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SPENDI QUI IL TUO BUONOmy.fieradidacta.it/public/1075987-pdf1.pdfSe i saperi si trasmettono, le...

Date post: 01-Jun-2020
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del DOCENTE CARTA SPENDI QUI IL TUO BUONO cartadeldocente.istruzione.it
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del DOCENTECARTA

SPENDI QUI IL TUO BUONOcartadeldocente.istruzione.it

LETTERA AGLI INSEGNANTI

L’esigenza di una formazione professionale continua degli insegnanti si è fatta negli anni sempre più importante, ed è stata istituzionalizzata da un Piano ministeriale che definisce obiettivi e priorità. Il progetto Formazione su Misura, messo a punto congiuntamente da Mondadori Education e Rizzoli Education vuole essere il punto di riferimento più autorevole e affidabile per tutte le esigenze formative di una Scuola in costante cambiamento.

La nostra offerta prevede un catalogo completo di corsi destinati alle Scuole e alle reti d’ambito e un calendario di corsi in presenza e online per i singoli insegnanti. Ogni corso è stato progettato dagli esperti più autorevoli a livello nazionale, con la qualità che solo case editrici leader del settore scolastico possono garantire, ed è portato sul territorio da una rete di professionisti con alle spalle un’esperienza pluriennale di Scuola e formazione.

Formazione su Misura significa proposte ritagliate sulle esigenze di ogni Scuola e di ogni insegnante: ogni corso non solo è modulabile in termini di struttura, tempi e modalità di erogazione, ma è impostato secondo una metodologia attiva che lo rende un’esperienza unica e che permette di sviluppare competenze immediatamente spendibili in classe.

Mondadori Education e Rizzoli Education sono Enti accreditati per la formazione del Personale della Scuola ai sensi della DM 170/2016.

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A CHI CI RIVOLGIAMO?

ALLE SCUOLE CORSI PERSONALIZZABILI Percorsi formativi in presenza, misti e online per le Scuole progettati secondo le priorità tematiche ministeriali.

Tutti i corsi possono essere personalizzati in termini di contenuti, tempi e modalità di erogazione per rispondere ai bisogni formativi specifici di Istituti o reti d’ambito.

Per scoprire tutta l’offerta formativa e per richiedere un preventivo o una consulenza gratuiti, visita il sito www.formazionesumisura.com

AI SINGOLI DOCENTI FORMAZIONE ONLINEUna ricca proposta di corsi online sulle priorità e le principali novità del mondo scolastico, destinati a insegnanti di ogni ordine e grado.

WEBINAR DISCIPLINARIVideolezioni in diretta a cura di noti professionisti ed esperti di didattica.

FORMAZIONE IN PRESENZAUn calendario di corsi in presenza organizzati nelle principali città italiane e arricchiti da attività in piattaforma e-learning.

Scopri i corsi di prossima attivazione e acquista sul sito www.formazionesumisura.com

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¶ Contenuti dei corsi curati da noti esponenti del mondo accademico e scientifico, tra i quali Dino Cristanini, Alberto De Toni, Italo Fiorin, Angelo Paletta, Gino Roncaglia, Arduino Salatin, Roberto Trinchero, Gabriele Zanardi e molti altri.

¶ Strumenti e materiali didattici con la stessa qualità editoriale della produzione di Mondadori Education e Rizzoli Education.

¶ Partnership di eccellenza con alcune delle più autorevoli realtà accademiche e formative italiane.

¶ Bilanciamento della formazione in aula con la sperimentazione di nuove pratiche didattiche, per lo sviluppo delle competenze fondamentali della nuova professione docente.

¶ Attività interattive in piattaforma e-learning e realizzazione di un project work a conclusione dei percorsi formativi.

¶ Personalizzazione del programma e delle modalità di intervento secondo le esigenze dei singoli Istituti.

¶ Assistenza alle Scuole in tutte le fasi della progettazione formativa, comprese l’analisi dei bisogni e l’individuazione delle risorse disponibili e assistenza nella gestione amministrativa e nella rendicontazione verso gli USR.

¶ Gestione completa della piattaforma ministeriale S.O.F.I.A., della calendarizzazione degli incontri e delle comunicazioni con i corsisti.

¶ Certificazione delle ore di formazione svolte, tramite attestato di partecipazione rilasciato anche su S.O.F.I.A.

SERVIZIMETODOQUALITÀ

PERCHÉ FARE FORMAZIONE CON NOI?

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COME SONO STRUTTURATI I NOSTRI CORSI PER LE SCUOLE

PRIMO INCONTRO

13 ORE IN AUTOAPPRENDIMENTO E DI SPERIMENTAZIONE DIDATTICA

12 ORE IN PRESENZA CON IL FORMATORE

1 SECONDO E TERZO INCONTRO

Il primo incontro di avvicinamento al tema prevede da parte del formatore una presentazione del corso e degli argomenti del primo modulo. A seguire vengono concordati contenuti e modalità per la realizzazione del project work di fine corso, a cui i corsisti lavoreranno tra un incontro e l’altro.

Il secondo e il terzo incontro sono decisivi per la creazione del confronto tra il formatoree i corsisti: oltre alla presentazione dei contenuti dei due moduli, vengano analizzati e confrontati gli avanzamenti dei primi lavori realizzati in gruppo o individualmente da parte dei corsisti.

Tra un incontro e l’altro i corsisti studiano i materiali del corso, interagiscono sulla piattaforma e-learning dedicata, sperimentano in classe le attività progettate e stabilite secondo le indicazioni del formatore durante le lezioni in presenza e preparano il project work da discutere nella lezione conclusiva.

La struttura dei nostri corsi è pensata per rispondere alle esigenze, anche organizzative, delle Scuole e degli insegnanti e garantire al tempo stesso la massima efficacia didattica. Il programma standard prevede 12 ore in presenza articolate in 4 incontri, e 13 ore di autoapprendimento e sperimentazione in classe, per un totale di 25 ore certificate.

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25 ORE COMPLESSIVE

SCEGLI, PERSONALIZZA, COINVOLGI

4QUARTO INCONTRO

Il quarto incontro va inteso come riepilogativo e conclusivo dell’esperienza. Il formatore commenta alcuni elaborati dei corsisti e avvia un bilancio finale dell’esperienza attraverso una discussione collettiva degli argomenti, dei dubbi e delle domande sollevate.

Tutti i nostri corsi prevedono la realizzazione di un project work finale per consentire ai docenti di tradurre le competenze acquisite durante il corso nella pratica didattica quotidiana.

La struttura dell’unità formativa può essere completamente personalizzata per rispondere ai bisogni formativi dei singoli Istituti o delle reti d’ambito, con la possibilità di variare anche il monte ore delle lezioni in presenza e delle attività in autoapprendimento e di sperimentazione.

Fare Formazione su Misura significa infatti pianificare gli interventi formativi insieme alle Scuole, concordando contenuti, tempi e modalità di erogazione.

COMPETEN

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INDICE

DIDATTICA PER COMPETENZE E VALUTAZIONE FORMATIVA 08

Insegnare per competenze anche online 09

Valutare le competenze 10

Prepararsi alle prove INVALSI tramite la valutazione formativa 11

COMPETENZE DIGITALI 12

Cittadinanza digitale 13

Ambienti di apprendimento digitali anche online 14

Coding, pensiero computazionale e algoritmi 15

Digitale tra narrazione e gioco (Digital storytelling e Gamification) 16

Bufale, fact-checking e fake news 17

INCLUSIONE E DIDATTICA PERSONALIZZATA 18

La didattica inclusiva e personalizzata per i BES anche online 19

Prove inclusive: l’elaborazione dei compiti e delle verifiche per i DSA anche online 20

Flipped classroom e stili cognitivi 21

AUTONOMIA ORGANIZZATIVA E DIDATTICA 22

Autonomia scolastica, auto-organizzazione e nuovi ambienti di apprendimento 23

Costruire il curricolo verticale 24

Valutazione professionale 25

Valutazione della Scuola e bilancio sociale 26

Middle management e sviluppo organizzativo delle istituzioni scolastiche 27

EDUCAZIONE CIVICA E COMPETENZE DI CITTADINANZA 28

Service Learning 29

Educazione alla cittadinanza e Agenda 2030 anche online 30

Cyberbullismo anche online 31

LA SCUOLA DELL’INFANZIA NELLA CONTINUITÀ EDUCATIVA 32

Organizzazione didattica e metodologica nella Scuola dell’infanzia 33

Lettera agli insegnanti 01

A chi ci rivolgiamo? 02

Perché fare formazione con noi? 03

Come sono strutturati i nostri corsi per le Scuole 04 INFA

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INCLU

SIONE

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COESIONE SOCIALE E PREVENZIONE DEL DISAGIO GIOVANILE 34

Il conflitto nel contesto scolastico: da problema a risorsa educativa anche online 35

Contrasto alla dispersione scolastica 36

NUOVI ESAMI DI STATO 38

Progettare la prova di italiano per il nuovo Esame di Stato nella Scuola secondaria di primo grado 39

Il nuovo Esame di Stato nella Scuola secondaria di secondo grado anche online 40

SCUOLA E LAVORO 41

Orientamento 42

Progettare Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO) 43

LA RIFORMA DEI PROFESSIONALI 44

Progettare UDA nei nuovi Istituti Professionali 45

MUSICA E ARTI 46

Poesia e scrittura tra immagini e musica 47

NUOVE METODOLOGIE DIDATTICHE 48

Insegnare a studiare le scienze con l’IBSE 49

Cooperative learning 50

Insegnare con il CLIL 51

SVILUPPO PROFESSIONALE E PERSONALE 52

Tecniche di mindfulness nei processi educativi anche online 53

CORSI IN PARTNERSHIP CON L’UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE 55

La complessità della vita di classe: gestire i gruppi di apprendimento per favorire il successo formativo degli studenti 56

La rilevazione precoce delle difficoltà dei bambini 57

La coprogettazione per promuovere la corresponsabilità Scuola-Famiglia 58

Potenziare le abilità linguistiche nella Scuola primaria: tra neuroscienze e Cooperative learning 59

Autori 60

Corsi online per gli insegnanti 62

Scegli la formazione su misura per te 64

= NOVITÀ

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Competenza: “comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali

e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale”

(Quadro Europeo delle Qualifiche e dei Titoli, 2008).

— AREA

DIDATTICA PER COMPETENZE E VALUTAZIONE FORMATIVALa “competenza” regola la programmazione di tutte le attività didattiche: il compito dei docenti non si limita più alla trasmissione di conoscenze e saperi, ma si estende oggi alla costruzione di un modello didattico efficace, che mette al centro dell’impianto curricolare il saper fare e il saper agire: l’allievo competente è quello che riesce a mobilitare le proprie risorse per rispondere adeguatamente a situazioni e problemi che non ha mai affrontato nella forma in cui gli si presentano. Se il “sapere in azione” è un processo, una buona valutazione per competenze deve mettere l’alunno periodicamente di fronte a situazioni valutative e deve, dunque, prolungarsi nel tempo attraverso una osservazione sistematica. Come suggeriscono le Linee guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione, valutare e certificare in modo efficace le competenze significa fissare e seguire alcuni criteri e formulare rubriche valutative in grado di descrivere i diversi livelli di padronanza di una specifica competenza.

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— OBIETTIVI DI BASE

¶ Conoscere gli indicatori dell’agire con competenza. ¶ Progettare un’Unità di Apprendimento applicando il Ciclo di Apprendimento Esperienziale (CAE). ¶ Acquisire familiarità con il modello R-I-Z-A (Risorse, Interpretazione, aZione, Autoregolazione).

— OBIETTIVI AVANZATI

¶ Essere capaci di analizzare punti di forza e criticità della propria pratica didattica.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 - Dalla formazione per conoscenze/abilità alla formazione per competenze. ¶ Modulo 2 - Situazioni-problema, compiti di realtà e didattica esperienziale. ¶ Modulo 3 - Progettare e condurre esperienze di apprendimento in classe. ¶ Modulo 4 - Verifica del lavoro sperimentale e conclusioni.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Pubblicazioni (estratti): Costruire e certificare competenze con il curricolo verticale nel primo ciclo e Costruire e certificare competenze nel secondo ciclo , Roberto Trinchero, Rizzoli Education, Collana “Strategie didattiche”, Milano 2018. ¶ Dispense e presentazioni. ¶ Linee guida e modelli per la documentazione delle attività di project work. ¶ Video per lo studio in autoapprendimento.

