RAV
Il RAV è un documento articolato in 5 sezioni che prevedono:
• definizione di 49 indicatori (attraverso i quali le scuole potranno scattare la loro fotografia);
• individuazione dei punti di forza e di debolezza (confrontati con dati nazionali e internazionali);
• elaborazione di strategie per rafforzare la propria azione educativa.
1. CONTESTO E RISORSE
1.1 Popolazione scolastica
1.2 Territorio e capitale sociale
1.3 Risorse economiche e materiali
1.4 Risorse professionali
1. CONTESTO E RISORSE
1.1 Popolazione scolastica
1.2 Territorio e capitale sociale
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
•Status socio economico e culturale delle famiglie medio alto e alto
•Famiglie economicamente svantaggiate , in prevalenza stranieri e famiglie italiane con i genitori giovani, risultano essere presenti soprattutto nella scuola Primaria
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
•Famiglie attente ed attive nella partecipazione alla vita scolastica, bene inserite e portatrici di valori forti.
•Fenomeno della disoccupazione •Carenze di centri aggregazione ed opportunità sociali e culturali •Famiglie culturalmente ed economicamente deboli
1. CONTESTO E RISORSE
1.3 Risorse economiche e materiali
1.4 Risorse professionali
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
•Plessi facilmente raggiungibili •Plessi dotati di LIM e laboratori multimediali •Refettori con mensa •Spazi verdi.
• Assenza di mensa nella sede centrale •FIS ridotto
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
•Continuità e stabilità dei docenti. •Presenza di laureati nella scuola primaria e d’infanzia.
•Instabilità e discontinuità del D.S. e del personale ATA •Docenti con titoli e impegnati annualmente nella formazione sono distribuiti in modo non equilibrato.
2. ESITI
2.1 Risultati scolastici
2.2 Risultati nelle prove standardizzate nazionali
2.3 Competenze chiave e di cittadinanza
2.4 Risultati a distanza
2. ESITI
2.1 Risultati scolastici
2.2 Risultati nelle prove standardizzate nazionali
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
•La scuola non perde studenti nel passaggio da un anno all'altro, tranne singoli casi giustificati. •La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una situazione di equilibrio.
• Studenti diplomati per votazione conseguita all'esame con voti 9 e 10 sono in percentuale minore rispetto alla media regionale e nazionale.
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
•Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove INVALSI e' superiore a quello di scuole con background socioeconomico e culturale simile. •La varianza tra classi in italiano e matematica e' in linea o di poco inferiore a quella media.
•La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica e‘ inferiore alla media nazionale per le classi seconde. •per le classi terze scuola secondaria di I grado la quota di studenti collocata nel livello 1 e' inferiore alla media nazionale.
2.3 Competenze chiave e cittadinanza
2.4 Risultati a distanza
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
•Assenza di comportamenti problematici particolarmente gravi nelle sezioni, classi. •Criteri comuni per la valutazione del comportamento. •Griglia con indicatori per valutazione autonomia organizzativa, individuale e sociale e comportamento.
•Manca il monitoraggio del livello di competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti nel loro percorso scolastico nel confronto tra le classi/sezioni/plessi/ordini di scuola.
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
•I risultati degli studenti nel percorso di studio dalla primaria alla secondaria di I grado sono positivi. • I risultati relativi al I anno della scuola secondaria di II grado sono positivi.
•Manca il monitoraggio dei risultati degli alunni nel percorso scolastico successivo alla scuola secondaria di I grado, i debiti formativi, gli abbandoni, i cambiamenti di indirizzo di studio.
2. ESITI
3A. PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE
3A.1 Curricolo, progettazione e valutazione
3A.2 Ambiente di apprendimento
3A.3 Inclusione e differenziazione
3A.4 Continuità e orientamento
3A. PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE
3A.1 Curricolo, progettazione e valutazione
3A.2 Ambiente di apprendimento
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
•Tutti i docenti del primo ciclo hanno elaborato un curricolo. •Progettazione programmatica è periodica. •Progettazione didattica periodica per ambiti disciplinari condivisa.
•Mancanza di un curricolo per lo sviluppo delle competenze trasversali e di Cittadinanza e Costituzione . •Manca programmazione in continuità verticale. •Mancano gli strumenti comuni di valutazione condivisi .
