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Rudolf Steiner - Mistero e personalità di Christian Rosenkreuz

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  • 8/6/2019 Rudolf Steiner - Mistero e personalit di Christian Rosenkreuz

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    MISTERO e PERSONALIT DI CHRISTIAN ROSENKREUZ

    3 Conferenze tenute per linaugurazione della sezione "ChristianRosenkreuz a Neuchtel, 1912

    PRIMA CONFERENZA

    Miei cari amici teosofi, conprofonda soddisfazione ioparlo qui per la prima volta, inquesta sezione che da pocotempo attiva, e per la qualehanno scelto un nome coscaro al nostro movimentoteosofico. E' per me unasoddisfazione tutta speciale, ilpoter parlare oggi di questapersonalit; ma ci non sarpossibile senza gettare unosguardo su tutto l'attualemovimento teosofico. Parleroggi del mistero di questapersonalit e domani della suaopera.

    Il parlare di ChristianRosenkreuz presuppone unacerta fiducia non nell'uomo,ma nei misteri spirituali. Si

    penetra in cose profondamente segrete , prendendo a parlare ditali misteri; e quando ci avviene in occasione della fondazionedella sezione teosofica, presupposto gi che tutti i suoi membririconoscano la vita spirituale. E quando una sezione teosofica si prescelta il nome di Christian Rosenkreuz, cos importante per la vita spirituale, a tal fatto deve anche, ammesso che questonome debba essere giustamente compreso, collegarsi la fede inuna azione invisibile, determinata da questa personalit.

    Christian Rosenkreuz una individualit la quale esercita lasua azione sulla vita spirituale degli uomini, non soltantodurante il periodo delle sue incarnazioni fisiche, ma anche dopola liberazione del corpo e durante il soggiorno nei mondispirituali.

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    Christian Rosenkreuz non agisce soltanto per mezzo di ciche proviene dalle sue incarnazioni fisiche, ma anche per mezzodi altre forme.

    Se si vuol chiaramente comprendere come si eserciti taleinfluenza, occorre subito rendersi conto CHE LUOMO NON VIVESOLTANTO PER SE', MA PER TUTTA L'EVOLUZIONE DEL COSMO.

    Dopo la morte, si dissolvono generalmente il corpo fisicol'eterico e l'astrale, ma non esatto dire che il corpo eterico,dopo la morte, si dissolve nel mondo eterico spirituale. Del corpoeterico rimane sempre una certa somma di forze, e noi siamocontinuamente circondati e collegati, con questi resti di corpieterici umani, che agiscono sul sentimento e sull'intelletto degliuomini viventi, in bene o in male, a seconda della loro particolarenatura. Ora, le grandi individualit hanno la facolt di agire inmodo particolarmente energico, e da C. Rosenkreuz emanainvero una possente influenza eterica, quando noi ci uniamo nelnome di lui, con queste forze, entro l'ambito del lavorospiritualmente teosofico.

    Imparare a conoscere queste forze sar il nostro compito dioggi. Nel XIII secolo comincia la loro azione, e da allora questafluisce ininterrottamente nella corrente di vita Rosicruciana. E'una legge della vita Rosicruciana, che in capo ad ogni secolo simostri, in modo particolarmente palese, questinfluenza cheproviene dai mondi spirituali. NellOccidente possiamoriconoscere come effetti di questi influssi spirituali, la generalecorrente teosofica - che da se stessa si chiamata tale - nellesue due ultime manifestazioni esoteriche, le quali hanno avutouna certa importanza nella vita letteraria. Nell'anno 1785apparve una ben singolare pubblicazione dal titolo FIGUREOCCULTE DEI ROSA CROCE, che da considerarsi come ilrisultato di un secolo di lavoro esoterico nella correnterosicruciana, durante il quale questinflusso non cess mai diesistere Ma agiva in modo misterioso.

    Quando la suddetta pubblicazione apparve, comecompendio di tutti quegli influssi, ci avvenne per opera di unuomo: Henricus Matadamus Theosoficus.

    Ed altri cento anni dopo comparve, come risultato di quelmisterioso lavoro di quellepoca, lopera di H. P. Blavatzky, pure infigure, ma anche in parole.

    interessante confrontare queste due pubblicazioni inrapporto a1 loro contenuto ed all'evidente progresso che essesegnano, ma considerando soprattutto le prime pubblicazioni e

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    specialmente 1 ISIDE SVELATA, scritta nel medesimo sensoespresso dalle figure.

    LISIDE SVELATA contiene tal somma di saggezza teosoficae occidentale, di cui solo una piccola parte fu finora compresa.Pi tardi, H.P. Blavatzky si allontan dalla tradizionerosicruciana, perci un vero spirito teosofico deve distinguere trale prime sue opere importanti e le successive. Ed anche nelleprime pubblicazioni bisogna gi saper distinguere ci che

    veramente esatto, da ci che il poco spirito cristiano dell'autore vi ha interpolato. Io dico tutto questo senz'alcun riguardo, bensapendo che a lei, ora non pi fisicamente incarnata, nulla picaro che l'accennare a quanto sopra ho esposto. Si potrebbe anzidire che dai mondi spirituali ella stessa lo richieda.

    Vogliamo adesso ricercare, intanto, l'origine della correntedi energia rosicruciana nel XIII secolo. Questa corrente spiritualeebbe principio nella riunione di unalta Loggia spirituale. In unluogo di cui oggi ancora non permesso di fare menzione, siritrovarono insieme 12 uomini, i quali riunirono cos, in questocircolo, tutta la sapienza spirituale del loro tempo. Ciascuna diqueste 12 persone aveva speciali conoscenze e ciascuna di essein una sola determinata direzione. Sette erano compenetrate,ciascuna, da una delle sette correnti di antica saggezza emanatadai sette RISHIS. Le altre cinque avevano investigato in modoparticolare tutta la saggezza delle cinque susseguenti epoche dicivilt (lindiana, la persiana, legizia-caldea-babilinese, la greco-latina e quindi la nostra) per il qual fatto si trov dunque adessere riunita, in questo circolo, anche tutta l'antica sapienzaatlantica. Queste I2 forme di saggezza produssero insieme unaimmagine generale della vera vita spirituale. Intanto necessario ricordare che propria del XIII secolo, una vitaspirituale particolarissima ed importante. Noi sappiamo che untempo tutti gli uomini possedevano la chiaroveggenza, chequesta facolt scomparve a poco a poco nel corso dellevoluzione,e che gi alla met del XIII secolo nessuno, nemmeno gli uominipi evoluti, la possedevano pi. Perfino le pi alte individualitspirituali, durante quel periodo, dovettero limitarsi a quel poco dicui serbavano memoria, come risultato della sapienza spiritualeprecedente. Nel XIII secolo, e precisamente verso la secondameta dello stesso, le porte dellimmediata sapienza spiritualeerano ormai chiuse per gli uomini. Ma da quel momentocominci peraltro ad attuarsi unaltra forma di chiaroveggenza,

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    la quale andr sempre pi rafforzandosi e sviluppandosinell'avvenire.

