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Rugby Rovigo News 8

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Rugby Rovigo News 8
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Rugby Rovigo News - Progetto ideato e ralizzato da Digital Ink srl - via Giovanni Miani, 62 - 45100 Rovigo supplemento a RovigoOggi.it Aut. Trib. Rovigo n° 06/08 Reg. Stampa del 07/08/2008 - direttore responsabile Irene Lissandrin n.8 - 26 gennaio 2012 otti insonni aspettando la partita dell’anno, sfide infi- nite tra i polesani contadini e i padovani gran dottori, tra finali perse e scudetti vinti passando per il Santo. Rovigo - Pe- trarca non è una partita, è la storia del rugby del nostro paese. Una febbre che ha colpito la città tanti decenni fa quando l’eroe Maci Battaglini guidava i Bersaglieri nelle epiche imprese ovali. Domenica la sfida si ripete, non sarà una rivincita scudetto anche perchè il dolore di averlo perso fra le mura amiche è ancora troppo grande, ma il sostegno del pubblico rossoblu non mancherà, c’è un onore da difendere e una vendetta da consumare. La storia si ripete N RUGBY ROVIGO News Rugby Rovigo – Petrarca Padova - 29 gennaio - 15,00 Andrea Bacchetti
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Rugby Rovigo News - Progetto ideato e ralizzato da Digital Ink srl - via Giovanni Miani, 62 - 45100 Rovigosupplemento a RovigoOggi.it Aut. Trib. Rovigo n° 06/08 Reg. Stampa del 07/08/2008 - direttore responsabile Irene Lissandrin

n.8 - 26 gennaio 2012

otti insonni aspettando la partita dell’anno, sfide infi-nite tra i polesani contadini e i padovani gran dottori, tra finali perse e scudetti vinti

passando per il Santo. Rovigo - Pe-trarca non è una partita, è la storia del rugby del nostro paese. Una febbre che ha colpito la città tanti decenni fa quando l’eroe Maci Battaglini guidava i Bersaglieri nelle epiche imprese ovali.Domenica la sfida si ripete, non sarà una rivincita scudetto anche perchè il dolore di averlo perso fra le mura amiche è ancora troppo grande, ma il sostegno del pubblico rossoblu non mancherà, c’è un onore da difendere e una vendetta da consumare.

La storiasi ripeteN

RUGBY ROVIGO News

Rugby Rovigo – Petrarca Padova - 29 gennaio - 15,00

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Digital Ink è lieta di riproporre ai lettori del proprio quotidiano RovigoOggi.it il supplemento interamente dedicato al rugby giocato della provincia di Rovigo ed al panorama internazionale.

Il format dell’e-Magazine, già speri-mentato con successo ed esteso da quest’anno anche al calcio, è intera-mente sostenuto dagli inserzionisti pubblicitari a cui va il nostro più sin-cero ringraziamento per aver creduto nell’iniziativa capace di offrire in termini di visibilità un ritorno ben maggiore ri-spetto alla versione stampata.

La divisione dei contenuti proposti mantiene la tradizione degli scorsi anni: in primis lo spazio dedicato ai nostri Bersaglieri, poi il rugby interna-zionale, la serie A con il Badia, la serie B con il Villadose, la C con il Frassinel-le ed il Lendinara. In chiusura, ma con ampio spazio, il movimento giovanile dei futuri campioni di domani.

Internet è la risposta alle richieste dei nostri lettori: un giornale ricco di con-tenuti di qualità, una visione a 360° sul movimento di tifosi e sportivi della palla ovale in Polesine, immagini capaci di raccontare azioni, passione, gioie e delusioni, fruibile sempre e comunque, 24 ore al giorno e per sempre, sfoglia-bile e scaricabile per la lettura off-line.

Buon divertimentoinfo: [email protected]

4 ECCELLENZAIl punto sul campionato

RUGBY ROVIGOLa rosadei Bersaglieri 6

8 IL FILMRugby RovigoLondon Wasps

IL POSTERRugby Rovigo

in coppa Europa1012 GLI AVVERSARI

Derby d’Italiaarriva il Petrarca

L’AVVERSARIOLa paura

del Battaglini1416 RABODIRECT PRO12

In Europa si salva solo il Benetton

SERIE AIl Badia si blocca

a Paese1820SERIE B

Il Villadose inciampa con il Tarvisium

RUGBY GIOVANILEBuon weekend

per i rossoblu22

Rugby Rovigo News - Progetto ideato e ralizzato da Digital Ink srl - via Giovanni Miani, 62 - 45100 Rovigosupplemento a RovigoOggi.it Aut. Trib. Rovigo n° 06/08 Reg. Stampa del 07/08/2008 - direttore responsabile Irene Lissandrin

n.8 - 26 gennaio 2012

otti insonni aspettando la partita dell’anno, sfide infi-nite tra i polesani contadini e i padovani gran dottori, tra finali perse e scudetti vinti

passando per il Santo. Rovigo - Pe-trarca non è una partita, è la storia del rugby del nostro paese. Una febbre che ha colpito la città tanti decenni fa quando l’eroe Maci Battaglini guidava i Bersaglieri nelle epiche imprese ovali.Domenica la sfida si ripete, non sarà una rivincita scudetto anche perchè il dolore di averlo perso fra le mura amiche è ancora troppo grande, ma il sostegno del pubblico rossoblu non mancherà, c’è un onore da difendere e una vendetta da consumare.

La storiasi ripeteN

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ECCELLENZA

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Cammi Calvisano - L\’Aquila Rugby 1936 Mantovani Lazio 1927 - Rugby Reggio R. Rovigo Delta - Petrarca Padova 29-01-2012 - 15,00Banca Monte Parma Crociati - Estra I Cavalieri Prato Marchiol Mogliano - San Gregorio Catania R.

PROSSIMO TURNO9 giornata 28-29/01/12 - 15:00

CLASSIFICACAMPIONATO DI ECCELLENZAEstra I Cavalieri Prato 27FemiCZ-Vea Rovigo 26Cammi Calvisano 26Petrarca Padova 24Marchiol Mogliano 23

L’Aquila 14Rugby Reggio 14Mantovani Lazio 13San Gregorio Catania 10Parma Crociati 3

San Gregorio Catania v Mantovani Lazio 17-25L’Aquila Rugby v Femi-CZ Vea Rovigo 8-27Petrarca Padova v BancaMonteParma Crociati 25-0Estra I Cavalieri Prato v Cammi Calvisano 20-20Rugby Reggio v Marchiol Mogliano 16-33

ECCELLENZA8 giornata 7/01/12 - 15:00

LA VISITA

Rovigo - Ha voluto conoscere e respirare l’aria del Battaglini. Jacques Brunel Ct del-la nazionale maggiore di rugby è arrivato in Polesine per conoscere e capire che cosa sia il rugby in Italia. “Rovigo ha un club sto-rico nella storia di questo paese - afferma il francese tecnico della nazionale - per po-ter allenare la nazionale bisogna capire il rugby dalle basi”.

La visita di Brunel a Rovigo è stata trascor-sa assieme ai vertici della società di via Alfieri con i quali ha pranzato. “Abbiamo parlato del campionato di Eccellenza e di come poter innalzare il livello delle squa-dra - spiega Brunel - ho illustrato poi il mio rapporto che intendo avere con i team di Eccellenza durante il campionato”. Il diret-tore sportivo rossobu, Alejandro Canale, ha proposto di poter allungare il periodo di gioco del campionato per poter rendere il torneo più competitivo e di innalzare la qualità dei giocatori. “E’ una soluzione - puntualizza Brunel - però su due piedi non si può dare una risposta così delicata”. Brunel ha poi assistito all’allenamento po-meridiano della Rugby Rovigo.

