e duplicazione

1. Le attrezzature dell’Istituto per la stampa e la riproduzione (macchine da scrivere, fax, fotocopiatrice, ciclostile, computer), oltre al primario uso didattico ed amministrativo, possono essere utilizzate da tutte le componenti scolastiche per attività di esclusivo interesse della scuola.

2. É vietato l’utilizzo degli strumenti della scuola per scopi personali. 3. I docenti avranno cura di annotare su apposite schede la data, il numero delle fotocopie e il motivo

della duplicazione. 4. L’uso della fotocopiatrice è gratuito per il materiale didattico utilizzato dai docenti, nei limiti degli

stanziamenti di bilancio fissati annualmente. 5. Agli studenti è consentito utilizzare le fotocopiatrici per mezzo di schede prepagate. 6. Il materiale cartaceo è sottoposto alla normativa sui diritti d’autore, quindi i loro utilizzatori si

assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso.

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TITOLO IX LA DISCIPLINA

Art. 52 Principi generali

1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e formativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino dei rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.

2. Compito preminente della scuola è educare e formare, non punire. A questo principio deve essere improntata qualsiasi azione disciplinare: ogni Consiglio di classe potrà, in autonomia, deliberare di non applicare al singolo caso le norme generali, inquadrando tale comportamento “anomalo” in una strategia di recupero o inserimento più generale.

3. L’irrogazione di una sanzione si ispira sempre al principio fondamentale della sua finalità educativa e costruttiva, senza in alcun modo interferire nella valutazione del profitto.

4. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.

5. La successione delle sanzioni non é, né deve essere automatica: mancanze lievi possono rimanere oggetto di sanzioni leggere anche se reiterate; mancanze più gravi sono oggetto di sanzioni o procedimenti rieducativi commisurati.

6. La sanzione deve essere irrogata in modo tempestivo per assicurarne la comprensione e quindi l’efficacia.

7. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno e, in ogni caso, al principio della crescita educativa data dalla presa di coscienza da parte dello studente dell’errore commesso e dell’impegno a non ripeterlo.

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8. Ogni sanzione deve essere motivo di riflessione e crescita per tutto il gruppo classe che va sensibilizzato alla collaborazione con lo studente sanzionato.

9. La volontarietà nella violazione disciplinare e il grado di colpa nell’inosservanza delle disposizioni organizzative e di sicurezza sono elementi che concorrono a determinare la gravità dell’infrazione e il tipo di sanzione da applicare.

10. La reiterazione di un comportamento che ha già dato luogo all’applicazione di una sanzione disciplinare, comporta l’applicazione di una sanzione disciplinare di grado immediatamente superiore.

11. Le sanzioni possono essere inflitte anche per mancanze commesse fuori della scuola ma che siano espressamente collegate a fatti od eventi scolastici e risultino di tale gravità da avere una forte ripercussione nell’ambiente scolastico.

12. Allo studente viene data l’opportunità di convertire la sanzione con attività svolte a favore della comunità scolastica, in orario non coincidente con quello delle lezioni, sempre nel rispetto delle norme di sicurezza e sotto la sorveglianza del personale.

13. Quando la mancanza comprende danneggiamenti di oggetti o compromissione della pulizia e del decoro dell’ambiente scolastico, lo studente, oltre alla sanzione, dovrà porvi rimedio riparando o ripagando il danno e/o provvedendo alla pulizia durante l’orario extrascolastico.

14. Per le violazioni che costituiscono reati di natura amministrativa o penale, previsti dalle vigenti norme di legge, lo studente, oltre all’irrogazione della sanzione scolastica, sarà denunciato all’autorità di polizia giudiziaria.

15. La convocazione dei genitori, legata ad alcune sanzioni disciplinari, deve configurarsi come mezzo di informazione e di accordo per una concertata strategia di recupero: tale atto dovrà essere compiuto a livello preventivo, quando possibile, dal singolo docente o dal Consiglio di classe.

Art. 53 Classificazione delle sanzioni o degli interventi educativi correttivi

1. Richiamo verbale 2. Invito alla riflessione individuale, anche fuori dall’aula, alla presenza e con l’aiuto del docente

interessato 3. Richiamo verbale e invito alla riflessione guidata alla presenza del Dirigente scolastico 4. Consegna, significativa e commisurata, da svolgere in classe 5. Consegna, significativa e commisurata, da svolgere a casa 6. Sospensione temporanea dalle attività ricreative dell’intervallo 7. Ammonizione scritta sul libretto personale 8. Ammonizione scritta ufficiale sul registro di classe 9. Esclusione dalla partecipazione ad attività didattiche che comprendono visite, viaggi di istruzione,

stages, gare e simili 10. Irrogazione delle attività elencate al comma 1 dell’art. 56 11. Allontanamento dalla comunità scolastica fino a quindici giorni 12. Allontanamento dalla comunità scolastica oltre i quindici giorni, compresi l’allontanamento fino al

termine delle lezioni, l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione all’esame di Stato

Art. 54 Soggetti competenti ad irrogare la sanzione

1. Il singolo docente irroga le sanzioni da 1 a 5 2. Il Dirigente scolastico irroga le sanzioni da 1 a 10 3. Il Consiglio di classe nella composizione allargata a tutte le componenti (fatto salvo il dovere di

astensione dello studente o del genitore componenti e coinvolti) irroga la sanzione 11 4. Il Consiglio di Istituto (fatto salvo il dovere di astensione dello studente o del genitore componenti

e coinvolti) irroga la sanzione 12

Art. 55 Corrispondenza mancanze-sanzioni

Ritardi ripetuti 1-7 Uso di atteggiamenti irriguardosi e offensivi 1-11

Assenze ripetute 1-7 Violazione del divieto di fumare 6-11

Assenze o ritardi ripetuti e non giustificati 1-7 Violazione dei divieti circa l’uso dei cellulari 8-11

Mancanza del materiale occorrente 1-7 Violazione della privacy 8-12

Mancato rispetto delle consegne a scuola 1-7 Violenze psicologiche verso gli altri 11-12

Mancato rispetto delle consegne a casa 1-7 Violenze fisiche verso gli altri 11-12

Disturbo delle attività didattiche 1-11 Furti o danneggiamenti al patrimonio 11-12

Uso di un linguaggio irriguardoso e offensivo 1-11 Compromissione dell’incolumità delle persone 11-12

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Art. 56 Modalità di irrogazione delle sanzioni 1. Le sanzioni debbono avere una funzione educativa e devono essere finalizzate al recupero dello

studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica. Possono pertanto consistere in attività di volontariato, di pulizia dei locali della scuola, piccole manutenzioni, attività di ricerca, riordino di cataloghi e di archivi, produzione di elaborati che inducano lo studente alla riflessione ed alla rielaborazione.

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2. Prima di irrogare una sanzione disciplinare allo studente sarà contestato l’addebito in modo che possa esporre le proprie ragioni, verbalmente o per iscritto. Il Dirigente provvederà inoltre a convocare i genitori per avvertirli del procedimento a carico del proprio figlio.

3. La sospensione fino a tre giorni può prevedere, invece dell’allontanamento da tutte le attività scolastiche: a) l’obbligo di frequenza per tutte le attività scolastiche; b) l’obbligo di frequenza per tutte le attività scolastiche ad eccezione di alcune; c) l’obbligo di frequenza solo per alcune attività scolastiche; d) le attività elencate al comma 1 dell’art. 56.

4. In caso di sanzione che prevede l’allontanamento, il Dirigente scolastico ne darà comunicazione scritta ai genitori, specificando la motivazione e la data o le date cui si riferisce il provvedimento

5. Durante l’allontanamento inferiore a 15 giorni è previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori al fine di prepararne il rientro nella comunità scolastica

6. Nei periodi di allontanamento superiori a 15 giorni la scuola promuove, in coordinamento con la famiglia dello studente e, se necessario, con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria, un percorso di recupero educativo mirato all’inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica

Art. 57 Impugnazioni e Organo di garanzia

1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, entro 15 giorni dalla comunicazione e da parte di chiunque ne abbia interesse, all’Organo di Garanzia che decide nel termine di dieci giorni.

2. L’Organo di Garanzia interno all’Istituto, previsto dall’art. 5, commi 1 e 2 dello Statuto delle studentesse e degli studenti, è istituito e disciplinato dal presente regolamento.

3. L’Organo di Garanzia è composto dal Dirigente scolastico, che lo presiede, da un docente designato dal Consiglio di Istituto, da un rappresentante eletto dai genitori e da un rappresentante eletto dagli studenti. Dura in carica due anni scolastici.

4. Nel caso in cui lo studente o il genitore che fanno parte dell’Organo dovessero essere coinvolti nella vicenda da discutere, le rispettive componenti provvederanno immediatamente alla loro surroga.

5. La convocazione dell’Organo di Garanzia spetta al Dirigente scolastico, che provvede a designare, di volta in volta, il segretario verbalizzante. L’avviso di convocazione va fatto pervenire ai membri dell’Organo, per iscritto, almeno 4 giorni prima della seduta.

6. Per la validità della seduta è richiesta la presenza della metà più uno dei componenti. Il membro, impedito ad intervenire, deve far pervenire al Dirigente scolastico, possibilmente per iscritto e prima della seduta, la motivazione giustificativa dell’assenza.

7. Ciascun membro dell’Organo di Garanzia ha diritto di parola e di voto; l’espressione del voto è palese. Non è prevista l’astensione. In caso di parità prevale il voto del Dirigente.

8. Il Dirigente scolastico, in preparazione dei lavori della seduta, deve accuratamente assumere tutti gli elementi utili allo svolgimento dell’attività dell’Organo, finalizzata alla puntuale considerazione dell’oggetto all’ordine del giorno.

9. L’esito del ricorso va comunicato per iscritto all’interessato. 10. L’Organo di garanzia, su richiesta degli studenti o di chiunque abbia interesse, decide anche sui

conflitti che, all’interno della scuola, sorgano in merito all’applicazione dello Statuto delle studentesse e degli studenti.

11. Il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti o da chiunque ne abbia interesse contro le violazioni al presente regolamento.

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TITOLO X

LE COMUNICAZIONI

Art. 58 Distribuzione materiale informativo e pubblicitario

1. Nessun tipo di materiale informativo o pubblicitario può essere distribuito nelle classi, o comunque nell’area scolastica, senza la preventiva autorizzazione del Dirigente scolastico.

2. È garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nel lavoro scolastico e di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delle classi.

3. È garantita la possibilità di informazione ai genitori da parte di Enti, Associazioni culturali, ecc. 4. È vietata la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico e speculativo. 5. Il Dirigente Scolastico disciplinerà la circolazione del materiale.

Art. 59 Comunicazioni docenti – genitori

1. Nell’orario di servizio settimanale di ogni docente è prevista un’ora per i colloqui con i genitori e con gli studenti maggiorenni.

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2. Saranno programmati annualmente incontri pomeridiani delle famiglie con i docenti. Inoltre, qualora se ne ravvisi la necessità, verranno inviate alle famiglie tempestive informazioni scritte relative, secondo i casi, alla frequenza, al profitto, al comportamento dello studente. In particolare, saranno comunicate alle famiglie le valutazioni periodiche e quelle interperiodali, accompagnate dalla segnalazione degli eventuali interventi di sostegno e di recupero che lo

studente deve sostenere, nonché l’esito degli stessi.

3. Ai genitori che ne daranno il consenso saranno inviati sms con notizie relative alle assenze e alla situazione didattico- disciplinare dei propri figli, nonché informazioni relative alle riunioni degli Organi Collegiali e agli incontri scuola- famiglie.

Art. 60 Informazioni sul Piano dell’offerta formativa

1. All’inizio dell’anno scolastico il coordinatore del consiglio di classe illustra agli studenti ed alle famiglie le opportunità offerte dal piano dell’offerta formativa, comprensivo di tutte le attività e iniziative didattiche e formative facoltative e/o opzionali.

2. Le attività didattiche aggiuntive facoltative saranno organizzate secondo i tempi e modalità che tengano conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.

3. Le comunicazioni agli studenti e ai genitori sono fatte normalmente con circolari scritte inviate in lettura nelle classi. In forma ufficiale viene adottata anche la pubblicazione in bacheca, in particolare per gli atti che devono essere riportati a conoscenza di tutti.

4. Il piano dell’offerta formativa sarà pubblicato sul sito ufficiale dell’Istituto.

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TITOLO XI L’ACCESSO DEL PUBBLICO

Art. 61 Accesso di estranei nei locali scolastici

1. Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di “esperti” a supporto dell’attività didattica chiederanno, di volta in volta, l’autorizzazione al Dirigente scolastico. Gli “esperti” permarranno nei locali scolastici per il tempo strettamente necessario all’espletamento delle loro funzioni. In ogni caso la completa responsabilità didattica e di vigilanza della classe resta del docente.

