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Rivista del club ACS auto & lifestyle

Date post: 23-Mar-2016
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Edizione aprile-maggio 2012
32
Aprile-maggio 2012 Automobile Club Svizzero the club auto &lifestyle ® INTERVISTA A ROCCO CATTANEO ED ENRICO MASONI Gottardo: una prospettata chiusura che preoccupa Quali saranno le perdite per il settore dei carburanti? ® AUTOMOBILE CLUB SVIZZERO Assemblea ordinaria dei Soci Sabato 26 maggio 2012, sala Palazzo SES a Locarno ® LA PROVA Range Rover Evoque Per la «baby» è amore a prima vista Sonvico Automobili da oltre 50 anni via Cantonale - 6915 Noranco/Lugano Tel. 091 985 69 69 - Fax 091 985 69 68 www.garagesonvico.com
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Aprile-maggio 2012Automobile Club Svizzero

the clubauto&lifestyle

® INTERVISTA A ROCCO CATTANEO ED ENRICO MASONIGottardo: una prospettata chiusura che preoccupaQuali saranno le perdite per il settore dei carburanti?

® AUTOMOBILE CLUB SVIZZEROAssemblea ordinaria dei SociSabato 26 maggio 2012, sala Palazzo SES a Locarno

® LA PROVARange Rover EvoquePer la «baby» è amore a prima vista

Sonvico Automobilida oltre 50 anni

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EDITORIALESOMMARIO

IMPRESSUMDirezioneACS Sezione Ticinovia Trevani 5 - CP 564 - 6601 LocarnoTel. 091 751 46 71 - Fax 091 751 80 68www.acs.ch - [email protected]

OrganicoPresidente: Cdt. Carletto Abate, LocarnoVice presidente: Sandro Rovelli, CastagnolaMembri di comitato: Fernando Quadri, VaglioAvv. Giacomo Garzoli, MaggiaSgt. Elvezio Codoni, ChiassoDirettore: Gian Marco Balemi, Contra

Redazione e coordinamentoElias [email protected]

Stampa Tipografia Stazione SAvia Orelli 29, CP 563, 6600 Locarno Tel. 091 756 01 20 - Fax 091 752 10 26www.editore.ch - [email protected]

Progetto grafico e impaginazioneGiuseppe Gruosso, Tipografia Stazione SA, Locarno

Fotografie Archivio ACS, Massimo Pedrazzini

Auto & lifestyle Appare 6 volte l’anno e l’abbonamentoè compreso nella tassa di socio ACS di Fr. 130.–

INSERZIONI PUBBLICITARIEBellinzonese e valliGabriele Jezzi - CP 84 - 6514 SementinaTel. 091 857 01 09 - Fax 091 857 56 12Mobile 079 354 00 35 - [email protected]

Locarnese e valliPUBLIVITA Sagl - Marco Sasselli - CP 863 - 6601 LocarnoTel. 091 791 00 11 - Fax 091 791 84 42Mobile 079 651 06 53

PUBLITICINO Sagl - Alessandro Cattorivia Bramantino 3 - 6600 LocarnoTel. e Fax 091 751 11 11Mobile 079 700 700 [email protected]

3Aprile-maggio 2012

Automobile Club Svizzero

the clubauto&lifestyle

� INTERVISTA A ROCCO CATTANEO ED ENRICO MASONIGottardo: una prospettata chiusura che preoccupaQuali saranno le perdite per il settore dei carburanti?

� AUTOMOBILE CLUB SVIZZEROAssemblea ordinaria dei SociSabato 26 maggio 2012, sala Palazzo SES a Locarno

� LA PROVARange Rover EvoquePer la «baby» è amore a prima vista

Sonvico Automobilida oltre 50 anni

via Cantonale - 6915 Noranco/LuganoTel. 091 985 69 69 - Fax 091 985 69 68www.garagesonvico.com

NumeroAprile-Maggio 2012

Prossimo numeroGiugno-Luglio 2012

In copertinaRange Rover Evoque

Rivista ufficialedell’Automobile Club SvizzeroSezione Ticinoin collaborazione con

partnershipfor mobility

L’INTERVISTAGottardo: una prospetta chiusurache preoccupa 4Quali saranno le perditeper il settore dei carburanti?

RALLYE MONTE-CARLOÉnergie Nouvelles & Électrique 2012è giunto alla 13esima edizione 8Record di partecipanti e ottimipiazzamenti per i ticinesi

SICUREZZA STRADALEViaggiare in sella alla propriamoto in tutta sicurezza! 10Creare un’immagine mentaledettagliata del pericolo

RALLY TICINORally Ronde del Ticino 12Cambia percorso e torna alla tradizione

THE CLUB ACSACS serve anche se si acquistaun’auto nuova! 13

Assemblea ordinaria dei Soci 14Sabato 26 maggio 2012

L’ACS sul ghiaccio per sostenerelo sport ticinese 15

Agevolazioni per i soci 21

LA PROVARange Rover Evoque 16Per la «baby» è amore a prima vista

AUTOMOBILI D’EPOCARenault 4 CV 18Nata sotto le bombe e cresciutacome simbolo di libertà

EVENTIAppuntamenti con le automobilid’epoca 22

APPUNTAMENTIACS dedica un nuovo sitoalle automobili d’epoca 25

Deleghe e patente internazionaleGuidare un’automobile che non è di nostra proprietà, con targhesvizzere, in Italia, non è certamente sinonimo di sequestro immediato del veicolo. Molti lo hanno forse pensato riferendosi ad un caso che, nelle scorse settimane, ha suscitato molto clamore mediatico. Un ragazzoticinese, domiciliato a Varese, si è visto requisire la vettura di proprietàdel padre dalle autorità della vicina Penisola. Francamente, non ciinteressa argomentare sui dettagli burocratici che hanno fatto scattare il provvedimento, perché certamente non rappresentano la norma.Tuttavia, la vicenda è riuscita a seminare dibattiti e confusione.All’Automobile Club Svizzero, sezione Ticino, importa più che altrooffrire un’informazione chiara ai suoi soci, domiciliati in Svizzera, che intendono recarsi all’estero al volante di una vettura immatricolata CH che non è di loro proprietà.La delega che viene rilasciata gratuitamente agli affiliati del Clubpresso i nostri uffici, e compilata secondo le indicazioni del proprietariodel veicolo, è necessaria soltanto per alcuni Paesi (in particolare Est europeo e regioni balcaniche). Non per quelli limitrofi. Lo stesso vale per la licenza di condurre internazionale (che peraltroè a pagamento). Ciò non toglie che disporre di tali documenti sempre,anche in Italia, evita spiacevoli lungaggini soprattutto nell’ambitodi un controllo doganale.

Gian Marco Balemidirettore ACS-Ticino

L’INTERVISTA4

TUNNELDEL GOTTARDO

Una prospettata chiusurache preoccupa gli imprenditori ticinesi. Quali saranno le perdite per il settoredei carburanti?

† Rocco Cattaneo, Amministratore DelegatoCity Carburoil SA.

1. Una chiusura prolungata della galleria autostradale delSan Gottardo sarebbe sinonimo d’ingenti perdite per sva-riati settori legati all’economia e al commercio in Ticino.L’atteso rapporto USTRA, che avrebbe dovuto definirequali fossero le ricadute in termini realistici, ha minimiz-zato la portata delle conseguenze, ma è stato pure defi-nito superficiale, fazioso e demagogico. Per gli importa-tori di carburante a quanto potrebbero ammontare i dannid’ordine finanziario? ® Non vi sono delle stime a tal proposito. Si può in ognicaso immaginare che tutte le aree di servizio lungo l’asseBasilea-Chiasso subiranno delle pesanti perdite di cifrad’affari. Non solo, quindi, forti diminuzioni dei volumi di car-buranti, ma anche delle vendite nella ristorazione e nei ne-gozi. Il tutto, con ricadute negative pure sull’occupazione(personale di vendita), sulle tasse alla Confederazione (IVA,dazi, eccetera) e sulle tasse di concessione che le aree diservizio versano ai Cantoni proprietari delle aree.

Affinché si possa tracciare un quadro completo di ciò che sig

nifiche-

rebbe privare per oltre 900 giorni il Ticino di un collegamento

stabile

e sicuro con il resto della Svizzera, è necessario che, oltre al

privato

cittadino, tutte le realtà imprenditoriali espongano le loro posi

zioni. È

soltanto attraverso la conoscenza diretta delle difficoltà gene

rate da

un cantiere di tale portata che, anche le autorità politiche, sar

anno in

grado di disporre degli elementi necessari ad assumere un’au

spicata

posizione unitaria nei confronti di Berna. In queste pagine ci sia

mo ad-

dentrati nel settore dei carburanti, attraverso un’analisi condo

tta con

Rocco Cattaneo, amministratore delegato di City Carburoil SA

ed En-

rico Masoni, titolare della Automasoni SA di Quartino.

L’INTERVISTA 5

L’INTERVISTA6

2. Meno veicoli in transito significano mi-nori entrate dirette per la Confederazioneche incassa i dazi sul carburante. Noncrede che la tendenza a voler continua-mente ridimensionare le ripercussioni diuna chiusura prolungata del Gottardo siafrutto di una politica autolesionista? Larealizzazione di un secondo tubo compor-terebbe un investimento maggiore, manon intaccherebbe così a fondo il gettitofiscale (anche se pensiamo alla tassa sultraffico pesante TTPCP).® La questione Gottardo va oltre le rif-lessioni economiche. Quando c’è la vo-lontà generale di ottenere una cosa, si ri-esce a realizzarla. Un esempio: vengonospesi 500 milioni di franchi per la costru-zione della circonvallazione di RoveredoGrigioni. Visto ciò, ci sarebbe dunque ra-gionevolmente la proporzione per un sec-ondo tubo al Gottardo! Invece no, perché?® Perché il nostro Cantone non si è maipresentato a Berna compatto attorno aquesto tema.

3. Recentemente il Comitato per il com-pletamento del Gottardo ha consegnato20mila firme al Consiglio federale e alladue Camere per chiedere che vengano

adottate tutte le misure atte ad evitareun’interruzione del collegamento Nord-Sud, prendendo, al contempo, in seriaconsiderazione la costruzione di un se-condo traforo. Lei concorda con le posi-zioni dei firmatari? Secondo lei vi saràqualche probabilità che la voce del Ticinovenga ascoltata?® Sono dell’opinione che, anche soltantoper motivi di sicurezza e di affidabilità delcollegamento Nord-Sud, un secondo tubosia ragionevole e necessario. Anche per-ché il nostro Cantone ha i peggiori col-legamenti viari con i più importanti centridi potere politico (Berna) e finanziario(Zurigo). Questo aspetto, per noi ticinesi,rappresenta un grosso handicap di svi-luppo economico! ® La voce del Ticinoverrà ascoltata se riusciremo a pre-sentarci in modo compatto (con una solavoce) a Berna. Oltre a ciò, è necessariocoinvolgere tutti i Cantoni che subirannole conseguenze negative di un’eventualechiusura.

