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PORTFOLIO DELLE COMPETENZE NELLA FORMAZIONE...

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A cura di Deli Salini PORTFOLIO DELLE COMPETENZE NELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE Progetto realizzato nelle scuole professionali ticinesi (03-07) Rapporto-IUFFP Dipartimento Ricerca e Sviluppo Area: insegnamento e apprendimento 2007/3 IUFFP Ricerca e Sviluppo
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A cura di Deli Salini

PORTFOLIO DELLE COMPETENZE NELLA FORMAZIONEPROFESSIONALEProgetto realizzato nelle scuole professionali ticinesi (03-07) Rapporto-IUFFP Dipartimento Ricerca e SviluppoArea: insegnamento e apprendimento

2007/3 IUFFP Ricerca e Sviluppo

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Agosto 2007Tiratura 70 copie

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Sommario Sommario 2 1. Introduzione 3 2. Caratteristiche del progetto Portfolio delle competenze 4 2.1 Finalità e principi generali 4 2.2 Il percorso Portfolio delle competenze 5 2.3 Materiali di supporto 6 3. Fasi di elaborazione e diffusione del progetto 8 3.1 L’esperienza precedente (2001-2003) 8 3.2 L’elaborazione del concetto e delle proposte operative (2003-2004) 8 3.3 La produzione di materiali, la diffusione, le sperimentazioni progressive (2004-2006) 9 3.4 L’implementazione in tutti i curricoli scolastici (2006-2007) 10 4. L’attività di consulenza e coordinamento 13 4.1 Accompagnamento ai docenti e alle docenti 13 4.2 Redazione e revisione della documentazione di riferimento 14 4.3 Contatti istituzionali, sinergie con altri progetti 14 4.4 Organizzazione di corsi di formazione continua 15 4.5 Diffusione 16 5. Conclusioni e prospettive 17 Allegato 1: Lista partecipanti al progetto 20 Allegato 2: Modelli attestati di partecipazione 23 Per le persone che hanno collaborato nel progetto è a disposizione un fascicolo contenente i rapporti 2006-2007 dei referenti del progetto Portfolio di ogni sede scolastica coinvolta.

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1. Introduzione Il progetto Portfolio delle competenze nella formazione professionale (di seguito Portfolio o PdC) fa parte di una serie di misure avviate dalla Divisione della formazione professionale (DFP), del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport del Cantone Ticino, con la consulenza dell’Istituto Universitario Federale per la Formazione Professionale (IUFFP), sezione di lingua italiana, volte a favorire la transizione tra scuola e lavoro delle giovani e dei giovani inseriti nella formazione professionale. Queste misure si collocano nei diversi momenti del percorso formativo: all’entrata, con azioni tese a promuovere il reperimento di luoghi di apprendistato, nel corso della formazione (progetto Promotir), con azioni per promuovere la capacità di identificare, argomentare e documentare le proprie competenze (progetto Portfolio delle competenze), alla fine della formazione, con azioni intese a supportare coloro che hanno maggiori difficoltà nel reperimento di un impiego, sia di natura personale, sia relative alle caratteristiche del mercato del lavoro [progetti Apprendisti Ricerca Impiego (ARI) e Profil +]. Il presente documento fa stato della progressione dei lavori di implementazione del progetto Portfolio, attivato nell’anno scolastico 2003-2004, che giunge quest’anno alla fase conclusiva di sperimentazione e diffusione, ripercorrendo a grandi linee il percorso effettuato negli anni precedenti e approfondendo l’attività svolta nell’anno scolastico 2006-2007. Saranno inoltre indicate le prospettive per gli anni a venire, al fine di favorire il consolidamento e adattamento del progetto ai mutamenti del mondo della formazione professionale.

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2. Caratteristiche del progetto Portfolio delle competenze 2.1 Finalità e principi generali Il progetto Portfolio delle competenze è volto alla realizzazione di strategie e strumenti che permettano a coloro che frequentano la formazione professionale iniziale, in Ticino, di identificare, autovalutare, argomentare e documentare le proprie competenze e qualifiche; questo al fine di potenziare le proprie capacità di interazione e negoziazione con il mondo del lavoro e della formazione. Per il raggiungimento di queste capacità sono attivate metodologie didattiche che integrano strategie di bilancio delle competenze classiche a strategie relative ai Portfolio di apprendimento. Si mira infatti ad accompagnare l’identificazione di saperi e competenze acquisite nei percorsi precedenti e nelle attività extra-scolastiche e contemporaneamente a permettere il monitoraggio di quelle che vengono gradualmente acquisite a scuola e in azienda. A conclusione del percorso Portfolio le giovani ed i giovani, oltre ad aver acquisito una serie di capacità metacognitive ed argomentative rispetto alle proprie risorse, sono in grado di produrre dei documenti utili al proprio inserimento nel mondo del lavoro. Questa proposta, si presenta come elemento di integrazione di diverse procedure e modalità didattiche già attuate nei diversi percorsi scolastici e si costituisce come strumento di continuità e di costruzione di senso per tutta una serie di proposte didattiche che percorrono la storia formativa di giovani studenti e apprendisti. Per questo motivo il percorso può realizzarsi solo integrandosi agli altri progetti formativi senza volerli sovrastare, ed è reso possibile grazie ai seguenti elementi: informazione generalizzata sul percorso, la sua finalità e le sue metodologie a tutte le persone coinvolte: giovani, docenti, famiglie e persone di riferimento nelle aziende formatrici; coordinamento dell’attività all’interno dell’istituto scolastico e definizione delle modalità specifiche di attuazione per i diversi curriculum formativi (agrario, artigianale, artistico, industriale, commerciale, socio-sanitario); collaborazione in ottica interdisciplinare, sia tra i diversi docenti, sia con le persone responsabili della formazione in azienda, affinché vengano condivise le attività specifiche correlate al percorso Portfolio, e sia resa possibile l’integrazione nel percorso di attività che si ispirino anche parzialmente agli obiettivi generali del Portfolio stesso, quali ad esempio il Portfolio Europeo delle Lingue o le Guide metodiche dell’apprendistato. Compito di ogni istituto scolastico è dunque quello di trovare le modalità più pertinenti di applicazione, affinché il Portfolio si inserisca in maniera armonica nelle tante innovazioni che in questi anni attraversano la formazione professionale. In alcune sedi è possibile integrare il percorso in maniera preponderante in alcune materie (per esempio nei programmi di Cultura Generale), in altre sedi è realizzato attraverso un coordinamento più attivo tra insegnanti di diverse discipline, considerando anche i piani di formazione specifici e non sottovalutando quanto dei contenuti proposti nelle diverse aree fa già parte del programma formativo. In ogni caso sarà fondamentale un approccio interdisciplinare. Per questo motivo, sulla base delle necessità e delle caratteristiche di ogni curricolo formativo, pur mantenendo delle linee guida principali, il percorso si differenzia e adatta in quanto a metodologie e attività didattiche proposte (per esempio le caratteristiche per la realizzazione del Portfolio all’interno di un

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curricolo commerciale si distinguono dalle caratteristiche di realizzazione del Portfolio all’interno di un curricolo artistico). 2.2 Il percorso Portfolio delle competenze