2. Nessun’altra persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione rilasciata dal Dirigente scolastico o da un suo delegato può entrare nell’edificio scolastico dove si svolgono le attività didattiche.

3. Dopo l’entrata degli studenti verranno chiuse le porte d’accesso esclusa quella in cui presta servizio di vigilanza il collaboratore scolastico addetto.

4. Durante le ore di apertura della scuola è consentito il libero accesso nel locale dove è posto l’albo d’istituto per prendere visione degli atti esposti.

5. Nei locali della segreteria è permesso l’accesso soltanto durante l’orario di apertura al pubblico. 6. Nell’ufficio del Dirigente scolastico è permesso l’accesso soltanto su appuntamento e/o dopo

essersi fatti annunciare dal personale collaboratore scolastico. 7. I tecnici che operano alle dipendenze dell’Amministrazione provinciale o delle Società di servizi

possono accedere nei locali dell’Istituto per l’espletamento delle loro funzioni e sempre accompagnati da un collaboratore scolastico.

8. I signori rappresentanti ed agenti commerciali, dopo essersi qualificati, sosteranno, su

autorizzazione della Dirigenza, nei locali indicati.

Art. 62 Validità TITOLO XI NORME TRANSITORIE E FINALI

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1

Con l’approvazione del presente regolamento, cessano di avere efficacia tutte le precedenti deliberazioni concernenti le materie disciplinate. Tutto il personale e tutte le componenti sono tenuti al rispetto delle norme contenute nel presente regolamento.

Art. 63 Proposte di modifica

Qualsiasi proposta di modifica del presente regolamento deve essere presentata per iscritto al Consiglio di Istituto con la formulazione specifica delle modifiche, delle aggiunte o delle soppressioni richieste. Le proposte possono essere formulate dal Dirigente scolastico e dalle varie componenti della scuola. In questo caso debbono essere sottoscritte da almeno il 20% degli aventi diritto.

Art. 64 Riferimenti

Per tutto quanto non espressamente specificato o stabilito nel presente regolamento, si fa riferimento alle disposizioni vigenti.

Approvato in Veroli il 29 novembre 2010 TITOLO I PREAMBOLO Art. 1 La comunità scolastica Art. 2 Le finalità

Art. 3 Le componenti e i soggetti del Liceo TITOLO II GLI ORGANI COLLEGIALI Art. 4 Disposizioni generali Art. 5 Convocazione Art. 6 Validità delle sedute Art. 7 Validità delle deliberazioni

Art. 8 Discussione dell’ordine del giorno Art. 9 Diritto di intervento

Art. 10 Dichiarazione di voto Art. 11 Votazioni Art. 12 Processo verbale Art. 13 Surroga di

membri cessati Art. 14 Decadenza Art. 15 Dimissioni Art. 16 Norme di funzionamento del

Consiglio di Istituto Art. 17 Norme di funzionamento della Giunta Esecutiva Art. 18 Norme di funzionamento del Collegio dei Docenti Art. 19 Norme di funzionamento del Comitato per la valutazione del

servizio degli insegnanti Art. 20 Norme di funzionamento dei Consigli di Classe TITOLO III IL PERSONALE Art. 21 Personale docente Art. 22 Personale tecnico e amministrativo Art. 23 Collaboratori scolastici

TITOLO IV GLI STUDENTI Art. 24 Diritti e doveri Art. 24bis Norme di comportamento Art. 25 Cambio dell’ora Art. 26 Intervallo Art. 27 Attività

pomeridiane Art. 28 Palestra Art. 29 Telefoni cellulari ed altri dispositivi elettronici Art. 30 Ingresso nell’istituto e ritardi

Art. 31 Uscita dall’istituto Art. 32 Assenze e giustificazioni Art. 33 Diritto alla trasparenza didattica

Art. 34 Rappresentanza e organi studenteschi

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TITOLO V I GENITORI Art. 35 Indicazioni Art. 36 Accesso dei genitori nei locali scolastici

TITOLO VI LE ASSEMBLEE Art. 37 Assemblee degli studenti Art. 38 Funzionamento delle assemblee degli studenti Art. 39 Assemblee dei genitori

TITOLO VII I VIAGGI DI ISTRUZIONE E LE VISITE GUIDATE Art. 40 Finalità Art. 41 Durata e periodi di effettuazione Art. 42 Partecipazione degli studenti Art. 43 Accompagnatori Art. 44 Aspetti organizzativi e finanziari Art. 44 bis Regole di comportamento per gli studenti

TITOLO VIII L’ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SCOLASTICI Art. 45 Uso dei laboratori e delle aule speciali Art. 46 Sussidi didattici

Art. 47 Diritto d’autore Art. 48 Utilizzo delle strutture audiovisive Art. 49 Uso esterno della strumentazione tecnica Art. 50 Mediateca

Art. 51 Uso degli strumenti di scrittura e duplicazione TITOLO IX LA DISCIPLINA Art. 52 Principi generali Art. 53 Classificazione delle sanzioni o degli interventi educativi correttivi Art. 54 Soggetti competenti ad irrogare la sanzione

Art. 55 Corrispondenza mancanze-sanzioni Art. 56 Modalità di

irrogazione delle sanzioni Art. 57 Impugnazioni e Organo di

garanzia TITOLO X LE

COMUNICAZIONI

Art. 58 Distribuzione materiale informativo e pubblicitario Art. 59 Comunicazioni docenti - genitori

Art. 60 Informazioni sul Piano dell’offerta formativa TITOLO XI L’ACCESSO DEL PUBBLICO Art. 61 Accesso di estranei nei locali scolastici TITOLO XII NORME TRANSITORIE E FINALI Art. 62 Validità Art. 63 Proposte di modifica Art. 64 Riferimenti

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Allegato 2

Liceo Statale “Giovanni Sulpicio”

Scientifico – Linguistico – delle Scienze Umane

VEROLI

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ (Art. 5 bis D.P.R. 235/2007)

La Scuola è una risorsa insostituibile deputata a promuovere l’educazione di ogni studente, ai fini della sua interazione sociale e della sua crescita civile. Nell’ambiente scolastico, attraverso lo studio, si concretizza l’acquisizione delle conoscenze e delle

competenze fondamentali per la formazione e per la valorizzazione della persona. La Scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici. Tutti i membri che la compongono hanno pari dignità e sono investiti, ognuno nel proprio ruolo, di uguale responsabilità nell’eliminare qualsiasi causa che sia di pregiudizio al diritto allo studio e all’uguaglianza degli studenti. Nessuna discriminazione può essere intrapresa per ragioni di sesso, di razza, di etnia, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni psicofisiche e socio-economiche. Considerato che:

il Piano dell’Offerta Formativa può realizzarsi soltanto attraverso la

partecipazione responsabile di tutte le componenti;

la condivisione e il rispetto delle regole del convivere sono fondamentali e irrinunciabili,

si sottoscrive il presente “Patto educativo di

corresponsabilità”

Il Liceo “Giovanni Sulpicio”, al fine di garantire una formazione culturale, qualificata e aperta alla pluralità delle idee che sia di effettiva soddisfazione del diritto allo studio, si impegna a:

offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale dello studente,

garantendo un servizio didattico di qualità da esplicare in un clima

sereno e rassicurante

favorire il processo di formazione di ciascuno studente nel rispetto dei suoi ritmi e tempi di apprendimento

offrire iniziative concrete per il recupero delle situazioni di ritardo e di

svantaggio, al fine di favorire il successo formativo e combattere la dispersione scolastica, oltre a promuovere il merito e incentivare le situazioni

di eccellenza

garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le famiglie, anche attraverso

strumenti tecnologicamente avanzati, nel rispetto della privacy

favorire la piena socializzazione degli studenti diversamente abili e promuovere iniziative di accoglienza e integrazione degli studenti

stranieri

incoraggiare la convivenza e la solidarietà

stimolare riflessioni e attivare percorsi volti al benessere e alla tutela della salute degli studenti

promuovere un orientamento consapevole e positivo circa le scelte post

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diploma degli studenti

Lo studente, al fine di realizzare compiutamente il suo percorso formativo e di assolvere ai propri compiti sociali, si impegna a:

rispettare i tempi programmati e concordati con i docenti per il raggiungimento degli obiettivi del proprio curricolo, impegnandosi in modo

responsabile nell’esecuzione dei compiti richiesti

prendere coscienza dei personali diritti-doveri, rispettando la Scuola intesa come insieme di persone, di ambienti e di attrezzature

usare, nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale ausiliario, un

linguaggio consono ad un ambiente educativo ricorrere a comportamenti adeguati per la salvaguardia della

sicurezza propria e altrui in condizioni ordinarie e straordinarie

accettare, rispettare, aiutare gli altri e i diversi da sé, impegnandosi a comprendere le ragioni dei loro comportamenti

a famiglia, per una proficua cooperazione nel processo formativo ed educativo, si

impegna a:

valorizzare il Liceo, attraverso un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise

assumere un atteggiamento improntato alla proficua e reciproca collaborazione

con i docenti partecipare attivamente alle riunioni degli organismi collegiali

controllare quotidianamente le comunicazioni trasmesse dalla scuola

favorire l’assidua frequenza scolastica del proprio figlio garantire il rispetto dell’orario di entrata e di uscita da parte del proprio figlio

sollecitare gli atteggiamenti di rispetto, di collaborazione, di solidarietà del

proprio figlio osservare e a far osservare dal proprio figlio le disposizioni contenute nel

POF, nel Regolamento di Istituto, nelle Programmazioni e in tutti gli altri atti

emanati dal Liceo

prendere atto che nell’eventualità di danneggiamenti a persone o cose la sanzione è ispirata al principio della riparazione del danno

presentare, discutere e condividere con il proprio figlio il presente Patto

educativo sottoscritto con l’Istituzione scolastica

Approvato dal Consiglio di Istituto il 3 ottobre 2008

Il Dirigente scolastico Il Genitore Lo Studente

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Allegato 3

QUADRO ORARIO SETTIMANALE

Liceo Scientifico

I II III IV V

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura latina 3 3 3 3 3

Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3

Storia e Geografia 3 3

Storia

2 2 2

Filosofia

3 3 3

Matematica 5 5 4 4 4

Fisica 2 2 3 3 3

Scienze naturali 2 2 3 3 3

Disegno e storia dell’arte 2 2 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1

Totale ore 27 27 30 30 30

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6

QUADRO ORARIO SETTIMANALE

Liceo delle Scienze Umane I II III IV V

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura latina 3 3 2 2 2

Storia e Geografia 3 3

Storia

2 2 2

Filosofia

3 3 3

Scienze umane 4 4 5 5 5

Diritto ed Economia 2 2

Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3

Matematica 3 3 2 2 2

Fisica

2 2 2

Scienze naturali 2 2 2 2 2

Storia dell’arte

2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1

Totale ore 27 27 30 30 30

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7

QUADRO ORARIO SETTIMANALE

Liceo Linguistico I II III IV V

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua latina 2 2

Lingua e cultura straniera 1 (Inglese) 4 4 3 3 3

Lingua e cultura straniera 2 (Francese) 3 3 4 4 4

Lingua e cultura straniera 3 (Spagnolo/Tedesco) 3 3 4 4 4

Storia e Geografia 3 3

Storia

2 2 2

Filosofia

2 2 2

Matematica 3 3 2 2 2

Fisica

2 2 2

Scienze naturali 2 2 2 2 2

Storia dell’arte

2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1

Totale ore 27 27 30 30 30

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8

Allegato 4

Scheda per l’attribuzione del voto di comportamento

Studente ______________________________________ Classe ______/_____

INDICATORI DESCRITTORI PUNTI

Consapevolezza dei valori di cittadinanza e di convivenza civile Rispetto dell’altro, degli altrui diritti, delle diversità e del patrimonio.

1

2

Sufficientemente acquisiti Responsabilmente acquisiti

Rispetto delle disposizioni che regolano la vita scolastica ed osservanza dei regolamenti. Puntualità negli adempimenti. Svolgimento delle consegne.

