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Quaresima 2006 I PROGETTI - webdiocesi.chiesacattolica.it · Questi bambini poveri, spesso...

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Quaresima 2006 I PROGETTI MISSIONARI “Toccatemi e guardate” l tema che guida il nostro cammino quaresimale di quest’anno è “Toccatemi e guardate”. Vuole aiutare noi tut- ti a fare esperienza una esperienza viva di Gesù di Nazaret, arrivare a toccarlo con le nostre mani, così come hanno fatto gli apostoli e i discepoli. Gesù è ancora in mezzo a noi e vuole essere toccato nelle persone che ci passano accanto, soprattutto nei poveri, nei sofferenti, negli ammalati, nei bambini, nei carce- rati, negli esclusi dalla vita sociale. “Tutto quello che avrete fatto a questo mio fratello più piccolo lo avrete fatto a me” (Mt 25,40); il bisognoso, di qualunque cosa ab- bia bisogno, dal mangiare ad un sorriso, dal vestito all’istruzione, dall’indumento al conforto, è sa- cramento di Gesù Cristo, ci rende presente il Signore e lo possiamo toccare con le nostre mani, lo pos- siamo vestire, lavare, profumare, consolare. Durante la quaresima dobbiamo fare questo esercizio: toccare il fratello bisognoso, toccare Gesù Cristo. Dobbiamo anche saperlo “guardare”, vederlo. E’ difficile. Anche gli apostoli e i discepoli che avevano vissuto per tre anni in sua compagnia, ad un certo mo- mento non riescono a “vederlo” anche se risorto e vivo. E’ l’esperienza della Mad- dalena che lo confonde con l’ortolano, è la sensazione dei discepoli di Emmaus che lo ritengono un semplice viandante, è la situazione degli apostoli, che di ritorno dalla pesca sul lago di Genezaret non rie- scono a convincersi che sia proprio Lui. Ora Gesù cammina con noi. La quare- sima ci deve aiutare a farci fare l’espe- rienza di toccarlo e di guardarlo da vici- no per diventare come gli apostoli e i di- scepoli convinti testimoni, capaci di dare anche la propria vita perché innamorati di Lui e disposti ad andare anche in capo al mondo per farlo conoscere a tutti gli uomini. E’ stato questo spirito che ha spinto an- che i nostri missionari piacentini ad an- dare per tutte le strade del mondo, è stata questa forza che ha spinto anche Don Pietro Callegari ad andare più di qua- rant’anni fa prima in Guatemala e poi in Brasile per annunciare il Risorto. Nella sua ultima omelia pronunciata nel Santuario della Madonna di San Mar- co a Bedonia nella domenica successiva alla Pasqua del 1973, solo una decina di giorni dopo il suo rientro, ha ricordato un canto brasiliano che dice “Guardo verso il cielo e vedo una nube bianca che sta passando, guardo verso la terra e vedo una moltitudine che sta camminando... questa moltitudine ha nel petto amore e cerca pace... è mio desiderio vedere au- mentare sempre più questa processione perché tutti cantino: Gesù Cristo, Gesù Cristo io sono qui”. Il desiderio di fare incontrare tutti con Gesù di Nazaret, per- ché lo potessero toccare e lo potessero vedere ha improntato tutta la vita del no- stro fratello Don Pietro. Per commemorare questo suo impegno, in collaborazione con il Nuovo Giornale presentiamo, in questa quaresima, la vita di Don Pietro nella collana “Testimoni della fede” perché il suo esempio ci spro- ni ad essere testimoni del risorto. Don Giampiero Franceschini, direttore Centro Missionario diocesano I I 1 Suppl. al n° 7 di ven. 24/2/2006 de “Il Nuovo Giornale”, settimanale diocesi di Piacenza-Bobbio - Direttore respons.: Davide Maloberti - Direz. e redaz.: Piacenza, via Vescovado, 5 - Stampa: Grafihe Lama, Piacenza - A cura del Centro Missionario diocesano Un’immagine di don Pietro Callegari durante gli anni della missione in Brasile.
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Quaresima 2006

I PROGETTIMISSIONARI

“Toccatemi e guardate”

l tema che guida il nostrocammino quaresimale diquest’anno è “Toccatemi

e guardate”. Vuole aiutare noi tut-ti a fare esperienza una esperienzaviva di Gesù di Nazaret, arrivare atoccarlo con le nostre mani, cosìcome hanno fatto gli apostoli e idiscepoli.