Si tratta di una proposta didattica trasversale alla formazione e al contempo uno strumento di lavoro che testimonia il percorso di ciascuno dei giovani e delle giovani nell’elaborazione del proprio bilancio di competenze, sulla base delle indicazioni fornite dai docenti. Il Portfolio viene elaborato attraverso la realizzazione di attività specifiche e raccoglie, in maniera organizzata e significativa, le testimonianze dell’itinerario effettuato per raggiungere un certo tipo di competenze, una selezione di prodotti che documentano le tappe significative della storia formativa e le competenze acquisite nel tempo, sino alla costituzione della propria sintesi delle risorse. Si tratta dunque al contempo di un

processo e di una selezione di materiali prodotti in funzione degli obiettivi mirati. Le tracce del percorso Portfolio sono inserite all’interno di uno specifico contenitore personale (cartaceo o elettronico) che raccoglie, in maniera organizzata e significativa, le testimonianze dell’itinerario effettuato. Il raccoglitore è da considerarsi ad uso formativo, quindi non da utilizzare direttamente per la ricerca di impiego, in quanto gli elementi che vi sono inseriti servono a costituire le competenze utili a realizzare dei dossier di candidatura, in cui confluiranno solo dei documenti specifici del Portfolio personale. La realizzazione del percorso Portfolio è organizzata in cinque aree di riferimento, proposte e sviluppate in maniera progressiva e spesso ricorrente lungo l’arco del periodo di formazione, implementandone gradualmente il grado di complessità (attività di sensibilizzazione, di sviluppo, di realizzazione di materiali conclusivi), facendo in modo che col tempo, le persone in formazione imparino a gestire in modo autonomo lo strumento. Di seguito è presentata una breve descrizione di ciascuna area, le cui finalità, obiettivi e materiali didattici sono descritti diffusamente nei materiali di supporto ai docenti. 1. Comprendere il percorso Portfolio e le caratteristiche del mondo del lavoro: volta a

sviluppare la capacità di comprendere le caratteristiche ed esigenze del mondo del lavoro, introduce e contestualizza il percorso di elaborazione del Portfolio delle competenze. A partire dalla prima attività di quest’area l’apprendista o studente riceve o realizza il proprio contenitore o dossier personale (cartaceo o in forma elettronica), al fine di inserirvi i materiali del percorso.

2. Presentarsi: promuove la capacità delle giovani e dei giovani, di presentarsi ad altre persone, usando diverse modalità espressive. In un percorso progressivo, viene sviluppata la capacità di argomentare elementi della presentazione di sé in forma orale o scritta, sino a giungere alla redazione corretta del proprio Curriculum vitae (anche nella versione CV Europeo) e di lettere per la ricerca di impiego ed esercitando altresì la capacità di affrontare un colloquio di assunzione.

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3. Tracciare e documentare il proprio percorso di vita: volta a sviluppare la capacità di raccogliere e documentare le testimonianze del proprio percorso di vita e delle esperienze che hanno permesso di acquisire competenze e qualifiche, quest’area permette la rievocazione di esperienze significative (positive e negative) in tutti gli ambiti della vita, di ricostruirne una sequenza cronologica e – nel limite del possibile – di raccoglierne le prove e/o le tracce. Vengono così poste le basi per la raccolta della propria documentazione, facilitando l’acquisizione di competenze organizzative e rafforzando l’autonomia.

4. Identificare le risorse: area volta a sviluppare la capacità di analizzare e autovalutare le proprie esperienze di apprendimento (formali, informali e non formali) e di identificarne le risorse attivate e/o acquisite, permette l’approfondimento della conoscenza delle proprie caratteristiche personali (cosa mi motiva, come imparo, quali sono le capacità che metto in atto, quali sono i miei punti di forza, quali le mie lacune, ecc.). Accanto ad attività puntuali utili a situare la nozione di competenza e di farvi riferimento, vengono proposte in modo ricorrente attività che aiutano a sviluppare la capacità di riflettere sul proprio operato e identificarne le caratteristiche. Momento conclusivo di questa area è la redazione della sintesi delle proprie risorse, che permette alle persone in formazione di delineare in maniera organizzata gli elementi che fondano la propria competenza.

5. Progettare: area volta a promuovere la pianificazione del proprio percorso, al fine di delineare nuovi obiettivi che contribuiscano alla realizzazione personale e professionale. Sono proposte attività che invitano le persone in formazione a chiedersi cosa desiderano, dove vogliono dirigersi, come possono definire i propri obiettivi, come muoversi per poterli realizzare. Prodotto conclusivo di quest’area, da realizzarsi alla fine della formazione, è un testo di presentazione del proprio progetto professionale e/o formativo per l’immediato futuro.

Concretamente la gestione delle attività del percorso Portfolio in ogni istituto scolastico è coordinata tra responsabili e docenti dei diversi curricoli, che annualmente pianificano le attività puntuali relative al percorso (momenti di attivazione, di bilanci intermedi, di produzione di documenti specifici, di conclusione) e trasversalmente propongono attività didattiche che, in sintonia con i propri obiettivi di materia, sviluppino le capacità e le attività delle diverse aree. Allo stesso tempo le persone in formazione tengono traccia del percorso svolto oltre che attraverso il dossier Portfolio, che viene man mano aggiornato, anche grazie ad una lista di spunta che permette di tenere traccia di quanto effettuato nel corso degli anni. I documenti conclusivi riferiti ad ogni area, confluiranno in seguito nel Dossier delle competenze e delle qualifiche (vedi capitolo seguente) o in dossier mirati per la ricerca di impiego e/o per l’accesso a scuole superiori. 2.3 Materiali di supporto Guida alla realizzazione del Portfolio delle competenze nella formazione professionale e CD Rom delle proposte didattiche. I due documenti, elaborati da un gruppo di docenti e consulenti, sono destinati alle e agli insegnanti della formazione professionale che hanno il compito di accompagnare i giovani e le giovani nella realizzazione del Portfolio delle competenze. La Guida delinea il percorso di realizzazione del Portfolio, definendone i principi

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e le caratteristiche di realizzazione e, attraverso un glossario, raccoglie i principali riferimenti concettuali e terminologici. Il CD Rom delle proposte didattiche, presenta una trentina di schede di attività, spunti, esempi e suggerimenti utili ad accompagnare la realizzazione del percorso Portfolio. Questi materiali possono essere ripresi, adattati e diversificati secondo il contesto e gli interessi dei docenti. Dossier delle competenze e delle qualifiche. Strumento ufficiale di candidatura, per giovani e adulti. Contiene, oltre alla documentazione personale e al profilo di competenza, informazioni utili sia per l’aggiornamento continuo del proprio Portfolio, sia per la ricerca di impiego. Dopo la sperimentazione dell’edizione 0 (autunno 2006 – giugno 2007) e la revisione conseguente – che ha permesso l’integrazione dei materiali e delle direttive nazionali relative alle procedure di validazione degli apprendimenti acquisiti (direttive UFFT) – sarà consegnato da parte della DFP alle giovani e ai giovani che concludono la formazione professionale iniziale, come pure ad adulti che seguono percorsi di bilancio, di rilevamento delle competenze o di formazione professionale; questi ultimi ricevono così informazioni per l’elaborazione di un proprio Portfolio delle competenze, con l’eventuale supporto di centri di consulenza. Sito web “Transizione scuola e lavoro”. Sito di supporto e documentazione, il cui collegamento è posizionato all’interno della pagina web dello IUFFP di Lugano (Dipartimento Ricerca e Sviluppo). È rivolto ai docenti coinvolti in tutti i progetti cantonali relativi alla transizione scuola e lavoro dei giovani in formazione e raccoglie materiali di vario genere (video, lezioni, testi, immagini), provenienti da corsi di formazione continua promossi dallo IUFFP sul tema in oggetto, nonché dai progetti che vi fanno riferimento. Altri materiali. Anche se non destinati direttamente alla realizzazione del Portfolio, esistono all’interno della formazione professionale iniziale altri materiali con concetti o proposte formative attinenti a questo progetto. Di seguito sono elencati i riferimenti principali:

