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Rivista del club ACS auto & lifestyle

Date post: 07-Apr-2016
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Edizione dicembre 2014
32
auto & lifestyle Dicembre 2014 - Nr. 6 Automobile Club Svizzero the club ® INTERVISTA AD ANTONIO PERUGINI «Via sicura» È necessario ricalibrare le sanzioni ® POLITICA DEI TRASPORTI Basta aumenti delle tasse di circolazione Sostenete il referendum ® LA PROVA Nuova BMW Serie 2 Active Tourer Una sobria rivoluzione
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Page 1: Rivista del club ACS auto & lifestyle

auto & lifestyle

Dicembre 2014 - Nr. 6Automobile Club Svizzero

the club

® INTERVISTA AD ANTONIO PERUGINI

«Via sicura» È necessario ricalibrare le sanzioni

® POLITICA DEI TRASPORTI

Basta aumenti delle tasse di circolazione Sostenete il referendum

® LA PROVA

Nuova BMW Serie 2 Active Tourer Una sobria rivoluzione

Page 2: Rivista del club ACS auto & lifestyle

Tagliando

SPEDIRE AAutomobileClub SvizzeroAmministrazione CentraleWasserwerkgasse 393000 Berna 13Fax + 41 31 311 03 10

✁ ^ Mi interessa la seguente offerta della Zurigo Compagnia di Assicurazioni SA

Condizioni privilegiate per i soci ACS: ^ Assicurazione di veicoli a motore ^ Assicurazione di mobilia domestica ^ Assicurazione responsabilità civile di privati ^ Assicurazione stabili

Inoltre mi interessano i seguenti settori assicurativi: ^ Previdenze / Investimenti ^ Assicurazione contro gli infortuni e assicurazione malattie ^ Soluzioni per la clientela aziendale

Vi prego di contattarmi: durante il giorno tra le __________ e le __________ ore.Sono già cliente di Zurich: ^ sì ^ no

Numero socio ACS Ditta

Cognome Nome

Via / nr. CAP/Località

Telefono Data di nascita

Il risparmio individuale diventa sempre più importante. Spesso le rendite del primo pilastro (AVS) e del secondo pilastro (cassa pen-sione) non sono più sufficienti a mantenere nella terza età lo stan-dard di vita abituale. Perciò vale la pena pensare per tempo alla previdenza privata, poiché quanto prima si inizia a risparmiare regolarmente, tanto maggiori saranno le riserve finanziarie nella terza età. Il cosiddetto effetto dell’interesse composto gioca un ruolo decisivo a questo proposito.Soluzioni previdenziali moderne coniugano l’accumulo di capitale con la protezione finanziaria dai rischi come decesso e incapacità al guadagno. Anche in caso d’incapacità al guadagno è garan-tito il raggiungimento dell’obiettivo di risparmio, poiché in questo caso l’assicuratore si assume il pagamento dei premi. Una buona soluzione previdenziale può essere inoltre integrata in caso di ne-cessità con una rendita in caso di incapacità di guadagno e con un ulteriore capitale in caso di decesso.Oltre all’accumulo di capitale e alla protezione dai rischi, alle per-sone che esercitano un’attività lucrativa la previdenza privata nel pilastro 3a offre inoltre altri interessanti vantaggi fiscali: i premi versati possono essere dedotti dal reddito.Non sempre la vita va secondo i nostri piani. Proprio per questo è importante che scegliate un’assicurazione sulla vita che si adatti perfettamente alla vostra attuale situazione di vita e consenta un margine d’azione finanziario sufficientemente grande. Quanto è importante per voi una buona previdenza? Avete la possibilità di stipulare una soluzione previdenziale moderna già con contributi mensili a partire da CHF 100 e successivamente estenderla senza esame dello stato di salute. In caso di cambiamenti nella vita – co-stituzione di una famiglia, soggiorno all’estero, perfezionamento professionale – o eventuali periodi di ristrettezze finanziarie il pa-

gamento del premio potrà essere ridotto per diversi anni oppure persino essere sospeso, e questo mantenendo ancora la completa protezione dai rischi.

Danilo JopitiResponsabile Commercial Business & Brokers Regione Ticino

Con una moderna soluzione previdenziale si può accumulare capitale e al contempo essere preparati ai cambiamenti della vita.

Raggiungere con grande flessibilità il proprio obiettivo di risparmio

Page 3: Rivista del club ACS auto & lifestyle

3

π In alto da sinistra: Gilberto Zwahlen, Gianmarco Balemi (Direttore), Sandro Rovelli (Vice-Presidente), Giacomo Garzoli (Presidente) e Elvezio Codoni In basso da sinistra: Marialuisa Merlini, Manuela Ponti, Elias Bertini e Sara Conti

Il Comitato, la Direzione e il Personale di ACS Ticino augurano a tutti voi, cari Soci, un felice Anno Nuovo.

EDITORIALE 3SOMMARIO

IMPRESSUM DirezioneACS Sezione Ticinovia Trevani 5 - CP 564 - 6601 LocarnoTel. 091 751 46 71 - Fax 091 751 80 68www.acs.ch - [email protected]

OrganicoPresidente: Giacomo Garzoli, MaggiaVice presidente: Sandro Rovelli, CastagnolaMembri di comitato: Fernando Quadri, VaglioElvezio Codoni, ChiassoGilberto Zwahlen, MezzovicoMichele Bertini, LuganoDirettore: Gian Marco Balemi, Contra

Redazione e coordinamentoElias Bertini / [email protected]

Stampa Tipografi a Stazione SAvia Orelli 29, CP 563, 6600 Locarno Tel. 091 756 01 20 - Fax 091 752 10 26www.editore.ch - [email protected]

Progetto grafi co e impaginazioneGiuseppe Gruosso, Tipografi a Stazione SA, Locarno

Fotografi e Archivio ACS, Elias BertiniAuto & lifestyle Appare 6 volte l’anno e l’abbonamentoè compreso nella tassa di socio ACS

INSERZIONI PUBBLICITARIE Bellinzonese e valliGabriele Jezzi - CP 84 - 6514 SementinaTel. e Fax 091 857 56 12 - Mobile 079 354 00 [email protected]

Locarnese e vallipublivita Sagl - Marco Sasselli - CP 863 - 6601 LocarnoTel. 091 791 00 11 - Fax 091 791 84 42Mobile 079 651 06 53

PUBLITICINO Sagl - Alessandro Cattorivia Bramantino 3 - 6600 LocarnoTel. e Fax 091 751 11 11Mobile 079 700 700 [email protected]

Rivista uffi cialedell’Automobile Club SvizzeroSezione Ticinoin collaborazione con

partnershipfor mobility

Numero 6dicembre 2014

Prossimo numerofebbraio-marzo 2015

In copertinaBMW Active Tourer

1auto & lifestyle

Ottobre-Novembre 2014 - Nr. 5Automobile Club Svizzero

the club

® INTERVISTA A CARLO CROCI

Lo svincolo di Mendrisio È senz’altro un’opportunità di miglioramento

® APPUNTI

«Via sicura» È repressione stradale?

® LA PROVA

Porsche Macan Una «tigre» di Crossover

AMAG First SAVia Pian Scairolo 46A - 6915 Pambio - NorancoTel. 091 961 80 60 - Fax 091 961 80 [email protected] - www.porsche-ticino.ch

Centro Porsche Ticino

L’INTERVISTAAntonio Perugini 4«Via Sicura»È necessatio ricalibrare le sanzioni

THE SHOPPer i tuoi viaggie la cura del tuo veicolo 10

POLITICA DEI TRASPORTIBasta aumenti delle tasse di circolazione 11Sostenete il referendum

APPUNTICondurre vetture estere in Svizzera 12Ecco le disposizioni

Silvio Moser 15Un libro e una mostra per ricordarlo

SPORTCampionati ticinesi ACS-TI 2014 16

Lotus Cup Italia 17Protagonisti gli equipaggi ticinesi

THE CLUB ACSUn look rinnovato per l’ACS 8

Nez Rouge,per un ritorno a casa sicuro 9

Servizio ACS a confronto con gli altri 13

Agevolazioni per i Soci 14

LA PROVANuova BMW Serie 2 Active Tourer 18Una sobria rivoluzione

SICUREZZA STRADALE«Fermati sempre» 21Campagna per una maggiore attenzione verso i bambini

AUTOMOBILI D'EPOCABrabham 23La vettura dei campioni

VIAGGIEngadina 26150 anni d’incanto e turismo invernale

BUON 2 15!

Page 4: Rivista del club ACS auto & lifestyle

Lei, tempo fa, ha proposto qualche ri-fl essione in merito alle norme che di-sciplinano i provvedimenti contro i co-siddetti pirati della strada. Esiste una proporzionalità tra chi supera taluni limiti di velocità e chi commette ge-neri d’illecito ritenuti più lesivi dell’or-dine pubblico e delle persone? ® «Il problema che si pone è legato alla ri-gidità delle sanzioni introdotte: da un minimo di un anno di detenzione a un massimo di quattro. Questo intervallo non è in armonia con quanto previsto per tutti gli altri reati, compreso quelli concernenti la Legge sulla circolazio-ne. Ciò signifi ca che, per il giudice, è praticamente impossibile poter cali-brare proporzionatamente la pena in base alla gravità della colpa, ai mo-venti, alle condizioni personali, alle circostanze oggettive dell’infrazione, eccetera. ® L’opinione pubblica, inol-tre, fatica a recepire la severità delle nuove norme, soprattutto se posta in relazione ad altri reati che, nell’imma-ginario collettivo, sono ritenuti ben

più gravi dal profi lo della compromissio-ne dell’ordine pubblico, della sicurezza e dell’incolumità. Penso, in particolare, alla violenza carnale o alla rapina a mano armata; anch’essi, prevedono infatti un minimo di un anno di detenzione. Il furto aggravato, cioè commesso in banda, con un’arma, creando un’elevata potenzialità di pericolo, può essere punito con un mi-nimo di 180 aliquote, ossia 6 mesi».

L’INTERVISTA4

Intervista ad Antonio PeruginiSostituto Procuratore generale

Lei, tempo fa, ha proposto qualche ri-fl essione in merito alle norme che di-sciplinano i provvedimenti contro i co-siddetti pirati della strada. Esiste una proporzionalità tra chi supera taluni limiti di velocità e chi commette ge-neri d’illecito ritenuti più lesivi dell’or-

gidità delle sanzioni introdotte: da un

VIA SICURAÈ necessarioricalibrare le sanzioni

Via Sicura, il programma

approvato dal Parlamento

federale nel giugno del

2012 con l’intento di rafforzare

le condizioni di sicurezza

sulle strade elvetiche, potrebbe

essere presto oggetto

di votazione popolare.