Se i saperi si trasmettono, le competenze si costruiscono. Per riuscire a svilupparle è necessario creare, all’interno della programmazione didattica, specifiche situazioni-problema che spingano gli studenti a interpretare correttamente il contesto e a fornire una risposta adeguata a un problema mai visto prima in quella forma.

AUTORE

Roberto TrincheroOrdinario di Pedagogia sperimentale presso l’Università degli Studi di Torino.

DESTINATARI

Il corso è rivolto agli insegnanti di ogni ordine e grado.

INSEGNARE PER COMPETENZE

DIDATTICA PER COMPETENZE E VALUTAZIONE FORMATIVA

Viene erogato in classi omogenee per valorizzare la condivisione di buone pratiche all’interno di una determinata area disciplinare o ciclo di istruzione.

Disponibile anche nella versione online per singoli docenti. Acquista su www.formazionesumisura.com

—CORSO ON LINE

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La valutazione e la certificazione delle competenze si basano su precisi indicatori che mettono in luce il grado di padronanza della competenza acquisita. Per valutare e certificare le competenze i docenti devono saper progettare situazioni-problema e compiti di realtà e costruire rubriche di valutazione delle competenze chiave.

AUTORE

Roberto TrincheroOrdinario di Pedagogia sperimentale presso l’Università degli Studi di Torino.

DESTINATARI

Il corso è rivolto agli insegnanti di ogni ordine e grado.

— OBIETTIVI DI BASE

¶ Comprendere il senso formativo della valutazione. ¶ Definire gli indicatori dell’agire con competenza. ¶ Saper costruire rubriche valutative e compilare la scheda finale di certificazione.

— OBIETTIVI AVANZATI

¶ Saper analizzare punti di forza e criticità del proprio operato, per il miglioramento progressivo delle prove valutative a seguire.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 - Come far emergere e valutare le competenze. ¶ Modulo 2 - La costruzione di profili di competenza. ¶ Modulo 3 - Progettare un compito autentico. ¶ Modulo 4 - Proposte di attività e conclusioni.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Pubblicazioni (estratti): Costruire e certificare competenze con il curricolo verticale nel primo ciclo e Costruire e certificare competenze nel secondo ciclo, Roberto Trinchero, Rizzoli Education, Collana “Strategie didattiche”, Milano 2018. ¶ Dispense e presentazioni. ¶ Linee guida e modelli per la documentazione delle attività di project work. ¶ Video per lo studio in autoapprendimento.

VALUTARE LE COMPETENZE

Sono previsti approfondimenti sulla certificazione per la primaria e la secondaria di primo grado in base alle ultime disposizioni di legge.

DIDATTICA PER COMPETENZE E VALUTAZIONE FORMATIVA

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Uno degli strumenti di valutazione del processo di apprendimento o della verifica di un percorso formativo è la prova strutturata. Fondamentale è la costruzione di prove di valutazione oggettive che, coniugando i Quadri di Riferimento delle prove INVALSI con gli indicatori dell’agire con competenza (modello R-I-Z-A: Risorse, Interpretazione, aZione, Autoregolazione), permettono di indagare sia i processi che i contenuti.

AUTRICE

Carmen TarantinoDocente di Lettere presso la Scuola secondaria di primo grado e membro socio del GISCEL.

DESTINATARI

Insegnanti di ogni ordine e grado le cui materie sono oggetto di verifica da parte delle prove INVALSI.

— OBIETTIVI

¶ Promuovere la consapevolezza dell’importanza della valutazione esterna per le Scuole. ¶ Divulgare il modello delle prove oggettive e incentivarne la strutturazione da parte dei docenti. ¶ Incoraggiare un impiego proficuo dei risultati delle prove INVALSI all’interno delle istituzioni scolastiche. ¶ Conoscere le caratteristiche delle prove standardizzate e i criteri di strutturazione: costruzione di item discriminanti/non discriminanti e di distrattori. ¶ Riflettere sulla tipologia di item: vero/falso, completamento, corrispondenza e scelta multipla.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 - Valutare per migliorare: il decreto 62/2017 e le prove INVALSI. ¶ Modulo 2 - Alunni DVA e DSA. ¶ Modulo 3 - La novità della certificazione per livelli. ¶ Modulo 4 - La prova di italiano: strumenti e buone pratiche.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Dispensa e presentazioni. ¶ Modelli di progettazione. ¶ Modelli valutativi. ¶ Esempi di prove. ¶ Video per lo studio in autoapprendimento.

PREPARARSI ALLE PROVE INVALSI CON LA VALUTAZIONE FORMATIVA

Sono previsti approfondimenti per l’Italiano, la Matematica e l’Inglese distinti per grado scolastico.

DIDATTICA PER COMPETENZE E VALUTAZIONE FORMATIVA

12

“La Scuola digitale deve aprirsi al cosiddetto BYOD, ossia a politiche per cui l’utilizzo di dispositivi

elettronici personali durante le attività didattiche sia possibile ed efficientemente integrato”

(Piano Nazionale Scuola Digitale).

— AREA

COMPETENZE DIGITALII principali dispositivi elettronici come smartphone, pc e tablet si sono ormai imposti nella nostra sfera quotidiana personale e professionale. All’interno della classe, questi strumenti possono trasformarsi da potenziali armi di distrazione di massa a validi mezzi di integrazione della didattica.L’estensione della pratica del BYOD (Bring Your Own Device, ovvero ‘porta il tuo dispositivo’) all’intero ambiente scolastico è sostenuta dal Piano Formazione Docenti e dal Piano Nazionale Scuola Digitale, che promuovono un contesto in cui studenti e docenti utilizzino nelle aule i propri dispositivi elettronici connessi per svolgere le attività didattiche.Introdurre il digitale e Internet nelle Scuole dà la possibilità non solo di appoggiarsi a comunità virtuali e ampliare nello spazio e nel tempo l’ambiente di apprendimento, ma anche di sviluppare, grazie alla convergenza di connettività e comunicazione, spirito critico e nuove consapevolezze per orientarsi in una società sempre più mediatizzata.

Interventi mirati per gli animatori digitali e il team per l’innovazione.

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COMPETENZE DIGITALI

— OBIETTIVI

¶ Conoscere i diritti di Cittadinanza digitale. ¶ Programmare attività di Cittadinanza attraverso la responsabilizzazione degli studenti nella comunicazione e nella collaborazione online. ¶ Conoscere i princìpi della Progettazione Universale dell’Apprendimento (PUA) e la loro applicazione nella pianificazione di percorsi e nella produzione di materiali didattici digitali. ¶ Essere in grado di autoprodurre materiali multimediali con i principali strumenti di autoproduzione gratuiti e software di presentazione online e offline. ¶ Acquisire competenze di base nella sceneggiatura (storyboarding), realizzazione (content editing) e “impacchettamento” (packaging) dei contenuti multimediali.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 - Tecniche di costruzione di contenuti digitali per la didattica. ¶ Modulo 2 - Rappresentare visivamente la conoscenza. ¶ Modulo 3 - Insegnare e imparare con i video. ¶ Modulo 4 - Produrre contenuti audio-video per l’apprendimento.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Video e dispense. ¶ Proposte di lavoro in classe da sperimentare con la guida del formatore. ¶ Link a materiale online di approfondimento. ¶ Ricca bibliografia e sitografia.

Il primo passo per formare i futuri cittadini digitali avviene all’interno delle Scuole. Per questo è necessario integrare nella didattica le nuove tecnologie digitali, promuovendone l’uso e affiancando i tradizionali contenuti di apprendimento ai nuovi strumenti di produzione di materiale multimediale da proporre in classe.

CITTADINANZA DIGITALE

AUTORI

Gino RoncagliaFilosofo, saggista e professore associato presso l’Università degli Studi della Tuscia. Mario CifarielloDocente di Lettere presso la Scuola secondaria di secondo grado. Roberto CastaldoDocente di Informatica, ex membro del Consiglio direttivo di IWA Italy.

DESTINATARI

Con interventi differenziati, tutti gli insegnanti della Scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado.

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— OBIETTIVI

¶ Conoscere la strumentazione tecnologica e la configurazione della classe consone all’applicazione del modello didattico della “classe capovolta”. ¶ Approfondire il modello BYOD (Bring Your Own Device). ¶ Conoscere gli strumenti necessari a lavorare in ambienti online e all’interno di comunità di apprendimento online. ¶ Familiarizzare con i ruoli e le attività più comuni nelle comunità di apprendimento online.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 - Cambiare spazi e strumenti per cambiare la didattica. ¶ Modulo 2 - Comunità di apprendimento: fare e studiare social. ¶ Modulo 3 - Piattaforme diverse per scopi diversi. ¶ Modulo 4 - Usare piattaforme e tecnologie.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Video di introduzione al corso. ¶ Dispensa contenente i temi del corso e proposte di lavoro in classe da sperimentare con la guida del formatore. ¶ Schede di lavoro per la sperimentazione di attività con la propria classe. ¶ Link a materiale online di approfondimento. ¶ Ricca bibliografia e sitografia.

L’ambiente di apprendimento non coincide più, come nella concezione tradizionale, con il solo spazio fisico che delimita l’aula scolastica. Anche il digitale, purché se ne conoscano a sufficienza potenzialità e limiti, può essere uno spazio utile per l’insegnamento-apprendimento e per la realizzazione di narrazioni interattive.

AUTORI

Gino RoncagliaFilosofo, saggista e professore associato presso l’Università degli Studi della Tuscia.

Mario CifarielloDocente di Lettere presso la Scuola secondaria di secondo grado. Roberto CastaldoDocente di Informatica, ex membro del Consiglio direttivo di IWA Italy.

DESTINATARI

Con interventi differenziati, tutti gli insegnanti della Scuola primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado.

AMBIENTI DI APPRENDIMENTO DIGITALI

COMPETENZE DIGITALI

Sono previsti approfondimenti su specifici ambienti di apprendimento. A titolo di esempio: Hub Scuola, Google Classroom e G Suite for Education, Moodle, Edmodo.

Disponibile anche nella versione online per singoli docenti. Acquista su www.formazionesumisura.com

—CORSO ON LINE

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COMPETENZE DIGITALI

— OBIETTIVI

¶ Comprendere i princìpi base del coding. ¶ Acquisire competenze nell’uso dei principali strumenti di programmazione. ¶ Saper attivare metodologie didattiche legate all’uso del coding in diversi contesti disciplinari.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 - Introduzione al pensiero computazionale. ¶ Modulo 2 - I princìpi del coding unplugged: proposte di attività in classe. ¶ Modulo 3 - I princìpi del coding plugged: proposte di attività in classe. ¶ Modulo 4 - Il pensiero algoritmico a Scuola.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Video e dispense. ¶ Schede di lavoro per la sperimentazione di attività con la propria classe.

Il Piano Nazionale Scuola Digitale precisa che i percorsi per lo sviluppo del pensiero computazionale in tutte le discipline sono essenziali affinché le nuove generazioni siano in grado di affrontare la società del futuro come agenti attivi e consapevoli. Fortemente orientato verso il consolidamento di soft skills, il coding aiuta gli studenti a muoversi in tutti i contesti educativi e a valorizzare le competenze disciplinari e digitali.

AUTORE

Piero GalloDirigente scolastico e docente presso la Scuola secondaria di secondo grado ed esperto formatore.

DESTINATARI

Tutti gli insegnanti della Scuola primaria, secondaria di primo grado e primo biennio di secondo grado.

CODING, PENSIERO COMPUTAZIONALE E ALGORITMI

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Oggi le nuove tecnologie consentono di realizzare narrazioni interattive attraverso diversi media: testi, immagini, filmati, grafici, mappe, animazioni e persino videogiochi. Digital storytelling e Gamification si impongono sempre più come nuove strategie didattiche utili nei contesti di apprendimento cooperativo.

DIGITALE TRA NARRAZIONE E GIOCO (DIGITAL STORYTELLING E GAMIFICATION)

— OBIETTIVI

¶ Conoscere e applicare le diverse tipologie di storytelling: lineare, non lineare, adattivo, collaborativo. ¶ Conoscere definizione, contesto e campi d’utilizzo della Gamification.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 - Non solo tecnologia: rivoluzione digitale, apprendimento e didattica. ¶ Modulo 2 - Contenuti di apprendimento: tipologie e impiego didattico. ¶ Modulo 3 - Digital storytelling. ¶ Modulo 4 - Competenze operative e progettuali.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Video e dispense. ¶ Modelli di progettazione. ¶ Schede di lavoro per la sperimentazione di attività in classe.