Gesù è ancora in mezzo a noi evuole essere toccato nelle personeche ci passano accanto, soprattuttonei poveri, nei sofferenti, negliammalati, nei bambini, nei carce-rati, negli esclusi dalla vita sociale.

“Tutto quello che avrete fatto aquesto mio fratello più piccolo loavrete fatto a me” (Mt 25,40); ilbisognoso, di qualunque cosa ab-bia bisogno, dal mangiare ad unsorriso, dal vestito all’istruzione,dall’indumento al conforto, è sa-cramento di Gesù Cristo, ci rendepresente il Signore e lo possiamotoccare con le nostre mani, lo pos-siamo vestire, lavare, profumare,consolare.

Durante la quaresima dobbiamofare questo esercizio: toccare ilfratello bisognoso, toccare GesùCristo.

Dobbiamo anche saperlo “guardare”,vederlo. E’ difficile. Anche gli apostoli ei discepoli che avevano vissuto per treanni in sua compagnia, ad un certo mo-mento non riescono a “vederlo” anche serisorto e vivo. E’ l’esperienza della Mad-dalena che lo confonde con l’ortolano, èla sensazione dei discepoli di Emmausche lo ritengono un semplice viandante, èla situazione degli apostoli, che di ritornodalla pesca sul lago di Genezaret non rie-scono a convincersi che sia proprio Lui.

Ora Gesù cammina con noi. La quare-sima ci deve aiutare a farci fare l’espe-rienza di toccarlo e di guardarlo da vici-no per diventare come gli apostoli e i di-scepoli convinti testimoni, capaci di dareanche la propria vita perché innamorati

di Lui e disposti ad andare anche in capoal mondo per farlo conoscere a tutti gliuomini.

E’ stato questo spirito che ha spinto an-che i nostri missionari piacentini ad an-dare per tutte le strade del mondo, è stataquesta forza che ha spinto anche DonPietro Callegari ad andare più di qua-rant’anni fa prima in Guatemala e poi inBrasile per annunciare il Risorto.

Nella sua ultima omelia pronunciatanel Santuario della Madonna di San Mar-co a Bedonia nella domenica successivaalla Pasqua del 1973, solo una decina digiorni dopo il suo rientro, ha ricordato uncanto brasiliano che dice “Guardo versoil cielo e vedo una nube bianca che stapassando, guardo verso la terra e vedo

una moltitudine che sta camminando...questa moltitudine ha nel petto amore ecerca pace... è mio desiderio vedere au-mentare sempre più questa processioneperché tutti cantino: Gesù Cristo, GesùCristo io sono qui”. Il desiderio di fareincontrare tutti con Gesù di Nazaret, per-ché lo potessero toccare e lo potesserovedere ha improntato tutta la vita del no-stro fratello Don Pietro.

Per commemorare questo suo impegno,in collaborazione con il Nuovo Giornalepresentiamo, in questa quaresima, la vitadi Don Pietro nella collana “Testimonidella fede” perché il suo esempio ci spro-ni ad essere testimoni del risorto.

Don Giampiero Franceschini,direttore Centro Missionario diocesano

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Un’immagine di don Pietro Callegari durante gli anni della missione in Brasile.

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IL GRIDO DEI POVERI: ci sono situazioni, anchedove si trovano i nostri missionari, che gridano davantia Dio e agli uomini per le ingiustizie che portano in sé.Non possiamo essere sordi davanti a queste realtà.