1

2

Non sempre adeguati Adeguati

Interesse e partecipazione alle attività didattiche

1

2

Modesti e selettivi Attivi e propositivi

Livello di socializzazione 1

2

Poco collaborativo

Positivo e collaborativo

Ritardi 1

2

Frequenti e superiori al 20%

Saltuari e giustificati

VOTO

Presenza di provvedimenti disciplinari

Mancanze non gravi e/o presenza di ravvedimento

Assiduo e grave disturbo delle lezioni Funzione negativa nel gruppo classe

Danni gravi arrecati alle strutture, alle attrezzature e all’ambiente

Atteggiamenti o comportamenti lesivi al buon nome della scuola

Comportamento connotato da azioni gravemente scorrette nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola

6

Violenza fisica e/o psicologica con grave danno all’incolumità dei compagni e del personale della scuola

Mancato rispetto dei diritti altrui in presenza di diversità, siano esse fisiche, sociali, ideologiche, d’opinione, culturali, religiose, etniche. Qualsiasi altro comportamento altamente lesivo

5/<5

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9

VOTO

Scheda per l’attribuzione del credito scolastico (classi terze e quarte)

Studente ______________________________________ Classe ______/_____

MEDIA DEI VOTI

CREDITI SCOLASTICI

Profitto

da +0,50 a + 0,75 0,20

da + 0.76 all’intero successivo

0,30

Assiduità della frequenza scolastica Superiore al 90% 0,20

Interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo e formativo 0,40

Interesse e impegno nella partecipazione alle attività complementari ed integrative

0,20

CREDITI FORMATIVI documentati

Competenze acquisite di informatica (ECDL almeno 3 moduli) 0,20

Competenze acquisite di lingue straniere (certificazione europea pari al livello della classe frequentata)

0,20

Acquisizione di titoli in corsi di formazione relativi all’indirizzo di studio e di titoli culturali (attestati del Conservatorio, Accademie, ecc.)

0,20

Partecipazione ad attività agonistiche (campionati sportivi a livello provinciale e/o superiore)

0,20

Partecipazione ad attività culturali in linea con l’indirizzo di studio 0,10

Svolgimento di ruolo attivo nelle aree del volontariato, della solidarietà, della cooperazione

0,10

Partecipazione ad attività in tema di ambiente e tutela del territorio 0,10

TOTALE PUNTEGGIO

Il totale risultante dalla somma dei punteggi va arrotondato ad “1”solo se maggiore di 0,50. Se il punteggio complessivo risulta maggiore del limite superiore assegnato alla banda di oscillazione, il credito scolastico è pari a quello.

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Allegato 5

Scheda per l’attribuzione del credito scolastico (classi quinte)

Studente ______________________________________ Classe ______/_____

MEDIA DEI VOTI

CREDITI SCOLASTICI

Profitto

da +0,50 a + 0,75 0,20

da + 0.76 all’intero successivo

0,30

Assiduità della frequenza scolastica Superiore al 90% 0,20

Interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo 0,20

Interesse e impegno nella partecipazione alle attività complementari ed integrative

0,20

CREDITI FORMATIVI documentati

Competenze acquisite di informatica (ECDL almeno 3 moduli) 0,20

Competenze acquisite di lingue straniere (certificazione europea pari al livello della classe frequentata)

0,20

Acquisizione di titoli in corsi di formazione relativi all’indirizzo di studio e di titoli culturali (attestati del Conservatorio, Accademie, ecc.)

0,20

Partecipazione ad attività agonistiche (campionati sportivi a livello provinciale e/o superiore)

0,20

Partecipazione ad attività culturali in linea con l’indirizzo di studio 0,10

Svolgimento di ruolo attivo nelle aree del volontariato, della solidarietà, della cooperazione

0,10

Partecipazione ad attività in tema di ambiente e tutela del territorio 0,10

TOTALE PUNTEGGIO

Il totale risultante dalla somma dei punteggi va arrotondato ad “1”solo se maggiore di 0,50. Se il punteggio complessivo risulta maggiore del limite superiore assegnato alla banda di oscillazione, il credito scolastico è pari a quello.

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Allegato n. 6

ORGANIGRAMMA DI ISTITUTO

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Liceo Sulpicio – Veroli – A.S. 2016/2017

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA DI ITALIANO

Alunno………………………...................................…………… classe……………………………

MACRO

INDICATORI INDICATORI DESCRITTORI PUNTI

Competenze

linguistiche

Capacità di esprimersi

punteggiatura,

ortografia,

morfosintassi, proprietà

lessicale)

3 Esposizione articolata, chiara,corretta,

precisa.Lessico appropriato.

2,5 Esposizione chiara e corretta. Lessico

appropriato.

2 Esposizione abbastanza sicura,sufficientemente

corretta e chiara. Lessico adeguato.

1,5 Esposizione corretta. Lessico incerto.

1 Esposizione non sempre sicura. Qualche errore

ortografico, lessico generico.

0,5 Esposizione poco chiara. Diversi errori

ortografici, lessicali o sintattici

fficacia

espressiva/

argomentativa

Capacità di collegare le

proprie argomentazioni

2 Svolgimento organico e consequenziale.

Uso appropriato di nessi e connettivi.

1,5 Svolgimento convincente e corretto. Uso

adeguato di nessi e connettivi.

1 Svolgimento semplice ma organico.

Uso adeguato di nessi e connettivi.

0,5 Sviluppo poco organico.

Uso improprio di nessi e connettivi

Conoscenze

Correttezza e

completezza dei

contenuti

2 Conoscenze molteplici ed esaustive. Aderenza

piena alla traccia.

1,5 Conoscenze adeguate. Aderenza alla traccia

1 Conoscenze adeguate ma non sempre aderenti

alla traccia

0,5

Conoscenze lacunose.

Aderenza alla traccia approssimativa.

Qualità dei

contenuti in

funzione delle

diverse

tipologie

Comprensione ed analisi

del contenuto e dei livelli

formali del testo

Tipologia A

2 Dettagliate e approfondite.

1 Comprensione completa, analisi non

approfondita

0,5 Complete ma non approfondite

Parziali

Comprensione dei

materiali forniti e loro

utilizzo coerente ed

efficace

Tipologia B

2 Approfondita comprensione dei materiali

forniti. Efficace utilizzo dei documenti dati

1 Buona comprensione dei materiali forniti.

Adeguato utilizzo dei documenti dati.

0,5 Parziale comprensione dei materiali forniti.

Modesto utilizzo dei documenti dati

Aderenza all’insieme

delle consegne date

Tipologia C/D

2 Approfondita comprensione della traccia.

1 Buona comprensione della traccia.

0,5 Parziale comprensione della traccia.

Originalità e

creatività

Capacità di

rielaborazione critica e

personale delle

conoscenze

1 Valida

0,5 Essenziale

0 Assente

VOTO FINALE ATTRIBUITO ______________________________________/10

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Liceo Sulpicio – Veroli – A.S. 2016/2017

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA VERSIONE DAL LATINO

Alunno………………………......................…………… classe…….........… data ………………

INDICATORI DESCRITTORI VALUTAZIONE

IN DECIMI

COMPRENSIONE DEL

TESTO

2,5 Comprensione puntuale e precisa

2 Buona comprensione

1,5 Sufficiente comprensione

1 Scarsa comprensione generale del testo.

COMPETENZE

MORFOLOGICHE

2,5 Competenze buone (nessun errore)

2

Competenze più che sufficienti (errori che

non compromettono il senso del

testo)

1,5 Competenze sufficienti (pochi errori)

1 Competenze mediocri (pochi errori, ma

rilevanti per il senso)

0,5 Competenze insufficienti

COMPETENZE

SINTATTICHE

3 Analizza e traduce con esattezza

2 Analizza e traduce senza errori significativi

1,5 Analizza e traduce con alcuni errori

1 Analizza e traduce i periodi in modo

scorretto (errori gravi o estesi)

RESA ITALIANA

2 La resa e' corretta e appropriata

1 La resa e' sufficiente (lessico e sintassi

generalmente corretti)

0,5

La resa italiana e' insufficiente (errori

ripetuti nella scelta lessicale e

nell'organizzazione sintattica)

VALUTAZIONE COMPLESSIVA PUNTEGGIO IN

DECIMI

PUNTEGGIO

TOTALE

Ottimo 9.5 - 10

Buono/più che buono/distinto 8 – 8,5 - 9

Più che sufficiente/discreto/più che discreto 6,5 - 7 - 7,5

Sufficiente 6

Insufficiente/mediocre 4 – 4,5 – 5 - 5,5

Gravemente insufficiente 3

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Liceo G. Sulpicio Veroli A.S. 2016/2017

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

VERIFICHE SCRITTE DI MATEMATICA E FISICA

N Conoscenze

Correttezza e

chiarezza

Capacità

logiche Completezza

Ve Pe

10eP

ee PV Vmax Vi Vmax Vi Vmax Vi Vmax Vi

1

2

3

4

5

6

Punteggio grezzo

Tabella attribuzione voto

Voto

0-4 5-15 16-30 31-42 43-54 55-64 65-74 75-84 85-94 95-100

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

CONOSCENZE

Conoscenza di principi, teorie, concetti, termini, regole, procedure, metodi e tecniche

CORRETTEZZA E CHIAREZZA DEGLI SVOLGIMENTI

Correttezza nei calcoli, nell’applicazione di tecniche e procedure. Correttezza e precisione nell’esecuzione delle rappresentazioni

geometriche e dei grafici.

CAPACITA’ LOGICHE ED ARGOMENTATIVE

Organizzazione e utilizzazione di conoscenze e abilità per analizzare, scomporre, elaborare. Proprietà di linguaggio, comunicazione e commento della soluzione puntuali e logicamente rigorosi. Scelta di procedure ottimali e non standard.

COMPLETEZZA

Problema risolto in tutte le sue parti e risposte complete ai quesiti affrontati.

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Liceo G. Sulpicio Veroli A.S. 2017/2018

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

VERIFICHE ORALI MATEMATICA E FISICA

VOTO CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

1-2 Nulle o scarse Non possiede il lessico della disciplina

3 Scarse Espone gli argomenti in modo inadeguato

4 Parziali, superficiali e

scorrette

Espone gli argomenti conosciuti in modo

improprio e confuso

5 Parziali ma corrette

Espone gli argomenti conosciuti in modo non

sempre preciso

Utilizza superficialmente le proprie

conoscenze e abilità

6 Elementi essenziali della

disciplina

Espone gli argomenti in modo semplice ma

ordinato

Utilizza le proprie conoscenze e abilità in

modo sostanzialmente corretto

Effettua analisi e sintesi

imprecise e non sempre

autonome

7 Complete con qualche

imprecisione

Espone gli argomenti in modo appropriato

Utilizza le proprie conoscenze e abilità

metodologiche in modo corretto È coerente e/o autonomo

nell’individuare le relazioni

esistenti tra i contenuti 8 Complete e corrette

Espone gli argomenti in modo efficace ed

accurato

Applica le conoscenze e le abilità

metodologiche in modo corretto nella

soluzione dei problemi

9 Corrette, complete e

approfondite

Espone gli argomenti in modo ricco e

articolato

Applica le conoscenze e le abilità

metodologiche in modo corretto e articolato

nella soluzione di problemi complessi

Elabora in piena autonomia

e instaura relazioni tra i

contenuti, anche afferenti a

discipline diverse

10

Approfondite, articolate e

arricchite da letture

personali

Espone gli argomenti in modo rigoroso, ricco

e articolato

Applica le conoscenze e le abilità in modo

approfondito e originale

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PROVA scritta LINGUA STRANIERA Anno scolastico: 2017/2018

MACROINDICATORI INDICATORI DESCRITTORI PUNTI

CONOSCENZE/

COMPRENSIONE

Pertinenza

Ricchezza delle

informazioni

- Contenuto scarsamente pertinente.

-Contenuto parzialmente

pertinente

- Informazioni pertinenti ma

generiche, non del tutto complete e

approfondite.

-Contenuto pertinente e completo

- Contenuto pienamente rispondente,

informazioni complete ed

approfondite.

1

1.5

2

2.5

3

COMPETENZA

LINGUISTICA

Rispetto

Dell’ortografia, della

punteggiatura,

delle strutture

morfo-sintattiche;

Proprietà e ricchezza

lessicale

- Uso del tutto scorretto della

grammatica e del lessico

- Uso scorretto della grammatica e del

lessico

- Uso della lingua non sempre corretto,

lessico semplice, generico.

Uso abbastanza corretto delle

strutture grammaticali; lessico

semplice ed essenziale

- Uso generalmente corretto della

lingua, lessico appropriato.

- Uso sicuro della lingua, anche di

strutture complesse, lessico

appropriato e vario.

1

1.5

2

2.5

3

4

CAPACITA’ LOGICO-

ARGOMENTATIVA

Coerenza, coesione,

organicità del

testo

Efficacia

comunicativa,

Capacità di

analisi/sintesi

- Nessuna analisi o sintesi; coerenza

irrilevante.