AUTORI

Gino RoncagliaFilosofo, saggista e professore associato presso l’Università degli Studi della Tuscia. Mario CifarielloDocente di Lettere presso la Scuola secondaria di secondo grado. Roberto CastaldoDocente di informatica, ex membro del Consiglio direttivo di IWA Italy.

DESTINATARI

Con interventi differenziati, tutti gli insegnanti della Scuola primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado.

COMPETENZE DIGITALI

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La recente proliferazione di fake news ha reso necessario elaborare alcuni criteri e linee guida per distinguere online una notizia vera da una bufala. Acquisire e trasmettere questi strumenti di validazione e riconoscimento delle fonti è un passo decisivo per il sostegno di una Cittadinanza digitale attiva e responsabile.

BUFALE, FACT-CHECKING E FAKE NEWS

— OBIETTIVI

¶ Conoscere le caratteristiche delle principali tipologie di contenuti reperibili in rete. ¶ Conoscere e applicare le principali regole di controllo delle fonti. ¶ Essere in grado di riconoscere una notizia falsa analizzandone struttura e contenuti. ¶ Elaborare attività per la verifica delle fonti. ¶ Conoscere le differenze tra mappe concettuali e mappe mentali e le loro finalità.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 - Ricerca, selezione e organizzazione delle informazioni in rete. ¶ Modulo 2 - La ricerca in rete: strategie didattiche. ¶ Modulo 3 - Fake news e Fact-checking. ¶ Modulo 4 - Strumenti per la visualizzazione e l’organizzazione dei contenuti.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Video di introduzione al corso. ¶ Dispensa contenente i temi del corso e proposte di lavoro in classe da sperimentare con la guida del formatore. ¶ Schede di lavoro per la sperimentazione di attività con la propria classe. ¶ Link a materiale online di approfondimento. ¶ Ricca bibliografia e sitografia.

AUTORI

Gino RoncagliaFilosofo, saggista e professore associato presso l’Università degli Studi della Tuscia. Mario CifarielloDocente di Lettere presso la Scuola secondaria di secondo grado. Roberto CastaldoDocente di Informatica, ex membro del Consiglio direttivo di IWA Italy.

DESTINATARI

Con interventi differenziati, tutti gli insegnanti della Scuola secondaria.

COMPETENZE DIGITALI

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“Le iniziative [formative sull’inclusione] potranno prevedere una parte generale comune

relativa alla certificazione, diagnosi funzionale, profilo dinamico funzionale (nella

prospettiva della loro evoluzione) e una parte specifica relativa al PEI e alla progettazione

didattica, differenziandola per i diversi ordini e gradi di istruzione” (Nota MIUR 08.11.2017).

— AREA

INCLUSIONE E DIDATTICA PERSONALIZZATA

L’inclusione scolastica è impegno fondamentale di tutte le componenti della

comunità scolastica le quali, nell’ambito degli specifici ruoli

e responsabilità, concorrono ad assicurare il successo formativo

delle bambine e dei bambini, delle alunne e degli alunni, delle

studentesse e degli studenti. D.lgs. 66/2017

Per favorire l’inclusione all’interno delle Scuole italiane, il D.lgs. 66/2017 chiede di attivare percorsi di individualizzazione e personalizzazione e di utilizzare strumenti per migliorare l’accessibilità alle risorse.La Dir. 27/12/2012 e la circolare n. 8 del 6/03/2013 hanno dato precise indicazioni operative su come attuare strategie inclusive per alunni DSA e BES. Gli alunni con disabilità certificata, con deficit dell’apprendimento, o che versano in condizioni di svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale sono infatti più facilmente esposti all’emarginazione e alla dispersione scolastica. Da parte di tutti gli insegnanti è dunque necessaria una particolare attenzione educativa e didattica: l’obiettivo della nostra Scuola è non far sentire escluso nessuno. Per questo occorre sviluppare approcci e strategie efficaci per consentire l’inclusione di tutti gli studenti.I docenti devono quindi essere in grado di compilare un Piano Didattico Personalizzato (PDP) efficace, un mezzo che fornisce gli strumenti compensativi e le misure dispensative necessarie al successo scolastico dello studente in difficoltà e che la Scuola ha l’obbligo di garantire.

19

— OBIETTIVI

¶ Conoscere la normativa sui Bisogni Educativi Speciali (BES). ¶ Acquisire familiarità con alterazioni didattiche tipiche della profilatura BES. ¶ Essere in grado di realizzare materiali e attuare strategie utili alla semplificazione didattica. ¶ Saper strutturare e analizzare un Piano Didattico Personalizzato (PDP).

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 - BES: una prospettiva normativa. ¶ Modulo 2 - La gestione pragmatica della difficoltà scolastica. ¶ Modulo 3 - Dalla presa in carico alla verifica d’intervento. ¶ Modulo 4 - Casi d’analisi e conclusioni.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Dispensa e presentazioni. ¶ Modelli di progettazione. ¶ Schede di lavoro per la sperimentazione in classe. ¶ Modelli valutativi. ¶ Esempi di prove. ¶ Video per lo studio in autoapprendimento.

Pianificare una metodologia didattica inclusiva è una strategia concreta per prevenire la dispersione scolastica e il disagio psicosociale di chi si trova in difficoltà. In molte situazioni l’apprendimento può incontrare qualche resistenza. In questi casi individuare gli alunni BES richiede un’attenta osservazione fondata su parametri specifici per garantire l’efficacia dell’intervento didattico.

AUTORE

Gabriele ZanardiPsicologo e psicoterapeuta, docente a contratto presso l’Università degli Studi di Pavia.

DESTINATARI

Con interventi differenziati, tutti gli insegnanti della Scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado.

LA DIDATTICA INCLUSIVA E PERSONALIZZATA PER I BES

INCLUSIONE E DIDATTICA PERSONALIZZATA

Interventi mirati per gli insegnanti di sostegno.

Disponibile anche nella versione online per singoli docenti. Acquista su www.formazionesumisura.com

—CORSO ON LINE

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— OBIETTIVI DI BASE

¶ Comprendere i concetti di “facilitazione”, “semplificazione” e “verifica”. ¶ Conoscere le normative vigenti in merito all’intervento didattico correttivo.

— OBIETTIVI AVANZATI

¶ Essere in grado di progettare, attuare e misurare un progetto di facilitazione, semplificazione e verifica impostato sulle necessità specifiche dell’individuo ma applicabile all’intera classe.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 - L’intervento didattico correttivo: aspetti normativi e metodologici. ¶ Modulo 2 - Dal testo “ordinario” ai materiali facilitati e semplificati. ¶ Modulo 3 - Come sviluppare strategie di intervento. ¶ Modulo 4 - Presentazione dei progetti e conclusioni.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Dispensa e presentazioni. ¶ Modelli di progettazione. ¶ Schede di lavoro per la sperimentazione di attività in classe. ¶ Modelli valutativi. ¶ Esempi di prove. ¶ Video per lo studio in autoapprendimento.

L’evoluzione della didattica passa anche dal miglioramento dei processi di verifica. Allargare la visione valutativa e offrire buone pratiche di facilitazione, semplificazione e verifica testate sul campo rappresentano due strategie di integrazione in grado di aiutare gli studenti a superare e colmare le difficoltà causate dal loro disturbo e contrastare in questo modo l’insuccesso scolastico.

AUTORE

Gabriele ZanardiPsicologo e psicoterapeuta, docente a contratto presso l’Università degli Studi di Pavia.

DESTINATARI

Con interventi differenziati, tutti gli insegnanti della Scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado.

PROVE INCLUSIVE: L’ELABORAZIONE DEI COMPITI E DELLE VERIFICHE PER I DSA

INCLUSIONE E DIDATTICA PERSONALIZZATA

Disponibile anche nella versione online per singoli docenti. Acquista su www.formazionesumisura.com

—CORSO ON LINE

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— OBIETTIVI

¶ Acquisire familiarità con il modello Innovation and Teach e il modello flipped classroom (“classe capovolta”). ¶ Essere in grado di implementare un processo flipped nella gestione della classe. ¶ Saper analizzare gli stili cognitivi degli alunni e rispondere con progetti divergenti e metodologie di lavoro adeguate.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 - Stili cognitivi e pensiero divergente: approcci e metodologie. ¶ Modulo 2 - La “classe capovolta”: un esperimento di inclusione. ¶ Modulo 3 - Realizzare un progetto divergente applicabile all’intera classe. ¶ Modulo 4 - Presentazione dei progetti.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Dispensa e presentazioni. ¶ Modelli di progettazione. ¶ Schede di lavoro per la sperimentazione di attività in classe.

“Capovolgere” la classe significa ribaltare il tradizionale ciclo di apprendimento per introdurre una metodologia didattica innovativa e finalizzata al miglioramento dei risultati. La rivoluzione della “classe capovolta” offre agli studenti un metodo fondato sull’apprendimento attivo e in grado di suscitare curiosità e interessi dentro e fuori le mura scolastiche.

AUTORE

Gabriele ZanardiPsicologo e psicoterapeuta, docente a contratto presso l’Università degli Studi di Pavia.

DESTINATARI

Con interventi differenziati, tutti gli insegnanti della Scuola primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado.

FLIPPED CLASSROOM E STILI COGNITIVI

INCLUSIONE E DIDATTICA PERSONALIZZATA

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— AREA

AUTONOMIA ORGANIZZATIVA E DIDATTICA

Sebbene il Piano per la Formazione dei Docenti 2016-2019 “riguardi principalmente la formazione del personale docente, è importante ribadire l’unitarietà di intenti della formazione che, all’interno di ciascuna delle priorità, e spesso in interazione tra esse, deve riguardare l’intera comunità scolastica”. Lo stesso piano esprime chiaramente in queste parole gli obiettivi “di sistema” che sottendono alle iniziative di formazione. Non solo i docenti, ma tutto il personale scolastico è chiamato a lavorare per un rinnovamento dell’azione educativa e didattica. Il Piano individua infatti, tra le sue priorità, quelle che hanno impatti maggiori sugli aspetti organizzativi, che coinvolgono quindi non solo gli insegnanti nel loro lavoro individuale o nelle pratiche collegiali del Consiglio di classe, ma anche nelle attività del Consiglio di Istituto, in quelle del dirigente scolastico e dello staff di docenti con ruoli di responsabilità e coordinamento sulla progettazione e l’organizzazione della didattica.

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“L’ambiente di apprendimento può essere inteso come luogo fisico o virtuale, uno spazio mentale e culturale, organizzativo ed emotivo/affettivo insieme. Un sistema dinamico, aperto, in cui si vive una vera ‘esperienza di apprendimento’, ricco e ridondante di risorse”. Il corso, che prende le mosse dalle ricerche analizzate nel volume Scuole auto-organizzate, guida insegnanti e dirigenti nell’innovazione di spazi, risorse e approcci all’insegnamento.

AUTONOMIA SCOLASTICA, AUTO-ORGANIZZAZIONE E NUOVI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO

AUTONOMIA ORGANIZZATIVA E DIDATTICA

— OBIETTIVI

¶ Promuovere il lavoro collaborativo tra gli insegnanti. ¶ Progettare strumenti per la piena attuazione dell’autonomia. ¶ Applicare modelli organizzativi e di gestione degli spazi innovativi.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 - La progettazione partecipata degli ambienti di apprendimento. ¶ Modulo 2 - Come applicare modelli organizzativi e gestire spazi innovativi. ¶ Modulo 3 - Ambienti di apprendimento e auto-organizzazione: i risultati di una ricerca. ¶ Modulo 4 - Buone pratiche e conclusioni.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Pubblicazioni editoriali (estratti): Scuole auto-organizzate. Verso ambienti di apprendimento innovativi , Alberto F. De Toni e Stefano De Marchi, Rizzoli Education, Collana “Strategie didattiche”, Milano 2018. ¶ Dispense e modelli di progettazione.

AUTORI

Alberto F. De ToniRettore dell’Università degli Studi di Udine e Segretario generale della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane.

Stefano De MarchiPreside e professore di Filosofia e Storia, svolge attività di ricerca presso l’Università degli Studi di Udine.

DESTINATARI

Il corso è rivolto agli insegnanti di ogni ordine e grado e ai dirigenti scolastici.