Da sinistra il presidente della Rugby Rovigo Francesco Zambelli,

il nuovo ct della nazionale Jacques Brunel e il ds rossoblu Alejandro Canale

Il Ct al BattagliniJe

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arb. L. Cardona (FFR)g.d.l. Blessano (Treviso), Lento (Udine)quarto uomo: Mariotti (Ferrara)

L’ARBITRODI DOMENICA

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bersaglieri nell’ul-timo atto di Amlin Challenge Cup gettano al ven-to tutti il lavoro svolto. Il roboante

passivo subito a Bayonne ha cancellato, per una giornata, tutto il lavoro svolto dallo staff tecnico durante la preparazione alle competizioni europee. Pol-la Roux basito dal risultato lo ha commentato senza darci troppo peso, però i bersaglieri in Fran-cia non hanno assolutamente lottato per ottanta minuti.

La settimana pre derby da manuale è la più impegnativa e stressante della stagione e i rossoblu lo sanno bene. Pol-la Roux non ha dato nessuna giornata di riposo ai suoi, la concentrazione deve essere massima per non commette-re errori che possono costare caro. L’infortunio di Jeff Mon-tauriol di sicuro peserà molto, sicuramente i gradi di numero otto li dovrà portare il giovane Matteo Ferro. Una responsabi-lità alta in un match che di fatto si è già iniziato a giocare.

I

SEI NAZIONI UNDER 20

Montauriolsalta il derbysiamo senzanumero 8

Rovigo - Il comitato organizzatore della partita Italia-Inghilterra Under 20, in pro-gramma allo stadio Battaglini di Rovigo venerdì 10 febbraio alle ore 19, desidera ringraziare l’associazione culturale CH Rossoblu per aver legato il proprio nome all’organizzazione dell’evento.Alessandro e Fausto, gestori della club house rodigina, hanno dimostrato grande professionalità e disponibilità nell’instaura-re un proficuo rapporto di collaborazione.Il negozio rodigino di via Miani, Engage Rugby Store, che propone abbigliamento casual, sportivo, accessori per lo sport e merchandising legati al mondo ovale, ha realizzato una promozione speciale legata alla vendita dei biglietti di Italia-Inghilterra Under 20. In occasione dell’arrivo del merchandi-sing ufficiale del Sei Nazioni 2012, infatti, Engage Rugby Store regalerà un biglietto della partita, che si giocherà allo stadio Mario Battaglini venerdì 10 febbraio, a chi spenderà almeno 100 € di merce, oppure lo offrirà scontato del 50% a fronte di una spesa di 50 €.Engage Rugby Store, già partner dell’even-to per quanto riguarda la prevendita dei ta-gliandi, offre pertanto a tutti gli appassionati la possibilità di usufruire della promozione, legando sempre di più il proprio nome alle iniziative ovali della città rodigina.

Polla Roux non ha dato la giornata di riposo ai suoi la concentrazione è massima non si possono commettere errori

GUARDA LE VIDEO INTERVISTE

DEL PRE-PARTITA

Polla

Rou

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Joe Van Niekerk contro il Petrarca Padova potrebbe essere l’arma in più

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Andrea De MarchiGiuseppe Datola

Massimiliano Ravalle Tommaso Reato Daniele TumiatiNicola Quaglio

Davide Matteo MaranLorenzo Lubian Mattia Merlo Luke MahoneyOtis Lombardi

German Bustos Alessio Ceglie Stefan Ciochina

Stefan BassonMarco BarionAndrea Bacchetti

Hendro Scholtz

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Marco Zanirato Michele Zanirato Alberto ZorziMichael WilsonJoe Van Niekerk

Jean Francois Montauriol Samuele Pace Roberto Pedrazzi

Edoardo Lubian Matteo FerroDavide Duca

Ronald Aaron Persico

Cristiano Filippo

Carlo BovolentaGiovanni BoccalonFabio CoppoPolla Roux

Davide Giazzon

Riccardo Pavan

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Aaron Persico “imbragato” dalla difesa londinese Riccardo Pavan non riesce a trovare la via della meta

Roberto Pedrazzi assaggia la difesa avversaria

il film

Rugby Rovigo Delta 11 loNDoN WaSPS 32 Marcatori: 1° tempo 11’ cp Duca (RO) (3 – 0), 13’ mt Jones (LW) (3 - 5), 30’ cp Duca (RO) (6 – 5), 32’ mt Daly (LW) tr. Davis (6 - 12) 2° tempo 48’ mt Pace nt. (RO) (11 – 12), 52’ cp Davis (LW) (11 - 15)

Femi-CZ vea Rugby Rovigo Delta: S. Basson; S. Pace, J. Van Niekerk, R. Pedrazzi, R. Pavan; D. Duca, M. Merlo; M. Ferro, E. Lubian, A. Persico; J. Montauriol, D. Tumiati; O. Lombardi, L. Mahoney (cap.), A. Ceglie. Subentrati: D. Giazzon, G. Dato-la, M. Ravalle, A. De Marchi, M. Wilson, G. Bustos, L. Lubian e T. Reato.All. Roux

london Wasps: H. Southwell; R. Haughton, E Daly, R Flutey, J Wallace; R Davis, N Berry;; S. Jo-nes, J. Poff, J Harris; M. Wentzel (cap.) , J. Burton; B. Broster, R. Webber, T. Payne. Utilizzati: M. Everard, J. Simpson e C. Mayor.All. Young

arb. Laurent Cardona (France)g.d.l. Salem Attalah e Alexandre Ruiz (France)Note: giornata soleggiata, temperatura inizialmen-te mite (9°) diminuita nel finale (4°) con la discesa della nebbia, 1.200 spettatori Punti conquistati in classifica: Femi-CZ VEA Rovi-go Delta 0 - London Wasps 5

Le “vespe” accelerano ed infilano i rossoblu

L’unica meta rossoblu a firma di Samuele Pace

Matteo Ferro protagonista di una prova di valore convocato per il Sei Nazioni Under 20

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Joe Van Niekerk in sfondamento Luke Mahoney non risce a superare la difesa avversaria

Haughton nazionale inglese a sette sfugge ai placcaggi rossoblu

Jeff Montauriol non può nulla contro le seconde linee inglesi

la CRoNaCaIl Rovigo saluta il pubblico del “Battaglini”, finalmente un po’ più vistoso e rumoroso del solito, per l’ultima partita di Amlin Challenge Cup con la sconfitta, preventivata, al cospetto dei London Wasps. 32 a 11 il punteggio finale, ma visto l’anda-mento complessivo si può tranquillamente affermare che il FemiCZ-Vea ha tenuto testa alla pari ai mostri sacri inglesi e se alla fine fosse stato conquistato il bonus difensivo (a 5’ dalla fischio finale si era sul 18-11 per gli inglesi) sarebbe stato più che meritato e legittimo. Le “vespe” di Dai Young non hanno punto più di tanto e sono riuscite a segnare le mete per il bonus offensive grazie a vari errori individuali dei bersaglieri e alle maglie larghe rossoblu degli ultimi spiccioli di match, quando la benzina, mentale più che fisica, del motore Femi-CZ era ormai finita. Eppure i Wasps hanno schierato in campo i titolari, giocatori di esperienza internazionale, di caratteristiche fisiche e di qualità tecniche molto superiori al Rovigo, sono partiti deci-sissimi al kickoff di Cardonat (uno dei migliori arbitraggi visti al “Battaglini”, si spera che gli arbitri italiani studino bene il video della partita, probabilmente dirigerà il Derby Rovigo-Petrarca ) per cercare di imporre il proprio gioco, ma hanno commesso parecchi errori negli assist e poi, piano piano, hanno infranto le proprie iniziative sulla difesa dei bersaglieri che spesso, specie nel secondo tempo, è montata in cattedra e ha davvero impen-sierito la cabina di regia inglese come al 27’ quando il maori Flutey non ha potuto far altro che cercare il guadagno territo-riale al piede dopo che il multifase a largo non aveva prodotto nemmeno un metro di avanzamento sul muro rodigino. Era proprio Rovigo, umile, tenace e volitivo col pack, a passare per primo in vantaggio con Duca che piazza un penalty per l’offside inglese sull’apertura ai trequarti. Neanche il tempo di rifiatare che il pivot inglese Jones planava in meta riciclando Berry incuneatosi a fondo schieramento di touch rodigino lasciato colpevolmente sguarnito. E anche più tardi, la seconda meta inglese era frutto di un regalo dei backs rodigini su un pallone innocuo. Prima frazione sotto di sei punti ma con un Rovigo lucido e calmo nelle consegne tattiche e nella gestione del pallone senza sbavature. Gli esordienti Ferro e Merlo hanno giocato senza alcun timore reverenziale e Merlo ha aggiunto un’ottima gara nel posizionamento in campo, mai sorpreso dai velenosi calci di spostamento di Davis e Southwell che per tutto il match hanno cercato di saggiare la sicurezza del mediano rodigino: meritatissimo man of the match per lui.

