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Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 6

Date post: 24-Mar-2016
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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore
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008 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 5, numero 6, dal 18 al 24 febbraio 2008 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 7 2 CUP Lo scioglimento delle Camere non sancisce la fine della proposta di leg- ge presentata dal Comitato Unitario delle Professioni. La proposta di inizia- tiva popolare per la riforma degli Ordi- ni, per la quale sono state raggiunte le 50.000 firme previste dalla legge, sarà affidata alla prossima Legislatura. NUOVI ORDINI Le professioni tecnico-sanitarie chie- dono l'approvazione di due provvedi- menti prima della fine della Legislatu- ra: l'istituzione dei tre nuovi Ordini del- la Sanità e la legge sulle semplificazio- ni che introduce norme contro l'abuso di professione e semplifica la registra- zione degli stupefacenti. La delega per la creazione dei nuovi Ordini scadrà il 4 marzo. PERSEO Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla pensione complementare dei medici veterinari del SSN. I vete- rinari del SSN potranno volontaria- mente aderire al Fondo Perseo po- tendo usufruire del contributo del da- tore di lavoro. ETICHETTE Il Ministero delle Politiche Agricole ha pubblicato on line il rapporto "Sistema di etichettatura facoltativa delle carni bovine - Monitoraggio dell'attività degli organismi indipendenti di controllo - Anno 2006". Cresce il numero dei soggetti operanti nell'ambito dell'eti- chettatura facoltativa delle carni bovi- ne. In aumento allevamenti e macelli. CLONAZIONE Un'azienda biotech sudcoreana po- trebbe essere la prima al mondo a clo- nare un cane non per 'la scienza', ma per un privato cittadino. Rnl Bio e l'U- niversità di Seul hanno firmato un con- tratto con una donna disabile che vive in California, accettando la richiesta di clonare il suo cane defunto. Il nuovo cucciolo dovrebbe arrivare entro feb- braio 2009. La spesa prevista è di quasi 102 mila euro. www.anmvioggi.it [email protected] - L’informazione Veterinaria On Line ta, già prevista nella originaria for- mulazione, si aggiungeva: “ Il me- dico veterinario responsabile ed i suoi sostituti non possono svolge- re altresì incarichi di dipendenza o collaborazione presso enti o strut- ture pubbliche, aziende farmaceu- tiche, grossisti o mangimifici”. È questo passaggio che il Ministero della Salute potrebbe riformulare a vantaggio di una maggiore chia- rezza, specie sul termine “collabo- razione”, per definire meglio le in- compatibilità . Una proposta di riscrittu- ra, condivisa da ANMVI, è già stata e- laborata nello scorso autunno dalla FNOVI ed inviata alla Direzio- ne Generale del Far- maco Veterinario. L’ANMVI auspica da parte del Ministero “la più ampia consultazione con le rap- presentanze della Categoria” e rac- comanda che “il confronto sia sem- pre assicurato”: “riteniamo oppor- tuna una formulazione più chiara”- ha scritto il Presidente dell’ANMVI alla Direttrice Generale Gaetana Ferri, che pur scongiurando equi- voci interpretativi, salvaguardi tutta- via il principio di fondo che ispira la norma e che riteniamo debba rima- nere inalterato”. OGNI TANTO, E PURTROPPO ABBIAMO L'IMPRESSIONE CHE UL- TIMAMENTE QUESTO ACCADA CON MAGGIORE FREQUENZA, siamo costretti a leggere notizie riferite a comportamenti illeciti tenuti da no- stri colleghi. Nessuno vuole porsi come accusatore o giudice, ma non pos- siamo neppure dimenticare che queste notizie, diffuse dai media, creano un danno enorme a tutta la categoria e vanificano gli sforzi che continuiamo a fare per mgliorare l'immagine pubblica del Medico Veterinario. Diciamo subi- to che situazioni simili le abbiamo in tutte le categorie professionali, noi però, forse perché viviamo già una condizione particolarmente difficile, ne risentia- mo maggiormente. Comportamenti illeciti vengono rilevati sia nella veterina- ria privata che in quella pubblica, ma è in quest'ultimo settore dove risultano essere particolarmente gravi ed inaccettabili, perché il ruolo di questi colle- ghi, dirigenti del SSN, è principalmente di controllo e sulla loro serietà ed im- pegno si basa tutto il sistema della sicurezza alimentare del nostro paese. Il contratto di lavoro per il settore pubblico prevede che il dipendente disone- sto non possa essere licenziato sino alla conclusione del processo e, nel frattempo, anche se preso con le mani nel sacco, possa essere soltanto so- speso, al massimo per 5 anni, con lo stipendio al 50%, e poi reintegrato; vi- sti i tempi della giustizia in Italia torna normalmente al lavoro prima della fine del processo. Sembra che i sindacati siano disposti a discutere sull'allunga- mento del tempo di sospensione sino alla sentenza del tribunale. Certamen- te poco per risolvere il problema della corruzione nel settore pubblico, ma almeno un primo passo avanti. REATO E LICENZIAMENTO: SAREBBE ORA! La Stagione della Prevenzione Oltre 2500 ambulatori aprono le porte ai proprietari per due mesi di prevenzione e di educazione al benessere di cani e gatti A PAGINA 3 PIANO DI EMERGENZA PER ALIMENTI E MANGIMI A PAGINA 6 A PAGINA 8 A PAGINA 9 A PAGINA 16 A PAGINA 19 CONOSCERE LA CARTELLA ESATTORIALE LA TOSCANA DICE NO ALLA CARNE DI CLONE IL TRASPORTO PRIVATO DI CAVALLI SANITÀ: IL PROGRAMMA DELLA COMMISSIONE UE DA MARZO AD APRILE BREVI A PROPOSITO DELL’ARTICOLO 81 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA L’articolo 81 del Codice del Farmaco Veterinario, già mo- dificato dal Decreto 143/ 2007, potrebbe essere nuo- vamente corretto. Stiamo par- lando delle modalità di tenuta del- le scorte negli impianti di alleva- mento e custodia di animali desti- nati alla produzione di alimenti. Nella sua prima formulazione, il comma 1 di questo articolo indica- va come responsabili della custo- dia e dell’utilizzazione e della tenu- ta di un apposito re- gistro di carico e scarico “uno o più medici veterinari”, i cui nominativi “devo- no essere indicati nella domanda di au- torizzazione alla qua- le deve essere alle- gata dichiarazione scritta di accettazio- ne da parte degli stessi con l'indi- cazione delle ulteriori strutture presso le quali risultano eventual- mente responsabili delle stesse mansioni”. Successivamente, con il decreto correttivo 143/2007 “un medico veterinario è responsabile” e “lo stesso potrà individuare uno o più medici veterinari autorizzati ad operare in sua vece presso l'impianto di allevamento e custo- dia”. Oltre alla dichiarazione scrit- la PR OFESSI O NE VETERINARIA ) . , www.anmvi.it/vetjob/ VET-JOB Il mercato italiano del lavoro veterinario ) . , www.anmvi.it/vetexchange/ VET-EXCHANGE Il mercato italiano delle attrezzature professionali veterinarie
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Page 1: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 6

000088SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 5, numero 6, dal 18 al 24 febbraio 2008Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona77 22

CUPLo scioglimento delle Camere nonsancisce la fine della proposta di leg-ge presentata dal Comitato Unitariodelle Professioni. La proposta di inizia-tiva popolare per la riforma degli Ordi-ni, per la quale sono state raggiunte le50.000 firme previste dalla legge, saràaffidata alla prossima Legislatura.

NUOVI ORDINILe professioni tecnico-sanitarie chie-dono l'approvazione di due provvedi-menti prima della fine della Legislatu-ra: l'istituzione dei tre nuovi Ordini del-la Sanità e la legge sulle semplificazio-ni che introduce norme contro l'abusodi professione e semplifica la registra-zione degli stupefacenti. La delega perla creazione dei nuovi Ordini scadrà il4 marzo.

PERSEOIl Consiglio dei Ministri ha dato il vialibera alla pensione complementaredei medici veterinari del SSN. I vete-rinari del SSN potranno volontaria-mente aderire al Fondo Perseo po-tendo usufruire del contributo del da-tore di lavoro.

ETICHETTEIl Ministero delle Politiche Agricole hapubblicato on line il rapporto "Sistemadi etichettatura facoltativa delle carnibovine - Monitoraggio dell'attività degliorganismi indipendenti di controllo -Anno 2006". Cresce il numero deisoggetti operanti nell'ambito dell'eti-chettatura facoltativa delle carni bovi-ne. In aumento allevamenti e macelli.

CLONAZIONEUn'azienda biotech sudcoreana po-trebbe essere la prima al mondo a clo-nare un cane non per 'la scienza', maper un privato cittadino. Rnl Bio e l'U-niversità di Seul hanno firmato un con-tratto con una donna disabile che vivein California, accettando la richiesta diclonare il suo cane defunto. Il nuovocucciolo dovrebbe arrivare entro feb-braio 2009. La spesa prevista è diquasi 102 mila euro.

www.anmvioggi.it [email protected] - L’informazione Veterinaria On Line

ta, già prevista nella originaria for-mulazione, si aggiungeva: “ Il me-dico veterinario responsabile ed isuoi sostituti non possono svolge-re altresì incarichi di dipendenza ocollaborazione presso enti o strut-ture pubbliche, aziende farmaceu-tiche, grossisti o mangimifici”. Èquesto passaggio che il Ministerodella Salute potrebbe riformulare avantaggio di una maggiore chia-rezza, specie sul termine “collabo-razione”, per definire meglio le in-

compatibilità . Unaproposta di riscrittu-ra, condivisa daANMVI, è già stata e-laborata nello scorsoautunno dalla FNOVIed inviata alla Direzio-ne Generale del Far-maco Veterinario.L’ANMVI auspica daparte del Ministero “la

più ampia consultazione con le rap-presentanze della Categoria” e rac-comanda che “il confronto sia sem-pre assicurato”: “riteniamo oppor-tuna una formulazione più chiara”-ha scritto il Presidente dell’ANMVIalla Direttrice Generale GaetanaFerri, che pur scongiurando equi-voci interpretativi, salvaguardi tutta-via il principio di fondo che ispira lanorma e che riteniamo debba rima-nere inalterato”.

OGNI TANTO, E PURTROPPO ABBIAMO L'IMPRESSIONE CHE UL-TIMAMENTE QUESTO ACCADA CON MAGGIORE FREQUENZA,siamo costretti a leggere notizie riferite a comportamenti illeciti tenuti da no-stri colleghi. Nessuno vuole porsi come accusatore o giudice, ma non pos-siamo neppure dimenticare che queste notizie, diffuse dai media, creano undanno enorme a tutta la categoria e vanificano gli sforzi che continuiamo afare per mgliorare l'immagine pubblica del Medico Veterinario. Diciamo subi-to che situazioni simili le abbiamo in tutte le categorie professionali, noi però,forse perché viviamo già una condizione particolarmente difficile, ne risentia-mo maggiormente. Comportamenti illeciti vengono rilevati sia nella veterina-ria privata che in quella pubblica, ma è in quest'ultimo settore dove risultanoessere particolarmente gravi ed inaccettabili, perché il ruolo di questi colle-ghi, dirigenti del SSN, è principalmente di controllo e sulla loro serietà ed im-pegno si basa tutto il sistema della sicurezza alimentare del nostro paese. Ilcontratto di lavoro per il settore pubblico prevede che il dipendente disone-sto non possa essere licenziato sino alla conclusione del processo e, nelfrattempo, anche se preso con le mani nel sacco, possa essere soltanto so-speso, al massimo per 5 anni, con lo stipendio al 50%, e poi reintegrato; vi-sti i tempi della giustizia in Italia torna normalmente al lavoro prima della finedel processo. Sembra che i sindacati siano disposti a discutere sull'allunga-mento del tempo di sospensione sino alla sentenza del tribunale. Certamen-te poco per risolvere il problema della corruzione nel settore pubblico, maalmeno un primo passo avanti.

REATO E LICENZIAMENTO: SAREBBE ORA!

La Stagionedella PrevenzioneOltre 2500 ambulatori aprono le porte ai proprietari per due mesi di prevenzionee di educazione al benessere di cani e gatti

A PAGINA 3

PIANO DI EMERGENZAPER ALIMENTI

E MANGIMI

A PAGINA 6 A PAGINA 8 A PAGINA 9 A PAGINA 16 A PAGINA 19

CONOSCERE LA CARTELLAESATTORIALE

LA TOSCANA DICE NO

ALLA CARNE DI CLONE

IL TRASPORTOPRIVATO

DI CAVALLI

SANITÀ:IL PROGRAMMA

DELLACOMMISSIONE UE

DA MARZO AD APRILE

BREVI A PROPOSITO DELL’ARTICOLO 81

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

L’articolo 81 del Codice delFarmaco Veterinario, già mo-dificato dal Decreto 143/2007, potrebbe essere nuo-vamente corretto. Stiamo par-lando delle modalità di tenuta del-le scorte negli impianti di alleva-mento e custodia di animali desti-nati alla produzione di alimenti.Nella sua prima formulazione, ilcomma 1 di questo articolo indica-va come responsabili della custo-dia e dell’utilizzazione e della tenu-ta di un apposito re-gistro di carico escarico “uno o piùmedici veterinari”, icui nominativi “devo-no essere indicatinella domanda di au-torizzazione alla qua-le deve essere alle-gata dichiarazionescritta di accettazio-ne da parte degli stessi con l'indi-cazione delle ulteriori strutturepresso le quali risultano eventual-mente responsabili delle stessemansioni”. Successivamente, conil decreto correttivo 143/2007 “unmedico veterinario è responsabile”e “lo stesso potrà individuare unoo più medici veterinari autorizzatiad operare in sua vece pressol'impianto di allevamento e custo-dia”. Oltre alla dichiarazione scrit-

laPROFESSIONE VETERINARIA

).,

www.anmvi.it/vetjob/

VET-JOBIl mercato italiano

del lavoro veterinario

).,

www.anmvi.it/vetexchange/

VET-EXCHANGEIl mercato italiano delle

attrezzature professionaliveterinarie

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ANMVI e Hill’s Pet Nutri-tion hanno presentatoLa Stagione della Pre-venzione ai giornalisti ealle autorità. La Confe-renza stampa per il lan-

cio dell’edizione 2008 si è svolta a Milano il 12febbraio. Numerose le testimonianze di apprez-zamento verso l’iniziativa, giunta alla sua terza e-dizione per sensibilizzare i proprietari di cani egatti ad una maggiore prevenzione veterinaria.Dall’oncologo Umberto Veronesi alle autorità po-litiche e parlamentari, passando per le maggioriassociazioni protezionistiche, la Stagione dellaPrevenzione è ormai considerata una iniziativa diciviltà per una Società che si dica davvero atten-ta al benessere dell’animale da compagnia. Fra i parlamentari intervenuti alla conferenzastampa, il sen. Antonio Tomassini (v. pag 4),Presidente della Commissione d’Inchiesta sulSSN, e il collega On. Gianni Mancuso, che haillustrato la sua proposta di legge per l’istituzio-ne della medicina veterinaria di base nel nostroPaese. La pdl si lega alle finalità di prevenzionedella campagna di ANMVI e Hill’s e coniuga leesigenze di lotta al randagismo e di sanità pub-blica con quelle di chi auspica una sempre piùdiffusa convivenza con un animale da compa-gnia di proprietà. Per le autorità cittadine è in-tervenuto Gianluca Comazzi, Garante per latutela degli animali del Comune di Milano. An-che quest’anno la Conferenza stampa è statacondotta dal presentatore televisivo MicheleMirabella, insieme ad un altro volto noto dellatv, la conduttrice Paola Saluzzi.

2549: ADESIONI RECORDQuest’anno le adesioni dei medici veterinarihanno raggiunto la cifra record di 2.150, ancorprima della scadenza del 31 gennaio, tanto dafar decidere agli organizzatori di prorogare iltermine al 10 febbraio e consentire ai molti Col-leghi interessati di perfezionare la propria do-manda di partecipazione. I Colleghi che dal 1marzo al 30 aprile 2008 potranno effettuare u-na visita gratuita ai proprietari sono aumentatirispetto alla precedente edizione del 20% (han-no aderito 2.549 veterinari), “e questo ci famolto piacere - ha dichiarato la Presidente del-la Società Culturale Italiana Veterinari per Ani-mali da Compagnia (SCIVAC) Dea Bonello -perché è evidente che i nostri associati hannorecepito il significato dell’iniziativa nei suoi a-spetti di prevenzione veterinaria e nei suoi ri-svolti sociali”. L’edizione 2008 ha tutti i presup-posti perché anche da parte dei proprietari cisia una partecipazione da record. Al pubblicoche entrerà negli “ambulatori della prevenzio-ne” sarà consegnata “Dal naso alla coda”, laguida pratica alla salute del pet.

