+ All Categories
Home > Documents > PIANO TRIENNALE - iccamozzibergamo.gov.it · delle varie fasi detà che attraversano, ......

PIANO TRIENNALE - iccamozzibergamo.gov.it · delle varie fasi detà che attraversano, ......

Date post: 17-Feb-2019
Category:
Upload: ngokiet
View: 214 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
52
1 Istituto Comprensivo Statale “G. Camozzi” Via Pinetti, 25 - 24123 Bergamo - Tel: 035 23 46 82 - mail: [email protected] http://www.iccamozzibergamo.gov.it PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA AA.SS. 2016/2017 - 2018/2019
Transcript

1

Istituto Comprensivo Statale “G. Camozzi”

Via Pinetti, 25 - 24123 Bergamo - Tel: 035 23 46 82 - mail: [email protected]

http://www.iccamozzibergamo.gov.it

PIANO TRIENNALE

DELL’OFFERTA FORMATIVA

AA.SS. 2016/2017 - 2018/2019

2

INDICE

SEZIONE 1. L’Istituto Comprensivo Pag. 7

La storia - Il contesto sociale e urbano di pertinenza Pag. 7

La scuola che vogliamo Pag. 8

Priorità e traguardi Pag. 9

SEZIONE 2. Aree strategiche e gruppi di lavoro Pag. 12

Parte I - Continuità e Orientamento Pag. 13

Parte II - Inclusione Pag. 16

Parte III - Autovalutazione Pag. 22

Parte IV - Gruppi di lavoro Pag. 24

SEZIONE 3. Finalità e principi Pag. 27

Parte I - Le finalità e gli obiettivi della scuola - Finalità dell’Istituto - Formazione delle competenze - Linee metodologiche comuni

Pag. 27 Pag. 28 Pag. 29 Pag. 30

- Finalità dell’Istituto Pag. 28

- Formazione delle competenze Pag. 29

- Linee metodologiche comuni Pag. 30

Parte II - La valutazione “premessa” - Premessa - Criteri per la valutazione delle competenze disciplinari e trasversali - Griglia valutativa per il giudizio di comportamento - Criteri per l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva

Pag. 31 Pag. Pag. Pag. Pag.

- Criteri per la valutazione delle competenze disciplinari e trasversali

Pag. 32

Griglia valutativa per il giudizio di comportamento Pag. 34

Criteri per l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva

Pag. 37

SEZIONE 4. L’offerta formativa curricolare Pag. 38

Parte I - L’organizzazione e la matrice progettuale

Pag. 38

- Scuola dell’Infanzia Pag. 39

- Scuola Primaria Pag. 41

- Scuola secondaria di I grado Pag. 45

Parte II - Il curricolo d’Istituto Pag. 48

SEZIONE 5. Scuola e territorio Pa. 48

SEZIONE 6. Contatti Pag. 52

ALLEGATO 1. Programmazione della formazione

ALLEGATO 2. Fabbisogno di personale

3

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è, per l’Istituto scolastico, l’equivalente di una carta di identità … Attraverso il P.T.O.F., annualmente rivisitato ed aggiornato, l’Istituto presenta il proprio progetto didattico, educativo e formativo, definendo così la sua identità culturale e progettuale e presenta nel contempo le strategie, i metodi e gli strumenti che intende utilizzare per realizzarli. Viene pertanto esplicitamente indicato l’impegno che la scuola intende assumersi nei confronti dell’utenza e dei risultati che intende conseguire attraverso la consapevole interazione dei docenti, degli alunni, dei loro genitori e di tutto il personale che opera all’interno dell’istituzione scolastica. Gli alunni sono considerati nella loro dimensione di crescita, nella profonda complessità delle varie fasi d’età che attraversano, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria. Si tiene conto dei loro vissuti, delle molteplici varianti individuali, del loro contesto reale e si pone attenzione alle varie possibilità di recupero, sviluppo e maturazione personale attraverso la messa in atto, da parte della scuola, di quegli accorgimenti e quelle abilità pedagogiche e didattiche miranti ad un migliore conseguimento degli obiettivi Agli alunni è richiesto di dare il meglio delle loro possibilità nella consapevolezza che solo facendo si impara, perché essendo protagonisti delle proprie esperienze si costruiscono processi di apprendimento. L’attenzione agli obiettivi scolastici immediati non esula dal continuo riferimento agli obiettivi più ampi riguardanti la formazione della persona nella sua interezza e la costruzione di competenze sociali e di cittadinanza che accompagneranno gli studenti di oggi per tutta la vita. Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa è stato redatto in bozza dalla Commissione POF di Istituto è stato approvato dal Collegio Docenti in data 13 gennaio 2016 è stato adottato dal Consiglio d’Istituto in data (24 febbraio 2016)

4

L’Istituto comprensivo statale ”Gabriele Camozzi” di Bergamo comprende i seguenti plessi:

- Scuola dell’Infanzia “Luigi Angelini” (Valtesse)

- Scuola dell’Infanzia “Monterosso” (Monterosso)

- Scuola Primaria “Papa Giovanni XXIII” (Monterosso)

- Scuola Primaria “Gabriele Rosa” (Conca Fiorita)

- Scuola Primaria “Antonio Rosmini” (Valtesse)

- Scuola Secondaria di 1° grado ”Gabriele Camozzi” (Conca Fiorita)

N° CLASSI N° ALUNNI

Infanzia “ L. Angelini” 2 48

Infanzia “Monterosso” 5 130

Primaria “P. Giovanni XXXIII” 10 204

Primaria “A. Rosmini” 7 132

Primaria “G. Rosa” 10 198

Secondaria 1° “G. Camozzi” 18 382

Frequentato da 1094 alunni, presenta al suo interno eterogeneità dovute alle diverse età degli alunni e alle differenti realtà socio-culturali dei quartieri.

5

ORGANIGRAMMA

DIRIGENTE SCOLASTICO D.S.G.A. CONSIGLIO D’ISTITUTO

ASSITENTI

AMMINISTRATIVI GIUNTA ESECUTIVA

RESPONSABILI

DI PLESSO

COLLABORATORE

VICARIO

COLLEGIO DEI DOCENTI

CONSIGLIO DI

INTERSEZIONE

CONSIGLIO DI

CLASSE

COLLABORATORI SCOLASTICI

CONSIGLIO DI INTERCLASSE

- GRUPPI DI INTERSEZIONE - CLASSI PARALLELE - AREE DISCIPLINARI

FUNZIONI STRUMENTALI: - CONTINUITÀ/ORIENTAMENTO - INCLUSIONE - AUTOVALUTAZIONE

COMMISSIONI: - POF - CONTINUITÀ - GLI - DISABILITÀ - GLH - ALFABETIZZATORI - AUTOVALUTAZIONE - SICUREZZA - TERRITORIO - SITO - MENSA

6

DESCRIZIONE DELL'ORGANIGRAMMA L'organigramma d'Istituto descrive l'organizzazione del nostro Istituto e rappresenta una mappa delle competenze e delle responsabilità dei soggetti e delle loro funzioni (chi fa che cosa). Il Dirigente scolastico è il garante della funzionalità e dell'efficacia del modello organizzativo e didattico e definisce le linee di indirizzo d'Istituto. Collaboratore del Dirigente (vicario) sostituisce il D.S. in caso di assenza e svolge le funzioni assegnate e/o delegate; coordina l’area della disabilità e le convenzioni di tirocinio; coordina la commissione mensa. D.S.G.A. ha autonomia operativa nella gestione e organizzazione dei servizi amministrativo contabili. Il Consiglio d'Istituto fissa gli indirizzi generali degli aspetti educativi, gestionali e di programmazione economico finanziaria. Il Collegio Docenti ha il potere deliberante in materia di funzionamento didattico di Istituto, di scelte culturali e didattiche, di programmazione e valutazione. Il Consiglio di Intersezione/Interclasse/Classe formula proposte sull'azione educativa; verifica l'andamento educativo e didattico delle classi; esprime pareri sui libri di testo da adottare; provvede alla progettazione curricolare d'Istituto. Il Referente di plesso coordina, controlla ed è responsabile del regolare funzionamento di ogni plesso. Collabora direttamente con il D.S. Garantisce la circolazione delle informazioni, conduce il Consiglio di Intersezione/Interclasse/ Classe in mancanza del D.S. Le Funzioni Strumentali al P.T.O.F. sono scelte annualmente sulla base delle aree individuate e votate dal Collegio dei Docenti. Il docente funzione-strumentale svolge attività di progettazione, coordinamento, supporto, consulenza nel settore dove ha ricevuto l'incarico. Commissioni d'Istituto sono gestite da un coordinatore che stabilisce le modalità ed i tempi. Operano in base a indicazioni programmatiche stabilite dal Collegio dei Docenti.

7

SEZIONE I : L’ISTITUTO COMPRENSIVO

LA STORIA E IL CONTESTO URBANO DI PERTINENZA QUARTIERI Il territorio di riferimento dell’Istituto Camozzi comprende i quartieri di Monterosso, Valtesse e Conca Fiorita e coincide, grosso modo, con l’ex-Comune di Valtesse, aggregato alla città di Bergamo nel 1927. Situato all’imbocco della Val Brembana, esso confina col Parco Regionale dei Colli. Sia le scuole Rosmini e Angelini, sia le scuole Papa Giovanni e Monterosso sono distanti poco meno di cento metri dai confini del Parco, dai sentieri che s'inerpicano sui colli, dal torrente Morla e il suo affluente Tremana. Il quartiere gode di ampie aree di verde pubblico, oltre ai parchi Goisis, Solari, Quintino e alla Greenway del Morla. Grazie ad una collaborazione fra genitori e scuola, da oltre un decennio nel quartiere di Monterosso è presente un’ampia Zona 30. Presso la scuola Rosmini è stata istituita una Zona a Traffico Limitato (ZTL). Nella seconda metà del ‘900 ci sono stati diversi insediamenti abitativi, che hanno modificato la fisionomia originaria dell’area:

- negli anni ‘50 sono state realizzate le case popolari di via Uccelli e di via Biava (zona scuole Rosmini e Angelini);

- negli anni ‘60 sono state costruite le case popolari di Monterosso (zona Papa

Giovanni e Monterosso);

- negli anni ’80 sono sorti complessi abitativi in edilizia convenzionata a Monterosso e Conca Fiorita (zona Papa Giovanni e Rosa)

- negli anni ’90 si è completata la costruzione di grandi palazzi in Via Tremana e in

viale G. Cesare, con altre case popolari in via Rosolino Pilo e in Via Pietro Ruggeri da Stabello.

- All’inizio degli anni Duemila si è modificata la zona di San Colombano intorno a via Pescaria e via Bossi e nasce il Parco del Quintino

Originariamente la popolazione era di estrazione operaia, rilevanti infatti sono gli insediamenti produttivi (oggi in via di dismissione) in questa zona. Con gli ultimi insediamenti abitativi, si è modificata la condizione socio-economica della popolazione e l’attuale situazione sociale è più articolata. Negli ultimi anni, come nel resto della città, nei quartieri hanno trovato residenza famiglie di immigrati provenienti da vari Paesi del mondo. Nei quartieri sono presenti - oltre a servizi di tipo sociale e culturale - associazioni e gruppi di volontariato che interagiscono con la scuola. In particolare, sono da ricordare i Tavoli di quartiere “La tavolozza” e “I colori della Morla” che coinvolgono, oltre alla scuola, tutte le agenzie educative dei quartieri Monterosso e Valtesse.

8

Il territorio offre: 2 centri sociali (Valtesse e Monterosso) una biblioteca a Valtesse un Centro Socio-Culturale a Monterosso un Centro Giovanile a Monterosso un asilo nido a Monterosso e uno a Valtesse, comunali un centro anziani a Valtesse, uno a San Colombano e uno a Monterosso un centro di ascolto della parrocchia di Monterosso uno spazio autismo presso la ex scuola Tiraboschi di via S. Colombano un Centro Socio Educativo presso la ex scuola Angelini la sede di Bergamo dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM) la sede AVIS provinciale l’Ostello per la Gioventù presso il Lazzaretto: anagrafe, servizi sociali, vigili di quartiere; sede della Bergamo

Servizi. I centri sportivi a cui la popolazione può far riferimento sono: in gestione pubblica: campo di via Acquaderni centro di via Rosolino Pilo campo Utili spazio verde per attività motorie presso il Lazzaretto

in gestione privata: campi da tennis e piscina del Tennis Club Bergamo campi da tennis impianto sportivo SportPiù i campi sportivi degli oratori

Nel territorio sono presenti cinque parrocchie (S. Gregorio Barbarigo in Monterosso, San Colombano, Sant’ Antonio, Santa Teresa di Lisieux, Valverde) abbastanza diversificate fra loro per proposte ed attività. Ci sono anche servizi alla persona gestiti da privati. LA SCUOLA CHE VOGLIAMO Il nostro istituto intende offrire un servizio educativo al passo con i tempi e teso a formare gli adulti di domani, impegnati con se stessi e con gli altri a migliorare il benessere di tutti. Per realizzare questo obiettivo, nella nostra scuola:

- si conosce - si impara - si diventa più autonomi - si sta bene con se stessi e con gli altri

Al centro della nostra azione poniamo la valorizzazione della persona promovendo la co-struzione consapevole di sé, il rafforzamento dell’autostima e della fiducia nelle proprie possibilità, lo sviluppo del senso di responsabilità, l’acquisizione della capacità di interagire positivamente con il gruppo, la formazione del pensiero critico.