Sostegno a distanzaper bambini poveri(“Aggiungi un posto a tavola”)

Il Centro Missionario da oltre venti anni con il progetto“Aggiungi un posto a tavola” aiuta, attraverso il sostegno adistanza, scuole materne, orfanatrofi e centri per bambini distrada sparsi in diversi continenti dove sono presenti o hannooperato nostri missionari. Questi bambini poveri, spesso ab-bandonati o orfani, malnutriti vengono assistiti in un ambien-te capace di farli crescere dignitosamente sia nel corpo attra-

verso una corretta alimentazio-ne sia spiritualmente con unprogetto educativo valido. Ilsostegno a distanza non com-porta nessun legame giuridicocon il bambino ma consente diaiutarlo senza che venga sradi-cato dal proprio ambiente.Attualmente il C.M.D. sostienele seguenti scuole:• in BRASILE a Picos lescuole materne Pequeno Cida-dao e Aliança; a Vitoria daConquista le scuole materneSao Luis, Bela Vista, Criança-Esperança, Vivendo e apren-dendo; a Paragominas la scuo-la materna Meninos de Deus; aBragança il Centro “Casa dasCriancas dom Eliseu” che ac-coglie i ragazzi di strada dandoloro oltre al vitto e alloggio an-che una professionalità artigia-nale, inoltre sempre a Bragançasostiene mons. Ferrando nellasua attività a favore dei bambi-ni poveri con l’assistenza allefamiglie;• in BANGLADESH aDhaka la scuola materna Mae-stre Pie dell’Addolorata;• in SRI LANKA a Lasinga-ma due orfanatrofi dell’IstitutoLadani;• in REPUBBLICA DEMO-CRATICA DEL CONGO aKabinda un progetto di aiutoai bambini congolesi

E’ sufficiente uncontributominimo di 0,51 euro al gior-no, 186 euro all’anno. L’impe-gno è per un anno, rinnovabilenegli anni successivi.Per ogni bambino viene datauna scheda corredata dai datianagrafici e dalla foto.

CCOORRPPOO CCHHEE HHAA FFAAMMEE

Nelle foto, alcuni bambini sostenuti a distanza grazieal progetto “Aggiungi un posto a tavola”: a Kabinda,in Burundi (sopra), a Vitória da Conquista in Brasile(a lato) e in Bangladesh (in alto).Sotto, visita del vescovo mons. Monari con una dele-gazione piacentina, nell’estate del 2004, alla scuolamaterna “Aliança” di Picos .

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BRASILE. Cisterneper la raccoltadi acqua piovana

Realizzazione di cisterne per la raccolta diacqua piovana. Angelo Zanrè, coordinatore del-la Caritas Nordest in Brasile, è impegnato inquesto progetto in una zona molto povera e col-pita frequentemente da gravi siccità.

Il contributo per ogni cisterna è di euro 300.

KENIA. Costruzionedi un pozzo

Costruzione di un pozzo a Lengesim in Ke-nia, presso l’ospedale della missione fondata damons. Pozzi dove da undici anni lavora la dotto-ressa piacentina Francesca Lipeti in aiuto allepopolazioni Maasai.

CCOORRPPOO CCHHEE HHAA SSEETTEE

Sopra, la costruzione di una cisterna per l’acqua piovana nel nord-est del Brasile. Sotto a si-nistra, un gruppo di donne che partecipano ad un corso di formazione del Consorzio di ac-qua potabile Jatumpamba, in Ecuador.

A lato, asinelli carichi delle foglie della palma carnauba (da cui si ricava una famosa cera)nella zona di Picos, nell’arido nord-est brasiliano. Sopra, i lavori di realizzazione di un ser-batoio per l’acqua nell’ospedale di Dondi, nella Repubblica Democratica del Congo.

BRASILE. Filtri per l’acquaCollaborazione al progetto “Un milione di cisterne” da asse-

gnare alle famiglie più disagiate a Picos, in Brasile, dove opera donMauro Bianchi. Acquisto di filtri per l’acqua. Euro 30 ciascuno.