Il secondo tempo è stato il capolavoro, almeno fino agli ul-timi dannati 5 minuti di partita, della squadra di Polla Roux: possesso gestito con pazienza e determinazione dagli avanti (Lombardi superbo per generosità, qualità e continuità, Ra-valle stupendo per la sua capacità di leggere la prima linea di difesa avversaria), difesa a volte perfetta, capace di impedire l’avanzamento a sette fasi in linea delle “vespe”. E quando Van Niekerk, all’ottavo minuto, rompeva il placcaggio da par suo e passava palla in corridoio esterno a Pace, si materializza-va la meta del Rovigo: Samu calciava un malizioso grubber verticale, Houghton veniva sorpreso dal rimbalzo del pallone che veniva raccolto da Pace in tuffo acrobatico! Duca falliva la trasformazione altrimenti il Rovigo sarebbe passato a con-durre nel punteggio. Fino alla fine il Rovigo ci ha creduto e gli inglesi per due volte hanno cercato di piazzare in mezzo ai pali piuttosto che cercare lo schema per una meta, inequivocabile segno di necessità di vincere prima di tutto. Poi è arrivata la nebbia sul “Battaglini”, i bersaglieri hanno perso l’orientamento, gli inglesi ovviamente no e negli ultimi cinque minuti, con le invenzioni individuali della coppia Simpson-Davis, più che dal gioco manovrato, le Vespe toccavano due volte in area di meta rodigina e si regalavano un preziosissimo, ma a quel punto insperato, punto di bonus. Perdere con i London Wasps era previsto, perdere così va bene, i bersaglieri e lo staff tecnico hanno certamente capito come impostare e soprattutto gestire una partita con un avversario più forte. Ora rimane di capire come impostare e gestire le partite che contano in Eccellenza, con avversari meno forti.

I fantastici tifosi del London Wasps allo stadio Mario Battaglini

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Digitalink 2012

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gli avveRsaRi

Da Te

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CHiO Eoghan hickEy

Dublino (irlanda), 29/10/1982, 181 cm e 95 kg, utility back, fatto tutta la trafila delle

nazionali giovanili, nel 2005 all’irlanda a. ha vestito la maglia di Leinster

nel 2004, Munster nel 2006, poi in inghilterra con Worcester, London irish,

London Wasps. La scorsa stagione ha militato nel Lansdowne, Prima Divisione irlandese.

Marco BarBini Padova, 16/10/1990,

190 cm e 90 kg, terza linea, studente

presso l’Università di Economia di

Venezia. giocatore di interesse nazio-

nale, ha partecipato anche al Mondiale

Fira under 21

Scott PaLMEr Palmerston

(nuova Zelanda) 10/11/1977, 190

cm e 102 kg, terza linea, 4 scudetti con Benetton, dal 2008 a

Venezia Mestre, 12 caps con l’italia

Derby d’italiaprofumo di rivincita

l Petrarca ha due punti in meno del Ro-vigo in classifica pur avendo registrato gli stessi risultati: cinque vittorie, un pareggio e

due sconfitte. i “Bersaglieri” hanno conquistato due punti di bonus in più. la squa-dra ha esordito in casa con Calvi-sano vincendo a fatica (21-16), è incappata in un pareggio al “giulio Onesti” con la Mantovani lazio (28-28), quindi ha perduto in casa con Prato (13-16), si è rifatta vin-cendo due volte consecutivamen-te in trasferta a l’aquila (15-26) e a Reggio emilia (12-18), quindi ha battuto s.gregorio Catania 38-5 per chiudere il 2011 sconfitto a Mogliano 32-23. Risultati a parte, non ha mai dav-vero convinto in questo campio-nato, come anche il 25-0 contro i Crociati Parma, prima partita del 2012. la partecipazione in amlin Challenge Cup poi non è stata di

certo all’altezza di una squadra campione d’Italia: 6 sconfitte su 6 partite, 50 punti fatti (3 mete), 254 punti subiti (38 mete). Nulla traspare dai mass media ma a Padova serpeggia un malcon-tento diffuso nella tifoseria e lo spogliatoio non sprizza di allegria e ottimismo. il derby col Rovigo però ricompatterà l’ambiente ver-so l’”odiato” avversario e anche i cori “nerim...” serviranno a serrare i ranghi patavini: alla fine il Petrar-ca scenderà in campo combattivo come sempre e agguerrito più che mai.Occhio a gareth Ziegler (nato ad Harare Zimbabwe, 21/03/1986), 186 cm e 96 kg, utility back di pas-saporto svizzero, ha giocato tre sta-gioni con Western Force academy, quindi a venezia dal 2008 al 2010, e lo scorso anno a Bayonne, dove è rimasto anche per l’inizio di questo campionato. si è laureato in econo-mia e Finanza nel 2007 alla Univer-sity of Western australia di Perth.

iOtto mesi per dimenticare saranno stati sufficienti? Rugby Rovigo - Petrarca Padova non è una partita come le altre, i tifosi si aspettano una prova d’orgoglio

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Da TeNeRe D’OCCHiO

MigUEL aLonSorosario (argentina) 05/06/1980, 185 cm e 118 kg, pilone sinistro, ha giocato a Parma, Silea, Venezia Mestre e Viadana, nel 2011 in Premiership con Leeds carnegie, dove ha disputato 13 partite tra campionato e challenge cup. alonso è un pilone sinistro capace però di adattarsi anche a destra della prima linea .

nicoLa BEZZati Padova, 11/08/1982, 188 cm e 98 kg, terza linea, capitano del Petrarca. ha seguito tutta la trafila delle nazionali giovanili partecipando a tutti i mondiali di categoria.

LancE PErSico Lower hutt (nuova Zelanda), 22/12/1982, 183 cm e 100 kg, terza linea, fratello di aron del rovigo, ha giocato a Viadana, roma.

