DOCENTE:
Alberto Zardini
Alberto ZardiniAlberto Zardini
L’edilizia efficiente ed economicamente sostenibile
Alberto Zardini
Cenni normativi
Pompe di calore (nel residenziale )
Principio di funzionamento
Schemi applicativi
Solare termico
Tipologie dei collettori solari termici
Schemi di impianti
Ventilazione Meccanica Controllata ( nel residenziale )
Tipologie di sistemi VMC
ARGOMENTI
Alberto Zardini
NUOVI EDIFICI - ENERGIE RINNOVABILIObblighi per le nuove costruzioni
Energia prevista per l’acqua calda sanitaria
Somma dell’energia prevista per l’acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento(Fino al 31/12/2017, 50% dal 2018)
50%
35%
Dlgs 28/2011 «rinnovabili»(AGGIORNATO dlgs 244/2016 «mille proroghe»)
FABBISOGNI TERMICI – quota percentuale di copertura da fonti rinnovabili:
Potenza rinnovabile elettrica per ogni m2 di superficie occupata in pianta dall’edificio20 W
FABBISOGNI ELETTRICI – quota di copertura da fonti rinnovabili:
Alberto Zardini
RIQUALIFICAZIONI - DETRAZIONI E INCENTIVIRistrutturazione, Ecobonus e Conto Termico
Detrazione fiscale 50% per ristrutturazioni edilizie,
massimo 96.000 € in 10 anni, fino al 31/12/2017
Detrazione fiscale 65% per efficientamento energetico, massimo 30.000 € (sostituzione
impianti di climatizzazione invernale), 60.000 € (solare termico per ACS), 100.000 €
(riqualificazione energetica ) in 10 anni, fino al 31/12/2017
NOVITÀ per i CONDOMINI: intervento stabilizzato fino al 31/12/2021, massimo 40.000 € in 10 anni
moltiplicato per il numero di unità immobiliari. Detrazione al 70% se l’intervento è sull’involucro con
incidenza superiore al 25 % della superficie dell’edificio, 75% per il miglioramento della prestazione
energetica invernale e estiva.
50%
65%
C.T.
50%
65%
C.T.
in alternativa
in alternativa
Conto Termico 2.0, fondi per 900 milioni di euro annui, incentivo
erogato dal GSE per 2 - 5 anni, in unica soluzione fino a 5.000 €,
massimo 65% della spesa sostenuta.
Alberto Zardini
ACQUA TERRA ARIA
Acque superficiali (fiumi, laghi) e acque di falda
Circuito aperto: si devonorichiedere permessi di prelievo e reimmissione
acqua /acqua W10/W35
Sonde geotermiche verticaliin perforazioni di profondità, orizzontali in sbancamento / trincea
Circuito chiuso
terra /acqua B0/W35
Aria esterna
Semplicità di sfruttamento
Temperatura dipendente dalle condizioni climatiche
aria /acqua A7/W35
POMPE DI CALORE
Alberto Zardini
Secondo principio della termodinamica:
Il calore passa da un corpo caldo
ad un corpo freddo
Per invertire il flusso di calore si deve
impiegare una macchina frigorifera
Il calore è una forma di energia, correlata all'energia
termica, che viene trasferita tra due corpi a
temperatura differente (energia in transito).
La temperatura è una proprietà della materia, indica la
tendenza dei corpi a trasferire calore dall'uno all'altro.CONDUTTORE
TERMICO
40°C
20°C
(50°C)
(10°C)
POMPE DI CALORE
PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO
Alberto Zardini
4
2
1
3
Evaporatore
Compressore
Condensatore
Valvola di espansione
vapore
liquido
4
2
1 3
sorgente di calore utenza termica
POMPE DI CALORE
PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO
Alberto Zardini
Evaporatore Condensatore
Utenza caloreFonte di caloreCompressore
Valvola di espansione
POMPE DI CALORE
PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO
Alberto Zardini
Condensatore
Compressore
Utenza calore
Evaporatore
Fonte di calore
Valvola di espansione
Aria temp. + 7°C
Aria temp. 0°C
Vap. 6°CPress.7,8 bar
Vap. 70°CPress.34. bar
Liq. 47°CPress.34 bar
Acqua temp. + 45 °C
Acqua temp. + 40 °C
Liq.+ Vap.- 0,5°CPress.7,8 bar
POMPE DI CALORE
PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO
Alberto Zardini
Fonte di calore
Valvola di espansione
Compressore
Circuito diriscaldamento
POMPE DI CALORE
PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO
Alberto Zardini
Valvola di espansione
CompressoreFonte di calore
POMPE DI CALORE
PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO
Alberto Zardini
COP: Coefficient Of Performance
COP = = = 4Potenza termica erogata
Potenza assorbita
Apporto energetico annuo (kWh/a)
Consumo elettrico annuo (kWh/a)
Potenza sottrattaall’aria 3kW
Efficienza = dichiarata dal costruttore secondo EN 14511-2
Potenza frigorifera erogata
Potenza assorbita
Apporto energetico stagionale (kWh/a)
Consumo elettrico stagionale (kWh/a)SCOP =
Potenza elettrica assorbita 1 kWPotenza erogata
aall’impianto 4 kW
EER =
APF =
1 kW
4 kW
Alberto Zardini
1 Stm3
di gas
9,45 kWht
9,45 kWht Caldaia a condensazionecon rendimento termico
ηt = 1
Impianto termoelettricoRendimento termico
medio in centraleηt=0,45
4,24 kWhel
Trasmissione e distribuzionePerdite medie in rete
5,0 %
4,02 kWhel
Pompa di calore con COPh = 9,45/4,02
COPh=2,35
9,45 kWht
9,45 kWht
CONVENIENZA SULL’ENERGIA PRIMARIA
Alberto Zardini
αCO2 assume valori diversi per le varie nazioni. ( αCO2 = kgCO2 / kWhe )
Per l’Italia, il valore di riferimento attuale, è αCO2 = 0,52 kgCO2 / kWhe
Il calcolo del COP di equivalenza risulta:
64,286,1
145,952,0
2
2
CO
tCO PCICOP
*
* Emissioni date dalla combustione di un m³ di metano
CONVENIENZA SULLE EMISSION DI CO₂
Alberto Zardini
RIFORMA TARIFFE ELETTRICHEVerso la tariffa non progressiva
Introduzione per i consumatori domestici di tariffe non progressive: superamento del sistema con scaglioni di consumo introdotti in seguito alla crisi petrolifera degli anni ‘70.