    Perci, in quella loggia l'antica chiaroveggenza esistevasoltanto come ricordo, ma vi era la saggezza intellettuale. Comeabbiamo gi accennato, sette di quei seguaci si ricordavano dellasapienza degli antichissimi Rishis e gli altri quattro avevanomemoria della sapienza contenuta nelle civilt antecedenti. Il I2non era un "sapiente spirituale" ma bens un uomo chepossedeva la massima sapienza intellettuale del suo tempo . Ora,un nuovo punto di partenza per la futura evoluzione spirituale,pot venir conseguito per il fatto che il I3 di questo circolo, fu unuomo EMINENTEMENTE SINGOLARE.

    Questo I3, non era un uomo dotato di sapienza spirituale eneppure particolarmente intellettuale, ma era unindividualitche aveva vissuto , al tempo del mistero del Golgota, una vita diintensa devozione e adorazione, cos che era divenuto unindividuo eminentemente pio, profondamente animato dimisticismo. MA EGLI NACQUE CON QUESTE PRECISE QUA1ITA',NON LE ACQUIST ALLORA. Fu appunto per questo fatto cheesse apparvero in lui sotto FORMA INFANTILE.

    Gi da giovanissimo la sua intera vita era piena di profondofervore, di devozione, di abnegazione, e di adorazione, proprionella giusta concezione della straordinaria importanza spiritualeassunta nel Mistero del Golgota. Questo I3 era stato, sin dallaprima adolescenza, allevato e curato esclusivamente dai I2 saggie tenuto in disparte dalla vita comune. Si pu dunque dire chesoltanto i I2 ebbero una diretta influenza su questo I3. Edognuno lo ammaestrava secondo il grado di ricettivit che egliandava a mano a mano conseguendo col suo sviluppo. danotare come fatto importantissimo che in questo individuo leforze fisiche esteriori erano molto deboli: era un bambino gracilee delicatissimo. In virt della sua vita interamente dedicata aDio, e dell'istruzione che riceveva, questa influenza penetr sinonel profondo del corpo fisico del ragazzo. In quale direzioneprosegue intanto lo sviluppo? I 12 erano convinti che ilcristianesimo allora esistente fosse soltanto una caricaturaesteriore del vero. Interiormente essi erano tutti pervasi da unaltissimo spirito cristiano, bench esteriormente essi potesseroanche sembrare avversi a quello. La loro meta era quella diriunire le diverse forme e le diverse credenze in una sola, vastareligione riassuntiva. Essi erano infatti persuasi che nelle loro I2tendenze fossero riunite tutte le religioni principali ed originali,

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    riguardo solo alla loro essenza e al loro significato intimo; edavevano perci l'intenzione di creare una vera sintesi di tutte lereligioni, non con la sola teoria, ma bens con una vera pratica econ leducazione spirituale. L'istruzione del ragazzo dur untempo determinato, e intanto le sue forze fisiche andavanosempre pi diminuendo, mentre le intime forze spirituali siaccrescevano considerevolmente. Ad un certo momento l'azionedell'istruzione e delleducazione arriv a tal segno che il ragazzoperdette ogni connessione col proprio corpo fisico, perdettequalunque interesse ed attenzione per esso, e nella sua anima siform come un riflesso riunito della grande saggezza degli altriI2. I1 distacco dal fisico, di questo I3, aument di giorno ingiorno, fino al punto che egli si rifiut di prendere cibo fisico; edin conseguenza si ammal gravemente. In tal momento avvenneun altro fatto importante, che si pu qualificare come un rivivere di tutto ci . Dopodich gli restarono annessi soltanto i fruttiultimi di tale esperienza intima. (Avvenne pertanto come quandotutte le forze del macrocosmo agiscono insieme; e comeconseguenza si ebbe il fatto narrato). In pochi giorni il corpo diquesto I3 divenne come trasparente: egli rest come morto,ossia privo di spirito, esotericamente parlando.

    Intorno a lui si radun allora la comunit dei I2; dalle lorolabbra sgorg tutta la saggezza in loro accumulata e con brevifrasi essi la infusero nel I3. Questi come abbiamo detto, eraintanto con lo spirito assente, e questo stato, serbato durantetutto il tempo di questultimo insegnamento, si risolse in unrisveglio della sua anima come in una nuova forma. Il corpotrasparente, fu di nuovo tutto pervaso da questanimatrasformata, e allora non fu pi somigliante a nessuna cosaesistente.

    Da ci che nello stato attuale il I3, pu ora comunicare aisuoi 12 educatori, questi apprendono che nel frattempo egli haavuto la grande visione a cui ebbe accesso Paolo in Damasco.Egli, il I3, pronuncia ora, in poche parole, ci che dai I2 avevaappreso, ma in una forma del tutto nuova, come se ci gli fossestato, nel contempo, rivelato dal Cristo stesso. E proprio ci chequesto I3 rivel allora, essi chiamarono il vero cristianesimo, efu per loro la vera sintesi di tutte le religioni. Distinsero cosiquesto vero cristianesimo, - che pu davvero essere assunto datutte le altre religioni - dallaltro cosiddetto cristianesimo che singola religione. I1 I3 di cui abbiamo parlato, mor pertanto inet molto giovane. Dopo la sua morte i I2 a lui sopravvissuti, si

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    limitarono solo ad annotare ci che egli aveva loro rivelato. Matale rivelazione non poteva essere fissata in modo immediato esicuro per mezzo del linguaggio comune, ed ecco perch vennetrasformato in simboli. Cos infatti, ebbero la loro prima e veraorigine le misteriose "figure" che furono poi pubblicate in partenel I785 come "LE FIGURE OCCULTE DEI ROSACROCE", in parteanche nell ISIDE SVELATA.