- esposizione poco organica;

comunicazione e capacità di

analisi/sintesi poco efficaci.

organizzazione semplice non del tutto

coerente; capacità di analisi e

sintesi appena accennate

- organizzazione semplice per lo più

coerente; comunicazione e capacità

di analisi/sintesi globalmente

efficaci.

- organizzazione testuale coerente;

capacità di analisi/sintesi efficace

- organizzazione testuale del tutto

chiara e coerente, rielaborazione

personale efficace ed articolata ;

capacità di analisi e sintesi precisa

0

1

1.5

2

2.5

3

VOTO

Alunno _________________________________________________________________________

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riglia di valutazione della PROVA ORALE (per tutte le lingue)

MACROINDICATORI

INDICATORI

DESCRITTORI PUNTI

COMPRENSIONE

Comprensione

di messaggi,

istruzioni,

domande

Interazione

Comprensione molto difficoltosa (è necessario ripetere le

domande/istruzioni più volte e modificarle); scambi

comunicativi con l’interlocutore inesistenti o molto limitati

Comprensione parziale e poco agevole; scambi

comunicativi con l’interlocutore modesti.

Comprensione essenziale e non sempre agevole; scambi

comunicativi con l’interlocutore semplici.

Comprensione abbastanza agevole e precisa, interazione

efficace.

Comprensione agevole e precisa; interazione disinvolta ed

efficace.

1

1,5

2

2.5

3

CONOSCENZE/

CONTENUTI

Pertinenza e

ricchezza

delle

informazioni

Risposta appena accennata, informazioni decisamente

insufficienti

Risposta parziale, informazioni incomplete

Risposta sufficiente. Informazioni pertinenti ma generiche,

non del tutto complete e approfondite.

Contenuto pertinente e completo

Contenuto pienamente rispondente, informazioni complete ed

approfondite.

1

1.5

2

2.5

3

COMPETENZA

LINGUISTICA

Pronuncia,

fluidità

uso delle

strutture

morfo-

sintattiche;

proprietà e

ricchezza

lessicale

Esposizione stentata o modesta – uso scorretto della lingua e

del lessico; numerosi errori di pronuncia. Nessuna

interazione

Espressione accettabile e comprensibile nonostante alcuni

errori di pronuncia; lessico semplice, elementare/ generico.

Espressione scorrevole e sostanzialmente corretta- uso

generalmente corretto della lingua e della pronuncia, lessico

abbastanza appropriato.

Espressione fluida e ben articolata; uso sicuro della lingua,

anche di strutture complesse, lessico appropriato e vario.

1

2

3

4

ALUNNO ………………………………………………………………….. VOTO

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA

DI SCIENZE UMANE

STUDENTE______________________

INDICATORI DESCRITTORI VOTO

Competenze linguistiche

Proprietà di

morfosintassi e

di lessico

1

2

3

Inesistenti/non corrette

Lacunose e poco precise

Sufficientemente corrette e appropriate

Pienamente corrette e precise

Conoscenze generali e specifiche

Padronanza dei

contenuti

1

2

3

4

Assolutamente insufficiente

Parziale e non sempre corretta

Pienamente sufficiente

Ampia e approfondita

Valida, sicura ed arricchita da saperi personali

Capacità logiche e critiche

Elaborazione,

analisi e sintesi

1

2

3

Non sa esprimere giudizi personali né operare scelte proprie

Elabora ed analizza le scelte in maniera pienamente sufficiente

Esprime giudizi e scelte adeguati e criticamente motivati

Elabora, analizza e sintetizza in maniera autonoma ed efficace

VOTO FINALE ___________________

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20

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI SCIENZE NAT.-CHIMICA E GEOGRAFIA

indicatori descrittori voto

An

ali

zza

re

Eff

ettu

are

un

’ana

lisi

del

fen

om

eno

consi

der

ato

ric

ono

scen

do

e s

tabil

end

o d

elle

rel

azi

on

i

L1

Non analizza le situazioni proposte o le affronta in modo inadeguato e privo di organicità: cioè non

suddivide o non coglie le parti importanti e significative del fenomeno osservato, descrive in modo

generico e lacunoso e/o non riconosce gli aspetti quantitativi e qualitativi del fenomeno, e/o

analogie, e rapporti di causa ed effetto. Non evidenzia le relazioni e le connessioni o lo fa in

modo scorretto.

5

0-3

L2

Analizza in modo superficiale e affrettato le situazioni proposte o le affronta in modo generico e

scarsa organicità: cioè suddivide e coglie le parti importanti e significative del fenomeno

osservato ma descrive in modo approssimativo e incompleto e/o non riconosce tutta la rilevanza

degli aspetti quantitativi e qualitativi del fenomeno e/o analogie e rapporti di causa ed effetto.

Evidenzia solo le relazioni e le connessioni più elementari e scontate.

6

4-8

L3

Analizza le situazioni proposte o le affronta in modo adeguato, organico seppur con qualche

imprecisione: cioè suddivide e individua le parti importanti e significative del fenomeno osservato

con precisione ma non in profondità, descrive con completezza e riconosce nella sostanza

l’importanza degli aspetti quantitativi e qualitativi del fenomeno, le analogie e i rapporti di causa ed

effetto. Evidenzia le connessioni e lo fa in modo completo anche

se con qualche imprecisione.

7-8

9-13

L4

Analizza le situazioni proposte o le affronta in modo adeguato, preciso e con organicità: cioè

suddivide e individua con precisione e profondità le parti importanti e significative del fenomeno

osservato, lo descrive in modo completo e focalizzato e riconosce l’importanza degli aspetti

quantitativi e qualitativi del fenomeno, analogie e rapporti di causa ed effetto. Evidenzia le

connessioni in modo completo, accurato e preciso.

9-10

14-18

Indagare

att

rave

rso

la

fo

rmula

zione

di ip

ote

si,

sceg

lien

do

le

pro

ced

ure

ap

pro

pri

ate

e tra

endone

concl

usi

oni.

L1

Formula ipotesi errate e/o sconnesse con tutte le analisi e le relazioni individuate perché sceglie

procedure incongruenti, inadatte e fantasiose, e/o perché interpreta in modo scorretto i risultati;

giunge così a conclusioni immotivate, imprecise, slegate dalle procedure rispetto alle ipotesi da

dimostrare. Non costruisce e/o applica modelli interpretativi.

5

0-4

L2

Formula ipotesi parzialmente connesse con le analisi e le relazioni individuate perché sceglie

procedure non del tutto appropriate e/o perché interpreta con poca coerenza logica i risultati;

giunge così a conclusioni che sono solo in parte rispondenti alle ipotesi da dimostrare. Costruisce

e/o applica modelli interpretativi in modo approssimativo.

6

5-10

L3

Formula ipotesi connesse e coerenti con le analisi e le relazioni individuate perché sceglie

procedure appropriate e/o perché interpreta con coerenza logica i risultati; giunge a conclusioni

chiare e rispondenti alle ipotesi da dimostrare. Costruisce e/o applica modelli interpretativi in

modo appropriato.

7-8

11-16

L4

Formula ipotesi precise e coerenti con tutte le analisi e le relazioni individuate, cioè sceglie

procedure congruenti, appropriate e personali, interpreta correttamente i risultati, giunge così a

conclusioni adeguatamente motivate, precise, articolate e pertinenti rispetto alle ipotesi da

dimostrare. Costruisce e/o applica modelli interpretativi in modo preciso e appropriato.

9-10

17-21

Voto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

Punti 0-2 3-5 6-9 10-13 14-17 18-21 22-26 27-31 32-36 37-42 43-48 49-54 55-61 62-68 69-75

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21

Com

un

ica

re

Org

aniz

zare

info

rma

zio

ni ed

esp

rim

ersi

uti

lizz

an

do il

lin

gu

ag

gio

scie

nti

fico

sp

ecif

ico e

ad

egu

ato

al

conte

sto

co

mu

nic

ati

vo

L1

Organizza i contenuti di una comunicazione (grafici, tabelle, formule, schemi, mappe concettuali,

disegni...) in modo lacunoso e scorretto, utilizza il linguaggio scientifico specifico in modo

generico o inappropriato. Usa modalità espressive (verbali o grafiche), tempi e spazi comunicativi

in modo errato e/o impreciso senza considerare il contesto e gli obiettivi comunicativi. Non è in

grado di sintetizzare quantità di informazioni in modo da evidenziare quelle rilevanti e

significative.

5

0-4

L2

Organizza i contenuti di una comunicazione (grafici, tabelle, formule, schemi, mappe concettuali,

disegni...) con qualche grave imprecisione, utilizza il linguaggio scientifico in modo troppo

semplice e/o senza la dovuta proprietà e/o solo in parte completo. Usa solo alcune modalità

espressive (verbali o grafiche), tempi e spazi comunicativi in modo incerto e/o senza considerare il

contesto e gli obiettivi comunicativi. Sintetizza in modo frammentato senza evidenziare aspetti

rilevanti e significativi.

6

5-10

L3

Organizza i contenuti di una comunicazione (grafici, tabelle, formule, schemi, mappe

concettuali, disegni...) in modo chiaro ed adeguato, utilizza il linguaggio scientifico in modo

preciso e corretto, ma senza originalità. Usa modalità espressive (verbali o grafiche), tempi e

spazi comunicativi in modo adeguato e considerando il contesto e gli obiettivi comunicativi.

Sintetizza correttamente evidenziando alcuni aspetti rilevanti e significativi.

7-8

11-16

L4

Organizza i contenuti di una comunicazione (grafici, tabelle, formule, schemi, mappe

concettuali, disegni...) in modo chiaro e completo, utilizza il linguaggio scientifico specifico in

modo appropriato, preciso, personale ed originale. Usa modalità espressive (verbali o grafiche),

tempi e spazi comunicativi con padronanza, in modo efficace, originale e in una forma ottimale

considerando il contesto e gli obiettivi comunicativi. Sintetizza quantità di informazioni in modo

chiaro ed esauriente evidenziando tutti gli aspetti rilevanti e significativi.

9-10

17-21

Tra

sfer

ire

Tra

sfer

ire

model

li

a

d a

ltri

conte

sti

L1

Non è in grado di trasferire nemmeno in contesti simili: non pianifica, cioè non identifica e/o

identifica in modo scorretto le strategie per utilizzare sistematicamente una varietà di informazioni

e/o metodologie relative al contesto analizzato e/o all’obiettivo da raggiungere; non sa trarre

conclusioni applicative e/o trae conclusioni applicative inadeguate e non fa previsioni e/o fa

previsioni errate sui risultati; non valuta e/o valuta in modo inefficace e scorretto i processi attuati

in relazione agli obiettivi prefissati così non riesce ad individuare i punti deboli e quelli forti delle

attività svolte e mettere in campo eventuali correttivi.

5

0-3

L2

Trasferisce con difficoltà e solamente in contesti simili: pianifica parzialmente, cioè identifica in

modo superficiale e inadeguato le strategie per utilizzare sistematicamente una varietà di informazioni e/o metodologie relative al contesto analizzato e/o all’obiettivo da raggiungere; trae

conclusioni applicative affrettate e/o approssimative e fa previsioni scorrette sui risultati; valuta

con alcune gravi imprecisioni i processi attuati in relazione agli obiettivi prefissati così riesce solo

in parte ad individuare i punti deboli e quelli forti delle attività svolte e mettere in campo eventuali

correttivi.

.

6

4-7

L3

Generalizza e trasferisce le strategie più consone in altri contesti, anche diversi:

pianifica attentamente, cioè identifica in modo adeguato le strategie per utilizzare

sistematicamente una varietà di informazioni e/o metodologie relative al contesto analizzato e/o all’obiettivo da raggiungere; trae conclusioni corrette ma non originali e fa previsioni

mediamente corrette sui risultati; Valuta in modo efficace i processi attuati in relazione agli

obiettivi prefissati così da individuare i punti deboli e quelli forti delle attività svolte e mettere in

campo eventuali correttivi.

7-8

8-11

L4

Astrae, generalizza e trasferisce le strategie migliori in altri contesti o situazioni nuove:

pianifica in modo attento e riflessivo, cioè identifica correttamente le strategie più adatte per utilizzare sistematicamente una varietà di informazioni e/o metodologie relative al contesto

analizzato e/o all’obiettivo da raggiungere; è così in grado di trarre conclusioni applicative

interessanti e personali e fare previsioni corrette sui risultati; valuta in modo efficace e originale i

processi attuati in relazione agli obiettivi prefissati così da individuare i punti deboli e quelli forti

delle attività svolte e mettere in campo eventuali correttivi.