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Costruire il curricolo verticale per organizzare al meglio il lavoro degli allievi e il proprio, facendo squadra con i colleghi. Formulare obiettivi coerenti in grado di mettere in moto una pluralità di processi cognitivi come ingredienti indispensabili per sviluppare competenze.

COSTRUIRE IL CURRICOLO VERTICALE

— OBIETTIVI

¶ Conoscere le competenze chiave europee. ¶ Definire operativamente i processi atti a raggiungere traguardi e obiettivi generali dell’apprendimento. ¶ Definire gli indicatori dell’agire con competenza. ¶ Acquisire familiarità con il modello R-I- Z-A. ¶ Essere in grado di progettare il curricolo verticale in maniera collaborativa. ¶ Saper analizzare punti di forza e criticità del proprio operato, per il miglioramento progressivo dei curricoli a seguire.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 - Far emergere e valutare competenze. ¶ Modulo 2 - Il curricolo verticale: qual è la sua funzione e come va utilizzato. ¶ Modulo 3 - Progettare un’Unità Di Apprendimento (UDA). ¶ Modulo 4 - Verifica del lavoro sperimentale e conclusioni.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Pubblicazioni editoriali (estratti): Costruire e certificare competenze con il curricolo verticale nel primo ciclo e Costruire e certificare competenze nel secondo ciclo, Roberto Trinchero, Rizzoli Education, Collana “Strategie didattiche”, Milano 2018. ¶ Dispense di sintesi delle pubblicazioni. ¶ Linee guida e modelli già pronti per la documentazione delle attività di project work. ¶ Video pillole per l’auto-apprendimento e il ripasso degli argomenti delle lezioni.

AUTORE

Roberto TrincheroOrdinario di Pedagogia sperimentale presso l’Università degli Studi di Torino.

DESTINATARI

Il corso è rivolto agli insegnanti del primo ciclo e ai dirigenti scolastici.

Nel secondo ciclo il corso si focalizza sulla costruzione collegiale degli obiettivi di apprendimento.

AUTONOMIA ORGANIZZATIVA E DIDATTICA

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Il Piano per la Formazione dei Docenti 2016-2019 propone un orizzonte in cui la valutazione è una pratica che può sostenere, attraverso l’analisi e la riflessione continue, il miglioramento di tutti gli attori e di tutte le azioni messe in campo dalle Scuole. I corsi su questi temi sono quindi suddivisi per aree e obiettivi.

VALUTAZIONE PROFESSIONALE

— OBIETTIVI

¶ Conoscere e utilizzare gli strumenti per l’autovalutazione: il RAV come strumento di autoanalisi; profilo professionale del docente e metodi per l’autoanalisi della qualità della docenza. ¶ Monitorare i risultati di apprendimento: utilizzo dei risultati delle prove INVALSI come risorsa per un sistema di prove comuni. ¶ Utilizzare e gestire processi e piani di miglioramento: PDM e Bilancio Sociale.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 - La valutazione e il nuovo lavoro del docente. ¶ Modulo 2 - Come sviluppare standard efficaci per la formazione e l’innovazione didattica. ¶ Modulo 3 - Valutare la professionalità docente. ¶ Modulo 4 - Middle management: la situazione attuale e il Bonus di merito.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Dispense e presentazioni. ¶ Video per lo studio in autoapprendimento. ¶ Linee guida e modelli di riferimento.

AUTRICE

Laura BiancatoDirigente scolastico presso la Scuola secondaria di secondo grado.

DESTINATARI

Il corso è rivolto agli insegnanti di ogni ordine e grado e ai dirigenti scolastici.

AUTONOMIA ORGANIZZATIVA E DIDATTICA

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In un mondo che cambia velocemente, è responsabilità della Scuola il costante impegno a interpretare il senso del suo agire e delineare un sistema di valutazione che promuova la professionalità e il miglioramento delle competenze degli allievi. La Scuola socialmente responsabile raccoglie la sfida della rendicontazione orientata ai risultati, facendo della trasparenza un volano del processo di costruzione di relazioni collaborative con gli stakeholder.

VALUTAZIONE DELLA SCUOLA E BILANCIO SOCIALE

— OBIETTIVI

¶ Conoscere le opportunità legate al bilancio sociale. ¶ Saper progettare esperienze pratiche nella prospettiva di valutazione del sistema scolastico. ¶ Essere in grado di utilizzare dati per una progettazione strategica. ¶ Saper pianificare una relazione con gli stakeholder.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 - Scenari di cambiamento e accountability negli Istituti scolastici. ¶ Modulo 2 - Il bilancio sociale: come evidenziare gli standard di riferimento per la sua stesura. ¶ Modulo 3 - Le opportunità del bilancio sociale e il rapporto con gli stakeholder. ¶ Modulo 4 - Costruire una mappa strategica: esempi e buone pratiche.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Dispensa e presentazioni del corso. ¶ Video per lo studio in autoapprendimento. ¶ Schede operative per la progettazione in classe. ¶ Modelli di buone pratiche.

AUTORI

Angelo PalettaProfessore associato di Controllo di Gestione presso l’Università di Bologna; Prorettore della stessa Università per il Bilancio, la programmazione strategica e l’innovazione di processo; Presidente del Centro di Studi Internazionali in Educational Governance, Accountability & Management. Lorena PeccoloCollaboratrice universitaria e consulente INDIRE.

DESTINATARI

Il corso è rivolto agli insegnanti di ogni ordine e grado e ai dirigenti scolastici.

AUTONOMIA ORGANIZZATIVA E DIDATTICA

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La piena realizzazione della leadership per l’apprendimento rappresenta un orizzonte strategico per la qualificazione, lo sviluppo e l’innovazione del contesto scolastico. Per un cambiamento autentico occorre dunque caratterizzare sempre più il sistema educativo come comunità professionale impegnata nella gestione e valutazione dell’offerta formativa, anche attraverso un nuovo profilo del docente.

MIDDLE MANAGEMENT E SVILUPPO ORGANIZZATIVO DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

— OBIETTIVI

¶ Conoscere gli approcci allo studio della leadership e i modelli di descrizione della leadership. ¶ Comprendere la rilevanza della leadership nel sistema di management della Scuola. ¶ Conoscere la concezione di leadership distribuita, la ricerca condotta con riferimento a questa concezione in un contesto italiano e le evidenze che ha portato. ¶ Saper progettare esperienze pratiche di analisi, percorsi e interventi di sviluppo della leadership di una Scuola.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 - Leadership e sistema di management a Scuola: un’introduzione. ¶ Modulo 2 - Modelli di leadership for learning. ¶ Modulo 3 - I vantaggi della leadership distribuita. ¶ Modulo 4 - Restituzione degli elaborati e conclusioni.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Dispensa e presentazioni del corso. ¶ Modelli di progettazione. ¶ Video per lo studio in autoapprendimento.

AUTORI

Angelo PalettaProfessore associato di Controllo di Gestione presso l’Università di Bologna; Prorettore della stessa Università per il Bilancio, la programmazione strategica e l’innovazione di processo; Presidente del Centro di Studi Internazionali in Educational Governance, Accountability & Management. Fiorella PagliucaDirigente scolastico e collaboratrice universitaria. Genc AlimemhetiDottore di ricerca in Economia Aziendale. Lorena PeccoloCollaboratrice universitaria e consulente INDIRE.

DESTINATARI

Il corso è rivolto agli insegnanti di ogni ordine e grado e ai dirigenti scolastici.

AUTONOMIA ORGANIZZATIVA E DIDATTICA

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— AREA

EDUCAZIONE CIVICA E COMPETENZE DI CITTADINANZA

La reintroduzione dell’Educazione civica come materia curricolare rappresenta un’importante novità per docenti e studenti. Già a partire dall’infanzia, ma con un vero e proprio programma di insegnamento-apprendimento all’interno di I e II ciclo di istruzione, per un numero di ore annue non inferiore a 33, la Scuola si impegna non solo nella trasmissione della conoscenza della Costituzione italiana e delle istituzioni dell’Unione europea, ma anche nella promozione dei fondamenti di legalità, Cittadinanza attiva e digitale, sostenibilità ambientale, diritto alla salute e al benessere della persona (Linee guida per l’ insegnamento dell’educazione civica). L’insegnamento “trasversale” dell’Educazione civica, che si fonda sul princìpio base dell’etica della reciprocità, sarà integrato con esperienze extra-scolastiche con altri soggetti istituzionali e del territorio, del volontariato o del terzo settore, in un’ottica di solidarietà e responsabilità sociale.

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— OBIETTIVI

¶ Progettare percorsi che sviluppano competenze metodologiche e sociali partendo da situazioni reali. ¶ Costruire esperienze che promuovono il rispetto e il confronto reciproco, la Cittadinanza attiva e consapevole e il senso di responsabilità sociale. ¶ Valutare le competenze di Cittadinanza.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 - I punti di forza della pedagogia del Service Learning. ¶ Modulo 2 - Progettare percorsi formativi di Service Learning. ¶ Modulo 3 - Realizzare percorsi formativi di Service Learning. ¶ Modulo 4 - Valutare con il Service Learning.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Pubblicazioni (estratti): Oltre l’aula. La proposta pedagogica del Service-Learning e La sfida dell’ insegnamento. Fondamenti di didattica generale , Italo Fiorin, Mondadori Università, Milano 2016 e 2017. ¶ Dispensa e presentazioni. ¶ Modelli di progettazione. ¶ Modelli valutativi. ¶ Esempi di buone pratiche. ¶ Video per lo studio in autoapprendimento.

Il Service Learning sviluppa competenze di Cittadinanza portando gli studenti fuori dall’aula, mettendoli cioè in grado di attivare conoscenze, abilità e competenze in contesti reali e sviluppando, al tempo stesso, responsabilità sociale. Questo corso mira a integrare il Service Learning nel percorso curricolare per un apprendimento significativo delle competenze di Cittadinanza.

AUTORE

Italo FiorinDirettore della Scuola di Alta Formazione “Educare all’Incontro e alla Solidarietà” (EIS) dell’Università LUMSA di Roma.

DESTINATARI

Il percorso dà strumenti specifici per gli insegnanti della Scuola secondaria di primo grado anche nell’ottica di preparare gli studenti al nuovo esame di Stato a conclusione del primo ciclo.

SERVICE LEARNING

AGENDA 2030All’interno del corso sul Service Learning è previsto un modulo dedicato ad approfondire il legame tra i Traguardi proposti nell’Agenda 2030 e l’educazione alla Cittadinanza a Scuola, che, prendendo le mosse dall’Obiettivo 4 (Fornire un’educazione di qualità, equa e inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti), propone strategie e percorsi didattici per formare nuove generazioni di cittadini competenti e responsabili.

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, adottata dalle Nazioni Unite, ha redatto 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e 169 Traguardi che riguardano tutti gli aspetti della vita umana e del Pianeta sulla base di una visione integrata di 3 dimensioni: la crescita economica, l’inclusione sociale e la tutela dell’ambiente. Per il raggiungimento degli Obiettivi, l’ONU riconosce un ruolo strategico all’istruzione e all’educazione, nell’ottica di Lifelong Learning.

EDUCAZIONE CIVICA E COMPETENZE DI CITTADINANZA

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— OBIETTIVI

¶ Progettare percorsi che sviluppano competenze metodologiche e sociali partendo da situazioni reali. ¶ Costruire esperienze che promuovono il confronto reciproco e il senso di responsabilità sociale. ¶ Valutare le competenze di Cittadinanza. ¶ Promuovere i valori di sviluppo sostenibile e lotta alle disuguaglianze all’interno del corpo docenti. ¶ Sviluppare abilità specifiche e conoscenze digitali per una Cittadinanza partecipativa e consapevole.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 - Sviluppare e apprendere le competenze di Cittadinanza. ¶ Modulo 2 - Come educare alla Cittadinanza con l’Agenda 2030. ¶ Modulo 3 - Realizzare e valutare percorsi formativi sull’Agenda 2030. ¶ Modulo 4 - Sostenibilità a Scuola: strumenti e buone pratiche.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Pubblicazioni editoriali (estratti): Oltre l’aula. La proposta pedagogica del Service-Learning , Italo Fiorin, Mondadori Università, Milano 2016. ¶ Dispensa e presentazioni. ¶ Esempi e buone pratiche per la progettazione di UDA. ¶ Schede di lavoro per la sperimentazione di attività in classe.