Guide metodiche per l’apprendistato: dossier di vario tipo (secondo il percorso formativo), che contengono indicazioni per tenere traccia degli apprendimenti acquisiti nel corso della pratica in azienda. Portfolio Europeo delle Lingue (PEL): strumento di autovalutazione e documentazione delle competenze linguistiche basato sul quadro comune di riferimento elaborato dal Consiglio d’Europa. Pur nella sua specificità è fondato sugli stessi principi del Portfolio delle competenze. Le attività che caratterizzano entrambi gli strumenti sono vieppiù armonizzate nei diversi curricoli scolastici, attraverso un approccio interdisciplinare. Fascicolo Progetto ARI: fascicolo di supporto consegnato alle giovani e ai giovani che concludono la formazione, con consigli per la ricerca di impiego. Going businnes per giovani donne, life’n’work per giovani uomini: dossier elaborato nell’ambito del progetto Profil + con materiali volti a supportare la ricerca di impiego e la progettazione del proprio futuro considerando le dimensioni di genere.

A questi materiali si affiancano misure di promozione, informazione e diffusione volte a sensibilizzare il grande pubblico sulle finalità dei progetti “transizione scuola e lavoro”.

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3. Fasi di elaborazione e diffusione del progetto 3.1 L’esperienza precedente (2001-2003) Il progetto Portfolio delle competenze prende origine a partire dal desiderio di superare alcuni limiti di una precedente esperienza di diffusione di uno strumento univoco di rilevamento delle competenze in tutta la formazione professionale. Allo strumento precedente, il Manuale Svizzero delle qualifiche, pur riconoscendo la valenza formativa, si rimproverava l’eccessivo linguaggio specialistico, il non adattamento al mondo giovanile, la mancanza di supporti didattici e la scarsa flessibilità della documentazione, secondo i diversi pubblici. D’altra parte si riconosceva il valore delle finalità dello strumento e in quanto tentativo di fornire delle indicazioni chiare per permettere ad ogni persona di elaborare un proprio dossier delle competenze. Occorreva inoltre riconoscere che la diffusione dello stesso aveva permesso di aprire molteplici discussioni tra insegnanti di ogni curricolo professionale, rispetto ai mutamenti in atto nel mondo del lavoro e all’inserimento dei giovani. 3.2 L’elaborazione del concetto e delle proposte operative (2003-2004) Sulla base dell’esperienza precedente, e considerando la necessità di avere un documento di riferimento, rispettivamente dei materiali didattici, volti a favorire l’acquisizione di concetti e di pratiche relative ai Portfolio delle competenze per i giovani in formazione, la DFP ha costituito, nell’anno scolastico 2003-2004 un gruppo di lavoro interprofessionale. Il gruppo era composto di: un referente istituzionale, 3 docenti di diversi settori professionali (SPAI, Commercio; CSIA), una docente esperta del Portfolio europeo delle lingue (PEL), un docente esperto di pubblici in difficoltà, un esperto della formazione degli adulti, nonché la consulente dell’Istituto Svizzero di Pedagogia per la Formazione Professionale (SPFP), attuale IUFFP, esperta nel campo dei bilanci di competenze. Questo gruppo aveva il compito di concepire, sviluppare e concretizzare uno o più strumenti didattici ad uso delle scuole professionali, in sintonia con la filosofia che sorregge i percorsi di bilancio delle competenze e tenendo conto delle esperienze, materiali raccolti e valutazioni interne ed esterne, precedentemente realizzate. Il concetto, presentato dal gruppo di lavoro nel dicembre 2003 ed inseguito approvato dai capiufficio della DFP, articolava i seguenti elementi: A) Condizioni di realizzazione: • salvaguardare i principi ispiratori e le finalità dell’esperienza precedente, tenendo conto

degli altri strumenti e/o attività (vedi PEL) proposte all’interno della Formazione professionale, che mirino alla valorizzazione delle competenze o all’orientamento dei giovani e delle giovani, favorendo l’articolazione e l’armonizzazione tra gli stessi;

• tenere conto delle diverse terminologie legate al concetto di competenza, presenti nella formazione professionale;

• tenere conto del fatto che coloro che elaborano un Portfolio delle competenze necessitano di un accompagnamento specifico e considerare in special modo i bisogni delle persone con un vissuto personale, scolastico e professionale particolare o con difficoltà di apprendimento;

• tenere conto dell’importanza di istituire in ogni sede scolastica figure di riferimento per l’attività Portfolio, in grado di coordinare e di fornire consulenza alle/ai propri colleghi;

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• promuovere attività correlate al percorso Portfolio anche all’interno delle aziende di apprendistato;

• articolare la connessione tra strumenti rivolti ai giovani in formazione con strumenti rivolti al pubblico adulto in generale.

B) Proposte operative: • attivare azioni e/o strumenti di sensibilizzazione relativi alla transizione scuola e lavoro; • elaborare una guida completa per le/i docenti all’uso didattico dei bilanci di competenza; • dare indicazioni per la costituzione del dossier personale per le/i giovani in formazione; • elaborare un dossier ufficiale delle competenze, rivolto a giovani e adulti, con funzione di

supporto rispetto alle necessità relative alla ricerca di impiego. Sulla base di queste indicazioni sono stati prodotti, nella primavera 2005, il concetto e i primi materiali di riferimento per il corpo docente, ovvero le bozze della Guida per docenti e del CD Rom di proposte didattiche per la realizzazione del percorso Portfolio, e sono stati attivati gli interventi di implementazione negli anni seguenti. 3.3 La produzione di materiali, la diffusione, le sperimentazioni progressive (2004-2006) A partire dagli elementi sopraccitati, è stata decisa una strategia di elaborazione e diffusione di concetti, materiali, strumenti e indicazioni operative in modo progressivo, affinché le docenti e i docenti implicati potessero gradatamente sperimentare, dare suggerimenti di miglioramento, nonché appropriarsi e adattare quanto proposto alle proprie necessità di insegnamento. Su questa base è stato curato particolarmente il coinvolgimento del corpo docente nell’evolvere del progetto, che di fatto è stato sviluppato da diversi gruppi di lavoro, che si sono succeduti negli anni, in modo che fossero coinvolte sempre più persone dei diversi curricoli. La cronologia di questa diffusione è caratterizzala dai seguenti passaggi: • 2004-2005: un gruppo di lavoro composto di 9 docenti di cultura generale, due docenti di

scuole commerciali, un docente di conoscenze professionali del ramo artistico, un docente di tecniche di apprendimento, con il supporto di due esperti della DFP, di una responsabile della diffusione del PEL nella formazione professionale e con il coordinamento della consulente IUFFP, sperimenta nelle proprie classi i materiali della Guida e le proposte didattiche, correggendo e proponendo la rielaborazione nella forma definitiva, che darà luogo alla prima edizione della Guida al Portfolio delle competenze nella formazione professionale, con il CD Rom delle proposte didattiche. Contemporaneamente nel corso dell’anno viene attivato il progetto Apprendisti Ricerca Impiego, in cui diversi docenti del progetto Portfolio saranno coinvolti, unitamente ad altri docenti e ispettori o ispettrici di tirocinio;

• 2005-2006: l’attività Portfolio delle competenze, su supervisione di una docente esperta è completamente introdotta in tutti i percorsi di cultura generale delle scuole professionali, artigianali e industriali, curricolo base. Al contempo viene attivato un nuovo gruppo di lavoro, composto di 7 persone, che sperimenta la pertinenza del percorso e dei materiali prodotti in alcune classi dei curricoli commerciali, di maturità additiva, integrativa o per professionisti qualificati e nella formazione del settore sanitario e sociale. I vari docenti implicati confermano la pertinenza e la qualità della proposta e dei materiali, pur

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individuando delle difficoltà relative all’adattamento del percorso Portfolio nei vari settori della formazione professionale, a causa della notevole varietà di curricoli e di organizzazione delle materie di insegnamento. Viene elaborata una seconda edizione della Guida, contenente maggiori indicazioni operative e viene realizzato il primo prototipo del Dossier delle competenze e qualifiche sperimentato così come indicato al punto 2.3.

