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Relazione Negrini S.marino 2003 Esport.

Date post: 13-Sep-2015
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Relazione sulla Rinascita della Magia in Occidente a cuPresentata al Convegno sul Sacro tenuto a San marino nell'Anno 2003
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ROBERTO NEGRINI GIORNALISTA, SAGGISTA E PRESIDENTE AKKADEMIA PANSOPHICA LA RINASCITA DELLA MAGIA ESPERIENZE INIZIATICHE E FORMULAZIONI MAGICHE DEL SACRO DALLE FRATELLANZE ERMETICHE DEL XIX SECOLO AI GIORNI NOSTRI Nel corso dell’intera storia del pensiero occidentale, e segnatamente in due momenti fondamentali riconoscibili nell’epopea culturale del Rinascimento e nella dinamica epistemologica del XX secolo, l’osservare scientifico e il costruire tecnologico si son ritrovati a confrontarsi con problemi e domande che hanno messo in crisi la presunta linearità di una Natura che sarebbe regolata da rigidi e ciechi meccanismi automatici rapportabili all’esperienza sensibile o “eticamente” e semplicisticamente orientata da una qualche entità soprannaturale, identificabile con Il Sigillo a Sette Raggi della Filiazione Mediterranea dell’Astrum Argentinum (AA), Sinarchia Occulta di Magisti e Magiste che da un secolo rappresenta la Scuola Iniziatica, Ermetica e Tantrica interna ad alcuni importanti Ogni Uomo e ogni Donna è una Stella ( Aleister Crowley. Liber AL vel Legis, L’Uno è l’inizio, il Dio-Sole. Il Due è Eros, che lega due cose insieme e si dispiega così in splendore. Il Tre è l’Albero della Vita, che colma lo spazio di forme corporee. Il Quattro è il Diavolo, che spalanca tutto ciò che è chiuso. (Carl Gustav Jung. Septem Sermones ad Mortuos,
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LA RINASCITA DELLA MAGIA

Roberto Negrini

giornalista, saggista e Presidente Akkademia Pansophica

La Rinascita della Magia

Esperienze Iniziatiche e Formulazioni Magiche del Sacro

dalle Fratellanze Ermetiche del XIX secolo ai giorni nostri

Nel corso dellintera storia del pensiero occidentale, e segnatamente in due momenti fondamentali riconoscibili nellepopea culturale del Rinascimento e nella dinamica epistemologica del XX secolo, losservare scientifico e il costruire tecnologico si son ritrovati a confrontarsi con problemi e domande che hanno messo in crisi la presunta linearit di una Natura che sarebbe regolata da rigidi e ciechi meccanismi automatici rapportabili allesperienza sensibile o eticamente e semplicisticamente orientata da una qualche entit soprannaturale, identificabile con il Deus Personale monoteistico di origine giudaica e di successiva elaborazione cristiana.

Problemi e domande le cui possibili soluzioni hanno finito spesso con il riproporre, magari inconsapevolmente e pur in forma diversa, le lampeggianti visioni simboliche di concezioni olistiche, sciamaniche e magiche arcaiche: non fosse che per levidente struttura ciclica, complessa e non-lineare di ogni processo naturale osservabile e per laltrettanto evidente correlazione fra i pi ancestrali Archetipi del Sacro e le strutture morfologiche della psiche umana e del suo substrato inconscio, come esplorati dalla psicologia del profondo e dalle pi interessanti correnti psicanalitiche. Proprio tale considerazione ci porta a osservare che a fronte dellinarrestabile sgretolamento delle presuntuose certezze razionalistiche da un lato e dei paradigmi religiosi monoteistici dallaltro, cui oggi assistiamo, il futuro dellesperienza conoscitiva e spirituale umana allalba del Nuovo Millennio pare orientata verso uninaspettata unione simbiotica tra la Magia e la Scienza.

Esistono idee che contengono mondi. Formule di pensiero che riflettono percezioni antiche quanto lUmanit, radicali quanto la nostra stessa sete di conoscenza. Idee che inventano mondi, spesso elusive e inquietanti, terribili nella loro nuda e semplice complessit. Non sappiamo quando n se siano veramente nate ma soltanto che sono sempre esistite, dietro innumerevoli maschere, intessute dai sogni, raccontate dagli arcani alfabeti del mito, vissute in bilico fra estasi e orrore da uomini e donne di ogni tempo e latitudine sullo sfondo dei molteplici scenari della Storia. Sono le idee-forza o dimensioni primordiali del Sacro, gli archetipi di quel sacer o ghios che per latini e greci, come per molte altre culture, ebbe sempre i significati ambivalenti di divino, venerabile ed esecrato, abominevole, maledetto. E, fra le dimensioni di coscienza del Sacro transitate, le principali finestre dinterazione tra lesperienza umana e le sue possibili dilatazioni oltre i confini della natura sensibile sono stati lEros e la Magia, ovunque paralleli, correlati e spesso antropologicamente intercambiabili.

Eros, delizia e terrore delle Divinit e degli umani, gioco sconvolgente tra le polarit degli esseri e del mondo naturale; e Magheia, lArte del Magh, termine persiano che nellaccezione antica significava saggio o sapiente, dotato di potere. Cio un tipo di umano semi-divinizzato che con la sua Sapienza pu interagire e dialogare con la Natura, nei suoi aspetti visibili e invisibili, e altres - in qualche misura - controllarne i secreti sia allinterno del proprio complesso psicofisico sia nella realt circostante.Le pi accreditate ricerche etnologiche hanno peraltro ampiamente dimostrato che la Magia antecedente alla Religione: anzi si potrebbe perfino dire che la pi antica e venerabile delle Religioni, in un tempo sospeso tra mito e archeologia nel quale forse non era ancora avvenuta quella frattura tra mondo magico e universo religioso che, originata poligeneticamente dallimporsi dei modelli dualistici e patriarcali, ha poi trasformato gradualmente la Religione, soprattutto nellOccidente cristiano, nella pi feroce persecutrice della Magia.