9

Per raggiungere il successo formativo di ciascuno dei nostri alunni crediamo sia indispen-sabile lavorare in un contesto di condivisione educativa che si concretizza grazie al contri-buto di molti: genitori, personale scolastico e comunità intera del territorio. PRIORITÀ E TRAGUARDI: rapporto di autovalutazione e piano di miglioramento Nell’anno scolastico 2014/2015 tutte le scuole hanno elaborato il Rapporto di Autovalutazione. In primo luogo, hanno esaminato gli indicatori oggettivi relativi a diverse aree dell’attività scolastica (il contesto, gli esiti degli studenti, i processi didattici e gestionali). In secondo luogo, sulla base della valutazione e del giudizio dei propri punti di forza e di debolezza, hanno predisposto la sezione relativa alle priorità emerse. In tale sezione si ritrova lo schema generale del Piano di miglioramento dell’Istituzione scolastica. Lo schema generale, riportato di seguito, è organizzato in questo modo: - TABELLA 1: nella prima colonna sono inseriti i quattro campi relativi agli esiti degli studenti (risultati scolastici, risultati nelle prove Invalsi, competenze chiave, risultati a distanza); il nostro istituto ha individuato nelle competenze chiave di cittadinanza la criticità da affrontare nel prossimo triennio e ha quindi espresso in termini oggettivi e verificabili il traguardo che si è definito per superarla. Segue una breve sintesi delle motivazioni delle scelta della scuola. - TABELLA 2: nella prima colonna sono inserite le aree di processo, cioè i diversi processi messi in atto dalla scuola nel suo funzionamento e nel perseguimento delle sue finalità istituzionali; a ciascuna area di processo è associato un obiettivo di miglioramento ritenuto necessario per raggiungere le priorità elencate in tabella 1. Segue una breve spiegazione dei nessi esistenti tra gli obiettivi di processo e le priorità. Ovviamente, lo schema generale non esaurisce l’intero Piano di miglioramento, ne è solo l’abbozzo e l’impostazione. ESITI DEGLI

STUDENTI

DESCRIZIONE DELLA

PRIORITA’

DESCRIZIONE DEL

TRAGUARDO

Risultati scolastici

Risultati nelle prove

standardizzate nazionali

Competenze chiave di cittadinanza

Integrare gli strumenti di valutazione delle competenze

chiave di cittadinanza, affinchè diventino patrimonio

di tutto il collegio docenti

Correlare i risultati attesi esplicitati nel curricolo

d’istituto con le otto competenze chiave.

Risultati a distanza

MOTIVARE LA SCELTA DELLE PRIORITÀ SULLA BASE DEI RISULTATI DELL’AUTOVALUTAZIONE

La conoscenza delle competenze chiave di cittadinanza non è ancora completamente integrata nella nostra

professionalità docente. E’ necessario un lavoro personale e comune di ciascun docente, affinchè vengano interiorizzate e comprese in profondità. Solo a questo punto sarà possibile costruire percorsi per gli alunni

finalizzati all’acquisizione delle competenze chiave.

10

OBIETTIVI DI PROCESSO AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO DI PROCESSO

Curricolo, progettazione e valutazione

Programmare momenti di progettazione condivisa calendarizzati nel Piano Annuale delle attività per i consigli di classe/fasce/sezioni.

Individuare una tematica interdisciplinare da portare avanti e

monitorare come gruppo docenti in un anno scolastico.

Ambiente di apprendimento

Inclusione e differenziazione Costruire delle occasioni che mettano gli alunni in situazioni concrete

in cui si esprimano in più dimensioni: cognitiva, personale e relazionale.

Continuità e orientamento Predisporre un progetto di continuità/orientamento che parta dalla scuola dell’infanzia e coinvolga strutturalmente le famiglie.

Orientamento strategico e

organizzazione della scuola

Individuare strumenti per il controllo e il monitoraggio delle pratiche

della gestione educativa dell’istituto.

Utilizzo degli strumenti tecnologici in funzione del controllo e del monitoraggio.

Utilizzo degli strumenti tecnologici per innovare l’organizzazione scolastica.

Sviluppo e valorizzazione delle risorse

umane

Realizzazione di un percorso di formazione professionale per docenti

per rinnovare la capacità di lavorare in gruppo.

Integrazione con il territorio e con le famiglie

INDICARE IN CHE MODO GLI OBIETTIVI DI PROCESSO POSSONO CONTRIBUIRE AL

RAGGIUNGIMENTO DELLE PRIORITÀ

La capacità di lavorare in gruppo è il requisito di base per interiorizzare ed acquisire le competenze chiave di cittadinanza. A partire da un migliore lavoro di squadra sarà possibile incrementare le capacità di analizzare,

monitorare, valutare e riprogettare che sono il fondamento della professione docente.

PIANO DI MIGLIORAMENTO Per ciascun obiettivo di processo, indichiamo di seguito sinteticamente il contributo al raggiungimento delle priorità. Per integrare nel lavoro dei docenti la conoscenza delle competenze chiave di cittadinanza si prevedono i seguenti step: rileggere le competenze chiave per individuare quelle trasversali su cui puntare e definire quali attività si possono fare per raggiungerle. Approfondire quali metodologie di lavoro possono essere utili per quell'attività o per quel progetto. Descrivere situazioni nelle quali collocare i diversi alunni (rubrica valutativa) in relaziona alla classe e/o all'età. E’ quindi necessario inserire nel Piano annuale delle attività momenti di approfondimento e confronto e incrementare la capacità dei docenti di lavora-re collegialmente per programmare attività che migliorino gli esiti degli studenti nell’area delle competenze di cittadinanza. Diffondere una didattica inclusiva che abbia trasversalmente delle ricadute di miglio-ramento sugli esiti degli studenti attraverso la raccolta di dati e l’elaborazione di ipotesi e prospettive di lavoro in ordine alle pratiche didattiche riguardanti “la relazionalità” degli a-lunni e la prevenzione di forme di “prepotenza / aggressività” e la raccolta di buone prassi effettuate nelle classi , allo scopo di creare una “banca” di strumenti didattici operativi e-sportabili e riproponibili in situazioni analoghe.

11

Predisporre un progetto di continuità/orientamento che preveda: il rafforzamento della continuità degli apprendimenti, l’individuazione delle strutture essenziali oggetto dell'apprendimento e dell'insegnamento e quindi il miglioramento dei livelli dei risultati scolastici e delle competenze chiave di cittadinanza Dotarsi di un sistema organizzato di monitoraggio e valutazione dei processi realizzati, in particolare nel campo dell'orientamento e dell'inclusione, come strumento di miglioramento dei processi che ricade trasversalmente sugli esiti degli studenti. Questo processo è finalizzato soprattutto a innovare l'ambiente di apprendimento, anche attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie. Sviluppare e valorizzare le risorse umane: il processo è finalizzato ad un impiego più efficace delle risorse, attraverso micro proposte di formazione e aggiornamento che permettano ai docenti di sperimentare in prima persona le competenze chiave di cittadinanza per essere poi in grado di progettare percorsi per gli studenti.

In allegato i documenti strettamente connessi al Piano di Miglioramento:

Allegato 1 Programmazione della Formazione

Allegato 2 Fabbisogno del personale

12

SEZIONE 2 : LE AREE STRATEGICHE

Il territorio è elemento di contesto fondamentale per la definizione e il perseguimento degli obiettivi formativi a breve e lungo termine: esso costituisce la realtà in cui i ragazzi crescono, coltivano ed eventualmente realizzano le proprie competenze. Centrale è dun-que fare rete con esso valorizzando la presenza e il ruolo della scuola nelle reti territoriali pertinenti, collaborando con le agenzie che sul territorio si occupano dei minori, cogliendo le opportunità che emergono dai progetti che il territorio attiva in favore dei ragazzi e dagli strumenti che ne derivano (es. indagini conoscitive, educatori), costruendo percorsi di ar-ricchimento dell'attività didattica e sperimentando soluzioni per l’orientamento. In questo rapporto con il territorio è opportuno che la scuola si configuri come attore fondamentale, consapevole del proprio ruolo e delle proprie scelte. In quest’ottica collaborativa si inseriscono anche la valorizzazione delle competenze di ge-nitori, enti e professionisti del territorio, rendendole operative all’interno della scuola, e una disponibilità a costruire percorsi educativi e didattici che tengano opportunamente conto dei bisogni emersi dai consigli di intersezione/interclasse/classe, quale espressione della totalità delle componenti della scuola.

CONNESSIONI E SINERGIE

RETE SCUOLA

TERRITORIO

AUTO - VALUTAZIONE

CONTINUITÀ fra ORDINI DI SCUOLA E

ORIENTAMENTO

INCLUSIONE

PTOF

Progettazioni di plesso/classe

RAV

PdM

13

Parte I: Continuità e orientamento L’istituto comprensivo “Gabriele Camozzi” raggruppa tre ordini di scuola (infanzia, primaria e secondaria di 1°grado) che, in relazione alla necessità basilare di una comunità educante (che è quella di fare “stare bene” i bambini/ragazzi, dando concretezza e senso all’idea di continuità) si impegna da anni per accompagnare i bambini nelle delicate fasi di passaggio tra i 3 ordini di scuola. La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che mira a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce così la sua particolare identità. Una corretta azione educativa infatti richiede un processo formativo continuo. Essa si propone anche di prevenire le difficoltà che sovente si riscontrano, specie nei passaggi tra i diversi ordini di scuola e che spesso sono causa di fenomeni di abbandono scolastico, specie nel passaggio alla secondaria di 2°grado, prevedendo opportune forme di coordinamento che rispettino, tuttavia, le differenziazioni proprie di ciascuna scuola. La continuità nel processo educativo non significa né uniformità né mancanza di cambiamento; consiste piuttosto nel considerare il percorso formativo secondo una logica di sviluppo coerente, che valorizzi le competenze già acquisite dall’alunno e riconosca la specificità e la pari dignità educativa dell’azione di ciascuna scuola nella dinamica della diversità dei loro ruoli e funzioni. Obiettivi del progetto

avviare forme di comunicazione tra scuole e servizi formativi del territorio. Particolarmente significativo risulta lo scambio di informazioni che riguarda gli allievi e le famiglie rispetto ai modelli educativi e organizzativi delle scuole.

progettare iniziative didattiche congiunte, leggibili nei loro significati dagli alunni e

dai rispettivi genitori, ad esempio visite e attività presso le sedi scolastiche stabilire rapporti pedagogici e professionali tra docenti, non soltanto burocratici -

funzionali tra ordini scolastici diversi. Questo è possibile se si promuovono, tra i docenti dei rispettivi ordini scolastici, iniziative volte ad assicurare la reciproca conoscenza e la possibilità di attuare collegamenti strutturali attraverso il coordinamento dei curricoli, il confronto sui risultati in uscita e sui prerequisiti in entrata, gli aspetti afferenti all’area relazionale- comportamentale.

ACCOGLIENZA Dalle indicazioni nazionali per il curricolo “Particolare cura è necessario dedicare alla formazione della classe come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. La scuola si deve costruire come un luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi. Sono infatti importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola, al fine di ottenere la partecipazione più ampia dei bambini e degli adolescenti a un processo educativo condiviso. La formazione di importanti legami di gruppo non contraddice la scelta di porre la persona al centro dell’azione educativa, ma è al contrario condizione indispensabile per lo sviluppo della personalità di ognuno.”

14

La scuola come luogo accogliente Cominciare l’esperienza della scuola, soprattutto se si affronta la prima classe o una nuova classe, comporta per tutti un notevole carico di ansie, curiosità, anche preoccupazioni sia per gli alunni sia per i genitori che per i docenti. In particolare i primi giorni dell’anno scolastico costituiscono un momento importante e difficile per i bambini e i ragazzi, che devono conoscersi e riconoscersi, adattarsi a regole e tempi diversi, inserirsi in un contesto nuovo, gestire l’ansia relativa all’essere accettati, apprezzati, capaci. Conoscere gli altri in modo più approfondito e lasciarsi conoscere facilita il costituirsi di una identità di gruppo a cui tutti i singoli sentono di appartenere e in cui si riconoscono. Questo favorisce l’integrazione di ogni individuo. Perciò è opportuno che la scuola dedichi tempo all’accoglienza, con attività finalizzate allo star bene, allo stare insieme, al condividere esperienze. La funzione strumentale: coordina la Commissione Continuità e relaziona sulla stessa, onde rendere partecipi

tutti i docenti circa i lavori svolti programma con gli insegnanti delle classi coinvolte le attività ponte tra i diversi ordini

di scuola partecipa agli incontri con i genitori degli alunni che effettueranno il passaggio da un

ordine di scuola all’altro per presentare il progetto “Continuità” dell’Istituto. monitora le schede di passaggio-informazioni di ciascun ordine di scuola concorda con i docenti delle classi coinvolte gli strumenti per valutare le competenze

degli alunni in entrata pianifica gli incontri tra i docenti dei diversi ordini di scuola per il passaggio delle

informazioni degli alunni organizza con i docenti attività per l’accoglienza degli alunni nei vari ordini di scuola

(sia a maggio sia a settembre) collabora con la segreteria per la richiesta delle schede di passaggio degli alunni in

entrata provenienti da scuole fuori territorio (per la formazione delle classi prime) partecipa agli incontri di coordinamento con le altre funzioni strumentali dell’Istituto

CONTINUITA’ EDUCATIVA Il passaggio delle informazioni che deve accompagnare l’inserimento di un alunno da un tipo di scuola all’altro ha un duplice scopo:

- rendere più agevole la conoscenza dell’alunno nella scuola d’accesso individuandone i bisogni formativi

- verificare il processo di apprendimento e la valutazione di tale processo fatta dalla scuola di provenienza

CONTINUITA’ NIDO <=> SCUOLA DELL’INFANZIA Si prevedono i seguenti passaggi: incontri tra gli educatori dell’/degli asili nido e dei docenti della scuola dell’infanzia visita guidata ai locali della scuola dell’infanzia, attività di gioco condotte con gli

insegnanti e gruppi di alunni CONTINUITA’ SCUOLA DELL’INFANZIA <=> PRIMARIA Le attività programmate si svolgono nel corso dell’anno scolastico e prevedono: incontri tra i docenti delle classi interessate e dei docenti appartenenti alla

commissione continuità

15

visita guidata ai locali della scuola primaria, attività di gioco condotte con gli insegnanti e gli alunni delle attuali classi coinvolte

partecipazione degli insegnanti delle classi quinte alle attività di laboratorio della scuola dell’infanzia che coinvolgono gli alunni che frequenteranno la scuola primaria.

assemblea di presentazione del POF e degli insegnanti ai genitori degli alunni in ingresso nella scuola primaria

visite dei genitori degli alunni delle future prime alle scuola primarie dell’istituto. CONTINUITA’ PRIMARIA <=> SECONDARIA DI 1° GRADO Il progetto viene attuato secondo le seguenti modalità: compilazione di uno strumento di osservazione per il passaggio delle informazioni

degli alunni in entrata incontri tra i docenti delle classi ponte per il passaggio delle informazioni sugli alunni,

anche sulla base del documento compilato dagli insegnanti partecipazione ad attività predisposte dagli insegnanti dei due ordini di scuola per

favorire la conoscenza fra alunni di scuola primaria e secondaria di 1° grado visita guidata degli alunni delle classi quinte presso la scuola secondaria e

partecipazione ad attività programmate dagli insegnanti. Al termine del progetto sono previsti colloqui di verifica degli inserimenti degli alunni tra gli insegnanti dei vari ordini di scuola.