In Vallese, com’è noto,

è stato fondato un comitato

d’iniziativa incaricato di

redigere un testo che mira

a «sopprimere la possibilità

di infl iggere pene detentive

e impedire il sequestro

dell’automobile». Ne abbiamo

parlato con il Sostituto

Procuratore generale,

Antonio Perugini.

Page 5: Rivista del club ACS auto & lifestyle

L’INTERVISTA 5

Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di superamenti delle velocità consentite. Alle restrizioni non sfuggo-no nemmeno polizia e corpi di pronto intervento… ® «Nella legge non vi sono attenuanti per chi agisce nell’ambito di un dovere di funzione. Questo, ovvia-mente, pone alcune complicazioni di fondo, perché l’inchiesta deve essere condotta in maniera identica per tutti,

indiscriminatamente. Non tanto in Tici-no, ma soprattutto nei grossi centri della Romandia, il problema è diventato acuto, vista la grande diffusione di rilevatori di velocità. ® Le conseguenze sono molte-plici e, oltre l’imputato, riguardano diret-tamente anche le strutture organizzative degli enti di pronto intervento: come do-vrà comportarsi, ad esempio, un corpo di Polizia nei confronti di un suo agente sottoposto a indagine? Bisognerà so-spenderlo? Destinarlo ad altri incarichi? ® Tutto ciò è destabilizzante per i pro-fessionisti stessi, costretti a mettere a repentaglio il proprio posto di lavoro e a rischiare condanne importanti mentre svolgono le mansioni loro assegnate. Non è certamente una situazione ideale e rappresenta una diffi coltà in più per chi deve giudicare questi casi».

Via Sicura, nella sua forma attuale, non comprende alcun elemento distin-tivo neppure riguardo a chi deve agire sotto copertura, senza l’ausilio di lam-peggianti e sirene… ® «Inseguimenti? Pedinamenti? Attività consentite, ma che possono essere altrettanto compro-messe se il rischio è d’incappare in un radar e nelle relative conseguenze san-zionatorie. Si tratterà quindi di sistema-re legalmente i presupposti secondo cui è possibile compiere questo genere di operazioni».

Lei, naturalmente, condivide l’opinione secondo cui chi assume atteggiamenti estremamente pericolosi nella circo-lazione deve essere punito in maniera esemplare. Come ridelineare, sia sul piano legislativo sia su quello etico, ciò che può essere defi nito criminale, distinguendolo nettamente da azioni che, seppur gravi, non dovrebbero sfo-ciare in un vero e proprio procedimento penale? ® «Nessuno mette in discus-sione che si debbano prevedere delle condanne, anche esemplari, per coloro che si comportano in maniera criminale o delinquenziale sulla strada; non v’è alcuna differenza con altri ambiti della società civile. Il fulcro della discussio-ne concerne la loro rigidità. ® Ciò che purtroppo abbiamo rilevato, è che tutti i reati da «pirati» sono fi nora soltanto e unicamente da ricondurre a eccessi di velocità costatati dai radar, fi ssi o mo-bili che siano, dove la prova risulta ine-quivocabile. L’approfondimento in aula, anche se reso obbligatorio, è quindi spesso superfl uo. Via Sicura era invece stata studiata per incidere in maniera signifi cativa su altre condotte da veri cri-minali: ad esempio, gare o inseguimen-ti folli. Questi episodi sono, in genere, molto più diffi cilmente accompagnati da elementi probatori altrettanto evidenti e ineccepibili (solitamente, si tratta di riscontri visivi degli agenti di polizia o di

Page 6: Rivista del club ACS auto & lifestyle

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La Rivista che parla di casa vostra

Page 7: Rivista del club ACS auto & lifestyle

testimoni). Ecco, quindi, la necessità di svolgere un processo per approfondire ruoli e responsabilità».

Via Sicura ha portato ad un ulteriore in-cremento della mole di lavoro, già molto importante, con cui si deve confrontare la Magistratura. Se l’iniziativa popolare avanzata in Vallese dovesse avere suc-cesso, che cosa cambierebbe concreta-mente per voi, anche in termini di risor-se e investimenti? ® «Oggigiorno, tutti questi casi sfociano obbligatoriamente in un processo pubblico e quindi, per quan-to attiene al Ticino, in un deferimento da-vanti alle corti delle Assise correzionali. ® Ciò si traduce in un impegno non in-differente sia per gli apparati giudicanti e inquirenti, sia per l’imputato, che deve organizzare la sua difesa (senza dimen-ticare le possibilità di ricorso, eccetera). Questo, perché la forchetta di pena con-templata da Via Sicura non permette di liquidare il tutto con un semplice decreto d’accusa, i cui parametri d’attuazione si limitano a una detenzione massima di 6 mesi. Andare in aula diventa un esercizio forzato che implica costi ed energie. Solo

per quest’anno, siamo già ad una quindi-cina di casi».

Sono state redatte delle statistiche sul-le conseguenze che questo programma di repressione stradale potrebbe impli-care nell’ambito dell’occupazione del-le carceri, pensando in particolare alle pene sospese condizionalmente che, probabilmente, sono già state infl itte in gran numero? Potrebbe rappresentare un problema? ® «Sarà una questione che potremo costatare solo nei prossimi anni. Non dobbiamo però dimenticare che la condizionale, di regola, viene ap-plicata soltanto alla prima infrazione, se non sussistono precedenti di rilievo. La recidiva, in questo o in altri ambiti, si tra-muta in espiazione della pena e, siccome questa è detentiva, nel carcere».

Dai dati a vostra disposizione, vi sono degli indicatori che confermano un mi-glioramento, sulle strade elvetiche, do-po l’introduzione delle nuove norme? ® «Le statistiche testimoniano una di-minuzione costante della mortalità, ma non si può dire altrettanto dei feriti. Ciò

presuppone che il nu-mero d’incidenti rima-ne importante. Fatta questa premessa, è veramente troppo dif-fi cile ricondurre tali risultati unicamente all’inasprimento del-le sanzioni. Vi sono altri fattori che vi concorrono in egual misura: il migliora-mento, ma anche la saturazione, della rete viaria, la co-stante evoluzione tecnologica ap-plicata ai veicoli,

l’ampliamento della for-mazione dei conducenti, eccetera».

Più in generale, secondo lei, come mai vi è una tendenza sempre più marcata a intervenire con la repressione in vari ambiti? Si tratta di un metodo effetti-v amente più effi cace? ® «Esiste senza dubbio uno spazio di rifl essione sull’ade-guatezza di pene estremamente severe nei confronti di questi comportamenti. Già dal 2005, anno in cui sono stati pro-lungati in modo massiccio i periodi mini-mi di revoca della licenza condurre, ab-biamo rilevato un aumento esponenziale dei casi di guida malgrado la revoca. ® La severità della pena ha una curva d’ef-fi cacia che, quando oltrepassa il picco massimo (diventando sproporzionata), non produce più alcun effetto positivo e, anzi, innesca un meccanismo di compro-missione con altri reati o d’incitamento a commetterne. ® Questi concetti sono stati applicati fi n dall’inizio del Codice penale: le sanzioni vanno calibrate an-che in funzione della ricettività di chi le subisce e del sentimento di giustizia vi-gente in quel preciso momento storico e culturale, perché togliere la speranza di un reintegro signifi ca sostanzialmente incoraggiare la recidiva».

di Elias Bertini

L’INTERVISTA 7

SAFE DRIVING SAUNNUS TH. HENDRICHSTel. +41 91 863 18 78Fax +41 91 863 21 75

Page 8: Rivista del club ACS auto & lifestyle

THE CLUB ACS8

Un look rinnovato per l’ACSAnno nuovo, immagine nuova: con il 2015 l’ACS cambia la sua veste grafi -ca, mettendo in risalto un carattere mo-derno e dinamico. Il sito web, tutti gli stampati, le tessere di socio e, non da ultimo, la copertina della rivista, segui-ranno questa evoluzione. Rimarrà invece pressoché invariato il logo del Club, nel segno della più squisita tradizione azien-dale.

® Garantire il meglio puntando all’ec-cellenza. Dall’inizio del 2015, l’ACS si presenterà con una nuova identità grafi -ca che, man mano, verrà estesa al web, agli stampati, alla tessera di socio e an-che alla rivista. «Vogliamo dare maggior risalto agli elementi grafi ci, in modo da rendere più accattivante la nostra imma-gine», afferma Mathias Friedli, responsa-bile Marketing e Comunicazione dell’ACS. «Era tempo d’introdurre qualche cambia-mento, perché il nostro layout risultava ormai un pochino datato».

® Il sito web è stato completamente ri-progettato e modernizzato. Grazie alla programmazione secondo la metodologia responsive web design (RWD), i contenu-ti saranno rappresentati in maniera otti-

male anche sui dispositivi mobili. Gli utenti potranno così orientarsi perfettamente tra le pagine ACS anche su smartphone e tablet.

Da «Auto & lifestile» semplicemente «Auto»

® I primi ad accorgersi dei cambiamenti sarete voi, sti-mati lettori di «Auto & lifesti-le». Dalla prima edizione del 2015, infatti, la rivista del Club si chia-merà, nelle tre lingue nazionali, semplice-mente «Auto». Gli adattamenti alla veste grafi ca concerneranno per ora soltanto la copertina. All’interno, troverete come fi nora contenuti di alto livello, proposti da una redazione che vi fornirà a domicilio informazioni su tendenze e innovazioni nel settore della mobilità. L’ACS intende dedicare sempre più tempo alla produzio-ne della rivista.

Più immagini, più colori, più emozioni

® La nuova identità visuale si noterà so-prattutto negli stampati e sul sito acs.ch.

In tutte le pubblicazioni lo spazio dedicato alle illustrazioni sarà maggiore e le super-fi ci in nero risulteranno ridotte al minimo. Inoltre, è stato scelto un nuovo tipo di ca-rattere che, unitamente agli altri elementi introdotti, faciliterà la scorrevolezza nella lettura.® «Abbiamo ridefi nito la nostra immagi-ne, compiendo notevoli passi in avanti rispetto alla grafi ca attuale», conclude soddisfatto Mathias Friedli.

Un look rinnovato Un look rinnovato

male anche sui dispositivi mobili. Gli utenti potranno così orientarsi perfettamente tra le pagine ACS

2015, infatti, la rivista del Club si chia-merà, nelle tre lingue nazionali, semplice-mente «Auto». Gli adattamenti alla veste

L’app ACS dispone di molte funzioni utili che la aiutano in caso di guasto. Ad esempio, segnalando una panne tramite smartphone,la sua posizione verrà localizzata automati-camente.

