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Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 15

Date post: 16-Mar-2016
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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore
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007 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 4, numero 15, dal 23 al 29 aprile 2007 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 152 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. AVIARIA La Food and Drug Administration Usa ha approvato il primo vaccino per uso umano contro l’influenza aviaria. L’en- te federale non ne ha disposto la ven- dita nelle farmacie, ma il prodotto ser- virà come scorta e sarà fornito alla po- polazione solo in caso di pandemia. La Fda in ogni caso informa che “si tratta di un prodotto destinato a lascia- re il posto, appena possibile, a un vaccino più efficace ma ancora da mettere a punto, in vista di una possi- bile pandemia”. Il prodotto è stato rea- lizzato dalla divisione vaccini di Sano- fi-Aventis, la Sanofi-Pasteur. STRUTTURE L’Accordo del 2003 tra il Ministro della Salute e le Regioni sui requisiti delle strutture veterinarie è stato recepito dalla Regione Lazio. Imminente la pubblicazione sul Bollettino Regiona- le. Mancano ancora all’appello: A- bruzzo, Basilicata e Liguria. COLLARI Il Tar del Lazio torna a dire no al divie- to d’uso di collari elettrici. Con una or- dinanza emessa l’11 aprile, il Tar ha sospeso l’applicabilità dell’art.4 del- l’ordinanza 12 dicembre 2006 del Mi- nistero della Salute sulla tutela dell’in- columità pubblica dall’aggressione di cani. L’articolo concerne il divieto del- l’uso di collari elettrici perché “si con- figura come maltrattamento”. PET FOOD Nessuno dei prodotti a rischio della Menu Foods è stato venduto in Euro- pa. I lotti potenzialmente contaminati dalla proteina vegetale sono stati i- dentificati e non possono dunque es- sere più commercializzati. La comuni- cazione, datata 18 aprile, è FEDIAF, la Federazione europea del pet food. VALPREDA L’assessore alla Sanità del Piemonte, Mario Valpreda, ha lasciato il reparto di Neurorianimazione dell’ospedale Molinette di Torino. Un mese dopo l’ic- tus che lo ha colpito nella sua casa di Balangero - riferiscono dall’ospedale torinese - è stato trasferito, fuori peri- colo, nel reparto di medicina. INSULINA Ricercatori argentini hanno creato in laboratorio quattro bovini genetica- mente modificati capaci di produrre latte in grado di abbassare i livelli di zucchero nel sangue. I ricercatori so- no stati attenti a far esprimere il gene dell’insulina solo nelle ghiandole mammarie dei bovini, altrimenti, spie- ga Andrés Bercovich a capo della ri- cerca, “c’era il serio rischio che que- sta potesse abbassare il livello di glu- cosio nel sangue degli animali. E solo una tappa intermedia nel processo di trasformazione dell’insulina umana in un medicinale iniettabile”. Brevi 3.347 adesioni L a petizione al presidente della Repub- blica On. Giorgio Napolitano, promos- sa dall’ANMVI contro la proliferazione di sedi universitarie, è stata ufficialmente con- segnata il 16 aprile scorso al Quirinale. È stata la prima volta che la Veterinaria italia- na è salita sul Colle più alto a farsi conoscere e a presentare un’istanza fra le più sentite. Il Presidente dell’ANMVI Carlo Scotti, ha con- segnato le firme di 3.347 medici veterinari, co- me attestate da documentazione notarile, al Segretario Generale e Consigliere di Stato Dott. Donato Marra, al quale sono state illustrate le ragioni dell’iniziativa. La petizione, che si è chiusa il 6 aprile, vuole significare la condivisione dei Medici Veterinari sottoscrittori delle parole del Capo dello Stato: “la proliferazione delle sedi universitarie è un fenomeno preoccupante e da verificare”. L’Associazione si è formalmente appellata alla massima auto- rità di garanzia della Costituzione Italiana “affinché siano ristabiliti i diritti costituzionali allo studio e al lavoro”. “La Costituzione Italiana - si legge nella petizione - garantisce tanto il diritto alla formazione e alla elevazio- ne professionale quanto il diritto al lavoro, ma l’attuale panorama acca- demico nazionale- caratterizzato da gravi anomalie e distorsioni - non si presta a garantire un’adeguata offerta formativa e concreti sbocchi occu- pazionali ai laureati in medicina veterinaria”. Le cause individuate dal- l’ANMVI sono da ricondurre a: 1. proliferazione dei corsi di laurea in me- dicina veterinaria; 2. esubero di laureati in medicina veterinaria (+17,9% negli ultimi 5 anni); 3. programmazione del numero di posti a medicina veterinaria errata in eccesso; 4. carenze nell’orientamento agli studi uni- versitari; 5. diffusa inosservanza negli Atenei degli standard didattici indi- cati dalla UE; 6. anacronismi nella definizione delle materie di insegna- mento accademico; 7. moltiplicazione di corsi di laurea breve (n. 48) per profili professionali fittizi; 8. contrazione degli spazi occupazionali nel set- tore medico-veterinario; 9. insufficiente domanda sociale di prestazioni medico veterinarie; 10. scarsa considerazione pubblica delle competen- ze medico - veterinarie; 11. Inadeguata competitività della professione veterinaria su scala europea. Il Dottor Marra ha confermato l’attenzione della Presidenza della Repub- blica al problema della moltiplicazione incontrollata di sedi e corsi univer- sitari ed il monito lanciato nel settembre 2006 dal Capo dello Stato. L’a- nalisi della situazione veterinaria ha quindi portato il Presidente Scotti ad una presentazione dei ruoli e dei compiti svolti dal medico veterinario nel nostro Paese. Donato Marra ha infine chiesto di tenere la Presidenza informata sulla situazione occupazionale del settore. Per l’ANMVI erano presenti anche il Vice Presidente Giancarlo Belluzzi e il Direttore Generale Antonio Manfredi. In sede di colloquio è interve- nuto anche il Prof. Gianfranco Mazzuoli, (Consigliere del Presidente Na- politano per il settore sanitario). La visita, terminata con la consegna di u- na targa donata dall’Associazione al Presidente Napolitano, è stata se- guita da un comunicato della Presidenza della Repubblica che ha dato conto dell’iniziativa dell’ANMVI. la PR O FESSI O NE VETERINARIA www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line Le nostre firme al Quirinale Consegnata alla Presidenza della Repubblica la petizione contro la proliferazione di sedi universitarie Il decesso di numerosi cani e gatti, e diffuse patologie riscontrate negli U- SA a fine marzo, hanno portato all'in- dividuazione della causa in diverse tipologie di petfood prodotte dalla Menu Foods per alcune aziende, fra cui alcuni marchi fra i più noti e diffu- si a livello internazionale. La situazio- ne ha creato subito allarme e preoc- cupazione anche in Italia in quanto alcuni di questi prodotti potevano es- sere stati inviati e distribuiti anche in Europa e nel nostro paese. Appena avuta la notizia di quanto accaduto, l'ANMVI si è subito attivata cercando maggiori informazioni negli USA, in Europa e, ovviamente in Italia. Nel frattempo sia la Direzione Gene- rale per la protezione della Salute e del Consumatore (Commissione Eu- ropea), sia il Ministero della Salute, Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurez- za degli Alimenti, avevano avviato la procedura relativa al sistema di aller- ta rapido (RASFF). L'ANMVI, dopo aver chiamato tutte le aziende che potevano essere coin- volte e l'Assalco, associazione che riunisce in Italia gli operatori del set- tore petfood, è stata in grado di infor- mare i Medici Veterinari che nessun prodotto di quelli potenzialmente ri- schiosi era stato distribuito sul terri- torio nazionale. In effetti, dalle infor- mazioni da noi raccolte, sembra che solo un'azienda avesse in distribu- zione prodotti provenienti dalla Menu Foods. La stessa azienda era però già inter- venuta con la massima celerità, bloc- cando tutte le partite presenti in Italia e, per maggior sicurezza e tranquil- lità del consumatore, decidendo di ri- tirare anche altri petfood che pur non essendo fra quelli ritenuti a rischio e- rano comunque prodotti dalla Menu Foods. Dopo pochi giorni (il 2 aprile), sulla base di tutti i controlli effettuati, il sistema di allerta rapido (RASFF) è rientrato e da parte delle autorità competenti è stato escluso ogni ri- schio in Europa ed in Italia. Resta da capire quale sia stata la causa che ha originato il problema. In effetti la FDA, pur avendo riscon- trato la presenza di melamina in que- ste partite di petfood, secondo le informazioni pervenuteci dagli USA, non si è ancora espressa, al momen- to in cui scriviamo, in modo chiaro e definitivo. MENU FOODS ED ALTRE STORIE Da sinistra: il Prof. Gianfranco Mazzuoli, Consigliere del Presidente Na- politano per il settore sanitario, il Vice Presidente dell'ANMVI Giancarlo Belluzzi, il Segretario generale e Consigliere di Stato Donato Marra e il Presidente dell'ANMVI Carlo Scotti.
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007SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 4, numero 15, dal 23 al 29 aprile 2007Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona 152ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

AVIARIALa Food and Drug Administration Usaha approvato il primo vaccino per usoumano contro l’influenza aviaria. L’en-te federale non ne ha disposto la ven-dita nelle farmacie, ma il prodotto ser-virà come scorta e sarà fornito alla po-polazione solo in caso di pandemia.La Fda in ogni caso informa che “sitratta di un prodotto destinato a lascia-re il posto, appena possibile, a unvaccino più efficace ma ancora damettere a punto, in vista di una possi-bile pandemia”. Il prodotto è stato rea-lizzato dalla divisione vaccini di Sano-fi-Aventis, la Sanofi-Pasteur.

STRUTTUREL’Accordo del 2003 tra il Ministro dellaSalute e le Regioni sui requisiti dellestrutture veterinarie è stato recepitodalla Regione Lazio. Imminente lapubblicazione sul Bollettino Regiona-le. Mancano ancora all’appello: A-bruzzo, Basilicata e Liguria.

COLLARIIl Tar del Lazio torna a dire no al divie-to d’uso di collari elettrici. Con una or-dinanza emessa l’11 aprile, il Tar hasospeso l’applicabilità dell’art.4 del-l’ordinanza 12 dicembre 2006 del Mi-nistero della Salute sulla tutela dell’in-columità pubblica dall’aggressione dicani. L’articolo concerne il divieto del-l’uso di collari elettrici perché “si con-figura come maltrattamento”.

PET FOODNessuno dei prodotti a rischio dellaMenu Foods è stato venduto in Euro-pa. I lotti potenzialmente contaminatidalla proteina vegetale sono stati i-dentificati e non possono dunque es-sere più commercializzati. La comuni-cazione, datata 18 aprile, è FEDIAF, laFederazione europea del pet food.

VALPREDA L’assessore alla Sanità del Piemonte,Mario Valpreda, ha lasciato il repartodi Neurorianimazione dell’ospedaleMolinette di Torino. Un mese dopo l’ic-tus che lo ha colpito nella sua casa diBalangero - riferiscono dall’ospedaletorinese - è stato trasferito, fuori peri-colo, nel reparto di medicina.

INSULINA Ricercatori argentini hanno creato inlaboratorio quattro bovini genetica-mente modificati capaci di produrrelatte in grado di abbassare i livelli dizucchero nel sangue. I ricercatori so-no stati attenti a far esprimere il genedell’insulina solo nelle ghiandolemammarie dei bovini, altrimenti, spie-ga Andrés Bercovich a capo della ri-cerca, “c’era il serio rischio che que-sta potesse abbassare il livello di glu-cosio nel sangue degli animali. E solouna tappa intermedia nel processo ditrasformazione dell’insulina umana inun medicinale iniettabile”.

Brevi 3.347 adesioni

L a petizione al presidente della Repub-blica On. Giorgio Napolitano, promos-sa dall’ANMVI contro la proliferazione

di sedi universitarie, è stata ufficialmente con-segnata il 16 aprile scorso al Quirinale. È stata la prima volta che la Veterinaria italia-na è salita sul Colle più alto a farsi conosceree a presentare un’istanza fra le più sentite. IlPresidente dell’ANMVI Carlo Scotti, ha con-segnato le firme di 3.347 medici veterinari, co-me attestate da documentazione notarile, al

Segretario Generale e Consigliere di Stato Dott. Donato Marra, al qualesono state illustrate le ragioni dell’iniziativa. La petizione, che si è chiusa il 6 aprile, vuole significare la condivisionedei Medici Veterinari sottoscrittori delle parole del Capo dello Stato: “laproliferazione delle sedi universitarie è un fenomeno preoccupante e daverificare”. L’Associazione si è formalmente appellata alla massima auto-rità di garanzia della Costituzione Italiana “affinché siano ristabiliti i diritticostituzionali allo studio e al lavoro”. “La Costituzione Italiana - si leggenella petizione - garantisce tanto il diritto alla formazione e alla elevazio-ne professionale quanto il diritto al lavoro, ma l’attuale panorama acca-demico nazionale- caratterizzato da gravi anomalie e distorsioni - non sipresta a garantire un’adeguata offerta formativa e concreti sbocchi occu-pazionali ai laureati in medicina veterinaria”. Le cause individuate dal-l’ANMVI sono da ricondurre a: 1. proliferazione dei corsi di laurea in me-dicina veterinaria; 2. esubero di laureati in medicina veterinaria (+17,9%negli ultimi 5 anni); 3. programmazione del numero di posti a medicinaveterinaria errata in eccesso; 4. carenze nell’orientamento agli studi uni-versitari; 5. diffusa inosservanza negli Atenei degli standard didattici indi-cati dalla UE; 6. anacronismi nella definizione delle materie di insegna-mento accademico; 7. moltiplicazione di corsi di laurea breve (n. 48) perprofili professionali fittizi; 8. contrazione degli spazi occupazionali nel set-tore medico-veterinario; 9. insufficiente domanda sociale di prestazionimedico veterinarie; 10. scarsa considerazione pubblica delle competen-ze medico - veterinarie; 11. Inadeguata competitività della professioneveterinaria su scala europea.Il Dottor Marra ha confermato l’attenzione della Presidenza della Repub-blica al problema della moltiplicazione incontrollata di sedi e corsi univer-sitari ed il monito lanciato nel settembre 2006 dal Capo dello Stato. L’a-nalisi della situazione veterinaria ha quindi portato il Presidente Scotti aduna presentazione dei ruoli e dei compiti svolti dal medico veterinario nelnostro Paese. Donato Marra ha infine chiesto di tenere la Presidenzainformata sulla situazione occupazionale del settore. Per l’ANMVI erano presenti anche il Vice Presidente Giancarlo Belluzzie il Direttore Generale Antonio Manfredi. In sede di colloquio è interve-nuto anche il Prof. Gianfranco Mazzuoli, (Consigliere del Presidente Na-politano per il settore sanitario). La visita, terminata con la consegna di u-na targa donata dall’Associazione al Presidente Napolitano, è stata se-guita da un comunicato della Presidenza della Repubblica che ha datoconto dell’iniziativa dell’ANMVI.

laPROFESSIONE VETERINARIA

www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line

Le nostrefirme alQuirinaleConsegnata alla Presidenza della Repubblica la petizione contro la proliferazione di sedi universitarie

Il decesso di numerosi cani e gatti, ediffuse patologie riscontrate negli U-SA a fine marzo, hanno portato all'in-dividuazione della causa in diversetipologie di petfood prodotte dallaMenu Foods per alcune aziende, fracui alcuni marchi fra i più noti e diffu-si a livello internazionale. La situazio-ne ha creato subito allarme e preoc-cupazione anche in Italia in quantoalcuni di questi prodotti potevano es-sere stati inviati e distribuiti anche inEuropa e nel nostro paese. Appenaavuta la notizia di quanto accaduto,l'ANMVI si è subito attivata cercandomaggiori informazioni negli USA, inEuropa e, ovviamente in Italia. Nel frattempo sia la Direzione Gene-rale per la protezione della Salute edel Consumatore (Commissione Eu-ropea), sia il Ministero della Salute,Dipartimento per la Sanità PubblicaVeterinaria, la Nutrizione e la Sicurez-za degli Alimenti, avevano avviato laprocedura relativa al sistema di aller-ta rapido (RASFF). L'ANMVI, dopo aver chiamato tutte leaziende che potevano essere coin-volte e l'Assalco, associazione cheriunisce in Italia gli operatori del set-tore petfood, è stata in grado di infor-

mare i Medici Veterinari che nessunprodotto di quelli potenzialmente ri-schiosi era stato distribuito sul terri-torio nazionale. In effetti, dalle infor-mazioni da noi raccolte, sembra chesolo un'azienda avesse in distribu-zione prodotti provenienti dalla MenuFoods.La stessa azienda era però già inter-venuta con la massima celerità, bloc-cando tutte le partite presenti in Italiae, per maggior sicurezza e tranquil-lità del consumatore, decidendo di ri-tirare anche altri petfood che pur nonessendo fra quelli ritenuti a rischio e-rano comunque prodotti dalla MenuFoods. Dopo pochi giorni (il 2 aprile),sulla base di tutti i controlli effettuati,il sistema di allerta rapido (RASFF) èrientrato e da parte delle autoritàcompetenti è stato escluso ogni ri-schio in Europa ed in Italia.Resta da capire quale sia stata lacausa che ha originato il problema.In effetti la FDA, pur avendo riscon-trato la presenza di melamina in que-ste partite di petfood, secondo leinformazioni pervenuteci dagli USA,non si è ancora espressa, al momen-to in cui scriviamo, in modo chiaro edefinitivo.