ECUADOR. Acqua per i poveriCon Danila Pancotti in Ecuador. Le donne, parte attiva e fonda-

mentale nella costruzione dell’acquedotto di Jatampamba, deside-rano gestire insieme agli uomini l’acqua per le comunità povere delcomune di Guamote.

CONGO. Costruzionedi un serbatoio per l’acqua

Realizzazione di un serbatoio per l’acqua nel piccolo ospedaledella missione di Dondi, nella Repubblica Democratica del Congo,dove è attiva la missione guidata da padre Romano Segalini.

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CCOORRPPOO SSOOFFFFEERREENNTTEE

Un gruppo di bambini alla missione di Dondi, nella R.D. del Congo.

Sopra, suor Giovanna Pastori con alcuni ospiti del centro gestito dalle Pic-cole Serve del Sacro Cuore a Ploiesti, in Romania. In alto a destra, mons.Ferrando (primo da destra) e mons. Lino Ferrari in visita alle prime costru-zioni del Centro di recupero per giovani tossicodipendenti “Fazenda Espe-rança dom Eliseu”.

PROGETTI SANITARI: il corpo della persona ha biso-gno di essere curato; il Signore ha dato la sua vita perchéogni persona avesse pienezza di vita.

REPUBBLICA del CONGO. Aiuta un bambino malato e denutrito

Padre Romano Segalini, missionario comboniano, piacentinodi Podenzano, opera nella Repubblica Democratica del Congonella missione di Dondi, nella provincia orientale. Ha realizzatoun piccolo ospedale intitolato a Madre Teresa di Calcutta dove sioccupa anche dei bambini colpiti da malaria e denutriti (kwa-shiorkor). Il progetto consiste in un programma di cura, nutrizio-ne e reinserimento scolastico di questi bambini che le famiglienon possono permettersi per la grande povertà.

Il costo di questo sostegno è di 100 euro per ogni bambino.Ai sostenitori verrà data una scheda del bambino con fotografia.

KENIA. Sostieni una mamma Maasai

La dott.ssa Francesca Lipeti, piacentina, da undici anni in Keniacon i Maasai, gestisce, con l’aiuto di infermiere locali, l’ospedaledi Lengesim che fa parte della missione fondata da mons. Pozzigià parroco di Cortemaggiore. Il sostegno riguarda una mammamaasai dall’inizio della gravidanza al terzo mese di allattamento.

Il costo è di euro 50 per mamma. Ai sostenitori verrà rilascia-ta una scheda di adesione.

ROMANIA. Aiuta giovanigravemente ammalati

A Ploiesti, in Romania, aiuto sanitario per gli ammalati segui-ti da suor Giovanna Pastori in un piccolo centro gestito dalle suoredell’ordine Piccole Serve del Sacro Cuore. Questo centro opera inuna zona poverissima seguendo giovani gravemente ammalati an-che a livello mentale. E’ in funzione inoltre un piccolo centro direinserimento scolastico e sociale per bambini sieropositivi.

Per contribuire rivolgersi al Centro Missionario.

BRASILE. Un centro di recupero per tossicodipendenti

BRASILE - Mons. Ferrando vescovo di Bragança sta realiz-zando il progetto di un centro di recupero per giovani tossico-dipendenti in memoria del vescovo missionario piacentinomons. Eliseo Coroli. L’opera denominata “Fazenda Esperançadom Eliseu” si sta realizzando con l’aiuto del Centro Missiona-rio Diocesano e riveste grande importanza per la zona visto cheil centro di recupero più vicino si trova a più di 630 km di di-stanza. Attualmente questo complesso ospita 50 giovani disloca-ti in otto dormitori; il progetto finale è previsto per 80 giovani.

Per contribuire al progetto rivolgersi al Centro Missionario.