    L'individualit del I3 fu reincarnata assai presto, e cio allamet del XIV secolo, ed in questa nuova incarnazione egli superi cento anni di vita, Ma questa volta non venne allevatosegregato dal mondo esteriore. Verso il suo 28 anno, unsingolare ideale sorse in lui, e per questo egli si sent spinto adabbandonare la sua cerchia in Europa ed a mettersi in viaggio.La sua prima tappa fu a Damasco, ove egli ebbeimprovvisamente la ripetizione della visione di Paolo, e ci fu untotale risultato della sua vita precedente, Come pot avveniretutto ci? Per la sua straordinaria esistenza durante il XIII secolo,per le profonde esperienze umane e spirituali che in essa siattuarono e per la sua stessa singolarissima infermit fisica,

    TUTTE LE FORZE ATTIVE DEL SUO CORPO ETERICO RESTARONOINTATTE E RIUNITE. Vale a dire che contrariamente allaevoluzione normale, dopo la sua morte fisica avvenuta nel XIIIsecolo, nulla si dissolse del suo corpo eterico, ma questo siconserv intatto. Un siffatto corpo eterico, perfettamenteconservato, irradi, nella susseguente incarnazione, il corpoeterico appartenente alI'individualit del XIV secolo. Ed appuntoper questo fatto era in essa l'impulso naturale a rivivere la

    visione di Paolo. Ebbene, l'individualit della quale stiamoparlando, vissuta nel XIV secolo, proprio quella di CHRISTIANROSENKREUZ. Venne infatti chiamata con un tal nome, da coloroi quali possedevano la vera conoscenza dei fatti spirituali. Iseguaci e discepoli dei I2 pi sopra menzionati, che gi poteronocredere al tredicesimo, sono i veri rosicruciani. Quel tredicesimo,dopo aver avuto la visione di Paolo, pass attraverso tutto ilmondo spirituale ed accolse profondamente, in s, tutto ci cheil mondo spirituale allora conteneva.

    E poich gi una volta, precedentemente, egli avevaassunto in se tutta quella vasta saggezza gli riusc di accoglierlanuovamente nel breve spazio di sette anni.

    Appena tornato dal suo viaggio, C. Rosenkreuz raccolsedunque intorno a s i pi eminenti fra i discepoli dei dodici, e litenne come compagni e fratelli del]a Rosacroce. Da questo

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    momento si pu dire abbia inizio il vero e proprio lavoro dellaRosacroce.

    Per la presenza terrena di quel corpo eterico tutto pervasodelle diverse forme di saggezza (gi patrimonio dei Dodici,assunto dal tredicesimo avanti la prima visione di Paolo)potevasi ora contemplare il mondo e la sua immediata realtspirituale, sotto aspetti del tutto nuovi e perci consoni allamentalit del suo tempo. Ci che fu compiuto durante questisecoli, fu, pertanto, opera esterna ed interna; e questa potcondurre anche alla diretta comprensione delle apparenzeesteriori. I1 cosiddetto lavoro rivolto allesterno, ricerca quello chesi nasconde dietro alle apparenze del mondo fisico circostante,ossia dietro alla Maya. Cos come dietro al nostro corpo eterico,ugualmente, dietro il mondo o l'aspetto complessivo delleapparenze fisiche, si nasconde un macrocosmo eterico, esiste untrapasso dalla sostanza pi grossa alla pi sottile, dalla sostanzapi densa alla pi rara ed eterea. Quando rivolgiamo lo sguardoal confine tra la sostanza fisica e leterica, ci che vediamogradualmente intercedere tra l'una e l'altra, non affatto similea ci che intendiamo per sostanza fisica, non piombo, argento,rame, ecc. ma una certa sostanza che contenuta in tutte lesostanze esteriori e percepibili. Meta dei Rosacroce era il poter vedere esteriormente questa sostanza.

    Vi si preparavano lentamente, mediante una sostanzialepurificazione dell'anima, poich proprio nelle alte forme moralidell'anima essi pensavano di trovare ci che poteva assicurareloro la percezione diretta della sostanza cercata.

    E quelle cosiddette FIGURE OCCULTE dei Rosacroce, checelavano in s tanta saggezza, avevano il principale scopo dipurificare le anime, in modo che esse acquistassero la facolt dipercepire quella sostanza che al limite della materia fisicaesteriore. Ed una tale sostanza, al limite della materia fisicaesteriore, fu veramente scoperta, veramente veduta. Essapertanto esiste nel mondo esterno e nell'interno delluomo. Nelmondo esterno essa come una grande divina veste delmacrocosmo, nel suo interno l'uomo la percepisce quando siastabilita in lui una perfetta armonia tra il pensare e il volere.

    Le forme della volont esistenti nell'uomo appaionoall'esterno nelle manifestazioni naturali sensibili, come dellampo e della bufera, mentre le forze umane interne del pensaresi manifestano esteriormente con il fenomeno naturaledellarcobaleno e dellaurora.

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    La forza e lo spirito per raggiungere tali esperienze direttesono resi pertanto effettivi in virt dell'irradiazione del corpoeterico che and formandosi in Christian Rosenkreuz per mezzo di tutti quei processi ai quali accennammo pi sopra. Ed cosadel tutto certa, che occorse il continuo e profondo lavoro di unsecolo circa , per raggiungere ci, nel gruppo dei Rosacroce. Solodopo cento anni, il risultato pot essere comunicatoesotericamente.

    Questo corpo eterico divenne intanto cos potente, che nonsolo agiva su C. Rosenkreuz stesso, ma anche sull'anima di tutticoloro che si dedicavano con seriet a quest'opera di verit.

    C. Rosenkreuz, fu da allora, sempre sulla terra, in un corpo fisico , mentre il corpo eterico and continuamente aumentandodi forza. Ogni qualsiasi rivelazione assunta nel lavoro teosofico,pu essere veramente raggiunta, solo sotto la direttailluminazione del corpo eterico di C. Rosenkreutz.