16

Parte II: AREA INCLUSIONE

RIFERIMENTI NORMATIVI

Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 Direttiva Miur 27/12/2012

C.M. n.8 - 06/03/2013

Il nostro Istituto ritiene che debbano essere accolte e valorizzate le competenze di ogni alunno e che le differenze siano da considerarsi come elemento di stimolo per la creazione di percorsi personalizzati secondo il bisogno ed il potenziale di ognuno. TUTTE LE PECULIARITÀ DEGLI ALUNNI SONO CONSIDERATE UNA RISORSA NEL LAVORO DI CLASSE E PERTANTO VALORIZZATE IN UN’OTTICA DI INCLUSIONE E DI INTERAZIONE FRA GLI ALUNNI STESSI.

INCLUSIVITÀ: ASPETTI DI ATTENZIONE E AZIONE

Introduzione di METODOLOGIE E STRATEGIE DIDATTICHE mirate a : ▪partecipazione attiva degli alunni, ▪confronto e condivisione di vissuti e saperi, ▪costruzione di competenze

Sviluppo di una DIDATTICA INCLUSIVA PER COMPETENZE, anche attraverso l’introduzione di COMPITI DI REALTÀ

Connessione e sinergia con il TERRITORIO: ▪Enti, ▪Servizi, ▪Agenzie educative, ▪Risorse

La scuola è inclusiva … …se è in grado di accogliere le diversità e le differenze

e di costruire percorsi personalizzati capaci di portare ciascun alunno

al massimo livello possibile di formazione

Cura delle specificità relative a BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Sviluppo di un CURRICOLO INTEGRATO con attenzione a: ▪DIMENSIONE DEL SÉ, ▪DIMENSIONE SOCIO-RELAZIONALE, ▪DIMENSIONE COGNITIVA

Sviluppo di PROGETTUALITÀ trasversali e interdisciplinari e di opportune MODALITÀ VALUTATIVE e METACOGNITIVE

Utilizzo di STRUMENTI DIDATTICI adeguati, con particolare attenzione alle TIC ( Tecnologie Digitali)

17

AREE DI SPECIFICITÀ E PROGETTUALITÀ INERENTI

ALUNNI CON DISABILITÀ CERTIFICATA - Intellettiva - Sensoriale - Motoria - Disturbi dello spettro autistico

RIFERIMENTI NORMATIVI - L.104 - 05/02/1992 - Direttiva Miur 27/12/2012 - C.M. n.8 - 06/03/2013

STRUMENTI DI PROGETTAZIONE

PDF ( Piano Dinamico Funzionale) PEI ( Piano Educativo Individualizzato)

TEMPI Entro Dicembre

OBIETTIVI DI PROGETTAZIONE

Evidenziare gli aspetti di forza e di debolezza dell’alunno, gli obiettivi personalizzati e quelli in comune alla classe/sezione. Predisporre gli adeguamenti necessari alla pratica dell’insegnamento e all’organizzazione per favorire l’apprendimento e la partecipazione dell’alunno/a.

Ove possibile, rendere flessibile l’organizzazione della classe/sezione per favorire l’integrazione dell’alunno disabile sia dal punto di vista relazionale che dell’apprendimento.

Elaborare, secondo l’opportunità, proposte didattiche ed educative svolte in piccolo gruppo, personalizzate o individuali. Per il loro svolgimento, così come per le prove di verifica, è possibile usufruire di tempi aggiuntivi, materiali didattici diversificati, strumenti compensativi.

Elaborare UN PROGETTO FORMATIVO E DI VITA, integrato con il suo contesto generale

CHI PROGETTA CHI VERIFICA

Docenti curricolari e docenti di sostegno Il docente di sostegno è ASSEGNATO ALLA CLASSE/SEZIONE in cui è iscritto l’alunno/a con disabilità e si pone come interlocutore principale fra le parti.

CONDIVISIONI Famiglia, A .E. ( Assistenti Educatori), neuropsichiatri, terapisti della riabilitazione

PASSAGGIO FRA ORDINI DI SCUOLA

Sono previsti PROGETTI PONTE, con attività di orientamento e incontri fra i docenti dei diversi ordini di scuola.

Nell’Istituto è operativa la COMMISSIONE DISABILITÀ e il GLH d’istituto con incontri periodici finalizzati a verificare prassi organizzative e didattiche flessibili, al fine di cercare di migliorare

l’offerta formativa per gli alunni con disabilità (vedasi pag. Commissioni)

18

ALUNNI CON DISTURBI EVOLUTIVI CERTIFICATI

- D.S.A

- A.D.H.D. - D.L . - Disturbi del linguaggio

- Disturbi della coordinazione motoria e/o dell’apprendimento non verbale

- Disturbi dello spettro autistico lieve - Border-line cognitivo

RIFERIMENTI NORMATIVI

- L.170 - 08-10-2010

- Direttiva Miur 27/12/2012 - C.M. n.8 - 06/03/2013

STRUMENTI DI PROGETTAZIONE

il PDP ( Piano Didattico Personalizzato) Il PDP può essere elaborato per il SINGOLO ALUNNO, per LA CLASSE o per

ENTRAMBI

TEMPI Entro la prima parte dell’anno scolastico e quando necessario

OBIETTIVI DI

PROGETTAZIONE

Nel PDP sono esplicitati: gli aspetti di forza e le criticità dell’alunno/a

gli obiettivi di percorso ( aspetti di abilitazione) la scelta e l’utilizzo degli strumenti compensativi e dispensativi,

valutando le prestazioni scolastiche dell’alunno secondo la normativa di riferimento (D.P.R. n°122/09 “Regolamento sulla valutazione”);

metodologie, strategie e strumenti didattici predisposti e modalità di

verifica;

procedure previste per gli Esami di Stato.

In caso di PDP DI CLASSE sono esplicitati progettualità, metodologie e strategie

di lavoro utilizzate con tutta la classe per affrontare criticità e favorire processi di sviluppo del sé, relazionali e cognitivi.

CHI PROGETTA CHI VERIFICA

I docenti della sezione/team/consiglio di classe. Il PDP è elaborato tenendo conto:

delle indicazioni dello specialista che ha redatto la diagnosi delle osservazioni della famiglia

e dopo un’ACCURATA OSSERVAZIONE effettuata dai docenti nella fase

iniziale di inserimento dell’alunno e in itinere, che ne individua i bisogni

CONDIVISIONI La progettazione esplicitata nel PDP: è condivisa all’interno del team-docenti / consiglio di classe

è condivisa con la famiglia

se l’età lo consente, può coinvolgere direttamente l’allievo/a attraverso la condivisione di un patto formativo.

PASSAGGIO FRA ORDINI

DI SCUOLA

Sono previsti moduli informativi di passaggio e incontri fra i docenti di diverso

ordine di scuola.

IL PDP È FIRMATO ANCHE DALLA FAMIGLIA E CONSEGNATO IN COPIA AD ESSA; È INOLTRE INSERITO NEL FASCICOLO PERSONALE DELL’ALUNNO

AZIONI IN CORSO IN ISTITUTO

Scuola Sec. 1° PROGETTO SPAZIO ANDERSEN - ANTARES

Laboratorio di avvio al metodo di studio per alunni con dsa

Scuola Primaria Test Gennaio/ Maggio Rilevazione di fattori di rischio nel processo di letto-scrittura negli alunni di

cl.1^ e 2^ Primaria

Scuola dell’ Infanzia Elaborazione di una griglia di osservazione

Rilevazione di fattori di rischio nel processo fonologico negli alunni di 4/5

anni

19

ALUNNI CON B.E.S. PER DIFFICOLTA’ DI INSERIMENTO/APPRENDIMENTO: - disagio comportamentale/relazionale - svantaggio socio/culturale - svantaggio linguistico e/o culturale

Il team-docenti/consiglio di classe, dopo un’attenta osservazione dell’alunno/a e la rilevazione dei suoi punti di forza e dei bisogni, può elaborare un PDP, anche TEMPORANEO, per l’ALUNNO e/o per LA CLASSE, finalizzato a (vedasi pagina precedente): ▪ predisporre interventi, azioni e progetti educativi a supporto dei bisogni e dell’identità di ognuno ▪ condividere con la famiglia le linee educative predisposte, generando collaborazione e partecipazione e sulla base del reciproco riconoscimento di ruoli e responsabilità ▪ creare un’opportunità di confronto, connessione e sinergia nella co-costruzione di strategie che favoriscano “lo star bene a scuola” dell’alunno/a ▪ attivare confronto e connessione con i Servizi e le agenzie educative del territorio, in merito a interventi e progettualità specifiche

DISAGIO COMPORTAMENTALE/RELAZIONALE SVANTAGGIO SOCIO/CULTURALE

RIFERIMENTI NORMATIVI Direttiva Miur 27/12/2012 C.M. n.8 - 06/03/2013

PROGETTO “STAR BENE A SCUOLA” L’impegno dei docenti e di tutti gli operatori della scuola pone particolare attenzione a quegli alunni che manifestano nel percorso formativo particolari DIFFICOLTÀ O FRAGILITÀ DI ORDINE EMOTIVO-AFFETTIVO correlate sia agli apprendimenti dei saperi e delle competenze specifiche, sia agli aspetti relazionali. Un’attenta rilevazione delle situazioni in cui gli alunni esprimono disagio consente di individuare quegli stati emotivi non correlati significativamente a disturbi di tipo patologico, linguistici o di ritardo cognitivo:

che si manifestano attraverso un insieme di comportamenti disfunzionali e che non permettono al soggetto di vivere adeguatamente le attività di classe e di

apprendere con successo, utilizzando il massimo delle proprie capacità cognitive, affettive e relazionali.

In questa prospettiva un’attenta lettura e precoce rilevazione delle forme del disagio consente la predisposizione d’interventi, azioni e progetti educativi a supporto dei bisogni.

AZIONI IN CORSO IN ISTITUTO

Scuola Sec. 1° SPORTELLO DI ASCOLTO Intervento di prevenzione primaria per

il disagio adolescenziale

Sc. Inf., Sc. Pri. SS1° SUPPORTO PSICOPEDAGOGICO

(Psicopedagogista Centro Riccardo

Massa UNI Bicocca Mi)

Intervento di supporto per le classi con

particolari disagi emotivo-relazionali

Sc. Inf., Sc. Pri. SS1° CONNESSIONI E COLLABORAZIONI

CON SMEF ( Servizio Minori e Famiglie)

Monitoraggio periodico sulle situazioni

di fragilità e su specifiche progettualità in corso

Sc. Inf., Sc. Pri. SS1° PROGETTO “PIPPI” Progetto integrato Servizi Educativi/

Famiglia/Scuola su specifiche fragilità

20

SVANTAGGIO LINGUISTICO E/O CULTURALE

RIFERIMENTI NORMATIVI

- Direttiva Miur 27/12/2012

- C.M. n.8 - 06/03/2013 - Linee guida per alunni adottivi 18/12/14

- Linee guida per L’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri - Miur 02/2014

- Documento Miur “Diversi da chi?”09/09/15

PROGETTO INTERCULTURA “TE NE DICO DI TUTTI I COLORI” Comprende azioni rivolte al sostegno scolastico degli alunni non italofoni e alla gestione della classe plurilingue e pluriculturale, con percorsi a carattere interculturale, d’integrazione e inter-azione, per tutti gli alunni delle classi. Gli alunni adottivi sono, per il primo biennio, considerati alunni con possibile necessità di alfabetizazione linguistica. Sono previsti:

Accoglienza delle famiglie per l’iscrizione, conoscenza dell’alunno e del suo percorso scolastico e di vita (compatibilmente con le competenze linguistiche dei familiari)

Informazioni alle famiglie sul sistema scolastico italiano, sul progetto di inserimento dell’alunno, sui compiti e diritti/doveri dell’alunno e della famiglia

Accertamento delle competenze pregresse dell’alunno attraverso prove d’ingresso Informazione ai docenti sulla situazione di partenza dell’alunno neo arrivato/trasferito

tramite scheda predisposta Accompagnamento dell’alunno nella classe di appartenenza (decisa dal Dirigente Scolastico

in base a criteri concordati in Collegio Docenti) e predisposizione di percorsi di alfabetizzazione/laboratori linguistici e di inserimento nella classe

Eventuale intervento del mediatore linguistico/culturale (quando possibile) Monitoraggio periodico del percorso dell’alunno

AZIONI IN CORSO IN ISTITUTO

Scuola dell’Infanzia Alfabetizzazione/ laboratori lingui-

stici di italiano L2

Attività ludico-linguistiche interattive

nell’ambito dei percorsi proposti

Scuola Primaria

Alfabetizzazione/ laboratori linguistici di italiano L2

Corsi di 1^ ALFABETIZZAZIONE per alunni neoarrivati

Attività di sviluppo linguistico

Scuola Sec. 1° Alfabetizzazione/ laboratori linguistici di italiano L2

Corsi di 1^ ALFABETIZZAZIONE per alunni neoarrivati

Corsi di Italiano per lo studio

Corsi in preparazione agli esami d 3^ Media

Sc. Inf., Sc. Pri. SS1° PERCORSI INTERCULTURALI Vengono scelte tematiche relative al contesto-classe, svolte in modo disciplinare

o interdisciplinare, secondo modalità e tempi adeguati al bisogno del gruppo.

