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SEDUTA DI MERCOLEDÌ 6 APRILE 2016 -...

Date post: 17-Feb-2019
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RESOCONTO STENOGRAFICO 603. SEDUTA DI MERCOLEDÌ 6 APRILE 2016 PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE MARINA SERENI INDI DELLA PRESIDENTE LAURA BOLDRINI E DEL VICEPRESIDENTE SIMONE BALDELLI INDICE RESOCONTO STENOGRAFICO ...................... 1-82 PAG. Missioni ............................................................ 1 Presidente ..................................................... 1 Annunzio delle dimissioni di un Ministro .. 1 Presidente ..................................................... 1 Preavviso di votazioni elettroniche .............. 1 Presidente ..................................................... 1 (La seduta, sospesa alle 9,40, è ripresa alle 10,05) ............................................................. 1 Mozioni Ruocco ed altri n. 1-01140, Bru- netta ed altri n. 1-01206, Peluffo ed altri PAG. n. 1-01208, Paglia ed altri n. 1-01209, But- tiglione ed altri n. 1-01211, Rampelli ed altri n. 1-01212, Caparini ed altri n. 1- 01213, Vezzali e Monchiero n. 1-01214 e Civati ed altri n. 1-01215 concernenti pre- supposti e modalità di riscossione del ca- none di abbonamento per la detenzione di apparecchi atti o adattabili alla ricezione di trasmissioni radiotelevisive (Seguito della discussione) ......................................... 1 Presidente ..................................................... 2 (Intervento e parere del Governo) ................. 2 Presidente ..................................................... 2 Giacomelli Antonello (PD), Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico .......... 2 Atti Parlamentari I Camera dei Deputati XVII LEGISLATURA DISCUSSIONI SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 N. B. Il RESOCONTO SOMMARIO è disponibile on line già nel corso della seduta, alla pagina “Resoconti” del sito della Camera dei deputati. Il Resoconto Sommario è corredato di collegamenti ipertestuali verso il Resoconto Stenografico (Vedi RS) ed ai documenti di seduta (Vedi All. A). N. B. Sigle dei gruppi parlamentari: Partito Democratico: PD; MoVimento 5 Stelle: M5S; Forza Italia - Il Popolo della Libertà - Berlusconi Presidente: (FI-PdL); Area Popolare (NCD-UDC): (AP); Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà: SI-SEL; Scelta Civica per l’Italia: (SCpI); Lega Nord e Autonomie - Lega dei Popoli - Noi con Salvini: (LNA); Democrazia Solidale-Centro Democratico (DeS-CD); Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale: (FdI-AN); Misto: Misto; Misto-Alleanza Liberalpopolare Autonomie ALA-MAIE-Movimento Associativo Italiani all’Estero: Misto-ALA-MAIE; Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling; Misto-Partito Socialista Italiano (PSI) - Liberali per l’Italia (PLI): Misto-PSI-PLI; Misto-Alternativa Libera-Possibile: Misto-AL-P; Misto-Conservatori e Riformisti: Misto-CR; Misto-USEI (Unione Sudamericana Emigrati Italiani): Misto-USEI.
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RESOCONTO STENOGRAFICO

603.

SEDUTA DI MERCOLEDÌ 6 APRILE 2016PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE MARINA SERENI

INDI

DELLA PRESIDENTE LAURA BOLDRINI

E DEL VICEPRESIDENTE SIMONE BALDELLI

I N D I C E

RESOCONTO STENOGRAFICO ...................... 1-82

PAG.

Missioni ............................................................ 1

Presidente ..................................................... 1

Annunzio delle dimissioni di un Ministro .. 1

Presidente ..................................................... 1

Preavviso di votazioni elettroniche .............. 1

Presidente ..................................................... 1

(La seduta, sospesa alle 9,40, è ripresa alle10,05) ............................................................. 1

Mozioni Ruocco ed altri n. 1-01140, Bru-netta ed altri n. 1-01206, Peluffo ed altri

PAG.

n. 1-01208, Paglia ed altri n. 1-01209, But-tiglione ed altri n. 1-01211, Rampelli edaltri n. 1-01212, Caparini ed altri n. 1-01213, Vezzali e Monchiero n. 1-01214 eCivati ed altri n. 1-01215 concernenti pre-supposti e modalità di riscossione del ca-none di abbonamento per la detenzione diapparecchi atti o adattabili alla ricezionedi trasmissioni radiotelevisive (Seguitodella discussione) ......................................... 1

Presidente ..................................................... 2

(Intervento e parere del Governo) ................. 2

Presidente ..................................................... 2

Giacomelli Antonello (PD), Sottosegretariodi Stato per lo sviluppo economico .......... 2

Atti Parlamentari — I — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016

N. B. Il RESOCONTO SOMMARIO è disponibile on line già nel corso della seduta, alla pagina “Resoconti”del sito della Camera dei deputati. Il Resoconto Sommario è corredato di collegamenti ipertestualiverso il Resoconto Stenografico (Vedi RS) ed ai documenti di seduta (Vedi All. A).

N. B. Sigle dei gruppi parlamentari: Partito Democratico: PD; MoVimento 5 Stelle: M5S; Forza Italia - Il Popolodella Libertà - Berlusconi Presidente: (FI-PdL); Area Popolare (NCD-UDC): (AP); Sinistra Italiana-SinistraEcologia Libertà: SI-SEL; Scelta Civica per l’Italia: (SCpI); Lega Nord e Autonomie - Lega dei Popoli - Noicon Salvini: (LNA); Democrazia Solidale-Centro Democratico (DeS-CD); Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale:(FdI-AN); Misto: Misto; Misto-Alleanza Liberalpopolare Autonomie ALA-MAIE-Movimento AssociativoItaliani all’Estero: Misto-ALA-MAIE; Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling; Misto-Partito SocialistaItaliano (PSI) - Liberali per l’Italia (PLI): Misto-PSI-PLI; Misto-Alternativa Libera-Possibile: Misto-AL-P;Misto-Conservatori e Riformisti: Misto-CR; Misto-USEI (Unione Sudamericana Emigrati Italiani): Misto-USEI.

PAG.

(Dichiarazioni di voto) .................................... 6

Presidente ..................................................... 6

Argentin Ileana (PD) ................................... 23

Baldelli Simone (FI-PdL) ........................... 18

Buttiglione Rocco (AP) ............................... 13

Caparini Davide (LNA) ............................... 10

D’Alessandro Luca (Misto-ALA-MAIE) ..... 6

Fauttilli Federico (DeS-CD) ....................... 8

Giacomelli Antonello (PD), Sottosegretariodi Stato per lo sviluppo economico .......... 18

Paglia Giovanni (SI-SEL) ........................... 15

Peluffo Vinicio Giuseppe Guido (PD) ...... 22

Rampelli Fabio (FdI-AN) ........................... 6

Ruocco Carla (M5S) .................................... 20

Vezzali Maria Valentina (SCpI) ................ 12

(Votazioni) ......................................................... 23

Presidente ..................................................... 23

Caparini Davide (LNA) ............................... 28

Giacomelli Antonello (PD), Sottosegretariodi Stato per lo sviluppo economico .......... 28

Proposta di legge: Manlio Di Stefano ed altri:Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra ilGoverno della Repubblica italiana e ilGoverno della Repubblica ceca sulla coo-perazione in materia di cultura, istruzione,scienza e tecnologia, fatto a Praga l’8febbraio 2011 (A.C. 2004-A) (Seguito delladiscussione ed approvazione) .................... 30

Presidente ..................................................... 30

(Esame degli articoli – A.C. 2004-A) ............ 30

Presidente ..................................................... 30

(Esame degli ordini del giorno – A.C. 2004-A) 31

Presidente ..................................................... 31

Amici Sesa (PD), Sottosegretaria di Statoalla Presidenza del Consiglio dei ministri . 31

(Dichiarazioni di voto finale – A.C. 2004-A) . 31

Presidente ..................................................... 31

Archi Bruno (FI-PdL) ................................. 32

Cimbro Eleonora (PD) ................................ 34

Fitzgerald Nissoli Fucsia (DeS-CD) .......... 31

Molea Bruno (SCpI) .................................... 32

Pini Gianluca (LNA) ................................... 32

Scagliusi Emanuele (M5S) .......................... 33

(Coordinamento formale – A.C. 2004-A) ...... 35

Presidente ..................................................... 35

(Votazione finale ed approvazione – A.C.2004-A) .......................................................... 35

Presidente ..................................................... 35

PAG.

Disegno di legge: S. 1945 – Ratifica edesecuzione dell’Accordo tra il Governodella Repubblica italiana e il Governofederale della Repubblica di Somalia inmateria di cooperazione nel settore delladifesa, fatto a Roma il 17 settembre 2013(Approvato dal Senato) (A.C. 3459) ........... 35

(Esame di una questione sospensiva – A.C.3459) .............................................................. 35

Presidente ..................................................... 35

Archi Bruno (FI-PdL) ................................. 40

Frusone Luca (M5S) ................................... 35

Marcon Giulio (SI-SEL) ............................. 37

Pini Gianluca (LNA) ................................... 37

Quartapelle Procopio Lia (PD) .................. 39

Rabino Mariano (SCpI) .............................. 38

(La seduta, sospesa alle 13,15, è ripresa alle15) .................................................................. 41

Interrogazioni a risposta immediata (Svolgi-mento) ........................................................... 41

(Chiarimenti in merito al processo di riorga-nizzazione dell’Istat e a conseguenti nominedirigenziali, con particolare riferimento alpossibile ridimensionamento del settoredelle statistiche sociali – n. 3-02157) ....... 42

Presidente ..................................................... 42

Locatelli Pia Elda (Misto-PSI-PLI) ............ 42

Madia Maria Anna (PD), Ministra per lasemplificazione e la pubblica amministra-zione .............................................................. 42

(Iniziative volte a negare l’ingresso nel terri-torio nazionale ad un noto predicatoreislamico kuwaitiano di tendenze radicali eantisemite – n. 3-02158) ............................ 43

Presidente ..................................................... 43

Alfano Angelino (AP), Ministro dell’interno 43

Molteni Nicola (LNA) ................................. 43, 44

(Misure per assicurare la tutela dei soggettideboli ospiti di scuole dell’infanzia e distrutture assistenziali con particolare rife-rimento all’utilizzo di telecamere a circuitochiuso – n. 3-02159) .................................. 44

Presidente ..................................................... 44

Alfano Angelino (AP), Ministro dell’interno 45

Vezzali Maria Valentina (SCpI) ................ 44, 45

(Iniziative di competenza volte a promuovereverifiche in ordine ai rischi per la salute eper l’ambiente con riferimento ad un pro-getto per la realizzazione di una centraledestinata al trattamento di rifiuti e allaproduzione di gas metano nel comune diAnzio – n. 3-02160) .................................... 46

Presidente ..................................................... 46

Atti Parlamentari — II — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

PAG.

Fauttilli Federico (DeS-CD) ....................... 46, 47

Galletti Gian Luca, Ministro dell’ambiente edella tutela del territorio e del mare ........ 46

(Chiarimenti in merito all’effettivo coinvol-gimento del Ministro dell’ambiente e dellatutela del territorio e del mare nella va-lutazione delle proposte normative riguar-danti il progetto « Tempa Rossa », in re-lazione al cosiddetto decreto « sblocca Ita-lia » e alla legge di stabilità per il 2015 –n. 3-02161) ................................................... 47

Presidente ..................................................... 47

Galletti Gian Luca, Ministro dell’ambiente edella tutela del territorio e del mare ........ 48

Pellegrino Serena (SI-SEL) ........................ 47

Zaratti Filiberto (SI-SEL) ........................... 49

(Iniziative volte a tutelare la sicurezza e lasalute dei cittadini calabresi residenti nellezone interessate dalla presenza di rifiutitossici – n. 3-02162) ................................... 49

Presidente ..................................................... 49

Galletti Gian Luca, Ministro dell’ambiente edella tutela del territorio e del mare ........ 50

Occhiuto Roberto (FI-PdL) ........................ 49

Santelli Jole (FI-PdL) ................................. 50

(Iniziative volte a prevenire il rischio di dannoambientale nelle aree limitrofe al Centro OliENI di Viggiano (Potenza), anche in rela-zione a recenti vicende giudiziarie riguar-danti il progetto « Tempa Rossa » – n. 3-02163) ............................................................ 51

Presidente ..................................................... 51

Galletti Gian Luca, Ministro dell’ambiente edella tutela del territorio e del mare ........ 52

Liuzzi Mirella (M5S) ................................... 51, 52

(Misure volte a garantire adeguati livelli disicurezza presso il Centro oli Eni di Vig-giano (Potenza), anche in relazione a recentiinchieste giudiziarie – n. 3-02164) ............ 53

Presidente ..................................................... 53

Galletti Gian Luca, Ministro dell’ambiente edella tutela del territorio e del mare ........ 53

Taglialatela Marcello (FdI-AN) .................. 53, 54

(Tempi e modalità di adozione dei decretiattuativi della legge 28 dicembre 2015,n. 221, recante disposizioni in materia am-bientale – n. 3-02165) ................................ 55

Presidente ..................................................... 55

Borghi Enrico (PD) ..................................... 55, 56

Galletti Gian Luca, Ministro dell’ambiente edella tutela del territorio e del mare ........ 55

PAG.

(Misure per la bonifica dei residuati bellicipresenti nei fondali marini dell’isola diPianosa – n. 3-02166) ................................ 56

Presidente ..................................................... 56

Cera Angelo (AP) ......................................... 56, 57

Galletti Gian Luca, Ministro dell’ambiente edella tutela del territorio e del mare ........ 56

(La seduta, sospesa alle 16,05, è ripresa alle16,30) ............................................................. 58

Missioni (Alla ripresa pomeridiana) ............ 58

Presidente ..................................................... 58

Ripresa discussione – A.C. 3459 ................. 58

Presidente ..................................................... 58

(Esame articoli – A.C. 3459) ......................... 58

Presidente ..................................................... 58

(Esame ordini del giorno – A.C. 3459) ........ 60

Presidente ..................................................... 60

Della Vedova Benedetto, Sottosegretario pergli affari esteri e la cooperazione interna-zionale ........................................................... 60

(Dichiarazioni di voto finale – A.C. 3459) .. 60

Presidente ..................................................... 60

Archi Bruno (FI-PdL) ................................. 64

Duranti Donatella (SI-SEL) ....................... 62

Fitzgerald Nissoli Fucsia (DeS-CD) .......... 60

Picchi Guglielmo (LNA) .............................. 60

Rabino Mariano (SCpI) .............................. 60

Sibilia Carlo (M5S) ..................................... 64

Tacconi Alessio (PD) ................................... 66

Tancredi Paolo (AP) .................................... 62

(Votazione finale ed approvazione A.C. 3459) . 67

Presidente ..................................................... 67

In ricordo delle vittime del terremoto deL’Aquila ......................................................... 68

Presidente ..................................................... 68

Disegno di legge: S. 1986 – Ratifica edesecuzione dell’Accordo di cooperazione inmateria di difesa tra il Governo dellaRepubblica italiana e il Governo dellaRepubblica del Senegal, fatto a Roma il 17settembre 2012 (Approvato dal Senato)(A.C. 3461) (Seguito della discussione edapprovazione) ............................................... 68

Presidente ..................................................... 68

(Esame articoli – A.C. 3461) ......................... 68

Presidente ..................................................... 68

(Esame di un ordine del giorno – A.C. 3461) 69

Presidente ..................................................... 69

Della Vedova Benedetto, Sottosegretario pergli affari esteri e la cooperazione interna-zionale ........................................................... 69

Atti Parlamentari — III — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

PAG.

(Dichiarazione di voto finale – A.C. 3461) .. 69

Presidente ..................................................... 69

Archi Bruno (FI-PdL) ................................. 71

Fedi Marco (PD) .......................................... 72

Fitzgerald Nissoli Fucsia (DeS-CD) .......... 70

Picchi Guglielmo (LNA) .............................. 70

Spadoni Maria Edera (M5S) ..................... 71

Tancredi Paolo (AP) .................................... 70

Vecchio Andrea (SCpI) ............................... 70

(Votazione finale ed approvazione – A.C.3461) .............................................................. 72

Presidente ..................................................... 72

Sui lavori dell’Assemblea ............................... 73

Presidente ..................................................... 73

Boccia Francesco (PD), Presidente della VCommissione ................................................. 73

Crippa Davide (M5S) .................................. 73

Sull’ordine dei lavori ...................................... 73

PAG.

Presidente ..................................................... 73

Damiano Cesare (PD) ................................. 74

D’Arienzo Vincenzo (PD) ........................... 73

Di Vita Giulia (M5S) .................................. 75

Vacca Gianluca (M5S) ................................ 75

Ordine del giorno della prossima seduta ... 76

Testo integrale delle dichiarazioni di votofinale dei deputati Gianluca Pini e BrunoMolea sulla proposta di legge di ratifica(A.C. 2004-A) ................................................ 76

Testo integrale della dichiarazione di votofinale della deputata Fucsia Fitzgerald Nis-soli sul disegno di legge di ratifica (A.C.3459) .............................................................. 77

Testo integrale delle dichiarazioni di votofinale dei deputati Andrea Vecchio, BrunoArchi e Marco Fedi sul disegno di legge diratifica (A.C. 3461) ...................................... 78

Votazioni elettroniche (Schema) ..... Votazioni I-XXVI

N. B. I documenti esaminati nel corso della seduta e le comunicazioni all’Assemblea non lette in aula sonopubblicati nell’Allegato A.Gli atti di controllo e di indirizzo presentati e le risposte scritte alle interrogazioni sono pubblicatinell’Allegato B.

SEDUTA PRECEDENTE: N. 602 — MARTEDÌ 5 APRILE 2016

Atti Parlamentari — IV — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTEMARINA SERENI

La seduta comincia alle 9,35.

PRESIDENTE. La seduta è aperta.Invito la deputata segretaria a dare

lettura del processo verbale della sedutaprecedente.

ANNA MARGHERITA MIOTTO, Segre-taria, legge il processo verbale della sedutadi ieri.

PRESIDENTE. Se non vi sono osserva-zioni, il processo verbale si intende ap-provato.

(È approvato).

Missioni.

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensidell’articolo 46, comma 2, del Regola-mento, i deputati Alfreider, Bueno, Capelli,Dambruoso, Dell’Orco, Fedriga, Locatelli,Manciulli, Marotta, Mazziotti Di Celso,Palazzotto, Pes, Pisicchio, Rampelli, Rea-lacci, Tabacci, Tidei e Turco sono in mis-sione a decorrere dalla seduta odierna.

I deputati in missione sono complessiva-mente centosette, come risulta dall’elencodepositato presso la Presidenza e che saràpubblicato nell’allegato A al resoconto dellaseduta odierna (Ulteriori comunicazioni al-l’Assemblea saranno pubblicate nell’allegatoA al resoconto della seduta odierna).

Annunzio delle dimissioni di un Ministro.

PRESIDENTE. Comunico che il Pre-sidente del Consiglio dei ministri ha in-

viato, in data 5 aprile 2016, la seguentelettera:

« Onorevole Presidente, la informoche il Presidente della Repubblica, conproprio decreto, in data odierna, adottatosu mia proposta, ha accettato le dimissionirassegnate dalla dottoressa Federica Guididalla carica di Ministro dello sviluppoeconomico. Con il medesimo decreto, ilPresidente della Repubblica mi ha confe-rito l’incarico di reggere ad interim ilpredetto Dicastero.

Matteo Renzi, 6 aprile 2016 ».

Preavviso di votazionielettroniche (ore 9,39).

PRESIDENTE. Poiché nel corso dellaseduta potranno aver luogo votazioni me-diante procedimento elettronico, decor-rono da questo momento i termini dipreavviso di cinque e venti minuti previstidall’articolo 49, comma 5, del Regola-mento.

Sospendo pertanto la seduta, che ri-prenderà alle ore 10.

La seduta, sospesa alle 9,40, è ripresaalle 10,05.

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTELAURA BOLDRINI

Seguito della discussione delle mozioniRuocco ed altri n. 1-01140, Brunettaed altri n. 1-01206, Peluffo ed altrin. 1-01208, Paglia ed altri n. 1-01209,Buttiglione ed altri n. 1-01211, Ram-pelli ed altri n. 1-01212, Caparini edaltri n. 1-01213, Vezzali e Monchiero

RESOCONTO STENOGRAFICO

Atti Parlamentari — 1 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

n. 1-01214 e Civati ed altri n. 1-01215concernenti presupposti e modalità diriscossione del canone di abbonamentoper la detenzione di apparecchi atti oadattabili alla ricezione di trasmissioniradiotelevisive.

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recail seguito della discussione delle mozioniRuocco ed altri n. 1-01140, Brunetta edaltri n. 1-01206 (Nuova formulazione), Pe-luffo ed altri n. 1-01208, Paglia ed altrin. 1-01209, Buttiglione ed altri n. 1-01211,Rampelli ed altri n. 1-01212, Caparini edaltri n. 1-01213, Vezzali e Monchiero n. 1-01214 e Civati ed altri n. 1-01215 concer-nenti presupposti e modalità di riscossionedel canone di abbonamento per la deten-zione di apparecchi atti o adattabili allaricezione di trasmissioni radiotelevisive(vedi l’allegato A – Mozioni).

Avverto che, dopo la conclusione delladiscussione sulle linee generali, che haavuto luogo nella seduta di lunedì 4 aprile2016, sono state presentate le mozioniButtiglione ed altri n. 1-01211, Rampellied altri n. 1-01212, Caparini ed altri n. 1-01213, Vezzali e Monchiero n. 1-01214,Civati ed altri n. 1-01215 e una nuovaformulazione della mozione Brunetta edaltri n. 1-01206, che sono già state iscritteall’ordine del giorno.

Avverto, inoltre, che in data odierna èstata presentata una nuova formulazionedella mozione Peluffo ed altri n. 1-01208(vedi l’allegato A – Mozioni), il cui testo èin distribuzione.

(Intervento e parere del Governo)

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare ilsottosegretario di Stato per lo sviluppoeconomico, Antonello Giacomelli, cheesprimerà altresì il parere sulle mozioniall’ordine del giorno.

ANTONELLO GIACOMELLI, Sottose-gretario di Stato per lo sviluppo economico.Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, aifini di rispettare l’economia dei lavoridella Camera, vorrei – riprendendo i punti

sollevati dalle diverse mozioni, che sonoriassumibili in poche questioni – precisareil parere del Governo sui punti che sonooggetto delle mozioni, in modo che rifor-mulazioni o pareri contrari apparirannocomprensibili.

Una parte degli impegni che si chie-dono al Governo nelle mozioni interven-gono sul presupposto per il canone RAI.Vorrei dire in quest’Aula nel modo piùchiaro possibile che il presupposto non ècambiato, è lo stesso finora vigente.Quindi, piena disponibilità a ribadirlo econfermarlo in ogni sede, ma desideronuovamente dire in quest’Aula che il pre-supposto non è cambiato, e il presuppostoè il possesso di un apparecchio televisivo.

PRESIDENTE. Scusate, colleghi, un po’di attenzione. Il sottosegretario sta dandoil parere, è molto difficile seguire, vipregherei quindi di fare attenzione o diuscire dall’Aula, grazie. Prego, sottosegre-tario.

ANTONELLO GIACOMELLI, Sottose-gretario di Stato per lo sviluppo economico.Grazie. Il presupposto per essere assog-gettati al pagamento del canone è, dunque,confermato in quello esistente – che ilnostro intervento normativo non modifica– ed è il possesso di un apparecchiotelevisivo che, direttamente o tramite de-coder, sia in grado captare il segnaledigitale terrestre.

Credo sia chiaro a tutti noi qui dentroche questa è una scelta di carattere poli-tico, non è una scelta tecnica, perché è deltutto evidente che esistono oggi altri deviceattraverso cui si può fruire del prodottiradiotelevisivi.

Esiste però una posizione del MISE,che è fermata in una circolare, che spiegacon chiarezza come l’unico device cherileva ai fini dell’imposta è l’apparecchiotelevisivo. Questo Governo ha confermatoquesta scelta, per dirla ancora più espli-citamente, escludendo tablet, smartphone,device diversi dall’apparecchio televisivo.

Quindi, quando nelle mozioni trove-remo impegni che riguardano questopunto, la decisione del Governo sarà solodettata da questa semplice considerazione:

Atti Parlamentari — 2 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

che non è cambiato il presupposto, ècambiata o, meglio, si è arricchita lapresunzione. Abbiamo introdotto, oltrealla presenza dell’antenna, cioè dell’appa-recchiatura atta a captare il segnale, comepresunzione, il contratto di fornitura elet-trica domiciliare nelle abitazioni di resi-denza. È una presunzione che non spostail presupposto, tanto è vero che, anche qui,rimane confermata la modalità con cuiogni cittadino può comunicare di nonessere nelle condizioni di essere assogget-tato al pagamento del canone e, cioè, dinon avere il possesso di un apparecchiotelevisivo che, direttamente o con decoder,capti il segnale o di trovarsi nelle condi-zioni di età e di reddito per essere esen-tati. Lo fa esattamente, come lo faceva finoadesso, attraverso una comunicazione al-l’Agenzia delle entrate.

Che cosa è accaduto ? Che abbiamoqualificato questa comunicazione esatta-mente per quello che è, cioè un’autocer-tificazione che ha effetto immediato, noncon effetto sospeso in base alla verifica: ilcittadino dichiara che non ha l’apparec-chio televisivo e viene depennato. Quindi,è un’autocertificazione a tutti gli effetti eche, come tale (ho visto la meraviglia perla scoperta che esistono sanzioni per leautocertificazioni false: è una cosa che ilParlamento ha già stabilito dal 2000),segue il regime delle autocertificazioni, chevengono prese esattamente per buone eche, in caso di dichiarazioni non impre-cise, in caso di autodichiarazioni false,hanno evidentemente un regime sanziona-torio, che va dalla pena pecuniaria aquella detentiva in base all’importo, allagravità, a tutta una serie di fattori che nontocca a noi valutare.

Su questo ci sono richieste – in par-ticolare, mi sembra dal gruppo del PD –su un’assunzione di nuovi termini, in fasedi prima applicazione, per consentire atutti di venire a conoscenza in modo certodi questa modalità, della possibilità e dipoter ottemperare. Su questo c’è la dispo-nibilità nel Governo, perché sia chiaro adipotizzare una data diversa, e più avanti lodirò nello specifico.

In alcuni punti delle mozioni si chiededi intervenire sulla modifica dell’annualitàdella dichiarazione. Non è possibile per unsemplice motivo: la situazione si basa sullostato di fatto, di anno in anno, degli utentie, quindi, deve essere ogni anno precisatala propria posizione. Non vi è alcunainversione dell’onere della prova. In par-ticolare, il collega Occhiuto, nell’illustrarei punti della sua mozione, ha sostenutoquesta tesi che è evidentemente imprecisa,perché c’è, al contrario, la piena assun-zione della dichiarazione dello stato difatto del cittadino: non deve dimostrare dinon avere l’apparecchio televisivo, devedichiararlo e da lì deve essere esentato.Chiaramente, come ogni cittadino, comeognuno di noi, se rende una dichiarazionefalsa, mendace, si assume la responsabi-lità, ma non c’è alcuna inversione dell’o-nere della prova.

Benissimo tutti i punti delle mozioniche invitano e che richiamano l’attenzionealla normativa che riguarda la privacy, atenere informato in modo costante il Par-lamento, perché il Parlamento possa va-lutare i termini del recupero dell’evasione,l’impatto, la modalità, e che siano tutelatii consumatori: benissimo ogni norma cheinvita alla tutela degli utenti. Troveremoogni modalità – e sono grato anche aigruppi, ai parlamentari che intendano atale riguardo rendere un servizio ai citta-dini – per informare esattamente, fermorestando il giudizio politico di ciascunosull’operazione in sé, circa i termini dellecose, che non modificano né il presuppo-sto – lo ripeto, che è il possesso di unapparecchio televisivo – né la modalitàcon cui un cittadino, che non ha l’appa-recchio televisivo o che si trova in unacondizione di età e di reddito previstadalla normativa, può chiedere ed imme-diatamente ottenere di essere esentato.

Detto questo, nel merito delle mozioni,quindi, conseguentemente a questi punti,sulla mozione Ruocco ed altri n. 1-01140,il Governo accoglie il primo punto deldispositivo, a condizione che sia riformu-lato. Vorrei precisare che sulle premessedelle mozioni, fatta esclusione per la mo-zione a prima firma dell’onorevole Peluffo,

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su cui c’è un parere favorevole, su tutte lealtre, il Governo si rimette all’Aula. Hoqualche anno di esperienza di Aula par-lamentare e capisco bene che le premessesono l’espressione di una valutazione po-litica molto articolata. Questa natural-mente è la mia opinione, la linea cheintendo tenere: se vi fosse la necessità diandare a proporre anche riformulazioni ecorrezioni delle premesse in narrativa, iocredo che i nostri lavori ne risentirebberosenza utilità. Quello che rileva per mesono gli impegni chiesti al Governo, su cuiesprimerò un parere analitico; sulle pre-messe mi rimetto senz’altro all’Aula, la-sciando a ciascun gruppo e a chi, poi,voterà la responsabilità delle cose dette.

Quindi, sul primo punto del dispositivodella mozione Ruocco ed altri n. 1-01140,il Governo propone la seguente riformu-lazione, in base a quello che ho detto:« impegna il Governo a confermare che ilcanone è dovuto per il possesso di unapparecchio TV in grado di ricevere ilsegnale digitale terrestre o satellitare di-rettamente o tramite uno strumentoesterno ». Sul secondo e sul terzo punto ilparere è contrario.

Sulla mozione Brunetta ed altri n. 1-01206 (Nuova formulazione), il Governoesprime parere favorevole sul primo ca-poverso del dispositivo. Sul secondo capo-verso del dispositivo, il parere è favorevole,con la riformulazione che ho già letto eche riconfermo: « a confermare che ilcanone è dovuto per il possesso di unapparecchio TV in grado di ricevere ilsegnale digitale terrestre o satellitare di-rettamente o tramite uno strumentoesterno ». Il Governo accoglie il terzo ca-poverso del dispositivo, a condizione chesia così riformulato: « ad adottare ogniopportuna iniziativa con riferimento alleipotesi di errori o ritardi nel riversamentoall’Erario delle somme incassate da partedelle imprese elettriche ed alle eventualiconseguenze ». Il Governo accoglie ilquarto capoverso del dispositivo, con unariformulazione o, meglio, con l’introdu-zione di un inciso. Dopo le parole: « adassumere iniziative », inserire le parole:« anche di tipo normativo », per definire

(...) e così via. Il Governo accoglie il quintocapoverso del dispositivo, nella formula-zione: « a riferire, attraverso una specificarelazione alle Camere, in merito ai dati eall’applicazione della nuova normativa inmateria di riscossione del canone RAI ».Sul capoverso successivo, « alla luce delquadro rilevato... », il parere è contrario.

L’ultimo punto, « a prevedere una ri-duzione dell’attuale importo del canoneRAI per l’anno 2017 », mi pare un’ade-sione all’annuncio già fatto dal Presidentedel Consiglio, quindi lo prendo politica-mente come un appoggio alla linea delGoverno ed è conseguentemente accolto.C’è in questi punti una traccia di unlavoro, che peraltro uno dei firmatari, ilPresidente Baldelli, ha già svolto anchecon atti di sindacato ispettivo in ordinealla tutela degli utenti nel rapporto con leaziende di energia e non solo, su tuttoquesto punto, al di là della specificità dellaquestione canone, c’è piena disponibilitànaturalmente a studiare, d’intesa con ilgruppo e con il Parlamento, tutte le ini-ziative che siano in grado di tutelareefficacemente gli utenti. La mozione Pe-luffo ed altri n. 1-01208 è accolta; inparticolare per quanto riguarda la richie-sta di termini per l’autocertificazione, os-sia per la dichiarazione di trovarsi in unadelle condizioni di esenzione dal paga-mento del canone – mancato possesso diapparecchio o età e reddito previsti dallanormativa – credo sia una richiesta con-divisibile. Voglio essere pienamente apertocon il Parlamento: avevamo immaginatodue date, una per la dichiarazione carta-cea e una per quella online, con qualchegiorno in più di tempo perché la trasmis-sione è immediata; potremmo immaginarequalche tempo in più – lo faremo natu-ralmente con una comunicazione formalee con l’informazione adeguata – che tra-guardi la metà del mese di maggio cometermine ultimo, recuperando quindi qual-che tempo, per consentire a tutti di venirea conoscenza in modo corretto di modalitàe di termini. Sulla mozione Paglia ed altrin. 1-01209, per un problema di strutturadella mozione stessa, dopo le parole: « im-

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pegna il Governo », c’è un’espressione chepresuppone l’assunzione di iniziative dicarattere normativo che regge tutti i suc-cessivi impegni. Io sono quindi costretto,per proporre una riformulazione, a rifor-mulare anche questa prima espressione, omeglio, a proporre la seguente riformula-zione: « impegna il Governo a valutarel’assunzione di iniziative di carattere nor-mativo atte »; accolgo il punto a) con laseguente riformulazione « a confermareche il canone è dovuto per il possesso diun apparecchio tv in grado di ricevere ilsegnale digitale terrestre o satellitare, di-rettamente o tramite uno strumentoesterno »; sul punto b) il parere è contra-rio; sul punto c) il parere è contrario; sulpunto d) il parere è favorevole, a condi-zione di espungere alla terza riga, l’espres-sione « con effetto retroattivo », quindiparere favorevole a tutto il punto d), acondizione che si espunga dal testo « coneffetto retroattivo »; sul punto e) il parereè favorevole con la stessa riformulazioneusata per il testo per un analogo impegnochiesto dalla mozione precedente, « a ri-ferire, attraverso una specifica relazionealle Camere, in merito ai dati e all’appli-cazione della nuova normativa in materiadi riscossione del canone Rai ». La mo-zione Buttiglione ed altri n. 1-01211 èaccolta con la seguente riformulazione « avalutare l’opportunità, dopo la prima fasedi attuazione della norma relativa allariscossione del canone RAI prevista dallalegge di stabilità per il 2016, di riconsi-derare l’entità del canone RAI e di assu-mere iniziative per ridurlo o escluderloper le fasce più deboli della popolazione ».

Sulla mozione Rampelli, sul primopunto, sul primo impegno, il parere ècontrario; sul secondo, il parere è favore-vole; sul terzo, il parere è favorevole conla seguente riformulazione: « a valutarel’opportunità, dopo la prima fase di at-tuazione della norma relativa alla riscos-sione del canone RAI previsto dalla leggedi stabilità 2016, di riconsiderare l’entitàdel canone RAI e di assumere iniziativeper ridurlo o escluderlo per le fasce piùdeboli della popolazione ». Vale anche quiil motivo politico già detto; è un annuncio

già fatto dal Presidente del Consiglio,prendo questo per un’adesione e nonposso quindi che dare questo tipo diopinione. È accolto l’ultimo punto, chedice: « ad intervenire per quanto di com-petenza » eccetera. Sulla mozione Capa-rini, il parere è contrario sul primo punto;sul secondo punto e sul terzo propongouna riformulazione, cioè quella, come ilproponente immaginerà, che è già nota: « aconfermare che il canone è dovuto per ilpossesso di un apparecchio tv in grado diricevere il segnale digitale terrestre o sa-tellitare, direttamente o tramite uno stru-mento esterno »; quindi questa per me è lariformulazione del secondo e terzo punto.È accolto l’ultimo punto. Sulla mozioneVezzali, il primo punto è accolto con unariformulazione, cioè farei terminare il te-sto dopo le parole « Consiglio di Stato »,espungendo tutto il resto; è accolto ilsecondo punto; è accolto il terzo punto; èaccolto con riformulazione il punto suc-cessivo, che leggerei nella versione rifor-mulata, almeno di proposta di riformula-zione: « a sostenere nella fase di applica-zione di questo nuovo metodo di riscos-sione del canone RAI i gestori di energiaelettrica ed a favorire, nel rispetto deiprincipi della privacy e della normativa,l’incrocio dei dati detenuti da questi ultimicon quelli dei comuni, affinché siano tu-telati i cittadini intestatari di più utenze, inuclei familiari che hanno utenza elettricae canone RAI intestati a persone diversema conviventi e gli anziani »; questa è laproposta di riformulazione; è accolto ilpunto successivo, dove si dice « informareperiodicamente il Parlamento »; riformu-lerei l’ultimo punto, nel seguente modo: « arendere chiaro, con ogni mezzo utile, peri cittadini che hanno diritto » eccetera.Sulla mozione Civati, il parere è contrariosul primo punto; riformulerei il secondopunto, proponendo la formula che giàconoscete: « a confermare che il canone èdovuto per il possesso di un apparecchioTV in grado di ricevere il segnale digitaleterrestre o satellitare, direttamente o tra-mite uno strumento esterno »; è accoltol’ultimo punto.

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(Dichiarazioni di voto)

PRESIDENTE. Passiamo alle dichiara-zioni di voto.

Ha chiesto di parlare per dichiarazionedi voto il deputato D’Alessandro. Ne hafacoltà.

LUCA D’ALESSANDRO. Signora Presi-dente, onorevoli colleghi, membri del Go-verno, il canone RAI è uno degli argomentipreferiti dalle opposizioni, dalle opposi-zioni in genere, di qualunque colore po-litico siano ed in qualsiasi epoca storica diquesta nostra Repubblica si trovino adoperare. Poche di queste opposizioni però,una volta ritrovatesi in maggioranza,hanno saputo mettere mano alla materiaed apportare novità sostanziali. Questonon si può certo dire del Governo Renzi,che ha modificato pesantemente i criteridi riscossione del canone, una modificache, non lo nascondiamo, ci trova con-cordi. Il 96 per cento circa delle famiglieitaliane – sono dati ISTAT di qualcheanno fa – ha accesso alla televisione.

L’evasione tocca invece livelli record: sistima addirittura il 27 per cento nel 2014,contro il 10 per cento medio europeo: 500milioni di euro evasi. Dovremmo far tor-nare tutto come prima ? No, non ci sem-bra proprio il caso; se quasi la totalitàdelle famiglie italiane, come abbiamo visto,possiede un televisore, e la totalità –almeno ce lo auguriamo – delle famiglieha un contratto di fornitura elettrica, ilcanone in bolletta è solo una semplifica-zione, un’ottimizzazione del servizio cheandrà incontro a tutti i cittadini onesti cheil canone l’hanno sempre pagato e che pergiunta da quest’anno lo pagheranno ri-dotto. L’augurio è che per il 2017, unavolta giunti i dati sugli incassi dell’annocorrente, la quota che il servizio pubblicochiede al cittadino possa scendere ancora:noi crediamo ce ne sia la possibilità, epensiamo che, se i conti della RAI loconsentiranno, questa sarà la strada cheseguirà il Governo.

Questo è l’auspicio che facciamo, datala configurazione attuale del servizio pub-

blico: finché il cannone c’è, finché il ser-vizio pubblico si finanzia così, ben ven-gano tutte le misure atte a ridurre l’eva-sione e quindi ridurre la consistenza deldovuto. Ciò non significa che noi rite-niamo che il canone debba ancora esi-stere; prima o poi però si dovrà deciderese il servizio pubblico necessita di tre retigeneraliste e di una miriade di canalidedicati o se, invece, è il caso di avviare ilprocesso di privatizzazione almeno par-ziale da più parti auspicato.

Tornando al merito delle mozioni, ilMinistero dello sviluppo economico ha giàchiarito fin dal 2012 che sono assoggetta-bili al canone solo gli utenti che posseg-gono un apparecchio TV in grado diricevere il segnale digitale o satellitare,sono perciò esclusi gli apparecchi che ilsegnale lo ricevono via Internet: insisteresu questo ci pare pretestuoso, e non fa cheingenerare incertezza nei cittadini. Nonpotremo quindi votare mozioni che chie-dono di tornare al passato, un passato chenon ha certo lasciato un buon ricordo disé. Oggi forse si è persa un’occasione:quest’Aula dovrebbe parlare di cosa ilPaese necessiterebbe da un buon serviziopubblico; concentrarsi sempre, solo edesclusivamente sul canone, soprattutto inun momento in cui si è deciso di comin-ciare a ridurlo, non serve né a noi né aicittadini che rappresentiamo. Per questo,noi esprimeremo voto favorevole a tutte lemozioni per le quali anche il Governo haespresso un voto favorevole.

PRESIDENTE. Sarebbe iscritto a par-lare il deputato Civati, che però non vedoin Aula. Dunque procedo, e do la parolaper dichiarazione di voto al deputatoRampelli, che invece vedo in Aula. Prego,ne ha facoltà.

FABIO RAMPELLI. Presidente, colleghideputati, rappresentante del Governo, ladiscussione di oggi è certamente una di-scussione propria, nella quale vale la penadi avventurarsi. Abbiamo ascoltato anchele risposte e la formulazione dei parerisulle mozioni presentate dai vari gruppiparlamentari da parte del sottosegretario,

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e abbiamo potuto constatare che, daquando questo assurdo meccanismo dipagamento del canone – quantomeno bi-slacco forse, più che è assurdo – attra-verso l’apposizione nella bolletta energe-tica è entrato in vigore, ci sono state unaserie di correzioni di rotta che noi ab-biamo potuto apprezzare in quota parte,ma che non fugano alcuni dubbi di fondoin merito al funzionamento del serviziopubblico radiotelevisivo. E non possiamofare a meno di approfittare della circo-stanza per allargare il campo dei nostriragionamenti. Non possiamo, per esempio,non constatare che anche il GovernoRenzi, come i precedenti, non si è mini-mamente preoccupato di rapportarsi conquesto potenzialmente gioiello dell’indu-stria culturale italiana per poterlo raffor-zare, per poterlo modernizzare, per poterporre dei provvedimenti di contenimentodella spesa, anche se indirettamente, at-traverso delle indicazioni chiare, nette,precise, non suscettibili di interpretazionie che possono indurre la RAI a fareesattamente quello che stiamo facendo invari altri comparti della pubblica ammi-nistrazione: lo Stato sta cercando di mi-nimizzare le proprie spese, sta cercando difare ogni sforzo per tentare di ridurre glisprechi, e spesso, facendo i tagli in viaorizzontale, come è pessima tradizione deivari Governi che si sono succeduti negliultimi decenni alla guida del Paese, gettail bambino con l’acqua sporca, per utiliz-zare un adagio in vigore tra il popoloitaliano.

Accade cioè che si colpiscono le fascesociali più deboli, in maniera talvolta fa-tale. Immaginare la manovra sulle pen-sioni, che ha prodotto per esempio ilfenomeno degli esodati; immaginare l’au-mento – purtroppo non si può immagi-nare, ma constatare – esponenziale dellafascia delle nuove povertà, levitazione finoa oltre 4 milioni di persone, che non sannose riusciranno a portare a casa da man-giare nel corso di una giornata; il fatto diaver colpito attraverso l’incremento dellapressione fiscale per alcune fasce, in par-ticolare le piccole e medie, ma anchepiccolissime realtà produttive, le aziende e

averle indotte alla chiusura per poi vedere– perché è così, perché è obiettivo –pagamenti assai esosi, di cachet milionarifatti dalla RAI (non solo il direttore ge-nerale, ma buona parte dei direttori direte) e i consiglieri d’amministrazionedella RAI girare con auto blu, con autisti;vedere inoltre il regime degli sprechi cheimperversa sovrano all’interno di questaazienda, e limitarsi a fare in buona so-stanza da parte del Presidente del Consi-glio e del suo Governo due operazioni: èveramente assurdo ! La prima, un’opera-zione di controllo della RAI e di apposi-zione delle competenze così delicate per ilsistema democratico, perché parliamodella comunicazione di massa, non più sulParlamento, che è il tempio della demo-crazia, ma sul Governo, scivolando di fattoverso un rischio regime. Se, a parti inver-tite, noi fossimo stati al Governo, voi ciavreste buttato in faccia accuse terribili,magari con tanto di manifestazioni dipiazza e con il sostegno anche di quellefasce extraparlamentari che spesso hannocreato danni incommensurabili solo e sol-tanto per far dispetto a qualcuno: questaè una prima operazione che avete fatto. Ilcontrollo di regime sulla RAI !

La seconda operazione è quella di cuistiamo parlando oggi. Certo, noi siamoperfettamente d’accordo sullo stanare glievasori fiscali; riteniamo però questo stru-mento, come già ho potuto definirlo pocofa, uno strumento inefficace, uno stru-mento che, come al solito, colpisce tutti enon fa selezione, che costringe coloro chenon posseggono un apparecchio televisivoa fare un’autocertificazione. Poi voi la fatesempre facile: va bene, ma che ci vuole, sipuò fare online; intanto non tutti i citta-dini italiani sanno accedere a questi ser-vizi, quando questi servizi sono efficienti,quando rispondono in tempo reale,quando non producono a loro volta benaltre conseguenze negative di cui burocra-ticamente ci si deve fare carico. E poi nonavete affrontato il nodo dei nodi. Percarità, non è che qualcun altro l’abbiafatto al posto vostro; ma è fuor di dubbioche, quando il rottamatore, anzi l’ex rot-tamatore Renzi è salito alla guida del

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Governo, c’era aria, si respirava davveronell’atmosfera, di rivoluzione, e nella ri-voluzione annunciata ci doveva essere an-che la chiarificazione del ruolo della RAIe del rapporto tra i cittadini utenti e laRAI stessa. Se la RAI è un servizio pub-blico, non si capisce per quale ragionedebba alimentarsi in quota parte ancheattraverso il regime della pubblicità: se lapaghiamo noi cittadini attraverso la tas-sazione, dovrebbe essere esente dalla pub-blicità. Questo nodo, ripeto teoricamente,intellettualmente al centro di dibattiti dottinei salotti radical-chic da cui provieneanche Matteo Renzi, queste considerazionisi perdono improvvisamente nel portodelle nebbie quando si passa dalle auleuniversitarie al governo della cosa pub-blica, alle responsabilità, alla gestione eall’amministrazione del potere.

Si torna, quindi, alla formula mista epromiscua del pagamento del canone te-levisivo da parte dei cittadini, tutti, nes-suno escluso, con l’aggiunta dell’approvvi-gionamento pubblicitario che, invece, ali-menta quella di quei network televisivi chenon godono del canone pubblico e, quindi,che non succhiano dai portafogli dei cit-tadini le risorse per poter sostenere al-meno una parte dei costi. Tutto ciò di cuiavevamo bisogno nonostante gli annunci,appunto, si è disperso nel nulla; questapromiscuità permane e voi vi limitate,molto semplicemente, a tentare di modi-ficare il meccanismo di pagamento delcanone televisivo da parte del cittadinoutente, come già detto, sottoponendolo aun vero e proprio stillicidio nel caso in cuidovesse autocertificare il mancato pos-sesso dell’apparecchio di ricezione, inmodo particolare, come è stato puntualiz-zato adesso, in presenza dell’apparecchiotelevisivo in quanto tale. Quindi, noi siamoprofondamente insoddisfatti; in questamozione abbiamo tentato di spiegarlo e loabbiamo spiegato anche quando, perun’altra volta, il Parlamento italiano e laCamera dei deputati si sono dilettati nel-l’affrontare la questione della gestionedella RAI e delle sue prospettive. Noiabbiamo proposto una serie di impegni alGoverno, il primo dei quali lo manteniamo

in vita e ci è stato detto, da parte delGoverno, che non si può fare, che nonsarebbe d’accordo, mi riferisco a quello,appunto, di individuare criteri più certiper il pagamento del canone.

PRESIDENTE. Concluda.

FABIO RAMPELLI. Ci è stato dato unparere positivo sul secondo impegno ma,caro sottosegretario, non siamo soddisfatti,e per questo non accettiamo la riformu-lazione, della proposta fatta dal Governorispetto al terzo impegno; noi abbiamochiesto, non solo che siano esentate lefasce sociali più deboli, ci mancherebbealtro, ed è stata una crudeltà non averlosaputo e voluto fare fin dall’origine diquesto provvedimento e di questa deci-sione, visto che voi non ci pensate mini-mamente a eliminarlo e a fare alimentareeventualmente la RAI solo attraverso ilcircuito della pubblicità, ma abbiamo chie-sto che questo canone – e mi avvio aconcludere Presidente – sia fatto pagarealmeno a scalare, cioè in base alla realericchezza di ciascuno; è un criterio diequità fiscale, è un criterio di equitàsociale, è un criterio a cui, come al solito,tutti si sono appellati e si appellanoquando non stanno al Governo, salvo di-sattenderlo quando, invece, si hanno com-piti di gestione del potere. Per questeragioni noi manteniamo in vita la nostramozione, per queste ragioni riteniamo chela gestione dei rapporti tra potere e RAIsia del tutto deficitaria e ci aspettiamoproposte più significative e decisive daparte del Governo nei prossimi mesi; perquesta ragione siamo profondamente ama-reggiati dell’insensibilità da parte del Go-verno rispetto alla tutela delle fasce socialipiù deboli (Applausi dei deputati del gruppoFratelli d’Italia-Alleanza Nazionale).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto il deputato Fe-derico Fauttilli. Ne ha facoltà.

FEDERICO FAUTTILLI. Grazie, Presi-dente. Colleghi, sottosegretario, nel miointervento sicuramente resterò sul tema

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all’ordine del giorno, certe strumentaliz-zazioni appena sentite non credo che fac-ciano bene ad approfondire il tema indiscussione, oggi, in quest’Aula e anche adaffrontare in modo adeguato i problemiche, purtroppo, ancora ci sono. La legge distabilità 2016 ha stabilito, appunto, che ilcanone RAI, pari a 113 euro e 50 cente-simi, venisse inserito nella bolletta dellaluce, introducendo una nuova ipotesi pre-suntiva del possesso di un apparecchiotelevisivo, legato ad un contratto di forni-tura di energia elettrica. Con questa mo-difica il Governo e il Parlamento hannopuntato ad una riduzione dell’evasionefiscale relativa al canone RAI consideratotassa di possesso, con il conseguente ridi-mensionamento nel corso del tempo delcosto del canone stesso per i cittadini.

Ora, è imminente il decreto del Mini-stero dello sviluppo economico che dovràattuare quanto previsto dalla norma ri-cordata; in modo particolare sono da de-finire con chiarezza i modi e i termini peril riversamento del canone che, si ricorda,è incassato dalle aziende fornitrici di ener-gia elettrica. Il decreto del MISE dovràanche stabilire le esenzioni previste e leprocedure di autocertificazione, ricor-dando che dovranno pagare il canone solocoloro che posseggono apparecchi atti oadattabili a ricevere il segnale audiovisivoattraverso la piattaforma sia digitale ter-restre che satellitare, mentre sono esentatitutti gli altri dispositivi che utilizzino larete Internet. Sono però necessari altrichiarimenti per le tipologie di apparec-chiature assoggettate all’obbligo del paga-mento del canone. Il nuovo sistema diesazione del canone presuppone il coin-volgimento e la collaborazione di diversisoggetti pubblici e privati detentori dibanche dati; è, quindi, innanzitutto indi-spensabile che venga riconosciuto un ruolofondamentale all’Autorità della privacy chedovrà controllare tutta la filiera, sia amonte, sia a valle, per impedire usi im-propri delle banche dati ricordate. Unasituazione particolare, che noi riteniamomeriti molta attenzione, è quella relativaal caso dei cittadini italiani residenti per-manentemente all’estero e quindi iscritti

all’AIRE, i quali, non solo non hanno laresidenza negli immobili posseduti in Ita-lia, ma non usufruiscono, per la maggiorparte del periodo dell’imposta, delle tra-smissioni radiotelevisive italiane nei sud-detti immobili; è auspicabile, quindi, chevenga chiarito se questi cittadini sonoesentati, in tutto o in parte, dal pagamentodel canone e se vi siano le condizioni perevitare che chi non risiede stabilmente nelnostro Paese sia assoggettato al pagamentodel canone in bolletta o in altra maniera.È, quindi, auspicabile che il Ministerodello sviluppo economico emani in tempirapidi il decreto attuativo necessario, inmodo da consentire non solo l’effettivopagamento del canone RAI in bolletta, maanche e, diremmo, soprattutto, un chiari-mento generale della situazione che ap-pare al momento poco chiara e che perquesto non può che preoccupare i cittadinichiamati a pagare una tassa non certopopolare anche se indispensabile per ilmantenimento del servizio pubblico radio-televisivo. È, infatti, evidente per noi che visono punti ancora da chiarire, quali quellidegli studenti fuori sede, per esempio, lecui famiglie potrebbero essere chiamate apagare più canoni, quello dell’abitazione equello dove risiede il figlio per motivi distudio, o di coloro che convivono in un’a-bitazione pur non facendo parte dellostesso nucleo familiare. Infatti, le rispostesinora date non sono state rassicuranti ehanno anzi causato spesso ancora piùconfusione e timori. È necessario, quindi,con urgenza diradare la nebbia in cui ilpagamento del canone RAI in bolletta è,purtroppo, ancora intrappolato. Comun-que il nostro gruppo Democrazia Solidale-Centro Democratico voterà a favore dellemozioni accolte dal Governo, augurandosiche anche questa discussione parlamen-tare non sia il solito sterile atto di indi-rizzo senza seguito, ma aiuti il Governo achiarire, in tempi rapidi, le questioni an-cora in sospeso causate dalla nuova nor-mativa sul canone RAI (Applausi dei de-putati del gruppo Democrazia Solidale-Cen-tro Democratico).