IL NUMERO VERDEIl numero verde 800 189 612 inizierà a riceverele chiamate del pubblico a partire dal 1 marzo,quando i proprietari potranno scegliere la strut-tura veterinaria più vicina territorialmente perprenotare la visita di controllo gratuita. Lo stes-so numero è a disposizione dei medici veteri-nari aderenti alla Stagione che richiedono assi-stenza e informazioni. Nel frattempo una vastacampagna promozionale, pianificata con ilsupporto di Hill’s Pet Nutrition, inviterà i lettori

di quotidiani e magazine a non lasciarsi sfuggi-re questa opportunità. Anche quest’anno laStagione della Prevenzione ha il patrocinio del-la FNOVI e del Ministero della Salute. Nellapassata edizione sono giunte al numero verde10.000 telefonate e sono state effettuate oltre8.000 visite. Il 75% dei medici che hanno par-tecipato hanno effettuato almeno una visita. Lospirito della Campagna di prevenzione è statocolto pienamente: il 48,8% degli animali chehanno usufruito della visita gratuita erano inbuona salute, a 2.000 di questi animali è statadiagnosticata una patologia, oltre 1.000 hannoiniziato un trattamento che renderà la loro vitamigliore e più lunga.

UN IMPEGNO “NATURALE”

Per Riccardo Ricci (nella foto con PaolaBadiale), amministratore delegato Hill’s PetNutrition, “la ricerca condotta da Hill’s sulrapporto degli italiani con la prevenzione ani-male, dimostra che la nutrizione è ritenuta,anche per gli animali, elemento imprescindi-bile per la salvaguardia della salute. Per que-sto motivo, Hill’s, come azienda leader nellanutrizione per cani e gatti e partner della co-munità veterinaria, ha trovato naturale impe-gnarsi nell’ideazione e organizzazione dellaStagione della Prevenzione. Un’attività fon-damentale per il raggiungimento della nostramissione: contribuire a rendere più lunga ericca la speciale relazione tra l’uomo e il suoanimale domestico”.

IL PLAUSO DEGLI ANIMALISTILa Stagione della Prevenzione è una positiva i-niziativa non solo d’immagine - ha dichiarato ilPresidente della LAV Gianluca Felicetti- per-ché grazie all’elevazione della concezione del-l’animale nella società, il medico veterinario puòe deve essere sempre più una professione chepone al centro della sua attività la tutela delsoggetto-paziente. Ci stiamo battendo assie-me affinchè l’IVA su prestazioni veterinarie e ci-bo per animali non sia tale da equiparare l’ani-male a un bene di lusso così come condividia-mo la necessità di garantire livelli di assistenzaveterinaria che cerchino di superare dei realiproblemi economici. Per Laura Rossi Presi-dente Nazionale, Lega Nazionale per la Difesadel Cane “il medico veterinario ha un ruolo difondamentale importanza. Attraverso la visitagratuita si può sensibilizzare, educare e infor-mare tutti i proprietari d’animali: sensibilizzare auna giusta cultura della prevenzione e della sa-lute animale. Carla Rocchi, Presidente Nazio-nale Enpa, considera la Stagione della preven-zione “importantissima per due ragioni: perché,innanzitutto, punta a tutelare e preservare la sa-

lute dei nostri amati animali da compagnia. Maanche perché - ed è la seconda ragione - per-ché “fa cultura”. “Ai veterinari e alla loro asso-ciazione - ha detto - va il nostro convinto ringra-ziamento”.

UNA STAGIONE CHE DURIUN ANNO

“La Stagione della Prevenzione non dovrebbelimitarsi a due mesi ma dovrebbe durare tutto

l’anno”- ha dichiarato Dea Bonello- potrebbesembrare una battuta la mia, ma la verità è chegli sforzi per sensibilizzare i proprietari verso lasalute ed il benessere dei loro animali, andreb-bero fatti di continuo, perché in Italia i proprie-tari di animali da compagnia avvertono ancoratroppo poco l’esigenza di una medicina pre-ventiva e tendono a rivolgersi al veterinario insituazioni patologiche o di emergenza. Spessoè troppo tardi”. ■

La Stagione della PrevenzioneUn coro di consensi inaugura la campagna ANMVI-Hill’s Pet Nutrition.Per veterinari e proprietari è ormai un appuntamento tradizionale. Che fa cultura

“Il medico veterinario è un consulenteprezioso per gettare le ba-si di un rapporto duraturocon l’animale - dichiara ilPresidente dell’ANMVICarlo Scotti - da quandoentra in famiglia - acqui-stato o adottato - fino aquando diventa anziano.Lungo tutta l’esistenzadell’animale è fondamen-tale l’osservazione delproprietario e lo scambiodi informazioni con il me-dico veterinario di fiducia. Le premure el’affetto non sempre aiutano ad interpre-

UNA GRANDE OCCASIONE DI VISIBILITÀ

tare i segnali di un disagio o di un males-sere che va trattato pertempo: ci vuole un medicoveterinario che aiuti il pro-prietario a riconoscere ilmomento in cui l’animalenecessita di trattamentimedici. Questo è il mes-saggio che vogliamo tra-smettere con la Stagionedella Prevenzione, unagrande opportunità di visi-bilità della nostra profes-sione che dobbiamo al-

l’impegno e agli sforzi organizzativi diHill’s Pet Nutrition”.

laPROFESSIONE VETERINARIA 7 | 2008 Terza edizione 2008 Anmvi Informa 3

“La prevenzione non è un compito inpiù, ma uno dei mezzi culturali e affetti-vi determinanti per il mantenimento del-la salute. La prevenzione allora non è unpretesto, è uno strumento per metterein evidenza una serie di bisogni e far sìche siano valorizzati darisposte capaci di dare unsenso culturale e un si-gnificato a questa azione.Con la Stagione della Pre-venzione Hill’s Pet Nutri-tion e i medici veterinari i-taliani promuovono insie-me alla propria attività,produttiva e professiona-le, questi valori. L’iniziati-va è coerente con l’art. 1del codice deontologicodei medici veterinari”.Gaetano Penocchio, Presidente FNOVI,ha così motivato in conferenza stampail significato del patrocinio della Fede-razione. “Prevenire - ha aggiunto - nonè altro che promuovere l’educazione al-la salute, amare la vita, se stessi, i no-

COERENZA DEONTOLOGICA

stri animali. Proprio a loro è destinata laStagione della Prevenzione, tenendo inconsiderazione senza scomodare prin-cipi etico filosofici che gli animali occu-pano spazi culturali e sociali e sono por-tatori di diritti, il più elementare dei qua-

li è il diritto alla salute edal benessere. Proprio ri-volta agli animali, esserisenzienti, in grado di per-cezioni coscienti di gioiae dolore è nata o sta na-scendo in tutti i Paesi unalegislazione per la loro tu-tela. Questo - ha conclu-so il Presidente della F-NOVI-è anche il fulcrodella nuova politica co-munitaria in materia disalute degli animali adot-

tata dalla Commissione europea. Lastrategia, che copre il periodo 2007-2013, pone un forte accento su misuredi precauzione, sorveglianza delle ma-lattie, controlli e ricerca, rispetto dell’a-nimale e tutela del suo benessere”.

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di ANTONIO TOMASSINIPresidente della Commissione Parlamentare

di inchiesta sull’efficienza e l’efficacia delServizio Sanitario Nazionale

Vedo come ruolo fonda-mentale della professio-ne veterinaria anchequello di educare ed in-dirizzare l’interesse cre-scente verso gli animali

e ritengo che le iniziative volte a tale scoporappresentino eventi culturali che bisogna va-lorizzare. Perché ciò si realizzi è necessarioche si creino delle possibilità affinché a fiancodel tradizionale servizio pubblico di controlloe prevenzione sanitario veterinario, si garanti-sca un sistema veterinario convenzionato cheda un lato aiuti a veicolare la maturità sponta-nea che si va diffondendo nella società civilema che consenta anche lo sviluppo di lineeguida, di cure e di cure accettabili e accessi-bili, improntate a modernità e qualità. Il siste-ma deve meglio identificare e tutelare gli ani-mali di affezione e contemporaneamente ga-rantire sia la continuità di aggiornamento deiprofessionisti, sia creare un senso di respon-sabilità che attraverso l’educazione sanitariaporti ad eliminare del tutto i maltrattamenti i-nutili e le violenze ingiustificate che spessovengono compiute nei confronti degli animali,perché anche questi si configurano come attidi disprezzo della dignità della vita. Quindi,con molto piacere, partecipo alla terza edizio-ne della “Stagione della prevenzione” perchéguardo con interesse i medici veterinari, checonsidero colleghi, che sanno rendersi prota-gonisti, in particolare come educatori, pro-muovendo la prevenzione come momentofondamentale della salute dei nostri amici ani-mali. ■

Il veterinario,la loro salute

“Formulo a tutti i professionisti coinvolti imigliori auguri di buon lavoro e di una si-gnificativa riuscita della campagna, cheindividua la figura del Medico Veterinariocome il più autorevole riferimento per ilconcreto benessere animale ed in parti-colare di quello di cani e gatti”. Questo ilcomunicato augurale di Gian Paolo Patta,Sottosegretario di Stato alla Salute, cheha focalizzato il messaggio sul ruolo delmedico veterinario.

Anche Maria Chiara Acciarini, Sottosegre-tario di Stato alle Politiche per la famigliaha inviato un messaggio di apprezzamen-to per la Stagione della Prevenzione: “lapresenza degli esseri viventi non umani -ha scritto in una nota inviata al Presidentedell’ANMVI - rappresenta un grande arric-chimento per la vita sociale. Sono semprepiù numerose le persone che convivonocon un animale. Persone e animali che vi-vono nelle città, nei quartieri, nei condo-mini e la cui presenza richiede attenzione,cura, capacità di trovare soluzioni comu-ni. L’iniziativa di Anmvi si colloca appuntoin questa prospettiva e individua una so-luzione comune ai problemi di cura neiconfronti della salute degli animali checondividono la vita delle famiglie”.

La cultura della salute animale è al cen-tro anche del messaggio di Umberto Ve-ronesi, Direttore dell’Istituto Europeo diOncologia: “desidero affiancarmi al vo-stro impegno di sensibilizzazione versola prevenzione come primo passo per ladifesa della salute, non solo dell’uomo,ma anche degli animali. Sono uno stre-nuo difensore dei diritti degli animali e miauguro che il progetto possa aiutare adabbandonare una visione antropocentri-ca a favore di una migliore integrazionee cooperazione fra l’uomo e il mondo a-nimale”.

Veterinaria convenzionata a fianco del servizio pubblico

L ivelli Essenziali di Assistenza (LEA),indicati e raggiunti gratuitamenteper la salute di cani e gatti, attra-

verso convenzionamento con struttureveterinarie private. Lo propone AntonioTomassini (FI), presidente della Commis-sione parlamentare sull’efficienza e l’ef-ficacia del Sistema Sanitario Nazionale,intervenuto alla presentazione della ‘Sta-gione della Prevenzione 2008’. L’on To-massini fa riferimento ad alcune azionimediche di base susseguenti a eventi disanità pubblica, come quelli relativi aprocreazione, vaccinazioni, tutele damaltrattamenti, randagismo, morsicatu-re. “Sono azioni mediche - ha detto - chedevono essere considerate Livelli Essen-ziali di Assistenza, che come tali devono

DALLA PREVENZIONE AI LEAVET

essere erogati gratuitamente, ma chenon possono essere demandate ai vete-rinari pubblici che hanno già il loro lavo-ro, e per questo potrebbero essere og-getto di convenzione con le strutture ve-terinarie private”. Secondo Tomassini,questo porterebbe anche a un controllodi qualità delle cure veterinarie e, in se-conda battuta, farebbe da calmiere, ingenerale, sulle tariffe dei veterinari. Lastrada della convenzione con le 6.500strutture veterinarie private (tra ambula-tori, cliniche, ospedali) è stata sostenutaanche dall’ on. Gianni Mancuso (An),membro dell’intergruppo parlamentare‘amici degli animali’, che nella legislaturaappena conclusa ha presentato un pro-getto di legge in materia. (ANSA)

laPROFESSIONE VETERINARIA 7 | 20084 Anmvi Informa La Stagione della Prevenzione

di GIANNI MANCUSOParlamentare della XII Commissione

Affari Sociali

La generale spinta culturaleverso una maggiore sensibi-lità nei confronti dell’animale

d’affezione ne ha incrementato la pre-senza nella società italiana e ha innal-zato il significato della sua relazione-in-terazione con l’uomo a tutti i livelli so-ciali. L’accresciuta considerazione giu-ridica dell’animale nel nostro ordina-mento e gli orientamenti della giurispru-denza sono tesi a consolidare il ricono-scimento dell’animale come soggetto porta-tore di diritti e del rapporto uomo-animalequale componente affettivamente rilevantenella vita dei cittadini-proprietari. L’animale èoggetto di tutela giuridica sia nel caso in cuisia randagio o vagante, sia nel caso in cui siaun animale «familiare», ovvero di proprietà.Ciò è particolarmente rilevante nel caso deglianimali tradizionalmente d’affezione, il cane eil gatto, che risultano essere i più diffusi nellanostra società e quelli ai quali l’uomo si rivol-ge prioritariamente per l’instaurazione di unrapporto privilegiato e di reciproco beneficio.Occorre incentivare la detenzione legale e re-sponsabile dei cani e dei gatti di proprietà

promuovendo il rispetto degli obblighi di leg-ge, quali l’identificazione dell’animale, ancorain larga parte disattesi, e agevolando le fascedi proprietari economicamente più deboli. Lamedicina veterinaria di base contemplata nel-la mia proposta di legge (Disposizioni per l’e-rogazione di prestazioni di medicina veterina-ria in regime di convenzione e agevolazioni tri-butarie in favore dei proprietari di animali d’af-fezione) si rivolge alla popolazione animaletradizionalmente convivente con l’uomo: il 41per cento delle famiglie italiane ospita un ca-ne o un gatto. Si stima che i cani siano 7 mi-lioni e i gatti 7,5 milioni. Non si tratta di unprogetto di «mutua degli animali», poiché non

si tratta di disperdere le scarse risorsefinanziarie pubbliche per aprire presidio ambulatori pubblici né di far entrarenelle strutture del Servizio sanitario na-zionale il «paziente animale». Il ricorsoalle strutture veterinarie private capillar-mente presenti sul territorio realizza u-na rete di strutture private, autorizzate -quindi in regola con i requisiti minimistrutturali e in moltissimi casi attrezzateper prestazioni di alta qualità - da orga-nizzare secondo un piano di coordina-mento con le autorità e con i soggetticompetenti. Non rientra nelle finalità delpubblico l’erogazione di prestazioni ve-

terinarie su animali di proprietà e senza dub-bio comporta difficoltà organizzative e di ge-stione. Le pubbliche amministrazioni (regioni,province, comuni) potrebbero invece avvaler-si di una rete di strutture veterinarie private diriferimento, individuata sul territorio con lacollaborazione degli ordini veterinari provin-ciali e delle autorità competenti al rilascio del-l’autorizzazione. Il primo strumento di finan-ziamento è quindi da individuare, in via diprincipio, in un virtuoso impiego di risorse fi-nanziarie pubbliche, evitando investimenti i-nutili e favorendo quelli che garantiscono unritorno in termini di risparmio della spesa pub-blica.

Tutela giuridica, tutela sanitaria

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Il Ministero della salute, in attuazio-ne di specifiche disposizioni comu-nitarie, ha predisposto una propo-sta di intesa per l’attuazione delPiano di emergenza per la sicurez-za degli alimenti e dei mangimi che

la Conferenza Stato-Regioni ha approvatonella seduta del 24 gennaio scorso. Il Piano discende dal Regolamento CE882/2004 che prescrive l’obbligo per gli Statimembri di elaborare “Piani operativi di emer-genza volti a stabilire le misure da attuarsi al-lorché risulti che mangimi o alimenti presenti-no un serio rischio per gli esseri umani o gli a-nimali, direttamente o tramite l’ambiente”.