4. Economiesuisse, a suo tempo, avevaproposto la costruzione di una galleria fa-cendo capo a finanziamenti privati. Ciò pre-suppone il pagamento di un pedaggio di al-

meno 21 franchi (per le auto) e di 80/123per i camion. L’Ustra aveva però replicatoche una soluzione del genere sarebbestata poco attrattiva per gli automobilistie molto più interessante nell’ottica degliinvestitori. Lei che opinione si è fatto? ® Penso che l’esercizio di Economiesu-isse sia stato più che altro provocatorio.Come detto sopra, la questione va benoltre l’aspetto economico. In ogni caso,sono contrario al pagamento di un pedag-gio per passare il Gottardo poiché penal-izzante per i ticinesi e per l’economia can-tonale (un balzello in più).

Risposte di Enrico Masoni1. ® Come gestore di una stazione di ser-vizio situata su una strada di collega-mento principale, posso affermare che lenostre vendite dipendono, di un buon50%, dal traffico in transito e turistico. Noioccupiamo 11 persone; la perdita del 50%del volume di vendita comprometterebbealmeno 5 posti di lavoro.

2. ® Si, in effetti non posso fare a menodi pensare alla canzone di Giorgio Gaber«il gatto si morde la coda e non sa che la

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7

coda è sua…». Ho l’impressione che, chiavrebbe le competenze necessarie peranalizzare le cifre, non osi nemmenoavanzare previsioni sul mancato gettito incaso di chiusura del tunnel. Ci provo io,anche se non sono un matematico: traBiasca ed Erstfeld ci sono 75 chilometri.Sotto il Gottardo transita una media dicirca 1 milione di veicoli pesanti l’anno(ognuno di essi consuma grossomodo 30litri al 100 e paga più o meno 1 franco ditassa sul traffico pesante al chilometro).Questo significa 93 milioni di gettito fi-scale l’anno persi su soli 75 chilometri ditratta, ed è una stima molto prudente.Chi possiede i dati necessari, dovrebbeeseguire un calcolo anche sulla base deiveicoli leggeri.

3. ® Non solo ho firmato, ma ho anchepartecipato alla raccolta delle adesioni.Se i parlamentari d’oltralpe interpretanole nostre rivendicazioni come semplici ca-pricci provinciali, le 20mila firme non ser-viranno a nulla. Ma se comprendono chele ripercussioni negative andrebbero adintaccare anche il loro «orticello», proba-bilmente inizierebbero ad ascoltarci. Fac-cio un esempio: oltre che gestore, sono

anche un autotrasportatore e so quantotempo si impiega a caricare un veicolopesante su un treno navetta. Non cono-sco ancora quale tecnica rivoluzionariavogliano applicare per il progettato tra-sbordo, ma le colonne in attesa sarannochilometriche. È su questo che la nostradelegazione di parlamentari deve lavo-rare: spiegare le ripercussioni negativeche si genereranno oltralpe e non solo inTicino.

4. ® Più che altro l’interpreto come unaprovocazione; la decisione di fare o menoil secondo tubo è solo politica. In più vi sa-ranno delle differenze di prezzo dellemerci da e per il Ticino e questo creerebbedelle discriminazioni. I trasportatori nonpossono assorbire anche il costo di un pe-daggio per l’attraversamento delle Alpi.Già per la tassa sul traffico pesante sonoprevisti aumenti che non sempre si pos-sono rivolgere al cliente finale e per i pri-vati è già deciso che la vignetta autostra-dale passerà da 40 a 100 franchi. Misembra che tutto ciò basti e avanzi. I soldiper la realizzazione la Confederazione li haed un finanziamento privato non è asso-lutamente necessario.

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† Enrico Masoni, titolare della Automasoni SA con sede a Quartino,gestisce una stazione di servizio, ètrasportatore e soccorritore stradale.

L’INTERVISTA

RALLYE MONTE-CARLO8

Il 2012 ha segnato un nuovo recordd’iscritti per la 13esima edizione delRally di Monte-Carlo Énergies Nouvelles& Électrique. Ben 134 equipaggi si sonoinfatti dati appuntamento nelle tre cittàdi partenza: Lugano, Annecy le Vieux eClermont Ferrand. La manifestazione, or-mai divenuta un appuntamento imperdi-bile per tutti gli appassionati di tecnolo-gie ecosostenibili applicate alla velocitàe alla regolarità, si è svolta nel finesetti-mana tra il 23 e il 25 marzo.

® Al via da Piazza Riforma anche 15 teamdi casa nostra, che hanno conquistato piaz-zamenti degni di nota. La vittoria nella ge-nerale è andata al duo Darniche-Lambert,

su Opel Ampera (squadra ufficiale OpelFrance). Un nome noto, quello del pilota, nelpanorama rallistico; gli appassionati ricor-deranno sicuramente la magnifica impresasiglata da Bernard Darniche nel 1979 sullestrade monegasche. Da privatista, al vo-lante di una Lancia Stratos, riuscì ad averela meglio sulle squadre ufficiali dell’epoca,in particolare FIAT e Ford (che disponevanodi campioni del calibro di Rohr, Alen, An-druet, Waldegaard e Vatanen).® Bene, dicevamo, i ticinesi: l’equipaggioBallinari-Ballinari si è issato al 18esimorango assoluto (primo nella classificaACS-TI). A seguire, Gardel-Crivelli e Stevan-Stevan che, malgrado fossero alla loroprima esperienza in questo tipo di spe-

cialità, si sono piazzati rispettivamente23esimi e 30esimi nella generale.® Peccato per Beltrami-Merzari, Bonardi-Caldelari e Nasi-Genovesi: se non fosseroincappati in una sanzione inflittagli daicommissari a fine gara, avrebbero potutoconquistare il primo, l’ottavo e il tredice-simo posto nella speciale graduatoria de-dicata alla regolarità. ® Da sottolineare, infine, la prestazionedel duo Ferrini-Pedrazzini che, grazie aduna condotta di gara esemplare, è risul-tato 15esimo nella classifica Driver-Per-formance. ® Il 13esimo Rally di Monte-Carlo ÉnergiesNouvelles & Électrique si è rivelato anchequest’anno un’ottima piattaforma per co-

Il Rally di Monte-Carlo Énergies Nouvelles & Électrique è giunto alla 13esima edizione

Record di partecipanti e ottimi piazzamenti per i ticinesi

π Equipaggio Gardel-Crivelli.π Equipaggio Ballinari-Ballinari.

RALLYE MONTE-CARLO 9

noscere da vicino lo slancio progettuale chesta traghettando il mondo dell’automobileverso orizzonti più puliti. Un processo deli-cato, che richiederà molte risposte a do-mande ancora incompiute e una notevoleattenzione alle mille variabili in gioco.® Per l’eccellente organizzazione, sup-portata da un grande entusiasmo e dauna consolidata esperienza, si ringra-ziano l’Automobile Club di Monaco, il con-sole del Principato, Gianandrea Rimoldi,la Città di Lugano, rappresentata da San-dro Rovelli (direttore del Dicastero sport)e l’Automobile Club Svizzero, sezione Ti-cino. Un grazie anche a Honda Suisse, Ga-rage Parsifal, Garage Robbiani ed EmilFrey per le vetture messe a disposizione.

π Equipaggio Ferrini-Pedrazzini.π Equipaggio Stevan-Stevan.

Classifica finale combinata18° Ballinari Claudio/Ballinari Alan23° Gardel Gabriele/Crivelli Tiziano30° Stevan Ottavio/Stevan Patrick34° Bonardi Raffaele/Caldelari Giuliano35° Nasi Michele/Genovesi Alberto37° Beltrami Massimo/Merzari Giovanni38° Maccanelli Maurizio/Molteni Alan52° Ferrini Franchino/Pedrazzini Massimo53° Pedone Guido Maria/Stirano Giorgio66° Benagli Franco/Graziano Chiodero67° Quirici Lorenzo/Cassina Mauro78° Valentini Lorenzo/Zoppi Raffaele79° Bernasconi Alex/Cattalini Fabiana89° Luraschi Lauro/Cassina Valentino90° Birolini Dario/Ortelli Sergio

ALL’EVER 2012

GIOVANI E SVILUPPO SOSTENIB

ILE

Il Rally di Monte-Carlo Énergies

Nouvelles & Électrique ha avuto

un ruolo di primo

piano anche nell’ambito della ma

nifestazione Ever Monaco 2012,

organizzata dal 22

al 25 marzo al Grimaldi Forum. U

n’esposizione, allestita in uno sp

azio di 35mila me-

tri quadrati, dedicata ai veicoli ec

ologici e, in particolare, a tutte le

tecnologie di pro-

pulsione che sottintendono un re

ale interesse per la salvaguardia

degli ecosistemi.

Oltre ai principali costruttori di a

utomobili, che hanno consentito

al pubblico di pro-

vare le loro creazioni, hanno par

tecipato pure fabbricanti di batt

erie ed equipaggia-

menti. L’Ever 2012 non si è però

limitato unicamente all’universo

della mobilità, ma

ha ampliato i suoi orizzonti al te

ma delle energie rinnovabili, con

conferenze di auto-

revoli scienziati specializzati nel

settore ed un ampio dibattito in

dirizzato ai ragazzi

delle scuole. Sono stati proprio

questi ultimi i protagonisti dell’o

ttavo incontro «Gio-

ventù e sviluppo sostenibile», ch

e li ha visti sfidarsi attorno ad al

cuni temi predeter-

minati. L’obiettivo era di sensibil

izzarli sulle nozioni relative allo sv

iluppo sostenibile,

aiutandoli a comprendere meglio

l’incidenza sulla natura degli inte

rventi umani.

