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Sacile carlo zanin

Date post: 29-Jun-2015
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Interventi della Regione Friuli Venezia Giulia in tema di accessibilità e inclusione e la sperimentazione a Sacile (PN) Carlo Zanin [email protected]
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Page 1: Sacile  carlo zanin

Interventi della Regione

Friuli Venezia Giulia

in tema di accessibilità

e inclusione e la

sperimentazione a Sacile (PN)

Carlo Zanin

[email protected]

Page 2: Sacile  carlo zanin

Sommario

• Premessa istituzionale

• Metodologia scientifica dello strumento

• Valutazione dell„Ex-Pretura a Sacile (Pordenone)

• PEBA e piani urbani per l‟accessibilità

Page 3: Sacile  carlo zanin

Premessa istituzionale:

nell‟ultimo decennio la Regione FVG ha sviluppato

molteplici interventi normativi e progettuali finalizzati a

favorire la permanenza delle persone in condizioni di

disabilità e di non autosufficienza nel proprio domicilio

nelle migliori condizioni di qualità di vita possibili.

Page 4: Sacile  carlo zanin

• le azioni di innovazione per lo sviluppo dell‟accessibilità,

sono finanziate dal progetto strategico regionale «Azioni

di sistema per la promozione dell’Accessibilità e

della Domiciliarità”, ai sensi della L.R. 10/11/05 n. 26,

art. 22 “Interventi a favore dell’innovazione nel settore

del welfare”, promosso dalla DCSISSPS della Regione

FVG, e gestito dall‟Area Welfare di Comunità dell‟ASS 5

“Bassa Friulana” di Palmanova (UD).

Finanziamento:

Page 5: Sacile  carlo zanin

Strategia:

• l’impegno sull’accessibilità e l’inclusione è un

investimento per la comunità nel suo complesso.

• Una progettazione degli spazi che tiene conto

dell‟accessibilità oltre a favorire l‟inclusione della

persona con disabilità crea spazi qualitativamente

migliori per tutti.

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Obiettivo generale:

• creare le condizioni affinché si riconosca l‟importanza

dell‟accessibilità come principio per la pianificazione

degli interventi, dei progetti e degli investimenti.

Page 7: Sacile  carlo zanin

• il tema dell‟accessibilità, urbana e ai servizi erogati ai

cittadini, diventi indicatore della qualità dei piani

urbanistici, del traffico e della mobilità, dei progetti

architettonici e di tutta la pianificazione urbana

improntata alle ricadute sulla salute collettiva.

Obiettivo operativo:

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Strumento di valutazione accessibilità:

• Considerato il fallimento dell‟applicazione delle leggi in

materia di accessibilità, una strada efficace è la

diffusione di una cultura progettuale che tenga conto

dei diritti delle persone, piuttosto che impostata sulla

visione dei bisogni.

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Strumento di valutazione accessibilità:

• La cultura del diritto della persona ha un fondamento

importante:

• la Convenzione ONU sui Diritti delle persone con

disabilità, ratificata dall‟Italia nel 2009, che sancisce il

passaggio concettuale dal bisogno al diritto di

inclusione.

Page 10: Sacile  carlo zanin
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Accessibilità - concetto:

• l’accessibilità si connota come un attributo della

relazione tra le diverse componenti dello spazio

costruito e le caratteristiche della persona.

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Terminologie di riferimento:

• se la componente personale ha un ricco bagaglio

descrittivo con l‟ICF la descrizione degli ambienti

costruiti è carente di una terminologia condivisa a

supporto di strumenti di valutazione in grado di

classificare l‟accessibilità.

• Il progetto mira a definire un set minimo di termini che

definiscano lo spazio semantico necessario.

Page 13: Sacile  carlo zanin

Tabella di confronto con le fonti

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1. 2006 City Of Winnipeg Accessibility Design Standards:

http://www.winnipeg.ca/ppd/UD/2.0_glossary_definitions.stm

2. Architectural Barriers Act: Scoping: www.wbdg.org/ccb/ASTAND/ada_aba.pdf

3. Americans With Disabilities Act: ADA Standards for Accessible Design:

http://www.ada.gov/stdspdf.htm

4. Accessibile Pedestrian Signals – a guide to best practice:

http://www.apsguide.org/appendix_e.cfm

5. British Columbia Glossary of Terms :

http://www.housing.gov.bc.ca/housing/bibliography/glossary.htm

6. EDeAN (European Design For All e-Accessibility Network):

http://www.education.edean.org/index.php?filters=f37

7. IBM - Human Ability and Accessibility Center: http://www-

03.ibm.com/able/resources/ueglossary.html

8. ISO/CD 21542.2 Building construction – Accessibility and usability of built environment:

www.sustainable-design.ie/.../ISO-DIS-21542_Accessibility-for-All_November-2009.pdf