MENU FOODS ED ALTRE STORIE

Da sinistra: il Prof. Gianfranco Mazzuoli, Consigliere del Presidente Na-politano per il settore sanitario, il Vice Presidente dell'ANMVI GiancarloBelluzzi, il Segretario generale e Consigliere di Stato Donato Marra e ilPresidente dell'ANMVI Carlo Scotti.

Sabato 14 aprile, nell’ambi-to della “tre giorni” orga-nizzata a Roma dalla

FNOVI e diretta ai componenti deiConsigli e delle Amministrazionidegli Ordini Provinciali, si è svoltauna giornata dedicata alle proble-matiche sul farmaco riscontrabilinell’esercizio delle attività veteri-narie. Chiamati a relazionare, sot-to l’autorevole moderazione delprof. Girardi della Facoltà di Medi-cina Veterinaria di Torino, si sonoalternati al microfono la dr.ssa Fer-ri, direttore generale della Direzio-ne della Sanità Animale e del Far-maco Veterinario del Ministero del-la Salute, il dr. Fortuni, direttoregenerale dell’AISA, e tre veterinariliberi professionisti: Mino Tolasi,Aldo Vezzoni e Giorgio Neri. Mol-to azzeccata è parsa la “scaletta”degli interventi individuata dagliorganizzatori: dopo l’iniziale inter-vento della dr.ssa Ferri, che ha fat-to un excursus generale sul Codi-ce del farmaco veterinario, com-mentando le principali innovazionirispetto alla normativa preceden-te, i successivi relatori sono statiinvitati a scorporare dai loro inter-venti i motivi di criticità della leggemeritevoli di discussione. Questa,ad avviso dello scrivente, è statala carta vincente della giornata inquanto ha permesso di concentra-re il dibattito successivo su poche(si fa per dire) ma importanti que-stioni, e di portare così all’attenzio-ne della dr.ssa Ferri (che, bisognarenderle merito per questo, non siè certo risparmiata in quanto allamole di appunti che si affrettava aprendere) spunti vecchi e nuovi,nell’ambito di un clima costruttivoove le polemiche e il nervosismoverificatisi in passato non hannomai trovato spazio, sostituiti da unsereno “botta e risposta” che sem-brerebbe promettere veramentebene in quanto a risultati prefigu-rabili. Entrando nel merito dellequestioni, e sottolineando altresìche alcune delle criticità eviden-ziate saranno risolte da un decre-to correttivo che è già stato elabo-rato e che allo stato attuale è in at-tesa di vaglio da un pre-consigliodei ministri, ecco, “in ordine spar-so”, le problematiche individuateche hanno riscosso maggior inte-resse.

Conigli e cavalli- Il riconoscimento come animalinon produttori di alimenti per l’uo-mo dei conigli da compagnia edei cavalli non destinati, per le fun-zioni a cui sono adibiti, alla produ-zione di carne: per quanto riguar-da i conigli da compagnia, la dr.s-sa Ferri ha confermato che la cita-zione prevista all’art. 90 del Codi-ce del Farmaco equivale ad un im-primatur in tal senso; in considera-

zione, tuttavia, del non uniforme ri-conoscimento su tutto il territorio i-taliano di questo stato di cose èstata richiesta dai relatori una cir-colare informativa che definisca u-na volta per tutte la questione. Perciò che concerne i cavalli invecenulla potrà cambiare rispetto allasituazione attuale finché non saràattuata l’anagrafe equina.

Farmaci ormonali - L’ “anomalia” dell’obbligo di ricet-ta veterinaria non ripetibile in tripli-ce copia per la prescrizione di far-maci ormonali per animali d’affe-zione: la dr.ssa Ferri ha conferma-to che allo stato attuale l’obbligosussiste nonostante il foglietto illu-strativo dei suddetti medicinali ri-porti una diversa modalità di pre-scrizione, ma che esso verrà pros-simamente abrogato.

Registro- Obbligo di tenere il registro di ca-rico e scarico delle scorte di medi-cinali anche quando non sia di fat-to utilizzato in quanto non venganoposti in essere trattamenti che pre-vedono l’obbligo di annotazione:tale incertezza, rilevata dallo scri-vente, discende dalla formulazio-ne adottata per l’articolo 80 delCodice del Farmaco che sembre-rebbe prevedere l’obbligo della te-nuta del registro, ancorché “inbianco”. L’opinione della dr.ssaFerri è stata che in questi casi l’ob-bligo del registro non sussista. On-de evitare difformità applicative èstata comunque evidenziata dairelatori l’opportunità di una circola-re esplicativa in merito.- Obbligo di annotare sul registrodi carico e scarico delle scorte dimedicinali tenuto presso le struttu-re veterinarie i trattamenti eseguiticon farmaci ospedalieri o prescri-vibili solo dallo specialista: si è sot-tolineato che tale onere burocrati-co non serve in alcun modo a tute-lare la salute umana ed animale.Sull’eccezione si è detta d’accor-do anche la dr.ssa Ferri, che haannunciato che questo obbligosarà abrogato.

Lo “specialista”- Divieto, anche per le strutture ve-terinarie, di utilizzare “medicinali u-tilizzabili solo dallo specialista” (danon confondere con quelli, per-messi, “prescrivibili solo dallo spe-cialista”): ci si è chiesti quale sia lostrano motivo per cui, per esem-pio, un anestetico locale utilizzabi-le da un odontoiatra di umana nonpossa essere utilizzabile, nel ri-spetto delle norme sull’utilizzo inderoga dei medicinali ad uso uma-no, anche da un odontoiatra vete-rinario.Trattandosi di normativa riferita al-l’umana, non di sua competenza,

la dr.ssa Ferri non ha risposto alquesito. Ma ha preso nota…

Stupefacenti o psicotropiCirca la gestione dei medicinalistupefacenti o psicotropi il Codicedel Farmaco rimanda al DPR309/1990, ma stranamente preve-de specificatamente che per l’ap-provvigionamento di questi medi-cinali debba essere utilizzata la ri-cetta speciale, mentre il citato DPRprevede la richiesta in triplice co-pia su carta semplice intestata. Ladr.ssa Ferri ha chiarito che si trattasenz’altro di un errore terminologi-co che verrà corretto, conferman-do la giustezza della previsionedel DPR 309/1990.

OssitocineRiguardo poi alle difficoltà rilevatein seguito alla pubblicazione del193 per quanto riguarda più stret-tamente gli animali produttori di a-limenti per l’uomo, la Dott.ssa Ferriha ribadito tutti gli impegni presicon l’ANMVI a Cremona lo scorsoNovembre ( v. Professione Veteri-naria 40/2006 ndr) chiarendo chetutte le modifiche sono presenti inun documento alla firma del Con-siglio dei Ministri. Ha tranquillizza-to i dubbi riguardo alla scadenzadella delega che è di 18 e non di12 mesi, avendo tempo così per ilrecepimento non fino a Maggio,ma fino a Novembre.Dopo aver ribadito che prostaglan-

dine e fattori di rilascio delle gona-dotropine non sono classificati co-me ormoni, vanno quindi ricettaticon prescrizione semplice non ri-petibile e quindi non sono da regi-strare sul registro dei trattamenti,ha affermato che riguardo all’ossi-tocina vale quanto riportato sul fo-glio illustrativo allegato al farmacoche reca “da ricettarsi in ricettasemplice non ripetibile”, da consi-derarsi quindi fin da adesso allastessa stregua delle prostaglandi-ne. Questi trattamenti quindi nonsono da annotare sul registro ap-posito. Su tale registro devono es-sere annotati solo i trattamenti ese-guiti con gli ormoni previsti dal D.Leg. 158/2006.

3ATTUALITÀ

Gaetana Ferri al convegno FNOVI del 14 aprile

È pronto il decreto che risolverà i punti critici del Codice del FarmacoLa Categoria ringrazia e rilancia: elencare i farmaci ad esclusivo uso veterinario, vaccini compresi

laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2007

di Giorgio Neri

Per le altre richieste presentatedalla categoria, le risposte pos-sono essere sintetizzate così:- Scorte di antibiotici da sommini-strarsi negli alimenti liquidi e solidi,detenute presso le strutture di cu-stodia e allevamento di animaliproduttori di alimenti per l’uomo:l’attuale divieto di detenzione saràabolito, permettendo l’approvvi-gionamento di piccole scorte (utilia coprire un lasso temporale mas-simo di 7 giorni). Con finalità disensibilizzazione ad un loro corret-to utilizzo, le associazioni di veteri-nari e allevatori dovranno peròinformare in merito i loro iscritti. - Obbligo di riportare il numero dilotto dei medicinali sul registro deitrattamenti: la dr.ssa Ferri ha con-fermato che esiste una propostadel Ministero finalizzata a permet-tere l’assolvimento dell’obbligocol trattenimento della documen-tazione d’acquisto, ove tale datorisulti ivi riportato.- Sovrapposizione di responsabi-lità ove sia prevista la contempora-nea presenza di più veterinari re-sponsabili delle scorte di medici-nali presso le strutture di custodiae allevamento di animali: è stataconfermata la modifica di questanorma con la previsione di un soloveterinario responsabile che potràfarsi sostituire, sotto la propria re-sponsabilità, da altri veterinari disua fiducia.- Conflitti di interesse dei veterinariresponsabili delle scorte di medi-cinali: è stato confermato che saràindividuato un elenco di figure daconsiderarsi, per il ruolo che rive-stono in altri ambiti, incompatibilicon tale funzione.- Difficoltà per le aziende di ap-prontare linee dedicate alla produ-zione di confezioni di campionigratuiti di medicinali, con la conse-guente attuale sparizione presso iveterinari dei suddetti campioni: ladr.ssa Ferri ha confermato che lanorma sarà modificata permetten-do la consegna di un numero diconfezioni limitato e predefinito nelsuo massimo, che abbiano la po-sologia più ridotta tra quelli pre-senti in commercio.-Confezioni multiblister: lo scri-vente, pur dicendosi assoluta-mente favorevole alla dispensa-zione di quantitativi diversi di me-dicinali rispetto a quelli corrispon-denti alla confezione intera analo-gamente a ciò che succede in al-tri Paesi europei, perché questapratica andrebbe nella direzionedi quanto disposto dal Codice delFarmaco ove dispone che il vete-rinario deve prescrivere il quanti-tativo di medicinali minimo indi-spensabile per l’esecuzione dellaterapia, ha tuttavia rilevato che asuo avviso la legge attuale nonpermette la dispensazione di bli-ster dissociati dalla confezione dicui fanno parte, e si è quindi chie-sto in virtù di quale regola alcunecase farmaceutiche, tramite i loroinformatori, invitino i veterinari aquesta pratica.A questo quesito la dr.ssa Ferrinon ha risposto. Ma anche in que-sto caso ha preso nota…-Farmaci “particolari”: è stato sot-tolineato che, a fronte di illogici ob-

blighi di registrazione per il veteri-nario (es.: farmaci ospedalieri) lalegge consente la libera prescri-zione a laici di medicinali quali glieutanasici, gli anestetici e gli or-moni per animali da reddito. E cheinoltre non si capisce l’opportunitàche tra i medicinali che prevedonotali libertà prescrittive rientrino gliimmunologici nonostante l’articolo65 del Regolamento di Polizia Ve-terinaria preveda che tali medici-nali possano essere somministratisolo dal veterinario. Si è, insomma,caldeggiata l’istituzione di una listadi medicinali la cui detenzione e ilcui utilizzo siano riservati al soloveterinario.A sorpresa, la dr.ssa Ferri ha rispo-sto che “non c’è problema” (sic!) eche basterà a questo fine indivi-duare i medicinali da inserire nellalista.- Approvvigionamento di gas me-dicali: è stato evidenziato chementre è stato ormai acclarato, peril disposto congiunto del Codicedel Farmaco veterinario e del Co-dice del Farmaco umano che lestrutture veterinarie possono ap-provvigionarsi di gas medicali an-che presso i grossisti e i produtto-ri, tale facoltà non è concessa dal-la legge ai veterinari che non di-spongono di una struttura veterina-ria e che presumibilmente, comenel caso dei buiatri, degli ippiatri edi coloro che effettuano anestesiesu referenza in altre strutture, ne-cessitano di quantitativi di medici-nale superiori a quelle delle stessestrutture, e che nonostante tuttoper i rifornimenti dovrebbero far ri-ferimento alle farmacie.La dr.ssa Ferri, trattandosi di mate-ria interdisciplinare in concorso coicolleghi che seguono la normativasul farmaco umano, ha preso notadella problematica promettendo didare una risposta in merito.

Altre questioni“Sul piatto” sono inoltre state postealtre questioni, non tanto per rap-presentare delle proposte di modi-fica della normativa, quanto a testi-monianza di disguidi, anomalie, in-congruenze e illogicità che confer-mano quanto, a volte, l’applicazio-ne pratica della legge non possache essere distante dal suo detta-to testuale.In questa sezione, particolare rilie-vo ha assunto il “grido di dolore” (oforse di rabbia?) di Mino Tolasi,che ha sottolineato come nel setto-re degli animali da reddito a voltesi abbia l’impressione di aggirarsiper una selva oscura.Tra le ano-malie denunciate ricordiamo:- La richiesta di un maggior con-trollo, da parte degli Organi pre-posti, delle strutture di custodia eallevamento non autorizzate alladetenzione di scorte di medicina-li. Attualmente infatti si verifical’assurdo che chi è autorizzato (equindi, si presume, ha interesse arispettare la legge) viene control-lato, e chi non lo è non viene con-trollato, con la conseguenza chese non vuole rispettare le leggi lopuò fare con buone speranze diimpunibilità.- La richiesta di precisazioni sulfatto se sia effettivamente obbliga-

toria la compilazione della copiabianca della ricetta veterinaria nonripetibile in triplice copia in caso diprescrizione a terzi, non essendoprevisto l’obbligo di una sua con-servazione.- La complessità della compilazio-ne dei registri d’azienda, spessocausa di incongruenze e disguidinelle annotazioni, per cui si auspi-ca una semplificazione delle pro-cedure.- La frequente non applicazione, intema di uso in deroga di mangimimedicati, della caratteristica di ec-cezionalità della prescrizione inquanto tale pratica, oltretutto confinalità preventive anziché terapeu-tiche, è abituale e diffusissima.- La difficoltà nella gestione buro-cratica delle rimanenze, che trovarisoluzione pratica, ancorché ille-gale, nella considerazione che, difatto, “le rimanenze non esistonomai”.- L’obbligo, che ai sensi del Rego-lamento di Polizia Veterinaria do-vrebbe riguardare ogni trattamen-to immunizzante, di compilazionedel modello 12. Tale disposizionenon viene di fatto applicata nei ter-mini di legge, risultando di fatto u-na inutile trascrizione di dati giàpresenti sul registro di carico sca-rico o dei trattamenti dopo la lorointroduzione con la legge 118 e119 del ’92. Per cui si ritiene ne-cessario fare chiarezza circa lemodalità applicative di tale adem-pimento, arrivando se necessarioalla sua abolizione.- Possibilità di utilizzare, per l’ap-provvigionamento di medicinalistupefacenti o psicotropi di cui allatabella II sezioni A, B e C, anche laricetta veterinaria non ripetibile intriplice copia, purché siano ripor-tate tutte le informazioni previste.In questo caso il disguido che avolte si verifica consiste nell’inviodi una copia della ricetta, da partedel farmacista, al Servizio veterina-rio invece che, come si dovrebbe,al Servizio farmaceutico dell’ASL.È dunque facilmente desumibiledalla lunghezza dell’elenco soprariportato, dalla criticità degli argo-menti trattati e dalla chiarezza del-le risposte ottenute quanto fruttuo-sa sia stata la mattinata di sabato.Ed è altrettanto intuibile la soddi-sfazione dei presenti per la tangi-bile sensazione che quanto dibat-tuto non sarà destinato ad esaurir-si nelle parole, ma potrà per buo-na parte avere un seguito nell’ap-plicazione normativa degli argo-menti trattati.

Relazioni didatticheNel pomeriggio si è invece svoltala parte didattica, in cui i relatorihanno illustrato l’applicazione del-la normativa nel campo degli ani-mali d’affezione e per quanto con-cerne i medicinali stupefacenti epsicotropi.Alle relazioni didattiche ha fatto dainteressante intermezzo l’interven-to del dr. Giacomo Fortuni, diret-tore generale dell’AISA, che ha il-lustrato il punto di vista dell’Indu-stria.Tra i punti più direttamente riguar-danti la pratica veterinaria, l’Asso-ciazione ha sottolineato la sua con-

trarietà alle disposizioni di leggeche permettono al farmacista lasostituzione del medicinale pre-scritto dal veterinario con un medi-cinale veterinario generico, e la so-stituzione in caso di urgenza conun altro medicinale con le stessecaratteristiche di quello riportato inricetta.Ha inoltre manifestato apprezza-mento per il decreto correttivo suicampioni gratuiti, frutto a suo diredi un’efficace azione congiunta FNOVI/AISA.