SICUREZZA STRADALE10

® L’analisi dei fattori che concorrono aquesta stagnazione dai risvolti negativinon è certo di facile interpretazione, so-prattutto se la si contestualizza con un pa-ventato aumento della tecnologia costrut-tiva nell’ambito della sicurezza. V’è dasottolineare che le campagne di preven-zione sono state potenziate e che, anchea livello cantonale, sono stati intensificatigli sforzi dedicati ai programmi di sensibi-lizzazione. Resta comunque il fatto che, a

causa della sempre più fitta rete di bar-riere architettoniche, dell’incremento deivolumi di transito e delle imprudenze com-messe da parte di tutti coloro che circo-lano sulla strada, viaggiare in moto ri-mane un «gioco» estremamente perico-loso. Anche quest’anno, all’approssimar-si della stagione estiva, abbiamo decisodi fissare alcuni punti cardine da osser-vare per viaggiare in tutta sicurezza insella ad un veicolo a due ruote.

Alcuni consigli per coloroche vogliono viaggiare in sellaalla propria moto in tutta sicurezza

Le statistiche riferite agliultimi 10 anni in Ticinodimostrano che il numerodelle vittime tra i motociclistirimane costante, soggettosoltanto a lievi variazioni. Nel 2011 si sono registrati330 feriti e 4 morti. Nessunsostanziale miglioramento, se si pensa che nel 2002 iferiti erano 283 e i morti 7.

!

® Nel 2011, 330 feritie 4 morti tra i motociclisti.

SICUREZZA STRADALE 11

Creare una dettagliataimmagine mentale del pericoloevita brutte sorprese!

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Esamedella vista . . .

. . . presso l’entrata principaledel centro COOP di Tenero.

Sabato 5 maggio 2012.Ci rallegriamo

di una vostra visita.

PREROGATIVE1. Per arginare il numero d’incidenti ènecessario andare oltre i parametrididattici fissati nell’insegnamentodelle norme della circolazione.

2. Tutti coloro che condividono la retestradale devono imparare adanalizzare e a valutare le situazioni a rischio.

3. Le cause degli incidenti sono larisultante di molteplici variabili ecircostanze. Quindi, occorre allenareil cervello alla prevenzione, inmaniera da creare istintivamenteun’immagine mentale limpida (al piùtardi 3 secondi prima dellaconcretizzazione del pericolo) di ciòche potrebbe accadere. Questopermette di evitare un effettosorpresa dalle conseguenzedevastanti.

SITUAZIONI DI RISCHIO FREQUENTI1. Un conducente apre la portieradella sua vettura senza guardare.

2. Un automobilista esegueun’improvvisa inversione di marcia.

3. Un automezzo s’immette da un latodella carreggiata tra i veicoli fermi.

4. Un bambino o un pedone attraversano la strada.

5. Una vettura che sopraggiunge insenso contrario svoltaimprovvisamente verso sinistra.

ALTRI ESEMPI1. In uscita da una curva a destra:prevedere sempre una colonna fermao l’imbocco di una strada che nonrientra nel nostro campo visivo.

2. Colonna ferma sulla destra o sullasinistra: ridurre la velocità perchéesiste il pericolo che bambini o

pedoni attraversino la stradaapprofittando del fatto che le autonon sono in movimento.

3. Veicoli fermi sulla sinistra:prudenza, perché impediscono lavisuale su un eventuale pedone chesi appresta ad attraversare sullestrisce.

4. Rettilinei: attenzione e nonsorpassare lungo un rettilineo cheincrocia con delle vie laterali, la cuivisibilità è preclusa da muri o dasiepi. Potreste incorrere in unincidente frontale.

5. Corsia bus: non sorpassare a destrasulla corsia dedicata ai bus; unveicolo incolonnato davanti a voipotrebbe svoltare a destratagliandovi la strada (recentementeabbiamo registrato diversi casi diquesto tipo).

Franco BenagliIstruttore guida sicura ACS

RALLY TICINO12

Un’unica prova da ripetere quattro volte: èquesta la novità principale del Rally Rondeinternazionale del Ticino, edizione 2012,che si svolgerà il 22 e 23 giugno a Lugano.Dopo alcuni anni di apprezzata collabora-zione con le autorità militari al Ceneri, s’èvoluto compiere un balzo a ritroso, an-dando a riscoprire la tradizione della più fa-mosa gara motoristica del Ticino.

® I dettagli del percorso verranno svelatipiù avanti, ma partenza e arrivo sono giàstati fissati nella città sul Ceresio. Gliequipaggi saranno presentati nella seratadi venerdì 22 giugno, mentre le competi-zioni si svolgeranno il giorno seguente,sabato 23 giugno. ® Si ringraziano i prin-cipali sponsor dell’evento: Caffè Chiccod’Oro, Citroën Suisse, Automobile Club

Svizzero (Sezione Ticino), Drytech, Virag,Finser SA, Città di Lugano (DicasteroSport), Garage Tre Antenne Auto SA e AutoSport Schweiz. ® Ricordiamo, infine, chele iscrizioni si apriranno il 21 maggio.Maggiori informazioni sul sito www.rallyti-cino.com.

Cambia percorsoe torna alla tradizione

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TEL. +41 91 863 18 78FAX +41 91 863 21 75

THE CLUB ACS 13

Il servizio di soccorso stradale propostodagli importatori svizzeri all’acquisto diun’auto nuova non sostituisce e non rap-presenta in alcun modo una valida alter-nativa al contratto che avete stipulatocon ACS. Non lasciatevi ingannare quan-do, addirittura, vi viene suggerita la re-scissione immediata del contratto con ilClub: in un istante perderete tutta unaserie di prestazioni fondamentali che, inuna circostanza di panne, nessun altro vipotrà garantire. Eccovi alcune brevi ri-flessioni basate sulle decine di segnala-zioni che i nostri soci hanno inoltratopresso i nostri uffici.

In panne all’estero ® Nella maggior partedei casi il soccorso stradale riferito agliimportatori si poggia sulle concessionariedistribuite nel territorio e non su una reteprofessionale di pronto intervento. Ciò èsinonimo di lunghi tempi d’attesa (a voltediverse ore, a volte intere giornate). Nonsempre vi sarà messa a disposizione unavettura sostitutiva, tantomeno immatrico-lata in Svizzera (se doveste rientrare a do-micilio non potete circolare sul territo-rio elvetico con un’auto munita di targheestere).

Raggiungere la concessionaria più vicinaè una scelta giusta? ® Le prestazioni disoccorso degli importatori, sia in Svizzerache all’estero, non vengono garantite nelcaso in cui voi, malgrado abbiate un pro-blema alla vostra vettura, riuscite a rag-giungere la concessionaria più vicina abordo del vostro mezzo.

Orari, efficienza e raggio d’azione ® Leprestazioni di soccorso fornite dagli im-portatori sono perlopiù limitate alle fasceorarie e prevedono un raggio d’azione cir-coscritto ad una determinata percorrenzachilometrica. Tutto ciò si accentua so-prattutto di notte e nei giorni festivi. ® Se-condo un test effettuato da KTipp, il por-tale svizzero tedesco per i consumatori,l’Automobile Club Svizzero è invece risul-

tato di gran lunga il più efficiente nelleoperazioni di soccorso stradale. La provada superare prevedeva l’intervento di unapattuglia per individuare e riparare un gua-sto creato ad una vettura in quattro diffe-renti località. I collaboratori di ACS sonoriusciti a risolvere tutti i problemi diretta-mente sul luogo in soli 41 minuti.

Anche le vetture nuove non sono al ri-paro dagli inconvenienti ® La maggiorparte dei guasti deriva dagli apparatielettrici (60%). Sovente si tratta di pro-blemi legati alla batteria (37%), semprepiù sollecitata da apparecchi di naviga-zione, sistemi audio, multimedia, cellu-lari, eccetera. Anche condizioni atmosfe-riche estreme, con temperature moltorigide o, al contrario, torride, ne possonopregiudicare l’efficacia. Diverse chia-mate di soccorso, inoltre, sono determi-nate da forature (8%), perdita o problemicon le chiavi (4,5%) e rifornimento erratodi benzina (3%). Guai comuni, che nonconcernono la longevità del mezzo e che,quindi, non risparmiano la vostra auto-mobile appena acquistata.

Alcuni buoni motivi per non accettare leproposte degli importatori:– la copertura è limitata alla vettura inoggetto e non è riferita al conducente.Sono quindi esclusi altri veicoli e tuttele persone che vivono all’interno dellavostra stessa economia domestica.

– la validità è limitata al territoriosvizzero. All’estero le procedurediventano aleatorie. Con ACS poteteviaggiare tranquilli in tutta Europa.

– le spese per il rimpatrio della vetturadall’estero non sono generalmentecoperte.

– la maggior parte degli importatori noninterviene o non copre le spese incaso di guasti dovuti alla negligenzadel conducente (ad esempio,rifornimento errato di carburante omancato utilizzo del veicolo secondole prescrizioni).

ACS, contrariamente agli importatori, vipropone una lunga lista di prestazioniofferte in collaborazione con validi par-tner:– Sconti presso compagnie assicurative(Zurigo, Helsana)

– Sconti sui carburanti da AGIP– Sconti sulle giornate della patentedue fasi

– Carta VISA completamente gratuitacon UBS

– Consulenza giuridica in materia dicircolazione

– Consulenza tecnica– Applicazioni dedicate agliSmartphones per il soccorsoimmediato

ACS si batte per la causa degli auto-mobilisti. Gli importatori fanno altret-tanto? ® Il Club, nella sua lunga tradi-zione, ha condotto lunghe battaglie adifesa dei diritti degli automobilisti, fun-gendo da tramite con le istituzioni a livellocantonale e federale. Ultima in ordine ditempo, la creazione di un secondo tunnelunidirezionale al Gottardo. ACS non vuoleche il Ticino rimanga isolato per più di treanni e che debba subire danni economiciincalcolabili (di cui, certamente, soffrireb-bero anche gli importatori). ® ACS, inoltre,si occupa dell’educazione stradale di mi-gliaia di bambini ed adolescenti in tutta laSvizzera, attraverso programmi come ilMerlo Bianco. Un impegno didattico chenon va trascurato. ® Infine, si prodiga peraumentare la sicurezza del traffico stra-dale in genere, attraverso la formazionedei nuovi conducenti e svolgendo un ruoloattivo nei programmi di patente a due fasi.

ACS serve anchese si acquistaun’auto nuova!