    Anche nel XVIII secolo C. Rosenkreuz fu incarnato, comepossente personalit, e questa fu il Conte di Saint Germain . Madi tutto quanto fu detto su lui, molto vi di inesatto e di falso,poich molte persone furono chiamate con questo nome,persone che nulla avevano da fare col vero Conte di SaintGermain. Perci, non tutto quello che fu riferito intorno a questapersonalit, trovasi in pieno accordo con quanto sopra indicato.Dopo un breve intervallo, anche oggi C. Rosenkreutz incarnato sulla terra . Dalle irradiazioni del suo corpo eterico ebbero originei primi appunti della H. P. Blavatzky. Sopra due punti non oggipi possibile discussione alcuna tra veri occultisti, essendo questidue punti completamente assicurati e fuori di ogni dubbio, siaper gli occultisti occidentali, come per quelli orientali.

    I1 primo di questi due punti che IL CRISTO SI E'INCARNATO UNA SOLA VOLTA IN UN CORPO FISICO E PER UNACOSCIENZA APPOSITAMENTE EVOLUTA RICOMPARIR NELCORSO DEL XX SECOLO NEL SOLO MONDO ETERICO SPIRITUALE.(Anche altre somme individualit sincarneranno in questopresente periodo, per rendere pi palese e pi comprensibile ilC R I S T O - I M P U L S O agli uomini preparati del tempo).Nessun vero occultista attuale indicher come unareincarnazione fisica terrena del Cristo, una qualsiasiindividualit attualmente vivente. Sarebbe da considerarsi inveroun grande abuso del significato reale spirituale del nome diCristo, se venisse da qualcuno affermata la necessit e 1a

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    possibilit ch'Egli ricompaia incarnato in un corpo fisico,ripetendo cos un processo precedente.

    Il secondo punto, che sia per gli occultisti, occidentali cheorientali certamente assicurato, ci dice che il Bodhisattva chesar il successore del Budda, e che fu incarnato gi una voltacirca un secolo prima della venuta in terra di Cristo, sotto il nomedi Jeshua Ben Pandira , raggiunger la dignit di Budda soltantofra 3000 anni.

    Vi sono in occidente uomini che per secondi fini affermanofalsamente che una reincarnazione del Maitreya Budda possaaver luogo attualmente o prossimamente. Dedicandosi perintensamente e con assoluta seriet d'intenzioni alla teosofia oantroposofia rosicruciana, si pu tuttavia salvare l'uomo dalcadere in errore su tali affermazioni. Tenendo ben presenti leforme di evoluzione assunte attualmente dall'uomo, dunqueimportantissimo che tutto quanto viene detto, sia con curaesaminato dall'intelletto e dalla ragione, cercandone una provaconvincente. Io prego intanto loro tutti, di non credere affattoalla mia autorit esclusiva, bens di prendere tutto ci che iosono venuto esponendo, come uno stimolo, di sottoporlo allaprova dell'intelletto, del sentimento, di tutte le cognizioniscientifiche e degli altri mezzi possibili fino ad oggi.

    Noi infatti ci avviciniamo e riconosciamo ChristianRosenkreuz nel modo migliore, quanto pi sappiamo fareastrazione da ogni vincolo fondato sullautorit.

    SECONDA CONFERENZA(II sera)

    Miei cari amici teosofi, oggi sar mio compito parlar loro intornoallopera di Christian Rosenkreuz. Essa cominci nel XIII secolo edura tuttora; e durer per tutto il futuro. I1 suo primo atto ,naturalmente, quanto fu detto precedentemente sulla iniziazionedi C. Rosenkreuz per opera dei Dodici e l'individualit singolaredel Tredicesimo. Quando poi C. Rosenkreuz rinacque nel secolo

    XIV, lopera sua principale fu l'educazione dei seguaci e discepolidei Dodici. Durante quel tempo, nessuno impar a conoscerlo,eccettuati i suoi compagni intimi; e ci non perch fosseimpossibile, o perch egli vivesse appartato, ma soltanto perchgli altri non lo riconoscevano per quello che lui era veramente . Eper quanto riguarda particolarmente la corporeit fisica di C.Rosenkreuz, la cosa rest cos fino ad oggi. Ma il suo corpo eterico

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    ag direttamente pi tardi in una cerchia molto pi vasta, ed altempo nostro, gi moltissimi uomini possono entrare incomunione vera con quelle forze. Coloro che egli desideraeleggere a suoi speciali discepoli, vengono a ci prescelti da luistesso, in modo del tutto particolare. A proposito di tali elezioni, bene che il discepolo ponga attenzione, appunto, ad alcuniavvenimenti, per mezzo dei quali vengono oggi scelti nellamaggior parte dei casi, i veri discepoli di C. Rosenkreuz.

    Ci pu accadere nel modo seguente: un individuo arriva aqualche intensa crisi karmica nella sua vita, per esempio acommettere qualcosa che inevitabilmente gli produrrebbe lamorte. Tali circostanze possono, naturalmente, realizzarsinell'esistenza, in modi assai differenti. Un uomo, andando per una strada, si avvicina, senza averne coscienza, ad un puntopericoloso, per es. ad un precipizio. Ancora pochi passi eprecipiterebbe nel burrone. Se veramente un tale individuo chiamato a diventare un discepolo, allora pu accadere cheproprio all'ultimo istante egli senta come una voce che gli dice:Fermati! Non devi proseguire oltre! Egli comprender allora lasua posizione pericolosa e si sapr salvo dal pericolo. Oggi lachiamata viene generalmente in modo consimile a quelladescritta come un esempio illustrativo. Infatti, ci che un taleesempio descrive soltanto l'avvenimento meramente esteriore,ma tuttavia la parte pi importante dell'appello spirituale.Dell'appello veramente interiore, fa per parte il fatto chel'individuo in questione si occupi seriamente di qualcosa deltutto consona e simile alla teosofia o antroposofia. Certo, ilsuccitato avvenimento deve essere atto a fargli conoscere, per mezzo della susseguente riflessione, che egli deve la sua verasalvezza ad una voce partita dai mondi spirituali e non dalmondo fisico, a cui egli appartiene come uomo fisico. Dapprimapu darsi che in lui prevalga l'idea che la voce udita sia partitadal mondo fisico ma pi tardi, quando come discepolo siadiventato perfettamente maturo, egli potr giustamentecomprendere che, in quel preciso momento, la voce uditamuoveva verso di lui dal mondo spirituale. In tal modo ildiscepolo, con l'aiuto della propria riflessione, acquista lapersuasione dellesistenza di un mondo meramente spirituale, ilquale estende la sua azione e i suoi influssi fino nel mondo fisicoed alle soglie della vita ordinaria. Quando un simile evento stato sperimentato una o pi volte, allora la sua azionesull'animo del discepolo diventa assai forte. Infatti, un uomo che

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    di processi che non aveva luogo sulla terra, ma bens negli spazicelesti, era compresa nella parte chiamata ASTROLOGIA.