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PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto il deputato Da-vide Caparini. Ne ha facoltà. Dov’è ildeputato Caparini ?

DAVIDE CAPARINI. Al suo posto, Pre-sidente, buongiorno. Siamo a discutere diun argomento più volte affrontato in que-st’Aula, proprio grazie alla Lega Nord,ovvero del tanto odiato, vituperato e dalsottoscritto non pagato canone RAI. Noida anni sosteniamo quanto sia assoluta-mente ingiusto e iniquo fare subire questatassa ai cittadini italiani e, soprattutto,sottolineiamo quanto sia ingiusto che glisprechi del carrozzone RAI vengano pagatidai cittadini meno abbienti, dalle classisociali più povere. Purtroppo, ancora unavolta, avete dimostrato di essere sordi allenostre richieste, come quella di introdurre,perlomeno, un principio di equità nell’im-posizione fiscale, poiché si tratta di unatassa di possesso.

Quindi, è erroneo, è completamentesbagliato, fuorviante e falso dire che sitratta di un abbonamento, che presuppor-rebbe un servizio: si tratta di una tassa dipossesso sull’apparecchio televisivo. Que-sto Governo, voi, alla presunzione delpossesso dell’apparecchio avete aggiunto ilfatto che ci sia l’apparecchio nel caso incui vi è un contratto con un fornitore dienergia elettrica, ma rimane il fatto che èuna tassa di possesso. Quindi, lasciamostare tutte le baggianate che sento sul fattoche è un abbonamento, quindi è legato aun servizio pubblico. Nient’altro che fal-sità !

Stiamo parlando di una tassa di pos-sesso. Evidentemente, voi, per cercare diaumentare la platea delle persone colpite,dei cittadini colpiti, vedendo che in Italiaci sono quasi trenta milioni di utenzeelettriche sotto ai 3 kW contro i circa 24milioni di abbonati alla RAI, avete fattosubito i conti e avete detto: ballano 5-6milioni di cittadini, moltiplichiamo 100euro per quei 5 o 6 milioni e aumentiamoil gettito della RAI, e quindi ci sfreghiamole mani. Allora, il punto fondamentale èche lo strumento è sbagliato, perché, se siparla di un’imposizione, e la Costituzione

su questo è estremamente chiara, se sitratta di un’imposizione fiscale, ci deveessere la progressività.

E, allora, noi troviamo che sia immo-rale – im-mo-ra-le – fare pagare il car-rozzone RAI al pensionato. È immoralefar pagare il carrozzone RAI a chi è indifficoltà. È immorale far pagare i 600mila euro a Bobo Vieri per la partecipa-zione a Ballando con le stelle al pensio-nato. Non sta né in cielo né in terra ! Edè altrettanto immorale che voi facciatepagare questi cento euro a chi oggi è indifficoltà, magari buttato fuori di casa,magari vive in macchina, per mantenereuna RAI che ha un patrimonio di 12miliardi di euro, un patrimonio immobi-liare di 12 miliardi di euro.

A Sassari, signor sottosegretario, cisono sette dipendenti che lavorano in1.100 metri quadri. A Firenze ci sono 132dipendenti che hanno cadauno 140 metriquadri a disposizione. A Napoli vi è unauditorium, finito nel 2012, che non èancora stato utilizzato. La Corte dei contiha indagato su quello, le associazioni deiconsumatori hanno denunciato il fatto checi sia un auditorium con ottocento postiper gli spettatori e la RAI affitta spaziesterni per le sue produzioni ! È unoscandalo che voi abbiate il coraggio divenire in Aula a parlare di canone RAIimposto alle fasce più deboli, imposto aidisoccupati (Applausi dei deputati delgruppo Lega Nord e Autonomie-Lega deiPopoli-Noi con Salvini), imposto a coloroche oggi hanno enormi difficoltà e vivonoin macchina, quando vi è questa scon-cezza !

È uno scandalo ! Noi abbiamo chiesto,più e più volte, anche quando eravamo alGoverno con quelli che mi stanno qua asinistra, più volte abbiamo chiesto ai col-leghi di Forza Italia. Non a caso, il Go-verno ha espresso parere favorevole allamozione di Forza Italia e di Verdini, chevoterà a favore della mozione della mag-gioranza. Lo sottolineo, perché poi moltimi chiedono: ma come, quando voi eravateal Governo non avete cancellato il canoneRAI ? Noi al Governo abbiamo presentatopiù e più volte gli emendamenti in Aula, ci

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è stato chiesto più volte di ritirarli – ilsottosegretario è qua presente – e noi liabbiamo mantenuti, li abbiamo votati, conil rischio di mandare sotto il Governo, ealcune volte ci siamo andati anche moltovicini.

Purtroppo, il più delle volte, la ciam-bella di salvataggio è stata gettata propriodal centrosinistra, che è il partito RAI inquest’Aula, dal centrosinistra che vivedella RAI, vive, tanto quanto il centrode-stra, del conflitto di interessi per quantoriguarda il servizio pubblico televisivo. Equesto è un dato di fatto, perché quantevolte – e chi è qui e ha onestà intellettualedi ricordarlo – noi abbiamo presentato inostri emendamenti per cancellare il ca-none RAI, ma non solo per cancellarlotout court.

Abbiamo fatto anche un passo in più,facendoci anche violenza. Abbiamo detto:mettiamo un principio di proporzionalità,inseriamolo in una tassa che, perlomeno,corrisponda al reddito del cittadini. Io, piùho, più contribuisco a pagare lo stipendiodei dirigenti, e ricordo la proporzione deidirigenti in RAI (anche questo è moltosignificativo): 700 dirigenti abbiamo inRAI, anzi, o meglio, 700 dirigenti avetemesso in RAI, visto le ultime nomine,contro i 120 di Sky e i 350 di Mediaset. Se,poi, guardiamo i giornalisti, vi sono 1.750giornalisti: a Sky sono 181 e a Mediaset300.

Se poi, però, andiamo a vedere lo share,perché molto spesso mi viene giustificatol’emolumento, il numero di dirigenti e ilnumero di giornalisti con la grande qualitàdel servizio pubblico, a parte il fatto chevorrei sapere qui dentro chi si sintonizzasu Rai News o chi guarda SkyTg24, mipiacerebbe fare questo piccolo sondaggioper vedere, poi, il vostro indice di gradi-mento sul grande servizio pubblico. Ma, aldi là di questo, guardiamolo lo share: loshare di Telenorba – sono andato proprioquesto stamattina a verificare Telenorba–, il TG di Telenorba fa lo 0,1 per cento.Rai News fa lo 0,61 per cento !

Basta questo per dirvi quanta è la qua-lità che ci fate pagare, cioè pari a zero, ma,finché la fate pagare a me e ai miei colleghi,

ci può stare, va bene. Ma, quando la fatepagare a chi non può sopportare questocarico, perché stiamo parlando di 100 euroche oggi arriveranno in modo indistinto atutti, a tutti coloro che hanno una bollettaelettrica, e, soprattutto, lo fate anche in unmodo viscido, quale è sempre stato il com-portamento dello Stato nei confronti delcittadino consumatore, in questo caso delcittadino utente televisivo...

Infatti, è viscido il comportamento: voisapete che la RAI è stata più volte con-dannata anche per la privacy. A me fapiacere sentire qui il sottosegretario cheparla di tutela della privacy, ma se laprima ad essere condannata per la viola-zione sistematica della privacy è la RAI,che continua a mandare delle lettere fuor-vianti, delle minacce ai cittadini che nonpagano il canone RAI, turlupinandoli eraggirandoli, perché questo è quello che fasistematicamente la RAI, o almeno hafatto sistematicamente fino al 31 dicembre2015 ?

Quindi, non mi venga a parlare dirispetto della privacy, perché la Rai è laprima che va a prendere le banche datidall’Agenzia delle entrate, dai comuni, in-treccia i vari dati, per arrivare, alla fine,a mettere le mani nel portafoglio dellapovera gente. Allora, noi siamo qui perribadire un concetto che è fondamentale,che dovrebbe veder sensibili tutti, soprat-tutto le sinistre. Io capisco che qui, nelcentrodestra, i colleghi di Forza Italia eMediaset devono tutelare altre cose, però,stranamente, poi, quando devono tutelareMediaset, votano esattamente la stessacosa di quelli che devono tutelare la RAI.Questa è la storia del Parlamento dellaSeconda Repubblica, e ci sta, lo abbiamocapito: spero che lo abbiano capito anche,però, i cittadini che ci ascoltano e che sifaranno due conti su chi devono votarealle prossime elezioni.

Ma il punto fondamentale è che biso-gna introdurre una proporzionalità. Nonvolete eliminare il canone RAI, come noicontinuiamo a chiedervi ? Ma, perlomeno,introducete un principio per cui chi più hapiù paga e chi non ha non deve pagarequella sconcezza, quella vergogna che si

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chiama RAI (Applausi dei deputati delgruppo Lega Nord e Autonomie-Lega deiPopoli-Noi con Salvini) !

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto la deputata Va-lentina Vezzali. Ne ha facoltà.

MARIA VALENTINA VEZZALI. Presi-dente, Governo, colleghi, con le mozioni indiscussione oggi abbiamo l’opportunità dispiegare ai cittadini le ragioni che hannoportato il Governo ad addebitare il canoneRAI, ma in misura ridotta, nella bollettadell’energia elettrica, invece che, come peril passato, recapitando loro un bollettinopostale. La legge di stabilità 2016 haintrodotto, relativamente alla riscossionedel canone RAI, il principio che, se pa-ghiamo tutti, pagheremo meno.

E se le previsioni di recupero dell’eva-sione fiscale dovessero essere positive, giànei prossimi anni, potranno essere abbas-sate le fasce di età, aumentati i limiti direddito annuo lordo e ampliate le esen-zioni.

Con questa riforma il Governo ha an-che provato a rateizzare l’importo dovuto,chiedendo cioè solo 10 euro al mese aicontribuenti, consapevole del fatto che ilperdurare della crisi economica e la ne-cessità di favorire i consumi, richiedevanouna misura ad hoc anche per il canone TV.Il canone Rai ordinario è dovuto, infatti,da chiunque detenga un apparecchio attoo adattabile alla ricezione delle trasmis-sioni televisive, come previsto da un regiodecreto del 1938, indipendentemente dallaqualità o dalla quantità del relativo uti-lizzo, come ribadito da sentenze dellaCorte costituzionale e della Corte di cas-sazione. Il canone RAI, come ricordato, èun’imposta e pertanto deve essere versatadal contribuente obbligatoriamente entro ilimiti previsti dalla legge, a meno che ilsoggetto non sia in possesso dei requisitiche ne consentano l’esenzione.

Una riforma, anche se presenta qualcheincognita, o necessità di correzioni, intro-duce novità che vanno governate. La ge-stione della prima fase ha già dato sod-disfazione alle associazioni di consumatori

con le quali l’Agenzia delle entrate e ilMinistero dell’economia e delle finanzehanno dialogato proficuamente. Il tempoche va da oggi all’addebito della bollettadella prima rata del canone, prevista peril mese di luglio, dovrà essere utilizzatoper affinare le procedure, consentire atutti i contribuenti di conoscere i propridiritti, alle società di gestione dell’energiadi adattare i loro sistemi informatici allagestione di questa riscossione per contodello Stato.

La presunzione del possesso di un ap-parecchio atto o adattabile alla ricezionedelle trasmissioni televisive non è campataper aria, ma viene dalla consapevolezzache oggi la diffusione delle tecnologie el’accessibilità economica del settore, lamaggior diffusione dell’informazione ra-diotelevisiva e on line, consentono a tuttidi avere in casa un dispositivo del tipoprevisto dalla legge. Chi rientra nella ca-tegoria con diritto all’esenzione deve es-sere messo nelle condizioni di avere ra-gione del suo diritto. Molte delle eccezionisollevate finora, però, fanno ritenere che siabbia paura di dover pagare piuttosto chesperare finché finalmente lo facciano tutti.La riforma perfetta non esiste, ma rispettoad un problema manifesto, non provare adintrodurre correttivi, o non ipotizzare unasoluzione, sarebbe colpevole, tanto più cheda parte di un Esecutivo che si è postol’obiettivo di combattere l’evasione conogni mezzo. Fintanto che non si creerannole condizioni per eliminare completamenteuna tassa che la globalizzazione sta ren-dendo anacronistica, Scelta Civica non puòche condividere la finalità di questa ri-forma e auspica che, superata la faseiniziale, introdotti i necessari aggiusta-menti, garantiti i doverosi diritti, ciò possaportare a far percepire un’imposta minimagiusta, invece di percepirla solo comeingiusta, solo perché finora si è riusciti anon pagarla affatto.

Scelta Civica auspica la rapida pubbli-cazione del decreto interministeriale diattuazione del nuovo sistema di paga-mento del canone RAI, già al vaglio delConsiglio di Stato, che consenta di supe-

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rare gli attuali dubbi e le perplessitàdiffuse che, peraltro, creano incertezza emistificano la realtà.

Inoltre, Scelta Civica voterà a favoredelle mozioni sulle quali il Governo haespresso parere favorevole (Applausi deideputati del gruppo Scelta Civica per l’Ita-lia).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto il deputato But-tiglione. Ne ha facoltà.

ROCCO BUTTIGLIONE. Grazie, si-gnora Presidente. Signora Presidente, ono-revoli colleghi, il Governo ha deciso direndere più capillare, più controllabile,più facile, l’esazione del canone TV, equesta, davanti ai livelli molto alti dievasione, il 27 per cento dicono le valu-tazioni a nostra disposizione, certamente èuna decisione lodevole. Tuttavia, desta an-che qualche perplessità sotto due profilidiversi. Il primo, sembra ragionevole, chese aumenta il livello di esecuzione dell’ob-bligo, diminuisca corrispettivamente il li-vello dell’aliquota che viene pretesa.

In altre parole, un canone elevato inpresenza di una forte evasione equivale aun canone meno elevato in presenza diun’evasione che si suppone debba esseredrammaticamente ridotta. Per questo noicrediamo che in questa occasione valga lapena di domandarsi se non si possa arri-vare ad una riduzione del canone attuale,una riduzione e anche una modulazione,tenendo conto della opportunità di ridurreil canone in modo particolarmente pene-trante, fino a cancellarlo, per alcune ca-tegorie di utenti.

Perché diciamo questo ? Noi vorremmoapprofittare di questa discussione sul ca-none per porre una questione più radicale,più ampia: ma perché mai dobbiamo pa-gare il canone ? Perché mai il cittadinodeve pagare un canone per un servizio chealtri, dei privati, sono disponibili a offrirgligratuitamente ? Sorvolo sulla complessaquestione se il canone debba essere qua-lificato come tassa o come imposta, dovela qualificazione del canone come impostasembra essere un marchingegno usato

semplicemente per facilitare la persecu-zione dell’evasione, senza peraltro averottenuto il risultato desiderato; lasciamoquesto da parte. Ma perché mai bisognapagare il canone ? Si suppone che pa-ghiamo il canone per avere un servizio chela televisione commerciale non ci dà. Valela pena di pagare il canone per avere unservizio che la televisione commercialenon ci dà. Di più: ha senso esentare alcunecategorie dal pagamento del canone, seriteniamo che questo servizio comporti unarricchimento del loro mondo culturale,un arricchimento del loro sentimento dicittadinanza, che è in qualche modo do-vuto ai cittadini, e quindi è giusto esentarlidal pagamento del canone. Quindi, sia ilpagamento del canone in quanto tale, sial’eventuale esenzione totale dal pagamentoper alcune categorie particolari, ha comesua base l’idea che la televisione pubblicadia un servizio che la televisione privatanon dà e qui tocchiamo la questionenodale che è quella del servizio pubblico.Si avvicina il momento in cui bisognerànegoziare il contratto di servizio pubblico,anzi per la verità questo contratto è giàscaduto, è scaduto da tempo, e non sipotrà rimandare di molto la sua rinego-ziazione. Cosa chiediamo alla televisionepubblica come corrispettivo per il fattoche i cittadini le pagano il canone ? Cosadeve fare la televisione pubblica ? Cosa è ilservizio pubblico ? Come diceva bene ilcollega Caparini, il pagamento del canoneè una iniquità se ad esso non corrispondeun servizio che giustifichi il pagamento delcanone. Se la televisione pubblica si muovesecondo le regole normali della competi-zione sul mercato televisivo, non si capisceperché debba ricevere un sussidio dalloStato. È ingiusto per il cittadino, ed èingiusto anche per i concorrenti perchéquesto è evidentemente un aiuto di Stato.Ciò che giustifica tutto questo, ciò cherende questo non aiuto di Stato, è l’idea diservizio pubblico. Allora, su questo credoche tutti quanti noi dovremmo iniziareuna riflessione in quest’Aula, in vista delrinnovo del contratto. Tra l’altro ci sonoanche le concessioni che devono essererinnovate e le concessioni non possono

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essere considerate in modo del tutto se-parato dal tema del servizio pubblico edella funzione della televisione pubblica.

Diciamo che l’idea della televisionecome servizio pubblico è un’idea che nonesiste solo in Italia, è largamente diffusa inEuropa e per comprenderne le ragionipotremo andare a uno degli ultimi scrittidi uno dei massimi filosofi del secolopassato, Karl Raimund Popper, che cimette in guardia sulle grandi potenzialitàper il male, ma anche per il bene, dellostrumento televisivo e del linguaggio tele-visivo. Noi paghiamo il canone per avereun servizio che utilizzi la televisione perarricchire la nostra coscienza civile. Guar-diamo al passato, guardiamo all’era Ber-nabei del mondo televisivo, un tempodemonizzata e della quale oggi tanti, mecompreso, sentono una forte nostalgia.Cosa ha fatto la RAI ? La RAI ha avutouna potente funzione nazional-popolare,nel senso di procedere alla nazionalizza-zione delle masse, ha diffuso l’uso dellalingua italiana come lingua veicolare co-mune; prima della RAI gli italiani parla-vano i dialetti, oggi parlano la linguaitaliana.

So che ad alcuni questo non piace deltutto, a me sembra un enorme passoavanti culturale perché il possesso dellalingua è la prima condizione per far valerei propri diritti, per poter migliorare leproprie capacità lavorative, quindi la RAIha dato il patrimonio della lingua italiana.Ma la RAI, attraverso le sue fiction, cheallora non si chiamavano fiction, si chia-mavano sceneggiati, ha diffuso la cono-scenza della cultura nazionale, ha portatoi classici della cultura nazionale alla por-tata di tutti i cittadini. La RAI ha per-messo agli italiani di una regione di com-prendere anche i punti di vista e i modi diessere degli italiani di altre regioni, colla-borando – peraltro, in misura insuffi-ciente – ad abbattere gli stereotipi, apermettere a noi italiani di guardarci consimpatia gli uni con gli altri.

Non mi è ignoto il fatto che non è tuttooro nella storia della RAI. Soprattuttonegli ultimi anni, la logica della competi-zione fra televisioni, l’ossessione della au-

dience, ha portato a far scadere questafunzione di servizio pubblico, e abbiamoavuto esempi non commendevoli di lunghiperiodi di assunzioni clientelari e di ap-palti dati con criteri molto discutibili. Noisiamo consapevoli di questa realtà e cre-diamo si debba procedere con severità inquesto ambito, e tuttavia questo non ciporta a dire che l’idea di servizio pubblicova abbandonata e, quindi, il canone vatolto, ci porta a dire che bisogna tornareal vero spirito del servizio pubblico edomandarci: qual è il contributo che laRAI dà, oggi, alla democrazia italiana ?Alla democrazia, perché creare un’opi-nione pubblica nazionale è la condizioneper poter avere una democrazia. Avere lapossibilità di un controllo dell’azione deicittadini, avere la diffusione di una culturacivica, che consenta ai cittadini di capirele procedure e le modalità con le quali sidecide e, quindi, dove allocare la proprialode o il proprio biasimo, anche in fun-zione, domani, del voto da dare, è condi-zione perché la democrazia possa funzio-nare.

Noi chiediamo che il Governo pongaquesta preoccupazione al centro della suapolitica televisiva e non più solo in un’ot-tica nazionale, perché oggi abbiamo unproblema democratico europeo, non na-zionale. Noi viviamo una crisi della de-mocrazia europea. Da un lato, abbiamodelle burocrazie, le quali conoscono iproblemi dell’Europa e del mondo nell’e-poca della globalizzazione e, ogni qualvolta cerchiamo soluzioni, le soluzionisono sempre nella direzione di un « piùEuropa »: pensate alla crisi dei migranti,pensate alla crisi delle banche, le soluzionisono sempre a livello europeo. Ma, ilcittadino comune, queste soluzioni non èin grado di capirle, non è in grado dicontrollare chi le prende, si sente profon-damente alienato rispetto ad un processo,che non è più democratico perché lui nonlo controlla più: il tabaccaio sotto casa mianon capisce, neanche nel modo globale cheè necessario per poter dare un voto, quelloche avviene.

Questa obiezione è stata sollevatatempo fa da Lord Ralf Dahrendorf. Lord

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Ralf, che è stato uno dei massimi, forse ilmassimo sociologo dalla seconda metà delsecolo passato, diceva: l’Europa non èpossibile, perché non esiste un demoseuropeo, ma il demos si costruisce, ilpopolo europeo si costruisce. Si costruiscecome ? Creando un’opinione pubblica eu-ropea. Allora, io vorrei invitare il signorrappresentante del Governo a cominciarea discutere, anche nel Governo, il tema:cosa il servizio pubblico può fare attra-verso alleanze con altre televisioni, magarisollecitando una raccomandazione dellaCommissione europea per la formazionedi un servizio pubblico televisivo europeo;cosa possiamo fare per aiutare la forma-zione della coscienza del cittadino euro-peo, che vale a dire cosa possiamo fare percreare le basi della democrazia europea didomani.

Chiudo con una citazione di Jean Mon-net. Prima di morire, Jean Monnet diceva:dovessi ricominciare oggi il cammino dallacostruzione dell’Europa, non partirei dal-l’economia, ma dalla cultura. Lo stru-mento che le classi dirigenti hanno, periniziare la costruzione culturale dell’Eu-ropa, è il servizio pubblico radiotelevisivo:facciamone buon uso, allora si giustifi-cherà il canone, l’esazione del canone e lastruttura che noi abbiamo costruito at-torno al canone televisivo (Applausi deideputati del gruppo Area Popolare (NCD-UDC)).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto il deputato Gio-vanni Paglia. Ne ha facoltà. Ma prima didare la parola al deputato Paglia, vorreisalutare un gruppo di studenti e docentidell’Università di Bolzano e anche ungruppo di studenti e docenti dell’Istitutocomprensivo statale di Curinga Catanzaro,che stanno assistendo ai nostri lavori dalletribune. Rivolgo quindi loro, da parte ditutti noi, un saluto caloroso (Applausi).

Adesso le do veramente la parola, de-putato Paglia.

GIOVANNI PAGLIA. Grazie Presidente,mi unisco ai saluti.

Io credo che il dibattito che cresceattorno a queste mozioni ci dia l’oppor-

tunità di fare anche una debita riflessione,dopo alcuni mesi, rispetto alla scelta chefecero il Governo e la maggioranza diinserire all’interno della bolletta elettrica ilcanone Rai. Ora, non vi è alcun dubbio –e credo che su questo ci possa essere unpunto di accordo unanime all’interno delParlamento – che, rispetto ad un’impostache aveva un tasso di evasione del 30 percento, un qualche tipo di intervento fossenecessario.

Ora, tuttavia, quello che ci dobbiamochiedere è se fosse quella la strada giusta,anche perché, a distanza di quattro mesie dopo ritardi nell’applicazione dellanorma, problemi interpretativi nati giornodopo giorno e domande che si sommano leune alle altre senza che ci sia mai larisposta definitiva, forse chiunque di noi,credo, a partire da chi ne ha più respon-sabilità, cioè la maggioranza, dovrebbepensare ad alcuni cambiamenti, che sonopoi quelli che nella nostra mozione ab-biamo provato ad inserire, ma anche lealtre forze politiche di maggioranza e diopposizione: segno, appunto, evidentedella necessità di un tagliando.

Noi, qui, non parliamo tanto, eviden-temente, di cosa sia il canone, né di cosasia la RAI. Se dovessimo farlo, sarebbe inun altro dibattito, che peraltro è già statofatto. A noi non convince il canone comestrumento destinato solo ed esclusiva-mente alla RAI, perché riteniamo che oggi,nel 2016, sia in qualche modo riduttivolimitare la nozione di servizio pubblicosolo esclusivamente alla radio e alla tele-visione di Stato, soprattutto laddove, in-vece, c’è una crisi generale del mercatodell’editoria, che, giorno dopo giorno, ri-schia di penalizzare il pluralismo dell’in-formazione in questo Paese. Né, evidente-mente, ci convince la RAI TV in quantotale, la quale, riforma dopo riforma, di-venta o rischia di diventare sempre di piùuno strumento nelle sole mani dell’Esecu-tivo e, quindi, uno strumento di parte,cosa che, d’altronde, tutti i dati, anche sulpluralismo informativo che quel tipo dimezzo riesce a tradurre, ci danno.

Tuttavia, oggi noi parliamo sostanzial-mente di materia fiscale, cioè parliamo del

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rapporto che, anche sul canone RAI, loStato prova a costruire con i propri cit-tadini. Allora io ritengo – e lo dicemmogià allora – che ci sono grandissimi pro-blemi nel modo in cui questa materia èstata approntata, prima di tutto per lascelta stessa di collegare il pagamento diuna tassa, di un’imposta, alla riscossionedi quello che è un servizio, invece, che,privatamente, ciascuno può andare a chie-dere al proprio servizio di fornitura dienergia elettrica.

Ora, quello che noi ci dobbiamo chie-dere, perché non possiamo abituarci allanormalità, è se possa essere consideratocorretto in questo Paese che ad un citta-dino venga data la presunzione di un’im-posta. Cioè, si dice: tu hai sicuramente latelevisione e, quindi, io, di base, chiedo achi ti dà un servizio privato, quale l’ener-gia elettrica, in casa tua di riscuoterlo.Qualora tu ritenessi di non avere unatelevisione o non ce l’avessi veramente,devi fare un’autodichiarazione, la devi farenei tempi che dico io; se per caso tidimentichi di farlo, mi dispiace, perché, seil tempo è passato, intanto la tassa perl’anno la devi pagare, e di anno in anno midevi riconfermare che tu, la TV, non cel’hai, perché altrimenti quello a cui tu haichiesto di darti servizi di energia elettrica,non altro, ti affibbierà anche 100 euro inbolletta per una cosa che tu forse nem-meno dovresti pagare.

Ora, io credo che, in un rapportonormale fra Stato e cittadino, non esista lapresunzione di colpevolezza, non esista lapresunzione del fatto che io possiedo unbene anche se non ce l’ho: non mi vieneimposto il pagamento del bollo auto inassenza dell’automobile. Persino sulletasse, là dove c’è un sostituto d’imposta, ame viene chiesto di pagare presumibil-mente, se sono un lavoratore dipendente,più di quello che devo, perché poi inter-vengono le detrazioni, interviene su unasfortunata interruzione dei rapporti dilavoro, Cassa integrazione o altro.

Però, poi, io ho diritto, arrivato allafine, quando faccio il 730, a vedermieventualmente restituire, anche a poste-riori, quanto ho anticipato senza doverlo.

Qui, invece, noi avevamo richiesto unacosa molto banale, di conseguenza: che,anche se il cittadino deve fare un’autodi-chiarazione, questa autodichiarazioneprima di tutto sia possibile farla in qua-lunque momento, perché io potrei ancheaccorgermi a settembre, per essermi di-stratto, che da mesi mi stanno addebi-tando delle cose non dovute e segnalarlo;e che, laddove io segnali che quella tele-visione non ce l’avevo e, quindi, non erotenuto a pagare quell’imposta, lo Stato mirestituisca quanto versato, anzi, quantopreso inopinatamente attraverso uno stru-mento che non è quello proprio, cioè labolletta dell’energia elettrica.

Non vi sembra ragionevole ? Cioè, nonvi sembra ragionevole che se lo Statoprende ad un cittadino senza che siadovuto, poi, gli restituisca nel caso sidimostri che così non era ? A me sembraragionevolissimo, mi sembra il minimo dicorrettezza nei rapporti fra contribuente epotere pubblico. Questo abbiamo chiestonella nostra mozione, su questo c’è ilparere contrario del Governo e io noncapisco il perché.

Altra cosa problematica è la questionedell’autodichiarazione. È stato detto ancheoggi dal sottosegretario che la legge pre-vede, evidentemente, che per chi produceun’autocertificazione falsa ci sia un regimepenale, da uno a tre anni di reclusione.Però, proprio perché parliamo di fisco,non è che possiamo dimenticarci che pro-prio questa maggioranza ha appena au-mentato esponenzialmente la depenalizza-zione di tutta una serie di reati fiscali, apartire dalla depenalizzazione totale del-l’elusione.

Non è possibile che, laddove l’omessadichiarazione sotto i 30 mila euro è com-pletamente depenalizzata in questo Paese,anche se uno dovesse dichiarare il falsorispetto al possesso di una televisione, glisi debba, invece, andare a contestare unreato penale, perché, dato che parliamo dievasione fiscale, anche qui, una propor-zionalità ci deve essere. Non può saltarecompletamente secondo la forma per cuiuno fa un’omessa dichiarazione e l’altro,invece, sbaglia a fare un’autocertificazione,

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anche perché, anche sull’autocertifica-zione, gli errori ci possono essere, perché– è l’altra cosa che chiediamo nella mo-zione, in questo caso, mi sembra trovandopiù ascolto da parte del Governo –, percosa sia dovuto o non dovuto pagare ilcanone, in Italia, non è così chiaro. Infatti,io potrei anche autocertificare che non houna televisione – perché non ce l’ho –,salvo, poi, qualcuno contestarmi il fattoche, per esempio, possiedo un lettore mu-sicale collegato ad una radio. Sappiamoche per la radio, teoricamente, se non c’èla televisione, non si dovrebbe pagare, peri privati cittadini.

Ci deve essere una logica formale;quindi, noi chiediamo che anche su questosi faccia chiarezza e si debba escludereesplicitamente da qualsiasi tipo di reatopenale anche una falsa autocertificazione,perché – lo ricordo – parliamo di unatassa da 100 euro, che non può esseretrattata peggio di chi evade o elude il fiscoper cifre infinitamente maggiori. E questonon significa difendere gli evasori fiscali;questo significa difendere anche un citta-dino che possa sbagliare.

La terza cosa totalmente incomprensi-bile, se non a voler pensare che, in realtà,con questa misura si prova soprattutto afare cassa, non tanto ad introdurre unalotta antievasione, è il fatto che ad uncittadino venga chiesto, anno dopo anno,di riconfermare l’autocertificazione, penadover cominciare a pagare. In qualsiasialtro sistema, se io non ho una televisionenel 2015 e dichiaro di non averla, io dovròcomunicare un’eventuale varianza dellamia situazione: ho comprato una televi-sione e comincio a pagare il canone. Manon è che ogni anno io, nell’unica finestratemporale che lo Stato mi garantisce, devoricordarmi di fare l’autocertificazione per-ché, altrimenti, in bolletta mi arrivano i100 euro, peraltro, divisi in 10 euro permese. È, cioè, esattamente quella cosa che,se ce la vogliamo dire com’è, serve nontanto ad evitare grandi esborsi, ma adevitare che io me ne accorga: perchéquando arriva la bolletta da 20 euro esono 30, una persona poco attenta, il fattoche dentro ci sia anche il canone Rai, non

lo contesterà mai e, quando lo noterà,come ho detto, magari dopo cinque mesi,gli verrà detto: ormai per quest’anno haipagato, l’anno prossimo ricordati di farel’autocertificazione, ma, mi raccomando,solo nel mese di aprile, perché, se così nonfosse, non ti sarà restituito alcunché.

Rimangono altri problemi marginali o,apparentemente, marginali. Ci chiediamo econtinuiamo a chiederci come faranno leimprese elettriche, a cui viene chiesto disobbarcarsi un onere, come faranno arifarsi.

Un dubbio ci viene: che si rifacciano,come sempre, direttamente o indiretta-mente, sugli utenti. Continuiamo a noncapire esattamente come funzionerannogli incroci di dati, di banche dati fral’Agenzia delle entrate e le agenzie cheforniscono energia elettrica. Ritengo ancheinopportuno che questi incroci di banchedati fra soggetti privati, quali sono l’Enele le altre società di energia elettrica ed unsoggetto pubblico, peraltro dedicato, qualeè l’Agenzia delle entrate, ci debbano es-sere. E pur tuttavia, questo è quello che ilGoverno ha voluto, introducendo, io credo,un precedente molto sbagliato sul pianoetico, come ho detto, perché attiene alrapporto fra Stato e cittadini in un temasensibile come quello del fisco, nel Paeseche detiene il primato mondiale di eva-sione fiscale, ancora un po’, almeno fra iPaesi occidentali, ma non certo per ilcanone Rai.

Noi abbiamo un Governo che se ne èfregato della « lista Falciani », se ne èfregato dei leaks lussemburghesi e ve-diamo cosa intenderà fare sui « Panamapapers », ma è ossessionato dal canone RAIal punto da farlo pagare all’interno dellabolletta elettrica; un Governo che cancellail reato penale per elusione fiscale e siaccanisce sul fatto che i cittadini sianocostretti a pagare la più stupida, iniqua e,per di più, non proporzionale fra le tasse(Applausi dei deputati del gruppo SinistraItaliana – Sinistra Ecologia Libertà e deldeputato Baldelli).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare ilsottosegretario Giacomelli, che mi sembra

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volesse rettificare un parere. Ne ha fa-coltà.

ANTONELLO GIACOMELLI, Sottose-gretario di Stato per lo sviluppo economico.Sì, signora Presidente, siccome mi pareche, nonostante tutte le intenzioni, nes-suna formulazione riesca a fugare i dubbiche ascolto negli interventi, vorrei modi-ficare il parere relativo a tutte le rifor-mulazioni che ho proposto, dove si usal’espressione « a confermare che il canoneè dovuto per il possesso di un apparecchioTV (...) », eccetera. Vorrei introdurre iltermine « soltanto »: « a confermare che ilcanone è dovuto soltanto per il possesso diun apparecchio TV (...) », eccetera, pertutte le riformulazioni.

PRESIDENTE. Sta bene. La ringrazio.Ha chiesto di parlare per dichiarazione

di voto il deputato Baldelli. Ne ha facoltà.

SIMONE BALDELLI. Grazie, Presi-dente. Due parole in premessa sul sensodel canone al giorno d’oggi. Il canoneviene percepito dalla TV di Stato che,normalmente, tara i suoi palinsesti suiprincipi della raccolta pubblicitaria dallaTV commerciale. È una TV commercialequella che la RAI offre, piaccia o menoalla stragrande maggioranza degli utenti edegli abbonati. Sono programmi commer-ciali quelli con i quali la RAI insegue laraccolta pubblicitaria, insegue lo share ecompete con le TV commerciali. Quindi, èuna logica commerciale quella che sta allabase della programmazione dei palinsestidella RAI. Quindi, in questo senso – lo hagià detto anche in qualche modo il collegaButtiglione –, quello del canone RAI ri-sulta come un aiuto di Stato ad un’im-presa peraltro pubblica.

Tra l’altro, senza tono polemico, inrelazione alle battaglie della Lega che ilcollega Caparini ricordava nella prece-dente legislatura, io credo che potrà averele giuste delucidazioni dall’ex Ministro del-l’economia e delle finanze del GovernoBerlusconi, oggi senatore leghista, sul per-ché queste battaglie non siano andate in

porto. Quindi, può essere una discussionetutta interna alla Lega Nord, da questopunto di vista.

Credo che la RAI sia tenuta al serviziopubblico radiotelevisivo – ricordava anchequesto il collega Buttiglione – e credo che,se si domandasse agli italiani se sonocontenti della pluralità, del pluralismo edell’imparzialità dell’informazione del ser-vizio pubblico, a partire dai TG della RAIe dalle trasmissioni di approfondimento, iocredo che ci sarebbero molte, molte per-plessità.

Quindi, sulla base di questa premessa,cioè che gli italiani il canone RAI non lopagano volentieri, andiamo al punto dellaquestione e della mozione che oggi ab-biamo voluto, come Forza Italia, a primafirma del capogruppo Brunetta – e ancheil Movimento 5 Stelle – porre all’atten-zione di questa Assemblea, che non è ilcanone purché sia, la riflessione ontologicasul canone, che pure secondo me va fattama in altra sede. È la riscossione delcanone in bolletta che questa maggioranzae questo Governo ha inteso realizzare,mettere in campo con la legge di stabilitàper il 2016, peraltro con dei ritardi graviperché, da oltre un mese e mezzo, stiamoaspettando i decreti attuativi, con tuttauna serie di criticità che il gruppo diForza Italia, attraverso il sottoscritto e icomponenti della Commissione attivitàproduttive e quelli della Commissione fi-nanze, attraverso atti di sindacato ispet-tivo, ha posto all’attenzione del Governo.Sei interrogazioni, a cui non è stata datarisposta, su questioni che sono riprese neltesto della mozione: la privacy, la defini-zione effettiva di quali siano gli apparecchie quali no, quindi la definizione, perfortuna in questo caso la si chiarisce,dell’esclusione degli smartphone e di tuttigli altri, restano quindi solo gli apparecchitelevisivi, e le ricadute negative che pos-sono esserci sui consumatori, sugli utenti.Tutto questo in base a un principio moltochiaro: è una battaglia che abbiamo giàfatto in quest’Aula, l’abbiamo fatta a no-vembre, l’abbiamo fatta insieme alla col-lega Ruocco del MoVimento 5 Stelle e adaltri, di tutti i gruppi parlamentari. È

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passata all’unanimità, abbiamo volutocome Forza Italia mettere al centro del-l’attenzione le società dell’energia – Pre-sidente Boldrini, è bene che lo sappiaanche lei, perché ci sono più impegni cheil Governo sta disattendendo su questo –che hanno avuto comportamenti presumi-bilmente contrari al Codice del consumo;l’Antitrust su questo ha aperto istruttorie,quest’Aula all’unanimità ha varato un im-pegno perché vengono mandati maxi-con-guagli pluriennali, non si tiene conto delleletture dei contatori, vengono mandati acasa dei cittadini consumi presunti peranni, per anni, vengono fatti i conguaglipluriennali, arrivano maxi-bollette più omeno a casaccio, non si tiene conto deidiritti dei cittadini e consumatori. Daquesto punto di vista c’è un’istruttoria, c’èstata un’indagine della Guardia di finanza,c’è un impegno da parte del Governo diapplicare una moratoria, state senza Mi-nistro, per mille altre ragioni probabil-mente vi siete occupati con più attenzionedelle questioni dei petrolieri, ma certa-mente non vi siete occupati delle questionidei consumatori, dei cittadini (Applausi deideputati del gruppo Forza Italia – Il Popolodella Libertà – Berlusconi Presidente), dichi in questo momento ogni giorno, ancoraoggi, paga questi maxi conguagli rateizzati,con il ricatto di poter vedere staccata laluce a casa di famiglie con bambini.Quindi rendetevi conto della violenza ditutto questo e a queste società, in questecondizioni, si vuole affidare non solo lariscossione ovviamente delle bollette ener-getiche, ma anche del canone RAI. Questoci sembra indecente, perché se in questomomento questo Governo non è in gradodi tutelare i consumatori dalle angherie edalle prepotenze che questi subiscono sulfronte dell’energia, figuriamoci su quellodel canone RAI, figuriamoci su quello delcanone RAI ! Il principio è sbagliato inpartenza, ci sono criticità che emerge-ranno.

Io apprezzo – lo dico senza retorica –l’approfondimento, il lavoro, la presenzadel sottosegretario Giacomelli, che su al-cune questioni importanti e rilevanti chenoi abbiamo posto ci ha dato parere

favorevole, perché al di là di quello chedice qualcuno, quando le questioni ven-gono poste in maniera chiara, giusta, ven-gono poi anche accolte. Io, se c’è una cosache non capisco, ma su cui mi aspetto cheil Governo abbia un momento di « ravve-dimento operoso », è sulla questione dellemoratorie e dell’energia; al Senato ilgruppo di Forza Italia ha presentato unemendamento al disegno di legge sullaconcorrenza, io non so chi è che lomanderà avanti il disegno di legge sullaconcorrenza, perché poi qui di necessità sifa virtù, o di dimissioni si fa virtù, quindiRenzi in questo momento ha preso anchel’interim dello Sviluppo economico, non sochi lo seguirà, ma c’è un emendamentoche prevede la moratoria per le maxi-bollette, per i maxi conguagli, e stabilisceil principio che se ci sono comportamenticontrari al Codice del consumo, questefamiglie, questi cittadini, questi utenti nondebbano pagare le somme che ingiusta-mente gli vengono richieste dalle societàelettriche.

Sottosegretario Giacomelli, ci metta unocchio lei, che è persona seria, capace eche è uno dei pochi sopravvissuti, inquesto momento, in questo Dicastero.

Sul resto, ecco, io la cosa che noncapisco e che onestamente non capiamo, èperché una proposta ragionevole comequella che dice che, se nell’attuazione diquesta norma si riscontra tutta una quan-tità di criticità, non ultime quelle sottoli-neate con grande intelligenza, con la solitaintelligenza – mi permetto di dire alcollega Paglia –, anche in relazione alledichiarazioni mendaci (per cui, per unverso, si fanno le depenalizzazioni e perl’altro, si rischia un contenzioso di migliaiadi cause giudiziarie penali nei confronti diquanti si troveranno ad aver fatto dichia-razioni false, e in quel caso il contenziosogiudiziario aumenterebbe a dismisura, evoglio vedere come verrà fatto questocontenzioso, perché, se è vero che non siinverte l’onere della prova, è vero che sipassa nel campo dell’autocertificazione edelle false dichiarazioni e, quindi, a quelpunto l’ambito penale si chiama in causada sé) – allora perché ci dite « no » al fatto

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che, se questa normativa – in questi mesiin cui tra l’altro è disapplicata, quindiarriverà una mazzata tutta insieme con leprime rate del canone RAI a casa degliitaliani – che avete voluto introdurre amaggioranza dovesse avere delle impor-tanti criticità, non siete disposti a ripen-sarci ?

Vi siete presi l’impegno a riferire, maprendetevi anche l’impegno a valutare ilfatto che, se questa normativa dovessecomportare un contenzioso organizzativoe fiscale enorme, si debba e si possaritornare alla normativa previgente e, ma-gari, immaginare una normativa miglioreper il futuro.

Concludo con l’impegno a diminuire ilcanone; Renzi l’ha detto – ha sottolineatogiustamente il sottosegretario Giacomelli –però, sottosegretario Giacomelli, Renzidice tante cose, molte delle quali riman-gono per aria, altre che sono, a nostroavviso, inutili o perfino dannose per ilPaese; ieri se n’è uscito con questa novitàe l’abbiamo voluta mettere subito nellamozione, perché chiediamo che a questopunto, siccome verba volant e scripta ma-nent, in quest’Aula e da subito ci si prendaalmeno un impegno, visto il pasticcio or-ganizzativo e legislativo che la maggio-ranza si è presa la responsabilità di farecon l’introduzione della canone in bolletta.

Abbiamo ottenuto dei grossi risultati intermini di chiarezza e di impegni delGoverno. Ci auguriamo che dal 2017 siriesca a ridurre effettivamente – questo èun impegno che probabilmente solo ForzaItalia nella propria mozione ha scritto, mache viene accolto dal Governo – si riducaanche l’importo complessivo del canoneRAI (Applausi dei deputati del gruppo ForzaItalia – Il Popolo della Libertà – Berlu-sconi Presidente).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto la deputataRuocco. Ne ha facoltà.

CARLA RUOCCO. Signora Presidente,innanzitutto vorrei sgombrare subito ilcampo e chiarire bene il nostro punto divista: sul fatto che i cittadini italiani

debbano avere un addebito automaticosulla bolletta energetica ulteriore che ri-guardi il canone RAI noi non siamo as-solutamente d’accordo ed è questo il mo-tivo per il quale abbiamo presentato que-sta mozione. Per noi il fisco è qualcosa diserio, non è una barzelletta che si rac-conta, non è che si può andare propagan-dando una riduzione del carico fiscale epoi puntualmente vedersi addebitare tassee balzelli che riguardano soltanto le fascedi popolazione debole.

Per noi il fisco è qualcosa di serio: vastabilito in maniera chiara, attraversoprovvedimenti normativi di rango prima-rio e non attraverso pasticci che rendonoagenti riscossori delle società multi utility,come possono essere le società che ero-gano servizi di energia elettrica. Questoper noi è un punto fondamentale e unpunto dirimente, noi vogliamo una riscos-sione più chiara, noi siamo contro ilsistema di riscossione di Equitalia; inveceil Governo addirittura moltiplica gli agentiriscossori, confondendo assolutamentequesta fase fondamentale del rapporto traStato e cittadino. La confonde sotto tutti ipunti di vista !

E non siamo d’accordo, perché rite-niamo che gli addebiti per gli italiani sianouna cosa seria, su queste presunzioni as-solute, queste presunzioni legali assoluteche riguardano soltanto la massa dellapopolazione. In sostanza, ad un certopunto in bolletta, se non faccio la dichia-razione a contrario, mi arriva in automa-tico l’addebito del canone. Questo che cosasignifica ? Che ancora una volta lo Statopresuppone un indicatore di ricchezzariguardo ai cittadini, senza chiedereniente. Allora, noi non siamo d’accordo,perché un addebito dev’essere commisu-rato all’effettiva capacità contributiva deisoggetti, non dev’essere massivamente im-putato a tagliola su tutti i cittadini inmaniera totalmente indistinta; e questonon lo diciamo noi, questo lo dice laCostituzione: se di imposta si deve trattare,deve rispettare i principi costituzionali equindi rendersi conto delle effettive capa-cità contributive del soggetto.

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E poi non siamo d’accordo con lapresunzione legale assoluta, anche perchénon capiamo perché queste presunzioni equesti addebiti automatici avvengano soloper i « poveri cristi »: nell’emersione diquest’ulteriore, ennesimo scandalo, dei co-siddetti Panama Papers, in cui siamo co-stretti ad assistere a grandi, immensi,ingenti capitali evasi, che transitano da unPaese ad un altro e trovano luogo neiparadisi fiscali a tassazione zero o pres-soché tale; siamo costretti ad assistere adun’indulgenza attraverso provvedimenticome la voluntary disclosure, ad un’indul-genza rispetto a questi grandi reati dievasione fiscale, e contemporaneamentead un addebito presuntivo automatico, adun addebito automatico, una tagliola, incapo alla massa di cittadini italiani ! Alloraperché non si presume che un riciclatoredi denaro, perché non si presume che unospacciatore abbia automaticamente evasoil fisco e, magari, a questi si facciano gliaddebiti automatici sulle loro bolletteenergetiche ? Poi magari si fa un ricalcolosommario di quanto si presume abbianoevaso, su quei milioni di euro, e poi, senon era vero, eventualmente, questa per-sona li riavrebbe indietro. Perché non sipresumono mai sui grandi reati di eva-sione gli importi, perché non si addebitanomai a questa gente ?

E poi un altro principio: noi siamod’accordo con la televisione pubblica,siamo d’accordo con il discorso di doverpagare a fronte di un servizio televisivo;però ovviamente dobbiamo ricordarci cheil cittadino non è azionista sempre sol-tanto a perdere. Questo principio mi ri-corda il bail-in, mi ricorda la situazionenella quale una banca, se sta perdendo, fapiazza pulita dei conti correnti; se stafacendo profitti, si dimentica dei corren-tisti che hanno depositato i soldi (Applausidei deputati del gruppo MoVimento 5Stelle). È lo stesso principio ! Allora, c’èuna RAI che decide le nomine, che decidestipendi milionari, totalmente lottizzatadai partiti; dopodiché, quando c’è da pa-gare tutti questi addebiti, quando c’è dasostenere dei costi che potrebbero assolu-tamente essere ridotti e risparmiati, cosa

si fa ? Si prende la bolletta dei cittadini ela si spalma indistintamente: tanto c’è lapresunzione legale, tanto il Governo puòfare tutto, tanto da un mese ad un altromi può arrivare un ulteriore addebito di100 euro, anche se ho la pensione minima,anche se sono nullatenente, anche se houno sfratto esecutivo !

Allora, dov’è la giustizia sociale davantia tutto questo ? Dov’è la redistribuzionedei redditi ? Dov’è il principio di progres-sività propugnato dalla Costituzione ita-liana ? È un Governo che dimentica tuttoquesto, dimentica di tutelare i cittadini !

Ed inoltre, a valle di tutto questo,bisogna anche sottolineare il fatto cheproprio non sta né in cielo né in terra ilcollegare un contatore ad un servizio ra-diotelevisivo. Questo genera confusione,una confusione cui solo parzialmente oggi,grazie all’intervento del MoVimento 5Stelle, cerchiamo di far fronte: attraversoperlomeno una definizione, che intervieneil 6 aprile, che stabilisce almeno – almenoil Governo si impegna, poi è tutto davedere – di identificare bene quali sianogli apparecchi che possono essere collegatiall’addebito e quelli che non debbanoesserlo. Quindi, a pochi giorni dalla sca-denza di un’autocertificazione, che pre-vede anche sanzioni penali, finalmente ilcittadino forse può essere messo a cono-scenza di quale sia realmente il presup-posto di imposta; sconfessando completa-mente quelli che sono i principi dellostatuto del contribuente, sulla base delquale io devo sapere con chiarezza moltoprima il reale addebito, il presupposto diimposta. Ma tanto lo statuto del contri-buente per il Governo è un dettaglio,questo lo abbiamo capito.

Poi c’è un altro discorso, il discorso cheaffrontava anche chi mi ha preceduto: noiqui in Aula abbiamo approvato una mo-zione che prevedeva addirittura una mo-ratoria per chi aveva degli addebiti ingiustiin bolletta, i cosiddetti maxiconguagli, gliimporti non dovuti. A fronte di questarichiesta, che proveniva dalle opposizioni eche alla fine è stata approvata dal Parla-mento, il Governo cosa fa ? Invece diprendersi in carico le richieste che pro-

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vengono da quest’Aula, come i dettamisempre di quella agognata Costituzionerichiedono, il Governo che cosa fa ? Fa unulteriore addebito in bolletta ! Quindi, nes-suna moratoria per chi ha degli addebitistratosferici errati, perché ovviamente lemultiutility sono anche lì in preda dellegestioni appannaggio sempre di potentativari, e lo sappiamo bene; quindi sonogestite in modo quantomeno disordinato,per essere eufemistici.