Sono previsti percorsi in forma ludica e

laboratoriale nella Sc. dell’Inf. e Pri., indirizzati a lavorare sulle dinamiche

relazionali individuali e nel gruppo dei pari nella Sc. Sec.

Sc. Inf., Sc. Pri. SS1° CONNESSIONI E

COLLABORAZIONI CON SMEF

(Servizio Minori e Famiglie)

Monitoraggio periodico sulle situazioni di

fragilità e su specifiche progettualità in corso

Sc. Inf., Sc. Pri. SS1° PROGETTI DI RETE SCUOLA-TERRITORIO

Sostegno nello studio e negli aspetti di valorizzazione del sé/relazionali

21

COMPITI DELLA FUNZIONE STRUMENTALE INCLUSIONE nell’anno in corso Fornire materiali di conoscenza, approfondimento e documentazione in merito alle

aree di specificità (a disposizione sul Sito dell’ Istituto) Fornire nei diversi plessi indicazioni in merito all’elaborazione del PDP: lettura della

diagnosi, indicatori utili all’osservazione, modalità di esplicitazione della progettazione Fornire consulenza in merito a: - Stesura PDP - Lettura diagnosi e possibili prassi operative (specificità) - Individuazione di bisogni (in assenza di diagnosi)e possibili prassi operative - Didattica per la classe complessa - Didattica per competenze - Suggerimenti metodologici e/o strategici

Osservazione (in classe/ singole) di casi: - Rilevazione di bisogni, messa a punto delle difficoltà e delle modalità di inserimento

nella vita scolastica. - Riflessioni in merito alla necessità di osservazioni specialistiche e alla stesura di un

PDP. Monitoraggio costante (quantitativo, qualitativo) delle situazione problematiche

presenti in Istituto Coordinamento del GLI: - predisposizione di strumenti di rilevazione del livello di inclusività dell’Istituto e del

livello di efficacia di specifiche progettualità - raccolta dati e elaborazione di ipotesi e prospettive di lavoro in ordine alle pratiche

didattiche riguardanti “la relazionalità” degli alunni e la prevenzione di forme di “prepotenza / aggressività”

- raccolta di buone prassi effettuate nelle classi , allo scopo di creare una “banca” di strumenti didattici operativi esportabili e riproponibili in situazioni analoghe

- elaborazione del Pai - Coinvolgimento dei genitori e del personale della scuola nelle tematiche relative

all’Inclusione e nei processi in atto nell’IC Raccordo periodico con Dirigente Scolastico e FS Aree Autovalutazione e Continuità/

Orientamento Mantenimento contatti e collaborazioni con Servizi e AgenzieTerritoriali: - SMEF (Servizio Minori e famiglie; monitoraggio periodico e focus su specifiche

situazioni) - CTI (Centro Territoriale per l’Inclusione) - Centro Riccardo Massa (Servizio Psicopedagogico operativo in Istituto) - Commissione Rete Scuola Territorio

Nell’Istituto è operativo il GLI ( Gruppo Lavoro Inclusione) le cui funzioni / compiti sono esplicitati alla pagina COMMISSIONI.

22

Parte III: AUTOVALUTAZIONE La circolare n. 47 “Priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione. Trasmissione della Direttiva n.11 del 18 settembre 2014” afferma che la va-lutazione è collocata fra le priorità del governo per il suo imprescindibile valore strategico. Da ciò l’obbligo per tutte le istituzioni scolastiche di elaborare sin dall’anno scolastico 2014-2015 il Rapporto di autovalutazione (RAV). L’idea di fondo, alla base della direttiva, è quella di favorire un coinvolgimento attivo e re-sponsabile delle scuole, un buon processo valutativo infatti, consente a ciascuna istituzione scolastica di regolare e qualificare il proprio servizio educativo.

a) Ambiti di intervento per l’autovalutazione Il nostro Istituto Comprensivo ha in atto un processo di autovalutazione da un triennio ed il Collegio ha accolto la proposta fatta dall’insegnante Colombo Adelia al collegio docenti del 7 ottobre 2013 di intraprendere un cammino che, negli anni, avrebbe cercato di de-scrivere il sistema scolastico in esame, per migliorarlo in alcuni ambiti:

MACROAREA AREA AMBITI FASI

VA

LU

TA

ZIO

NE

DE

I RIS

UL

TA

TI

Risultati dei processi di apprendimento

PASSAGGIO TRA ORDINI DI SCUOLA

Materna - Primaria: verifica delle competenze relative a “I discorsi e le parole” in uscita/entrata con l’utilizzo del questionario creato lo scorso anno

Primaria - Secondaria: confronto tra valutazioni in uscita e prove di ingresso in italiano e matematica

Secondaria I° - Secondaria II°: Confronto tra valutazioni in uscita e risultati del I° quadrimestre

ORIENTAMENTO DEGLI ALUNNI

Verifica della validità del proces-so di orientamento messo in atto, attraverso la corrispondenza tra il giudizio orientativo e le scelte scolastiche effettuate da alunni e famiglie all’uscita dall’I.C.

VA

LU

TA

ZIO

NE

DE

I PR

OC

ES

SI

Offerta formativa

RELAZIONI TRA SCUOLA - FAMIGLIA TRA SCUOLA - ALUNNI TRA INSEGNANTI

Questionario di gradimento per alunni e genitori e delle classi in uscita relativi a: offerta formativa inclusione, organizzazione e cli-ma scolastico soddisfazione Questionario per gli insegnanti sulla capacità di lavorare in gruppo perché, a partire da un migliore lavoro di squadra sarà possibile incrementare le capaci-tà di analizzare, monitorare, valu-tare e riprogettare che sono il fondamento della professione docente.

23

Rispetto agli anni precedenti alcuni aspetti della valutazione relativi al livello di competenze /conoscenze attraverso le Prove nazionali Invalsi non saranno più monitorati, in quanto punti di forza dell’Istituto Comprensivo, presi in esame direttamente dal Ministero e carica-ti nel RAV.

b) Compiti della Funzione Strumentale La funzione strumentale: agisce da raccordo fra i diversi ordini di scuola, curando in particolare la sinergia degli

interventi. lavora con le altre funzioni strumentali per l’inclusione e la continuità collaborando ne-

gli ambiti in cui vi sia contiguità presiede gli incontri della commissione di Istituto, in-terviene se chiamata nelle sottocommissioni per ordine di scuola e cura la stesura dei verbali.

lavora nella sottocommissione della secondaria di primo grado per la tabulazione dei questionari e per monitorare i passaggi tra primaria e secondaria di I grado e tra se-condaria di I e di II grado

rielabora i dati forniti dalle diverse sottocommissioni in una relazione di autovalutazio-ne

partecipa alla compilazione del RAV con la Dirigente partecipa alla scelta delle priorità triennali che l’Istituto sceglie, dopo che il processo di

valutazione ha individuato gli ambiti dove bisogna agire, per migliorare l’offerta for-mativa.

24

Parte IV: Gruppi di lavoro

COMMISSIONI Le commissioni di lavoro, i Referenti di plesso (staff) e i docenti incaricati di Funzioni Strumentali, agevolano il funzionamento del servizio educativo-didattico assolvendo i seguenti compiti: Staff e Funzioni strumentali Revisionare il documento POF; Diffondere informazioni, decisioni, accordi dell’Istituto; Condividere le problematiche/ricchezze dei singoli plessi per favorire l’unità

dell’Istituto; Coordinare l’organizzazione dell’Istituto.

Commissione POF Aggiornare il Pof 2015-2016 Predisporre il documento informativo da consegnare ai genitori durante gli Open Day Elaborare la proposta per il Piano Triennale dell’Offerta Formativa da sottoporre al

Collegio docenti e al Consiglio d’Istituto GLI: Gruppo di lavoro per l’inclusione Il GLI (CM n.8 del 06-03-13) è un gruppo di lavoro formato dalle diverse componenti della comunità scolastica (fra le quali i genitori e il personale scolastico) che, con differenti ruoli e compiti ma in modo sinergico e integrato, coordinano e promuovono culture e pratiche inclusive finalizzate alla crescita e al successo formativo di ciascun alunno. funzioni accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e

trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati educativi” creare contesti e opportunità per realizzare concretamente il diritto all’apprendimento

per tutti gli alunni. compiti rilevare specifici bisogni dell’utenza scolastica d’Istituto attraverso un monitoraggio di

tipo quantitativo e qualitativo elaborare il PAI - Piano Annuale per l’Inclusività, al termine dell’anno scolastico, allo

scopo di fornire elementi di riflessione nell’elaborazione del POF rilevare, monitorare e valutare il livello di Inclusività dell’Istituto, attraverso strumenti

predisposti , su specifiche aree tematiche di volta in volta esaminate coordinare/ promuovere azioni e progettualità in risposta ai bisogni emersi raccolta di buone prassi effettuate nelle classi , allo scopo di creare una “banca” di

strumenti didattici operativi esportabili e riproponibili in situazioni analoghe. Per quest’anno il lavoro sarà mirato ala “dimensione relazionale”

formulare proposte per la formazione e l’aggiornamento dei docenti Commissione Alfabetizzatori È composta da un insegnante per ogni plesso. Ogni referente alfabetizzatore svolge i seguenti compiti:

25

incontra e accoglie i genitori dell’alunno neoiscritto, di nazionalità non italiana : conosce il passato scolastico e non dell’alunno, esplicita e condivide con la famiglia il progetto scolastico previsto.

Prende contatti con gli insegnanti, fornisce le notizie relative alla scolarità pregressa dell’alunno, predispone con essi il percorso di 1^ Alfabetizzazione e di inserimento nella classe.

Fornisce agli insegnanti o somministra esso stesso prove d’ingresso per stabilire il livello di competenza scolastica e linguistica dell’alunno.

Predispone, se necessario e se richiesto (se disponibile), l’intervento del mediatore culturale.

Segue l’andamento del percorso didattico degli alunni di nazionalità non italiana (nuovi inserimenti e inserimenti già in atto) con colloqui periodici con gli insegnanti.

Fornisce indicazioni e/o organizza materiale didattico ad uso degli insegnanti.

Commissione alunni con disabilità e GLH (gruppo di lavoro handicap) Elaborare l’identità e il ruolo dell’insegnante di sostegno e della famiglia Collaborare alla formulazione dei contenuti educativi e didattici per la realizzazione del

p.e.i Contribuire con proposte ed iniziative alla cultura dell’inclusione con percorsi comuni di

formazione-informazione Commissione autovalutazione I membri della commissione autovalutazione lavorano: collegialmente in due incontri di due ore→ il primo in cui si articola l’intervento di autova-lutazione e si calendarizzano gli incontri per ordine di scuola, oltre che progettare o con-fermare i questionari per genitori, alunni e insegnanti dell’Istituto e l’ultimo (27 aprile 2016) in cui verranno discussi insieme i risultati dei dati emersi dal lavoro, per offrire alla F.S. spunti di riflessione per il documento finale di autovalutazione per ordine di scuola: la scuola dell’ infanzia : in tre di 2 ore tabulerà i risultati dei questionari alunni inse-gnanti e genitori somministrati nel mese di febbraio la scuola primaria : in tre incontri di due ore: - confronterà le valutazioni sulle competenze dell’infanzia con quelle elaborate dagli inse-gnanti delle classi prime - tabulerà i test di gradimento genitori, alunni e insegnanti somministrati nel mese di feb-braio - predisporrà test in uscita comuni per italiano e matematica con i relativi criteri di corre-zione e valutazione la scuola secondaria: in tre incontri di due ore: - confronterà le valutazioni in uscita dalla primaria con quelle dei test di ingresso in italiano e ma-tematica - invierà agli istituti superiori le richieste di valutazione di fine quadrimestre per italiano e matema-tica per gli alunni usciti dall’I.C. lo scorso anno e li confronterà con le valutazioni in uscita dalla se-condaria di primo grado - tabulerà i questionari dei genitori, degli alunni e insegnanti somministrati nel mese di febbraio - confronterà il rispetto del consiglio orientativo per verificare se il Progetto orientamento dell’Istituto è incisivo rispetto alle scelte degli alunni e delle famiglie in uscita dall’Istituto stesso.

Docenti incaricati laboratori Informatica e commissione sito Verificare la funzionalità dei laboratori e proporre l’acquisto ad integrazione delle

dotazioni esistenti; Effettuare la manutenzione ordinaria (pulizia dischi, deframmentazione, scandisk,

eliminazione cartelle inutili) e collaborare con il servizio tecnico di manutenzione

26

Monitorare l’uso effettivo dei vari laboratori. Raccogliere il materiale da pubblicare sul sito Concordare l’inserimento del materiale con la referente del sito

Commissioni Continuità e referenti orientamento Consapevoli che la continuità è un modo per intendere la scuola come servizio appunto continuo in cui ogni alunno possa trovare l’ambiente e le condizioni più favorevoli per realizzare un percorso formativo completo, attraverso una commissione mista, composta dalla FS e da due referenti per ogni scuola dell’infanzia, primaria e secondaria, si intende avviare una riflessione sulla “continuità educativa” affrontando alcuni temi (valutazione/verifica con prove di uscita e di entrata; obiettivi trasversali, metodi e contenuti; strumenti per il passaggio delle informazioni ecc.) e promuovendo attività e progetti comuni (accoglienza) Coordinamento Collaboratori RSPP Aggiornare i piani di evacuazione dei singoli plessi; Rilevare i fattori di rischio nelle singole scuole; Far conoscere ad alunni e docenti i Piani di evacuazione; Valutare le prove di evacuazione per migliorarne l’efficacia.