Inoltre, può memorizzare il suo profilo personale e indicare i numeri di telefono di persone da contattare in caso di panne. Tra-mite la fotocamera, può archiviare documenti come carta d’identità, licenza di condurre e licenza di circolazione.

Può anche comunicare direttamente l’an-nullamento di un viaggio o un caso in cui è richiesta la protezione giuridica in materia di circolazione. Con l’app, inoltre, dispone immediatamente di tutti i più importanti numeri internazionali d’emergenza.

L’app funziona sia su iPhone sia su cellulari Android. Il download è gratuito. Cerchi l’Au-tomobile Club Svizzero nell’app Store.

L’app dispone di funzioni esclusive per i nostri soci. Per accedervi occorrono le ultime otto cifre del codice di socio e il numero d’avvia-mento postale del suo luogo di residenza.

Funzioni supplementari

• Convoy: sa sempre dove si trovano le persone o i veicoli che fanno parte della sua comitiva!

• Servizio di parcheggio

• Avviso parchimetro

• Funzione «Ritorna al parcheggio», utile se dovesse dimenticare dove ha parcheggiato la sua vettura

Esegua gratuitamente il download dell’app:

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Annunci la sua panneIn modo semplice e rapido

π Più immagini: la copertina di «Auto» nella nuova veste.

π Nuova grafica e nuova programmazione: il sito web dell’ACS è ora impostato anche per la navigazione con dispositivi mobili.

π Mathias Friedli, responsabile Marketing & Comunicazione.

Page 9: Rivista del club ACS auto & lifestyle

THE CLUB ACS 9

Nez Rouge è il fulcro di un’azione prom-ossa su scala nazionale dedicata alla pre-venzione e alla sensibilizzazione in ma- teria di sicurezza stradale. Ha come sco-po la riduzione del numero d’incidenti causati dalla guida di un veicolo in uno stato psico-fisico alterato.

Da 25 anni Nez Rouge è autore di cam-pagne di promozione in cui, ad esempio, s’invitano le persone a designare un con-ducente che, nel gruppo, rimarrà sobrio e potrà ricondurre gli altri a casa. Inoltre, si propone di riaccompagnare a domicilio le persone che non si sentono in grado di guidare durante le feste di fine anno. Affaticamento, alcol, droghe o farmaci sono motivi validi per comporre il nu-mero verde 0800 802 208 e affidare le chiavi del proprio veicolo a una squadra di volontari. ® «Si può festeggiare, ma è necessario tornare a casa in tutta sicu-rezza e usando la testa». Il messaggio di Rodolphe, la nostra renna dal naso rosso, mira a responsabilizzare gli automobilisti nel momento in cui le loro facoltà sono alterate:● prevedere un autista designato, la

persona appartenente a un gruppo che resta sobria e si incarica di riportare a casa gli altri

● chiamare un taxi o prendere i mezzi pubblici

● chiamare una persona cara● dormire sul posto● o ancora, durante le feste di fine anno,

chiamare Nez Rouge

L’operazione Nez Rougeè attualmente in pieno svolgimento! Azione di aiuto reciproco cittadino, da e per i cittadini: Nez Rouge organizza, durante le feste di fine anno, quasi 8’000 volontari per rendere le strade più sicure. ® Prevenzione, cuore e umanità: sono valori che «trasmettono» i nostri volontari, affinché lo spirito di festa possa continuare. In effetti, «chi vede doppio dovrebbe pensarci due volte», per la propria sicurezza e per quella altrui. I nostri volontari vi offrono un’azione concreta e simbolica durante le feste di

fine anno. Infine, Nez Rouge promuove l’«autista designato». ® Per gli utenti, la lista dei numeri diretti, nonché le date e gli orari che concernono il servizio in ogni regione, sono disponibili sul sito www.nezrouge.ch. È sufficiente chiamare il numero verde 0800 802 208 per essere riportati a destinazione con il proprio veicolo, in modo del tutto sicuro.

Ci sono ancora alcuni posti per volontari: iscrizioni su www.nezrouge.ch

A pochi giorni da Natale, chiamateci piuttosto che mettervi in strada. I volontari vi riporteranno a casa in modo del tutto sicuro.

Page 10: Rivista del club ACS auto & lifestyle

THE SHOP10

Sicurezza Giubbotto catarifrangente CHF 10.– (11.–)Cono pieghevole CHF 18.– (20.–)Cassetta pronto soccorso CHF 38.– (42.–)Estintore CHF 45.– (48.–) supporto (22.–) 20.– Etilotest CHF 3.– (4.–)

ContrassegniVignetta Svizzera: CHF 40.–Vignetta Austria:10 giorni > CHF 15.–*, 2 mesi > CHF 35.–*, 1 anno > CHF 105.–* ViaCard: 25 euro > CHF 34.–*, 50 euro > CHF 68.–*, 75 euro > CHF 102.–*AreaC: CHF 6.50* (7.–*)

Documenti per l’esteroCH adesivo: CHF 1.50 (2.–), CH rimovibile CHF 4.70 (5.80)Patente internazionale: CHF 48.– (60.–)Carnet de Passage: CHF 210.– (310.–)Custodia porta documenti: CHF 10.– (11.–)(iPad compatibile)

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Page 11: Rivista del club ACS auto & lifestyle

POLITICA DEI TRASPORTI 11

Vignetta Svizzera: CHF 40.–Vignetta Austria:10 giorni > CHF 15.–*, 2 mesi > CHF 35.–*, 1 anno > CHF 105.–* ViaCard: 25 euro > CHF 34.–*, 50 euro > CHF 68.–*, 75 euro > CHF 102.–*AreaC: CHF 6.50* (7.–*)

Basta aumenti delle tasse di circolazioneSostenete il referendum® Il tempo scorre inesorabile e i giorni a disposizione per raccogliere le fatidi-che 7mila fi rme necessarie al nostro re-ferendum sono ormai meno della metà. Per chiamare al voto i cittadini ticinesi sull’aumento fi no al 5% dell’imposta di circolazione più cara della Svizzera, ab-biamo però ancora bisogno dell’aiuto di tutti. È per questo motivo che invitiamo i lettori della rivista auto&lifestyle a com-pilare il formulario allegato e a ritornarlo al più presto.® I motivi che spingono i Giovani Liberali Radicali Ticinesi a scendere in piazza, assieme ai Giovani UDC, sono molti. Anzitutto, la politica deve darsi delle pri-orità e non può continuare ad applicare il principio del «tassa e spendi». A mag-gior ragione, con l’imposta di circolazione che, non dobbiamo dimenticare, è già la più cara della Svizzera. Su questo punto abbiamo il sostegno di numerose asso-ciazioni di categoria, tra cui ACS.® In un confronto con i Cantoni a noi vici-ni, quella ticinese risulta essere ben cin-que volte l’imposta vallesana e il 30-40% maggiore rispetto a quella grigionese. Entrambi questi Cantoni sono, peraltro, molto simili al nostro: con una superfi -cie viaria estesa, anche in montagna, e parecchio traffi co di transito. Purtroppo, proprio quest’ultimo punto non è da tra-scurare perché l’aumento delle imposte andrà a toccare solo e unicamente i tici-nesi, malgrado non siano certo gli unici a

contribuire all’inquinamento e al traffi co sulle nostre strade.® Se il principio della mobilità sosteni-bile è condivisibile, non lo è la volontà di fi nanziarla aumentando ulteriormente le tasse. Questo referendum non blocca i progetti già pronti a favore della mobilità aziendale, «grazie» anche ai 5 milioni di eccedenze già pagati dagli automobilisti. Infatti, si dovrebbero anche ridefi nire le priorità della mobilità in Ticino. Il vivere quotidiano, soprattutto nel Sottoceneri, imporrebbe una riduzione del traffi co e non la sostituzione del parco veico-

li con auto più effi cienti, la cui maggior effi cienza, per giunta, rimane tutta da di-mostrare. Il potenziamento del trasporto pubblico e dei park and ride, ad esempio, dovrebbero essere preferiti al sistema a fondo perso dei cash bonus. Il nocciolo della questione, però, è che chi non può permettersi di cambiare automobile nei prossimi anni non deve pagarla a chi po-trebbe già sostituirla senza incentivi.® Con questo referendum vogliamo lan-ciare un messaggio chiaro al Consiglio di Stato: è giunto il momento di smetterla di continuare a mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Ogni anno aumenta qualche tassa e anche per il 2015 sono preven-tivati 700’000 franchi in più provenienti dalle tasse di collaudo, che ancora una volta dovranno pagare gli automobilisti ticinesi.® L’invito, ci tengo a ribadirlo, è di fi rmare e far fi rmare il nostro referendum anche a colleghi, amici e parenti, e di ritornare i formulari (anche incompleti) il prima pos-sibile con l’obiettivo di poter chiamare al voto la popolazione ticinese. Il formulario allegato può essere anche fotocopiato prima di raccogliere le fi rme, visto che queste vanno suddivise per Comune. In alternativa, potete scaricare altri formu-lari dal sito www.glrt.ch o www.acsti.ch. Il vostro aiuto è importante!

di Fabio Käppeli, Presidente Giovani Liberali Radicali Ticinesi

Page 12: Rivista del club ACS auto & lifestyle

APPUNTI

Condurre vetture estere in SvizzeraEcco le disposizioni

Guidare in Svizzera un mezzo con targhe estere può essere fonte di problemi? Qual è la normativa in materia? Sollecitati dai nostri soci su questi aspetti, abbiamo fornito innumerevoli risposte individuali. Attraverso un articolo pubblicato sul no-stro magazine, intendiamo invece fare chiarezza a un livello più ampio. A fornirci tutte le risposte, Giorgio Binda, capo del-la Sezione tariffa e regimi doganali della Direzione delle dogane di Lugano e Aldo Barboni, Aggiunto e sostituto capo Sezio-ne della circolazione.

Chi abita in Svizzera può condurre su suolo elvetico un veicolo munito di tar-ghe estere? ® Binda: «Di principio le per-son e domiciliate in Svizzera non possono impiegare su suolo elvetico vetture este-re, vale a dire non sdoganate in Svizzera. Ciò vale pure se i veicoli appartengono o sono intestati a terze persone (per esempio parenti o conoscenti). A questo proposito va rilevato che, contrariamente a quella che tende ad essere l’opinione comune, si tratta di un problema che non può essere risolto tramite una delega.Esistono però alcune eccezioni. Ad esem-pio, nei casi in cui una ditta estera mette a disposizione di un suo dipendente, domi-ciliato in Svizzera, un veicolo per il tragitto casa-lavoro, oppure se un privato noleggia occasionalmente un’auto oltre confi ne (o ne ottiene una sostituiva in seguito a un incidente) e la utilizza per rientrare a casa. Queste circostanze presuppongono però una dichiarazione spontanea del veicolo al momento della prima entrata in Svizze-ra e il rilascio di un’autorizzazione scritta da parte dell’Uffi cio doganale».