Per approfondire: http://www.autorita.energia.it/it/schede/C/faq-riftariffe.htm
«Stop all’extra-costo per i consumi efficienti, maggiore semplicità ed equità tra consumatori»
AEEG - 2/12/2015
CONVENIENZA ECONOMICA
Alberto Zardini
RIFORMA TARIFFE ELETTRICHEStato attuale
D1 - pompe di calore (residente)
D2 - residente < 3kW
D3 - residente > 3kW e non residente
1,5 - 3 - 4,5 - 6 kW
scaglioni di consumo
TD = Tariffa Domestica:
TD
residente
TD non
residente
1,5 - ±0,5 - 6 - ±1 - 10 - ±5 - 15kW
unico scaglione 1800kWh
dal 1° Gennaio 2017
TARIFFE SPECIALI PER LE POMPE DI CALORE?
La sperimentazione tariffaria D1 pompe di calore si è conclusa, viene mantenuta una tariffa
dedicata per chi aveva aderito entro il 31/12/2016.
La riforma non interessa le tariffe BTA (altri usi), già non progressive, applicate ad aziende e
condomini. Il contatore BTA dedicato alla PDC oggi non risulta conveniente.
CONVENIENZA ECONOMICA
Alberto Zardini
VALUTAZIONI ECONOMICHETariffe elettriche MARZO 2017
TD usi domestici BTA altri usi
RESIDENTE NON RESIDENTE Condomino / Azienda
Potenza impegnata 3 kW 6 kW 3 kW 6 kW 3 kW 6 kW
Costo fissoannuale € 118,1 € 183,1 € 261,4 € 326,4 € 360,3 € 464,8
Energia < 1800 kWh/anno € 0,11 € 0,11 € 0,10 € 0,10
€ 0,14 € 0,14Energia > 1800
kWh/anno € 0,14 € 0,14 € 0,14 € 0,14
SIMULAZIONE costo del kWh
finito *
3500kWh
19,72€cent/kWh
8000kWh
19,67€cent/kWh
3500kWh
23,76€cent/kWh
8000kWh
21,07€cent/kWh
3500kWh
28,60€cent/kWh
8000kWh
23,67€cent/kWh
Condizioni economiche per i clienti del Servizio di maggior tutela
33% F1, 31% F2, 36% F3 (dati statistici AEEG)
* Costo finito del kWh = incluse accisa e IVA 10%
CONVENIENZA ECONOMICA
Alberto Zardini
VALUTAZIONI ECONOMICHEConfronto convenienza
ESEMPIO
Superficie da riscaldare 125 m2
Fabbisogno riscaldamento 80 kWh/m2∙a
Fabbisogno ACS 2500 kWh
Energia termica richiesta 12500 kWh/anno
IPOTESI CONSUMO ENERGETICO
Abitazione 125 m2
Classe energetica D
Dispersioni termiche 8kW
ACS per 4 persone
POMPA DI CALORE
METANO GASOLIO GPL
rendimento medio stagionale
SPF = 2,5 - 6,0 η = 1,0 η = 0,97 η = 0,99
contenuto energetico
- 1 m3 = 9,45 kWh 1 l = 9,88 kWh 1 l = 7,21 kWh
consumoenergetico annuo
2000-5000 kWh 1322 m3 1304 l 1751 l
CONVENIENZA ECONOMICA
Alberto Zardini
VALUTAZIONI ECONOMICHEConfronto convenienza
PDC METANO GASOLIO GPL
prezzo energia veditabella
0,76 € / Smc 1,12 € / l 1,07 € / l
spesa annuale 1004 € 1460 € 1875 €
SPF 3
SPF 4
kWh elettrici, consumo annuo
CONVENIENZA ECONOMICA
Alberto Zardini
Conclusioni
Verificare APF > 2,64 per convenienza CO2
(la pompa di calore è più ecologica rispetto ad una caldaia a condensazione)
Verificare APF > 2,31 per convenienza energia primaria(la pompa di calore è più efficiente rispetto ad una caldaia a condensazione)
Essenziale la scelta della corretta tariffa elettrica
CONSIDERAZIONI PROGETTUALI
Alberto Zardini
ARIA
E' una sorgente termica sempre disponibile.