9. Portland Pedestrian Design Guide:

www.portlandonline.com/transportation/index.cfm?a=61757&c=34778

10. National Service Inclusion Project:

http://www.serviceandinclusion.org/index.php?page=glossary

11 CEN 207 data collection (Fionnuala Rogerson) + norme IT (tradotte)

12. ICF/WHO

13. The Housing Enabler

Legenda:

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Ontologia per l’accessibilità:

• la terminologia indica entità fisiche nella realtà, che si

organizzano logicamente secondo un sistema di

relazioni in grado di rappresentare gli “oggetti” per

valutare l‟accessibilità in modo esaustivo e completo.

• Una valutazione dell‟accessibilità deve poter contare su

un‟ontologia dell‟ambiente costruito che identifichi con

chiarezza i fondamentali oggetti di valutazione, le

gerarchie e le relazioni fra essi.

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Sw Protegè

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Sintesi processo di valutazione 1 layerSemantica:terminologia eontologia generale

2 layerMapping: rappresentazione in CAD (Revit) di specifici ambienti attraverso le componenti terminologiche e ontologiche

3 layerValutazione: applicazione di regole di valutazione dell’accessibilità in un ambiente di “modelchecking” (Solibri)

Protegé Cad - Revit Model Checker(Solibri)

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Potenzialità di supporto per:

valutare l‟accessibilità degli edifici e dell‟ambiente

orientare la progettazione degli spazi architettonici

gestire e pianificare dalla scala edilizia all‟urbana

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Sperimentazione:

• Per verificare l‟efficacia, la tenuta e la fattibilità d‟uso

degli strumenti di valutazione messi a punto, il progetto

ha sviluppato un test sul campo in due realtà territoriali

che esprimono il contesto urbano e di piccolo Comune

diffuso in Friuli Venezia Giulia:

• Trieste: (Museo di storia naturale, Scuola primaria

Slataper, Condominio solidale ITIS)

• Sacile: (Ex Pretura)

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Ex Pretura a Sacile

Un racconto

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Nome dell’edificio e localizzazione: Numero dei livelli: Destinazione d’uso: Vincoli: Modello da:

Comune di Sacile

Ex Pretura, via Garibaldi

2 piani fuori terra

Sede di allestimenti temporanei gestiti da associazioni culturali pubbliche al piano terra

Sede dell’Università della terza età al primo piano

Storici e artistici

Disegni CAD in due dimensioni forniti dall’Ufficio tecnico comunale e rilievo di verifica

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Vista panoramica del contesto

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La distanza del parcheggio all’ingresso del percorso alla rampa è di 68 metri.

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Percorso da parcheggio riservato

Schermate dal modello realizzato per applicare le regole

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La striscia rossa evidenzia l’altezza marciapiede di 7cm non accessibile.

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Ingresso principale da via Garibaldi non accessibile agli utenti con disabilità motorie.

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Ingresso alternativo con rampa

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Ingresso alternativo

Cancello pedonale reso inaccessibile dalla presenza di un vano tecnico

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Ingresso alternativo

Cancello pedonale accessibile con passaggio su pavimento in ciottolato (asperità alta per utenti in carrozzina)

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Piazzale interno

Rampa con pendenza inferiore all’8%

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Percorso ingresso nell’unità di servizio per disabilità motorie.

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Ascensore

Ascensore con porta a battente che rende difficoltosa la rotazione

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Servizi igienici accessibili

Presenza di un maniglione verticale (verso non corretto) a causa della porta del vano tecnico.

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Ingresso e percorso principale.

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Manca il passamano sul lato muro e il passamano esistente non sporge di 30cm come previsto dalla normativa.

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Scale

Presenza di tappeti non fissati e pericolosi a causa della scivolosità

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Percorso nell’unità di servizio al secondo piano per disabilità sensoriali e cognitive

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Percorso nell’unità di servizio al secondo piano per disabilità motorie

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Secondo piano

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Aula corsi al secondo piano

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Gestire e pianificare dalla scala edilizia all’urbana

piani di eliminazione delle barriere

architettoniche

e piani urbani per l‟accessibilità

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Norme riguardanti i PEBA - sintesi

• L. 41/1986

• Obbligo di piani di eliminazione delle barriere

architettoniche per gli edifici pubblici esistenti:

• L. 104/1992

• Estensione all‟accessibilità degli spazi urbani

• L.R. 41/1993

• Reperimento dei fondi (il finanziamento della 41/1986

era assolutamente insufficiente)