Piuttosto, dunque, che agire lì, attra-verso una rettifica degli atteggiamenti diqueste grandi società di somministrazionedi energia, che cosa si fa ? Si dà unulteriore addebito, si fa in modo cheaddirittura queste diventino agenti riscos-sori. Vogliamo dare pure qualche premioa chi sbaglia gli addebiti in bolletta, a chifa pagare ingiustamente importi onerosis-simi a gente che deve far fronte ad unascadenza e che magari si vede anchetagliata l’energia elettrica nel caso in cuinon possa andare incontro a quegli adde-biti non dovuti ? Ma questo è il concetto digiustizia che ha il Governo, questo è ilconcetto di Paese ? Poi si aspetta la ma-gistratura, poi si sfidano i magistrati: ve-nitemi a prendere ! Ma non c’è bisogno diaspettare la magistratura: io penso chesaranno i cittadini a giudicare realmentechi fa i loro interessi e chi fa gli interessidi petrolieri e di banchieri (Applausi deideputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto il deputato Vi-nicio Giuseppe Guido Peluffo. Ne ha fa-coltà.

VINICIO GIUSEPPE GUIDO PELUFFO.Presidente, rappresentante del Governo,colleghi deputati, ho ascoltato con la do-vuta attenzione gli interventi dei colleghiche mi hanno preceduto e, tra questi, lacollega onorevole Ruocco, che nel suointervento ha esulato dal merito dellastessa mozione che lei ha presentato. Perquesto, mi sembra utile innanzitutto ri-cordare alcune cose.

La prima: il canone è il più basso inEuropa e questo già prima dell’intervento

del Governo; ossia, i 113,50 euro erano piùbassi della media europea di 127,60. Ilcanone in Italia è il più evaso in Europa:basta ricordare le stime per il 2014 di untasso del 27 per cento, a fronte di unamedia europea del 10 per cento.

È anche utile chiarire che, quandoparliamo di extra gettito, non parliamo diun aumento, ma parliamo di recuperodell’evasione, stimata annualmente intornoai 500 milioni di euro, una cifra di granderilievo; vedremo, poi, quanto effettiva-mente sarà il recupero. Quello che è certo,Presidente, è che il Governo ha ridotto ilcanone a 100 euro, consentendo di pagaremeno, pagando finalmente tutti. E con ilmeccanismo previsto dalla legge di stabi-lità si aumenta anche la fascia di esen-zione con il recupero del canone evaso.

È altrettanto necessario ricordare chel’intervento sul canone è uno degli impegnipresi dal Governo in materia di riformacomplessiva del sistema pubblico radiote-levisivo circa un anno fa: la riforma delsistema di governance, che è stata com-pletata lo scorso anno, e la riforma delcanone, che è il secondo passo. Si tratta,quindi, di un Governo che mantiene gliimpegni. Poi il prossimo passo è il rinnovodella concessione che, come annunciato,sottosegretario Giacomelli, alla Commis-sione trasporti al Senato, avverrà a partireda una consultazione pubblica, che ave-vamo previsto proprio nella riforma dellagovernance RAI.

Le mozioni dell’opposizione, quelle delMoVimento 5 Stelle, di Forza Italia e dellaLega, mettono in discussione il provvedi-mento stesso di riforma del canone;strano. Strano perché è una discussionegià fatta, è una decisione già presa con lalegge di stabilità; strano anche perché, conchi è stato tra i più strenui oppositori diquesto provvedimento, penso, per esempio,agli operatori, alle associazioni delleaziende elettriche, di vendita dell’energia,adesso c’è una collaborazione piena efattiva perché funzioni al meglio questonuovo meccanismo di riscossione del ca-none.

Allora, con queste premesse e con que-sto approccio abbiamo affrontato la di-

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scussione di queste mozioni e, nel merito,innanzitutto, abbiamo chiesto di adottarecon la massima sollecitudine il decretointerministeriale attuativo, che, a quantosappiamo, è al Consiglio di Stato. Questoè stato sollevato anche da altri gruppi.Bene, è utile per chiarire i punti rimastiincerti, è utile per fare giustizia di alcunecampagne allarmistiche di disinforma-zione.

Ho visto, qualche giorno fa, un giornaleche scriveva: chi sbaglia l’autocertifica-zione va in galera; è falso, sbagliato, per-ché indicava come se si fosse introdottauna nuova norma ad hoc. Si tratta diun’autocertificazione e, come tutte le di-chiarazioni che facciamo, ci prendiamo laresponsabilità per quello che dichiariamo,non per gli errori materiali, poi, certo chela sanzione deve essere proporzionata. Èutile il decreto, è utile questo dibattito, èutile l’intervento del sottosegretario innan-zitutto per chiarire che il canone è dovutosoltanto, come ha ricordato, per il pos-sesso della televisione; era già evidente apartire dalla nota del MISE del 2012, erautile ribadirlo, bene, lo ribadiamo.

A proposito di autocertificazione, trat-tandosi di prima applicazione, noi chie-diamo di differire – bene il parere positivodel Governo – i termini di presentazionedella dichiarazione di non detenzione degliapparecchi televisivi, accorpando le sca-denze per invio mediante raccomandata equelle in via telematica.

Abbiamo, poi, chiesto al Governo divalutare una modifica legislativa, perchénei prossimi anni si possa considerare peri cittadini italiani residenti permanente-mente all’estero iscritti all’AIRE l’esen-zione o la riduzione del canone RAI sugliimmobili posseduti in Italia, alle condi-zioni previste dal dispositivo della mozionea cui rimando. Si tratta, guardate, dimantenere un impegno preso con un or-dine del giorno già approvato da questoramo del Parlamento nel corso della di-scussione sulla legge di stabilità del 2016.

Infine, chiediamo di informare perio-dicamente il Parlamento sul nuovo sistemadi applicazione del canone; questo è unimpegno presente anche in altre mozioni,

questo impegno deve essere, in particolaree non solo, riferito al contrasto dell’eva-sione e alle procedure di condivisione dellediverse banche dati nel rispetto del dirittodella privacy.

Si tratta, Presidente, di un’attività, chenoi sollecitiamo, di controllo del Parla-mento, non per tornare indietro, come èstato indicato in alcune mozioni e anchenella dichiarazione dell’onorevole Baldelli,ma per andare avanti, meglio, nell’appli-cazione di questa riforma.

Presidente, per questo complesso dimotivazioni dichiaro il voto favorevole delgruppo del Partito Democratico alla mo-zione che abbiamo presentato e alle altresu cui c’è parere positivo da parte delGoverno (Applausi dei deputati del gruppoPartito Democratico).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto, a titolo perso-nale, la deputata Ileana Argentin. Ne hafacoltà.

ILEANA ARGENTIN. Grazie, Presi-dente. Intervengo anch’io per confermareil voto favorevole, come quello del miopartito, e per chiedere al sottosegretarioun’attenzione forte al fatto che le personenon vedenti o le persone audiolese sonocostrette a pagare come gli altri per latelevisione, però è pur vero che non cisono né i sottotitoli, né gli strumentinecessari per vivere al meglio la comuni-cazione. Quindi, pur mettendomi dentroun percorso di condivisione con gli altri,credo che questa sottolineatura fosse ne-cessario farla (Applausi del deputato Ca-parini).

PRESIDENTE. Sono così esaurite ledichiarazioni di voto.

(Votazioni)

PRESIDENTE. Passiamo alle votazioni.Come da prassi, le mozioni saranno

poste in votazioni per le parti non assor-bite e non precluse dalle votazioni prece-denti.

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Avverto che è stata chiesta la votazioneper parti separate della premessa dellemozioni nei casi in cui il Governo si èrimesso all’Assemblea sulla parte motiva.

Analogamente a quanto già fatto inprecedenti sedute, costituendo la premessaun elemento complementare ed accessoriorispetto al dispositivo, si porrà in vota-zione dapprima il dispositivo e, poi, suc-cessivamente, solo nel caso in cui il di-spositivo risulti in tutto o in parte appro-vato, si porrà in votazione anche la pre-messa.

Passiamo alla votazione della mozioneRuocco ed altri n. 1-01140.

Avverto che i presentatori ne hannochiesto la votazione per parti separate, nelsenso di votare, dapprima, il primo capo-verso, lettera a), del dispositivo, comeriformulato su richiesta del Governo e sucui il Governo ha espresso parere favore-vole; a seguire, il primo capoverso, lettereb) e c), del dispositivo su cui il Governo haespresso parere contrario e, infine, lapremessa, su cui il Governo si è rimessoall’Assemblea. Allora, spero che sia chiaro.

Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, mediante

procedimento elettronico, sulla mozioneRuocco ed altri n. 1-01140, limitatamenteal primo capoverso, lettera a), del dispo-sitivo, come riformulato su richiesta delGoverno e su cui il Governo ha espressoparere favorevole.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Di Lello, Lavagno, Folino, Giuliani, Be-nedetti, Bossa, Frusone, Spessotto....

Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione:

Presenti .......................... 448Votanti ............................ 445Astenuti .......................... 3Maggioranza .................. 223

Hanno votato sì ..... 415Hanno votato no .... 30.

La Camera approva (Vedi votazioni).

(La deputata Piccione ha segnalato dinon essere riuscita ad esprimere voto fa-vorevole).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sulla mozioneRuocco ed altri n. 1-01140, limitatamenteal primo capoverso, lettere b) e c), deldispositivo, su cui il Governo ha espressoparere contrario.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Cesaro....Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione:

Presenti .......................... 450Votanti ............................ 443Astenuti .......................... 7Maggioranza .................. 222

Hanno votato sì ..... 139Hanno votato no .. 304.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

A seguito dell’approvazione di unaparte del dispositivo della mozione Ruoccoed altri n. 1-01140, ne verrà ora posta invotazione la premessa.

Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, mediante

procedimento elettronico, sulla mozioneRuocco ed altri n. 1-01140, limitatamentealla premessa, su cui il Governo si èrimesso all’Assemblea.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Greco, Montroni, Di Battista, D’Ambro-sio, Stella Bianchi, Frusone...

Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione:

Presenti .......................... 449Votanti ............................ 448Astenuti .......................... 1Maggioranza .................. 225

Hanno votato sì ..... 171Hanno votato no .. 277.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Atti Parlamentari — 24 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

Passiamo alla votazione della mozioneBrunetta ed altri n. 1-01206 (Nuova for-mulazione).

Avverto che i presentatori ne hannochiesto la votazione per parti separate, nelsenso di votare: dapprima il dispositivo,come riformulato su richiesta del Governoe su cui il Governo ha espresso parerefavorevole, ad eccezione del sesto capo-verso; a seguire, il sesto capoverso deldispositivo, su cui il Governo ha espressoparere contrario; infine, la premessa, sucui il Governo si è rimesso all’Assemblea.

Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, mediante

procedimento elettronico, sulla mozioneBrunetta ed altri n. 1-01206 (Nuova for-mulazione), limitatamente al dispositivo,come riformulato su richiesta del Governoe per quanto non assorbito dalle votazioniprecedenti, ad eccezione del sesto capo-verso. Il parere del Governo è favorevole.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Furnari, Sorial, Raciti, Schirò...Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione:

Presenti .......................... 449Votanti ............................ 444Astenuti .......................... 5Maggioranza .................. 223

Hanno votato sì ..... 442Hanno votato no .... 2.

La Camera approva (Vedi votazioni).

(Il deputato Senaldi ha segnalato di nonessere riuscito ad esprimere voto favore-vole).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sulla mozioneBrunetta ed altri n. 1-01206 (Nuova for-mulazione), limitatamente al sesto capo-verso del dispositivo, su cui il Governo haespresso parere contrario.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Piepoli, Greco, Burtone, Giammanco...

Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione:

Presenti .......................... 451Votanti ............................ 449Astenuti .......................... 2Maggioranza .................. 225

Hanno votato sì ..... 173Hanno votato no .. 276.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Colleghi, a seguito dell’approvazione diuna parte del dispositivo della mozioneBrunetta ed altri n. 1-01206 (Nuova for-mulazione), ne verrà ora posta in vota-zione la premessa.

Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, mediante

procedimento elettronico, sulla mozioneBrunetta ed altri n. 1-01206 (Nuova for-mulazione), limitatamente alla premessa,su cui il Governo si è rimesso all’Assem-blea.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione:

Presenti .......................... 454Votanti ............................ 447Astenuti .......................... 7Maggioranza .................. 224

Hanno votato sì ..... 175Hanno votato no .. 272.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sulla mozionePeluffo ed altri n. 1-01208 (Nuova formu-lazione), per quanto non assorbita dallevotazioni precedenti, su cui il Governo haespresso parere favorevole.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Guidesi, Fregolent, Grassi...

Atti Parlamentari — 25 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione:

Presenti .......................... 452Votanti ............................ 425Astenuti .......................... 27Maggioranza .................. 213

Hanno votato sì ..... 313Hanno votato no .. 112.

La Camera approva (Vedi votazioni).

Adesso passiamo alla votazione dellamozione Paglia ed altri n. 1-01209.

Avverto che i presentatori ne hannochiesto la votazione per parti separate, nelsenso di votare: dapprima, il primo capo-verso del dispositivo, lettere a) ed e), comeriformulato su richiesta del Governo e sucui il Governo ha espresso parere favore-vole; a seguire, il primo capoverso deldispositivo, lettere b), c) e d), su cui ilGoverno ha espresso parere contrario;infine, la premessa, su cui il Governo si èrimesso all’Aula.

Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, mediante

procedimento elettronico, sulla mozionePaglia ed altri n. 1-01209, limitatamente alprimo capoverso del dispositivo, lettere a)e e), come riformulato su richiesta delGoverno e per quanto non assorbito dalleprecedenti votazioni, su cui il Governo haespresso parere favorevole.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Capelli, Caparini...Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione:

Presenti .......................... 453Votanti ............................ 382Astenuti .......................... 71Maggioranza .................. 192

Hanno votato sì ..... 376Hanno votato no .... 6.

La Camera approva (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sulla mozionePaglia ed altri n. 1-01209, limitatamente alprimo capoverso del dispositivo, lettere b),c) e d), su cui il Governo ha espressoparere contrario.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Fregolent, Greco, Furnari, Di Battista,Casellato...

Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione:

Presenti .......................... 455Votanti ............................ 389Astenuti .......................... 66Maggioranza .................. 195

Hanno votato sì ..... 108Hanno votato no .. 281.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Grillo ha segnalato di averespresso voto favorevole mentre avrebbevoluto astenersi).

A seguito dell’approvazione di unaparte del dispositivo della mozione Pagliaed altri n. 1-01209, ne verrà ora posta invotazione la premessa.

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sulla mozionePaglia ed altri n. 1-01209, limitatamentealla premessa, su cui il Governo si èrimesso all’Aula.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Giancarlo Giordano, Bossa, Blažina,Russo...

Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione:

Presenti .......................... 455Votanti ............................ 386Astenuti .......................... 69Maggioranza .................. 194

Hanno votato sì ..... 106Hanno votato no ... 280

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Atti Parlamentari — 26 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

Passiamo alla votazione della mozioneButtiglione ed altri n. 1-01211.

Avverto che i presentatori ne hannochiesto la votazione per parti separate, nelsenso di votare, dapprima, il dispositivo,come riformulato su richiesta del Governo,e su cui il Governo ha espresso parerefavorevole; a seguire, la premessa, su cui ilGoverno si è rimesso all’Aula.

Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, me-

diante procedimento elettronico, sullamozione Buttiglione ed altri n. 1-01211,limitatamente al dispositivo, come rifor-mulato su richiesta del Governo e perquanto non assorbito dalle votazioni pre-cedenti, su cui il Governo ha espressoparere favorevole.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Russo, Greco...Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione:

Presenti .......................... 449Votanti ............................ 445Astenuti .......................... 4Maggioranza .................. 223

Hanno votato sì ..... 374Hanno votato no .... 71.

La Camera approva (Vedi votazioni).

Quindi, a seguito dell’approvazione deldispositivo della mozione Buttiglione edaltri n. 1-01211, ne verrà ora posta invotazione la premessa.

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sulla mozioneButtiglione ed altri n. 1-01211, limitata-mente alla premessa, su cui il Governo siè rimesso all’Aula.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Di Lello, Fanucci...

Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione:

Presenti .......................... 452Votanti ............................ 419Astenuti .......................... 33Maggioranza .................. 210

Hanno votato sì ..... 325Hanno votato no .... 94.

La Camera approva (Vedi votazioni).

(La deputata Locatelli ha segnalato diaver espresso voto contrario mentreavrebbe voluto esprimerne uno favorevole).

Passiamo ora alla votazione della mo-zione Rampelli ed altri n. 1-01212.

Avverto che i presentatori non hannoaccettato le riformulazioni proposte dalGoverno e hanno contestualmente chiestola votazione per parti separate, nel sensodi votare il dispositivo distintamente dallapremessa.

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sulla mozioneRampelli ed altri n. 1-01212, limitata-mente al dispositivo, su cui il Governo haespresso parere contrario.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Locatelli...Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione:

Presenti .......................... 453Votanti ............................ 447Astenuti .......................... 6Maggioranza .................. 224

Hanno votato sì ..... 175Hanno votato no .. 272.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Colleghi, poiché tutto il dispositivo dellamozione Rampelli ed altri n. 1-01212 èstato respinto, non si procederà alla vo-tazione della relativa premessa.

Passiamo alla votazione della mozioneCaparini ed altri n. 1-01213.

Atti Parlamentari — 27 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

Avverto che i presentatori non hannoaccettato le riformulazioni proposte alGoverno e hanno contestualmente chiestola votazione per parti separate, nel sensodi votare il dispositivo distintamente dallapremessa.

Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, me-

diante procedimento elettronico, sullamozione Caparini ed altri n. 1-01213,limitatamente al dispositivo, su cui ilGoverno...

DAVIDE CAPARINI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Su cosa ? Siamo in vo-tazione.

DAVIDE CAPARINI. Presidente, in me-rito alla votazione, perché c’era un parerefavorevole del Governo per quanto riguar-dava, nel dispositivo, il quarto capoverso.Quindi, noi chiederemmo di votarla perparti separate, ovvero le prime tre su cuic’è parere contrario del Governo e laquarta in cui c’è il parere favorevole delGoverno.

PRESIDENTE. A me risulta che nonera stata accettata la riformulazione.

DAVIDE CAPARINI. Il Governo haespresso un parere favorevole senza rifor-mulazione.

PRESIDENTE. Ho bisogno di avere dalsottosegretario un riscontro.

ANTONELLO GIACOMELLI, Sottose-gretario di Stato per lo sviluppo economico.Sull’ultimo capoverso, « a valutare la pos-sibilità per i prossimi anni (...) », il parereera favorevole.

PRESIDENTE. Sta Bene.Indìco la votazione nominale, me-

diante procedimento elettronico, sullamozione Caparini ed altri n. 1-01213,limitatamente ai primi tre capoversi su

cui il Governo ha espresso parere con-trario.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Segoni...Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione:

Presenti .......................... 454Votanti ............................ 443Astenuti .......................... 11Maggioranza .................. 222

Hanno votato sì ..... 99Hanno votato no .. 344.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sulla mozioneCaparini ed altri n. 1-01213, limitata-mente all’ultimo capoverso, su cui il Go-verno ha dato parere favorevole.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Garavini...Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione:

Presenti e votanti ......... 453Maggioranza .................. 227

Hanno votato sì ..... 444Hanno votato no .... 9.

La Camera approva (Vedi votazioni).

Quindi, a seguito dell’approvazione diuna parte del dispositivo della mozioneCaparini ed altri n. 1-01213, adesso neverrà posta in votazione la premessa.

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sulla mozioneCaparini ed altri n. 1-01213, limitata-mente alla premessa, su cui il Governo siè rimesso all’Aula.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Ravetto, Stella Bianchi.

Atti Parlamentari — 28 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione:

Presenti .......................... 452Votanti ............................ 443Astenuti .......................... 9Maggioranza .................. 222

Hanno votato sì ..... 101Hanno votato no .. 342.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Passiamo ora alla votazione della mo-zione Vezzali e Monchiero n. 1-01214.

Avverto che i presentatori hanno ac-cettato le riformulazioni proposte dal Go-verno e hanno contestualmente chiesto lavotazione per parti separate, nel senso divotare il dispositivo distintamente dallapremessa.

Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, mediante

procedimento elettronico, sulla mozioneVezzali e Monchiero n. 1-01214, limitata-mente al dispositivo, nel testo riformulatoper quanto non assorbito dalle precedentivotazioni e su cui il Governo ha espressoparere favorevole.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Palmieri, Dambruoso, Piccione... Alloraci siamo ?

Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione:

Presenti .......................... 454Votanti ............................ 450Astenuti .......................... 4Maggioranza .................. 226

Hanno votato sì ..... 380Hanno votato no .... 70.

La Camera approva (Vedi votazioni).

Quindi, a seguito dell’approvazione neldispositivo della mozione Vezzali e Mon-chiero n. 1-01214, ne verrà ora posta invotazione la premessa.

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sulla mozione

Vezzali e Monchiero n. 1-01214, limitata-mente alla premessa, su cui il Governo siè rimesso all’Assemblea.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Piepoli, Capelli, Di Battista.... Di Battistaancora non riesce a votare... Che succede ?C’è il tecnico, vediamo se riusciamo a sbloc-care la situazione... Ecco, ha votato.

Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione:

Presenti .......................... 456Votanti ............................ 352Astenuti .......................... 104Maggioranza .................. 177

Hanno votato sì ..... 322Hanno votato no .. 30.

La Camera approva (Vedi votazioni).

Passiamo ora alla votazione della mo-zione Civati ed altri n. 1-01215.

Avverto che i presentatori hanno ac-cettato le riformulazioni proposte dal Go-verno e hanno contestualmente chiesto lavotazione per parti separate, nel senso divotare il dispositivo distintamente dallapremessa.

Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, mediante

procedimento elettronico, sulla mozioneCivati ed altri n. 1-01215, limitatamente aldispositivo, nel testo riformulato perquanto non assorbito dalle precedenti vo-tazioni e su cui il Governo ha espressoparere favorevole.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Montroni, Giordano, Piepoli, Marzano...Allora ci siamo ?

Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione:

Presenti .......................... 453Votanti ............................ 451Astenuti .......................... 2Maggioranza .................. 226

Hanno votato sì ..... 441Hanno votato no .... 10.

La Camera approva (Vedi votazioni).

Atti Parlamentari — 29 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

Quindi, a seguito dell’approvazione deldispositivo della mozione Civati ed altrin. 1-01215, ne verrà ora posta in vota-zione la premessa.

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sulla mozioneCivati ed altri n. 1-01215, limitatamentealla premessa, su cui il Governo si èrimesso all’Assemblea.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Palmieri, Piepoli, D’Attorre... bene, cisiamo tutti ?

Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione:

Presenti .......................... 452Votanti ............................ 447Astenuti .......................... 5Maggioranza .................. 224

Hanno votato sì ..... 171Hanno votato no .. 276.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Seguito della discussione della proposta dilegge: Manlio Di Stefano ed altri: Ra-tifica ed esecuzione dell’Accordo tra ilGoverno della Repubblica italiana e ilGoverno della Repubblica ceca sullacooperazione in materia di cultura,istruzione, scienza e tecnologia, fatto aPraga l’8 febbraio 2011 (A.C. 2004-A)(ore 12,30).

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recail seguito della discussione della propostadi legge n. 2004-A: Manlio Di Stefano edaltri: Ratifica ed esecuzione dell’Accordotra il Governo della Repubblica italiana eil Governo della Repubblica ceca sullacooperazione in materia di cultura, istru-zione, scienza e tecnologia, fatto a Pragal’8 febbraio 2011.

Ricordo che nella seduta del 4 aprilesi è conclusa la discussione sulle lineegenerali.

(Esame degli articoli – A.C. 2004-A)

PRESIDENTE. Passiamo all’esame degliarticoli della proposta di legge, nel testodella Commissione.

La V Commissione (Bilancio) haespresso il prescritto parere (vedi l’allegatoA – A.C. 2004-A), che è in distribuzione.

Passiamo all’esame dell’articolo 1 (vedil’allegato A – A.C. 2004-A), al quale nonsono state presentate proposte emendative.

Passiamo dunque ai voti.Indìco la votazione nominale, mediante

procedimento elettronico, sull’articolo 1.Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Avevo già aperto la votazione... dichiaroaperta la votazione di nuovo, ma l’avevogià... no, colleghi, calmi... l’avevo già detto.Adesso potete votare.

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTEMARINA SERENI (ore 12,31)

PRESIDENTE. Ci siamo ? Avete fretta ?Stanno entrando dei colleghi... Veloci, ve-loci... via. Allora, c’è qualcuno che nonriesce a votare ?

Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione: la

Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti .......... 438Maggioranza ..................... 220

Hanno votato sì ...... 437Hanno votato no .. 1).

(I deputati Busto e Fossati hanno se-gnalato di non essere riusciti ad esprimerevoto favorevole).

Passiamo all’esame dell’articolo 2 (vedil’allegato A – A.C. 2004-A), al quale nonsono state presentate proposte emendative.

Passiamo dunque ai voti.

Atti Parlamentari — 30 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull’articolo 2.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Palmieri, Montroni, Piepoli... Palmieri,voti, non si faccia confondere dal collegaLongo... Montroni, Dall’Osso ha votato ? Sì,mi pare che tutti abbiano votato.

Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione: la

Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti .......... 433Maggioranza ..................... 217

Hanno votato sì ... 433).

Passiamo all’esame dell’articolo 3 (vedil’allegato A – A.C. 2004-A), al quale nonsono state presentate proposte emendative.

Passiamo dunque ai voti.Indìco la votazione nominale, mediante

procedimento elettronico, sull’articolo 3.Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Greco, Dall’Osso, Del Grosso, LuigiGallo. Mi pare che tutti abbiano votato.

Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione: la

Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti .......... 442Maggioranza ..................... 222

Hanno votato sì ... 442).

Passiamo all’esame dell’articolo 4 (vedil’allegato A – A.C. 2004-A), al quale nonsono state presentate proposte emendative.

Passiamo dunque ai voti.Indìco la votazione nominale, mediante

procedimento elettronico, sull’articolo 4.Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Piepoli, Montroni, Malisani, Blažina,Carloni, Cariello, Segoni, Locatelli.

Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione: la

Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti .......... 427Maggioranza ..................... 214

Hanno votato sì ... 427).

(Esame degli ordini delgiorno – A.C. 2004-A)

PRESIDENTE. Passiamo all’esame degliordini del giorno presentati (vedi l’allegatoA – A.C. 2004-A).

Invito il rappresentante del Governo adesprimere il parere sugli ordini del giornopresentati.

SESA AMICI, Sottosegretaria di Statoalla Presidenza del Consiglio dei ministri.Sull’ordine del giorno Gregorio Fontanan. 9/2004-A/1 esprimo parere favorevolecon la seguente riformulazione: « a valu-tare l’opportunità di fare quanto di pro-pria competenza perché siano adeguata-mente pubblicizzate le modalità di accessoai corsi di lingua italiana nella Repubblicaceca ».

PRESIDENTE. Va bene, mi pare chel’onorevole Fontana abbia accolto la rifor-mulazione.

SESA AMICI, Sottosegretaria di Statoalla Presidenza del Consiglio dei ministri.Sull’ordine del giorno Carrescia n. 9/2004-A/2 esprimo parere favorevole.

PRESIDENTE. Allora, non dobbiamoprocedere ai voti degli ordini del giorno.

È così esaurito l’esame degli ordini delgiorno presentati.

(Dichiarazioni di votofinale – A.C. 2004-A)

PRESIDENTE. Passiamo alle dichiara-zioni di voto finale.

Ha chiesto di parlare per dichiarazionedi voto la deputata Fucsia Nissoli Fitzge-rald. Ne ha facoltà.

FUCSIA FITZGERALD NISSOLI. Gra-zie, Presidente. Onorevoli colleghi, l’Ac-cordo al nostro esame concerne la coope-razione con la Repubblica ceca in materiadi cultura, istruzione, scienza e tecnologiaed è stato firmato a Praga nel 2011, quindicinque anni fa: un tempo che ritengo

Atti Parlamentari — 31 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

abbastanza lungo per come le vicendestoriche si susseguono e hanno bisogno diun quadro normativo adeguato. Ricor-dando che la Repubblica ceca è membrodell’Unione europea, evidenzio che i pre-cedenti accordi in materia sono ormaidivenuti obsoleti e poco rispondenti aicambiamenti avvenuti e alla vicinanza chesi registra tra i due Paesi, anche per loscambio di esperienze giovanili che si sonoconcretizzate negli ultimi anni.

Oggi possiamo registrare un aumentodella domanda di italiano a Praga e unarichiesta di apprendimento della linguaceca da parte dei residenti italiani nellacapitale ceca, frutto di un interscambionon solo commerciale, ma anche di ottimerelazioni umane che vengono coltivate e dilegami che vengono riscoperti.

Faccio notare che ben 172 studenti adoggi seguono la sezione bilingue, istituitadal 1991 presso il liceo Ústavní di Praga,dove operano anche quattro docenti invi-tati dal MAECI. Anche la società DanteAlighieri ha avuto successo dalle sue pro-poste di formazione linguistica e questotestimonia che la cultura italiana è ap-prezzata, essendo la lingua lo strumentoche la introduce.

Pertanto, l’accordo al nostro esame èancora più importante poiché fornisce unquadro giuridico chiaro di azione per unacooperazione, che trova un terreno moltofertile e che vede ottime prospettive disviluppo nel settore della scienza e dellatecnologia. Infatti, ci sono già quarantauniversità italiane che hanno stipulato ac-cordi con strutture accademiche ceche:una cooperazione che potrà essere inten-sificata e che potrà portare buoni fruttiper entrambi i Paesi.

Inoltre, l’Italia ha inviato quattro lettoridi italiano nelle università ceche e l’Isti-tuto di cultura italiano ha ben 800 iscrittiai suoi corsi di lingua. Sono dati chetestimoniano la vivacità delle relazioniculturali tra i due Paesi, che potrannoessere incrementate anche con l’offerta diborse di studio in settori considerati stra-tegici per le parti. Inoltre, la previstacooperazione in ambito artistico, archeo-logico e sui programmi per i giovani fa sì

che l’Accordo sia anche funzionale allacreazione di un’effettiva cultura europea,che necessariamente passa dalla cono-scenza e dall’approfondimento di quelleregionali per proiettarle verso il futurocomune.

Quindi, con questa speranza, signoraPresidente, annuncio il voto favorevole delmio gruppo parlamentare.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto il deputatoGianluca Pini. Ne ha facoltà.

GIANLUCA PINI. Annuncio da partedel mio gruppo, della Lega Nord e Auto-nomie-Lega dei Popoli-Noi con Salvini, ilvoto favorevole e chiedo che la Presidenzaautorizzi la pubblicazione in calce al re-soconto del testo della mia dichiarazionedi voto (La Presidenza lo consente, sullabase dei criteri costantemente seguiti).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto il deputato Mo-lea. Ne ha facoltà.

BRUNO MOLEA. Grazie, signora Pre-sidente. Intervengo per esprimere il votofavorevole del gruppo parlamentare diScelta Civica e chiedo che la Presidenzaautorizzi la pubblicazione in calce al re-soconto del testo della mia dichiarazionedi voto (La Presidenza lo consente, sullabase dei criteri costantemente seguiti).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto il deputato Tan-credi. È assente, si intende che vi abbiarinunciato.

Ha chiesto di parlare per dichiarazionedi voto il deputato Archi. Ne ha facoltà.

BRUNO ARCHI. Grazie, Presidente.Noi voteremo favorevolmente alla ratificadi questo Accordo, perché mira a fornireun quadro di riferimento che riteniamopiù che adeguato alle iniziative di colla-borazione culturale, scientifica e tecnolo-gica tra l’Italia e la Repubblica Ceca,soprattutto in relazione alla grande varietàdei nostri rapporti bilaterali, in costante

Atti Parlamentari — 32 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

crescita negli ultimi anni. E questo è unAccordo che sostituisce sia quello cultu-rale con la ex Repubblica socialista ceco-slovacca, che venne firmato a Praga nel1971, sia quello tra il nostro Governo e ilGoverno della Repubblica federativa cecae slovacca in materia di cooperazionescientifica e tecnologica firmato a Romanel 1990, in quanto queste due intese sonoormai anacronistiche, visti i cambiamentipolitici che sono intervenuti presso lacontroparte e viste anche e soprattutto lerecenti evoluzioni della collaborazione incampo culturale, scientifico e tecnologico.Inoltre, la Repubblica Ceca partecipa apieno titolo ormai in quanto membrodell’Unione europea dal 2004 alle politichedi cooperazione culturale e scientifica per-seguite in ambito dell’Unione europea.

Alla luce dell’intensificazione dei nostrirapporti bilaterali e del crescente inter-scambio bilaterale e delle numerose ini-ziative intraprese sul piano culturale,scientifico e tecnologico, la necessità,quindi, di un inquadramento organico eaggiornato del nuovo Accordo si fa più cheurgente. Quindi, questo Accordo mira, daun lato, a favorire un ulteriore rafforza-mento dei rapporti bilaterali, anche rea-gendo con efficacia alla fortissima richie-sta di lingua e cultura italiana nella Re-pubblica ceca e, dall’altro, ad incoraggiarel’avvio di strette collaborazioni in un set-tore sempre più cruciale quale quello dellaricerca scientifica e tecnologica.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto il deputato Sca-gliusi. Ne ha facoltà.

EMANUELE SCAGLIUSI. Grazie, Pre-sidente. Allora, parliamo della ratifica del-l’Accordo tra il Governo della Repubblicaitaliana e il Governo della Repubblica cecasulla cooperazione in materia di cultura,istruzione, scienza e tecnologia, fatto aPraga l’8 febbraio 2011.

Come vede, Presidente, dalla sigla diquesto Accordo sono passati ben cinqueanni, visto che, evidentemente, la maggio-ranza che sostiene il Governo non avevamolto interesse ad incentivare questo tipo

di accordi; accordi che, quindi, hannodovuto attendere una proposta del MoVi-mento 5 Stelle a prima firma del miocollega Manlio Di Stefano, che ha spintomolto in Commissione esteri. Quindi, gra-zie al lavoro fatto dal MoVimento 5 Stellein questo settore oggi riusciamo a ratifi-care questo Accordo (Applausi dei deputatidel gruppo MoVimento 5 Stelle); Accordoche è inquadrato nell’ambito della promo-zione della lingua e della cultura italianaall’estero e della ricerca scientifica e tec-nologica. Quindi, sembra un ambito cheinteressa magari solo parte dell’opposi-zione. Infatti, dalla maggioranza non ab-biamo visto grandi spinte per quanto ri-guarda la ratifica di questo Accordo. Ab-biamo visto, invece, un altro tipo di spintequando in Commissione esteri si discute dicommercio di armi o di cooperazionemilitare, ad esempio, con i Paesi che poimagari finanziano proprio il terrorismo(Applausi dei deputati del gruppo MoVi-mento 5 Stelle) oppure quando si trattavadi ratificare accordi di libero commercio,accordi che provocano danni anche eco-nomici alle nostre aziende agricole e cul-turali in Italia. Evidentemente, il Governoè sempre più interessato al settore dellabanche e della finanza. Infatti, sono pas-sati diversi accordi nella nostra Commis-sione su questi temi; accordi che sonopassati velocemente in Commissione colsupporto del Governo.

Evidentemente nel tema della cultura,della ricerca e dell’innovazione scientificanon c’è nessun parente di Ministro (Ap-plausi dei deputati del gruppo MoVimento5 Stelle), magari al padre della Boschi o alfidanzato della Guidi non interessa inve-stire in cultura e ricerca, per questo noi cisiamo fatti Governo da questo punto divista, presentando la nostra proposta dilegge e spendendoci per la cultura e loscambio culturale.

Naturalmente voteremo favorevolmentea questa proposta di legge, che è a firmaappunto del MoVimento 5 Stelle, e ciauguriamo che ci sia maggiore attenzione

Atti Parlamentari — 33 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

a questo settore da parte del Governo edella maggioranza che lo sostiene e che sicambi un po’ l’indirizzo di questo Go-verno, che, come ci raccontano le crona-che degli ultimi giorni, sembra più inte-ressato a incentivare le fonti fossili. Noi,invece, sosteniamo che l’energia del futuroè l’intelligenza, è l’intelligenza che va col-tivata (Applausi dei deputati del gruppoMoVimento 5 Stelle), quindi insieme allaricerca scientifica e alla cultura. QuestoAccordo va in questo senso e quindi vo-teremo favorevolmente (Applausi dei depu-tati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto la deputata Cim-bro. Ne ha facoltà.

ELEONORA CIMBRO. Signora Presi-dente, onorevoli colleghi, il progetto dilegge per la ratifica dell’Accordo tra ilGoverno della Repubblica italiana e ilGoverno della Repubblica ceca sulla coo-perazione in materia di cultura, istruzione,scienza e tecnologia sostituisce, come ri-cordato prima, l’Accordo culturale con laRepubblica socialista cecoslovacca, firmatoa Praga il 18 maggio 1971, e l’Accordo trail Governo della Repubblica italiana e ilGoverno della Repubblica federativa cecae slovacca in materia di cooperazionescientifica e tecnologica, firmato a Roma il30 novembre 1990, entrambi siglati in unoscenario storico e politico ormai del tuttoarchiviato.

Il progetto di legge oggi in esame for-nisce un quadro di riferimento circa leiniziative di collaborazione nel settore del-l’istruzione universitaria, mediante la coo-perazione tra università e istituzioni uni-versitarie, e nel settore dell’istruzione sco-lastica e dell’insegnamento della lingua edella cultura italiana. Nel campo culturale,inoltre, si annoverano la promozione delleistituzioni culturali di musica, teatro,danza, letteratura, cinema, festival, mo-stre. La proposta di regolamentare lenorme del diritto d’autore e...

PRESIDENTE. Colleghi, abbassiamo unpo’ il tono della voce ? Grazie.

ELEONORA CIMBRO...nonché la vo-lontà di investimento in materia di tuteladei beni culturali ed archeologici.

Le parti si impegnano a lavorare inpieno accordo con le politiche di coope-razione culturale e scientifica perseguitein ambito dell’Unione europea, in pienoaccordo con le Convenzioni UNESCO del1972 sulla tutela del patrimonio culturalee naturale a livello mondiale, con laConvenzione UNESCO del 2003 sulla sal-vaguardia del patrimonio culturale im-materiale e con la Convenzione UNESCO2005 sulla promozione e protezione dellediversità delle espressioni culturali.

Il suddetto Accordo bilaterale fu fir-mato nel 2011 a Praga dai rispettivi Mi-nistri degli affari esteri; la Repubblica cecalo ratificò immediatamente, attendendoanaloga ratifica da parte del Parlamentoitaliano. Da allora l’Ambasciata della Re-pubblica ceca ha costantemente collabo-rato per portare a compimento il processodi ratifica in un accordo con il Governoitaliano e vari interlocutori nel Parlamentoitaliano, tra i quali anche il Partito De-mocratico, a differenza di quanto affer-mato precedentemente dal collega Sca-gliusi.

L’iter ha ripreso dunque il suo corsoa maggio 2015 in Commissione affariesteri alla Camera dei deputati e il pro-getto di legge di ratifica è stato approvatodefinitivamente in III Commissione il 23marzo 2016, dopo il consulto e il con-senso delle Commissioni affari costituzio-nali, cultura e bilancio. Considerato dun-que l’iter – questo possiamo dirlo – nonpoco travagliato di questo progetto diratifica, già in vigore al Parlamento cecoormai da qualche anno, e a fronte del-l’importanza che questo Accordo ricoprein termini di rapporti bilaterali con unPaese in costante crescita e con il qualeesistono importanti relazioni sotto mol-teplici punti di vista, dichiaro il votofavorevole del Partito Democratico (Ap-plausi dei deputati del gruppo PartitoDemocratico).

Atti Parlamentari — 34 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

(Coordinamento formale – A.C. 2004-A)

PRESIDENTE. Se non vi sono obie-zioni, la Presidenza si intende autorizzataal coordinamento formale del testo appro-vato.

(Così rimane stabilito).

(Votazione finale ed approvazione– A.C. 2004-A)

PRESIDENTE. Passiamo alla votazionefinale. Prego i colleghi di prendere posto.

Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale finale,

mediante procedimento elettronico, sul di-segno di legge di ratifica n. 2004-A, di cuisi è testé concluso l’esame.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Intanto che i colleghi votano, saluto idocenti e gli alunni delle classi seconde delLiceo scientifico statale « Donato Bra-mante » di Magenta, che stanno assistendoai nostri lavori dalle tribune (Applausi).Greco, Bargero, Saltamartini, Marroni,Rabino, Di Battista, Sisto, Carfagna, PaolaBragantini, Pellegrino, Pili, Russo, Cera,Basso, Bazoli...

Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione: la

Camera approva (Vedi votazioni).

Ratifica ed esecuzione dell’Accordo trail Governo della Repubblica italiana e ilGoverno della Repubblica ceca sulla coo-perazione in materia di cultura, istruzione,scienza e tecnologia, fatto a Praga l’8febbraio 2011 (2004-A):

(Presenti e votanti .......... 383Maggioranza ..................... 192

Hanno votato sì ... 383).

(I deputati Vezzali, Albanella, Falcone eOliaro hanno segnalato di non essere riu-sciti ad esprimere voto favorevole).

Seguito della discussione del disegno dilegge: S. 1945 – Ratifica ed esecuzionedell’Accordo tra il Governo della Re-pubblica italiana e il Governo federaledella Repubblica di Somalia in materiadi cooperazione nel settore della difesa,fatto a Roma il 17 settembre 2013(Approvato dal Senato) (A.C. 3459) (ore12,45).

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recail seguito della discussione del disegno dilegge, già approvato dal Senato, n. 3459:Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra ilGoverno della Repubblica italiana e ilGoverno federale della Repubblica di So-malia in materia di cooperazione nel set-tore della difesa, fatto a Roma il 17settembre 2013.

Ricordo che nella seduta del 4 aprile si èconclusa la discussione sulle linee generali.

(Esame di una questionesospensiva – A.C. 3459)

PRESIDENTE. Ricordo che è stata pre-sentata la questione sospensiva Frusone edaltri n. 1. Passiamo quindi all’esame ditale questione sospensiva. A norma delcomma 3, dell’articolo 40, del Regola-mento, la questione sospensiva può essereillustrata per non più di dieci minuti dalproponente. Potrà altresì intervenire undeputato per ognuno degli altri gruppi, pernon più di cinque minuti.

Illustra la questione sospensiva il de-putato Frusone. Ne ha facoltà.

LUCA FRUSONE. Signora Presidente,questo Accordo è un accordo come moltialtri, sappiamo bene che l’Italia fa dell’E-sercito, dello strumento militare una cartada giocare nelle relazioni di politica estera.È un accordo che riguarda l’addestra-mento e la fornitura di armi all’esercitosomalo. Di accordi del genere l’Italia ne famolti, la particolarità qui è il Paese concui si fa l’accordo, perché appunto laSomalia, di per sé, attualmente non è unPaese – almeno a nostro avviso – con cui

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XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

parlare di accordi militari e di fornitura diarmi, perché ? Perché innanzitutto questearmi potrebbero cadere in mani sbagliate,ma addirittura in questo determinatoPaese non abbiamo nemmeno la certezzache, se finiscono nelle giuste mani, quindiquelle governative, non vengano utilizzatecon violenza contro la stessa popolazione,perché è chiaro che la Somalia già datempo attraversa una situazione di insta-bilità e una situazione dove i diritti umaninon vengono rispettati nemmeno dal Go-verno stesso. Questo naturalmente non lodiciamo solo noi del MoVimento 5 Stelle ec’è un qualcosa, una prova di tutto questo,che non può lasciare indifferenti, infatti cibasta vedere che l’ONU, l’ONU stessa,quindi non dei grillini o il MoVimento 5Stelle parlano di questo, ma l’ONU stessa,ha esteso l’embargo sulle armi alla Soma-lia fino al 15 novembre 2016.

Se l’ONU ha intrapreso questa inizia-tiva, un motivo ci sarà: non credo chevoglia porre delle sanzioni alla Somalia,ma non ravvisa in questo Paese le condi-zioni di sicurezza minime e quel rispettodei diritti dell’uomo che possono favoriredeterminati accordi, proprio come quelloin questione. Infatti la Somalia da sempresi è connotata per un triste fenomeno, percui si fanno anche i minuti di silenzio, sifanno incontri anche qui alla Camera:insomma, si piangono le classiche lacrimedi coccodrillo, però poi quando si arriva inAula non si ha il coraggio di affrontarlo.Ricordo che la Somalia ha questa terribilepiaga dei soldati bambino: dare delle armioggi a quel Paese, secondo voi non va adaccentuare questo problema ? Badatebene, ci sono spot, qualche anno fa erapartita proprio una campagna mondialecontro questa piaga dei soldati bambino, eora noi qui vorremmo approvare un ac-cordo per la fornitura di armi ad un Paesedel genere ? Badate bene a quello chefate ! Tant’è che noi oggi, ora, in questomomento, con questa sospensiva, chie-diamo proprio di sospendere la ratifica diquesto Accordo fino alla data stabilitadall’ONU, il novembre 2016. Non stiamochiedendo la luna, non siamo usando,strumentalizzando determinati dati per

fare una campagna contro le armi: noistiamo dicendo quella che è la realtà deifatti !

Oggi come oggi noi non ci sentiamoassolutamente di approvare un accordodel genere. Vi stiamo anche venendo in-contro, dicendo: sospendiamo fino aquando l’ONU stessa non ci dice che cisono le condizioni minime, le garanzieminime per fare un accordo del genere;quindi non stiamo parlando chissà di checosa ! Badate bene, abbiamo messo nellanostra proposta di sospensiva dati, fatti,citazioni di organi internazionali, di ONGche trattano tutti i giorni questo problema.Human Rights Watch dice chiaramenteche la Somalia non è un terreno doveportare armi, dove buttare benzina sulfuoco: noi ci vogliamo limitare semplice-mente a questo, ad ascoltare queste ONG,ad ascoltare l’ONU; l’ONU che viene usatamolto spesso in quest’Aula per far passaredegli interventi militari, delle invasionimilitari come interventi di pace. Per esem-pio quella in Libia: lo ricordo, ci è semprestato detto che la terza fase dell’attualemissione avverrà solo con una risoluzionedel Consiglio di sicurezza dell’ONU. Bene,in questo caso l’ONU stesso sta decidendoun embargo su questo Paese, sulle armi inquesto Paese; e voi che cosa volete fare ?Un Accordo militare di fornitura di armia questo Paese, flagellato dalla piaga deisoldati bambino, con una situazione in cuiil Governo stesso, le forze di sicurezzagovernative vengono accusate di utilizzareviolenza contro i loro cittadini, e ultima-mente anche di muovere violenza sessualeverso le donne in questo Paese; e ilParlamento italiano che cosa vuole fare ?Fare un Accordo militare con questoPaese ?

Credo quindi che la sospensiva che ogginoi siamo qui a chiedere sia sacrosanta.Non badate ai colori politici: c’è di mezzol’ONU, ci sono di mezzo ONG importan-tissime, che hanno una credibilità che vaal di là di qualsiasi divisione politica, checi dicono che questo Accordo non s’ha dafare. Quindi io termino qui, perché credodi essere stato il più chiaro possibile. Nonvotare questa sospensiva in questo mo-

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mento è un atto scellerato; vuol direfomentare tutto quello che ho detto prima:violenze, soldati bambino, conflitti etnici edei vari clan che si stanno spartendoquesto Paese. Se vogliamo proprio fare unparagone, è come dare delle armi ai variGoverni che sono in Libia, sapendo beneche queste andranno a finire nei vari clan,andranno a finire magari nei vari gruppiterroristici, perché anche qui troviamoAl-Shabaab.

Mettetevi quindi una mano sulla co-scienza, ricordate le innumerevoli pubbli-cità che avete visto in questi anni quandosi parlava del problema somalo, e quindivotate a favore di questa sospensiva: nonperché ve lo diciamo noi, perché è l’ONUstessa che parla di tutto ciò (Applausi deideputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare ildeputato Gianluca Pini. Ne ha facoltà.

GIANLUCA PINI. Presidente, il gruppodella Lega Nord e Autonomie-Lega deiPopoli-Noi con Salvini ritiene non infon-data la questione sospensiva sottopostaoggi all’esame di questa Assemblea: nonpossiamo, infatti, ignorare che un Accordodi collaborazione nella sfera della difesa,qual è quello tra Italia e Somalia, puòessere propedeutico anche alla conces-sione di materiali d’armamento al Go-verno di Mogadiscio.

Sulla Somalia, tuttavia, pende ancoraun embargo multilaterale sulle forniture dimateriale da armamento, imposto a suotempo per non far pervenire armi aicosiddetti talebani somali, eredi delle fa-migerate corti islamiche, ai qaedisti, suiquali peraltro si stanno abbattendo attac-chi concentrici ai quali auguriamo la mi-gliore fortuna, avendo noi a cuore le sortidella Somalia per varie ragioni: non ul-timo, per evitare di vedere degli sventuratitentare la sorte attraverso mari e desertiper presentarsi poi ai nostri confini.

Rinviare la ratifica allo spirare deltermine dell’embargo non è un cedimentoai deliri di certe forme di pacifismo, daglieccessi delle quali noi assolutamente ri-maniamo distanti e lontani: ci sembra,

invece, un sostegno ragionevole all’effica-cia delle misure adottate in ambito inter-nazionale per evitare di alimentare leguerre civili.

Qualora la sospensiva al nostro esamefosse respinta, chiederemo comunque alGoverno di garantire di fronte a que-st’Aula che il nostro Paese non violerà inalcun modo l’embargo, fintanto che questosarà in vigore.

Su queste basi, la Lega Nord e Auto-nomie-Lega dei Popoli-Noi con Salvini vo-terà a favore della sospensiva al nostroesame.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare ildeputato Marcon. Ne ha facoltà.

GIULIO MARCON. Presidente, care col-leghe e cari colleghi, la ratifica di questoAccordo militare secondo noi va sospesa, eper questo voteremo a favore della so-spensiva avanzata dal MoVimento 5 Stelle.

Va sospesa perché fino al prossimo 15novembre c’è un embargo delle NazioniUnite che vieta la fornitura di armi a quelPaese, e già questo potrebbe bastare. Vasospesa perché, come denunciato dal-l’ONU, da Amnesty International, da Hu-man Rights Watch, l’esercito regolare so-malo arruola i bambini, ne sono statiaccertati almeno 220; e il Governo somalosi è rifiutato di firmare il Protocollo ag-giuntivo della Convenzione dell’infanziasul coinvolgimento dei bambini nei con-flitti armati. Ricordo che, secondo l’Unicef,potrebbero essere ben 5 mila i bambiniarruolati nelle varie fazioni, compreso l’e-sercito regolare: noi non possiamo esserecosì farisei da approvare splendide mo-zioni parlamentari sui bambini soldato, epoi approvare anche Accordi con queglieserciti che quei bambini li arruolano.

Questo Accordo va sospeso perché nonpossiamo cooperare con un esercito rego-lare che, secondo i rapporti delle NazioniUnite, si è macchiato di crimini gravissimiquali stupri e violenze sessuali, violenzesui bambini, uccisioni di civili inermi,demolizioni di case; e non possiamo coo-perare con un Governo che i bambini limanda in carcere.

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Questo Accordo va sospeso perchéviene violato lo spirito della legge n. 185del 1990: la Somalia è un Paese nonriconciliato, in conflitto, in cui le armi chemandiamo non sappiamo che fine fa-ranno; il Governo di unità nazionale, so-stenuto dalla comunità internazionale, noncontrolla il Paese, né le armi che glivengono inviate, ed è per questo, anche,che c’è un embargo delle Nazioni Unite.Non facciamo, con la fornitura di equi-paggiamenti e strumenti militari comeprevista da questo Accordo, quello cheabbiamo fatto con la Libia di Gheddafi,quando pochi mesi prima del crollo delregime gli abbiamo spedito 10 mila pistolee fucili che ora sono in mano alle bandedi terroristi.

Questo Accordo, se venisse ratificato,sarebbe uno sconcio, uno schiaffo a chi sibatte per i diritti umani, per la pace econtro il terrorismo.

Avete visto che ieri la Ministra Pinottiè andata a concludere in Kuwait variAccordi e la vendita di 28 Eurofighter: laMinistra sorrideva, è comprensibile, pen-sava al successo degli Accordi e magarianche all’affare dei 7 miliardi per Finmec-canica.