Signor Binda, qual è il principio base da seguire per i cittadini che intendono trasferirsi da noi importando la propria vettura? ® «Coloro che trasferiscono il loro domicilio in Svizzera sono obbligati a dichiarare l’autovettura spontaneamente e immediatamente presso i nostri uffi ci doganali affi nché vengano evase le rela-tive procedure di sdoganamento. A de-terminate condizioni l’importazione può avvenire senza il versamento di tributi, come masserizie di trasloco. Ciò è il caso quando l’immigrato ha utilizzato personal-mente la vettura all’estero durante alme-no i sei mesi precedenti il trasferimento di domicilio e ha intenzione di continuare a farlo».

Che cosa prevede la legge per chi tra-sgredisce? ® Binda: «Il conducente del veicolo, anche se non è il legittimo pro-prietario e pure nei casi in cui la vettura è destinata ad essere riesportata all’e-stero, sarà chiamato a versare i relativi tributi doganali (dazio, imposta sugli au-toveicoli e IVA; complessivamente circa il 13% del valore del mezzo). Inoltre gli verrà comminata una multa».

Che differenza c’è tra la legislazione svizzera e, per esempio, quella italia-na? ® Binda: «A grandi linee valgono le medesime regole; cittadini domiciliati in Italia non possono impiegare in Italia vet-ture targate in Svizzera, vale a dire non sdoganate. Diverse sono per contro le sanzioni in caso d’infrazione. A questo proposito si possono ricordare alcuni casi di veicoli confi scati, relativi a per-sone domiciliate in Italia che guidavano

vetture immatricolate in Svizzera. Per ottenere informazioni in merito si consi-glia di contattare le competenti autorità italiane».

Signor Barboni, con lei parliamo dell’ar-gomento trattandolo dal punto di vista della Sezione della circolazione: ® «Al-cune premesse; una vettura con targhe estere di regola può essere guidata unicamente dal suo detentore. Inoltre, la persona che ottiene regolare dimora o domicilio nel nostro paese è tenuta a richiedere la licenza di condurre elvetica dopo 12 mesi dalla sua entrata».

Quali passi si devono compiere per ot-tenere le targhe ticinesi? ® «Innanzi-tutto, provvedere allo sdoganamento del veicolo. In seguito, chiederne il collaudo e, infi ne, l’immatricolazione. Per verifi car-ne la conformità si consiglia sempre di prendere contatto con il nostro Uffi cio tecnico prima di importare il veicolo in Svizzera».

Un’ultima domanda, che concerne inve-ce i cittadini svizzeri, con la patente el-vetica, che intendono recarsi all’estero: potrebbero guidare una vettura con tar-ghe straniere? ® «Di principio sì; è tutta-via consigliabile essere in possesso pure della licenza di condurre internazionale. Suggeriamo comunque di consultare le disposizioni in materia che vigono nelle nazioni che s’intendono visitare».

Per ulteriori informazioni generali v’invi-tiamo a consultare i siti web www.ti.ch/circolazione o www.dogana.admin.ch.

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Page 13: Rivista del club ACS auto & lifestyle

THE CLUB ACS 13

Altri

145.- 140.- 250.- 298.-

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90.- - - - -

98.- - - - -

- Azione primo anno d'affiliazione (Socio Classic)

- Tassa socio junior fino al 25esimo anno d'età*

Utilizzo veicoli noleggio

- Copertura della franchigia fino a CHF 3000.-

Protezione giuridica circolazione mondiale

- Copertura in Europa fino a CHF 250000.-

- Resto del mondo fino a CHF 50000.-

Condizioni speciali ACS Sezione Ticino

- Spese di ricerca, salvataggio e trasporto

- Viaggio di ritorno e di rimpatrio

- Spese di visita, d'albergo e alimentari

Guida di veicoli terzi

- Copertura della franchigia e del bonus

- Costi di riparazione fino a CHF 5000.-

Assicurazione annullamento viaggi e assistenza Prestazioni coperte dall'assicurazione

- Spese annullamento viaggio

- Titolo trasporto o manifestazione da CHF 100.-

- Spese di soggiorno e pensione di un animale domestico

- Panne carburante e servizio chiavi

- Pernottamento in caso di necessità

- Proseguimento del viaggio tramite trasporto pubblico o taxi

- Veicolo sostitutivo

- Rimpatrio del veicolo all'estero

- Tassa annua ACS VISA Card Classic

- Veicolo/i condotto/i dal socio, non di sua proprietà

- Veicolo/i condotto/i da una persona che fa parte della stessa e. d.

Prestazioni prese a carico

- Sevizio soccorso stradale sul posto

- Spese recupero e rimorchio veicolo

- Spese spedizione pezzi di ricambio

Estensione territoriale

- Svizzera

- Europa

Prestazioni in funzione dei conducenti

- Veicolo/i del socio

- Veicolo/i delle persone che fanno parte della stessa economia domestica

- Motocicli

- Camper fino a 9 tonnellate

Prestazioni del dépannage

- Guasto meccanico ed elettrico

- Incidente

- Furto

Tasse annuali (CHF)

Persone assicurate

- Il socio

- Le persone che fanno parte della stessa economia domestica

Veicoli assicurati

- Auto e moto fino a un peso complessivo di 3,5 tonnellate

Copertura inclusa all'acquisto di una

vettura nuova

No Prestazione non coperta

Suppl. Prestazione possibile con supplemento

? Prestazioni aleatorie secondo disposizioni generali

- Prestazione non disponible

Comparativo delle prestazioni Automobile Club Svizzero 2014/2015

Si Prestazione coperta

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® La maggior parte dei guasti deriva dagli apparati elettrici (60%). Sovente si tratta di problemi legati alla batteria (37%), sempre più sollecitata da apparecchi di navigazione, sistemi audio, multimedia, cellulari, eccetera. Anche condizioni at-mosferiche estreme, con temperature molto rigide o, al con-trario, torride, ne possono pregiudicare l’effi cacia. Diverse chiamate di soccorso, inoltre, sono determinate da forature (8%), perdita o problemi con le chiavi (4,5%) e rifornimento errato di benzina (3%). Guai comuni, che non concernono la longevità del mezzo e che, quindi, non risparmiano la vostra automobile appena acquistata.

® Il Club, nella sua lunga tradizione, ha condotto lunghe battaglie a difesa dei diritti degli automobilisti, fungendo da tramite con le istituzioni a livello cantonale e federale. ® ACS, inoltre, si occupa dell’educazione stradale di miglia-ia di bambini ed adolescenti in tutta la Svizzera, attraverso programmi come il Merlo Bianco. Un impegno didattico che non va trascurato.® Infi ne, si prodiga per aumentare la sicurezza del traffi co stradale in genere, occupandosi direttamente della forma-zione dei nuovi conducenti e svolgendo un ruolo attivo nei programmi di patente a due fasi.

Anche le vetture nuove non sono al riparo dagli inconvenienti

ACS si batte per la causa degli automobilisti. Gli altri fanno altrettanto?

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Page 14: Rivista del club ACS auto & lifestyle

Zurigo AssicurazioniCondizioni privilegiateper i soci ACS.Il 5% di sconto sulleassicurazioni per i veicoli a motore e la casa.

Conti (CHF/EUR):Conto privato con lo 0,250% d’interesse maggioratoConto deposito con lo 0,125%d’interesse maggioratoOperazioni di cambio (CHF/EUR):condizioni di cambio a tasso agevolato +/- 0.50% - Aggio esente

Ferrovia Monte Generoso SA6825 Capolago25% di sconto sul bigliettonormale ai Soci dell’ACS (escluse azioni speciali).

San Salvatore FunicolareMonte S. Salvatore SALugano-Paradiso50% di scontosul biglietto ai Soci dell’ACS.

Monte TamaroRiveraSconto del 15%sul costo degli impianti ai Soci dell’ACS.

Cardada Impianti TuristiciOrselina - Cardada - Cimetta6644 Orselina/LocarnoSconto del 20% da marzo anovembre su tutti i bigliettiordinari. Non cumulabile.

Bosco GurinSconto del 10% a tutti i sociACS per la carta giornalieradurante tutta la stagione. Sconto del 20% sulla stagionale.

Agevolazioni per i Soci

Assicurazioni e Banche

Corso di patente 2 fasiSconto di Fr. 40.–sulla prima giornataSconto di Fr. 40.–sulla seconda giornata

Sconto sui carburantiPagate 3,5 cts/litro di menosulla benzina e sul diesel.Richiedete ora la vostracarta ACS/AgipPLUS.

Sixt Holiday CarsPer tutti i Soci ACSdal 5 al 30% di scontosull’autonoleggio in tuttala Svizzera.

Agom PneumaticiPrezzi netti per soci ACS e per ogni acquisto di pneumatici verrà regalatoun buono pari al 10%del valore speso (scontabile suinostri accessori e servizi).

Mobilità

Sport e tempo libero

Castellani & CavalliSconto del 10%su tutti gli articoli. Esclusa merce già scontata.

C

Balmelli General Sport

via Pioda 10, 6900 Lugano15% di riduzionesu tutti gli articoli sportivi in vendita.

Belotti Moda & Sportvia Cittadella - 6600 LocarnoSconto del 10%su tutti gli articoli sportiviin vendita.

Ottica Viganello / Ottica BessoSconto del 5 % sui prodotti e con-trollo della vista gratuito (su appun-tamento). Ottico specializzato inlenti progressive VARILUX. A Lu-gano, via Besso 37 091/966.51.36.A Viganello, via La Santa 17091/970.20.34 [email protected]

OTTICA VIGANELLOwww.otticaviganello.ch

www.otticabesso.ch

Shopping

Museo regionaleCentovalli e PedemonteEntrata gratuitaTel. 091 796 25 77Aperto Ma-Do 14:00 - 18:00da Pasqua a fine ottobre.

Musei

MUSEO REGIONALECENTOVALLI E PEDEMONTE

INTRAGNAwww.centovalli.net

Museo dell’automobiledi Torino. I soci ACSgodono di una riduzionedi 2 Euro sul prezzod’ingresso.

Vini & Distillati Delea6616 Losone - www.delea.chSconto del 10% a tutti i membri ACS sugli acquistipresso la nostra cantina di Losone e l’enoteca di Ascona.