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L. 41/1986

• “Per gli edifici pubblici esistenti non ancora adeguati

dovranno essere adottati da parte delle Amministrazioni

competenti piani di eliminazione delle barriere

architettoniche.” (Art.32, c. 21)

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L. 104/1992

• “I piani di cui alla L.41/86, sono modificati con

integrazioni relative all'accessibilità degli spazi urbani,

con riferimento alla realizzazione di percorsi accessibili,

all'installazione di semafori acustici per non vedenti, alla

rimozione della segnaletica che ostacola la circolazione

delle persone disabili.” (Art. 24, c. 9)

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L.R. 41/1993

• “I comuni riservano alla realizzazione di interventi per

l’eliminazione delle barriere architettoniche almeno il 10

per cento dei proventi annuali derivanti dalle concessioni

edilizie e delle sanzioni in materia urbanistica ed

edilizia.” (Art. 7)

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Compiti del Comune: normativa

1. L. 41/1986

• garantire l‟accessibilità negli Edifici comunali;

2. L. 104/1992

• garantire l‟accessibilità negli Spazi urbani;

• ivi inclusi quelli goduti a titolo diverso dalla proprietà e indipendentemente

dal fatto se in tali edifici e spazi si svolgono o meno funzioni aperte al

pubblico

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Compiti del Comune: normativa

3. L. 104/1992

• garantire la raggiungibilità di edifici e spazi, pubblici o di

uso pubblico, sul territorio comunale;

4. acquisire i PEBA da Società ed Enti pubblici sul

territorio comunale

5. ottenere un comportamento socialmente responsabile

da parte di proprietari/gestori di strutture private aperte

al pubblico

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Fallimento: principali cause

• La maggior parte delle PP. AA. non ha predisposto i

PEBA. Perché?

1. carenza di risorse;

2. altre priorità;

3. mancanza di chiarezza da parte del legislatore su

contenuti e metodologie;

4. mancata applicazione di sanzioni.

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Fallimento: principali cause

• Dove i PEBA sono stati applicati i risultati non sono

sempre risultati soddisfacenti. Perché?

1. assenza di una «visione» di città accessibile e di una

cultura operante dell‟accessibilità;

2. approccio esclusivamente normativo ai processi di

trasformazione degli habitat;

3. limitato coinvolgimento dei portatori di interesse;

4. scarsa integrazione con altri piani di settore (tempi,

funzioni, traffico, ecc.)

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Compiti del Comune: considerazioni

• I PEBA nascono dall‟esigenza di affrontare il grande

tema dell‟accessibilità ambientale con un approccio

sistematico di tipo programmatorio.

• In sostanza il Comune assume il gravoso compito di

regia nel processo che conduce ad habitat più

accessibili.

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Compiti del Comune: contesto

6. conoscere il contesto d‟intervento: i desiderata degli

abitanti

Definizione quadro esigenziale

Gruppo di lavoro permanente

- persone con disabilità -

Laboratori tematici

– anziani, bambini, donne… -

Dibattito pubblico

– generalità degli abitanti -

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PEBA in 3 fasi:

1. analisi dello stato di fatto;

2. progettazione e definizione degli interventi necessari (e

stima dei costi);

3. programmazione degli interventi (con l‟individuazione

delle priorità e la definizione delle tempistiche).

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Lo strumento di valutazione:

• Costituisce un efficace supporto per l‟analisi dello stato

di fatto e per la progettazione e la programmazione.

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Sperimentazione

a Sacile

Prime fasi piano per l‟accessibilità urbana

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• Dopo l‟esperienza della valutazione dell‟Ex Pretura

all‟interno del progetto della Regione FVG LADI, la

collaborazione con l‟amministrazione comunale

prosegue con la sperimentazione dello strumento

informatico per l‟analisi delle barriere in ambiente urbano

con particolare riguardo agli spazi aperti.

Sperimentazione piano accessibilità

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Sperimentazione piano accessibilità

• L‟amministrazione comunale ha manifestato la volontà di

redigere un piano urbano per l‟eliminazione delle

barriere architettoniche a partire dalla sperimentazione

sul territorio dei seguenti strumenti:

• questionario di valutazione dell‟accessibilità;

• valutazione informatica dell‟accessibilità degli ambienti

costruiti

• con il supporto dell‟Area Welfare nella fase di start up del

percorso di progettazione partecipata.