Invece, cari colleghi, non c’è da sorri-dere per le violazioni dei diritti umani inKuwait, non c’è da sorridere per chi inKuwait può andare in carcere fino a diecianni se critica il regime sul web, non c’èda sorridere per le donne di quel Paeseche vengono discriminate per la possibilitàdi divorziare, di ereditare, di dare lacittadinanza al proprio figlio. Non c’è dasorridere per le 15 condanne a mortecomminate nell’ultimo anno e non c’è dasorridere per il sistema bancario di quelPaese che ha riciclato i soldi dell’ArabiaSaudita a favore dell’ISIS. Magari, la pros-sima volta, sorrisi a parte, una parola sullaviolazione dei diritti umani in Kuwaitdiciamola; i diritti umani, i diritti deibambini vengono prima degli affari del-l’industria militare.

Ricordo che, proprio ieri, la Rete Di-sarmo, che raggruppa associazioni come leACLI, il Gruppo Abele, Libera, l’ARCI, PaxChristi e molte altre, ha chiesto alla Ca-

mera dei deputati di non ratificare questoAccordo. Noi raccogliamo questo invito,stiamo dalla parte delle associazioni, dallaparte di una politica estera dei dirittiumani; non ci vogliamo piegare allaRealpolitik, spesso, purtroppo, ispirata daquelli che Papa Francesco ha chiamato imercanti di morte, fabbricanti di armi chese ne infischiano di diritti umani, in Ku-wait come in Somalia.

Noi, perciò, vi chiediamo di votare laquestione sospensiva avanzata dal MoVi-mento 5 Stelle, una sospensione fino anovembre quando cesserà l’embargo delleNazioni Unite. È una proposta di buon-senso e per questo riteniamo che tuttaquesta fretta sia sospetta; prendiamociuna pausa di riflessione, sospendiamo unatto di cooperazione con un Paese, unesercito i cui atti sono stati condannatidalle Nazioni Unite, da Amnesty e daHuman Rights Watch. Non facciamo passiaffrettati, non corriamo il rischio di ap-provare un atto per il quale potremmovenire messi sul banco degli imputati daparte delle organizzazioni internazionalidei diritti umani. Prendiamoci tempo perapprofondire, ancora, una situazione con-traddittoria e pericolosa e così faremo lascelta giusta (Applausi dei deputati delgruppo Sinistra Italiana – Sinistra Ecolo-gia Libertà).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare ildeputato Monchiero. Ne ha facoltà...

No, onorevole Rabino ? Bene, prego.Magari se ce lo dite, quando cambiate...Perfetto. Prego, onorevole Rabino.

MARIANO RABINO. Grazie, Presi-dente, per la pazienza e l’indulgenza. Si ètrattata di una mancanza di comunica-zione tra il presidente del mio gruppo e ilsottoscritto.

Signora Presidente, onorevoli colleghi,nell’anticipare il voto favorevole di SceltaCivica all’approvazione della ratifica del-l’Accordo tra il Governo italiano e quellosomalo, sono qui a ribadire l’importanzadel rapporto tra l’Italia e la Somalia, unPaese cruciale in un’area del mondo par-ticolarmente rilevante quale è quella del

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Corno d’Africa, destabilizzata dal fonda-mentalismo islamista di Al-Shabaab edalla pirateria marittima.

La lunga consuetudine di amicizia traItalia e Somalia, che affonda le radici intanti anni di collaborazione, ha permessodi intervenire con capacità particolari, dasempre riconosciute, concretizzando inter-venti che nessun altro ha realizzato nelPaese, tra cui i programmi di pace e diriconciliazione, che, con difficoltà, non c’èdubbio, ma stanno ricomponendo le basidelle amministrazioni locali, e quelli disupporto alle istituzioni centrali.

Nel merito, il trattato è in linea con lanormativa nazionale, l’ordinamento comu-nitario e gli altri obblighi internazionalisottoscritti dal nostro Paese. Si tratta dimisure trasversalmente condivisibili; pre-vede oneri annuali per circa 5 milioni dieuro ad anni alterni ed è un trattato inlinea sia con la legge italiana sulle armi, lan. 185 del 1990, che con tutte le risolu-zioni ONU che disciplinano le vicendedella sicurezza e della difesa, in un’areadel mondo che da circa 25 anni è sotto-posta a guerre civili e a conflitti armati divaria natura.

Proprio per gli sviluppi negativi, gliattuali sviluppi negativi della situazionedei diritti umani in Somalia, è necessarioapprovare con tempestività questo prov-vedimento, proprio per potenziare la coo-perazione bilaterale tra le rispettive Forzearmate, consolidando le capacità difensivee migliorando la comprensione reciprocasulle questioni della sicurezza.

Tutto ciò è di fondamentale importanzaal fine di promuovere e incoraggiare il piùpossibile i rapporti di amicizia con lecomunità più pacifiche e lungimiranti, chein un territorio così instabile e ricco ditensioni e contraddizioni possono rivelarsigli alleati determinanti nella lotta al ter-rorismo, per il consolidarsi di azioni attea garantire la sicurezza dell’Europa.

È da evidenziare, inoltre, che l’analisidell’impatto sulla regolazione ha precisatoche l’opzione di non intervento non risultapercorribile alla luce della normativa vi-gente ed in particolare alla luce dell’arti-colo 80 della Costituzione. Inoltre, essa,

configurandosi quale mancato adempi-mento dell’obbligazione politica assuntasul piano internazionale con la firma del-l’Accordo, determinerebbe un deteriora-mento dei rapporti bilaterali con la So-malia, che avrebbe certamente una rica-duta negativa sull’immagine del Paese, mi-nandone la credibilità sul pianointernazionale.

Per questi ed altri motivi auspico, anome di Scelta Civica, la tempestiva ap-provazione del provvedimento in esame e,pertanto, voteremo contro questa richiestadi sospensiva, proprio perché riteniamoimportante che venga affrontato con lamassima celerità il tema della sicurezza edella difesa che interessa un territorio ingravissima difficoltà, ma verso il qualesiamo legati da tanti anni di collabora-zione, nella prospettiva di un consolida-mento della realtà statuale e nella lotta,senza quartiere, ai vari gruppi terroristici.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare ladeputata Quartapelle Procopio. Ne ha fa-coltà.

LIA QUARTAPELLE PROCOPIO. L’Ac-cordo di cui discutiamo oggi la relativasospensiva tratta della cooperazione conun Paese strategico, come dicevano i col-leghi, che è la Somalia, in un’area digrande interesse per l’Italia, che è il Cornod’Africa, in un settore cruciale per lastabilità regionale e globale come quellodella sicurezza. Allora, io vorrei, siccomesi tratta, appunto, di un tema delicato estrategico, andare un po’ al di là dei titoli.

La richiesta di sospensiva si riferiscealla risoluzione ONU n. 2244 del 23 otto-bre 2015, che proroga, come dicevano icolleghi, al 15 novembre 2016 l’embargo diarmi alla Somalia. Proprio per andare aldi là dei titoli, vorrei leggere quanto sta-bilito nel dispositivo delle Nazioni Unite.Al punto 2 della risoluzione si legge che ilConsiglio di sicurezza decide di rinnovarele disposizioni di cui al paragrafo 2 dellarisoluzione n. 2142 del 2014, ovvero l’em-bargo di armi alla Somalia, fino al 15novembre 2016, ma ribadisce che l’em-bargo sulle armi in Somalia non si applica

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alle forniture di armi, munizioni o attrez-zature militari o alla fornitura di consu-lenza, assistenza o formazione destinateesclusivamente per lo sviluppo delle forzedi sicurezza del Governo federale dellaSomalia, per garantire la sicurezza per lapopolazione somala, se non in relazionealle disposizioni di cui all’allegato dellarisoluzione n. 2111.

Perché l’ONU, rispetto a un tema cosìdelicato come l’embargo delle armi, so-stanzialmente fa un’eccezione ? Perché noistiamo parlando di un Paese, la Somalia,che da 25 anni lotta contro la disintegra-zione, a cui si è aggiunta la minacciaterroristica di Al-Shabaab. Stiamo par-lando di un Paese in cui è stato diffici-lissimo insediare il Governo di transizionee a cui serve una costante presenza ar-mata di truppe dell’Unione africana perevitare che il Paese scivoli di nuovo in unaguerra civile.

È in questo contesto che l’ONU, attra-verso l’Unione africana, ha da dieci anniavviato un processo di consolidamentodelle capacità di controllo del territoriodel Governo di transizione. Ovvero, l’ONU,attraverso l’operazione militare AMISOM,sostiene il Governo somalo e sostiene l’e-sercito del Governo somalo.

L’Accordo, quindi, sostanzialmente, siinserisce in questo quadro internazionaledi rapporti ONU e Unione africana, perdare la possibilità all’Italia di cooperarecon un esercito che ha bisogno di esserci,per garantire la sicurezza del popolo so-malo.

In secondo luogo – ed è la secondaragione per cui noi voteremo contro lasospensiva – è molto chiaro leggendol’Accordo che, come scritto nel paragrafo3.2.d., l’acquisto di materiale militare av-verrà nel rispetto delle leggi nazionaliitaliane e somale su importazione edesportazione di armi.

La legge italiana sull’esportazione diarmi, la n. 185 del 1990, è tra le piùavanzate al mondo per quanto riguarda icontrolli relativi all’esportazione seconda-ria, alla cessione o alla vendita terza dimateriale bellico. Ovviamente, sappiamoche, dopo il voto di questa sospensiva e

dopo il voto, che ci auguriamo, sull’Ac-cordo, la Somalia resta un Paese in tran-sizione, instabile e con molti problemi, mail Trattato che vorremmo approvare oggi,dopo il voto sulla questione sospensiva,doterà il Governo italiano di maggioristrumenti per incoraggiare e sostenere leautorità somale a consolidarsi come cre-dibile presidio di autorità per i propricittadini.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare ildeputato Archi. Ne ha facoltà.

BRUNO ARCHI. Noi voteremo controquesta richiesta di sospensiva della ratificadel Trattato perché pensiamo che sia inperfetta coerenza con l’azione che il no-stro Paese ha svolto negli ultimi vent’anniin questo martoriato Paese che è la So-malia, che è diventato sinonimo quasi didisintegrazione. Crediamo che la nostraazione, che è sempre stata fatta in uncontesto multilaterale, quindi delle Na-zioni Unite, si sia ispirata a delle lineeguida ben precise, che siano quelle dinormalizzare e non destabilizzare, di uni-ficare e non disintegrare.

Naturalmente, non ci nascondiamo die-tro un dito le difficoltà di svolgere un’a-zione così importante in un Paese cosìcomplesso, ma sappiamo che l’unico si-stema per farlo è quello di appoggiare ivari Governi di transizione, pur legittimi,che si sono succeduti, in questi anni, inSomalia. Tutto questo, naturalmente, nonsenza difficoltà, ma, se la cornice delleNazioni Unite è l’unica che può dare unamano concreta a trovare una sorta distabilizzazione in questo Paese, non pos-siamo esimerci dal fare qualcosa in questadirezione, nel rispetto della legislazionenazionale e nel rispetto di quelle che sonole risoluzioni del Consiglio di sicurezzadelle Nazioni Unite.

Come diceva la collega prima di me,andando a leggere nello specifico, poi, sivede come consentano, pur nel rispettodell’embargo fino alla fine del 2016, diavere una politica di sicurezza insieme allegittimo Governo somalo, nell’unico in-tento di aiutare le forze di sicurezza

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somale a contribuire alla stabilità delproprio Paese. Questo è un po’ lo spiritoche ci anima; naturalmente, tutto ciò bensapendo quanto poi i rischi e le derive,non solo terroristiche, come Al-Shabaabdimostra, effettivamente sono vive e stra-vive nel Paese, ma come occorra poi porreun’attenzione specifica anche alla neces-sità di monitorare e di verificare chequesta nostra azione, pur nel rispetto dellalegislazione nazionale e nella cornice di unsistema multilaterale come quello onu-siano, poi venga effettivamente attuata nelpieno rispetto della normativa generale sulterreno.

Ciò facendo, in effetti, va detto cheoccorre un sistema di monitoraggio edesiste un sistema di monitoraggio, e au-spichiamo che il Governo se ne facciacarico da questo punto di vista, perché c’èun comitato sanzioni per la Somalia el’Eritrea, che si avvale di un gruppo dimonitoraggio ad hoc che è composto daesperti indipendenti, ed un sistema dicontrolli e notifiche da parte dello Statosomalo e dei partner internazionali dellaSomalia. Tutto ciò volto, evidentemente,proprio a impedire il rischio di diversionedei materiali ceduti e a sanzionare eprevenire sue violazioni. Quindi, da unlato, noi crediamo che sia importanteandare avanti, perché, se c’è un obiettivocondiviso dalla comunità internazionale,che è quello di tendere alla stabilità di unPaese che è già stato sufficientementemartoriato e disintegrato nella lotta tra levarie fazioni, sia quello di consentire a chipuò farlo nel Paese di agire da un puntodi vista generale e complessivo volto allasicurezza e alla stabilità del Paese stesso,ma poi la comunità internazionale deveanche farsi carico di controllare che tuttoquello che si fa venga fatto nel rispettototale dei diritti umani, e quindi, eviden-temente, evitare rischi di diversione, comedicevo prima, e che questi materiali pos-sano essere ceduti per altri scopi (Applausidei deputati del gruppo Forza Italia – IlPopolo della Libertà – Berlusconi Presi-dente).

PRESIDENTE. Passiamo ai voti. Chiedoai colleghi di prendere posto.

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sulla questionesospensiva Frusone ed altri n. 1.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Forza, colleghi, affrettarsi ai banchi eal posto per votare. Pastorino, Boccuzzi,Greco, Formisano, Nardi, Realacci, Lava-gno, Raciti, Caparini, Bechis...

Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione: la

Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti .......... 387Maggioranza ..................... 194

Hanno votato sì ...... 124Hanno votato no .. 263).

Sospendo, a questo punto, la seduta,che riprenderà alle ore 15 per lo svolgi-mento di interrogazioni a risposta imme-diata e, a partire dalle ore 16,30, perl’esame dei restanti argomenti iscritti al-l’ordine del giorno.

(Il deputato Basso ha segnalato di avereerroneamente votato contro mentre avrebbevoluto votare a favore).

La seduta, sospesa alle 13,15, è ripresaalle 15.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTESIMONE BALDELLI

Svolgimento di interrogazionia risposta immediata.

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recalo svolgimento di interrogazioni a rispostaimmediata, alle quali risponderanno laMinistra per la semplificazione e la pub-blica amministrazione, il Ministro dell’in-terno e il Ministro dell’ambiente e dellatutela del territorio e del mare.

Atti Parlamentari — 41 — Camera dei Deputati

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(Chiarimenti in merito al processo diriorganizzazione dell’Istat e a conse-guenti nomine dirigenziali, con partico-lare riferimento al possibile ridimensio-namento del settore delle statistiche so-

ciali – n. 3-02157)

PRESIDENTE. L’onorevole Locatelli hafacoltà di illustrare la sua interrogazionen. 3-02157, concernente chiarimenti inmerito al processo di riorganizzazione del-l’Istat e a conseguenti nomine dirigenziali,con particolare riferimento al possibileridimensionamento del settore delle stati-stiche sociali (vedi l’allegato A – Interro-gazioni a risposta immediata). Ha un mi-nuto.

PIA ELDA LOCATELLI. Grazie, Presi-dente. Signora Ministra, il nuovo presi-dente dell’ISTAT, dottor Giorgio Alleva, stacompletando la riforma dell’Istituto, che èuna vera e propria rivoluzione organizza-tiva, perché comporta l’accorpamento, indue dipartimenti, dei 4 in cui è organiz-zato l’ISTAT: una scelta che indebolisce ilsettore delle statistiche sociali. Sostanzial-mente, i nuovi accorpamenti dei diparti-menti vanno a premiare coloro che si sonooccupati delle statistiche economiche, adetrimento di chi ha lavorato proficua-mente per produrre risultati fondamentaliper capire la società in questo momentostorico, momento segnato da grossi cam-biamenti riguardanti le famiglie, i rapportitra generazioni, la violenza in ambitofamiliare e, in generale, le donne.

Ci vogliono tecniche specifiche, compe-tenze e sensibilità particolari per questotipo di statistiche, che questi cambiamentimortificheranno. Un nome per tutti: quellodella dirigente Linda Laura Sabbadini. Lechiediamo quali siano le sue valutazionisul ridimensionamento del settore e sul-l’esclusione di una delle poche donne inposizione apicale dell’Istat, perché teniamoalle competenze, ai talenti femminili.

PRESIDENTE. La Ministra per la sem-plificazione e la pubblica amministrazione,Marianna Madia, ha facoltà di rispondereper tre minuti.

MARIA ANNA MADIA, Ministra per lasemplificazione e la pubblica amministra-zione. Grazie, Presidente. La funzione divigilanza sull’ISTAT, che la legge dà alPresidente del Consiglio e che mi è statadelegata, a maggior ragione perché stiamoparlando di ISTAT, un istituto che ha unruolo molto delicato nella ricerca di dati enella diffusione poi di informazioni a finidi interesse generale, non può diventaremai lesione della piena autonomia dell’I-stituto. Quindi, la funzione di vigilanzanon può diventare giudizio nel merito discelte organizzative, tanto meno di sceltedi persone.

Però, io qui, in questa sede, vorreitranquillizzare l’onorevole interrogante sulfatto che l’oggetto della rilevazione stati-stica del nostro Paese non dipende, nondiscende dalle scelte organizzative dell’I-stituto. L’oggetto, tra l’altro per larga partedeciso in sede europea, fa parte del pro-gramma nazionale di statistica, che è unprogramma che viene approvato dopo uniter molto complesso, che passa da comi-tati di indirizzo, da comitati di garanzia eche, successivamente, arriva in Consigliodei ministri, il quale discute proprio dellacorrettezza e della completezza dell’og-getto della rilevazione statistica prima diadottarlo.

PRESIDENTE. L’onorevole Locatelli hafacoltà di replicare. Ha due minuti.

PIA ELDA LOCATELLI. Signora Mini-stra, con tutta la simpatia del caso – lei sabene quanto tengo alle giovani Ministre –,mi aspettavo che lei parlasse della fun-zione di vigilanza e dell’autonomia delpresidente dell’ISTAT e non vogliamo rim-proverarle assolutamente questo. Certo, lerispettiamo. Il problema è che noi leabbiamo chiesto un parere nel merito diquesto cambiamento, non un obbligo adintervenire, ma un parere. Infatti, noicrediamo che questo cambiamento in-fluenzerà anche il suo lavoro, oltre che ilnostro.

Vede, il presidente dell’ISTAT ha sceltoun modello organizzativo che si rifà a unmodello nordeuropeo, che prevede di ot-

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tenere dati totalmente dalle fonti ammi-nistrative, con dei meccanismi di alimen-tazione continua, basato esclusivamentesui flussi telematici. Ma qual è la qualitàdei nostri archivi ? Un esempio solo: inItalia, i rendiconti sulla salute arrivanocon un ritardo di due anni. Allora, comesi fa a lavorare su questi dati ?

E poi certi dati non si possono ottenereper via amministrativa, perché riguardanopercezioni e comportamenti: tipico è ilcaso della violenza sulle donne. Non cisono rilevazioni statistiche perché non sidenunciano. Allora le tecniche sono di-verse. Noi le chiediamo se sia opportuno –noi crediamo di no – mettere da partequeste modalità che abbiamo usato finora,ma soprattutto mettere da parte dei talentiche ci sono e che sono stati riconosciuti alivello internazionale, perché sono gli at-tori internazionali, l’ONU, la piattaformadi Pechino, la Convenzione di Istanbul, checi chiedono di lavorare su questi dati.

E, allora, io non posso essere soddi-sfatta della sua risposta, anche se ricono-sciamo che la funzione di vigilanza varispettata.

(Iniziative volte a negare l’ingresso nelterritorio nazionale ad un noto predica-tore islamico kuwaitiano di tendenze ra-

dicali e antisemite – n. 3-02158)

PRESIDENTE. L’onorevole Molteni hafacoltà di illustrare la sua interrogazionen. 3-02158, concernente iniziative volte anegare l’ingresso nel territorio nazionalead un noto predicatore islamico kuwai-tiano di tendenze radicali e antisemite(vedi l’allegato A – Interrogazioni a rispostaimmediata). Ha un minuto.

NICOLA MOLTENI. Ministro, l’Associa-zione islamica italiana degli imam hainvitato nel nostro Paese, dal 7 al 17maggio, tal Tareq Suwaidan, un predica-tore islamico, radicale, jihadista, fonda-mentalista, amico del Califfato, che pro-fetizza odio, violenza, minaccia, intolle-ranza nei confronti del mondo occidentale,nei confronti dei cristiani, nei confrontidello Stato di Israele e degli ebrei.

Questo soggetto, potenzialmente peri-coloso per la sicurezza dei cittadini ita-liani, è già stato cacciato e gli è statoimpedito di entrare in alcuni Paesi euro-pei, ad esempio il Belgio. Con questainterrogazione noi chiediamo al Ministrodell’interno, al Ministro della sicurezza delPaese, di impedire e di bloccare l’ingressoa questo pericoloso predicatore nel nostroPaese.

PRESIDENTE. Il Ministro dell’interno,Angelino Alfano, ha facoltà di rispondere.

ANGELINO ALFANO, Ministro dell’in-terno. Signor Presidente, onorevoli colle-ghi, l’imam Tareq Suwaidan non potràentrare e non entrerà in Italia. La suafigura è ben nota alle nostre forze dipolizia e a quelle degli altri Paesi appar-tenenti all’area Schengen, proprio perchéin relazione alle sue attività precedenti dipredicazione, che si sono connotate percontenuti radicali, antioccidentali e anti-semiti, nonché per la sua nota vicinanza aiFratelli musulmani, è stato inserito, daparte del Belgio, nel Sistema informativoSchengen fin dal mese di novembre 2014.In virtù di questo inserimento gli è statapraticamente preclusa la possibilità di ac-cedere in uno qualsiasi dei Paesi di quel-l’area e, dunque, Italia compresa. Unaeventuale domanda di rilascio del visto diingresso verrebbe automaticamente riget-tata, con la conseguente negazione delvisto, esattamente come hanno già fatto ilRegno Unito e lo stesso Belgio.

Voglio anche sottolineare che nel casoin cui l’imam kuwaitiano tentasse di var-care comunque i nostri confini, verrebbeimmediatamente fermato e respinto inconsiderazione dell’allertamento che èstato già dato alle nostre questure –quindi, abbiamo già dato l’allertamentoalle questure – e anche i nostri posti difrontiera.

In sostanza, rimane altissima la nostraattenzione e il suddetto soggetto non potràfare ingresso nel territorio nazionale, ve-nendo accomunato, in qualche modo, daparte nostra il suo trattamento a quellodegli altri sei imam che, dal 2015 ad oggi,

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sono stati espulsi dal territorio nazionaledietro mio provvedimento.

I dati riguardo la nostra attenzionesulle moschee sono molto chiari e, perquanto riguarda i numeri, sono state cen-site 1.205 strutture islamiche, tra cui quat-tro moschee, 858 luoghi di culto e 343associazioni culturali, per un totale di1.205. È nota la nostra intransigenza neiconfronti dei predicatori islamici che sidistinguano per particolare virulenza eodio. Noi abbiamo sempre assunto unalinea, che è quella di separare chi prega dachi spara: chi prega ha il diritto di cultoriconosciuto dalla nostra Costituzione; chispara va perseguito con ogni forma diazione del diritto nazionale e internazio-nale; chi fiancheggia coloro i quali hannosparato o simpatizza per loro non è pos-sibile che stia in Italia. Questa è la ragionedi tante espulsioni, che noi abbiamo rea-lizzato per motivi di sicurezza nazionale.

PRESIDENTE. L’onorevole Molteni hafacoltà di replicare. Ha due minuti.

NICOLA MOLTENI. Io ringrazio il Mi-nistro Alfano. Si tratta di una rispostaimportante e credo che il merito dellaLega SIA quello di aver sollecitato. Infatti,il Paese sino ad oggi era a conoscenza delfatto che questo predicatore di odio fossein procinto di entrare nel Paese. Questarisposta è una risposta estremamente im-portante. A questo punto noi chiediamo eci attendiamo dal Ministro che ci siaattenzione anche nei confronti di questaassociazione, l’associazione islamica ita-liana, i cui rappresentanti, tra l’altro, par-tecipano al tavolo convocato dal Ministeroproprio per monitorare la presenza del-l’Islam in Italia. Infatti, è un dato estre-mamente grave e preoccupante il fatto cheun’associazione riconosciuta anche dal Mi-nistero possa anche lontanamente pensaree immaginare di poter invitare un predi-catore d’odio, che manifesta idee di sot-tomissione e di conquista del mondo oc-cidentale e di sottomissione nei confrontidegli ebrei e dei cristiani. Io, Ministro, lainvito a considerare non c’è un Islambuono o un Islam cattivo, c’è una

religione che uccide in nome di un Dio. Ilnostro Paese può essere disponibile alconfronto solo laddove le comunità isla-miche sottoscrivessero le intese con loStato italiano. Oggi le comunità islamicheitaliane, ai sensi dell’articolo 8 della Co-stituzione, non hanno ancora sottoscrittole intese e non sottoscrivere le intese vuoldire non accettare i principi del nostroPaese, non accettare le regole, non accet-tare i principi fondanti di un Paese civilee democratico come il nostro. Noi vo-gliamo un Governo e un Ministro che nonbaci le babbucce agli islamici, che non siinginocchi alle volontà di chi manifestaincompatibilità rispetto ai principi fon-danti della civiltà e del mondo occidentale.Quindi invitiamo il Ministro, anche inmodo particolare rispetto al fenomenodell’immigrazione, oggi Frontex dice cheanche attraverso il fenomeno dell’immi-grazione e della gestione dei flussi migra-tori entrano nel nostro Paese potenziali epossibili terroristi, a chiudete le porte aipredicatori di odio, a chiudete le porte agliimmigrati clandestini, Ministro.

(Misure per assicurare la tutela dei sog-getti deboli ospiti di scuole dell’infanzia edi strutture assistenziali con particolareriferimento all’utilizzo di telecamere a

circuito chiuso – n. 3-02159)

PRESIDENTE. L’onorevole Vezzali hafacoltà di illustrare la sua interrogazionen. 3-02159, concernente misure per assi-curare la tutela dei soggetti deboli ospiti discuole dell’infanzia e di strutture assisten-ziali con particolare riferimento all’uti-lizzo di telecamere a circuito chiuso (vedil’allegato A – Interrogazioni a rispostaimmediata).

MARIA VALENTINA VEZZALI. SignorPresidente, Ministro, colleghi, da mammaprima ancora che da parlamentare sonofortemente colpita dalle notizie di cronacache riferiscono di maltrattamenti, abusi,comportamenti scorretti ai danni di mi-nori, disabili ed anziani. Sapere che questiepisodi non sono sporadici, angoscia

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chiunque abbia una persona da affidare aoperatori socio-sanitari e scuole dell’infan-zia. La cosa più grave è che è difficilescoprire e perseguire questi reati, ancheperché la maggior parte delle vittime nonè in grado, in assenza di danni fisici ocomportamenti che fanno presagire undisagio psicologico, di denunciare i propriaguzzini. Il problema, Ministro, esiste, nonpossiamo rimandare decisioni che rien-trano nei doveri istituzionali e quello dellatutela dei più deboli lo è.

PRESIDENTE. Il Ministro dell’interno,Angelino Alfano, ha facoltà di rispondere.

ANGELINO ALFANO, Ministro dell’in-terno. Signor Presidente, l’esigenza che èprospettata dalla collega Vezzali è moltosentita e assolutamente meritevole di ri-sposte adeguate per le quali noi siamopronti anche dal punto di vista legislativo,e su questo tornerò. L’attenzione peraltroper le persone vulnerabili e indifese co-stituisce una costante attenzione del Go-verno e il tema delle nostre forze dell’or-dine e del loro impegno per quanto ri-guarda – la polizia postale e delle teleco-municazioni in primo luogo – il contrastoper esempio al cyber-bullismo, alla pedo-filia, alle truffe agli anziani e alle personeinesperte esposte alle insidie del web è untema di grande orgoglio per noi perchéabbiamo fatto veramente un ottimo lavoro.Il tema della registrazione delle immaginiche pone l’onorevole Vezzali nei luoghi dicura e nelle scuole d’infanzia, ancorchégiustificato dalle ragioni di deterrenza e diprevenzione, tocca anche elementi delicatirelativi alla tutela della riservatezza dellepersone che vengono ad essere ripresedurante lo svolgimento della loro attivitàlavorativa ed è per questo che il Garanteha emanato alcuni provvedimenti che ri-guardano la videosorveglianza nei luoghidi lavoro e specificamente mi riferisco aquelli che nel 2005 sono stati adottati econfermati tre anni dopo, proprio perindividuare delle prescrizioni che possanoo potessero evitare forme invasive di con-trollo a distanza, incompatibili, come ènoto, con il nostro sistema ordinamentale

anche sotto il profilo giuslavoristico. Nelcaso evocato proprio dalla collega, quellorelativo a una pronuncia del Garante con-cernente un istituto per l’infanzia, le os-servazioni critiche dell’Autorità di garan-zia della privacy hanno riguardato la pri-vacy degli stessi minori, quindi intervenneil garante a tutela della privacy degli stessiminori; cioè le apparecchiature di ripresa– in quel caso si trattava di webcam –consentivano ai genitori di visualizzare adistanza non solo i propri figli ma anchequelli altrui, quindi la conclusione qual è ?

Che il tema è posto correttamente; è untema reale, non mancano proposte di leggee bisognerà realizzare un equo e intelli-gente bilanciamento degli interessi ingioco, ossia quello della sicurezza e quellodella privacy, nel pieno rispetto dei prin-cipi di proporzionalità e necessità chesovrintendono ad ogni forma di tratta-mento dei dati personali. Noi siamo prontia un intervento anche legislativo in questadirezione, quindi ringraziamo la collegaper lo stimolo che ci ha dato.

PRESIDENTE. L’onorevole Vezzali hafacoltà di replicare.

MARIA VALENTINA VEZZALI. SignorPresidente, Ministro, l’ho ascoltata conattenzione e devo dire che mi ritengoparzialmente soddisfatta della risposta. Latutela della privacy, come lei ha detto, èutilizzata ma molto sovente lo è in modostrumentale, anche perché, mentre ci ado-periamo a difenderla a parole, di fattosiamo tracciati, siamo spiati e controllatiper ogni nostra azione quotidiana, e poiperò non vogliamo farla valere quando asubire i soprusi sono i soggetti indifesi. Iocredo che sia necessario il buonsenso etrovare soluzioni, come lei ha auspicato,che siano capaci di scoraggiare compor-tamenti illegali e tranquillizzare le fami-glie che affidano i propri cari alle scuoledell’infanzia e alle strutture socio-assisten-ziali. Una società, caro Ministro, è civile seè capace di proteggere gli indifesi e gliultimi e dobbiamo governare con la sen-sibilità e responsabilità del buon padre di

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famiglia. Io, per quanto mi riguarda, hopresentato un progetto di legge sulla ne-cessità di utilizzare sistemi di videosorve-glianza per impedire maltrattamenti e neesiste uno anche della collega Giammancoe io mi auguro che vengano discussi perarrivare ad una soluzione bipartisan. Par-larne è l’unico mezzo che abbiamo perscuotere le coscienze e per difendere levittime inconsapevoli. Dobbiamo stare vi-cino alle famiglie preoccupate e a quelleche hanno genitori, figli e parenti chehanno subito violenze. Dobbiamo farlo pernoi stessi, per poter dire: io ci ho provato.

(Iniziative di competenza volte a promuo-vere verifiche in ordine ai rischi per lasalute e per l’ambiente con riferimento adun progetto per la realizzazione di unacentrale destinata al trattamento di rifiutie alla produzione di gas metano nel

comune di Anzio – n. 3-02160)

PRESIDENTE. L’onorevole Fauttilli hafacoltà di illustrare la sua interrogazionen. 3-02160, concernente iniziative di com-petenza volte a promuovere verifiche inordine ai rischi per la salute e per l’am-biente con riferimento ad un progetto perla realizzazione di una centrale destinataal trattamento di rifiuti e alla produzionedi gas metano nel comune di Anzio (vedil’allegato A – Interrogazioni a rispostaimmediata). Ha un minuto.

FEDERICO FAUTTILLI. Signor Presi-dente, Ministro, come lei sa, la interro-ghiamo per un problema estremamentegrave: l’inquinamento per rifiuti di un’areagià intensamente interessata da impiantidi turbogas, area che si trova ai confini trai comuni di Aprilia, Anzio e Nettuno. Inparticolare si tratta della località « Padi-glione », nel territorio di Anzio. È statarecentemente scoperta in quest’area unadiscarica di rifiuti abbandonati, individuatitra una piccola ma abbastanza vasta areaboscosa ed un profondo fosso in cui scorreun corso d’acqua che trova il suo naturalesbocco a circa due chilometri a valle,direttamente al mare al confine tra il lido

di Lavinio e il lido dei Gigli. Ministro, noile chiediamo, per quanto di sua compe-tenza, se intenda promuovere una verificain ordine ai rischi per la salute e perl’ambiente riscontrabili nell’area citata e allivello di inquinamento complessivo, per-ché si tratta di un sito di interesse comu-nitario e quindi questa situazione po-trebbe ulteriormente aggravarla.

PRESIDENTE. Il Ministro dell’am-biente e della tutela del territorio e delmare, Gian Luca Galletti, ha facoltà dirispondere. Ha tre minuti.

GIAN LUCA GALLETTI, Ministro del-l’ambiente e della tutela del territorio e delmare. Signor Presidente, ringrazio l’ono-revole Fauttilli per darci la possibilità dimettere a fuoco una situazione sicura-mente interessante per il Paese. Una pre-messa: noi non abbiamo, come Ministero,competenze specifiche sulla bonifica inoggetto, noi abbiamo richiesto le informa-zioni necessarie agli enti territorialmentecompetenti. In merito all’area interessatadall’accumulo di rifiuti misti, va premessoche tali rifiuti giacciono nel sito da più diquarant’anni e le piattaforme in cementofurono realizzate negli anni Novanta,quando tale sito venne utilizzato comepunto di trasferenza dei rifiuti da desti-nare fuori regione. Vennero invece inquell’occasione – siamo appunto neglianni Novanta – smaltiti correttamente ifusti contenenti i rifiuti speciali farmaceu-tici. Sull’impianto di recupero di rifiutinon pericolosi con produzione di biome-tano in località Padiglione, proposto dallasocietà Green Future 2015, la città diAnzio ha espresso in diverse occasioniufficiali parere contrario alla realizzazionedell’impianto.

Per quanto concerne l’altro impianto,la sua realizzazione e gestione è stataautorizzata alla società Anzio BioWest Srldopo una conferenza di servizi a cuil’amministrazione comunale ha espressoinvece parere favorevole; successivamente,in data 7 agosto 2015, la stessa società hapresentato alla regione Lazio istanza divariante dell’impianto autorizzato. Poiché

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la città di Anzio non è stata coinvolta nellaprocedura amministrativa relativa allasuddetta variante, decise allora, nel 2015,di impugnare la relativa determinazioneregionale. La regione Lazio ci ha eviden-ziato che il sito non risulta essere una exdiscarica autorizzata, ma un vero e pro-prio abbandono di rifiuti: in questo caso leattività di rimozione dei rifiuti, così comeprevisto dal codice ambientale, spettano alresponsabile dell’abbandono dei rifiutistessi in solido con il proprietario del sito,e con i titolari di diritti di godimentodell’area sul quale i rifiuti insistono. Qua-lora questi soggetti obbligati non agisseroo fossero ignoti, spetta al comune nel cuiterritorio insiste l’abbandono dei rifiutiporre in essere tutte le attività di rimo-zione.

Sulla procedura autorizzativa relativaad una centrale destinata al trattamentodei rifiuti dalla produzione di gas metano,anche questo progetto della Green Future2015, la regione Lazio in sede di VIA harilevato una serie di criticità sul sitointeressato al progetto. La ASL Roma 6 haevidenziato che non è stato preso in con-siderazione l’aspetto del potenziale rischiosanitario, ed ha a tal proposito richiestouna valutazione puntuale che considerianche la presenza di insediamenti abitativie scuole.

Sul secondo impianto a biogas già ap-provato risulta pendente, come ho giàdetto, il ricorso al TAR del Lazio. Laregione comunque fa presente che avràcura di incaricare la propria Agenzia re-gionale per l’ambiente di effettuare intempi certi ogni verifica utile sullo statodei luoghi, e solleciterà anche l’ammini-strazione comunale a porre in essere tuttele azioni conseguenti. Il Ministero comun-que – la voglio rassicurare su questo –continuerà a porre l’attenzione sul pro-blema e svolgerà un’attività di sollecito neiconfronti dei soggetti territorialmentecompetenti: è l’unica cosa che possiamofare.

PRESIDENTE. L’onorevole Fauttilli hafacoltà di replicare, per due minuti.

FEDERICO FAUTTILLI. Signor Presi-dente, Ministro, sicuramente è l’unicacosa, ma è una cosa estremamente impor-tante, quella dell’impegno da parte delGoverno, e soprattutto del suo Ministero,a far sì che vi sia un monitoraggio costantedel rischio di ulteriore inquinamento diquell’area. Credo che le informazioni chelei ha fornito quest’oggi in Aula sonoestremamente importanti, non soltantoper gli interroganti, ma credo soprattuttoper i cittadini, che sono interessati pur-troppo a quell’inquinamento; ed anche ilsollecito che ha fatto nei confronti dellaregione Lazio. Quindi noi saremo qui,insieme a lei, insieme al suo Ministero, afar sì che quella situazione possa esseremonitorata con attenzione, e non soltanto,ma anche con continuità, per impedire cheulteriori inquinamenti, anche rispetto ainuovi impianti che possono sorgere, ven-gano effettuati.

(Chiarimenti in merito all’effettivo coin-volgimento del Ministro dell’ambiente edella tutela del territorio e del mare nellavalutazione delle proposte normative ri-guardanti il progetto « Tempa Rossa », inrelazione al cosiddetto decreto « sbloccaItalia » e alla legge di stabilità per il 2015

– n. 3-02161)

PRESIDENTE. L’onorevole Serena Pel-legrino ha facoltà di illustrare l’interroga-zione Scotto ed altri n. 3-02161, concer-nente chiarimenti in merito all’effettivocoinvolgimento del Ministro dell’ambientee della tutela del territorio e del marenella valutazione delle proposte normativeriguardanti il progetto « Tempa Rossa », inrelazione al cosiddetto decreto « sbloccaItalia » e alla legge di stabilità per il 2015(vedi l’allegato A – Interrogazioni a rispostaimmediata), di cui è cofirmataria, per unminuto.

SERENA PELLEGRINO. Presidente,Ministro Galletti, l’inchiesta sul petroliolucano riguarda sia Tempa Rossa, l’enne-simo episodio di corruzione che ha coin-volto Governo, petrolieri, amministrazioni

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locali e imprenditori, sia i reati ambientaliper le emissioni in atmosfera e lo smal-timento dei rifiuti del Centro olio di Vig-giano: fatti gravissimi e inquietanti ! Tuttoperò si è svolto sopra la testa del suoDicastero; eppure, la Commissione chediscuteva lo « sblocca Italia » era quellaambiente, non certo quella attività pro-duttive. Affermo senza timore di smentitache quanto promosso a forza di emenda-menti dalle società petrolifere non è inlinea con quanto lei ha sempre dichiarato:lei ha firmato la carta della COP21 diParigi, dicendo che dobbiamo superarel’utilizzo delle fonti fossili; oggi invecesostiene che « Tempa Rossa » è strategico.Ma, Ministro, quella era solo propaganda ?Ministro, vogliamo sapere quali misureintenda adottare perché le conseguenzeprovocate dai composti volatili del greggioriferiti al progetto « Tempa Rossa » pur-troppo non sono promesse, ma una durarealtà per i cittadini lucani.

PRESIDENTE. Il Ministro dell’am-biente e della tutela del territorio e delmare, Gian Luca Galletti, ha facoltà dirispondere.

GIAN LUCA GALLETTI, Ministro del-l’ambiente e della tutela del territorio e delmare. Signor Presidente, grazie anche al-l’onorevole Pellegrino, che mi dà l’oppor-tunità di chiarire una situazione intricata.

È innanzitutto necessario chiarire chela norma in questione, sia nella formula-zione individuata nel cosiddetto « sbloccaItalia », sia poi definita nella legge distabilità, prevede solo ed esclusivamenteuna semplificazione amministrativa sul ri-lascio delle autorizzazioni, senza incidereminimamente sulle salvaguardie ambien-tali, anzi, in qualche modo rafforzandole:è il motivo per cui il mio Ministero, quellodell’ambiente, ha condiviso entrambe lestesure. In particolare, nel caso dellanorma contenuta in legge di stabilità, ilMinistero ha espresso formalmente, perlettera del mio ufficio legislativo, un pa-rere favorevole, come risulta dagli atti. Vasottolineato infatti che la norma si limitaa spostare una competenza autorizzatoria

affidandola allo Stato, centralizzandola:non determina dunque alcuna incisione diinteressi ambientali; anzi, si fanno espres-samente salve le vigenti normative in ma-teria ambientale.

Lo spostamento delle competenze inquestione alla sede governativa, culmi-nante nell’attribuzione al Consiglio deiministri della potestà di deliberare in casodi mancanza dell’intesa con la regione, fasì che la cura degli interessi di tutelaambientale cui è preposto il Ministerodell’ambiente possa essere perseguita di-rettamente dalle nostre strutture. Ciò as-sicura che l’attenzione nei confronti deiprofili ambientali sia caratterizzata da altacompetenza tecnica, dalla massima visibi-lità e responsabilità politica, nonché – enon si tratta di un profilo di secondopiano – da un metro unitario in grado diassicurare parità di trattamento tra lediverse regioni d’Italia.

L’opera in questione è ritenuta strate-gica dal Governo, da tutto il Governo, e iocondivido profondamente questa scelta. Ilnostro problema non è quello di estrarreil petrolio: è quello di consumarne meno,in linea con quanto abbiamo deciso nellaCOP21 che lei citava. A me pare, perconcludere, che in questi giorni si stianoconfondendo profondamente e strumen-talmente ruoli e funzioni. La magistraturasta facendo il suo lavoro, e accerteràeventuali responsabilità; e che sia chiaro:chi ha sbagliato va punito, questa è lalinea del Governo, in questo e in tutti glialtri casi. Un Ministro ha ritenuto didimettersi per una telefonata inopportuna:abbiamo apprezzato il gesto, così diversodai comportamenti del passato; e chi parladi Governo inquinatore o amico degliinquinatori, fa finta di dimenticare chesiamo stati noi, dopo decenni, a portare atermine quella svolta di civiltà che sono gliecoreati inseriti nel codice penale, chesiamo fra i Paesi con la più alta percen-tuale di rinnovabile in Europa, che sullagreen economy diamo lezioni agli altriStati, certo non ne prendiamo.

Questi sono i fatti. Però, oggi stiamoassistendo ad una strumentalizzazione po-litica anti-imprenditoriale, che mette tutti

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nello stesso calderone, la stragrande mag-gioranza degli imprenditori seri e onesticon pochi pseudo-imprenditori disonesti.

PRESIDENTE. Grazie.

GIAN LUCA GALLETTI, Ministro del-l’ambiente e della tutela del territorio e delmare. Come se fare impresa voglia signi-ficare necessariamente devastare l’am-biente: una posizione che sembrava scon-fitta dalla storia, e che invece torna peri-colosamente in Italia come frutto avvele-nato della demagogia.

PRESIDENTE. Concluda.

GIAN LUCA GALLETTI, Ministro del-l’ambiente e della tutela del territorio e delmare. Chi continua a mettere l’uno control’altro impresa contro ambiente, vuole solola decrescita ed il male di questo Paese.

PRESIDENTE. L’onorevole Zaratti, co-firmatario dell’interrogazione, ha facoltàdi replicare, per due minuti.

FILIBERTO ZARATTI. Presidente, vor-rei ringraziare il Ministro Galletti madavvero non posso ! La sua risposta, oltreche insoddisfacente, è assolutamente pa-radossale. Addirittura si viene a dire tuttoe il contrario di tutto: adesso per limitarel’uso delle fonti fossili è necessarioestrarre petrolio dal nostro territorio !Davvero vorrei utilizzare una parola forte,signor Ministro: è un po’ vergognosoquello che ci è venuto a dire quest’oggi. IlPresidente del Consiglio ha parlato di unemendamento sacrosanto: ecco, questoemendamento sacrosanto, presentato du-rante lo « sblocca Italia », permetteva aipetrolieri di fare ciò che volevano sulnostro territorio, senza il parere di alcunaamministrazione locale; e non è veroquello che lei dice, e cioè che la tutelaambientale è in mano soltanto al Ministerodell’ambiente, e che soltanto il Ministerodell’ambiente può esercitare questo con-trollo.

Siamo tornati, in campo petrolifero, alselvaggio West, quando i petrolieri anda-

vano in America, a fine Ottocento, inizioNovecento, e facevano ciò che volevano. Èquesto quello che avete cercato di fare aTempa Rossa. Lei è andato alla Confe-renza sul clima a Parigi, peraltro a spesedel contribuente, e ha preso degli impegni,ha fatto delle affermazioni di limitarel’utilizzo delle fonti fossili. A parole, ma,nella sostanza, nulla. Volete andare atrivellare e trivellate, permettendo ai pe-trolieri di fare ciò che volevano e sel’emendamento era sacrosanto, come èstato detto, perché nel 2015 l’avete cam-biato ? Forse perché l’interesse privato aTempa Rossa era già stato soddisfatto ?Lei, Ministro, si sarebbe dovuto dimettere,perché è stato bypassato, perché il suoparere non ha contato nulla e, alla fine, incoda a tutto, anche allo scandalo, è statocostretto a venire qui a dire che erad’accordo (Applausi dei deputati del gruppoSinistra Italiana – Sinistra Ecologia Li-bertà).

(Iniziative volte a tutelare la sicurezza ela salute dei cittadini calabresi residentinelle zone interessate dalla presenza di

rifiuti tossici – n. 3-02162)

PRESIDENTE. L’onorevole Occhiuto hafacoltà di illustrare l’interrogazione San-telli e Occhiuto n. 3-02162, concernenteiniziative volte a tutelare la sicurezza e lasalute dei cittadini calabresi residenti nellezone interessate dalla presenza di rifiutitossici (vedi l’allegato A – Interrogazioni arisposta immediata), per un minuto.

ROBERTO OCCHIUTO. Ministro, nelfamigerato caso Tempa Rossa che stariguardando la cronaca giudiziaria e chesta investendo il Governo c’è una parte cheinteressa la Calabria; fa meno notizia,come spesso accade quando la Calabrianon è sul banco degli imputati, ma è partelesa, ma è una parte raccapricciante, per-ché, per come anticipato dal Corriere dellaCalabria, sembrerebbe che siano statesmaltite, in Calabria, oltre 30.000 tonnel-late di rifiuti tossici, in maniera illecita,evidentemente, a Gioia Tauro e a Bisi-

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gnano. L’altra vicenda che solleviamo nellanostra interrogazione riguarda, invece, laLegnochimica, un’azienda in provincia diCuneo che però ha operato per 35 anni inCalabria, rilasciando nel territorio e nellefalde acquifere rifiuti inquinanti; mi rife-risco al cobalto, all’arsenico e al piombo,con livelli cento volte superiori rispetto aquelli consentiti dalla legge. In questezone, dove ha insistito questo stabilimento,è stata riscontrata una accertata straordi-naria frequenza di tumori. Noi chiediamoal Governo quali interventi intenda porrein essere per accertare ciò che è successo,ma, soprattutto, per riparare ai danniprodotti in Calabria dallo smaltimento deirifiuti tossici.

PRESIDENTE. Il Ministro dell’am-biente e della tutela del territorio e delmare, Gian Luca Galletti, ha facoltà dirispondere.

GIAN LUCA GALLETTI, Ministro del-l’ambiente e della tutela del territorio e delmare. Grazie, Presidente, grazie anche al-l’onorevole Occhiuto. Anche in questa in-terrogazione, così come già nel caso diquella presentata dall’onorevole Fauttilli,devo dire che, su questa vicenda, non c’èuna competenza specifica del Ministero,quindi, noi abbiamo acquisito le informa-zioni dagli organi locali che sono prepostial controllo. Le attività produttive dellaLegnochimica, come ricordava lei, sonoterminate nel 2002, con la successiva ces-sione di parte dei terreni e degli stabili-menti ad altre società. Ricordo che questeriguardavano l’estrazione del tannino e lalavorazione del legno. La procedura dibonifica attualmente in corso interessauna porzione dell’area ex Legnochimicasulla quale sono ubicati i tre bacini dilagunaggio che servivano a raffreddare edecantare le acque di processo dello sta-bilimento. I problemi di inquinamentoriscontrati nelle acque di falda potrebberoessere dovuti alla mancata rimozione deirifiuti solidi e liquidi dai bacini e allamigrazione delle sostanze inquinantiverso, proprio, la sottostante falda. Leacque di processo stagnanti producono

odori che nella stagione calda sono par-ticolarmente fastidiosi. Si segnala, inoltre,che, nelle estati del 2008 e del 2012, sisono verificati degli incendi che hannoarrecato forte disagio agli abitanti resi-denti nella zona. Sulla base della norma-tiva regionale, la competenza in materia dibonifica è stata delegata ai comuni. Quellodi Rende, a partire dall’anno 2009, haavviato le procedure previste dall’articolo242 del codice ambientale, invitando lasocietà Legnochimica in liquidazione apredisporre il piano di caratterizzazionedell’area e il progetto di bonifica. L’ARPACalabria, che ha partecipato a tutte leconferenze dei servizi, fornendo i pareri dicompetenza, ha poi effettuato i controlli infase di caratterizzazione dell’area. Nellaconferenza dei servizi del 24 maggio 2012viene approvato il piano di caratterizza-zione; i risultati derivanti dall’attuazionedel piano sono stati validati dall’Agenziaregionale ed esaminati poi in un’ulterioreconferenza successiva dei servizi, l’8 no-vembre, nella quale è stato domandato allaLegnochimica, ora in liquidazione, di pre-disporre il progetto operativo di bonificache, ad oggi, nonostante le richieste dimodifica avanzate dalla conferenza deiservizi nelle varie sedute tenutesi fino al2014, non ha ancora avuto l’approvazionedefinitiva.

La società Legnochimica è stata invi-tata, più volte, a recepire le indicazioni.C’è stata un’altra riunione, a settembre,presso la prefettura di Cosenza, nellaquale è stato fissato un termine di unmese entro il quale l’azienda avrebbe do-vuto presentare un nuovo progetto opera-tivo di bonifica. Tale invito è rimasto, finoad oggi, disatteso. Per quanto di compe-tenza del mio Ministero, lo stesso conti-nuerà, comunque, a tenersi informato ed èdisponibile a fornire tutto il necessariosupporto tecnico.

PRESIDENTE. L’onorevole Jole Santelliha facoltà di replicare.

JOLE SANTELLI. Grazie, Presidente,grazie, signor Ministro. Sono abbastanzastranita dal fatto che la sua risposta è

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completamente carente in merito al temaprincipale di questa interrogazione che eral’allarme seguito all’inchiesta su TempaRossa e, come diceva prima il collegaOcchiuto, su un’ipotesi di 30.000 tonnel-late di rifiuti tossici portati in Calabria incentri di smaltimento dopo che sono eranocambiati i codici; quindi, passati per rifiutinormali, mentre in realtà erano rifiutipericolosi e di questo c’è traccia in varieintercettazioni telefoniche. Signor Mini-stro, io immagino che in tre giorni, daquando si sono diffuse queste notizie, leiavrà chiesto, sicuramente, notizie in me-rito, avrà cercato di sapere se è vero o nonè vero che c’è questo pericolo ambientalecosì grave. Mi dispiace molto che non cisia traccia, nella sua risposta, rispetto aquesto quesito.