THE CLUB ACS14

CONTO ECONOMICO E BILANCIO 2011Totale ricavi CHF 2’330’421.28Totale costi operativi inclusi ammortamenti CHF 2’320’598.50L’attivo aziendale ammonta a CHF 9’822.50

PREVENTIVO 2012Si prevede un ricavo di CHF 2’347’620.00A fronte di un’uscita di CHF 2’338’272.20

Assembleaordinaria dei SociSabato 26 maggio 2012Sala Palazzo SES Piazza Grande 5a Locarno

TRATTANDE

1. Nomina degli scrutatorie del Presidente del giorno.

2. Approvazione verbale, Assemblea ordinariadei Soci del 28 maggio 2012 a Cadro.

3. Rapporto del Comitato3.1 Relazione del Presidente3.2 Relazione di Direzione

4. Approvazione dei Conti4.1 Consuntivi 20114.2 Rapporto degli organi di revisione4.3 Scarico al Comitato cantonale4.4 Preventivo 2012

5. Revisione degli statuti6. Tassa soci veterani7. Nomine statutarie7.1 Presidente Cantonale7.2 Comitato Cantonale7.3 Ufficio di revisione

8. Consegna omaggi ai soci veterani9. Eventuali

REVISIONE DEGLI STATUTIIn grassetto le proposte dei nuovi artico

li.

Art. 5 – Categorie dei soci

e) veterani: soci da più di 50 anni; sono esonerati dalla tassa so-

ciale. A partire dal 01.01.2010 i nuovi soci veterani non saranno

più esonerati dalla tassa.

Art. 5 – Categorie dei soci

e) veterani: soci da più di 50 anni. Coloro che hanno raggiunto

i 50 anni di affiliazione prima del 01.01.2010 sono esonerati

dalla tassa sociale. Per tutti gli altri può essere prevista una

tassa ridotta.

Art. 10 – Assemblea ordinaria

L’assemblea ordinaria dei soci si riunisce una volta all’anno, di re-

gola nel corso del mese di maggio. La convocazione è fatta per is-

critto dal comitato, mediante pubblicazione, di regola sulla rivista

della Sezione, almeno 20 giorni prima con indicazione dell’ordine

del giorno.

Art. 10 – Assemblea ordinaria

L’assemblea ordinaria dei soci si riunisce una volta all’anno, di

regola nel corso del mese di maggio. La convocazione è fatta per

iscritto dal comitato, mediante pubblicazione sulla rivista o sul

sito internet della Sezione, almeno 20 giorni prima con indica-

zione dell’ordine del giorno.

Art. 26 – Entrata in vigore

I presenti statuti entrano in vigore il 1. gennaio 2009 dopo il voto

dell’Assemblea Cantonale del 31.05.2008 e la ratifica da parte de-

gli organi centrali dell’ACS.

Art. 26 – Entrata in vigore

I presenti statuti entrano in vigore il 1. gennaio 2013 dopo il voto

dell’Assemblea Cantonale del 26.05.2012 e la ratifica da parte

degli organi centrali dell’ACS.

Cari soci,quest’anno l’assemblea, che si svolgeràil 26 maggio presso il Palazzo dellaSopracenerina a Locarno, sarà chiamata, tra lealtre cose, a pronunciarsi su alcune modifichedegli statuti del Club (punto 5 sull’ordine delgiorno). Affinché possiate debitamenteprenderne visione, abbiamo deciso dipubblicare su queste pagine le proposteformulate dal Comitato.

THE CLUB ACS 15

PATENTEA DUE FASI

Tutti i membri ACS e le loro famigliericevono uno sconto di 40.– franchisulla tassa d'iscrizione alla primagiornata e potranno beneficiareun ulteriore sconto di 40.– franchi

sulla seconda giornataa compimento del primo corso

presso Safe Driving SA.

Buona guida e buon divertimento!

ISCRIZIONE ALLE GIORNATE

APDCCP 1517 - CH-6710 Biasca

Tel. 091 873 00 05 - [email protected]

Safe Driving SA6703 Osogna - Tel. 091 863 18 78

Automobile Club SvizzeroSezione Ticino

www.corsi2fasi.ch

L’Automobile Club Svizzero ha iniziato nel 2012 una proficua collaborazionecon l’hockey ticinese e, in particolare, con le due società che più hanno con-tribuito a rendere glorioso il nome dello sport cantonale: Lugano e Ambrì. Nellefotografie, alcuni momenti magici vissuti accanto ai giocatori, il 18 febbraioalla Resega (HC Lugano - HC Fribourg-Gottéron) e il 3 marzo alla Valascia (HCAmbrì-Piotta - SCL Tigers) in occasione della consegna dei premi partita offertida ACS Sezione Ticino.

L’ACS sul ghiaccio per sostenere lo sport ticinese

LA PROVA16

Una vettura magnifica. Non è certamen-te nostra abitudine proporre un giudiziotanto positivo ed esplicito per descriverele potenzialità d’un virgulto appena get-tato tra le fauci dello spietato mercatoautomobilistico.

® Sebbene la sua interminabile gesta-zione, condita con tanto d’indiscrezioni epettegolezzi, sia stata manovrata ad arteda navigati guru del marketing (delle cuiparole, però, non ci importa assoluta-mente nulla) alla prova dei fatti abbiamodovuto cestinare l’abituale aplomb, situatoda qualche parte tra il sarcastico e il cion-dolante, e smettere di sorridere per ognibanale sotterfugio pubblicitario. La RangeRover Evoque, secondo noi, è meritevoleper almeno quattro motivi: è guidabilis-sima (sia sui tracciati urbani che sull’offroad), copre un segmento di mercato cheancora mancava al costruttore, è indiscu-tibilmente gradevole d’aspetto e, soprat-tutto, è riuscita a strappare un cenno disano compiacimento ai tre strafottentis-simi conduttori di Top Gear (trasmissioneBBC da non perdere).® La Range Rover Evoque, a testimo-nianza del fatto che la nostra capacità digiudizio non è ancora evaporata tra i gasdi scarico, sta ottenendo parecchi con-sensi di mercato e di critica. Rappresenta

un buon compromesso tra l’eleganza dimatrice tipicamente inglese della tradi-zione Rover e la fresca sportività tantoambita negli ambienti giovanili della neweconomy. A noi, naturalmente, il luccichiodel contesto urban interessa poco, se nonper testare l’agilità del veicolo nel traffico.Preferiamo strapazzare la baby su scenaridecisamente più ruvidi.® La Evoque, da guidare, è docile comeuna berlina, ma possiede un portamentoregale che restituisce al conducente sen-sazioni da SUV. L’inserimento in curva èmolto preciso, facilitato da uno sterzo di-retto e ottimamente calibrato. Il motore èbrillante, sia che si tratti del diesel che delbenzina, con un regime di coppia che per-mette sorpassi da vera sportiva, con ilsupporto di un cambio a 6 marce rapidoed efficiente. La frenata è decisamentestabile, anche grazie ad un impianto di di-mensioni più che generose. Le distanzed’arresto, soprattutto sul bagnato (pocopiù di 93 metri da 100 km/h), battonoogni record. Il telaio compatto, caratteriz-zato da un baricentro piuttosto basso, èdeclinato a indiscutibili qualità di controlloe riesce a eliminare quel fastidioso don-dolio tipico dei SUV. L’impressione è chepossa gestire potenze anche superiori.® Il vero punto di forza della Evoque stanella polivalenza su tutti i tipi di terreno,

grazie al meraviglioso sistema di controllodella motricità che Land Rover ha svilup-pato sui suoi modelli d’ultima generazione.Di certo non possiede una denominazioned’indimenticabile estro intellettuale, ma ilTerrain Response garantisce una perfettapresa in qualsiasi situazione estrema, contre selezioni specifiche per il fuoristrada(cui si ne aggiunge una che razionalizza iconsumi in autostrada): sabbia, roccia eneve. Con l’aiuto dell’elettronica, i blocchidei differenziali e la grande conoscenza deitecnici Land Rover, la macchina è dunqueperfetta per qualsiasi esperienza di guida.Incredibile come possa arrampicarsi incima alle dune di sabbia di un deserto, do-tata di normalissimi pneumatici, guidatadai quei pazzi di Top Gear.

Per la «baby» è amore a prima vista

SCHEDA TECNICA

Motorizzazioni e potenza:

2200 Td4 150cv

2200 Sd4 190cv

2000 Si4 240cv

Peso a vuoto: 1590/1685 Kg

Lunghezza: 430-436 cm

Larghezza: 196 cm

Accelerazione (da 0 a 100 km/h):

9.6/8.5/7.6 secondi

Velocità massima: 185/200/217

Consumo urbano: 6.7/6.7/11.9

Consumo combinato: 5.7/5.7/8.7

Cambio: manuale o drive select

Trazione: 4x4 con differenziale cen-

trale elettronico

Ci piace- design accattivante

- sistema audio/ navigazione

- guida in fuori strada/ neve

- prezzo

Non ci piace- consumo del benzina gen

eroso

LA PROVA 17

® Pochi i punti deboli, che peraltro non neintaccano la godibilità. Salire a bordo suisedili posteriori non è facile (in particolaresulla versione 3 porte) e scendere, se percaso aveste fretta, bè… non vogliamo pen-sarci. La macchina, inoltre, è relativamentecorta (qualche centimetro in più di unaGolf), ma abbastanza larga per restituire lapiacevole sensazione di sicurezza di unSUV. Il problema è che, oltre il telaio, spor-gono due enormi orecchie, figlie delle nor-mative internazionali. Gli specchietti re-trovisori sono l’unico neo estetico di unaEvoque aggressiva e appassionante e por-tano la larghezza complessiva a ben duemetri e tredici. Ci si deve fare l’abitudine.

Modelli ® La Evoque è disponibile in trevarianti estremamente curate ed acces-soriate, che prevedono allestimenti tec-nici ed estetici solo leggermente differentitra loro: la lineare Pure (cui mancano con-fort di serie come i sedili elettrici), la spor-tiva Dynamic (immediatamente riconosci-bile dalla forma degli scarichi) e la lus-suosa Prestige.

Finiture interne ® Sono magistralmentecurate. In tutti gli esemplari della gammatroviamo rivestimenti in pelle, ottima-mente sagomati e cuciti. C’è l’opportunitàdi mutare l’esperienza cromatica in unostile bicolore, oppure di ottenere sedili daitratti più sportivi, avvolgenti e accattivanti.Il bagagliaio è chiaramente ridotto rispettoad una Range classica. Chi è abituato aivani di carico da urlo lasci perdere.