Secondo le elaborazioni teoretiche di James Frazer, padre discusso ma ancora attuale dellantropologia, i paradigmi su cui si fonda la concezione magica primordiale sono principalmente quello omeopatico della Magia imitativa, secondo il quale il simile genera il simile, vale a dire leffetto assomiglia alla causa e quello contagioso della Magia di contatto, per cui le cose venute una volta in contatto reciproco continueranno a interagire a distanza. Questi principi possono essere considerati universali non essendoci stato popolo che non abbia posto a fondamento delle proprie credenze e mitologie una qualche forma di concezione magica, e questo fin dalla pi remota preistoria: basti pensare a Caldei, Celti, Egizi... e alle popolazioni oceaniche, asiatiche, africane o autoctone americane... Ovunque insomma, seppur con gradazioni diverse, si riscontrano assiomi, comportamenti e tecniche codificati per sintonizzarsi con lordine divino attraverso rituali che riproducono le vicende cosmogoniche o gli psicodrammi degli antenati mitici (Magia imitativa) e per interpretare e gestire spazi, tempi, fenomeni e regni naturali, astri, metalli, pietre, piante, animali e perfino esseri umani. Strumenti di questArte sono oggetti totemici (abiti, maschere o strumenti di potere capaci di trasformare limitazione in contatto) e spesso sacre sostanze (piante o funghi psicotropi che ingeriti innescano identit imitativa e contatto unificante con entit archetipiche), il tutto correlato in una vasta e complessa rete dinterconnessioni simboliche.

Com dunque accaduto che la Magia, forma primordiale di esperienza del Sacro e di percezione della Natura, sia stata oscurata dallavanzare dellatteggiamento religioso che invita invece la coscienza ad abbandonarsi allarbitrio degli Dei (o del Fato, o dei Demoni) attraverso rituarie per molti versi opposte a quelle magiche, come la pratica apotropaica della preghiera? Non possibile cronologizzare con certezza il passaggio ma antropologicamente certo che il prometeismo magico di gran lunga anteriore al paradigma devozionale religioso, che infatti risulta sfumato - o pressoch assente - in quelle culture tanto primitive da conservare ancora legami profondi e fisiologici con le proprie concezioni mitiche primarie. Come rilev Frazer, quando parlando ad esempio degli aborigeni australiani dovette constatare che in Australia tutti sono maghi ma nessuno un prete; tutti sono convinti di poter influenzare i loro simili e il corso della natura tramite la Magia empatica, ma a nessuno verrebbe in mente di propiziarsi gli di con preghiere e sacrifici. E nonostante spesso, come certificato dalle ricerche etnologiche di Malinowski, Magia, Religione e Scienza abbiano potuto coesistere nelle stesse epoche e culture, la dimensione magica ha sempre conservato la propria natura di sfondo primario, vissuta come nostalgica angoscia di unelezione perduta o minaccia da parte di arcaici poteri, ormai considerati esclusivamente ostili.

Se nel corso del tempo, specie allinterno dei monoteismi giudeo-cristiano e islamico, la contrapposizione tra Religione e Magia si andata sempre pi rafforzando, sono invece emerse, come lo stesso James Frazer not in seguito, evidenti affinit tra certi aspetti del pensiero magico e aspetti paralleli del moderno pensiero scientifico. Sia la Magia che la Scienza concepiscono infatti luniverso come un macro-essere (ente o struttura impersonale) complesso e multiforme, animato da meccanismi le cui leggi e funzioni possono essere conosciute e controllate dagli esseri umani. Non quindi probabilmente un caso che civilt pervase da religiosit magica, come quelle egizia, babilonese, cinese e mesoamericana, abbiano sviluppato, in perfetta concordanza con le proprie pulsioni sacrali, raffinate forme di speculazione scientifica e realizzazione artistica, architettonica, tecnologica, mentre il rigido monoteismo giudaico non abbia prodotto alcuna tecnologia. Quanto ai polimorfici sviluppi culturali del Cristianesimo e dellIslam, questi dovettero la loro fioritura speculativa luno allinfluenza persiana pervasa di Magia e il secondo ai travasi sapienziali dellOriente pre-cristiano nelle corporazioni di mestiere, particolarmente in quelle muratorie, nonch alla rivoluzione culturale e anti-teologica dellermetico Rinascimento e del massonico Illuminismo. E in seguito le scienze occidentali han potuto progredire nel tentativo di comprensione della Natura solo grazie a un distacco sempre maggiore - e a volte traumatico - dalle imperanti Religioni del Libro.

Nel suo Totem e tab del 1913 Sigmund Freud cos annotava: la Magia dimostra chiaramente il proposito di imporre agli oggetti [...] le leggi della vita psichica e lanimismo - prodotto secondario della Magia e precursore arcaico di ogni esperienza religiosa - un sistema di pensiero che non si limita a fornire la spiegazione di un fenomeno singolo, ma consente di vedere in una certa prospettiva lintero universo come un complesso unico. Con queste sue considerazioni il pionieristico neurologo austriaco, che pur mantenne sempre unostilit preconcetta verso tutto ci che era in odore di occultismo, spianava la strada alle ricerche del fondatore della psicologia del profondo Carl Gustav Jung, che lavor invece per tutta la vita, e con straordinaria passione, sugli archetipi dellinconscio collettivo e sui loro rapporti con le culture esoteriche e la mitologia universale. Studi che mettevano in discussione le relazioni comunemente accettate fra la coscienza umana e il suo remoto passato e che si ponevano in feconda sincronia con le rivoluzionarie intuizioni della Relativit di Einstein e della Fisica quantistica e le scoperte sullindeterminazione della meccanica corpuscolare di Schrdinger, Bohr, Heisenberg e di altri, che negli stessi anni stavano sgretolando poco a poco la visione meccanicistica della natura sostenuta dalla Fisica classica. E questo mentre - sulla scia di audaci pionieri ottocenteschi, come Myers o Crookes - altri geniali ricercatori, fra cui il fisiologo Charles Richet (1850-1935), il fisico Oliver Lodge (1851-1940) e il medico Eugne Osty (1874-1938), gettavano le basi della Parapsicologia esplorando fenomeni quali telecinesi, dematerializzazione, precognizione e telepatia, ritenuti impossibili dalle concezioni positivistiche e previsti invece fin dallantichit dal pensiero e dallesperienza magici.