Per quanto riguarda il secondo punto,io vorrei cercare di capire con lei laparadossale risposta che, oggi, lei ci hadato. Non è competenza del suo Ministero,e di questo le sono grata perché almenoabbiamo un chiarimento che la regioneCalabria dovrà prendere come definitivo,ma non sarebbe neanche competenza dellaregione Calabria, perché la regione Cala-bria questa competenza l’ha delegata a uncomune, un comune che si trova a doveragire per la bonifica di un territorio e diuna situazione particolarmente delicata econ chi ? Con una società che lei stesso haammesso essere in liquidazione. Mi scusi,qualcuno sarà competente dell’ambiente edella salute pubblica, io credo che lamaggiore responsabilità sia della regione,ma sicuramente non si può venire inquest’Aula a dire che debba essere unsingolo comune ad occuparsi di una que-stione così delicata.

(Iniziative volte a prevenire il rischio didanno ambientale nelle aree limitrofe alCentro Oli ENI di Viggiano (Potenza),anche in relazione a recenti vicende giu-diziarie riguardanti il progetto « Tempa

Rossa » – n. 3-02163)

PRESIDENTE. L’onorevole MirellaLiuzzi ha facoltà di illustrare la sua in-

terrogazione n. 3-02163 concernente ini-ziative volte a prevenire il rischio di dannoambientale nelle aree limitrofe al CentroOli ENI di Viggiano (Potenza), anche inrelazione a recenti vicende giudiziarie ri-guardanti il progetto « Tempa Rossa » (vedil’allegato A – Interrogazioni a rispostaimmediata), per un minuto.

MIRELLA LIUZZI. Il favore al fidan-zato dell’ex Ministro Guidi permette, fi-nalmente, di far luce sullo scandalo am-bientale che da anni i cittadini lucanidevono subire. Le indagini della magistra-tura lo dimostrano, l’accusa è: disastroambientale, illeciti nella gestione rifiuti,sforamento delle emissioni, taroccamentodei dati di inquinamento delle emissioni,tutto a scapito della salute dei cittadini. Ciavete sempre detto che era tutto a posto,ma così non lo è mai stato; i dati delleemissioni del letale idrogeno solforato,quella puzza di uova marce che si sentevicino a Viggiano, vicino al Centro oli, sono6000 volte superiori rispetto alle racco-mandazioni dell’OMS. Per una pozzan-ghera di petrolio voi state inquinando unoceano d’acqua, la vera risorsa della Ba-silicata. Le compagnie minerarie nonhanno regole, perforano le periferie deipaesi, vicino alle dighe, nei campi fertili,lungo le sorgenti e lungo i fiumi, vicinoalle aree agricole. C’è un pozzo a pochimetri da un ospedale a Villa d’Agri, unaltro a due chilometri dalla diga del Per-tusillo, uno dei più grandi invasi d’Europa,ed è proprio in queste attività che gliinquirenti hanno riscontrato gli illeciti piùgravi. È notizia di ieri, per esempio, Pre-sidente, Ministro, che i carabinieri hannoacquisito migliaia di cartelle cliniche negliospedali lucani per verificare le patologiepresenti nella regione del petrolio, tra cuianche quelle relative ai tumori. Questo èun Governo fossile e lo dimostra ognigiorno di più (Applausi dei deputati delgruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Il Ministro dell’am-biente e della tutela del territorio e delmare, Gian Luca Galletti, ha facoltà dirispondere.

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GIAN LUCA GALLETTI, Ministro del-l’ambiente e della tutela del territorio e delmare. Ringrazio l’onorevole Liuzzi per l’in-terrogazione; le principali attività di svi-luppo ad estrazione di idrocarburi in Ba-silicata, lo ricordo, sono concentrate nelleconcessioni di coltivazione di Gorgoglionee di Val d’Agri. Quella di Gorgoglione è infase di sviluppo e l’inizio della produzioneè prevista per il 2018.

In tale concessione non vi è dunquealcuna attività di estrazione di idrocarburiné di reiniezione di acqua. Nella Val d’Agrila produzione, invece, è già partita datempo ed è compresa fra gli 80 e i 90 milabarili al giorno. Nella Val d’Agri, oggi, laproduzione è sospesa in conseguenza deiprovvedimenti di sequestro operati propriodalla magistratura di Potenza in questigiorni. Per quanto concerne il sistema discarico nel sottosuolo, si evidenzia che loscarico di tali acque può essere autoriz-zato ai sensi del codice ambientale dalleregioni nelle unità geologiche profonde dacui gli stessi idrocarburi sono stati estratti,ovvero in altre della stessa caratteristica.

Le relative autorizzazioni sono rila-sciate corredate dalle necessarie prescri-zioni tecniche tese a prevenire possibiliinquinamenti di altri sistemi idrici edecosistemi. Ad ogni modo, come già evi-denziato, in considerazione della fortepreoccupazione per le comunità interes-sate e le diverse istituzioni titolate, nelrispetto delle indagini in corso, ho giàrichiesto al NOE, Nucleo operativo ecolo-gico dei carabinieri, di fornirmi ogni pos-sibile elemento utile per le conseguentiiniziative ministeriali di prevenzione e mi-nimizzazione degli eventuali impatti, an-che potenziali, nonché di contestazionerelativamente ai diversi profili della vi-cenda in argomento, chiarendo in manierachiara che siamo davanti ad un’attività incorso, e quindi noi oggi non possiamo cheacquisire dei dati e, poi, vedremo come sisvilupperà l’indagine.

Solo allora sapremo se esiste un dannoambientale, come, peraltro, stamattina èstato smentito dal procuratore stesso checi sia questa incriminazione nel caso, maeventuali danni ambientali che ci fossero

comunque stati. Appare certamente con-fortante, appunto, quanto precisato oggidal procuratore di Potenza, e cioè che adoggi, in relazione all’attività petroliferasvolta da ENI, non è iscritta l’ipotesi didisastro ambientale. Si segnala, infine, cheè in corso l’esame del provvedimento re-lativo all’istituzione del sistema nazionalea rete per la protezione dell’ambiente.

Io do molta importanza a questa parte.Noi abbiamo al Senato, già approvatadalla Camera, la riorganizzazione delleagenzie di controllo che oggi sono in capoalle regioni. Credo che sia urgente quelprovvedimento, perché ci permetterà diavere un controllo uniforme sul territorio.Le ARPA dipenderanno direttamente dal-l’ISPRA in termini tecnici, e quindi l’I-SPRA fornirà in questo caso delle lineeguida per l’effettuazione dei controlli cheavranno una doppia utilità: primo, diessere, da un punto di vista tecnico, ela-borate tutte insieme; secondo, come ricor-davo anche prima, di avere un’uniformitàdi comportamento su tutto il territorio,perché oggi ogni regione ha un suo sistemadi controlli. Alcuni sono più carenti deglialtri.

PRESIDENTE. L’onorevole Liuzzi hafacoltà di replicare per due minuti.

MIRELLA LIUZZI. Lei, Ministro, hadichiarato che, se andrà a votare al refe-rendum del 17 aprile, andrà a votare« no ». Più che Ministro dell’ambiente, lei èil Ministro dei petrolieri, ormai, lo ab-biamo capito (Applausi dei deputati delgruppo MoVimento 5 Stelle). Banalizzareun’attività invasiva, che inquina le falde eproduce terremoti, e nascondere i datidegli inquinanti delle aree estrattive e diraffinazione con la propaganda di Stato edei petrolieri è l’opposto della democraziapartecipata ed è un delitto contro i dirittidell’uomo. Secondo l’Istituto nazionale deitumori di Milano, la Basilicata sta pa-gando un costo elevatissimo in termini ditumori: nel 2000 lo studio sentenziò che inquella specifica area le patologie cardio-respiratorie avevano un’incidenza doppia,il 45 per cento, rispetto a tutto il restodella regione Basilicata, 19 per cento.

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Per estrarre dal territorio lucano biso-gna trivellare fino a quattro chilometri diprofondità. Dato che lei probabilmentenon lo sa, tale attività produce sostanzetossiche e cancerogene fortemente inqui-nanti e pericolose per la popolazione. Nediciamo qualcuna, giusto per la cronaca:idrocarburi pesanti, diossina, acidificantivari, bario, berillio e anche isotopi radioat-tivi, come l’americio-249. E nemmeno co-nosciamo tutte le sostanze che ci buttanoqueste compagnie petrolifere, perché c’è ilsegreto industriale; quindi, nemmeno sap-piamo esattamente cosa ci mettono. Equesto per cosa ?

Il petrolio lucano ammonta a circa 800milioni di barili in totale e rappresenta il78 per cento del petrolio stimato nelleriserve italiane. Possono sembrare dei nu-meri elevatissimi, però il tutto non va oltreil 6-7 per cento del fabbisogno energeticonazionale, quindi circa quindici giorni,venti giorni di consumo in Italia. L’avven-tura del petrolio in Basilicata ormai staper finire. Mentre voi trivellate la Basili-cata, questa è una delle regioni più povere.Mentre voi trivellate, 50 mila giovani lu-cani sono scappati via negli ultimi diecianni. Mentre voi trivellate, i disoccupatidelle zone della Val d’Agri sono 10 mila.Mentre voi trivellate, il 60 per cento delleaziende agricole ha chiuso in Val d’Agri.Quindi, se non siete in grado di risolverequesta situazione, per piacere, andatevenea casa (Applausi dei deputati del gruppoMoVimento 5 Stelle).

(Misure volte a garantire adeguati livellidi sicurezza presso il Centro oli Eni diViggiano (Potenza), anche in relazione arecenti inchieste giudiziarie – n. 3-02164)

PRESIDENTE. L’onorevole Taglialatelaha facoltà di illustrare la sua interroga-zione n. 3-02164, concernente misurevolte a garantire adeguati livelli di sicu-rezza presso il Centro oli Eni di Viggiano(Potenza), anche in relazione a recentiinchieste giudiziarie (vedi l’allegato A –Interrogazioni a risposta immediata), perun minuto.

MARCELLO TAGLIALATELA. Mini-stro, affronto l’argomento che riguardal’impianto di Viggiano da un altro punto divista, perché, da parlamentare, nel gennaiodel 2014, abbiamo presentato un’interro-gazione rispetto ad un incidente che si èverificato in quell’impianto, chiedendospecificamente che vi fosse un’attività dicontrollo. Ovviamente, quell’attività dicontrollo non c’è mai stata: si sarebbepotuta evitare, probabilmente, se fosseintervenuto il Governo con quell’attivitàrispetto a un’esplosione in quello stabili-mento, anche tutta quella serie di attivitàillegittime, illegali, penalmente rilevanti e,soprattutto, molto nocive per la salutedegli italiani, in modo particolare dei cit-tadini della Basilicata.

Ora noi le chiediamo quali sono gliinterventi ulteriori che lei intende metterein atto, tenendo conto che gli italiani nonhanno l’anello al naso e sanno perfetta-mente che, quando il Governo presenta unemendamento alle due di notte per unprovvedimento che deve andare la mattinadopo in Aula, evidentemente vi è qualcosache si vuole nascondere, così come si èvoluto nascondere il motivo dell’incidentedel gennaio del 2014 nello stabilimento diViggiano.

PRESIDENTE. Il Ministro dell’am-biente e della tutela del territorio e delmare, Gian Luca Galletti, ha facoltà dirispondere. Prego i colleghi di abbassare iltono della voce, grazie.

GIAN LUCA GALLETTI, Ministro del-l’ambiente e della tutela del territorio e delmare. Sulla base delle informazioni acqui-site e tenuto conto di quanto già eviden-ziato nel corso delle altre interrogazioni acui faceva riferimento anche l’onorevoleTaglialatela, si rappresenta quanto segue.La competenza in materia di autorizza-zione di impianti produttivi, nonché digestione dei rifiuti, è in carico alle ammi-nistrazioni regionali ai sensi dell’articolo196 del codice dell’ambiente, ovvero allacompetente direzione generale di valuta-zione di impatto ambientale del mio Mi-nistero nel caso di impianti di competenzastatale.

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In particolare, fermo restando l’inda-gine ancora in corso, la presunta gestioneillecita dei rifiuti sembrerebbe ascrivibilead attività illecite riferite alle acque legateallo scarico nel sottosuolo di sostanzediverse dalle acque risultanti dall’estra-zione di idrocarburi, la cui autorizzazionespetta proprio alle regioni, sempre in baseal codice dell’ambiente. Le relative auto-rizzazioni sono rilasciate dalle regioni cor-redate da prescrizioni tecniche tese aprevenire possibili inquinamenti di altrisistemi idrici ed ecosistemi. Inoltre, inmerito alle attività di controllo, è utileevidenziare che, ai sensi della normativavigente in materia ambientale, la compe-tenza territoriale in ordine al controllodelle attività di gestione dei rifiuti, ivicompreso anche l’accertamento delle vio-lazioni, spetta alle province o alle regionialle quali tali poteri potrebbero esserestati trasferiti a seguito dell’abolizionedelle stesse province.

Nell’ambito delle specifiche compe-tenze, le autorità locali competenti sotto-pongono ad adeguati controlli periodici glistabilimenti che smaltiscono i rifiuti e, aifini dell’esercizio di tale funzione, possonoavvalersi di organismi pubblici, ivi inclusele agenzie regionali per la protezione del-l’ambiente, con specifica esperienza ecompetenza in materia. A questo propo-sito, come già evidenziato, si segnala che èin corso l’approvazione che introduce ilsistema nazionale di protezione per l’am-biente.

Mi permetta anche di rispondere allealtre questioni che lei ha sollevato: riba-disco quello che ho già detto, rispondendoalle precedenti interrogazioni. Quell’emen-damento è condiviso dal Ministero del-l’ambiente e c’è un parere scritto rilasciatodal mio Ministero e mandato al Ministerodei rapporti con il Parlamento, perché sicondivide quel provvedimento, rafforzantela parte ambientale. Quel provvedimentoriguarda il trasferimento delle competenzeconcessorie dalla regione allo Stato, e chesia chiaro: questo Governo vuole sbloccareopere che sono ferme da più di vent’annie questo provvedimento permette ciò, nellasicurezza ambientale, anzi, aumentando la

sicurezza ambientale. Quindi, il mio Mi-nistero non poteva che essere favorevole aquell’impostazione, e lo è stato in manieraesplicita, con un atto scritto.

PRESIDENTE. L’onorevole Taglialatelaha facoltà di replicare per due minuti.Colleghi, per favore, se abbassiamo il tonodella voce.

MARCELLO TAGLIALATELA. GraziePresidente. Ministro, io ascolto la suarisposta, però le voglio ricordare che inBasilicata, nonostante sia una regionemolto piccola dell’Italia meridionale – unpo’ provo invidia da campano – c’è unMinistro, ci sono due sottosegretari e daventi, venticinque, trent’anni è sempre go-vernata dal centrosinistra. Se a questoballetto di responsabilità deve provvederela regione, no forse la provincia, franca-mente, non solo non penso interessi me,ma non interessa nemmeno ai cittadiniche sanno che in Basilicata si è creato uncentro di potere illegale che ha determi-nato la possibilità che possano accadere lecose sulle quali sta indagando la magi-stratura. Che poi lei sia personalmentefavorevole al provvedimento del quale igiornali parlano, io ne prendo atto. Ri-cordo, però, che in Commissione am-biente, quando si è parlato di introdurrequell’emendamento nella Commissioneambiente della Camera, ci fu alla fine undietrofront da parte della maggioranza cheapprofittò del Senato, alle 2 di notte, perintrodurre quell’emendamento. Ripeto,Ministro, gli italiani non hanno l’anello alnaso, nemmeno qui al Parlamento. Quelliche leggono le carte e sanno di cosa siparla, sanno perfettamente che di nottegirano i ladri; di notte si fanno le cose chenon si vogliono fare ascoltare e conoscereagli italiani. Così come l’interrogazione chenoi abbiamo presentato nel gennaio 2014è rimasta lettera morta nel balletto delleresponsabilità tra istituzioni che sono go-vernate dallo stesso partito, dal PartitoDemocratico. Penso che gli italiani nonabbiano bisogno di sentire altre storie(Applausi dei deputati del gruppo Fratellid’Italia-Alleanza Nazionale).

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(Tempi e modalità di adozione dei decretiattuativi della legge 28 dicembre 2015,n. 221, recante disposizioni in materia

ambientale – n. 3-02165)

PRESIDENTE. L’onorevole Borghi hafacoltà di illustrare la sua interrogazionen. 3-02165, concernente tempi e modalitàdi adozione dei decreti attuativi della legge28 dicembre 2015, n. 221, recante dispo-sizioni in materia ambientale (vedi l’alle-gato A – Interrogazioni a risposta imme-diata), per un minuto.

ENRICO BORGHI. La ringrazio, signorPresidente. Come lei ha accennato, noivorremmo porre oggi al Governo unariflessione rispetto all’applicazione di unaserie di importanti questioni contenuteall’interno di un significativo provvedi-mento varato definitivamente dal Parla-mento, il cosiddetto collegato ambientale,che introduce una serie di disposizioni e diinnovazioni importanti nel campo ambien-tale. In particolare, vi è una serie didecreti attuativi che impattano diretta-mente su questioni significative come lamobilità sostenibile, i criteri ambientaliminimi negli appalti, la pulizia dei fondalimarini, la bonifica dell’amianto, l’introdu-zione dei sistemi di remunerazione deiservizi ecosistemici e ambientali e così via.La legge è entrata in vigore il 2 febbraiodi quest’anno e, quindi, vogliamo chiederese il Ministro interrogato non intendafornire degli elementi circa il coordina-mento dei processi di attuazione dei de-creti e il coinvolgimento delle competentiCommissioni parlamentari.

PRESIDENTE. Il Ministro dell’am-biente e della tutela del territorio e delmare, Gian Luca Galletti, ha facoltà dirispondere. Prego i colleghi se tengono iltono della voce basso.

GIAN LUCA GALLETTI, Ministro del-l’ambiente e della tutela del territorio e delmare. Grazie onorevole Borghi. Il collegatoambientale sicuramente è stato un passag-gio fondamentale per la politica ambien-tale di questo Paese; ha tantissime misure

che saranno utili anche per il raggiungi-mento degli obiettivi di Parigi 2015. In-troduce alcuni aspetti che aiuteranno que-sto Paese ad andare finalmente verso l’e-conomia circolare. Quindi, il mio Mini-stero sta dando la massima priorità agliadempimenti che sono connessi al colle-gato ambientale, in particolare ai provve-dimenti attuativi.

Vorrei ricordare lo stato dei provvedi-menti che lei cita nella sua interrogazione,ricordando che in tutto il collegato am-bientale sono 26 i decreti attuativi che ilmio Ministero dovrà fare in attuazione ditutti gli articoli del collegato. Per quantoriguarda il credito di imposta per la bo-nifica dell’amianto, abbiamo avviato unconfronto tecnico con il Ministero dell’e-conomia e delle finanze per elaborare untesto condiviso. Proprio oggi, in queste ore,si svolgerà una riunione con gli ufficidell’economia alla quale parteciperannoanche i rappresentanti dell’Agenzia delleentrate.

Relativamente al Programma sperimen-tale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro, a seguito di incontricon i rappresentanti dell’ANCI, della Con-ferenza delle regioni e del Ministero delleinfrastrutture e dei trasporti è stato ela-borato lo schema di decreto ministerialeche definisce e approva il programma,nonché i criteri e le modalità di presen-tazione dei progetti. La bozza è già statainviata alla Conferenza unificata che haindetto una riunione tecnica per il 20aprile.

Riguardo alla demolizione di opere eimmobili realizzati in aree a rischio idro-geologico, è stata già richiesta l’istituzionedel relativo capitolo di spesa e stiamopredisponendo i modelli e le linee guidaper l’attribuzione dei finanziamenti, te-nendo conto delle priorità legate alle cri-ticità delle aree interessate.

Con riferimento ai criteri minimi negliappalti pubblici, cosiddetti CAM, segnaloche è stata avviata l’istruttoria per lapredisposizione del decreto con il qualeprovvederemo all’incremento progressivodella percentuale nelle specifiche tecnicherappresentate dei criteri ambientali mi-

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nimi da inserire obbligatoriamente nellegare di appalto. Per la pulizia dei fondalimarini, sono in corso una serie di incontripropedeutici alla firma degli accordi diprogramma, previsti dalla norma stessa.

In ultimo, segnalo che in merito all’in-troduzione di sistemi di remunerazionedei servizi ecosistemici ambientali, il cuoredel collegato ambientale, abbiamo avviatol’istruttoria al fine di rispettare la sca-denza di giugno prevista per l’emanazionedel provvedimento in questione, previocoinvolgimento delle competenti Commis-sioni parlamentari come, appunto, previstodalla norma stessa.

PRESIDENTE. L’onorevole Borghi hafacoltà di replicare, per due minuti.

ENRICO BORGHI. Grazie, signor Pre-sidente. Noi esprimiamo soddisfazione perle informazioni che ha reso oggi il Mini-stro a nome del Governo. Come lui haricordato, 26 decreti attuativi non sonocertamente un’operazione semplice e rite-niamo anche che lo stimolo che arriva dalParlamento, in questa nostra iniziativa,vada nel senso di quanto qui è statosottolineato. Quindi, noi ribadiamo l’esi-genza di una massima accelerazione inuna grande puntualità e attenzione, com’èstata fornita anche con il coinvolgimentodel sistema delle autonomie regionali elocali del nostro Paese, proprio per andarenella direzione di quel nuovo modello disviluppo e di quella nuova economia so-stenibile alla quale abbiamo lavorato al-l’interno di questo provvedimento. Ci faperaltro anche piacere riscontrare la di-chiarazione del Ministro relativa alla vo-lontà del Governo di dare un impulso, insede di Senato, alla conclusione del per-corso legislativo connesso con la legge delriordino delle agenzie, che è un altro temaassolutamente rilevante e importante checaratterizza l’azione riformatrice che Go-verno e maggioranza hanno messo incampo e che crediamo possa contraddi-stinguere l’esigenza di una risposta forte-mente riformatrice e fortemente in gradodi corrispondere al tema dell’ambiente edello sviluppo sostenibile nella logica della

green economy così come contenuta all’in-terno di questo provvedimento, per ilquale abbiamo chiesto una pronta e forteattuazione (Applausi dei deputati delgruppo Partito Democratico).

(Misure per la bonifica dei residuati bel-lici presenti nei fondali marini dell’isola

di Pianosa – n. 3-02166)

PRESIDENTE. L’onorevole Cera ha fa-coltà di illustrare la sua interrogazionen. 3-02166, concernente misure per la bo-nifica dei residuati bellici presenti neifondali marini dell’isola di Pianosa (vedil’allegato A – Interrogazioni a rispostaimmediata), per un minuto.

ANGELO CERA. Grazie Presidente. Si-gnor Ministro, il parco marino delle isoleTremiti si trova a poche miglia dal Gar-gano e a poche miglia dall’isola di Pianosa.Le isole sono un patrimonio ambientale dieccezionale bellezza e dal 1989 Pianosa èriserva naturale totale. Nel corso dellaSeconda guerra mondiale l’aviazione tede-sca ha scaricato nel mare Adriatico nu-merosi ordigni chimici contenenti antrace,iprite e arsenico. L’ISPRA ha condottoricerche ed effettuato analisi delle acquemarine e ha rilevato gravi conseguenze neipesci, dovute a sostanze come l’iprite econcentrazioni di arsenico superiori aivalori soglia nei sedimenti marini analiz-zati. Vorremmo sapere, signor Ministro,che cosa intende fare per tutelare le isoleTremiti, l’isola di Pianosa e il mare Adria-tico.

PRESIDENTE. Il Ministro dell’am-biente e della tutela del territorio e delmare, Gian Luca Galletti, ha facoltà dirispondere, per tre minuti.

GIAN LUCA GALLETTI, Ministro del-l’ambiente e della tutela del territorio e delmare. Grazie, onorevole Cera, è moltoapprezzabile l’interesse che lei desta per ilsuo bellissimo territorio, in questo caso leisole Tremiti. Il tratto di mare prospicientele isole Tremiti è interessato dalla pre-

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senza di ordigni bellici – lo sappiamo, l’hacitato anche lei – risalenti al secondoconflitto mondiale. La problematica inquestione ha costituito oggetto di variprovvedimenti interdittivi emessi dalla Ca-pitaneria di porto di Termoli. Va segnalatoche il sindaco delle isole Tremiti nelfebbraio 2015 ha chiesto l’inserimento del-l’intero territorio del comune di IsoleTremiti nei siti oggetto di una campagna dimonitoraggio con successiva bonifica, oltreche nella lista delle aree di rilevanzaambientale oggetto di studio e indagineattraverso rilievi aerei ed indagini geofisi-che da compiere in esecuzione del pro-getto MIAPI, Monitoraggio e individua-zione delle aree potenzialmente inquinate,finanziato proprio con risorse del PONSicurezza del Ministero dell’interno.

Nel contempo, a seguito di specificarichiesta del comandante della Capitaneriadi porto di Termoli, lo scorso luglio si ètenuta, presso la prefettura di Foggia, unariunione sull’argomento, a cui hanno par-tecipato la Capitaneria di porto di Ter-moli, l’area marina protetta dell’enteParco nazionale del Gargano, la regionePuglia, il sindaco delle Isole Tremiti, enella quale sono stati presentati appositistudi effettuati prima dall’ICRAM e poiproprio dall’ISPRA. In tale contesto si èpreso atto della necessità di promuovereogni utile iniziativa, con il coinvolgimentodegli organi competenti, atta a favorire lamessa in sicurezza dei predetti fondali.

Lo scorso settembre, il Ministero del-l’ambiente ha comunicato che l’area inquestione è stata inserita proprio all’in-terno del progetto MIAPI, quindi nel PONSicurezza del Ministero dell’interno. Nel-l’ottobre successivo, si è tenuto, presso laprefettura di Foggia, un ulteriore incontroal fine di individuare le modalità proce-durali finalizzate alla bonifica ambientaledell’area marina in questione. La prefet-tura di Foggia, prima di interessare gliorgani regionali e statali, ha sollecitato irappresentanti della provincia di Foggia equelli del Parco nazionale del Gargano averificare l’eventuale disponibilità disomme da destinare allo scopo nonché adacquisire copia della mappatura degli or-

digni e dell’eventuale studio predispostodall’ISPRA ai fini dell’adozione delle con-seguenti iniziative.

Il Ministero dell’ambiente, comunque,continuerà a tenersi informato sulla que-stione. Nello stesso tempo, darò mandatoai miei uffici di avviare una serie diincontri, segnalando, qualora non fossestato, l’opportunità di fare intervenire inuclei del Servizio difesa antimezzi insi-diosi della Marina militare, al fine diaccertare eventuali possibili rischi deri-vanti da ordigni bellici.

PRESIDENTE. L’onorevole Cera ha fa-coltà di replicare.

ANGELO CERA. Grazie, Presidente. Si-gnor Ministro, è del 1972 l’ordinanza n. 27depositata alla Capitaneria di porto, chegiace inevasa, 1972 ! Parliamo di bombedella Seconda guerra mondiale, senza par-lare dello scarico di bombe della guerradel Kosovo dall’altra parte dell’Adriatico.

Come vede, le Isole Tremiti, il MareAdriatico, Pianosa, che sono un patrimo-nio eccezionale del nostro territorio edell’Italia, riportano il suo Ministero apreoccuparsi finalmente di ambiente. Tral’altro, questo pomeriggio abbiamo potutovedere come questo Ministero è distrattoda tante altre condizioni. Il mio interventoriporta il Ministro a preoccuparsi dell’am-biente, a preoccuparsi del Mare Adriatico,delle Isole Tremiti e di Pianosa.

Allora, Ministro, senza pensare a tri-vellazioni e ad altro e chiedendo ai citta-dini di andare a votare per tutelare lanatura – lo faccio io domenica prossima–, il Ministro dell’ambiente deve preoccu-parsi di dare al Gargano e alle IsoleTremiti quelle condizioni di futuro chenon sono certamente 10 mila posti dilavoro per quanto riguarda le trivelle, masi tratta di centinaia di migliaia di lavo-ratori che vivono di pesca, di turismo e diquant’altro proviene da quest’altra partedell’Adriatico, che non vuole essere offesapiù da nessuno.

PRESIDENTE. È così esaurito lo svol-gimento delle interrogazioni a rispostaimmediata.

Atti Parlamentari — 57 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

Sospendo la seduta, che riprenderà alle16,30 con il seguito della discussione deldisegno di legge di ratifica tra Italia eSomalia in materia di cooperazione nelsettore della difesa.

La seduta, sospesa alle 16,05, è ripresaalle 16,30.

Missioni.

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensidell’articolo 46, comma 2, del Regola-mento, i deputati Amici, Brunetta, Bueno,Caparini, Capelli, Catania, Dambruoso, DiGioia, Gregorio Fontana, Fontanelli, Loca-telli, Merlo, Gianluca Pini, Pisicchio, Por-tas, Ravetto, Realacci, Rosato, Rosso-mando, Sanga e Tabacci sono in missionea decorrere dalla ripresa pomeridianadella seduta.

I deputati in missione sono complessi-vamente centootto, come risulta dall’e-lenco depositato presso la Presidenza eche sarà pubblicato nell’allegato A al re-soconto della seduta odierna.

Si riprende la discussione del disegno dilegge di ratifica n. 3459.

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recail seguito della discussione del disegno dilegge di ratifica, già approvato al Senato,n. 3459: Ratifica ed esecuzione dell’Ac-cordo tra il Governo della Repubblicaitaliana e il Governo federale della Re-pubblica di Somalia, in materia di coope-razione nel settore della difesa, fatto aRoma il 17 settembre 2013.

Ricordo che, nella parte antimeridianadella seduta, è stata respinta la questionesospensiva Frusone ed altri n. 1.

(Esame degli articoli – A.C. 3459)

PRESIDENTE. Passiamo all’esame degliarticoli del disegno di legge di ratifica.

Passiamo all’esame dell’articolo 1 (vedil’allegato A – A.C. 3459), al quale non sonostate presentate proposte emendative.

Passiamo dunque ai voti.Indìco la votazione nominale, mediante

procedimento elettronico, sull’articolo 1.Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Duranti, Lainati... Colleghi, utilizziamoproficuamente il tempo che ci separa dallachiusura della votazione. Fate con calma,non cadete per le scale.

Salutiamo gli studenti e gli insegnantidell’Istituto comprensivo statale « CarloUrbani » di Jesi in provincia di Ancona egli studenti e gli insegnanti dell’Istitutocomprensivo statale « Giovanni Pascoli » diRiolo Terme in provincia di Ravenna, cheassistono ai nostri lavori dalla tribuna(Applausi).

Se abbiamo votato tutti... Aspettiamol’onorevole Nicchi e poi chiudiamo. È untrattamento di favore proprio riservato alei, onorevole Nicchi. L’onorevole Nicchiha votato e sarei propenso a chiudere.Aspettiamo anche il presidente D’Ambro-sio. Altri ? Chiaramente i colleghi che sonoin Aula, perché quelli che sono fuori nonli aspettiamo. Prego, onorevole Peluffo. Cisiamo ? Prestigiacomo, Chaouki, Giam-manco, Dambruoso... Colleghi, il tramontoincombe. Civati, Cancelleri... Colleghi, ri-schiamo di far durare questa votazionepiù dell’intera ratifica, quindi io sareipropenso a chiudere, se non vi sono obie-zioni. Onorevole Gribaudo, l’aspettiamo, cimancherebbe altro; avremmo sulla co-scienza l’assenza di un voto determinante.Gnecchi e poi basta.

Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione: la

Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti ............................. 348Votanti ............................... 333Astenuti .............................. 15Maggioranza ..................... 167

Hanno votato sì ...... 257Hanno votato no .. 76).

(Il deputato Marco Di Stefano ha se-gnalato di non essere riuscito a votare).

Atti Parlamentari — 58 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

Passiamo all’esame dell’articolo 2 (vedil’allegato A – A.C. 3459), al quale non sonostate presentate proposte emendative.

Passiamo dunque ai voti.Indìco la votazione nominale, mediante

procedimento elettronico, sull’articolo 2.Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Di Battista, Morani, Crippa, Parentela,Locatelli, Bechis, Ferraresi, Locatelli...

Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione: la

Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti ............................. 362Votanti ............................... 345Astenuti .............................. 17Maggioranza ..................... 173

Hanno votato sì ...... 263Hanno votato no .... 82).

(Il deputato Marco Di Stefano ha se-gnalato di non essere riuscito ad esprimerevoto favorevole).

Passiamo all’esame dell’articolo 3 (vedil’allegato A – A.C. 3459), al quale non sonostate presentate proposte emendative.

Passiamo dunque ai voti.Indìco la votazione nominale, mediante

procedimento elettronico, sull’articolo 3.Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Blažina, Tinagli, Molea, Altieri...Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione: la

Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti ............................. 373Votanti ............................... 358Astenuti .............................. 15Maggioranza ..................... 180

Hanno votato sì ...... 270Hanno votato no .... 88).

(Il deputato Marco Di Stefano ha se-gnalato di non essere riuscito ad esprimerevoto favorevole).

Passiamo all’esame dell’articolo 4 (vedil’allegato A – A.C. 3459), al quale non sonostate presentate proposte emendative.

Passiamo dunque ai voti.Indìco la votazione nominale, mediante

procedimento elettronico, sull’articolo 4.Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Sisto, Polidori, Micillo, Borghese...Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione: la

Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti ............................. 378Votanti ............................... 362Astenuti .............................. 16Maggioranza ..................... 182

Hanno votato sì ...... 272Hanno votato no .... 90).

(Il deputato Marco Di Stefano ha se-gnalato di non essere riuscito ad esprimerevoto favorevole).

Passiamo all’esame dell’articolo 5 (vedil’allegato A – A.C. 3459), al quale non sonostate presentate proposte emendative.

Passiamo dunque ai voti.Indìco la votazione nominale, mediante

procedimento elettronico, sull’articolo 5.Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Palese, Piepoli, Greco...Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione: la

Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti ............................. 361Votanti ............................... 344Astenuti .............................. 17Maggioranza ..................... 173

Hanno votato sì ...... 260Hanno votato no .... 84).

(I deputati Molea e Bonomo hannosegnalato di non essere riusciti ad espri-mere voto favorevole. La deputata PaolaBragantini ha segnalato di non essere riu-scita a votare).

Atti Parlamentari — 59 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

(Esame degli ordini del giorno– A.C. 3459)

PRESIDENTE. Passiamo all’esame degliordini del giorno presentati (vedi l’allegatoA – A.C. 3459).

Poiché non vi sono richieste di inter-vento, il Governo può esprimere il pareresui due ordini del giorno presentati. Qualè il parere del Governo ?

BENEDETTO DELLA VEDOVA, Sotto-segretario di Stato per gli affari esteri e lacooperazione internazionale. Sull’ordine delgiorno Gregorio Fontana n. 9/3459/1, ilparere è favorevole, mentre sull’ordine delgiorno Frusone n. 9/3459/2 il parere èfavorevole con la riformulazione degli im-pegni. Al primo capoverso del dispositivo,anziché: « ad adottare ogni iniziativa utileper (...) » riformulare nel modo seguente:« a continuare ad agire sul Governo e leForze armate della Somalia affinché nonvenga praticato l’arruolamento dei mi-nori ». Questo per quanto riguarda le mo-difiche al primo capoverso. Al terzo ca-poverso, invece, anziché: « ad inserire (...) »riformulare nel seguente modo: « a conti-nuare ad attuare nei piani di addestra-mento delle Forze armate somale pro-grammi specifici sul rispetto dei dirittiumani ». Se i presentatori sono d’accordocon la riformulazione, il Governo accettal’ordine del giorno.

PRESIDENTE. Prendo atto che l’ono-revole Frusone accoglie la riformulazionee non insiste per la votazione del suoordine del giorno n. 9/3459/2.

È così esaurito l’esame degli ordini delgiorno presentati.

(Dichiarazioni di voto finale – A.C. 3459)

PRESIDENTE. Passiamo alle dichiara-zioni di voto finale.

Ha chiesto di parlare per dichiarazionedi voto l’onorevole Fitzgerald Nissoli. Neha facoltà.

FUCSIA FITZGERALD NISSOLI.Chiedo che la Presidenza autorizzi la pub-blicazione in calce al resoconto della se-duta odierna del testo integrale della miadichiarazione di voto (La Presidenza loconsente, sulla base dei criteri costante-mente seguiti).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l’onorevole Pic-chi. Ne ha facoltà.

GUGLIELMO PICCHI. Grazie Presi-dente. Con molta convinzione e molta vocesolo per dire che noi siamo stati favorevolialla sospensiva per non ratificare in questomomento quest’accordo e pertanto, purvolendo mantenere in linea di principio ilsostegno al rafforzarsi del Governo dellaRepubblica somala, tuttavia non riteniamoche vi siano le condizioni attuali affinchépossa realizzarsi la ratifica di questo ac-cordo e pertanto a nome del gruppo dellaLega annuncio che ci asterremo (Applausidei deputati del gruppo Lega Nord e Auto-nomie-Lega dei Popoli-Noi con Salvini).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l’onorevole Ra-bino Ne ha facoltà.

MARIANO RABINO. Grazie SignorPresidente. Onorevoli colleghi, stiamo pervotare un testo di grande rilevanza, comeavevo già annunciato in tema di sospen-siva, soprattutto per le prospettive futuredella Somalia, che reca la ratifica e l’ese-cuzione di un accordo, come abbiamo piùvolte ricordato, sottoscritto nel settembre2013 tra il Governo della Repubblica ita-liana e il Governo Federale della Repub-blica di Somalia. Cooperazione e settoredella difesa i punti cruciali. Si tratta diun’intesa molto importante, dal momentoche la Somalia è impegnata da anni, conil sostegno della comunità internazionale,nel consolidamento della realtà statuale enella lotta contro gruppi terroristici, apartire dalla pericolosa componente isla-mista di Al-Shabaab. È di chiara, patente,

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XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

evidenza la difficile realtà che da anni vivela Somalia, motivo per cui occorre agirecon estrema cautela.

La finalità del provvedimento è digrande contenuto, dal momento che pro-prio grazie ad interventi di questo tipo siha la possibilità di elaborare programmi dicooperazione, tanto annuali quanto plu-riennali, nel settore militare. Rappresen-tanti delle parti potranno, infatti, effet-tuare alternativamente nelle rispettive ca-pitali consultazioni per concordare ulte-riori specifici accordi ad integrazione diquello in esame, nonché programmi dicooperazione tra le rispettive Forze ar-mate. L’accordo è, infatti, finalizzato adincrementare la cooperazione bilateraletra le rispettive Forze armate, consoli-dando le capacità difensive e migliorandola comprensione reciproca sulle questionidella sicurezza. Si tratta di strumentimessi a disposizione dall’accordo, che ciauguriamo diano l’opportunità di cresceree vivere in pace in queste aree difficili,grazie anche ad un generale effetto stabi-lizzatore per l’intera regione del Cornod’Africa, in considerazione dell’impulsoche tale collaborazione può fornire alleattività legate al contrasto della pirateriamarittima, da molti anni punto dolente,che nessun grado di cooperazione né ildiritto internazionale sono fino ad orariusciti ad arginare.

Tutto ciò all’insegna del tentativo difavorire la stabilità di un Paese che occupaun’area di notevole interesse strategico,seppure in un quadro regionale segnato dadisordini, dalla crescita del fenomeno del-l’integralismo islamico e dal dilagare deitraffici illegali, come dicevo, di migranti edi armi. L’intento è di indurre effettipositivi indiretti in alcuni settori produttivie commerciali dei due Paesi e di esercitareun’azione stabilizzatrice per una regione,quella del Corno d’Africa, di particolarevalore strategico e politico. I contenutidell’accordo sono omogenei ad altre inteseperaltro della medesima materia. L’ac-cordo di cooperazione, sulla base dei pianiannuali e pluriennali elaborati dalle parti,è sottoposto alla gestione dei due Ministeridella difesa, i cui rappresentanti potranno

effettuare, come anticipato precedente-mente, consultazioni alternativamente aRoma e a Mogadiscio per stipulare accordispecifici e programmi di cooperazione.Sono individuati i settori e le modalitàdella cooperazione, tra cui la sicurezza, lapolitica di difesa, ricerca e sviluppo, ope-razioni di supporto alla pace, operazioniumanitarie, addestramento e servizi sani-tari militari.

È disciplinata la cooperazione nel set-tore dei materiali per la difesa, con l’o-biettivo di razionalizzare controlli e pro-cedure ad essi riferibili, che impegnano leparti a garantire la protezione della pro-prietà intellettuale, inclusi i brevetti, conriferimento ad attività condotte in confor-mità con l’accordo medesimo.

Per quanto riguarda lo stanziamentodelle risorse necessarie a garanzia che ciòvenga attuato, con la legge di stabilità peril 2016 è stato incrementato il finanzia-mento all’Agenzia italiana per la coopera-zione allo sviluppo di 720 milioni per iltriennio 2016-2018. Si tratta di uno stan-ziamento di rilievo per l’Italia, finalizzatoa garantire l’avvio di programmi di coo-perazione, come quelli autorizzati dal pre-sente accordo, con tutti quei Paesi, adesempio la Tunisia e l’Egitto, che più sistanno impegnando nella lotta al terrori-smo e nella difesa della loro fragile de-mocrazia. Nell’ultimo anno la Somalia hafatto molta strada, raggiungendo alcuniimportanti traguardi: la cacciata delgruppo terroristico guidato da Al-Shabaab,l’insediamento di un nuovo Governo el’apertura della Conferenza dei Paesi eu-ropei per la Somalia, svoltasi a Bruxellesnel settembre 2013, con lo scopo di orga-nizzare il sostegno dell’Unione europea, lariconciliazione e la ricostruzione civile edeconomica del Paese.

La lunga consuetudine di amicizia traItalia e Somalia, che affonda le radici intanti anni di collaborazione, ha permessodi intervenire con capacità particolari, dasempre riconosciute, concretizzando inter-venti che nessun altro Paese ha realizzatonel Paese somalo, tra cui programmi dipace e riconciliazione che stanno ricom-

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XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

ponendo le basi delle amministrazioni lo-cali e quelli di supporto alle istituzionicentrali.

Purtroppo, sono ancora all’ordine delgiorno – vado alla conclusione, Presidente– gli attentati terroristici che minaccianola sicurezza e la stabilità della Somalia eseminano terrore tra la popolazione. Neconsegue, dunque, la necessità per il no-stro Governo di incoraggiare il più possi-bile i rapporti di amicizia con le comunitàpiù pacifiche e lungimiranti che, in unterritorio così instabile e ricco di contrad-dizioni, possono rivelarsi gli alleati deter-minanti nella lotta al terrorismo per ilconsolidarsi di azioni atte a garantireanche la sicurezza dell’Europa. Chiudo:l’accordo è in linea con la normativanazionale, l’ordinamento comunitario – lovogliamo ribadire – e gli altri obblighiinternazionali sottoscritti dal nostro Paese:si tratta di misure trasversalmente condi-visibili e per questi motivi, nell’auspicio diuna rapida approvazione del testo in vo-tazione, dichiariamo il voto favorevole anome del gruppo di Scelta Civica. GraziePresidente e grazie signor sottosegretario(Applausi dei deputati del gruppo SceltaCivica per l’Italia).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l’onorevole Tan-credi. Ne ha facoltà.

PAOLO TANCREDI. Grazie, Presidente.Molto brevemente per annunciare il votofavorevole di Area Popolare, per una seriedi motivi che sono stati già richiamati. Insostanza, tutte le criticità messe in evi-denza da alcuni gruppi di opposizione, chesono stati anche l’oggetto e hanno datoesito a una richiesta di sospensiva, per noiinvece rafforzano la opportunità di ratifi-care al più presto questo accordo con laSomalia che, per tutti gli osservatori in-ternazionali, rimane, è stato e resta unPaese a forte rischio e dilaniato da variproblemi, dalla presenza di reti terroristi-che molto importanti e dalla pirateria. Maproprio questi sono gli argomenti di que-st’accordo e noi crediamo che questo sia ilmomento quanto mai opportuno, invece,

per portare avanti questo accordo, che èstato – lo ricordo – siglato nel settembredel 2013.

Come detto, quindi il gruppo di AreaPopolare voterà favorevolmente (Applausidei deputati del gruppo Area Popolare(NCD-UDC)).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l’onorevole Du-ranti. Ne ha facoltà. Colleghi, se abbas-siamo il tono della voce. Prego, onorevole.

DONATELLA DURANTI. Grazie, signorPresidente. Signor Presidente, signor sot-tosegretario, colleghi e colleghe, dichiaro ilvoto contrario del gruppo di Sinistra Ita-liana alla ratifica ed esecuzione dell’ac-cordo oggi all’esame dell’Aula.

Abbiamo votato a favore della que-stione sospensiva. Il collega Marcon haesplicitato con chiarezza e forza le moti-vazioni alla base della nostra posizione,tant’è. Siamo adesso alla fase di votazionedella ratifica. Nei pochi minuti che ho adisposizione proverò ad esplicitare ulte-riormente le ragioni della nostra fortecontrarietà su tale provvedimento. In pre-messa, però, vorrei dire che è sbagliatodedicare alle ratifiche di accordi intergo-vernativi, in particolare quando essi ri-guardano la cooperazione in materia didifesa, pochi minuti di discussione, per lopiù in un clima di generale disattenzione.Tali ratifiche rappresentano oggettiva-mente parte della nostra politica estera edi difesa, hanno quindi un significatoaltamente politico e meriterebbero un di-battito attento e particolareggiato, viste lericadute che esse hanno in riferimento alrispetto della nostra Costituzione – miriferisco all’articolo 11 – e a leggi enormative nazionali, prima fra tutte lalegge n. 185 del 1990.

Voglio, infatti, ricordare che quest’ul-tima regola il commercio delle armi, ma fariferimento anche alle intese intergover-native entro le quali sviluppare uno spe-cifico regime bilaterale sul commerciodelle armi. È pertanto necessario, a nostrogiudizio, considerare lo spirito della leggen. 185 del 1990, esattamente ai fini della

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valutazione dell’opportunità di ratificarel’accordo con la Somalia, ma ci torneròdopo.

Venendo al contenuto dell’accordo,esso si configura esplicitamente in ma-niera prevalente come accordo per laproduzione di armamenti, laddove recita:« approvvigionamento di apparecchiaturemilitari nell’ambito di programmi comunie produzione, ordinata da una delle particonformemente alle rispettive leggi nazio-nali in materia di import ed export, diarmamenti ». È del tutto evidente che nonpotrà che essere il nostro Paese a ricevereordinativi da parte della Somalia. E allora,proprio a norma della legge n. 185 – lodico per suo tramite, signor Presidente, inparticolare alla collega Quartapelle – nonè possibile stipulare accordi di questo tipocon Paesi in cui ci sia un’acclarata viola-zione dei diritti umani, del diritto umani-tario internazionale, in cui siano in attoconflitti armati, in cui – come nel casospecifico – non c’è la capacità, da partedel Governo federale, di impedire il dirot-tamento delle sue attrezzature e delle armia gruppi armati e a trafficanti di armi.Non si può fare.

Se ci soffermiamo poi sulla partedell’accordo che prevede l’addestramentodelle Forze armate somale, gli aiuti per illoro equipaggiamento, la loro formazionee la lotta alla pirateria, rileviamo ulterioricontraddizioni. L’Italia è impegnata daanni e tuttora in missioni internazionaliche hanno esattamente quei compiti – esto parlando di EUTM Somalia e di MIA-DIT Somalia, da un lato, e dell’operazioneOcean Shield, dall’altro – e ci chiediamoche scopo e che necessità c’è di stipulareun accordo ulteriore sugli stessi ambitidelle missioni internazionali. E vi chie-diamo quando metterete il Parlamento incondizione di fare un bilancio vero deirisultati delle missioni.

Infine, sempre in riferimento al conte-nuto dell’accordo, nell’introduzione èscritto: « visto la risoluzione ONU n. 2093del 2013 » che, ricordo – sappiamo benis-simo tutti –, aveva previsto deroghe al-l’embargo di armi verso la Somalia. Maperché non si fa riferimento alla risolu-

zione che nel 2014 ha ristabilito l’embargototale, comprendendo anche le forniture alGoverno somalo fino all’ottobre del 2015 ?E, se è vero – come è stato detto dallacollega Quartapelle – che successivamenteesso è stato nuovamente ammorbidito conla risoluzione n. 2244, sempre del Con-siglio di sicurezza dell’ONU, che pureestendendo l’embargo al 15 novembre2016 ha confermato le deroghe precedenti,sarebbe assolutamente doveroso esercitareil principio di precauzione, viste le inac-cettabili – questo ovviamente è un miogiudizio – e altalenanti decisioni in temada parte del Consiglio di sicurezza del-l’ONU, che appunto a mio parere, maanche a parere, per esempio, di associa-zioni come Amnesty International, avrebbedovuto valutare attentamente l’opportunitàdi indebolire l’embargo.

E comunque noi ci diciamo contrarialle deroghe, proprio perché il contraentedell’accordo è quel Governo che non ri-spetta i diritti umani. Di fatto, quellaregione è stata inondata di forniture diarmi negli anni: tonnellate di armi sonoarrivate da numerosi Paesi, a iniziare dagliUSA. Di fatto, in Somalia dobbiamo regi-strare il fallimento di tutte le decisioni edelle iniziative, di volta in volta assuntedall’ONU, dagli USA, dall’Unione europeae, quindi, dal nostro Paese, se è vero comeè vero che la Somalia è un Paese tutt’altroche pacificato, in cui continuano gli at-tacchi terroristici che coinvolgono i civili eviene considerato il peggior Paese peressere madri, se è vero come è vero che leorganizzazioni non governative continuanoa chiedere urgentemente aiuti umanitari,pena una nuova catastrofe umanitaria, senel 2015 circa 100.000 civili sono statiuccisi, feriti e costretti alla fuga, se ci sonocirca 1.100.000 profughi interni (voglioricordare che la Somalia è anche tra iprimi Paesi al mondo per numero diprofughi verso i Paesi industrializzati).

Poi, vi è la diffusione del fenomeno deibambini soldato – e ricordo la nostramozione, presentata a febbraio scorso –anche da parte delle Forze armate di quelGoverno federale con cui voi fate gliaccordi e di tutte le altre parti coinvolte

Atti Parlamentari — 63 — Camera dei Deputati

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nel conflitto, mentre gli stupri e le violenzesulle donne sono all’ordine del giorno.

Vado alle conclusioni. Ci si dimenticache il Governo federale somalo non ha unsistema giudiziario sufficiente, applica lapena capitale, non riconosce la libertà distampa e che è diffusissima la corruzioneall’interno delle istituzioni e nell’esercito,infiltrato peraltro da parte delle milizie diAl-Shabaab. Ma tutte queste cose le co-noscete, sappiamo che le sapete. Per que-sto è gravissima la ratifica di questo Ac-cordo; voteremo contro, non saremo vostricomplici (Applausi dei deputati del gruppoSinistra Italiana – Sinistra Ecologia Li-bertà).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l’onorevole Ar-chi. Ne ha facoltà.

BRUNO ARCHI. Grazie, Presidente.Quest’Accordo certifica e per certi versiintensifica l’impegno politico dell’Italia inun’area di valenza strategica come quelladel Corno d’Africa, che è vittima delfondamentalismo islamista di Al-Shabaabnonché spesso preda della pirateria ma-rittima al largo delle coste somale. È unAccordo che ci auspichiamo possa permet-tere di aumentare la cooperazione tra leForze armate italiane e somale e favorireanche la comprensione reciproca sullequestioni più importanti in materia disicurezza.

Ricordo che la legge di stabilità 2016aumenta il finanziamento all’Agenzia ita-liana per la cooperazione allo sviluppo dicirca 720 milioni per il triennio 2016-2018.È uno sforzo importante per l’Italia, chedeve essere, però, ben indirizzato a ga-rantire l’avvio di programmi di coopera-zione come quelli autorizzati dal presenteAccordo con tutti quei Paesi – e miriferisco anche alla Tunisia e all’Egitto –che più si stanno impegnando nella lottaal terrorismo e nella difesa della lorofragile democrazia. È auspicabile, altresì,che questo Accordo che stiamo ratificandoproduca non solo un effetto positivo sutaluni settori produttivi e commerciali deidue Paesi, ma anche un generale effetto

stabilizzatore per l’intera area del Cornod’Africa, in considerazione dell’impulsoche questa collaborazione potrà fornirealle attività legate al contrasto alla pira-teria marittima, da molti anni punto moltodolente che nessun grado di cooperazione,né il diritto internazionale sono riusciti adarginare.