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
•Partecipazione a progetti, iniziative e concorsi, attraverso lavori di gruppo, di classe e di Istituto, a classi aperte. •Percorsi realizzati con Associazioni ed Enti locali per promuovere le competenze sociali e il rispetto della legalità.
•Ampliare la collaborazione tra docenti. • Condividere il rispetto delle regole con il territorio.
3A.3 Inclusione e differenziazione
3A.4 Continuità e orientamento
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
•Didattica inclusiva, con piani individualizzati e personalizzati per alunni con disturbi specifici di apprendimento e con bisogni educativi speciali, con l’ausilio di monitoraggio e verifiche. •Le attività di potenziamento sono molte sviluppate.
•Le attività di recupero sono da migliorare, poiché mancano fondi per l’attivazione di corsi pomeridiani.
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
•Coinvolgimento dei docenti per la formazione delle classi e per la definizione delle competenze in entrata e in uscita.
•Assenza del Curricolo Verticale •Manca un pianificazione e monitoraggio dei risultati raggiunti degli alunni nel passaggio da un ordine di scuola all’altro, ma anche per le attività di orientamento nella scelta dei vari indirizzi relativi alle Scuole Secondarie di II grado.
3A. PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE
3B. PROCESSI - Pratiche gestionali e organizzative
3B.5 Orientamento strategico e organizzazione della scuola
3B.6 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
3B.7 Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
3B.5 Orientamento strategico e organizzazione della scuola
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
•La mission dell’istituto è condivisa con le famiglie e l’ente locale, infine resa nota attraverso il sito web. •I risultati vengono monitorati attraverso un questionario di gradimento. •Sono state sperimentate dall’anno scolastico 2012/2013 forme autonome di autovalutazione. •Il collegio dei docenti ricopre un ruolo prevalente nelle decisioni. •La risorsa maggiore utilizzata per le attività progettuali dell’istituto, attentamente selezionate, è costituta dai fondi europei.
•Maggiore condivisione della mission con l’ente locale e le scuole del territorio. •Bassa percentuale di FIS attribuita al personale ATA. •Le attività amministrative/gestionali ed il coinvolgimento del consiglio d’istituto nei processi decisionali sono da migliorare.
3B. PROCESSI – PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE
3B.6 Sviluppo e organizzazione delle risorse umane
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
•Iniziative durante l’a.s. 2014/2015 per il personale: •corso di formazione PON FSE B7 lingua inglese; •corso di formazione multimediale sull’uso della LIM con certificazione esterna EIPASS USER; •corso di formazione multimediale con certificazione esterna EIPASS USER; •corso di formazione in rete sull’inclusione; •corso di formazione sui BES.
•Dettagliata la banca dati dei docenti di sostegno. •Formazione tra pari svolta all’interno dello STAFF e dei gruppi di lavoro. •Spazi e strumenti di alta qualità in grado di supportare i gruppi di lavoro.
•Mancanza di una banca dati ufficiale relativa alle competenze di tutto il personale della scuola. •Assenza di gruppi di lavoro per il curricolo verticale e di gruppi di lavoro per la definizione in verticale di criteri comuni di valutazione. •E’ richiesto un maggiore coinvolgimento nei gruppi di lavoro dei docenti della scuola secondaria di I grado.
3B. PROCESSI – PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE
3B.7 Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
•Negli anni scolastici precedenti: •accordi di rete con altre scuole sul territorio per attività di formazione destinate al personale della scuola, dedicate agli alunni dei vari ordini di scuola ed ai genitori del territorio; •progetti POR-scuole aperte con scuole del territorio e di comuni limitrofi; •Progetto POR “A scuola di ecologia”; •attività sportive (nuoto-basket).
•Il coinvolgimento delle famiglie agli incontri formali, alle varie manifestazioni nonché alla loro collaborazione in ogni attività proposta è molto alto. •Alta percentuale di gradimento da parte delle famiglie.
•L’instabilità dirigenziale nell’arco di due anni ha reso difficile la partecipazione a reti di scuole con ruolo di capofila. •Il rapporto con l’ente locale risulta particolarmente complicato e poco efficace.