Richiede minimi ingombri e ridotti costi diinstallazione.
Estrema variabilità delle condizioni termiche. I livellidi temperatura esterna sono in discordanza di fasecon le necessità termiche dell'edificio. Si ottieneinoltre una diminuzione della potenza termica con ildiminuire delle temperature.
Va considerata la rumorosità emessa dai ventilatori e l'eventuale ingombro delle canalizzazioni. Movimentare aria rimane più oneroso che far circolare acqua.
Problema delle perdite di efficienza legate allosbrinamento della batteria esterna in particolare con condizioni: Tbs=2 °C e Tbu=1°C (EN 14511-2)
Alberto Zardini
Particolare stabilità delle condizioni termiche della sorgente
Si ottengono i migliori valori di efficienza in assoluto
Non risulta disponibile ovunque e i problemi sono per lo più di carattereburocratico, legati alle disposizioni delle singole regioni/provincie.
Di solito è preferibile utilizzare uno scambiatore intermedio per separare idue circuiti. Nel circuito intermedio si carica glicole.
.
Ideale scomponibile per consentirne l'ispezione
ACQUA
Alberto Zardini
Consigliabile l'impiego di uno scambiatore di calore intermedio
Acqua di falda
– Profondità
– Portata
– Composizione chimica – Caratteristiche
– Autorizzazione uso acque sotterranee
– Separazione con circuito intermedio
– Durata e costanza nel tempo
– Convenienza (Elettropompa primaria)
– Manutenzione ordinaria
Acque superficiali
– Range di temperatura
– Sporcamento
– Portata (variabile con le stagioni)
ACQUA
Alberto Zardini
E' una sorgente termica in cui le temperature tendono a stabilizzarsi con l'aumentare della profondità.
Richiede importanti opere di scavo e posa dei serpentini di polietilene a circuito chiuso. Assenza di manutenzione.
Esistono numerose tipologie di installazione per la posa delle sonde a terreno. Tra le più praticate come rapporto costo-prestazioni menzioniamo: sonde con trivellazione verticale, sonde con sbancamento orizzontale e sonde orizzontali in trincea.
Utilizzo di miscela acqua-glicole per evitare problemi di formazione dighiaccio.
Elevati costi di installazione con differenze sostanziali a seconda dellatipologia adottata. Differenti anche le rese ottenute.
In pianura padana la temperatura media del terreno per profonditàsuperiori ai 10 m si attesta su valori attorno ai 13° C
TERRENO
Alberto Zardini
Superficie terreno (°C)
Pro
fon
dit
àm
etri
3 8 13 18 23
13°C
Febbraio
Maggio
Agosto
Novembre
Trincea
Sbancamento
ANNUALE TEMPERATURE SUOLO
Alberto Zardini
TIPOLOGIE DI COLLETTORE GEOTERMICOEsempio di posa
Regolamentate da UNI11466
Alberto Zardini
CAPACITÀ TERMICA SONDA GEOTERMICA ORIZZONTALE
Collettore di terra
La capacità termica volumetrica e la conduttività termica dipendono fortemente dalla composizione e dalle caratteristiche del terreno.Più il terreno è umido, tanto più elevato è il calore accumulato
Esempio :Per una abitazione monofamiliare che richiede un potenza di riscaldamento di 10 kW (8,4 kW prelievo dalla fonte primaria e 1,6 kW assorbimento elettrico compressore) con un terrenoargilloso umido è necessaria una superficie di ca. 336 m2.
Alberto Zardini
SONDE GEOTERMICHE ORIZZONTALI A TRINCEA
Si effettua uno scavo di 60 cm di larghezza per una profondità di circa 2,5 m allo scopo di:
Ridurre la quantità di terreno da rimuovere rispetto allo sbancamento Ridurre i costi di realizzazione Utilizzare solo determinate fasce di terreno Ricercare le configurazioni che assicurano il miglior rapporto fra costi di installazione e resa termica specifica.
Esistono diverse tipologie possibili di installazione.Il miglior compromesso tra costo di realizzazione e rese ottenute è costituito dai sistemi a 4-6 tubi.
La lunghezza delle trincea dipende dalla lunghezza della tubazione reperibile in commercio e il diametro delle tubazioni dal numero di circuiti previsti.
L'interasse minimo consigliato tra una trincea e l'altra è di 2,5 m.