BRASILE. Aiuto a preadolescenti e ragazze madri

BRASILE - Picos (Daniela Marchi) - Sostegno ad una équi-pe per la prevenzione delle gravidanze preadolescenziali ed ilsostegno alle ragazze madri.

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CCOORRPPOO SSEENNZZAA CCAASSAAOgni uomo ha bisogno di un tetto per ripararsi e di un luo-

go in cui vivere con la propria famiglia.

INDIA. Progetto tsunamiIn INDIA, a Kerala, in Vilinjam, per la realizzazione del “Pro-

getto tsunami” collaborano il Centro Missionario, la Caritas Dio-cesana, Africa Mission e il Circolo padre Magnani. Si tratta di unainiziativa locale rivolta ad una realtà gravemente colpita dallo tsu-nami sconosciuta all’opinione pubblica e pertanto esclusa dagliaiuti internazionali dove sono presenti delle suore dell’ordine pia-centino “Figlie di Sant’Anna” e “Orsoline di Maria Immacolata”.Il progetto prevede la costruzione, su un terreno acquistato dallalocale parrocchia, di 100 case dal costo di euro 1680 ciascuna de-stinate ai pescatori rimasti senza tetto.

Manca ancora il finanziamento di 25 case. Si può contribuire rivolgendosi al Centro missionario.

BRASILE. Sostegnoai “senza terra”

Daniele Piccoli prosegue a Vitória da Conquista il sostegno aigruppi di contadini senza terra e alle famiglie in fase di insedia-mento. Le attività previste riguardano aiuti agli accampati perl’insediamento e la costruzione di piccole casette.

BRASILE. Ristrutturazionedi una scuola materna

Ristrutturazione della scuola materna “Casa Aliança” di Pi-cos, seguita da Daniela Marchi.

LE COSTRUZIONI: le nostre chiese sorelle,spesso ancora sotto il giogo dei politici, debbonoliberarsi e avere spazi propri dove poter raduna-re le comunità per il culto divino e per vivere lavita comunitaria.

BRASILE. Costruzione di cappelle, chiese e centri per la pastorale

PICOS (don Mauro Bianchi)- Aiuto per la costruzione di una cappella nella picco-

la comunità di Bugi (fino ad ora per le celebrazionisi riuniscono in una casa).

- Aiuto per la realizzazione del tetto della chiesa di S.Rita situata nella periferia di Picos.

VERA MENDEZ - Contributo per la continuazione dei lavori per la co-

struzione della chiesa di Vera Mendez.

BOA VISTA (don Giancarlo Dallospedale, don Car-lo Roberti e Giuseppina Fiorani)- Costruzione di una chiesa e di un centro per la pa-

storale a Cantà, grande paese a 70 km da Boa Vista,in via di espansione e con una sola piccola chiesapericolante.

CCOORRPPOO SSEENNZZAA CCHHIIEESSAA

Sopra, don GiuseppeFrazzani davantialla chiesain costruzione di Vera Mendez.A lato, muratorie volontari al lavoro per la chiesa di Cantà.

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CCOORRPPOO SSEENNZZAA IISSTTRRUUZZIIOONNEE EE FFOORRMMAAZZIIOONNEEFORMAZIONE: la cecità religiosa si

riesce a superare solo se i fratelli si avvi-cinano e ci aprono gli occhi della fede, seci fanno conoscere il progetto di Dio sulsingolo uomo e sull’umanità.

BRASILE. Promozione umana e formazione religiosa- Formazione dei seminaristi nei seminari

minori di Boa Vista (Roraima), di Picos, diBragança e nei seminari maggiori di Ma-naus, di Bragança Si può collaborare offrendo una borsa distudio dell’importo di euro 1280 per i seminari minori o di eu-ro 3.000 per i seminari maggiori.

- In Roraima l’equipe di animazione vocazionale realizzerà men-silmente giornate di formazione e di studio per giovani. Colla-borazione per le spese di organizzazione e partecipazione.

- Mons. Luigi Ferrando svolge un servizio di formazione e dievangelizzazione anche tramite la Radio Educadora. E’ neces-saria la sostituzione del mixer dello studio.