Il tutto si fa nell’ottica di favorire lastabilità di un Paese che occupa un’area dinotevole interesse strategico, seppure in unquadro regionale segnato da disordini,dalla crescita del fenomeno dell’integrali-smo islamico, dal dilagare di traffici ille-gali di migranti e di armi. La più che lungaconsuetudine di amicizia tra Italia e So-malia, che affonda radici in tanti anni dicollaborazione, ha permesso di intervenirecon programmi di pace e di riconciliazioneche stanno, in un certo senso, ricompo-nendo le basi delle amministrazioni locali.La presenza dell’Italia indubbiamente èforte soprattutto nel settore sanitario, ilquale ha registrato un coinvolgimento im-portante: la cooperazione delle ONG ita-liane, attraverso la riabilitazione dellestrutture sanitarie, la formazione del per-sonale, la partecipazione a campagne divaccinazione e controllo delle principalimalattie trasmissibili e la fornitura difarmaci.

È particolarmente importante, quindi,incoraggiare i rapporti di amicizia con lecomunità più pacifiche e lungimiranti che,in un territorio così instabile e ricco dicontraddizioni, possono rivelarsi alleatiimportanti nella lotta al terrorismo, per lasicurezza di quell’area e, nel contempo,per la sicurezza dell’Europa. Preannunzio,quindi, il voto favorevole di Forza Italia(Applausi dei deputati del gruppo ForzaItalia – Il Popolo della Libertà – Berlu-sconi Presidente).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l’onorevole Si-bilia. Ne ha facoltà.

CARLO SIBILIA. Grazie, Presidente. Iodirò subito che il MoVimento 5 Stelle nonpuò votare a favore di questa ratifica edesecuzione dell’Accordo tra il Governo

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della Repubblica italiana e il Governofederale della Repubblica di Somalia inmateria di cooperazione nel settore delladifesa e il motivo cercherò di spiegarlo inquesto intervento. Sebbene si presenticome un provvedimento finalizzato ad in-crementare la collaborazione tra le nostreForze armate e quelle somale, sulla basedel principio di reciprocità e degli impegniinternazionali sottoscritti dai due Paesi, inrealtà non possiamo non tenere in debitaconsiderazione la condizione che sta vi-vendo la Somalia, cioè zona calda sottomolti punti di vista e, soprattutto, terrache fa gola a molte potenze per la con-dizione di estrema povertà e, al tempostesso, per la presenza di molte risorse dicui ci si potrebbe impossessare (molterisorse le conoscete bene, visto che neavete le mani sporche, come quella, peresempio, del petrolio).

A tutto ciò si aggiunge la situazione po-litica della Repubblica somala, con un Go-verno ancora fragile che, per questo, nonpuò ancora dare la garanzia che le nuovedotazioni di armi fornite restino nelle giu-ste mani e non possano rappresentare, inun futuro più o meno lontano, uno stru-mento di minaccia per il popolo. È perquesto stesso motivo che il 25 ottobre 2015il Consiglio di sicurezza dell’ONU ha estesol’embargo sulle armi alla Somalia fino al 15novembre 2016, decisione confermata an-che dall’Unione europea.

Quindi, questo Accordo cosa fa ? Dàdelle armi a chi già ha un embargo peruna situazione calda; è un po’ come fareaffari con una industria petrolifera che hagià degli ex dirigenti condannati per tri-vellazioni abusive, truffa e disastri am-bientali. È una cosa che voi chiaramentefate tranquillamente, ma che state certi-ficando anche attraverso questa ratifica.

PRESIDENTE. Onorevole Sibilia, si ri-volga alla Presidenza.

CARLO SIBILIA. Presidente, stavo fa-cendo semplicemente una metafora, unparalellismo...

PRESIDENTE. Sì, formalmente peròsalviamo...

CARLO SIBILIA. ...perché se chiara-mente dai le armi alla Somalia è esatta-mente la stessa cosa, come l’episodio dellaTotal. È esattamente identico !

Questo perché in Somalia – è inutilenasconderlo – il processo di democratiz-zazione non è ancora stato pienamentecompiuto e sul Paese incombe ancora ilrischio di guerriglia, in cui ad avere lapeggio sarebbero sempre e soltanto i civiliindifesi, visto che, nonostante i progressiche si sono registrati a livello politico emilitare, persiste un’instabilità preoccu-pante nell’ambito della sicurezza. La So-malia è stata ed è ancora in balìa digruppi criminali che l’hanno resa, adesempio, una terra dove scaricare illecita-mente rifiuti speciali e scorte radioattivepericolose (mi ricorda un po’ la Basilicata:l’avete proprio usata allo stesso modo).

Per documentare queste attività illegalie per approfondire un altro aspetto dav-vero preoccupante che riguarda la Soma-lia, ossia il traffico d’armi, la giornalistaitaliana Ilaria Alpi e l’operatore di ripresaMiran Hrovatin furono uccisi a Mogadi-scio. Al nome della cronista è legato unaltro mistero nell’ambito della coopera-zione italiana, che dal 1994 a oggi ha vistotransitare circa 1.500 miliardi. Chissà dovesono finiti tutti questi soldi.

Ma torniamo all’Accordo. Dopo i fattidi Bamako, in Mali, non possiamo conti-nuare a non considerare la circostanzasecondo cui il miglior modo di far arrivarele armi direttamente nelle mani dei ter-roristi è usare uno Stato appena nato,perennemente in conflitto, con un altis-simo tasso di povertà e con sicurezza zero.Questa modalità è ormai chiara; quindibasta con le lacrime del giorno dopo e iminuti di silenzio per le vittime. Noipreferiamo dire « no » a degli accordi chesicuramente ci sfuggiranno di mano, comegià è accaduto in altre situazioni. Noivogliamo impegnarci a discutere dei veriproblemi che possono avere questi Staticome, ad esempio, la Somalia, cioè lapirateria e la carestia, ad esempio. Questesono alcune delle emergenze somale chel’Italia dovrebbe prendere in carico o co-munque analizzare. La pacificazione del

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Paese richiede un nostro ulteriore sforzo,cioè andare oltre questi accordi, chespesso nascondono interessi occidentali, eaiutare il popolo indifeso e ormai stre-mato, spesso in balia di razzie e violenzedi ogni genere perpetrate da truppe ex-tranazionali che non hanno alcun tipo diautorizzazione ad intervenire e che agi-scono impunemente. Lo stesso Consiglio disicurezza dell’ONU ha espresso profondapreoccupazione per la grave situazioneumanitaria in Somalia e per l’inarrestabilefenomeno della corruzione, che generainstabilità politica, sociale, economica eforti tensioni interne.

In un contesto simile, a cosa servirebbeun Accordo di questo tipo, senza cheprima sia chiarita la destinazione finaledelle armi commerciate e garantito il ri-spetto dei diritti umani nonché adottatemisure contro la corruzione ? Come fa-rebbe a resistere, in un contesto del ge-nere, un Accordo come questo ? Noi delMoVimento 5 Stelle non vogliamo esserecomplici, per cui voteremo contraria-mente. Dobbiamo mettere definitivamentela parola « fine » a questa situazione, inau-gurando con la Repubblica somala unanuova stagione di collaborazione reale econcreta, che guardi al benessere dellapopolazione in loco, che ha già soffertoper lunghi anni.

Quindi, siamo contrari a questo Ac-cordo, che è semplicemente un dare dellearmi, come già avete fatto in altre circo-stanze, a dei Paesi in zona calda, contra-riamente a quello che dice la nostra leggecontro il commercio delle armi a Paesi chenon rispettano i diritti umani. È esatta-mente come fare degli affari con unacompagnia petrolifera che già è stata con-dannata, a causa dei comportamenti degliex amministratori di questa stessa com-pagnia, e tentare di far risollevare l’eco-nomia di una regione usando le stessemani sporche di petrolio che poi inqui-nano e inguaiano definitivamente la po-polazione locale (Applausi dei deputati delgruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l’onorevole Tac-coni. Ne ha facoltà.

ALESSIO TACCONI. Grazie, Presi-dente. Colleghi, non voglio ripetere tuttoquello che è già stato detto durante ladiscussione sulla questione sospensiva,chiesta da alcuni gruppi, e che è già statoesaurientemente spiegato dalla collega inprecedenza.

Però ci tornerò brevemente dopo. L’Ac-cordo che siamo chiamati a ratificare èfinalizzato ad incoraggiare e promuoverela cooperazione bilaterale tra le Forzearmate dei due Paesi, Italia e Somalia, e aconsolidare le rispettive capacità di difesa.Siamo sicuri che l’Accordo avrà un effettostabilizzatore nell’intera regione del Cornod’Africa alla quale ci legano, voglio ricor-dare, legami storici e vincoli di amiciziache già derivano dalla seconda metà del-l’Ottocento. Alla fine della seconda guerramondiale, nonostante il passato coloniale,furono gli stessi somali a chiedere all’ONUdi affidare il protettorato del loro Paeseall’Italia e, quindi, per dieci anni, dal 1950al 1960, l’amministrazione fiduciaria ita-liana ha rappresentato per la Somalia laprima organizzazione statuale modernache ha preparato il Paese all’indipendenza.Questi vincoli di amicizia perdurano neltempo e si concretizzano oggi nei nume-rosi programmi di cooperazione allo svi-luppo per i quali l’Italia è il primo Paesedonatore. Attualmente l’Italia sta finan-ziando progetti per oltre 17 milioni dieuro soprattutto nel settore sanitario inSomalia. Ma è la stabilizzazione del Paeseche a noi interessa di più: la Somaliainfatti è, come è già stato accennato pre-cedentemente, un Paese che da molti annista affrontando fortissime, quando nonviolente, spinte centrifughe che puntanoalla disgregazione della sua unità geogra-fica e politica. A queste spinte negli ultimianni si sono aggiunte le minacce terrori-stiche di Al-Shabaab. Come è già statosottolineato da alcuni precedenti inter-venti, è stato molto difficile arrivare al-l’insediamento di un Governo di transi-zione che continua ad aver bisogno di un

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forte supporto anche da parte di truppearmate dell’Unione africana per evitare ilritorno a condizioni di stabilità criticheche potrebbero sfociare in una situazionedi guerra civile. Un esercito somalo dun-que ben addestrato è quanto mai neces-sario per il controllo del territorio e perdebellare definitivamente alcune forzecentrifughe, come ho appena detto, chehanno preso piede dopo la caduta di SiadBarre e che hanno fatto del terrorismo illoro modus operandi. Ho appena accen-nato in questo senso anche al gruppoterroristico di Al-Shabaab. Queste forzecentrifughe, oltre a minacciare la stabilitàe l’integrità della nazione, seminano ter-rore e morte tra la popolazione. Ho sentitoparlare negli interventi precedenti dell’em-bargo che prevede la vendita di armi allaSomalia. È già stato detto precedente-mente ma lo voglio ribadire in questomomento, perché è importante che tuttisappiamo quello di cui stiamo parlando:l’embargo sulle armi in Somalia non siapplica alle forniture di armi, munizioni oattrezzature militari destinate esclusiva-mente per lo sviluppo delle forze di sicu-rezza del Governo federale della Somalia.Quindi, vedete colleghi, come ho già dettoc’è bisogno di qualcuno che difenda lapopolazione somala, qualcuno che difendal’integrità territoriale e l’indipendenza po-litica della Somalia in questo momento edè anche per questo che viene fatto questoAccordo. Le armi non saranno utilizzateda nessuna forza ad esclusione del Go-verno federale e quindi dell’esercito delGoverno federale della Somalia. Questoquindi è importante ed è il punto criticoe il punto fondamentale che dobbiamosottolineare in questo senso. Non va poitaciuto un altro aspetto: una cooperazionenel campo della difesa ha sicuramenteeffetti positivi anche nella lotta alla pira-teria che nel Corno d’Africa purtroppo èun fenomeno, come sappiamo, ancora ri-levante. L’approvazione di questo disegnodi legge di ratifica in materia di coopera-zione nel campo della difesa, che, tral’altro, ha un costo estremamente conte-nuto, è infine particolarmente rilevanteanche da un punto di vista strategico. Dico

questo perché il nostro interesse a raffor-zare l’organizzazione statuale della Soma-lia va di pari passo con la necessità dicreare quelle condizioni di vita non solo inSomalia, non solo nel Corno d’Africa main tutto il continente africano che possanomettere un freno alle forti migrazioni cheprovengono proprio da quei Paesi e di cuiabbiamo esperienza negli ultimi mesi, senon anni. Dichiaro perciò che il PartitoDemocratico voterà a favore di questaratifica (Applausi dei deputati del gruppoPartito Democratico).

PRESIDENTE. Sono così esaurite ledichiarazioni di voto finale.

(Votazione finale ed approvazione– A.C. 3459)

PRESIDENTE. Passiamo alla votazionefinale.

Indìco la votazione nominale finale,mediante procedimento elettronico, sul di-segno di legge, già approvato dal Senato,n. 3459, di cui si è testé concluso l’esame.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Crippa... Nicchi... Paglia... successiva-mente a questo voto avremo un momentodi commemorazione, quindi chi dovessesilenziare il telefono, magari è meglio se lofa già adesso....

Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione:S. 1945 – « Ratifica ed esecuzione del-

l’Accordo tra il Governo della Repubblicaitaliana e il Governo federale della Re-pubblica di Somalia in materia di coope-razione nel settore della difesa, fatto aRoma il 17 settembre 2013 » (Approvatodal Senato) (3459):

Presenti .......................... 378Votanti ............................ 362Astenuti .......................... 16Maggioranza .................. 182

Hanno votato sì ..... 268Hanno votato no ... 94

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La Camera approva (Vedi votazioni).

(Il deputato Falcone ha segnalato di nonessere riuscito ad esprimere voto favore-vole).

In ricordo delle vittime del terremoto deL’Aquila del 2009 (ore 17,15)

PRESIDENTE. (Si leva in piedi e, conlui, l’intera Assemblea e il rappresentantedel Governo) Colleghi, come è noto, ricorreoggi il settimo anniversario del terremotode L’Aquila che il 6 aprile 2009 rase alsuolo il capoluogo abruzzese e causò in-gentissimi danni a numerosi comuni limi-trofi provocando trecentonove vittime emigliaia di feriti e sfollati. Ritengo dove-roso in questa circostanza rinnovare i piùsinceri sentimenti di solidarietà e di vici-nanza dell’intera Assemblea e, attraversoessa, di tutto il Paese alle popolazioniabruzzesi che ancora oggi continuano asubire le conseguenze di quella grave ca-lamità, rendere omaggio alle tante vittimedi quel luttuoso evento e partecipare al-l’inconsolabile dolore dei loro familiari.

Desidero inoltre ricordare il lavoro pre-stato con coraggio e abnegazione da tutticoloro che in quelle drammatiche gior-nate, mossi da grande generosità ed al-truismo, accorsero immediatamente perportare alle popolazioni colpite aiuto, as-sistenza e conforto. Invito tutti i colleghiad osservare un minuto di silenzio (L’As-semblea osserva un minuto di silenzio –Applausi).

Seguito della discussione del disegno dilegge: S. 1986 – Ratifica ed esecuzionedell’Accordo di cooperazione in mate-ria di difesa tra il Governo della Re-pubblica italiana e il Governo dellaRepubblica del Senegal, fatto a Roma il17 settembre 2012. (Approvato dal Se-nato) (A.C. 3461) (ore 17,17).

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recail seguito della discussione del disegno dilegge, già approvato dal Senato, n. 3461:

Ratifica ed esecuzione dell’Accordo di coo-perazione in materia di difesa tra il Go-verno della Repubblica italiana e il Go-verno della Repubblica del Senegal, fatto aRoma il 17 settembre 2012.

Ricordo che nella seduta del 4 aprile siè conclusa la discussione sulle linee gene-rali.

(Esame degli articoli – A.C. 3461)

PRESIDENTE. Passiamo all’esame degliarticoli del disegno di legge di ratifica.Poiché non sono stati presentati emenda-menti, li porrò direttamente in votazione.

Passiamo all’esame dell’articolo 1 (vedil’allegato A – A.C. 3461), al quale non sonostate presentate proposte emendative.

Passiamo dunque ai voti.Indìco la votazione nominale, mediante

procedimento elettronico, sull’articolo 1.Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Piepoli... Micillo... Di Battista...Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione: la

Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti ............................. 380Votanti ............................... 371Astenuti .............................. 9Maggioranza ..................... 186

Hanno votato sì ...... 286Hanno votato no .. 85).

Passiamo all’esame dell’articolo 2 (vedil’allegato A – A.C. 3461), al quale non sonostate presentate proposte emendative.

Passiamo dunque ai voti.Indìco la votazione nominale, mediante

procedimento elettronico, sull’articolo 2.Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Gigli...Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione: la

Camera approva (Vedi votazioni).

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(Presenti ............................. 371Votanti ............................... 362Astenuti .............................. 9Maggioranza ..................... 182

Hanno votato sì ...... 284Hanno votato no .. 78).

Passiamo all’esame dell’articolo 3 (vedil’allegato A – A.C. 3461), al quale non sonostate presentate proposte emendative.

Passiamo dunque ai voti.Indìco la votazione nominale, mediante

procedimento elettronico, sull’articolo 3.Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Lo Monte, Di Battista...Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione: la

Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti ............................. 377Votanti ............................... 367Astenuti .............................. 10Maggioranza ..................... 184

Hanno votato sì ...... 284Hanno votato no .. 83).

Passiamo all’esame dell’articolo 4 (vedil’allegato A – A.C. 3461), al quale non sonostate presentate proposte emendative.

Passiamo dunque ai voti.Indìco la votazione nominale, mediante

procedimento elettronico, sull’articolo 4.Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Piepoli, Tripiedi, Di Battista, Gadda...Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione: la

Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti ............................. 382Votanti ............................... 373Astenuti .............................. 9Maggioranza ..................... 187

Hanno votato sì ...... 288Hanno votato no .. 85).

Passiamo all’esame dell’articolo 5 (vedil’allegato A – A.C. 3461), al quale non sonostate presentate proposte emendative. Pas-siamo dunque ai voti.

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull’articolo 5.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Piepoli, Carloni, Ciracì, Stella Bianchi,Capelli, Mannino...

Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione: la

Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti ............................. 391Votanti ............................... 381Astenuti .............................. 10Maggioranza ..................... 191

Hanno votato sì ...... 295Hanno votato no .. 86).

(Esame di un ordine del giorno– A.C. 3461)

PRESIDENTE. Passiamo all’esame del-l’unico ordine del giorno presentato (vedil’allegato A – A.C. 3461).

Non essendovi richieste di illustrazione,il Governo può dare il parere sull’ordinedel giorno Gregorio Fontana n. 9/3461/1.Prego, senatore Della Vedova.

BENEDETTO DELLA VEDOVA, Sotto-segretario di Stato per gli affari esteri e lacooperazione internazionale. Parere favore-vole.

PRESIDENTE. Perfetto. Credo che nes-suno insista per la votazione. È così esau-rito l’esame dell’unico ordine del giornopresentato.

(Dichiarazioni di voto finale – A.C. 3461)

PRESIDENTE. Passiamo alle dichiara-zioni di voto finale.

Atti Parlamentari — 69 — Camera dei Deputati

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Ha chiesto di parlare per dichiarazionedi voto l’onorevole Fitzgerald Nissoli. Neha facoltà.

FUCSIA FITZGERALD NISSOLI. Gra-zie Presidente. Onorevoli colleghi, difronte a noi abbiamo la ratifica dell’Ac-cordo di cooperazione militare con il Se-negal, un Paese che sta riassumendo il suoruolo di attore fondamentale nello scena-rio geopolitico africano ed in particolarein Africa occidentale. Il Piano Senegal delPresidente Macky Sall, che ha chiuso lalunga era Wade, sembra essere di buonauspicio e sul piano militare dobbiamorilevare che questo Paese è tra i maggioricontribuenti africani alle missioni di pea-cekeeping delle Nazioni Unite e dell’Unioneafricana. Quindi, l’Accordo di coopera-zione militare che l’Italia ha siglato apparedi importanza strategica anche nella pro-spettiva di un rafforzamento di una realtàche possa contrastare il fondamentalismoislamico che oggi dal Mali rischia di de-stabilizzare l’intera area. L’Accordo, cherispetta i principi contenuti nella legge 9luglio 1990, n. 185, si compone di 33articoli e fornisce il quadro giuridico incui svolgere le attività di cooperazionenell’ambito degli impegni già assunti sulpiano internazionale e nell’interesse delleparti.

Da rilevare, inoltre, che il Senegal hagià posto in essere una buona collabora-zione con gli Stati Uniti, nostro partnerfondamentale, e con la Francia con laquale condividiamo, sia l’appartenenza al-l’Unione europea, sia la prospettiva atlan-tica. Nella convinzione, quindi, dell’impor-tanza di rafforzare i legami con un Paeseche può essere strategico nell’arginare leforze del terrore e contribuire alla stabi-lizzazione dell’Africa occidentale, annun-cio il voto favorevole del mio gruppoparlamentare.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l’onorevole Pic-chi. Ne ha facoltà.

GUGLIELMO PICCHI. Grazie Presi-dente. Brevemente per ricordare come il

Senegal sia un’economia emergente, un’e-conomia in salute che raggiunge tassi dicrescita del PIL fino al 5 per cento l’anno.Nonostante questo il Senegal è un Paese diforte emigrazione; è un Paese i cui emi-grati vanno verso il nord, verso il Mali,verso il Marocco e ricordiamo a tutti cheè uno dei principali Paesi di migrantieconomici che giungono in Italia. Il Sene-gal ha una posizione molto delicata. È unPaese a maggioranza musulmana (oltre il90 per cento della popolazione è sunnita)e, quindi, essendo confinante con il Mali,è un Paese che potenzialmente può esserea rischio e essere obiettivo di instabilitàpolitica e di infiltrazione di elementi ra-dicali jihadisti. Pertanto, rafforzare il Go-verno locale con un accordo internazio-nale come questo, un accordo di coope-razione militare in materia di difesa, puòessere estremamente utile perché nellungo periodo può creare gli anticorpi nelPaese per contrastare, testando proceduree collaborazioni con Paesi come il nostro,eventuali insorgenze di radicalismo o diinstabilità dei gruppi armati che dovesserovenire dai Paesi confinanti. Per tutti questimotivi, riteniamo che sia importante unpositivo voto a questo provvedimento e,pertanto, il gruppo della Lega voterà fa-vorevolmente.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l’onorevole Vec-chio. Ne ha facoltà.

ANDREA VECCHIO. Grazie, signorPresidente. Io annuncio il voto favorevoledel nostro gruppo e chiedo che la Presi-denza autorizzi la pubblicazione in calceal resoconto del testo della mia dichiara-zione di voto (La Presidenza lo consente,sulla base dei criteri costantemente seguiti).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l’onorevole Tan-credi. Ne ha facoltà.

PAOLO TANCREDI. Grazie Presidente.Una breve dichiarazione a favore di questaratifica. Come è stato detto, il Senegalrappresenta una delle punte dei Paesi

Atti Parlamentari — 70 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

emergenti in economia africana. Ci sono inSenegal investimenti importanti europei,statunitensi, ma anche in particolare ita-liani. L’Accordo riguarda una serie diargomenti di cooperazione nel settoredella difesa e rientra nel novero degliaccordi di cooperazione in campo militareche il Ministero della difesa italiano haconcluso su base, sia bilaterale, che mul-tilaterale. Noi crediamo che accordi diquesto tipo possano contribuire anche allastabilizzazione di aree come queste, comel’Africa occidentale, che comunque, nono-stante le considerazioni fatte all’inizio,cioè di crescita economica e di maggiorequalità della vita, rimangono aree instabiliperché comunque sempre esposte a varieforme di fondamentalismo. È importantedire – e qui concludo Presidente – che ilSenegal comunque è tra i Paesi africaniche più hanno contribuito e contribui-scono alle missioni di peacekeeping delleNazioni Unite e dell’Unione africana, conmolti militari impegnati, soprattutto inSudan, in Guinea-Bissau, in Costa d’Avorioe in Mali. Anche questo è uno dei motiviche rafforzano la nostra scelta di votarefavorevolmente a questo Accordo in temadi difesa e di cooperazione con la Repub-blica del Senegal.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l’onorevole Ar-chi. Ne ha facoltà.

BRUNO ARCHI. Grazie, Presidente.Annuncio il voto favorevole di Forza Italiae chiedo che la Presidenza autorizzi lapubblicazione in calce al resoconto dellaseduta odierna del testo integrale dellamia dichiarazione di voto (La Presidenza loconsente, sulla base dei criteri costante-mente seguiti).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l’onorevole Spa-doni. Ne ha facoltà.

MARIA EDERA SPADONI. Grazie, Pre-sidente. La ratifica riguarda la coopera-zione nel settore della difesa. È pressochéidentica ad altre di cui ci siamo già

occupati in passato. L’Accordo tra i duePaesi mira ad incrementare la coopera-zione bilaterale tra le Forze armate del-l’Italia e del Senegal. L’Accordo, stipulatoa settembre 2012, sarà sempre in vigorefino a quando le Parti non decideranno diinterromperlo. Ha un costo esiguo perl’Italia, poco più di 5 mila euro ad annialterni a decorrere dal 2016. L’intentodell’Accordo è quello di incoraggiare, fa-cilitare e sviluppare la cooperazione nelcampo della difesa.

Come sempre, però, gli obiettivi del-l’Accordo sono altra cosa rispetto al con-tenuto dell’Accordo stesso. Tra i settori dicooperazione, infatti, troviamo: supportologistico e acquisizione di prodotti e ser-vizi per la difesa, quindi armi; ricerca,sviluppo, formazione e addestramento incampo militare. La cooperazione tra leParti potrà avvenire secondo diverse mo-dalità, elencate all’articolo 4 dell’Accordo,e sono tutte di natura militare, comeesercitazioni, contatti tra istituti militari,visite di navi, aerei e altre strutture mili-tari. Ma, tra tutte, mi preme ricordarneuna: partecipazione ad operazioni di man-tenimento della pace ed umanitarie. Lavera cooperazione che questo Accordovuole attuare riguarda l’attività bellica.

È chiaro, quindi, il nostro voto contra-rio alla ratifica. Un Paese, il nostro, de-vastato dalla disoccupazione, dalla mafia,dalla corruzione non può continuare adinvestire su armi e su interventi militarimascherati da mantenimento della pace.

Il Senegal – ricordiamolo – è un Paesedi 12,5 milioni di abitanti, che occupaun’area di particolare interesse strategicoin Africa occidentale. In quel Paese lacooperazione italiana dovrà continuare arappresentare, soprattutto per quel cheriguarda l’uguaglianza di genere e l’em-powerment delle donne, un esempio dibuona pratica. Il MoVimento 5 Stelle ap-poggerà e promuoverà solo quegli accordiinternazionali tesi a migliorare le condi-zioni umanitarie, economiche e culturalidi quelle popolazioni che ne necessitano. IlMoVimento 5 Stelle non considera di certoaiuti lo scambio di armamenti, le parte-cipazioni a missioni militari o la fornitura

Atti Parlamentari — 71 — Camera dei Deputati

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di armi. Ribadiamo, dunque, il nostro votocontrario al provvedimento (Applausi deideputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l’onorevole Fedi.Ne ha facoltà.

MARCO FEDI. Grazie, Presidente. Lechiedo cortesemente di autorizzarmi aconsegnare il lungo intervento su questaimportante ratifica. Mi limiterò, annun-ciando il voto favorevole del Partito De-mocratico, a ricordare che siamo al pas-saggio finale per l’approvazione del dise-gno di legge di ratifica dell’Accordo dicooperazione in materia di difesa tra Italiae Senegal, che si pone come intento pri-mario – vorrei ricordarlo –, oltre alrafforzamento della cooperazione incampo militare, sulla quale c’è stata ladovuta attenzione da parte dell’Aula, an-che un’azione stabilizzatrice in un’area diparticolare valore strategico e politico peri temi della sicurezza, ma anche per i temilegati a quella parte del mondo in cui noifacciamo anche cooperazione allo svi-luppo.

Dicevo che si tratta di un’azione sta-bilizzatrice che si promuove con gli ac-cordi bilaterali e multilaterali e semprepiù con accordi quadro, ad esempio quelliche stiamo approvando anche nel contestodei rapporti tra Unione europea e altreparti del mondo. Si lavora in questi set-tori, in campo fiscale, in campo econo-mico, in campo commerciale, anche incampo culturale, ma la premessa di fondo,quando facciamo accordi, anche in campoculturale, economico, commerciale, è lastabilizzazione, la crescita democratica diquei Paesi e gli investimenti che facciamonoi anche per questa crescita. Ecco perchéquesti accordi, che guardano ai nostriinteressi nazionali e agli impegni interna-zionali che abbiamo assunto, sono impor-tanti. Lo ricordo ai colleghi che hannoespresso critiche a questo Accordo: ladifesa oggi ha bisogno di strumenti nazio-nali, e stiamo lavorando su quelli, maanche di strumenti internazionali, bilate-rali e multilaterali, modellati secondo gli

interessi nazionali e internazionali del no-stro Paese, sempre rispettosi dei principisanciti dalla Costituzione e nel rispetto deinostri obblighi internazionali nella grandefamiglia delle Nazione Unite.

Poi c’è il Senegal: un Paese importante,con il quale noi abbiamo tradizionalmenterapporti molto solidi; un Paese che si èavviato verso la democrazia e per il qualenoi, dando questo voto favorevole e rati-ficando questo Accordo, creiamo le con-dizioni per uno sviluppo anche nel settoredella sicurezza e del contrasto al terrori-smo (Applausi dei deputati del gruppo Par-tito Democratico).

Come annunciato, chiedo che la Presi-denza autorizzi la pubblicazione in calceal resoconto della seduta odierna del testointegrale della mia dichiarazione di voto(La Presidenza lo consente, sulla base deicriteri costantemente seguiti).

PRESIDENTE. Sono così esaurite ledichiarazioni di voto finale.

(Votazione finale ed approvazione– A.C. 3461)

PRESIDENTE. Passiamo alla votazionefinale.

Indìco la votazione nominale finale,mediante procedimento elettronico, sul di-segno di legge di ratifica n. 3461, di cui siè testé concluso l’esame.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Mazzoli, Monchiero.Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazione:

S. 1986 – Ratifica ed esecuzione del-l’Accordo di cooperazione in materia didifesa tra il Governo della Repubblicaitaliana e il Governo della Repubblica delSenegal, fatto a Roma il 17 settembre 2012(Approvato dal Senato) (3461):

Presenti .......................... 376Votanti ............................ 375Astenuti .......................... 1Maggioranza .................. 188

Hanno votato sì ..... 281Hanno votato no ...... 94.

Atti Parlamentari — 72 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

La Camera approva (Vedi votazioni).

(Il deputato Falcone ha segnalato di nonessere riuscito ad esprimere voto favore-vole).

Sui lavori dell’Assemblea.

PRESIDENTE. Dovremmo ora passarealla proposta di legge n. 2212-A, recanteprincipi per la tutela, il governo e lagestione pubblica delle acque. La Commis-sione bilancio, tuttavia, non ha ancoraespresso il prescritto parere sul testo delprovvedimento e sui relativi emendamenti.Il seguito dell’esame del provvedimento,previa votazione della questione pregiudi-ziale di costituzionalità presentata, è per-tanto rinviato, come previsto dal vigentecalendario dei lavori, a martedì 19 aprile.

FRANCESCO BOCCIA, Presidente dellaV Commissione. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

FRANCESCO BOCCIA, Presidente dellaV Commissione. Grazie, Presidente. Inter-vengo solo per comunicarle e per comu-nicare all’Aula attraverso lei che la Com-missione bilancio non ha potuto esprimereil parere sul provvedimento...

PRESIDENTE. E questo la Presidenzalo ha già comunicato.

FRANCESCO BOCCIA, Presidente dellaV Commissione. ... perché non è arrivata larelazione tecnica dal Governo e ci è statocomunicato che non arriverà prima didomani sera. Quindi, noi domani nonsiamo certamente in grado di proporreall’Aula il nostro parere.

DAVIDE CRIPPA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

DAVIDE CRIPPA. Presidente, mi scusi,ma credo che il rinvio ad altra sedutapresumibilmente dovrebbe riferirsi a do-

mani. Nel momento in cui c’è una richie-sta di rinviare a una data precisa delcalendario, credo si debba convocare unaConferenza dei capigruppo per inserire ilprovvedimento all’interno di quel calenda-rio. Tra l’altro, ricordo a tutti che questaproposta di legge è da diversi mesi cheviaggia in Commissione e anche perquanto riguarda il suo ingresso in Aula.Non mi sottraggo da evidenziare come, perl’ennesima volta, credo che il fatto che ilGoverno sia sempre in ritardo su questematerie non fa altro che alimentare al-l’interno dell’Aula un’incertezza anchesulle modalità e le tempistiche di gestione.Sulla decisione di rinviare al 19, a nostroavviso, ci deve essere quanto meno ilconfronto con i gruppi e ci deve esserealmeno unanimità nella decisione, altri-menti, credo, dovrà essere convocata, aquesto punto, una Conferenza dei capi-gruppo per stabilire quando inserire que-sto tipo di provvedimento.

PRESIDENTE. Onorevole Crippa, at-teso anche il chiarimento dato dal presi-dente Boccia, vale a dire che entro domaninon giunge la relazione tecnica, la Confe-renza dei presidenti di gruppo ha stabilitoche i provvedimenti di questa settimananon conclusi abbiano corso durante lasettimana che parte da martedì 19 aprile.Quindi, questo è ciò che è già stabilitocome primo punto. Quindi, questo èquanto. È proprio il calendario già stabi-lito dalla Conferenza dei presidenti digruppo.

Sull’ordine dei lavori (ore 17,40)

VINCENZO D’ARIENZO. Chiedo diparlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

VINCENZO D’ARIENZO. Grazie Presi-dente. Oggetto dell’attenzione sono alcunesituazioni che stanno accadendo e interes-sano le Ferrovie dello Stato a Verona.Oltre tre anni fa Trenitalia aveva pro-messo nell’accordo sindacale l’istituzione

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XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

in Veneto di due uffici impianti-equipaggi,uno a Verona e uno a Venezia. Nonostanteil tempo trascorso, sono passati ormaiquasi quattro anni, nonostante i numeri dirilievo, la produzione eccezionale del nododi Verona, l’accordo non è ancora andatoin porto. Quindi questo nodo fondamen-tale per le ferrovie italiane e i collegamentidel sud Europa ancora non vedono con-cretizzata la proposta di istituire un uffi-cio impianto-equipaggi, eppure il Veneto èl’unica regione che ne ha uno, gli altri laCampania ne ha quattro, sei in Calabria,quattro su cinque province in Emilia-Romagna, sette nel Lazio, quattro in To-scana, dieci in Piemonte.

Non solo questo, non solo uffici im-pianti-equipaggi, ma anche la sala coor-dinamento-controllo-circolazione che go-verna da Verona migliaia di chilometri dilinea ferroviaria. Nonostante i milioni dieuro che sono stati recentemente investitisu questo centro di comando da Verona,molti di questi chilometri sono stati, osaranno a breve, spostati presso la sta-zione di Milano, con conseguenze negativeper il territorio e soprattutto per la Dire-zione produzione provinciale di Verona,che è una delle prime produttive in Italia.Su questo i sindacati hanno deciso lo statodi agitazione da parte del personale.

Mi rivolgo all’amministratore delegatodelle Ferrovie dello Stato, sarebbe beneche ci dicesse per quale ragione sta deci-dendo o ha deciso di ridurre, di ridimen-sionare, il ruolo di Verona, un nodo fer-roviario così importante per il Paese, perVerona e per l’Europa.

CESARE DAMIANO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

CESARE DAMIANO. Grazie Presidente.Ciò che sta accadendo nel settore dei callcenter desta particolare preoccupazione. Afronte di una occupazione complessiva di80.000 lavoratori c’è il rischio di avere 8mila esuberi e quindi licenziamenti da oggia fine anno.

PRESIDENTE. Mi perdoni, presidenteDamiano. Colleghi per favore colleghi per

favore, presidente Boccia, per favore col-leghi, onorevole Morani, liberiamo l’emi-ciclo, per favore ! Nessuno è tenuto arimanere in Aula. Le votazioni sono finite,chi vuole uscire esca ! Permettete al pre-sidente Damiano e agli altri colleghi chestanno facendo gli interventi di fine sedutadi farli in un clima decente, per favore !Prego, onorevole Damiano.

CESARE DAMIANO. La ringrazio Pre-sidente, anche perché si tratta di un pro-blema di occupazione e di licenziamenti,spero che interessi questo argomento aimiei colleghi. Dicevo a fronte di un’occu-pazione complessiva di 80.000 persone delsettore dei call center vi è il rischio diavere oltre 8000 esuberi da oggi a fineanno. Aziende come Almaviva, Gepin e UpTime hanno già avviato le procedure dilicenziamento. Per eliminare le cause diquesta situazione chiediamo al Governoalcuni interventi: far rispettare l’articolo24 della legge n. 83 del 2012, a cominciaredall’obbligo per l’operatore di comunicarein apertura di telefonata da quale Statoparta la conversazione, anche l’Italia, con-sentendo in ogni caso al cittadino il dirittodi farsi gestire la chiamata da un opera-tore collocato sul territorio nazionale,come prevede la legge, per salvaguardarela privacy e l’occupazione in Italia. Insecondo luogo applicare la clausola disalvaguardia occupazionale per le aziendeche vincono gli appalti. Il Governo deveintervenire nei confronti delle aziendepubbliche quotate in borsa per evitareforme di massimo ribasso mascherato, cheprovocano disoccupazione e un peggiora-mento del servizio per l’utenza.

Considerare i call center che occupanomigliaia di lavoratori per quanto riguardagli ammortizzatori sociali alla streguadelle grandi industrie. Bisogna estendereal settore la cassa integrazione straordi-naria, così come è previsto nel compartoindustria e nei settori della logistica e dellagrande distribuzione.

Infine, noi ci auguriamo che si possalavorare per un unico contratto di settore,che cancelli i contratti pirata, migliori lestrategie di sviluppo per consolidare que-

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XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

sto settore e permettere l’avvio di investi-menti in innovazione e in ricerca (Applausidei deputati del gruppo Partito Democra-tico).

GIANLUCA VACCA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Vale perl’onorevole Vacca la stessa raccomanda-zione fatta ai colleghi relativa all’onorevoleDamiano, se riusciamo a uscire dall’Aulain silenzio è cosa gradita.

GIANLUCA VACCA. Grazie Presidente.Come abbiamo detto prima, sette anni faalle 3:32 della notte la Terra a L’Aquilaha tremato. Si è verificato il quintoterremoto più grande della storia italianacontemporanea. Ebbene, da quella data,da sette anni, abbiamo assistito, forse, adalcuni degli episodi peggiori dell’umanità.Abbiamo assistito a indagini vergognoseche hanno smascherato un sistema dispeculazione sulla vita delle persone. Ab-biamo assistito anche a una speculazionepolitica con clientelismo nelle assunzioni,fatte appunto in questi anni grazie alterremoto. Abbiamo assistito a uno spo-polamento di una città capoluogo, diun’università che, di fatto, sta perdendocontinuamente studenti. Abbiamo assi-stito a uno spopolamento di un centrostorico, uno dei più belli d’Italia. Ab-biamo assistito ad una mancata ricostru-zione, una ricostruzione che ancora èlontana dal completarsi.

Ebbene, abbiamo assistito al peggiocui si possa assistere nel nostro Paese,ma al peggio non c’è mai fine però,perché abbiamo assistito anche a balconiche crollavano, ad esempio. Una emer-genza gestita malissimo, gestita anche inquel caso lucrando sulla tragedia. Eb-bene, i responsabili di quell’emergenza, iresponsabili di quella gestione scellerata,oggi sono stati anche premiati con unacandidatura alla carica di sindaco dellaCapitale d’Italia: è una cosa vergognosa anostro avviso (Applausi dei deputati delgruppo MoVimento 5 Stelle) ed è ancorapiù vergognoso che si sia impedito aquest’Aula, probabilmente, di esprimersi

e di dibattere su questo argomento, im-pedendo di fatto appunto ai gruppi diparlare e di esprimersi su questa com-memorazione, lasciando soltanto il mi-nuto di silenzio, come è giusto che sia.Ma era necessario anche un approfondi-mento, perché la storia de L’Aquila èancora una storia purtroppo tutta dascriversi (Applausi dei deputati del gruppoMoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Onorevole Vacca, le vi-cende giudiziarie son cosa diversa, peròla Presidenza ha commemorato la ricor-renza della tragedia, poi tutte le altrevicende sono questioni su cui dal puntodi vista politico chiaramente è legittimodividersi.

GIULIA DI VITA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GIULIA DI VITA. Grazie Presidente.Oggi il Ministro della salute, Lorenzin, inoccasione della giornata dedicata allacorruzione in Sanità ha avuto l’ardire didichiarare: nessuno in passato ha pro-dotto sul terreno della lotta alla corru-zione in Sanità quanto ha fatto questoGoverno. Ora non starò qui certo asmentirla con l’elenco dei casi di corru-zione in sanità che negli ultimi tre annihanno massacrato questo Paese. Ne citosolo uno, per esempio l’infiltrazione deiCasalesi all’ASL di Caserta. Mi limito soloa sottolineare in questa sede che lamaggioranza ha boicottato strenuamentela nostra proposta di istituire una Com-missione d’inchiesta proprio sulla corru-zione in Sanità, evento abbastanzastrano, visto che fino alla scorsa legisla-tura esisteva la Commissione di inchiestadedicata all’efficienza in sanità, guidataproprio dal senatore Ignazio Marino, cheauspicava la ripresa dei lavori in questanuova legislatura. Come al solito smentitevoi stessi e la Lorenzin non è altro che

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l’emblema di un ministro che parla in unmodo e agisce esattamente al contrario,come del resto tutto il Governo (Applausidei deputati del gruppo MoVimento 5Stelle).

Ordine del giornodella prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunico l’ordine delgiorno della prossima seduta.

Venerdì 8 aprile 2016, alle 9,30:

Svolgimento di interpellanze urgenti.

La seduta termina alle 17,50.

TESTO INTEGRALE DELLE DICHIARA-ZIONI DI VOTO FINALE DEI DEPUTATIGIANLUCA PINI E BRUNO MOLEASULLA PROPOSTA DI LEGGE DI RATI-

FICA (A.C. 2004-A)

GIANLUCA PINI. Signor Presidente,Onorevoli Colleghi, Signori Membri delGoverno !

Il provvedimento al nostro esame con-cerne la ratifica di un accordo di coope-razione in materia di cultura, istruzione,scienza e tecnologia tra il nostro Paese ela Repubblica Ceca, nazione di granditradizioni che sta lentamente ma progres-sivamente recuperando il ruolo che lecompete nel mondo. Prima della SecondaGuerra Mondiale, in effetti, la Boemia erauna delle zone più avanzate ed industria-lizzate d’Europa. Attualmente è conside-rata un Paese prospero, fra i pochi diquelli usciti dalla morsa del comunismosovietico.

Noi riteniamo la Repubblica Ceca an-che un modello virtuoso, di Paese europeoche si è costituito in Stato sovrano senzaspargimento di sangue, in perfetto accordocon la Slovacchia, e che sta perseguendocon successo il proprio sviluppo senzaadottare l’euro, almeno per il momento.Dal 2010 i cechi producono più di un

milione di autovetture all’anno, di cui 80per cento per l’export. Dopo una breveflessione, inoltre, il Pil ceco ha ripreso acorrere, facendo registrare lo scorso announ aumento del reddito nazionale pari aquasi il 4 per cento.

I nostri modelli di specializzazione pro-duttiva hanno tratti comuni. Riteniamoquindi che il nostro Paese abbia ognigenere d’incentivo ad intensificare gliscambi culturali con la Repubblica Ceca,parte a pieno titolo di quella Mitteleuropadi cui è stato a lungo una componenteanche buona parte del nostro Nord.

L’Accordo ha 20 articoli, che delineanoun programma di collaborazione moltoambizioso, destinato a svilupparsi a tutti ilivelli dell’istruzione e con componenti ditutela della proprietà intellettuale e dilotta al commercio illegale di opere d’artee beni culturali.

I maggiori oneri non sono trascurabili,trattandosi di circa mezzo milione di euroannui, ma paiono sostenibili. Non ravvi-siamo quindi alcun motivo per opporci aquesta ratifica. Il gruppo Lega Nord Au-tonomie-Noi con Salvini voterà quindi afavore.

BRUNO MOLEA. Signor Presidente,Onorevoli colleghi !

Scelta Civica voterà a favore del prov-vedimento in questione.

L’Accordo tra il Governo della Repub-blica italiana ed il Governo della Repub-blica ceca sulla cooperazione in materia dicultura, istruzione, scienza e tecnologiafirmato a Praga l’8 febbraio 2011 si pro-pone di fornire un quadro di riferimentoadeguato alle iniziative di collaborazioneculturale, scientifica e tecnologica, in con-siderazione della varietà e della qualità deirapporti bilaterali in essere tra i due Paesi.L’Accordo in esame intende sostituire leprecedenti intese in materia, ossia l’Ac-cordo culturale con la Repubblica socia-lista cecoslovacca, firmato a Praga il 18maggio 1971 e l’Accordo tra il Governodella Repubblica italiana ed il Governodella Repubblica federativa ceca e slovaccain materia di cooperazione scientifica e

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tecnologica firmato a Roma il 30 novem-bre 1990, accordi ormai obsoleti sia aseguito dei cambiamenti politici interve-nuti presso la controparte, sia in ragionedelle recenti evoluzioni della collabora-zione in campo culturale, scientifico etecnologico; va rammentato, in proposito,che la Repubblica ceca, in quanto membrodell’Unione europea dal 2004, partecipa apieno titolo alle politiche di cooperazioneculturale e scientifica perseguite in ambitoUE.

Per quanto riguarda l’interscambio cul-turale con la Repubblica ceca, negli ultimianni si è registrato un rapido aumento delnumero di accordi interuniversitari traatenei italiani e controparti ceche, a te-stimonianza del crescente interesse reci-proco, a livello accademico tra i due Paesi.Tra le università maggiormente coinvoltenel processo di internazionalizzazione èda sottolineare in particolare il ruolosvolto dall’Università La Sapienza diRoma, dall’Università degli Studi di Mi-lano e dall’Università degli studi di Ve-rona. Inoltre, per rispondere alla crescentedomanda di lingua e cultura italiana daparte di cittadini cechi, è stata istituita, sindal 1991, una sezione bilingue presso ilLiceo Ustavni di Praga, i cui programmiprevedono l’insegnamento dell’italiano e dialcune discipline in lingua italiana epresso il quale operano quattro docentiinviati dal Ministero degli Affari esteri edella cooperazione internazionale. A Pragaopera altresì un liceo privato con unasezione bilingue. L’italiano viene insegnatoanche presso sette Università ceche daquattro lettori di ruolo inviati dal MAECIpresso l’Università di Praga, all’Universitàdi Brno ed all’Università di Olomouc. Lapromozione della lingua e della culturaitaliana in Repubblica ceca è curata inol-tre dall’Istituto italiano di cultura diPraga, che conta annualmente circa 800iscritti ai propri corsi di lingua.

La necessità di un nuovo Accordo èconseguenza, tra l’altro, del crescente in-terscambio bilaterale e delle numeroseiniziative intraprese sul piano culturale,

scientifico e tecnologico che necessitano diun inquadramento organico e aggiornato.L’Accordo, pertanto, mira da un lato afavorire un ulteriore rafforzamento deirapporti bilaterali, anche reagendo conefficacia alla fortissima richiesta di linguae cultura italiana nella Repubblica ceca, e,dall’altra, ad incoraggiare l’avvio di strettecollaborazioni in un settore sempre piùcruciale quale quello della ricerca scien-tifica e tecnologica.

TESTO INTEGRALE DELLA DICHIARA-ZIONE DI VOTO FINALE DELLA DEPU-TATA FUCSIA FITZGERALD NISSOLISUL DISEGNO DI LEGGE DI RATIFICA

(A.C. 3459)

FUCSIA FITZGERALD NISSOLI. Si-gnor Presidente, onorevoli Colleghi.

L’accordo al nostro esame – siglato aRoma il 17 settembre 2013 – ha l’obiettivodi fissare la cornice giuridica nella qualeinquadrare le attività di cooperazione bi-laterale nel settore della difesa, in uncontesto ancora instabile e particolar-mente strategico per la presenza di gruppifondamentalisti islamici e della pirateriamarittima presente nel Golfo di Aden.

Infatti, tale Accordo ha una particolarerilevanza nella prospettiva della pacifica-zione di quell’area del globo, per unamaggiore stabilità internazionale legataanche alla sicurezza marittima in lineacon la politica di sicurezza dell’Ue. Biso-gna aiutare la Somalia a costruire lapropria sicurezza sia sulla terraferma siain ambito marittimo attuando un adeguatocontrasto alla pirateria, le cui vicende cisono tristemente note, ed alla pesca ille-gale.

È un obiettivo in linea con gli impegniche l’Italia ha assunto sia in ambito eu-ropeo che in ambito internazionale e perquesto va sostenuto, ma con accortezza econ la raccomandazione che la coopera-zione militare, con quello che conseguen-zialmente ne discende, sia ben applicatacon un monitoraggio attento da parte delleistituzioni italiane, e del Parlamento inparticolare.

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Allora con queste precisazioni pos-siamo superare le preoccupazioni che sonoemerse in questo periodo e memori delnostro contributo alla costruzione dellasicurezza nazionale fornito negli anni ses-santa e consapevoli della qualità dellenostre relazioni culturali, possiamo an-nunciare il nostro voto favorevole.

TESTO INTEGRALE DELLE DICHIARA-ZIONI DI VOTO FINALE DEI DEPUTATIANDREA VECCHIO, BRUNO ARCHI EMARCO FEDI SUL DISEGNO DI LEGGE

DI RATIFICA (A.C. 3461)

ANDREA VECCHIO. Signora Presi-dente, membri del Governo, colleghi !

Dobbiamo votare la ratifica e l’esecu-zione dell’Accordo di cooperazione in ma-teria di difesa tra l’Italia ed il Senegal,sottoscritto nel settembre 2012.

Il testo disciplina gli aspetti generalidella cooperazione, prevedendo che essa sisviluppi sulla base di piani annuali epluriennali elaborati dalle parti. La rati-fica individua i settori e le modalità dellacooperazione (ricerca e sviluppo, supportologistico, formazione e addestramento, sa-nità ed esercitazioni militari). Sono, inol-tre disposte modalità per il risarcimentodei danni provocati dal personale delleparti in relazione all’esercizio reso Dirilievo anche la disciplina dell’eventualecooperazione nel settore dei materiali perla difesa con l’obiettivo di razionalizzarecontrolli e procedure ad essi riferibile digarantire la protezione della proprietàintellettuale, inclusi i brevetti.

Il Senegal, Paese di circa 14 milioni diabitanti con una composizione etnica va-riegata, dove predomina l’etnia wolof, cherisulta esserci il segmento più influentesotto il profilo politico ed economico,costituisce un’isola di relativa stabilità po-litica in un quadro regionale segnato daidisordini, dalla crescita del fenomeno del-l’integralismo islamico e dal dilagare deitraffici illegali di migranti e di armi. Oltreil 90 per cento della popolazione senega-

lese professa una versione moderata del-l’islam che deriva dal misticismo di originesufi; sono tuttavia presenti gruppi ispiratialla Fratellanza musulmana, influenti so-prattutto nelle aree rurali.

L’Accordo approvato dal Senato il 26novembre 2015 rientra nel novero degliaccordi di cooperazione in campo militareche il Ministero della difesa italiano haconcluso, su base sia bilaterale sia multi-laterale, anche per dare impulso allo svi-luppo dell’industria della difesa. Nell’am-bito dell’Accordo è definita la cornicegiuridica entro cui sviluppare la coopera-zione bilaterale nel settore della difesa aifini del consolidamento delle capacità di-fensive delle Parti e del miglioramento deldialogo bilaterale sulle questioni della si-curezza. Come evidenziato nella relazioneillustrativa al disegno di legge originariocon la sottoscrizione dell’Accordo inesame viene perseguita un’azione stabiliz-zatrice di un’area di particolare valorestrategico e politico, alla luce degli inte-ressi nazionali e degli impegni internazio-nali assunti dall’Italia nella regione del-l’Africa occidentale.