Commissione Mensa Monitorare il servizio offerto dalla ditta SerCar; Valutare la qualità e la genuinità dei cibi serviti; Proporre modifiche al menù settimanale nel rispetto delle tabelle dietetiche dell’ASL di

Bergamo; Sensibilizzare in ordine ad una corretta educazione alimentare.

Commissione Territorio Vedi pagina dedicata

COMMISSIONI E GRUPPI DI LAVORO 2015-16

COMMISSIONE ANGELINI MONTEROSSO PAPA G. XXIII ROSA ROSMINI CAMOZZI REFERENTI

STAFF DI LIDDO

MIGLIOLI

TIRONI F.

BERLANDA

TRABUCCO

ARNOLDI IANNELLI

DIRIGENTE

POF

NICOLI TIRONI M.A. ARNOLDI GIAMMARCO

MANAZZALE

GLI DI LIDDO GAFFURI CUOMO D’AURIA NISOLI SALOMONE NICOLI

REFERENTI DISABILITA’

GAFFURI MUNAFÒ NORIS SCOPELLITI SALOMONE RONZI

ALFABETIZ-ZATORI

TORELLI ROTTICHIERI FOGLIENI, TREMAGLIA

MILANESI VITALIANO NAPOLITANO NICOLI

AUTOVALU-TAZIONE

ESPOSITO IOZZI FIORENTINO

SCOTTI BETTINELLI TRAPLETTI RAVASIO

BELOTTI PECIS TRICOLI IANNELLI

COLOMBO

SICUREZZA ARRIGONI TAGLIAFERRI DIVO BUGADA REGAZZONI CANGIOTTI DIVO

CONTINUITA’ ARRIGONI BENAGLIA PERICO

BIANCHINI DI VITA MARRONE LONGO

MENSA ESPOSITO IOZZI MESSINA TIRONI M.A. GIANCOTTI RONZI

TERRITORIO ROTTICHIERI GALIMBERTI TIRONI M.A. FUGAZZA NICOLI

SITO ROTTICHIERI COCCO ARIZZI SCOPELLITI GALLUCCI SETTE

27

SEZIONE III : FINALITÀ E PRINCIPI

Parte I: Le finalità e gli obiettivi della scuola

FINALITA’ E PRINCIPI

Risponde ai bisogni formativi degli alunni

Identità Strumenti culturali

L’inserimento, l’integrazione e l’inclusione

La cura delle condizioni per star bene a scuola

L’uguaglianza di opportunità per

il successo formativo La gestione positiva delle relazioni interpersonali

Lo stimolo alla pluralità

dei saperi

La collaborazione con le agenzie

educative del territorio

Lo stimolo alla partecipazione, alla

solidarietà, al rispetto

L’attenzione all’impegno, alla competenza, alla consapevolezza dei saperi

I percorsi personalizzati e individualizzati

La valutazione formativa

Alfabetizzazione di base Padronanza dei Linguaggi Sviluppo della creatività e delle potenzialità di ognuno

Conoscenza di sé Relazione con gli altri

Orientamento

LA NOSTRA SCUOLA ATTRAVERSO ….

CONVIVENZA CIVILE

28

FINALITÀ DELL’ISTITUTO Le scuole del nostro Istituto Comprensivo contribuiscono allo sviluppo della persona come “cittadino del mondo” e perseguono le seguenti finalità: SCUOLA DELL’INFANZIA Maturazione dell’identità Conquista dell’autonomia Sviluppo delle competenze Educazione alla cittadinanza

SCUOLA PRIMARIA Sviluppo armonico di tutte le dimensioni della persona, a partire dall’autonomia e

dall’identità Conoscenza di sé Relazione con gli altri Orientamento Costruzione delle competenze Acquisizione di strumenti culturali

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Ampliamento della conoscenza di sé Ampliamento della relazione con gli altri Maggiore integrazione nel mondo Approfondimento delle competenze Arricchimento degli strumenti culturali

*Le “competenze” costituiscono uno specifico tema educativo e si possono definire come “la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o me-todologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; esse sono descritte in termini di responsabilità e autonomia” (Raccomandazione del Parla-mento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro Europeo delle Qualifiche per l’apprendimento permanente) o ancora: “la capacità di far fronte a un compito o a un insieme di compiti, riuscendo a mettere in moto e a orchestrare le proprie risorse interne, cognitive affettive e volitive e a utilizzare quelle esterne disponibili, in modo coerente e fecondo” (Pellerey, 2001)

29

FORMAZIONE DELLE COMPETENZE

Il percorso educativo e didattico che il bambino vive all’interno della scuola primaria è mirato affinché abbia

una conoscenza di sé tale che gli permetta di avere stima e consapevolezza di sé nelle esperienze che fa quotidianamente.

la disponibilità a riferirsi al docente e a chiedere con fiducia e rispetto. un rapporto con i compagni in grado di valorizzare se stesso e l’altro e di collaborare

nel lavoro e nel gioco un linguaggio sia in comprensione che in produzione che gli permetta di instaurare

comunicazioni con diversi codici, dall’orale allo scritto dall’iconico all’informatico oltre alla lingua inglese.

un metodo di apprendimento e di lavoro in autonomia che lo renda capace di seguire indicazioni e tempi indicati, maturando la consapevolezza delle proprie capacità e della propria autoefficacia

un certo graduale sviluppo dello spirito critico dato dall’osservazione, dalla capacità di porsi domande, dalla scoperta delle ragioni che spiegano la realtà nel percorso del sa-pere, per attivarsi in semplici esperienze progettuali

la capacità di vivere in una società in evoluzione come quella in cui sarà chiamato a vivere

Una ragazza o un ragazzo di 14 anni dopo aver frequentato la scuola dell’infanzia e il primo ciclo d’istruzione, grazie anche alle sollecitazioni educative nel frattempo offerte dalla famiglia e dall’ambiente sociale, per essere donna/uomo e cittadina/o tramite le conoscenze e le abilità apprese sviluppa le competenze per: esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri; interagire con l’ambiente naturale e sociale che lo circonda, e influenzarlo positiva-

mente; risolvere i problemi che di volta in volta incontra; riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di crescita, anche chiedendo aiuto,

quando occorre; comprendere, per il loro valore, la complessità dei sistemi simbolici e culturali; maturare il senso del bello; conferire senso alla vita.

Il percorso educativo utilizza gli obiettivi specifici di apprendimento che partendo da obiettivi formativi, eleva il livello delle conoscenze (sapere) e delle abilità (fare) che lo studente è sollecitato a trasformare in competenze personali.

30

LINEE METODOLOGICHE COMUNI

Per rendere più efficace l’azione educativa e per facilitare il raggiungimento degli obiettivi cognitivi e formativi, gli insegnanti dell’istituto comprensivo hanno individuato le seguenti modalità di lavoro comuni:

- Creare un clima di collaborazione in cui tutti possano ascoltare, partecipare, ap-prendere;

- Vigilare sull’osservanza delle regole e degli accordi costruiti/pattuiti e discutere e-ventuali inadempienze con i singoli alunni, con la classe, con il consiglio di classe, con il dirigente scolastico;

- Illustrare agli studenti la programmazione di ogni disciplina, esplicitando obiettivi, contenuti, modalità di lavoro, tipologia e tempi delle verifiche, modalità di valuta-zione;

- Motivare gli studenti coinvolgendoli nelle finalità di ogni attività didattica; - Dedicare momenti specifici all’acquisizione del metodo di studio e di lavoro di ogni

disciplina; - Sollecitare lo studente a organizzare e a pianificare il proprio lavoro scolastico, a ri-

flettere sui propri tempi e sulle modalità di studio; - Prevedere in ogni lezione momenti di raccordo con il lavoro precedente e di sintesi

delle acquisizioni della lezione stessa - Variare il più possibile le modalità, gli strumenti e i materiali del lavoro in classe, per

dare agli alunni la possibilità di costruire in prima persona i loro apprendimenti e per offrire opportunità differenziate secondo i diversi stili cognitivi;

- Coinvolgere il più possibile gli studenti nello svolgimento delle lezioni, con il dialogo, la problematizzazione dei contenuti, la sollecitazione di ipotesi, promuovendo rela-zioni individuali o di gruppo della classe;

- Controllare e correggere i compiti assegnati; - Comunicare tempestivamente agli studenti gli esiti delle verifiche ; - Analizzare gli errori commessi nelle verifiche, dare indicazioni per la correzione e

per il superamento delle difficoltà e indicare tempi e modalità dell’eventuale recupe-ro.

- Tener conto dei carichi di lavoro degli studenti, sia nell’assegnare il lavoro domesti-co, sia nel fissare le verifiche, evitando una eccessiva concentrazione.

- Programmare momenti di verifica comuni (“prove parallele”), i cui contenuti e mo-dalità sono decisi dalle aree disciplinari (secondaria) o dalle riunioni per classi paral-lele (primaria) Tali momenti nella scuola secondaria si collocano all’inizio (fine set-tembre/inizio ottobre) e alla conclusione dell’anno scolastico (fine maggio); nella scuola primaria all’inizio (prove di ingresso), alla fine del I quadrimestre e alla fine del II quadrimestre.

- La scuola primaria e secondaria attua, in rapporto alla disponibilità di risorse asse-gnate dallo stato o acquisite mediante la partecipazione ad avvisi o bandi pubblici, interventi di recupero, consolidamento e potenziamento fondati sull’individualizzazione e la personalizzazione, in orario curricolare e/o extracurrico-lare.

- Nella scuola secondaria, in un’ottica di sviluppo delle competenze trasversali e al fi-ne di valorizzare il contributo di ciascuna disciplina, le riunioni per classi parallele decidono una tematica comune intorno alla quale i CdC programmano un’unità di-dattica trasversale con il contributo di tutte le discipline.

31

Parte II : La Valutazione La valutazione è: Oggettiva - basata su prove di verifica quantificabili. Formativa - volta a rilevare informazioni sul processo di apprendimento. Promozionale - evidenzia e sviluppa i lati positivi e le capacità degli alunni

Per seguire e promuovere il percorso formativo di ogni alunno si considerano indispensabili i seguenti termini di riferimento: analisi dei livelli di partenza determinazione degli obiettivi formativi da raggiungere individuazione di interventi specifici da attuare individuazione dei progressi compiuti a livello educativo e didattico valutazione del grado di maturazione globale raggiunto.

Lo scopo della valutazione è quello di accompagnare l’alunno nel processo di apprendimento per: responsabilizzarlo renderlo consapevole del percorso di apprendimento aiutarlo a riflettere sul proprio modo di apprendere e sul lavoro prodotto promuovere capacità di autovalutazione promuovere la maturazione dell’identità per orientare le scelte future.

STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE Alcuni esempi di strumenti: prove oggettive, osservazioni, rubriche valutative, diario di bordo, ecc. DOCUMENTO DI VALUTAZIONE L’anno scolastico è suddiviso in due quadrimestri; al termine di ogni quadrimestre il documento di valutazione è consegnato ai genitori degli alunni delle scuole Primaria e Secondaria di 1° grado. La valutazione viene effettuata in base a quanto è stato sancito dal Decreto del Presidente della Repubblica 122/2009: la certificazione delle competenze è perciò espressa in decimi. Per le classi prime della scuola primaria, la valutazione al termine del primo quadrimestre è espressa attraverso una griglia appositamente predisposta con descrittori riferiti alle competenze maturate nelle diverse aree di sviluppo e apprendimento. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Al termine della Scuola Primaria e della classe terza della Scuola secondaria di I° grado i docenti certificano le competenze e il passaggio al successivo ordine di Scuola. La certificazione delle competenze viene trasmessa alla scuola secondaria di secondo grado scelta dall’alunno.

32

CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI E TRASVERSALI:

COMPETENZE DISCIPLINARI COMPETENZE TRASVERSALI

VALUTAZIONE LIVELLI DESCRITTORI

VALUTAZIONE 10-9 AVANZATO competenze pienamente raggiunte

VALUTAZIONE 8-7 INTERMEDIO competenze raggiunte in maniera soddisfacente

VALUTAZIONE 6 ESSENZIALE competenze raggiunte in misura adeguata

VALUTAZIONE 5 (4-3 solo per la Scuola Secondaria)

PARZIALE competenze raggiunte in modo parziale

TABELLA DI MISURAZIONE DELLE PROVE OGGETTIVE SCUOLA PRIMARIA

PERCENTUALE VOTAZIONE GIUDIZIO

TARATURE ITEM da 0% a 55% → 5 Non sufficiente

da 56% a 59% → 5.5 Non sufficiente

da 60% a 65% → 6 Sufficiente

da 66% a 69% → 6.5 Sufficiente

da 70% a 75% → 7 Positivo

da 76% a 79% → 7.5 Buono

da 80% a 85% → 8 Buono

da 86% a 89% → 8.5 Distinto

da 90% a 94% → 9 Distinto

da 95% a 97% → 9.5 Ottimo

da 98% a 100% → 10 Ottimo

SUGGERIMENTI sull’uso della tabella di valutazione Le suddette tarature sono pensate per essere utilizzate solamente nella valutazione di prove di verifica. Per valutare le prove di verifica in itinere, durante i quadrimestri, è possibile utilizzare an-che le votazioni con valore decimale, mentre nelle prove di fine quadrimestre e sul-la scheda di valutazione sono da riportare solo le votazioni con numero intero. Nelle verifiche è possibile affiancare al voto la frazione che riporta gli item esatti su quelli totali. Il lavoro quotidiano verrà valutato evitando giudizi di merito sulla persona e limitandosi al-la valutazione del lavoro prestato che può essere espressa anche con una frase.