- Don Carlo Roberti per la formazione biblica degli animatoridi comunità realizza corsi per animatori di comunità.

- Don Luigi Mosconi è impegnato in tutto il nord del Brasile nellemissioni popolari e nei corsi di formazione biblica per pre-parare laici missionari. Necessita di continui spostamenti e diaiuto per le persone che non possono frequentare i corsi. I laicimissionari svolgono nelle comunità i vari ministeri: l’annunciodella parola, la distribuzione dell’Eucarestia, la catechesi, la pre-parazione ai sacramenti, la visita agli ammalati, l’impegno so-ciale in difesa di coloro che non hanno voce.

- A Picos la Radio Diocesana con il programma “Voce di chi nonha voce” è finalizzata all’aiuto di persone povere che chiedonoper telefono aiuti e spiegazioni circa situazioni concrete.

REPUBBLICA del CONGO. Formazione delle ragazze madri

L’ Aiuto alla formazione delle ragazze madri nella Repubbli-ca Democratica del Congo consiste in un progetto di accompa-gnamento di donne madri, giovani e giovanissime, sole e senzasostegno per garantire un processo di scolarizzazione, responsa-bilizzazione e autosufficienza. Questo progetto è seguito dalleSuore Missionarie Scalabriniane piacentine che svolgono la loromissione nella parrocchia della Santa Famiglia nella cittadina diKintanu.

Il costo del sostegno è di euro 150 per un anno e riguarderà ladonna madre e i suoi figli. Una scheda personale di ogni ragazzaverrà data ai sostenitori .

Sopra, don Giancarlo Dallospedale (primo in piedi da destra) con il gruppodei seminaristi di Boa Vista (Roraima) durante la visita dell’estate scorsadel gruppo di Piacenza guidato dal vicario generale mons. Lino Ferrari.Sotto, una processione durante le missioni popolari animate da don LuigiMosconi.

Una mamma con i tre figli che segue i corsi di alfabetizzazione e di formazioneal lavoro guidati dalle suore scalabriniane a Kintanu, nella R.D. del Congo.

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PPrrooggeettttii rreeaalliizzzzaattii nneell 22000055

Sopra, bambini brasiliani sostenuti a distanza grazie all’inizia-tiva “Aggiungi un posto a tavola”. Sotto, don Mauro Bianchicon alcuni giovani in Brasile.

Don Dallospedale (primo da destra) con un gruppo di seminari-sti. Sotto, Francesca Lipeti con alcune mamme Maasai in Keniae, più a sinistra, bambini del Bangladesh sostenuti a distanza.

Con il Centro Missionario diocesanoCon l’iniziativa sostieni un bambino a distanza “Aggiungi un

posto a tavola” nel 2005 sono stati aiutati: - più di 600 bambini in Brasile, Congo, Bangladesh, Sri Lanka,- 50 ragazze madri in Congo e 60 mamme Maasai in Kenia.

L’attività vocazionale dei nostri missionari nei seminaricontinua a dare i suoi frutti

Nei seminari di Picos (Piauì), di Boa Vista (Roraima), Manaus eBragança (Parà) il numero dei seminaristi è in costante aumento eproseguono le ordinazioni diaconali e sacerdotali.

Per la promozione umana- In Roraima (Brasile) continua con Giuseppina Fiorani il lavoro di

integrazione fra i popoli indios e i migranti che giungono dagli altristati brasiliani.

- In Repubblica Democratica del Congo a Kintanu nella diocesi diKisantu, con lesuore scalabriniane prosegue il lavoro di reinseri-mento di ragazze madri nella società attraverso corsi di istruzione eavviamento al lavoro.

- A Vitória da Conquista (Brasile) con Daniele Piccoli prosegue l’at-tività organizzativa e formativa ai gruppi senza terra e alle famigliein fase di insediamento.