In un mondo caratterizzato da sfide globali e da una società multiculturale in continuo cambiamento, l’educazione alla Cittadinanza globale nella Scuola diviene fondamentale per lo sviluppo di un’etica della responsabilità attraverso esperienze significative, cui concorrono tutte le aree del sapere. Si diventa cittadini globali facendo: l’approccio poliedrico, fondato sull’educazione ai diritti umani, alla pace e alla sostenibilità, intende costruire competenze e valori per promuovere azioni finalizzate al miglioramento del proprio contesto di vita.

AUTORE

Tommaso MontefuscoEx dirigente scolastico, esperto formatore e autore di numerose pubblicazioni sui processi formativi e sulla didattica.

DESTINATARI

Con interventi differenziati, tutti gli insegnanti della Scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado.

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E AGENDA 2030

EDUCAZIONE CIVICA E COMPETENZE DI CITTADINANZA

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—CORSO ON LINE

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Combattere il fenomeno del cyberbullismo significa conoscerne le caratteristiche e comprendere a fondo le dinamiche del suo sviluppo a partire dall’analisi del contesto psicosociale e normativo da cui prende forma. L’avvento del cyberspazio, infatti, non solo ha cambiato la percezione della nostra sicurezza, ma anche la comunicazione e l’interazione, favorendo lo scambio di materiali privati e relazionali tra gli utenti. Quali sono, dunque, gli elementi distintivi del cyberbullismo? Quali le differenze tra bullismo e cyberbullismo? Perché il cyberbullo si comporta così? E ancora, in che modo è possibile promuovere un utilizzo consapevole delle nuove tecnologie alla luce del cyberbullismo?

CYBERBULLISMO

— OBIETTIVI

¶ Acquisire conoscenze sul quadro normativo di riferimento. ¶ Sviluppare competenze per gli interventi di prevenzione e contrasto del cyberbullismo all’interno del gruppo classe secondo il Patto educativo di corresponsabilità.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 - Cyberbullismo: conoscere il fenomeno per contrastarlo. ¶ Modulo 2 - Il cyberbullismo e il gruppo classe. ¶ Modulo 3 - Prevenzione e sensibilizzazione: il patto tra Scuola e famiglia. ¶ Modulo 4 - Valutazione degli elaborati e conclusioni.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Dispensa e presentazioni. ¶ Video per lo studio in autoapprendimento. ¶ Modelli di progettazione. ¶ Esempi di buone pratiche.

AUTRICE

Claudia SposiniPsicologa perfezionata in Criminologia clinica.

DESTINATARI

Insegnanti della Scuola secondaria di primo e secondo grado.

EDUCAZIONE CIVICA E COMPETENZE DI CITTADINANZA

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—CORSO ON LINE

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— AREA

LA SCUOLA DELL’INFANZIA NELLA CONTINUITÀ EDUCATIVA

Le Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (2004-2012) hanno delineato il ruolo che la Scuola dell’infanzia deve avere all’interno del sistema educativo italiano, ovvero, quello di “promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza avviandoli alla Cittadinanza”. La Scuola dell’infanzia opera quindi in modo integrato e verticale, non solo nel preparare i bambini alla Scuola primaria, ma anche in dialogo con i servizi educativi, nell’ottica di un unico sistema cosiddetto “zerosei” (da zero a sei anni). Anche per dare maggior sostegno allo sviluppo di questo scenario, il MIUR ha raccomandato alle Scuole che organizzano la formazione nei propri ambiti territoriali di realizzare almeno “due iniziative formative rivolte ai docenti di Scuola dell’infanzia statale, aperte anche a docenti ed educatori di altri comparti educativi, sui temi della cultura dell’infanzia”.

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— OBIETTIVI

¶ Conoscere il percorso del concetto di competenza nella normativa attuale di riferimento. ¶ Applicare i modelli di competenza alla progettazione didattico-educativa. ¶ Saper organizzare l’ambiente di apprendimento per sostenere la qualità degli apprendimenti, facilitare le relazioni tra pari, promuovere i processi di simbolizzazione e sviluppo di ogni forma di linguaggio. ¶ Saper valutare il percorso educativo dell’alunno secondo gli ambiti dell’osservazione sistematica.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 - Il bambino competente: i livelli di competenza e la struttura del curricolo. ¶ Modulo 2 - Organizzare l’ambiente di apprendimento per lo sviluppo di competenze. ¶ Modulo 3 - Il processo di insegnamento-apprendimento attivo, riflessivo e circolare. ¶ Modulo 4 - Verifica del lavoro sperimentale e conclusioni.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Dispensa e presentazioni. ¶ Modelli di progettazione. ¶ Video per lo studio in autoapprendimento. ¶ Esempi di buone pratiche.

Per rispondere ai bisogni del contesto socioculturale e alle esigenze della comunità scolastica, la Scuola dell’infanzia si pone l’obiettivo di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia e della Cittadinanza, avviando il processo delineato in coerenza con l’identità del segmento formativo 3-6 anni, che al centro del curricolo colloca una nuova idea di apprendimento per competenze (cognitive, emotive e sociali).

AUTRICE

Sandra RenziDirigente scolastico e collaboratrice presso l’Università degli studi di Teramo.

DESTINATARI

Tutti gli insegnanti della Scuola dell’infanzia.

ORGANIZZAZIONE DIDATTICA E METODOLOGICA NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

LA SCUOLA DELL’INFANZIA NELLA CONTINUITÀ EDUCATIVA

LA SCUOLA DELL’INFANZIA NELLA CONTINUITÀ EDUCATIVA

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— AREA

COESIONE SOCIALE E PREVENZIONE DEL DISAGIO GIOVANILEOggi più che mai i fenomeni legati al disagio giovanile richiedono un rinnovamento del sistema educativo e formativo che guardi non solo alla centralità dello studente, ma anche allo sviluppo di una cultura inclusiva ai fini di un’efficace prevenzione, gestione e risoluzione delle forme di devianza e di dispersione scolastica. Verso la creazione di “comunità educanti”, come riporta il Piano per la Formazione dei docenti 2016-2019, la Scuola deve adottare una strategia solida e coerente con i bisogni reali dell’istituzione, favorendo percorsi di coinvolgimento delle famiglie e di altri soggetti del territorio, a partire dalla progettazione in chiave di ricerca didattica.Il docente diventa così sempre più un “attivatore” sociale in grado di confrontarsi con metodi e modelli dell’azione educativa sia per fornire agli studenti tutti gli strumenti utili per la lettura critica della realtà in cui vivono, sia per creare occasioni sistematiche di formazione ed elevare il livello culturale e di benessere generale del territorio.

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I processi di apprendimento e l’educazione socio-affettiva degli studenti sono condizionati fortemente dal clima che si respira in classe e dai processi di comunicazione che intercorrono tra docenti e genitori. Per diventare autenticamente educativo, un contesto di convivenza deve essere attraversato da interazioni cooperative. Ciò comporta non solo una revisione della capacità gestionale da parte del dirigente scolastico, ma anche la promozione di attività didattiche finalizzate alla trasmissione di tali competenze agli allievi e l’acquisizione da parte dei professionisti dell’educazione di nuove strategie comunicative.

IL CONFLITTO NEL CONTESTO SCOLASTICO: DA PROBLEMA A RISORSA EDUCATIVA

COESIONE SOCIALE E PREVENZIONE DEL DISAGIO GIOVANILE

— OBIETTIVI

¶ Conoscere le competenze necessarie per una gestione costruttiva dei conflitti. ¶ Essere in grado di impostare possibili progetti didattici per la trasmissione agli allievi delle competenze per la gestione dei conflitti. ¶ Individuare e sperimentare strumenti di gestione razionale dei problemi che generano conflitto.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 - Gestire la classe: partecipazione e dinamiche interattive. ¶ Modulo 2 - Il conflitto nel contesto scolastico e il ruolo del docente. ¶ Modulo 3 - Strumenti per educare alla mediazione e alla cooperazione. ¶ Modulo 4 - Valutazione degli elaborati e conclusioni.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Dispensa e presentazioni del corso. ¶ Video per lo studio in autoapprendimento. ¶ Schede operative per la progettazione in classe. ¶ Modelli di buone pratiche.

AUTRICE

Giulia CerroneDocente in Scuole secondarie superiori e consulente per enti e aziende nella progettazione di attività formative. Socia di Euroteam Progetti SAS.

DESTINATARI

Il corso è rivolto agli insegnanti di ogni ordine e grado e ai dirigenti scolastici.

Disponibile anche nella versione online per singoli docenti. Acquista su www.formazionesumisura.com

—CORSO ON LINE

COESIONE SOCIALE E PREVENZIONE DEL DISAGIO GIOVANILE

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Al centro delle politiche educative comunitarie, la categoria degli Early Leavers from Education and Training (ELET) è un importante indicatore di qualità del sistema formativo, scelto per monitorare i progressi dell’Unione Europea verso gli obiettivi strategici di crescita “intelligente, sostenibile e inclusiva” fissati per il 2020. In quanto fenomeno multifattoriale esige una strategia unitaria per incentivare la coesione sociale e prevenire la povertà educativa.

CONTRASTO ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA

— OBIETTIVI

¶ Promuovere la consapevolezza dell’importanza del fenomeno a livello nazionale e internazionale. ¶ Conoscere la normativa vigente e le misure di prevenzione e intervento. ¶ Saper monitorare i risultati di analisi e strutturare modelli organizzativi di contrasto.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 - La dispersione scolastica: numeri e cause. ¶ Modulo 2 - Le azioni della strategia italiana. ¶ Modulo 3 - Interventi preventivi e di recupero: esempi e buone pratiche. ¶ Modulo 4 - Valutazione degli elaborati e conclusioni.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Dispensa e presentazioni. ¶ Modelli di buone pratiche. ¶ Schede operative per la progettazione in classe.

AUTORI

Alberto VerganiSociologo e Docente a contratto alla Facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Milano-Cattolica. Emanuela BoniniAssegnista di ricerca e Docente a contratto di Sociologia presso l’Università degli Studi di Genova.

DESTINATARI

Il corso è rivolto a tutti gli insegnanti di primo e secondo grado.

COESIONE SOCIALE E PREVENZIONE DEL DISAGIO GIOVANILE

MONDADORI UNIVERSITÀUna ricca proposta di titoli dedicata all’aggiornamento

e all’approfondimento didattico

Pedagogia socio-culturale

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La sfida dell’insegnamentoFondamenti di didattica generale

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Psicologia dello sviluppo

D. Lucangeli, S. Vicaried. cartacea €30,00; ed. digitale € 24,99€

A scuola con le tecnologieManuale di didattica digitalmente aumentata

P. Ferri, S. Moriggied. cartacea € 19,00; ed. digitale € 15,99

Collaborare nelle diversitàCooperative Learning e persone con disabilità, difficoltà e svantaggi

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Scuola e bisogni educativi speciali

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Milena Santerini

PEDAGOGIA SOCIO-CULTURALE

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A SCUOLA CON LE TECNOLOGIE

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Il colloquio tiene conto anche dei livelli di padronanza delle competenze connesse

all’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione (DM 741/2017).

— AREA

NUOVI ESAMI DI STATO

L’Esame di Stato, che si svolge al termine del primo e del secondo ciclo, rappresenta un traguardo fondamentale del percorso scolastico ed è finalizzato a verificare le conoscenze e le competenze acquisite dagli studenti anche in funzione orientativa. Le novità introdotte dal D.lgs. n. 62/2017 e dal D.M. n. 37 riguardano principalmente le prove scritte e il colloquio orale. In particolare, l’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo si articola in tre prove scritte, predisposte dalle singole commissioni d’esame, mentre a conclusione del secondo ciclo gli studenti dovranno affrontare due scritti, il primo comune a tutti gli indirizzi scolastici, il secondo specifico per l’indirizzo frequentato. Secondo l’O.M. n. 205/2019 e la Nota ministeriale n. 788/2019 sono stati definititi in modo puntuale la struttura e le modalità di svolgimento del colloquio orale nella Scuola secondaria di secondo grado, nel corso del quale dovranno essere privilegiati la trasversalità e un approccio integrato e pluridisciplinare sulla base degli obiettivi specifici di apprendimento. Opportuno spazio sarà dedicato

anche ai Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (ex Alternanza Scuola-Lavoro) e alle attività correlate a Cittadinanza e Costituzione (D.M. 741/2017).

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Un corso per conoscere le novità previste dal decreto 62/2017 e gli aspetti tecnici e didattici legati alla pianificazione di nuovi percorsi per competenze, a partire dalla creazione di prove strutturate secondo i criteri docimologici riconosciuti a livello internazionale e le Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola del primo ciclo del 2012 .