Unattenta lettura della storia - e soprattutto di certi periodi di grande trasformazione culturale, religiosa o scientifica - ci rivela che spesso sotto la superficie o dietro le quinte degli eventi, delle crisi culturali e perfino delle mutazioni religiose e politiche si sono mosse e si muovono influenze, idee-forza e talora organizzazioni strutturate connesse in un modo o nellaltro alle arcaiche dimensioni della Magia. La fiorente polluzione di genialit spirituali, filosofiche, artistiche che determin il Rinascimento europeo, con le sue ricche venature neo-gnostiche e neo-pagane fermentate sia tra i colti magisti delle Accademie e delle Corti che - in diversa forma - tra i perseguitati movimenti popolari e sciamanici delle cosiddette Streghe, ci presenta a tal proposito uno scenario emblematico. La diffusione di testi ermetici alessandrini - risalenti al II-III sec. d.C. e di cui si era sussurrato per tutto il Medioevo - come la traduzione del Corpus Hermeticum, voluta da Cosimo de Medici nel 1462 su probabile ispirazione dellardore neopagano di Gemisto Pletone e curata con dedizione dal neoplatonico Marsilio Ficino, furono tra gli alimenti essenziali di un rifiorire ermetico, alchemico e magico nel cuore dellEuropa cristiana.

I primi a creare sistematizzazioni relativamente moderne della Magia furono infatti alcuni fra i pi prestigiosi esponenti del Rinascimento, come lo stesso Ficino, che pur tent disperatamente di conciliare Magismo e Cristianesimo, e Pico della Mirandola, Cornelio Agrippa, Teofrasto Paracelso e Giordano Bruno, con la sua poderosa sintesi ermetico-filosofica. E proprio a Bruno, che scont sul rogo lutopia di restaurazione del Pensiero Magico e della tradizione spirituale e sapienziale egizia, dobbiamo una tra le prime definizioni sistematiche e scevre da fideismi di Mago, chegli descrive nel De Magia come uomo sapiente dotato di capacit operativa o virtute. Ma secondo il nolano ci sono tanti significati di Magia quanti tipi di maghi e occorre quindi operare delle distinzioni.

In particolare la divisione primaria da lui professata fu quella largamente condivisa nel Rinascimento tra Magia naturale (realizzazione di cose ammirevoli tramite la gestione delle forze attive e passive o dei caratteri di simpatia e antipatia fra cose naturali) e Magia transnaturale o Teurgia. mediante questultima che il sapiente, dopo aver praticato la Magia naturale e le occulte applicazioni di parole, canti, calcoli di numeri e tempi, immagini, figure, sigilli, caratteri o lettere, pu invocare Poteri superiori al fine di concentrare lo spirito in se stesso, diventando cos un contenitore del Sacro e signore di quelle potenze demoniche identificabili con la dimensione secreta degli Elementi Cosmici.

Fu comunque soltanto tra la seconda met del XIX secolo e gli inizi del Novecento che si accentu in una forma organizzata e collettiva il rinnovato interesse per le dimensioni esoteriche del Sacro. E trovarono cos ampia risonanza idee e opere dei principali esponenti storici del milieu magico-esoterico europeo, come la contessa ucraina Helena Petrovna Blavatsky (1831-1891) - scrittrice, esploratrice, occultista dalla vita tormentata e inimitabilmente romanzesca e autrice di alcune tra le opere di maggior peso e notoriet nellambito del risveglio esoterico di fine Ottocento, nonch principale ideatrice e animatrice della Societ Teosofica - e lesoterista caucasico Georges Ivanovic Gurdjieff (1872-1949), fondatore di un centro di rigenerazione psico-fisica e mentale noto come Institut pour le dveloppement de lhomme, nelle cui attivit furono coinvolti numerosi artisti e intellettuali; e ancora linglese Aleister Crowley e litaliano Giuliano Kremmerz...

Nelle Scuole Iniziatiche animate da questi emblematici personaggi confluirono molti aspetti della Magia e dello Sciamanismo arcaici e formulazioni filosofiche elaborate in secoli precedenti da correnti sotterranee - o semiclandestine - della cultura europea.

Alla fine dellOttocento il medico e occultista francese Grard Encausse (1865-1916), pi noto sotto lo pseudonimo iniziatico di Papus, figura di primo piano degli ambienti massonici, paramassonici e rosicruciani europei, nonch riorganizzatore dellOrdine Martinista, definiva la Magia lapplicazione della volont umana dinamizzata allevoluzione rapida delle forze viventi della natura. E ancora: la Magia considerata come scienza la conoscenza della formazione trinitaria nella natura e nelluomo e della via per la quale lonniscienza dello spirito e il suo controllo sulle forze della Natura possono essere acquistati dallindividuo mentre egli ancora nel corpo. Considerata come arte la Magia lapplicazione di queste conoscenze alla pratica.

Una riaffermazione dellassioma di Bruno si rileva in seguito nel pensiero del citato magista partenopeo Giuliano Kremmerz (Ciro Formisano, 1861-1930), membro di alto grado di una misteriosa ed elusiva confraternita teurgica conosciuta come Ordine Osirideo Egizio e fondatore della Fratellanza Terapeutico-Magica di Myriam, una tra le pi importanti organizzazioni iniziatiche moderne, dedita alla pratica operativa, alchemica e soprattutto terapeutica della Magia. Secondo il Kremmerz Magia una parola che racchiude tutti gli attributi dellonnipotenza divina [...] Il Mago il possessore, il depositario vivente e utente della Scienza di Dio [...] Divido la Magia, o Sapienza Arcana, in due grandi parti: la Naturale e la Divina. La prima studia tutti i fenomeni dovuti alle qualit occulte dellorganismo umano e la maniera di ottenerli e riprodurli nei limiti dellorganismo impiegato come mezzo. La seconda dedicata a preparare lascenso spirituale dello studioso, in maniera da rendere possibili le relazioni delluomo con le nature superiori invisibili allocchio volgare.