- A Bragança (Brasile) accompagnamento dei ragazzi di strada at-traverso corsi di istruzione scolastica e di formazione per l’avvia-mento all’attività lavorativa.

- A Picos (Brasile) Daniela Marchi ha promosso l’attività lavorativadi donne senza lavoro attraverso un laboratorio di pasta fresca e piz-zeria, continua l’attività di accompagnamento delle persone anzianecon la Caritas Diocesana e l’attività di animazione dei ragazzi e deigiovani presso la “Casa Aliança”.

Per la formazione religiosa- Sostegno a don Luigi Mosconi per la formazione dei laici missio-

nari e l’animazione delle missioni popolari in molte diocesi delBrasile e la pubblicazione di un opuscolo sulle missioni popolari ri-chiesto dalla Conferenza Episcopale brasiliana.

- Sostegno a don Carlo Roberti per la formazione biblica degli ani-matori di comunità e per l’aiuto a don Giancarlo Dallospedale nel-la la pastorale vocazionale.

- Aiuto a don Mauro Bianchi per la formazione dei giovani e l’ac-compagnamento della pastorale giovanile.

- Sostegno a don Giuseppe Frazzani per l’accompagnamento dei se-minaristi a Picos e Teresina.

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Dal 2005 offerte detraibili con l’associazione“Aggiungi un posto tavola” onlus

All’interno del nostro Centro Missionario, per mo-tivi di deducibilità fiscale, è sorta una associazioneonlus denominata “Aggiungi un posto a tavola” checonsentirà di rilasciare, a chi lo desidera, la ricevutafiscale (detraibile ai fini Irpef ).

Le modalità di pagamento relative ai vari progettisono le seguenti:

OFFERTE DETRAIBILI- C/C postale n° 65022345 intestato a: Associazio-

ne “Aggiungi un posto a tavola, onlus”. I bollet-tini prestampati sono disponibili presso la no-stra sede.

- Assegno bancario intestato a: Associazione “Ag-giungi un posto a tavola, onlus”.Nel pagamento con assegno bancario la ricevuta fi-

scale verrà rilasciata contemporaneamente al pagamento fornendo il codice fiscale del donatore.Nel pagamento con C/C postale la ricevuta verrà inviata per posta. Nella compilazione del bollettino postale è necessario

scrivere dopo il nominativo del donatore anche il suo codice fiscale, necessario per la compilazione della ricevuta.

OFFERTE NON DETRAIBILI - C/C postale n° 13850292 intestato a: Centro Missionario Diocesano. I bollettini prestampati sono disponibili presso

la nostra sede.- Con assegno bancario intestato a: Centro Missionario Diocesano.- In contanti con il rilascio della ricevuta generica.

PPrrooggeettttii rreeaalliizzzzaattii nneell 22000055

Per informazioni sui progetti: Centro Missionario Diocesano - via Vescovado, 5 - tel. 0523.308.324 - fax 0523.308.330e-mail: [email protected] - www.piacenza.chiesacattolica.it - http://digilander.iol.it/centromissionariopc/

Per edifici pastorali e abitazioni - Costruzione di un Centro Pastorale con chiesa, casa par-

rocchiale e “maloca” a Vila Central in Roraima (donGiancarlo Dallospedale).

- Costruzione di cisterne per la raccolta dell’acqua piovananel nord-est del Brasile con Angelo Zanrè.

- Picos (don Giuseppe Frazzani): costruzione della struttura della chiesa di Vera Mendez, costruzione di una casa colonica con tre famiglie colpitedall’alluvione,in via di costruzione l’edificio della radio diocesana, ri-strutturazione e recinzione della scuola materna.

In alto, la chiesa di Vila Central, in Roraima. Sopra, una celebrazione nellachiesa dedicata a Sant’Antonino a Felix Pinto, dove è stata portata una re-liquia del nostro patrono, durante la visita della delegazione piacentina nel-l’estate 2005. A lato, una parte della casa colonica costruita a Picos per trefamiglie colpite dall’alluvione.


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