La finale persa il 28 maggio scorso è ancora negli occhi dei tifosi rossoblu,una sconfitta da cancellare in fretta

ovigo e Petrarca tornano ad affrontarsi al “Battagli-ni” per la prima volta da quel 28 maggio 2011 che sancì lo scudetto padova-no e la sconfitta peggiore

per i rodigini. Il passato è passato? Lo sapremo alle 16,30 di domenica. Più volte il tema dell’impatto psicologico di quella maledetta partita è stato tirato in ballo: dai dirigenti, dall’allenatore, dai giocatori stessi, soprattutto da parte dei tifosi. Ma da allora sono passati otto mesi e soprattutto otto partite di campio-nato e sei di coppa europea, per quanto il rospo sia stato grande e indigesto, or-mai è tempo che sia mandato giù senza altri pensieri. il Petrarca va affrontato come un avversario qualsiasi, col mas-simo rispetto, per riuscire a giocare al massimo delle proprie possibilità.Caso mai è il Petrarca, con lo scudetto cucito sul petto, a dover dimostrare il proprio valore.Nell’estate le due squadre hanno percor-so due strade quasi opposte. il Rovigo, sconfitto e bastonato in finale davanti al proprio generoso pubblico, ha cambiato poco, ha cercato di tenere quasi tutti i propri giocatori leader (Bustos, Basson, Mahoney, Persico, Reato), e si è de-cisamente rinforzato rispetto al 2011, cercando forze fresche nel pacchetto di mischia (lombardi, Ceglie, giazzon, un maggior utilizzo di Quaglio).il Petrarca invece stava per cambia-re staff tecnico (il preparatore atletico gianfranco Beda, vero asso nella ma-nica dei patavini, ha lasciato il club due giorni dopo la vittoria dello scudetto!), poi dopo le imperscrutabili manovre di-

rigenziali che non hanno portato a nulla di fatto, è rimasto Pasquale Presutti alla guida della squadra. Presutti perfetto uomo-ambiente Petrarca, umile fino all’inverosimile (allena senza stipendio) e così fortunato da potersi vantare legit-timamente di saper vincere scudetti per-sino nella tana dell’odiato avversario e contro pronostico! e chi trova il coraggio per cambiare guida tecnica a Padova?la squadra ha cambiato molti uomini-chiave del Xv, sono arrivati lance Per-sico, Miguel alonso, luca D’agostino, Filippo giusti, eoghan Hickey e il neo acquisto gareth Ziegler. Tuttavia que-sti giocatori finora non hanno neanche lontanamente fatto dimenticare i vari galatro, acuna, Fazzari, Chistolini, e soprattutto quel ludovic Mercier torna-to in Francia a s.etienne, che in molti a Padova accreditavano di poteri salvifici mentre in realtà era solamente l’ombra di quel giocatore ammirato in finale di coppa europa, valido a convertire calci di punizione, assai meno come playma-ker. se guardiamo i risultati sul campo, sono ben al di sotto delle aspettative di inizio stagione dato che il presidente Toffano si era sbilanciato affermando che : “il Petrarca è pronto a vincere lo scudetto-bis, questa squadra può diven-tare più forte di quella dell’anno scorso e c’è meno pressione” (il gazzettino, 4 ottobre). Per riassumere: chi ha vinto e quindi avrebbe dovuto confermare tutto in blocco, ha cambiato molto, per neces-sità. Chi ha perso e avrebbe dovuto fare piazza pulita, ha conservato, per scelta. vedremo domenica pomeriggio chi ha avuto ragione. anche se il vero bilancio lo si farà a fine maggio.

R

il Petrarca ha cambiato molti uomini-chiave del Xv, sono arrivati lance Persico, Miguel alonso, luca D’agostino, Filippo giusti, eoghan Hickey e il neo acquisto gareth Ziegler.

Massimo rispetto

gUaRDa le viDeO iNTeRvisTe

Del PRe-PaRTiTa

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ra nell’aria alla prima partita casa-linga, con il Mogliano di Casellato-Properzi, e finì con un pareggio. Si è respirata pure nella serata prena-talizia quando un Prato per nulla trascendentale ma almeno discipli-

nato nelle consegne tattiche, ha sconfitto il Rovi-go sul terreno amico. Ma davvero si può parlare di “paura del Battaglini” per i giocatori rodigini? E’ possibile che lo stadio di casa sia diventato un luogo talmente sacro da intimidirne i padroni? Un totem psicologico così arduo da scalare proprio dai beniamini delle Posse Rossoblu, mai come negli ultimi anni un gruppo di supporters più edu-cato e generoso? E se fosse che le gigantografie applicate nell’atrio degli spogliatoi, quelle con il

monito a ricordare chi ha calcato il terreno del Battaglini tornando a casa a mani vuote, siano diventate uno stimolo per gli avversari invece che per i “Bersaglieri”?Giocare in casa spesso è arduo se non trauma-tico nel mondo dello sport. Si pensi alla Spagna campione olimpica uscente nella pallanuoto che perse dopo cinque tempi supplementari la finale di Barcellona contro l’Italia, o il Brasile che per-se la finale in casa con l’Uruguay (calcio), o alla Germania che perse in casa la semifinale con l’Italia (calcio), per passare alla Scozia che perde in casa dall’Inghilterra la semifinale della Rugby World Cup 1991 e all’Australia che perse in casa con l’Inghilterra il mondiale 2003 o al patatrac ca-salingo, evitato con tremenda fatica, dalla Nuova Zelanda nell’ultimo mondiale di rugby. Insomma ci sono precedenti illustri a giustificare pienamen-te il Rovigo.

EL’AVVERSARIO

Luke Mahoney simbolo dei Bersaglierie beniamino della città

Le Posse Rossoblu annunciano un tifo correttochissà se Galeazzo sarà contento

La paura del Battaglini

IL POST PARTITAIL DOPO BAYONNE-IL RISCATTOPoteva essere il Rovigo la seconda migliore delle italiane in Europa, dopo il Benetton Treviso in Hei-neken Cup, con cinque buone pre-stazioni coronate dalla conquista di un punto di bonus difensivo nel girone 3 di Amlin Challenge Cup se non fosse arrivato un autentico gelo siberiano a costringere i “Ber-saglieri” ad indossare un cappotto pesante, ma così pesante da sem-brare due cappotti in uno! 92 punti

e 14 mete sono davvero tanti da digerire, a maggior ragione dopo le precedenti buone se non ottime prestazioni. Una doccia gelida che prevede un unico, ineludibile, rimedio: un approccio alla partita col Petrarca completamente diverso, un atteg-giamento mentale votato al riscat-to, alla volontà di dimostrare qual è il vero volto del Rovigo. Anche l’anno scorso arrivò una sconfitta

dai toni e dai colori simili a quella di Bayonne nella settimana che anti-cipava il derby coi tuttineri. Quel Rovigo scese in campo nell’allenamento settimanale col coltello tra i denti, gli uomini del pack si sfiancarono nella macchina da mischia con una grinta eccezio-nale. E il derby finì come tutti ricor-dano: 31-3, Petrarca annichilito su tutti i fronti.

Una festa annunciatae mai compiuta interamenteuno stadio gremito come non mai per un match scudettoche ha sconvolto una città.Domenica arriva il Petrarcacampione d’Italia,c’è una vendettasportiva da consumare

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La partita dell’anno

La disperazione di Polla Roux abbracciatodal padre al termine della finale appena persa

