+ All Categories
Home > Documents > SCUOLA DI FOTOGRAFIA La profondità di campo Cos'è la ... · PDF filefotografo e...

SCUOLA DI FOTOGRAFIA La profondità di campo Cos'è la ... · PDF filefotografo e...

Date post: 06-Feb-2018
Category:
Upload: ngonguyet
View: 215 times
Download: 1 times
Share this document with a friend
6
SCUOLA DI FOTOGRAFIA La profondità di campo Negli scorsi articoli abbiamo parlato a lungo della composizione come arbitrio creativo del fotografo e come parte fondamentale del messaggio artistico dello scatto. Senza dubbio la scelta compositiva è uno dei fattori basilari nella ricerca del risultato finale ma non l'unico. Un altro fattore, fortemente legato alla fisica e all'ottica oltre che alla tecnica fotografica, si presta a infinite possibilità creative: la profondità di campo (che chiameremo d'ora in poi PDC) Cos'è la profondità di campo? Si può definire la PDC come la distanza tra il punto più vicino e quello più lontano entro i quali i soggetti fotografati risultano essere nitidi e a fuoco. ***** FOTO1***** In realtà un solo piano del soggetto è tecnicamente a fuoco, ma la zona attorno ad esso andrà sfocando gradualmente allargando ai nostri occhi l'area nitida. Nel momento in cui si impugna la macchina fotografica e si mette a fuoco si va a cercare questo piano perfettamente nitido (di norma il soggetto della fotografia) decidendo in base ai fattori che vedremo in seguito quanta zona a fuoco dovrà trovarsi davanti e dietro ad esso: mano a mano che ci si sposta verso i piani posteriori o antecedenti il livello a fuoco, l'immagine andrà gradualmente sfocando, ovvero perdendo in nitidezza e diventando sempre meno riconoscibile e leggibile. La nitidezza viene persa in modo graduale e normalmente il punto di messa a fuoco non corrisponde al centro della PDC: a causa dell'angolo di incidenza dei raggi luminosi la PDC è sempre più spostata verso la parte dietro al soggetto. Cosa influenza la profondità di campo? Come abbiamo già avuto modo di vedere, i fattori che influenzano l'estensione della PDC sono tre. Innanzitutto l'apertura del diaframma :. un diaframma chiuso regalerà una PDC più estesa. Al contrario, una zona a fuoco più ristretta verrà ottenuta con aperture maggiori. Quando si decide di allargare il proprio parco ottiche, l'eventuale acquisto di una lente più luminosa (e di conseguenza più costosa) non dovrebbe dipendere solamente
Transcript
Page 1: SCUOLA DI FOTOGRAFIA La profondità di campo Cos'è la ... · PDF filefotografo e come parte fondamentale del messaggio artistico ... l'inquadratura e di focheggiare su un particolare

SCUOLA DI FOTOGRAFIA

La profondità di campo

Negli scorsi articoli abbiamo parlato a lungo della composizione come arbitrio creativo del

fotografo e come parte fondamentale del messaggio artistico dello scatto. Senza dubbio la

scelta compositiva è uno dei fattori basilari nella ricerca del risultato finale ma non l'unico.

Un altro fattore, fortemente legato alla fisica e all'ottica oltre che alla tecnica fotografica, si

presta a infinite possibilità creative: la profondità di campo (che chiameremo d'ora in poi

PDC)

Cos'è la profondità di campo?

Si può definire la PDC come la distanza tra il punto più vicino e quello più lontano entro i

quali i soggetti fotografati risultano essere nitidi e a fuoco. ***** FOTO1***** In realtà un

solo piano del soggetto è tecnicamente a fuoco, ma la zona attorno ad esso andrà

sfocando gradualmente allargando ai nostri occhi l'area nitida. Nel momento in cui si

impugna la macchina fotografica e si mette a fuoco si va a cercare questo piano

perfettamente nitido (di norma il soggetto della fotografia) decidendo in base ai fattori che

vedremo in seguito quanta zona a fuoco dovrà trovarsi davanti e dietro ad esso: mano a

mano che ci si sposta verso i piani posteriori o antecedenti il livello a fuoco, l'immagine

andrà gradualmente sfocando, ovvero perdendo in nitidezza e diventando sempre meno

riconoscibile e leggibile.