    Attualmente per, ci conviene assai pi indagare e studiare le vera vita spirituale nei mondi dello Spirito. Per esempio, con lostudio profondo delle diverse epoche di civilt, impariamo aconoscere i veri processi evolutivi dell'anima umana. Il Rosacrocedel medioevo non studiava tutto questo, bens i profondissimifenomeni naturali. Studiava appunto ci che deve essereconsiderato come i tre processi fondamentali della natura.

    Come primo di questi tre processi, studiava il piimportante: IL PROCESSO DELIA FORMAZIONE DEI SALI. Facevasciogliere del sale in un liquido e poi, mediante l'usuale processodi evaporazione, otteneva nuovamente, per condensazione, lastessa soluzione in sale.

    S A L E - Bisogna ricordare che tutto ci che in natura pupassare dallo stato liquido allo stato solido, si chiamava SALE.Ma quando l'indagatore, il teosofo del medioevo, osservava ilprocesso naturale di condensazione o di salificazione, egli netraeva un'altra idea, diversa da quella abituale al chimico deinostri tempi. Appena il teosofo, alchimista medioevale, sicredeva in stato di comprendere veramente e profondamentequesto naturale processo di salificazione, egli lo vedevaassociato all'idea realissima della preghiera.P R E G H I E R A - Questo esteriore processo di condensazionesalificazione incitava l'indagatore a rispondere ad una similedomanda: COSA DOVREBBE AVVENIRE NELLA MIA ANIMA, SE UNSIMILE PROCESSO DOVESSE AVER LUOGO IN ESSA? (Per mezzodella preghiera, l'uomo si eleva coscientemente verso il mondospirituale, ove nel flusso stesso del suo trasporto interiore - chein s assume sempre pi la realt del mondo spirituale, e loimmedesima nell'onda emanata dalla forza di elevazione - si

    vanno formando, lentamente, come dei centri di armonia e dicertezza interiore, che nell'anima dell'orante si distaccano daimovimenti ritmici dovuti all'elevazione stessa, ed hanno vitaautonoma fissa. Come veri depositi di vita spirituale, tali centri sicondensano e si posano nell'anima dell'orante. Essi vi restano alungo, secondo il grado di elevazione prima raggiunto con lapreghiera, e si rispecchiano sulla tavola della coscienza interiore,nella loro armonica forma. Tale processo uguale a quello dellacondensazione salina in natura. Questi processi interiori, ilteosofo medioevale se li figurava cos, che in seno alla natura,tutto ci che passione ecc. si distrugge. Se come uomini ci

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    abbandonassimo soltanto agli impulsi e alle passioni inferiori,allora la nostra vita sarebbe soltanto un processo diputrefazione.

    P U T R E F A Z I O N E - Se l'uomo vuole proteggersi daquesto processo di corruzione, deve generare in s pensieri puri,perch questi impediscono il processo di corruzione.

    Gli impulsi e le passioni di una vita, diventano nell'uomodei germi di malattia. Invece le forze di corruzione che l'uomoannienta in s per mezzo di buoni pensieri spirituali, portanoforza per la vita seguente. Per il teosofo medioevale, la vittoriasulle forze distruttrici a mezzo del pensare spirituale, era nelMicrocosmo ci che nel Macrocosmo la formazione del sale. I1teosofo del medioevo si diceva : "Da migliaia di anni agiscono qui queste forze, come in me agiscono i pensieri spirituali; io adoro, dietro la Maya della natura, i pensieri spirituali degli Dei,quando io contemplo questi fenomeni". Con tale contemplazionedevota, il teosofo del medioevo si rendeva simile al Macrocosmo,Se invece questi processi si contemplano soltanto esteriormente,noi diventiamo un elemento di separazione e di morte.

    Un altro processo veniva osservato dal teosofo medioevale,e precisamente quello per cui si forma una materia liquida entroun liquido. Ci che ha facolt di disciogliere un altro liquido, eradal teosofo medioevale chiamato Mercurio.

    M E R C U R I O - Che cosa mercurio nell'anima stessadell'uomo? Che cosa agisce nell'anima umana, analogamente almercurio nel Macrocosmo? I1 teosofo medioevale sapeva che talesolvente l'Amore.

    A M O R E - Le forme superiori di amore nell'uomo, sono nellanatura dei processi di soluzione Cos anche la contemplazione diquesto processo diventava per lui fonte di una possenteelevazione dell'anima. Egli diceva: "Attraverso i millenni l'amore deve agire in me".

    I1 terzo processo che il teosofo del medioevo contemplavacon profondo sentimento, era l'infiammarsi di una materia fisica,il bruciare e il dissolversi per l'azione del fuoco

    Quale dunque il processo interno dell'anima,corrispondente a questo processo esterno della natura? l'ardente, devoto sacrificio di s allo spirito divino, il vero fervorereligioso Tutto ci che di combustibile esiste in Natura, tutto ciche le fiamme possono dissolvere, era nel medioevo chiamatodal teosofo: ZOLFO. Ed egli vedeva tale processo di combustionee di purificazione nell'evoluzione della terra. In questa

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    contemplazione lo sollevava il pensiero: "Se io vedo questo ZOLFO divorato dalle fiamme nel processo di combustione, ci un segno di come gli Dei continuamente si dissolvono per salire ad una pi alta religione divina". Egli sentiva cos, nell'animasua, il processo macrocosmico degli Dei che sacrificano se stessiagli Dei superiori.

    Quando dunque il teosofo medioevale lavorava nel suolaboratorio, egli si diceva: "Io evoco davanti ai miei sguardi qualche cosa che mi mostra un processo di sacrificio, di purificazione e di amore" . Cosi un profondo sentimento religiosoriempiva la sua anima.

