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Istituto Statale di Istruzione Professionale

“L. Da Vinci – E. Balducci” Arcidosso – S. Fiora

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Un ambiente di apprendimento integrato

Per la prima (nel 2011/12 seconda) A.F.M. di Santa Fiora

Gli obiettivi, il percorso, le idee………



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INDICE

1. Scheda di Progetto

2. Sintesi visiva

3. Appendice



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SCHEDA DI PROGETTO

CL@SSI 2.0: AMBIENTE DI APPRENDIMENTO INTEGRATO

TITOLO

Progetto Cl@ssi 2.0

REFERENTI DEL PROGETTO

- Prof.ssa Cristina Vallati - Prof.ssa Lucia Tosini

DESTINATARI Classe 1a Amministrazione-Finanza-Marketing ISIP “ L.da Vinci-E.Balducci “ ARCIDOSSO-SANTA FIORA ( GR )

STRUTTURA ORGANIZZATIVA A.S. 2010/2011

La complessità del Progetto richiede una struttura organizzativa in grado di ottimizzarne le azioni : Dirigente Scolastico : Dr.ssa Daniela Giovannini

Capo-Progetto: Prof.ssa Anna Laura Pulcino

Referenti del progetto : Proff. Cristina Vallati e Lucia Tosini

Coordinatore del Consiglio di Classe : Prof. Alessandro Pistolesi

Consiglio di Classe :

Prof. Mario Affinito Prof.ssa Elena Angerame Prof. Alessandro Bettazzi Prof.ssa Claudia Ciccarelli Prof. Graziano Magnani Prof. Lucio Niccolai Prof.ssa Rosanna Picchianti Prof.ssa Lucia Tosini Prof.ssa Cristina Vallati

STRUTTURA ORGANIZZATIVA A.S. 2011-2012

Dirigente Scolastico : Dr. Fabio Maria Risolo

Capo-Progetto: Prof.ssa Anna Laura Pulcino

Referenti del progetto : Proff. Cristina Vallati e Lucia Tosini



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Coordinatore del Consiglio di Classe : Prof. Alessandro Pistolesi

Consiglio di Classe :

Prof. Antonella Raffaelli ( Scienze Integrate : Chimica ) Prof. Massimo Ciaramello ( Informatica ) Prof. Alessandro Bettazzi ( Geografia ) Prof.ssa Francesca Nuti ( Sostegno ) Prof. Graziano Magnani ( Lingua Francese ) Prof. ssa Maria Napoleone ( Italiano e Storia ) Prof.ssa Rosanna Picchianti ( Lingua Inglese ) Prof.ssa Lucia Tosini ( Diritto ed Economia ) Prof.ssa Cristina Vallati ( Matematica ) Prof.ssa Rosanna Cappagli ( Scienze Integrate :

Biologia/Sc.Terra )

CONTESTO Il Progetto si propone di rispondere alle seguenti criticità, riferite rispettivamente : AL TERRITORIO

- Vasta zona montana scarsamente popolata che presenta una forte dispersione territoriale, uno dei più bassi livelli di accessibilità dall’ esterno delle Toscana, carenza di mezzi di collegamento;

- Alta incidenza di disagio giovanile e psichico nella fascia giovanile ( incidenza dei casi di suicidio superiore alla media toscana );

- Carenza di luoghi e proposte di aggregazione giovanile; - Contesto territoriale che rientra nei parametri delle Aree a Rischio

così come previsti dall’ art. 9 del CCNL, Comparto Scuola; - Scarsità di spazi ed occasioni di crescita culturale soprattutto per

quanto riguarda la fascia giovanile.

ALL’ ISTITUTO Fenomeno di forte pendolarismo degli studenti con relativo

disgregamento del gruppo classe nel pomeriggio. Scarsa partecipazione delle Famiglie alla vita scolastica degli

studenti. Elevato numero di studenti stranieri, spesso in fase di

alfabetizzazione della lingua italiana.



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Presenza di studenti DSA , disabili certificati o studenti con bisogni speciali, privi di certificazione.