— OBIETTIVI

¶ Progettare prove di Italiano coerenti con il Documento di orientamento per la redazione della prova d’Italiano nell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo. ¶ Progettare un percorso di valutazione formativa per le competenze lungo tutto l’arco della Scuola secondaria di primo grado. ¶ Valutare le prove.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 - Il significato del nuovo Esame. ¶ Modulo 2 - Inclusione e personalizzazione: strategie e buone pratiche. ¶ Modulo 3 - Le competenze di Italiano: come preparare gli alunni alla prova. ¶ Modulo 4 - Verifica del lavoro sperimentale e conclusioni.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Dispensa e presentazioni. ¶ Modelli valutativi. ¶ Esempi di prove.

AUTRICE

Carmen TarantinoDocente di Lettere presso la Scuola secondaria di primo grado e membro socio del GISCEL.

DESTINATARI

Insegnanti di Italiano della Scuola secondaria di primo grado.

PROGETTARE LA PROVA DI ITALIANO PER IL NUOVO ESAME DI STATO NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

NUOVI ESAMI DI STATO

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Il decreto legislativo n. 62/2017, emanato in attuazione della delega di cui alla legge 107/2016, ha innovato significativamente le modalità di svolgimento dell’Esame di Stato conclusivo dei percorsi di istruzione secondaria di secondo grado. Le novità principali riguardano i requisiti di accesso, l’attribuzione del credito scolastico, la struttura delle prove e le relative valutazioni, lo svolgimento del colloquio, i criteri per la nomina dei membri delle commissioni e la predisposizione del Documento del 15 maggio.

IL NUOVO ESAME DI STATO NELLA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

NUOVI ESAMI DI STATO

— OBIETTIVI

¶ Conoscere il quadro normativo, le tipologie delle tracce relative alla prima e alla seconda prova scritta e le relative modalità di valutazione. ¶ Individuare i possibili descrittori relativi agli indicatori di valutazione delle prove definiti nei quadri di riferimento nazionali. ¶ Conoscere le modalità di svolgimento del colloquio e le implicazioni relative alla predisposizione del Documento del 15 maggio. ¶ Essere in grado di orientare la propria azione didattica per fornire agli studenti le conoscenze, le abilità e le competenze implicate dalle prove d’esame.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 - Il nuovo Esame di Stato: la prima prova scritta. ¶ Modulo 2 - La seconda prova scritta. ¶ Modulo 3 - Il colloquio orale. ¶ Modulo 4 - Verifica del lavoro sperimentale e chiusura.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Dispensa e presentazioni. ¶ Modelli di buone pratiche per le prove scritte, il colloquio e il Documento del 15 maggio. ¶ Esempi di griglie di valutazione. ¶ Schede di lavoro per la sperimentazione di attività in classe.

AUTORE

Dino CristaniniEsperto di sistemi formativi, ex Direttore Generale INVALSI e Dirigente tecnico MIUR.

DESTINATARI

Dirigenti scolastici e insegnanti della Scuola secondaria di secondo grado.

Disponibile anche nella versione online per singoli docenti. Acquista su www.formazionesumisura.com

—CORSO ON LINE

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— AREA

SCUOLA E LAVOROLa nota MIUR relativa alle Novità della Legge di Bilancio 2019 ha ridenominato i percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro in “Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” e, a decorrere dall’a.s. 2018/2019, ne ha ridotto il numero di ore minimo complessivo da svolgere:

¶ almeno 210 ore negli Istituti Professionali (da 400); ¶ almeno 150 ore negli Istituti Tecnici (da 400); ¶ almeno 90 ore nei Licei (da 200).

Divenuti elementi strutturali e costitutivi dell’offerta formativa della Scuola secondaria di secondo grado, i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento possono rappresentare per gli studenti un’ottima opportunità di crescita personale e professionale: l’inserimento in una dimensione organizzativa funzionante che coinvolge Scuola, territorio e aziende, se ben progettata e gestita dagli organi collegiali scolastici, favorisce gli studenti nell’acquisizione di competenze necessarie all’agire con consapevole e immediata operatività nel mondo del lavoro. Per questo motivo è necessario diffondere tra i docenti tutti gli strumenti per sviluppare progetti qualitativamente rilevanti e completi, dalla aderenza curricolare del percorso ai rapporti con la struttura ospitante, dall’inserimento nella programmazione didattica alle fasi di realizzazione, certificazione e valutazione.

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Gli obiettivi professionali non sono l’unico traguardo dell’orientamento, anzi, una Scuola che sa orientare guarda in primo luogo ai talenti dei propri studenti e alle possibilità di formazione informale e formale che tutto il territorio può offrire ai giovani, sin dalla Scuola primaria. Per un orientamento efficace è quindi necessario offrire un ampio ventaglio di esperienze e, allo stesso tempo, guidare i ragazzi nei loro percorsi di esplorazione di sé, delle proprie attitudini e delle loro ambizioni.

— OBIETTIVI

¶ Progettare percorsi didattici orientanti. ¶ Sviluppare prove per la valutazione orientante.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 - Funzioni valutative per l’apprendimento ed equità valutativa. ¶ Modulo 2 - Feedback e restituzione: lavorare sugli errori come strumenti per l’autoregolazione. ¶ Modulo 3 - L’importanza delle competenze autovalutative nello studente. ¶ Modulo 4 - Co-costruzione e condivisione dei formati valutativi.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Dispensa e presentazioni. ¶ Video per lo studio in autoapprendimento. ¶ Modelli di progettazione. ¶ Schede di lavoro per la sperimentazione di attività in classe.

AUTORE

Guido BenvenutoDocente di Docimologia, Pedagogia sociale e Metodologia della ricerca pedagogica all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.

DESTINATARI

Tutti gli insegnanti del primo e del secondo ciclo, con particolare attenzione ai docenti coinvolti negli anni “ponte”, ovvero di passaggio tra primaria e secondaria di primo grado, e tra secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado.

ORIENTAMENTO

SCUOLA E LAVORO

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I Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (ex Alternanza Scuola-Lavoro) rappresentano un’attività curricolare a tutti gli effetti. L’impegno congiunto di Scuola e impresa nell’orientamento dei giovani necessita pertanto di numerosi strumenti per investire su progetti efficaci, con un’attenzione particolare alla personalizzazione del percorso e alla traduzione della valutazione delle competenze acquisite durante le esperienze all’interno della valutazione complessiva dell’apprendimento.

PROGETTARE PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E L’ORIENTAMENTO (PCTO)

— OBIETTIVI

¶ Acquisire conoscenze sul quadro normativo di riferimento. ¶ Essere in grado di leggere le possibilità offerte dal territorio per gestire al meglio il rapporto tra studente e azienda ospitante. ¶ Programmare PCTO a partire da competenze che si intendono far sviluppare allo studente. ¶ Saper valutare i PCTO e documentare le esperienze.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 – PCTO: aspetti normativi e metodologici. ¶ Modulo 2 – Progettare un PCTO. ¶ Modulo 3 – Organizzare e gestire i PCTO. ¶ Modulo 4 – Valutare i PCTO: strumenti e buone pratiche.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Dispensa e presentazioni. ¶ Modelli di progettazione. ¶ Schede di lavoro per la sperimentazione in classe.

AUTORE

Arduino SalatinPreside dell’Istituto Universitario Salesiano di Venezia, collaboratore presso l’Università di Padova e membro del Consiglio di amministrazione dell’INVALSI.

DESTINATARI

Tutti gli insegnanti della Scuola secondaria di secondo grado.

SCUOLA E LAVORO

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— AREA

LA RIFORMA DEI PROFESSIONALI

Con i primi regolamenti attuativi emanati dal MIUR a seguito di quanto previsto dal D.lgs. n. 61 del 13 aprile 2017, prende il via la nuova identità dei percorsi degli Istituti Professionali. Tra gli aspetti più significativi della riforma si segnalano la ridefinizione degli indirizzi e dei quadri orari, i passaggi da un percorso di studi all’altro e la loro relativa personalizzazione, la didattica organizzata per UDA, la certificazione delle competenze e l’attivazione dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento già dal secondo anno.

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— OBIETTIVI

¶ Individuare gli insegnamenti, le attività e i nuclei fondanti delle discipline per l’acquisizione di competenze. ¶ Saper strutturare UDA e PFI. ¶ Saper predisporre modelli di pianificazione didattica per assi culturali e per competenze.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 - Il nuovo assetto didattico degli Istituti Professionali. ¶ Modulo 2 - Le opportunità: personalizzazione, flessibilità e laboratorialità. ¶ Modulo 3 - La progettazione interdisciplinare per assi culturali e competenze. ¶ Modulo 4 - Come valutare gli apprendimenti.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Dispensa e presentazioni del corso. ¶ Schede operative per la progettazione in classe. ¶ Modelli di buone pratiche.

AUTORE

Arduino SalatinPreside dell’Istituto Universitario Salesiano di Venezia, collaboratore presso l’Università di Padova e membro del Consiglio di amministrazione dell’INVALSI.

DESTINATARI

L’approccio proposto mira al coinvolgimento di tutto il Consiglio di classe ed è quindi aperto a tutti gli insegnanti degli Istituti Professionali.

PROGETTARE UDA NEI NUOVI ISTITUTI PROFESSIONALI

LA RIFORMA DEI PROFESSIONALI

Per rendere effettiva l’integrazione disciplinare, è necessario, da parte del Consiglio di classe, individuare gli insegnamenti, le attività e i nuclei fondanti di ogni materia che concorrono all’acquisizione di competenze. Le UDA rappresentano, già a partire dalle prime classi, uno strumento fondamentale per la progettazione didattica sempre più orientata verso un apprendimento che sia realmente rispondente ai bisogni di docenti e studenti.

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— AREA

MUSICA E ARTI

Con il Piano Triennale delle Arti (legge dal 1° marzo 2018) il Ministero dà attuazione a una serie di provvedimenti per sostenere le Scuole in quanto “laboratori permanenti di conoscenza, pratica, ricerca e sperimentazione del sapere artistico e dell’espressione creativa”. Secondo il Piano, infatti, “la conoscenza e l’apprendimento pratico delle arti permettono di interiorizzare in modo profondo e solido valori che sono alla base dei grandi temi transdisciplinari che investono la Scuola italiana, come lo sviluppo di reali pratiche inclusive, il contrasto alla dispersione scolastica, la prevenzione alle azioni di bullismo, il recupero dell’individualità autentica del soggetto che pensa e che comunica, la sinergia con lo sviluppo delle competenze digitali”.

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“Senza libri le gioie marciscono” (Elias Canetti). È a partire da questo approccio gioioso e giocoso (e gioia e gioco sono cose serie...), che si svilupperà una proposta originale, capace di mettere in risonanza la parola scritta, quella detta, quella cantata e quella agita, in un percorso che, a partire dal libro, si aprirà verso le arti visive, il teatro e la musica, come suggerito dal Piano delle Arti. Il ritmo, che governa l’uomo nei suoi istinti e movimenti primari (cuore, respiro, passo), sarà l’asse intorno a cui ruoterà questa esplorazione della creatività.

— OBIETTIVI

¶ Progettare esperienze interdisciplinari per lo sviluppo della creatività, la valorizzazione del patrimonio storico-artistico e musicale. ¶ Sviluppare il pensiero creativo e la sfera emotiva in coerenza con il curricolo di Cittadinanza.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 - Un’introduzione: il rapporto tra parole e ritmo. ¶ Modulo 2 - Come strutturare un laboratorio creativo di poesia. ¶ Modulo 3 - La parola detta: strategie didattiche sulla poesia. ¶ Modulo 4 - Dalla parola alla poesia.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Dispensa e presentazioni. ¶ Modelli di progettazione. ¶ Schede di lavoro per la sperimentazione di attività in classe.

AUTRICE

Teresa PorcellaDocente di progettazione editoriale presso l’Accademia The Sign di Firenze, autrice, editor e traduttrice di libri per ragazzi.

DESTINATARI

II percorso, avvalendosi di testi e approfondimenti differenti, può essere tarato per insegnanti della Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.