FATTORI CRITICISi tratta di rafforzare la sicurezza nei confrontidi situazioni che comportano rischi diretti o in-diretti per la salute umana, derivanti da alimen-ti e mangimi, che verosimilmente le disposizio-ni in vigore non sono in grado di prevenire, eli-minare o ridurre ad un livello accettabile o chenon possono essere gestiti con la sola appli-cazione degli articolo 53 e 54 del Reg.178/2002/CE. I fattori critici sono individuati in:a) situazioni implicanti seri rischi, diretti o indi-retti, per la salute umana e/o percepiti cometali; b) diffusione o possibile diffusione del ri-schio attraverso una parte considerevole dellacatena alimentare; c) potenziale ampiezza delrischio per più Stati membri o Paesi terzi.

UNITÀ DI CRISIIl Ministero della Salute, le Regioni, le provin-cie e gli enti territoriali si avvalgono di unitàappositamente istituite: di livello nazionale, dilivello regionale e provinciale e di livello perife-rico-locale.L’ Unità nazionale è composta, salvo la de-signazione di sostituti, dal Direttore della si-curezza degli alimenti e della nutrizione, dalDirettore del Segretariato per la valutazionedel rischio della catena alimentare, dal Diret-tore generale della sanità animale e del farma-co veterinario, un esperto in sicurezza alimen-tare designato dal ministero della salute, il Di-rettore dell’Ufficio VIII del Minsal ed altri diret-tori eventualmente coinvolti nell’emergenza,un rappresentante dell’ISS, uno o più direttoridegli IZS e dell’ARPA, un coordinatore di crisidesignato come previsto dalla Decisione del-la Commissione Europea 29/4/2004 e da unrappresentante dell’Unità di crisi regionale eprovinciale. L’unità di crisi nazionale può av-valersi anche della consulenza dei carabinieridella sanità, esperti, rappresentanti di ammi-nistrazioni pubbliche “ e qualsiasi sogetto,pubblico o privato, si ritenga utile consultare”.L’unità di crisi nazionale è ubicata presso unufficio dedicato della direzione della sicurezzadegli alimenti e della nutrizione. L’ Unità di crisi regionale - una per ogni re-gione ubicata presso l’Assessorato alla Sanità-è composta dal dirigente del settore veterina-rio regionale e dal dirigente regionale del setto-re igiene degli alimenti (sono i responsabili del-l’unità e assicurano il raccordo con l’unità dicrisi nazionale), dirigenti dei dipartimenti di pre-

venzione delle ASL, il direttore sanitario del-l’IZS, dell’ARPA e “qualsiasi soggetto, pubbli-co o privato, si ritenga utile consultare”. L’Unità di crisi delle provincie autonomedi Trento e Bolzano è composta da un re-sponsabile dell’unità stessa, il dirigente delservizio veterinario di Bolzano, il dirigente del-l’ufficio provinciale di igiene e salute pubblicadi Bolzano, il direttore dell’IZS, un rappresen-tante dell’Agenzia provinciale di protezioneambientale. L’ Unità di crisi locale è formata dal respon-sabile dell’unità stessa - che in caso di emer-genza assume la responsabilità e la gestionedelle risorse di tutte le aree funzionali del ser-vizio veterinario della ASL e del servizio di i-giene degli alimenti e della nutrizione- un diri-gente veterinario e un dirigente medico dei ri-spettivi settori che si occupano di igiene deglialimenti ed è ubicata presso la ASL compe-tente per territorio.

ATTIVAZIONE DEL PIANOIl Piano nazionale viene attivato in concordan-za con il piano dell’Unità di Crisi Comunitaria;è il coordinatore nazionale dell’Unità di crisiComunitaria ad informare l’Unità di crisi na-zionale, la quale diventa operativa nell’arco di24 ore. Il Piano nazionale può anche essereattivato sulla base di una segnalazione localeda parte della ASL che ravvisi una “situazionedi serio rischio”.

AGGIORNAMENTOE COMUNICAZIONE

L’ Unità di crisi nazionale e quella regionale edelle provincie autonome indirizzano le attivitàdi formazione e/o aggiornamento destinate amedici, veterinari ed alre figure che si occu-pano di sicurezza alimentare tenendo contodell’evoluzione della legislazione comunitariae nazionale e delle eventuali nuove acquisi-zioni scientifiche che possono avere impattosulla salute pubblica. I corsi riguardano l’epi-demiologia, la diagnosi e strategia di lotta alletossinfezioni e intossicazioni alimentari la ge-stione delle emergenze epidemiche, ambien-tali e terroristiche.Le attività di formazione e /o aggiornamentosi svolgono in collaborazione con gli IZS, leARPA, gli ordini professionali, le università e leassociazioni di categoria. L’Unità di crisi nazionale, nel rispetto di tra-sparenza richiamato dagli articoli 9 e 10 delReg 178/2002, assicura una corretta infor-mazione ai cittadini sui rischi e sulle attività incorso, in collaborazione con l’ufficio stampadel ministero della salute e gli uffici stampadelle Regioni e Provincie Autonome. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 7 | 20086 Attualità Intesa Stato-Regioni

Piano di emergenzaper la sicurezza dialimenti e mangimiSaranno istituite Unità di crisi - nazionale,regionale e locale - per attivare il Piano in caso diemergenza comunitaria o di segnalazioni locali

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La procedura di riscossione at-tivata con la cartella esatto-riale riguarda tutte le entratedello Stato e degli enti pubbli-ci, previdenziali e locali: laquota dell’Ordine, le tasse

automobilistiche, le imposte comunali sullapubblicità, le multe per infrazioni al codice dellastrada, ecc.La cartella è un “titolo esecutivo” che, in casodi mancato pagamento, dà la possibilità all’a-gente della riscossione di agire in modi che lalegge ha via via reso più potenti ed incisivi, e dirifarsi sui beni del debitore con provvedimenticome il fermo amministrativo, l’ipoteca della ca-sa od addirittura il pignoramento della stessacon successiva vendita coatta. È dunque beneessere consapevoli della forza del documentoche ci è giunto.

COS’ÈLa cartella esattoriale è un documento emessoda un “concessionario” (agente della riscossio-ne) per la riscossione coattiva di un tributo (tas-sa, imposta, sanzione, contributo, etc. etc.) i-scritto a ruolo. Il ruolo è l’elenco dei debitori edelle somme da questi dovute e periodicamen-te inviato all’agente della riscossione compe-tente per territorio affinché siano svolte tutte le

attività di riscossione coattiva. L’agente della ri-scossione - o “concessionario”- funge quindida “intermediario” tra l’ente creditore e il cittadi-no debitore, e la cartella esattoriale è il suo stru-mento operativo primario. La funzione di riscos-sione è stata attribuita all’Agenzia delle entratee all’Inps. L’attività è svolta attraverso la società“Equitalia spa”.

LA NOTIFICANotificare, giuridicamente parlando, significa“portare a conoscenza del cittadino/debitore lasua posizione debitoria” e l’obbligo di provve-dere al pagamento entro un termine (in questocaso di 60 giorni). La notifica viene certificatacon la cosiddetta relata di notifica, ovvero la di-chiarazione con cui il messo notificatore attestala data, l’ora e luogo di consegna dell’atto. Larelata di notifica è un atto pubblico che fa fedefino a querela di falso. Non è perciò opponibilené contestabile se non con una querela penale.

COME PAGARESe si accerta che le somme sono dovute il pa-gamento dev’essere effettuato entro 60 giornidalla notifica, oppure a rate nel caso che vi siaun accordo in tal senso. Normalmente il paga-mento è eseguibile presso gli sportelli dell’agen-te della riscossione, tramite pagamento del bol-

La cartella esattoriale? Meglio conoscerlaLa cartella è come una cambiale impagatao una sentenza definitiva. Se la conosci non la eviti ma puoi difenderti

lettino postale allegato o presso la propria ban-ca. La rateizzazione, richiedibile nei casi in cuiil debitore possa dimostrare di essere in tempo-ranea difficoltà finanziaria, deve essere esplicita-mente richiesta all’ente impositore, che la con-cederà valutando liberamente il caso. Non vi è,a tal proposito, alcun obbligo di legge.

MANCATO PAGAMENTO:COSA SUCCEDE?

Se non si paga la cartella entro 60 giorni dallasua notifica l’agente della riscossione può met-tere in atto le procedure esecutive che ritienepiù opportune al fine di riscuotere il dovuto. Siva dal fermo amministrativo dell’auto all’iscri-zione di ipoteca sulla casa, fino ad arrivare al-l’espropriazione forzata (pignoramento e vendi-ta coatta) dei ben immobili e mobili del debitoree dei suoi coobbligati. Possono essere pigno-rati anche i crediti presso terzi e le somme do-vute da terzi in ambito lavorativo (nella misuramassima di un quinto). Non vi sono particolari obblighi di preavviso,nemmeno se viene iscritta dopo un anno dallanotifica della cartella. Al debitore deve comun-que pervenire una comunicazione di avvenutaiscrizione indicante tutti i dettagli utili all’indivi-duazione del debito. Se il debitore ancora nonpaga si procede con l’espropriazione forzata.L’espropriazione forzata degli immobili (pigno-ramento e vendita coatta) può essere messa inatto solo per debiti complessivi superiori agli8.000 euro. In caso di mancato pagamentodella cartella scattano anche ulteriori addebiti

(in parte specificati sulla cartella stessa) calco-lati sul dovuto, ovvero compensi di riscossioneaggiuntivi, interessi di mora calcolati giorno pergiorno dalla data di notifica della cartella e ov-viamente le spese inerenti le procedure di ri-scossione coattiva.

CARTELLE “PAZZE”: AUTOTUTELAIn tutti i casi in cui sulla cartella vi è un errore pa-lese, come l’errore di persona, l’evidente errorelogico o di calcolo, doppia imposizione, tributogià pagato, mancata considerazione di diritti ariduzioni, etc., è consigliabile tentare di farsi an-nullare o correggere la cartella (a seconda deicasi) rivolgendosi in modo “amichevole” diret-tamente all’ente creditore, senza procedere -al-meno in prima fase- con la procedura di conte-stazione formale. Ciò tramite il cosiddetto istitu-to dell’AUTOTUTELA, una procedura stragiudi-ziale che viene messa in atto inviando all’entecreditore -per raccomandata a/r- una richiestain carta semplice contenente gli estremi dell’at-to e i motivi per i quali se ne chiede l’annulla-mento o la correzione, allegando la documen-tazione che dimostra l’errore. Attenzione, però.La procedura di autotutela non sospende au-tomaticamente il termine per fare il ricorso giu-diziale (presso il giudice di pace o la commis-sione provinciale tributaria, a seconda dei casi).È quindi consigliabile agire tempestivamente echiedere che tale sospensione venga conces-sa, ed in caso di risposta negativa stare moltoattenti a non far decorrere i giorni utili (30, 40 o60 a seconda dei casi). Dopo tale termine, in-fatti, il ricorso giudiziale non può essere più pre-sentato. Se si ottiene l’annullamento dopo averpagato, il rimborso viene liquidato dal conces-sionario per conto dell’ente creditore.

RICORSO FORMALE (GIUDIZIALE)Una prima considerazione sui ricorsi riguarda lemotivazioni utilizzabili. I termini di ricorso cam-biano infatti a seconda del tributo oggetto dellacartella: • in caso di imposte dirette, tasse varie, tributi

locali, etc, il termine di presentazione è di 60giorni e ci si deve rivolgere alla commissioneprovinciale tributaria (giudice tributario)

• in caso di contributi previdenziali, il termine èdi 40 giorni e ci si deve rivolgere al giudicedel lavoro.

• in caso di sanzioni amministrative (tipica-mente le multe al codice della strada) il ter-mine è di 30 giorni e ci si può rivolgere algiudice di pace della zona ove è avvenutal’infrazione.

• se la sanzione è relativa a materie particolari(tutela del lavoro, di igiene sui luoghi di lavo-ro e di prevenzione degli infortuni sul lavoro,di previdenza e assistenza obbligatoria, ur-banistica ed edilizia, di igiene degli alimenti edelle bevande, di società e di intermediari fi-nanziari, etc,) oppure supera i 15.493,71 eu-ro, ci si deve invece rivolgere al tribunale or-dinario.

A CHI CHIEDERE INFORMAZIONILe informazioni relative alla cartella possono es-sere richieste direttamente al concessionario e-mittente. Per quanto riguarda invece il tributo insè - pur se in taluni casi il concessionario po-trebbe rivelarsi utile, l’organo a cui rivolgersi èl’ente impositore (il comune, l’agenzia delle en-trate, etc.). Non va dimenticato infatti che il con-cessionario è un intermediario che si occupa e-sclusivamente della riscossione.

Per approfondimentihttp://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedaprati-ca/sche_mostra.php?Scheda=210370, a cura di Rita Sabelli

laPROFESSIONE VETERINARIA 7 | 20088 Fisco Norme e tributi

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L’11 febbraio scorso la Dire-zione Generale di Sanità A-nimale e del Farmaco Vete-rinario ha inviato a tutti i de-stinatari del settore una no-ta di riscontro ad alcune ri-

chieste della FISE sul trasporto di cavallisportivi senza finalità economica. La circo-stanza, infatti, non rientra pienamente nelcampo di applicazione del Reg. 1/2005 e per-tanto la Federazione Italiana Sport Equestri a-veva sollecitato alcuni chiarimenti.

ATTIVITÀ ECONOMICALa Federazione Italiana Sport Equestri avevarappresentato al Ministero della Salute alcuneesigenze legate alla tutela del cavallo traspor-tato per finalità sportive ed in conto proprio edunque non pienamente rientranti nelle di-sposizioni comunitarie. A questo riguardo laDirezione ministeriale ha annunciato un prov-vedimento a cura del Ministero della Saluteda adottarsi in accordo con la ConferenzaStato Regioni per individuare “adeguate solu-zioni” a questi casi di trasporto. Il Regolamento 1/2005 sulla protezione deglianimali durante il trasporto non trova infatti lasua applicazione al trasporto “che non sia inrelazione con un’attività economica”. Tuttaviaè lo stesso regolamento a dare una definizio-ne di “attività economica” che si presta ad uninterpretazione “piuttosto ampia, tanto che ri-sulta difficile individuare l’applicazione di taleaspetto nelle diverse circostanze pratiche chesi potrebbero verificare nel trasporto di equidiper finalità sportive”. Lo riconosce la Direzio-ne Generale della Sanità Animale e del Far-maco Veterinario che l’11 febbraio ha tra-smesso una circolare di chiarimenti a tutti idestinatari di settore, nella quale si legge: “siritiene che il trasporto in conto proprio di e-quidi con veicolo di proprietà del proprio ani-male, ove privo di connotazione commercia-le, quale ad esempio il trasferimento di cavallitra maneggi, il trasporto del proprio animaleper una gara, le movimentazioni per attivitàculturali, ludiche, sportive ecc. non rientri nel-l’ambito di applicazione del Regolamento inoggetto”. Questo orientamento è condivisodalle autorità sanitarie regionali “con le quali èstato elaborato un documento esplicativo invia di formalizzazione presso la ConferenzaStato Regioni e Provincie Autonome”.

BENESSERE ANIMALELa circolare ministeriale, firmata da GaetanaFerri, ricorda però che l’obiettivo del legislato-re comunitario rimane la protezione degli ani-mali trasportati e che pertanto le disposizionipreviste dal Regolamento devono essere op-portunamente conosciute anche dai privati.Pertanto, il Ministero “ravvisa l’opportunità chela FISE continui a svolgere per i propri iscrittiun’attività di formazione in materia di benes-sere degli equidi durante il trasporto.” ■

na errata interpretazione del verbo “eliminare”riferito ai capi interessati dalla malattia. Sia leautorità veterinarie che quelle comunali attri-buivano al termine il significato di “eliminazionefisica” e non quello corretto di “allontanamento- separazione”. I fatti risalgono al luglio del2007 a seguito di una segnalazione dell’alleva-tore agli autori della trasmissione. La mandriaera “segregata” in attesa che i servizi veterinaridisponessero le analisi che avrebbero potutosbloccare la situazione. Al centro del problemai capi infetti dei quali si pretendeva l’abbatti-

laPROFESSIONE VETERINARIA 7 | 2008 Benessere degli equidi Attualità 9

Le IENE“salvano” 70cavalli70 cavalli sotto vincoloper parecchi mesi peruna “interpretazionesoggettiva della legge”sull’AIE.