Considerando di avere a disposizione un terreno argillosomediamente umido le rese specifiche ottenibili sono:
4 Tubi = 30/35 W/m lineare di trincea6 Tubi = 40/45 W/m lineare di trincea
60 cm
Alberto Zardini
COP Vitocal 200 G terra/acqua Tipo BWC in riscaldamento
COP: Coefficient Of Performance
DIAGRAMMA DATI TECNICI
Alberto Zardini
COP Vitocal 200 S aria/acqua Tipo 104 in riscaldamento
COP: Coefficient Of Performance
DIAGRAMMA DATI TECNICI
Alberto Zardini
SCHEMA IMPIANTO
Aria/acqua
Alberto Zardini
SCHEMA IMPIANTO
Aria/acqua
Alberto Zardini
0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500
Luglio - Dicembre 2013
Luglio - Dicembre 2014
Luglio - Dicembre 2015
3037,78 kWh
3207,35 kWh
Consumi elettrici PdC villa Padova
EFFETTO DEL PUFFER SUI CONSUMI ELETTRICICase study: villa in classe B, impianto a pavimento a zone e scaldasalvietteVitocal 242 – S, 16 kW (A7/W35). Installazione puffer 1 luglio 2015
Inserimento puffer
inerziale 200 litri~ 20 %
2538,78 kWh
Alberto Zardini
EFFETTO DEL PUFFER SUI CONSUMI ELETTRICICase study: villa in classe B, impianto a pavimento a zone e scaldasalvietteVitocal 242 – S, 16 kW (A7/W35). Installazione puffer 1 luglio 2015
Il miglioramento dell’efficienza misurato di quasi il 20%, si è verificato nonostante il
trimestre invernale con la temperatura esterna media più bassa degli ultimi 3 anni, a
conferma dell’importanza dell’adeguato contenuto d’acqua nell’impianto.
Alberto Zardini
FUNZIONAMENTO DELLA POMPA DI CALOREPunto di bivalenza
Alberto Zardini
Potenza in riscaldamentodella pompa di calore
Fabbisogno di caloreimpianto
Punto di bivalenza
Temperatura esterna in °C
Po
ten
za in
%
Con temperature inferiori al punto di bivalenza
è necessario valutare una fonte energetica integrativa
FUNZIONAMENTO DELLA POMPA DI CALOREPunto di bivalenza
Alberto Zardini
Potenza in riscaldamento della
pompa di calore
Fabbisogno di caloreimpianto
Punto di equivalenza
Temperatura esterna in °C
Po
ten
za in
%
Con temperature inferiori al punto di bivalenza è necessario valutare una fonte energetica integrativa, che
può integrare (funz.parallelo) o sostituire (funz. alternativo) la pompa di calore
-5
0 5 10
15
SISTEMI IBRIDIStrategia di funzionamento
Alberto Zardini
Quota di copertura della pompa di calore alla massima potenza in %
Qu
ota
dic
op
ertu
raan
nu
ain
%
Modo di funzionamento bivalente-parallelo Modo di funzionamento bivalente-alternativo
SISTEMI IBRIDIScelta potenzialità della pompa di calore
Alberto Zardini
SISTEMI IBRIDIVitocal 200-S con caldaia a supporto
Alberto Zardini
COLLETTORI SOLARI TERMICI
Alberto Zardini
INFLUSSO DELL’ATMOSFERA
63000 kW per m²
Alberto Zardini
Irra
gg
iam
en
tog
ob
ale
[ W
h/(
m²·
gio
rno
)]
IRRAGGIAMENTO AL SUOLO
Alberto Zardini
In Italia l’irraggiamento medio annuo va dai 1200
kWh/m²a di Bolzano ai 1700 kWh/(m²a) di Trapani.
In Scandinavia è circa 800 kWh/(m²a)
Nel deserto del Sahara è circa 2200 kWh/(m²a)
1000 kWh/m2 = 100 litri di gasolio
IRRAGGIAMENTO AL SUOLO
Alberto Zardini
PARAMETRI FONDAMENTALI DEI COLLETTORI
A) Irraggiamento sul collettore
B) Dispersioni ottiche (riverberi sulla
lastra di vetro)
C) Assorbimento nella lastra di vetro
D) Riflessione sull'assorbitore
E) Riscaldamento dell'assorbitore dovuto a
potenza di irradiazione
F,G,H) Dispersioni termiche (conduzione del
materiale, radiazione termica
dell'assorbitore, convezione)
Alberto Zardini
PARAMETRI FONDAMENTALI DEI COLLETTORI
Alberto Zardini
PARAMETRI FONDAMENTALI DEI COLLETTORIDenominazioni delle superfici
Alberto Zardini
INCLINAZIONE E ORIENTAMENTO
Alberto Zardini
Angolo di inclinazione α
Angolo compreso tra il pannello e il piano orizzontale
Ideale in Italia: tra 30 e 45°
Funzionale in Italia: tra 25°e 60°
INCLINAZIONE E ORIENTAMENTO
Alberto Zardini
Irraggiamento
annuo %
Angolo
inclinazione
Est
1
2
3
4
5
6
7
8
9
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Ovest
INCLINAZIONE E ORIENTAMENTO
Alberto Zardini
I DATI IN SINTESI...
%
%
%
%
%
95%
65%
%
E
O
Alberto Zardini
CURVE CARATTERISTICHE DEL RENDIMENTO
Il rendimento diminuisce all’aumentare della temperatura di esercizio del collettore o al diminuire della
temperatura esterna, perché maggiore è la differenza di temperatura tra il collettore e l’aria esterna
maggiori sono le dispersioni.
Alberto Zardini
CIRCOLAZIONE NATURALE PIANO
Da valutare sempre l’nclinazione minima
Alberto Zardini
CIRCOLAZIONE NATURALE SOTTOVUOTO
Da valutare sempre l’nclinazione minima
Alberto Zardini
CIRCOLAZIONE NATURALEVarianti di integrazione di riscaldamento
Per l’integrazione del riscaldamento viene impiegata sostanzialmente la resistenza elettrica.