La nitidezza viene persa in modo graduale e normalmente il punto di messa a fuoco non

corrisponde al centro della PDC: a causa dell'angolo di incidenza dei raggi luminosi la

PDC è sempre più spostata verso la parte dietro al soggetto.

Cosa influenza la profondità di campo?

Come abbiamo già avuto modo di vedere, i fattori che influenzano l'estensione della PDC

sono tre. Innanzitutto l'apertura del diaframma:. un diaframma chiuso regalerà una PDC

più estesa. Al contrario, una zona a fuoco più ristretta verrà ottenuta con aperture

maggiori. Quando si decide di allargare il proprio parco ottiche, l'eventuale acquisto di una

lente più luminosa (e di conseguenza più costosa) non dovrebbe dipendere solamente

Page 2: SCUOLA DI FOTOGRAFIA La profondità di campo Cos'è la ... · PDF filefotografo e come parte fondamentale del messaggio artistico ... l'inquadratura e di focheggiare su un particolare

dalla possibilità di conquistare qualche diaframma nel caso ci sia una luminosità scarsa.

Nell'ultimo decennio con le macchine digitali e i loro miracolosi alti iso e stabilizzatori

abbiamo già guadagnato tanti stop di luce rispetto alla fotografia analogica. In realtà una

tale scelta dovrebbe essere fatta anche, se non soprattutto, per acquisire la possibilità di

sfocare e gestire in modo più creativo la PDC.

Un secondo fattore è legato alla distanza tra il soggetto e il fotografo: a parità di diaframma

e lunghezza focale la dimensione della PDC è proporzionale alla distanza tra la macchina

fotografata e il piano a fuoco. Più mi avvicino al soggetto minore è la PDC e vice versa.

L'ultimo fattore che incide sulla dimensione della PDC è la lunghezza focale della lente. La

estensione della PDC è inversamente proporzionale alla lunghezza focale dell'obiettivo

utilizzato: scattando una fotografia con un grandangolare si otterrà una profondità

maggiore rispetto ad una fotografia scattata con una teleobiettivo. A questo proposito,

tuttavia, è necessario fare una puntualizzazione. L'influenza che la lunghezza focale ha

sulla PDC non deve nulla a fattori fisici. A dimostrazione di ciò, se si fotografa un soggetto

con un tele da 200 mm a f/2,8 ad una distanza di 10 metri si otterrà una profondità pari a

0,42 metri. Cercando la medesima composizione con un 50 mm sempre a f/2,8 mi dovrò

avvicinare a 2,5 metri dal soggetto ed otterrò la stessa PDC ovvero 0,42 metri.

Uso pratico della PDC

Come accennato in precedenza, la PDC è, assieme alla composizione, un importante

strumento creativo in mano al fotografo. La scelta consapevole della profondità influenzerà

enormemente il risultato ottenuto. Al di là dell'uso creativo e quindi estremamente

soggettivo della profondità, ci si deve ricordare che a fronte di una minore PDC si avrà un

maggiore isolamento del soggetto; al contrario, una profondità estesa racconterà

qualcosa in più perché metterà in evidenza tutto ciò che rientra nella vasta zona a fuoco.

La decisione sulla estensione della PDC quindi va presa in base alla fotografia che si

intende scattare, partendo dal genere per arrivare successivamente al risultato desiderato.