Il Ministero della Salute ha contribuito achiarire e risolvere il caso di un alleva-tore di Macerata i cui 70 cavalli sono

stati inutilmente lasciati sotto sequestro permolti mesi. La vicenda è stata trattata nel cor-so della puntata delle Iene di venerdì 8 feb-braio. Al centro della storia due casi di AIE e u-

Èstato pubblicato in Gazzetta Uf-ficiale n. 36 del 12-2.2008 il De-creto 29 novembre 2007 del Mi-

nistero della Salute, Approvazione delPiano di sorveglianza nazionale per laencefalomielite di tipo West Nile (WestNile Disease). L’esecuzione del Piano è resaobbligatoria su tutto il territorionazionale per prevenire e con-trastare i casi della malattia adeziologia virale che colpisce gliequidi. Il provvedimento è statoadottato tenuto conto dell’esi-stenza sul territorio nazionale di areegeografiche con caratteristiche ecologi-che tali da permettere la propagazionedel virus West Nile e considerato che pre-cedenti indagini hanno messo in eviden-

UN PIANO PER LA WEST NILE DISEASE

za in alcune regioni sieroconversioni ne-gli animali sottoposti a campionamento. Alla malattia viene attribuita crescenteimportanza in ambito internazionale ed ilMinistero della Salute ha ritenuto neces-sario predisporre adeguati interventi che

permettano di individuare l’e-ventuale circolazione del virusnelle aree ritenute a rischio. IlPiano è stato predisposto sullabase delle indicazioni fornitedal Centro di Referenza nazio-nale per le malattie esotiche,attivato presso l’Istituto zoo-

profilattico sperimentale dell’Abruzzo edel Molise e dal Centro di referenza na-zionale per le malattie degli equidi, isti-tuito presso l’Istituto zooprofilattico spe-rimentale del Lazio e della Toscana.

Il trasporto privatodi cavalli non rientranel Reg. 1/2005“Adeguate soluzioni” per il trasportodel cavallo sportivo “in conto proprio”

mento, benché non previsto dalle norme mini-steriali. “Eliminare vuol dire isolare, allontanare; la nor-mativa parla di isolamento” - ha chiarito Gae-tana Ferri ai microfoni delle Iene. Ne segue u-no scontro piuttosto vivace con le autorità ve-terinarie del posto e con il Sindaco che si ap-pella al TAR. Ma perde perché il Tribunale dàragione all’allevatore. La puntata “Viviani: A-nemia Infettiva Equina - interpretazione sog-gettiva della legge” può essere visionata sumediaset.it ■

Convivenzadi equidisieropositivi

La Direzione Generale della SanitàAnimale e del Farmaco Veterinarioha trasmesso agli assessorati alla

sanità indicazioni sulla convivenza di equidisieropositivi. La nota premette che il piano di sorveglianzanazionale per l’anemia infettiva degli equidi(ordinanza 18 dicembre 2007 pubblicata nel-la G.U. n. 17 del 17 gennaio 2008), definiscele caratteristiche dei luoghi di confinamentodi equidi sieropositivi e ne permette la movi-

mentazione solo per motivi legati al benesse-re o alla macellazione (si veda la proceduraindicata nell’articolo 7, comma 2 e nell’alle-gato C). “Considerando le caratteristiche epidemiolo-giche della malattia - prosegue la Direzione -la presenza di più soggetti sieropositivi nellearee che soddisfino i requisiti stabiliti nell’al-legato C dell’ordinanza suddetta, ivi compre-si i paddock esterni, non implica un aumentodel rischio di diffusione dell’infezione”. Pertanto al fine del benessere animale, inconsiderazione delle caratteristiche etologi-che della specie, “è auspicabile che vengafavorita la convivenza di più soggetti di paristato sanitario, purché lo spazio disponibilesia sufficiente a consentire un’adeguata li-bertà di movimento e tale da non causare i-nutili sofferenze o lesioni”. ■

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di MARIA TERESA SEMERAROAvvocato, Bologna

Negli ultimi tempi assistia-mo sempre più frequen-temente alla predisposi-zione - da parte di eserci-zi commerciali di venditadi animali domestici - di

“condizioni generali di garanzia”, che il clienteè chiamato a sottoscrivere per accettazioneprima di effettuare l’acquisto, senza poter in-tervenire sul contenuto.In molti casi i predetti moduli riportano, oltre

alle indicazioni di tipo giuridico o commerciale,dati sanitari (quali, ad esempio, le vaccinazionigià praticate ai cuccioli in vendita), nonché ilnominativo di uno o più medici veterinari aiquali il cliente è invitato a rivolgersi in caso disopravvenuti problemi di salute del cuccioloacquistato. Alcuni dei predetti moduli indicano, infatti, unoo più medici veterinari “del negozio” presso ilquale viene effettuato l’acquisto; ad esempiopuò ravvisarsi una formula del seguente teno-re: “per eventuali problemi sanitari invitiamo ilcliente a rivolgersi al nostro veterinario,dott……”, con indicazione del numero di te-lefono e dell’indirizzo del professionista.Tale circostanza comporta il seguente quesito:può un negozio indicare un medico veterinario diriferimento al quale i clienti possano rivolgersi?Ritengo che formule come quella riferita nonpresentino di per sé profili di illegittimità per il

professionista né dal punto di vista deontologi-co né sotto ulteriori profili.Il veterinario infatti viene indicato come profes-sionista “esterno”, con indirizzo e numero di te-lefono propri e diversi rispetto a quelli del ne-gozio, e viene pertanto semplicemente “consi-gliato” agli acquirenti.In sintesi, con l’esercizio commerciale non vi èalcun rapporto che possa compromettere la“libertà intellettuale” del medico veterinario,quale indicata dall’art.42 comma 2° del NuovoCodice Deontologico in vigore dal 1° gennaio2007, rubricato “Cointeressenza”, in base alquale “Qualunque forma di cointeressenza,che condizioni la libertà intellettuale del Me-dico Veterinario, costituisce violazione del pre-sente Codice Deontologico”.Va però precisato che con l’espressione “coin-teressenza” ci si riferisce ad una situazione dicontiguità / afferenza (anche indiretta) del me-dico veterinario tale da indurlo a scelte profes-sionali non libere perché condizionate dal rag-giungimento di un interesse estraneo agli o-biettivi che, in scienza e coscienza, il medicoveterinario deve perseguire.Mi sento tuttavia di sconsigliare l’utilizzo di e-spressioni come “nostro”, riferite al veterinarioconsigliato dal negozio (“per eventuali problemisanitari invitiamo il cliente a rivolgersi al nostroveterinario, dott……”), in quanto idonee a su-scitare nei clienti l’idea di una comunanza di in-teressi tra esercizio commerciale e veterinariola quale, benché non rispondente nei fatti a ve-rità, potrebbe in astratto integrare la “cointeres-

senza” disciplinata dal Codice Deontologico.Va poi aggiunto che non si ravvisano, in formu-le come quella riportata, elementi di contrastocon altre norme, diverse da quelle deontologi-che: anche qualora si volesse ravvisare - nel-l’indicazione dei nominativi forniti dal negozio -una forma di pubblicità per il veterinario, nonsussisterebbero profili di illegittimità, tanto piùche i limiti sulla pubblicità in materia sanitaria(di cui alla L.175/1992) sono stati aboliti dal cd.decreto Bersani (D.L. 04.07.2006 N° 223,convertito con modifiche nella L. 04.08.2006N° 248).Passando ad esaminare invece il profilo stret-tamente giuridico delle predette “condizionigenerali”, allora va innazitutto premesso quan-to più di una volta affermato anche da questepagine, ovvero che l’animale, nel nostro ordi-namento giuridico, è considerato una “res”, u-na cosa, e dunque alla compravendita degli a-nimali si applica la disciplina dettata dalla leggeper la vendita di cose mobili.Ciò chiarito, va detto che, indipendentemente

dalle clausole specifiche, che possono diversi-ficarsi di volta in volta, generalmente le condi-zioni di cui ci stiamo occupando disciplinano lagaranzia per vizi della cosa venduta (artt.1490ss. c.c.), ed in particolare, i termini riconosciuti

al compratore per denunciare (ovvero per co-municare) al venditore i vizi non visibili al mo-mento dell’acquisto, e riscontrati sull’animalein un secondo momento, a consegna avvenu-ta. Consideriamo che, secondo il nostro codi-ce civile, la suddetta garanzia è regolata dalcodice civile soltanto quando non vi provveda-no né le leggi speciali né gli usi locali (i quali sitrovano nelle Raccolte degli Usi locali esistentipresso le Camere di Commercio di ciascunaprovincia), e che il più delle volte gli usi locali,che generalmente sono risalenti nel tempo, sioccupano della compravendita di animali dareddito.Secondo il codice civile, comunque:a) il compratore ha l’onere di comunicare alvenditore (il mio consiglio è di farlo con letteraraccomandata a/r) i vizi dell’animale entro ottogiorni dalla data della scoperta, salvo il diversotermine stabilito dalle parti o dalla legge(art.1495 comma I c.c.); b) in ogni caso, decorso un anno dalla conse-gna del bene, il compratore decade dal dirittodi chiedere in giudizio (ovvero davanti ad unGiudice) la risoluzione del contratto e il risarci-mento del danno (“L’azione si prescrive in ognicaso in un anno dalla consegna”, recital’art.1495 comma III c.c.).Alla luce di tali chiarimenti, possiamo dire chesono sicuramente legittime le clausole ove siastabilito un termine, per la denuncia dei vizi,diverso (maggiore o minore) da quello di ottogiorni. Non sono invece legittime le condizioniche, pur in presenza di vizio tempestivamen-te denunciato, impediscono al compratore diottenere la restituzione del corrispettivo ver-sato (vi sono negozi che espressamente pre-vedono soltanto la sostituzione del cuccioloaffetto da vizio con un cucciolo sano, esclu-dendo altrettanto espressamente la restitu-zione del denaro versato). Il compratore, inol-tre, può rifiutarsi di sottoscrivere le clausoleche limitano la garanzia ad alcune malattie (ingenere infettive), escludendo dalla garanziastessa altre patologie. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 7 | 200810 Legale Cointeressenza e responsabilità �

Può un negozio indicare un medico veterinario di riferimento?Considerazioni sulla validità ed efficaciadei contratti di compravenditapredisposti da alcuni negozi di animali

Danni provocatidall’animale in cura

La responsabilità per dannicagionati da animali è un ar-gomento che suscita il cre-scente interesse non solo dicoloro che - come i veterina-ri - si trovano ad operare

quotidianamente con gli animali, ma anche de-gli operatori del diritto.Nel caso in esame il medico veterinario si ac-

cingeva ad effettuare un esame radiografico suun cavallo (presso il domicilio del proprietario),quando l’animale, scalciando, ha colpito l’ap-parecchio radiologico, che è stato così dan-neggiato, rendendone necessaria la riparazio-ne.Precisiamo che il medico veterinario in questio-ne riferisce di avere preventivamente effettuatotutto quanto necessario per gestire il cavallo (acominciare dalla sedazione).In un caso come questo, il proprietario è te-

nuto a risarcire il danno provocato dal calciodel cavallo all’apparecchiatura medica?Come già esposto in precedenti pareri da me

resi sull’argomento, la responsabilità del pro-prietario per danni causati dall’animale è rego-lata dall’art.2052 c.c., in base al quale “Il pro-prietario di un animale o chi se ne serve per iltempo in cui l’ha in uso, è responsabile deidanni cagionati dall’animale, sia che fosse sot-to custodia sia che fosse smarrito o fuggito,

salvo che provi il caso fortuito”.In base a tale norma, la responsabilità del pro-prietario è una responsabilità cd. oggettiva, nelsenso che egli risponde dei danni provocatidall’animale soltanto perché ne è il proprieta-rio, a prescindere dalla propria partecipazioneall’evento produttivo di danno.La presunzione di responsabilità di cui al-l’art.2052 c.c. può essere vinta (e dunque ilproprietario dell’animale non risponderà deidanni) soltanto in due casi:a) se il proprietario riesce a provare che l’ani-male in quel momento era “in uso” (come reci-ta l’art.2052 c.c.) ad altra persona, purchéquesta ricavi un’utilità diretta dall’utilizza-zione dell’animale;b) se il proprietario riesce a provare che il fat-to si è verificato per “caso fortuito” (art.2052c.c.), intendendosi per caso fortuito il fattoreesterno caratterizzato da imprevedibilità, ine-vitabilità ed assoluta eccezionalità dell’evento(ad esempio, non è stato ravvisato il caso for-tuito nella fuga dal mattatoio di un grosso bo-vino previo abbattimento di un piccolo can-cello, avuto riguardo al naturale istinto di sal-vezza dell’animale in una circostanza simile,Cass. 13.05.1999, n. 4752, in Giust. civ.Mass. 1999, 1079).Il punto decisivo del nostro quesito è se il vete-rinario rientri tra le persone alle quali l’animale

è “in uso”, con conseguente esclusione dellaresponsabilità del proprietario: la giurispruden-za e la dottrina più recente non sono univocheal riguardo, ma consentono di affermare che ilveterinario non rientra tra i soggetti di cuial punto a).Infatti, benché non si rinvengono sentenze cheriguardino specificamente i medici veterinari,tuttavia si può fare riferimento, per analogia, aquei soggetti cui l’animale venga affidato perragioni di cura o di custodia e mantenimento.Secondo l’orientamento maggioritario di dot-trina e giurisprudenza, in questo tipo di sog-getti non si ravvisa il conseguimento di unutile economico diretto: i soggetti in que-stione, infatti, si limitano a prestare un servizioal proprietario dell’animale, ed il compenso ri-cevuto (l’onorario) è la controprestazione do-vuta dal cliente; di conseguenza la responsa-bilità per la condotta dell’animale perma-ne in capo al proprietario.È da evidenziare che le Compagnie di assi-curazione dei proprietari di animali seguonol’orientamento minoritario (e più risalente neltempo) in base al quale il dovere di vigilanzasull’animale, e con esso la responsabilità perdanni, si trasferiscono dal proprietario ad al-tro soggetto anche quando quest’ultimo,pur non avendo un potere di sfruttamentodell’animale, trae comunque dall’animale unutile, quale quello del compenso per l’attivitàsvolta.Si tratta, lo ripetiamo, di un indirizzo oggi su-perato dalle più recenti pronunce della giuri-sprudenza e dalla dottrina più recente, e per-tanto alle Assicurazioni che negano il risarci-mento del danno provocato dall’animale è

possibile opporre l’opposto orientamento, dafar valere, in mancanza di risarcimento sponta-neo, anche promuovendo apposito giudizio di-nanzi al Giudice competente (Giudice di paceper le cause di valore non superiore a e2.582,28, Tribunale per cause di valore supe-riore).Le mie considerazioni valgono a maggior ra-gione nel caso concreto, ove il medico veteri-nario, in ossequio al principio di autoresponsa-bilità professionale, ha posto diligentemente inessere tutte le cautele necessarie ad evitare ilverificarsi di eventi dannosi, riferendoci il medi-co veterinario di avere preventivamente effet-tuato la sedazione del cavallo e quanto neces-sario per gestire l’animale.Resta fermo il fatto che il danno verificatosi èsicuramente risarcibile ad opera della Compa-gnia di assicurazioni con la quale il veterinarioabbia sottoscritto una polizza professionale.È infatti pacifico che il calcio di un cavallo ap-partenga al novero dei rischi tipici della profes-sione veterinaria, naturalmente con la precisa-zione che se si è ottenuto il risarcimento da u-na delle due compagnie di assicurazioni (quel-la del proprietario o in alternativa quella profes-sionale) non si può ottenere il risarcimento an-che dall’altra.Generalmente le polizze professionali copronoanche il danno verificatosi per un errore com-messo dallo stesso professionista, ma è beneaccertarsi che la propria polizza professionalericomprenda anche tale copertura, e - al mo-mento della sottoscrizione - chiederla nel casoche essa manchi (sapendo tuttavia che po-trebbe verificarsi una maggiorazione del costodel premio). (Avv. M.T.S.) ■

Professione7_2008 19-02-2008 9:26 Pagina 10

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 6

in collaborazione con

AIVEMP ANMVI FSA SCIVAC SIVAR SIVAE SIVESIVAL

laPROFESSIONE VETERINARIA 7 | 2008 Eventi Veterinari 11

INCONTROLA GESTIONE EFFICACE DEL CLIENTE

Cremona, 16 Marzo 2008RELATOREElisabetta Cairo

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti9.00 Presentazione del tema e del rela-

tore9.30 La comunicazione efficace: ascolto,

empatia, assertività 11.00 Pausa11.30 La gestione della clientela: la rela-

zione d'aiuto, le abilità fondamentalinella conduzione del colloquio

13.00 Pausa 14.00 Esercitazioni: case work e role

playing15.30 Discussione in gruppo16.30 Valutazione dell'apprendimento e

chiusura dei lavori

SEDECremona - Via Trecchi 20

PARTECIPAZIONEL'incontro è gratuito ed aperto a tutti i me-

dici veterinari.Per motivi organizzativi, i veterinari che in-tendono presenziare all'incontro, devonocompilare ed inviare l'iscrizione on-line col-legandosi al sito http://www.anmvi.it/docu-menti/practice_management.htm o scari-care ed inviare la scheda tramite fax allo0372/457091 o per e-mail a: [email protected]. Tale comunicazione, vieneintesa come effettiva dichiarazione di par-tecipazione.