L’uso di uno scaldabagno è costoso, ma significativo energeticamente.
Alberto Zardini
Sistema a circolazione forzata con fluido termovettore
PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO
In questi sistemi con antigelo viene utilizzato
un fluido termovettore che è composto da
una miscela di acqua, anticorrosivo e
antigelo ( glicole ). Azionato da una pompa, il
fluido termovettore viene sospinto attraverso i
tubi dell’assorbitore, assorbe l’energia
termica catturata da questo per cederla poi
allo scambiatore di calore dell’accumulo.
D’inverno il glicole impedisce il congelamento
dell’impianto. Questo sistema offre la
massima protezione dalla corrosione poiché i
fluidi termovettori comunemente reperibili in
commercio, contengono anche inibitori della
corrosione.
I sistemi a circolazione forzata richiedono un
vaso di espansione, per assorbire la
dilatazione del fluido termovettore con la
temperatura e l’eventuale formazione di
vapore nel collettore.
Alberto Zardini
La differenza è nel fluido termovettore che è
costituito da acqua dell’impianto di riscaldamento,
senza aggiunta di antigelo e di anticorrosivo.
Per evitare il congelamento dell’acqua d’inverno il
calore generato nell’accumulo da fonte integrativa,
viene trasportato al collettore.
D’inverno l’impiego di energia ausiliaria
dipende dalle relative temperature e di regola
non è inferiore al 10% dei contributi solari.
La presenza di impurità e di ossigeno
nell'acqua di riscaldamento coinvolge ora
anche i collettori e può causare
intasamenti, corrosione e perdita di
rendimento dell'impianto solare
E' consigliato l'utilizzo di tubazioni non
permeabili all'ossigeno, che non sono
sempre presenti, soprattutto negli edifici di
non recente costruzione
Sistema a circolazione forzata con l’acqua come fluido termovettore
PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO
Alberto Zardini
Sistema drain back
La caratteristica distintiva dei sistemi drain
back ( o a svuotamento) consiste nel
deflusso del fluido termovettore dal collettore
quando l’impianto non è in esercizio e in
presenza di irraggiamento sufficiente.
Tutte le tubazioni che partono dal collettore
devono essere realizzate con la corretta
pendenza. Il fluido termovettore viene
raccolto in un recipiente.
Continuo apporto di ossigeno sulle parti
metalliche con fenomeno di corrosione.
Quindi le tubazioni di allacciamento di
questo impianto richiedono una particolare
attenzione nell’installazione.
L’impiego di energia ausiliaria ( corrente elettrica per la
pompa) nei sistemi drain back è sempre superiore
rispetto ai sistemi a circolazione forzata, poiché
l’impianto deve essere riempito nuovamente ogni volta
all’inizio di ogni fase di esercizio.
PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO
Alberto Zardini
Collettori
solari
Circolazione
naturale
Collettore
piano
Collettore
sottovuoto
Circolazione
forzata
Collettore
parabolico
Collettore
piano
A meandro Ad arpa
Collettore
sottovuoto
HeatpipeIrraggiamento
a riflessione
Circ. natur.
Circ. forzata
Irraggiamento
diretto
Circ. naturale
Circ. forzata
TIPOLOGIE DI COLLETTORI SOLARI TERMICI
Alberto Zardini
Telaio con profilo continuo in alluminio(colore RAL 8019)
Copertura in vetro speciale
Assorbitore
Isolamento termico(Espanso di resina melamminica idrorepellente)
Raccordo di collegamento dei collettori
Disposizione tubo a meandro
COLLETTORE SOLARE PIANO
Alberto Zardini
Profilo di fissaggio
Hetapipe
Assorbitore con rivestimento selettivo
Scambiatore
Collegamento a secco
Isolamento termico melamminico
COLLETTORE SOLARE SOTTOVUOTO
+25°
-25°
+0°
Alberto Zardini
Sensore temperatura collettore
Separatore d'aria
Sfiato rapido
Sfiato manuale
Solar DiviconSensore temperatura bollitore
COMPONENTI D'IMPIANTO
Alberto Zardini
PRODUZIONE ACQUA CALDA SANITARIA
S1
S2
R1
S1>S2 R1 ON
Alberto Zardini
ACS E INTEGRAZIONE RISCALDAMENTOAbitazione mono/bifamiliare con accumulo combinato e bollitore esistente
R1
S1
R6
S2S6
S5
Regolazione solare a circolazione forzata
S1 > S2 = R1 ON
S5 > S6 = R6 ON
Alberto Zardini
S1
S5
S6
R6
R1
S2
S4
ACS CON INTEGRAZIONE RISCALDAMENTOVitosolic 200:
S1 > S2 = R1 ON
S1 > S4 = R4 ON
S5 > S6 = R6 ON
R4
Alberto Zardini
ACS CON INTEGRAZIONE SOLARE
Alberto Zardini
ACS CON INTEGRAZIONE SOLARE
Alberto Zardini
Ambiente
Sostenibilità
Efficienza
L’edilizia efficiente ed economicamente sostenibile Integrazione edificio-impianto
Alberto Zardini
Edifici di una volta…
Ricambio aria attraverso gli spifferi ≥ 4
ricambi/h
Rimozione naturale di umidità e inquinanti
ma perdite energetiche significative(soprattutto d´inverno con riscaldamento acceso)
http://goo.gl/RS9qN
http://www.ökowert.de/passivhaus-dresden
Edifici di oggi (nuovi o ristrutturati):
Ricambio aria attraverso gli spifferi:
obiettivo = 0 ricambi/h
Dispersioni di energia ridotte al minimo
ma…
Rimozione naturale di umidità e inquinanti
non garantita
Efficienza energetica o salubrità ambientale?Ricambio aria NATURALE negli edifici e necessità VENTILAZIONE MECCANICA
Alberto Zardini
→ COMFORT: elevata qualità dell’aria, clima confortevole e sano in tutti i locali abitativi;
meno rumore e particolato in casa (es. in zone fortemente urbanizzate)
→ IGIENE: evita la formazione di muffe e condense, diluisce la concentrazione di virus e
delle sostanze inquinanti;
→ RISPARMIO: meno perdite di calore, meno consumi energetici inutili e quindi minori
costi di riscaldamento (recupero invernale ed estivo).