Ristorante La Brasera6534 San VittoreTel. 091 827 47 77www.ristorantelabrasera.chSconto del 10% su tuttele proposte gastronomiche.

Gastronomia

RistoranteLa Brasera

SAN VITTORE

Pneumatici PirelliPirelli regala a tutti i soci del-l’ACS un buono benzina al-l’acquisto di 4 pneumaticiPirelli. CHF 80.– per pneuma-tici fino a 16 pollici, CHF120.– per pneumatici a partireda 17 pollici.Valido fino al 31.12.2014.

Controllo tecnico di baseCondizioni vantaggiose pertutte le marche di automobili.Controllo base pre-collaudoSoci ACS: 59.– anziché 79.–

PROGRAMMAANNOSCOLASTICO2014/201529.09.2014/07.11.2014Polizia Città di LuganoComune: LuganoResponsabile Sgt Claudio Mastroianni6900 Lugano

10.11.2014/05.12.2014Polizia Cantonale,Reparto del traffico TicinoResponsabile Sgtm Vincenzo Settembrini6528 Camorino

09.03.2015/29.03.2015Polizia Com. Locarno, Minusio-MuraltoComuni: Locarno, Muralto, MinusioResponsabile Sgt Giancarlo Scarito6600 Muralto

30.03.2015/03.04.2015Polizia Comunale AsconaComune: AsconaResponsabile Sgt Baldassari Demain6612 Ascona

13.04.2015/19.04.2015Polizia Comunale CaslanoComune: CaslanoResponsabile Cpl. Giuseppe Mantegazzi6987 Caslano

20.04.2015/24.04.2015Polizia Comunale Collina d'OroComune: Collina d'OroResponsabile Cdt. Marco Urbani6925 Gentilino

04.05.2015/15.05.2015Polizia Intercomunale del PianoComune: GambarognoResponsabile Sgt Giancarlo Sovera6596 Gordola

23.02.2015/29.05.2015Polizia Cantonale,Reparto del traffico TicinoResponsabile Sgtm Vincenzo Settembrini6528 Camorino

Merlo biancoCorsi di educazione

stradale nelle scuole

Pacchetto speciale ACSGiornaliera + piatto del giorno Ristorante Pesciüm (bibiteescluse), valido fino al29.3.2015 / Fr. 49.–alla consegna del tagliando.

THE CLUB ACS14

Page 15: Rivista del club ACS auto & lifestyle

APPUNTI 15

SILVIO MOSERUn libro e una mostraper rievocare il mito di un pilotaticinese scomparso troppo presto

Ci trovammo per la prima volta al Ristorante Galleria per fondare il SAR Ti-cino, ci guardavamo tutti in faccia. Molti tra di noi già si conoscevano. Altri erano del tutto nuovi. Tra una teoria e l’altra, tra un «faremo» e un «vedre-mo», si alza la voce d’un ragazzino poco più che diciottenne che dice «Mi va a cur a Arosa. Mi fa slalom».O bella, dico. Chi sarà mai costui che vuol correre davvero? Parlava un dia-letto ticinese fortemente e simpaticamente tendente allo «zuridutsch» ed era alto tanto così. «Mi duman iscrivi ACS e cur in do setiman».Voleva dire che avrebbe gareggiato davvero nello slalom sulla neve ad Arosa con la sua Volvo 122 S il 28 di gennaio del 1961. Quell’intraprendente ra-gazzino proveniva da Vaglio. «Mi ciama Moser», diceva, e aveva tutta l’aria di saperla lunga. Ma ciò che più mi colpì in lui fu la sua ferrea decisione e la sua volontà. Si sarebbe detto che quel ragazzo disponesse di doti veggenti, parapsicologiche. Era Silvio Moser, l’uomo che qualche anno più tardi avrebbe fatto impazzire dall’emozione tutta la Svizzera per le sue strepitose vittorie.

È così che ha inizio il libro che Aldo Pessina, con gli amici di Silvio Moser ha voluto realizzare per commemorare i 50 anni dalla strepitosa vittoria della Temporada Argentina e i 40 anni dalla tragica morte del pilota ticinese, un’o-pera editoriale che non vuole essere una biografia ma desidera far rivivere il tempo nel quale Moser divenne il protagonista dello sport automobilistico internazionale.

I fatti di quel tempo possono fare apparire come gesta eroiche o pazzesche quelle che per i piloti di allora erano del tutto normali. Se ne sono resi conto i promotori della pregevole iniziativa rievocando con i protagonisti di allora tanti episodi nella ricerca di spunti interessanti per questa pubblicazione che, nel loro meticoloso lavoro di recupero, catalogazione e stesura, non si sono lasciati prendere la mano da quelle enfasi epiche che con facilità possono insidiare memorie lontane nel tempo.

Ecco che così numerosi amici, sostenitori, manager, collaboratori, meccanici, sponsor, copiloti e avversari sportivi hanno deciso di tracciare la carriera di Silvio risvegliando e raccogliendo i loro ricordi. Aldo Pessina, avendo rivestito quasi tutti questi ruoli e condiviso gran parte delle gesta di Silvio, si è assunto il gradevole compito di fungere da filo conduttore di questa storia incredibile ed appassionante un poco raccontando e molto lasciando dire a quegli amici che hanno voluto condividere questo progetto.

Preceduto da aneddoti sul bambino che voleva divenire pilota da corsa, que-sto libro era stato iniziato nel giugno del 1974, a un mese dalla morte di Silvio Moser, con pubblicazioni settimanali di Gian Paolo Foletti e Piergiorgio Morandi sul settimanale Eco dello Sport.

Per motivi che ad oggi nessuno ricorda più, la pubblicazione s’interruppe dopo le puntate dedicate alla Temporada Argentina del 1964 che Pessina scrisse per raccontare il vittorioso esordio internazionale di Silvio. Ecco che allora puntualmente questo volume riprende tutti questi articoli che illustrano i primi anni di corse, completandoli con inserti di protagonisti di quell’epoca.

Un capitolo è riservato alla storia della Bellasi F1 raccontata dal suo costrut-tore Guglielmo Bellasi e dal fido meccanico Beat Schenker che la realizzarono, con ricordi di Dedo Tanzi che assistette alla nascita del progetto e di Aldo Pessina che ne gestì la breve e impari apparizione nell’olimpo delle corse automobilistiche.

Il libro è disponibile presso i nostri uffici di Lugano e Locarno al prezzo di 65 franchi fino ad esaurimento scorte.

22 x 28 cm300 pagine Fontana Edizioni

Page 16: Rivista del club ACS auto & lifestyle

SPORT16

Campionati ticinesi ACS-TI 2014

La sezione Ticino dell'Automobile Club Svizzero è lieta di presentare i vincitori dei Campionati ticinesi 2014 nelle rispettive categorie.La premiazione avverràgiovedì 15 gennaio 2015,dalle ore 19:30,presso il Racing Car SAShowroom Bentley in via Grancia 4 a Grancia.

COPPA ACS TICINO1. Daniele Luedi 2. Ivan Fantoni 3. Claudio Pellegrinelli

CAMPIONATO TICINESE VELOCITÀ1. Mattia Stacchi 2. Luca Casella 3. Angelo Figus

CAMPIONATO TICINESE RALLY-NAVIGATORI1. Paolo Pianca 2. Moira Lucca 3. Alberto Genovesi

CAMPIONATO TICINESE RALLY-PILOTI1. Federico della Casa 2. Ivan Ballinari 3. Stefano Mella

TROFEO STORICO RALLY1. Marco Manetti 2. Piero Galfetti

Page 17: Rivista del club ACS auto & lifestyle

SPORT 17

Con l’ultima prova, disputatasi a fi ne ot-tobre sul circuito di Vallelunga (Roma), si è conclusa la prima edizione del Lo-tus Cup Italia, campionato che ha visto schierarsi, nel corso dei 6 appuntamenti doppi in calendario, una quindicina di stupende Lotus Elise Cup PB-R.

Il trofeo a squadre, con un fi nale di sta-gione al cardiopalma, è andato al giova-ne pilota di Morbio Inferiore Marco Fiore (classe 1995). Assieme al suo compagno Luca Lorenzini, è riuscito a spuntarla in classifi ca con un buon margine sul duo Marco Coldani-Ivan Capelli e sulla premia-ta ditta Fabrizio e Sharon Scolari, padre e fi glia. Marco Fiore: ® «Ho avuto la fortuna di trovare in Luca un collega veloce e com-petente e nell’Essecorse un team capace di mettere a punto la vettura meglio di quanto lo abbiano fatto gli altri. Da parte mia, ho cercato di dare un contributo de-terminante, portando a termine tutte le gare con ottimi risultati ed incamerando punti preziosi che si sono rivelati molto utili in ottica generale». ® Luca Lorenzini si è pure aggiudicato il titolo Piloti Singoli seguito, in seconda posizione, da un altro ticinese: Fabrizio Scolari. Quest’ultimo, è riuscito anche a scalare la vetta della gra-duatoria relativa ai giri più veloci e, dulcis in fundo, è giunto terzo tra le squadre con

l’ausilio della giovane fi glia Sharon. La ra-gazza di St-Antonino, non ancora venten-ne, era alla sua prima esperienza in un tro-feo monomarca di alto livello. Ci racconta quanto sia stato impegnativo debuttare in questa categoria: ® «È stato un anno intenso e diffi cile, ricco di soddisfazioni, ma anche di angosce, in cui fi nalmente ho potuto realizzare il sogno della mia vita: gareggiare al fi anco di mio padre. Sono partita alla grande, il feeling con la mac-china era davvero ottimo. Ho inquadrato i miei avversari e ho subito capito ciò che mi aspettava, felice di mettermi alla pro-

va in un campionato di tale caratura. Ad Adria, primo appuntamento, è stato un incredibile vortice di emozioni. A Monza, la bagarre che si è scatenata e la storicità del circuito mi hanno consegnato ricordi indelebili. Poi è arrivata Magione: ero pie-na di aspettative ma ho avuto alcuni guai tecnici alla vettura. Volevo riscattarmi al Mugello… Purtroppo sono stata blocca-ta su un letto d’ospedale, ricoverata a causa di un’appendicite acuta che mi è costata anche la sfi da successiva sul circuito più bello di Italia, Imola. Infi ne è arrivata Vallelunga, iniziata con la mia mi-glior qualifi ca e un intertempo imbattibile. Quando ero ormai certa che tutto sareb-be fi lato liscio, mio papà è incappato in un brutto incedente, facendomi trasalire. Per fortuna non vi sono state conseguen-ze di rilievo. Porterò comunque nel cuore il podio ottenuto, come fosse il ricordo più bello di quest’avventura».