Dotazione ® La Evoque fa il suo ingressotrionfale nel mondo della tecnologia dipunta, rivoluzionando completamente i

concetti delle serie Rover precedenti erendendo l’utilizzo degli apparecchi moltopiù intuitivo. Apparentemente non v’è unagrossa differenza tra i modelli base equelli super accessoriati, almeno ad unaprima impressione. Chiaramente il Dyna-mic e il Prestige hanno maggiori dettagli diserie già compresi nel prezzo: ad esem-pio, il sistema di parcheggio laterale e iltettuccio completamente in vetro. ®Grandi rivoluzioni sulla parte legata alla te-lefonia, con la possibilità di collegare piùcellulari, attraverso una connessione blue-tooth, che vengono riassegnati alla per-sona di riferimento appena questa sale inmacchina. Passi avanti anche sui sistemidi navigazione e sulla gestione dell’im-pianto audio.® Altra chicca, l’assenza to-tale della classica leva del cambio, sosti-tuita da un pomello che appare all’ac-censione della vettura. Dove l’abbiamogià visto? Sulla Juaguar XF naturalmente(per la verità tutti gli interni, forse un po’troppo pretenziosi, ne richiamano l’as-petto). ® Anche il freno a mano è scom-parso e viene gestito elettronicamente.Sulla Dynamic c’è infine la possibilità dimodificare la rigidità delle sospensioni,per aumentarne la sportività. Quando ven-gono azionate cambia il colore delle lucisul cruscotto.

Finiture esterne ® Ha una linea accatti-vante, che le ha permesso di vincereun’infinità di premi per il design e l’appeal.È disponibile in un’ampia gamma di varia-zioni cromatiche.

Consumi ® I propulsori diesel risultanorelativamente contenuti. Decisamente piùgeneroso il benzina, che però permette

una velocità superiore ai 200 km/h (nonmale per un SUV).

Prezzi ® Con l’Evoque (il Pure parte da46’900 franchi) la media è scesa drasti-camente avvicinandosi ad un pubblicopiù eterogeneo. Con il motore benzina sicalcola un minimo di 52’800 franchi. Suldiesel il cambio automatico è a parte ecosta 2’900 franchi.® La baby di casa Rover, un marchio chesi appresta a consegnare al mondo unamiriade di novità, non ha dunque smen-tito le attese. Questa macchina piace, siaa chi ama il lusso sia a chi predilige lasportività. Se poi avete voglia di unascampagnata in pieno deserto...

Redazione ACS

AUTOMOBILI D’EPOCA18

® Ed è proprio di questo che vi parle-remo, proiettandovi, attraverso un’appas-sionante testimonianza, in quegli anni dimorte e di cambiamento. Sotto i baglioridella battaglia imperante fu concepita intutta segretezza una simpatica vetturetta,la Renault 4CV, che divenne simbolo diuna Francia ardentemente impegnata a li-

berarsi dal giogo nazista. ® Il 22 giugno1940, a Rethondes, Philippe Pétain firmòl’armistizio con la Germania e, due giornipiù tardi, con l’Italia. Le officine Renault, ilcui personale si era sparpagliato tra lefila dell’esercito, ritornarono lentamentead animarsi, ma nessuno sapeva quali po-tessero essere i destini dell’azienda e, so-prattutto, non v’era alcun programma diproduzione. Il 3 luglio 1940 i tedeschi pre-sero possesso degli stabilimenti. Nei cor-ridoi, il cupo rimbombare dei loro stivalinon s’affievolì che alla liberazione dellaFrancia. Alla loro testa, tre dirigenti dellaMercedes-Benz, capeggiati dal principe vonUrach. Un personaggio di nobili radici, pro-fondo conoscitore ed estimatore della cul-tura e della lingua francesi (in passato furappresentate a Parigi proprio della Mer-cedes). ® Nessuno, all’interno della Re-nault, poteva muovere un dito senza l’ap-provazione degli invasori. Il pianoindustriale che prevedeva, tra l’altro, la ri-conversione di una serie di motori, la ri-presa della fabbricazione di Juvaquatre,Primaquatre e camion di vario tonnellag-gio, venne quasi interamente bocciato. Fupermessa unicamente la costruzione diautocarri da 3 e 5 tonnellate, utili allacausa logistica e tattica del Reich (so-

prattutto sul fronte russo). ® I vertici diRenault, il cui consiglio d’amministrazionesi riunì il 7 ottobre del 1940, optaronoper una politica attendista, sperando nellavittoria degli alleati, ma collaborando nei li-miti dell’indispensabile con i tedeschi (pernon precludersi ogni possibilità di soprav-vivenza in caso di una vittoria dell’Asse).Proprio a causa di queste scelte collabo-razioniste, Louis Renault fu bersaglio,dopo la liberazione, di numerose denunciee di un’intensa campagna denigratoria daparte della stampa. Fu incriminato, incar-cerato, internato in un ospedale psichia-trico e, vittima di gravi problemi di salute,morì nella clinica «Saint-Jean-de-Dieu» aParigi il 24 ottobre del 1944.

Renault4 CV

Nata sotto le bombe e cresciuta

come simbolo di libertà

CENNI STORICILa seconda guerra fu una terribileemanazione di un periodo storico incui germinarono sentimenti di ven-detta propagandati ad arte da un de-spota e dalla sua ristretta cerchia dioligarchi. La Germania, attanagliatadai debiti e dalla fame, rappresentòun terreno fertile per lo sviluppo di undisegno premeditato che avrebbe an-nientato in cinque anni la vita di mi-lioni di persone. Fu perpetrato ognigenere di violenza, ma, malgradol’establishment mondiale stesse nau-fragando tra le fiamme generatedalle sue stesse bombe, non fu maisradicata la forza delle idee.

Louis Renault15.2.1877 – 24.10.1944

AUTOMOBILI D’EPOCA 19

La 4CV ® Nacque durante l’occupazionetedesca, nel riserbo più assoluto. VonUrach e suoi controllavano tutte le attivitàed era quindi proibitivo ipotizzare un nuovoprogetto su piena iniziativa della Casa fran-cese. La vettura doveva rimpiazzare la Ju-vaquatre, che tanto successo aveva otte-nuto nei due anni precedenti lo scoppiodel conflitto. Doveva però essere menocara e di fascia leggermente più bassa ri-spetto alla sua progenitrice, perché si pre-vedevano tempi economicamente duri peri vari Paesi coinvolti nelle belligeranze. ®Il concepimento fu affidato agli ingegneriFernand Picard ed Edmond Serre. Il primoprototipo fu realizzato nel 1943. Scam-pato miracolosamente ad un bombarda-mento alleato, effettuò i suoi primi giri diprova clandestini il 4 gennaio di quel-l’anno, nei pressi di Meudon. Somigliavasorprendentemente all’antenata della«Maggiolino», poiché Charles-EdmondSerre, nel 1939, visitò il salone di Berlinoin compagnia di Louis Renault e fu attrattodai tre primi prototipi della KDF (futura Vol-kswagen). Ne rimase particolarmente im-pressionato, soprattutto per l’aspetto ori-ginale e per la posizione della meccanicainteramente realizzata sul posteriore (l’ide-a era siglata da Ferdinand Porsche). ®Non convinse però del tutto i vertici Re-nault, per cui, già l’anno seguente, ne fuassemblato un altro decisamente più gra-

devole. Se ne occupò Roger Barthaud, di-rigente del Dipartimento carrozzerie diBoulogne-Billancourt. ® La liberazionedella Francia e l’arresto di Louis Renaultcondizionarono profondamente l’ulterioresviluppo della 4CV. A capo dell’aziendavenne nominato Pierre Lefaucheux che,da subito, mostrò interesse verso il pro-getto ed il suo miglioramento. L’ultimoprototipo, il terzo, vide la luce nel novem-bre del 1945. Con quattro porte ed unorientamento decisamente rivolto alle fa-miglie, era molto prossimo alla macchinache poi venne commercializzata due annipiù tardi. La 4CV entrò in produzione nel-l’estate del 1947 e vi rimase fino al 6 lu-glio del 1961. Fu la prima «francese» a su-perare il milione di esemplari (1’105’547unità per l’esattezza). Sulla base della 4CV nacquero modelli storici come la Alpine.

La nostra vettura ® Si tratta di una Re-nault 4CV Type R 1062 Grand Luxe. Vennesvelata al pubblico in occasione del Sa-lone di Parigi (ottobre 1950). Fu disponi-bile all’acquisto pochi mesi più tardi, nel1951. Quell’anno si verificò un rincaro ge-neralizzato delle materie prime che deter-minò un prezzo di listino di ben 386milafranchi francesi. La Type R 1062 sostituì la1060 e presentava una lieve riduzionedella cilindrata a 747 cm³ per poter ac-cedere alle competizioni nella categoriaTurismo 750. La Grand Luxe, forse giàconcepita in previsione dell’esportazioneper gli Stati Uniti nel 1952 (verso cui, tut-tavia, approdò con l’evoluzione denomi-nata «Sport») proponeva finiture più det-tagliate rispetto alle spartane serie dibase. Oltre alla dotazione della Luxe, ossiavolante color crema, deflettori anteriori,antifurto, due fari posteriori e paraurti conrostri, era corredata da sedili in velluto,faro antinebbia, porta targa cromato egomme a fianco bianco.

I risultati sportivi ® La 4CV ebbe una glo-riosa carriera agonistica, anche meritodella leggerezza del corpo vettura e dellabrillantezza del motore. La leggenda iniziòmolto presto, nel 1948, con la vittoria allacorsa del Mont-Ventoux. Ma fu il 1949 aconsacrarla definitivamente nella storiadell’automobilismo: ottenne il primo posto,nella categoria «piccole cilindrate», al Ral-lye di Monte-Carlo (guidata dai Rosier, pa-dre e figlio). Anche il 1951 si rivelò spet-tacolare e vide la minuscola Renaultpartecipare alla 24 ore di Le Mans, da cuiuscì vittoriosa. Lo stesso anno la 4CV furidotta di cilindrata a 747 cm³ (e divenneType R 1062) per essere in conformitàcon i regolamenti sportivi della categoriaTurismo 750. Da quel momento sì perpe-tuò una continua ascesa ai vertici, con in-numerevoli successi nelle varie edizionidel Rallye di Monte-Carlo, Tour de Franceautomobile, Coupe des Alpes, Mille Miglia

(con Jean Rédelé e Louis Pons), 24 Ore diLe Mans, 12 Ore di Sebring, eccetera.