9-10

12-15

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22

Voto 1 2 3 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 8 9 10

Punti 0-5 6-13 14-17 18-21 22-26 27-31 32-36 37-42 43-48 49-54 55-61 62-68 69-75

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23

Indicatori Descrittori punti

Elaborazione del disegno (comprensione testo)

Completa

Incompleta (parziale)

Superficiale

3 2 1

Esecuzione Corretta

Superficiale

Inesatta

3 2 1

Correttezza grafica, lettere, indicazioni e scritte

Ordinata e precisa

Con talune imperfezioni

Scorretta

3 2 1

Capacità creativa ( originalità) 1

Punteggio complessivo totale

………

Griglia di valutazione degli elaborati grafici

Alunno…………………………………….

Classe……….. Sez……….. Data……………..…..

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24

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE - GRIGLIA DI VALUTAZIONE ALUNNI

PARTECIPAZIONE AL

DIALOGO EDUCATIVO

INTERESSE ED IMPEGNO

CONOSCENZA DEGLI

ARGOMENTI TRATTATI

CAPACITA’ DI CONCENTRAZIO

NE ED AUTOCONTROLL

O

COMPETENZE

MOTORIE E SPORTIVE

VALUTAZIONI

Motivazione, assunzione di

ruoli ed incarichi

Continuità, disponibilità ad organizzare ed eseguire con puntualità

Conoscenza delle caratteristiche

teoriche e tecnico-tattiche degli argomenti

trattati

Autonomia, autocontrollo,

responsabilità e fair play

Livello di Abilità

motorie e sportive acquisite

IN DECIMI

COSTRUTTIVO

LODEVOLE APPROFONDITA ELEVATA ECCELLENT

I 9 - 10

ATTIVA APPREZZABILE OTTIMA ATTENTA E

SICURA RILEVANTI 8

COSTANTE DISCRETO BUONA BUONA SICURE 7

DISPERSIVA SETTORIALE ACCETTABILE SUFFICIENTE ADEGUATE 6

INSUFFICIENTE

LIMITATO NON ADEGUATA LIMITATA PARZIALI 5

SCARSA SCARSO CARENTE SCARSA INADEGUAT

E 3 - 4

ASSENTE INESISTENTE ASSENTE NULLA ASSENTI 1 - 2

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25

GRIGLIA DI VALUTAZIONE COLLOQUIO

Studente…………….……………………..

VOTO ...……….

CONOSCENZE

Voto CAPACITA’ Voto COMPETENZE Voto

Nessuna conoscenza 1 Assenza delle capacità

richieste

1 Assenza dei requisiti 1

Assenza quasi totale di conoscenze

2 Assenza delle capacità richieste 2 Assenza dei requisiti 2

Conoscenza

gravemente lacunosa

degli argomenti

3

Difficoltà ad organizzare un

discorso anche semplice e

mnemonico, gravi difficoltà

nella gestione del colloquio

3

Espressione impropria, analisi

scorretta

3

Conoscenza lacunosa

di aspetti essenziali

degli argomenti

4

Abilità solo mnemonica,

difficoltà nella gestione del

colloquio, anche se guidato

dall’insegnante

4

Uso scorretto del linguaggio

specifico, errori che pregiudicano

la comprensione

4

Conoscenza

superficiale degli

argomenti

5

Abilità prevalentemente

mnemonica, gestione del

colloquio che richiede

opportuna guida

dell’insegnante

5

Espressione semplice e talvolta

impropria, analisi approssimativa

nel metodo

5

Conoscenza degli aspetti essenziali degli

argomenti

6

Abilità prevalentemente mnemonica, pur con una certa

capacità di sintesi e di analisi,

gestione del colloquio con una

certa autonomia

6

Espressione chiara, ma semplice; analisi svolta con qualche carenza

quantitativa o qualitativa, ma

generale competenza sugli aspetti

essenziali

6

Conoscenza completa

ma non approfondita

degli argomenti

7

Capacità di approfondimento

più analitica, o viceversa più

sintetica, corretta gestione del

colloquio

7

Espressione appropriata, ma non

sempre rigorosa; analisi svolta

con sicurezza, ma con alcune

imprecisioni

7

Conoscenza completa

ed approfondita degli

argomenti

8

Equilibrata presenza di analisi e

sintesi nella rielaborazione,

gestione del colloquio con

padronanza

8

Espressione appropriata, analisi

svolta con rigore

8

Conoscenza ampia ed

approfondita degli

argomenti con riflessioni personali

9

Solida capacità di collegamento

e di critica rielaborazione

personale, disinvolta gestione del colloquio

9

Espressione fluida ed uso preciso

del lessico specifico della

disciplina, analisi svolta con completa padronanza

9

Conoscenza molto

ampia ed approfondita

degli argomenti con

riflessioni ed

approfondimenti

personali

10

Ottima capacità di

collegamento e di critica

rielaborazione personale, ottima

gestione del colloquio

10

Espressione molto fluida ed uso

estremamente preciso del lessico

specifico della disciplina, analisi

svolta con completa padronanza e

con originalità

10

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26

VALUTAZIONE della TERZA PROVA

Candidato ………………...................................…………… classe……………………………

DESCRITTORI LIVELLI Punteggio Materia 1 Materia 2 Materia 3 Materia 4

A

Conoscenza

(dei contenuti, dei concetti, dei principi)

Completa e approfondita

6

Completa 5

Corretta ed essenziale

4

Superficiale e frammentaria

2/3

Insufficiente 1

B

Competenza (uso del mezzo espressivo, messa a fuoco dell'argomento, organizzazione dei dati e delle informazioni)

Sicura ed efficace 6

Sicura 5

Corretta 4

Incerta 2/3

Insufficiente 1

C

Capacità di

sintesi e originalità

Sintesi coerente ed autonoma

3

Sintesi parziale 2

Sintesi carente 1

Punteggio parziale

VOTO FINALE ATTRIBUITO (media dei punteggi parziali) _____________________________/15

Tabella di conversione in decimi del punteggio espresso in quindicesimi

Punti 1/15 corrisponde a 1/10

Punti 2/15 corrisponde a 1/10

Punti 3/15 corrisponde a 1/10

Punti 4/15 corrisponde a 1/10

Punti 5/15 corrisponde a 2/10

Punti 6/15 corrisponde a 3/10

Punti 7/15 corrisponde a 3,5/10

Punti 8/15 corrisponde a 4/10

Punti 9/15 corrisponde a 5/10

Punti 10/15 corrisponde a 6/10

Punti 11/15 corrisponde a 7/10

Punti 12/15 corrisponde a 7,5/10

Punti 13/15 corrisponde a 8/10

Punti 14/15 corrisponde a 9/10

Punti 15/15 corrisponde a 10/10

Veroli, ____________

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27

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO DI FILOSOFIA

Studente…………………..……………………………………………………………………………………….classe………………………..data……………………………..

Voto in decimi e giudizio sintetico corrispondente

INDICATORI 0-3 Gravement

e insufficient

e

4 insufficient

e

5 mediocre

6 sufficiente

7 Discreto

8 Buono

9 ottimo

10 eccellente

Somma dei punteggi parziali

1- Conoscenza dei temi e problemi affrontati

2- Conoscenza dei termini e concetti specifici

3- Capacità di esposizione degli argomenti in modo pertinente, corretto e coerente

4- Capacità di analizzare il testo filosofico (indentificare i termini specifici, enucleare le idee centrali, individuare la struttura portante delle procedure argomentative)

5- Competenza nell’individuare analogie e differenze tra concetti e modelli diversi

6 – Competenza nell’esprimere giudizi critici in modo pertinente e argomentato

VOTO COMPLESSIVO (ottenuto sommando i punteggi relativi agli indicatori prescelti e dividendo per il numero degli indicatori utilizzati, arrotondando se necessario)

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28

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO DI STORIA

Studente………………………………………………………………………………………………………. classe……………..………………… data……………………………….

Voto in decimi e giudizio sintetico corrispondente

indicatori 0-3 Gravemente insufficiente

4 insufficiente

5 mediocre

6 sufficiente

7 Discreto

8 Buono

9 ottimo

10 eccellente

Somma dei punteggi parziali

1- Conoscenza degli eventi e dei processi

2- Conoscenza dei processi nelle coordinate spazio-temporali

3- Saper esporre gli argomenti in modo pertinente, corretto e coerente

4- Saper individuare i rapporti sincronici e diacronici

5- Saper compiere operazioni relative all’analisi delle fonti e della storiografia

6 – Saper problematizzare le conoscenze

VOTO COMPLESSIVO (ottenuto sommando i punteggi relativi agli indicatori prescelti e dividendo per il numero degli indicatori utilizzati, arrotondando se necessario)

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Allegato n. 8 Obiettivi minimi disciplinari

IL DISEGNO E LA STORIA DELL’ARTE NEL BIENNIO

(Indirizzo Scientifico*, Linguistico, Socio-Psico-Pedagogico)

riferimento: ASSE DEI LINGUAGGI

COMPETENZE ◄ ABILITA’/ CAPACITA’ CONOSCENZE

Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico

Riconoscere ed apprezzare le opere d’arte prese in esame

Conoscere e rispettare i beni culturali ed ambientali, a partire anche dal proprio territorio

Usare in modo appropriato alcuni termini del linguaggio

visivo

Usare con discreta autonomia gli strumenti tecnici di supporto nella esecuzione di elaborati grafici

Ordinata esecuzione di semplici lavori grafici

Elementi fondamentali per la lettura di un’opera d’arte (pittura, architettura, scultura...)

Alcune delle principali forme di espressione artistica

Conoscere alcuni termini

del linguaggio visivo

Basilari sistemi di rappresentazione grafica (proiezione ortogonale, assonometria, prospettiva e a mano libera)

(*) Per la piena e concreta attuazione della normativa di riferimento, per una più omogenea ripartizione del monte orario tra i vari indirizzi, si reitera la richiesta dei docenti che operano nell’indirizzo scientifico di ordinamento, di portare a 2 le ore di insegnamento del disegno e della storia dell’arte già a partire dal primo anno di corso, riducendo le 3 ore del 2° anno di corso. Livelli minimi di competenze (biennio)

conoscere ed usare con sufficiente autonomia gli strumenti ed i sistemi di rappresentazione grafica

saper collocare nello spazio e nel tempo le opere d’arte delle correnti artistiche studiate

aver sviluppato sufficienti capacità di osservazione e di analisi di un’opera d’arte

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30

IL DISEGNO E LA STORIA DELL’ARTE NEL TRIENNIO

(Indirizzo Scientifico, Linguistico, Socio-Psico-Pedagogico)

COMPETENZE ◄ ABILITA’/ CAPACITA’ CONOSCENZE

Utilizzare gli strumenti fondamentali per acquisire interesse profondo verso il patrimonio artistico, fondato sulla consapevolezza del suo valore estetico,

storico e culturale

Riconoscere gli aspetti specifici e le relazioni storico-sociali e culturali entro le quali si forma e si esprime l’opera d’arte

Potenziamento delle conoscenze e del rispetto dei beni culturali

Utilizzare una terminologia specifica

Autonomia nell’uso della strumentazione tecnica e dei

sistemi di rappresentazione grafica.

Ordinata esecuzione dei lavori grafici

Elementi costitutivi dell’opera d’arte

Principali forme di espressione artistica

Conoscere i termini del linguaggio visivo

Conoscere sistemi basilari di rappresentazione grafica (proiezione ortogonale, assonometrica, prospettiva, disegno a mano libera, C.A.D. e Computer grafica)

Livelli minimi di competenze (triennio)

▪ conoscere ed utilizzare correttamente i sistemi di rappresentazione grafica ▪ aver acquisito sufficienti capacità a comprendere e valutare una varietà di opere d’arte ▪conoscere ed utilizzare correttamente la terminologia inerente gli argomenti trattati

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31

Obiettivi DIRITTO ED ECONOMIA (primo biennio)

Diritto

Al termine del percorso lo studente deve essere in grado di utilizzare il linguaggio giuridico essenziale e comprende

i concetti fondamentali della disciplina giuridica. Egli deve saper confrontare il diritto, scienza delle regole giuridiche, con le altre norme, sociali ed etiche, e riconoscere i principi sui quali si fonda la produzione delle norme

nel passaggio dalle civiltà antiche a quelle moderne. Deve conoscere i principi fondamentali della Costituzione

italiana, gli organi costituzionali e l’assetto della forma di governo del nostro paese.