Il riaffiorare moderno in Occidente di una sistematizzazione storico-filosofica e di un Corpus dottrinario e operativo tecnicamente trasmissibile e culturalmente codificabile basati su queste concezioni - sia pure a livelli inizialmente marginali ed elitari - si svilupp, a partire appunto dalla seconda met dellOttocento, anche e soprattutto attraverso il generale rifiorire di Societ Iniziatiche e movimenti di pensiero, spesso gemmati dallhumus degli ambienti massonici meno secolarizzati (come le Filiazioni muratorie Egiziane e kabbalistiche dei Riti di Mitzram e di Memphis) e fondati sul recupero - o sul tentativo di recupero - di perdute o dimenticate Tradizioni esoteriche, magiche e gnostiche, intese come patrimonio di Sapienza tradizionale e universale.

Fondamentale in questo senso risult a cavallo tra lOtto e il Novecento linfluenza di personaggi anche provenienti da un retroterra culturale e spirituale cristiano ereticale come loccultista ed ex abate cattolico francese Alphonse-Louis Constant, pi noto sotto lo ieronimo kabbalistico ed ebraizzante di Eliphas Levi. Nella prefazione del suo Dogma e Rituale dellAlta Magia del 1855 sono sintetizzate la temperie ideale e la mitopoiesi radicale che animeranno lintero Rinascimento Magico delle Fratellanze Occulte:

Oltre il velo di tutte le allegorie ieratiche e mistiche dei dogmi antichi, oltre le tenebre e le bizzarre prove di tutte le iniziazioni, sotto il suggello di tutte le sacre scritture, nelle ruine di Ninive e di Tebe, sulle pietre consunte degli antichi templi e sulla faccia annerita della sfinge di Assiria e dellEgitto, nelle pitture mostruose o meravigliose che per i credenti dellIndia spiegano le sacre pagine dei Veda, negli strani emblemi dei nostri vecchi libri di Alchimia, nelle cerimonie di iniziazione praticate da tutte le Societ Segrete, si ritrova la traccia di una Dottrina uguale dovunque e dovunque gelosamente custodita.

Sembra che la Filosofia Occulta sia stata nutrice o madrina di tutte le religioni, leva segreta di tutte le forze intellettuali, chiave di tutte le oscurit divine, regina assoluta della societ nei tempi in cui era riservata alleducazione dei sacerdoti e dei Re.

Lesistenza stessa di Levi, avventurosa e trasgressiva come quella di molti pionieri e sibille del Rinascimento Magico, riflette tutti i fermenti e tutte le contraddizioni duna profonda rivoluzione spirituale.

Entrato in seminario a 15 anni fece una prima rinuncia allordinazione sacerdotale per le grazie erotiche di una discepola di catechismo. Dopo un controverso rapporto con la fede cattolica fu poi definitivamente coinvolto nei sentieri della ricerca magica.

Arrestato pi volte per attivit politiche sovversive, nel 48 combatt per i suoi ideali di libert sulle barricate di Parigi. Nel 1853 divenne amico e discepolo di Joseph-Marie Hone Wronsky (1776-1853), un matematico visionario polacco divenuto noto per la creazione di macchine simboliche in grado di elaborare sistemi mnemotecnici dinterrelazione tra le scienze e relazionabili ai sistemi combinatori rinascimentali di Raimondo Lullo e Giordano Bruno.

Sar poi nel 1854 che Constant, assunta definitivamente lidentit di Eliphas Levi, diverr intimo di Lord Edward George Bulwer-Lytton (1808-1873), un magista e romanziere appartenente alla migliore aristocrazia britannica. Lytton, assai diverso da Levi per temperamento e formazione, va considerato tra i pi significativi esponenti del pensiero magico inglese e fu autore, tra laltro, del celeberrimo romanzo in chiave iniziatica Zanoni e uno tra gli ispiratori della Societas Rosicruciana in Anglia, tra i cui dirigenti troviamo i fondatori di vari Ordini Magici, tra i quali lOrdine Ermetico dellAlba Dorata.

La Fraternit Magica Hermetic Order of the Golden Dawn, fondata nel 1888 dai medici massoni e Alti Dignitari della Societas Rosicruciana in Anglia William Robert Woodman (1828-1891) e William Wynn Westcott (1848-1925) e dallo scrittore e kabbalista Samuel Liddel McGregor Mathers (1854-1918), ha rappresentato per molti aspetti la cerniera tra le formulazioni spesso cristianeggianti della Magia ottocentesca e la Rinascenza di forme teurgiche pre-cristiane nella prima met del Novecento.

Il complesso e raffinato Sistema Magico-Operativo praticato nei diversi Gradi della Golden Dawn si bas su una sequenza di Iniziazioni e Cerimonie psico-drammatiche con un impianto rituale sincretico di sapore egizio-alessandrino, pur se dottrinalmente kabbalistico, in cui le graduali alterazioni e permutazioni della Coscienza venivano sintonizzate con un Universo Archetipico descritto e vissuto in forma potentemente simbolica. Usando una Mappa-Archivio delle possibili esperienze e amplificazioni della percezione - rappresentato da una rielaborazione del diagramma kabbalistico dellAlbero della Vita con le sue 10 Sephiroth (o Emanazioni progressive dellUnit cosmica dellEssere) e i 22 Sentieri o Formule o Tipi di Coscienza che le connettono (correlate al simbolismo alchemico-astrologico, allalfabeto ebraico e alle immagini rinascimentali del Tarocco) - erano fornite a Fratres e Sorores dellOrdine tecniche di concentrazione mentale, respiro, visualizzazione e parola mantrica atte a ottenere esperienze di contatto con Dimensioni Altre e a realizzare mutazioni permanenti del proprio livello di autocoscienza e di potere psichico, mentale e spirituale. Ne poteva conseguire, secondo un paradigma che si ritrova comunque addirittura amplificato in numerose altre Scuole Magiche, unaccentuazione controllata di facolt paranormali, lapertura di canali psichici di comunicazione con poteri o enti virtuali personalizzati (Entit, Dei, Demoni, Spiriti Elementali e in ogni caso Poteri Alieni in cui venivano rappresentate le peculiarit di vari scenari archetipici di riferimento), la realizzazione di visioni o di chiaroveggenze e viaggi psichici astrali in dimensioni sovrasensibili, oltre un possibile controllo dellattivit onirica ed eventuali interferenze con il tessuto spazio-temporale in funzione della volont profonda di chi operava, nellambizione tipicamente magica di una qualche pur relativa interazione con gli eventi reali.