Campionato a Fiore-Lorenzini. Terzo posto per Fabrizio e Sharon Scolari, padre e fi glia.

LOTUS CUP ITALIAProtagonisti gli equipaggi ticinesi

Page 18: Rivista del club ACS auto & lifestyle

LA PROVA18

NUOVA BMW SERIE 2 ACTIVE TOURER

UNA SOBRIA RIVOLUZIONE

Estetica ® Benché riprenda alcuni ele-menti stilistici tipici del brand (come il doppio rene sulla calandra o i gruppi otti-ci posteriori a forma di L), non trasmette immediatamente una sensazione di asso-luto carattere; piuttosto, richiama una so-bria funzionalità, declinata per sua stessa natura all’utilizzo familiare cittadino.

Interni ® Malgrado siano austeri e mini-malisti, appaiono molto luminosi, con ge-nerose superfi ci vetrate, e impressionano per gli ampi spazi ottimamente distribuiti. BMW, su questo modello, ha mantenuto

intatte le atmosfere che da sempre la con-traddistinguono, esaltando quelle caratte-ristiche ergonomiche che consentono al conducente una guida dinamica, sicura, e in completa sintonia con tutte le funzio-ni di cui la vettura dispone (anche grazie al pratico head up display). La seduta è confortevole e rialzata, con una visibilità a 360 gradi sublimata dal montante ante-riore sdoppiato, soluzione che riduce il più possibile i pericolosi angoli ciechi. Queste doti sono fondamentali durante le fasi di parcheggio, ovviamente con l’ausilio della retrocamera e dei sensori dedicati.

La BMW ha compiuto il miracolo, la-sciando basiti i puristi del marchio: ha realizzato la prima vettura a tra-zione anteriore nella sua lunga e az-zimata tradizione, la Serie 2 Active Tourer. A questo punto, potrebbero scattare gli applausi da soap opera, tutti dedicati ai capacissimi collabo-ratori di stanza a Lipsia, che hanno saputo condurre cotanta rivoluzione senza attingere al sapere maturato su illustri precedenti. Nella nostra te-sta, sicuramente non altrettanto bril-lante e illuminata, s’insinua però una vocina sommessa, che ci suggerisce: in fondo, sono 13 anni che BMW pro-duce la Mini. Guardando ben bene, la neonata ne condivide architettura e, in parte, motorizzazioni. Pur ridi-mensionando un pochino il genio dei nostri amatissimi tecnici, questo è un fattore che può senz’altro essere positivo in termini di esperienza inge-gneristica e, dunque, di prestazioni e affi dabilità.Un ulteriore vantaggio non indifferen-te, è che la Serie 2 s’inserisce in un segmento clientelare (quello del mo-novolume compatto) che, in Europa, risulta leggermente in calo e che ha pochissimi concorrenti; forse, l’uni-ca vera rivale è la Mercedes Classe B. Tuttavia, piace ai mercati in forte espansione, come la Cina, e le sue dimensioni allargate la rendono più sportiva e accattivante rispetto alle cugine di matrice classica.

Page 19: Rivista del club ACS auto & lifestyle

LA PROVA 19

SCHEDA TECNICA

MODELLOBMW Serie 2 Active Tourer 218dPrezzo da 41’400

MOTOREBMW TwinPower Turbo dieselCilindrata 1’995 cm³Numero di cilindri 4 in lineaPotenza massima 110 kW (150 CV) a 4’000 giri/minCoppia massima 330 Nm tra i 1’750 e i 2’250 giri/min

PRESTAZIONIAccelerazione da 0 a 100 km/h 8,9 secondiVelocità massima 208 km/hEmissioni di CO2 114 grammi/km (classe di effi cienza A)

TRASMISSIONECambio Automatico a 8 rapportiTrazione Anteriore

CARROZZERIALunghezza 434 cmLarghezza 180 cmAltezza 156 cmPasso 267 cm

Massa a vuoto 1’450 kg (1’485 con il cambio automatico)Capacità bagagliaio 468/1’510 litri

Ci piace- Reattività del motore - Versatilità- Dotazioni multimediali - Spazio- Consumi ridotti

Non ci piace- Poco carattere nel design- Un po’ cara

Si ringrazia il Garage Rivapiana SA di Minusio per aver gentilmente messo a disposizione la vettura test.

La plancia lineare e il piccolo (ma ben leggibile) cruscotto con due strumenti circolari, sono simili a tutti quelli delle consorelle bavaresi. Diversa, invece, la consolle, che ha un vano richiudibile e i comandi del climatizzatore collocati in basso. I tanti servizi di bordo e i contenuti multimediali si attivano, invece, attraver-so la consueta manopola incastonata fra i sedili (comoda una volta presa dimesti-chezza) e vengono visualizzati sul grande schermo centrale da 8,8 pollici. Infi ne, sul divanetto posteriore, che scorre avanti e indietro ed è ribaltabile per aumentare il vano di carico del baule (da 468 a 1’510 litri), c’è agio per 3 persone sulle medie percorrenze. Anche chi è di statura eleva-ta riesce a non sfi orare il sedile anteriore con le ginocchia. Un ultimo elemento che si apprezza particolarmente, è la presen-za di molteplici vani portaoggetti sparsi nell’abitacolo.

Motorizzazioni e varianti ® Nella prova effettuata, abbiamo «strapazzato» una 218d dotata di un Twin Power Turbo, 4 cilindri diesel, da due litri. Un propulsore inaspettatamente performante, in grado di erogare 110 kW (150 CV), una coppia di 330 Nm e raggiungere una velocità massima di 210 km/h (abbinato a un cambio automatico a 8 marce). La gam-ma a gasolio si completa con il 220d (4 cilindri, 2 litri, da 190 CV) e con il nuovo arrivato, il piccolo 216d (3 cilindri, 1,5 litri, da 116 CV). Per quanto riguarda, in-vece, il segmento dei benzina, vi sono: il 225i, capofi la con 231 CV e una coppia di ben 350 Nm, il 220i (anch’esso un 2 litri, ma da 192 CV) e il 218i da 136 CV.Sia la 225i (con cambio sequenziale a 8 rapporti) sia la 220d sono disponibili con la tecnologia xDRIVE, il sistema di trazio-ne integrale che si adatta a condizioni stradali diffi cili. Gli allestimenti, come su gli altri modelli BMW di moderna conce-zione, sono: Base, Advantage, Sport, M Sport e Luxury. Interminabile la scelta di materiali e colori.

Sicurezza ® L’apparato più interessante in quest’ambito è il Traffi c Jam Assistant:

nella circolazione congestionata gestisce la frenata, lo sterzo e la giusta distanza dai veicoli che precedono. Un utile stru-mento è pure il dispositivo che avvisa di un possibile tamponamento, con funzione di frenata City. Non mancano il controllo dinamico della stabilità (DSC), i fari adat-tivi Bi-Led e un numero infi nito di Air-bag.

Ecologia ® BMW Effi cient Dynamics è sinonimo di materiali leggeri, nuove tec-nologie di propulsione e avanguardistici sistemi di gestione dell’energia. Nel cor-so degli anni, ha permesso di abbattere signifi cativamente le emissioni inquinanti e oggi tutte le BMW Serie 2 rispettano gli standard Euro 6.

La prova, con Gabriele Gardel ® Le pre-stazioni della 218d mi hanno sorpreso in maniera positiva; certo, non si tratta di una vettura sportiva e non starò a giudi-care una monovolume compatta secondo questi parametri. Il motore è particolar-mente reattivo, malgrado sia destinato alla città: l’ottimo spunto e il buon regi-me di coppia mi hanno permesso di fi -lare sulle tortuose strade collinari, dove ho effettuato il test. Nulla da eccepire sul cambio automatico a 6 rapporti, rapido e preciso, e sulle doti comportamentali: benché soffra un po’ di rollio, vanta uno sterzo morbido e preciso nonché un rag-guardevole controllo nell’inserimento in curva. Non si percepisce troppo l’effetto della trazione anteriore che, di solito, ten-de a sospingere il muso verso l’esterno delle curve. Anzi, è ben piantata a terra. Nessun problema di slittamento delle ruote motrici anche dopo il disinserimen-to del DSC.In perfetto stile BMW, la nuova Serie 2 può vantare un’eccellente ergonomia che, in un contesto urbano, facilita senz’altro ogni genere di operazione. La trovo otti-ma, ad esempio, per i genitori con fi gli impegnati nelle faccende quotidiane.Per ciò che concerne il design, considero molto azzeccata la mascherina frontale, mentre il posteriore è tutto declinato alla comodità.

di Elias Bertini

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Due nuovi battipista per una migliore preparazione dei tracciatiArrivati alla fi ne di novembre, permetteranno agli addetti una maggiore tempestività nella preparazione dei 30 chilometri di piste della stazione di Airolo-Pesciüm. Il primo tra i due è un Kässbohrer Parkbully 300 Polar, che sostituisce una macchina vecchia, ed è particolarmente adatto e attrezzato alla preparazione dello Snowpark. L’altro, un Kässbohrer Pistenbully 600 W Select, va ad ampliare la fl otta già a disposizione lo scorso anno. I due mezzi sono costati, complessivamente, circa 500mila franchi.

Nuovo ristorante Sabato 6 dicembre, alle ore 11:00, ha aperto i battenti il nuovo ristorante con servizio al tavolo per 80 persone, che si trova a Pesciüm di fi anco al ristorante self-service (entrata separata). Un ulteriore, importante, tassello con cui la stazione intende ampliare l’offerta anche per la clientela più esigente.

Un servizio ancora più ampio per la stagione 2014-2015AIROLO-PESCIÜM

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SICUREZZA STRADALE 21

La terza e ultima parte della campagna di prevenzione degli incidenti «Mantie-ni il contatto visivo» si concentra sul comportamento corretto da tenere nei confronti dei bambini, ai quali viene in-segnato ad attraversare la strada solo quando le ruote delle vetture sono com-pletamente ferme. Ecco perché il mes-saggio rivolto ai conducenti dei veicoli è: «Fermati sempre per i bambini». La campagna viene lanciata dall’Automo-bile Club Svizzero (ACS), da RoadCross Svizzera e dal Consiglio svizzero della sicurezza stradale (CSS).