Economia

Al termine del biennio lo studente deve conoscere i fondamentali elementi teorici costitutivi dell’economia politica e comprende la natura dell’economia come scienza delle decisioni di soggetti razionali che vivono in società. Deve essere in grado di comprendere la dinamica delle attività della produzione e dello scambio di beni e di servizi e al tempo stesso prende in considerazione le dimensioni etiche, psicologiche e sociali dell’agire umano, che influiscono

sull’uso delle risorse materiali ed immateriali

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32

Obiettivi minimi Lingua straniera CLASSE PRIMA Ascolto

Comprendere il senso generale di un brano ascoltato; riconoscere parole familiari ed espressioni molto semplici e di uso frequente relative alla sfera quotidiana; afferrare informazioni essenziali in messaggi brevi, semplici e chiari. Lettura

Leggere testi brevi e semplici e trovare informazioni specifiche in materiale di uso quotidiano e di carattere personale Produzione orale e iterazione Interagire con l’interlocutore in semplici conversazioni funzionali al contesto ed alla situazione comunicativa; descrivere con frasi semplici in modo chiaro e comprensibile nonostante qualche errore di pronuncia e /o grammatica . Produzione scritta

Scrivere semplici testi su argomenti riguardanti il contesto quotidiano sufficientemente coerenti e corretti dal punto di vista grammaticale e lessicale Conoscenze

Conoscere il lessico e le strutture grammaticali di base relativi al contesto quotidiano (corrispondenti ai livelli A1 e A2 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue

straniere) Conoscere aspetti della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studia la lingua CLASSE SECONDA Ascolto

Comprendere il senso generale di testi e messaggi orali e coglierne gli elementi essenziali; Lettura

Comprendere il senso generale di testi e messaggi scritti e coglierne gli elementi essenziali Produzione orale e iterazione Interagire con l’interlocutore in semplici conversazioni funzionali al contesto ed alla situazione comunicativa; usare espressioni per soddisfare bisogni di tipo concreto; esprimere semplici

opinioni personali; esprimersi in modo chiaro e comprensibile nonostante qualche errore di pronuncia e /o grammatica . Produzione scritta

Scrivere semplici testi su argomenti riguardanti il contesto quotidiano sufficientemente coerenti e corretti dal punto di vista grammaticale e lessicale; esprimere semplici opinioni personali Conoscenze

Conoscere il lessico e le strutture grammaticali di base appropriati al contesto e alle varie situazioni quotidiane Conoscere elementi di cultura e civiltà

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CLASSE TERZA Ascolto

Capire gli elementi principali in un discorso in lingua standard su argomenti noti e familiari, purché il discorso sia lento e chiaro Lettura

Capire testi scritti di uso corrente legati alla sfera quotidiana e personale; comprendere semplici testi scritti di tipo letterario e di attualità. Produzione orale e interazione

Interagire in modo semplice con l’interlocutore – l’interlocutore parla lentamente e in modo

chiaro- su argomenti noti; descrivere esperienze, avvenimenti e impressioni e raccontare una storia (la trama di un libro o di un film) anche con qualche errore di pronuncia e /o grammatica. Produzione scritta

Produrre semplici testi scritti, adeguati ai diversi contesti di tipo descrittivo, espositivo e argomentativo; produrre semplici analisi testuali guidate e brevi elaborati di contenuto storico-letterario sufficientemente coerenti e corretti. Conoscenze

Consolidare e ampliare le strutture morfosintattiche di base (corrispondenti al livello B1 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue straniere) Conoscere: alcuni elementi di cultura e civiltà relativi ai paesi di cui si studia la lingua; gli elementi essenziali dei generi letterari; alcune opere e autori rappresentativi dei periodi studiati e il contesto storico-sociale in cui sono inserite. CLASSE QUARTA Ascolto

Comprendere una varietà di messaggi orali in contesti differenziati trasmessi attraverso diversi canali Lettura

Comprendere ed analizzare testi scritti di varia natura (compresi i testi letterari) Produzione orale e interazione

Produrre testi chiari ed adeguati al contesto e all’interlocutore di tipo descrittivo, espositivo ed argomentativo; interagire in diverse situazioni quotidiane con una certa disinvoltura Produzione scritta

Produrre testi adeguati al contesto e all’interlocutore, di tipo descrittivo, espositivo ed argomentativo su diversi argomenti sufficientemente chiari e corretti. Conoscenze

Conoscere gli elementi essenziali dei generi letterari e del loro contesto storico-sociale, alcune opere e autori rappresentativi dei periodi studiati e il contesto storico-sociale in cui sono inseriti Consolidare le funzioni linguistiche, le strutture grammaticali e sintattiche e le aree lessicali necessarie per raggiungere livelli accettabili di competenza comunicativa

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CLASSE QUINTA Ascolto

Capire gli elementi principali in un discorso in lingua standard su vari argomenti Lettura

Capire testi scritti di uso corrente legati alla sfera quotidiana e personale; leggere e trovare informazioni specifiche in materiale di uso quotidiano Produzione orale e interazione

Produrre testi chiari ed adeguati al contesto e all’interlocutore, con accettabile correttezza formale; interagire in diverse situazioni quotidiane con una certa disinvoltura. Produzione scritta

Produrre testi appartenenti a varie tipologie testuali relativi ad argomenti che siano familiari o di interesse personale; redigere analisi di testi letterari Conoscenze

Conoscere lessico, strutture grammaticali, sintattiche e testuali più complesse ed articolate,

appropriate ai diversi usi e situazioni (corrispondenti almeno al livello B1 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue straniere); Conoscere gli elementi essenziali dei generi letterari, alcune opere e autori rappresentativi del periodo di riferimento; conoscere il contesto storico-sociale in cui sono inserite le opere studiate.

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Obiettivi minimi di Matematica, biennio

Classe

Liceo scientifico Liceo Linguistico/ Scienze umane

I

Conoscere ed applicare le proprietà delle operazioni negli insiemi numerici N, Z, Q;

eseguire calcoli letterali con applicazione diretta delle regole;

risolvere equazioni di 1° grado intere e fratte;

dimostrare le più importanti proprietà delle figure geometriche piane;

risolvere problemi di geometria sintetica, con applicazione immediata dei teoremi studiati;

rappresentare dati sotto forma di tabelle e di grafici;

riconoscere tipi di relazione e proprietà delle relazioni;

riconoscere i vari tipi di funzioni;

riconoscere e rappresentare i grafici della proporzionalità diretta, inversa, quadratica e della dipendenza lineare;

comprendere ed utilizzare un linguaggio disciplinare semplice, ma corretto.

Conoscere ed applicare le proprietà delle operazioni negli insiemi numerici N, Z, Q;

eseguire calcoli letterali con applicazione diretta delle regole;

risolvere equazioni di 1° grado intere;

dimostrare le più importanti proprietà delle figure geometriche piane;

risolvere problemi di geometria sintetica, con applicazione immediata dei teoremi studiati;

rappresentare dati sotto forma di tabelle e di grafici;

riconoscere tipi di relazione e proprietà delle relazioni;

riconoscere i vari tipi di funzioni;

riconoscere e rappresentare i grafici della proporzionalità diretta, inversa, quadratica e della dipendenza lineare;

comprendere ed utilizzare un linguaggio disciplinare semplice, ma corretto.

II

Eseguire calcoli in R con applicazione diretta delle regole;

risolvere equazioni numeriche e letterali di 1° e 2° grado;

risolvere disequazioni di 1° e 2° grado , disequazioni frazionarie e sistemi di disequazioni ;

risolvere equazioni di grado superiore al secondo;

risolvere equazioni e disequazioni con il valore assoluto;

risolvere sistemi lineari di due equazioni in due incognite;

dimostrare le più importanti proprietà delle figure geometriche piane;

risolvere un problema sintetico con applicazione diretta di teoremi;

risolvere semplici problemi di 1° e 2° grado;

risolvere semplici problemi su rette e segmenti nel piano cartesiano;

rappresentare dati sotto forma di tabelle e di grafici;

calcolare la probabilità di semplici eventi aleatori.

risolvere equazioni numeriche e letterali di 1° grado;

risolvere disequazioni di 1°, disequazioni frazionarie e sistemi di disequazioni;

risolvere sistemi lineari di due equazioni in due incognite;

dimostrare le più importanti proprietà delle figure geometriche piane;

risolvere un problema sintetico con applicazione diretta di teoremi;

risolvere semplici problemi di 1°grado;

risolvere semplici problemi su rette e segmenti nel piano cartesiano;

rappresentare dati sotto forma di tabelle e di grafici;

calcolare la probabilità di semplici eventi aleatori;

risolvere semplici operazioni con i radicali.

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Obiettivi minimi di Matematica, triennio Classe Liceo scientifico Liceo Linguistico/ Scienze

umane

III

Saper riconoscere, interpretare e rappresentare nel

piano cartesiano funzioni lineari;

assimilare il concetto di luogo geometrico e determinare le equazioni delle coniche, considerate come luoghi geometrici;

riconoscere le equazioni delle diverse coniche ed individuarne le condizioni specifiche;

determinare l’equazione di una conica che verifica

determinate condizioni;

riconoscere la posizione relativa di una retta e di una conica, in particolare sapere applicare le condizioni di tangenza di una retta ad una conica;

saper risolvere problemi con rette e coniche;

saper risolvere equazioni e disequazioni algebriche

(di grado superiore al secondo, irrazionali, con i valori assoluti);

riconoscere una funzione;

riconoscere le principali caratteristiche di una

funzione;

operare nel piano cartesiano con le principali trasformazioni;

operare con progressioni aritmetiche e geometriche;

acquisire il concetto e le proprietà dei logaritmi;

saper riconoscere e rappresentare le funzioni esponenziale e logaritmiche;

acquisire le tecniche per la risoluzione di equazioni e disequazioni esponenziali e logaritmiche.

Saper risolvere equazioni e

disequazioni di 2° grado;

saper riconoscere, interpretare e rappresentare le equazioni canoniche delle coniche;

assimilare il concetto di luogo geometrico;

conoscere le proprietà della

circonferenza e del cerchio.

acquisire la capacità di tradurre in forma algebrica semplici problemi;

dimostrare le più importanti proprietà delle figure geometriche piane

IV

Conoscere le funzioni goniometriche e le loro principali proprietà;

conoscere e operare con le formule goniometriche;

risolvere equazioni e disequazioni goniometriche;

conoscere le relazioni fra lati e angoli di un triangolo rettangolo;

conoscere i teoremi fondamentali sui triangoli;

saper risolvere problemi di trigonometria;

conoscere gli elementi fondamentali della geometria solida;

calcolare aree e volumi di solidi notevoli;

appropriarsi del concetto di probabilità classica, statistica, soggettiva, assiomatica;

calcolare la probabilità di eventi semplici.

Conoscere le funzioni goniometriche e le loro principali proprietà;

saper risolvere semplici equazioni e disequazioni goniometriche;

conoscere i teoremi fondamentali sui

triangoli e saperli utilizzare per la risoluzione di semplici problemi;

acquisire il concetto e le proprietà dei logaritmi;

saper riconoscere e rappresentare le

funzioni esponenziali, logaritmiche e trigonometriche.

V

Consolidare il concetto di funzione;

saper determinare il dominio di funzioni razionali, irrazionali e trascendenti;

acquisire il concetto di limite e di derivata;

conoscere le regole di derivazione delle funzioni e saperle utilizzare;

conoscere i teoremi per lo studio di funzioni e saperli utilizzare;

saper studiare e rappresentare funzioni reali di

variabile reale;

acquisire i concetti di integrale indefinito e definito, con qualche applicazione;

saper risolvere semplici equazioni differenziali

applicare modelli matematici alla fisica

Consolidare il concetto di funzione;

saper determinare il dominio di funzioni razionali, irrazionali e trascendenti;

acquisire il concetto di limite e di

derivata;

conoscere le regole di derivazione delle funzioni e saperle utilizzare;

saper rappresentare graficamente funzioni semplici;

conoscere i teoremi per lo studio di

funzioni e saperli utilizzare;

conoscere e utilizzare elementi di statistica e probabilità.

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Obiettivi minimi di Fisica, biennio Class

e Liceo scientifico

I

Conoscere il concetto di grandezza fisica, misura di una grandezza fisica, il Sistema Internazionale, l’intervallo di tempo, la lunghezza, l’area, il volume, la massa, la densità;

utilizzare strumenti matematici quali: i rapporti, le proporzioni, le percentuali, i grafici, la proporzionalità diretta, la proporzionalità inversa, le potenze del 10;

conoscere le proprietà degli strumenti di misura, l’incertezza, le cifre significative, la notazione

scientifica, l’incertezza nelle misure indirette;

conoscere i concetti di forza, la misura delle forze, i vettori e le grandezze vettoriali, operazioni con i vettori, la forza peso e la massa, la forza di attrito, la forza elastica;

descrivere l’equilibrio del punto materiale e del corpo rigido, le leve, l’equilibrio su un piano inclinato;

conoscere i concetti di pressione, la legge di Stevino, la spinta di Archimede, la pressione

atmosferica;

esprimere in modo chiaro gli argomenti appressi;

saper risolvere semplici problemi sugli argomenti svolti.