Page 3: SCUOLA DI FOTOGRAFIA La profondità di campo Cos'è la ... · PDF filefotografo e come parte fondamentale del messaggio artistico ... l'inquadratura e di focheggiare su un particolare

Logicamente vi sono alcuni generi che richiedono una PDC piuttosto estesa, la fotografia

paesaggistica in primis. Per raccontare un bel paesaggio è bene (ma non necessario)

includere più dettagli, colori e volumi. Nell'affrontare un paesaggio interessante a livello

fotografico è quindi consigliabile scattare con diaframmi chiusi (cosa che comporta spesso

l'uso del cavalletto). Quanto chiusi? Non troppo. E' risaputo infatti che tutti gli obiettivi

abbiano una resa migliore se utilizzati a diaframmi medi, ciò significa che scattare tra f/8

ed f /16 dovrebbe garantire una buona nitidezza. In questo caso si può raggiungere la

massima estensione della PDC con l'uso della distanza iperfocale

L'uso di una PDC limitata aiuta ad isolare il soggetto dal contesto. Questo tipo di scelta

viene spesso utilizzato nella ritrattistica. Laddove il soggetto emerge da uno sfondo

completamente sfocato l'occhio dell'osservatore è portato a concentrarsi sui dettagli del

viso e della persona ritratta. Per guidare ulteriormente lo sguardo di chi osserva la

fotografia, si può decidere di stringere l'inquadratura e di focheggiare su un particolare del

soggetto, ad esempio un occhio; in questo modo la parte che riteniamo più importante nel

modello ritratto viene immediatamente evidenziata rendendo il resto solo un morbido

contorno.

Page 4: SCUOLA DI FOTOGRAFIA La profondità di campo Cos'è la ... · PDF filefotografo e come parte fondamentale del messaggio artistico ... l'inquadratura e di focheggiare su un particolare

Nella macrofotografia, l'inevitabile vicinanza tra il fotografo e il soggetto non permette di

avere una PDC estesa: nello scattare fotografie macro infatti ci si trova costretti a chiudere

il diaframma per avere a fuoco tutto il soggetto (o almeno la parte più importante di esso).

Uso creativo della profondità di campo

La fotografia è arte e creatività e questo è l'aspetto più divertente di questa bellissima

passione che tanto sa coinvolgere chi la pratica. Conoscere e utilizzare in modo creativo i

mezzi e le conoscenze tecniche acquisite spesso porta a risultati ancor più soddisfacenti

rispetto al semplice scatto formalmente corretto. La profondità di campo è senza dubbio

uno dei mezzi che possono dare maggiori soddisfazioni: giocando con essa si può

staccare, unire, deformare e dipingere la realtà che ci circonda portando agli occhi di chi

osserva la nostra fotografia un punto di vista unico e sorprendente oppure guidandone

dolcemente lo sguardo laddove vogliamo che cada.

Fotografare a diaframmi apertissimi e ricercare una PDC estremamente ristretta può

creare giochi di volumi e colori davvero eccellenti: un modo per trascinare l'occhio

dell'osservatore all'interno del fotogramma, ad esempio, consiste nel lasciare una zona

fuori fuoco davanti e dietro al soggetto, mostrando il graduale passaggio da nitido a

sfocato (possibilmente entro uno sfondo uniforme in forme e colori). Questa tecnica

inserisce il soggetto all'interno del contesto, lo integra in esso e sorprende chi guarda

l'immagine che all'improvviso scopre il protagonista all'interno di un pattern uniforme

Sempre giocando con diaframmi aperti e una ridotta distanza dal soggetto si possono

reinterpretare i colori di un ambiente. Isolando con una ridotta PDC quello che scegliamo

Page 5: SCUOLA DI FOTOGRAFIA La profondità di campo Cos'è la ... · PDF filefotografo e come parte fondamentale del messaggio artistico ... l'inquadratura e di focheggiare su un particolare

essere il soggetto della fotografia lo circonderemo con uno sfondo sempre meno leggibile.