L’acquisto e il restauro ® È una storiad’ordinaria passione, quella che riguardal’acquisizione di questa splendida fran-cese d’altri tempi; un amalgama di contattitramite conoscenti, trattative, legami con ilpassato e moti d’attaccamento. Luca Rol-lini, l’attuale proprietario, ce ne racconta latrama. «L’auto, acquistata in una conces-sionaria (presumibilmente a Lugano onella zona di Agno) nel maggio del 1951,apparteneva ad una signora di Lamone, ve-dova di un uomo che aveva gestitoun’azienda di sfasciacarrozze. La contattaie fissai un primo appuntamento. In quelluogo dismesso v’erano tre grossi contai-ner che celavano altrettante macchine. Traloro, anche la mia 4CV. Quando la vidi fuiscettico, ma decisi comunque di scattarequalche fotografia che mi avrebbe per-messo di condurre le necessarie ricerche.Gli esiti furono straordinari, perché scopriiche il modello era piuttosto raro (credo neesista uno soltanto in Svizzera in tutto eper tutto uguale al mio). Si trattava infattidel R 1062 Gran Luxe, il più rifinito, parti-colare e prezioso della categoria. La vet-tura, con queste modalità, fu costruita sol-tanto per due anni. Fissai dunque un altroappuntamento, il 14 novembre del 1994,e decisi che la 4CV andava salvata da unafine ingloriosa, malgrado avesse il bloccomotore rotto. Debbo dire che la signora nesopravvalutò un pochino le potenzialità dimercato. Un’inclinazione più che com-prensibile visto che il marito le aveva cal-damente consigliato di non venderla, per-ché un giorno il suo valore sarebbeaumentato. ® La comprai, ma rimaseinerte ancora per qualche anno perchénacque il mio primo figlio e gli impegni difamiglia si moltiplicarono. Il restauro, inol-tre, si rivelò più complesso del previsto.Un grande ostacolo fu la mancanza deltessuto per ripristinare i sedili rosicchiatidai topi. Per cercarla, mi recavo puntual-mente alla fiera delle Oldtimer a Lione,ma le ditte specializzate non ne erano inpossesso. Dopo 5 anni di delusioni in-contrai un vecchietto, proprio a Lione, chesubito riconobbe i materiali e disse che, segliene avessi lasciato un campione, sa-rebbe stato in grado di inviarmeli. Unaquindicina di giorni più tardi ricevetti lastoffa e questo, siccome ora potevo resti-tuire alla 4CV la sua natura originaria,diede avvio al restauro. Un lavoro lungo e

certosino (5 o 6 anni), che ho condotto neltempo libero e nelle vacanze: non v’è unsingolo bullone che non ho risanato».

Sensazioni di guida ® «Un’auto che, sen-z’altro, richiede mestiere nel condurla per-ché ancora dotata del cambio originale, atre marce non sincronizzato. Molti lo rim-piazzarono con sistemi più moderni chepermettevano una maggiore agilità nellacambiata. Si difende ancora bene nel traf-fico moderno a differenza, per esempio, diuna Topolino. La sua velocità di crociera èdi 70-80 km/h. I freni a tamburo, se sonopreparati a puntino, funzionano egregia-mente. L’unico punto dolente è forse rap-presentato dalla stabilità: è relativamentefacile cappottarla (le testimonianze foto-grafiche in questo ambito non mancano dicerto). Oggi, questi mezzi vanno però gui-dati con grazia ed è quindi un problemache si può tranquillamente gestire». ®Luca Rollini possiede altre vetture d’e-poca, soprattutto di stampo francese. Sioccupa, tra l’altro, del settore tecnico nel-l’ambito dell’Alpine Club Ticino.

di Elias Bertinifoto: Gian Marco Balemi e Luca Rollini

SCHEDA TECNICA

Marca Renault Modello Type R 1062 Grand Luxe, Telaio nr. 1 521 984Prima entrata in circolazione12.5.1951Colore Rouge Mexicain(Bordeaux, nr.704)Cilindrata 747 cm³Cambio 3 marce non sincronizzatoFreni a tamburoVelocità di crociera 70-80 km/hVelocità massima 100 km/hSegni particolaricofano motore posteriore conun’ampia griglia per l’espulsionedell’aria di raffreddamento.

AUTOMOBILI D’EPOCA20

THE CLUB ACS 21

PROGRAMMAANNOSCOLASTICO201216.04.2012/20.04.2012Polizia intercomunale GordolaResponsabileSgt. Giancarlo Sovera6596 Gordola

23.04.2012/04.05.2012Polizia comunale OriglioResponsabileCpl. Christian Frangi6945 Origlio

07.05.2012/11.05.2012Polizia comunale CadroResponsabileAgt. Moreno Quirici6965 Cadro

15.05.2012/25.05.2012Polizia intercomunaleStabio-LigornettoResponsabileSgt. Pisottu Martino6855 Stabio

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Museo regionaleCentovalli e PedemonteEntrata gratuitaTel. 091 796 25 77Aperto Ma-Do 14:00 - 18:00da Pasqua a fine ottobre.

Musei

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Gastronomia

RistoranteLa Brasera

SAN VITTORE

EVENTI22

Auto d’epoca che si trasformano in giocattoli forgiati da una

creatività squisitamente certosina. Quest’anno, gli organiz-

zatori dell’imperdibile esposizione dedicata alle vetture vin-

tage (in programma da giovedì 3 a sabato 26 maggio, al

Centro Coop di Tenero), hanno estratto dal cilindro una vera

e propria perla, sublimando con uno scenario da favola la

bellezza delle «vecchie signore».

® Le Oldtimer si materializzeranno e prenderanno vita ac-

canto ai loro alter ego ludici miniaturizzati: vetturette a molla

e telecomandate. Oppure, ancora, modellini appena usciti

da una nuova, fiammante, confezione. ® Per il Centro Coop

di Tenero si tratta del rendez-vous espositivo più importante

dell’anno; basti pensare alla riuscitissima edizione 2011, in

cui era stato proposto un accostamento con i fumetti, di cui

talune vintage sono state indiscusse protagoniste. Una for-

mula vincente, che ha affascinato ed incantato, gettando so-

lide basi per la riuscita dell’appuntamento 2012. ® La ma-

nifestazione allargherà pure i suoi orizzonti, includendo

nuovi club e scenari.® «Per guadagnare ulteriore dinamicità

– afferma Andrea Lovaldi, �responsabile�del centro com-

merciale di Tenero – abbiamo coinvolto anche l’Eldorado

Club (Slot Team) di Bellinzona. Allestirà, nella mall centrale,

un’enorme pista di automobiline. Durante le settimane del-

l’evento i nostri clienti potranno divertirvisi, cimentandosi

nelle prove libere, oppure, cercando di qualificarsi per la fi-

nale che si svolgerà sabato 26 maggio (in palio alcuni premi

a tema)». ® Ma non è tutto: l’inaugurazione, giovedì tre mag-

gio in serata, vedrà la straordinaria partecipazione del gio-

vane pilota ticinese Alex Fontana in qualità di padrino d’ec-

cezione. ® Vi sarà poi anche un concorso (il relativo

tagliando verrà distribuito alle casse) con cui si potrà vin-

cere una fantastica Chevrolet Spark del valore di 16’290

franchi (offerta dal garage partner, Sant’Antonio Car). Sa-

bato 5 maggio, inoltre, l’Automobile Club Svizzero coinvol-

gerà tutti i visitatori interessati in una prova della vista gra-

tuita. L’ACS sarà presente, di fronte al centro, con un veicolo

adibito a questo scopo. ® Gli scenari della mostra sono rea-

lizzati dai soci del Top Club Ticino, sodalizio promotore e or-

ganizzatore dell’evento.

Dal 3 al 26 maggioAutomobili «per gioco»al Centro Coop di Tenero

EVENTI 23

Si svolgerà sabato 2 e domenica 3 giu-gno, in Piazza Manzoni a Lugano, un’es-posizione statico-dinamica dedicata alleauto storiche. Vi parteciperanno le vet-ture sportive e da competizione che piùhanno contribuito a cesellare l’epopeaagonistica dagli anni Sessanta ad oggi.

® Vere e proprie icone dello mondo dei mo-tori, sia sotto il profilo tecnico-sportivo cheprestazionale. L’appuntamento, alla suaseconda edizione, è patrocinato dalla cittàdi Lugano ed è rivolto sia agli appassionatisia ai visitatori occasionali. Nella parte di-namica il pubblico avrà inoltre la possibilità

di provare l’ebbrezza di un tour predefinito,in qualità di passeggero, a bordo di alcunidei bolidi esposti. L’HSCC (Historic SportsCar Club Ticino), organizzatore dell’evento,ringrazia già sin d’ora coloro che contribui-ranno alla riuscita di questa prestigiosamanifestazione.

Il 2 e il 3 giugno. In Piazza Manzoni esposti i bolidi d’epoca

Lugano rivivrà la magia degli anni Set-

tanta e Ottanta, epoca in cui le strade

della regione vibravano al passaggio

del mitico Rally internazionale.

® La tradizione verrà riconsegnata alla

sua dimensione contemporanea dome-

nica 20 maggio 2012, data in cui si svol-

gerà, per la terza volta, il revival di quella

storica competizione. La gara è basata

sulla regolarità, e non sulla velocità; gli

equipaggi dovranno guidare lungo un per-

corso di circa 170 chilometri, suddiviso

in 14 settori cronometrati al centesimo

di secondo. Sarà necessario, ai fini della

classifica, saper calcolare con la miglior

approssimazione possibile il tempo pre-

visto per andare da un check point al-

l’altro. ® Il Revival Rally di Lugano par-

tirà e arriverà in Piazza della Riforma. Il

primo settore, che si svolgerà al mattino,

toccherà Muzzano, Figino, Grancia, Mor-

cote, Melide, Maroggia, giù giù fino a

Chiasso. Il pomeriggio si risalirà fino a

Lugano. ® Per ogni vettura è ammesso

un equipaggio formato da due conduttori

(è d’obbligo soltanto la normale pa-

tente), oppure da un conduttore e da un

navigatore. Le auto verranno invece sud-

divise in tre categorie: «Storiche» (fino al

1965), «Classiche» (fino al 1985), «Mo-

derne» (dal 1982). ® Per iscriversi biso-

gna compilare l’apposito formulario (da

scaricare sul sito www.asat84.ch) ed

inoltrarlo, assieme alla tassa d’iscri-

zione di 350 franchi, entro il 7 maggio a:

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4 C - 6962 Viganello. Oppure via e-mail:

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Il 20 maggioRevival Rally Lugano:da Piazza Riformala partenzadella terza edizione

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APPUNTI 25

«Passione d’epoca»: è il titolo della nuovarubrica che abbiamo deciso di allestire percompletare l’offerta del nostro sito inter-net (www.acsti.ch) dando spazio e risaltoal fantastico mondo delle Oldtimer. I con-tenuti sono stati disposti in maniera sem-plice e funzionale così da renderli istinti-vamente fruibili. Vi potrete trovare alcuneinteressanti proposte che vi condurrannoa spasso nei decenni, tra gli eventi chehanno segnato la storia dell’automobile,del costume e della società.