PER INFORMAZIONISegreteria ANMVI Milena MigliavaccaTel. 0372/403536 Fax 0372/457091 Email: [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

Gruppo di Practice ManagementA.N.M.V.I.

INCONTROORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA PEDIATRICA

Cremona, 1-2 Marzo 2008Domenica 2 Marzo

8.30 Trattamento delle fratture di Salter-Harris - B. Peirone

9.00 Trattamento delle fratture diafisarienegli animali in accrescimento - B.Peirone

9.30 Diagnosi e trattamento delle lesionidei legamenti crociati nei cani in ac-crescimento - A. Ferretti

10.00 Lussazioni e lesioni articolari trau-matiche negli animali in accresci-mento - F.M. Martini

10.30 Pausa11.00 Casi Clinici13.00 Discussione13.30 Termine

PARTECIPAZIONEL'incontro è gratuito per tutti i soci SIOVETin regola con l'iscrizione 2008. Non è neces-saria la pre-iscrizione. Presentarsi in sedecongressuale per la registrazione.Quote di partecipazione (verrà rilasciata u-na ricevuta fiscale per la quota versata):Soci SIOVET: gratuitoSoci SCIVAC: € 50,00Non Soci: € 100,00

SEDE: Cremona - Via Trecchi, 20

PER INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC (Elena Piccioni) Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

OBIETTIVIL'obiettivo formativo dell'incontro scientifico è quello diapprofondire quegli aspetti dell'ortopedia e della trauma-tologia che riguardano gli animali in accrescimento, conparticolare riguardo alle patologie scheletriche dell'ac-crescimento con predisposizione ereditaria e di razza, al-la traumatologia nei soggetti in crescita ed alle peculiarimetodiche di trattamento. L'obiettivo formativo compren-de anche l'introduzione di un argomento di practice ma-nagement nella pratica specialistica ortopedica.

PROGRAMMASabato 1 Marzo

8.30 Registrazione dei partecipanti9.15 Approccio orientato alla razza nella

diagnosi delle patologie scheletrichedell'accrescimento nel cane. - C.M.Mortellaro, M. Petazzoni, A. Vezzoni

10.15 Quando è attendibile la diagnosiprecoce della displasia dell'anca nelcane? - A.Vezzoni

10.45 Pausa11.15 È prevedibile lo sviluppo della displa-

sia del gomito nel cucciolo? - A.Vez-zoni

11.45 Patologie ossee dell'accrescimento,fisarie e non, diagnosi e trattamento- C.M. Mortellaro

12.45 Discussione13.00 Pausa pranzo14.30 Che c'è di nuovo nelle OCD? - F.M.

Martini15.00 Sindrome del cucciolo nuotatore - G.

Dravelli15.15 Practice management in ortopedia:

la refertazione - M. Petazzoni15.45 Casi Clinici16.15 Pausa16.45 Casi Clinici17.45 Discussione18.30 Interruzione

SIOVETSocietà Italiana di Ortopedia VeterinariaSocietà Specialistica di riferimento SCIVAC

INCONTROUTILIZZO ED INTERPRETAZIONE APPROPRIATA ED INAPPROPRIATA

DEGLI ESAMI DI LABORATORIO NELLA MEDICINA FELINA Cremona, 2 Marzo 2008

17.00 Discussione, valutazione dell'ap-prendimento, consegna degli atte-stati e chiusura dei lavori

PARTECIPAZIONEL'incontro è gratuito per tutti i soci SIMEFin regola con l'iscrizione 2008.Non è necessaria la pre-iscrizione.Presentarsi in sede congressuale per la re-gistrazione.Quote di partecipazione (verrà rilasciata u-na ricevuta fiscale per la quota versata):Soci SIMEF: gratuitoSoci SCIVAC: € 50,00Non Soci: € 100,00

SEDECremona - Via Trecchi, 20

PER INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC (Elena Piccioni) Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

OBIETTIVIDefinire il ruolo degli esami di laboratorio, ematochimicie sierologici, nella pratica clinica della medicina felina.I dati di laboratorio possono essere facilmente mal in-terpretati inducendo il clinico ad assumere decisioni er-rate sulla natura del processo patologico.Non dimentichiamoci che anche una corretta prognosinecessita di una corretta diagnosi.Gli errori nell'interpretazione dei dati di laboratorio sonorelativamente comuni e possono originare in molti mo-menti; dalla raccolta del campione all'invio in laborato-rio, errori nel tipo di campionamento, malinterpretazio-ne del risultato.Questo seminario vuole inoltre discutere, approfondiree aggiornare sull'uso degli esami sierologici per alcunemalattie infettive e sulla valutazione delle proteine in-fiammatorie di fase acuta, molto utili ma anche da inter-pretare correttamente.

PROGRAMMA9.00 Registrazione dei partecipanti9.30 Interpretazione degli esami emato-

biochimici - Walter Bertazzolo10.15 Endocrinologia - Walter Bertazzolo11.00 Pausa11.30 Utilizzo ed interpretazione degli e-

sami sierologici - Alessia Giordano12.15 Quadro proteico e proteine di fase

acuta: forme, funzione e analisi - Alessia Giordano

13.00 Pausa pranzo14.00 Presentazioni libere e casi clinici

SIMEFSocietà Italiana di Medicina FelinaSocietà Specialistica di riferimento SCIVAC

INCONTROENDOCRINOLOGIA NEGLI ANIMALI ESOTICI

Cremona, 1-2 Marzo 2008COORDINATORE SCIENTIFICOMassimo D’Acierno

OBIETTIVIL'incontro intende fornire ai partecipanti informazioniaggiornate sulle principali patologie endocrine degli a-nimali da compagnia non convenzionali, evidenziandoanalogie e differenze (nell'eziopatologia, nella diagnosie nella terapia) rispetto al cane, al gatto e agli animalidomestici "convenzionali". Con particolare attenzionesaranno approfonditi gli aspetti del metabolismo del glu-cosio, del calcio e del fosforo delle specie esotiche enon convenzionali.

PROGRAMMAPrimo giorno

8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-rifica presenze

9.00 Saluto ai partecipanti del Presiden-te, presentazione dei relatori ed ini-zio dei lavori

9.15 Dismetabolismo del glucosio nellespecie esotiche: analogie e diffe-renze con gli animali domestici“convenzionali” - Andrea Bassani

10.00 Il metabolismo del calcio/fosforonegli animali esoticiKetti Meneghin

10.45 Pausa11.15 Il sistema endocrino di pesci e anfi-

bi: differenze d’interesse clinicoGianpiero Nieddu - Carlo Paoletti

12.00 Anche i rettili hanno un sistema en-docrino e delle endocrinopatieCarlo Paoletti

12.30 Pausa pranzo13.30 Assemblea dei Soci con elezioni 15.30 Le malattie endocrine degli uccelli

legate a surreni, tiroide e ormonisessuali - Lorenzo Crosta

16.30 Pausa 17.00 Diagnosi e terapia delle endocrino-

patie di roditori e lagomorfiAlessandro Melillo

17.30 Fine della giornata

Secondo giorno8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.00 Malattie endocrine del furetto

Paolo Selleri

CASI CLINICI INTERATTIVI10.00 Iperadrenocorticismo e concomi-

tante insulinoma in un furetto - Mar-co Bedin

10.30 Un caso di distrofia pancreatica inun furetto - Igor Pelizzone

11.00 Pausa11.30 Linee guida sul benessere degli a-

nimali esotici - Maria Cristina Stoc-chino

12.00 Una tortora ovaiola... - Matteo Tre-visani

12.30 Neoformazione uterina in un furetto- Stefano Cusaro

13.00 Test d'apprendimento e valutazionedella giornata

SEDE Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - Cremona

PARTECIPAZIONEL’incontro è libero e gratuito per tutti i SociSIVAE in regola con la quota 2008.

INFORMAZIONISegreteria SIVAE - Elisa FeroldiTel. 0372/403500 - [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

Società Italiana Veterinari per Animali Esotici

EV - EDIZIONI VETERINARIESaremo presenti al 58° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - Milano 7-9 Marzo 2008

...vi aspettiamo con tante novità e promozioni!

Professione7_2008 19-02-2008 9:26 Pagina 11

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 6

laPROFESSIONE VETERINARIA 7 | 200812 Eventi Veterinari

INCONTROARGOMENTI DI ANESTESIACremona, 24 Febbraio 2008

PROGRAMMA9.00 Registrazione dei partecipanti9.30 Corretta gestione della fluidoterapia

in corso di anestesia alla luce dellepiù recenti acquisizioniPaolo Franci

11.00 Pausa11.30 Gestione del dolore negli animali

non convenzionaliIgor Pellizzone

12.15 Pausa pranzo14.30 Anestesia nel paziente politrauma-

tizzatoChiara Adami

15.45 Pausa16.15 Ai limiti dell'ipercapnia…

Federico Corletto16.45 Discussione, valutazione dell'ap-

prendimento, consegna degli atte-stati e chiusura dei lavori

SEDE: Cremona - Via Trecchi, 20

PARTECIPAZIONEL'incontro è gratuito per tutti i soci SIAR-MUV in regola con l'iscrizione 2008. Non ènecessaria la pre-iscrizione. Presentarsi insede congressuale per la registrazione.Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale nominativa per la quo-ta versata):Soci SIARMUV: gratuitoSoci SCIVAC: € 50,00Non Soci: € 100,00

PER INFORMAZIONISegreteria SCIVAC (Elena Piccioni) Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091Email: [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

SIARMUVSocietà Italiana di Anestesia e Rianimazione VeterinariaSocietà Specialistica di riferimento SCIVAC

INCONTROIL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO:

CERCHIAMO DI FARE CHIAREZZACremona, 2 Marzo 2008

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti9.00 Semiologia clinica del Sistema Ner-

voso Periferico (SNP): è sempre fa-cile localizzare il problema? - Gual-tiero Gandini

9.45 L'elettromiografia nella pratica clini-ca: quando e come è veramente uti-le per la diagnosi? - Massimo Mari-scoli

10.30 Pausa11.00 Biopsia di muscolo e nervo: Eserci-

zio di neuropatologia o ausilio dia-gnostico? Raffaele Girardini, CarloCantile

12.30 Pausa pranzo14.00 Megaesofago e patologie del SNP -

Stefania Gianni14.45 Polineuropatie acute: sono sempre

"idiopatiche"? - Cristian Falzone15.30 Pausa16.00 Presentazione di 3 casi clinici16.30 Discussione16.45 Presentazione di 3 casi clinici

17.15 Discussione17.30 Termine lavori

SEDE: Cremona - Via Trecchi, 20

PARTECIPAZIONEL'incontro è gratuito per tutti i soci SINVet inregola con l'iscrizione 2008. Non è necessa-ria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede con-gressuale per la registrazione.Quote di partecipazione (verrà rilasciata u-na ricevuta fiscale per la quota versata):Soci SINVet: gratuitoSoci SCIVAC: € 50,00Non Soci: € 100,00

PER INFORMAZIONISegreteria SCIVAC (Elena Piccioni) Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091Email: [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

SINVETSocietà Italiana di Neurologia VeterinariaSocietà Specialistica di riferimento SCIVAC

INFORMAZIONI INCONTRI DELEGAZIONI REGIONALIE CORSI REGIONALI SCIVAC

Segreteria SCIVAC - Monica Borghisani Tel. 0372/403506 [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE EMILIA ROMAGNAEMATOLOGIA. UN GIOCO DI LUCI E COLORI

Bologna, 2 Marzo 2008

RELATORISilvia Tasca

OBIETTIVIL'obiettivo della giornata è di fornire ai par-tecipanti nozioni di base ed avanzate, attea permettere una completa interpretazionedell'emogramma. Al termine, la discussio-ne dei casi clinici consentirà l'applicazionepratica delle nozioni acquisite nel corsodelle relazioni.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed i-nizio dei lavori

9.30 Alterazioni qualitative e quantitativedei globuli rossi

11.00 Pausa

11.30 Alterazioni qualitative e quantitativedei globuli bianchi e delle piastrine

13.00 Spazio per eventuale relazionecommerciale

13.30 Pausa14.30 Disturbi mielo e linfoproliferativi 15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi17.30 Test di valutazione dell'apprendi-

mento e discussione finale17.45 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

SEDEBologna - Jolly Hotel Via Villanova 29/8 -Castenaso tel 051/604311

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

DELEGAZIONE REGIONALE BASILICATAPATOLOGIE DELLE VIE AEREE SUPERIORI NEL GATTO

Matera, 30 Marzo 2008

RELATORIStefano Bo

OBIETTIVIL'obiettivo di questo seminario è di forniree discutere le procedure diagnostiche e te-rapeutiche delle patologie delle alte vie ae-ree del gatto.Agenti specifici o sindromi sono alla basedi manifestazioni cliniche che possono di-ventare molto gravi e debilitanti per il pa-ziente e talvolta di difficile risoluzione. Infat-ti clinicamente le patologie possono essererelativamente simili ma avere come causamalattie molto diverse: alterazioni conge-nite, agenti infettivi, neoplasie; bordetella,rinotracheiti batteriche, parassiti, asma feli-na, Cryptococcus neoformans sono altrepossibili cause.Enfasi viene posta nella discussione sull'u-so razionale di antibiotici empirici e proce-dure diagnostiche e sulla comparsa di nuo-vi ceppi virali mutati in grado di provocaregrosse morie nei gruppi di gatti.Lo scopo finale è di fornire i mezzi per lo-calizzare i segni di patologie nasali e pren-dere familiarità con le procedure diagnosti-che. Le patologie discusse: corpi estranei,polipi nasofaringei o stenosi, neoplasia (a-denocarcinoma o linfoma), riniti linfo-pla-smacitiche, herpes virus felino, calicivirosifelina, cryptococcosi nasale, riniti batteri-che e riniti micotiche.Argomenti approfonditi: la calicivirosi felinaè una patologia poco patogena? Il control-lo della trasmissione delle malattie nelle co-munità feline. Uso di trattamenti specifici oempirici: terapia per le virosi (herpes e cali-civirus, importanti novità), cryptococcosi emicosi nasali, riniti occlusive (uso dei de-congestionanti nasali e dell'aerosol)), trat-tamento del carcinoma squamo cellulari(terapie per infiltrazione locale) e del linfo-ma nasale.Approfondimenti diagnostici: rinoscopia,CT, RMI, radiografie, l'uso della diagnosti-ca di laboratorio: utilizzo della citologia nel-la diagnosi differenziale; PCR, ELISA, bat-teriologia.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Patologie acute delle alte vie aeree11.00 Pausa11.30 Il workup diagnostico del gatto con

starnuti e scolo nasale cioè: cosa de-vo fare? Caratterizzazione delle malat-tie usando i segni ed i suoni.Riniti linfo-plasmacitiche: sono una delle malat-tie infiltrative più comuni nel gatto

13.30 Pausa14.30 Approfondimenti diagnostici: rino-

scopia, CT, RMI, radiografie, l'usodella diagnostica di laboratorio: uti-lizzo della citologia nella diagnosidifferenziale; PCR, ELISA, batterio-logia. La calicivirosi felina: una pato-logia poco patogena? Il VSCV

15.00 Pausa15.30 Il controllo della trasmissione delle

malattie nelle comunità feline. Tratta-menti specifici o empirici?: terapiaper le virosi (herpes e calicivirus, im-portanti novità), criptococcosi e mi-cosi nasali, riniti occlusive (uso deidecongestionanti nasali e dell'aero-sol).Trattamento delle più comunineoplasie delle alte vie aeree: linfo-ma nasale e carcinoma squamo-cel-lulare (terapie per infiltrazione locale)

16.30 Test di valutazione dell'apprendi-mento e discussione finale

17.00 Consegna degli attestati di parteci-pazione e termine della giornata

SEDE: Ostello femminile Le monacelle, ViaRiscatto - Matera

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

DELEGAZIONE REGIONALE UMBRIAL'ESAME ENDOSCOPICO

IN GASTROENTEROLOGIA E PNEUMOLOGIA Perugia, 30 Marzo 2008

RELATORIEnrico Bottero

OBIETTIVIL'indagine endoscopica è divenuta negli ul-timi anni un ausilio diagnostico anche inmedicina veterinaria, seppur le potenzialitàdi questa tecnica siano ancora poco sfrut-tate. Questa giornata si propone di illustra-re quando e come utilizzare l'endoscopianella diagnosi di patologie croniche sia del-l'apparato gastroenterico che di quello re-spiratorio. Parte della giornata verrà dedi-cata all'endoscopia operativa nel tratta-mento di patologie comuni quali asporta-zione di corpi estranei, trattamento dellestenosi esofagee e rinofaringee, asporta-zione di polipi, esecuzione dei lavaggibronco-alveolari etc… La giornata si propo-ne inoltre di evidenziare come l'endoscopianon debba sostituirsi al ragionamento dia-gnostico quanto piuttosto farne parte inte-grante.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e

verifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed i-nizio dei lavori

9.30 Quando, come e perché utilizzarel'endoscopia per la diagnosi ed iltrattamento delle più comuni pato-logie gastroenteriche

11.00 Pausa11.30 Quando, come e perché utilizzare

l'endoscopia per la diagnosi ed iltrattamento delle più comuni pato-logie respiratorie

13.00 Pausa14.00 Rigurgito, vomito, diarrea, tenesmo,

ematochezia: casi clinici15.00 Pausa15.30 Stertore, scolo nasale, tosse, di-

spnea: casi clinici.16.30 Test di valutazione dell'apprendi-

mento e discussione finale17.00 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

SEDEFacoltà di Medicina Veterinaria (Aula Ma-gna), Via S. Costanzo 4 - Perugia

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

Per tutte le iniziative organizzate da AIVEMP, ANMVI, FSA, SCIVAC, SIVAE, SIVAL, SIVAR eSIVE viene richiesto l’accreditamento presso il Ministero della Salute ai fini del programmaECM (Educazione Continua in Medicina). Per la normativa prevista consultare il sito del Mini-stero della Sanità all’indirizzo http://ecm.sanita.it/.