La ventilazione meccanica controllata:Vantaggi per la salute ed il risparmio energetico
L’installazione di un sistema di ventilazione meccanica controllata garantisce:
Alberto Zardini
30
L’evoluzione e lo sviluppo tecnologico del settore edilizio, orientati ad ottenere il massimo risparmio
energetico, hanno portato a costruire locali sempre più “ermetici”.
Se il fabbisogno di calore per la ventilazione degli ambienti in un edificio
convenzionale è pari a circa il 25 % del fabbisogno totale, nei nuovi edifici ben
coibentati tale valore arriva solitamente al 50 % del fabbisogno totale di calore.
Efficienza energetica o salubrità ambientale?Perdite energetiche per ventilazione degli ambienti
< 30
< 50
< 70
< 90
< 120
< 160
Alberto Zardini
Perdite energetiche per ventilazione degli ambienti
Alberto Zardini
Esempio: abitazione ca.100m2, classe B (fabbisogno energia < 50 kWh/m2anno)
Quantificazione delle dispersioni per Ventilazione:
annomkWh
v
annokWh
v
giornoh
annogiornoK
KmWh
ariahv
SupQ
Q
GGCnmVQ
2
3
51,281002,2851
2,285124240033,05,0300
][24][][][][ 13
Le dispersioni di calore necessarie al ricambio dell’aria rappresentano una quota
consistente del fabbisogno energetico dell’edificio, soprattutto nel periodo invernale in
cui è in funzione il riscaldamento.
Efficienza energetica o salubrità ambientale?
Perdite energetiche per ventilazione degli ambienti
Alberto Zardini
Sistemi di VMC per il settore residenzialeL’impianto di ventilazione
Ventilazione CENTRALE
1 unità di ventilazione a servizio
di una intera abitazione
Sistema di canali per la
distribuzione dell’aria
Ventilazione DECENTRALIZZATA
TANTE unità di ventilazione locali
Nessuna canalizzazione
Ogni unità serve un singolo locale
Alberto Zardini
VMC a Flusso bilanciato
con estrazione dell’aria viziata ed immissione di aria fresca di rinnovo
(2 ventilatori e 2 condotti separati): usualmente prevedono dispositivi di
recupero del calore dall’aria espulsa
VMC a Flusso semplicecon sola estrazione dell’aria viziata
(1 condotto, solo per ventilazione)
Ventilazione meccanica controllataTecnologie per la ventilazione meccanica in ambito residenziale
Distinzione in base al FLUSSO DELL’ARIA:
Alberto Zardini
Ventilazione meccanica controllataTecnologie per la ventilazione meccanica in ambito residenziale
Modalità di RECUPERO TERMICO:
VMC con recupero «PASSIVO»
Recupero del calore contenuto nell’aria viziata in uscita mediante
scambio termico diretto con l’aria fresca in ingresso, che viene così
pre-riscaldata.
Il recuperatore passivo può essere STATICO (scambio di calore
sensibile) o ENTALPICO (con superfici maggiorate per consentire
lo scambio di calore sensibile e umidità).
VMC con recupero «attivo» o TERMODINAMICO
Recupero termico attraverso un circuito frigorifero
(no scambio termico diretto tra aria in entrata e in uscita
dall’edificio)
Alberto Zardini
VMC a flusso semplice:
• solo estrazione dell’aria viziata (1 condotto)
• Ingresso aria da “spifferi” e fenditure
• senza recupero di calore
Ventilazione meccanica controllataTecnologie per la ventilazione meccanica in ambito residenziale
Alberto Zardini
VMC a flusso doppio
o
“bilanciato”:
• Estrazione aria viziata
• Immissione aria fresca
• 2 sistemi di condotti separati
• Filtrazione aria immessa
• Possibile il recupero del calore
aìdall’aria in uscita
Ventilazione meccanica controllataTecnologie per la ventilazione meccanica in ambito residenziale
Alberto Zardini
Ventilazione meccanica controllataTecnologie per la ventilazione meccanica in ambito residenziale
VMC decentralizzato
• Flusso doppio incrociato
• Flusso singolo alternato
Alberto Zardini
Principio di funzionamento:
L’unità di ventilazione è dotata di uno scambiatore aria-aria che garantisce lo scambio
termico tra aria espulsa e immessa.