3.4 L’implementazione in tutti i curricoli scolastici (2006-2007) In considerazione di quanto emerso nelle esperienze precedenti e tenendo conto della necessità di precisare, oltre alle indicazioni generali, le modalità di attivazione e di gestione del percorso Portfolio per ogni distinto curricolo, nell’anno 2006-2007 si attiva un’operazione più vasta di sperimentazione e implementazione, con l’obiettivo di elaborare indicazioni operative concrete per l’integrazione del progetto in tutti gli istituti di formazione professionale iniziale. In questo senso i docenti coinvolti sono distribuiti in due ambiti di attività: le/i referenti di sede (12 persone, tra cui diversi responsabili di maturità) col compito di analizzare le caratteristiche del proprio curricolo scolastico e di costruire contatti e discussioni con vari insegnanti del proprio settore, al fine di elaborare le indicazioni operative per l’integrazione del percorso Portfolio in modo coerente al proprio curricolo di riferimento, e i molti docenti coinvolti in micro sperimentazioni, che si sono attivati rispetto al percorso Portfolio, sia per formarsi all’utilizzo delle proposte didattiche, sia per indicarne gli elementi positivi o critici. Questa attività ha permesso dunque di far emergere le indicazioni utili alla diffusione del percorso Portfolio, negli anni futuri (dettagliate nei rapporti di attività di ogni referente di sede). Considerando i diversi istituti scolastici e curricoli di studio coinvolti, di seguito sintetizziamo quanto effettuato nell’anno scolastico 2006-2007 e le prospettive per gli anni a venire: Formazione commerciale, sedi di Locarno, Lugano, Bellinzona (Tenero) e Chiasso. Le quattro referenti di sede hanno operato come gruppo di lavoro stabile, da un lato coordinando l’attività di sperimentazione in 70 classi, dall’altro elaborando le indicazioni di integrazione del PdC per i seguenti curricoli. Apprendistato impiegati di commercio: l’integrazione del PdC è realizzata nel percorso base ed esteso (per il percorso maturità la diffusione non è ancora prevista, si auspica di poterla introdurre gradatamente quando negli altri percorsi sarà consolidata). Apprendistato impiegati di vendita al dettaglio: nella sede di Chiasso, dal 2007-2008 partirà un progetto pilota di introduzione (nel primo anno) di una materia relativa alle tecniche di apprendimento, che in collegamento con le materie italiano e società integrerà le attività e gli obiettivi del PdC. Da questa esperienza si auspica di poter procedere ad una diffusione su tutto il Cantone della proposta. Scuola media di commercio (con o senza maturità): le modalità di integrazione del PdC sono definite per il secondo e terzo anno, per un maggior consolidamento dello stesso, si auspica la possibilità di integrare nel primo anno una materia relativa alle tecniche di apprendimento, che permetterebbe di attivare il PdC in maniera più strutturata. Collaborazione con la Società Impiegati di Commercio (SIC): sono stati attivati dei contatti con rappresentanti della SIC che hanno permesso da un lato di definire un contenitore cartaceo comune per il PdC e dall’altro di prospettare effettive collaborazioni nelle attività proposte durante i corsi interaziendali.

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Scuola specializzata per le professioni sanitarie e sociali, di Lugano-Trevano. Il referente di sede ha coordinato l’attività di sperimentazione in 18 classi, elaborando le indicazioni di integrazione del PdC nei curricoli per Operatore socioassistenziale e Operatore sociosanitario. Per il curricolo a tempo pieno si prevede l’integrazione parziale del progetto, con il proposito di una diffusione più ampia negli anni a venire. Scuole arti e mestieri (SAM), sedi di Bellinzona e Lugano. I referenti di sede hanno sia proposto direttamente sperimentazioni relative all’attività PdC (soprattutto nel primo anno dei diversi curricoli) sia interagito coi responsabili delle diverse aree professionali implicate, per delineare e organizzare la pianificazione negli anni futuri. Centro scolastico industrie artistiche (CSIA), di Lugano. Il referente di sede ha coordinato l’attività di sperimentazione in sei sezioni professionali, elaborando le indicazioni di integrazione del PdC nei curricoli apprendistato e maturità, considerando anche le correlazioni con quanto proposto nella Cultura generale e negli anni unitari. Curricoli di maturità, additiva, integrativa e per professionisti qualificati, sedi di Lugano, Bellinzona, Locarno e Mendrisio. I referenti di sede oltre a coordinare la sperimentazione in 23 classi, hanno precisato le indicazioni per ogni tipo di curricolo e per ogni sede. Nei curricoli di maturità in cui è presente l’anno unitario e vi sono materie relative alle tecniche di apprendimento l’introduzione del PdC risulta facilitata. Per questo motivo anche la sede di Mendrisio, dall’anno scolastico 2007-2008 auspica di poter introdurre un corso relativo alle tecniche di apprendimento, nel primo anno di formazione. Per quanto riguarda il curricolo Post diploma per professionisti qualificati, si prevede che dall’anno scolastico 2008-2009 il tempo necessario ad attivare il PdC sarà riducibile solo a momenti di “richiamo e aggiornamento dei dati” in quanto le studentesse e gli studenti dovrebbero aver completato il percorso nelle formazioni SPAI precedenti. Curricoli SPAI, che non portano alla maturità: come detto in antecedenza, in questo ambito il percorso Portfolio è integrato dal 2005 alle tematiche di Cultura generale e nei piani di sede di ogni istituto scolastico. Oltre alle SPAI di Lugano, Bellinzona, Biasca, Locarno e Mendrisio, vi fanno riferimento le scuole arti e mestieri di Viganello e Biasca e le scuole medico tecniche di Locarno e Lugano. Per ogni curricolo inoltre, le/i referenti di sede hanno redatto, in accordo con le direzioni e i diversi capi area o sezione, nonché gli esperti di maturità e i responsabili delle lingue seconde, delle indicazioni operative riguardanti i seguenti elementi: Nome del percorso: di regola si chiama Portfolio delle competenze, ma in alcune sedi è risultato più pertinente chiamarlo in altro modo (per esempio il CSIA preferisce conservare la denominazione “book professionale” già facente parte della cultura di istituto, alla SAM di Bellinzona si è optato per il nome “dossier delle competenze”). Tipo di supporto: in generale si è deciso per un supporto di tipo cartaceo (classificatore, scatola, a volte separato, a volte inserito in altro dossier già in uso nella formazione, quale il PEL per esempio). Ogni sede ha scelto di unificare la proposta con il logo e delle pagine di copertina e a volte con materiali (tipo lettera o simili) di accompagnamento. Alcune sedi (Scuola Superiore per Sportivi di Elite, SAM di Lugano) si dicono interessate ad un’eventuale sperimentazione di un supporto di tipo informatizzato (e-Portfolio).