La colta temperie dellAlba Dorata raccolse - oltre a esoteristi e a liberi ricercatori e ricercatrici del Sacro, come lo scrittore mistico ed enciclopedista di storia massonica Arthur Edward Waite e la psicanalista e occultista Violet Mary Firth (pi nota con lo ieronimo di Dion Fortune) - una notevole concentrazione di eminenti personalit della cultura e dellarte inglesi del tempo, tra cui il citato fisico e proto-parapsicologo William Crookes, il poeta William Butler Yeats, la scrittrice rivoluzionaria irlandese Maud Gonne, lattrice Florence Farr, limpresaria teatrale Annie Horniman, Costance Mary (che era la moglie di Oscar Wilde) e i romanzieri dellinsolito Arthur Machen e Algernon Blackwood.

Sviluppi di risveglio magico ancora pi estensivi e perturbanti rispetto allimpianto culturale, religioso e psicologico maggioritario occidentale sortirono poi nel Nuovo Secolo quando verso il 1904 i tre esoteristi tedeschi Karl Kellner (1850-1905), Franz Hartmann (1838-1912) e Theodor Reuss, (1855-1923), depositari di una Filiazione massonica germanica del Rito Antico e Primitivo di Memphis e Mitzram, fondarono un Ordine magico neo-templare - articolato in 10 Gradi - che costitu una presenza di estrema radicalizzazione etica e dottrinale, percepita come provocatoria e disturbante dalla delicata sensibilit borghese e cristiana di molti ma stimolatrice e affascinante per quella libertaria e paganeggiante di altri, soprattutto grazie allaperto riferimento a pratiche magiche connesse allutilizzo sacramentale della sessualit, implicandovi la possibilit di direzionare lenergia scatenata dallestasi erotica verso scopi mistici, o autoconoscitivi, o magici: un argomento che perfino per diverse Fraternit Occulte era stato - e per alcune avrebbe continuato a essere - coperto dal pi rigoroso e assai perbenistico riserbo... QuestOrdine, che si presentava come una Cerchia Interna e Operativa del Rito Massonico di Memphis e Mitzram, si rese noto allesterno come Ordo Templi Orientis (O.T.O.) e inizi a diffondersi attraverso la rivista di studi iniziatici Oriflamme, prima sotto la guida di Kellner e alla morte di questi, nel 1905, sotto la Gran Maestranza di Theodor Reuss, che dalla sede centrale di Berlino inizi a espanderlo a livello internazionale. Al suo interno furono introdotte, parallelamente a pratiche teurgiche affini a quelle dellAlba Dorata, tecniche magico-sessuali derivate sia da tradizioni e iniziazioni tantriche asiatiche della Mano Sinistra (ricevute da Kellner durante i suoi molti viaggi in Oriente) sia dagli insegnamenti pi interni delle preesistenti Hermetic Brotherhood of Luxor e della Eulis Brotherhood di Boston, questultima fondata e guidata negli Stati Uniti dal magista mulatto Paschal Beverly Randolph (1825-1875) e giunta in Germania tramite alcuni suoi discepoli.Dai primi mesi del 1900 al 1930 ad Ascona, in Svizzera, nel luogo che porta ancora oggi lemblematico nome di Monte Verit, furono organizzate tra varie vicissitudini colonie e comunit progressiste, anarchiche e spiritualiste, dedite a nudismo e danze rituali e fondate su formule teosofiche proiettate verso unideale metamorfosi globale della civilt e della cultura occidentali. Nel 1917 fu proprio Reuss, Gran Maestro dellO.T.O., a organizzare a Monte Verit un congresso esoterico e metapolitico i cui scopi dichiarati ruotavano intorno a temi di assoluta avanguardia: forme di societ anazionali e cooperative, educazione conforme allet moderna, emancipazione della donna nella societ futura, massoneria mistica, nuove forme di socialit, arte, danza rituale e cultuale.

Nella sua successiva e ampia diffusione in tutta Europa e in America lO.T.O., oltre a rappresentare unAccademia sincretica delle pi varie forme di ricerca e di esperienza magico-iniziatica, si fece portavoce di valori quali la coppia paritaria, lautonomia metafisica e sociale della dimensione femminile, la bisessualit e - non ultima - la ricerca di identit storica e metastorica della dimensione omosessuale, di cui alcuni esponenti dellO.T.O. - omosessuali dichiarati - furono promotori in piena epoca vittoriana. Monte Verit peraltro, sulla scia di queste e di altre influenze e presenze, diverr a sua volta, a partire dal 1930, un importante punto dincontro internazionale delle culture di frontiera grazie alla presenza di personaggi come Herman Hesse (1877-1962) e Erich Neumann (1905-1960). In particolare la ricercatrice junghiana ed esoterista Olga Froebe-Kapteyn (1881-1962) ne far sede delle note Conferenze di Eranos, che rappresenteranno il focus della ricerca junghiana, tanto che lo stesso Jung, frequentatore assiduo del luogo, vi organizzer nel 38 un importante simposio su mito e implicazioni psicologiche e spirituali della Grande Madre, la pi arcaica forma venerata del Divino.