Quando camminano a piedi per la strada, i più piccoli sono soggetti a molti pericoli. Il numero di incidenti gravi o addirittura mortali di cui sono vittima è davvero impressionante. In-fatti, non hanno la capacità cognitiva suffi ciente per riconoscere i pericoli,

valutare la velocità dei veicoli e agire di conseguenza: ecco perché richie-dono un’attenzione e un riguardo particolari. ® La terza parte della campagna «Mantieni il contatto visi-vo», lanciata con successo alla fi ne del 2012, è dedicata, a partire da oggi, a questo tema, con l’obiettivo di sensibilizzare i conducenti a te-nere una condotta corretta nei con-fronti dei bambini. Chi mantiene il contatto visivo è in grado di valuta-re meglio il comportamento degli altri utenti della strada e di agire di conseguenza in base alle cir-costanze. Nel caso dei bambini, ciò signifi ca che la vettura deve fermarsi sempre completamente. Ecco perché il semplice slogan al centro della terza parte della campagna è: «Fermati sempre per i bambini».

La campagna che esorta a una maggiore attenzionesulle strade nei confronti dei bambini

«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»«FERMATI SEMPRE»

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La storia ® La Brabham Racing Organisa-tion, con base nel Surrey, fu fondata nel 1962 dal pilota australiano Jack Brabham per gestire il programma agonistico del suo nuovo team. Vi si unì l’ingegnere, e connazionale, Ron Tauranac; da qui la si-gla BT, seguita da un numero progressivo, per identifi care i vari modelli. Il battesimo della società incaricata di assemblare le auto, avvenne invece sotto l’acronimo MRD (Motor Racing Developments). Que-sto nome, assegnato ai primi esemplari che partecipavano alla Formula Junior, fu però trasformato immediatamente in un più semplice «Brabham», viste le assonan-ze poco eleganti, in lingua francese, che il giornalista Jabby Crombac non mancò di sottolineare. ® La progettazione dei telai fu affi data a Tauranac ma il team, come altri in Inghilterra, non fabbricò mai le mo-noposto nella loro interezza. Si decise di sfruttare la presenza sul territorio britanni-

co di aziende specializzate in produzione di meccanica da corsa: ad esempio, la Coventry Climax per i motori 8 cilindri e la nascente Hewland per i cambi.La prima Formula 1 fu pronta solo per il Gran Premio di Germania, al Nürburgring, del 5 agosto 1962. L’esordio non fu dei migliori: Jack Brabham dovette infatti riti-rarsi al nono giro per la rottura del cambio. I punti arrivarono comunque nella stessa stagione, grazie a due quarti posti ottenuti negli ultimi due GP.

I risultati sportivi ® Nel 1966, anno del-la prima doppietta costruttore-pilota, la modifi ca di regolamento che portò la ci-lindrata massima da 1500 a 3000 cm³ trovò impreparate molte scuderie. La Brabham riuscì invece a scovare un’otti-ma unità, prodotta dall’australiana Repco: partendo da un monoblocco in alluminio derivato dalle Oldsmobile di serie, i tecnici

AUTOMOBILI D’EPOCA22

Non è semplicemente immaginabile parlare di una vettura appartenuta ad una gloriosa stirpe come fu la Brabham senza che vi sia un seppur minimo accenno alla sua storia, compiuta al tempo in cui l’automobilismo era un affare fra autentici eroi. Ben 35 Gran Premi di Formula 1 vinti, due Mondiali costruttori, nel ‘66 e ‘67, e 4 Mondia-li piloti: il primo fu conquistato dallo stesso Jack Brabham nel 1966 (fi no ad allora mai nessuno, che ricoprisse i due ruoli, vi era riuscito), i seguenti da Denis Hulme nel 1967 e da Nelson Piquet nel 1981 e 1983. ® Il marchio uscì defi nitivamente dal mondo delle corse ai massimi livelli nel 1992, anno in cui riuscì a prendere il via in soli tre appuntamenti. Le sue imprese rimase-ro però ancorate al mito e alle gesta d’innumerevoli personaggi che gli con-segnarono frammenti d’immortalità.

Anche la nostra terra ne fu ambasciatri-ce, in particolare con Silvio Moser (vedi articolo a pag. 15), che esordì nella sta-gione di Formula 1 del 1969 a bordo di una BT 24. All’epoca della gestione congiunta con il tecnico Ron Tauranac, la casa produsse anche monoposto de-stinate alle categorie inferiori e ai team clienti: oltre a Moser in F2 e F3, anche Clay Regazzoni ne fu un grande interpre-te, battagliando nella Formula cadetta.

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AUTOMOBILI D’EPOCA 23

Phil Irving realizzarono un V8 monoalbero capace di sviluppare 300 CV. Fu montato sulla BT 19, che risultò particolarmente compatta nonostante l’aumento degli ingombri dovuti al nuovo propulsore. Le gomme Goodyear si rivelarono il miglior compromesso sia per l’uso sull’asciutto sia sul bagnato. ® Nel 1967 la potenza, sempre inferiore alla concorrenza, venne aumentata a 340 CV, ma l’effi cienza com-plessiva delle vetture (BT20 e BT24) e la regolarità nei risultati di Brabham e Hulme permisero di ripetere l’impresa. Quest’ul-timo, conquistando il titolo ai danni del caposquadra, causò incomprensioni che culminarono con il suo allontanamento a benefi cio della McLaren. ® Negli anni successivi non vi fu che un qualche acuto a decretare la presenza della Brabham tra i grandi, ma sempre con interpreti illustri. Ad esempio, Jacky Ickx che, nel 1969 con la BT 31, si portò in vetta al podio nei Gran

Premi di Germania e Canada. ® La rivo-luzione si compì però soltanto nel 1978, con l’arrivo di Niki Lauda e dello sponsor Parmalat. L’idillio durò poco perché già nel 1979 Lauda decise di ritirarsi temporane-amente dalle corse. ® Le prestazioni del team migliorarono nel 1980: abbandonati i motori Alfa Romeo a favore dei classi-ci Cosworth, esplose il talento di Nelson Piquet che concluse secondo in classifi -ca, contendendo fi no all’ultimo l’iride ad Alan Jones e aggiudicandosi 3 Gran Premi (USA Ovest, Olanda e Italia). Piquet otten-ne la sua rivincita nel 1981 quando, con 3 GP, si guadagnò il titolo dopo un’appassio-nante lotta con l’onnipresente Alan Jones, Carlos Reutemann e Jacques Laffi te. Ci riuscì di nuovo nel 1983. ® L’epopea del-la Brabham terminò nel 1992. Dopo il ri-tiro, fu annunciato l’invio di una domanda d’iscrizione della scuderia al Campionato del mondo di Formula 1 per il 2010, anche

se Jack Brabham minacciò azioni legali contro la Formtech, l’azienda tedesca che detiene il nome Brabham Gran Prix Ltd. La squadra non venne inserita nella lista emanata dalla FIA.

La nostra vetturaSi tratta di una magnifi ca Brabham BT16 del 1965, destinata alle categorie mino-ri. Proprio perché non fu protagonista nel massimo campionato, non esiste molta letteratura che ne descriva gli aspetti tec-nici. Il progetto cui appartiene venne con-cepito per duellare in Formula 2, con un motore Cosworth SCA (anche se, su uno dei prototipi, fu sperimentato un propul-sore Honda). Alcune BT16, delle 33 pro-dotte in totale, vennero modifi cate per la Formula 3. È il caso della macchina ogget-to del nostro articolo, che oggi appartiene ad Angelo Delea di Losone. ® «La vidi per la prima ad Ascona, dal precedente

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proprietario, Tarcisio Storelli. Ero un suo amico personale e un cliente del garage di famiglia. Da tempo la Brabham giace-va inerte su un carrello, semi-smontata e divorata dall’avanzare della ruggine. Io ero appassionato d’automobilismo – già gareggiavo con una Porsche Carrera – e ne fui molto incuriosito. Dopo un lungo contrattare riuscii a comprarla, ma fu fati-coso». ® Rimetterla in funzione si rivelò un’impresa piuttosto ardua perché non v’erano tecnici realmente specializzati sulla meccanica da competizione e, so-prattutto, su quei modelli. ® «Il restauro iniziale fu compiuto con molta perizia da Valentino Belotti, a Verscio, ma per il ri-sanamento di dettaglio del propulsore, di cui non era semplice nemmeno reperire i pezzi di ricambio, si rese necessario l’in-tervento di uno specialista in Svizzera in-terna. Senza alcun problema, sull’arco di qualche mese, riuscì a metterla a punto, migliorandone addirittura le prestazioni. I lavori durarono circa due anni e, fi nalmen-te, nel 2006 ottenni il certifi cato FIA. Il piccolo motore Cosworth da 1’000 cm³ sviluppa oggi 117-118 Cv al banco, con regimi di rotazione superiori ai 10mila giri/min. e un’accelerazione da 0 a 100 in meno di 5 secondi». ® Angelo Delea non è certamente uomo da concludere un in-tervento su una vettura tanto prestigiosa

per poi lasciarla inattiva: «Ho iniziato con le gare in salita, nell’ambito del Campio-nato svizzero, per poi passare ad appun-tamenti internazionali dedicati alle Formu-la 3 storiche. Fino allo scorso anno ho partecipato al Challange Formule storiche italiano, accanto a piloti di spessore nel panorama agonistico, e a qualche data del Campionato europeo Formule sto-riche, che si svolge prevalentemente in Germania, Francia e Inghilterra. Nel 2010 ho raggiunto l’apice, con la presenza al Gran Premio di Monte Carlo: un’avventura indimenticabile». ® Ma com’è la piccola Brabham da condurre? «Restituisce una sensazione di grande purezza; come tutte le formula, si comporta quasi fosse un ca-vallo purosangue, con reazioni estreme e diffi cili da controllare. Ancora oggi risulta divertentissima e chi possiede attitudini spiccate riesce a trarne prestazioni note-volissime, anche grazie al peso ridotto di 420 chili (la mia sfi ora i 400, sul fi lo del regolamento). Poca potenza ed elevatis-simi regimi di rotazione assottigliano lo spazio di manovra e la tenuta di strada è da equilibrista; soprattutto sul bagnato, con pneumatici di vecchia generazione che vanno rigorosamente mantenuti ne-gli avvenimenti uffi ciali (fi no al 1966 non esisteva alcun riferimento alle rain)».

di Elias Bertini

AUTOMOBILI D’EPOCA 25

SCHEDA TECNICA

Modello BT 16 F3

Anno 1965Colore Verde-oro

Carrozzeria (tipo) Formula,

ruote scoperte, in resina di vetro

Cambio Hewland Mk 6 a 4 rapporti

sincronizzatiTrazione posteriore

Motore Ford Cosworth, posteriore,

quattro cilindri in linea da 998.4 cm³

inclinato di 30° Potenza 104 cv SAE (118 CV)

Accelerazione 0-100 km/h 5.4 secon-

di (*5 secondi)Rapporto di compressione 12,6: 1

Coppia massima (mkg) 8,48 SAE a

7’500 giri/minAlimentazione 1 carburatore Weber

40DCOEAlesaggio x corsa 81 x 48,46 mm

Freni 4, a discoPasso 2’250 mm

Carreggiata (ant. / post.)