Ha poi chiarito che le aziende so-no fortemente interessate ad unasempre più capillare applicazionedella normativa sulla farmacovigi-lanza.Infine ha formulato l’auspicio affin-ché il veterinario possa avere unruolo sempre più importante nelladistribuzione del farmaco, e affin-ché trovi finalmente attuazione lafigura del veterinario aziendale, inmodo che possa essere egli stes-so il veicolo presso l’allevatore del-l’informazione zooeconomica. ■

4ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2007

Con questo numero di ProfessioneVeterinaria i Colleghi-lettori trovanola locandina “I veri amici non si per-dono”, con l’invito dell’ANMVI e delMinistero della Salute patrocinantea darne diffusione presso il pubbli-co con l’affissione in sala d’attesa. Infase di implementazione, l’AnagrafeCanina Nazionale potrà rappresen-tare un servizio indispensabile perl’utenza ed è proprio nell’identifica-zione che essa trova il suo primofondamento legislativo oltre che diciviltà.

L’anagrafe canina nazionale seppurancora piuttosto lontana dal poteressere considerata un servizio fun-

zionante si sta però finalmente popolando di dati e sta viaggiando a ritmosostenuto verso il completamento del primo gruppo di informazioni che siera programmato di ricevere dalle Regioni: • Microchip (codice del microchip)• Codice ente (codice dell’ente che detiene le informazioni complete in

Anagrafe canina).• Data di inserimento (data in cui viene creato il record in banca dati)Al 27 marzo sono 12 le regioni che hanno registrato e abilitato propri uten-ti per le funzioni della banca dati e il numero degli identificativi (microchip)caricati supera i due milioni; nella stessa data nell’ambito di una riunionetra Ministero della Salute e Regioni si è ribadita la necessità di aggiornarei dati inviati e le stesse Autorità regionali presenti hanno informato chestanno adeguando i propri portali inserendo il logo dell’anagrafe caninanazionale che rimanda all’area tematica del portale dello stesso Ministero:“Cani, gatti e…”Il secondo gruppo di informazioni prevede:• Specie (specie dell’animale portatore del microchip da inserire se di-

verso dal cane)• Data di iscrizione (data di inscrizione del soggetto all’anagrafe canina

locale).• Storico (codice del nuovo ente che si è preso in carico il codice a se-

guito di immigrazione del soggetto presso una nuova anagrafe caninalocale)

• Pericoloso (giudizio da inserirsi a cura del veterinario ufficiale in casodi riconosciuta pericolosità del soggetto).

• Numero del passaporto (numero del passaporto rilasciato per il sog-getto)

• Data passaporto (data del rilascio del passaporto del soggetto)Pur avendo avuto un evidente ritardo nella realizzazione oggi l’anagrafecanina sembra aver imboccato finalmente la strada giusta per riuscirequanto prima ad adempiere ai seguenti obiettivi:a) permettere la rapida e sicura rintracciabilità dei soggetti vaganti sul

territorio e muniti di identificativo, con microchip iscritto nelle AnagrafiUfficiali Locali, organizzate ed informatizzate su base regionale;

b) monitorare le caratteristiche della popolazione canina nazionale esi-stente e la sua evoluzione nel tempo;

c) monitorare l’attività di rilascio dei passaporti per cani/gatti e furetti.Ci sono ancora diversi anelli deboli della catena, e tra tutti si è identificatoquello della funzione educativa che il veterinario libero professionista do-vrebbe svolgere al fine di aumentare il numero dei proprietari che decido-no di inscrivere il proprio cane all’anagrafe adempiendo ad un obbligoancora in molti casi disatteso.A tal fine lo stesso Ministero ha dato il suo patrocinio ad una valida iniziati-va dell’ANMVI. Tale iniziativa promuove l’identificazione dei cani e la loroinscrizione all’anagrafe canina, con una distribuzione capillare di una lo-candina da appendere negli ambulatori.Dietro le applicazioni tecniche di una iniziativa non solo deve essere pre-sente ma deve anche essere alimentata una cultura che promuova comevalore la relazione uomo-animale e sia in grado di indirizzarla verso unosviluppo sì del rispetto ma anche del riconoscimento dei rispettivi ruoli.È da questa ambizione che è già partito un altro progetto rivolto ai bambi-ni, che finirà sempre sull’area tematica del Ministero e che fornisce i primielementari concetti di zooantropologia applicata.Progetto, che non rimarrà isolato ma che è in attesa di arricchirsi di altre i-niziative già in cantiere (campagna) “affido consapevole” e “cane buoncittadino”) basate sul presupposto che solo un’integrazione sociale e cul-turale dell’animale possa rendere possibile una convivenza che porti aduna reciproca soddisfazione dei rispettivi bisogni. (E.F.)

On Viola, dalla ASL al Parlamen-to: quanto si riesce a portare aMontecitorio della professione?Riforma delle professioni a par-te, quali sono in questo momen-to della Legislatura le problema-tiche di diretto interesse veteri-nario per le quali c’è l’attenzio-ne del Parlamento?Della Professione si porta soprat-tutto l’approccio metodologicocioè quello di affrontare le que-stioni cercando sempre di capirele conseguenze degli atti che sicompiono da un lato e poi di daresistematicità alle cose, cioè inse-rirle sempre in quadro più com-plesso.In questo momento vi so-no una serie di proposte di legge,anche se non ancora all’esamedelle commissioni soprattutto nelcampo del Benessere Animalecon particolare riferimento allasperimentazione con aggiorna-menti del Decreto Legislativo 116del ’92. Spero inoltre che si possametter mano rapidamente all’ag-giornamento della Legge 281 sulrandagismo.

Dirigenti e precari della veteri-naria reclamano attenzione e di-ritti. Ad ogni scadenza contrat-tuale la sanità pubblica si direb-be costretta ad alzare i toni peressere ascoltata. I precari dellasanità pubblica veterinaria so-no in condizione di perduranteincertezza. Quali sono i motividi questo rapporto difficile conMinisteri e Governi di ogni colo-

re? E come risolverli?I motivi risiedono nella ristrettez-za delle risorse pubbliche che inmaniera trasversale colpisconoanche la Veterinaria. Premessoche la situazione dei precari de-ve essere risolta e al più presto,dobbiamo fare in modo che, datiper acquisiti in maniera definiti-va i diritti la futura contrattazionesi concentri di più sulla valoriz-zazione del merito che non su u-na meccanica rivendicazionesalariale.Appiattire al ribasso provoche-rebbe solamente perdita di auto-revolezza e credibilità della cate-goria agli occhi della pubblica o-pinione.

Si invoca da più parti la neces-sità di una autorità nazionaleper la sicurezza alimentare. Altempo stesso si lamenta spes-so che controlli e controllori infatto di sicurezza alimentaresiano così tanti da necessitaredi una razionalizzazione piutto-sto che di nuove sovrastrutture.Qual è il suo parere?Penso che l’autorità nazionalepossa proprio avere il compito difare sintesi tra i tanti organi di con-trollo. Ma nel contempo pensoche a garanzia proprio della Salu-te Pubblica sia essenziale valoriz-zare il ruolo centrale della figuradel Medico Veterinario specie diquello inserito nel SSN.

Eurobarometro ha rilevato che i

cittadini europei attribuisconoagli allevatori la responsabilitàdiretta del benessere animale. Ilveterinario è al secondo posto.Entrambe le figure sono co-munque riconosciute come lepiù vicine alle stalle e quindi co-me quelle più in grado di incide-re sulle loro condizioni. Comevede l’evoluzione del rapportofra queste due figure in Italia?La storia del rapporto tra il mon-do della produzione e quella delveterinario è da sempre un rap-porto di proficua collaborazione:il campo del Benessere animalene è un esempio, come pensopotranno essere quello dellaqualità nel campo delle produ-zioni e della tutela della salutepubblica. Ne potranno certamen-te trarre beneficio sia gli allevato-ri che la nostra categoria.

Che opinione si è fatto della vi-cenda Antitrust che ha interes-sato da vicino la deontologiaprofessionale veterinaria in ma-teria di tariffe e di pubblicità? Èfavorevole alle liberalizzazioninelle professioni sanitarie?In una Società aperta come la no-stra avere delle “riserve” profes-sionali è una contraddizione evi-dente. Allo stesso tempo pensoche professioni come quelle Sani-tarie, per le loro caratteristiche,debbano avere un minimo di ga-ranzie che valorizzino non tanto enon solo il reddito, ma l’espressio-ne di una professionalità basatasu dati certi e incontrovertibili.L’effetto mediatico della vicendadelle liberalizzazioni ci dice che

non dobbiamo cadere nello sche-ma ideologico pro o contro, mafare attenzione ad un modello diprofessione che si deve adegua-re ai tempi che cambiano senzaperdere autorevolezza e profes-sionalità all’interno della nostrasocietà.

Lei ha sottoscritto la petizionecontro la proliferazione delle se-di universitarie al Presidentedella Repubblica. Il mercato del-le prestazioni veterinarie è insofferenza e fra i professionistiprivati c’è molto malessere. Co-me vede la veterinaria oggi?Questo è uno dei punti di mag-giore difficoltà che la Veterinariadeve affrontare in questo perio-do: penso che per tentare di ri-durre il fenomeno, oltre certa-mente a non autorizzare più lanascita di nuove Facoltà, sia ne-cessario siglare un patto tra Uni-versità e Categoria per riconver-tire almeno alcune delle sedi e-sistenti in Centri di FormazionePermanente Post Laurea per laVeterinaria. Dall’altro lato dob-biamo lavorare per indirizzare glistudenti verso espressioni dellaVeterinaria nuove e innovative:penso ad esempio a tutto il temadell’Autocontrollo che stiamo ri-schiando di lasciare in mano adaltre categorie. Abbiamo un Cor-so di Studi (oltre che molto duro)che ci permette di avere apertemolte opzioni. La FNOVI e conlei tutte le nostre Associazioni diVeterinari Pubblici e Privati do-vrebbero lavorare assieme inquesta Direzione. ■

6ATTUALITÀ

In Parlamento

La veterinaria cerchi un modello di professione adeguato ai tempiColloquio con il Collega Rodolfo Viola su precariato nel SSN, università e concorrenza

laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2007

Apparecchiature Radiologiche

Camere oscure

Pellicole RX

Elettromedicali

Assistenza tecnica

di LUCARELLI M. & C.

SAS

VIA ISONZO, 8 - 20095 CUSANO MIL. (MI) Telefono: 02.66401060 - Fax: 02.66400884 - e-mail: [email protected]

Rodolfo Viola (Ceggia - Venezia),da responsabile servizio sanità a-nimale USL n. 10 regione Veneto,è stato eletto in Parlamento nellalista dell’Ulivo. Fa parte dellaCommissione Ambiente, Territorioe Lavori pubblici e della Commis-sione Lavoro Pubblico e Privatodella Camera dei Deputati. È co-firmatario, fra le altre, delle se-guenti proposte di legge(www.camera.it): Introduzione nelcodice penale di disposizioni inmateria di delitti contro l’ambien-te; Norme in materia di valutazio-ne dell’efficienza e del rendimen-to delle strutture e dei dipendentipubblici; Dichiarazione dell’inte-resse nazionale del Bioparco diRoma e dell’Acquario di Genova;Disposizioni per la tutela delle vit-time di vessazioni o maltrattamen-ti psicologici nell’ambito dell’atti-vità lavorativa (mobbing).

Il Consiglio dei Ministri ha ap-provato un disegno di leggedelega affinché venga ema-

nato un Testo Unico per il riordinoe l’aggiornamento di tutta la nor-mativa in merito alla tutela dellasalute e della sicurezza sul lavo-ro. A partire da febbraio 2008, da-ta posta come scadenza per ilTU, saranno presentati una seriedi decreti legislativi che, comenell’intento già dichiarato del legi-slatore, coinvolgeranno tutti i lavo-ratori indipendentemente dallanatura giuridica del loro rapportodi lavoro, compresi i lavoratori au-tonomi. Per questo non si dovràpiù distinguere la struttura veteri-naria più complessa dove lavora-no vari colleghi, dove sono pre-senti infermieri e personale di se-greteria, dalla organizzazione piùsemplice tipo un piccolo studiodove opera professionalmente l’u-nico titolare, ma tutti noi dovremorispettare certe prescrizioni.

È per questo che il corso cheANMVI organizza per il sesto an-no consecutivo assume una im-portanza ancora maggiore. È uncorso unico nel suo genere, rivol-to specificatamente ai problemidel medico veterinario libero pro-fessionista, che è migliorato e si èaffinato nel tempo grazie alla col-laborazione con l’ASL di Crema eche ha, per i partecipanti, un co-sto veramente esiguo. Potrebbeverificarsi presto una situazione diemergenza per coloro che anco-ra non hanno frequentato corsidel genere con il rilascio di un at-testato riconosciuto per legge:doversi regolarizzare con urgen-za e quindi la necessità di rivol-gersi ad associazioni che opera-no nel settore della salute e sicu-rezza sui luoghi di lavoro, che or-ganizzano eventi rivolti ad una u-tenza la più polimorfa immagina-bile per cui con argomentazionigeneriche che spaziano dai pro-

blemi dell’edilizia piuttosto chequelli di altre categorie di lavoro e

non certo ai medici veterinari,senza tralasciare che sono corsi

che richiedono esborsi economiciestremamente alti. ■

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Sicurezza e salute nei luoghi di lavoro: presto un “problema” di tutti

laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2007

di Carlo Pizzirani

A MAGGIO NUOVA EDIZIONE DEI CORSI SULLA 626(Trilogia della sicurezza: RSPP, Primo Soccorso e Antincendio)

Sono circa 400 le strutture veterinarie che hanno scelto i corsi dell’ANMVI per mettersi in regola con le norme sulla si-curezza sul lavoro. I corsi dell’ANMVI hanno il duplice vantaggio della convenienza e della stretta aderenza allarealtà professionale. Lo svolgimento è a cura dei Medici della ASL di Cremona e del Collega Carlo Pizzirani, formato-re AIFOS e autore dei Manuali pubblicati dall’ANMVI sull’argomento.L’osservanza delle norme previste dal D.Lvo 626/94 (e collegati) costituisce un obbligo per i Colleghi “datori di lavo-ro”, i quali sono tenuti al conseguimento delle qualifiche rilasciate da tre diversi Corsi (RSSP, Addetto al Primo Soc-corso, Addetto alla prevenzione incendi) il cui programma è fissato dalle norme di legge. La frequenza dei corsi è consigliata a tutti gli altri Colleghi, sia in previsione della presenza di futuri dipendenti, siaper fronteggiare eventuali situazioni critiche che possono presentarsi nel quotidiano professionale. A tutela nostra,dei nostri collaboratori, dei clienti e dei soggetti terzi presenti nelle nostre strutture.

ANMVI INFORMA

La salute e la si-curezza sul la-voroCorso per laqualifica di RSPP(Responsabi leServizio di Pre-venzione e Pro-

tezione)L’obiettivo è di qualificare il medi-

co veterinario rispetto ai dettamidel D.Lgs. 19 settembre 1994, n.626, che prescrive infatti “misureper la tutela della salute e per lasicurezza dei lavoratori durante illavoro, in tutti i settori di attivitàprivati o pubblici” (art. 1) e preve-de che “il datore di lavoro che in-tende svolgere i compiti di cui alcomma 1 (ovvero svolgere diret-tamente i compiti propri del servi-zio di prevenzione e protezionedai rischi), deve frequentare ap-posito corso di formazione in ma-teria di sicurezza e salute sul luo-go di lavoro” (art. 10).Scadenza: 14/05/2007

Corso per Ad-detti al PrimoSoccorsoLe attività pro-duttive che oc-cupano lavorato-ri devono atte-nersi in materia

di pronto soccorso alle disposi-zioni riportate nel decreto del Mi-nistero della Salute 15 luglio 2003,n. 388 (Regolamento recante di-sposizioni sul pronto soccorsoaziendale). Il corso è rivolto aimedici veterinari datori di lavoro otitolari di struttura veterinaria, che

svolgono attività professionale inuna struttura privata riconducibileai gruppi B e C. Il corso è consi-gliato anche ai titolari di strutturaveterinaria. Il corso, infine, è rivol-to ai medici Veterinari già in pos-sesso della qualifica RSP.Scadenza: 21/05/2007

Corso per Ad-detti alla pre-venzione incen-diIl Corso soddisfagli obblighi diformazione peraddetti all’antin-

cendio previsti dal Decreto Mini-steriale 10 Marzo 1998 - “Criterigenerali di sicurezza antincendioper la gestione dell’emergenzanei luoghi di lavoro” (pubblicatosul S.O. n. 64 alla G.U. n. 81 del 7aprile 1998). Il Corso è consiglia-to a tutti i Colleghi che hanno giàconseguito la qualifica di RSPPe/o una formazione per addetti alPrimo Soccorso ai sensi della vi-gente normativa e intendonocompletare con la formazione an-tincendio gli obblighi previsti dal-la normativa sulla sicurezza suiluoghi di lavoro.Scadenza: 21/05/2007

www.anmvi.it

www.anmvi.it

www.anmvi.it

I l sistema previdenziale del-l’Enpav si arricchisce di u-na nuova prestazione, la

pensione modulare. Il progettoinfatti, deliberato all’unanimitàdall’Assemblea dei Delegati nelgiugno 2006, è stato approvatodai Ministeri vigilanti il 17 aprile2007, dopo un lungo e articolatoiter. Lo annuncia con grandesoddisfazione il Presidente, A-lessandro Lombardi, che hafortemente voluto questa rifor-ma, finalizzata a favorire l’ade-guatezza della pensione di cia-scun Veterinario. L’obiettivo per-seguito dall’ Ente è stato quellodi adottare, nel pieno rispetto deifondamentali principi della so-

stenibilità e dell’equilibrio, un si-stema capace di garantire, oltrealla solidarietà intergeneraziona-le, l’adeguatezza delle presta-zioni, in ottemperanza al dettatodell’art. 38, comma 2 della Costi-tuzione. L’operato della Cassa,del resto, è stato sinora ampia-mente in linea con i principi men-zionati come si evidenzia dall’ot-tima gestione patrimoniale, rico-nosciuta dalla Corte dei Conti insede di approvazione del bilan-cio 2005, e dall’adeguatezzadelle attuali prestazioni pensioni-stiche in rapporto ai redditi dellacategoria assicurata ed alla con-tribuzione versata.