    S A C R I F I C I O - Egli si sentiva degno di tale lavoro,soltanto quando sentiva vivere in s anche interiormente questopensiero di sacrificio che si esprimeva cos: "Se io vedo fuori della Natura le formazioni di sale, i processi di soluzione e le fiamme divoratrici, vedo pensieri divini, amore divino, sacrificio divino". Intraprendendo questi processi colle diverse materie nellaboratorio, lo sperimentatore si abbandonava coscientementeal pensiero che nella salificazione, nella soluzione e nellacombustione, egli aveva, davanti a s, pensieri divini, amoredivino e sacrificio divino. Allora scopriva questo: che quando inquesto stato d'animo egli vedeva compiersi la salificazione,allora nell'animo suo sorgevano dei puri pensieri chepurificavano anche lui. Nell'abbandonarsi alla contemplazionedel processo di soluzione egli si sentiva incitato allaamorevolezza, mentre nel processo di combustione sentivagermogliare in s la volont di sacrificio al Tutto. E compito diquesti processi naturali era appunto di risvegliare in lui questisentimenti. Ora, il chiaroveggente che avesse osservato, durantequesti suoi esperimenti, il teosofo medioevale, avrebbe vedutoquanto segue: avrebbe visto la sua aura, che prima del processoera un'aura normale trasformarsi dapprima in un'aura color rame, poi colore dell'argento e poi in una lucentissima aurad'oro. Per questo eli alchimisti dicevano che dalla rozza auraavevano tratto argento ed oro soggettivo.

    Fare dell'oro e dell'argento soggettivo, significava riempirsidi puri ed elevati pensieri, di amore divino, di sacrificio divino.Come conseguenza di tali esperienze interiori, il teosofomedioevale acquistava la possibilit della chiaroveggenza, per mezzo della quale poteva penetrare l'essenza della corruzione edella morte. Vedeva cos gli esseri spirituali che, celati dietro laMaya, producono la nascita e la morte di ogni cosa, e

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    comprendeva quali processi formino le forze distruttrici. Dallacontemplazione della natura, l'uomo traeva le leggi dellapurificazione e della degenerazione, ma la scienza cosacquistata egli non la esprimeva in concetti e in parole, bens infigure simboliche che appaiono come risultato di una specie dicoscienza immaginativa. Le FIGURE OCCULTE DEI ROSACROCEpubblicate nel XVIII secolo da Henricus Matadamus, sono ilrisultato di tale conoscenza. Nel mondo, tutto deve accaderesecondo delle grandi leggi. Cos lavoravano gli alchimisti dal XIVal XIX secolo.

    In realt, su questo lavoro interiore, nulla mai statoscritto, e ci che ne venne scritto, fu sempre da parte di genteche, ignorando la vera condizione delle cose, considerava ifenomeni esteriori come fine a s stessi. Solo un falso alchimistaconsiderava il VALORE nella materia ottenuta e nella suautilizzazione. Un vero alchimista non considerava per nulla lamateria che otteneva mediante il processo, ma soltanto ilprocesso stesso e le esperienze che gliene derivavano. Lacontemplazione del processo e le esperienze interiori,intellettuali e morali, erano l'importante, per lui. Per questo eraper tutti loro una legge severa di non vendere mai per denaro,ma solo di regalare le materie ottenute. L'uomo di oggi non hanemmeno una giusta idea di ci che si possa sentire davanti asimili fenomeni naturali. I1 teosofo medioevale sperimentava unintero dramma dell'anima, mentre otteneva cos un metallo nelsuo laboratorio. Dal processo che occorreva, per esempio, per ottenere l'antimonio provenivano all'alchimista sperimentatore,delle enormi esperienze morali. E queste cose dovevanoprecedere l'attua1e investigazione scientifica. Era una scienzanaturale sacra, quella che veniva cos perseguita dagli esperti.

    Elevazione e sentimento di sacrificio spirituale, grandegioia e letizia, ma anche tristezze e dolori profondissimi Uncumulo di sentimenti liberatori e redentori, tutto ci che esisteoggi nelle profondit recondite dell'anima umana. Comepossiamo noi trovare questo mondo interiore e recondito? Lotroviamo nella concentrazione e nella meditazione,abbandonandoci alla vita interiore dell'anima nostra. Cos nederiver che lo studio della natura ridiverr un olocausto; e per raggiungere ci, una parte dell'umanit deve passare per l'attuale scienza occulta. Migliaia di uomini debbono consacrarsia questa scienza occulta, affinch nell'avvenire gli uominipossano dedicarsi spiritualmente alla scienza naturale.

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    La futura evoluzione spirituale prender principiocoll'esperienza di Damasco, che avverr d'ora in poi nel mondonaturale, coll'esperienza del CRISTO SPIRITUALE. Chi non conosceil senso profondo della Rosacroce pu credere che l'umanit sitrovi oggi allo stesso punto di duemila anni fa. Secondo il gradodell'evoluzione umana, allora era possibile soltanto la visionefisica; per questo ebbe luogo la discesa del Cristo in un corpofisico. Ma in virt di questo avvenimento, l'umanit si sviluppata ed ha acquistato la facolt di vedere il CRISTOETERICAMENTE.

    Da ci si deve comprendere che il Cristo pu incarnarsi una volta sola, in un corpo fisico. I1 cosiddetto Ritorno del Cristo significa la facolt che acquisteranno gli uomini di vedere ilCristo nel corpo eterico. Cosi le religioni si sono unite in una cosasola. L'effetto di questa azione sar che nei credenti di tutte lereligioni esister un altro grado di comprensione dellIMPULSO-CRISTO. Poich la possibilit esiste, di percepire il Cristo nelcorpo eterico, senza il supporto immediato della prova fisica. Neiprossimi tremila anni gli uomini si riuniranno nellacomprensione del Cristo. Questa riunione delle religioni sottol'impulso di Cristo, sar compiuta da quella individualit checirca cinquemila anni dopo Buddha, comparir come MaytreyaBuddha.

    Cos il Conte di Saint Germain ha agito anche su Lessing equel che ci conservato come opera finale di Lessing, cio"Dell'educazione della razza umana" fu pure ispirata da C.Rosenkreuz - Saint Germain.

    Questa ispirazione si rese estremamente difficile nel XVIII enel XIX secolo, perch imperversava il materialismo, che tuttopenetrava. Perci, solo in raggi spezzati, troviamo qua e l, unpo' della saggezza rosicruciana. Tuttavia, la vera ispirazionerosicruciana non cess mai. Un esempio assai interessante inquesto senso, un concorso indetto verso la met del XIX secolo.I1 concorso era a premi e doveva trattare l'immortalit dell'animae la dottrina della reincarnazione. Uno dei lavori presentati,sciolse la questione mediante la reincarnazione, e cosi avvenne ilfatto singolare che, alla met del secolo XIX, un lavoro sullareincarnazione venne premiato. Drossbach, l'autore, aveva scrittosulla reincarnazione "Wiedermann".