Professione7_2008 19-02-2008 9:26 Pagina 12

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 6

L’obesità canina: basta coi solitiargomenti

di PHILIPPE MICHON

Nella prima parte del mioarticolo (PV4/2008 ndr) a-vevo preso in considera-zione l’incidenza dellacondizione di obesità egli ostacoli principali che

i I Medici Veterinari devono affrontare pertrattarla in maniera efficace. In questa se-conda parte vedremo le nuove opportunitàdi approccio e gli strumenti per superarequesti ostacoli nella pratica.

NON INSISTERE SUL BILANCIOENERGETICO

In genere, l’obesità è presentata come il risul-tato di un eccesso di alimentazione o di un in-sufficiente consumo energetico, con conse-guente bilancio energetico positivo. Questasemplice e realistica spiegazione ha ormai datempo mostrato i suoi limiti: quasi tutti i pro-prietari hanno già avuto a che fare con unadieta, prescritta a loro stessi o ai loro animali,accuratamente calcolata sulla base di formu-

le matematiche basate sul concetto di bilan-cio energetico e nonostante questo i fallimen-ti sono stati frequenti. Cercare di convincere ilcliente utilizzando i soliti vecchi argomenti di

bilancio energetico avrà poche possibilità disuccesso.

RIMUOVERE IL SENSO DI COLPAE CONSOLIDARE IL RUOLO DEL

MEDICO VETERINARIO Quando si appresta ad affrontare un caso diobesità, il medico veterinario deve innanzitut-to assumere e ribadire il suo ruolo di medico;il medico veterinario possiede infatti in questosettore esperienze specialistiche che lo diffe-renziano dalle altre figure meno qualificate delmondo della cinofilia. Questa specifica com-petenza deve essere chiaramente ribadita du-rante ogni consultazione dietetica.

È poi sempre molto importante cercare di ri-muovere il senso di colpa del proprietario perottenere dallo stesso un approccio positivo.Questo si ottiene abbastanza facilmentequando le patologie legate all’obesità sonogià evidenti, ma risulta più difficile quando nonè ancora presente nessun segno di malattiao disagio. In questi casi risulta particolarmen-te efficace il discorso sulla resistenza all’insu-lina: la minaccia del diabete e il timore di do-ver fare ogni giorno le iniezioni al proprio ca-ne risultano particolarmente efficaci nel con-vincere il proprietario. E si tratta di un discor-so totalmente giustificato sulla base dei datiscientifici disponibili.

SPIEGARE LA SAZIETÀPER SCONGIURARE LA PAURA

DELLA FAMEUna preoccupazione costante nei proprietaridi cani che devono seguire un trattamentocontro l’obesità è quella della fame. I mecca-nismi della sazietà sono complessi e lungidall’essere completamente compresi (vedi ri-quadro: meccanismi della sazietà). L’uso di u-no schema predefinito da fornire al proprieta-rio e che sarà completato dal veterinario è in-dispensabile per favorire la comprensione el’aderenza al protocollo di trattamento del ca-ne. Questo inoltre costituisce un ulteriore si-stema per rimuovere il senso di colpa del pro-prietario.

IL CONTROLLO DEL PAZIENTESOTTOPOSTO AL TRATTAMENTO

DELL’OBESITÀUna volta che il proprietario si è convinto, oc-corre preoccuparsi di mantenere nel tempoquesta convinzione e di conseguenza anche

la costante adesione al protocollo di tratta-mento. Il veterinario dovrà spiegare che il ca-ne sarà seguito durante tutto il programma ditrattamento, direttamente dal veterinario stes-so o da un membro della equipe. Per farequesto il veterinario può ricorrere a tre sem-plici accorgimenti: 1) Programmare un follow up telefonico: effet-tuare un controllo telefonico 15 giorni dopo lavisita sembra essere efficace per verificare seil trattamento è eseguito correttamente, persupportare il proprietario nel suo impegno eper mantenere elevata la sua motivazione. 2) Effettuare controlli regolari valutando il pe-so corporeo e il BCS. Il proprietario ha biso-gno di assistenza veterinaria professionaleche lo rassicuri sull’andamento del trattamen-to, sul fatto che il cane sta perdendo grasso,anche con eventuali possibili adeguamenti delprogramma di trattamento. Se fosse possibi-le, la frequenza corretta per questi controlli èsicuramente quella mensile. 3) Prevenire le potenziali e frequenti recidivemediante controlli regolari dopo il periodo ditrattamento: la lotta contro il peso in eccessonon è mai finita. Una cadenza trimestralesembra adeguata per il primo anno; succes-sivamente può divenire semestrale ma maicon una frequenza inferiore a questa.

CONCLUSIONE: UNA NUOVAOPPORTUNITÀ DI TRATTAMENTO

CHE PUÒ PORTARE BENEFICIECONOMICI E DI IMMAGINE

Fino ad ora la principale opzione terapeuticaper un cane obeso era basata su program-mi di alimentazione ed attività fisica. Di fron-te all’insuccesso generale dei diversi pro-grammi di trattamento dell’obesità, che nel-l’uomo raggiunge il 95%, un approfondi-mento della fisiologia e della genetica dell’o-besità potrebbe essere di notevole aiuto.L’efficace e corretta gestione dell’obesità of-fre al Medico Veterinario un’ulteriore oppor-tunità per dimostrare al proprietario la pro-pria professionalità. Mediante spiegazionisemplici ma scientificamente valide ha lapossibilità di spiegare ai proprietari il proble-ma dell’obesità, eliminando il loro senso dicolpa. L’investimento in termini di tempo, si-curamente necessario nelle fasi iniziali delprogramma è rapidamente compensato dal-la soddisfazione del proprietario che vede fi-nalmente il problema dell’obesità gestito inmaniera efficace e innovativa. ■

I l meccanismo della sazietà è molto complesso nel cane e prevede l’intervento di fattori cen-trali e periferici.

1) Fattori periferici:• Colecistochinina (CCK): effetti centrali e periferici

Esistono evidenze scientifiche che provano il ruolo del recettore periferico CCK nella regola-zione del senso di sazietà. La CCK inoltre interviene sui livelli di leptina e ha recettori simili aquelli della leptina stessa. Questo sistema CCK-leptina interviene unicamente nella fase ga-strica della sazietà, indipendentemente dal sistema leptina-grelina legato agli adipociti. Lacolecistochinina esplica anche un effetto inibitore centrale sullo svuotamento gastrico.I livelli plasmatici raggiunti di CCK al momento del pasto, comunque, non consentono diindurre la sazietà, né da soli né associati alle concentrazioni postprandiali di glucagone.

• Sistema leptina-grelina: (vedi il riquadro adipochine)• Altri sistemi:

■ Coinvolgimento dell’apparato digerente:- I cani privati della sensibilità orale mangiano in misura significativamente maggiore,

suggerendo una correlazione diretta tra alimentazione e sazietà, anche prima che ilcibo raggiunga lo stomaco.

- La dilatazione gastrica è in grado di indurre e mantenere uno stimolo di sa-zietà correlato al volume del cibo ingerito. Questo meccanismo di sazietà non è coli-nergico.

- Studi hanno evidenziato il ruolo del duodeno nell’induzione e nel mantenimento delsenso di sazietà, unicamente dopo stimolazione dei suoi recettori da parte del chimointestinale.

- L’ipotesi delle catecolamine: l’esistenza di una sazietà pre-prandiale dovuta all’at-tivazione dei recettori orali e gastrointestinali e alla conseguente liberazione di cateco-lamine epatiche non è stata provata.

■ Composizione della dieta:- Sembra che non esista alcun effetto significativo della fibra sul senso di sazietà

nel cane, anche se ancora si discute a questo proposito. - Gli effetti dei lipidi sulla sazietà nel cane sono noti da tempo. L’assunzione di un pa-

sto grasso così come quella di un polimero del destrosio stimola il senso di sazietàin questa specie. Per contro, la somministrazione duodenale diretta dei lipidi riduce losvuotamento gastrico ma non ha un effetto sistemico sulla sazietà.

- L’assunzione di proteine nell’ambito di una dieta isocalorica non modifica la sazietànel cane a meno che tale apporto non venga raddoppiato.

■ Insulina-glucagone:- Il sistema insulina-glucagone è stato a lungo ritenuto essenziale per il meccanismo

della sazietà. Permangono però ancora numerosi punti da chiarire.2) Segnali centrali• Neuropeptide Y: il neuropeptide Y ha un effetto inibitore centrale sullo svuotamento gastrico.

I segnali centrali possono essere importanti quanto quelli periferici nel controllo postprandialedello svuotamento gastrico e del meccanismo di sazietà.

• Altre molecole: numerose altre molecole sembrano essere implicate nel meccanismo dellasazietà, tra cui le endorfine e la 5-HT, anche se il loro preciso ruolo nel cane deve essere an-cora definito.

IL MECCANISMO DELLA SAZIETÀ

I l tessuto adiposo è fisiologicamente molto attivo. La sua attività ormonale si esplicain particolare mediante le adipochine, che sono citochine (ormoni secreti da cellulenon organizzate in organi). I geni che codificano per le adipochine sono espressi nel

tessuto adiposo canino, che contiene in particolare adiponectina e leptina. Al contrario, il TNF-α(fattore di necrosi tumorale α) non viene in genere isolato nel tessuto adiposo ma è rilevato in al-cuni isolati adipociti. Alcune adipochine sono chiaramente implicate in determinate patologie as-sociate all’obesità.

LeptinaLa leptina è un’adipochina che si ritiene giochi un ruolo chiave nella regolazione dell’appetito. I li-velli plasmatici di leptina possono essere utilizzati come marcatore dell’obesità nel cane, così co-me il contenuto corporeo di grasso, il peso corporeo e il BCS mostrano una correlazione positivacon i livelli ematici di leptina. La leptina potrebbe giocare un ruolo nella regolazione del bilancio e-nergetico del cane, anche se sono necessari ulteriori approfondimenti.

Grelina, o fattore di liberazione dell’ormone della crescitaNel cane, la somministrazione di grelina ha un effetto positivo transitorio (20 minuti) sulla secre-zione dell’ormone della crescita e provoca un incremento dell’assunzione giornaliera di alimento. I cani obesi rivelano una diminuzione significativa dei livelli plasmatici di grelina rispetto ai canimagri. Nei periodi di riduzione di peso si osserva un aumento significativo della grelina plasmati-ca. Questi dati rinforzano l’ipotesi della partecipazione della grelina alla regolazione del bilancio e-nergetico, in associazione alla leptina.

ATTIVITÀ DEL TESSUTO ADIPOSO: IMPORTANZA DELLE ADIPOCHINE

laPROFESSIONE VETERINARIA 7 | 2008 Nutrizione Focus 13

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di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Una condizione patologicaparalizzante di origine ignotacolpisce da qualche mesealcuni lavoratori dell’indu-stria di processazione dellacarne suina negli Stati Uniti.

La malattia è stata definita Neuropatia infiam-matoria progressiva (PIN) ed è caratterizzatada segni clinici che variano dalla paralisi acu-

ta a un aumento graduale della debolezza de-gli arti, in un tempo che varia da pochi giorniad alcuni mesi. La gravità dei sintomi varia dauna lieve debolezza alla paralisi, soprattuttodegli atri inferiori. La malattia è stata associata alla tecnica di ri-mozione del cervello suino dalla scatola cra-nica dell’animale mediante uso di aria com-pressa (tutti gli operai colpiti vi avevano lavo-rato). Le indagini effettuate hanno permesso di ipo-tizzare che gli addetti alla processazione dellacarne suina siano esposti a un’aerosolizzazio-ne del tessuto cerebrale dell’aniamle creatadal getto di aria compressa, che liquefa il tes-suto prima di espellerlo dal cranio. Una voltainalate, le piccole particelle di tessuto cere-brale suino vengono attaccate dal sistemaimmunitario dell’uomo, che attacca però an-che il tessuto nevoso umano, molto simile. Il primo focolaio della malattia è stato notatoin ottobre 2007 in un’industria di confeziona-mento di carni suine del Minnesota (USA). Intotale sono stati interessati 12 lavoratori. Daallora è stato lanciato dal CDC un vasto stu-dio nazionale e sono state trovate altre due a-

ziende che usavano lo stesso procedimentoad aria compressa. Una delle due (nell’India-na) aveva sperimentato casi di malattia neu-rologica tra i suoi lavoratori. Tra i lavoratori dell’azienda del Minnesota, 11su 12 mostravano evidenze di neuropatia pe-riferica assonale o demielinizzante. L’esamedel liquor mostrava scarsa o nulla pleocitosi oleucocitosi. Cinque soggetti tuttavia mostravano median-te MRI segni di infiammazione spinale, 4 neinervi o radici dei nervi periferici e uno nel mi-dollo spinale anteriore. Lo studio controllato effettuato non ha evi-denziato agenti infettivi o prioni quali possibilicause della malattia. Non si tratta inoltre di u-na malattia di origine alimentare. Dalla cessa-zione del metodo con aria compressa non sisono più verificati casi di PIN.

“Investigation of Progressive InflammatoryNeuropathy Among Swine SlaughterhouseWorkers - Minnesota, 2007-2008” Morbidityand Mortality Weekly Report, US Centers forDisease Control and Prevention (CDC). Ja-nuary 31, 2008 / 57 (Early Release);1-3. ■

Il genoma del gattodomestico

I l DNA di un gatto Abissino femminadi quattro anni è stato sequenziato,come si apprende dal numero di

novembre 2007 di Genome Research. Sitratta della prima descrizione dettagliatadell’assemblaggio e dell’analisi comparati-va del genoma del gatto domestico.Il sequenziamento dovrebbe apportare van-taggi sia per la salute del gatto domesticosia per quella umana. Il gatto domestico èaffetto da 250 malattie ereditarie sponta-nee, molte delle quali sono geneticamentesimili a patologie umane. Il pedigree delgatto sequenziato, per esempio, è portato-re di una mutazione genetica che causa laretinite pigmentosa, malattia che colpiscel’uomo. Il gatto è inoltre utile come modelloper alcune malattie infettive umane, primatra tutte l’AIDS.Le similitudini tra il genoma del gatto e sei ge-nomi di mammiferi recentemente completati(uomo, scimpanzé, topo, ratto, cane e muc-ca) hanno consentito di identificare 20.285geni putativi del genoma felino. (M.G.M.)