II

Acquisire i concetti di sistema di riferimento, moto, velocità e accelerazione;

conoscere le equazioni orarie del moto rettilineo uniforme e del moto uniformemente accelerato;

utilizzare i diagrammi spazio tempo e velocità tempo;

moto circolare uniforme

illustrare i principi della dinamica, esemplificandoli con modelli opportuni;

la temperature e le scale termometriche

equazione fondamentale della termologia e calore specifico

esprimere in modo chiaro gli argomenti appresi;

saper risolvere semplici problemi sugli argomenti svolti.

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Obiettivi minimi di Fisica, triennio

Liceo scientifico Liceo Linguistico/ Scienze umane

III

Conoscere i concetti di lavoro ed energia;

conoscere i principi di conservazione della quantità di moto e dell’energia, avendo consapevolezza del loro significato;

dinamica rotazionale e il principio di conservazione del momento angolare;

legge della gravitazione universale;

conoscere le leggi dei gas;

conoscere i principi della termodinamica e saperli applicare ad alcune trasformazioni particolari;

conoscere il concetto di macchina termica e

descriverne il funzionamento;

sapersi esprimere con linguaggio adeguato alla disciplina;

saper risolvere problemi sugli argomenti svolti.

Conoscere i concetti di grandezza fisica, misura di

una grandezza fisica, il Sistema Internazionale, l’intervallo di tempo, la lunghezza, l’area, il volume, la massa, la densità;

conoscere il concetto di vettore e di grandezza vettoriale e saper risolvere le operazioni con i vettori

conoscere il concetto di forza, la forza peso e la massa e la forza elastica;

conoscere le condizioni di equilibrio del punto

materiale e del corpo rigido, le leve, l’equilibrio su un piano inclinato;

conoscere il concetto di pressione, la legge di Stevino, la spinta di Archimede, la pressione atmosferica

conoscere le leggi fondamentali della cinematica della

dinamica

saper risolvere semplici problemi sugli argomenti svolti.

IV

Moto armonico

saper descrivere un’onda armonica tramite i suoi parametri specifici e l’equazione caratteristica;

saper descrivere i principali fenomeni

caratteristici di un’onda;

saper descrivere i fenomeni di riflessione e rifrazione della luce (ottica geometrica);

conoscere i concetti e le definizioni di campo e

potenziale elettrostatici;

conoscere le principali caratteristiche del campo elettrostatico (teorema di Gauss) e saperle tradurle con espressioni matematiche opportune;

saper descrivere e analizzare quantitativamente circuiti elettrici in corrente continua;

conoscere il concetto e la definizione di campo

magnetico;

sapersi esprimere con linguaggio adeguato alla disciplina.

Conoscere i concetti di lavoro, energia e quantità di moto

conoscere i principi di conservazione dell’energia e della quantità di moto

conoscere i concetti di temperatura e calore;

conoscere le leggi dei gas;

conoscere i principi della termodinamica e saperli

applicare ad alcune trasformazioni particolari;

saper descrivere i fenomeni di riflessione e rifrazione della luce (ottica geometrica);

V

Conoscere e saper descrivere il fenomeno

dell’induzione elettromagnetica; illustrandolo con esempi opportuni e tramite le equazioni caratteristiche

applicazione dell’induzione elettromagnetica alle macchine elettriche

conoscere e classificare le onde elettromagnetiche;

conoscere e interpretare la relatività ristretta;

conoscere e interpretare i concetti base della meccanica quantistica: il corpo nero, i livelli energetici dell’atomo Idrogeno, l’effetto fotoelettrico

conoscere il significato del principio di

indeterminazione;

sapersi esprimere con linguaggio adeguato alla disciplina;

saper risolvere problemi sugli argomenti svolti;

Conoscere il concetto di carica elettrica e descrivere i

fenomeni di elettrizzazione;

conoscere la legge di Coulomb e confrontarla con la legge di gravitazione universale

conoscere i concetti e le definizioni di campo e potenziale elettrostatici;

conoscere le principali caratteristiche del campo

elettrostatico (teorema di Gauss)

saper descrivere e analizzare quantitativamente qualche semplice circuito elettrico in corrente continua;

conoscere il concetto e la definizione di campo

magnetico;

saper illustrare il fenomeno dell’induzione elettromagnetica;

descrivere a livello qualitativo quali sono gli sviluppi della fisica moderna;

saper risolvere semplici problemi sugli argomenti

svolti

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Geostoria

(1^ biennio)

Nuclei fondanti: collocazione spaziale e temporale degli eventi storici.

Conoscenza delle relazioni esistenti tra economia, ambiente e società, degli squilibri tra le varie zone del mondo e delle diversità culturali.

Competenze Abilità/Capacità Conoscenze

Saper collocare gli eventistorici nel tempo e nello spazio. Saper cogliere i rapporti di causa- effetto. Saper individuare il rapporto di interazione tra ambiente fisico e società umana. Saper riconoscere il valore e l'importanza della tutela del patrimonio culturale e ambientale. Saper cogliere e sviluppare, attraverso la riflessione sulle discipline, l'identità di cittadino responsabile e consapevole. Saper utilizzare il lessico e i contenuti delle discipline nella produzione di testi orali e scritti.

Saper esporre i contenuti appresi in modo adeguato, con chiarezza e coerenza, utilizzando il lessico specifico. Riconoscere i principali fenomeni storici e le coordinate spazio-temporali che li determinano. Comprendere il concetto di cambiamento e di divenire storico anche in relazione alla propria esperienza personale. Leggere differenti fonti (letterarie, iconografiche, documentarie, cartografiche) ricavandone informazioni per confrontare le diverse epoche e le differenti aree geografiche.

Conoscere i principali eventi caratterizzanti la storia antica e medievale sotto il profilo politico-militare, socio-economico, religioso e artistico. Conoscere e comprendere i principali fenomeni geografici e geoantropici. Conoscere le principali problematiche ambientali, economiche, politico-sociali e culturali del pianeta. Conoscere il linguaggio e gli strumenti specifici della disciplina.

Standard essenziali di apprendimento

Competenze Conoscenze

Saper collocare correttamente un evento o un fenomeno nel tempo e nello spazio. Saper descrivere un fatto o un periodo storico nelle sue linee essenziali. Saper cogliere semplici nessi causali e relazioni tra gli eventi. Saper utilizzare in modo corretto, pur con qualche incertezza, il lessico storiografico di base.

Conoscere i principali avvenimenti dei periodi presi in esame. Conoscere le caratteristiche fisiche dei continenti in esame e le problematiche più rilevanti del mondo contemporaneo.

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Italiano e latino

Nuclei fondanti: Ascolto, lettura, comunicazione orale, produzione orale e scritta. Potenziamento della morfologia e della sintassi italiana.

Acquisizione dei fondamenti della lingua latina.

Italiano

(1° biennio)

Competenze Abilità/Capacità Conoscenze

Saper utilizzare le conoscenze linguistico-espressive in rapporto alle varie situazioni comunicative.

Saper ascoltare, leggere e interpretare un testo cogliendone gli elementi essenziali. Saper distinguere e riprodurre le caratteristiche peculiari di testi di diversa tipologia. Saper distinguere le caratteristiche peculiari di un testo narrativo e poetico. Saper fare collegamenti e confronti all'interno di testi, contestualizzandoli e fornendone un'intepretazione personale che affini gradualmente

capacità valutativa e critica.

Comprendere messaggi orali e testi scritti di varia natura. Produrre sia oralmente che per iscritto, in modo coerente e coeso, testi

differenti a seconda dello scopo e del destinatario, utilizzando consapevolmente e correttamente le norme che regolano il funzionamento della lingua. Redigere semplici testi argomentativi. Produrre testi strumentali utili allo studio di ogni disciplina (appunti, brevi sintesi, schemi, mappe concettuali). Rielaborare i contenuti appresi in modo personale e critico, ampliando l'uso del lessico.

Sviluppare l'analisi testuale di un testo narrativo individuandone le caratteristiche principali. Sviluppare l'analisi testuale di untesto poetico riconoscendone gli elementi costitutivi ed individuandone le strutture metrico-formali che lo compongono. Stabilire relazioni di confronto tra i testi studiati.

Consolidamento della conoscenza delle norme ortografiche e morfosintattiche. Conoscenza delle strutture

linguistiche italiane intese come naturale evoluzione della lingua latina. Arricchimento del bagaglio lessicale. Comunicazione e funzione della lingua. Caratteristiche del testo narrativo. Conoscenza dei vari livelli dell'analisi testuale di un testo poetico. Conoscenza delle diverse tipologie testuali ed individuazione delle norme

che regolano il testo argomentativo. Lettura (il più ampia possibile), analisi e commento de “I Promessi sposi”. Alla fine del primo biennio, lo studente si accosterà, attraverso alcune letture di testi, alle prime espressioni della letteratura italiana: la poesia religiosa, la lirica siciliana, la poesia toscana prestilnovistica.

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Standard essenziali di apprendimento

Competenze Conoscenze

Comprendere testi scritti e orali di varia

natura, individuandone e sintetizzandone il contenuto fondamentale. Saper legger un testo narrativo cogliendone gli elementi essenziali. Saper produrre testi scritti coerenti e aderenti alle consegne applicando le regole grammaticali e sintattiche senza commettere gravi e diffusi errori di ortografia. Saper usare un lessico semplice ma

appropriato.

Conoscere l'ortografia, l'analisi logica, i

principali elementi morfologici e le principali strutture sintattiche della lingua italiana. Conoscere le caratteristiche del testo narrativo. Conoscere le principali caratteristiche ed il significato fondamentale della storia e dei personaggi dell'Iliade, dell' Odissea e dell'Eneide. Conoscere le caratteristiche ed il significato

fondamentale della storia e dei personaggi de “I Promessi sposi”. Conoscere le tecniche concernenti la realizzazione del riassunto, della descrizione e dell'analisi del testo narrativo.

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Latino

(1° biennio)

Competenze Abilità/Capacità Conoscenze

Saper leggere in modo scorrevole ed espressivo i testi proposti. Saper riconoscere gli elementi sintattici, morfologici e lessicali di un testo. Sapersi orientare nella traduzione. Saper usare il lessico studiato in funzione della comprensione di frasi e testi. Saper usare in modo oculato il vocabolario. Saper esporre in modo chiaro, corretto e completo le regole grammaticali studiate. Collocare alcuni testi nell'adeguato e corretto contesto storico e culturale.

Saper ricodificare il testo latino in una forma italiana grammaticalmente corretta e lessicalmente appropriata. Saper rilevare analogie e differenze, istituire rapporti tra il latino e l'italiano.

Conoscere i vari fenomeni fonetici. Conoscere le strutture morfologiche e sintattiche della lingua latina. Acquisire il lessico fondamentale. Conoscere, attraverso il testo, le strutture che regolano la lingua latina. Conoscere la civiltà romana attraverso la lettura di passi di autori latini.

Standard essenziali di apprendimento

Competenze Conoscenze

Saper analizzare la funzione grammaticale e logica delle parti del discorso all'interno della frase semplice e complessa. Saper consultare il dizionario operando scelte non meccaniche delle voci e dei significati ma coerenti con il testo da tradurre. Saper comprendere e tradurre in modo coerente e corretto semplici testi.

Conoscere gli elementi della morfologia nominale e verbale ( le cinque declinazioni con le particolarità, le due classi degli aggettivi e i loro gradi di comparazione, modi finiti e indefiniti del verbo) e quelli della sintassi secondo il programma svolto. Conoscere un lessico di base. Conoscere in modo esaustivo i principali costrutti della lingua latina (finale, temporale, causale, consecutiva, cum narrativo, ablativo assoluto, infinitive).

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Italiano

(2° biennio e 5° anno)

Competenze Abilità/Capacità Conoscenze

Saper padroneggiare la lingua in rapporto alle varie situazioni comunicative. Acquisire competenze nella produzione scritta riuscendo ad operare all'interno dei diversi modelli di scrittura previsti per il nuovo esame di stato dal D.M. n.356 del 18/9/1998. Saper leggere, comprendere ed interpretare un testo, cogliendone non solo gli elementi tematici, ma anche gli aspetti linguistici e retorico-stilistici. Saper fare collegamenti e confronti all'interno di testi letterari e non letterari contestualizzandoli e fornendo un'interpretazione personale che affini gradualmente le capacità valutative e critiche.