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Anno di presentazione iniziale: ovvero quando il percorso Portfolio viene “ufficialmente” presentato alle e agli studenti. Di regola quasi sempre il primo anno della formazione, in alcuni casi nel secondo, considerando che nel primo si possono proporre attività di sensibilizzazione senza direttamente segnalare il contenitore di supporto. Attività collaterali nell’ultimo anno di formazione: in considerazione dell’insieme delle attività “transizione scuola e lavoro” è sembrato opportuno recensire le attività di orientamento o informazione” proposte regolarmente alle persone che concludono la formazione. In generale tutti gli istituti propongono attività di questo tipo: oltre alle attività ARI e eventualmente Profil +, di regola vengono proposti incontri con le SUPSI, è data la possibilità di accedere a giornate di porte aperte nelle scuole superiori, si tengono pomeriggi informativi, o vi è una consulenza specifica da parte dei docenti di conoscenze professionali oppure da parte degli ispettori e delle ispettrici di tirocinio. Principali materie di riferimento: di regola vi è una significativa distribuzione delle attività sia in materie di tipo disciplinare (spesso di tipo umanistico o del ramo economia e diritto), sia in materie relative alle conoscenze professionali. Per quasi tutti i curricoli risulta fondamentale l’integrazione del percorso Portfolio nei corsi di “tecniche o metodologie di apprendimento”, spesso proposti il primo anno di formazione. Informazione al corpo docente: per poter attivare l’integrazione completa del percorso, sono stati definiti momenti informativi al corpo docente di ogni sede, di regola in riunioni di area o in plenum all’inizio dell’anno scolastico 2007-2008. Alcune sedi inoltre hanno chiesto di avere la possibilità di poter fruire di alcuni momenti informativi/formativi per i docenti che sarebbero coinvolti per la prima volta. Organizzazione 2007-2008: per ogni sede sono redatte le indicazioni operative (chi tratta quale area e quando) per il prossimo anno scolastico, e le indicazioni generali per gli anni seguenti, includendo gli obiettivi da raggiungere per ogni anno e quali le materie di riferimento. È anche segnalato dove possono essere reperite le informazioni utili alla realizzazione del percorso (aula docenti piuttosto che sito della sede scolastica, ecc.).

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4. L’attività di consulenza e coordinamento L’attività di consulenza e coordinamento realizzata nel corso degli anni, è stata caratterizzata da un lato da un passaggio progressivo da attività di intervento diretto ad attività maggiormente mediate, in forma di supervisione, grazie alla costituzione di figure di riferimento nelle sedi sempre più in grado di assumere i compiti di consulenza e coordinamento. Al contempo l’emergenza, dal 2005 di altri progetti relativi alla transizione scuola e lavoro ha richiesto di curare l’interazione tra i diversi progetti, al fine da un lato di permettere lo sviluppo di reciproche sinergie, dall’altro di evitare ridondanze e sovrapposizioni, andando così a costituire il concetto di intervento generale su questo tema. Più nel dettaglio, l’attività ha toccato i seguenti ambiti: • accompagnamento ai docenti e alle docenti nella elaborazione di materiali e nelle

sperimentazioni; • redazione e revisione della documentazione di riferimento, sulla base delle osservazioni

dei docenti o di altre persone consultate; • contatti istituzionali, sinergie con altri progetti; • organizzazione di corsi di formazione continua; • diffusione informazioni. 4.1 Accompagnamento ai docenti e alle docenti Secondo le fasi del progetto, il coinvolgimento dei docenti ha perseguito diversi obiettivi: dalla elaborazione e sperimentazione di materiali nei primi anni, alla sperimentazione e precisazione delle modalità operative di applicazione negli ultimi anni. In tutto sono state coinvolte 80 persone, di cui 66 per la durata di un anno, mentre 9 vi hanno partecipato per due anni e 5 persone su 3 anni. In questo modo si è raggiunto un duplice obiettivo: da un lato permettere ad un numero esteso di docenti di esercitare concretamente i concetti e i materiali Portfolio, dall’altro di far emergere delle figure di riferimento che hanno potuto sviluppare la capacità di coordinare ed essere consulenti per i propri colleghi e colleghe. Secondo la fase del progetto le persone sono state incontrate in plenum, in riunioni di sede oppure in incontri individuali ed alcune volte vi è stata una partecipazione diretta ad attività proposte nelle classi. Oltre al coordinamento e alla consulenza su elementi puntuali, spesso gli incontri hanno avuto funzione di formazione rispetto a tematiche specifiche relative alla realizzazione del Portfolio. Per questo motivo il prender parte al progetto è stata considerata un’attività formativa e ogni partecipante ha ricevuto un attestato indicante sia il tempo devoluto all’attività, sia i compiti realizzati. Riguardo all’impatto del progetto sui docenti coinvolti, la maggior parte, dopo un iniziale momento di disorientamento, ha trovato propri modi e linguaggi per appropriarsi dei concetti e sviluppare le diverse attività, scoprendo continuamente spunti e strategie interessanti per realizzare il percorso, ideando attività didattiche particolarmente inedite, di cui è data parziale testimonianza nel CD Rom delle proposte didattiche, oltre che proponendo soluzioni e strategie innovative per realizzare il percorso anche in contesti complessi. Questo ha permesso che anche le/i docenti coinvolti marginalmente potessero percepire questa proposta come proveniente da un lavoro di colleghi, piuttosto che prescritta dall’alto. Il progetto

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Portfolio è dunque debitore del coinvolgimento di queste persone che si sono entusiasmate e che, pur nelle difficoltà concrete di realizzazione, vi hanno creduto e lo hanno reso possibile. 4.2 Redazione e revisione della documentazione di riferimento Nel corso dei primi due anni sono stati via via risolti i diversi problemi concernenti la redazione, revisione e organizzazione editoriale della Guida ai docenti e delle Proposte didattiche, badando in particolare alla struttura del percorso, alla precisazione delle proposte didattiche (si è cercato di affinarle, di aggiungere quelle mancanti e di modificare le proposte giudicate troppo infantilizzanti o disturbanti), alla dimensione grafica e editoriale (grazie anche al contributo del grafico che, oltre ad impostare l’impaginazione della Guida ha elaborato la proposta per il logo del percorso). La pubblicazione dei due documenti (un fascicolo per la Guida, con allegato il CD Rom contenente le Proposte didattiche) è stata affidata al GLIMI. Attualmente la Guida è alla sua seconda edizione (già esaurita) ma è fruibile anche in rete, nel sito “Transizione scuola e lavoro”, già citato. Rispetto alle osservazioni dei docenti, fruitori della Guida, l’accessibilità e l’interesse della stessa in quanto a indicazioni operative, sono regolarmente confermati nel corso degli anni, pur rilevando, secondo il curricolo, alcune ridondanze con altre proposte, oppure una necessità di adattamento delle schede didattiche (elemento peraltro auspicato). Per quanto riguarda il Dossier delle competenze e qualifiche ci si è limitati alla funzione di consulenza e lettura della documentazione proposta. 4.3 Contatti istituzionali, sinergie con altri progetti L’attività di consulenza e coordinamento è stata realizzata in sintonia con quanto richiesto dagli uffici competenti della DFP, in particolare l’Ufficio dell’innovazione e dello sviluppo della qualità, cui è affidata la responsabilità e l’organizzazione generale del progetto. Per rendere conto dell’evoluzione di quanto effettuato, oltre alla redazione di rapporti intermedi e annuali, sono stati effettuati incontri regolari col responsabile dell’Ufficio citato, e almeno una volta l’anno con lo staff dei capiufficio della DFP. I primi due anni, quando si trattava di elaborare i concetti di riferimento e i materiali di supporto, vi è stata la coordinazione del gruppo di accompagnamento che aveva la funzione di supervisionare l’andamento dei lavori. Almeno una volta l’anno (spesso due volte) sono inoltre stati incontrati singolarmente o in piccoli gruppi i direttori di tutti gli istituti scolastici coinvolti, al fine di concordare dimensioni organizzative e di favorire un’integrazione armonica del percorso Portfolio nei progetti di sede. Talvolta è stata effettuata una presentazione del progetto ai plenum dei docenti. Per facilitare la costituzione di sinergie con altre proposte, sono stati inoltre contattati i seguenti interlocutori: Referenti Portfolio Europeo delle Lingue (PEL) Per cercare di armonizzare le attività del Portfolio delle competenze con le attività del PEL, oltre ad aver inserito per due anni una persona esperta del PEL nel gruppo di lavoro (che ha permesso di segnalare per ogni area del percorso, le attività PEL correlate) sono state contattate la referente cantonale del progetto (2005, 2007) nonché la rappresentante ticinese e la presidenza del gruppo nazionale di pilotaggio del PEL, della CDIP della Svizzera orientale. A queste persone è stata consegnata la Guida al Portfolio e con la referente cantonale è stata discussa la possibile integrazione delle due proposte. Di fatto questa non è