Scambiatore a piastre a
flussi incrociati
Scambiatore a piastre a
flussi controcorrente
Scambiatore
rotativo
Recupero mediante scambio di calore diretto tra aria in ingresso e in uscita
Ventilazione meccanica controllataTecnologie per la ventilazione meccanica in ambito residenziale
Alberto Zardini
VANTAGGI:
Nessun organo in movimento
Recupero del calore sensibile con rendimenti anche > 90%
Rendimento di recupero globale oltre l’80%
Facile pulizia e assenza di contaminazione
tra i flussi
SVANTAGGI:
Trasferimento calore latente solo se la temperatura
superficiale dello scambiatore scende sotto la
temperatura di rugiada di una delle due correnti
→ no controllo umidità
→ no recupero significativo del calore latente
Recupero mediante scambio di calore diretto tra aria in ingresso e in uscita
Tecnologie per la ventilazione meccanica in ambito residenziale
Ventilazione meccanica controllata
Alberto Zardini
VANTAGGI:
Elevatissimo rapporto Superficie di scambio / Volume
possibilità di recupero calore sensibile e latente
rendimento globale superiore ad altre tipologia di scambiatore
Possibilità di umidificazione/deumidificazione
Possibilità di variare il grado di recupero agendo sulla velocità del rotore
SVANTAGGI:
Possibile contaminazione tra i flussi di aria
Gestione dell’umidità non completamente controllabile
Recupero passivo: gli scambiatori ROTATIVI
Costituiti da rotore cilindrico caratterizzato da elevatissimo
sviluppo superficiale
Scambio avviene per accumulo di calore e umidità sulla matrice
del rotore che ruota lentamente attraversato a turno dai due fluidi.
Tecnologie per la ventilazione meccanica in ambito residenziale
Ventilazione meccanica controllata
Alberto Zardini
RIPRESA
20°C
MANDATA
22°C
SCARICO
ASPIRAZIONE
0°C
Scambiatore esterno =
Evaporatore
Scambiatore interno =
Condensatore
Recupera energia
dall’aria di ripresa.
Riscalda l’aria di
rinnovo.
Recupero attivo o «TERMODINAMICO»
Tecnologie per la ventilazione meccanica in ambito residenziale
Attenzione!
Il recupero termico è
possibile solo a compressore
ACCESO
(NO RECUPERO PASSIVO).
Ventilazione meccanica controllata
Alberto Zardini
Sistemi di VMC per il settore residenzialeComponenti e principio di funzionamento
Le unità aspirano l’aria dai locali umidi e saturi di odori, attraverso lo scambiatore a flussi
incrociati cedono l’energia contenuta nell’aria viziata in espulsione, all’aria esterna di rinnovo,
che quindi si riscalda prima di essere immessa negli ambienti interni.
Alberto Zardini
ripresa aria ambiente/espulsione aria esterna
ingresso aria esterna/mandata aria ambiente
Sistemi di VMC per il settore residenzialeComponenti e principio di funzionamento
Principio di funzionamento:
Funzione FREE COOLING:Possibilità di bypassare lo scambiatore
nelle mezze stagioni (no recupero
termico).
Bypass automatico in funzione delle
temperature interna ed esterna (rilevate a
bordo macchina).
Ari
a a
mb
ien
teri
pre
sa
Alberto Zardini
Il recupero del calore avviene grazie allo scambiatore aria-aria a flussi incrociati in
controcorrente, con efficienza media superiore al 90%.
Il preriscaldamento dell’aria esterna avviene mediante il
recupero del calore dell’aria di scarico.
L’efficienza di recupero del calore, WRG, in condizioni di
ventilazione normale è superiore al 90%:
(
Esempio:TAR = 21°CTAE = 5°C
TMA = {0.9 · [ + 21 – ( + 5 )] } + ( + 5 ) = 19.4°C
Componenti e principio di funzionamento
Sistemi di VMC per il settore residenziale
Alberto Zardini
Componenti e principio di funzionamento
COMPONENTI principali dell’unità di ventilazione: es. Vitovent 300-W
Scambiatore a flussi incrociatiestraibile in materiale plastico
Allacciamenti aeraulicisenza ponti termici
Isolamento termoacustico
Ventilatori classe Ain C.C.- Aspir./espul.
Filtri rimovibili
Preriscaldatore elettrico con funzione antigelo
Sistemi di VMC per il settore residenziale
Alberto Zardini
Unità di ventilazione passiva con recupero del calore
sistema di condotti per la distribuzione dell’aria
Sistema centralizzato
Sistema decentralizzato
Sistemi di VMC per il settore residenziale
Alberto Zardini
Attualmente in Italia non esiste una normativa ad hoc che indichi come dimensionare i sistemi di
VMC in ambito residenziale.
NORMA Descrizione
UNI EN 15251Aspetti energetici connessi alla qualità degli ambienti interni (in
particolare tasso di rinnovo aria e caratteristiche termiche locali)
UNI TS 11300-1 Calcolo fabbisogni energetici degli edifici
UNI 10339 Portate di ventilazione minime negli ambienti interni
DLgs 311/06 e DPR 59/09 Caratteristiche necessarie ai sistemi di ventilazione
DIN 1946-T6 Ventilazione meccanica per abitazioni con recupero di calore
Legge 447/95
UNI 8199/98, DIN 4109Protezione contro i rumori negli edifici
UNI EN 13779, DIN 6022
UNI EN 15239, UNI EN 15240
UNI EN 12097, UNI EN 7192
DIN 4102
Ed altre ancora…
Requisiti prestazionali dei sistemi di ventilazione, requisiti d’igiene,
linee guida per la manutenzione, ventilazione ed apparecchi a gas
per uso domestico, norme antincendio ecc.