Negli stessi decenni fece la sua comparsa nellambiente delle Fraternit Misteriche la ciclonica figura del magista Aleister Crowley (1875-1947), il pi colto, provocatorio, eclettico e per molti versi il pi geniale fra i teorizzatori e praticanti di Magia (specie nei suoi aspetti psico-sessuali) del trascorso secolo e quello la cui influenza sulle moderne forme di Rinascimento Magico stata pi determinante.

Esponente di primo piano, gi nei suoi anni giovanili, della Golden Dawn e in seguito Gran Maestro Internazionale dellO.T.O. dopo Reuss, poeta, pittore, avventuriero, scrittore prolifico e coltissimo ricercatore delle pi diverse branche della conoscenza magico-ermetica, Crowley dopo aver fondato nel 1907 una Catena Magico-Operativa denominata Argenteum Astrum (o Astrum Argentinum, siglata A(A(, destinata a diventare la Scuola Magica interna dellO.T.O., nonch la Sinarchia di riferimento di diverse altre Fratellanze e Sorellanze Occulte) prefigur lavvento imminente di una Nuova Era o Eone, che - fondata sulla Magia, sulla Scienza e sulla Liberazione degli Istinti Primordiali - sarebbe seguita al decomporsi sia del Cristianesimo sia del Razionalismo, nellirrefrenabile tensione verso lUomo-Dio e la Donna-Dea.A Crowley si deve peraltro una definizione estremamente sintetica, onnicomprensiva della dimensione magica e della visione del mondo che vi sottesa. Egli defin infatti la Magia come la Scienza e lArte di causare cambiamenti in conformit con la Volont ricordando che ogni cambiamento voluto pu essere ottenuto mediante lapplicazione del grado e della specie di Forza pi adatti, nel modo pi adatto, attraverso il mezzo pi adatto diretto verso loggetto pi adatto. E precis che ogni atto intenzionale un Atto Magico [...] Il primo requisito per causare un qualunque cambiamento la completa comprensione qualitativa e quantitativa delle condizioni. Il secondo requisito per causare qualunque cambiamento la capacit pratica di mettere in moto nel modo esatto le forze necessarie.

Nellampio perimetro tracciato da Crowley - in cui ravvisabile un approccio tanto esoterico quanto antropologico e metascientifico - la Magia recupera cos la dignit primordiale di una visione totalizzante del mondo. Al di l di qualsiasi rivestimento religioso il Magista (o Stregone, o Sciamano) riemerge nella modernit in qualit di Mediatore sacrale fra Archetipo e Natura, e altres di artista, scienziato o esploratore dei rapporti tra la coscienza umana - di cui la volont la prima maschera esperibile - e quelle forze o poteri metaforicamente interpretabili come aspetti complessi e secreti della realt apparente.Abbiamo cos ripercorso quella catena di pensiero e di esperienze che dallimpacciata Magia cristiana del Ficino e dal fiammeggiante neoplatonismo scientifico e pagano di Bruno ci ha infine condotti, attraverso il pionierismo sperimentale dei magisti di fine Ottocento, al coraggioso ateismo gnostico di Crowley e infine alle pi colte e raffinate scuole contemporanee di pensiero magico: un percorso nel quale la metafora mistica sulla Magia ha gradualmente sfumato i suoi toni, lasciando sempre pi spazio a griglie dinterpretazione nude ed essenziali come formule matematiche.

Sullonda di questa Tradizione, di cui noi stessi siamo esponenti operativi oltre che ricercatori, vogliamo suggerire anche una nostra definizione riassuntiva della Magia, come Arte o Scienza delle relazioni di potere tra le diverse componenti dellEssere. Concludendo che esiste Magia laddove lUmano riconosce la propria Coscienza e il Mondo come formati da molteplici componenti (visibili o invisibili) pi o meno slegate o dissonanti fra loro, ma suscettibili di connessione armonica e di controllo attraverso metodi e prassi codificate; cosicch mano a mano che aumenta la percezione della Complessit del Reale, in senso sia naturalistico che ontologico e perfino tecnologico, aumenta anche lempito prometeico della Coscienza verso una qualche forma di Magia.

Da qui la possibile compatibilit - gi notata dal Frazer - della Magia con la Scienza e la sua incompatibilit con le Religioni, in particolar modo con quelle monoteistiche, per la loro inerente mancanza di complessit. Poich dove il pensiero religioso ha oscurato gli Dei, o Archetipi della Coscienza, rompendo lequilibrio dinamico delle Forze Attive o Luminose e delle Forze Passive od Oscure, questultime hanno finito per assumere la maschera ossessionante dei Demoni e ogni possibile rapporto con loro si colorato dInferno.

In sintesi estrema possiamo cos intendere la Magheia come una forma di percezione complessa del Mondo ed perci emblematico il suo moderno ritorno sugli orizzonti della coscienza umana in sincronia con la graduale emersione della complessit quale nuovo paradigma epistemologico ed esistenziale sul quale stanno convergendo le pi avanzate ricerche della filosofia, degli studi sociali e delle scienze.

In una raccolta antologica sulle questioni scientifiche, etiche, politiche e filosofiche poste da questo nuovo paradigma Edgard Morin - sociologo e antropologo francese, direttore del Centro Studi Transdisciplinari di Parigi - rilevava come lerrore del pensiero formalizzante e quantificatore sia stato di credere che ci che non fosse quantificabile e formalizzabile non esistesse, o non fosse nientaltro che la schiuma del reale. Sogno delirante, e sappiamo che niente pi folle del delirio della coerenza astratta. Dobbiamo riscoprire la strada di un pensiero multidimensionale, che certamente integri e sviluppi la formalizzazione e la quantificazione ma che tuttavia non si rinchiuda in esse. E vale la pena ricordare come nella prima met del Novecento Ernesto De Martino - specialista delle cosiddette culture subalterne, - avesse evidenziato che il mondo magico costituisce un eccellente agone in cui il pensiero storicistico pu cimentare se stesso e conquistare combattendo pi larga coscienza delle proprie possibilit e delle proprie virt. Attraverso il problema della realt dei poteri magici, attraverso lanalisi dei concetti di natura magica e di persona magica, il pensiero infatti sempre di nuovo chiamato a combattere ci che lultima Thule in cui si rifugia il realismo ingenuo. Una ri-comprensione degli archetipi cosmici e magici e delle loro profonde connessioni con la coscienza, la mente, la dimensione emozionale e listintualit erotica, la pi potente e sacra delle pulsioni umane, ricondurrebbe allora alla necessit di un pensiero multidimensionale e creativo, nel quale la miopia del razionalismo e gli abbagli del fideismo sarebbero superati in base a quel modello di Nuova Alleanza tra scienze fisiche, biologiche e umanistiche vagheggiato da un moderno pensatore di frontiera come lepistemologo belga e Premio Nobel per la Chimica Ilya Prigogine.