”Initial sequence and comparative analysisof the cat genome” Joan U. Pontius et al.Genome Res., Nov 2007; 17: 1675 - 1689

laPROFESSIONE VETERINARIA 7 | 2008 Attualità scientifica Vet Journal 15o

Una malattia sconosciuta deglioperai dell’industria suinicolaUna dozzina di lavoratori dei macelli colpiti in USA da una neuropatia infiammatoria paralizzante

Linee guida AAEPper la vaccinazioneequinaI vaccini “core”, protocollo per l’antrace eindicazioni pratiche nella revisione del documentoamericano

La revisione delle Linee Guida per lavaccinazione del cavallo è stata re-sa disponibile dall’Infectious Di-

sease Committee della American Associa-tion of Equine Practitioners (AAEP). Si trattadi un aggiornamento del precedente docu-mento del 2001. Le raccomandazioni sonostate fatte sulla base dell’età dell’animale edella precedente anamnesi vaccinale e in-tendono servire come riferimento per il me-dico veterinario nella scelta dei piani vacci-nali individuali.

Le notizie di Vet Journalsono consultabili on line

all'indirizzo

www.vetjournal.it/

Èstato pubblicato nei giorni scorsiil rapporto finale del meeting con-giunto degli esperti FAO/WHO

(Roma, ottobre 2007) sull’impatto dellanutrizione animalesulla sicurezza ali-mentare umana. Gli e-sperti hanno conclusoche garantire la sicu-rezza della nutrizioneanimale è una compo-nente importante perla riduzione e la pre-venzione dei rischi sa-nitari lagati all’alimen-tazione umana. Tra le potenziali misure per garantire lasicurezza della nutrizione animale, sonostati inclusi l’utilizzo di metodi validi dicontaminazione, disinfezione e puliziadei mangimi; lo sviluppo di metodi anali-

SICUREZZA DEI MANGIMI: UN RAPPORTO FAO/WHO

tici rapidi ed economici per lo screeningdei mangimi e dei loro ingredienti; i crite-ri minimi per la segnalazione della pre-senza di sostanze indesiderate alle auto-

rità nazionali e inter-nazionali e ai partnercommerciali; lo svi-luppo di standard in-ternazionali per alcu-ne sostanze indeside-rabili, utilizzando l’ap-proccio “TolerableDaily Intake”; l’adde-stramento di regolato-ri, ispettori, personale

dell’industria alimentare e zootecnicaper la produzione e l’utilizzo di mangimisicuri. Tra le sostanze che necessitanodi ulteriori studi state citate la diossina, idibenzofurani e i PBC diossino-simili.(M.G.M.)

I principali aspetti delle nuove Linee Guida so-no: - inclusione di tetano, encefalomielite e-quina dell’Est/Ovest, West Nile virus e rabbiatra i vaccini “core” (un vaccino “core” è unpresidio che ha chiaramente dimostrato lapropria efficacia e sicurezza ed è caratteriz-zato da un livello sufficientemente elevato dibeneficio e sufficientemente basso di rischioper il paziente da giustificarne l’utilizzo nellamaggior parte degli animali) - l’aggiunta di unprotocollo vaccinale per l’antrace. - racco-mandazioni per la conservazione e la mani-polazione dei vaccini, informazioni sull’eti-chetta e sulle reazioni avverse. - inclusionedelle Linee Guida AAEP per il controllo dellemalattie infettive, inclusi i piani d’azione per ilcontenimento delle infezioni in occasione diun focolaio. (M.G.M.) ■

In Italia è una malattia “vecchia” ma ne-gli ultimi anni se ne sono registrati nuo-vi episodi: un articolo pub-

blicato su Veterinary Resear-ch Science descrive quattrofocolai di epatite infettiva ca-nina osservati in Italia tra il2001 e il 2006. Tre focolai siverificavano in rifugi animalinel sud del paese, mentre ilquarto interessava due cuc-cioli di razza importati dal-l’Ungheria due giorni primadella comparsa dei segni cli-nici. In tutti i focolai si identi-ficava l’Adenovirus canino 1(CAV-1), sia mediante isolamento virale

EPATITE INFETTIVA: UNA MALATTIA RI-EMERGENTE

sia mediante PCR. In tre focolai si identifi-cavano anche altri patogeni virali canini,

quali virus del cimurro, par-vovirus e coronavirus canino.Lo studio, concludono gli au-tori, dimostra che CAV-1 è at-tualmente circolante nellapopolazione canina italiana eche la vaccinazione è tuttoranecessaria. (M.G.M.)“Infectious canine hepatitis:an "old" disease reemergingin Italy” N Decaro, M Campo-lo, G Elia, D Buonavoglia, M LColaianni, A Lorusso, V Mari,C Buonavoglia. Res Vet Sci.

October 2007; 83(2): 269-73.

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La Risoluzione 29 gennaio2008, n. 54 del Consiglio re-gionale della Toscana impe-gna la Giunta, fra l’altro, ad e-sprimere “profonde e argo-mentate perplessità circa il

parere dell’EFSA e soprattutto la più forte con-

trarietà alla introduzione in Europa della praticadella clonazione e all’introduzione nella filiera a-limentare di prodotti derivati da animali clonati”.Secondo la risoluzione, le conclusioni dell’A-genzia Europea per la Sicurezza Alimentare,per quanto contenute in una bozza di parere,“hanno generato e generano fondate preoccu-

pazioni, sia negli ambienti scientifici che nell’o-pinione pubblica comune, non solo dal puntodi vista etico ma anche dal punto di vista scien-tifico, economico, culturale e sociale. Pertanto,per la salvaguardia della sicurezza alimentare,della biodiversità, delle produzioni di qualità, laposizione del Consiglio toscano è contraria al-

l’introduzione nella filiera alimentare di prodottiottenuti da animali clonati. È la stessa EFSA, ricorda la risoluzione, ad am-mettere che: “i tassi di mortalità e malattia ri-scontrati nei cloni sono notevolmente superioria quelli osservati negli animali ottenuti per ripro-duzione sessuale”; e che “la salute e il benes-sere di una quota rilevante di cloni sono risultaticompromessi”. Qualora l’EFSA e l’Unione eu-ropea adottino un orientamento favorevole allaproduzione di alimenti derivati da animali clona-ti, il documento chiede “che sulle etichette ditali prodotti sia dichiarata esplicitamente e chia-ramente la loro provenienza da animali clonati,a tutela del diritto alla salute e di scelta del cit-tadino consumatore”. Sulla bozza di parere è incorso una consultazione pubblica avviata inambito comunitario dalla stessa EFSA.

GLI IMPEGNI PER LA GIUNTALa Risoluzione impegna formalmente la Giuntaaffinché• attivi una campagna di informazione e sensi-

bilizzazione dei cittadini consumatori toscanisulle premesse e le conseguenze derivantidall’accettazione da parte dell’UE delle con-clusioni, per quanto provvisorie, cui è perve-nuta l’Agenzia europea per la sicurezza ali-mentare;

• partecipi, e stimoli la partecipazione dei citta-dini consumatori, nella consultazione avviatadall’EFSA esponendo le ragioni etiche, scien-tifiche, culturali e produttive che inducono aldissenso con le conclusioni contenute nellabozza di parere dell’EFSA;

• esprima le profonde e argomentate perples-sità circa il parere dell’EFSA e soprattutto lapiù forte contrarietà alla introduzione in Euro-pa della pratica della clonazione e all’introdu-zione nella filiera alimentare di prodotti deri-vati da animali clonati;

• si adoperi affinché, qualora l’EFSA e l’UnioneEuropea, nonostante il profondo e motivatodissenso manifestato da più parti, adottinoun orientamento favorevole alla produzionedi alimenti derivati da animali clonati, sia pre-visto almeno che sulle etichette di tali prodot-ti sia dichiarata esplicitamente e chiaramentela loro provenienza da animali clonati, a tute-la del diritto alla salute e di scelta del cittadi-no consumatore. ■

La Toscana dice no alla carne di cloneUna risoluzione del Consiglio regionale impegna la Giunta ad esprimere “profonde e argomentateperplessità” sulla bozza di parere dell’EFSA

laPROFESSIONE VETERINARIA 7 | 200816 Info Regioni

L'EFSA ( European Food SafetyAuthority) ha lanciato una consul-tazione pubblica sulla bozza di pa-

rere prodotta dai suoi esperti in materiadi clonazione animale. (Draft "Scientificopinion on food safety, animal health andwelfare and environmental impact of ani-mals derived from cloning by somaticcell nucleus transfer (SCNT) and theiroffspring and products obtained fromthose animals"). Il documento è statoprodotto su richiesta della CommissioneEuropea in vista di future regolamenta-zioni comunitarie della materia. Coeren-temente con la propria politica di traspa-renza, l'EFSA chiede ora che anche gliaddetti ai lavori e gli operatori del setto-re si esprimano, con commenti e docu-mentazioni, su un tema che fa discuteree vede posizioni contrastanti. Per farlo a-vranno tempo fino al 25 febbraio e do-vranno utilizzare un modulo on line. So-no graditi pareri, studi e contributi di ri-cerca provenienti dalla comunità scienti-fica, da produrre secondo le istruzionifornite dalla stessa EFSA, purchè esulinoda considerazioni di carattere etico o so-ciale. Per queste ultime, l'Agenzia chiari-sce di non avere alcuna competenza.

SCIENZA , NON ETICA

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I muli ambasciatori del know-how della Facoltà di Veterinaria di Perugia

mento di grande attenzione e sono sempre dipiù le aziende agrituristiche, i parchi naturali,ed anche semplici appassionati che ricercanoquesto eccezionale animale, anche solo percompagnia. Rustico, resistente e frugale, ilmulo è infatti adatto allo sfruttamento delle a-ree marginali. Ma non solo. Docile, versatile,generoso, nevrile ma di buona indole, dotatodi buona agilità, il mulo è sempre pronto a so-cializzare con l’uomo e specialmente con ibambini, ed è per questo che può costituireun prezioso strumento nei piani di recuperopsicomotorio per portatori di handicap tramitepet-therapy e ippoterapia. Tra un paio di mesinasceranno i nuovi muli frutto dell’incrocio traun asino amiatino e le fattrici trotter dell’Azien-da Didattico Sperimentale dell’Università degliStudi di Perugia (fonte: BUR.it) ■

Un progetto didatticoe di ricerca per incrementare,mediante tecnologieriproduttive,l’allevamento del mulo

Da tempo si parla del rap-porto etico tra uomo ecavallo e della conse-guente possibilità di ga-rantire degna sopravvi-venza e benessere anche

ai tanti soggetti giunti a fine carriera o non piùritenuti idonei a finalità sportive, ludiche e diallevamento alle quali erano stati destinati. Inquesto contesto è da sottolineare l’iniziativadella Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Uni-versità degli Studi di Perugia adottata con fi-nalità didattiche, ma anche di recupero di al-cuni di questi cavalli, fattrici in particolare. Sitratta di un progetto didattico e di ricerca perincrementare mediante tecnologie riprodutti-ve l’allevamento del mulo, cioè l’animale deri-vato dall’incrocio della cavalla con l’asino par-tito nel 2004 e che si avvale, appunto, di fat-trici enucleate dal Libro Genealogico dellarazza trottatore italiano e ricevute apposita-mente in regalo da alcuni allevamenti. L’Ate-neo perugino non è nuovo a iniziative del ge-nere; sono ormai venti anni che ha focalizza-to la propria attività sui cavalli creando appo-sitamente il Centro di Studio del CavalloSportivo che svolge e coordina la ricerca mul-tidisciplinare su questo animale. “Con il 2008 - sottolinea il professore FrancoMoriconi Preside di Medicina Veterinaria - èil quarto anno che la Sezione di Ostetricia eGinecologia della nostra Facoltà sta svilup-pando questo progetto. È un’iniziativa moltoimportante, perché permette agli studenti diformarsi sul campo praticando direttamentetutte le metodologie e le tecniche più avanza-te in materia acquisendo un know-how chesarà fondamentale per la loro futura carrieraprofessionale, garantendo allo stesso tempoancora un ruolo a delle fattrici non più utili nelloro precedente contesto.” Il professoreMaurizio Monaci, che coordina il Laborato-rio didattico di riproduzione equina, entra neidettagli: “Nell’ottobre 2004 abbiamo dato vitaal progetto scuderizzando, presso l’Aziendadidattico sperimentale dell’Università di Peru-gia che si trova a Sant’Angelo di Celle, ungruppo di otto cavalle ‘trotter multipare’, cioèche nella loro storia allevatoriale hanno già a-vuto più di un puledro, regalateci dall’alleva-mento Spineta Trotto e dall’allevamento LaNuova Sbarra. Nel 2005 e nel 2006 questecavalle sono state fecondate artificialmentecon seme refrigerato di Demetrio di Figno, unasino di razza amiatina in attività nel Centro diinseminazione dell’Associazione allevatori del

Friuli Venezia Giulia di Codroipo, vicino Udine,dando alla luce nove puledri di mulo, sei fem-mine e tre maschi. Nel 2007, altre fattrici so-no state di nuovo fecondate con Demetrio diFigno, per garantire una continuità geneticautile alla comparazione dei dati risultanti dainostri studi, e nei prossimi mesi sono attesenuove nascite.” “Il progetto - spiega Monaci -ha l’obiettivo didattico prioritario di implemen-tare l’approccio pratico degli studenti alle di-scipline di Clinica andrologica, di Fisiopatolo-gia della riproduzione e fecondazione assisti-

ta, di Clinica ostetrica e Neonatologia. Il fine èquello di formare veterinari con un’eccellenteconoscenza della fisiopatologia della riprodu-zione necessaria per sviluppare capacità dia-gnostiche e terapeutiche appropriate, e inol-tre competenti delle nuove tecnologie ripro-duttive applicate nella specie equina. Sotto ilprofilo puramente zootecnico, invece, vengo-no prodotti dei soggetti di morfologia grade-vole che possono facilmente incontrare l’inte-resse più disparato.” Negli ultimi anni il mulo sta rivivendo un mo-

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In Francia la vaccinazione contro ilsierotipo 8 della bluetongue, secon-do quanto annunciato dal ministerodell’agricoltura francese, sarà facol-tativa. Tra aprile e agosto sarannodisponibili più di 40 milioni di dosi che

permetteranno di vaccinare in territorio france-se 15 milioni di bovini e più di 10 milioni di pic-

coli ruminanti. La vaccinazione comincerà adaprile e principalmente nei 16 dipartimenti toc-cati dalla bluetongue dal 2006. Per il resto delterritorio, la vaccinazione è prevista in maggioe le priorità saranno i piccoli ruminanti e i bovi-ni in età di riproduzione. Nel piano di vaccina-zione francese sarà preso in considerazione an-che il caso degli animali esportati verso l’Italia

come quello degli animali in transumanza. LoStato darà agli allevatori un sostegno di 10 mi-lioni di euro per l’acquisto dei vaccini, il resto delfinanziamento sarà supportato dalla Commis-sione Europea. Per la vaccinazione la Commis-sione prenderà in carico il 50% della campa-gna. Il piano di vaccinazione contro la blueton-gue è oggetto della riunione del Consiglio del-

l’Agricoltura e della Pesca del 18 febbraio.

NUOVI FOCOLAINEL REGNO UNITO

Nuovi casi di bluetongue sono stati accertatinegli ultimi giorni in Gran Bretagna. L’ultimo èstato individuato nel Dorset, vicino a Poole. Altritre casi si sono verificati nelle contee del Sus-sex, Essex e Norfolk. Sale così a 79 il numerodelle aree del paese colpite dalla malattia. Lepositività sierologiche sono state registrate nelcorso di test di pre-movimentazione dei capi dibestiame. Le evidenze, secondo il ministero a-gricolo britannico, DEFRA, suggeriscono chegli animali siano stati infettati prima dell’iniziodell’inverno. La stagione fredda è, infatti, consi-derata un periodo “vector-free” durante il qualeil virus non si propaga. Il DEFRA prevede un’e-stensione della zona di protezione a Nord diLondra, nelle contee di Buckinghamshire eHertfordshire. Di recente tale zona era stata e-stesa al Galles e alla parte meridionale dell’In-ghilterra fino a Bristol.