    Cosi dunque, nel I850, la reincarnazione si conosceva. Conla fine del Kaly-yuga, avvenuta allo scorcio del secolo scorso, oggi pi facile giungere nei mondi spirituali, e la dedizione del

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    corpo eterico di C. Rosenkreuz, divenuto cos possente, puportare, all'uomo che cerca, una grande conoscenza spirituale.Finora questo corpo eterico di C. Rosenkreuz aveva agito soltantosu coloro che si erano dedicati ad una disciplina esoterica. Nelcorso del XX secolo subentra il fatto importante che il corpoeterico diviene talmente forte e possente, che anche molti altripotranno sentire la sua influenza, ossia tutti coloro che per disposizione naturale potranno rivivere la visione di Paolo aDamasco:

    IL RISULTATO DELL'AZIONE DEL POSSENTE CORPOETERICO E' LA VISIONE ETERICA DEL CRISTO . Nel prossimotempo, in questo stesso secolo, un numero sempre maggiore diuomini acquister la facolt di una tale visione. La vera base diquesta possibilit sta nell'opera fondata e compiuta dai Dodici edal Tredicesimo, durante il XII e il XIII secolo.

    Domani intanto andremo esaminando l'opera a cui silavor dal XIII secolo in poi. E vedremo anche come a ci sicollega il fatto che molti degli amici qui presenti siano statispinti da un impulso indeterminato ad unirsi all'attualemovimento rosicruciano.

    I1 lavoro compiuto in questo senso, che ha da fare con leleggi e con le necessit di tutto l'insieme dell'evoluzione umana,non ha importanza passeggera, ma opera d'eternit.

    Fine della seconda parte (La terza parte manca, ma segue una dissertazione, sullo

    stesso argomento, che in qualche modo vi supplisce.)

    TERZA CONFERENZAI8 Dicembre I9I2

    I nostri amici di Neuchtel hanno espresso il desiderio chealle conferenze da me tenute recentemente, io facessi seguireuna ulteriore dissertazione. Osservammo allora che l'iniziazionedi C. Rosenkreuz avvenne nel XIII secolo e che la sua individualitebbe sempre ad agire ed agisce tuttora. Noi potremo sapereancora qualche cosa, intorno al carattere di C. Rosenkreuz, secomprenderemo il grande compito ch'egli concep al suoalbeggiare: che esiste cio un rinnovamento. Colui che sipresenta al mondo in veste di maestro occultista, deve fare i

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    incarnatosi pochi anni pi tardi, che visse in Italia, ossiaFrancesco d'Assisi , i cui modi particolari, che hanno tantasomiglianza con quelli del Buddha, provengono dal fatto ch'Egli stato suo discepolo. Basta por mente alla particolarit di quegliuomini che aspirarono allo Spirito, e agli altri che stannocompletamente immersi, affondati nella materialit dellemoderne scoperte.

    Nel XVI secolo vi furono molte personalit occulte chetollerarono vi fossero due sorta di uomini: gli uni tutti dediti alla

    vita pratica e gli altri che, per secondare la loro aspirazione allaspiritualit, si ritiravano e completamente dalla materialit della

    vita.Era un momento assai importante, allorch in questa

    conferenza del XVI secolo C. Rosenkreuz radun molti discepoliper dissertare intorno a queste due classi di uomini che sisarebbero prodotte. C. Rosenkreuz voleva condurre gli uomini ariflettere sulle prospettive del futuro. Egli diceva: Guardateall'avvenire, il mondo tende verso la pratica e in essa gli uominidiverranno come bestie da soma. Coloro che vogliono ilsentimento, come S. Francesco, non devono vivere che per il lorosviluppo interiore, nel monachesimo. E diceva ancora: Tutto ciche si pu fare per l'uomo, va fatto nel periodo fra la morte e unanuova nascita: un aiuto sulla terra non pu venire che dallacreazione di un'azione fra la morte e una nuova nascita.

    I1 Rosicrucianesimo si trov di fronte al compito di dovereagire dai mondi spirituali, nel periodo fra la morte e una nuovanascita. Ora, per comprendere cosa dovrebbe accadere,dobbiamo meglio caratterizzare questa vita.

    Tra la nascita e la morte, l'uomo vive qui, su questo nostropianeta; fra la morte e la nascita l'uomo entra in rapporto conaltri pianeti, prima con la Luna, poi col Sole, con Marte, conGiove, con Saturno, ed in seguito con gli abitatori dei vasti spaziuniversali. Non si erra, dicendo che ulteriori incarnazioni sonospiritualizzazioni su altri pianeti.

    L'uomo d'oggi non ancora sufficientemente progreditoper potersene ricordare, e solo in avvenire ci gli sar possibile.Quando anche egli non rammenti di essere stato su Marte, cinon di meno sono in gioco le forze di Marte, e l'uomo pu dirsi aragione: ora sono un abitante della terra, ma le forze che sitrovano in me, provengono dal pianeta Marte. Prendiamo aconsiderare particolarmente un uomo dopo l'avvento del sistemacopernicano: Copernico e Galileo, Giordano Bruno ed altri. Donde

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    provenivano le loro facolt? Nel XIV secolo l'individualit diCopernico viene in Nicol Cusano, che era un profondissimomistico. Da dove sono penetrate le forze che sono cos diversefra i due? In Nicol Cusano agirono le forze di Marte, cheritroviamo poi in Copernico. Cos Giordano Bruno e Galileotrassero le loro forze da Marte, e cos per tutta l'umanit chepensa al modo di Copernico e di Bruno, poich le sue forzeprovengono da Marte. I1 fatto che sia possibile l'acquisto di taliforze, ha origine nella grande crisi rivoluzionaria che la culturamarziana sub negli ultimi tempi.