Trattamento “su misura”Grazie ad un’azione sinergica,che ha visto impegnati il Presi-dente, gli Organi direttivi e l’As-semblea Nazionale dei Delegati,e grazie anche alla significativacollaborazione e al fondamenta-le apporto del Ministero del la-voro e della previdenza sociale,i Veterinari iscritti all’Enpav pos-sono oggi contare su un model-lo di pensione fortemente inno-vativo. È stato predisposto, insostanza, un modello su baseindividuale e volontaristica, unavera e propria “personalizzazio-ne” del trattamento pensionisti-co che va ad affiancarsi, costi-tuendone un supporto, alla pen-sione base obbligatoria, calco-lata con il metodo retributivo, e icui riflessi positivi per l’intera

categoria appaiono evidenti.Ciascun Veterinario, infatti, po-trà modulare la propria presta-zione pensionistica stabilendoin maniera flessibile l’aliquotadella contribuzione soggettivada versare. La scelta potrà rica-dere tra un minimo di 2 e unmassimo di 14 punti percentualicommisurati al reddito profes-sionale dichiarato, mentre per ilavoratori dipendenti le percen-tuali di contribuzione volontariaprescelte saranno riferite a unreddito convenzionale. Tale con-tribuzione si aggiunge cosìal10% già previsto per tutti i Ve-terinari. Sarà perciò possibilecostruire una pensione a sca-denza realmente rispondente al-le specifiche aspettative ed esi-genze di vita post lavorativa, etutelare in tal modo pienamenteil proprio tenore di vita.

L’incremento della pensioneConsiderando gli aspetti pecu-liari della riforma, va evidenziatoinnanzitutto come l’incrementodella pensione, conseguente aquesta ulteriore contribuzione,sarà correlato all’entità e allacontinuità del versamento com-plessivo, agli anni di contribuzio-ne, ai rendimenti realizzati dal-l’Ente e, infine, all’età del pensio-namento. La quota di pensioneaggiuntiva sarà maturata secon-do le regole che disciplinanoquella c.d. base, mentre il calco-lo sarà di tipo contributivo con

dei correttivi che riguarderannoprincipalmente i montanti contri-butivi. Sono infatti previsti rendi-menti correlati all’andamento delPIL con un minimo garantitodell’1,5% ed eventuali ecceden-ze da ridistribuire sui montantiindividuali in relazione ai risultatidegli investimenti dell’Ente. Nel-

l’ottica dell’effettiva trasparenzanella gestione del patrimonio edegli investimenti, viene assicu-rato agli iscritti il controllo dell’o-perato dell’Ente attraverso i De-legati e il Consiglio di Ammini-strazione. Occorre inoltre segna-lare l’esiguità delle spese di ge-stione in quanto l’intero progettopotrà giovarsi di una struttura e-sistente e collaudata, sia perquanto riguarda gli aspetti infor-matici che per quelli di naturaamministrativa.

Rendita per gli over 65Infine nel pacchetto della riformaè stata approvata anche la normache prevede, in favore degli ultra-sessantacinquenni con almenocinque anni di contribuzione, la e-rogazione di una rendita pensioni-stica, calcolata secondo i criteridel sistema contributivo, in sosti-tuzione della restituzione dei con-tributi. Va evidenziato come l’Enpav og-gi, grazie alle strategie sin qui se-guite ed ai mirati interventi adotta-ti già nel 2001, tra i quali la ridu-zione dell’aliquota di rendimentoper il calcolo delle pensioni, non-ché all’oculata gestione delle ri-sorse finanziarie, non si trovi in u-na situazione di criticità sotto ilprofilo dell’equilibrio e della soste-nibilità del sistema. Peraltro l’Entesta elaborando il nuovo BilancioTecnico al 31.12.2006 ed in fun-zione dei risultati deciderà se equali provvedimenti assumere perla tutela della sostenibilità. (fonte:Enpav) ■

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Approvazione dei Ministeri Vigilanti

Pensione modulare: personalizzare la previdenza si puòIl Presidente Lombardi annuncia il via libera ministeriale alla delibera dei Delegati

laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2007

Coordinatore scientificoProf. Francesco Porciello

Relatori ed istruttoriProf. Rolando Arcelli, Prof.ssa Angela Polisca,Prof. Francesco Porciello, Dott. Francesco Birettoni,Dott. Riccardo Zelli, Dott. Giovanni Angeli,Dott. Roberto Falcini, Dott. Domenico Caivano

Dipartimento di Patologia Diagnostica e Clinica Veteri-naria Università di Perugia

Programma ScientificoVenerdì 15 Giugno 2007

8.30 Registrazione dei partecipanti8.45 Prof. Franco Moriconi, Preside della Facoltà di

Medicina veterinaria di PerugiaPresentazione del corso

9.00 Prof. Rolando Arcelli Concetti generali di ecografia monodimensiona-le e bidimensionaleFormazione delle immaginiTipi di echiTipi di sonde

9.30 Dott.Giovanni AngeliArtefatti acustici

9.45 Prof. Francesco PorcielloUtilizzo dell’apparecchiatura ecografica:- ottimizzazione dell’immagine- rilevazione e programmi di misura- scelta ed utilizzo delle sonde

10.15 Dott. Francesco BirettoniSettaggio dell’apparecchio ecografico

10.30 Pausa caffè10.45 Prof. Rolando Arcelli

Preparazione del paziente e finestre acusticheEcografia addominale:- fegato e vie biliari

11.30 Prof. Francesco PorcielloEcocardiografia:- finestre acustiche- visualizzazione delle camere cardiache, delle

strutture muscolari e degli apparati valvolarisia in M-mode che in B-mode

12.15 Prof.ssa Angela Polisca Apparato genitale femminile

13.30 Colazione di lavoro14.30 Divisione in gruppi dei partecipanti ed inizio e-

sercitazioni pratiche16.20 Pausa caffè16.40 Prosecuzione esercitazioni pratiche18.30 Termine dei lavori

Sabato 16 Giugno 20078.30 Prof. Rolando Arcelli

Ecografia addominale:- milza- reni e vescica- altre strutture

10.00 Pausa caffè 10.15 Prof. Francesco Porciello

Ecocardiografia:- misurazioni lineari e studio del movimento

delle valvole in M-MODE- studio della funzionalità ventricolare sinistra- uso combinato con l’elettrocardiogramma

11.45 Dott. Riccardo ZelliApparato genitale maschile

12.45 Questionari ECM13.00 Colazione di lavoro14.00 Divisione in gruppo dei partecipanti e inizio del-

le esercitazioni pratiche15.50 Pausa caffè16.10 Prosecuzione esercitazioni pratiche18.00 Termine dei lavori

accreditato con 14 punti ECM

Il corso è riservato a 24 laureati in Medicina Veterina-ria. Saranno ammessi a partecipare i primi 24 richie-denti che faranno domanda di iscrizione, esclusivamen-te per via telefonica, a partire dal 14 maggio 2007 aTEL 02 66112545

La quota di partecipazione è di 180 euro + IVA ed ècomprensiva di:- partecipazione alle sessioni teoriche e pratiche che

si articoleranno dalle 8,30 alle 18,00 dei giorni 15-16 giugno 2007

- materiale didattico- 4 pause caffè- 2 colazioni di lavoro

Gli strumentii per l’attività pratico-applicativa sonomessi a disposizione dalla ditta TAI – divisione di Bio98srl di Milano

Sede del corso: Facoltà di Medicina Veterinaria Via San Costanzo 4 - Perugia

43° corso di base di ecografia addominale ed ecocardiografia nel cane15-16 Giugno 2007

Facoltà di Medicina Veterinaria - Perugia

PREVIDENZA

Il Presidente dell'ENPAV Alessan-dro Lombardi.

Non autorizzabile il trasferimentoad altro Ente

In base alla normativa vigentela ricongiunzione dei periodi

contributivi è realizzabile solo nelcaso sussistano contestualmentedue requisiti: iscrizione nella ge-stione verso cui si chiede la ricon-giunzione e cessazione della posi-zione contributiva nella gestionedalla quale si trasferiscono i con-tributi. Partendo da questo presupposto, l’Ente Nazionale di Previden-za Veterinaria, con nota del 24 febbraio 2006, aveva chiesto un parereal Ministero del Lavoro al fine di poter autorizzare il trasferimento deicontributi dall’Enpav ad altra gestione previdenziale pur in costanza diiscrizione. Nella suddetta nota si chiedeva la possibilità di scindere indue spezzoni le contribuzioni versate all’Enpav, distinguendo quelleversate in qualità di libero professionista da quelle versate quale pro-fessionista dipendente, limitando il trasferimento ad altra gestione pre-videnziale al solo periodo di contribuzione anteriore alla data di iniziodel rapporto di lavoro dipendente. In seguito a tale richiesta il Ministe-ro, con nota del 3/04/07 n. 24/IX/0005178, ha chiarito che l’interpreta-zione prospettata dell’Ente, in assenza di esplicite disposizioni di leg-ge, non può trovare accoglimento in sede amministrativa in quanto, pe-raltro, potrebbe comportare riflessi indiretti sulla finanza pubblica, datoche l’ammontare dei contributi trasferiti in caso di ricongiunzione noncoprirebbe per intero l’onere del trattamento pensionistico posto a cari-co dell’Ente pubblico erogatore.

È possibile ricoverare animali inuna pensione per piccoli animalifacente parte di un’azienda agri-cola della quale è socio un medi-co veterinario “non a titolo prin-cipale”, quale libero professioni-sta che effettua prevalentementevisite a domicilio? Il quesito pone due distinti proble-mi: 1) la posizione del medico ve-terinario rispetto all’azienda agrico-la della quale è socio; 2) la possibi-lità di adibire una pensione per pic-coli animali a struttura per il ricove-ro e la degenza di animali.1) Riguardo alla prima delle que-stioni esposte occorre segnalarequanto già evidenziato nel parereriportato nel box a fianco: benchénel nostro ordinamento non esistauna norma che vieti espressamen-te al veterinario libero professioni-sta iscritto nell’apposito albo di e-sercitare un’attività commerciale informa societaria, tuttavia le cosecambiano quando la società cui ilmedico veterinario intende parteci-pare ha per oggetto un’attività affe-rente e/o contigua alla professioneveterinaria.

Nel caso di un’azienda agricolache - nel caso specifico - gestisceuna pensione per piccoli animali, ilrischio che il veterinario, socio del-la suddetta azienda, incorra nellaviolazione di una disposizionedeontologica è configurabile sol-tanto in astratto.L’art. 42 comma 2° del Nuovo Co-dice Deontologico (approvato dalConsiglio Nazionale della Federa-zione Nazionale degli Ordini deiVeterinari Italiani del 17 dicembre2006), in vigore dal 1° gennaio2007, rubricato “Cointeressenza” -dopo aver sancito, al comma 1°,che “Il medico veterinario svolgeattività professionale a prevalenteapporto intellettuale” - stabilisceche “Qualunque forma di cointe-ressenza, che condizioni la li-bertà intellettuale del Medico Ve-terinario, costituisce violazionedel presente Codice Deontologi-co”. È pertanto difficile ravvisarenell’attività agricola e nella gestio-ne di una pensione per animali unaqualsivoglia cointeressenza, da in-tendersi quale contiguità / afferen-za (anche indiretta) del medico ve-

terinario tale da indurlo a scelteprofessionali non libere perchécondizionate dal raggiungimentodi un interesse estraneo agli obiet-tivi che, in scienza e coscienza, ilmedico veterinario deve persegui-re. Ritengo pertanto che non pos-sa configurarsi - se non in astratto -incompatibilità tra libera professio-ne e l’attività di un’azienda agricolae, in particolare, di gestione di unapensione per animali, sempre chesi tratti di una vera e propria pen-sione per animali.Diverso sarebbe infatti il caso nelquale, nell’ambito della suddettaattività, si fornissero anche servizidiversi ed ulteriori (quali ad esem-pio la tolettatura o la vendita di ali-menti per animali) che invece con-figurerebbero un’attività commer-ciale che può condizionare pesan-temente l’indipendenza del medicoveterinario. E, sia ben chiaro, il di-scorso vale anche se si tratta dimedico veterinario che esercita laprofessione “non a titolo principa-le”, come riferito dal veterinario nelcaso di specie: l’iscrizione al com-petente Ordine professionale, infat-

ti, comporta di per sé l’assoggetta-mento, da parte del professionista,alle disposizioni deontologiche.2) Quanto alla possibilità di adibirea clinica veterinaria una pensioneper piccoli animali, occorre ricor-dare precedenti pareri nei quali hospiegato che la clinica deve esse-re in possesso dei requisiti fissatidall’Accordo sulle strutture veteri-narie intercorso il 26.11.2003, in se-de di Conferenza Stato-Regioni,“tra il Ministro della Salute, le Re-gioni e le Province autonome diTrento e Bolzano per la definizionedei requisiti strutturali, tecnologicied organizzativi minimi richiesti perl’erogazione delle prestazioni vete-rinarie da parte di strutture pubbli-che e private”, come recita l’epi-grafe dell’Accordo medesimo.Ai sensi dell’art.1 comma 2 lett.c)del suddetto Accordo “per clinicaveterinaria - casa di cura veteri-naria si intende la struttura veteri-naria avente individualità ed orga-nizzazione proprie ed autonome incui vengono fornite prestazioni pro-fessionali da più medici veterinarigenerici o specialisti e nella qualeè prevista la degenza di animalioltre quella giornaliera”.Si consideri che, ai sensi dell’art.1comma 2 lett.b) del suddetto Ac-cordo “per ambulatorio veterinariosi intende la struttura avente indivi-dualità ed organizzazione propriaed autonoma in cui vengono forni-te prestazioni professionali, conl’accesso di animali, da uno o piùmedici veterinari, generici o spe-cialisti, senza ricovero di animali ol-tre a quello giornaliero.”Ciò significa che solo nella clinicaveterinaria-casa di cura veterina-ria è possibile il ricovero degli a-nimali oltre quello giornaliero, conla conseguenza che, qualora si vo-glia contemplare una struttura overicoverare animali per più di ungiorno, allora sarà necessario con-figurare la struttura medesima qua-

le “clinica veterinaria” o “casa dicura veterinaria”, con il rispetto ditutti i requisiti previsti dall’Accordo26.11.2003, in base al quale “la cli-nica veterinaria-casa di cura veteri-naria individua un direttore sanita-rio medico veterinario. La clinicaveterinaria-casa di cura veterinariadeve poter fornire un’assistenzamedico - chirurgica di base e/o ditipo specialistico” (art.1 comma 2lett.c). La pensione per animali,pertanto, in quanto tale non può ri-coverare animali, né per un giorno(come è possibile negli ambulatoriveterinari) né, tanto meno, per piùdi un giorno. Ma che valore ha l’Ac-cordo 26.11.2003? O meglio, cosaaccade se non vengono rispettati irequisiti previsti da tale accordo?Per poter rispondere occorre in-nanzitutto considerare che gli ac-cordi come quello in esame sonoatti di indirizzo politico-amministra-tivo, privi di efficacia immediata-mente precettiva, dovendo essererecepiti dalle singole Regioni me-diante un proprio atto, ovvero me-diante legge regionale o regola-mento. Sono accordi previsti dal-l’art.4 del D.Lgs. n.281/97, in baseal quale “Governo, Regioni e Pro-vince autonome di Trento e Bolza-no, in attuazione del principio dileale collaborazione e nel perse-guimento di obiettivi di funzionalità,economicità ed efficacia dell’azio-ne amministrativa, possono con-cludere, in sede di Conferenza Sta-to-Regioni, accordi, al fine di coor-dinare l’esercizio delle rispettivecompetenze e svolgere attività diinteresse comune”.Tali accordi, dunque, hanno sì unaprecisa portata obbligatoria, per-ché gli Enti che ne sono parte sonotenuti a conformare i propri ordina-menti agli obiettivi concordati in se-de di Conferenza, ma possonocreare un obbligo solo se - e nel-la misura in cui - ad essi le Re-gioni danno attuazione a livello