La gioia incontenibile del Petrarca Padova,ma domenica sarà una nuova storia

La paura del Battaglini

IL POST PARTITAIl Rovigo non potrà disporre della miglior formazione, particolarmente riguardo alla terza linea dove non sa-ranno disponibili Andrea De Marchi, Matteo Ferro, Davide Maran, Hendro Scholtz, Jeff Montauriol, Aron Persico è malconcio, quindi reparto tutto da in-ventare e assetto della mischia che po-trebbe risentirne molto. Chi dà garanzie sono prima e seconda linea, giocatori quasi tutti recuperati dagli acciacchi, e pimpanti per il derby. La linea arretrata potrà contare su quasi tutti gli effettivi, il punto nodale quindi, oltre la terza li-nea, sarà la cerniera mediana con due alternative all’apertura e tre dietro la mischia. La scelta di Roux sulla media-na di partenza sarà fondamentale per l’approccio adeguato al match: Wilson ha palesato carenze difensive attorno al

pack e nel gioco aperto, Zanirato talvol-ta è molto lento a pulire i palloni e fatica sotto pressione, Merlo ha all’attivo po-chi minuti di campionato. Duca sta gio-cando bene ma con basse percentuali al piede, Bustos garantisce esperienza ma è reduce dal tracollo francese.Il Petrarca si ritrova senza alcune pedi-ne fondamentali per il suo gioco: innan-zitutto non dispone di quel trascinatore nonché risolutore che è Agustin Costa Repetto, il matador del Rovigo con le due mete del 28 maggio, uomo-faro dei tuttineri che ha concluso anzitempo la stagione. Repetto è stato operato con successo ad Abano Terme. Per lui rico-struzione del crociato anteriore e pro-blema di menisco laterale risolto. Sara’ pronto per l’inizio della prossima stagio-ne. Non ci sarà Dion Kingi, infortunato

al ginocchio, quindi è probabile una ter-za linea composta da Palmer, Barbini e capitan Bezzati. Come sempre, sfida nella sfida quella della mischia, quella del Petrarca però paga dazio in termini di esperienza e forza fisica rispetto alla finale di maggio. Nel reparto arretrato l’assetto è più aggressivo con Walsh in mediana e Hickey estremo, l’irlandese finora ha dimostrato di essere un buon calciatore ma certo non un match-win-ner. L’ingaggio di Ziegler potrebbe signi-ficare anche futuri disegni tattici diversi, come traspare dalle dichiarazioni di Corrado Covi, DS petrarchino: “Voleva-mo un trequarti capace di ricoprire più ruoli, per dare più profondità al reparto, ma con un inserimento veloce. Quindi un giocatore di qualità, ma soprattutto che conoscesse lingua e campionato”.

I TEMI TECNICI

l derby d’Italia è storica-mente molto sentito a Ro-vigo, mentre a Padova di meno, tanto che certe ma-nifestazioni d’entusiasmo rodigino per una vittoria

contro il Petrarca in passato non erano ben comprese nell’ambiente patavino, che invece ha sempre sentito molto l’al-tro derby, quello con Treviso. Negli ultimi anni Rovigo-Petrarca è diventato di pari intensità su entrambe le sponde, sia per il progressivo allontanamento del Treviso dal panorama italiano, sia per l’evoluzio-ne del rapporto Treviso-Padova in una sorta di alleanza che talvolta ha sconfi-nato nella subalternità padovana al più

potente cugino trevigiano. Il culmine della rivalità Rovigo-Padova è arrivato negli ultimi anni, rinforzato da partite passate alla memoria e alla storia per l’intensità emotiva e tecnica che si è manifestata e anche, inutile negarlo, per le polemiche che spesso hanno accompagnato i derby, specie quando valevano come gare pla-yoff. Come dimenticare le polemiche tra Dotto (Ro) e Dolfin-Munari (Pd), gli sfoghi di Casellato (Ro) contro Presutti (Pd) e, tornando al 28 maggio, la provocazione di Mercier al fischio finale e la sacrosanta pigna di Edo Lubian all’estremo francese, con successiva sacrosanta squalifica! Non si può dimenticare nemmeno quei ra-gazzi padovani che indossavano le t-shirt

con la scritta “Odio Rovigo”, una cosa mai vista nemmeno negli stadi di basket o cal-cio, incomprensibilmente tollerata dal ma-nagement padovano. Se i tifosi di Rovigo indossassero una maglietta con la scritta Odio il Petrarca (che non vuol dire odio Padova), apriti cielo, si scatenerebbe un putiferio contro la squadra, i tifosi, la città tutta. Già siamo malvisti in giro, giudicati rozzi, brutti e ignoranti dai political correct dell’Italia ovale, appena tollerati in tra-sferta per via dell’incasso che il Rovigo garantisce alle società di Eccellenza tra biglietti di ingresso e consumazioni ai bar dei tifosi. L’augurio è che domenica si tor-ni a respirare innanzitutto rugby. Il resto si può lasciare fuori dai cancelli.

ILa goliardia ha volte sfocia nel cattivo gusto, ma per il derby è tutto consentito

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Dall’inizio di febbraioin edicola Allrugby 56Speciale 6 Nazioni

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in europasi salvanoin pochi

no dei peggiori di sempre, con l’uni-ca eccezione del benetton treviso. evidentemente avevano ragione i benetton e il presidente Zatta quando volevano ambire ad una dimensione europea, ritenendo la palla ovale italica troppo stretta. in

due anni di celtic League (e in sedici di Heineken cup) bisogna riconoscere che i colori Uniti hanno fatto più progressi di chiunque altro e i soldi inve-stiti nel rugby hanno portato treviso e il rugby del-la Marca, con il vivaio più fertile d’italia, le strutture tra le più organizzate ad essere la vera leadership rugbystica italiana. Alla faccia della Fir e degli sforzi presuntuosi e inutili per cercare di riuscire là dove il management sapiente e illuminato di treviso è arrivato. benetton ha dimostrato negli anni che ciò che conta è avere lo staff adeguato e non solo mezzi finanziari (Federazione e Aironi) e risorse tecni-che (migliori allenatori, le convocazioni, gli aggiu-stamenti regolamentari per reclutare di volta in volta oriundi, equiparati, ecc, ecc). e’ vero, anche benetton, come tutte le altre italiane, è giunto ulti-mo nel girone 6 ma ha vinto una partita (biarritz), pareggiato con ospreys, senza dimenticare l’otti-ma stagione fin qui disputata in RabodirectPro12. Nel girone 3 invece notte fonda per la franchigia degli Aironi. Qualche onorevole sconfitta, nemme-no un punto di bonus, solo quattro mete segnate e 31 punti al piede per 51 punti in totale realizzati a fronte di 274 punti subiti (38 mete!), dunque un bi-lancio assolutamente negativo per il team di ton-ni, considerando anche quanto (non) fatto in Ra-bodirectPro12. Alla fine poteva essere il Rovigo la seconda migliore delle italiane con cinque partite gagliarde, un punto di bonus guadagnato più che meritatamente nel girone 3 di Amlin challenge cup (5 mete fatte, 51 punti; 35 subite, 251 punti), ma proprio nell’ultima partita, in riva all’Atlantico è incappato nella rabbia del bayonne, terzo allena-tore in cinque mesi, quattro sconfitte consecutive in campionato, e con una prova da dimenticare ha sperperato tutto quanto di buono fatto in autunno. Peccato! A questo punto il Rovigo rischia di veder cancellate per sempre le future partecipazioni eu-ropee, dato che già nell’ultima riunione dell’erc si è presa in considerazione l’ipotesi di una riduzio-ne drastica delle squadre italiane alla Amlin (due,

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Mauro bergamasco(Aironi)

forse solo una squadra italiana, probabile candida-ta una terza franchigia, Prato e Parma (?) in lista d’attesa). Rovigo sarebbe costretta a vincere il campionato per sperare di rimanere in europa. o a mettere in piedi una franchigia con qualche altra realtà rugbystica economicamente più attrezzata. Un’utopìa.Le altre? Un film dell’orrore! Girone 1: Stade Francaise 29 punti (6 vittorie in 6 partite), Worcester p. 20 (4 su 6), bucarest Wolves p. 10 (2 su 6), bancamonte crociati p. 0 con 36 punti segnati (4 mete e 16 punti al piede) e 251 punti su-biti (38 mete e 61 punti al pie-de). Girone 2: Toulon 25 punti, Newcastle p. 18, Lyon p.14, Pe-trarca Padova p.0 con 50 punti segnati (3 mete e 35 punti al pie-de) e 254 subiti (38 mete e 64 punti al piede). Girone 4: Exeter Chiefs 23 punti, Perpignan p. 18, Newport Dragons p. 15, cavalieri Prato p.0 con 62 punti segnati (6 mete e 26 punti al piede) e 280 subiti (41 mete). tutto questo grazie alla scellerataggine federale che non è stata in grado negli anni passati di gestire le am-bizioni europee di treviso, calvisano, Roma, Via-dana, arrivando al pasticciaccio brutto dell’esclu-sione e del successivo ripescaggio di treviso (col rischio di un consiglio federale dimissionario), allo scioglimento di realtà importanti come calvisano e capitolina, che hanno preferito azzopparsi da soli prima di fare la fine che ha fatto nell’estate scorsa la Rugby Roma olympic (fallimento e cancella-zione). Per concludere in bellezza con il declino graduale ma inesorabile della Parma rugbystica (se i crociati non cambiassero trend, l’anno pros-

simo Parma scomparirà dalla geografia del rugby) e con l’attuale aumento, ormai un abisso, della differenza nel livello tecnico delle squadre

italiane rispetto quelle euro-pee.