    Nel XV secolo avvenne, sul pianeta Marte, un fatto cosdecisivo come lo fu il Mistero del Golgota sulla Terra. Come aitempi del Mistero del Golgota nacque l'IO, cos noi osserviamonel XV secolo un decadimento della cultura di Marte, che iniettsempre molte forze all'uomo. Questo decadimento lo condussealla Maya. Ora alla cultura marziana doveva venire impresso unimpulso verso l'alto. La salvezza stessa della Terra lo richiedeva.Questo grave compito venne prospettato al Rosicrucianesimo:aiutare un movimento ascensionale della cultura marziana,poich da questa dipendeva anche la salvezza della Terra edell'Umanit.

    Gli esseri del pianeta Marte non sapevano ci che essiavrebbero dovuto fare per questa salvezza, ed essi medesimi nonne concepivano le conseguenze. Ci che doveva avverarsi, ilfatto seguente: la convocazione dalla conferenza, che era stataben predisposta da C. Rosenkreuz. I1 Buddha era stato per parecchio tempo il pi intimo amico e discepolo di C.Rosenkreuz. In questa conferenza venne deliberato come d'orainnanzi il Buddha dovesse prendere dimora sul pianeta Marte;onde proseguire col la sua attivit. Ci avvenne nel I604 ed inquell'epoca il Buddha comp su Marte un'azione analoga a quellacompiuta sulla terra dal Cristo, attraverso il Mistero del Golgota.C. Rosenkreuz aveva riconosciuto ci che dovesse significare, per l'universo intero, l'azione di Buddha su Marte. Prima d'allora, egliaveva comunicato, ai suoi discepoli, che l'individualit delMaestro sarebbe stata esonerata da ulteriori incarnazioniterrene. Per stimolare la cultura pratica sulla Terra, questadottrina non era adatta. Ci era stato dimostrato con Francescod'Assisi, che in una precedente incarnazione, quale discepolo delBuddha, era divenuto un misantropo, un solitario. Bisognavapertanto dare incremento a ci che nel buddhismo eravi diacconcio, durante il periodo tra la morte e una nuova nascita. Era

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    convinzione di C. Rosenkreuz che tali forze fosseroparticolarmente adatte.Come un tempo il divino Essere d'Amore, il Cristo , era discesosulla terra, cos il Condottiero di pace , il Buddha , scese su Martenel XVII secolo, per compiervi la sua missione, una grande azionedi sacrificio, come fu quella del Divino Essere d'Amore nelcompimento del Mistero del Golgota. I1 sacrificio del Buddhaconsistette nel partecipare, su Marte, a una grande battaglia.Essere coinvolto fra quelle anime guerreggianti, fu per il Buddhauna specie di crocifissione. Buddha comp questa missione suMarte per servire alla causa di C. Rosenkreuz. Cos agiscono, daun pianeta all'altro del Cosmo, queste Grandi Entit Dirigenti.

    Dall'epoca di questa azione del Buddha, l'uomo porta cons un tutt'altro genere di forze, nel periodo fra nascita e morte,che non fossero quelle del tempo della decadenza di Marte. Nonsolo alla nascita l'uomo le porta con s, ma nella meditazione fluiscono all'uomo forze del Buddha .

    Quando il moderno discepolo di Scienze Spirituali meditasu Christian Rosenkreuz, alla base di questo fatto sta il fluiredella forza del Buddha dal pianeta Marte.

    Cos C. Rosenkreuz ci appare il Grande Servo del CristoGes, ma l'opera che egli doveva compiere, richiedeva l'aiuto diun messaggero: Gotamo Buddha. Cosi l'anima del Buddhadivenne ausilio dell'impulso cristiano. Ci che alla nativit delGes Bambino risuon nell'inno: "Gloria in excelsis Deo et pax interra hominibus bonae voluntatis" (Vangelo di Luca) unarisonanza del Mistero del Buddha, e dal XVII secolo risuonadentro le anime umane. Per questo mezzo la loro partizione indue distinte classi non si comp. Dal XVII secolo in poi ogni uomo,fra la morte e una nuova nascita, buddhista e francescano.Francesco d'Assisi non riapparve sulla terra che una sola volta ebrevemente. Mor infante e da allora in poi non si incarn pi.

    Vediamo di figurarci quel che accadde in quella adunata,prima del XVII secolo, nella quale C. Rosenkreuz avevaconvocato i suoi fedeli. Nulla di meno di questo: Le due classi diuomini divergenti, poterono unirsi ed intraprendere unaevoluzione esoterica, poich le forze del Buddha operavano dalpianeta Marte. L'uomo, per meditare, non doveva strapparsi, ora,dalla sua normale attivit. C. Rosenkreuz seppe fare agire sulla

    Terra le forze del Buddha nel modo adeguato. In questo abbiamouna delle azioni spirituali di C. Rosenkreuz. Sarebbe utile che

    venisse pi diffusamente compreso come la nostra Teosofia

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    occidentale pu venire praticata, senza che essa escludanessuna altra occupazione. Cos, all'edificio della teosofiaoccidentale, viene sovrapponendosi, pietra su pietra, ci che solonegli anni futuri sar possibile di pubblicare, perch deve trovaredapprima la sua pi ampia spiegazione. Uno svolgimentonormalmente progressivo una delle qualit che una concezioneuniversale deve possedere.

    Colui che pu avvicinare intimamente C. Rosenkreuz, vedein quale esatta successione egli svolge il tutto. Che il GrandeMaestro del Nirvana abbia avuto un compito da svolgere suMarte, una giusta progressione nel risultato di C. Rosenkreuz.Chi aspira a diventare discepolo di C. Rosenkreuz pu tentare dirivolgere al destino la domanda seguente: sono io atto a divenireun discepolo di C. Rosenkreuz?

    Ci pu farsi mediante la rappresentazione, davantiall'anima, dell'immagine seguente: C. Rosenkreuz al centro fra isuoi I2 discepoli, con lo sguardo rivolto agli spazi universali. I1Buddha in atto di compiere la conseguenza di ci che eraaccaduto col Sermone di Benares, 600 anni prima di Cristo.

    Se ci si rappresenta questo quadro e da esso scaturisce, inchi formula 1a domanda, un sentimento che gli dica: "Tu uomo non sei unicamente creatura terrestre, bens anche una creaturacosmica" allora si pu sperare di divenire un discepolo di C.Rosenkreuz.

    Importante materia alla meditazione la seguente:Dobbiamo risvegliare in noi l'interesse per i grandi avvenimenti cosmici, e farne dei mezzi per il nostro sviluppo, onde poter penetrare nel mondo dello spirito.

    Rudolf Steiner


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