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Piani per l’accessibilità: i principi

1. Le libertà di movimento e di autodeterminazione sono

diritti inviolabili della persona umana e le PA devono

operare per rimuovere gli ostacoli, di qualunque natura,

che le inibiscono o le limitano;

2. lo scopo delle PA è di «creare valore» ampliando le

libertà e il benessere dei cittadini, l‟integrazione e la

coesione sociale;

3. l‟accessibilità dell‟ambiente è uno strumento di

valorizzazione della persona e una risorsa collettiva,

perché amplia le possibilità di ognuno di dare un

contributo diretto e personale alla crescita della propria

comunità;

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Piani per l’accessibilità: i principi

4. L‟accessibilità dell‟ambiente si consegue mediante la

cooperazione tra tutti i Soggetti, pubblici e privati,

presenti in una data realtà territoriale;

5. l‟accessibilità dell‟ambiente esige politiche spazio-

temporali coerenti alle diverse scale (da quella di

dettaglio a quella territoriale) agite da tutti i settori di una

PA;

6. l‟accessibilità dell‟ambiente non è un dato di fatto

sancito da una legge, ma un processo culturale in

evoluzione che deve essere guidato da un programma

di intervento dispiegato nel medio-lungo periodo.

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Valutazione dell’accessibilità

• Accessibilità legale:

• verifica della conformità normativa (metodo sì/no)

• Accessibilità reale:

• evidenza di tutte le condizioni di conflitto uomo-ambiente

che limitano l‟accessibilità non contemplate dalle

normative e riferite alle caratteristiche delle persone

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Valutazione dell’accessibilità

• Esempio di confronto fra accessibilità legale e reale:

Non accessibile (da 0 a 25%)

Accessibile con accompagnatore

(da 26 a 50%)

25%

0% 100%

Accessibile in autonomia

(da 76 a 100%)

75%

Accessibilità legale

Accessibile con assistenza

(da 51 a 75%)

50%

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Conoscenza del contesto

• conoscere il contesto d‟intervento: i dati del luogo –

analisi preliminare dello stato di fatto

Acquisizione base cartografica e sua ottimizzazione

Obiettivo: base cartografica aggiornata e

personalizzata

Strategie d’intervento in rapporto alla proprietà

degli immobili

Obiettivo: redazione della

«carta delle proprietà»

Valutazione idoneità all’adeguamento degli

edifici comunali

Obiettivo: individuazione degli edifici

comunali da adeguare

Pre-rilievo degli edifici comunali

e degli spazi urbani

Obiettivi: 1. identificare edifici e spazi

da sottoporre a rilievo analitico ovvero a rilievo

semplificato.

2. Controllo occupazione

suolo pubblico in rapporto alla percorribilità dei percorsi

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Conoscenza del contesto

• Rilievo delle criticità ambientali:

Criticità ambientali

Barriere architettoniche

PRESENTI

Indicatori di qualità ASSENTI

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Il questionario per l’accessibilità:

• base scientifica e conoscitiva efficace per individuare le

criticità ambientali riferite alle disabilità motorie,

percettive e sensoriali;

• efficace per la fase di pre-rilievo degli edifici comunali

e degli spazi urbani;

• adatto a supportare la fase di rilievo e di analisi prevista

dalla normativa.

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Il questionario per l’accessibilità:

• si fonda sul concetto che la disabilità è in rapporto con le

barriere che l‟ambiente frappone;

• si fonda sul criterio del percorso di:

• accesso ad un servizio pubblico;

• accesso ai luoghi d‟interesse della città e del verde;

• supporta l‟individuazione delle criticità ambientali per le

persone con disabilità motoria e sensoriale.

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Il questionario per l’accessibilità:

• accessibilità come “possibilità di accedere”;

• rappresentata dall‟idea di percorso/itinerario per

raggiungere un servizio aperto al pubblico: dai parcheggi,

agli spazi di approccio, dall’ingresso alle stanze e lungo i percorsi di

comunicazione orizzontali e verticali;

• uso sistematico del percorso come metodo per

individuare e ordinare l‟analisi delle barriere

architettoniche e della carenza di indicatori di qualità.

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La valutazione informatica

dell’accessibilità

• Linguaggio BIM informatico come cartografia base

della progettazione degli interventi di eliminazione

delle barriere architettoniche.

• Sperimentazione del disegno in tre dimensioni con

oggetti parametrici per la valutazione analitica delle

criticità tramite model checker a supporto delle

valutazioni sintetiche dei tecnici e dei nuclei di

valutazione regionali.

Page 67: Sacile  carlo zanin

AREA WELFARE DI COMUNITÀ

TEL. +39 0432.933130

http://www.welfare.fvg.it

Borgo Aquileia 2, 33057 Palmanova (UD) - Italy

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/welfareFVG Carlo Zanin

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