Riferimenti
parziali o indiretti
compaiono sulle
norme riguardanti
la certificazione
energetica degli
edifici e la qualità
dell’aria negli
ambienti interni.
L’impianto di ventilazione centrale: struttura e componenti
1) la scelta del RECUPERATORE
Sistemi di VMC per il settore residenziale
Alberto Zardini
UNI 10339 – portate di ventilazione minime negli ambienti interni
Indica la necessità di avere un apporto di aria di rinnovo minimo di 40 m3/h per persona che abita
stabilmente i locali
Tasso di ricambio: 0,5 1/h
Tasso di ricambio riconosciuto da studi di settore come ottimo compromesso tra necessità di avere
una buona qualità dell’aria interna e contenere le dispersioni di energia:
0,3 1/h = ricambio aria minimo da garantire con ventilazione naturale (finestre)
0,7-0,8 1/h = tasso di ricambio oltre cui i benefici di un maggior apporto di aria fresca non sono più percepibili
Consiglio: selezionare un recuperatore che
1) sia in grado di elaborare una portata aria che soddisfi sia i 40 m3/h per persona
sia il ricambio di 0,5 1/h
2) Rispetto a tale portata abbia un ulteriore margine di aumento portata
L’impianto di ventilazione centrale: struttura e componenti
1) la scelta del RECUPERATORE
Sistemi di VMC per il settore residenziale
Alberto Zardini
L’impianto di ventilazione centrale: struttura e componenti
1) la scelta del RECUPERATORE
Esempio: abitazione di 150 m2, con 3 stanze da letto (4 abitanti abituali)
𝑃𝑜𝑟𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑚𝑖𝑛𝑖𝑚𝑎𝑈𝑁𝐼 10339 = 40𝑚3
ℎ×𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎× 4 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑒 = 𝟏𝟔𝟎
𝒎𝟑
𝒉
𝑃𝑜𝑟𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑟𝑖𝑐𝑎𝑚𝑏𝑖𝑜 0,5 = 𝑣𝑜𝑙𝑢𝑚𝑒 𝑟𝑖𝑠𝑐𝑎𝑙𝑑𝑎𝑡𝑜 × 𝑡𝑎𝑠𝑠𝑜 𝑑𝑖 𝑣𝑒𝑛𝑡𝑖𝑙𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒
= 150 𝑚2 × 2,7𝑚 × 0,5 Τ𝑟𝑖𝑐𝑎𝑚𝑏𝑖ℎ = 𝟐𝟎𝟐, 𝟓
𝒎𝟑
𝒉
L’unità di ventilazione deve avere una portata di almeno 202,5 m3/h
Sistemi di VMC per il settore residenziale
Alberto Zardini
L’impianto di ventilazione centrale: struttura e componenti
1) la scelta del RECUPERATORE
Esempio: abitazione di 150 m2, con 3 stanze da letto (4 abitanti abituali)
Inoltre, rispetto alla portata calcolata (che corrisponderà alla «ventilazione NORMALE») la
macchina deve avere ancora un margine di possibile aumento della portata
Per consentire il funzionamento in «ventilazione INTENSIVA» nei momenti di
affollamento dei locali
Perché il recupero termico, i consumi e la rumorosità della macchina siano ottimizzati
deve operare con continuità lontano dalla propria portata massima.
Regola empirica*:
selezione unità con portata massima maggiore non della portata
corrispondente a 0,5 ricambi/h ma a 0,7 ricambi/h
*da utilizzarsi per un primo calcolo approssimativo, senza alcuna pretesa tecnico/progettuale
Sistemi di VMC per il settore residenziale
Alberto Zardini
L’impianto di ventilazione centrale: struttura e componenti
1) la scelta del RECUPERATORE
Esempio: abitazione di 150 m2, con 3 stanze da letto (4 abitanti abituali)
Portata minima da UNI 10339 160 m3/h
Portata corrispondente a 0,5 ricambi/h 202,5 m3/h
REGOLA EMPIRICA: selezione unità con portata massima ≥ 283,5 m3/h (
0,7m³/h )
Sistemi di VMC per il settore residenziale
Alberto Zardini
ERRORI DA EVITARE:
Posizionare la macchina troppo distante dai locali trattati
I ventilatori non hanno sufficiente prevalenza
Far lavorare perennemente la macchina alla sua massima portata
Recupero termico non ottimizzato
Ventilatori alla massima velocità (rumorosità, consumi elevati)
Scordare i silenziatori
Rischio di trasmissione rumore
Mettere pochi canali/bocchette rispetto alla portata da trattare
Se in canali e bocchette passa più portata della massima consentita (da dato
tecnico) FISCHIANO
Il PROGETTO e la corretta installazione dell’impianto sono
fondamentali per garantire comfort ed efficienza
L’impianto di ventilazione centrale: struttura e componenti
Sistemi di VMC per il settore residenziale
Alberto Zardini
fine