LA VACCINAZIONE DI MASSALa Commissione europea cofinanzierà unacampagna di vaccinazione di massa di caratte-re emergenziale contro la bluetongue, da attua-re nel 2008. Nel 2007 ben 11 Stati membri so-no stati colpiti da questa patologia. La Com-missione è pronta a coprire il 100% delle spesesostenute dagli Stati membri per l’acquisto deivaccini, ed il 50% dei costi per la vaccinazione,entro limiti di spesa che saranno fissati. Anchele prossime campagne di vaccinazione rica-dranno nel quadro di programmi comunitari dicontrollo ed eradicazione della malattia. Sullavaccinazione, quale strumento di prevenzionee controllo della malattia, si è svolta a metàgennaio una conferenza su iniziativa della Com-missione, con la partecipazione di più di 350 e-sperti. La vaccinazione riduce i sintomi e lamortalità negli animali affetti, diminuisce l’am-piezza del virus e le perdite economiche legatead una diffusione della malattia. In considera-zione del successo delle esperienze di vaccina-zione condotte negli Stati membri e nei Paesiterzi, la Conferenza ha registrato un ampio con-senso sulla opportunità di una strategia di vac-cinazione di massa nei Paesi coinvolti dalla pa-tologia, utilizzando tutti i vaccini disponibili. Unatale politica di vaccinazione è del resto in lineacon il nuovo approccio proposto nel program-ma comunitario sulla salute animale 2007-2013“Prevenire è meglio che curare”.

IRLANDA DEL NORDAnche l'Irlanda si dice contraria alle importa-zioni di bestiame dalle zone più colpite dallabluetongue. È l'appello lanciato agli allevatoriirlandesi dal ministro dell'Agricoltura dell'Irlan-da del Nord, Michelle Gildernew, all'indomanidella diffusione dei dati sulle importazioni dal-le aree dell'Unione Europea considerate "a ri-schio". Il Ministro irlandese non ha il potere diimpedire l'interscambio da zone sotto il con-trollo legislativo dell'Unione Europea ma ricor-da agli allevatori che i prezzi dei capi di be-stiame in Irlanda del Nord sono stabili e nonc'è un motivo reale che spinga a cercareprezzi più bassi se accompagnati dal rischiodi diffusione dell'epidemia. Allo stato attualel'Irlanda del Nord è ancora considerata zonalibera da bluetongue. ■

Bluetongue, Francia: vaccinazione facoltativaNel piano francese sarà preso in considerazione anche il caso degli animali esportati verso l’Italia

laPROFESSIONE VETERINARIA 7 | 200818 Europa ★

★★★★★

★★

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La Commissione europea hadefinito le priorità legislati-ve del 2008. Il programmadi lavoro della Commissio-ne traduce la strategia po-litica annuale in obiettivi

politici e in un programma operativo di deci-sioni da adottare. Espone quindi le prioritàpolitiche fondamentali e individua le iniziativelegislative, esecutive e gli altri atti che laCommissione intende adottare per realizza-re tali priorità. Il presidente della Commissio-ne presenta il programma di lavoro al Parla-mento e al Consiglio. La programmazionepiù particolareggiata e il controllo del lavorodella Commissione, assumono la forma di u-na “programmazione dei lavori” e di una re-lazione di esecuzione. Entrambe contengo-no proposte legislative destinate ad altre i-stituzioni UE, atti non legislativi fondamentalie atti, scelti dalla Commissione, che potreb-bero interessare altre istituzioni UE e il pub-blico in generale. Si tratta di documenti di la-voro della Commissione ed esistono soltan-to in versione originale (in parte in inglese ein parte in francese). Entrambi i documentisono aggiornati ogni mese.

CLIMA E SANITÀ ANIMALELa Commissione proporrà un Libro biancosull’adeguamento all’impatto del mutamen-to climatico. Sarà necessario adeguareun’ampia gamma di politiche dell’Unione(quali la salute umana e animale, l’agricoltu-ra, la pesca, la biodiversità, l’energia, l’indu-stria, la ricerca, il turismo) e il Libro biancocercherà di individuare i settori in cui è op-portuno intervenire in via prioritaria.

PIANO PER IL BENESSEREANIMALE

La Commissione adotterà un piano d’azioneper un periodo di 6 anni - e ne avvierà l’at-tuazione - relativo alla strategia europea inmateria di salute animale. Essa preciserà al-tresì nel 2008 il quadro giuridico per la valu-tazione dei rischi inerenti agli OGM da partedell’Autorità europea per la sicurezza ali-mentare. Essa continuerà a impegnarsi almassimo per garantire il rispetto della legi-slazione dell’Unione, ponendo in particolarel’accento sui trasporti, sull’ambiente, sullasicurezza alimentare, sulla salute e sul be-nessere degli animali nonché sulla protezio-ne fitosanitaria. La Commissione attribuiscepoi grande importanza alla cooperazionecon gli Stati membri per agevolare l’attuazio-ne e l’applicazione del diritto comunitario,attraverso meccanismi di monitoraggio pre-ventivo delle nuove legislazioni nazionali.

DIVIETO TOTALE DI MANGIMIIl divieto di somministrazione di farine di car-ne e ossa di mammiferi ai bovini, ovini e ca-prini è stato introdotto a partire dal luglio del1994. Il 1° gennaio 2001 questo divieto èstato trasformato in una sospensione totale,a livello UE, dell’impiego di proteine animalitrasformate nei mangimi per animali allevatiai fini della produzione di cibo, con alcuneeccezioni (come ad esempio l’utilizzo di fari-na di pesce per i non ruminanti). Qualsiasipresenza di sostanze proibite di origine ani-male nei mangimi viene considerata come u-na violazione del divieto (tolleranza zero). Inseguito all’adozione del piano per le TSE la

Commissione ha pubblicato un documentodi lavoro dei servizi della Commissione (os-sia il programma di lavoro sulle TSE[SEC(2006) 1527]) riguardante le future azio-ni legislative nel settore dell’encefalopatiaspongiforme trasmissibile. Uno dei temi ri-guarda la revisione delle disposizioni del di-vieto dei mangimi. L’avvio della revisione del-

le attuali disposizioni del divieto dei mangimidovrebbe essere basato sul rischio e do-vrebbe nel contempo tener conto degli stru-menti di controllo disponibili per valutare egarantire l’adeguata attuazione del divieto.

MEDICINALI VETERINARIÈ prevista la revisione dei regolamenti sulle

laPROFESSIONE VETERINARIA 7 | 2008 Europa 19★

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Sanità, la Commissione Europea ha definito il programma del 2008Fra le iniziative legislative, novità e revisioni di interesse veterinario

“variazioni” in campo farmaceutico: modificadella base giuridica nella direttiva2001/83/CE recante un codice comunitariorelativo ai medicinali per uso umano e nelladirettiva 2001/82/CE relativa ai medicinali

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veterinari. L’obiettivo è semplificare le normerelative alle modifiche dei farmaci successi-ve al rilascio dell’autorizzazione (i cosiddettiregolamenti sulle variazioni). La gestioneamministrativa di tali norme al momento mo-bilita più del 60% delle risorse umane e deicosti finanziari dei servizi delle aziende chesi occupano degli obblighi normativi. In alcu-ni casi, questo fardello può intralciare l’inno-

vazione, impedendo l’introduzione di modifi-che utili per i pazienti e la società. L’obiettivodell’iniziativa è ridurre gli oneri amministrativiper l’industria alleggerendo le circostanzeche obbligano l’industria a presentare unadomanda per le variazioni dei medicinali peruso umano e dei medicinali veterinari. L’at-tuale base giuridica per le modalità d’esecu-zione delle modifiche dell’autorizzazione al-

l’immissione sul mercato non consente allaCommissione di fissare delle norme per l’au-torizzazione all’immissione sul mercato subase puramente nazionale. Occorre amplia-re la base giuridica per colmare il divario aifini dell’armonizzazione. L’iniziativa punta amodificare la base giuridica della direttiva2001/83/CE recante un codice comunitariorelativo ai medicinali per uso umano e delladirettiva 2001/82/CE che istituisce un codi-ce comunitario relativo ai medicinali veteri-nari.

“VARIAZIONI” FARMACEUTICHENel programma di lavoro è contenuta la revi-sione dei regolamenti sulle “variazioni” incampo farmaceutico: semplificazione e mo-dernizzazione dei regolamenti (CE) n.1084/2003 e n. 1085/2003. L’obiettivo del-l’iniziativa è ridurre gli oneri amministrativiper l’industria semplificando le norme relati-ve alle variazioni dei medicinali per uso uma-no e dei medicinali veterinari. Il regolamentosulle variazioni stabilisce le modalità d’ese-cuzione adottate dalla Commissione in rela-zione alle modifiche dell’autorizzazione al-l’immissione sul mercato. Semplificazionedelle procedure di elencazione e pubblica-zione delle informazioni in campo veterinarioe zootecnico. L’obiettivo generale è armo-

nizzare e semplificare, essenzialmente me-diante strumenti elettronici, le attuali proce-dure di elencazione, aggiornamento e pub-blicazione delle informazioni in campo vete-rinario e zootecnico riguardanti ad esempiogli elenchi di strutture veterinarie e gli istitutizootecnici riconosciuti negli Stati membri enei paesi terzi e gli elenchi di taluni laborato-ri nazionali di riferimento. L’iniziativa riguarda22 atti del Consiglio.

LEGISLAZIONE SVIZZERALa revisione delle disposizioni in materia disicurezza prevede i seguenti interventi:completamento della determinazione dell’e-quivalenza tra la legislazione svizzera in ma-teria di sicurezza alimentare e le politiche ve-terinarie, ivi compresi i controlli veterinari allefrontiere e le condizioni di importazione, ag-giornamento dei contenuti dell’accordo inrelazione alle norme adottate sin dall’ultimamodifica dell’accordo; dal momento che laSvizzera ha accettato di applicare l’acquiscomunitario in materia di salute animale, si-curezza alimentare e controlli sull’igiene,sarà garantito nella CE e in Svizzera un ele-vato livello di protezione; ciò permette di a-bolire i controlli frontalieri sul commercio dianimali e di prodotti animali tra la CE e laSvizzera. ■

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laPROFESSIONE VETERINARIA 7 | 200820 Europa ★

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laPROFESSIONE VETERINARIA 7 | 2008 Lettere al Direttore 21

Qualche Collega ci ha scritto percommentare le citazioni che pubbli-chiamo in questa rubrica. Colgo

l’occasione per rispondere loro pubblica-mente, a beneficio di tutti i nostri lettori. Ilsolo fatto di riportare citazioni attinenti il no-stro settore non implica né apprezzamentoné condivisione. Intendiamo solo far conoscere cosa si dicedi noi o su di noi - nel bene e nel male, cono senza intelligenza. Molto spesso, non lo sipuò negare, il livello è davvero sconfortan-te, anche in insospettabili autorità. La citazione non ha alcun valore celebrati-vo, anzi qualche volta il contrario. Lasciamo ai Colleghi il farsi l’idea che vo-gliono degli autori delle citazioni e dei con-tenuti medesimi.

Carlo Scotti

RIGUARDOALLA VOSTRA INDAGINE!

Sono davvero rimasta sorpresa quando horicevuto la vostra comunicazione riguardol’indagine sull’occupazione nel mondo vete-rinario in quanto proprio il 7 Gennaio 2008mi sono trovata a rispondere ad una new-sletter di Almalaurea che faceva apparire in-coraggianti dei dati che tali non erano! Nonsono tra gli “estratti” del sondaggio almenofin ora, ma la verità è che se proprio lo vole-te sapere, io per il momento ci ho rinuncia-to a fare della veterinaria la mia Professio-ne. Non mi identifico assolutamente nel mo-do di lavorare della maggior parte dei colle-ghi, mi sembra che sia tutta una gara trapoverelli e io non voglio partecipare, la pa-rola professionalità è per molti sconosciuta!Il mercato è livellato e si continua a livellaresolo verso il basso perché le proposte chevengono fatte sono inaccettabili per chi hainvestito nella propria formazione come me.E allora accettano solo coloro che tantomeglio accettare che stare a spasso e chemagari a laurearsi ci hanno messo 10 annie quindi va bene anche trovare un lavoro apoco! In tre anni dalla mia laurea nessunoha mai letto o chiesto di visionare il mio cur-riculum vitae, nessuno ha mai messo allaprova le mie capacità sul campo, ma la con-dizione per essere “presa” è sempre stataquella di accettare di fare un tirocinio di al-meno 3 o 6 mesi! Per poi passare ovvia-mente ad un rimborso di 500 euro al meseper altri sei mesi e così via... e se poi vuoiandare ai convegni, aggiornarti e magari in-dirizzarti verso un settore, tante promessema all’atto pratico non puoi, perché devi la-vorare anche 10 12 ore al giorno compresi iweek end... e se sai troppo, invece di esse-re un valore aggiunto, sei pericoloso... e senon ti sta bene di rinunciare a tutto, famiglia,marito, casa, spesa, amici, vuol dire chequesto lavoro non fa per te! Io per un paiod’anni l’ho fatto, ma poi ho deciso di dedi-carmi alla formazione. E ora sono io ad essere a spasso perché neicolloqui mi dicono che sono troppo referen-ziata!! Che buffo eh? Tanto per farsi un’ideabasta fare un giro su Vet Job a cui cambie-rei il nome nel ben più appropriato Vet Tiro-cinio.Ma dove sta scritto che si lavora così? Co-me è possibile che un chirurgo che lavora dinotte e festivi non abbia la chiamata pagata(non dico la reperibilità... sarebbe chiederetroppo) e si debba accontentare di prende-re 50 € per qualsiasi chirurgia che fa? A me sembra che ci sia molto su cui lavora-re e se proprio devo essere sincera, noncredo che ci sia la benché minima tuteladell’Ordine o delle associazioni, in merito anessuno degli argomenti di cui tanto si par-la sulle riviste di settore... io seguo sempre i

vari dibattiti, lettere al Direttore e così via,ma credo che si parli tanto, ma di passi ver-so un miglioramento delle condizioni, pro-prio non se ne veda neanche l’ombra! Io al-lora per coerenza ho deciso di vivere in ba-se ai miei principi... aiuto mio marito nell’A-zienda di famiglia, che mi dà molte più sod-disfazioni personali ed economiche, la nottefaccio le chirurgie in un paio di cliniche checredo che lavorino con professionalità e ba-sta.. i ricatti non li accetto più e neanche l’e-lemosina.Mi piacerebbe tantissimo fare il mio lavorodi giorno con orari normali e prospettive dicrescita normali, ma ho perso ogni spe-ranza. Allora ho deciso che mi metto qualche sol-do da parte e tra un paio d’anni avrò qual-

cosa di mio.. qualcosa in cui quello checonta saranno i meriti professionali e le per-sone che lavorano nello staff, tutte insiemecon obiettivi comuni: dare i migliori servizipossibili per ogni disciplina ed essere unteam di professionisti. Oggi invece nellamaggior parte delle strutture si fa a gara achi ha più macchinari dell’ultima generazio-ne senza capire che la diagnosi di una ma-lattia la fa un medico con la sua testa e lesue capacità e che è sempre lui che dopoimposta la cura, lo strumentario è solo diausilio..e invece si investe su macchine piut-tosto che su uomini. C’è qualcosa che proprio non va! Speroqueste mie parole possano far riflettere, so-prattutto chi non vuole vedere la realtà dellaveterinaria in Italia.

@

“Esistono sul mercato le condizioni di ribassi nel settore delle carni”

Antonio Lirosi, Garante per la sorveglianza dei prezzi

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Chiuso in stampa il 18 febbraio 2008

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

laPROFESSIONE VETERINARIA 7 | 200822 Calendario attività Dal 25 febbraio al 5 aprile

Quale delle seguenti affermazioni è vera:

I pesci d’acquario sono specialisti dell’alimentazione e necessita-no di mangimi specie-specifici

I pesci d’acquario sono opportunisti dell’ali-mentazione in grado di approvvigionarsi danumerose fonti alimentari

I pesci d’acquario sono imprevedibili: man-giano quando e come pare loro

Qual è la terapia attualmente consigliataper l’aspergillosi nei pinguini?

Amfotericina B per via endovenosa

Terbinafina per via orale

Itraconazolo per via orale + aerosol con F10e enilconazolo

Ketoconazolo per via orale

Voriconazolo per via orale QUIZ 1Risposta corretta: c)

Aggiornamento in medicinadegli animali esotici, incontroSIVAE marzo 2006, Cremona

QUIZ 2Risposta corretta: b)

Gestione sanitaria integrata delsistema acquario, incontroregionale SIVAE-SCIVACmarzo 2006, Università di

Teramo

SOLUZIONI

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