3B. PROCESSI – PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE
Individuazione delle Priorità
•Priorità e Traguardi Le PRIORITA’ si riferiscono agli obiettivi generali che la scuola si prefigge di realizzare a LUNGO TERMINE attraverso l’azione di miglioramento. Tra le 4 aree degli esiti degli studenti il ns istituto intende affrontare l’area relativa alle competenze chiave e di cittadinanza definendo dei traguardi in forma osservabile e/o misurabile, che rappresentano delle mete da raggiungere.
• Obiettivi di processo Gli obiettivi di processo sono degli obiettivi operativi da raggiungere nel breve periodo (anno scolastico), rappresentano la definizione operativa a BREVE TERMINE delle attività, attraverso le quali la scuola intende agire per raggiungere le priorità strategiche individuate. Nell’ambito delle 7 aree di processo il ns Istituto intende intervenire nelle aree di processo: PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE - SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE - INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE.
Individuazione delle Priorità
Priorità e Traguardi
Risultati scolastici
Risultati nelle prove standardizzate
Competenze chiave e di cittadinanza
Risultati a distanza
Individuazione delle Priorità
Priorità e Traguardi Sviluppo delle degli studenti nell’ottica
della continuità.
Aumento del livello di sviluppo delle competenze civiche e sociali in
verticale.
Sviluppo delle degli studenti nell’ottica della
continuità.
Aumento del livello di sviluppo delle competenze personali
(autoregolazione, autonomia, orientamento)
Obiettivi di processo
Aree di processo
Curricolo progettazione valutazione
Ambiente di apprendimento
Inclusione e differenziazione
Continuità e orientamento
Orientamento strategico e organizzazione della scuola
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
Individuazione delle Priorità
OBIETTIVI DI PROCESSO AREA DI PROCESSO
•Definire e condividere in verticale gli indicatori di competenze civiche, di cittadinanza e personali, da sviluppare, verificare e valutare. •Definire e condividere in verticale gli obiettivi di apprendimento da raggiungere partendo dai traguardi di sviluppo delle competenze. •Definire e condividere scelte metodologiche e didattiche finalizzate al raggiungimento delle competenze, privilegiando una didattica interattiva, laboratoriale, con supporto informatico. •Rivedere e condividere il processo di valutazione in verticale.
•Individuare i referenti dei vari ordini di scuola che svolgano il ruolo di coordinatori e nella fase di pianificazione, realizzazione, monitoraggio. •Costituire gruppi di lavoro in verticale che operino secondo criteri condivisi. •Attivare corsi di formazione e di aggiornamento sul curricolo verticale, sulla valutazione per competenze, sulla certificazione delle competenze.
Individuazione delle Priorità
•Condividere con le famiglie del territorio e le scuole del territorio il percorso di realizzazione, attuazione, monitoraggio, verifica e valutazione del curricolo verticale relativo alle competenze civiche, di cittadinanza, personali, il percorso di valutazione, la certificazione delle competenze, attraverso la condivisione di documentazione chiara, leggibile, misurabile e comparabile. Gli obiettivi di processo individuati possono concretamente contribuire alle priorità strategiche e ai traguardi che il ns Istituto ha individuato attraverso una lettura attenta e condivisa dei punti di forza e di debolezza. Fondamentale la diffusione di una forma di progettazione, attuazione, monitoraggio e verifica condivisa e programmata, condivisa all’interno dell’istituto e con il territorio, sulla base di un processo di rinnovamento didattico e organizzativo.
COMMISSIONE UNITA’ DI VALUTAZIONE/UNITA’ DI MIGLIORAMENTO
Dirigente scolastico: prof. Di Martino Sergio
Funzione Strumentale: prof.ssa Ferro Patrizia
Docenti Scuola dell’Infanzia: Germano Claudia – Graziano Linda
Docenti Scuola Primaria: Budetta Enrichetta - De Matteo Maria Grazia - Iannone Carmela -
Lancetta Rosa
Docenti Scuola Secondaria di primo grado: Cirillo Cristiana - Sorgente Maria
COMMISSIONE UNITA’ DI VALUTAZIONE/UNITA’ DI MIGLIORAMENTO