Partecipazione non regolare degli studenti alle lezioni con motivazioni diverse.

Dispersione scolastica. AL CORPO DOCENTE

Demotivazione scolastica da parte degli studenti derivante anche dal gap tra saperi formali/ non formali/informali.

Difficoltà nell’ applicazione di una didattica personalizzata in un

contesto didattico tradizionale.

Carenza di occasioni di interazione e riflessione tra colleghi sulla propria identità professionale.

Affrontare il passaggio al Nuovo Ordinamento (D.P.R. 15 marzo 2010 ).

IPOTESI DI SPERIMENTAZIONE

Il progetto di sperimentazione è finalizzato all’ introduzione delle nuove tecnologie multimediali e delle applicazioni web 2.0 per veicolare l’innovazione dei seguenti ambiti :

l’ ambiente formativo il gruppo di lavoro del Consiglio di Classe il processo di insegnamento il processo di apprendimento la metodologia didattica la produzione e la rappresentazione delle conoscenze la relazione educativa docente-studente i criteri e le modalità di valutazione il rapporto Scuola-Famiglie il rapporto Scuola-Territorio

OBIETTIVI GENERALI

Il Consiglio di Classe si propone di : 1. rinnovare il processo di insegnamento/ apprendimento 2. modificare l’ ambiente di apprendimento 3. promuovere una maggiore interazione del territorio 4. migliorare la comunicazione con le Famiglie

OBIETTIVI SPECIFICI

1. Per promuovere una graduale innovazione metodologico- didattica verranno coinvolti tutti i docenti che introdurranno l’ uso delle nuove tecnologie nella pratica didattica quotidiana



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disciplinare ed interdisciplinare. Utilizzando la crossmedialità, i contenuti potranno essere trasmessi secondo forme e linguaggi rispondenti ai bisogni formativi degli allievi, sperimentando così anche percorsi personalizzati. Gli studenti acquisiranno e produrranno le conoscenze in modo interattivo, sviluppando competenze disciplinari e trasversali. Particolare attenzione verrà dedicata alla didattica laboratoriale e al cooperative-learning al fine di sviluppare competenze trasversali quali premesse al lifelong learning. Ci si auspica che al cambiamento promosso in ambito metodologico-didattico corrisponda la trasformazione delle relazioni docenti-studenti anche alla luce di scambi di ruoli. Un altro aspetto innovativo riguarda la ricerca ed elaborazione collegiale di modalità e strumenti valutativi ( individuali e di gruppo ) che tenendo conto delle indicazioni europee ( Framework , EQF ) siano in grado di verificare competenze anche di tipo digitale Le attività svolte dal CdC verranno documentate attraverso i seguenti strumenti : i moduli disciplinari ed interdisciplinari; schede di rilevazione individuali relative a ciascuna disciplina per monitorare l’ andamento didattico; diario di bordo personale di tipo digitale a cura di ogni docente; i materiali didattici prodotti da i docenti ed i prodotti multimediali realizzati dagli studenti ( testi, ipertesti,ipermedia, audio, video, ecc. ) inerenti le tematiche della programmazione didattica e del progetto. Cosa fanno i docenti? Ciascun docente elabora la propria programmazione disciplinare di tipo modulare, in accordo alle indicazioni del proprio ambito e dipartimento, finalizzata all’acquisizione da parte dello studente delle competenze specifiche della disciplina, delle competenze chiave che il consiglio gli ha assegnato e delle competenze digitali. Ciascun docente impiegherà lo strumento della Lim, quale supporto all’ insegnamento tradizionale, utilizzando le risorse offerte dal mezzo (lezioni interattive, videoconferenze, visione di video, archivio delle lezioni, verifiche, esercitazioni, ecc.) , una didattica di tipo laboratoriale, improntata al problem solving, resa possibile anche da un netbook fornito a ciascun ragazzo. La Lim fungerà anche come archivio per la documentazione delle attività svolte da docenti e studenti.