Simili considerazioni lasciano trasparire il crescente interesse di umanisti e scienziati per una rivoluzione nei processi della conoscenza e quindi della coscienza. Partendo dalla constatazione sociologica del formarsi spontaneo della societ complessa, e parallelamente allesigenza di nuove forme di dialogo tra le componenti razionali ed extra-razionali della nostra cultura e della stessa nostra identit, cominciamo forse a comprendere - o a ri-comprendere - che la Realt non il regno di un solo Dio n il regno dellUomo e della sua coscienza ancora limitata. Forse, semplicemente, la Realt non un regno, ma un tessuto, una rete, un alveare composto di molteplici dei e coscienze e forze e potenzialit, coesistenti in una dimensione olografica e per molti versi caotica, nella quale ogni piccolo frammento riflette lintero. Tanto che in un Cosmos che si dimostra sempre meno riducibile ai paradigmi cartesiani, e sempre pi estraneo alle categorie teologiche, ogni realt ordinata apparente, compresa la cosiddetta oggettivit cos cara al pensiero razionalistico, non pu esser considerata che il prodotto della Coscienza nellatto stesso di percepirsi. E qualsiasi azione (o moto di energia fisica, psichica o biologica) si scopre inesorabilmente correlata a ogni altra, secondo un criterio che ricorda le categorie magiche di imitazione e contagio e che ci riporta allantico assioma ermetico di Ermete Trismegisto: ci che in basso come ci che in alto e ci che in alto come ci che in basso per compiere il miracolo della Cosa Una.

Ogni processo conoscitivo, esplorativo o di controllo del Reale non pu riconvertirsi allora che in una sorta di Arte della Trama - essendo la Realt un Tessuto - o Scienza delle relazioni tra le componenti dellInsieme o Rete di tutte le cose... ovvero in una nuova, gnostica Magheia.Niente di pi attuale dunque nella realt storica post moderna e post tecnologica che rivolgere lattenzione ai paradigmi di quel Mondo Magico che potrebbe rappresentare - oltre a unilluminante finestra sulle nostre comuni radici antropologiche - anche un efficace modello di connessione tra le pi avanzate categorie della cultura e delletica e nuove formule conoscitive, scientifiche, spirituali adatte alla complessa dimensione umana del terzo millennio.

Avventurieri e Avventuriere della mente e dellesperienza come Paracelso, Agrippa, Bruno e Ficino, o come Blavatsky, Gurdjieff, Levi, Kremmerz, Papus, Dion Fortune, Randolph, Reuss e Crowley, con le loro vite aliene e tumultuose, con il loro pensiero visionario e lacerante, con il loro appassionato amore per lOltre e lImpossibile, con le loro Fratellanze e Sorellanze (alcune delle quali ancora oggi prospere e operanti tra noi nel secreto di Templi e Sacrari raggiungibili da chiunque ne abbia lautentica vocazione), hanno forse rappresentato la proto avanguardia gli uni e lavanguardia gli altri di un reincantamento del mondo che nessun oscurantismo pseudo-scientifico n alcuna isteria fideistica potranno fermare.

Carsicamente, sottilmente e al di l delle profananti commercializzazioni banalizzate della peggior New Age di marca statunitense, un crescente numero di donne e uomini con una nuova sensibilit culturale sta aprendo il cuore e lintelletto alla nostalgia e al richiamo di consapevolezze arcaiche, di cui fede e ragione non sono che ombre sbiadite e spesso distorte.

Psiconauti e cybernauti prometeici che tentano il volo sciamanico tra i reticoli neurali della mente o le reti virtuali del Cyberspazio, nutriti e carburati dalle antiche droghe degli Dei; Streghe amazzoni che esplorano i misteri e le occulte energie della carne; Scienziati stregoni che affiancano Pitagora ai neutroni, coniugando gli arcaici sigilli della Magia con le formule quantiche di nuove cosmologie; Bardi e Pitonesse etero e omosessuali che esplorano nuove Alchimie alla ricerca dellAndrogino Ermetico; Archeologi gnostici che ricercano i contorni di Atlantide tra le Bestie inscritte nelle stelle; Astronomi illuminati che ritrovano codici stellari tra consunte tavolette sumere e variopinti pittogrammi aztechi; Medici sciamani che al rullio di antichi tamburi cercano il segreto musicale e terapeutico delle cellule; Magisti del Caos che tra le griglie dei frattali ricercano le forme indescrivibili di architetture viventi capaci di imbrigliare gli orgasmi pulsanti di Madre Terra; raffinate tecnologie informatiche al centro di boschi sacri; piramidi egizie ricostruite come cristalli pensanti; orgiastiche danze alternate ad ascetiche meditazioni... Tecnologie rituali e Magie di laboratorio che gi sembrano evocare inquietanti risposte nella stessa Natura visibile, sempre pi percorsa da quei fenomeni spontanei di aggressiva alterit su cui gi il genio di Jung aveva posato lattenzione e che Charles Fort aveva incominciato a classificare: luci e macchine di eco mitologica nei cieli, sulle terre e nei mari di tutto il mondo; strani e immensi sigilli spiroidali che compaiono come tatuaggi di Gaia tra i campi coltivati; forme di antichi Dei che riemergono da astronavi simboliche nelle fattezze di Demoni Alieni; percorsi lancinanti che dalle saghe misteriche del Graal ci conducono fino alle misteriose Entit Animate che sembrano orchestrare la scenografia degli UFO e che lasciano intravedere indicibili promesse di immortalit, avventura e poesia galattica. Mentre nuovi tipi di coscienza sognano e invocano dimensioni alternative di Realt e - contemporaneamente - dai reami ancora insondati del Mistero qualcosa o qualcuno sembra cominciare a rispondere...