® La novità senz’altro più coinvolgente èrappresentata dalla sezione «Club», in cuiabbiamo cercato di raggruppare (vogliatescusarci se ne abbiamo trascurato qual-cuno) tutti i sodalizi dediti al vintage auto-mobilistico attivi in Ticino. Ne è emersauna moltitudine e, d’ognuno, è stato re-datto un brevissimo profilo.

® «Media», invece, è il capitolo che vi con-sentirà di leggere gli articoli consacratialle vetture d’epoca, usciti sulla nostra ri-vista «auto & lifestyle» negli ultimi anni. «Passione d’epoca» si completa poi conaltre pagine virtuali: «manifestazioni» (incui sono elencati gli eventi di settore pro-mossi in collaborazione con ACS), «linkutili» (per chi volesse restaurare la propriavettura) e «shop».® Abbiamo anche deciso di scandagliarein profondità l’archivio degli album foto-grafici che ripercorrono la grande tradi-zione del Club: vi abbiamo scovato al-cune immagini esclusive, dall’incredibile,sciupato ed elegante bianco e nero, chepropongono visuali meravigliose sul Ti-cino d’un tempo. Siamo stati felici di pub-blicarne alcune, accanto ad altre più re-centi.

Come mai un sito dedicatoall’argomento? ® Innanzitutto, come scriviamo sullanuova piattaforma digitale, perché nu-triamo una smisurata, autentica passioneverso le automobili d’epoca. Siamo con-vinti che esse rappresentino una squisitaemanazione della storia contemporanea eche, come nessun altro oggetto di culto,abbiano forgiato la collettività moderna,aprendo frontiere a lungo precluse dallavastità del territorio. ® Promuovere il mondo Oldtimer, inoltre,è sempre stato una delle prerogative diACS, che segue con attenzione e dedi-zione l’entusiasmo mostrato da proprie-tari ed appassionati.® Non vi sveleremo altro, per il momento:godetevi in tutta tranquillità queste nuovepagine e, se avete suggerimenti, non man-cate di segnalarceli.

ACS dedica un nuovo sito alle

Automobili d’epoca

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Rolando Marroni,Responsabile Regione di Mercato Ticino, Zurich Svizzera

SPEDIRE AAutomobileClub SvizzeroAmministrazione CentraleWasserwerkgasse 393000 Berna 13Fax + 41 31 311 03 10

Finalmente è giunto il momento di svegliare i motoveicoli dal loro le-targo invernale. Dopo i lunghi mesi d’inverno, sono tanti i motocicli-sti che non vedono l’ora di poter risalire in sella. Ma con l’entusia-smo sale anche il pericolo che possa accadere qualcosa, perchédopo la lunga pausa invernale i centauri devono prima riabituarsialla guida su due ruote.

Costi ridotti, grande effettoAll’inizio della stagione, il motoveicolo deve essere revisionato. Con-cretamente, questo significa che deve essere sottoposto agli oppor-tuni controlli di sicurezza di freni, liquido frenante, luci, olio, acqua,gomme, candele d’accensione e catene. Se vengono riscontrati vizio difetti da eliminare immediatamente, è meglio rinunciare alla primauscita. La prima corsa dovrebbe avvenire in una zona tranquilla,dove il conducente possa riprendere dimestichezza con il proprio vei-colo e poterlo di nuovo provare in azione. All’inizio della stagione,infatti, aumenta il numero dei sinistri con motoveicoli perché le per-sone non più abituate a guidarli sottovalutano i rischi. Spesso, inol-tre, anche la forma fisica dei conducenti lascia alquanto a deside-rare dopo la lunga pausa invernale. Ecco perché è meglio partirecon calma o partecipare persino a un training di motociclismo.

Tenere conto dei pericoliPer i motociclisti è importante non perdere mai di vista i pericoli. Il ri-schio d’incidente in moto, infatti, è notevolmente più elevato rispettoall’auto. Anche altri utenti della strada – specialmente gli automobi-

listi – devono di nuovo abituarsi, all’inizio della stagione, a un au-mento del numero delle moto, perché un «occhio disabituato» tendea non vedere la sottile silhouette delle due ruote. I motociclisti, dalcanto loro, possono evitare di passare inosservati indossando indu-menti protettivi appariscenti, con colori sgargianti e con strisce cata-rifrangenti. Inoltre, è sempre opportuno accendere il faro a luce anab-bagliante. Guidare in modo previdente, collaborativo, attento e senza rischi:così si guida una moto in modo esemplare! Per fare questo si devesempre regolare la velocità alle circostanze e alle proprie capacità.

La protezione assicurativa ottimalePer l’eventualità che si verifichi qualche imprevisto, come per l’auto-mobile è necessario disporre di una copertura assicurativa ottimaleche includa il conducente e il motoveicolo. In tal senso è obbligato-ria un’assicurazione responsabilità civile, che copre i sinistri per iquali, in qualità di detentori, si diviene responsabili nei confronti diterzi. L’assicurazione casco parziale comprende danni arrecati alproprio motoveicolo a causa di furto, incendio, eventi naturali, rot-tura di vetri, collisioni con animali o vandalismo. Con un’assicura-zione casco totale sono coassicurati sia i danni inclusi nella cascoparziale sia quelli dovuti a collisione. Last, but not least, la coperturain caso di infortunio, l’assistenza danni e la protezione giuridica sonoimportanti assicurazioni complementari. Vale quindi la pena di farsiillustrare dal consulente personale le soluzioni assicurative più ade-guate.

La giusta preparazionealla stagione dei motoveicoli

Attirati dai caldi raggi del sole di primavera,iniziano a uscire sulle strade i primi motoveicoli. Nonostante l’euforia, è però opportunoprepararsi al meglio.

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Non si può reinventare la ruota.Dalle più recenti indagini è emerso che il po-tenziale di miglioramento dei prodotti e degli oggetti esistenti è esaurito. Dopo 150 anni il potenziale di sviluppo del motore a combu-stione è giunto al capolinea. Com’è possibile risparmiare ancora di più e rendere la tecnica ancor più e� ciente per tutelare l’ambiente e nel contempo mantenere intatta l’esperienza emotiva della guida di un’auto?

La domanda fondamentale è rivoluzione op-pure evoluzione? Dopo un’invenzione è sem-pre di� cile compiere ulteriori grandi sviluppi e più le abituali convenzioni si impongono e si consolidano, più ridotto risulta il potenziale di rinnovamento.

La batteria rimane il problema della trazione ibrida e di quella elettrica. Il problema del peso non è ancora stato risolto. Il prezzo è ancora troppo alto per le grandi serie. E non da ultimo il relativo smaltimento rispettoso dell’ambiente non è neppure stato abbozzato.

La forza innovativa dell’uomo non è illimitata. Molte società hanno fallito per la loro mancan-za di capacità di rinnovamento. Le convenzioni sono spesso più forti rispetto alla disponibilità a creare qualcosa di nuovo. Se ad esempio una tec-nologia o un prodotto esistono già da parecchio tempo, è sempre più di� cile mettere in questione ciò che esiste e che si crede di conoscere già da tempo. Mettere in questione tali convenzioni, ma soprattutto ripensarle da zero e trasgredirle è un atto di forza che pochi sono in grado di compiere.

Talvolta il piacere di guidare viene meno proprio sui percorsi lunghi. Più spesso di quanto tutti preferirebbero, occorre fermarsi a una stazione di rifornimento. I conducenti saggi prevengono tempestivamente queste situazioni.

E nel peggiore dei casi le curve brusche si trasfor-mano in s� de di tipo acrobatico.

Il rendimento dei combustibili quali benzina e diesel negli ultimi 50 anni è stato solo mini-mamente migliorato benché in questo settore si siano investite molte energie. Quali sono le nuove possibilità per immagazzinare l’energia e liberarla in seguito, che siano realmente rispetto-se dell’ambiente e soprattutto anche alla portata della maggior parte degli automobilisti?

La mobilità non è unicamente un fattore socia-le e politico, ma anche un’esperienza altamente emotiva. Chi viaggia spesso e percorre migliaia di chilometri all’anno, desidera una vettura più dinamica. L’accelerazione rende felici. L’auto deve o� rire anche un’esperienza emotiva che è in con-traddizione con il basso consumo di carburante e lo spreco di risorse. L’ebbrezza dell’adrenalina non è conciliabile con motori dai consumi ri-dotti.

Molte società hanno fallito per la loro mancan-za di capacità di rinnovamento. Le convenzioni

sono spesso più forti rispetto alla disponibilità a creare qualcosa di nuovo. Se ad esempio una tec-nologia o un prodotto esistono già da parecchio tempo, è sempre più di� cile mettere in questione ciò che esiste e che si crede di conoscere già da tempo. Mettere in questione tali convenzioni, ma soprattutto ripensarle da zero e trasgredirle è un atto di forza che pochi sono in grado di compiere.

Talvolta il piacere di guidare viene meno proprio sui percorsi lunghi. Più spesso di quanto tutti preferirebbero, occorre fermarsi a una stazione di rifornimento. I conducenti saggi prevengono tempestivamente queste situazioni.

La forza innovativa dell’uomo non è illimitata. Molte società hanno fallito per la loro mancan-za di capacità di rinnovamento. Le convenzioni sono spesso più forti rispetto alla disponibilità a creare qualcosa di nuovo. Se ad esempio una tec-nologia o un prodotto esistono già da parecchio tempo, è sempre più di� cile mettere in questione ciò che esiste e che si crede di conoscere già da tempo. Mettere in questione tali convenzioni, ma soprattutto ripensarle da zero e trasgredirle è un atto di forza che pochi sono in grado di compiere.

Talvolta il piacere di guidare viene meno proprio sui percorsi lunghi. Più spesso di quanto tutti preferirebbero, occorre fermarsi a una stazione di rifornimento. I conducenti saggi prevengono tempestivamente queste situazioni.

Dalle più recenti indagini è emerso che il poten-ziale di miglioramento dei prodotti e degli ogget-ti esistenti è esaurito. Dopo 150 anni il potenziale di sviluppo del motore a combustione è giunto al capolinea. Com’è possibile risparmiare ancora di più e rendere la tecnica ancor più e� ciente per tutelare l’ambiente e nel contempo mantenere in-tatta l’esperienza emotiva della guida di un’auto?