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Compatibilità della professione con la partecipazione ad alcune società commerciali

laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2007RUBRICA LEGALE

di Maria Teresa Semeraro

Avvocato, Bologna

Un medico veterinario libero professionista, regolarmente iscritto al-l’Albo del relativo Ordine professionale, può essere socio di una so-cietà agricolo-zootecnica?(Risponde l’avv. Maria Teresa Semeraro) - Nel nostro ordinamento non e-siste una norma che stabilisca una incompatibilità tra la libera professionee la qualità di socio in generale: non esiste nemmeno una norma chevieti espressamente al veterinario libero professionista iscritto nel-l’apposito albo di esercitare un’attività commerciale in forma societa-ria (contrariamente a quanto accade per altre professioni, come, ad e-sempio, quella dell’avvocato). Nulla quaestio, dunque, se un medico ve-terinario intende gestire, ad esempio, un ristorante in società con altre per-sone. Diversa è, tuttavia, la situazione quando la società cui il medico ve-terinario intende partecipare ha per oggetto un’attività afferente e/o conti-gua alla professione veterinaria, come nel caso di un’azienda agricolo-zootecnica. In tal caso, infatti, opera il principio fissato dall’art. 42 comma2° del Nuovo Codice Deontologico (approvato dal Consiglio Nazionaledella Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari Italiani del 17 di-cembre 2006), in vigore dal 1° gennaio 2007, rubricato “Cointeressenza”,il quale - dopo aver sancito, al comma 1°, che “Il medico veterinario svol-ge attività professionale a prevalente apporto intellettuale” - stabilisce che“Qualunque forma di cointeressenza, che condizioni la libertà intel-lettuale del Medico Veterinario, costituisce violazione del presenteCodice Deontologico”.Si tratta del medesimo principio che, nel Codice previgente, era fissatonell’art. 52 comma 2°, ove era stabilito il divieto, per il medico veterinario,di “partecipare ad imprese industriali, commerciali o di altra natura, chepossano limitare la sua indipendenza professionale”.Il medico veterinario che non voglia incorrere nella violazione della vigen-te norma deontologica, pertanto, dovrà astenersi dall’esercitare un’attivitàcommerciale di tipo agricolo-zootecinco, sia sotto forma di società sia sot-to forma di attività individuale.

normativo o amministrativo, conun proprio atto che diviene, que-sto sì, capace di obbligare i desti-natari al rispetto delle proprie di-sposizioni. Nel caso di specie, almomento in cui scriviamo (aprile2007) l’Accordo Stato-Regionisulle strutture veterinarie è statorecepito da quasi tutte le Regio-ni, e va precisato - per inciso - chein quasi tutti i casi le linee fonda-mentali ed i requisiti indicati dal-l’Accordo sono stati mantenuti dal-le Regioni, le quali, nel recepirel’Accordo, il più delle volte hannoapportato modifiche soltanto se-condarie, ed hanno inoltre previstospecifiche sanzioni per il mancatorispetto delle disposizioni contenu-te nell’atto regionale di recepimen-to. Innanzitutto, infatti, non va di-menticato che quando si vuole a-prire una struttura veterinaria è ne-cessario il rilascio di un’autorizza-zione da parte dell’autorità compe-tente che, nella maggior parte del-le Regioni, è il Sindaco. È bene inoltre ricordare che più diuna Regione (come, ad esempio, ilPiemonte) ha inserito nel proprio at-

to di recepimento sanzioni in casodi mancato rispetto dei requisitidelle varie strutture. Ad esempio inPiemonte la mancanza, in una cli-nica veterinaria, di alcuni requisi-ti, come il locale adeguato e attrez-zato (con box e / o gabbie) per ladegenza degli animali, ovvero il lo-cale separato per ricovero di ani-mali con malattie trasmissibili, com-porta non solo il diniego dell’auto-rizzazione sanitaria per la struttu-ra che la richieda per la prima vol-ta, ma anche l’immediata sospen-sione dell’attività nel caso chel’autorizzazione sia stata già rila-sciata, con obbligo di adeguare lastruttura medesima ai requisiti pre-scritti entro novanta giorni, pena larevoca dell’autorizzazione e lacessazione dell’attività. Identicasanzione - con termine di novantagiorni, o più, entro il quale adegua-re la struttura ai requisiti richiesti - èprevista se ci sono stati limitatiscostamenti dai requisiti prescritti.Il ricovero di animali, dunque, èconsentito solo ed esclusivamentenella struttura veterinaria dotata deirequisiti prescritti per la clinica-ca-

sa di cura veterinaria. Consiglio, i-noltre, anche ai veterinari che eser-citano la propria attività nelle Re-gioni che non hanno ancora rece-pito l’Accordo 26.11.2003 (come laLiguria o la Campania) di rispettarei requisiti previsti da tale Accordo.È infatti vero che la tutela della sa-lute (cui è riconducibile il tema deirequisiti delle strutture veterinarie)appartiene alla competenza con-corrente delle Regioni, ma è anchevero che, in caso di struttura privadi qualcuno dei suddetti requisiti,un eventuale provvedimento daparte dell’autorità competente po-trebbe trovare conferma in sede digiudizio amministrativo (TAR) - an-che in mancanza di recepimentodal parte della Regione - se si trat-ta di requisiti riferiti a materie chevanno ad interferire con materie dicompetenza esclusiva dello Stato(come la tutela dell’ambiente) ocon principi fondamentali che esu-lano dall’ambito della Regione oche determinano comunque unacompetenza “trasversale” (per e-sempio i requisiti in materia igieni-co-sanitaria). ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2007 13

S i è svolta martedì 17 a-prile presso la nuovasede dell’Agenzia un in-

contro per illustrare le principali no-vità di Gerico 2007 con particolareriferimento agli “indicatori di norma-lità economica”. La riunione, a cuierano invitati gli Esperti per gli Stu-di di Settore, ha messo in evidenzala volontà da parte dell’Agenzia dimeglio interpretare e chiarire la po-sizione dei contribuenti. Il dr Magi-stro, nuovo direttore e chairmandell’incontro, ha aperto il pomerig-gio manifestando il desiderio di a-prire un colloquio con le varie cate-gorie professionali per capire i realitrends economici ed individuarequelli negativi. Questo potrebbe, u-na volta in più, spiegare la situazio-ne della veterinaria italiana su cuigiocano, da anni, handicap socio-politici ed economici che ci hannocondotto in una situazione di disa-gio talvolta difficile da capire perchi vede il professionista dall’ester-no. Siamo dal 2006 a regime conosservazione per l’applicazione de-gli Sudi di Settore e questo com-porterà la necessità di dover porta-re, per giugno, un buon numero diesempi che possano far capire ai

funzionari dell’Agenzia quali sianole situazioni territoriali del nostropaese. Con l’avvento della nuovalegge finanziaria, il dr. Apritta, ha in-trodotto i punti salienti delle modifi-che che gli Studi hanno subito:a) l’introduzione della revisione

triennale degli stessib) l’introduzione di nuovi indici di

normalità economicac) l’ampliamento della platea dei

contribuenti.Dal 2007, infatti, in ogni Studio sa-ranno introdotti dei nuovi “indici dinormalità” economica che deter-mineranno i nuovi livelli di con-gruità e coerenza.L’introduzione di questa metodicaè stata ufficializzata con Decretodel 20-3-07, senza peraltro che lacommissione degli Esperti fossestata messa al corrente o coinvoltanella determinazione degli stessiindicatori. Non sappiamo quali cal-coli o meccanismi abbiano portatoalla definizione di questi indicatoridi normalità economica, anche seci è stato anticipato che su di loroincide la territorialità. Se fino ad og-gi attraverso variabili discriminantie di regressione il prototipo Gericogiungeva a definire una congruitàed una coerenza, oggi con gli stes-si dati potremmo non essere piùcongrui e coerenti per l’entrata invigore di questi nuovi indicatori cheincidono direttamente sui coeffi-cienti stessi.Diventa, a mio parere, importantepotere presentare una serie di e-sempi che ci permetta di dimostra-re il trend economico della nostracategoria per impedire a questinuovi Studi di divenire un ingiustostrumento di aumento di accerta-menti che possa farci perdere inu-tilmente energia, tempo e denaro.

In ultima analisi, un incontro che halanciato un campanello d’allarme:è giusto perseguire quelle situazio-ni di evidente incongruenza o di e-vidente alterazione della realtà, nonpossiamo permettere, però che afronte di mali che opprimono la me-dicina veterinaria da anni, diventia-mo capri espiatori di situazioni che,seppur paradossali o di difficile in-terpretazione, sono diventate inmolte aree la realtà di una catego-ria che sta soffrendo. ■

Incontro all’Agenzia delle Entrate

TK22U: sta a noi dimostrare il nostro reale trend economico

RUBRICA LEGALE

RUBRICA FISCALEdi Giuliano Lazzarini

Giuliano Lazzarini è incaricato dal-la FNOVI ai rapporti con il Fisco peril TK22U. È componente dellaCommissione attivata dall’Agenziadelle Entrate sugli studi di settore.

Gerico 2007

L ’Agenzia delle Entrate hareso disponibile sul suo

sito Gerico 2007. Questa nuovaversione trova applicazione per206 studi di settore, compresigli 11 Studi relativi al compartodelle professioni che, cessata lafase di sperimentazione o moni-toraggio, diventano definitivi.Fra questi risulta esserci ancheil TK22U dei veterinari, che, do-po vari interventi e modifiche ri-chieste dalla FNOVI, chiude l’ul-timo anno di monitoraggio di-ventando definitivo. Una novitàdi Gerico 2007 riguarda le cau-se di esclusione temporaneadall’applicazione degli studi disettore. Per effetto della Finan-ziaria 2007, infatti, non costitui-sce più causa di esclusione da-gli studi l’inizio di attività quan-do la stessa costituisce meraprosecuzione di attività svoltada altri soggetti. Non ci saràquindi esclusione per chi inizial’attività in conseguenza di ac-quisto, donazione, successio-ne, trasformazione, operazionidi fusione o scissione.

C hiamata ad esprimersisul Ddl Mastella per lariforma delle profes-

sioni intellettuali, la Conferenzadelle Regioni ha chiesto l’istituzio-ne, per tutti gli ordini e collegi, difederazioni regionali, qualificateper il confronto con le politiche dicompetenza della Regione. A parere delle Regioni, questo èun aspetto essenziale di riforma,assolutamente coerente con ildettato costituzionale. Nel documento di Conferenza,pubblicato da regioni.it, le Regio-ni sollevano “con forza” la que-stione dei rapporti con gli Ordini echiedono “una ovvia opera di ag-giornamento delle strutture degliordini stessi rispetto al vigentequadro dell’organizzazione terri-toriale delle istituzioni rappresen-tative. Infatti tali enti sono stati creati connormative spesso risalenti a moltidecenni addietro, in momenti incui le Regioni non erano state isti-tuite, oppure non avevano co-munque la competenza concor-rente nella materia professioniche hanno oggi. Per questo lastruttura degli ordini è general-mente provinciale e non prevedeun punto di rappresentanza ed o-perativo, una federazione, di livel-lo regionale. Questo comporta notevolissimedifficoltà, innanzitutto di raccor-do, tra le Regioni e gli Ordini: u-na Regione con una decina diprovince deve rapportarsi concentinaia di soggetti e ciò è vera-mente assurdo”. Il documento precisa anche che“il momento del confronto con irappresentanti delle professioni èil punto essenziale dal quale pos-sono partire le politiche regionaliper lo sviluppo professionale”. La previsione di federazioni regio-nali nel nostro ordinamento non ènuova: essa è stata sancita daldecreto legge n. 35 del 2005, mala relativa norma venne soppres-sa (assieme alle altre in materia diprofessioni) in sede di conversio-ne con la legge n. 80 del medesi-mo anno. ■

VENETO

Influenza aviaria,sorveglianza

epidemiologica estrategie

d’intervento

L a Giunta regionale del Ve-neto con la delibera n. 508

del 6 marzo scorso ha approvatole linee guida di “Sorveglianza e-pidemiologica e strategia d’inter-vento per il controllo e l’eradica-zione dell’influenza aviaria”. Conquesto provvedimento la regioneintende riordinare quanto già di-sciplinato nel corso delle varie e-pidemie succedutesi nell’ultimoquinquennio, e quindi disciplina-re in materia organica tutte le at-tività finora svolte inerenti la ma-teria specifica e le azioni connes-se alle attività di sorveglianza,monitoraggio ed eradicazionedella malattia nel settore avicolo.Il sistema di sorveglianza dovràevidenziare precocemente l’e-ventuale circolazione nei serba-toi sia domestici che selvatici deivirus influenzali, con particolareriferimento ai sottotipi H5 e H7, estimare la prevalenza dell’infezio-ne nelle differenti specie di polla-me di allevamenti domestici. Lasorveglianza interesserà anche iselvatici, in particolare i volatiliacquatici legati alle zone umide.Per quanto riguarda le finalità, ilsistema di controllo verrà struttu-rato in modo da fornire informa-zioni che garantiscano l’attivazio-ne di un sistema di allerta rapidoper la diagnosi precoce dell’e-ventuale introduzione negli alle-vamenti dei virus dei sottotipi H5e H7 dell’influenza aviaria. Il mo-nitoraggio verrà effettuato negliallevamenti di animali domesticie sulle popolazioni di volatili sel-vatici di alcune aree umide se-condo un programma elaboratodal Centro di Referenza Naziona-le per l’influenza aviaria in colla-borazione con l’Istituto Nazionaleper la fauna selvatica. Nell’ambi-to della sorveglianza, particolareattenzione sarà riservata agli al-levamenti di tipo rurale e piccoli

allevamenti che effettuano uncommercio locale in cui sonopresenti anatidi. Dovranno inoltreessere codificati flussi informativicentralizzati relativi all’attività dicontrollo attuata ai sensi delladecisione 666/2000/CE presso lestazioni e gli impianti di quaran-tena degli animali ornamentaliprovenienti da Paesi Terzi e neicentri riconosciuti di conserva-zione della specie (direttiva90/425/CE). Il piano è pubblicatonel Bollettino Ufficiale della Re-gione Veneto n. 33 del 3 aprile2007.

CAMPANIA

Brucellosi, prestogli indennizzi per gli

allevatori “Stiamo lavorando a un program-ma concertato e condiviso daGoverno e Unione Europea chesia non solo sanitario, essenzialeperché in Campania si producasempre più latte e prodotti deri-vati di massima qualità, ma an-che economico, per aiutare le im-prese ad affrontare la situazionedi crisi che sono costrette a vive-re in seguito all’emergenza bru-cellosi. Il lavoro è difficile perchéla materia alimentare e della sa-lute pubblica prevede diversi li-velli di confronto, non solo regio-nale, ma anche ministeriale edeuropeo. La Regione, pertanto,non ha titolarità esclusiva in me-rito, e tuttavia siamo da mesi im-pegnati per tutelare la salute deiconsumatori, e allo stesso tempoi produttori di un comparto fon-damentale per l’economia dellanostra regione. Non lasceremogli allevatori soli di fronte a que-sta emergenza: a breve stabilire-mo gli indennizzi e gli ammortiz-zatori sociali da concedere alleimprese per compensare le per-dite derivanti dall’abbattimentodei capi infetti. L’invito a loro,quindi, è di stare tranquilli e se-reni. Siamo convinti che saremopresto in grado di fornire una so-luzione definitiva ed efficace perrisolvere la questione.” È quanto

affermato dall’Assessore all’Agri-coltura e alle Attività Produttivedella Regione Campania, resonoto in un comunicato stampa.

LAZIO

Piano regionale perla ricerca dei residuinegli animali e neiprodotti di origine

animale

La regione Lazio ha approva-to per l’anno 2007 il piano re-

gionale per la ricerca dei residuinegli animali e nei prodotti di origi-ne animale (PRR). Il piano di cam-pionamento da espletarsi pressogli allevamenti degli animali e ne-gli impianti di prima trasformazio-ne dei prodotti di origine animale èstato elaborato in applicazione deldecreto legislativo 158/06 tenutocontro della realtà produttiva ezootecnica regionale, al fine disvelare i casi di somministrazioneillecita di sostanze vietate e disomministrazione abusiva di so-stanze autorizzate e di verificare laconformità dei residui di medicina-li veterinari con i limiti massimi diresidui fissati negli allegati I e IIIdel reg. 2377/90/CEE e delle quan-tità massime di antiparassitari e dicontaminanti ambientali fissati dal-la normativa nazionale e comunita-ria. Il Piano Regionale Residui de-riva dal Piano Nazionale Residui(PNR).