Inoltre, l’eventuale riesportazione versoPaesi terzi del materiale acquisito potràessere effettuata solo con il preventivobenestare del Paese cedente in accordo aiprincipi di cui alla legge 9 luglio 1990,n.185, recante nuove norme sul controllodell’esportazione importazione e transitodei materiali d’armamento.

In conclusione, condividiamo i conte-nuti di questo provvedimento.

Per questi motivi, nell’auspicio di unarapida approvazione del testo in votazionedichiaro il voto favorevole del GruppoScelta Civica.

BRUNO ARCHI. L’Accordo è stato con-cluso dal Ministero della difesa italiano siaa livello bilaterale, sia a livello multilate-rale, con l’intento di dare impulso allosviluppo dell’industria della difesa incampo militare. Approvato dal Senato loscorso 26 novembre 2015, si propone direalizzare una cornice giuridica entro cuisviluppare la cooperazione bilaterale nel

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settore della difesa ai fini del consolida-mento delle capacità difensive delle Parti edel miglioramento del dialogo bilateralesulla sicurezza.

La sottoscrizione dell’Accordo con ilSenegal in esame è improntata alla stabi-lizzazione di un’area di particolare valorestrategico e politico, alla luce degli inte-ressi nazionali e degli impegni internazio-nali assunti dall’Italia nella regione del-l’Africa occidentale.

Per queste ragioni, annuncio il votofavorevole di Forza Italia.

MARCO FEDI. Abbiamo al nostroesame il disegno di legge di ratifica del-l’accordo di cooperazione in materia didifesa tra Italia e Senegal, già approvatodal Senato, che si pone come intentoprimario, oltre al rafforzamento della coo-perazione in campo militare, anche un’a-zione stabilizzatrice in un’area di partico-lare valore strategico e politico. Azionestabilizzatrice che si promuove con gliaccordi bilaterali in campo fiscale ed eco-nomico ma che, sempre più, anche allaluce degli interessi nazionali e degli im-pegni internazionali assunti dall’Italianella regione dell’Africa occidentale, deveessere seguita da accordi di questo tipo.

Lo ricordo ai colleghi che hannoespresso critiche a questo accordo: ladifesa ha oggi bisogno di strumenti nazio-nali ma anche strumenti internazionali,bilaterali e multilaterali, modellati secondogli interessi nazionali e internazionali delnostro Paese. Sempre rispettosi dei prin-cipi cardine sanciti dalla nostra Costitu-zione e nel rispetto dei nostri obblighiinternazionali nella grande famiglia delleNazioni Unite.

È con questo spirito che annuncio ilvoto favorevole del Partito Democratico.L’Accordo tra Italia e Senegal sulla coo-perazione nel settore della difesa, con-cerne i settori della ricerca e sviluppo, delsupporto logistico, della formazione e ad-destramento, della sanità e delle esercita-zioni militari.

Si tratta in sostanza di un classicoaccordo di cooperazione in campo mili-tare.

L’Accordo delinea la cornice giuridicaentro cui sviluppare la cooperazione bila-terale nel settore della difesa ai fini delconsolidamento delle capacità difensivedelle Parti e del miglioramento del dialogobilaterale sulle questioni della sicurezza.

In linea di principio l’attività di nego-ziazione e la sottoscrizione di tali attibilaterali va intesa come azione stabiliz-zatrice di una particolare area/regione,quindi una questione di valenza politica,che non può essere sminuita o indebolita,considerati gli interessi strategici nazionalie gli impegni assunti in ambito interna-zionale.

In particolare, gli Accordi nel settoregenerale della Difesa con un particolarePaese sono strumento per riaffermare l’a-desione ai principi dettati dalla Carta delleNazioni Unite, si inquadrano nella volontàdel Governo e della Difesa italiana disviluppare la cooperazione bilaterale, inquesto caso con il Senegal, nell’intento siadi consolidare le rispettive capacità difen-sive ma, soprattutto, di sviluppare la re-ciproca conoscenza e fiducia per, alla fine,contribuire ad accrescere il dialogo e leprospettive di una migliore sicurezza re-gionale e globale.

Sono queste le ragioni per cui oggi ilPD esprimerà un voto favorevole a questaratifica.

Il Senegal è un Paese tradizionalmentedemocratico, stabile sin dall’indipendenzae che ha saputo sperimentare pacifica-mente la cosiddetta alternanza politica. Il25 marzo 2012 si è concluso un lungo,combattuto ma ordinato processo eletto-rale con la vittoria alle presidenziali diMacky Sall (di stampo liberale) che si èassicurato il 68 per cento dei voti a frontedel 32 per cento del Presidente uscenteWade, capo del Partito Democratico Se-negalese (PDS) e al potere dal 2000. Loscrutinio, giudicato positivamente daiprincipali osservatori internazionali, ha di-mostrato la maturità politica del Senegal

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quale esempio di democrazia per il con-tinente africano ed attore fondamentaleper rafforzare il dialogo interafricano eregionale.

Le elezioni del luglio 2012 per il rin-novo dell’Assemblea Nazionale hanno as-sicurato alla coalizione presidenziale an-che una consistente maggioranza parla-mentare.

Le priorità del governo sono: il risana-mento dei conti pubblici, il rilancio del-l’economia con particolare attenzione alsettore agricolo e delle infrastrutture; lalotta alla corruzione, anche nell’ottica dicreare condizioni favorevoli all’afflusso diinvestimenti esteri; la risoluzione delleemergenze sociali (revisione del PianoTakkal per far fronte alle continue inter-ruzioni di corrente, provvedimenti percontenimento del prezzo crescente dellederrate alimentari).

Il Senegal è membro delle principaliorganizzazioni internazionali, tra cui leNazioni Unite, l’Unione Africana, l’Orga-nizzazione per la Conferenza Islamica e,in ambito regionale, la Comunità Econo-mica degli Stati dell’Africa Occidentale. Illegame con l’Unione Europea è garantitodalla partecipazione agli Accordi UE-ACP.Solidi e di antica data i rapporti conl’Italia, tenuto conto in particolare deltradizionale impegno del nostro Paese nelsettore della cooperazione allo sviluppo edella presenza in Italia di una numerosa eben integrata comunità di immigrati se-negalesi.

I rapporti politici bilaterali sono tradi-zionalmente eccellenti e in fase di ulte-riore sviluppo e consolidamento, sul pianopolitico, economico e della cooperazioneallo sviluppo. Ciò anche in virtù dellapresenza in Italia di una delle maggioricomunità senegalesi in Europa.

Intense e proficue sono anche le rela-zioni degli Enti Locali con le autoritàsenegalesi; le Regioni più attive nella coo-perazione decentrata con il Senegal sonoPiemonte, Veneto, Toscana ed Emilia Ro-magna.

Dal punto di vista economico e com-merciale si segnala l’interesse del mercatosenegalese per i prodotti italiani, sia per ilvantaggioso rapporto qualità/prezzo (inparticolare per quanto concerne i settoridelle infrastrutture e dell’edilizia), sia perl’influenza della consistente comunità se-negalese in Italia.

In generale, l’imprenditoria italiana inSenegal è caratterizzata dalla predomi-nante presenza di piccole società miste,dedite soprattutto ad attività di import-export nel settore dei prodotti ittici freschie congelati, della loro prima trasforma-zione e dei materiali da costruzione. Spic-cano poi alcune industrie di medie dimen-sioni (produzione di cloro per purifica-zione idrica, conceria, profilati di allumi-nio, lavorazione del vetro) e varie societàdi import/export di vari articoli.

Sono presenti importanti compagnie dinavigazione (Messina, MSC e Grimaldi,con uffici in loco), che coprono, a partireda Dakar, i traffici commerciali con laregione dell’Africa occidentale e tra l’Eu-ropa ed il sud-America.

Non sono presenti in Senegal filiali dibanche italiane. Esistono tuttavia bancheinternazionali francesi che hanno corri-spondenti italiani.

L’Italia è particolarmente attiva anchesul fronte della cooperazione allo sviluppo,con particolare riferimento a specifichearee di intervento quali lo sviluppo ruralee la sicurezza alimentare (vedi PAPSENnella sezione « dove investire »), il settoresociale e della tutela dei diritti, soprattuttodell’infanzia.

Oltre all’impegno sopra richiamato, lacooperazione italiana in Senegal si con-centra sull’appoggio al settore privato (mi-crofinanza e PMI), per il tramite di uncredito d’aiuto il cui obiettivo è di favorirelo sviluppo delle PMI nel paese, attraversola facilitazione dell’accesso al credito conl’intento di valorizzare le risorse umane eil rafforzamento del settore del microcre-dito per lo sviluppo di attività economicheper i gruppi sociali più svantaggiati.

Atti Parlamentari — 80 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

Il tessuto produttivo del Paese si ca-ratterizza per la prevalenza di PMI, spessonel settore informale. Il settore terziarioresta quello trainante dell’economia (62,2per cento del PIL) a fronte di un minoresviluppo (e contributo al PIL) di quelliprimario (15,2 per cento) e secondario(22,6 per cento). Il 77,5 per cento dellaforza lavoro è impiegata nel settore pri-mario.

L’agricoltura non riesce ancora a pro-durre l’autosufficienza alimentare o con-siderevoli introiti commerciali a causa so-prattutto di difficili condizioni ambientalie idriche, della scarsità di mezzi tecnolo-gici a disposizione, dell’esodo rurale e dialcune scelte di produzione controverse,come la continuata enfasi sulla colturadelle arachidi. La pesca soffre di un ap-proccio ancora tradizionale che tende adepauperare le acque costiere senza sfrut-tare le acque aperte, ove invece operanoindisturbati forti contingenti di battellistranieri non efficacemente controllati. Lamancanza di adatte strutture di refrigera-zione rende poi consistente lo spreco diprodotti non venduti immediatamente. Leautorità senegalesi ripongono inoltre fortiaspettative sul settore minerario.

Lo sfruttamento di alcuni giacimenti difosfati e oro delle regioni interne di Thiese Matam è stato avviato nel 2010. Il settoreindustriale vede invece il proprio contri-buto alla crescita sfavorito dalla pocadisponibilità di materie prime, dalla scar-sità e dall’alto costo dell’energia, nonchéda infrastrutture ancora inadeguate. Essoresta pertanto il pilastro più debole emeno strutturato dell’economia senegalese.Il settore terziario costituisce la migliorecomponente dell’economia senegalese e lapiù attiva, grazie soprattutto al settore delturismo, delle telecomunicazioni e allacrescente domanda di servizi connessa allaposizione geografica favorevole di Dakar,sede regionale di numerosi organismi esocietà internazionali.

La modernizzazione del sistema pro-duttivo senegalese è oggetto del « PlanSénégal Emergent » (PSE), lanciato nel

2014 dal Presidente della Repubblica se-negalese Macky Sall. Il piano, del valore dioltre 14 mld di euro, si propone di fare delSenegal il primo Paese africano destina-tario di investimenti esteri ed assicurareuna crescita del PIL dell’ordine del 7-8 percento annuo (a fronte del +4,7 del 2014)che si traduca in risultati tangibili per lapopolazione senegalese, a cominciare dallacreazione di posti di lavoro. Diversi isettori oggetto di interventi: infrastrutture,energia, edilizia popolare, turismo, teleco-municazioni.

Il provvedimento si compone di 33articoli, organizzati in 11 capitoli.

Il contenuto del provvedimento è inlarga misura omogeneo a quello dell’Ac-cordo di analogo tenore con la Somalia. Iltesto disciplina gli aspetti generali dellacooperazione, prevedendo che essa si svi-luppi sulla base di piani annuali e plu-riennali elaborati dalle parti. Gli articoli 3e 4, in particolare, individuano i settori ele modalità della cooperazione (ricerca esviluppo, supporto logistico, formazione eaddestramento, sanità ed esercitazioni mi-litari). I successivi capitoli regolano gliaspetti finanziari dell’Accordo (CapitoloIII), le questioni attinenti la giurisdizione(Capitolo IV) e le modalità per il risarci-mento dei danni provocati dal personaledelle parti in relazione all’esercizio reso(Capitolo V).

Il Capitolo VI disciplina l’eventuale coo-perazione nel settore dei materiali per ladifesa con l’obiettivo di razionalizzarecontrolli e procedure ad essi riferibili e digarantire la protezione della proprietàintellettuale, inclusi i brevetti.

La relazione illustrativa, a tale propo-sito, sottolinea che l’eventuale riesporta-zione verso Paesi terzi del materiale ac-quisito potrà essere effettuata solo con ilpreventivo benestare della Parte cedente inaccordo ai princìpi di cui alla legge 9luglio 1990, n. 185, recante nuove normesul controllo dell’esportazione, importa-zione e transito dei materiali d’arma-mento. Il disegno di legge di ratifica, giàapprovato dal Senato il 26 novembre

Atti Parlamentari — 81 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

scorso, si compone di 5 articoli che di-spongono, rispettivamente, in merito al-l’autorizzazione alla ratifica (articolo 1),all’ordine di esecuzione (articolo 2), allacopertura finanziaria (articolo 3), allaclausola di invarianza finanziaria (articolo4) ed all’entrata in vigore (articolo 5).

Con riferimento agli oneri economici, ildisegno di legge li quantifica in circa 5.000euro, ad anni alterni, imputabili alle spesedi missione. Sottolinea conclusivamentel’esigenza di pervenire ad una rapida ap-provazione del disegno di legge poichéquesto Accordo potrà rafforzare ulterior-mente l’azione di stabilizzazione svolta da

Dakar di un’area di particolare valorestrategico e politico, alla luce degli inte-ressi nazionali e degli impegni internazio-nali assunti dall’Italia nella regione del-l’Africa occidentale, testimoniata da ultimodalla cooperazione Senegal-Stati Uniti at-traverso lo svolgimento di esercitazionimilitari congiunte nell’ovest del Paese.

IL CONSIGLIERE CAPODEL SERVIZIO RESOCONTI

ESTENSORE DEL PROCESSO VERBALE

DOTT. RENZO DICKMANN

Licenziato per la stampa alle 19,45.

Atti Parlamentari — 82 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

VOTAZIONI QUALIFICATE

EFFETTUATE MEDIANTE PROCEDIMENTO ELETTRONICO

INDICE ELENCO N. 1 DI 3 (VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13)

VotazioneO G G E T T O

RisultatoEsito

Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss

1 Nom. Moz. Ruocco e a. n. 1-1140 p.I rif 448 445 3 223 415 30 89 Appr.

2 Nom. Moz. Ruocco e a. n. 1-1140 p.II 450 443 7 222 139 304 89 Resp.

3 Nom. Moz. Ruocco e a. n. 1-1140 p.III 449 448 1 225 171 277 89 Resp.

4 Nom. Moz.Brunetta e a. n.1-1206 n.f. pI 449 444 5 223 442 2 89 Appr.

5 Nom. Moz.Brunetta e a. n.1-1206 n.f.pII 451 449 2 225 173 276 89 Resp.

6 Nom. Moz.Brunetta e a n.1-1206 n.f.pIII 454 447 7 224 175 272 89 Resp.

7 Nom. Moz. Peluffo e a. n. 1-1208 n.f. 452 425 27 213 313 112 89 Appr.

8 Nom. Moz. Paglia e a. n. 1-1209 p.I 453 382 71 192 376 6 89 Appr.

9 Nom. Moz. Paglia e a. n. 1-1209 p.II 455 389 66 195 108 281 89 Resp.

10 Nom. Moz. Paglia e a. n. 1-1209 p.III 455 386 69 194 106 280 89 Resp.

11 Nom. Moz. Buttiglione e a. n.1-1211 p.I 449 445 4 223 374 71 89 Appr.

12 Nom. Moz.Buttiglione e a. n.1-1211 p.II 452 419 33 210 325 94 89 Appr.

13 Nom. Moz. Rampelli e a. n. 1-1212 p.I 453 447 6 224 175 272 89 Resp.

F = Voto favorevole (in votazione palese). - C = Voto contrario (in votazione palese). -V = Partecipazione al voto (in votazione segreta). - A = Astensione. - M = Deputato inmissione. - T = Presidente di turno. - P = Partecipazione a votazione in cui è mancatoil numero legale. - X = Non in carica.

Le votazioni annullate sono riportate senza alcun simbolo. Ogni singolo elenco contienefino a 13 votazioni. Agli elenchi è premesso un indice che riporta il numero, il tipo, l’og-getto, il risultato e l’esito di ogni singola votazione.

Atti Parlamentari — Votazioni I — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

INDICE ELENCO N. 2 DI 3 (VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26)

VotazioneO G G E T T O

RisultatoEsito

Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss

14 Nom. Moz. Caparini e a. 1-1213 p.I 454 443 11 222 99 344 88 Resp.

15 Nom. Moz. Caparini e a. 1-1213 p.II 453 453 227 444 9 88 Appr.

16 Nom. Moz. Caparini e a. 1-1213 p.III 452 443 9 222 101 342 88 Resp.

17 Nom. Moz. Vezzali e a. 1-1214 rif. p.I 454 450 4 226 380 70 88 Appr.

18 Nom. Moz. Vezzali e a. 1-1214 rif. p.II 456 352 104 177 322 30 88 Appr.

19 Nom. Moz. Civati e a. 1-1215 rif. p.I 453 451 2 226 441 10 88 Appr.

20 Nom. Moz. Civati e a. 1-1215 rif. p.II 452 447 5 224 171 276 88 Resp.

21 Nom. Ddl 2004 - articolo 1 438 438 220 437 1 88 Appr.

22 Nom. articolo 2 433 433 217 433 88 Appr.

23 Nom. articolo 3 442 442 222 442 88 Appr.

24 Nom. articolo 4 427 427 214 427 88 Appr.

25 Nom. Ddl 2004 - voto finale 383 383 192 383 88 Appr.

26 Nom. Ddl 3459 - Quest. sosp. n. 1 387 387 194 124 263 86 Resp.

INDICE ELENCO N. 3 DI 3 (VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 38)

VotazioneO G G E T T O

RisultatoEsito

Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss

27 Nom. Ddl 3459 - articolo 1 348 333 15 167 257 76 96 Appr.

28 Nom. articolo 2 362 345 17 173 263 82 95 Appr.

29 Nom. articolo 3 373 358 15 180 270 88 95 Appr.

30 Nom. articolo 4 378 362 16 182 272 90 95 Appr.

31 Nom. articolo 5 361 344 17 173 260 84 95 Appr.

32 Nom. Ddl 3459 - voto finale 378 362 16 182 268 94 94 Appr.

33 Nom. Ddl 3461 - articolo 1 380 371 9 186 286 85 94 Appr.

34 Nom. articolo 2 371 362 9 182 284 78 94 Appr.

35 Nom. articolo 3 377 367 10 184 284 83 94 Appr.

36 Nom. articolo 4 382 373 9 187 288 85 94 Appr.

37 Nom. articolo 5 391 381 10 191 295 86 94 Appr.

38 Nom. Ddl 3461 - voto finale 376 375 1 188 281 94 93 Appr.

Atti Parlamentari — Votazioni II — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

1 1 1 1DEPUTATI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

ABRIGNANI

ADORNATO F C C F C F F C C F F C

AGOSTINELLI

AGOSTINI LUCIANO F C C F C C F F C C F F C

AGOSTINI ROBERTA F C C F C C F F C C F F C

AIELLO

AIRAUDO F C F F F F A F F F F A F

ALBANELLA F C C F C C F F C C F F C

ALBERTI

ALBINI F C C F C F F C C F F C

ALFANO ANGELINO M M M M M M M M M M M M M

ALFANO GIOACCHINO M M M M M M M M M M M M M

ALFREIDER M M M M M M M M M M M M M

ALLASIA C F F F F F C F F F F C F

ALLI M M M M M M M M M M M M M

ALTIERI F F F F F F C F F F F C F

AMATO F C C F C C F F C C F F C

AMENDOLA M M M M M M M M M M M M M

AMICI F C C F C C F F C C F F C

AMODDIO F C C F C C F F C C F F C

ANGELUCCI

ANTEZZA F C C F C C F F C C F F C

ANZALDI F C C F C C F F C C F F C

ARCHI F F F F F F F F F F F F F

ARGENTIN F C C F C C F F C C F F C

ARLOTTI F C C F C C F F C C F F C

ARTINI M M M M M M M M M M M M M

ASCANI F C C F C C F F C C F F C

ATTAGUILE C F F F F F C F F F F F F

BALDASSARRE F A F F F F C F F F F A F

BALDELLI F F F F F F C F F F F F F

BARADELLO F C C F C C F F C C F F C

BARBANTI F C C F C C F F C C F F C

BARETTA M M M M M M M M M M M M M

BARGERO F C C F C C F F C C F F C

BARONI F F F F F F C A A A C C F

BARUFFI F C C F C C F F C C F F C

BASILIO F F F F F F C A A A C C F

BASSO F C C F C C F F C C F F C

BATTAGLIA F C C F C C F F C C F F C

1 1 1 1DEPUTATI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

BATTELLI F F F F F F C A A A C C F

BAZOLI F C C F C C F F C C F F C

BECATTINI F C C F C C F F C C F F C

BECHIS

BELLANOVA M M M M M M M M M M M M M

BENAMATI F C C F C C F F C C F F C

BENEDETTI F F F F F F C A A A C C F

BENI F C C F C C F F C C F F C

BERGAMINI F F F F F F F F F F F F F

BERGONZI F C C F C C F F C C F F C

BERLINGHIERI F C C F C C F F C C F F

BERNARDO M M M M M M M M M M M M M

BERNINI MASSIMILIANO F F F F F F C A A A C C F

BERNINI PAOLO

BERRETTA

BERSANI F C C F C C F F C C F F C

BIANCHI DORINA M M M M M M M M M M M M M

BIANCHI NICOLA

BIANCHI STELLA F C C F C C F F C C F F C

BIANCOFIORE

BIANCONI C F F F F F C A F F C C F

BIASOTTI F F F F F F F F F F F F F

BINDI M M M M M M M M M M M M M

BINETTI F C C F C C F F C C F F C

BINI F C C F C C F F C C F F C

BIONDELLI M M M M M M M M M M M M M

BLAŽINA F C C F C C F F C C F F C

BOBBA M M M M M M M M M M M M M

BOCCADUTRI F C C F C C F C C

BOCCI M M M M M M M M M M M M M

BOCCIA M M M M M M M M M M M M M

BOCCUZZI F C C F C C F F C C F F C

BOLDRINI PAOLA F C C F C C F F C C F F C

BOLOGNESI

BOMBASSEI

BONACCORSI F C C F C C F F C C F F C

BONAFEDE

BONIFAZI M M M M M M M M M M M M M

BONOMO F C C F C C F F C C F F C

BORDO FRANCO F C F F F F A F F F F A F

ELENCO N. 1 DI 3 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13

Atti Parlamentari — Votazioni III — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

1 1 1 1DEPUTATI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

BORDO MICHELE M M M M M M M M M M M M M

BORGHESE F F F F F F F F F F F F F

BORGHESI C F F F F F C F F F F C F

BORGHI F C C F C C F F C C F F C

BORLETTI DELL’ACQUA M M M M M M M M M M M M M

BOSCHI M M M M M M M M M M M M M

BOSCO F C C F C C F F C C F F C

BOSSA F C C F C C F F C C F F C

BOSSI C F F F F F C F F F F C F

BRAGA F C C F C C F F C C F F C

BRAGANTINI MATTEO C F F F F F C F F F F C F

BRAGANTINI PAOLA F C C F C C F F C C F F C

BRAMBILLA M M M M M M M M M M M M M

BRANDOLIN F C C F F C C F F C

BRATTI M M M M M M M M M M M M M

BRESCIA

BRESSA M M M M M M M M M M M M M

BRIGNONE F A F F F F C F F F F A F

BRUGNEROTTO

BRUNETTA F F F F F F F F F F F F F

BRUNO F C C F C C F F C C F C

BRUNO BOSSIO F C C F C C F F C C F F C

BUENO M M M M M M M M M M M M M

BURTONE F C C F C C F F C C F F C

BUSIN C F F F F F C F F F F F F

BUSINAROLO

BUSTO F F F F F F C A A A C C F

BUTTIGLIONE F C F F C C F C C F C

CALABRIA M M M M M M M M M M M M M

CALABRO’ F C C F C C F F C C F F C

CAMANI F C C F C C F F C C F F C

CAMPANA

CANCELLERI F F F F F F C A A A C C F

CANI F C C F C C F F C C F F C

CAON A F F F F F C F F F F C F

CAPARINI C F F F F F C F F F F C F

CAPELLI F C C F C C F F C C F F C

CAPEZZONE F F F F F F C F F F F C F

CAPODICASA F C C F C C F F C C F F C

CAPONE F C C F C C F F C C F F C

1 1 1 1DEPUTATI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

CAPOZZOLO

CAPUA F C C F A A F F C C F F C

CARBONE M M M M M M M M M M M M M

CARDINALE F C C F C C F F C C F F C

CARELLA F C C F C C F F C C F F C

CARFAGNA F F F F F F F F F F F F F

CARIELLO F F F F F F C A A A C C F

CARINELLI F F F F F F C A A A C C F

CARLONI F C C F C C F F C C F F C

CARNEVALI F C C F C C F F C C F F C

CAROCCI F C C F C C F F C C F F C

CARRA F C C F C C F F C C F F C

CARRESCIA F C C F C C F F C C F F C

CARROZZA F C C F C C F F C C F F C

CARUSO

CASATI F C C F C C F F C C F F C

CASELLATO F C C F C C F F C C F F C

CASERO M M M M M M M M M M M M M

CASO

CASSANO F C C F C C F F C C F F C

CASTELLI

CASTIELLO F F F F F F F F F F F F F

CASTIGLIONE M M M M M M M M M M M M M

CASTRICONE F C C F C C F F C C F F C

CATALANO F C C F C F F C C F F C

CATANIA F C C F C C F F C C F F C

CATANOSO GENOESE F F F F F F F

CAUSI

CAUSIN F C C F C C F F C C F F C

CECCONI

CENNI F C C F C C F F C C F F C

CENSORE F C C F C C F F C C F F C

CENTEMERO F F F F F F F F F F F F F

CERA F C C F C C F F C C C F C

CESARO ANTIMO M M M M M M M M M M M M M

CESARO LUIGI C F F F F F F F F F F F

CHAOUKI F C C F C C F F C C F F C

CHIARELLI F F F F F F C F F F F C F

CHIMIENTI

CICCHITTO M M M M M M M M M M M M M

ELENCO N. 1 DI 3 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13

Atti Parlamentari — Votazioni IV — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

1 1 1 1DEPUTATI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

CIMBRO F C C F C C F F C C F F C

CIPRINI F F F F F F C A A A C C F

CIRACI’

CIRIELLI M M M M M M M M M M M M M

CIVATI F A F F F F C F F F F A F

COCCIA

COLANINNO

COLLETTI

COLONNESE

COMINARDI F F F F F F C A A A C C F

COMINELLI M M M M M M M M M M M M M

COPPOLA F C C F C C F F C C F F C

CORDA F F F F F F C A A A C C F

CORSARO F F F F F F C F F F F C F

COSCIA F C C F C C F F C C F F C

COSTA M M M M M M M M M M M M M

COSTANTINO F C F F F F A F F F F A F

COVA F C C F C C F F C C F F C

COVELLO

COZZOLINO F F F F F F C A A A C F

CRIMI’ F C C F C C F F C C F F C

CRIMI F F F F F F F F F F F F F

CRIPPA F F F F F F C A A A C C F

CRIVELLARI F C C F C C F F C C F F C

CULOTTA

CUOMO F C C F C C F F C C F F C

CUPERLO F C C F C C F F C C F F C

CURRO’ F C C F C C F F C C F F C

DADONE M M M M M M M M M M M M M

DAGA F F F F F F C A A A C C F

D’AGOSTINO F C C F C C F F C C F F C

D’ALESSANDRO C C C A C A F C C C F F A

D’ALIA M M M M M M M M M M M M M

DALLAI F C C F C C F F C C F F C

DALL’OSSO F F F F F F C A A A C C F

DAL MORO F C C F C C F F C C F F C

D’AMBROSIO F F F F F F C A A A C C F

DAMBRUOSO F C C F C C F F C C F F C

DAMIANO M M M M M M M M M M M M M

D’ARIENZO F C C F C C F F C C F F C

1 1 1 1DEPUTATI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

D’ATTORRE F C F F F F A F F F F A F

DA VILLA F F F F F F C A A A C C F

DE GIROLAMO

DEL BASSO DE CARO M M M M M M M M M M M M M

DEL GROSSO F F F F F F C A A A C C F

DELLAI M M M M M M M M M M M M M

DELL’ARINGA F C C F C C F F C C F F C

DELLA VALLE

DELL’ORCO M M M M M M M M M M M M M

DE LORENZIS

DE MARIA F C C F C C F F C C F F C

DE MENECH F C C F C C F F C C F F C

DE MICHELI M M M M M M M M M M M M M

DE MITA F C C F C C F F C C F F C

DE ROSA

DI BATTISTA F F F F F F C A A A C C F

DI BENEDETTO F F F F F F C A A A C C F

DIENI F F F F F F C A A A C C F

DI GIOIA F C C F C C F F C C F F C

DI LELLO A C C F C C F F C C F C

DI MAIO LUIGI M M M M M M M M M M M M M

DI MAIO MARCO F C C F C C F F C C F F C

D’INCA’ F F F F F F C A A A C C F

D’INCECCO F C C F C C F F C C F F C

DI SALVO F C C F C C F F C C F F C

DISTASO A F F F F F C F F F F C F

DI STEFANO FABRIZIO

DI STEFANO MANLIO M M M M M M M M M M M M M

DI STEFANO MARCO

DI VITA F F F F F F C A A A C C F

DONATI F C C F C C F F C C F F C

D’OTTAVIO F C C F C C F F C C F F C

DURANTI F C F F F F A F F F F A F

D’UVA F F F F F F C A A A C C F

EPIFANI M M M M M M M M M M M M M

ERMINI F C C F C C F F C C F F C

FABBRI F C C F C C F F C C F F C

FAENZI C C C A C A F C C C F F A

FALCONE F C C F C C F F C C F F C

FAMIGLIETTI F C C F C C F F C C F F C

ELENCO N. 1 DI 3 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13

Atti Parlamentari — Votazioni V — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

1 1 1 1DEPUTATI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

FANTINATI F F F F F F C A A A C C F

FANUCCI F C

FARAONE M M M M M M M M M M M M M

FARINA DANIELE F C F F F F A F F F F A F

FARINA GIANNI F C C F C C F F C C F F C

FASSINA

FAUTTILLI F C C F C C F F C C C F C

FAVA F C F F F F A F F F F A F

FEDI F C C F C C F F C C F F C

FEDRIGA M M M M M M M M M M M M M

FERRANTI M M M M M M M M M M M M M

FERRARA F C F F F F A F F F F A F

FERRARESI F F F F F F C A A A C C F

FERRARI F C C F C C F F C C F F C

FERRO F C C F C C F F C C F F

FIANO F C C F C C F F C C F F C

FICO M M M M M M M M M M M M M

FIORIO F C C F C C F F C C F

FIORONI M M M M M M M M M M M M M

FITZGERALD NISSOLI F F C C C C F F C C F F C

FOLINO F C F F F F A F F F F A F

FONTANA CINZIA MARIA F C C F C C F F C C F F C

FONTANA GREGORIO F F F F F F A F F F F F F

FONTANELLI M M M M M M M M M M M M M

FORMISANO F C C F C C F F C C F F C

FOSSATI

FRACCARO F F F F F F C A A A C C F

FRAGOMELI F C C F C C F F C C F F C

FRANCESCHINI M M M M M M M M M M M M M

FRATOIANNI

FREGOLENT F C C F C C F F C C F F C

FRUSONE F F F F F F C A A A C F

FUCCI F F F F F F C F F F F C F

FURNARI F F F F F F C A A A C C F

FUSILLI F C C F C C F F C C F F C

GADDA F C C F C C F F C C F F C

GAGNARLI F F F F F F C A A A C C F

GALAN

GALATI C C C A C A F C C C F F F

GALGANO F C C F C C F F C C F F C

1 1 1 1DEPUTATI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

GALLI CARLO

GALLI GIAMPAOLO F C C F C C F F C C F F C

GALLINELLA F F F F F F C A A A C C F

GALLO LUIGI F F F F F F C A A A C C F

GALLO RICCARDO F F F F F F F F F F F F F

GALPERTI F C C F C C F F C C F F C

GANDOLFI F C C F C C F F C C F F C

GARAVINI F C C F C C F F C C F F C

GARNERO SANTANCHE’ F F F F F F F F F F F F F

GAROFALO F C C F C C F F C C F F C

GAROFANI M M M M M M M M M M M M M

GASPARINI F C C F C C F F C C F F C

GEBHARD F C C F C C F F C C F F C

GELLI M M M M M M M M M M M M M

GELMINI

GENOVESE

GENTILONI SILVERI M M M M M M M M M M M M M

GHIZZONI F C C F C C F F C C F F C

GIACHETTI

GIACOBBE F C C F C C F F C C F F C

GIACOMELLI M M M M M M M M M M M M M

GIACOMONI F F F F F F F F F F F F F

GIAMMANCO F F C F F F F F F

GIGLI

GINATO F C C F C C F F C C F F C

GINEFRA F C C F C C F F C C F F C

GINOBLE

GIORDANO GIANCARLO F C F F F F A F F F F A F

GIORDANO SILVIA F F F F F F A A C C F

GIORGETTI ALBERTO

GIORGETTI GIANCARLO M M M M M M M M M M M M M

GIORGIS F C C F C C F F C C F F C

GITTI F C C F C C F F C C F F C

GIULIANI F C C F C C F F C C F F C

GIULIETTI F C C F C C F F C C F F C

GNECCHI F C C F C C F F C C F F C

GOZI M M M M M M M M M M M M M

GRANDE F F F F F F C A A A C C F

GRASSI F C C C C F F C C F F C

GRECO F C C F C C F F C C F F C

ELENCO N. 1 DI 3 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13

Atti Parlamentari — Votazioni VI — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

1 1 1 1DEPUTATI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

GREGORI F C F F F F A F F F F A F

GRIBAUDO F C C F C C F F C C F F C

GRILLO F F F F F F C A F A C C F

GRIMOLDI C F F F F F C F F F F C F

GUERINI GIUSEPPE F C C F C C F F C C F F C

GUERINI LORENZO

GUERRA F C C F C C F F C C F F C

GUIDESI C F F F F F C F F F F F F

GULLO F F F F F F F F F F F F F

GUTGELD F C C F C C F F C C F F C

IACONO F C C F C C F F C C F F C

IANNUZZI CRISTIAN F F F F F F C A A A C C F

IANNUZZI TINO F C C F C C F F C C F F C

IMPEGNO F C C F C C F F C C F F C

INCERTI F C C F C C F F C C F F C

INVERNIZZI C F F F F F C F F F F C F

IORI F C C F C C F F C C F F C

KRONBICHLER F C F F F F A F F F F A F

L’ABBATE F F F F F F C A A A C C F

LABRIOLA F F F F F F C A A A C C F

LACQUANITI F C C F C C F F C C F F C

LAFFRANCO F F F F F F F F F F F F F

LAFORGIA F C C F C C F F C C F F C

LAINATI F A A F A A F F F F F F A

LA MARCA F C C F C C F F C C F F C

LA RUSSA M M M M M M M M M M M M M

LATRONICO F F F F F F C F F F F C F

LATTUCA F C C F C C F F C C F F C

LAURICELLA F C C F C C F C C F F C

LAVAGNO F C C F C C F F C C F F C

LENZI F C C F C C F F C C

LEVA

LIBRANDI F C C F C C F F C C F F C

LIUZZI F F F F F F C A A A C C F

LOCATELLI F C C F C C F F C C C C C

LODOLINI F C C F C C F F C C F F C

LOMBARDI F F F F F F C A A A C C F

LO MONTE

LONGO F F F F F F F F F F F F F

LOREFICE F F F F F F C A A A C C F

1 1 1 1DEPUTATI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

LORENZIN M M M M M M M M M M M M M

LOSACCO M M M M M M M M M M M M M

LOTTI M M M M M M M M M M M M M

LUPI M M M M M M M M M M M M M

LUPO

MADIA M M M M M M M M M M M M M

MAESTRI ANDREA F A F F F F C F F F F A F

MAESTRI PATRIZIA F C C F C C F F C C F F C

MAGORNO F C C F C C F F C C F F C

MAIETTA

MALISANI F C C F C C F F C C F F C

MALPEZZI F C C F C C F F C C F F C

MANCIULLI M M M M M M M M M M M M M

MANFREDI F C C F C C F F C C F F C

MANNINO F F F F F F C A A A C C F

MANTERO F F F F F F C A C A A C F

MANZI F C C F C C F F C C F F C

MARANTELLI F C C F C C F F C C F F C

MARAZZITI M M M M M M M M M M M M M

MARCHETTI F C C F C C F F C C F F C

MARCHI F C C F C C F F C C F F C

MARCOLIN F C F F F F C C F F F F F

MARCON F C F F F F A F F F F A F

MARGUERETTAZ F C C F C C F F C C F F C

MARIANI

MARIANO F C C F C C F F C C F F C

MAROTTA M M M M M M M M M M M M M

MARROCU F C C F C C F F C C F F C

MARRONI F C C F C C F F C C F F C

MARTELLA F C C F C C F F C C F F C

MARTELLI F C F F F F A F F F F A F

MARTI F F F F F F C F F F F C F

MARTINELLI

MARTINO ANTONIO

MARTINO PIERDOMENICO F C C F C C F F C C F F C

MARZANA F F F F F F C A A A C C F

MARZANO F C C F C C F F C C F A C

MASSA F C C F C C F F C C F F C

MATARRELLI F A F F F F C F F F F A A

MATARRESE F C C F C C F F C C F F C

ELENCO N. 1 DI 3 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13

Atti Parlamentari — Votazioni VII — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

1 1 1 1DEPUTATI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

MATTIELLO F C C F C C F F C C F F C

MAURI F C C F C C F F C C F F C

MAZZIOTTI DI CELSO M M M M M M M M M M M M M

MAZZOLI F C C F C C F F C C F F C

MELILLA F C F F F F A F F F F A F

MELILLI

MELONI GIORGIA

MELONI MARCO F C C F C C F F C C F F C

MERLO F F F F F F C F F F F F F

META M M M M M M M M M M M M M

MICCOLI F C C F C C F F C C F F C

MICILLO F F F F F F C A A A C C F

MIGLIORE M M M M M M M M M M M M M

MILANATO F F F F F F F F F F F F F

MINARDO F C C F C C F F C C F F C

MINNUCCI F C C F C C F F C C F F C

MIOTTO F C C F C C F F C C F F C

MISIANI F C C F C C F F C C F F C

MISURACA F C C F C C F F C C F F C

MOGNATO F C C F C C F F C C F F C

MOLEA F C C F C F F F C C F F C

MOLTENI C F F F F F C F F F F C F

MONACO F C C F C C F F C C F F C

MONCHIERO F C C F C C F F C C F F C

MONGIELLO F C C F C C F F C C F F C

MONTRONI F C C F C C F F C C F F C

MORANI F C C F C C F F C C F F C

MORASSUT F C C F C C F F C C F F C

MORETTO F C C F C C F F C C F F C

MOSCATT F C C F C C F F C C C F C

MOTTOLA C C C A C A F C C C F F A

MUCCI

MURA F C C F C C F F C C F F C

MURER F C C F C C F F C C F F C

NACCARATO F C C F C C F F C C F F C

NARDI F C C F C C F F C C F F C

NARDUOLO F C C F C C F F C C C F C

NASTRI C F F F F F C A F F F F F

NESCI F F F F F F C A A A C C F

NESI

1 1 1 1DEPUTATI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

NICCHI F C F F F F A F F F F A F

NICOLETTI M M M M M M M M M M M M M

NIZZI F F F F F F F F F F F F

NUTI F F F F F F C A A C C F

OCCHIUTO F F F F F F F F F F F F F

OLIARO F C C F C F F F C C F F C

OLIVERIO

ORFINI

ORLANDO M M M M M M M M M M M M M

OTTOBRE F C C F C C F F C C F F C

PAGANI F C C F C C F F C F F C

PAGANO F C C F C C F F C C F F C

PAGLIA F C F F F F A F F F F A F

PALAZZOTTO M M M M M M M M M M M M M

PALESE F F F F F F C F F F F C F

PALLADINO F C C F C C F F C C F F C

PALMA M M M M M M M M M M M M M

PALMIERI F F F F F F F F F F F F F

PALMIZIO F F F F F F F F F F F F F

PANNARALE F C F F F F A F F F F A F

PARENTELA F F F F F F C A A A C C F

PARIS F C C F C C F F C C F F C

PARISI C C C A C A F C C C F F A

PARRINI F C C F C C F F C C F F C

PASTORELLI F C C F C C F F F C F F C

PASTORINO F A F F F F C F F F F A F

PATRIARCA F C C F C C F F C C F F C

PELILLO F C C C C F F C C F F C

PELLEGRINO F C F F F F A F F F F A F

PELUFFO F C C F C C F F C C F F C

PES M M M M M M M M M M M M M

PESCO F F F F F F C A A A C C F

PETRAROLI

PETRENGA C F F F F F C F F F F F F

PETRINI F C F C C F F C C F F C

PIAZZONI F C C F C C F F C C F F C

PICCHI C F F F F F C F F F F F F

PICCIONE C C F C C F F C C F F C

PICCOLI NARDELLI M M M M M M M M M M M M M

PICCOLO GIORGIO F C C F C C F F C C F F C

ELENCO N. 1 DI 3 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13

Atti Parlamentari — Votazioni VIII — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

1 1 1 1DEPUTATI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

PICCOLO SALVATORE F C C F C C F F C C F F C

PICCONE

PIEPOLI C C C C C C F F C C F F C

PILI C F F F F F C A F F A C F

PILOZZI

PINI GIANLUCA C F F F F F C F F F F C F

PINI GIUDITTA F C C F C C F F C C F F C

PINNA F C C F C C F F C C F F C

PIRAS F C F F F F A F F F F A F

PISANO F F F F F F C A A A C C F

PISICCHIO F C C F C C F F C C F C C

PISO F F F F F F F F F F F F F

PIZZOLANTE F C C F C C F F C C F F C

PLACIDO

PLANGGER F C C F C C F F C C F F C

POLIDORI F F F F F F F F F F F F F

POLLASTRINI

POLVERINI M M M M M M M M M M M M M

PORTA F C C F C C F F C C F F C

PORTAS F C C F C C F F C C F F C

PRATAVIERA C F F F F F C F F F F F F

PRESTIGIACOMO F F F F F F F F F F F F F

PREZIOSI F C C F C C F F C C F F C

PRINA F C C F C C F F C C

PRODANI F F F F F F A A A A A A F

QUARANTA F C F F F F A F F F F A F

QUARTAPELLE PROCOPIO F C C F C C F F C C F F C

QUINTARELLI F C C F C C F F C C F F C

RABINO F C C F C C F F C C F F C

RACITI F C C F C C F F C C F F C

RAGOSTA F C C F C C F F C C F F C

RAMPELLI M M M M M M M M M M M M M

RAMPI F C C F C C F F C C F F C

RAVETTO M M M M M M M M M M M M M

REALACCI F C C F C C F F C C F F C

RIBAUDO F C C F C C F F C C F F C

RICCIATTI F C F F F F A F F F F A F

RICHETTI F C C F C C F F C C F F C

RIGONI

RIZZETTO C F F F F F C F F F F F F

1 1 1 1DEPUTATI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

RIZZO F F F F F F C A A A C C F

ROCCELLA

ROCCHI F C C F C C F C C F F C

ROMANINI F C C F C C F F C C F F C

ROMANO ANDREA F C C F C C F F C C F F C

ROMANO FRANCESCO SAVE. C C F F

ROMANO PAOLO NICOLO’ F F F F F F C A A A C C F

ROMELE

RONDINI C F F F F F C F F F F F

ROSATO F C C F C C F F C C F F C

ROSSI DOMENICO M M M M M M M M M M M M M

ROSSI PAOLO F C C F C C F F C C F F C

ROSSOMANDO

ROSTAN

ROSTELLATO F C C F C C F F C C F F C

ROTONDI F F F F F F F F F F F F F

ROTTA

RUBINATO F C C F C C F F C C F F C

RUGHETTI M M M M M M M M M M M M M

RUOCCO F F F F F F C A A A C C F

RUSSO F F F F F F F F F F F F F

SALTAMARTINI C F F F F F C F F F F C F

SAMMARCO F C C F C C F F C C F F C

SANGA F C C C C F F C C F F C

SANI M M M M M M M M M M M M M

SANNA FRANCESCO F C C F C C F F C C F F C

SANNA GIOVANNA F C C F C C F F C C F F C

SANNICANDRO F C F F F F A F F F F A F

SANTELLI

SANTERINI F C C F C C F F C C F F C

SARRO F F F F F F F F F F F F F

SARTI

SAVINO ELVIRA F F F F F F F F F F F F F

SAVINO SANDRA F F F F F F F F F F F F

SBERNA

SBROLLINI F C C F C C F F C C F F C

SCAGLIUSI F F F F F F C A A A C C F

SCALFAROTTO

SCANU M M M M M M M M M M M M M

SCHIRO’ F C C F C C F F C C F F C

ELENCO N. 1 DI 3 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13

Atti Parlamentari — Votazioni IX — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

1 1 1 1DEPUTATI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

SCHULLIAN F C C F C C F F C C F F C

SCOPELLITI F C C F C C F F C C F F C

SCOTTO M M M M M M M M M M M M M

SCUVERA F C C F C C F F C C F F C

SEGONI

SENALDI F C C C C F F C C F F C

SERENI M M M M M M M M M M M M M

SGAMBATO

SIBILIA F F F F F F C A A A C C F

SIMONETTI C F F F F F C F F F F C F

SIMONI F C F C C F F C C F F C

SISTO F F F F F F F F F F F F F

SORIAL F F F C A A A C C F

SOTTANELLI

SPADONI F F F F F F C A A A C C F

SPERANZA F C C F C C F F C C F F C

SPESSOTTO F F F F F F C A A A C C F

SQUERI F F F F F F F F F F F F F

STUMPO F C C F C C F F C C F F C

TABACCI F C C F C C F F C C F F C

TACCONI F C C F C C F F C C F F C

TAGLIALATELA C F F F F F C A F F F F F

TANCREDI F C C F C C F F C C F F C

TARANTO F C C F C C F F C C F F C

TARICCO F C C F C C F F C C F F C

TARTAGLIONE

TENTORI F C C F C C F F C C F C

TERROSI F C C F C C F F C C F F C

TERZONI F F F F F F C A A C C F

TIDEI M M M M M M M M M M M M M

TINAGLI F C C F C C F F C C F F C

TOFALO F F F F F F C A A A C C F

TONINELLI F F F F F F C A A A C C F

TOTARO C F F F F F C F F F F F F

TRIPIEDI F F F F F F C A A A A C F

1 1 1 1DEPUTATI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

TULLO F C C F C C F F C C F F C

TURCO M M M M M M M M M M M M M

VACCA F F F F F F C A A A C C F

VACCARO

VALENTE SIMONE F F F F F F C A A A C C F

VALENTE VALERIA M M M M M M M M M M M M M

VALENTINI F F F F F F F F F F F F F

VALIANTE F C C F C C F F C C F F C

VALLASCAS F F F F F F C A A A C C F

VARGIU F C C F C C F F C C F F C

VAZIO F C C F C C F F C C F F C

VECCHIO F C C F C C F F C C F C C

VELLA F F F F F F F F F F F F F

VELO M M M M M M M M M M M M M

VENITTELLI F C C F C C F F C C F F C

VENTRICELLI F C C F C C F F C C F F C

VERINI F C C F C C F F C C F F C

VEZZALI F C C F C C F F C C F F C

VICO F C C F C C F F C C F F C

VIGNALI M M M M M M M M M M M M M

VIGNAROLI F F F F F F C A A A C C F

VILLAROSA F F F F F C A A A C C F

VILLECCO CALIPARI F C C F C C F F C C F F C

VITO F F F F F F F F F F F F F

ZACCAGNINI F C F F F F A F F F F A F

ZAMPA C F F C C F F C

ZAN F C C F C C F F C C F F C

ZANETTI M M M M M M M M M M M M M

ZANIN F C C F C C F F C C F F C

ZAPPULLA F C C F C C F F C C F F C

ZARATTI F C F F F F A F F F F A F

ZARDINI F C C F C C F F C C F F C

ZOGGIA F C C F C C F F C C F F C

ZOLEZZI M M M M M M M M M M M M M

ELENCO N. 1 DI 3 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13

Atti Parlamentari — Votazioni X — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

* * *

1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2DEPUTATI 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

ABRIGNANI

ADORNATO C F C F F F C F F F F C

AGOSTINELLI

AGOSTINI LUCIANO C F C F F F C F F F

AGOSTINI ROBERTA C F C F F F C F F F F F C

AIELLO

AIRAUDO F F F F A F F F F F F F F

ALBANELLA C F C F F F C F F F F C

ALBERTI

ALBINI C F C F F F C F F F F F C

ALFANO ANGELINO M M M M M M M M M M M M M

ALFANO GIOACCHINO M M M M M M M M M M M M M

ALFREIDER M M M M M M M M M M M M M

ALLASIA F F F F C F F F F F F F F

ALLI M M M M M M M M M M M M M

ALTIERI F F F F C F F F F F F F

AMATO C F C F F F C F F F F F C

AMENDOLA M M M M M M M M M M M M M

AMICI C F C F F F C F F F F F

AMODDIO C F C F F F C F F F F F

ANGELUCCI

ANTEZZA C F C F F F C F F F F F C

ANZALDI C F C F F F C F F F F F C

ARCHI F F F F F F F F F F F F C

ARGENTIN C F C F F F C F F F F

ARLOTTI C F C F F F C F F F F F C

ARTINI M M M M M M M M M M M M M

ASCANI C F C F F F C F F F F F

ATTAGUILE F F C F F F F F F F F

BALDASSARRE A F A F A F F F F F F F

BALDELLI F F F F F F F F F F F M M

BARADELLO C F C F F F C F F F F F

BARBANTI C F C F F F C F F F F F C

BARETTA M M M M M M M M M M M M M

BARGERO C F C F F F C F F F F F C

BARONI C F C A F F F F F F F F

BARUFFI C F C F F F C F F F F F C

BASILIO C F C C A F F F F F F F F

BASSO C F C F F F C F F F F F C

BATTAGLIA C F C F F F C F F F F

1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2DEPUTATI 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

BATTELLI C F C C A F F F F F F F F

BAZOLI C F C F F F C F F F F F C

BECATTINI C F C F F F C F F F F F C

BECHIS A F A A F F F F F F F F

BELLANOVA M M M M M M M M M M M M M

BENAMATI C F C F F F C F F F F F C

BENEDETTI C F C C A F F F F F F F F

BENI C F C F F F C F F F F F C

BERGAMINI F F F F F F F

BERGONZI C F C F F F C F F F F F C

BERLINGHIERI C F C F F F C F F F F

BERNARDO M M M M M M M M M M M M M

BERNINI MASSIMILIANO C F C C A F F F F F F F

BERNINI PAOLO

BERRETTA

BERSANI C F C F F F C

BIANCHI DORINA M M M M M M M M M M M M M

BIANCHI NICOLA

BIANCHI STELLA C F C F F F C F F F F F C

BIANCOFIORE

BIANCONI F F F F C C F F F F F F

BIASOTTI F F F F F F F F F F C

BINDI M M M M M M M M M M M M M

BINETTI C F C F F C F F F F F C

BINI C F C F F F C F F F F F C

BIONDELLI M M M M M M M M M M M M M

BLAŽINA C F C F F F C F F F F F C

BOBBA M M M M M M M M M M M M M

BOCCADUTRI C F F F C F F F F F C

BOCCI M M M M M M M M M M M M M

BOCCIA M M M M M M M M M M M M M

BOCCUZZI C F C F F F C F F F F F C

BOLDRINI PAOLA C F C F F F C F F F F F C

BOLOGNESI

BOMBASSEI

BONACCORSI C F C F F F C F F F F F C

BONAFEDE

BONIFAZI M M M M M M M M M M M M M

BONOMO C F C F F F C F F F F F C

BORDO FRANCO F F F F A F F F F F F F F

ELENCO N. 2 DI 3 - VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26

Atti Parlamentari — Votazioni XI — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2DEPUTATI 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