La domanda fondamentale è rivoluzione oppu-re evoluzione? Dopo un’invenzione è sempre di� cile compiere ulteriori grandi sviluppi e più le abituali convenzioni si impongono e si consolidano, più ridotto risulta il potenziale di rinnovamento. La batteria rimane il problema della trazione ibrida e di quella elettrica. Il problema del peso non è ancora stato risolto. Il prezzo è ancora troppo alto per le grandi serie. E non da ultimo il relativo smaltimento rispettoso dell’ambiente non è neppure stato abbozzato.La forza innovativa dell’uomo non è illimitata. Molte società hanno fallito per la loro mancan-za di capacità di rinnovamento. Le convenzioni sono spesso più forti rispetto alla disponibilità a creare qualcosa di nuovo. Il prezzo è ancora troppo alto per le grandi serie. E non da ultimo il relativo smaltimento rispettoso dell’ambiente non è neppure stato abbozzato. Se ad esempio una tecnologia o un prodotto esistono già da parecchio tempo, è sempre più di� cile mettere in questione ciò che esiste e che si crede di co-noscere già da tempo. Mettere in questione tali convenzioni, ma soprattutto ripensarle da zero e trasgredirle è un atto di forza che pochi sono in grado di compiere.Talvolta il piacere di guidare viene meno proprio sui percorsi lunghi. Più spesso di quanto tutti preferirebbero, occorre fermarsi a una stazione di rifornimento. I conducenti saggi prevengono tempestivamente queste situazioni.E nel peggiore dei casi le curve brusche si trasfor-mano in s� de di tipo acrobatico. Il rendimento dei combustibili quali benzina e diesel negli ultimi 50 anni è stato solo mini-mamente migliorato benché in questo settore si siano investite molte energie. Quali sono le nuove possibilità per immagazzinare l’energia e liberarla in seguito, che siano realmente rispetto-se dell’ambiente e soprattutto anche alla portata della maggior parte degli automobilisti?

Talvolta il piacere di guidare viene meno proprio sui percorsi lunghi. Più spesso di quanto tutti preferirebbero, occorre fermarsi a una stazione di rifornimento. I conducenti saggi prevengono tempestivamente queste situazioni.

La mobilità non è unicamente un fattore sociale e politico, ma anche un’esperienza altamente emo-tiva. Chi viaggia spesso e percorre migliaia di chilometri all’anno. L’accelerazione rende felici. L’auto deve o� rire anche un’esperienza emotiva che è in contraddizione con il basso consumo di carburante e lo spreco di risorse. L’ebbrezza dell’adrenalina non è conciliabile con motori dai consumi ridotti.

Non si può reinventare la ruota.Dalle più recenti indagini è emerso che il po-tenziale di miglioramento dei prodotti e degli oggetti esistenti è esaurito. Dopo 150 anni il potenziale di sviluppo del motore a combu-stione è giunto al capolinea. Com’è possibile risparmiare ancora di più e rendere la tecnica ancor più e� ciente per tutelare l’ambiente e nel contempo mantenere intatta l’esperienza emotiva della guida di un’auto?

La domanda fondamentale è rivoluzione op-pure evoluzione? Dopo un’invenzione è sem-pre di� cile compiere ulteriori grandi sviluppi e più le abituali convenzioni si impongono e si consolidano, più ridotto risulta il potenziale di rinnovamento.

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La forza innovativa dell’uomo non è illimitata. Molte società hanno fallito per la loro mancan-za di capacità di rinnovamento. Le convenzioni sono spesso più forti rispetto alla disponibilità a creare qualcosa di nuovo. Se ad esempio una tec-nologia o un prodotto esistono già da parecchio tempo, è sempre più di� cile mettere in questione ciò che esiste e che si crede di conoscere già da tempo. Mettere in questione tali convenzioni, ma soprattutto ripensarle da zero e trasgredirle è un atto di forza che pochi sono in grado di compiere.

Talvolta il piacere di guidare viene meno proprio sui percorsi lunghi. Più spesso di quanto tutti preferirebbero, occorre fermarsi a una stazione di rifornimento. I conducenti saggi prevengono tempestivamente queste situazioni.

E nel peggiore dei casi le curve brusche si trasfor-mano in s� de di tipo acrobatico.

Il rendimento dei combustibili quali benzina e diesel negli ultimi 50 anni è stato solo mini-mamente migliorato benché in questo settore si siano investite molte energie. Quali sono le nuove possibilità per immagazzinare l’energia e liberarla in seguito, che siano realmente rispetto-se dell’ambiente e soprattutto anche alla portata della maggior parte degli automobilisti?

La mobilità non è unicamente un fattore socia-le e politico, ma anche un’esperienza altamente emotiva. Chi viaggia spesso e percorre migliaia di chilometri all’anno, desidera una vettura più dinamica. L’accelerazione rende felici. L’auto deve o� rire anche un’esperienza emotiva che è in con-traddizione con il basso consumo di carburante e lo spreco di risorse. L’ebbrezza dell’adrenalina non è conciliabile con motori dai consumi ri-dotti.

Molte società hanno fallito per la loro mancan-za di capacità di rinnovamento. Le convenzioni

sono spesso più forti rispetto alla disponibilità a creare qualcosa di nuovo. Se ad esempio una tec-nologia o un prodotto esistono già da parecchio tempo, è sempre più di� cile mettere in questione ciò che esiste e che si crede di conoscere già da tempo. Mettere in questione tali convenzioni, ma soprattutto ripensarle da zero e trasgredirle è un atto di forza che pochi sono in grado di compiere.

Talvolta il piacere di guidare viene meno proprio sui percorsi lunghi. Più spesso di quanto tutti preferirebbero, occorre fermarsi a una stazione di rifornimento. I conducenti saggi prevengono tempestivamente queste situazioni.

La forza innovativa dell’uomo non è illimitata. Molte società hanno fallito per la loro mancan-za di capacità di rinnovamento. Le convenzioni sono spesso più forti rispetto alla disponibilità a creare qualcosa di nuovo. Se ad esempio una tec-nologia o un prodotto esistono già da parecchio tempo, è sempre più di� cile mettere in questione ciò che esiste e che si crede di conoscere già da tempo. Mettere in questione tali convenzioni, ma soprattutto ripensarle da zero e trasgredirle è un atto di forza che pochi sono in grado di compiere.

Talvolta il piacere di guidare viene meno proprio sui percorsi lunghi. Più spesso di quanto tutti preferirebbero, occorre fermarsi a una stazione di rifornimento. I conducenti saggi prevengono tempestivamente queste situazioni.

Dalle più recenti indagini è emerso che il poten-ziale di miglioramento dei prodotti e degli ogget-ti esistenti è esaurito. Dopo 150 anni il potenziale di sviluppo del motore a combustione è giunto al capolinea. Com’è possibile risparmiare ancora di più e rendere la tecnica ancor più e� ciente per tutelare l’ambiente e nel contempo mantenere in-tatta l’esperienza emotiva della guida di un’auto?

La domanda fondamentale è rivoluzione oppu-re evoluzione? Dopo un’invenzione è sempre di� cile compiere ulteriori grandi sviluppi e più le abituali convenzioni si impongono e si consolidano, più ridotto risulta il potenziale di rinnovamento. La batteria rimane il problema della trazione ibrida e di quella elettrica. Il problema del peso non è ancora stato risolto. Il prezzo è ancora troppo alto per le grandi serie. E non da ultimo il relativo smaltimento rispettoso dell’ambiente non è neppure stato abbozzato.La forza innovativa dell’uomo non è illimitata. Molte società hanno fallito per la loro mancan-za di capacità di rinnovamento. Le convenzioni sono spesso più forti rispetto alla disponibilità a creare qualcosa di nuovo. Il prezzo è ancora troppo alto per le grandi serie. E non da ultimo il relativo smaltimento rispettoso dell’ambiente non è neppure stato abbozzato. Se ad esempio una tecnologia o un prodotto esistono già da parecchio tempo, è sempre più di� cile mettere in questione ciò che esiste e che si crede di co-noscere già da tempo. Mettere in questione tali convenzioni, ma soprattutto ripensarle da zero e trasgredirle è un atto di forza che pochi sono in grado di compiere.Talvolta il piacere di guidare viene meno proprio sui percorsi lunghi. Più spesso di quanto tutti preferirebbero, occorre fermarsi a una stazione di rifornimento. I conducenti saggi prevengono tempestivamente queste situazioni.E nel peggiore dei casi le curve brusche si trasfor-mano in s� de di tipo acrobatico. Il rendimento dei combustibili quali benzina e diesel negli ultimi 50 anni è stato solo mini-mamente migliorato benché in questo settore si siano investite molte energie. Quali sono le nuove possibilità per immagazzinare l’energia e liberarla in seguito, che siano realmente rispetto-se dell’ambiente e soprattutto anche alla portata della maggior parte degli automobilisti?

Talvolta il piacere di guidare viene meno proprio sui percorsi lunghi. Più spesso di quanto tutti preferirebbero, occorre fermarsi a una stazione di rifornimento. I conducenti saggi prevengono tempestivamente queste situazioni.

La mobilità non è unicamente un fattore sociale e politico, ma anche un’esperienza altamente emo-tiva. Chi viaggia spesso e percorre migliaia di chilometri all’anno. L’accelerazione rende felici. L’auto deve o� rire anche un’esperienza emotiva che è in contraddizione con il basso consumo di carburante e lo spreco di risorse. L’ebbrezza dell’adrenalina non è conciliabile con motori dai consumi ridotti.

L’AUTOREINVENTATA

NUOVA M{zd{ CX-5 CON TECNOLOGIA SKYACTIV.

EFFICIENZA E PIACERE DI GUIDA FINALMENTE INSIEME.

OLTRE LE CONVENZIONI

www.CX-5.ch

Quando ci siamo posti l’obiettivo di costruire il SUV perfetto, sapevamo che dovevamo capovolgere ogni singola convenzione tecnologica. È esattamente quanto abbiamo fatto

con la tecnologia SKYACTIV, ridisegnare e riprogettare completamente motore, trasmissione, carrozzeria e telaio. Il risultato, la nuova Mazda CX-5, è da sogno: un SUV leggero e agile che offre un

piacere di guida eccezionale. SKYACTIV-D 2.2 FWD: 4,6 l/100 km, 119 g di CO2/km, coppia max. 380 Nm,2: media di tutti i veicoli nuovi venduti 159 g/km)


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