Ma se Rovigo, Prato, Petrarca e crociati ora possono dimenticarsi

delle amarezze continentali leccandosi le ferite nel meno abrasivo campionato italiano di eccellenza (sic!), Aironi e benetton sono attesi ad altri scontri ruvidi nel secondo fine settimana di Febbraio: i biancoverdi allenati da Franco Smith giocheranno a Dublino contro Leinster, capoli-sta della celtic League, giovedì 9 febbraio (ore 19 locali, ore 20 italiane) mentre i neroargento di Rowlands Phillips se la vedranno allo “Zaffanella” di Viadana domenica 12 febbraio (kickoff ore 15) contro Munster. Classifica RabodirectPro12: Lein-ster p.48, Ospreys p.39, Munster p.38, Glasgow Warriors p.35, Llanelly Scarlets p.34, Ulster e car-diff blues* p.31, benetton treviso p. 28, edimburgh p.22, Newport Dragons* e connacht p.17, Aironi p.14. *Una partita in meno

barbieri (benetton treviso) foto Resini

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GRUPPO PADANA PAESE vs ZHERMACK BADIA 20-16Marcatori: pt 10’ m Anouer, 22’ m Codo tr Furlan, 38’ cp Fra-tini, 40’ m Codo; st 7’ m Anouer, 19’ cp Barzan, 22’ cp Fratini, 32’ m FurlanGruppo Padana Paese: Furlan, Fornarolo, Lorenzetto (1’ st Gemin), Ceselin, Passuello, Barzan, Memo, Cadorin, Tamas (6’ st Gigliodoro), Codo, Signori (19’ st Menelle), Secolo, Be-risa (38’ st Buosi), Kudin, Buosi (1’ st Caeran). All. ZaffalonZhermack Badia: Kitching, Aretusini (34’ st Tinazzo), Rosi, Candian, Zarattini, Fratini, Flagiello, Teodorini, Anouer, Daher, Munerato (22’ st Michelotto), Brizzante (9’ st Bonini, 12’ st Colognesi), Brancalion (1’ st Colombo), Guglielmo, Tel-larini. All. BordonArbitro: Sandri di TriesteCartellini: pt 27’ giallo Teodorini, st 21’ giallo Kudin

o Zhermack Badia non ce l’ha fatta! Neanche il derby con il Paese ha schiodato i biancazzurri di Bordon dalle zero vittorie in trasferta nel corso dell’attuale campionato. Il Badia però ci è andato molto vicino

con una condotta di gara non perfetta ma che fino all’ultimo quarto di gara sembrava potesse essere sufficiente per portare a casa i quattro punti. Nel finale di gara alcuni episodi molto contestati da parte dei polesani hanno fatto pendere l’equilibrio e con esso il successo, dalla parte dei rossoblu padroni di casa. Sarebbe proprio l’episodio della

meta dell’estremo trevigiano Furlan ad aver fatto scattare le recriminazioni di Candian e compagni. A dieci minuti dalla conclusione del match, il Ba-dia era in vantaggio 16-15. Un pallone carambo-lato in avanti da Memo del Paese viene raccolto dal tallonatore badiese Guglielmo che passa al terza linea Teodorini per gestire in attacco il possesso di palla. Anche Teodorini perde perde in avanti il pallone quindi i badiesi si fermano in attesa del fischio arbitrale che avrebbe assegnato la mischia al Badia. I trevigiani invece trasmet-tono il pallone in linea fino a Furlan che segna indisturbato la meta del sorpasso. Mancano dieci

LLo stop subito a Paesenon ha compromesso

le velleitàdel Badia che comunque

è in crescita

Filippo Flagiello

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SERIE A

Rugby Rovigo News - n 8 Pag. 19

SERIE A13 giornata 22/01/12 - 14:30RUBANo RUGBy - AUToSoNIA AvEZZANo 20-19 RoMAGNA RFC - ASD RUGBy MILANo 29-3 GRUPPo PADANA PAESE- ZhERMACK BADIA 20-16 AMAToRI R. CAPoTERRA - vALPoLICELLA 21-21 GLADIAToRI SANNITI - NovACo ALGhERo 11-30 UNIoNE R. CAPIToLINA - AMAToRI CATANIA 6-6

PRoSSIMo TURNo14 giornata 29/01/12 - 14:30ASD RUGBy MILANo - RUBANo RUGBy AvEZZANo RUGBy - UNIoNE R. CAPIToLINA ZhERMACK BADIA - GLADIAToRI SANNITI vALPoLICELLA - RoMAGNA RFC NovACo ALGhERo - GRUPPo PADANA PAESE AMAToRI CATANIA - AMAToRI R. CAPoTERRA

CLASSIFICACAMPIoNATo SERIE ACAPIToLINA 41 RoMAGNA RFC 41 PADANA PAESE 37 RUBANo RUGBy 36 CAPoTERRA 35 NovACo ALGhERo 34

vALPoLICELLA 32 ZhERMACK BADIA 31 AvEZZANo RUGBy 31 AMAToRI CATANIA 25 ASD RUGBy MILANo 10 GLADIAToRI SANNITI 6

minuti, quindi ci sarebbe il tempo per cercare una marca-tura che porti alla vittoria, ma i polesani infrangono i propri sforzi sulla difesa del Paese. Il Badia è riuscito comunque ad imporre il proprio gioco all’avversario, con una buona prova anche del pacchetto di mischia, che avrebbe potuto essere sfruttato meglio ma ha sciupato molto e soprattutto ha giocato concedendo molto all’avversario a causa dell’in-disciplina. Nel secondo tempo i polesani hanno dovuto fare a meno prima di Brancalion, poi del neo entrato Bonini, tut-tavia erano riusciti nuovamente a marcare un break di dieci punti con la seconda meta personale di Anouer e grazie ad un piazzato di Fratini. Nel finale però si è materializzata l’ennesima sconfitta in trasferta. I risultati della giornata non hanno compromesso la rimonta dello Zhermack Badia, ma per sperare in un riaggancio con le prime bisogna senz’altro vincere con il bonus offensivo la prossima partita casalinga con il fanalino di coda Gladiatori Sanniti e riuscire ad espu-gnare un campo avversario in trasferta.