33

TABELLA DI MISURAZIONE DELLE PROVE OGGETTIVE SCUOLA SECONDARIA

Area linguistica Area Matematica

0%-20% 3 Foglio bianco 1

21%-30% 4 1%-5% 2

31%-40% 4,5 6%-20% 3

41%-50% 5 21%-31% 4

51%-57% 5,5 32%-35% 4,5

58%-62% 6 36%-50% 5

63%-67% 6,5 51%-55% 5,5

68%-73% 7 56%-62,5% 6

74%-78% 7,5 63%-67,5% 6,5

79%-83% 8 68%-72,5% 7

84%-88% 8,5 73%-77.5% 7,5

89%-93% 9 78%-82,5% 8

94%-97% 9,5 83%-87,5% 8,5

98%-100% 10 88%-92,5% 9

93%-97,5% 9,5

98%-100% 10

Criteri di valutazione per stabilire le fasce di livello di partenza nelle programmazioni disciplinari ed in quelle di consiglio di classe:

voto 8-9-10 preparazione pienamente adeguata

voto 6-7 preparazione adeguata

voto 0-5 preparazione non adeguata

34

GRIGLIA VALUTATIVA PER IL GIUDIZIO DI COMPORTAMENTO: SCUOLA PRIMARIA

RESPONSABILE

ADEGUATO

NON SEMPRE ADEGUATO

NON ADEGUATO

RIS

PE

TT

O D

EL

LE

RE

GO

LE

IN C

LA

SS

E

- segue sempre le lezioni in modo attento, partecipe, collaborativo - è sempre responsabile e puntuale nell’esecuzione di un lavoro - mai riceve note e richiami

- segue con attenzione le lezioni - è responsabile nell’esecuzione di un lavoro - mai riceve note o richiami

- non sempre è attento durante le lezioni - esegue il lavoro richiesto - raramente riceve note o richiami

- deve essere sollecitato a seguire le lezioni e ed è fonte di disturbo - deve essere sollecitato a svolgere il lavoro - riceve alcune note o richiami

- spesso deve essere sollecitato a seguire le lezioni ed è fonte di disturbo con comportamenti non consoni all’ambiente scolastico - deve essere sollecitato a svolgere il lavoro - riceve note o richiami

- non segue le lezioni, si distrae continuamente, è fonte di disturbo con atteggiamenti non consoni all’ambiente scolastico - si rifiuta di eseguire un lavoro - riceve un numero molto elevato di note o richiami

NE

I MO

ME

NT

I DE

ST

RU

TT

UR

AT

I

(Cam

bio

dell’

ora

e/o

inte

rval

lo/p

aus

a m

ensa

- u

scite

did

attic

he)

Vive tutti i momenti destrutturati in modo responsabile e corretto: • si intrattiene positivamente con i compagni • ascolta le richieste del docente • mostra sempre rispetto per i locali e gli arredi scolastici, per le cose altrui e per l’ambiente circostante

Generalmente - vive i momenti destrutturati in modo tranquillo, ascoltando le eventuali richieste del docente - mostra rispetto per i locali scolastici, per le cose altrui e per l’ambiente circostante

Talvolta esce dall’aula senza autorizzazione - in diverse occasioni va sollecitato a contenere la sua esuberanza - talvolta mostra poco rispetto per i locali scolastici, per le cose altrui e per l’ambiente circostante

- Tende ad uscire dall’aula senza autorizzazione - spesso corre per i corridoi creando confusione e disturbo - tende a non ascoltare le richieste e i richiami - di solito mostra poco rispetto per i locali scolastici, per le cose altrui e per l’ambiente circostante

Spesso - esce dall’aula senza autorizzazione - corre per i corridoi disturba i compagni e non ascolta i richiami dell’inse-gnante - non rispetta i locali scolastici, le cose altrui e l’ambiente circostante

- esce dall’aula senza autorizzazione - si comporta in modo poco responsabile: • corre per i corridoi senza ascoltare i richiami del docente, creando confusione e disturbo • importuna i compagni • crea situazioni che potrebbero risultare pericolose per sé e per gli altri • non rispetta e/o danneggia i locali scolastici, le cose altrui, l’ambiente circostante

35

RESPONSABILE

ADEGUATO

NON SEMPRE ADEGUATO

NON ADEGUATO

AD

EM

PIM

EN

TI D

EI P

RO

PR

I DO

VE

RI

Co

mp

iti e

mat

eria

li Sempre - svolge i compiti assegnati in modo accurato - porta il materiale - fa firmare comunicazioni e verifiche con sollecitudine - porta le giustificazioni con puntualità - arriva a scuola in orario

- Svolge i compiti assegnati con regolarità. - Porta il materiale . Fa firmare comunicazioni e verifiche. - Porta le giustificazioni senza ritardo. Arriva a scuola in orario

Generalmente - svolge i compiti assegnati - porta il materiale Talvolta -dimentica di far firmare comunicazioni e verifiche - consegna le verifiche -arriva a scuola in ritardo

- Non svolge i compiti né porta il materiale regolarmente. - Spesso dimentica di far firmare comunicazioni e verifiche. - Non porta le giustificazioni nei tempi stabiliti. - Spesso arriva in ritardo.

Spesso - non svolge i compiti - non porta il materiale - non fa firmare comunicazioni e/o verifiche - non porta le giustificazioni - porta oggetti estranei alle attività scolastiche

Sistematicamente - non svolge i compiti e/o li copia - non porta il materiale - non fa firmare le comunicazioni e/o falsifica le firme - non porta le giustificazioni - porta oggetti estranei alle attività scolastiche

SA

PE

RE

ST

AR

E C

ON

GL

I AL

TR

I

Co

n g

li ad

ult

i

Sempre si mostra rispettoso e corretto: • saluta • collabora • tiene conto delle richieste, dei suggerimenti e delle osservazioni

Si mostra rispettoso e corretto: • saluta • tiene conto delle richieste, dei suggerimenti e delle osservazioni

Generalmente -si mostra rispettoso e corretto -tiene quasi sempre conto delle richieste, dei suggerimenti e delle osservazioni

Talvolta - manca di rispetto - tende a non ascoltare l’adulto

Spesso - manca di rispetto. Talvolta si oppone all’adulto

Continuamente - manca di rispetto con atteggiamento di sfida e provocazioni con un linguaggio volgare, offensivo e/o blasfemo - non tiene conto delle richieste, dei suggerimenti e delle osservazioni

Co

n i

com

pag

ni

Sempre - si mostra rispettoso di ogni compagno - esprime le proprie opinioni nel rispetto di quelle altrui - è propositivo e collabora in modo responsabile

Si mostra rispettoso: • è disponibile ad aiutare il singolo e a collaborare nel lavoro di gruppo

Generalmente - è corretto e - non crea situazioni di conflitto

- Tende a non rispettare la persona, le opinioni e le cose dell’altro. - Usa un linguaggio a volte offensivo. Non sa collaborare con tutti.

Spesso mostra atteggiamenti polemici, offensivi, aggressivi

È fonte di costante disturbo e crea conflitti. Offende, aggredisce verbalmente o fisicamente. Danneggia e/o ruba. Usa un linguaggio blasfemo.

36

GRIGLIA VALUTATIVA PER IL GIUDIZIO DI COMPORTAMENTO: SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Indicatori 10 9 8 7 6 5

Ris

pet

to d

elle

reg

ole

L’alunno/a si dimostra sempre corretto/a, rispettoso/a e responsabile Non riceve note o richiami

L’alunno/a si dimostra corretto e responsabile Non riceve note o richiami

L’alunno/a si dimostra quasi sempre rispettoso delle regole Raramente riceve note o richiami

L’alunno/a non sempre rispetta le regole Riceve note o richiami

L’alunno/a spesso non rispetta le regole Riceve molte note o richiami

L’alunno/a non rispetta le regole Riceve un elevato numero di note o richiami

Ad

emp

imen

to p

rop

ri d

ove

ri

Svolge sempre il lavoro scolastico in modo accurato e puntuale

Svolge sempre il lavoro scolastico con regolarità

Generalmente svolge il lavoro scolastico richiesto

Non svolge il lavoro scolastico con regolarità

Deve essere sollecitato a svolgere il lavoro scolastico

Sistematicamente non svolge il lavoro scolastico

Sap

er s

tare

co

n g

li a

ltri

E’ propositivo e collaborativo sia con gli adulti che con i compagni

E’ rispettoso e disponibile sia con gli adulti che con i compagni

E’ corretto e non crea situazioni di conflitto con adulti e compagni

Talvolta è poco corretto con gli adulti e con i compagni

E’ fonte di disturbo per gli adulti e i compagni

E’ fonte di costante disturbo e crea conflitti con gli adulti e i compagni

37

CRITERI PER L’AMMISSIONE O LA NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA Ai fini dell’ammissione alla classe successiva, il team docenti o il Consiglio di classe tiene conto dei seguenti fattori: - profitto sufficiente in tutte le discipline e nel comportamento - progressi rispetto al livello di partenza e regolarità della frequenza delle lezioni - capacità di svolgere il lavoro scolastico con sufficiente autonomia - impegno, partecipazione ed interesse nei confronti della scuola - recupero nelle discipline per le quali sono stati attivati interventi integrativi - particolari e documentate situazioni personali di salute o di famiglia - valutazione complessiva sull’idoneità dello studente a frequentare la classe successiva La non ammissione alla classe successiva è deliberata dal Consiglio di classe o dal team docenti sulla base dei seguenti fattori: - carenze gravi e diffuse che evidenziano il mancato raggiungimento degli obiettivi minimi previsti per l’anno scolastico, nonostante gli interventi di recupero e le indicazioni fornite dagli insegnanti, tali da pregiudicare l’inserimento proficuo nella classe successiva - non aver dimostrato progressi nell’apprendimento, anche rispetto a carenze emerse nell’anno scolastico precedente - impegno, partecipazione e frequenza molto deboli con mancanza di reazione alle sollecitazioni messe in atto dagli insegnanti e dalla scuola - carenze molto gravi nel comportamento

38

Sezione 4 : L’OFFERTA FORMATIVA CURRICOLARE

Parte I: L’organizzazione e la matrice progettuale

EDUCAZIONE AMBIENTALE Esplorare e conoscere lo spazio intorno a sé, l’ambiente del territorio di appartenenza e gli spazi via via più lontani, rispettandoli e avendone cura, in quanto patrimonio

della vita di ognuno.

EDUCAZIONE ALLA SALUTE E AL BENESSERE

Educare alla cura di sé e del proprio corpo, attraverso l’utilizzo e l’adozione di comportamenti sani, per un corretto e salutare stile di vita.

Favorire un approccio sereno e corretto al cibo, attraverso la conoscenza delle regole alla base di una sana alimentazione e l’attenzione alla propria salute e al proprio benessere.

VALORIZZAZIONE DELLA SENSIBILITÀ ARTISTICA

Favorire l’espressione

personale, emozionale ed artistica, la creatività,

l’aggregazione e la cooperazione. Consolidare e sostenere

i percorsi musicali nati dalla collaborazione

con il territorio.

EDUCAZIONE ALLE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE Divenire consapevoli della necessità di stabilire regole condivise, per vivere e convivere, attraverso la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità, dell’impegno e della partecipazione.

USO DELLE TECNOLOGIE

Favorire l’avvio e la

padronanza di buone competenze digitali, attraverso l’uso

consapevole delle tecnologie della comunicazione, per ricercare e analizzare dati ed informazioni

e risolvere problemi, perché le abilità cognitive, operative,

metodologiche e sociali dialoghino e collaborino in sinergia.

EDUCAZIONE ALL’INCLUSIVITA’

Riconoscere, comprendere e valorizzare la propria e le altrui

identità, personali, sociali e culturali, nel rispetto delle differenze

e in un’ottica di confronto,

collaborazione e inclusione.

EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITÀ Conoscere ed esprimere le proprie emozioni, avvertendo i propri e gli altrui stati d’animo, e avviarsi a sviluppare relazioni interpersonali positive, centrate sull’ascolto, sul dialogo, sull’espressione del proprio pensiero, nel riconoscimento di quello degli altri.

EDUCAZIONE AL PENSIERO RAZIONALE Affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e verificabili, attraverso la capacità di formulare ipotesi, confrontarle, integrarle con le conoscenze e argomentarle per costruire nuovi

apprendimenti.