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Tutti i docenti del consiglio di classe condividono la seguente metodologia. Dopo aver trattato ogni singolo argomento, il docente inviterà gli studenti a rielaborare i contenuti, tramite esercitazioni alla Lim, o qualsiasi altro mezzo che ritenga opportuno. Queste attività non devono sostituire del tutto l’uso del libro di testo, ritenuto essenziale per l’acquisizione di un metodo di studio efficace. A conclusione di ogni argomento, i docenti predisporranno una scheda introduttiva all’argomento della lezione successiva. Il docente dovrà, inoltre, predisporre materiali didattici diversificati : semplificati per studenti con bisogni formativi speciali ( disabili, stranieri in fase di alfabetizzazione della lingua italiana, eventuali casi di DSA ) e di approfondimento per le eccellenze. I materiali verranno corredati da esercitazioni ed attività, monitorate successivamente in classe. Tali materiali andranno ad aggiornare la piattaforma didattica. Cosa fanno gli studenti? Gli studenti diventano protagonisti del processo di apprendimento. Utilizzando il proprio netbook e con l’ aiuto del docente, produrranno mappe concettuali, ipertesti, esercitazioni, al fine di attivare le abilità sottese alla disciplina. L’ attività di rielaborazione-acquisizione proseguirà a casa con esercitazioni mirate, web-quests, poi monitorate in classe. Produrranno, così, a loro volta materiali ( utilizzando la vasta gamma di linguaggi multimediali ) selezionati dai ragazzi stessi e pubblicati nella piattaforma. Proporranno percorsi ed approfondimenti anche legati al loro vissuto quotidiano. Gli studenti saranno così stimolati a destrutturare conoscenze e contenuti, elaborarli, modificarli e ricostruirli. Cosa fa il consiglio di classe? Nella prima fase, in base a quanto emerso nelle riunioni di dipartimento e di ambito disciplinare, condivide le varie programmazioni disciplinari e individua i percorsi interdisciplinari (insegnamento di Cittadinanza e Costituzione; moduli interculturali). Grazie alla programmazione ( disciplinare e interdisciplinare ) di interventi didattici personalizzati e maggiormente motivanti, il



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CdC dovrebbe riuscire a contenere la dispersione scolastica. Elabora e condivide le griglie di valutazione ( per uniformare i criteri ed anche per generalizzare la valutazione delle competenze digitali ). In occasione delle riunioni previste dal Piano delle Attività Annuali, monitora in itinere i progressi/criticità degli interventi didattici utilizzando apposite schede di rilevazione. Ai docenti verrà richiesto anche di tenere un diario di bordo personale di tipo digitale al fine di riflettere sul proprio lavoro, apportando le modifiche e/o integrazioni che si renderanno necessarie nel corso dell’ anno e di compiere la valutazione finale del processo di insegnamento.

2. Per modificare l’ ambiente di apprendimento il CdC si propone di sperimentare nuove modalità di organizzazione del tempo e dello spazio scolastici tradizionali , predisponendo uno spazio fisico ed un ambiente virtuale. Per quanto riguarda l’ ambiente fisico, si intende andare al di là del semplice allestimento di arredi e supporti tecnologici, trasformando l’ aula in una classe- laboratorio permanente in grado di attivare la dimensione affettivo-emotiva del processo di apprendimento e che tenga conto delle dinamiche relazionali tra gli studenti ( sono in corso rilevazioni sociometriche ) al fine di creare un clima positivo, evitando e/o compensando squilibri in atto o futuri che potrebbero pregiudicare il setting didattico. Si prevede inoltre modificare gradualmente il contesto scolastico nel quale è inserita la classe 2.0 che rimandi, attraverso immagini significative, le attività della scuola e le prospettive professionali future. Per quanto riguarda l’ambiente virtuale, all’ interno del quale gli attori del progetto potranno produrre e condividere le conoscenze sia in presenza che a distanza, si prevede la creazione di un ambiente suddiviso nelle seguenti sezioni : una sezione dedicata al social network ( YouTube ecc. ) ; una sezione didattica rappresentata da una Piattaforma online, una sezione gestita dagli studenti . La piattaforma dedicata all’ e-learning, conterrà i materiali