1’250 / 1’275 mm

Peso a vuoto 420 kg (*400 kg)

Velocità massima 210 km/h

Capacità serbatoio 30 litri

*Valori odierni conosciuti

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VIAGGI26

Ogni aggettivo è superfl uo per descrive-re la bellezza e la tradizione delle mon-tagne engadinesi, una tappa obbligatoria per qualsiasi amante degli sport e delle escursioni. Con quattro cime principali, 350 chilometri di piste innevate, 150 di sentieri e oltre 220 di tracciati dedicati allo sci di fondo, si tratta del comprenso-rio invernale più esteso della Svizzera. A complemento, un incredibile ventaglio di attività collaterali, all’insegna dello stile e del buon vivere: appuntamenti culturali, manifestazioni ricreative e specialità culi-narie per ogni genere di palato. Tutto ciò, senza dimenticare l’incontrastato ruolo da protagonista ricoperto dal meraviglio-so scenario naturalistico.

Iniziativa «Hotel e skipass», fi no a maggio 2015I numeri sono da capogiro: 56 impianti di risalita, tre snow-park e 34 ristoranti di montagna. Come approfi ttarne? Anche

quest’anno, e per la terza volta conse-cutiva, circa un centinaio di albergatori ha deciso di proporre un’offerta unica: pernottando per più di una notte in uno degli hotel associati, i clienti riceveranno uno skipass giornaliero a soli 35 franchi per persona. La promozione è valida per tutti gli impianti dell’Alta Engadina e per l’intera durata del soggiorno. L’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico è compreso. Maggiori informazioni su www.engadin.stmoritz.ch/hoteleskipass

Ben 150 anni e non sentirli Si racconta che, un secolo e mezzo fa, l’albergatore Johannes Badrutt suggerì una scommessa temeraria ai suoi ospiti estivi britannici. Disse loro di tornare a vistarlo in inverno perché, anche in quella stagione, le condizioni climatiche sareb-bero state migliori rispetto all’Inghilterra. Se così non fosse stato, egli avrebbe rim-borsato loro le spese di viaggio. Malgra-

150 anni d,incanto e turismo invernale

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St. Moritz e l’Alta Engadina festeggiano 150 anni di turismo invernale: un traguardo di tutto rispetto, che sottolinea come la vitalità di una regione tra le più incantevoli ed esclusive al mondo sia rimasta squisitamente immutata. Le celebrazioni, iniziate ai primi di dicembre, si protrarranno per tutta la stagione, con eventi dedicati e offerte promozionali da sogno. Le Agenzie Viaggio dell’ACS sono onorate di consigliarvi questa destinazione.

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VIAGGI 27

do lo scetticismo iniziale, essi vennero e soggiornarono in Engadina da Natale a Pasqua. Era il 1864 e quello non fu che l’inizio dell’avventura. ® Per la ricorren-za, un comitato locale ha predisposto un interessante programma di eventi e ini-ziative. Tra di essi fi gura la pubblicazione del libro «Neve, sole e stelle. Da St. Moritz il turismo invernale conquista le Alpi», la realizzazione di un fi lm e la divulgazione di una rivista dedicata al coraggio dei pionieri con una tiratura di 20mila copie. ® Inoltre, è stata allestita una mostra in immagini presso il Parkhaus Serletta e sono state predisposte: una giornata di sci nostalgico a Sils, gare a squadre uffi ciali di skeleton sulla Cresta Run e la fi nale delle prime World Series di mo-nobob sulla pista olimpica di St. Moritz Celerina. Da citare, infi ne, la possibilità di visita alla famigerata «caduta libera», la piattaforma di partenza della Libera maschile in cartellone ai Mondiali di sci

alpino per il 2017. Maggiori informazioni: www.engadin.stmoritz.ch/150anni.

Più opportunità per gli sciatori! Sul ghiacciaio del Corvatsch è stata pre-parata una seconda discesa, la «Georgy Run» che, dai 3’303 metri di altitudine, porta gli appassionati fi no a Dürrenast. Sul Corviglia è invece stato realizzato un tracciato per gli allenamenti sportivi, la «Audi Ski Run»: una pista da slalom gigante lunga 400 metri, nella quale le telecamere fi lmano le prestazioni dalla partenza al traguardo.

Adrenalina puraA garantire divertimento e curve ad alta velocità c’è la nuova fun slope, protago-nista nello Snowpark Corviglia (tra i più grandi in Svizzera), allestita accanto ai vari «Obstacles» e «Kickers». Professioni-sti e snowboarder amatoriali vi troveran-no la «Run» giusta per loro.

EscursioniCome rinunciare a una passeggiata con le racchette da neve sui sentieri che fanno da contraltare al paesaggio fi abesco dei laghi engadinesi? Non c’è che l’imbaraz-zo della scelta. Oltre al «Lake Trail», trac-ciato già esistente, è stato creato anche il «Peak-Trail», che collega le due stazioni Furtschellas. Tutto ciò, senza dimenticare il sentiero dei fi losofi sul Muottas Muragl, che si presenta in una nuova veste.

Attrazioni sportive e culturali Gli eventi di prestigio organizzati a gen-naio e febbraio, attorno e sopra il lago ghiacciato di St. Moritz, sono ormai un appuntamento fi sso nell’agenda inverna-le di St. Moritz. Dalla Snow Polo World Cup, alla spettacolare competizione in bob e skeleton dell’Europacup, dal St. Moritz Gourmet Festival alla corsa di ca-valli White Turf. www.engadin.stmoritz/topevents

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GLATTPARK Con i due slalom sulla pista dell’aerodromo di Ambrì, si è conclusa l’OPC Challenge 2014. L’appuntamento in terra ticinese ha de-cretato una vittoria di manche e il trionfo nella classifica generale (dopo 9 gare) di Fabio Gubitosi, capozona di Opel Suisse a Coira. Un successo pienamente meritato, che ha coronato una stagione da dominatore.

Dopo due secondi posti e un terzo dietro ai piloti Astra, Gubitosi è andato a cogliere il primo successo, sull’asfalto ancora bagnato, nella mattina-ta leventinese. La sua prestazione ha dimostrato perché, durante buona parte della stagione, ha assunto un ruolo da protagonista, guidando magi-stralmente la sua Opel Corsa OPC Nürburgring Edition (con un propulsore da 210 CV). Gubitosi ha distanziato di ben 1,7 secondi Christian Richner, giunto secondo. Per il giovane pilota di Rapperswil si è trattato del primo podio nell’ambito dell’OPC Challenge. Con altri 12 centesimi di distacco, ha concluso il romando Denis Genton, al volante della Opel Corsa della Guex Motorsport. Anche se la vetta della classifica, nelle due prove, è sempre stata ad esclusivo appannaggio di un ristretto manipolo di piloti, le condizioni atmosferiche perfette del pomeriggio hanno rimescolato un tantino le carte. Genton è infatti riuscito a scalzare dalla vetta Gubitosi e a mettersi alle spalle pure il terzo classificato Marcel Baumgartner (sesto il mattino). Quest’ultimo, in entrambe le gare, ha fatto segnare il record sulla velocità di punta con la sua Opel Astra OPC da 280 CV. A causa di un errore nella prima manche, Christian Richner ha concluso solamente in quinta posizione, mancando di confermare quanto di buono aveva mostrato nella prima manche.

Data la costanza nel confermare gli eccellenti risultati, la vittoria nella ge-nerale di Gubitosi non è mai stata seriamente a rischio, mentre Denis Genton è riuscito a relegare Patrick Lenzin, assente in Ticino, al terzo rango del campionato.Nella classifica a squadre, il vantaggio conquistato nel corso della stagione da Marcel Muzzarelli (tre vittorie) e Fabio Nassimbeni (una vittoria e due secondi posti) è stato sufficiente al team Metropol Garage di Amriswil per evitare il sorpasso. Con il sostegno dei suoi colleghi, che non potevano più raccogliere punti, il terzo pilota della Metropol, Dominique Juplé, con l’8° e il 7° posto ha ottenuto i punti necessari per offrire la teamcup alla squadra turgoviese. Poiché Denis Genton aveva già guadagnato tre volte punti per il Garage Guex, la sua vittoria non è invece servita alla squadra di Brem-blens VD. Il quinto e il sesto posto conquistati da Luigi Roberto non sono bastati a insidiare il secondo rango finale della squadra di Auto Germann di Hunzenschwil, dato che gli argoviesi potevano contare, con Richner (2°) e Döbeli (4°), su due punte forti nella gara finale.Complessivamente, nel 2014, sono stati 50 i piloti a contendersi il trofeo. Un numero importante, che rivela come l’OPC Challenge, dal suo lancio nel 2006, sia divenuta la più importante coppa monomarca della scena motoristica svizzera. Infatti, offre la possibilità d’immergersi con un impegno relativamente mo-desto, sia in termini di tempo sia finanziario, nell’ambiente dello sport au-tomobilistico. Le gare vengono disputate con mezzi molto performanti (sia la Corsa OPC Nürburgring Edition da 210 CV sia la muscolosa Astra OPC da 280 CV). Entrambe le vetture restituiscono una sensazione di puro piacere alla guida e dispongono, di serie, di equipaggiamenti che richiamano l’am-bito sportivo: sedili avvolgenti, freni brembo, bloccaggio del differenziale con assetto sportivo, eccetera.

Classifica finale OPC Challenge 2014 dopo 9 corse

Classifica individuale1. Fabio Gubitosi, 190 punti;2. Denis Genton, 180; 3. Patrick Lenzin, 170;4. Etienne Beyeler, 168;5. René Zogg, 158.

10 ottobre 2014 PUBLIREDAZIONALE

I campioni dell’OPC Challenge 2014

Coppa team1. Metropol Garage AG, Amriswil, 290; 2. Auto Germann AG, Hunzenschwil, 278;3. Garage Guex SA, Bremblens, 274; 4. Mobil Center Rheintal, Widnau, 242;5. Wildbachgarage AG, Wetzikon, 131.

Nella foto di Jurg Kaufmann i vincitori dell’OPC-Challenge 2014. Da sinistra a destra: Fabio Nassimbeni, Marcel Muzzarelli e Dominique Juplé per il Garage Metropol (Coppa squadre)e Fabio Gubitosi (Classifica individuale).

ContattiChristoph Bleile +41 44 828 28 42 (office) +41 79 322 09 74 (mobile) [email protected] Motors Suisse SA Public Relations 10 ottobre 2014 / n. 58 / Opel-md OPC Challenge - Final

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