BASILICATA

Contributi per gliallevamenti colpiti

da brucellosi etubercolosi

S ul Bollettino ufficiale dellaRegione Basilicata nume-

ro 17 del 2007 è stata pubblicatala determinazione dirigenziale,n.158 dell’8 marzo scorso, cheprevede la presentazione delledomande tese ad ottenere i con-tributi relativi agli abbattimenti dibestiame bovino infetto da bru-cellosi e/o tubercolosi. Il finanzia-mento è relativo all’indennizzo

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Osservazioni sul Ddl Mastella

Federazioni Regionali per gli Ordini

laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2007INFO REGIONI

per le perdite di profitto per il pe-riodo decorrente dalla data diabbattimento totale fino al mo-mento del ripopolamento, comeprevede la disposizione dell’au-torità sanitaria. La determinazio-ne dirigenziale riguarda gli anni2006-2007-2008 con un impegnodi 200 mila euro per ogni anno.Relativamente agli abbattimentieffettuati a partire dal 1° gennaio2006 e fino alla data di pubblica-zione sul Bur della determinazio-ne dirigenziale, avvenuta il 1° a-prile scorso, la domanda dovràessere inoltrata all’Ufficio regio-nale produzioni zootecniche ezoosanità entro 30 giorni, penal’esclusione dai benefici. Per inuovi casi, invece, la domandava inoltrata entro 30 giorni dalladata di abbattimento dell’anima-le. L’Ufficio competente provve-derà ad espletare l’istruttoria e aesprimere il parere di ammissibi-lità o non ammissibilità, lo stessoUfficio si riserverà di effettuare icontrolli dovuti. “Con tale provve-dimento - dichiara Fierro - il Di-partimento agricoltura della Re-gione Basilicata si propone di in-tervenire per compensare gli ef-fetti economici negativi causatialle aziende zootecniche dall’ab-battimento totale obbligatorio deicapi dovuto ad infezioni di tuber-colosi bovina e brucellosi incen-tivando la ripresa delle attivitàproduttive. A tal fine la Regioneinterviene con misure compensa-tive nel caso che tutto il bestiamecontagiato dell’allevamento siaabbattuto a seguito di provvedi-menti adottati nell’ambito di at-tuazione dei piani di prevenzio-ne, controllo ed eradicazionedelle predette malattie. In questomodo- continua l’esponente delGoverno lucano- la Regione Ba-silicata oltre a consentire alle a-ziende zootecniche colpite dallainfezione di rimanere sul mercatoin modo competitivo, intendeperseguire l’interesse pubblicogarantendo la sicurezza alimen-tare e tutelando la salute umana,la sanità, l’ambiente, l’igiene ed ilbenessere degli animali”. (Fonte: Regione Basilicata) ■

I l termine “affezioni dellebasse vie urinarie del gatto”(FLUTD) indica un insieme

di patologie che possono colpirela vescica e/o l’uretra di questaspecie animale; questi distretti a-natomici rispondono ai diversi in-sulti in un numero limitato di modie pertanto i segni clinici non sonoindicativi di una particolare condi-zione. A differenza di quanto ac-cade nella specie canina, in cui lepatologie vescicali tendono adaumentare proporzionalmente al-l’età dell’animale, in quanto la di-luizione delle urine aumenta il ri-schio di infezioni del tratto urina-rio, nel gatto la massima inciden-za di FLUTD si ha nei soggetti di4 - 7 anni. Così Danielle Gunn-Moore ha introdotto la sua aggior-nata relazione sulla FLUDT tenutaal 55° congresso Scivac - Simef diMedicina Felina (Milano, 2-4 mar-zo 2007). Dal punto di vista ezio-logico, nei gatti giovani la FLUTDè considerata idiopatica quasi nel60 % dei casi, dovuta ad urolitiasinel 20% e a formazione di tappi u-retrali in una percentuale simile;nei gatti più anziani, a partire cioèdai 10 anni di età, oltre ad esserepiù rara, la condizione riconoscecause differenti: il motivo è il di-verso peso specifico che presen-tano le urine delle due popolazio-ni feline, in quanto le urine moltoconcentrate, tipiche dei gatti gio-vani, non consentono lo sviluppodi batteri mentre con la diluizione(valori da 1060 a 1025) divengo-no comuni le infezioni del tratto u-rinario (UTI: 50% dei gatti “senior”con FLUTD), soprattutto in sog-getti affetti da patologie quali in-sufficienza renale cronica, diabe-te mellito, ipertiroidismo; le UTIpossono anche accompagnarsi apresenza di uroliti (15% dei casi)e sempre nell’anziano diventanopiù comuni le neoplasie vescicali.Per quanto riguarda la fisiopato-logia, mentre in passato si pone-va più interesse sul ruolo dei cal-coli vescicali e dei cristalli urinari,attualmente la maggior attenzioneè rivolta alle forme idiopatiche, inassoluto le più comuni. Una re-cente ipotesi suggerisce che lacistite idiopatica felina (FIC) pos-sa derivare da alterazioni dei si-stemi nervoso ed endocrino delgatto e dall’incapacità di soppor-tare gli stress ambientali: lo stresscronico, dovuto ad esempio a so-vraffollamento (soprattutto in pre-senza di conflitti tra gatti convi-venti), sembra svolgere un ruolo

importante nello scatenamentoe/o nell’esacerbazione della FIC.Numerosi studi hanno dimostratoche i gatti colpiti rispondono allostress in maniera diversa da quel-li che non sviluppano FIC: in que-sti ultimi lo stress (che si manife-sta con paura, aggressività, ten-denza a nascondersi, anoressia)attiva l’asse ipotalamo-ipofisi-sur-rene e ciò si osserva come au-mento dell’attività del locus ceru-leus, area cerebrale preposta allavigilanza ed all’attività autonoma,caratterizzata da elevata concen-trazione di corpi noradrenergici;si hanno quindi incremento dellaliberazione di catecolamine, diglucocorticoidi ed innalzamentodei livelli di cortisolo urinario. Unodei ruoli essenziali dei glucocorti-coidi è quello di garantire il feed-back negativo per il controllo del-la risposta allo stress, mediante i-nibizione dell’ulteriore trasmissio-ne dei segnali nocivi all’encefalo.I gatti con FIC rispondono allostress con una maggiore attivitàdi dislocazione, aumentano il con-sumo di cibo e acqua e l’autotoe-lettatura; anche se a livello di lo-cus ceruleus si assiste a marcatoincremento dell’attività, ciò non èseguito da innalzamento delleconcentrazioni plasmatiche diglucocorticoidi: è un disaccop-piamento dell’asse ipotalamo-ipo-fisi-surrene, che si osserva anchein alcune sindromi di dolore croni-co dell’uomo, e che corrispondead esaurimento delle surrenali.Viene a mancare il feedback ne-gativo al SNC e di conseguenzaaumentano, a livello periferico, lefibre del dolore (fibre C) ed i rela-tivi recettori (recettori della so-stanza P): si parla di infiammazio-ne neurogena ed all’origine delproblema sta l’incapacità del sog-getto di gestire la situazione am-bientale. Nella vescica, lo studioistopatologico di biopsie preleva-te da gatti colpiti da FIC evidenziala maggior concentrazione di fi-bre C del dolore e gli effetti del ri-lascio della sostanza P: aumentodella permeabilità vascolare, conedema e vasodilatazione dellasottomucosa, elevato numero dimastociti e successiva loro de-granulazione e rilascio di istami-na, serotonina, eparina; il quadroinfiammatorio peggiora anche peril danno provocato dall’urina stes-sa che in questi soggetti è moltoconcentrata e contiene compo-nenti (potassio, magnesio, ionicalcio e lo stesso pH acido) ingrado di alterare il sottile strato dimuco (composto da GAG) che ri-copre l’epitelio vescicale.Per quanto riguarda l’urolitiasi varegistrato il cambiamento dellacomposizione degli uroliti stessi:se negli anni ’80 gli uroliti da stru-vite rappresentavano l’80% del to-tale e quelli da ossalato solo l’1%,attualmente, probabilmente per lacrescente diffusione di diete for-mulate per favorire dissoluzione e

prevenzione dell’urolitiasi da stru-vite, i calcoli da ossalato rappre-sentano il 50% contro il 30% diquelli composti da struvite; ricor-dare che spesso i calcoli da ossa-lato si formano a livello di bacinet-to renale e di ureteri, interessandoquindi anche le alte vie urinarie. Itappi uretrali, importanti perché siaccompagnano ad ostruzione (inparticolare i tappi sono responsa-bili del 59% dei casi di ostruzione,gli uroliti del 10-12% ed esiste un29% di ostruzioni “idiopatiche”),sono composti da un’associazio-ne di una matrice proteico-colloi-dale (mucoproteine, albumina,globuline e cellule) e cristalli,spesso di struvite; si ritiene che iltappo si formi a partire dalla com-ponente proteica (derivante da in-fiammazione a livello di parete ve-scicale) e che la deposizione dicristalli sia più spesso una conse-guenza che non una causa delproblema. Pertanto è necessarioessere prudenti nell’interpretare lacristalluria in un gatto asintomati-co: potrebbe significare soltantoche il gatto è alimentato con uncerto tipo di dieta e che i suoi renifunzionano correttamente.L’iter diagnostico è finalizzato adistinguere i casi di FLUTD idio-patici da quelli causati da una pa-tologia identificabile, in quanto iltrattamento delle varie condizionidifferisce in modo considerevole.Le diverse procedure sarannoscelte valutando le peculiarità delsingolo animale: per i casi inizialie per gatti che presentino solo se-gni clinici lievi può essere suffi-

ciente eseguire un’analisi comple-ta dell’urina, con urinocoltura edantibiogramma, seguita da radio-grafie in bianco e con mezzo dicontrasto ed eventualmente da e-cografia. In tutti i casi gravi, so-prattutto se ricorrenti, possonoessere necessari ulteriori accerta-menti quali cistoscopia ed esamicitologici od istopatologici sucampioni prelevati mediante aspi-razione o biopsia. Il sospetto dia-gnostico di FIC viene emesso inmancanza di riscontri patologicinegli esami eseguiti. L’elementochiave per il successo del tratta-mento è la diagnosi corretta:quando è possibile identificare u-na causa specifica si potrà intra-prendere la terapia più indicata.In tutti gli altri casi il gatto verràcurato per la cistite idiopatica. Incaso di ostruzione uretrale le con-dizioni dell’animale saranno tantopiù compromesse quanto mag-giore il tempo intercorso dal mo-mento d’insorgenza del proble-ma. In questi soggetti è necessa-rio ricercare e valutare la gravitàdi condizioni quali iperazotemiarenale o post-renale, iperkalemia,iperfosfatemia ed acidosi, altera-zioni potenzialmente fatali in tem-pi brevi: in presenza di alterazionimetaboliche marcate è importan-te effettuarne la correzione primadi procedere a qualsiasi altra o-perazione. Il gatto bloccato aquesto punto potrà essere sedatood anestetizzato (utilizzando ilprotocollo più compatibile con lostatus del soggetto) e trattato conanalgesici. Se la vescica richiede

una decompressione immediatasi effettuerà un’attenta cistocente-si, avendo cura di utilizzare un a-go molto sottile e di svuotare lavescica il più possibile. Utile con-trollare il pene dell’animale pervalutare la presenza di traumi edeffettuare una delicata “spremitu-ra” per facilitare la fuoriuscita ditappi. Poco impiegato ma spessoefficace il massaggio dell’uretraeseguito per via transrettale; all’e-same rettale è possibile avvertirela presenza di un calcolo e cerca-re di facilitarne l’espulsione. Sequesto non ha successo si passaalla cateterizzazione (avendo cu-ra di scegliere un catetere ade-guato alla taglia del soggetto) eall’idropulsione retrograda, contecnica assimilabile a quella im-piegata nel cane. Dopo che il ca-tetere avrà raggiunto la vescicaquesta sarà svuotata completa-mente e poi irrigata con soluzionefisiologica tiepida, evitando l’usodi soluzioni irritanti (come la solu-zione di Walpole). Nei casi gravi ilcatetere va assicurato al gattomediante sutura al prepuzio, fis-sato alla coda (in modo che il pe-so del dispositivo non vada a gra-vare sul prepuzio stesso) e rac-cordato ad un sistema di raccoltachiuso e sterile, per monitorare laproduzione di urina ed impedirel’accesso di batteri per via ascen-dente. Una volta risolta l’ostruzio-ne, il monitoraggio delle condizio-ni metaboliche servirà da guidaper la scelta delle terapie più ap-propriate. Importante un’adegua-ta fluidoterapia IV che tenga con-

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Il punto sulla FLUTDLe ultime acquisizioni eziopatogenetiche e terapeutiche sulle patologie delle basse vie urinarie

laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2007LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

to degli squilibri elettrolitici pre-senti, possibile l’impiego di miori-lassanti come il prazosin (0,25 - 1mg/gatto PO tid), in genere scon-sigliabili gli antibiotici che potreb-bero indurre lo sviluppo di infezio-ni multiresistenti. Di fronte ad ungatto in cui si sospetta una FICnon ostruttiva, pur non dimenti-cando che spesso la condizioneè autolimitante e tende a risolver-si spontaneamente nell’arco di al-cuni giorni, è comunque consi-gliabile adottare alcune misureper il trattamento della condizio-ne, che risulta molto dolorosa estressante per l’animale (fino al-l’autotraumatismo della regioneperineale), può portare ad ostru-zione uretrale, ad anoressia od al-terazioni comportamentali (ag-gressività e perdita delle corretteabitudini eliminatorie). Proprio peril carattere autolimitante dellacondizione, però, può essere dif-ficile stabilire quali siano i tratta-menti davvero sicuri ed efficaci: èimportante mantenere un atteg-giamento cauto nei confronti di al-cune terapie e tenere conto dellafisiopatologia della condizione.Risulterà appropriato, in quest’ot-tica, ridurre il più possibile lostress ambientale con interventi,calibrati caso per caso, che po-tranno andare dall’uso di feromo-ne facciale sintetico felino a quel-lo di ansiolitici o addirittura di an-tidepressivi triciclici (questi ultimida usarsi in casi estremi, se il gat-to è destinato all’eutanasia, a bre-ve termine); il sovraffollamentodovrà essere evitato e per certigatti la soluzione del problemacoincide con il cambiare casa.Si possono proporre modificazionidella dieta volte ad aumentare ilconsumo di acqua da parte delgatto, sia con il maggior utilizzo dicibo umido che con l’adozione diabbeveratoi a “fontanella”, moltograditi dai gatti, al posto delle soli-te ciotole; lo scopo è quello di pro-muovere la formazione di urine piùdiluite. Utili i farmaci miorilassanti,tra i quali, oltre al già ricordato pra-zosin, si possono citare aceproma-zina, fenossibenzamina, e dantro-lene. Alcuni gatti infine sembranorispondere positivamente all’inte-grazione con precursori dei GAGcome la N-acetil-glucosamina. ■

L a fonte dell’episodio di tu-bercolosi che ha colpitosei persone nell’Inghilterra

centrale nel 2005 è una personache è stata esposta alla tuberco-losi bovina, suggerendo che l’in-fezione animale possa diffondersitra gli uomini mediante contattotra di essi. È questa la conclusio-ne di uno studio pubblicato suThe Lancet. Nonostante il recente incrementodell’incidenza di tubercolosi bovi-na in Inghilterra, non è stato os-servato un aumento associato di

casi di tubercolosi umana. L’infe-zione umana da parte di Myco-bacterium bovis avviene general-mente nelle persone anziane, ve-rosimilmente attraverso il consu-mo di latte non pastorizzato. Latrasmissione da uomo a uomo diquesto microrganismo è moltorara. Nel nuovo studio condotto da Ja-son Evans (West Midlands PublicHealth Laboratory, Health Protec-tion Agency, Birmingham, UK) èstato effettuato il fingerprintinggenetico di tutti i casi di tuberco-losi umana verificatisi tra il 2001 eil 2005 nell’Inghilterra centrale.Dei 20 casi sostenuti da M. bovis,6 erano geneticamente indistin-guibili. Cinque pazienti sviluppa-vano una patologia polmonare euno moriva per meningite da M.bovis; quattro soggetti presenta-vano fattori predisponenti per losviluppo dell’infezione. Tutti i pa-

zienti erano socialmente accomu-nati dalla frequentazione di un bare di un nightclub locale. Con l’ec-cezione del paziente fonte dell’in-fezione, gli altri pazienti non era-no stati esposti a tubercolosi bo-vina (attraverso contatto con bo-vini infetti o consumo di latte nonpastorizzato), suggerendo l’avve-nuta trasmissione dell’infezioneda M. bovis da uomo a uomo. Se-condo Grace Smith, una delle au-trici: “Questa segnalazione di al-cuni casi di trasmissione di M. bo-vis tra le persone in un contestourbano enfatizza la necessità dimantenere le misure di controllosulla tubercolosi umana e bovina.La trasmissione e la successivapatologia erano probabilmentedovute alla combinazione di fatto-ri legati all’ospite e fattori ambien-tali”. Charles O Thoen (College ofVeterinary Medicine, Iowa StateUniversity, USA) conclude: “Sono

necessari ulteriori studi per chiari-re l’importanza relativa di M. bovisnel problema della tubercolosi u-mana globale, soprattutto neipaesi in via di sviluppo. (…) L’era-dicazione di M. bovis nei bovini ela pastorizzazione dei prodotti ca-seari sono la pietra miliare dellaprevenzione dell’infezione nell’uo-mo. Le misure di sanità pubblicastandard utilizzate nei pazienti in-fettati da M. tuberculosis dovreb-bero essere applicate anche allepersone affette da M. bovis, perarrestare la trasmissione da per-sona persona. Infine, si devonosviluppare misure per identificaree controllare l’infezione da M. bo-vis negli animali selvatici, possibi-le importante fonte di infezioneper gli animali zootecnici”.Le stime indicano tuttavia che so-lo l’1% dei casi di tubercolosi u-mana nel mondo occidentale èdovuto a M. bovis. ■

20 laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2007

VIII Seminario Internazionale di Agopuntura Veterinaria

Padova, FACOLTÀ di MEDICINA VETERINARIA

11 – 12 - 13 Maggio 2007DR. SSA CONCEPTION GARCIA BOTEY (E)

DR. FRANCISCO MINGUELL (E)"PRATICA CLINICA IN MEDICINA VETERINARIA

TRADIZIONALE CINESE"11 Maggio 2007

WET LAB: TECNICHE MANUALI – Piccoli AnimaliDR.SSA ROBERTA POZZI (I)

12 Maggio 2007WET LAB: TECNICHE MANUALI – Cavalli

DR. GREG UGARTE (USA)

Il Seminario sarà Patrocinato e tenuto presso laFacoltà di Medicina Veterinaria di Padova

Informazioni ed Iscrizioni: Luca VIGO (347/4295055)[email protected] [email protected] www.siav-itvas.org

Società ItalianaAgopuntura Veterinaria

Italian VeterinaryAcupuncture Society

S.I.A.V. It.V.A.S.

LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

Le notizie di Vet Journal

sono consultabili on line

all'indirizzo

http://www.evsrl.it/vet.journal/

• Notizie scientifiche

• Archivio bibliografico

• Servizio Cytovet

Trattamento locale per l’articolazioneinterfalangea distale equina

Fattori associati all’esito della terapia con glicosaminoglicano e metilprednisolone

I fattori che influenzano la risposta al trattamento dell’articolazione interfalangea profonda (DIP) nei ca-valli affetti da zoppia sensibile all’analgesia diagnostica articolare sono poco conosciuti. Uno studio

ha ipotizzato che i cavalli in cui la zoppia diminuisce del 75% o più 10 minuti dopo l’analgesia intrarticolaredell’articolazione DIP possono essere trattati con successo mediante medicazione intrarticolare e che fatto-ri multipli influenzano la risposta. Lo studio retrospettivo ha considerato le cartelle cliniche di 128 cavallitrattati mediante somministrazione intrarticolare di glicosaminoglicano polisolfato (PSGAG) o metilpredniso-lone acetato (MPA) nell’articolazione DIP nel periodo 1996-2003. Nel gruppo A i cavalli ricevevano tre inie-zioni intrarticolari di PSGAG a circa otto giorni di distanza, mentre nel gruppo B si effettuava una singola i-niezione intrarticolare di MPA in prima istanza. Se il soggetto non migliorava sufficientemente da ritornareall’attività entro 4 settimane, si somministravano una serie di tre iniezioni intrarticolari di PSGAG. Nel gruppoA, il 67% dei cavalli aveva un esito positivo, rispetto al 46% dei cavalli del gruppo B. Si otteneva un risultatosignificativamente migliore nei cavalli da dressage rispetto a quelli da salto. Altre variabili associate al suc-cesso del trattamento erano età, durata, distribuzione e grado della zoppia, risposta all’analgesia dell’arti-colazione DIP e reperti radiografici. Gli autori concludono giudicando positivamente la somministrazione diPSGAG o MPA per il trattamento delle zoppie che si riducono del 75% o più entro 10 minuti dall’analgesiadell’articolazione DIP.

Trasmissione da uomo a uomo della tubercolosi bovinaIn Inghilterra un infrequente caso di contagio interumano da parte del patogenobovino

Un singolo allele determina le dimensioni dei cani di piccola tagliaI cani piccoli condividono la stessa mutazione genetica

di Maria Grazia Monzeglio

U na versione mutata delgene che codifica perIGF1 (fattore di crescita

insulino-simile 1) determina la ta-glia dei cani di piccole dimensio-ni. Sono le conclusioni di uno stu-dio internazionale pubblicato suScience di aprile e diretto da Elai-ne Ostrander, dell’Istituto di ricer-ca nazionale americano sul geno-ma umano di Bethesda. IGF1 è u-na proteina che gioca un ruolo im-portante per la crescita, le dimen-sioni corporee e la longevità neglianimali e negli uomini. La mutazio-ne genetica responsabile dellapiccola taglia canina sarebbe

comparsa molto presto nella storiaevolutiva del cane. Lo studio ha a-nalizzato centinaia di esemplari diCane d’acqua portoghese, razzada riporto, da cerca e da acquacaratterizzata da ampia variabilitàdi dimensioni tra i diversi soggetti.I genetisti hanno confrontato il D-NA di questi cani ed hanno indivi-duato una regione del genomache varia al variare della taglia delcane. L’analisi ha rivelato il ruolodel gene per IGF-1 nel determina-re la taglia dei cani all’interno di u-na singola razza e ha permesso diisolare una mutazione di IGF-1 as-sociata ai cani di piccola taglia. ■

B uone pratiche anche perle ricerche e gli studi nonclinici sulla sicurezza di

determinati prodotti, sia in riferi-mento alla salute umana che aquella degli animali. Il Ministerodella salute ha varato un decretoche disciplina l’adozione e l’appli-cazione dei principi di buona pra-tica di laboratorio (B.P.L.) nell’am-bito delle ricerche di laboratorio

volte a valutare gli effetti sull’uo-mo, sugli animali e sull’ambientedi tutti i prodotti chimici, tra cuivanno annoverati anche i cosme-tici, i prodotti chimici per l’indu-stria, i prodotti medicinali ad usoveterinario, i detergenti, gli additi-vi alimentari ed i coadiuvanti tec-nologici, gli additivi per la mangi-mistica, gli antiparassitari, i sol-venti e gli aromatizzanti usati nel-

l’industria alimentare e i costituen-ti chimici di materiali e di oggettidestinati a venire a contatto congli alimenti. Il Ministero della salute forma etiene aggiornato l’elenco dei cen-tri di saggio e di quelli che opera-no secondo i principi delle BPL,informando la Commissione Euro-pea di eventuali violazioni chepossono compromettere l’inte-

grità o l’autenticità delle ricerchesvolte. Clausola di riservatezza: leinformazioni riservate sotto il pro-filo commerciale, nonché le altreinformazioni riservate alle quali siha accesso nell’attività di ispezio-ne possono essere comunicatesolo alle preposte autorità, mentrenon sono considerati riservati i no-mi dei laboratori sottoposti ad i-spezione. I principi di buona pra-

tica di laboratorio devono essereapplicati alle sperimentazioni noncliniche destinate ad appurare lasicurezza delle sostanze chimi-che sopra elencate, che spessosono sostanze chimiche sintetiz-zate, ma talvolta anche elementidi origine naturale o biologica epersino organismi viventi. Il prov-vedimento entrerà in vigore il 28aprile 2007. ■

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Buone pratiche di laboratorio, in GU il decreto

laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2007LEGGI IN GAZZETTA

Piano nazionaledi controllo della

Salmonella

È resa obbligatoria, dal 1gennaio fino al 31 dicem-

bre 2009, su tutto il territorio na-zionale l’esecuzione del pianodi controllo di Salmonella Ente-ritidis, Typhimurium, Hadar, Vir-chow e Infantis nei gruppi di ri-produttori della specie GallusGallus. Lo stabilisce il decreto26 febbraio 2007 del Ministerodella Salute pubblicato in Gaz-zetta ufficiale. Il Piano, i cui cri-teri e modalità vengono detta-gliati nell’allegato 1, prevedeche per gli animali abbattuti edistrutti da parte del Servizioveterinario ufficiale sia conces-sa un’indennità. Le regioni eprovince autonome, nell’ambitodelle attività di programmazionee coordinamento, predispongo-no indirizzi per disciplinare l’at-tuazione degli interventi verifi-candone l’applicazione e prov-vedono ad inviare al Ministerodella salute entro il 15 marzo diogni anno una relazione tecni-co-finanziaria sull’andamentodel piano. Gli Istituti zooprofilat-tici sperimentali comunicanotempestivamente all’aziendasanitaria locale competente perterritorio, alla regione nonché alMinistero della salute gli esitipositivi di tutti gli esami di labo-ratorio da essi effettuati nel cor-so dell’espletamento delle atti-vità del piano.

GAZZETTA UFFICIALEDELL’UNIONEEUROPEA

L 98, 13 aprile 20072007/227/CEDecisione della Commissione,dell’11 aprile 2007, che modifi-ca la decisione 2005/393/CE perquanto concerne le zone sog-gette a restrizioni per la febbrecatarrale [notificata con il nume-ro C(2007) 1525] (1)

2007/228/CEDecisione della Commissione,dell’11 aprile 2007, che stabili-sce misure transitorie per l’appli-cazione alla Romania del siste-ma di identificazione e di regi-strazione degli ovini e dei capri-ni previsto dal regolamento (CE)n. 21/2004 del Consiglio [notifi-cata con il numero C(2007)1527] (1)

LEGGI IN GAZZETTA

L arge Animal Review, orga-no ufficiale della Società I-taliana Veterinari per Ani-

mali da Reddito si rinnova e si pre-senta ai lettori con una nuova ve-ste grafica ed un’impostazione piùmoderna dei contenuti. La nuovacopertina è graficamente rinnova-ta, utilizza l’acronimo LAR e propo-ne i contenuti del numero ed im-

magini di richiamo. “La veste grafi-ca degli articoli - scrive Mario Luininell’editoriale del numero di feb-braio - è completamente rivisitata,per conferire una maggiore so-brietà nell’aspetto ed una migliorefruibilità dei testi, delle tabelle edelle figure. Titolo e abstract in in-glese sono alla fine del testo, pri-ma della bibliografia. Vengono

mantenute le due sezioni del gior-nale, quella principale, formata daicontributi originali (articoli, review,lettere) accettati dopo valutazionee la seconda parte come raccoltadegli atti di eventi promossi dallaSIVAR. Segue la rubrica di “Notizieda Vet.Journal”, la rassegna biblio-grafica on line, che attraverso ab-stracts tradotti dalla letteratura in-

ternazionale, vuole stimolare la cu-riosità ad approfondire gli argo-menti proposti, magari procuran-dosi il lavoro scientifico nella suaversione integrale. Ma la vera no-vità del 2007 - continua il direttoreeditoriale - è la rubrica curata daEugenio Scanziani, docente di A-natomia Patologica Veterinaria e diIspezione degli Alimenti di origineanimale all’Università degli Studi diMilano. La proposta del prof.Scanziani è stata quella di prende-re in esame dei casi suggeriti daveterinari ispettori, illustrandoli se-

condo unos c h e m ap r e c i s o .Con una de-s c r i z i o n esintetica, di-dattica e ri-gorosamen-te scientificadel caso,corredata da una o più immagini e-splicative e arricchita con indica-zioni pratiche legate alle proble-matiche clinico-gestionali di alle-vamento”. Dagli ultimi anni LargeAnimal è indicizzata dal CAB Inter-national per CAB Abstracts e Glo-bal Health, i più importanti database nel campo delle scienze ve-terinarie e agroambientali, il checonsente almeno la visibilità inter-nazionale agli autori e agli argo-menti degli articoli pubblicati. ■

12-13 maggio,Seminario

SCIVAC-SIVAE

Nell’ambito dello Zoomark In-ternational che avrà luogo

dal 10 al 13 maggio a BolognaFie-re, SCIVAC e SIVAE hanno orga-nizzato in collaborazione con AVMe CVB, nei giorni 12 e 13 maggio,un Seminario Nazionale dal titolo“Il coniglio da compagnia: segretiper il successo”. Relatori dell’e-vento: Marta Avanzi e Fabrizio Be-nini. Il seminario è gratuito per i so-ci SCIVAC, AVM, CVB e SIVAE. Pertutti i Medici Veterinari l’accesso al-lo Zoomark International è gratuitoin tutti i giorni della manifestazione.Per accedere al Salone è necessa-rio mostrare la tessera dell’Ordineall’ingresso della Fiera. Ai MediciVeterinari che parteciperanno alSeminario SCIVAC-SIVAE saràconsegnato, al momento della re-gistrazione presso il desk SCIVAC-SIVAE, una tessera per l’ingressoalla Fiera. Per ulteriori informazio-ni: Segreteria SCIVAC Tel. 0372/40.35.08 E-mail: [email protected] www.scivac.it.

Oftalmologia,incontro CVB

I l Circolo Veterinario Bologne-se organizza il prossimo 27

maggio presso il Novotel di Villa-nova di Castenaso (Bo) un incon-tro dal titolo “Emergenze in oculi-stica”. Relatori della giornata ladott.ssa Manuela Crasta e il dr.Piercarlo Ostan. Gli argomenti trat-tati in questo incontro avranno loscopo di riassumere le più fre-quenti situazioni d’emergenza of-talmica che si presentano nellaroutine ambulatoriale, cercando disemplificare l’iter diagnostico e te-rapeutico al fine di approcciare nelmigliore dei modi patologie severein grado di compromettere la vistaed, in alcuni casi, la vita stessa deinostri pazienti. Al termine dellagiornata sarà istituita una sessioneinterattiva con i partecipanti, voltaalla revisione degli argomenti trat-tati in precedenza. All’evento sonostati assegnati 4 crediti ECM. Per informazioni: Tel 0516182020www.cvbolognese.it ■

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Large Animal Review si rinnovaNuova veste grafica per la rivista scientifica della SIVAR

laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2007DALLE ASSOCIAZIONI

S i è recentemente costi-tuito un gruppo di lavo-ro formato da specialisti

provenienti da diversi Paesi euro-pei per valutare ed affrontare iproblemi relativi alla corretta ge-stione del peso corporeo negli a-nimali da compagnia.Questo gruppo denominato WAG(Weight Advisory Group) com-prende esperti provenienti da Re-gno Unito, Francia, Germania,Spagna, Italia e Olanda, specializ-zati in nutrizione animale e conse-guentemente interessati alle pro-blematiche legate al peso corpo-reo e alle sue implicazioni sullostato di salute degli animali. Comeribadito da Alex German, membrodel WAG e responsabile della pri-ma e unica clinica europea specia-lizzata nel trattamento dei proble-mi di peso, il gruppo di lavoro èstato costituito per stimolare l’inte-resse ed aumentare la consapevo-lezza sui rischi legati all’eccessivopeso corporeo, fornendo nel con-tempo alcune linee guida per af-frontare il problema nei suoi diver-si aspetti. Egli afferma inoltre che“in Europa si stima che almeno il40% dei cani siano in soprappesoo obesi con rischi inevitabili per laloro salute”. “Noi riteniamo che sianecessario un approccio più attivoed efficace per cercare di limitarequesta percentuale”. Una ricerca di mercato ha rivelatoche in media i Medici Veterinaririescono a trattare solo circa il29% di tutti i cani obesi o in so-vrappeso. È risultato inoltre chementre 9 veterinari su 10 afferma-no di cercare di affrontare il pro-blema dell’eccessivo peso corpo-reo con i proprietari dei cani col-piti, al contrario 9 proprietari su 10rivelano che i loro veterinari nonfanno tutto ciò. Il motivo principa-le per cui il problema non vieneaffrontato e adeguatamente trat-tato sembra sia legato alla scarsamotivazione dei proprietari (50%dei casi) e al fatto che questi so-vente non vogliono o non posso-no occuparsi del problema, perdiversi motivi (41%). Richard Nap,un altro membro del WAG, affer-ma invece che sovente i MediciVeterinari esitano ad affrontarecon maggiore decisione il proble-ma perché i proprietari non riten-gono di avere un problema da ri-solvere. “Una delle ragioni di suc-cesso di una clinica veterinaria èlegata al fatto che i proprietari chevi portano i propri animali esconopiù contenti di quando ci sono en-trati. Sollevare un problema che iproprietari non conoscono o di cuinon vogliono parlare non aiuta araggiungere questo risultato”. “Ilpeso corporeo in eccesso è in o-gni caso una questione delicata”.Durante il primo meeting che havisto riuniti i membri del WAG so-no stati identificati una serie di o-stacoli che veterinari e proprietaridevono superare quanto affronta-no la questione del peso corporeoin eccesso; in particolare il com-

portamento dei proprietari e l’e-quivoco che cibo equivalga ad a-more e affetto. Affiorano inoltrenotevoli diversità di vedute suquando un animale può esseregiudicato in salute e sulla quantitàdi cibo da somministrargli. “So-vente un cane con un peso cor-poreo ideale viene percepito co-me eccessivamente magro dal

proprietario e poiché sommini-strare cibo viene vissuto come u-na manifestazione di amore, eccoche la tendenza è quella di som-ministrarne sempre di più”. La de-cisione del gruppo di studioneoformato, sponsorizzato da Pfi-zer Animal Health, è stata quelladi cercare di fornire nuovi stru-menti e linee guida per aiutare

Medici Veterinari e proprietari dicani ad affrontare meglio il proble-ma, e tutto questo in tempi brevi.Ricordiamo infine i membri delWAG: il Dr. Alex German dell’Uni-veristà di Liverpool (UK), il Dr. Ro-berto Elices-Minguez, della Fa-coltà di Medicina Veterinaria UCM(Spagna), il Dr. Richard Nap, Up-pertuniy Consultant (Olanda), il

Dr. Philippe Michon, veterinarioclinico e consulente (Francia), ilProf. Pier Paolo Mussa, dell’Uni-versità degli studi di Torino (Italia)e il Prof. Jurgen Zentek, dell’Insti-tut Tierernahrung, Freie Universi-tat (Germania).Per ulteriori informazioni contattarePfizer Animal Health, Divisione di P-fizer Italia, telefono 06/33182942.■