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didattici ( lezioni svolte, esercitazioni, web-quests, objects learning, prodotti realizzati dagli studenti, ecc. ) personalizzati in base ai bisogni dei diversi allievi. Sarà predisposta in modo dinamico da tutti gli insegnanti del consiglio di classe, in base alla loro programmazione disciplinare e interdisciplinare ed integrata, a seconda dei bisogni che si manifestano nel corso dell’anno, con altri approfondimenti e/o esercitazioni prodotti dai ragazzi stessi in attività di gruppo o singole, per favorire la condivisione dei saperi. I ragazzi potranno avvalersi dei contributi di insegnanti di altre cl@ssi 2.0, in videoconferenza o attraverso condivisione di files, grazie alla rete ormai costituita fra le scuole della Toscana che hanno aderito al progetto. Sarà predisposto un calendario che raccoglierà le disponibilità dei docenti ad essere contattati via e-mail o chat. La sezione a cura degli studenti, comprendente un forum nel quale si raccoglieranno tutti gli eventi del territorio ( sportivi, culturali, ecc.), è stata pensata come uno spazio in grado di superare le criticità del contesto territoriale. Gli studenti, saranno coordinati dall’insegnante di Informatica per quanto riguarda la parte tecnica e da tutto il consiglio di classe per ogni altro aspetto.

3. Promuovere una maggiore interazione con il Territorio rappresenta lo sfondo del progetto in quanto lo studio del Territorio consente di rispondere contemporaneamente ad una serie di bisogni quali : la sperimentazione di una reale integrazione tra aree disciplinari, lo sviluppo di competenze di cittadinanza attiva,colmare il gap tra saperi formali/informali/non formali posseduti dagli studenti che, partendo dal proprio vissuto personale, avranno la possibilità di applicare gli apprendimenti in contesti reali e ad utilizzarli per progettare possibili soluzioni alle criticità che presenta. Il CdC predisporrà un percorso interdisciplinare di durata annuale per approfondire la conoscenza degli studenti in merito ai seguenti aspetti :

- la società, - l’economia, - la storia, - l’arte,



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- le tradizioni culturali - l’ambiente naturalistico e ambientale

Ogni docente curerà l’ ambito di propria competenza, mirando all’ acquisizione di competenze d’asse e trasversali e alla produzione di materiali da parte degli studenti. Si prevedono momenti d’ aula ed extra-aula. Al momento non potendo fornire una scheda definitiva ( che verrà elaborata dal nuovo CdC che si insedierà nel prossimo a.s. ) si indicano i possibili sviluppi per disciplina : Matematica e Informatica: ricerche statistiche sul territorio Italiano e Geografia: costruzione di un itinerario turistico a partire dalle leggende del territorio e degli aspetti artistici Religione Arte sacra nell’Amiata Diritto: Conoscenza e iterazione con le istituzioni locali Economia Aziendale: Ricerca sul tessuto economico del territorio Scienze ricerca sulle risorse naturali del territorio e tutela dell’ambiente Educazione fisica: trekking alla scoperta dei sentieri già tracciati, e altri da scoprire Il percorso interdisciplinare verrà potenziato dalla creazione di un canale televisivo on line in streaming, o altra tecnologia da stabilire, attraverso il quale i ragazzi possano :

- trasmettere in diretta ( notiziari, interviste con soggetti delle varie istituzioni locali, speciali sull’ambiente e la cultura, ecc.);

- presentare i risultati di indagini sui fenomeni significativi presenti nella realtà locale;

- far conoscere le attività della scuola; - musica, eventi musicali; - fictions o attività teatrali realizzate dagli studenti stessi; - familiarizzare con un linguaggio per loro inedito, quello

televisivo L’ appropriazione dei linguaggi utilizzati nelle varie attività dovrebbe sviluppare negli studenti un maggiore spirito critico nei confronti dell’ universo comunicativo nel quale sono immersi e che spesso subiscono. Infine, tale percorso che si ipotizza parzialmente in orario extrascolastico, potrebbe costituire sia uno



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spazio di aggregazione anche per gli altri studenti della scuola, sia un centro di produzione-diffusione culturale sul territorio. Tutti i docenti parteciperanno a seconda delle esigenze ed in base alla propria sfera di competenza.