Produrre sia oralmente che per iscritto, testi coerenti, coesi e di tipo personale. Potenziare le abilità argomentative. Rielaborare criticamente i contenuti appresi. Potenziare la capacità di produrre testi strumentali utili allo studio di ogni disciplina (appunti, brevi sintesi, schemi, mappe concettuali).

Potenziamento del bagaglio lessicale. Conoscenza dei nuclei concettuali fondanti della poesia dantesca attraverso la lettura di canti della Divina Commedia (circa 7/8 per cantica) ovvero lo sviluppo di percorsi tematici. Conoscenza della letteratura italiana dalle origini al Novecento. Conoscenza delle poetiche degli autori più significativi del periodo letterario studiato.

Standard essenziali di apprendimento

Competenze Conoscenze

Saper comprendere il significato letterale e le interpretazioni note di testi sia letterari

sia non letterari (articoli ecc.) spiegati in classe, attraverso analisi testuali guidate. Eseguire le consegne in modo pertinente alle richieste. Saper esporre e riassumere gli elementi essenziali dei moduli trattati (relativi ad autore e/o opera e/o storia letteraria e/o genere letterario e/o tema). Inserire i testi letterari nel contesto del sistema letterario e culturale di riferimento, a seconda del percorso attuato in classe. Saper costruire testi espositivi (risposte,

Conoscere i testi analizzati in classe della letteratura italiana secondo la scansione

definita nella programmazione di Dipartimento (dalle origini al Novecento) e adattata in sede di programmazione didattica individuale annuale. Conoscefre i lineamenti essenziali di storia della letteratura e della lingua italiana nel periodo suddetto a partire dai testi letti ed analizzati in classe.

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analisi, relazioni, questionari ecc.) attinenti agli argomenti di studio, utilizzando le conoscenze essenziali acquisite e valendosi dei testi noti, con un linguaggio

sufficientemente coeso, appropriatob e tale da non comprometterne la chiarezza. Utilizzare e produrre testi multimediali. Saper costruire testi argomentativi documentati (nelle fasi iniziali pochi dati e pochi documenti), in forma di tema e di saggio (ed eventualmente di articolo, di commento, di recensione), illustrando la propria tesi, con un linguaggio sufficientemente coeso, appropriato e tale da non comprometterne la chiarezza.

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Latino

(2° biennio e 5° anno)

Competenze Abilità/Capacità Conoscenze

Saper mettere in relazione la produzione letteraria con il periodo storico-culturale in cui viene elaborata. Saper operare confronti fra più testi dello stesso autore o di autori diversi. Saper esercitare in modo autonomo l'analisi testuale e contestuale.

Saper decodificare un testo e ricodificarlo in italiano riconoscendo le strutture morfosintattiche, rispettando le norme grammaticali della lingua d'arrivo, registro, funzione e tipologia testuale . Servirsi del dizionario in modo corretto e consapevole. Saper collocare gli autori nel contesto storico-culturale in cui operano. Saper collocare un testo all'interno della produzione dell'autore e del contesto storico-letterario. Saper individuare nei testi gli elementi di continuità e di innovazione rispetto ai modelli di riferimento. Saper individuare nei testi le caratteristiche strutturali, lessicali, stilistiche e contenutistiche degli stessi. Trattare un argomento e/o rispondere a un quesito, sia oralmente che per iscritto, in modo pertinente, linguisticamente corretto, esauriente e rispondente alla consegna. Conoscere per grandi linee le strutture metriche di più largo uso.

Conoscenza delle strutture morfosintattiche. Possesso di un bagaglio culturale sempre più ampio. Conoscenza diacronica generale della storia letteraria, dei principali autori e dei generi letterari. Conoscenza di un adeguato numero di passi d'autore, letti in traduzione italiana e/o con testo a fronte ed inseriti all'interno del contesto storico-letterario. Conoscenza di alcune opere letterarie complete o di parti significative di esse in lingua originale, con particola re riguardo al pensiero espresso, alle tematiche trattate, ai principi di poetica, allo stile, alla persistenza di elementi della tradizione o alla novità del messaggio e alla sua possibile attualizzazione.

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Standard essenziali di apprendimento

Competenze Conoscenze

Comprender il senso generale di un testo e

ricodificarlo in lingua italiana corretta. Saper tradurre e analizzare testi d'autore in lingua. Saper riconoscere le strutture morfo-sintattiche di base. Saper esprimere oralmente in modo corretto e coerente i contenuti della storia letteraria latina utilizzando un lessico adeguato.

Conoscere gli elementi fondamentali della

sintassi dei casi, del verbo e del periodo. Conoscere in maniera corretta, anche se non approfondita, gli argomenti di letteratura affrontati. Conoscere un lessico di base piuttosto ampio.

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OBIETTIVI MINIMI-SCIENZE NAT.-CHIMICA E GEOGRAFIA

Primo biennio: Alla fine del primo biennio lo studente dovrà sapere effettuare connessioni logiche, riconoscere o stabilire

relazioni, classificare, formulare ipotesi in base ai dati forniti, trarre conclusioni basate sui risultati ottenuti e sulle ipotesi

verificate, risolvere situazioni problematiche utilizzando linguaggi specifici, applicare le conoscenze acquisite a situazioni

della vita reale, porsi in modo critico e consapevole di fronte ai temi di carattere scientifico e tecnologico della società

attuale. L’asse scientifico-tecnologico ha l’obiettivo di facilitare lo studente nell’esplorazione del mondo circostante, per

osservarne i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale e di quello delle attività umane come

parte integrante della sua formazione globale. L’apprendimento dei saperi e delle competenze avviene per ipotesi e verifiche

sperimentali, raccolta di dati, valutazione della loro pertinenza ad un dato ambito, formulazione di congetture in base ad essi,

costruzioni di modelli; favorisce la capacità di analizzare fenomeni complessi nelle loro componenti fisiche, chimiche,

biologiche. Le competenze dell’area scientifico-tecnologica, nel contribuire a fornire la base di lettura della realtà, diventano

esse stesse strumento per l’esercizio effettivo dei diritti di cittadinanza. Lo studente dovrà possedere

a) la abilità di individuare e applicare le procedure che consentono di esprimere e affrontare situazioni problematiche

attraverso linguaggi formalizzati;

b) la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (dialettico e algoritmico) e di rappresentazione grafica e

simbolica (formule, modelli, costrutti, grafici, carte).

Lo studente dovrà acquisire la padronanza della lingua italiana come ricezione e come produzione, scritta e orale e la

conoscenza e la fruizione consapevole di molteplici forme espressive non verbali. Il possesso sicuro della lingua italiana è

indispensabile per esprimersi, per comprendere e avere relazioni con gli altri, per far crescere la consapevolezza di sé e della

realtà, per interagire adeguatamente in una pluralità di situazioni comunicative e per esercitare pienamente la cittadinanza. La

competenza digitale arricchisce le possibilità di accesso ai saperi, consente la realizzazione di percorsi individuali di

apprendimento, la comunicazione interattiva e la personale espressione creativa. L’integrazione tra i diversi linguaggi

costituisce strumento fondamentale per acquisire nuove conoscenze e per interpretare la realtà in modo autonomo. Lo

studente dovrà inoltre possedere le competenze relative all’area storica che riguardano, di fatto, la capacità di percepire gli

eventi storici nella loro dimensione locale, nazionale, europea e mondiale e di collocarli secondo le coordinate spazio-

temporali, cogliendo nel passato le radici del presente. Comprendere la continuità e la discontinuità, il cambiamento e la

diversità in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in dimensione sincronica attraverso il confronto

fra aree geografiche e culturali è il primo grande obiettivo dello studio della storia. Il senso dell’appartenenza, alimentato dalla

consapevolezza da parte dello studente di essere inserito in un sistema di regole fondato sulla tutela e sul riconoscimento dei

diritti e dei doveri, concorre alla sua educazione alla convivenza e all’esercizio attivo della cittadinanza. La partecipazione

responsabile - come persona e cittadino - alla vita sociale permette di ampliare i suoi orizzonti culturali nella difesa della

identità personale e nella comprensione dei valori dell’inclusione e dell’integrazione.

Secondo biennio e quinto anno: Come suggerito dalle Indicazioni Nazionali nel secondo biennio si lavorerà ampliando, si

consolidando e ponendo in relazione i contenuti disciplinari, introducendo in modo graduale ma sistematico i concetti, i

modelli e il formalismo che sono propri delle discipline oggetto di studio ricercando una spiegazione più approfondita dei

fenomeni. Ciò avverrà sui contenuti scelti in sede dipartimentale (allegato 1) e con l’uso costante delle competenze raggiunte e

certificate alla fine del primo biennio (allegato 2)

In particolare alla fine di ogni anno scolastico:

“Lo studente dovrà saper svolgere compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità

essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali” rispetto alle competenze messe in campo.

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SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE OBIETTIVI MINIMI

SAPER FARE ( schemi motori di base: correre, saltare, lanciare, che costituiscono la

struttura del movimento volontario finalizzato)

SAPERE (conoscenze teoriche e presa di coscienza dell’esecuzione motoria)

ACQUISIZIONE E RIELABORAZIONE DELLE CAPACITA’ OPERATIVE E SPORTIVE (capacità motorie senso-percettive e coordinative

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AMBITO STORICO-FILOSOFICO

Standard minimo

Possedere le conoscenze essenziali relative alle tematiche sviluppate.

Organizzare un discorso consequenziale e significativo.

Saper operare elementari confronti e collegamenti.

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AMBITO DISCIPLINARE: RELIGIONE

Competenze da raggiungere alla fine del percorso di studi: . Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all’esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale; . Cogliere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nella storia e nella cultura per una lettura critica del mondo contemporaneo;

. Utilizzare consapevolmente le fonti autentiche della fede cristiana, interpretandone

correttamente i contenuti, secondo la tradizione della Chiesa, nel confronto aperto ai

contributi di altre discipline e tradizioni storico-culturali.

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Scienze umane Competenze richieste agli alunni alla fine del biennio

Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;

Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione

diacronica e sincronica fra aree geografiche diverse;

Collegare l’esperienza personale in un sistema di regole fondate sul riconoscimento dei

diritti garantiti dalla Costituzione a tutela delle persone, della collettività e

dell’ambiente;

Riconoscere le dimensioni del tempo e dello spazio attraverso l’osservazione, in chiave

psicologica e pedagogica, di diversi eventi storici;

comprendere il cambiamento in relazione agli usi, alle abitudini, al vivere quotidiano e

confrontarlo con la propria esperienza personale;

riconoscere attraverso le tematiche della psicologia e della pedagogia, le caratteristiche

principali del mercato del lavoro e le opportunità lavorative offerte dal mercato.

Competenze richieste triennio

Cogliere l’interdisciplinarità delle scienze umane studiate

Saper rapportare le conoscenze alla realtà della vita e dell’ambiente

Conoscere in correlazione con gli studi storici e le altre scienze umane:

le diverse teorie antropologiche e i diversi modi di intendere il concetto di cultura ad esse

sottese

I metodi di ricerca in campo antropologico

L’antropologia nel mondo contemporaneo

Al termine del percorso liceale lo studente deve sapersi orientare con i linguaggi propri delle Scienze Umane e comprendere le dinamiche della realtà sociale.

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Allegato 9

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO II biennio e classi quinte

AREE PROGETTUALI

AREA UMANISTICO - CULTURALE:

1) Esperienze didattiche presso la scuola dell’infanzia e la scuola

primaria.

2) Polo museale del Lazio: archivio diocesano di Veroli, biblioteca del

comune di Veroli, museo e biblioteca di Casamari.

3) Comunicazione e territorio (ufficio stampa vari Enti).

4) Solidarietà e volontariato.

5) Ciceroni con il FAI.

AREA SCIENTIFICO – NATURALISTICA - SPORTIVA 1) Esperienze lavorative in ambito socio sanitario.

2) Sport e alternanza (in collaborazione con il CAI); classi III.

3) Esperienze presso l’Associazione “Lamasena” (Legambiente) per la tutela

dell’ambiente e delle tradizioni.

4) “Lab two go”, esperienze lavorative laboratoriali.

5) Sport agonistico

AREA PUBBLICO – LEGALE

1) Questura di Frosinone

2) Prefettura

SCUOLA E IMPRESE PRIVATE

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DISTRIBUZIONE ORE ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Classi III – 30 ore in aula, 50 ore di esperienza lavorativa. CLASSI IV – 30 ore in aula, 50 ore di esperienza lavorativa. CLASSI V – 20 ore in aula, 20 ore di esperienza lavorativa.


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