Nulla èperdutoNulla è

perduto

Emanuele Brancalion

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SERIE B

SERIE B13 giornata 22/01/12 - 14:30TXT CUS FERRaRa RUgBy - MIRaNo 1957 14 – 21ValSUgaNa RUgBy PadoVa - VIlloRBa RUgBy 24 – 17RUgBy VIlladoSE - RUggERS TaRVISIUM 10 – 20 RUgBy CaSalE - RaNgERS RUgBy VICENza 30 – 25aS JESolo RUgBy - CUS PadoVa aSd 8 – 14 RUgBy BEllUNo - daK RUgBy MaNToVa 23 – 24

PRoSSIMo TURNo14 giornata 29/01/12 - 14:30CUS PadoVa aSd - TXT CUS FERRaRa RUgByRaNgERS RUgBy VICENza - VIlloRBa RUgBydaK RUgBy MaNToVa - ValSUgaNa RUgBy PadoVa RUgBy BEllUNo - FUlVIa ToUR RUgBy VIlladoSE VolTECo RUggERS TaRVISIUM - RUgBy CaSalEMIRaNo 1957 - aS JESolo RUgBy

ClaSSIFICaCaMPIoNaTo SERIE BTaRVISIUM 53VICENza 50CaSalE 46CUS PadoVa 46VIlloRBa 33MIRaNo 1957 29

VIlladoSE 23ValSUgaNa 21CUS FERRaRa 20JESolo 19BEllUNo 14MaNToVa 12

ulvia Tour Villadose perde di fronte al proprio pubblico contro la capoli-sta Ruggers Tarvisium e con i risul-tati concomitanti vede avvicinarsi la zona retrocessione del girone C della serie B. Eppure i neroverdi

di lodi hanno dato tutto in campo, giocando alla pari contro le “magliette rosse” e per lunghi tratti della partita hanno anche messo sotto gli ospiti, ma nei momenti topici hanno sbagliato le scelte di gioco oppure hanno commesso un errore de-cisivo: almeno due mete e due calci di punizione non concretizzati avrebbero dato un altro volto alla partita e ora i polesani non avrebbero di che recriminare.Ancora una volta il Villadose ha dovuto sconfig-gere due avversari: la capolista e l’emergenza formazione. I polesani avevano preparato bene il match andando a contrastare efficacemente in difesa i trevigiani e a infastidire le fasi statiche. Così il primo quarto di gara si risolveva con il vantaggio su penalty realizzato da Melotto. In

inferiorità numerica per l’espulsione temporanea di zanardi, il Tarvisium prima pareggiava poi an-dava in meta con l’estremo Stoddart, fortunato a ritrovarsi tra le mani il rimbalzo di un pallone calciato da Pizzinato dopo un contrattacco alla mano delle “magliette rosse” e lesto a planare in meta tra lo sconcerto della difesa polesana. Il XV di lodi continuava a fare il proprio gioco, riusciva a guadagnare campo con le giocate al largo dei tre quarti, guadagnava due penalità ma una la sprecava giocando velocemente e senza esito il pallone, l’altra la sciupava non gestendo con attenzione un bel drive del pacchetto di mischia a pochi metri dalla meta del Tarvisium. Infine, proprio in chiusura, il Villadose confezionava una multifase che permetteva a legora l’assist al largo per l’inserimento di Melotto, ma il pallone cadeva in avanti. Sarebbe stato pareggio. Nono-stante le occasioni mancate per ribaltare il pun-teggio e l’infortunio alla spalla di capitan Melotto, il Villadose è caparbio anche alla ripresa del gio-co, si installava nella metà campo trevigiana per venticinque minuti nei quali metteva alle corde il pack avversario (in inferiorità per l’espulsione di Torresan) e andava oltre la linea di meta tre volte senza però toccare a terra: in due occasioni con tutta la mischia, tenuta alta, secondo l’arbitro, al momento del toccato, una terza volta da iniziativa

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individuale di legora che però commetteva un millimetrico “in avanti”. all’ennesimo determi-nato assalto, buco centrale di Pietro aggio con sostegno offensivo sotto i pali e meta, la quinta in cinque partite disputate, di legora. a questo punto il Tarvisium vedeva sfumare il primato in graduatoria, attaccava furiosamente, e andava in meta con galleschi dopo un grave errore nella prima linea di difesa del Fulvia Tour attorno ad un raggruppamento a terra. altri cinque minuti e arrivava il colpo del ko da parte del Tarvisium, guidato dall’onnipresente Stoddart che prima recuperava un pallone vagante, poi azzerava tutto con un up and under sul quale la difesa del Fulvia Tour cincischiava, il pallone rimbalzava esattamente in mano all’estremo trevigiano che è bravo a riciclare per la meta in diagonale di galleschi. Il Villadose appariva ormai stremato per lo sforzo eccezionale di rimonta, provava fino all’ultimo a guadagnare terreno senza riu-scirvi e almeno impediva la quarta meta al Tar-visium. I tifosi neroverdi dovranno attendere fino al 19 febbraio per sperare di vedere una vittoria di Ruzza e compagni: domenica prossima insi-diosa trasferta a Belluno poi sosta per Francia-Italia e Italia-Inghilterra.

Battuta d’arrestoBattuta d’arresto

Il Villadose le prova tutte ma non passa Paolo Battilana in sfondamento

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IL POST PARTITA

Brutto infortunio per giovanni Melotto, stagione finita

Fulvia Tour Rugby Villadose 1976 10Ruggers Tarvisium 20 (pt 3 – 10)Marcatori: 16’ cp Melotto, 26’ cp Pizzinato, 28’ meta Stoddart tr. Pizzinato. St 21’ meta e tr. legora, 25’ e 30’ meta galleschi.Fulvia Tour Rugby Villadose 1976: Me-lotto (cap, 7’ st davì); ozzarini (4’ st Matteo Borsetto), Pellegrini, Baccaro, Melarato (35’ st Franchin); legora, Fabrizio aggio; Pietro aggio,Visentin (25’ st Castello), agustin Ra-mirez; Barbujani, Battilana; zanardi (1’- 23’ st Ruzza, 35’ st Ceccolin), alberto Previato (34’

st Simone Borsetto), Marangoni (22’-32’ pt Ruzza). allenatore: alessandro lodi.Ruggers Tarvisium: Stoddart; Furlan, Sa-racco, galleschi, della libera (21’ st Visen-tin); Pizzinato, Tosone (38’ st Vergani); di Pietro, Cioni (28’ st Franzin), Torresan; duri-gon, Pavanello; Busato (38’ st Buso), zottin, Martignago (38’ st Pin). a disposizione longo, Pantaleoni. allenatore Roberto Favaro.arbitro: grandi (Ravenna).Cartellini gialli: 22’ pt zanardi; 16’ st TorresanFulvia Tour Rugby Villadose 1976 punti 0, Volteco Ruggers Tarvisium punti 4

Fabrizio aggio titolare dopo l’infortunio alessandro lodi dà la carica ai suoi

altra tegola sul Fulvia Tour Rugby Villa-dose 1976: giovanni Melotto, estremo e capitano neroverde ha finito anzi-tempo la propria stagione agonistica. Melotto si è lussato una spalla al 7’ del secondo tempo del match interno con la Tarvisium, perduto domenica scorsa. Una perdita grave per la squadra del presidente Barbierato perchè oltre alla leadership del capitano il Villadose per-de anche il calciatore. Melotto non ha segnato alcuna meta quest’anno ma è il miglior marcatore del Villadose con 137 punti frutto di 33 calci piazzati, 2 drop e 16 trasformazio-ni: in pratica il 50% dei punti realizzati dalla squadra in 13 incontri. Nelle ultime nove partite del torneo quindi il Fulvia Tour non potrà contare più su quei dieci punti che in media Melotto garantiva, per non parlare della gestione tattica al piede dei palloni e dell’esperienza che Melotto apportava al reparto dei backs neroverdi e a tutta la squadra. lodi do-vrà reinventarsi, ancora una volta, l’as-setto arretrato neroverde.“Sarà difficile senza Giovanni riuscire a gestire il gioco al piede – ammette

lodi – credo che Matteo Borsetto possa essere un giocatore su cui investire e lo proveremo in futuro come estremo. Spero inoltre che alcune trattative per rinforzare i tre quarti possano andare in porto”.