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possibile dal punto di vista dei materiali (quelli del PEL hanno un copyright europeo), d’altra parte l’informazione reciproca sugli scopi dei due progetti, nonché la parziale integrazione delle attività didattiche proposte permette di mostrare alle persone in formazione che le attività presentate non sono ridondanti, ma compongono un percorso unitario pur nelle loro specificità. Un ulteriore incontro è previsto nell’ottobre 2007 tra una referente del Portfolio anche esperta del PEL e il gruppo di docenti di riferimento delle sedi, per le lingue seconde. Referenti Società Impiegati di Commercio (SIC) Una rappresentante della SIC è stata incontrata in due occasioni: inizialmente (2005) per presentare le caratteristiche del Portfolio e vederne la pertinenza e le correlazioni possibili rispetto alle proposte della nuova formazione commerciale di base; quest’anno, nel maggio 2007, assieme al segretario cantonale della SIC Ticino, al capoufficio della formazione commerciale DFP e ai 4 direttori dei centri professionali commerciali ticinesi, per identificare possibili interazioni nell’attività di gestione del percorso Portfolio. Dalla riunione emerge l’adesione di tutti al principio di coordinare tra i diversi luoghi di formazione le attività che possono rientrare nel Portfolio delle competenze, che saranno organizzate attraverso dei momenti di incontro operativi, tra la referente SIC e le referenti delle 4 sedi di formazione commerciale (vedi i dettagli nell’allegato che tratta delle prospettive future per i diversi curricoli). Viene inoltre deciso che da settembre 2007 il classificatore della formazione pratica, distribuito a tutti gli apprendisti al primo anno di formazione durante la settimana pratica del corso di base presso SIC Ticino fungerà (oltre che da raccoglitore per i materiali della formazione aziendale) anche da “contenitore” delle attività del Portfolio. Referenti progetti Apprendisti Ricerca Impiego e Profil + Essendo il progetto Portfolio integrato all’area delle proposte volte a favorire la transizione tra scuola e lavoro dei giovani, di cui fanno parte anche i progetti segnalati, di fatto il coordinamento avviene correntemente. Particolare cura dovrà essere posta affinché anche nuovi progetti relativi a questo settore siano armonizzati con i precedenti, favorendone l’interazione reciproca, pur distinguendo le diverse specificità. 4.4 Organizzazione di corsi di formazione continua Per supportare la formazione dei diversi docenti coinvolti nei progetti relativi all’area “transizione scuola e lavoro” dal 2005 sono state organizzate diverse proposte di formazione continua, attraverso il settore aggiornamento dell’ISPFP inizialmente e dello IUFFP dal 2007. I materiali dei corsi, di seguito presentati, sono inseriti nel già citato sito web. • 2005-2006: Un Portfolio in tasca. Dall'analisi del mercato del lavoro attuale a quello delle

competenze personali. Conoscenza e utilizzo della Guida alla realizzazione del Portfolio delle competenze nella formazione professionale. Tre incontri animati da docenti esperte all'utilizzo del Portfolio delle competenze nella formazione professionale e diversi relatori;

• 2006-2007: Favorire la transizione scuola/lavoro: strategie e strumenti. Corso di approfondimento, volto a conoscere strategie e materiali per aiutare i giovani a identificare e valutare le proprie risorse e il proprio modo di apprendere, a riflettere sulla progettualità giovanile (Quali elementi di comprensione, quali strategie di attivazione e di supporto possibili?) e a conoscere le politiche dell’impiego e della reinserzione professionale. Tre incontri animati da relatori esperti dei diversi argomenti;

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• 2007-2008: non vengono organizzati corsi specifici, ma si invitano i docenti coinvolti nei progetti a partecipare alle seguenti proposte: Lavoro raro. Orientarsi, accedere e permanere nel mondo professionale (scuola estiva, settembre 2007), e al corso in quattro incontri, collegato al progetto Profil +, volto ad individuare gli aspetti specifici relativi alle dimensioni di genere nella ricerca di un posto di impiego.

4.5 Diffusione Buona parte dell’attività informativa e di diffusione è integrata nei contatti istituzionali e nelle sinergie con altri progetti, così come nei corsi di formazione continua citati in precedenza. In un contesto più ampio il progetto Portfolio è stato presentato nel settembre 2005, all’interno dell'atelier "Accompagner les jeunes dans leurs parcours et trajectoires" della Scuola Estiva del FREREF (Université Européenne d'été de la recherche et des Innovations pour Apprendre Tout au Long de la Vie). Nel 2006 il progetto è stato presentato, unitamente al progetto ARI, nel corso di Expo professioni, ed è stato redatto un articolo di presentazione per la Newsletter Ticino in formazione (edita dalla DFP). Nel corso del secondo semestre 2007 sono in previsione la pubblicazione di un articolo sul tema, per una rivista della formazione professionale e la presentazione del progetto nell’ottobre 2007, all’interno della conferenza internazionale e-Portfolio-Maastricht 2007.

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5. Conclusioni e prospettive Per elaborare delle conclusioni rispetto a quanto realizzato per il progetto Portfolio, in primo luogo è importante far riferimento a quanto indicato nella fase iniziale di pianificazione, nel dicembre 2004, quando erano state definite sia delle condizioni di realizzazione, sia delle proposte operative. Per questo motivo sono riprese e commentate le indicazioni scaturite dal primo gruppo di lavoro. A) Condizioni di realizzazione: • salvaguardare i principi ispiratori e le finalità dell’esperienza precedente, tenendo conto

degli altri strumenti e/o attività (vedi PEL) proposte all’interno della formazione professionale. Questa indicazione è stata certamente rispettata, sia rispetto al come sono stati elaborati i materiali di supporto, che salvaguardano i principi ispiratori sia per la costituzione di sinergie tra diversi settori e progetti della formazione professionale, come segnalato nei capitoli precedenti;

• tenere conto delle diverse terminologie legate al concetto di competenza, presenti nella formazione professionale. Questo è stato considerato nella Guida al docente, che, nel capitolo glossario, presenta e specifica le diverse terminologie e concetti;