POESIA E SCRITTURA TRA IMMAGINI E MUSICA

MUSICA E ARTI

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— AREA

NUOVE METODOLOGIE DIDATTICHE

L’agire didattico sta vivendo una nuova centralità. Oltre allo svolgimento dei programmi, i percorsi formativi perseguono altri obiettivi, quali il benessere emotivo degli studenti, la creazione di nuovi ambienti di apprendimento inclusivi e un rafforzamento delle competenze di base. Dal Cooperative learning alla Flipped classroom, la didattica attiva rivoluziona il carattere preconfezionato della lezione frontale e lo svolgimento tradizionale delle ore scolastiche, secondo un approccio orientato allo sviluppo del metodo di indagine e di creatività in senso cognitivo, linguistico e pratico.

Fanno parte di questo tipo di agire didattico: ¶ didattiche cognitive e metacognitive; ¶ didattiche per competenze; ¶ strategie didattiche incentrate sul gioco; ¶ peer education; ¶ didattiche laboratoriali.

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Negli ultimi anni numerosi studi europei hanno evidenziato la necessità di rinnovare le metodologie didattiche per l’insegnamento delle Scienze. L’Inquiry-Based Science Education (IBSE) si presenta come un valido approccio induttivo basato sull’investigazione e la collaborazione e finalizzato allo sviluppo dell’attitudine alla sperimentazione e alla risoluzione di problemi “in situazione”.

— OBIETTIVI

¶ Acquisire consapevolezza dei risultati delle prove internazionali e della necessità di un rinnovamento nella didattica delle discipline scientifiche. ¶ Saper animare percorsi significativi di apprendimento, con approccio metodologico IBSE.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 - Le prove internazionali e il rinnovamento delle discipline scientifiche nella didattica. ¶ Modulo 2 - I princìpi dell’IBSE. ¶ Modulo 3 - L’inquiry in classe: proposte didattiche. ¶ Modulo 4 - Restituzione degli elaborati e conclusioni.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Dispensa e presentazioni. ¶ Schede di lavoro per la sperimentazione di attività in classe. ¶ Kit con modelli di progettazione.

AUTORI

Antonella AlfanoCoordinatrice del Centro IBSE dell’ANISN per la regione Campania e formatrice in corsi di didattica delle Scienze. Vincenzo BoccardiDirigente scolastico, biologo e collaboratore INDIRE e INVALSI. Gabriella ColapriceDirigente scolastica, biologa e trainer del programma “Scientiam Inquirendo Discere” dell’Accademia dei Lincei. Ernesta De MasiEx docente e collaboratrice INDIRE, autrice di numerose pubblicazioni nell’ambito della didattica delle Scienze.

Giulia ForniDocente di Matematica e Scienze nella Scuola secondaria di primo grado e coordinatrice del “Centro IBSE ANISN” della Campania.

DESTINATARI

Tutti gli insegnanti di discipline scientifiche della Scuola secondaria di primo e secondo grado.

INSEGNARE A STUDIARE LE SCIENZE CON L’IBSE

NUOVE METODOLOGIE DIDATTICHE

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La didattica per competenze rappresenta la risposta a una necessaria revisione dell’apparato formativo dei giovani, che sono chiamati sempre più a “saper agire efficacemente in situazione” utilizzando al meglio le proprie risorse in risposta ai problemi. La dimensione sociale dell’apprendimento collaborativo si inserisce perfettamente in questa direzione e svolge un ruolo significativo nell’azione didattica, grazie all’uso di una metodologia inclusiva e partecipativa.

AUTRICE

Raffaella PeroniDocente di Scuola primaria e tutor organizzatore del corso di laurea di Scienze della formazione primaria presso l’Università dell’Aquila.

DESTINATARI

Insegnanti di ogni ordine e grado scolastico.

— OBIETTIVI

¶ Conoscere i princìpi del Cooperative learning e la loro applicazione nei diversi modelli didattici. ¶ Saper attivare strategie di apprendimento cooperativo (jigsaw, web quest, problem based) in diversi contesti disciplinari. ¶ Essere in grado di progettare un’UDA in modalità cooperativa.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 - Il Cooperative learning nel contesto scolastico italiano. ¶ Modulo 2 - La dimensione inclusiva del Cooperative learning. ¶ Modulo 3 - Cooperative learning e ruolo del docente. ¶ Modulo 4 - Modelli di Cooperative learning e conclusioni.

— MATERIALI EDITORIALI ¶ Dispensa e presentazioni del corso. ¶ Modelli di progettazione. ¶ Schede di lavoro per la progettazione in classe.

COOPERATIVE LEARNING

NUOVE METODOLOGIE DIDATTICHE

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Nell’insegnamento delle lingue, il Piano per la Formazione dei Docenti 2016-2019 riconosce il CLIL (Content and Language Integrated Learning) come una metodologia didattica innovativa per ampliare l’offerta formativa e migliorare i curricoli scolastici. L’interconnessione tra contenuto disciplinare, lingua straniera e approccio laboratoriale garantisce una declinazione degli obiettivi non solo in termini di conoscenze, ma anche di abilità e competenze, grazie all’uso attivo della lingua con un focus comunicativo e digitale.

AUTRICE

Anastasia CiavattellaDocente di Lingua e cultura inglese nella Scuola secondaria di secondo grado.

DESTINATARI

Con interventi differenziati, tutti gli insegnanti della primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado.

— OBIETTIVI

¶ Acquisire conoscenze sul quadro normativo di riferimento in Europa e in Italia. ¶ Individuare i diversi modelli metodologici applicabili nella Scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado. ¶ Saper costruire brevi percorsi didattici secondo la metodologia CLIL. ¶ Didattizzare e-tivities e materiali grazie agli applicativi open source. ¶ Valutare e autovalutare i percorsi realizzati.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 - Introduzione al CLIL: la normativa in Europa e in Italia. ¶ Modulo 2 - I princìpi fondamentali del CLIL. ¶ Modulo 3 - Progettare un’Unità di Apprendimento in CLIL. ¶ Modulo 4 - Didattizzare materiali in CLIL.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Dispensa e presentazioni del corso. ¶ Schede operative per la progettazione in classe. ¶ Video per lo studio in autoapprendimento. ¶ Modelli di buone pratiche.

INSEGNARE CON IL CLIL

NUOVE METODOLOGIE DIDATTICHE

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— AREA

SVILUPPO PROFESSIONALE E PERSONALE

La società in cui viviamo ci ha ormai abituato a continui stimoli in tempi eccessivamente brevi, contribuendo a un incremento di stress, fatica e disagio per la mente. L’attenzione frammentata e sovraccarica, pertanto, allontana sempre più il soggetto dalla consapevolezza del sé e dell’ambiente in cui agisce. Ecco che l’applicazione di percorsi di crescita personale a Scuola rappresenta un importante strumento non solo per educare a una corretta auto-osservazione e gestione delle emozioni, ma anche per promuovere la socializzazione tra pari, soprattutto nella creazione di squadre efficienti con il team building , nell’ottica di un clima organizzativo ben equilibrato e favorevole alla valorizzazione di tutte le risorse umane coinvolte.

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Mindfulness significa “consapevolezza non giudicante del momento presente coltivata attraverso il prestare attenzione”. L’approccio esperienziale del percorso guida il docente non solo a mobilitare le proprie risorse interne a sostegno della propria salute e benessere, ma anche a trasformare abitudini e reattività irrigidite nel tempo, che lo aiuteranno nella gestione della classe e nelle situazioni di disagio. L’apprendimento, infatti, è sempre modulato dalle emozioni.

TECNICHE DI MINDFULNESS NEI PROCESSI EDUCATIVI

SVILUPPO PROFESSIONALE E PERSONALE

— OBIETTIVI

¶ Riduzione di stress e disagio emotivo. ¶ Sviluppo di una maggiore consapevolezza e autoconsapevolezza del corpo e delle emozioni. ¶ Miglioramento delle relazioni all’interno della classe e aumento della cooperazione, del confronto e della condivisione. ¶ Aumento della concentrazione e delle funzioni esecutive.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 - La consapevolezza e le sensazioni del corpo. ¶ Modulo 2 - Attenzione e multitasking: tra sviluppo cognitivo-cerebrale e falsi miti. ¶ Modulo 3 - La natura fisiologica dello stress e le applicazioni della Mindfulness. ¶ Modulo 4 - Strategie di regolazione emotiva efficaci.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Videolezioni live. ¶ Podcast. ¶ Dispense e approfondimenti.

LA QUALITÀ DEL CORSO È GARANTITA DA AIM – ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA MINDFULNESS

Dal 2005 AIM è la prima associazione professionale costituita in Italia dedicata alla diffusione della Mindfulness e alla formazione dei suoi istruttori, secondo i più rigorosi e aggiornati standard di qualità e linee guida internazionali. È parte di EAMBA – European Associations for Mindfulness-Based Approaches.

www.mindfulnessitalia.it

AUTORI

Fabio GiommiPsicoterapeuta, senior researcher all’Università Cattolica di Nijmegen e socio fondatore e presidente di AIM – Associazione Italiana per la Mindfulness. Lorenza GuidottiGiornalista professionista, specializzata in psicologia, alimentazione, salute e benessere. Istruttore di mindfulness di AIM – Associazione Italiana per la Mindfulness.

DESTINATARI

Insegnanti di ogni ordine e grado scolastico.

Disponibile anche nella versione online per singoli docenti. Acquista su www.formazionesumisura.com

—CORSO ON LINE

STRATEGIE DIDATTICHELa collana di Rizzoli Education per supportare gli insegnanti

nella pratica didattica quotidiana

Scuole auto-organizzate verso ambienti di apprendimento innovativisecondaria di secondo grado

A. F. De Toni, S. De Marchi€ 8,00

ALBERTO F. DE TONI e STEFANO DE MARCHI

SCUOLE AUTO-ORGANIZZATE VERSO AMBIENTI DI APPRENDIMENTO INNOVATIVI

STRATEGIE DIDATTICHESTRATEGIE DIDATTICHE

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LE NOVITÀ DELLA PROVA INVALSI E DELL’ESAME DI STATO

STRATEGIE DIDATTICHE

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Le novità della prova INVALSI e dell’esame di Statosecondaria di primo grado

AA.VV.€ 8,00

DANIELA ROBASTO e LERIDA CISOTTO

INSEGNARE A STUDIARE

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STRATEGIE DIDATTICHE

Insegnare a studiaresecondaria di primo grado

D. Robasto e L. Cisotto€ 8,00

LERIDA CISOTTO in collaborazione con GILBERTO FERRARO e MARZIA MICHELETTI

LA CAPACITÀ DI STUDIARE

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STRATEGIE DIDATTICHE

La capacità di studiareprimaria

L. Cisotto In collaborazione con G. Ferraro e M. Micheletti€ 8,00

ROBERTO TRINCHERO

COSTRUIRE E CERTIFICARE COMPETENZE CON IL CURRICOLO VERTICALE NEL PRIMO CICLOEDIZIONE AGGIORNATA

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STRATEGIE DIDATTICHE

Costruire e certificare competenze con il curricolo verticale nel primo cicloedizione aggiornata

R. Trinchero€ 8,00

ROBERTO TRINCHERO

COSTRUIRE E CERTIFICARE COMPETENZENEL SECONDO CICLOEDIZIONE AGGIORNATA

STRATEGIE DIDATTICHE

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Costruire e certificare competenze nel secondo cicloedizione aggiornata

R. Trinchero€ 8,00

La riforma degli Istituti Professionalisecondaria di secondo grado

AA.VV. a cura di D.Nicoli e Giulio M. Salerno€ 8,00

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di zona

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Mondadori Education e Rizzoli Education arricchiscono la loro offerta formativa con una serie di corsi realizzati in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, nell’ambito del progetto “Cattolicaper la Scuola”.

Una partnership con una delle più note e prestigiose realtà accademiche italiane per potenziare la qualità editoriale e scientifica dell’offerta di Formazione su Misura.

CHE COS’È

Per il mondo della Scuola, l’Università Cattolica mette a disposizione

un’esperienza pluriennale nel campo della formazione e della ricerca

applicata. Cattolicaper la Scuola sviluppa questa mission nel settore

educativo, creando relazioni di valore con lo specifico supporto

di una qualificata struttura di docenti, ricercatori e formatori.

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CORSI IN PARTNERSHIP CON L’UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE

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In ogni contesto, sia formativo, sia professionale che personale, la dimensione gruppale può rappresentare un prezioso spazio in cui sperimentare e sviluppare capacità e competenze sempre più richieste nella pratica educativa e didattica. La capacità di ognuno di gestire le complesse dinamiche che intervengono all’interno di un gruppo può incidere sul potenziale creativo e motivazionale personale.