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Un gruppo di studio europeo per il problema dell’obesità negli animali da compagnia

laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2007FOCUS

I n un clima di revisioni legi-slative, di stesure di nuoviPDL in materia di tutela del

benessere e protezione animale,ci si augura che il disegno diLegge n. 2157 - presentato il 22gennaio 2007 - per modificare ilDecreto Legislativo 116/92, pos-sa contenere effettive innovazio-ni volte sia a tutelare gli animaliutilizzati a fini sperimentali o adaltri fini scientifici, sia a valorizza-re la figura professionale del me-dico veterinario.Relativamente a quest’ultimo a-spetto, l’attuale Decreto Legisla-tivo 116/92 e le relative circolariesplicative, tra cui la Circolare n.8 del 1994, presentano un note-vole disequilibrio tra la responsa-bilità attribuita al medico veteri-nario e la posizione contrattualeche questa figura riveste all’inter-no della struttura in cui si effettuala sperimentazione.Il Decreto in oggetto prevedeche un medico veterinario con-trolli il benessere e le condizionidi salute dell’animale, la buonaesecuzione delle procedure di e-sperimento e decida, altresì, se

al termine dell’esperimento l’ani-male utilizzato debba esseremantenuto in vita o “soppresso”(art. 6, comma 4).La responsabilità del medico ve-terinario è sottolineata dal fattoche nel caso in cui il sanitario ef-fettui tali operazioni con negli-genza o imperizia gravi, questoviene deferito all’ordine dei medi-ci veterinari d’appartenenza (art.14, comma 2).La perplessità sorge dal conte-nuto posto nella circolare mini-steriale n.8 del 1994, in cui vienespiegato che il medico veterina-rio può essere un dipendentedella struttura (stabilimento pro-duttore od utilizzatore) ovvero unmedico veterinario libero profes-sionista (con rapporto di consu-lenza) e tale controllo si esercitanell’ambito della verifica genera-le del protocollo di sperimenta-zione.È ovvio che il titolare di uno sta-bilimento in cui si effettua speri-mentazione dovrà anche far“quadrare i propri conti”(!!) e,pertanto, si troverà nella posizio-ne di poter decidere se assume-

re un medico veterinario a tempodeterminato o indeterminato. Si-curamente, a parere di chi scri-ve, il titolare stipulerà con il sani-tario un contratto di consulenza atempo definito.La posizione del medico veteri-nario diventa, quindi, di subordi-nazione al titolare della strutturae come tale poco efficace nel farvalere posizioni discordanti tra leproprie posizioni, basate su com-petenze scientifiche, e quelle deltitolare, basate su aspetti pretta-mente economico-gestionali.Ci si auspica, quindi, che taledisequilibrio possa essere bilan-ciato attraverso l’emanazione diuna nuova normativa, probabil-mente in arrivo (!!!), che preve-da “ufficialmente” la presenzadel medico veterinario come fi-gura indispensabile (e insostitui-bile!!) in tutte le diverse fasi del-la sperimentazione, compresaquella della progettazione. Inquest’ottica il medico veterinariorivestirebbe una posizione con-trattuale solida e non subordina-ta ad alcun tipo di “ricatto” eco-nomico. ■

24

Sperimentazione animale

Precarietà per una grande responsabilità

laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2007RIFLESSIONI

di Paolo Coluccio

Medico veterinario, Dottorando di ricerca in “Normativedei Paesi della Ue relative al Benessere e ProtezioneAnimale” - Università degli Studi di Messina

Rapporto di lavoro, il parere di SIVAL

Sul rapporto di lavoro e sulla situazione della normativa attualeche regola la sperimentazione animale, la SIVAL ha espresso

alcune osservazioni. Spiega Massenzio Fornasier, Presidente SIVAL: “Èinevitabile per molte realtà aziendali e negli istituti di ricerca ricorrere aconsulenti esterni se non esiste una professionalità specifica in azien-da. Questo approccio viene adottato in aree diverse, dai Servizi di Pre-venzione e Sicurezza alla Qualità e così via. Il problema non è il tipo dirapporto di lavoro ovvero se il veterinario sia consulente o meno. Si puòessere condizionati e condizionabili anche se il rapporto di lavoro è atempo indeterminato. Il potere contrattuale del veterinario in strutturedifficili dipende molto dalla sua credibilità e dalla sua competenza spe-cifica in materia. Si tratta di competenze che spesso non vengono for-nite dalle Università e rendono il professionista facilmente vulnerabilealle critiche di chi vede l’intervento del veterinario come un’invasione dicampo.Già oggi la normativa prevede che le comunicazioni di progetto di ri-cerca debbano indicare il nominativo del veterinario responsabile. L’e-voluzione della normativa vedrà sempre più coinvolto il Medico Veteri-nario nelle valutazioni preliminari alla definizione del disegno sperimen-tale ma se vogliamo cogliere questa opportunità è necessario averecompetenza e credibilità. Chiunque di noi è disposto a pagare moltoper una prestazione professionale qualificata, cercherà invece di pa-gare il meno possibile se questa non lo è, ed è dovuta per rispetto del-la forma. Costruire un rapporto di collaborazione e di reciproca stimafra le parti è un processo lungo e faticoso ma - conclude Fornasier - èla base di partenza in qualsiasi rapporto di lavoro, dipendente o con-sulente, e lo è ancora di più in questo campo, dove considerazioni eti-che e di “sensibilità” individuale sono sempre in primo piano”.

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Saremo presenti al 9° Congresso Nazionale Multisala SIVAR11-12 maggio 2007 - Palazzo Trecchi, CremonaEdizioni Veterinarie

Da un genitoreParliamo dei giovani veterinari, diqueste figure “ambigue” presentinegli ambulatori veterinari. Di que-ste persone che iscritte all’ordineversano i contributi, tengono apertiambulatori, sostituiscono il titolarein vacanza, lavorano a tutti gli effet-ti (30/40 ore settimanali), pulizie ecommissioni comprese, ma, dolen-ti note, vengono pagati, quandovengono pagati, poco e in nero. E-sempio: 6 mesi euro zero, poi 50euro a settimana, poi 100 euro asettimana, poi 150 euro a settima-na, dopo due anni 200 euro a setti-mana (il titolare incassa 10.000 eu-ro al mese, fatturati in minima par-te). Oltre all’assenza assoluta diqualsiasi tutela, cosa si potrà scri-vere nel proprio curriculum? E sen-tirsi dire: sei fortunato, ringraziache ti faccio lavorare, fanno tutti co-sì, se non ti piace c’è la porta!Perché esiste tutto ciò? Che dirittihanno questi lavoratori chiaramen-te sfruttati? Chi li deve tutelare? Iogenitore, dopo aver supportato, ilcorso di studi, l’esame di stato, oradevo pagare l’iscrizione all’ordine, icontributi (da versare anche senzareddito) devo mettere a disposizio-ne un’auto con relative spese, il tut-to per essere sfruttati al meglio! Sesi pubblicizzasse la cosa, comeper i portaborse, la categoria comene verrebbe fuori?

Lettera non firmata, recapito non fornito

Non potendo risponderle diretta-mente, spero che lei possa legge-re queste righe sulla nostra rivistache certamente suo figlio conoscee forse riceve. Se lei avesse avutomodo di leggerci con regolarità a-vrebbe visto numerosi nostri inter-venti contro una situazione di di-

soccupazione o sottoccupazionedei giovani veterinari, spesso sot-topagati ed a volte effettivamentesfruttati. Questa situazione che noiabbiamo denunciato da tempo de-riva principalmente da due fattori:1.il numero troppo elevato di Medi-ci Veterinari rispetto alle reali ne-cessità del mercato (il numero pro-grammato di studenti al Corso diLaurea in Medicina Veterinaria do-vrebbe essere fortemente ridotto)2. la mancanza di preparazione deilaureati ad affrontare la professio-ne. L’Esame di Stato, infatti, nonprevede un periodo precedente dipraticantato, come per molte altreprofessioni, e si riduce spesso aduna pura formalità. Questo signifi-ca che il giovane laureato affronta il

mondo del lavoro senza una pre-parazione precisa che deve farsigirando gli ambulatori ed accettan-do le condizioni che gli vengono of-ferte anche perché, purtroppo puòessere vero, sono tanti, troppi,quelli che cercano di farsi espe-rienza. Per cambiare questa situa-zione stiamo facendo di tutto e dipiù ma dovendoci scontrare con i-stituzioni pubbliche e con il mondopolitico le garantisco che la cosanon é per nulla facile.Mi permetta però anche un’ultimaconsiderazione. Non è certamenteil caso di suo figlio che pur di lavo-rare accetta di tutto, ma le possoanche dire che spesso questi gio-vani non sono molto disponibili adimpegnarsi con serietà e sacrificio.

Riceviamo anche segnalazioni diambulatori che hanno grosse diffi-coltà a trovare collaboratori veteri-nari e proprio questa mattina un di-rigente di una grossa azienda man-gimistica mi diceva che fanno mol-ta fatica a trovare informatori scien-tifici part - time, a cui offrono condi-zioni economiche discrete, inquanto la retribuzione è ritenutatroppo bassa o viene rifiutata lapossibilità di essere impegnatiqualche Sabato o Domenica. La si-tuazione è, quindi, certamente diffi-cile, anzi drammatica, ma forse civorrebbe anche da parte di moltipiù disponibilità e voglia di impe-gnarsi. Qualsiasi attività professio-nale lo richiede. Un cordiale saluto.

Carlo Scotti.

25laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2007LETTERE AL DIRETTORE

@

L’ordinanza del dicembre scorsoper la tutela dell’incolumità

pubblica dall’aggressione di caniresta comunque un’azioneprovvisoria in attesa di una

profonda revisione normativa sututta la materia del rapporto trauomo e animali domestici allaquale stiamo già lavorando.

Livia Turco, Ministro della Salute

A Macerata una

giornata sul codice

deontologico“Il nuovo codice deontologicocome guida per la professione”.Questo il titolo dell’incontro orga-nizzato dall’Ordine dei MediciVeterinari di Macerata per lamattinata di domenica 6 maggio.Relatrice dell’incontro, la collegaCarla Bernasconi - Presidentedell’Ordine di Milano, compo-nente del Comitato Centrale del-la FNOVI e coautrice nella stesu-ra del documento. L’incontro a-vrà luogo presso la sala confe-renze della Banca di CreditoCooperativo di Civitanova Mar-che e Montecosaro in v.le Mat-teotti 8 con inizio alle ore 9.30.L’incontro è aperto a tutti gli i-scritti dell’Ordine di Macerata.L’invito è esteso anche agli ap-partenenti agli altri ordini delleMarche. Per informazioni: Ordi-ne di Macerata - Tel. 0733/31321E-mail: [email protected]. Il nuovo codice deontologico èstato approvato il 17 dicembre2006 in occasione del ConsiglioNazionale FNOVI. Il testo è scari-cabile on line al sito www.fnovi.it.

26 laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2007CALENDARIO ATTIVITÀ

Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - Auditorium - Comune di Nus, Nus (AO) - Via Circonvallazione SudS.S. 26, 24 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC -Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA ASVAC: CHIRURGIA DELLO STOMACO E INTESTINO - Cagliari - Ordine dei Medici Veterinari - Via Carroz, IN COLLABORAZIONE CON ASVAC 14 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39

0372 403506 - E-mail: [email protected] DIDATTICO SCIVAC DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: V PARTE - DIAGNOSTICA PER IMMAGINI AVANZATA DELL’ADDOME -

Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 21 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Se-greteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CORSO REGIONALE BASE DI PRONTO SOCCORSO - Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sicilia, CON DELEGAZIONE SCIVAC SICILIA Ragusa - c/a Nunziata km 1.3 S.P 40 - ECM: 16 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Dele-

gazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected] SISCA INTELLIGENZE ANIMALI: CONVEGNO NAZIONALE SULLE SCIENZE COGNITIVE - Centro Studi - Palazzo

Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Speciali-stiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO MACROREGIONE NORD OCCIDENTALE SIVE LAMINITE E RADIOLOGIA DIGITALE:VECCHI PROBLEMI E NUOVE SOLUZIONI - Settimo Milanese, Com-prensorio Unirelab - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 -E-mail: [email protected]

INCONTRO SIMVENCO APPROCCIO DELLE MNC ALLE PATOLOGIE DELL’APPARATO OSTEOARTICOLARE IN CLINICA VETE-RINARIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni -Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SVIDI IMAGING DEL PANCREAS - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamen-to - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail:[email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC MARCHE IL FURETTO CHIRURGIA E MEDICINA DI BASE - “Hotel Federico II” Jesi - Via Ancona, 100 - ECM: RichiestoAttenzione: Cambio Sede Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@si-

vae.itINCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE APPROCCIO DIAGNOSTICO ALL’ALOPECIA NEL CANE E NEL GATTO - Torino - Hotel Campanile - C.so IN COLLABORAZIONE CON SOVEP Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni

Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected] SIVAR CORSO BASE DI PODOLOGIA BOVINA - Azienda Sperimentale “V. Tadini”, Gariga di Podenzano (PC) - S.S.

654 - Località Gariga - ECM: 33 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione ScientificaSIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO NAZIONALE AIVEMP BENESSERE ANIMALE E PROTEZIONE DEGLI ANIMALI: NORMATIVA NAZIONALE E COMUNITARIA DI RIFERIMENTOIN COLLABORAZIONE CON ASL 7 RAGUSA E SUA APPLICABILITÀ IN ALLEVAMENTO, AL MACELLO, DURANTE IL TRASPORTO - Villa di Pasquale - V.le delle Ameri-

che, Ragusa - Viale delle Americhe - ECM: Crediti ECM 9 - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372403541 - E-mail: [email protected]

CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR 9° CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, IN COLLABORAZIONE CON ORDINE MED VET CREMONA 20 - ECM: Ven. 11: 4 Crediti - Sab. 12: 5 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione

Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected] SCIVAC / SIVAE IN COLLABORAZIONE IL CONIGLIO DA COMPAGNIA: SEGRETI PER IL SUCCESSO - BolognaFiere, Bologna - Piazza della CON ZOOMARK INTERNATIONAL Costituzione - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel.

+39 0372 403508 - E-mail: [email protected] REGIONALE SCIVAC LAZIO FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - Pomezia - Hotel Selene - Via Pontina km 30 - ECM: 3 Crediti - Per Attenzione: Date evento modificate. informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:

[email protected] REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE QUANTI DETTAGLI CI SFUGGONO IN UNA RADIOGRAFIA ADDOMINALE? - Trento, Ordine dei Medici Ve-

terinari - Via V. Zambra, 36 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - SegreteriaDelegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CHIRURGIA E TRAUMATOLOGIA DELLE ESTREMITÀ DISTALI DEGLI ARTI - Centro Studi SCIVAC, Cre-mona - Via Trecchi, 20 - ECM: 28 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON ASL LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: 15 Crediti - DI CREMONA E ORDINE DI CREMONA Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON ASL CORSO PER ADETTI AL PRIMO SOCCORSO - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: 13 Crediti - CREMONA - ORDINE DEI VETERINARI DI CREMONA Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON ORDINE CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, DEI VETERINARI DI CREMONA Cremona - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 -

E-mail: [email protected] SOVI MEETING EUROPEO DI OFTALMOLOGIA VETERINARIA - Centro Congressi Magazzini del Cotone, Genova

- ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC -Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SCIVAC 56° CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC - Palacongressi della Riviera di Rimini, Rimini -Via della Fiera, 52 - ECM: VEN: 3 Crediti - SAB: 3 Crediti - DOM: 4 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti -Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

GIORNATA DI APPROFONDIMENTO AIVEMP IN LE BUONE PRASSI IGIENICHE NELL’INDUSTRIA ALIMENTARE: IMPLEMENTAZIONE E VALUTAZIONE AI SENSI DEI COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI REGOLAMENTI CE 853/2004 E 854/2004 - Credito Valtellinese, V. delle Pergole - Sondrio - Via delle Pergole (angolo Via Cesura)VETERINARI DI SONDRIO - ECM: Ric. Accr. - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

CORSO SIVE CORSO BASE DI SEMEIOTICA DELLE ZOPPIE - Clinica Equine Practice, Campagnano di Roma - Attenzione: Date evento modificate. Circonvallazione del Baccano, 80 - ECM: 22 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel.

+39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CORSO FSA IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC CORSO BASE CONTROLLO DELLA DISPLASIA NELL’ANCA E NEL GOMITO DEL CANE - Centro Studi -Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghi-sani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO MACROREGIONE NORD ORIENTALE SIVE LAMINITE E RADIOLOGIA DIGITALE: VECCHI PROBLEMI E NUOVE SOLUZIONI - ECM: 3 Crediti - Perinformazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC ORTOPEDIA:V PARTE - CHIRURGIA ARTICOLARE E PERIARTICOLARE - Centro Studi SCIVAC, Cremona- Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC MEDICINA INTERNA: V PARTE - CITOLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Ri-chiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

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La rivista è un settimanale

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Chiuso in stampa il 23 aprile 2007

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

La valutazione istopatologica del midollo èindicata in corso di:

Leucemia

Patologia ipo/aplastica midollare

Anemia emolitica immunomediata

Piastrinopenia immunomediata

L'anestesia del nervo alveolare inferiore vieneeseguita inoculando la soluzione anestetica:

Nel canale infraorbitale

Nel forame mentoniero

In prossimità del forame mascellare

In prossimità del forame mandibolare

QUIZ 1Risposta corretta: dChirurgia orale nel cane e nelgatto, SCIVAC, novembre2004

QUIZ 2Risposta corretta: b) Giornata di approfondimentoMalattie mieloproliferative,SCIVAC, marzo 2004

SOLUZIONI


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