BORDO MICHELE M M M M M M M M M M M M M

BORGHESE F F F F F F F F F F F C

BORGHESI F F F F C F F F F F F F F

BORGHI C F C F F F C F F F F C

BORLETTI DELL’ACQUA M M M M M M M M M M M M M

BOSCHI M M M M M M M M M M M M M

BOSCO C F C F F C F F

BOSSA C F C F F F C F F F F F

BOSSI F F F F C F F

BRAGA F C F F C F F F F C

BRAGANTINI MATTEO F F F F C C F F F F F F C

BRAGANTINI PAOLA C F C F F F C F F F F C

BRAMBILLA M M M M M M M M M M M M M

BRANDOLIN C F C F F F C F F F F F C

BRATTI M M M M M M M M M M M M M

BRESCIA

BRESSA M M M M M M M M M M M M M

BRIGNONE A F A A A A F F F F F F F

BRUGNEROTTO

BRUNETTA F F F F F F F F F F F

BRUNO C F C F F F C C F F F F C

BRUNO BOSSIO C F C F F F C F F F F C

BUENO M M M M M M M M M M M M C

BURTONE C F C F F F C F F F F C

BUSIN F F F F C F F F F F F F F

BUSINAROLO

BUSTO C F C C A F F F F F F F

BUTTIGLIONE C F F F F F C F F F F C

CALABRIA M M M M M M M M M M M M M

CALABRO’ C C F F C F F F F

CAMANI C F C F F F C F F F F F C

CAMPANA

CANCELLERI C F C C A F F F F F F

CANI C F C F F F C F F F F F C

CAON F F F F C C F F F F F

CAPARINI F F F F C F F F F F F F F

CAPELLI C F C F F C F F F F F C

CAPEZZONE F F F F C F F F F F F

CAPODICASA C F C F F F C F F F F F C

CAPONE C F C F F F C F F F F F

1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2DEPUTATI 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

CAPOZZOLO F C

CAPUA C F C F F F C F F F F F C

CARBONE M M M M M M M M M M M M M

CARDINALE C F C F F F C F F F F F C

CARELLA C F C F F F C F F F F F C

CARFAGNA F F F F F F F F F F F F C

CARIELLO C F C C A F F F F F F F F

CARINELLI C F C C A F F F F F F F F

CARLONI C F C F F F F F F F F C

CARNEVALI C F C F F F C F F F F F C

CAROCCI C F C F F F C F F F F F C

CARRA C F C F F F C F F F F F C

CARRESCIA C F C F F F C F F F F F C

CARROZZA C F C F F F C F F F F F C

CARUSO

CASATI C F C F F F C F F F F F C

CASELLATO C F C F F F C F F F F F C

CASERO M M M M M M M M M M M M M

CASO

CASSANO C F C F F F C F F F F F C

CASTELLI

CASTIELLO F F F F F F F F F F F F C

CASTIGLIONE M M M M M M M M M M M M M

CASTRICONE C F C F F F C F F F F F C

CATALANO C F C F F F C F F F F C

CATANIA C F C F F F F F F F F F C

CATANOSO GENOESE F F F F F F F F F F F F C

CAUSI

CAUSIN F F C F F F C F F F F F

CECCONI

CENNI C F C F F F C F F F F F C

CENSORE C F C F F F C F F F F F C

CENTEMERO F F F F F F F F F F F F

CERA C F C F F F C F F F F F

CESARO ANTIMO M M M M M M M M M M M M M

CESARO LUIGI F F F F F F F F F F F F C

CHAOUKI C F C F F F C F F F F F

CHIARELLI F F F F C F F F F F F F F

CHIMIENTI

CICCHITTO M M M M M M M M M M M M M

ELENCO N. 2 DI 3 - VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26

Atti Parlamentari — Votazioni XII — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2DEPUTATI 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

CIMBRO C F C F F F C F F F F F C

CIPRINI F C C A F F F F F F F F

CIRACI’

CIRIELLI M M M M M M M M M M M M M

CIVATI A F A F A F F F F

COCCIA C F C F F F C F F F F F

COLANINNO

COLLETTI

COLONNESE

COMINARDI C F C C A F F F F F F F

COMINELLI M M M M M M M M M M M M M

COPPOLA C F C F F F C F F F F F C

CORDA C F C C A F F F F F F F F

CORSARO F F F F C F F F F F F

COSCIA C F C F F F C F F F F F C

COSTA M M M M M M M M M M M M M

COSTANTINO F F F F A F F F F F F F F

COVA C F C F F F C F F F F F F

COVELLO

COZZOLINO C F C C A F F F F F F F F

CRIMI’ C F C F F F C F F F F C

CRIMI F F F F F F F F F F F F C

CRIPPA C F C C A F F F F F F

CRIVELLARI C F C F F F C F F F F F C

CULOTTA

CUOMO C F C F F F C F F F F F C

CUPERLO C F C F F F C F F F F

CURRO’ C F C F F F C F F F F

DADONE M M M M M M M M M M M M M

DAGA C F C C A F F F F F F F F

D’AGOSTINO C F C F F F C F F F F C

D’ALESSANDRO C C C F F C C F F F F F C

D’ALIA M M M M M M M M M M M M M

DALLAI C F C F F F C F F F F F C

DALL’OSSO C F C C A F F F F F F F F

DAL MORO C F C F F F C

D’AMBROSIO C F C C A F F F F F F F F

DAMBRUOSO C F C F F F C F F F F F C

DAMIANO M M M M M M M M M M M M M

D’ARIENZO C F C F F F C F F F F

1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2DEPUTATI 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

D’ATTORRE F F F F A F F F F F F F F

DA VILLA C F C C A F F F F F F F

DE GIROLAMO

DEL BASSO DE CARO M M M M M M M M M M M M M

DEL GROSSO C F C C A F F F F F F F F

DELLAI M M M M M M M M M M M M M

DELL’ARINGA C F C F F F F F F F F F C

DELLA VALLE

DELL’ORCO M M M M M M M M M M M M M

DE LORENZIS

DE MARIA C F C F F F C F F F F F C

DE MENECH C F C F F F C

DE MICHELI M M M M M M M M M M M M M

DE MITA C C C F F F C F F F F F C

DE ROSA

DI BATTISTA C F C C A F F F F F F F

DI BENEDETTO C F C C A F F F F F F F F

DIENI C F C C A F F F F F F F

DI GIOIA C F C F F

DI LELLO C F C F F F C F F F F F C

DI MAIO LUIGI M M M M M M M M M M M M M

DI MAIO MARCO C F C F F F C F F F F F C

D’INCA’ C F C C A F F F F F F F F

D’INCECCO C F C F F F C F F F F F C

DI SALVO C F C F F F C F F F F F C

DISTASO F F F F C F F F F F F F F

DI STEFANO FABRIZIO

DI STEFANO MANLIO M M M M M M M M M M M M M

DI STEFANO MARCO C

DI VITA C F C C A F F F F F F F F

DONATI C F C F F F C F F F F F C

D’OTTAVIO C F C F F F C F F F F F C

DURANTI F F F F A F F F F F F F F

D’UVA C F C C A F F F F F F F

EPIFANI M M M M M M M M M M M M M

ERMINI C F C F F F C F F F F F C

FABBRI C F C F F F C F F F F F C

FAENZI C C C F F C C F F F F F

FALCONE C F C F F F C F F F F C

FAMIGLIETTI C F C F F F C F F F F F C

ELENCO N. 2 DI 3 - VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26

Atti Parlamentari — Votazioni XIII — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2DEPUTATI 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

FANTINATI C F C A F F F F F F

FANUCCI C F C F F F C F F F F F C

FARAONE M M M M M M M M M M M M M

FARINA DANIELE F F F F A F F F F F F F

FARINA GIANNI C F C F F F C F F F F F C

FASSINA

FAUTTILLI C F C F F F C F F F F F

FAVA F F F F A F F F F F F F F

FEDI C F C F F F C F F F F F C

FEDRIGA M M M M M M M M M M M M M

FERRANTI M M M M M M M M M M M M M

FERRARA F F F F A F F

FERRARESI C F C C A F F F F F F F

FERRARI C F C F F F C F F F F F C

FERRO C C F F F C F F F F F C

FIANO C F C F F F C F F F F F

FICO M M M M M M M M M M M M M

FIORIO F C

FIORONI M M M M M M M M M M M M M

FITZGERALD NISSOLI C F C F F F C F F F F F C

FOLINO F F F F A F F F F F F F F

FONTANA CINZIA MARIA C F C F F F C F F F F F C

FONTANA GREGORIO F F F F F F F F F F F F C

FONTANELLI M M M M M M M M M M M F C

FORMISANO C F C F F F C F F F F C

FOSSATI F F F

FRACCARO C C C A F A F F F F F F

FRAGOMELI C F C F F F C F F F F F C

FRANCESCHINI M M M M M M M M M M M M M

FRATOIANNI

FREGOLENT C F C F F F C F F F F F

FRUSONE C F C C A F F F F F F F F

FUCCI F F F F C F F F F F F F

FURNARI C F C C A F F F F F F F F

FUSILLI C F C F F F C F F F F F C

GADDA C F C F F F C F F F F F C

GAGNARLI C F C C A F F F F F F F

GALAN

GALATI C F C F F C C F F F F F C

GALGANO C F C F F F C F F F F C

1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2DEPUTATI 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

GALLI CARLO

GALLI GIAMPAOLO C F C F F F C F F F F F C

GALLINELLA C F C C A F F F F F F F

GALLO LUIGI C F C C A F F F F F F F

GALLO RICCARDO F F F F F F F F F F F F C

GALPERTI C F C F F F C F F F F F C

GANDOLFI C F C F F F C F F F F F C

GARAVINI C F C F F F C F F F F F C

GARNERO SANTANCHE’ F F F F F F F F F F F F

GAROFALO C F C F F F F F F F C

GAROFANI M M M M M M M M M M M M M

GASPARINI C F C F F F C F F F C

GEBHARD C F C F F F C F F F F F C

GELLI M M M M M M M M M M M M M

GELMINI

GENOVESE

GENTILONI SILVERI M M M M M M M M M M M M M

GHIZZONI C F C F F F C F F F F F C

GIACHETTI

GIACOBBE C F C F F F C F F F F F C

GIACOMELLI M M M M M M M M M M M M M

GIACOMONI F F F F F F F F F F F F C

GIAMMANCO F F F F F F F F F F F F C

GIGLI C

GINATO C F C F F F C F F F F

GINEFRA C F C F F F C F F F F C

GINOBLE

GIORDANO GIANCARLO F F F F A F F F F F F F F

GIORDANO SILVIA C F C C A F F F

GIORGETTI ALBERTO

GIORGETTI GIANCARLO M M M M M M M M M M M M M

GIORGIS C F C F F F C F F F F F

GITTI C F C F F F C F F F F

GIULIANI C F C F F F C F F F F C

GIULIETTI C F C F F F C F F F F F C

GNECCHI C F C F F F C F F F F F C

GOZI M M M M M M M M M M M M M

GRANDE C F C A F F F F F F F F

GRASSI C F C F F F C F F F F F C

GRECO C F C F F F C F F F F F C

ELENCO N. 2 DI 3 - VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26

Atti Parlamentari — Votazioni XIV — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2DEPUTATI 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

GREGORI F F F F A F F F F F F F F

GRIBAUDO C F C F F F C F F F F F C

GRILLO C F C C A F F F F F F F F

GRIMOLDI F F F F C F F F F F F F F

GUERINI GIUSEPPE C F C F F F C F F F F F C

GUERINI LORENZO

GUERRA C F C F F C F F F F C

GUIDESI F F F F F F F F F F F F F

GULLO F F F F F F F F F F F C

GUTGELD C F C F F F C F F F F F C

IACONO C F C F F F C F F F F

IANNUZZI CRISTIAN C F C C A F F F F F F F F

IANNUZZI TINO C F C F F F C F F F F F C

IMPEGNO C F C F F F C F F F F F C

INCERTI C F C F F F C F F F F F C

INVERNIZZI F F F F C F F F F F F F

IORI C F C F F F C F F F F F C

KRONBICHLER F F F F A F F F F F F F F

L’ABBATE C F C C A F F F F F F

LABRIOLA C F C C A F F F F F F F F

LACQUANITI C F C F F F C F F F F F

LAFFRANCO F F F F F F F F F F F F

LAFORGIA C F C F F F C F F F F F C

LAINATI A F A F F F A F F F F F C

LA MARCA C F C F F F C F F F F F C

LA RUSSA M M M M M M M M M M M M M

LATRONICO F F F F C F F F F F F

LATTUCA C F C F F F C F F F F F C

LAURICELLA C F C F F F A F F F F C

LAVAGNO C F C F F F C F F F F F C

LENZI C F C F F F C F F F F C

LEVA

LIBRANDI C F C F F F C F F F F F C

LIUZZI C F C C A F F F F F F F F

LOCATELLI C F C F F F C F F F F F C

LODOLINI C F C F F F C F F F F F

LOMBARDI C F C C A F F F F F F F F

LO MONTE

LONGO F F F F A F A F F F F

LOREFICE C F C C A F F F F F F F

1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2DEPUTATI 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

LORENZIN M M M M M M M M M M M M M

LOSACCO M M M M M M M M M M M M M

LOTTI M M M M M M M M M M M M M

LUPI M M M M M M M M M M M M M

LUPO F F

MADIA M M M M M M M M M M M M M

MAESTRI ANDREA A F A F A F F F F F F F F

MAESTRI PATRIZIA C F C F F F C F F F F F C

MAGORNO C F C F F F C F F F F F C

MAIETTA

MALISANI C F C F F F C F F F F F C

MALPEZZI C F C F F F C F F F F F C

MANCIULLI M M M M M M M M M M M M M

MANFREDI C F C F F F C F F F F F C

MANNINO C F C C A F F F F F F F F

MANTERO C F C C A F F F F F F F

MANZI C F C F F F C F F F F F C

MARANTELLI C F C F F F C F F F F F C

MARAZZITI M M M M M M M M M M M M M

MARCHETTI C F C F F F C F F F F F C

MARCHI C F C F F F C F F F F F C

MARCOLIN F F F F F C C F F F F F C

MARCON F F F F A F F F F F F F F

MARGUERETTAZ C F C F F F C F F F F F C

MARIANI

MARIANO C F C F F F C F F F F F C

MAROTTA M M M M M M M M M M M M M

MARROCU C F C F F F C F F F F F C

MARRONI C F C F F F C F F F F C

MARTELLA C F C F F F C F F F F C

MARTELLI F

MARTI F F F F C F F F F F F F

MARTINELLI

MARTINO ANTONIO

MARTINO PIERDOMENICO C F F F F F C F F F F F

MARZANA C F C C A F F F F F F F

MARZANO C F C F A F C F F F F F C

MASSA

MATARRELLI A F A A A F F F F F F F F

MATARRESE C F C F F F C F F F F C

ELENCO N. 2 DI 3 - VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26

Atti Parlamentari — Votazioni XV — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2DEPUTATI 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

MATTIELLO C F C F F F C F F F F F C

MAURI C F C F F F C F F F F F C

MAZZIOTTI DI CELSO M M M M M M M M M M M M M

MAZZOLI C F C F F F C F F F F F C

MELILLA F F F F A F F F F F F F F

MELILLI

MELONI GIORGIA

MELONI MARCO C F C F F F C F F F F F

MERLO F F F F F F F F F F F C

META M M M M M M M M M M M M M

MICCOLI C F F F F F C F F F F F C

MICILLO C F C C A F F F F F F F F

MIGLIORE M M M M M M M M M M M M M

MILANATO F F F F F F F F F F C

MINARDO C C C F F F C F F F F C

MINNUCCI C F C F F F C F F F F F C

MIOTTO C F C F F F C F F F F F C

MISIANI C F C F F F C F F F F F C

MISURACA C F C F F F C F F F F

MOGNATO C F C F F F C F F F F F C

MOLEA C F C F F F C F F F F F

MOLTENI F F F F C F F F F F F F F

MONACO C F C F F F C F F F F F C

MONCHIERO C F C F F F C F F F F C

MONGIELLO C F C F F F C F F F F F C

MONTRONI C F C F F F C F F F F F C

MORANI C F C F F F C F F F F F C

MORASSUT C F C F F F C F F F F C

MORETTO C F C F F F C F F F F

MOSCATT C F C F F F C F F F F F C

MOTTOLA C C C F F C C F F F F F C

MUCCI F F

MURA C F C F F F C F F F F F C

MURER C F C F F F C F F F F F C

NACCARATO C F C F F F C F F F F F C

NARDI C F C F F F C F F F F C

NARDUOLO C F C F F F C F F F F F C

NASTRI F F F F F F F F F F F F F

NESCI C F C C A F F F F F F F F

NESI

1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2DEPUTATI 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

NICCHI F F F F A F F F F F F F F

NICOLETTI M M M M M M M M M M M M M

NIZZI F F F F F F F F F F F C

NUTI C F C C A F F F F F F F

OCCHIUTO F F F F F F F F F F F F C

OLIARO C F C F F F C F F F F C

OLIVERIO

ORFINI

ORLANDO M M M M M M M M M M M M M

OTTOBRE C C C F F F C F F F F F C

PAGANI C F C F F F C F F F F C

PAGANO C F C F C F C F F F F F C

PAGLIA F F F F A F F F F F F F F

PALAZZOTTO M M M M M M M M M M M M M

PALESE F F F F C F F F F F F F F

PALLADINO C F C F F F C F F F F F C

PALMA M M M M M M M M M M M M M

PALMIERI F F F F F F F F F F F F C

PALMIZIO F F F F F F F F F F F

PANNARALE F F F F A F F F F F F F F

PARENTELA C F C C A F F F F F F F F

PARIS C F C F F F C F F F F C

PARISI C C C F F C C F F F F F

PARRINI C F C F F F C F F F F C

PASTORELLI C F C F F F C F F F F F C

PASTORINO A F A F A F F F F F F F F

PATRIARCA C F C F F F C F F F F C

PELILLO C F C C F F C F F F F

PELLEGRINO F F F F A F F F F F F F

PELUFFO C F C F F F C F F F F F

PES M M M M M M M M M M M M M

PESCO C F C C A F F F F F F F F

PETRAROLI

PETRENGA F F F F F F F F F F F F F

PETRINI C F C F F F C F F F F F C

PIAZZONI C F C F F F C F F F F F C

PICCHI F F F F C F F F F F F F F

PICCIONE C F C F F F C F F F F C

PICCOLI NARDELLI M M M M M M M M M M M M M

PICCOLO GIORGIO C F C F F F C F F F F C

ELENCO N. 2 DI 3 - VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26

Atti Parlamentari — Votazioni XVI — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2DEPUTATI 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

PICCOLO SALVATORE C F C F F F C F F F F C

PICCONE

PIEPOLI C C C F F F C F F F F C

PILI A F F A C F F F F F F F F

PILOZZI

PINI GIANLUCA F F F F C F F F F F F F F

PINI GIUDITTA C F C F F F C F F F F F C

PINNA C F C F F F C F F F F F C

PIRAS F F F F A A F F F F F F F

PISANO C F C C A F F F F F F F F

PISICCHIO C F C F F F C F F F F

PISO F F F F A F F F F F F C

PIZZOLANTE C F C F F F C F F F F F

PLACIDO

PLANGGER C F C F F F

POLIDORI F F F F F F F F F F F F C

POLLASTRINI

POLVERINI M M M M M M M M M M M M M

PORTA C F C F F F C F F F F F C

PORTAS C F C F F F C C

PRATAVIERA F F F F C C F F F F F F C

PRESTIGIACOMO F F F F F F F F F F F F C

PREZIOSI C F C F F F C F F F F F C

PRINA F F F F F

PRODANI A F C A A F F F F F F F F

QUARANTA F F F F A F F F F F F F

QUARTAPELLE PROCOPIO C F C F F F C F F F F F C

QUINTARELLI C F C C F F C F F F F C

RABINO C F C F F F C F F F F F C

RACITI C F C F F F C F F F F F C

RAGOSTA C C C F F F C F F F

RAMPELLI M M M M M M M M M M M M M

RAMPI C F C F F F C F F F F F C

RAVETTO F F F F F F F F F F F

REALACCI C F C F F F C F F F F F C

RIBAUDO C F C F F F C F F F F F C

RICCIATTI F F F F A F F F F F F F F

RICHETTI C F C F F F C F F F F F C

RIGONI

RIZZETTO F F F F F F F F F F F

1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2DEPUTATI 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

RIZZO C F C C A F F F F F F F F

ROCCELLA

ROCCHI C F C F F F C F F F F F C

ROMANINI C F C F F C F F F F F C

ROMANO ANDREA C F C F F F C F F F F C

ROMANO FRANCESCO SAVE. C F C F F F C F F F F F

ROMANO PAOLO NICOLO’ C F C C A F C F F F F F

ROMELE

RONDINI F F F F C F F F F F F F F

ROSATO C F C F F F C F F F F F C

ROSSI DOMENICO M M M M M M M M M M M M M

ROSSI PAOLO C F C F F F C F F F F F C

ROSSOMANDO F F F C F F F F F C

ROSTAN F F C F F F F F C

ROSTELLATO C F C F F F C F F F F F C

ROTONDI F F F F F F F F F F F F F

ROTTA

RUBINATO C F C F F F C F F F

RUGHETTI M M M M M M M M M M M M M

RUOCCO C F C C A F F F F F F F

RUSSO F F F F F F F F F F F F C

SALTAMARTINI F F F F C F F F F F F F F

SAMMARCO C F C F F F C F F F F F C

SANGA C F C F F F C F C

SANI M M M M M M M M M M M M M

SANNA FRANCESCO C F C F F F C F F F F F C

SANNA GIOVANNA C F C F F F C F F F F F C

SANNICANDRO F F F F A F F F F F F F F

SANTELLI

SANTERINI C F C F F F C F F F F F

SARRO F F F F F F F F F F F F C

SARTI

SAVINO ELVIRA F F F F F F F F F F F C

SAVINO SANDRA F F F F F F F F F F F F C

SBERNA

SBROLLINI C F C F F F C F F F F C

SCAGLIUSI C F C C A F F F F F F F F

SCALFAROTTO

SCANU M M M M M M M M M M M M M

SCHIRO’ C F C F F F C F F F F F

ELENCO N. 2 DI 3 - VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26

Atti Parlamentari — Votazioni XVII — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2DEPUTATI 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

SCHULLIAN C F C F F F C F F F F F C

SCOPELLITI C F C F F F C F F F F F C

SCOTTO M M M M M M M M M M M M M

SCUVERA C F C F F F C F C

SEGONI A F A F A F F F F F F

SENALDI C F C F F F C F F F F F C

SERENI M M M M M M M T T T T T T

SGAMBATO

SIBILIA C F C C A F F F F F F F F

SIMONETTI F F F F C F F F F F F F F

SIMONI C F C F F F C F F F F F

SISTO F F F F F F F F F F F F C

SORIAL C F C C A F F F F F F F F

SOTTANELLI

SPADONI C F C C A F F F F F F F F

SPERANZA C F C F F F F F F F F F C

SPESSOTTO C F C C A F F F F F F F F

SQUERI F F F F F F F F F F F F C

STUMPO C F C F F F C F F F F F C

TABACCI C F C F F F C F F F F F C

TACCONI C F C F F F C F F F F F C

TAGLIALATELA F F F F F F F F F F F F

TANCREDI

TARANTO C F C F F F C F F F F C

TARICCO C F C F F F C F F F F F C

TARTAGLIONE

TENTORI C F C F F F C F F F F F C

TERROSI C F C F F F C F F F F F C

TERZONI C F C C A F F F F F F F F

TIDEI M M M M M M M M M M M M M

TINAGLI C F C F F F C F F F F

TOFALO C F C C A F F F F F F F F

TONINELLI F C C A F F F F F F F

TOTARO F F F F C F F F F F F F F

TRIPIEDI C F C C A F F F F F F F F

1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2DEPUTATI 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

TULLO C F C F F F C F F F F F C

TURCO M M M M M M M M M M M M M

VACCA C F C C A F F F F F F F F

VACCARO

VALENTE SIMONE C F C C A F F F F F F F F

VALENTE VALERIA M M M M M M M M M M M M M

VALENTINI F F F F F F F F F F F F C

VALIANTE C F C F F F C F F F F F C

VALLASCAS C F C C A F A F F F F F

VARGIU C F C F F F C F F F F F C

VAZIO C F C F F F C F F F F F C

VECCHIO C F C F F F C F F F F F

VELLA F F F F F F F F F F F F C

VELO M M M M M M M M M M M M M

VENITTELLI C F C F F F C F F F F F C

VENTRICELLI C F C F F F F F F F F C

VERINI C F C F F F C F F F F F C

VEZZALI C F C F F F C F F F F C

VICO C F C F F F C F F F F F C

VIGNALI M M M M M M M M M M M M M

VIGNAROLI C F C C A F C F F F F F F

VILLAROSA C F C C A F F F F F F F F

VILLECCO CALIPARI C F C F F F C F F F F F

VITO F F F F F F F F F F F F C

ZACCAGNINI F F F F A F F F F F F F

ZAMPA C F C F F F C F F F F F

ZAN C F C F F F C

ZANETTI M M M M M M M M M M M M M

ZANIN C F C F F F C F F F F F

ZAPPULLA C F C F F F C F F F F F C

ZARATTI F F F F A F F F F F F F

ZARDINI C F C F F F C F F F F

ZOGGIA C F C F F F C F F F F

ZOLEZZI M M M M M M M M M M M M M

ELENCO N. 2 DI 3 - VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26

Atti Parlamentari — Votazioni XVIII — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

* * *

2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3DEPUTATI 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8

ABRIGNANI F F F F F F F F F F F F

ADORNATO F F F F F

AGOSTINELLI

AGOSTINI LUCIANO F F F F F F F F F F F F

AGOSTINI ROBERTA F F F F F F F F F F F F

AIELLO

AIRAUDO C C C C C C C C C C C C

ALBANELLA F F F F F F F F F F F

ALBERTI

ALBINI F F F F F F F F F F

ALFANO ANGELINO M M M M M M M M M M M M

ALFANO GIOACCHINO M M M M M M M M M M M M

ALFREIDER M M M M M M M M M M M M

ALLASIA A A A A A A F F F F F F

ALLI M M M M M M M M M M M M

ALTIERI F F F F F F F F F

AMATO F F F F F F F F F F F F

AMENDOLA M M M M M M M M M M M M

AMICI M M M M M M M M M M M M

AMODDIO F F F F F F F

ANGELUCCI

ANTEZZA F F F F F F F F F F F F

ANZALDI F F F F F F F F F F F F

ARCHI F F F F F F F F F F F F

ARGENTIN F F F F F F F F F F F F

ARLOTTI F F F F F F F F F F F F

ARTINI M M M M M M M M M M M M

ASCANI F F F F F F F F F F F F

ATTAGUILE A A A A A A F F F F F F

BALDASSARRE C C C C A A A A A C

BALDELLI T T T T T T T T T T T T

BARADELLO F F F F F

BARBANTI F F F F F F F F F F F F

BARETTA M M M M M M M M M M M M

BARGERO F F F F F F F F F F F F

BARONI C C C C C C C C C C C

BARUFFI F F F F F F F F F F F F

BASILIO C C C C C C C C C C C C

BASSO F F F F F F F F F F

BATTAGLIA F F F F F F F F F

2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3DEPUTATI 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8

BATTELLI C C C C C C C C C C

BAZOLI F F F F F F F F F F F F

BECATTINI F F F F F F F F F F F F

BECHIS C C C C C A A A A A C

BELLANOVA M M M M M M M M M M M M

BENAMATI F F F F F F F F F F F

BENEDETTI C C C C C C C C C C C

BENI F F F F F F F F F F F

BERGAMINI F F F F F F F F F F F F

BERGONZI F F F F F F F F F F F F

BERLINGHIERI F F F F F F F F F F F

BERNARDO M M M M M M M M M M M M

BERNINI MASSIMILIANO C

BERNINI PAOLO

BERRETTA F F F F F F F F F F F F

BERSANI

BIANCHI DORINA M M M M M M M M M M M M

BIANCHI NICOLA

BIANCHI STELLA F F F F F F F F F F F F

BIANCOFIORE

BIANCONI

BIASOTTI F F F F F F F F F F F F

BINDI M M M M M M M M M M M M

BINETTI F F F F F F F F F F F F

BINI F F F F F F F F F F F F

BIONDELLI M M M M M M M M M M M M

BLAŽINA F F F F F F F F F F F F

BOBBA M M M M M M M M M M M M

BOCCADUTRI F F F F F F F F F F F F

BOCCI M M M M M M M M M M M M

BOCCIA M M M M M M M M M M M M

BOCCUZZI F F F F F F F F F F F F

BOLDRINI PAOLA F F F F F F F F F F F F

BOLOGNESI

BOMBASSEI

BONACCORSI F F F F F F F F F F F F

BONAFEDE

BONIFAZI M M M M M M M M M M M M

BONOMO C F F F F F F F F

BORDO FRANCO C C C C C C C C C C C

ELENCO N. 3 DI 3 - VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 38

Atti Parlamentari — Votazioni XIX — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3DEPUTATI 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8

BORDO MICHELE M M M M M M M M M M M M

BORGHESE F A F F F F F F F

BORGHESI A A A A A A F F F F F F

BORGHI F F F F F F F F F F F F

BORLETTI DELL’ACQUA M M M M M M M M M M M M

BOSCHI M M M M M M M M M M M M

BOSCO F F F F F F

BOSSA C C

BOSSI A A A A A F F F F F F

BRAGA F F F F F F F F F F

BRAGANTINI MATTEO

BRAGANTINI PAOLA F F F F F F F

BRAMBILLA M M M M M M M M M M M M

BRANDOLIN F F F F F F F F F F F F

BRATTI M M M M M M M M M M M M

BRESCIA

BRESSA M M M M M M M M M M M M

BRIGNONE C A A A A A C

BRUGNEROTTO

BRUNETTA M M M M M M M M M M M M

BRUNO F F F F F F F F F F

BRUNO BOSSIO F F F F F F F F F F F F

BUENO F F F F F F F F F F F F

BURTONE F F F F F F F F F F F F

BUSIN A A A A A A F F F F F F

BUSINAROLO

BUSTO C C C C C C

BUTTIGLIONE F F F F F F F F F F F F

CALABRIA M M M M M M M M M M M M

CALABRO’ F F F F F

CAMANI F F F F F F F F F F F F

CAMPANA F F F F F

CANCELLERI C C C C C C C C C C C C

CANI F F F F F F F F F F F F

CAON

CAPARINI M M M M M M M M M M M M

CAPELLI A A A A A A F F F F F F

CAPEZZONE

CAPODICASA F F F F F F F F F F F F

CAPONE F F F F F F

2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3DEPUTATI 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8

CAPOZZOLO F F F F F F

CAPUA F F F F F F F F F F F F

CARBONE M M M M M M M M M M M M

CARDINALE F F F F F F F F F F F F

CARELLA

CARFAGNA F

CARIELLO C C C C C C C C C C C C

CARINELLI C C C C C C C C C C C C

CARLONI F F F F F F F F F

CARNEVALI F F F F F

CAROCCI F F F F F F F F F F F F

CARRA F F F F F F F F F F F F

CARRESCIA F F F F F F F F F F F F

CARROZZA F F F F F F F F F F F F

CARUSO

CASATI F F F F F F F F F F F F

CASELLATO F F F F F F F F F F F

CASERO M M M M M M M M M M M M

CASO

CASSANO F F F F F F F F F F F

CASTELLI

CASTIELLO F F F F F F

CASTIGLIONE M M M M M M M M M M M M

CASTRICONE F F F F F F F F F F F F

CATALANO F F F F F F C C C F F

CATANIA M M M M M M M M M M M M

CATANOSO GENOESE F F F F F F F F F F F F

CAUSI F F F F F

CAUSIN

CECCONI

CENNI F F F F F F F F F F F

CENSORE F F F F F F F F F F F F

CENTEMERO

CERA F F F F F F F F F F F F

CESARO ANTIMO M M M M M M M M M M M M

CESARO LUIGI F

CHAOUKI F F F F F F F F F F F

CHIARELLI F F F F

CHIMIENTI

CICCHITTO M M M M M M M M M M M M

ELENCO N. 3 DI 3 - VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 38

Atti Parlamentari — Votazioni XX — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3DEPUTATI 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8

CIMBRO F F F F F F F F F F F F

CIPRINI C C C C C C C C C C C C

CIRACI’ F F F F F F F F F F

CIRIELLI M M M M M M M M M M M M

CIVATI C C C C C C A A A A A

COCCIA F F F F F F F F F F F

COLANINNO

COLLETTI C C C C C C C C C C C C

COLONNESE

COMINARDI C C C C C C C

COMINELLI M M M M M M M M M M M M

COPPOLA F F F F F

CORDA C C C C C C C C C C C C

CORSARO

COSCIA F F F F F F F F F F F F

COSTA M M M M M M M M M M M M

COSTANTINO C C C C C C C C C C C C

COVA F F F F F C F F F F F F

COVELLO

COZZOLINO C C C C C C C C C C C C

CRIMI’ F F F F F F F F F F F F

CRIMI

CRIPPA C C C C C C C C C C

CRIVELLARI F F F F F F F F F F F F

CULOTTA

CUOMO F F F F F F F F F F F

CUPERLO F F F F F F

CURRO’ F F F F F F F F F F F F

DADONE M M M M M M M M M M M M

DAGA C C C C C C C C C C C C

D’AGOSTINO F F F F F F F F F F F F

D’ALESSANDRO F F F F F F

D’ALIA M M M M M M M M M M M M

DALLAI F F F F F F F F F F F

DALL’OSSO C C C C C C C C C C C C

DAL MORO F F F F F F F F F F F F

D’AMBROSIO C C C C C C C C C C C C

DAMBRUOSO F F F F F F F F F F F F

DAMIANO M M M M M M M M M M M M

D’ARIENZO F F F F F F F F F F F F

2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3DEPUTATI 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8

D’ATTORRE C C C C C C C C C C C

DA VILLA C C C C C C C C C C C C

DE GIROLAMO

DEL BASSO DE CARO M M M M M M M M M M M M

DEL GROSSO C C C C C C C C C C C C

DELLAI M M M M M M M M M M M M

DELL’ARINGA F F F F F F F F F F F F

DELLA VALLE

DELL’ORCO M M M M M M M M M M M M

DE LORENZIS

DE MARIA F F F F F F F F F F F

DE MENECH F F F F F F F F F F F

DE MICHELI M M M M M M M M M M M M

DE MITA

DE ROSA

DI BATTISTA C C C C C C C C C C

DI BENEDETTO C C C C C C C C C C C C

DIENI

DI GIOIA F F F F F

DI LELLO

DI MAIO LUIGI M M M M M M M M M M M M

DI MAIO MARCO F F F F F F F F F F F F

D’INCA’ C C C C C C C C C C C C

D’INCECCO F F F F F F F F F F F F

DI SALVO F F F F F F F F F F F F

DISTASO

DI STEFANO FABRIZIO

DI STEFANO MANLIO M M M M M M M M M M M M

DI STEFANO MARCO F F F F F F F

DI VITA C C C C C C C C C C C C

DONATI F F F F F F F F F F F F

D’OTTAVIO F F F F F F F F F F F F

DURANTI C C C C C C C C C C C C

D’UVA C C C C C C C C C C C C

EPIFANI M M M M M M M M M M M M

ERMINI F F F F F F F

FABBRI F F F F F F F F F F F F

FAENZI F F F F F F F F F F F

FALCONE F F F F F

FAMIGLIETTI F F F F F F F F F F F F

ELENCO N. 3 DI 3 - VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 38

Atti Parlamentari — Votazioni XXI — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3DEPUTATI 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8

FANTINATI C C C C C C C C C C C

FANUCCI F F F F F F F F F F F F

FARAONE M M M M M M M M M M M M

FARINA DANIELE C C C C C C C C C C C C

FARINA GIANNI F F F F F F F F F F F F

FASSINA

FAUTTILLI F F F F F F F F F F

FAVA C C C C C C C C C C C C

FEDI F F F F F F F F F F F F

FEDRIGA M M M M M M M M M M M M

FERRANTI M M M M M M M M M M M M

FERRARA C C C C C C C C C C C C

FERRARESI C C C C C C C C C C C C

FERRARI F F F F F F F F F F F F

FERRO

FIANO F F F F F F F F F F F F

FICO M M M M M M M M M M M M

FIORIO F F F F F F F F F F F F

FIORONI M M M M M M M M M M M M

FITZGERALD NISSOLI F F F F F F F F F F F F

FOLINO C C C C C C C C C C C C

FONTANA CINZIA MARIA F F F F F F F F F F F F

FONTANA GREGORIO M M M M M M M M M M M F

FONTANELLI M M M M M M M M M M M M

FORMISANO

FOSSATI F F F F F F

FRACCARO C C C C C C C C C C

FRAGOMELI F F F F F F F F F F F F

FRANCESCHINI M M M M M M M M M M M M

FRATOIANNI

FREGOLENT F F F F F F

FRUSONE C C C C C C C C C C C

FUCCI F F F F F F F F F F

FURNARI

FUSILLI F F F F F F F F F F F F

GADDA F F F F F F F F F F F F

GAGNARLI C C C C C C C C C C C C

GALAN

GALATI

GALGANO F F F F F F F F F F F F

2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3DEPUTATI 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8

GALLI CARLO

GALLI GIAMPAOLO F F F F F F F F F F

GALLINELLA C C C C C C C C C C C

GALLO LUIGI C C C C C C C C C C C

GALLO RICCARDO

GALPERTI F F F F F F F F F F F F

GANDOLFI F F F F F F F F F F F F

GARAVINI F F F F F F F F F F F F

GARNERO SANTANCHE’

GAROFALO F F F F F F F F

GAROFANI M M M M M M M M M M M M

GASPARINI F F F F F F F F F F F

GEBHARD F F F F F F F

GELLI M M M M M M M M M M M M

GELMINI

GENOVESE

GENTILONI SILVERI M M M M M M M M M M M M

GHIZZONI F F F F F F F F F F F F

GIACHETTI

GIACOBBE F F F F F F F F F F F

GIACOMELLI M M M M M M M M M M M M

GIACOMONI F F F F F F F F F F F F

GIAMMANCO F F F F F F F F F F F

GIGLI C C F F F F F F F F F F

GINATO F F F F F F F F F F F F

GINEFRA F F F F F F F F F F F F

GINOBLE

GIORDANO GIANCARLO C C C C C C C C C C C

GIORDANO SILVIA C C C C C C C C C

GIORGETTI ALBERTO

GIORGETTI GIANCARLO M M M M M M M M M M M M

GIORGIS F F F F

GITTI F F F F F F F F F F F F

GIULIANI F F F F F F F F F F F F

GIULIETTI F F F F F F F F F F F F

GNECCHI F F F F F F F F F F F

GOZI M M M M M M M M M M M M

GRANDE C C C C C C C C C C C C

GRASSI F F F F F F F F F F F F

GRECO F F F F F F F F F F F F

ELENCO N. 3 DI 3 - VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 38

Atti Parlamentari — Votazioni XXII — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3DEPUTATI 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8

GREGORI C C C C C C C C C C C C

GRIBAUDO F F F F F F F F F F F

GRILLO C C C C C C C

GRIMOLDI A A A A A A

GUERINI GIUSEPPE F F F F F F F F F F F F

GUERINI LORENZO

GUERRA F F F F F F F F F F F

GUIDESI A A A A A A F F F F F F

GULLO

GUTGELD F F F F F F F F F F F

IACONO F F F F F F F F F F F F

IANNUZZI CRISTIAN C C C C C C C C C C C C

IANNUZZI TINO F F F F F F F F F F F

IMPEGNO F F F F F F F F F F F

INCERTI F F F F F F F F F F

INVERNIZZI A A A A A A F F F F F F

IORI F F F

KRONBICHLER C C C C C C C C C C C

L’ABBATE C C C C C C C C C C C

LABRIOLA C C C C C C F C C C C C

LACQUANITI F F F F F F F F F F F F

LAFFRANCO F F F F F

LAFORGIA F F F F F F F F F F F F

LAINATI F F F F F F F F F F F F

LA MARCA F F F F F F F F F F F F

LA RUSSA M M M M M M M M M M M M

LATRONICO F F F F F F F F F F F

LATTUCA F F F F F F F F F F F F

LAURICELLA F F F F F F F F F F F

LAVAGNO F F F F F F

LENZI F F F F F

LEVA

LIBRANDI F F F F F F F F F F F F

LIUZZI C C C C C C C C C C C C

LOCATELLI M F F F F F F F F F F F

LODOLINI F F F F F

LOMBARDI C C C C C C C C C C C

LO MONTE F F F F F F F F F F F

LONGO

LOREFICE C C C C C C C C C C C C

2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3DEPUTATI 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8

LORENZIN M M M M M M M M M M M M

LOSACCO M M M M M M M M M M M M

LOTTI M M M M M M M M M M M M

LUPI M M M M M M M M M M M M

LUPO C A C C C C C C C C C

MADIA M M M M M M M M M M M M

MAESTRI ANDREA C A A A A A C

MAESTRI PATRIZIA F F F F F F F F F F F F

MAGORNO F F F F F F F F F F F F

MAIETTA

MALISANI F F F F F F F F F F F F

MALPEZZI F F F F F F F F F F F

MANCIULLI F F F F F F F F F F F F

MANFREDI F F F F F F F F F F F F

MANNINO C C C C C C C C

MANTERO C C C C C C C C C C

MANZI F F F F F F F F F F F F

MARANTELLI F F F F F F F F F F F F

MARAZZITI M M M M M M M M M M M M

MARCHETTI F F F F F F F F F F F F

MARCHI F F F F F F F F F F F F

MARCOLIN A A A A A F F F F F C

MARCON C C C C C C C C C C C C

MARGUERETTAZ F F F F F F F F F F F F

MARIANI F F F F F F F F F F F F

MARIANO F F F F F F F F F F F F

MAROTTA M M M M M M M M M M M M

MARROCU

MARRONI

MARTELLA F F F F F F F F F F

MARTELLI C C C C C C C C C C C C

MARTI

MARTINELLI

MARTINO ANTONIO

MARTINO PIERDOMENICO F F F F F F F

MARZANA C C C C C C C C C C C C

MARZANO F F F F F F F F F F F F

MASSA F

MATARRELLI

MATARRESE F F F F F F F F F F F F

ELENCO N. 3 DI 3 - VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 38

Atti Parlamentari — Votazioni XXIII — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3DEPUTATI 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8

MATTIELLO F F F F F F F F F F F F

MAURI F F F F F F F F F F F

MAZZIOTTI DI CELSO M M M M M M M M M M M M

MAZZOLI F

MELILLA C C C C C C C C C C C C

MELILLI

MELONI GIORGIA

MELONI MARCO F F F F F F F

MERLO M M M M M M M M M M M M

META M M M M M M M M M M M M

MICCOLI F F F F F F F F F F

MICILLO C C C C C C C C C C C C

MIGLIORE M M M M M M M M M M M M

MILANATO F F F F F F F F F F F

MINARDO F F F F F F F F F F F F

MINNUCCI F F F F F F F F F F F

MIOTTO F F F F F F F F F F F F

MISIANI F F F F F F F F F F

MISURACA F C F F F F

MOGNATO F F F F F F F F F F F F

MOLEA F F F F F F F F F

MOLTENI F A A A A A F F F F F

MONACO F F F F F F F F F F F F

MONCHIERO F F F F F F F F F F F F

MONGIELLO F F F F F F F F F F F F

MONTRONI F F F F F

MORANI F F F F F F F F F F F F

MORASSUT

MORETTO F F F F F F F F F F F F

MOSCATT F F F F F F F F F F F F

MOTTOLA F F F F F F F F F F F F

MUCCI

MURA F F F F F F F F F F F F

MURER F F F F F F F F F F F F

NACCARATO F F F F F F F F F F F F

NARDI F F F F F F F F F F F F

NARDUOLO F F F F F F F F F F F F

NASTRI

NESCI C C C C C C C C C C C C

NESI

2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3DEPUTATI 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8

NICCHI C C C C C C C C C C C

NICOLETTI M M M M M M M M M M M M

NIZZI F F F F F F F F F F F F

NUTI

OCCHIUTO F F F F F F F F F F F F

OLIARO F F F F F F F F F F F F

OLIVERIO

ORFINI

ORLANDO M M M M M M M M M M M M

OTTOBRE F F F F F F F

PAGANI F F F F F F F F F F F

PAGANO

PAGLIA C C C C C C C C C C C C

PALAZZOTTO M M M M M M M M M M M M

PALESE F F F F F F F F F F F F

PALLADINO

PALMA M M M M M M M M M M M M

PALMIERI F F F F F F F F F F F F

PALMIZIO F F F F F F F F F F

PANNARALE C C C C C C C C C C C C

PARENTELA C C C C C C C C C C C

PARIS

PARISI F F F F F F F

PARRINI F F F F F F F F F F F

PASTORELLI F F F F F F F F F F F F

PASTORINO C C C C C C A A A A A

PATRIARCA F F F F F F F F F F F F

PELILLO F F F F F F F F F F F F

PELLEGRINO C

PELUFFO F F F F F F F F F F F

PES F F F F F F F F F F F F

PESCO C C C C C C C C C C C C

PETRAROLI

PETRENGA

PETRINI F F F F F F F F F F F F

PIAZZONI F F F F F F F F F F F F

PICCHI A A A A A A F F F F F F

PICCIONE F F F F F F F F F F F F

PICCOLI NARDELLI M M M M M M M M M M M M

PICCOLO GIORGIO F F F F F F F F F F F

ELENCO N. 3 DI 3 - VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 38

Atti Parlamentari — Votazioni XXIV — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3DEPUTATI 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8

PICCOLO SALVATORE F F F F F F F F F F F

PICCONE

PIEPOLI F F F F F F F F F F F F

PILI C A A C A C

PILOZZI

PINI GIANLUCA M M M M M M M M M M M M

PINI GIUDITTA F F F F F F F F F F F F

PINNA F F F F F F F F F F F F

PIRAS C C C C C C C C C C C C

PISANO C C C F F C C C

PISICCHIO M M M M M F F F F F F F

PISO

PIZZOLANTE F F F F F F F F F F F F

PLACIDO

PLANGGER F F F F F

POLIDORI F F F

POLLASTRINI

POLVERINI M M M M M M M M M M M M

PORTA F F F F F F F F F F F

PORTAS F F F F F F F

PRATAVIERA A A A A A F F F F F F C

PRESTIGIACOMO F F F F F F F F F F F F

PREZIOSI F F F F F F F F F F F F

PRINA F F F F F F F F F F F F

PRODANI C C C C C A A C A A A C

QUARANTA C C C C C C C C C C C C

QUARTAPELLE PROCOPIO F F F F F F F F F F F F

QUINTARELLI F F F F F F

RABINO F F F F F F F F F F

RACITI F F F F F F F F F F F

RAGOSTA

RAMPELLI M M M M M M M M M M M M

RAMPI F F F F F F F F F F F F

RAVETTO M M M M M M M M M M M M

REALACCI F F F F F F F F F F F F

RIBAUDO F F F F F F F

RICCIATTI C C C C C C C C C C C C

RICHETTI F F F F F F F F F F F F

RIGONI

RIZZETTO A A A A A A F F F F F F

2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3DEPUTATI 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8

RIZZO C C C C C C C C C C

ROCCELLA

ROCCHI F F F F F F F F F F F F

ROMANINI F F F F F F F F F F F F

ROMANO ANDREA F F F F F F F F F F F F

ROMANO FRANCESCO SAVE. F F F F F F F F F F F

ROMANO PAOLO NICOLO’ C C C C C C C C C C C C

ROMELE

RONDINI A A A A A A F F F F F F

ROSATO F F F F F F F F F F F F

ROSSI DOMENICO M M M M M M M M M M M M

ROSSI PAOLO F F F F F F F F F F F F

ROSSOMANDO M M M M M M M M M M M M

ROSTAN F F F F F F F F F F F F

ROSTELLATO F F F F F F F F F F F F

ROTONDI F F F F F F F

ROTTA

RUBINATO F F F F F F F F F F

RUGHETTI M M M M M M M M M M M M

RUOCCO C C C C C C C C C C C C

RUSSO F

SALTAMARTINI

SAMMARCO

SANGA F F F F F F F F F F F F

SANI M M M M M M M M M M M M

SANNA FRANCESCO F F F F F F F F F F F F

SANNA GIOVANNA F F F F F F F F F F F F

SANNICANDRO

SANTELLI

SANTERINI F F F F F F F F F F F F

SARRO F

SARTI

SAVINO ELVIRA

SAVINO SANDRA F F F F F F F F F F

SBERNA

SBROLLINI F F F F F F F F F F F

SCAGLIUSI C C C C C C C C C C C C

SCALFAROTTO

SCANU M M M M M M M M M M M M

SCHIRO’

ELENCO N. 3 DI 3 - VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 38

Atti Parlamentari — Votazioni XXV — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3DEPUTATI 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8

SCHULLIAN F F F F F F F F F F F F

SCOPELLITI

SCOTTO M M M M M M M M M M M M

SCUVERA F F F F F F F F F F F F

SEGONI C C C C A A A A A C

SENALDI F F F F F F F F F F F F

SERENI M M M M M M M M M M M M

SGAMBATO

SIBILIA C C C C C C C C C C C C

SIMONETTI A A A A A A F F F F F F

SIMONI F F F F F F F

SISTO F F F F F F F F F

SORIAL

SOTTANELLI

SPADONI C C C C C C C C C C C C

SPERANZA F F F F F F

SPESSOTTO C C C C C C C C C C C

SQUERI

STUMPO F F F F F F F F F F F F

TABACCI F F F F F F F F F F F

TACCONI F F F F F F F F F F F F

TAGLIALATELA

TANCREDI F F F F F F F F F F F F

TARANTO F F F F F F F F F F F F

TARICCO F F F F F F F F F F F F

TARTAGLIONE

TENTORI F F F F F F F F F F F F

TERROSI F F F F F F F F F F F F

TERZONI C C C C C C C

TIDEI M M M M M M M M M M M M

TINAGLI F F F F F F F F F F

TOFALO C C C C C C C C C C C

TONINELLI

TOTARO

TRIPIEDI C C C C C C C C C C

2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3DEPUTATI 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8

TULLO F F F F F F F F F F F F

TURCO M M M M M M M M M M M M

VACCA C C C C C C C C C C C

VACCARO F F F F F

VALENTE SIMONE C C C C C C C C C C C C

VALENTE VALERIA M M M M M M M M M M M M

VALENTINI F F F F F F F F

VALIANTE F F F F F F F F F F F

VALLASCAS C C C C C C C C C C C C

VARGIU F F F F F F F F F F F F

VAZIO F F F F F F F F F F F F

VECCHIO F F F F F F F F F F F

VELLA F F F F F F F F F F F F

VELO M M M M M M M M M M M M

VENITTELLI

VENTRICELLI F F F F F F F F F F F

VERINI F F F F F F F F F F F F

VEZZALI F F F F F F F F F F F F

VICO F F F F F F F F F F F F

VIGNALI M M M M M M M M M M M M

VIGNAROLI C C C C C C C C C C C C

VILLAROSA C C C C C C C C C C C C

VILLECCO CALIPARI F F F F F F F F F F

VITO

ZACCAGNINI C C C C C A A A A A A A

ZAMPA F F F F F F F F F F F F

ZAN F F F F F F F F F F F F

ZANETTI M M M M M M M M M M M M

ZANIN F

ZAPPULLA F F F F F F F F F F F

ZARATTI C C C C C C C C C C C C

ZARDINI F F F F F F F F F

ZOGGIA F F F F F F F F F F F F

ZOLEZZI M M M M M M M M M M M M

€ 6,40 *17STA0006090**17STA0006090*

ELENCO N. 3 DI 3 - VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 38

Atti Parlamentari — Votazioni XXVI — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 6 APRILE 2016 — N. 603

Stabilimenti TipograficiCarlo Colombo S. p. A


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