Tutto questo e altro ancora (di cui le Nuove Gnosi e in qualche misura perfino parte della migliore e cosiddetta New Age, nipote spesso inconsapevole di un Rinascimento Magico gi vecchio di un secolo, sono portatrici) reifica e incarna modelli e fenomeni antropologici fortemente provocatori, esplosivi, corrosivi che propongono innovative visioni e percezioni del mondo e della vita. Nuove sapienze, speculazioni, emozioni; esplorazioni virtuali, immaginali, multidimensionali; inebrianti tenerezze, abbandoni, comunioni; eccitanti esaltazioni di potenza e dazione; mutazioni psico-fisiologiche e sessuali polimorfiche e complesse; problematicit inedite; paradossi etici indefinibili; nuove forme di piacere e dolore; indecifrabili santit o crudelt; estasi cosmiche forse confinanti con lonnipotenza delle energie naturali o con lorrore del vuoto stellare...

Modelli estremi e forse pericolosi, ma che nellebbro sapore dellavventura titanica - e per molti versi prometeica e luciferica - amplificano e interconnettono le pulsioni creative dellUmanit fino a distruggerne limiti e confini. E che fanno apparire ogni nostalgica resistenza del senescente vecchio mondo lineare e dualistico, fideistico o problematicamente bellicoso, lacerato o disperatamente materialistico e algidamente razionale, in una patetica luce di polverosa obsolescenza.

Ogni Uomo e ogni Donna una Stella

( Aleister Crowley. Liber AL vel Legis, 1904)

LUno linizio, il Dio-Sole.

Il Due Eros, che lega due cose insieme e si dispiega cos in splendore.

Il Tre lAlbero della Vita, che colma lo spazio di forme corporee.

Il Quattro il Diavolo, che spalanca tutto ci che chiuso.

(Carl Gustav Jung. Septem Sermones ad Mortuos, 1916)

Il Sigillo a Sette Raggi della Filiazione Mediterranea dellAstrum Argentinum (A(A(), Sinarchia Occulta di Magisti e Magiste che da un secolo rappresenta la Scuola Iniziatica, Ermetica e Tantrica interna ad alcuni importanti Ordini Magici, Fratellanze Massoniche e Sorellanze Gynosofiche contemporaneee.

Mircea Eliade. Trattato di storia delle religioni, Torino, Boringhieri, 1976, p. 19.

James Frazer. Il ramo doro, Roma, Newton Compton, 1992, p. 32.

Ivi.

Di Bronislaw Malinowski (1884-1942) cfr. il saggio Magic, science and religion (1925).

Sigmund Freud. Totem e tab, Roma, Newton Compton, 1990, p. 146.

Ivi, p. 133.

Frederick William Henry Myers (1843-1901) fu un importante esponente della ricerca scientifica sul paranormale e risulta nel 1882 tra i fondatori della Society for Psychical Research di Londra.

William Crookes (1832-1919), fisico inglese di fama internazionale. Studi con ottica scientifica le fenomenologie paranormali di alcuni soggetti medianici raggiungendo la convinzione ferrea della loro autenticit oggettiva.

Per una biografia sufficientemente documentata di H.P. Blavatsky vedi: Sylvia Cranston. Helena Blavatsky, Milano, Armenia, 1994.

Papus. Magia pratica, Roma, Gattopardo, 1973, p. 17.

Papus citato da Kremmerz, in: S.P.H.C.I. Fr+ Tm+ di Miriam (a cura di). J.M. Kremm-Erz. Un secolo di missione, Bari, Editrice Miriamica, p. 406.

Giuliano Kremmerz. Avviamento alla scienza dei Magi (1917) in: S.P.H.C.I. Fr+ Tm+ di Miriam (a cura di). J.M. Kremm-Erz. Un secolo di missione, Bari, Editrice Miriamica, p. 405, 48.

Eliphas Levi. Il Dogma dellAlta Magia, Roma, Atanr, p.7.

LO.T.O. stato ed tuttora - pur nella costellazione delle sue diverse Filiazioni internazionali - il pi importante Ordine magico moderno orientato alla pratica e amplificazione di tecniche sessuo-alchemiche ed erotico-magiche. Dopo la morte nel 47 di Aleister Crowley, che nera divenuto Gran Maestro gi nei primi anni 20, lOrdine dei Templari dOriente si ampiamente diffuso in Europa e in America sotto forma di molteplici Filiazioni indipendenti. In Italia presente e operante da ventanni la Filiazione Franco-Haitiana e Italica, che internazionalmente conosciuta come O.T.O.-F.H.L. (Fraternitas Hermetica Luciferiana), con la sua Scuola Iniziatica interna nota come Sinarchia Mediterranea A(A( (Astrum Argentinum).

Una prossima Et pagana e gnostica definita da Aleister Crowley come Eone di Horus, il Figlio Incoronato e Conquistatore delle antiche Deit archetipiche egizie.

Aleister Crowley. Magick, Roma, Astrolabio, 1976, p. 167-169.

Edgard Morin. Le vie della complessit, 1986, p. 57.

Ernesto De Martino. Il mondo magico. Prolegomeni a una storia del magismo, Torino, Boringhieri, 1973, p. 14.

Cfr. Ilya Prigogine; Isabelle Stengers. La Nuova Alleanza. Metamorfosi della scienza, Torino, Einaudi, 1981.


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