• tenere conto del fatto che coloro che elaborano un Portfolio delle competenze necessitano di un accompagnamento specifico e considerare in special modo i bisogni delle persone con un vissuto personale, scolastico e professionale particolare o con difficoltà di apprendimento. La produzione di materiali didattici diversificati, l’adattamento del percorso secondo i diversi curricoli, lo sforzo di produrre dei materiali con un linguaggio accessibile rispondono in parte a questa esigenza. Molto viene fatto anche nello sforzo individuale dei diversi docenti, volto ad adattare materiali e procedure secondo le esigenze dei diversi pubblici (occorre anche fare attenzione a non banalizzare eccessivamente le proposte didattiche);

• tenere conto dell’importanza di istituire in ogni sede scolastica figure di riferimento per l’attività Portfolio, in grado di coordinare e di fornire consulenza alle/ai propri colleghi. Nelle diverse fasi di sviluppo del progetto sono state definite regolarmente per ogni sede delle figure di riferimento specifiche, che saranno attivate anche per l’anno scolastico 2007-2008. In seguito il coordinamento sarà gestito, secondo il caso, dai responsabili dei percorsi di maturità, o dai coordinatori di Cultura generale, o dai responsabili per le lingue seconde;

• promuovere attività correlate al percorso Portfolio anche all’interno delle aziende di apprendistato. Questo obiettivo purtroppo non è stato possibile svilupparlo, considerando il numero importante delle aziende da coinvolgere. Una possibilità futura potrebbe essere quella di presentare il progetto (o i progetti transizione scuola e lavoro) all’interno dei corsi di formazione per maestri di tirocinio;

• articolare la connessione tra strumenti rivolti ai giovani in formazione con strumenti rivolti al pubblico adulto in generale. Questo obiettivo, che fa riferimento in particolare all’interazione tra Portfolio delle competenze e Dossier delle competenze e delle qualifiche, non è ancora raggiunto, anche se entrambi i documenti sono stati elaborati coerentemente l’uno con l’altro e si prevede l’implementazione e la diffusione delle informazioni relative al Dossier negli anni futuri.

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B) Proposte operative: • attivare azioni e/o strumenti di sensibilizzazione relativi alla transizione scuola e lavoro; • elaborare una Guida completa per le/i docenti all’uso didattico dei bilanci di competenza; • dare indicazioni per la costituzione del dossier personale per le/i giovani in formazione; • completare l’elaborazione del Dossier ufficiale delle competenze, rivolto a giovani e adulti, con

funzione di supporto rispetto alle necessità relative alla ricerca di impiego. Salvo l’elaborazione completa del Dossier ufficiale delle competenze, operazione conclusa in parallelo al presente rapporto, tutti questi obiettivi sono stati raggiunti, anche grazie alla positiva interazione e al dialogo proficuo con tutti gli attori coinvolti (anche la voce degli apprendisti per esempio è stata tenuta in considerazione, nella valutazione delle diverse proposte didattiche). In una visione generale degli elementi positivi e negativi sino ad oggi emersi nella diffusione del progetto, sulla base di quanto emerso dalle attività realizzate coi docenti e referenti di sede segnaliamo: punti forti • la diffusione del progetto Portfolio e degli altri progetti Transizione scuola e lavoro ha

contribuito a sviluppare la sensibilità dei vari docenti così come le culture delle diverse sedi rispetto alla tematica dell’integrazione dei giovani nel mondo del lavoro;

• le finalità e gli obiettivi del progetto sono condivisi e apprezzati; • i supporti didattici sono pratici, comprensibili e facilmente utilizzabili; • i docenti direttamente coinvolti nella gestione del progetto hanno le competenze

necessarie per gestire i compiti di loro responsabilità, punti deboli • a volte è difficile attivare la motivazione di allievi e apprendisti, soprattutto quando non

sono vicini all’inserimento professionale (primi anni di curricoli a tempo pieno); • possibile confusione tra i diversi progetti transizione scuola e lavoro o tra il percorso PdC

e PEL; • il tempo per le attività PdC non può essere completamente integrato alle lezioni correnti:

occorre in ogni caso che siano attivati dei momenti “ad hoc” e questo richiede al corpo docente di sacrificare altre attività considerate altrettanto importanti per la formazione dei giovani (questa difficoltà è parzialmente risolta nei curricoli in cui sono presenti corsi relativi alle tecniche di apprendimento e/o di lavoro);

• le docenti e i docenti non direttamente coinvolti partecipano marginalmente al progetto, mentre a volte potrebbero dare indicazioni utili relativamente alla transizione scuola e lavoro o ad altre tematiche che fanno riferimento alle aree del PdC.

Per quanto riguarda le prospettive future, si ritiene necessario un ultimo anno di supporto da parte della DFP per favorire il consolidamento di quanto pianificato dai diversi referenti di sede nell’anno scolastico 2006-2007, mentre l’attività di consulenza da parte dello IUFFP potrà essere ridotta ad interventi puntuali di coordinamento generale. Il mantenimento di referenti di sede specificamente al progetto è dunque previsto solo per l’anno a venire, in seguito, come già segnalato, il coordinamento del percorso Portfolio dovrà essere pianificato attraverso altre figure di riferimento già presenti nelle sedi, anche perché si presume abbia raggiunto un sufficiente grado di integrazione, non solo nelle pianificazioni annuali, ma anche nelle diverse

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culture di sede. Per quanto riguarda i materiali di supporto (Guida al docente, CD Rom delle proposte didattiche) l’aver dato loro una concezione abbastanza flessibile dovrebbe garantirne l’attualizzazione e la diversificazione nel corso degli anni. D’altra parte gli studi e le pratiche intorno agli strumenti Portfolio sono in continua evoluzione, dunque è difficile prevedere cosa accadrà nei prossimi anni. Nel contesto scolastico, l’aver scelto di non definire un supporto unico per il Portfolio potrebbe favorire gradualmente l’inserimento dell’e-Portfolio (cui alcune sedi sono già interessate) e comunque l’attualizzazione di schede e materiali. Si ritiene inoltre opportuno negli anni futuri prevedere una valutazione esterna, volta a misurare l’impatto e le ricadute del progetto Portfolio per i giovani in formazione, per esempio a partire dall’anno scolastico 2008-2009 (anno in cui il percorso Portfolio dovrebbe aver toccato l’insieme di quasi tutti gli studenti e apprendisti della formazione professionale), al fine di poter valutare il grado di riuscita del progetto, intendendo quale riuscita sia lo sviluppo, tra studenti e apprendisti, delle capacità di identificare, valorizzare, argomentare e documentare le proprie competenze per poter interagire consapevolmente con il mondo del lavoro e della formazione, sia la diffusione, tra i docenti e le docenti, delle strategie e dei concetti utili a supportare i giovani nel loro sviluppo professionale e/o formativo. Infine, per quanto riguarda la costituzione di sinergie con altri contesti della formazione professionale, si ritiene opportuno cercare modalità ulteriori per coinvolgere in misura più rilevante le responsabili e i responsabili della formazione professionale nelle aziende di tirocinio.

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Allegato 1: Lista partecipanti al progetto Evidenziati in grigio i membri del gruppo di progetto iniziale, 2003-2004, in azzurro coloro che hanno assunto il compito di referenti di sede nel 2006-2007 o in antecedenza. Le altre persone coinvolte hanno lavorato in particolare sperimentando il percorso e i materiali nelle proprie classi.