domenica avete perso con la capolista ma avete giocato alla pari...“Sì, abbiamo preparato molto bene il match, rubando molti palloni in touch, faccio i complimenti a Battilana e Pie-tro aggio davvero eccellenti, e abbiamo creato tanto, sbagliando solo l’ultimo passaggio in almeno 4 - 5 occasioni

per fare meta. Ci è mancato un po’ di cinismo. Sono contento per l’atteggia-mento mostrato dai miei ragazzi, mi resta il rammarico di giocare alla pari della capolista e poi andare a Jesolo o a Mirano e non riuscire a fare altrettanto, perdendo le partite”.anche legora, autore della quinta meta in cinque partite disputate, ammette le occasioni sprecate: “Il Tarvisium sape-va bene che gioco fare e lo sapevano fare tutti, quei pochi palloni che abbia-mo loro concesso li hanno sfruttati. Noi abbiamo avuto più palloni di loro ma li abbiamo sprecati”.a ranghi completi il Villadose poteva battere la capolista? “Sono sicuro di sì, perchè cambiare sempre i giocatori in mediana, ai centri, in mischia, non aiuta – conclude il me-diano di mischia argentino – il Villadose non riesce a schierare la stessa forma-zione per due partite di seguito a causa degli infortuni”adesso il Fulvia Tour è atteso dalla tra-sferta di Belluno e da due settimane di sosta per gli impegni azzurri nel 6 Na-zioni.

Giovanni Melotto

Barbujani(Villadose)

Baccaro (Villadose)

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nder 20a. Ennesima conferma, ennesima vittoria. Il rullo compresso-re dell’Under 20A non si ferma, que-

sta domenica gli atleti di Bordin e Capitozzo hanno vinto contro il Rubano per 29-10. Combattuta in ogni frangente con inizio a favore del Rubano in vantaggio per 3-0,

i bersaglieri hanno preso in mano la partita dominando tutta la parte centrale del match lasciando ai pa-dovani la meta della bandiera alla fine del secondo tempo. Marcatori: Gaeta, Ferro ‘95, Gasparetto, Zer-binati, Zulato. 2 trasformazioni Pa-sini. Sono scesi in campo: Bendin, Rossetto, Ferro , Lucchin, Zulato, Braghin, Pasini, Gasparetto, Can-narella, Moro, Zerbinati, Ottoboni,

Gaeta, Grifò, Gajon, Ferro, Bice-go, Bellattato, Cominato, Baiocca-to, Armani U.

under 20b. I rossoblù di Golfetti e Pedrazzi non ce la fanno, scon-fitta casalinga contro i pari età di Vicenza (attualmente terzi) per 12-7. Prima fase di gioco in van-taggio per 7-5, durante il secondo tempo la partita ha preso un’altra

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RUGBY GIOVANILE

Buon weekendper i rossoblu

l’iniZiativa

Per la crescita e lo sviluppo

Rovigo - Presso la sala consiliare della Rugby Rovigo allo Stadio Battaglini è stato presentato un progetto congiunto tra Monti Rugby e Rho-digium Team.Di fatto una formazione sulle attività motorie di base che coinvolgerà le squadre Under 10 e 12 della Monti rugby Rovigo. In sintesi i giovani rugbisti ed i loro allenatori andranno a “scuola” dai tecnici di atletica leggera della Rhodigium Team per apprendere abilità motorie fonda-mentali per uno sviluppo del futuro rugbista e atleta.Presenti tra gli altri il ds della Rugby Rovigo Alejandro Canale, il presidente della Rhodigium

Team Marco Bonvento e Andrea Previati presi-dente della Monti Rugby Rovigo.Si tratta di un innovativo progetto messo in campo al fine di creare per Rovigo un “siste-ma sport” che superi le tradizionali barriere tra società e che, con il tramite di diverse disci-pline, abbia come fine ultimo l’atleta e la sua formazione sportiva la più ampia e funzionale possibile.

Coach Golfetti non è soddisfatto dei suoi ragazzi

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tutto per il rugbyofficial rugby rovigo

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Un ottimo bis per la Rugby Rovigo Junior, l’Under 20A batte il Rubano per 29-10 mentre la seconda formazione guidata da Golfetti e Pedrazzi perde al Battaglini contro il Vicenza terzo in classifica per 7-12.Grandi soddisfazioni per l’Under 16A che batte il Tarvisium per 12-6 e centra la quarta vittoria consecutiva

sei naZioni u20

Italia rossoblu

piega. I bersaglieri subiscono con la conclusione finale in favore degli avversari. Marcatori Rovigo: Meta Fornasiero trasformata Da-vin. Sono sceisi in campo: Prearo, Nicoli, Armani E, Macrì L, Ghirel-lo, Callegaro, Davin, Bagatella, Fornasiero, Grinzato, Braghin S, Pasquin, Brombin, Bassora P, Nordio, Papa, Cominato, Lahera, Moro, Pucciarini.

under 16a. Grandi soddisfazio-ni per la formazione di Romeo, Marzanati e Bustos. Reduci da tre belle vittorie consecutive mettono a segno anche la quarta vincendo 12-6 contro il Tarvisium. I trevigiani restano quinti avendo conquistato il bonus e il Rovigo sesto. Mete di Pellegrini e Piombo e una tra-sformazione di Pellegrini. Il XV schierato: Pellegrini, Myrtaj, Piom-

bo, Pasini, Andreotti, Franchini, Lucchin, Pavan, Ottoboni, Zerbi-nati, Andriotto, Squaiella, Falletti, Nezzo, Toso , Lazzarini, Pavanel-lo, Neodo, Moscardi, Marangoni, Ruzza, Melloni.

La Rugby Rovigo Junior Under 16 contro il Tarvisum (foto Stocco)

Partita difficile contro il Vicenza

per la Junior Under 16(foto Stocco)

Il giorno dopo le convocazioni diramate per il Sei Nazioni under 20, con i rossoblu Matteo Ferro, Matteo Maran ed Andrea De Marchi che pateciperanno alla spedizione, Massimo Brunello allenatore degli azzurrini assieme a Craig Green e Giampiero De Car-li, concede il suo pensiero a poche settimane dalla sfida contro l’Inghilterra, in uno stadio che regala all’ex tecnico della Rugby Rovigo ricordi e grandi emozioni.“Sono felicissimo di ritornare a Rovigo, la mia città, con la Nazionale under 20. Affron-teremo un avversario blasonato e spero che il pubblico ci sostenga in un evento di questa portata”. Brunello, riconoscendo l’importanza del sup-porto offerto dallo stadio rodigino, offre un pensiero circa gli impegni futuri delle Nazio-nali giovanili azzurre. “Tutta Italia invidia l’appoggio del pubblico di Rovigo e sarebbe bello che la città si rita-gliasse una fetta importante sul rugby giova-nile. Rovigo potrebbe ospitare, almeno una volta all’anno, una partita di una Nazionale azzurra”. “Alleniamo giocatori che hanno già acquisito un bagaglio tecnico e fisico importante. Noi tecnici dobbiamo renderli consapevoli delle situazioni da affrontare in campo, in modo tale che i ragazzi sappiano adattarsi”.Quindi, al principio di un’avventura conti-nentale certamente impegnativa, Brunello traccia gli obiettivi da inseguire in questo Sei Nazioni, che vedrà la Nazionale azzurra im-pegnata a Rovigo venerdì 10 febbraio 2012. “Proveremo a vincere una partita almeno, ma affrontiamo un passo alla volta. Il Sei Nazioni è un torneo molto competitivo e più complicato di un Mondiale perché, essen-do una rassegna lunga, spinge i ragazzi a mantenere una notevole concentrazione. I giocatori devono comunque vivere questa esperienza al massimo delle loro possibilità, così da prepararsi per il salto definitivo nella Nazionale maggiore”.

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