39

SCUOLA DELL’INFANZIA LUIGI ANGELINI

via Pietro Ruggeri da Stabello 34 Orario delle lezioni: da lunedì a venerdì dalle ore 8 alle ore 16 Mensa: servizio trasportato in appalto 16.00-16.30 prolungamento (gestito dalla Ass. Giochincorso e a carico delle famiglie) Sezioni: 2 di età eterogenea (3-4-5 anni) Insegnanti: 4 titolari di sezione, 1 docente religione Open day di presentazione della scuola: Lunedì 11 gennaio 2016 dalle ore 16,30 alle ore 18,30 (per bambini e genitori) PERCORSI DIDATTICI Attività di sezione e attività di intersezione Giochi organizzati e liberi negli angoli strutturati Scambi di esperienze Insegnamento Religione Cattolica (I.R.C.) per chi ne fa richiesta Percorso di Alternativa alla Religione Cattolica per chi ne fa richiesta Uscite nel quartiere, gite e visite guidate fuori dal territorio comunale Feste di S. Lucia e di Carnevale Le feste di natale e di fine anno scolastico sono aperte ai genitori e quella di fine anno

è animata da un gruppo di genitori ATTIVITA’ PER L’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Progetti svolti dalle insegnanti Primi passi alla scuola dell’Infanzia (accoglienza bambini di 3 anni) Un cammino per crescere (continuità con la sc. Primaria di riferimento)

Settimana della sicurezza “Il nostro amico drago raffreddato” (per i bambini di 3 - 4 e 5 anni)

Attività di intersezione: Mattino (bambini 3-4-5 anni): “I viaggi di Gulliver”

(da Gennaio a Maggio) “Facciamo finta di essere …” (laboratorio psicomotorio)

“Un arcobaleno di colori” (laboratorio grafico-pittorico-manipolativo) “Imparo giocando” (laboratorio logico-matematico)

“Un mondo di parole in allegria” (laboratorio linguistico musicale)

Attività di sezione Sfondo Integratore: “Io tu noi, mi prendo cura di: me, degli altri, dell’ambiente (3 - 4 - 5 anni)

Le insegnanti hanno scelto, per l’anno scolastico 2015-2016, i seguenti progetti (con esperti esterni): “Tutti i colori dell’orchestra” laboratorio musicale (bambini di 3 - 4 e 5 anni)

Giochiamo nell’acqua (acquaticità per bambini di 5 anni)

Progetto Biblioteca: Raccontami una storia (bambini di 4 e 5 anni) A scuola con il teatro il divertimento è assicurato (bambini 3-4-5 anni)

Attività Psicomotoria Karate (bambini 5 anni)

Viver sano: Educazione alla Salute (bambini 3 - 4 - 5 anni)

40

SCUOLA DELL’INFANZIA MONTEROSSO

Viale Giulio Cesare 58 Orario delle lezioni: da lunedì a venerdì: 8.00-16.00 tempo normale 7.45-8.00 anticipo (gestito da insegnanti del plesso) 16.00-17.30 prolungamento (gestito dalla Ass. Giochincorso e a carico delle famiglie) Mensa: in appalto con cucina presente nell’edificio Sezioni: 5 di bi-età Insegnanti: 10 titolari di sez., 1 religione, 3 sostegno, 2 assistenti educatori Open day di presentazione della scuola: Sabato 16 gennaio 2016 dalle ore 10,00 alle ore12,00 (per bambini e genitori) PERCORSI DIDATTICI Attività di sezione e attività di intersezione Giochi organizzati e liberi negli angoli strutturati Gioco libero tutelato dalle insegnanti Scambi di esperienze Percorsi didattici per lo sviluppo delle competenze inerenti e trasversali allo Sfondo integratore dell'anno: "Il tempo che fa, il tempo che passa e che verrà...” Insegnamento Religione Cattolica (I.R.C.) per chi ne fa richiesta Percorso di Alternativa alla Religione Cattolica Uscite nel quartiere, gite e visite guidate fuori dal territorio comunale Collaborazione con il Centro Anziani di Monterosso Feste di Natale, di Carnevale, evento di primavera e di fine anno scolastico

ATTIVITA’ PER L’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Progetti svolti dalle insegnanti “Gedeone il vigile amico del pedone” un viaggio nel mondo delle regole stradali e della

buona cittadinanza “Musica” educazione musicale “Spazio: è tempo di scienza” percorso di educazione scientifica “Cuochi o pittori?” l’arte, i colori, i materiali “Minestra di parole” educazione linguistica “Pappa buona” scopriamo gli alimenti, i sapori, gli odori “Settimana della lettura” percorso di lettura e animazione

Le insegnanti hanno scelto, per l’anno scolastico 2015-2016, i seguenti progetti: “Primi passi alla scuola dell’infanzia” accoglienza nuovi iscritti “Un cammino per crescere” continuità con la scuola primaria “Inglese” progetto per bambini di cinque anni “Musicando” progetto di musica per i bambini di 4 anni con esperto esterno “Progetto Bernareggi” arte per gli alunni di 3 e 4 anni “Giochiamo nell’acqua” acquaticità per i bambini di 5 anni “Parole in gioco” linguistica e alfabetizzazione “Lavaggio delle mani e bon ton a tavola” per tutti “Bergamo Scienza”

41

SCUOLA PRIMARIA

PRIMARIA PAPA GIOVANNI XXIII, via Righi PRIMARIA ANTONIO ROSMINI, via Uccelli

Orario: da lunedì a venerdì ore 8.30/16.30. Ingresso anticipato dalle ore 7.45 alle ore 8.25 (a pagamento) secondo un protocollo d’intesa tra l’Istituto e l’Associazione Giochincorso Mensa: da lunedì a venerdì ore 12.30/14.30, menu ASL cucinato in loco PRIMARIA GABRIELE ROSA, via Conca Fiorita Orario: martedì, giovedì e sabato ore 8.30/12.30 lunedì, mercoledì e venerdì ore 8.30/12.30 e 14.00/16.00 Ingresso anticipato dalle ore 7.45 alle ore 8.25 (a pagamento) secondo un protocollo d’intesa tra l’Istituto e l’Associazione Giochincorso Mensa: lunedì, mercoledì e venerdì ore 12.30/14.00, menu ASL trasportato - in appalto SerCar. La mensa è aperta anche il martedì e giovedì: l’assistenza è garantita dall’Associazione Giochincorso, mediante un protocollo d’intesa tra Istituto e Associazione ed è a carico delle famiglie che la scelgono. SPAZI La scuola Papa Giovanni XXIII dispone di un Laboratorio Computer, di due lavagne interattive multimediali (LIM), di un’aula di proiezioni audiovisive e di un’aula per le attività espressivo - musicali. Ogni classe dispone di una biblioteca.

La scuola Gabriele Rosa dispone di un Laboratorio Computer, di quattro lavagne interattive multimediali (LIM) e di un’aula per piccoli gruppi.

La Scuola Antonio Rosmini dispone di un Laboratorio Computer, di un’aula di proiezioni audiovisive, di un laboratorio di psicomotricità e di un’ aula-biblioteca.

Tutte e tre le scuole hanno uno spazio esterno fruibile dai bambini durante gli intervalli o per attività didattiche (orto, orienteering, osservazioni …) e una palestra.

42

DISTRIBUZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE NELLA SCUOLA PRIMARIA

Materia Prima Seconda Terza Quarta Quinta

ITALIANO 8 7 7 7 7

STORIA / GEOGRAFIA 4 4 4 4 4

INGLESE 1 2 3 3 3

MATEMATICA 7 7 7 7 7

ARTE / IMMAGINE 2 2 1* 1* 1*

TECNOLOGIA 1 1 1 1 1

EDUCAZIONE FISICA 2 2 2* 2* 2*

I.R.C. e/o ALTERNATIVA 2 2 2 2 2

MUSICA 1 1 1* 1* 1*

SCIENZE 2 2 2 2 2

Totali 30 30 30 30 30

*il monte ore delle educazioni va considerato globalmente ed è suscettibile di una diversa distribuzione tra le

discipline in funzione dei progetti da realizzare (del .n.72 del 27/11/2014)

OPEN DAY DI PRESENTAZIONE DELLE SCUOLE

Scuola Primaria Papa Giovanni XXIII via Righi

Lunedì 18 gennaio 2016, dalle ore 14.20 alle ore 16.20 presso la scuola Papa Giovanni XXIII

Scuola Primaria Gabriele Rosa

Via Conca Fiorita

Sabato 23 gennaio 2016 dalle ore 11.00 alle ore 12.15 presso la scuola G. Rosa

Scuola Primaria Antonio Rosmini

Via Uccelli

Mercoledì 20 gennaio 2016, dalle 15.00 alle 16.15 presso la scuola A. Rosmini

NEL CORSO DELL’ANNO SONO PREVISTE USCITE E GITE IN TUTTE LE CLASSI

SONO INOLTRE PREVISTI ALCUNI MOMENTI DI AGGREGAZIONE/LEZIONE A-PERTI AI GENITORI:

- GIORNATA SPORTIVA DI FINE CORSO ( Ricomincio da tre e Nuoto) - CONCERTI NATALIZI E/O DI FINE ANNO ORGANIZZATI DA TUTTE LE CLASSI - LEZIONI APERTE ( Psicomotricità, Musica, Settimana della lettura, Inaugurazione

dell’Orto, Storia…)

43

PROGETTI PER L’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA svolti con la classe in orario scolastico

PAPA GIOVANNI XXIII ROSA ROSMINI

SPORT A SCUOLA

Ricomincio da tre. Cl.: 1^ 3^ 5^

Ricomincio da tre. Cl.: 1^ 3^ 5^

Ricomincio da tre. Cl.: 1^ 3^ 5^

Nuoto. Cl.: 2^ 4^

Nuoto. Cl.: 2^ 4^

Nuoto. Cl.: 2^ 4^

Orienteering. Cl.: 5^

Orienteering. Cl.: 5^

Orienteering. Cl.: 5^

Multisport . Cl.: 1^ 2^

Multisport . Cl.: 1^ 2^

Multisport. Cl.: 1^ 2^

Sport in classe. Cl.: 1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Sport in classe. Cl.: 1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Sport in classe. Cl.: 1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Karate. Cl.: 1^,2^

Karate. Cl.: 1^ 2^

Pallavolo. Cl.: 4^

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

Lavoro pluridisciplinare per competenze.

Lavoro pluridisciplinare per competenze.

Lavoro pluridisciplinare per competenze.

A.RI.BI. Cl.: 1^ 3^

Scuola di cittadinanza. Cl.: 5^

I colori della strada. Cl.: 4^

Legalità: tutti sulla stessa bilancia. Cl.: 5^

Educazione al rispetto degli animali. Cl.: 2^

LINGUA INGLESE

Clil - matematica in inglese. Cl.: 3^

Progetto “Keep in Touch”. Interventi di genitori in workshop, story-telling, beatles day, Clil sull’orto a scuola. Conversazione con docente madrelingua.

Conversazione di lingua in-gle-se con docente madre-lingua.

I FILI DEL TEMPO

Bergamo romana. Cl.: 5^

Bergamo romana. Cl.: 5^

Bioevo. Cl.: 3^ 4^

Teatro Tamburino. Cl.: 3^ 4^ 5^

ESPRESSIVITÀ - ARTE

Gamec, la piccola accademia. Cl.: 1^ 2^ 3^ 4^

Gamec. Cl.: 2^ 3^ 4^ 5^

Accademia Carrara. Cl.: 2^ 4^ 5^

44

SCUOLA DELL’INFANZIA MONTEROSSO

PAPA GIOVANNI XXIII ROSA ROSMINI

IL PIACERE DI LEGGERE

Amico libro. Cl.: 1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Leggere che meraviglia. Cl.: 2^ 3^

Il piacere di leggere. Cl.: 1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Collaborazioni con la biblioteca.

Storie a km. Zero. Cl.: 3^

Collaborazioni con la biblioteca.

Settimana della lettura. Cl.: 1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Il libro che abito. Cl.: 1^

Teatro tamburino. Cl.: 1^ 2^

SUONI E ARMONIE

Musincanto. Cl.: 1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Melodia d’insieme. Cl.: 4^

Le cornamuse. Cl.: 1^ 2^ 3^ 4^ 5^

L’opera a scuola. Cl.: 1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Scuola all’opera Cl.: 4^

Bergamo jazz. Cl.: 5^

Coro. Cl.: 1^ 2^ 3^ 4^ 5^

AFFETTIVITÀ E EMOTIVITÀ

Lavoro pluridisciplinare per competenze.

Lavoro pluridisciplinare per competenze.

Lavoro pluridisciplinare per competenze.

Il gioco della relazione. Cl.: 1^ 2^ 4^ 5^

Acchiappaemozioni. Cl.: 1^

Psicomotricità relazionale. Cl.: 2^

Educazione all’affettività e alla sessualità. Cl.: 5^

Laboratorio teatrale il piccolo principe. Cl.: 5^

Educazione all’affettività e alla sessualità. Cl.: 4^ 5^

AMBIENTE E ALIMENTAZIONE

Orto. Cl.: 1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Piccoli ortolani. Cl.: 2^ 3^

Un orto a scuola. Cl.: 1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Dall’orto al mondo: expo-niamo un filo verde. Cl.: 1^ 2^ 3^ 4^5^

Nutriamoci: dall’orto al mondo. Cl.: 1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Expo 2. Cl.: 1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Mangio locale, penso universale. Cl.: 3^

CURIOSITÀ SCIENTIFICHE

Bergamo scienza. Cl.: 2^ 3^ 4^

Bergamo scienza. Cl.: 2^ 4^ 5^

Bergamo scienza. Cl.: 4^ 5^

Bergamo energia. Cl.: 4^ 5^

Lavaggio mani. Cl.: 1^ 2^

Durante il corso dell’anno inoltre le scuole aderiscono alle proposte che giungono dal territorio.

45

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO CAMOZZI

Orario delle lezioni: da lunedì a sabato ore 8:00 -13:00.

Servizio Mensa e Spazio compiti: entrambi i servizi sono gestiti dalla cooperativa Al-chimia e sono a pagamento dei genitori. L’iscrizione può essere personalizzata in base alle diverse esigenze delle famiglie.

Servizio Mensa: da lunedì a venerdì, dalle 13:00 alle 14:00 in appalto alla SerCar.

Spazio Compiti: dalle 14:00 alle16:00 con la presenza di due educatori.

COME FUNZIONA

Nell’anno scolastico 2015/16 operano nella scuola media Camozzi 44 docenti, 9 docenti di sostegno su 18 classi, per un totale di 382 alunni.

Nell’ istituto sono state attrezzate 8 aule con lavagne LIM e 6 aule dotate di video proietto-re.

QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI

Materie N. Ore

Italiano 5

Storia 2

Geografia 2

Matematica/Scienze 6

Inglese 3

2° lingua comunitaria (Francese) 2

Tecnologia 2

Arte e immagine 2

Musica 2

Educazione fisica 2

I.R.C. e/o ora Alternativa 1

Approfondimento in Materie letterarie 1

Totale 30

46

PROGETTI PER L’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Nel piano dell’offerta formativa, sono previsti progetti con relative attività in orario curricolare, che coinvolgono l’intera classe, ed altre, in orario scolastico extrascolastico, rivolte a gruppi di alunni interessati.

CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE

SPORT A SCUOLA

PARCO AVVENTURA

CORSA CAMPESTRE CORSA CAMPESTRE CORSA CAMPESTRE

GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI (G. S. S.)

GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI (G. S. S.)

GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI (G. S. S.)

SPORT E DISABILITÀ

PERCORSI DI EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

LAVORO PLURIDISCIPLINARE PER COMPETENZE

LAVORO PLURIDISCIPLINARE PER COMPETENZE

LAVORO PLURIDISCIPLINARE PER COMPETENZE

EDUCARE AL RISPETTO COME ANTIDOTO ALLA VIOLENZA

EDUCARE AL RISPETTO COME ANTIDOTO ALLA VIOLENZA

“A SCUOLA DI COSTITUZIONE” percorsi sulla costituzione

A SCUOLA DI CITTADINANZA: attività in lingua inglese

I FILI DEL TEMPO

” I FILI DELLA STORIA” in collaborazione tra Museo Storico e Scuola

” I FILI DELLA STORIA” in collaborazione tra Museo Storico e Scuola

” I FILI DELLA STORIA” in collaborazione tra Museo Storico e Scuola

VISIONE DI FILM VISIONE DI FILM SPETTACOLI TEATRALI

“FACCIAMO CAMBIO” fase conclusiva del progetto

“FACCIAMO CAMBIO” fase conclusiva del progetto

IL PIACERE DI LEGGERE

PROGETTO LETTURA: percorso di avvicinamento al piacere di leggere in collaborazione con librerie e biblioteche del territorio

PROGETTO LETTURA: percorso di avvicinamento al piacere di leggere in collaborazione con librerie e biblioteche del territorio

PROGETTO LETTURA: percorso di lettura del quotidiano

CURIOSITÀ SCIENTIFICHE

LABORATORI DI “BERGAMO ESPLORA”

LABORATORI DI “BERGAMO ESPLORA”

LABORATORI DI “BERGAMO SCIENZA”

LABORATORI DI “BERGAMO SCIENZA”

47

CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE

POTENZIAMENTO LINGUA INGLESE

CONVERSAZIONE DI LINGUA INGLESE con docente madrelingua in orario curricolare

CONVERSAZIONE DI LINGUA INGLESE con docente madrelingua in orario curricolare

CONVERSAZIONE DI LINGUA INGLESE con docente madrelingua in orario curricolare

SPETTACOLO TEATRALE IN LINGUA INGLESE

SUONI E ARMONIE

VISITA AI LUOGHI DONIZETTIANI

CONCERTI NATALIZI E DI FINE ANNO

CONCERTI NATALIZI E DI FINE ANNO

CONCERTI NATALIZI E DI FINE ANNO

AFFETTIVITÀ EMOTIVA: STARE BENE A SCUOLA

AFFETTIVITÀ AFFETTIVITÀ AFFETTIVITÀ

LAVORI D’AULA: Paure di ieri e di oggi

LAVORO PLURIDISCIPLINARE PER COMPETENZE: L’amicizia

LAVORO PLURIDISCIPLINARE PER COMPETENZE: L’adolescenza

PROGETTO ORIENTAMENTO

CONOSCENZA DI SÉ CONOSCENZA DI SÉ CONOSCENZA DI SÉ

PROGETTO CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA

PROGETTO CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA

PROGETTO CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA

A SCELTA LIBERA: due incontri di formazione sulla capacità di scegliere (Progetto Giovani Comune di Bergamo)

“IN PARTENZA”

“SENTI CHI PARLA” mattinata dei testimonial in collaborazione con lo Spazio Giovanile Mafalda

PROGETTO ORTO - AMBIENTE - ALIMENTAZIONE

PROGETTORTO PROGETTORTO PROGETTORTO

BERGAMO DI TUTTI 2015 BERGAMO DI TUTTI 2015 BERGAMO DI TUTTI 2015

LAVORI D’AULA: Economia della felicità

LAVORI D’AULA: Lo sviluppo in-sostenibile

Tra gennaio e febbraio è previsto un periodo di due settimane in cui programmare lavori di recupero, potenziamento e approfondimento. Nel corso dell’anno sono previsti alcuni momenti di aggregazione aperti ai genitori: giornata sportiva di fine anno, concerti natalizi, concerti di fine anno organizzati da tutte le classi.

48

PARTE II: Il Curricolo d’istituto

Il curricolo d’istituto suddiviso per ordini di scuola e ambiti disciplinari può essere consulta-to all’indirizzo www.iccamozzibergamo.gov.it

Sezione 5 : SCUOLA E TERRITORIO

ReteScuolaTerritorio L’I.C.Camozzi elabora la sua offerta formativa in un’ottica di correlazione/condivisione con la realtà territoriale cui appartiene ; pertanto:

- collabora con le agenzie/servizi/associazioni del Territorio - è partner di Rete nell’ elaborazione e realizzazione di specifici progetti per i minori

delle comunità locali di riferimento - costruisce progettazioni che implicano sinergia d’azione tra Scuola ed Extrascuola

LA COMMISSIONE omonima interna all’IC (DS, FS, Referenti dei 6 plessi) garantisce la costante lettura dei bisogni, la condivisione di intenti e azioni necessarie e la circolarità all’interno dell’Istituto stesso.

49

La Rete Scuola Territorio fa capo ai Tavoli Territoriali di quartiere

La Rete Scuola Territorio si attiva per favorire l’integrazione, l’inclusione e la coesione sociale, attraverso specifiche

progettazioni volte a:

La TAVOLOZZA di Monterosso

I COLORI DELLA MORLA

di Valtesse I.C. CAMOZZI

COMITATO GENITORI COMITATO PIEDIBUS

ASSOCIAZIONE PROPOLIS ORATORI di Monterosso e

Valtesse SERVIZI SOCIALI Polo 3

GTL (Gruppo Tempo Libero) ASSOCIAZIONE INFANZIA

&CITTA’ COOPERATIVA ALCHIMIA

SPAZIO GIOVANILE MAFALDA GRUPPO SCOUT

CENTRO SOCIOCULTURALE POLISPORTIVA Monterosso

sostenere scola-sticamente gli alunni con diffi-coltà nell’affrontare i compiti e lo stu-dio

creare occasioni di aggregazione e co-operazione median-te laboratori artisti-ci ed espressivi ine-renti l’area musica-le, teatrale e ludico-corporeo-espressiva

educare alla mobi-lità eco-sostenibile, all’autonomia e al-la sicurezza negli spostamenti e nell’ interazione con il territorio

creare even-ti/occasioni di incontro, ag-gregazione e convivialità all’interno delle comunità di ap-partenenza

sviluppare abilità e competenze attra-verso percorsi di-dattici laboratoriali per gruppi di alun-ni eterogenei, in sinergia fra scuola ed extrascuola

50

PROGETTO SCUOLE COINVOLTE TEMPI LUOGO PARTENARIATI E FINANZIAMENTI

PIEDIBUS Primarie Papa Gio

XXIII, Rosa, Rosmini

Ogni martedì e giovedì Percorsi casa-

scuola

Comitato genitori

Comune di Bg.

NEGOZIANTE AMICO

Primarie Papa G.XXIII e

Rosmini

In corso d’anno Quartieri di

appartenenza

Insegnanti

Comitato genitori

LABORATORIO-

COMPITI

LABORATORIO-

COMPTI

NON SOLO COMPITI

LABORATORIO-

COMPITI

GIOVEDI’ DA LEONI

Pri Papa Gio XXIII

Cl. 2^ 3^ 4^ 5^

Pri. Rosa

Cl. 1^ 2^ 3^ 4^

Pri. Rosmini

Cl. 2^ 3^ 4^ 5^

SS1° Camozzi

1^ 2^ 3^

Sab. 9.30/11.30 Lun. – Merc. 16,45-18,00 Ven. 16.30/18.00 Sab. 9.30/11.30 Mar. – Gio. 14.30 / 16.30 Giov. 14.30 /17.30

Oratorio

Monterosso

Oratorio

S. Caterina

Oratorio

S. Antonio

Oratorio S.

Colombano

Centro Anziani

Valtesse

Sostegno degli Oratori Volontari Fondi Amm. Comunale Famiglie

T’ALIDABO Pri. Papa Gio XXIII

Cl. 1^ 2^ 3^ 4^ 5^

In orario extrascolastico

Gio. 16.30/18.30

Pri. Papa Gio XXIII Fondi Amm. Comunale Fondo d’Istituto

MUSINCANTO Pri. Papa Gio XXIII

Cl. 1^ 2^ 3^ 4^ 5^

In orario scolastico. Intervento esperto per 8 ore

a classe

Pri. Papa Gio. XXIII Finanziamento Ass. Propolis, Comitato Genitori

ARMONIA Pri. Rosmini

Cl. 1^ 2^ 3^ 4^ 5^

In orario extrascolastico

Mar. 16.30 /18.00

Pri. Rosmini Fondi Amm. Comunale Fondo d’Istituto

SI FA ORCHESTRA GIARDINO / GIRO STRUMENTI GIOCOMUSICA

Minori quartieri Monterosso, Valtesse, Conca Fiorita

Da Lunedì a Venerdì in

orario pomeridiano

Pri Papa Gio XXIII SS1° Camozzi

A pagamento, con assegnazione di 15

borse di studio

SCUOLA

PARTECIPATA

Pri. Rosa

Cl.1^

In corso d’anno Pri. Rosa Insegnanti

Genitori

P.I.P.P.I. Inf. Monterosso Pri. Papa Gio.XXIII SS1° Camozzi

In corso d’anno Inf. Monterosso Pri. Papa Gio.XXIII SS1° Camozzi

Servizi Sociali Polo3

Insegnanti genitori

CHI TROVA UN AMICO… MI ACCOLGO, TI

ACCOLGO

Pri. Papa Gio. XXIII e Rosmini

In corso d’anno All’esterno genitori Servizi Sociali Polo3

POSTICIPO

ANTICIPO

SCOLASTICO

SPAZIO

COMPITI/MENSA

Infanzia Pri. Papa Gio.XXIII Rosa e Rosmini

SS1° Camozzi

Da lunedì a venerdì

Infanzia Pri. Papa Gio.XXIII Rosa e Rosmini SS1° Camozzi

Genitori Coop Alchimia Coop. Giochi in corso

51

L’Istituto Comprensivo CAMOZZI collabora inoltre con: CTI - Centro Territoriale Inclusione Raccordo con e fra gli Istituti dell’Ambito 1, i Gruppi

Istituzionali, le Agenzie / Associazioni / Cooperative Territoriali

Condivisione/costruzione di specifiche prassi operative in

relazione a specifiche aree di difficoltà, alla gestione della complessità di classe e alla didattica inclusiva

INFORMAGIOVANI Progetto “Partenze intelligenti”: percorso di Orientamento per gli

alunni di SS1° di classe 2^ e 3^

COOP. PROGETTAZIONE Mediazione linguistico-culturale

ASSOCIAZ. ANTARES Laboratori pomeridiani per studenti con DSA

CPIA Inserimenti alunni over 15, con necessità di completare il 1°

ciclo del percorso scolastico

RETE S.O.S. Percorsi interdisciplinari volti all’inclusione e alla didattica per

competenze sul tema “legalità”

CENTRO RICCARDO MASSA

UNI Bicocca

Servizio psicopedagogico

Progettualità Scuola/Territorio

CORSI DI LAUREA IN SCIENZE

DELLA FORMAZIONE DI VARIE

UNIVERSITÀ

Convenzioni per realizzazione di progetti di Tirocinio

ISTITUTI SUPERIORI Convenzioni per realizzazione di progetti di alternanza

scuola/lavoro

52

Sezione 6: Contatti

INFORMAZIONI UTILI Dirigente scolastica Prof.ssa Barbara Mazzoleni

Direttore servizi generali amministrativi Sig.ra Giovanna Riva

Collaboratrice vicaria Ins. Patrizia Ronzi

Responsabili di plesso Scuola dell’infanzia Angelini Ins. Nicoletta Di Liddo

Scuola dell’infanzia Monterosso Ins. Luciana Miglioli

Scuola Primaria Papa Giovanni Ins. Francesca Tironi

Scuola Primaria Rosa Ins. Laura Berlanda

Scuola Primaria Rosmini Ins. Daniela Trabucco

Scuola Secondaria Camozzi Prof.ssa Giuseppina Iannelli

Docenti incaricati Funzioni strumentali al POF Autovalutazione Prof.ssa Adelia Colombo

Inclusione Ins. Grazia Nicoli

Continuità Prof. Milena Longo

Orari ricevimento Dirigente scolastica (presso Scuola Secondaria Camozzi): su appuntamento. Orari apertura al pubblico Segreteria (presso Scuola Secondaria Camozzi): da lunedì a sabato, ore 11:15 - 13:15, giovedì 14 - 16

Indirizzi telefono Scuola dell’infanzia Angelini via Ruggeri da Stabello 34 tel. 035 57 52 08

Scuola dell’infanzia Monterosso viale G. Cesare 58 tel. 035 34 30 73

Scuola Primaria Papa Giovanni via Righi tel. 035 34 04 24

Scuola Primaria Rosa via Conca Fiorita tel. 035 24 79 54

Scuola Primaria Rosmini via Uccelli 18 tel. 035 57 71 27

Scuola Secondaria Camozzi via Pinetti tel. 035 23 59 06

tel. 035 23 46 82

Presidente Consiglio di Istituto: sig.ra Raffaella Bresciani tel. 339 6722214

Presidente Comitato Genitori: sig.ra Valentina Selogni tel. 327 3285146

Servizio mensa: Ser.Car srl tel. 035 36 05 62

Bergamo Servizi Pubblici tel. 035 23 25 40

Indirizzi email Indirizzi istituzionali: [email protected] - [email protected]

Dirigente: [email protected]

Direttrice servizi amministrativi: [email protected]

Presidente Consiglio di Istituto: [email protected]

Comitato Genitori: [email protected]


Recommended