AUTORI

Alessandro AntoniettiProfessore ordinario di Psicologia generale presso la Facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Emanuela BonelliProfessore a contratto presso la Facoltà di Psicologia, psicologa e psicoterapeuta, consulente di orientamento scolastico e professionale presso il CROSS (Centro di Ricerca sull’Orientamento e lo Sviluppo Socio-professionale).

Deborah PaganiPsicologa e psicoterapeuta, consulente di orientamento scolastico e professionale presso il CROSS (Centro di Ricerca sull’Orientamento e lo Sviluppo Socio-professionale).

DESTINATARI

Il corso è rivolto agli insegnanti di ogni ordine e grado scolastico.

— OBIETTIVI

¶ Comprendere le tematiche implicite nel lavoro di gruppo scolastico. ¶ Facilitare l’acquisizione delle capacità relative alla gestione di un buon team working.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 – Il gruppo: analisi delle componenti e individuazione delle difficoltà. ¶ Modulo 2 – La comunicazione in un gruppo. ¶ Modulo 3 – I ruoli all’interno del gruppo. ¶ Modulo 4 – Conclusioni e restituzione.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Dispense e presentazioni. ¶ Sitografia e approfondimenti. ¶ Modelli di progettazione. ¶ Esempi di buone pratiche.

LA COMPLESSITÀ DELLA VITA DI CLASSE: GESTIRE I GRUPPI DI APPRENDIMENTO PER FAVORIRE IL SUCCESSO FORMATIVO DEGLI STUDENTI

CORSI IN PARTERNSHIP CON

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Il corso intende approfondire il tema della rilevazione precoce delle difficoltà dei bambini che frequentano il nido, la Scuola dell’Infanzia e la Scuola primaria (fascia 0-6 anni), anche attraverso la presentazione di strumenti, di natura pedagogica, finalizzati all’attivazione della presa in carico delle difficoltà da parte di educatori e docenti e alla condivisione con le famiglie.

LA RILEVAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTÀ DEI BAMBINI

— OBIETTIVI

¶ Presentare uno strumento di rilevazione precoce delle difficoltà per bambini. ¶ Definire un processo condiviso di osservazione sistematica finalizzata alla rilevazione precoce delle difficoltà dei bambini. ¶ Approfondire le modalità di “cura” dei bambini che presentano problematiche da monitorare. ¶ Approfondire le modalità di condivisione con la famiglia delle preoccupazioni delle maestre/educatrici rispetto al proprio figlio. ¶ Sperimentare l’uso degli strumenti di rilevazione precoce all’interno della propria realtà scolastica.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 – Il concetto di inclusione all’interno del nido, della Scuola dell’infanzia e della Scuola primaria. ¶ Modulo 2 – Il prendersi cura dei bambini nella fascia d’età 0-6 anni. ¶ Modulo 3 – Gli strumenti per la rilevazione delle difficoltà dei bambini. ¶ Modulo 4 – Conclusioni e restituzione.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Dispense e presentazioni. ¶ Sitografia e approfondimenti. ¶ Modelli di progettazione. ¶ Esempi di buone pratiche.

AUTORI

Luigi d’AlonzoProfessore ordinario di Pedagogia speciale e direttore CeDisMa, Università Cattolica del Sacro Cuore.

Giovanni ZampieriDocente di Progettazione delle attività educative integrate e Metodologia per l’innovazione educativa e l’integrazione sociale e ricercatore CeDisMa – Centro Studi e Ricerche sulla Disabilità e la Marginalità, Università Cattolica del Sacro Cuore.

Maria Luisa CostantinoPedagogista, ricercatrice CeDisMa – Centro Studi e Ricerche sulla Disabilità e la Marginalità, Università Cattolica del Sacro Cuore.

Irene GottoliPedagogista, ricercatrice CeDisMa – Centro Studi e Ricerche sulla Disabilità e la Marginalità, Università Cattolica del Sacro Cuore.

DESTINATARI

Il corso è rivolto agli educatori del nido, agli insegnanti della Scuola dell’infanzia e della Scuola primaria.

CORSI IN PARTERNSHIP CON

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Il corso mira a stimolare negli insegnanti un processo riflessivo sulle pratiche di partecipazione attivate nelle loro Scuole, proponendo la prospettiva della corresponsabilità educativa e prefiggendosi di far acquisire competenze progettuali e metodologiche in merito al lavoro di coprogettazione.

LA COPROGETTAZIONE PER PROMUOVERE LA CORRESPONSABILITÀ SCUOLA-FAMIGLIA

— OBIETTIVI

¶ Rilevare l’attuale livello di partecipazione Scuola-famiglia. ¶ Approfondire la prospettiva della corresponsabilità educativa Scuola-famiglia. ¶ Proporre la metodologia della coprogettazione, per concorrere alla riformulazione delle modalità partecipative tra Scuola e famiglia.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 – Rappresentazioni della partecipazione. Identificazione della cultura educativa di Scuola e famiglia. ¶ Modulo 2 – La coprogettazione per promuovere la corresponsabilità. ¶ Modulo 3 – Pratiche di corresponsabilità e di coprogettazione. ¶ Modulo 4 – Conclusioni e restituzione.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Dispense e presentazioni. ¶ Sitografia e approfondimenti. ¶ Modelli di progettazione. ¶ Esempi di buone pratiche.

AUTORI

Luigi PatiProfessore ordinario di Pedagogia generale, sociale e della famiglia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Paola ZiniRicercatrice in Pedagogia generale e sociale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Chiara BellottiAssegnista di ricerca in Pedagogia generale e sociale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Paola AmarelliCoordinatrice didattica, Docente a contratto di Pedagogia dell’infanzia e della Scuola e di Didattica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

DESTINATARI

Il corso è rivolto agli insegnanti di ogni ordine e grado scolastico.

CORSI IN PARTERNSHIP CON

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Il corso illustra le evidenze empiriche che mettono in rapporto la comunicazione linguistica e lo sviluppo dell’organizzazione funzionale della neocorteccia, evidenziando in particolare il ruolo del coinvolgimento attivo degli alunni nei processi di apprendimento. A partire da queste premesse, verranno proposte strategie per predisporre programmi di intervento da realizzare in contesti di Cooperative learning.

POTENZIARE LE ABILITÀ LINGUISTICHE NELLA SCUOLA PRIMARIA: TRA NEUROSCIENZE E COOPERATIVE LEARNING

— OBIETTIVI

¶ Trasmettere agli insegnanti gli strumenti per una rappresentazione integrata delle componenti cognitive e relazionali coinvolte nell’acquisizione della competenza comunicativa e nell’apprendimento del linguaggio scritto. ¶ Dare indicazioni operative per la predisposizione di unità didattiche e materiali finalizzati alla realizzazione di interventi educativi in grado di stimolare le funzioni e i processi coinvolti nell’abilità di lettura e comprensione di testi scritti, nonché nella produzione narrativa orale e scritta.

— PROGRAMMA

¶ Modulo 1 – Le traiettorie evolutive e gli indici di rischio dei disturbi di apprendimento. ¶ Modulo 2 – Interventi educativi per il potenziamento delle abilità di lettura. ¶ Modulo 3 – Contesti di apprendimento e inclusione: strategie e buone pratiche. ¶ Modulo 4 – Conclusioni e restituzione.

— MATERIALI EDITORIALI

¶ Dispense e presentazioni. ¶ Sitografia e approfondimenti. ¶ Modelli di progettazione. ¶ Esempi di buone pratiche.

AUTORI

Daniela TraficanteProfessore associato in Psicologia dello sviluppo e dell’educazione presso la facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Elisabetta LombardiDottore di ricerca in Scienze della persona e della formazione presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Stefano RosaFormatore e docente dell’Istituto Comprensivo Statale di Adro (BS).

DESTINATARI

Il corso è rivolto agli insegnanti della Scuola primaria.

CORSI IN PARTERNSHIP CON

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TRA GLI AUTORI DEI NOSTRI CORSI

Guido Benvenuto è Professore di Docimologia, Pedagogia sociale e Metodologia della ricerca pedagogica presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Collabora con le istituzioni scolastiche per la messa a punto di strumenti per la misurazione e la valutazione di processo e di prodotto in ambito scolastico.

Dino Cristanini è formatore in materia di politiche scolastiche, progettazione organizzativa e didattica, formazione del personale, valutazione. È inoltre dirigente tecnico MIUR e direttore generale INVALSI.

Alberto F. De Toni è Rettore dell’Università degli Studi di Udine e segretario generale della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane. È inoltre Professore di Ingegneria economico-gestionale e membro del Comitato Tecnico-Scientifico delle iniziative per la diffusione della cultura scientifica del MIUR.

Italo Fiorin è Direttore della Scuola di Alta Formazione “Educare all’Incontro e alla Solidarietà” (EIS) dell’Università LUMSA di Roma, dove insegna Didattica generale e Pedagogia e didattica speciale. Esperto di Service Learning, è coordinatore del comitato scientifico nazionale del MIUR per le Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione.

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Angelo Paletta è Professore associato di Controllo di gestione e Prorettore per il “Bilancio, programmazione strategica e innovazione di processo” presso l’Università di Bologna. È inoltre direttore del Master in Management delle istituzioni educative e Presidente del Centro di Studi Internazionali in Educational Governance, Accountability & Management.

Gino Roncaglia è filosofo, saggista e Professore associato presso l’Università degli Studi della Tuscia. Ha lavorato in qualità di autore di diverse trasmissioni radiofoniche e televisive sui nuovi mezzi di comunicazione. È consulente scientifico di RAI Cultura.

Arduino Salatin è Preside dell’Istituto Universitario Salesiano di Venezia. Per oltre dieci anni è stato docente di Progettazione e valutazione della formazione continua presso l’Università di Padova e membro del Consiglio di amministrazione dell’INVALSI.

Roberto Trinchero è Professore ordinario di Pedagogia sperimentale presso l’Università degli Studi di Torino. Svolge attività scientifica nell’ambito della ricerca empirica sulla formazione e valutazione per competenze.

Alberto Vergani è sociologo e docente a contratto presso la Facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell’Università Cattolica. Collabora da più di 30 anni con istituzioni, agenzie formative, università e organismi privati per la realizzazione di attività di monitoraggio e valutazione, ricerca di base e applicata, modellizzazione e assistenza tecnica.

Gabriele Zanardi è psicologo e psicoterapeuta. Docente a contratto presso l’Università degli Studi di Pavia, si occupa da diversi anni di diagnosi, interventi riabilitativi, ricerca e formazione ai docenti delle Scuole di ogni ordine e grado nell’ambito dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento e dei Bisogni Educativi Speciali.

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CORSI ONLINE PER GLI INSEGNANTI

Formazione su Misura propone per l’anno scolastico 2019/20 una ricca offerta di corsi online sui temi principali dell'innovazione didattica, destinati a docenti di ogni ordine e grado. Tutti i corsi prevedono il rilascio di un attestato di frequenza riconosciuto dal MIUR.

COME SONO STRUTTURATI

¶ La progettazione didattica per competenze

¶ Il conflitto nel contesto scolastico: da problema a risorsa educativa

¶ Il nuovo Esame di Stato nella Scuola secondaria di secondo grado

¶ Mindfulness a Scuola

I corsi live con tutor prevedono un webinar introduttivo in diretta con il curatore scientifico e un’articolazione in moduli con videolezioni, slide, dispense, questionari interattivi, approfondimenti.

Un tutor esperto supporta e accompagna il corsista durante tutte le fasi di apprendimento e di sperimentazione didattica, compresa la realizzazione del project work finale.

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COME SONO STRUTTURATI

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¶ Didattica e digitale

¶ La didattica inclusiva e personalizzata per i BES

¶ Prove inclusive: l’elaborazione dei compiti e delle verifiche per i DSA

¶ Educazione alla Cittadinanza

¶ Cyberbullismo

I corsi in autoapprendimento consentono di iscriversi in qualsiasi momento dell’anno e di organizzare lo studio secondo i propri ritmi fruendo di un ricco pacchetto di contenuti e attività (videolezioni, slide, dispense, questionari

interattivi, approfondimenti).Per ogni modulo del corso è prevista la guida “Applica in classe”, che fornisce spunti per l’applicazione delle competenze acquisite nella pratica didattica quotidiana.

Sul sito www.formazionesumisura.com è possibile trovare il programma dettagliato dei corsi e acquistarli in pochi clic.

È possibile effettuare il pagamento anche con Carta del docente.

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