Cognome nome Sede 2003-04 2004-05 2005-06 2006-07

1. Albertoni-Olgiati Cristina CPC Bellinzona X

2. Ambrosioni-Menafoglio Laura CPC Chiasso X

3. Aostalli-Adamini Simone SPAI Bellinzona X

4. Araya Christian CSIA Lugano X X X

5. Bally Clelia Elisabeth CPC Locarno X

6. Barelli Stefano CPC Locarno X

7. Baroni Ilaria CPC Lugano X

8. Bassi Spinedi Susanna CP Trevano X

9. Bernaschina-Marazzi Monica CSIA Lugano X X

10. Bernasconi Marinella CPC Bellinzona X X X

11. Bernasconi Tamara CPC Locarno X

12. Bettata Antonella CPC Locarno X

13. Biniszkiewicz Andrea SPAI Bellinzona X X

14. Boffa-Leiwen Amalia CPC Lugano X X X

15. Bombelli Clara CPC Locarno X

16. Butti-Balestra Cynthia CPC Chiasso X

17. Canonica Lidia CPC Locarno X

18. Casagrande Paolo CPC Lugano X

19. Casartelli Carlo CPC Locarno X

20. Chinelli Silvana CSIA Lugano X

21. Cima Giulia CPC Bellinzona X

22. Conconi-Ruffoni Donatella CSIA Lugano X

23. Coretti Walter SPAI Trevano X

24. Dall'Ara Andrea CSIA Lugano X

25. Dell'Era Claudia CPC Lugano X

26. Delucchi-Di Marco Monica SPAI Trevano X

27. Devincenti Giovanna CPC Lugano X X X

28. De Micheli Christiane SPAI Mendrisio X

29. Di Dio Anita SPAI Locarno X

30. Di Gisi-Trevisan Fabiola SPAI Trevano X

31. Esposito-Cornelio Ronny SPAI Locarno X

32. Frediani-Rüegg Michela SPAI Mendrisio X

33. Gaffuri Andrea CPC Locarno X

34. Gallinelli David CPC Bellinzona X

35. Gesualdo-Ammirati Francesca CPC Chiasso X

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Cognome nome Sede 2003-04 2004-05 2005-06 2006-07

36. Girardi Alessandra CPC Lugano X

37. Gnosca Regula SAMS Viganello X

38. Guidotti Tiziano CPC Locarno X

39. Hak Martin CPC Locarno X

40. Iannotta Ivan CPC Locarno X

41. Introzzi Katia CPC Bellinzona X

42. Lavizzari Graziano SPAI Bellinzona X

43. Lenzi Tiziano Scuola agraria Mezzana X

44. Magistretti Sheila CPC Chiasso X

45. Mallè Désirée CPC Locarno X

46. Marchesi Roberto CP Trevano X X

47. Margnetti Alessandro SPAI Bellinzona X X

48. Martinelli Nadia CPC Chiasso X

49. Martinoni Simone CPC Locarno X

50. Martinoni-Malinverno Sabina CPC Locarno X

51. Masson Cadlolo Françoise CPC Locarno X

52. Minke Mariana CSIA Lugano X

53. Mombelli Alberto SSPSS Canobbio X X

54. Mombelli Franco CP Trevano X X X

55. Monotti Dayana CPC Locarno X

56. Mudry Laura SPAI Bellinzona X X X

57. Müller Lukas CPC Locarno X

58. Nessi Gabriele SPAI Mendrisio X X

59. Newlin Maria Cristina CPC Lugano X

60. Noseda-Fassora Lorenza CPC Lugano X

61. Orlando Luca CPC Chiasso X

62. Pace Francesca CPC Locarno X

63. Pagnamenta Leonarda CSIA Lugano X

64. Pampanin-Meier Manuela CPC Chiasso X

65. Parolini Giacomo SPSE Tenero X

66. Pedrioli Jean Pierre SPAI Bellinzona X

67. Pellegrini Aurora CPC Locarno X

68. Per lasca Ornella CPC Trevano X

69. Peverelli Luca CPC Chiasso X

70. Pfahler Anna Pia CPC Lugano X

71. Pintus Patrizia CPC Chiasso X

72. Rampolli Davide CPC Chiasso X

73. Solcà Fernando SPAI Mendrisio X

74. Spinedi Gianfranco SPAI Bellinzona X

75. Tomarkin Eliane SSMT Locarno X X

76. Triulzi Daniela CPC Lugano X

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Cognome nome Sede 2003-04 2004-05 2005-06 2006-07

77. Wiedmann Sally CPC Bellinzona X X

78. Winkler Tamara CPC Lugano X

79. Zanfrini-Buletti Michela CPC Chiasso X

80. Zerbola Milena CPC Locarno X

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Allegato 2: Modelli attestati di partecipazione Modello 1 (per coloro che hanno collaborato alla progettazione o che hanno assunto compiti di consulenza) Descrizione Il Progetto Portfolio delle competenze nella formazione professionale, realizzato con la consulenza dell’Istituto Svizzero di Pedagogia per la Formazione Professionale, Sezione di lingua italiana, fa parte dell’insieme di misure promosse dalla Divisione della Formazione Professionale, con il sostegno dell’Ufficio Federale della Formazione Professionale e della Tecnologia, volte a favorire presso giovani e adulti la capacità di identificare, valorizzare, argomentare e documentare le proprie competenze e qualifiche, affinché ogni persona possa interagire consapevolmente con il mondo del lavoro. Competenze sviluppate All’interno del Progetto la/il partecipante ha attivato e sviluppato conoscenze e competenze relative alle seguenti attività: • cooperazione efficace all’interno di un gruppo di lavoro; • creazione, sperimentazione e redazione di materiali didattici relativi ai percorsi Portfolio; • approfondimento degli aspetti teorici delle varie aree del percorso Portfolio, con

particolare attenzione alla nozione di competenza, all’approccio biografico e alle strategie di sviluppo delle competenze metacognitive e progettuali del percorso stesso;

• progettazione di modalità mirate di intervento Portfolio all’interno della propria sede professionale.

Impegno richiesto Complessivamente 80 ore di partecipazione al Progetto nell’anno scolastico 2005-2006, comprensive delle attività di cooperazione nel gruppo di lavoro, di applicazione nelle classi e di approfondimento personale. Modello 2 (per coloro che hanno sperimentato nelle proprie classi) Descrizione Il Progetto Portfolio delle competenze nella formazione professionale, realizzato con la consulenza dell’Istituto Svizzero di Pedagogia per la Formazione Professionale, Sezione di lingua italiana, fa parte dell’insieme di misure promosse dalla Divisione della Formazione Professionale, con il sostegno dell’Ufficio Federale della Formazione Professionale e della Tecnologia, volte a favorire presso giovani e adulti la capacità di identificare, valorizzare, argomentare e documentare le proprie competenze e qualifiche, affinché ogni persona possa interagire consapevolmente con il mondo del lavoro. Competenze sviluppate All’interno del Progetto la/il partecipante ha attivato e sviluppato conoscenze e competenze relative alle seguenti attività: • cooperazione efficace all’interno di un gruppo di lavoro;

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• creazione, sperimentazione e redazione di materiali didattici relativi ai percorsi Portfolio; • approfondimento degli aspetti teorici delle varie aree del percorso Portfolio, con

particolare attenzione alla nozione di competenza, all’approccio biografico e alle strategie di sviluppo delle competenze metacognitive e progettuali del percorso stesso;

• progettazione di modalità mirate di intervento Portfolio all’interno del proprio contesto professionale;

• consulenza a colleghe e colleghi rispetto alle modalità di integrazione del Portfolio nell’attività di insegnamento.

Impegno richiesto Complessivamente 80 ore di partecipazione al Progetto nell’anno scolastico 2005-2006, comprensive delle attività di cooperazione nel gruppo di lavoro, di applicazione nelle classi e di approfondimento personale.

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