Lo sfocato (meglio se reso con un diaframma ricco di lamelle) andrà a sciogliersi in una

tavolozza di colori che circondano il punto focale dell'immagine avvicinando la fotografia

ad un quadro astratto

Un ulteriore gioco creativo con la PDC sta nel mettere a fuoco una parte meno importante

lasciando il soggetto leggermente sfuocato anche se leggibile e riconoscibile. La

composizione della fotografia e il contesto devono supportare questo approccio poiché il

protagonista dell'immagine deve essere evidente e immediatamente identificabile seppur

fuori fuoco. Questa tecnica di solito sortisce un piacevole stupore in colui che la osserva

perché ne stimola la fantasia e l'immaginazione portandolo a ricostruire in modo nitido e

naturale quello che si riesce solo ad intuire.

bokeh

Dalla nascita della fotografia digitale e dalla sua diffusione sulla rete alcuni termini sono

diventati internazionali. Un esempio è il termine BOKEH, parola di origine giapponese

(boke) che significa SFOCATURA oppure, se riferita all'uomo, CONFUSIONE MENTALE.

L'uso del termine bokeh ha iniziato ad essere utilizzato nella lingua anglosassone per

definire la zona fuori fuoco e distinguerla in modo veloce dalla “depth of field”, ovvero dalla

PDC. Tuttavia, col passare del tempo il termine nipponico ha presto acquisito un

significato molto più specifico: viene in effetti utilizzato non più per indicare la zona fuori

fuoco ma la qualità della stessa. Mentre la PDC dipende dai fattori elencati nell'articolo, il

bokeh è legato alla qualità della lente e al numero delle lamelle nel diaframma. Ci sono

lenti addirittura nate per regalare un bokeh insuperabile (il Minolta / Sony 135 f 2,8 / f 4

STF ad esempio che con i suoi due diaframmi riesce a dare uno sfocato cremoso e unico).

Page 6: SCUOLA DI FOTOGRAFIA La profondità di campo Cos'è la ... · PDF filefotografo e come parte fondamentale del messaggio artistico ... l'inquadratura e di focheggiare su un particolare

diaframma

All'interno di ogni obiettivo è disposta una membrana chiamata diaframma, tramite cui il

fotografo ha la possibilità di controllare la quantità di luce che andrà a colpire il sensore o

la pellicola per tutto il tempo in cui l'otturatore rimarrà aperto. Il centro esatto del

diaframma corrisponde all'asse ottico della lente. Il diaframma è formato da più lamelle

che, sovrapponendosi, permettono una maggiore o minore apertura, riproducendo così la

funzione dell'iride nell'occhio. Il controllo dell'apertura si trova direttamente sull'obiettivo nei

modelli più vecchi (di solito senza autofocus) mentre è controllato direttamente dalla reflex

negli apparecchi più moderni.

Le aperture del diaframma vengono indicate da un valori numerici detti f/stop e sono stati

standardizzati a Liegi nel 1905 nel modo seguente:

f/1, f/1,4, f/2, f/2,8, f/4, f/5,6, f/8, f/11, f/16, f/22, f/32, f/45, f/64

Questa scala è data innanzitutto dal rapporto tra il diametro (=d) della lente e la sua

lunghezza focale (=f). Ad esempio dato un obiettivo di 300 mm e di diametro pari a 75 mm

si ha 75/300 = 1/4 dove f / 4 è l'apertura massima dell'obiettivo. Nella scala dei diaframmi

tra un valore e il successivo vi è uno stop di differenza, ovvero un diaframma a f/1 fa

passare circa il doppio della luce rispetto ad un f/1,4.

IPERFOCALE

Data una lunghezza focale e un dato diaframma (meglio se intermedio), la distanza

iperfocale indica a quanti metri si deve trovare il piano di fuoco per ottenere la maggior

estensione della profondità di campo. Per fare un esempio, se su una macchina a pieno

formato ho un 50 mm diaframmato a f / 11 la distanza iperfocale è a 8,8 metri: mettendo

fuoco su quella distanza otterrò la massima PDC. Per calcolare la distanza iperfocale

esistono numerose tabelle, se ne trovano facilmente anche in rete. E' importante ricordare

che il calcolo dell'iperfocale varia anche in base alla dimensione del sensore, è necessario

quindi fare attenzione a scegliere la tabella corretta per la propria reflex.


Recommended