4. Per migliorare la comunicazione con le famiglie verrà predisposto all’ interno della Piattaforma un’ area dedicata ai Genitori dove sarà possibile consultare un registro elettronico e comunicare direttamente con i docenti. Per facilitare l’ accesso alla piattaforma, si ipotizza di attivare un corso di alfabetizzazione decentrato, condotto dagli studenti della classe o di classi diverse all’interno dell’istituto.

PERCORSO DI ATTUAZIONE

PRIMA FASE ( Messa a punto organizzativa ed Accoglienza ) MESI DI AGOSTO-SETTEMBRE 2011

progettazione definitiva valutazione delle proposte da parte delle aziende fornitrici ed

analisi preventivi primi contatti con gli Enti ed Aziende Locali acquisto della strumentazione acquisto degli arredi rendicontazione finanziaria messa a punto dell’ aula Programmazione disciplinare e interdisciplinare inizio delle attività didattiche : valutazione dei livelli di partenza

degli studenti in termini di competenze; individuazione degli stili di apprendimento; individuazione delle dinamiche relazionali della classe

realizzazione della piattaforma online con i materiali al momento disponibili

Riunione di presentazione del progetto con i ragazzi e i genitori, aperta alle autorità locali

SECONDA FASE ( Avvio delle attività didattiche e Primo Monitoraggio ) MESE DI OTTOBRE

Attività didattica con metodologie innovative Corso di alfabetizzazione digitale ai genitori che ne hanno fatto

richiesta



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META’ NOVEMBRE Primo Monitoraggio in itinere per rilevare criticità, punti di forza

e i mutamenti in atto mutamenti seconda riunione di programmazione aggiornamento della piattaforma

TERZA FASE ( Secondo Monitoraggio aperto alle Famiglie ) PRIMA META’ DI GENNAIO 2012

Secondo Monitoraggio per rilevare gli apprendimenti terza riunione di programmazione aggiornamento della piattaforma Riunione con i genitori per valutare collegialmente il processo e

condividere le scelte successive

MESE DI MARZO 2012

quarta riunione di programmazione nella seconda metà del mese aggiornamento della piattaforma

QUINTA FASE ( Verifica e Valutazione Finale ) MESE DI GIUGNO 2012

Verifica e valutazione finale del percorso Verifica e valutazione del processo rielaborazione materiale relativo alla documentazione del progetto Rendicontazione finanziaria finale

SOGGETTI COINVOLTI

Il Consiglio di Classe Gli studenti Le famiglie Gli esperti esterni : la collaborazione al progetto del prof. Edoardo

Malagigi, Docente dell’ Accademia di Belle Arti di Firenze, è già iniziata nel mese di maggio e proseguirà in futuro al fine di realizzare la classe 2.0 intesa come aula-laboratorio 2.0

Enti ed Aziende Locali : Amministrazione Comunale, Comunità Montana, Amministrazione Provinciale; Istituti Bancari



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SOLUZIONI TECNOLOGICHE INDIVIDUATE

Un netbook per ogni studente, un PC collegato alla LIM che già

possediamo. I ragazzi dovranno essere collegati in rete ed avere la possibilità di utilizzare regolarmente i software didattici open source, gli e-books, gli audiolibri e ogni altro materiale disponibile sulla rete informatica.

Una telecamera e/o fotocamera digitale, per la realizzazione dei filmati e dei prodotti multimediali.

Penne e quaderni interattivi per creare contestualmente alle lezioni materiale da inserire in piattaforma

Banchi modulari per favorire le attività di gruppo, i focus-group. Due stampanti di cui una laser a colori, multifunzione che possa

anche essere usata come scanner e fotocopiatrice Cartucce per stampanti n. 15 internet Key per connessione ad internet da consegnare ai

genitori DVD Dispositivi di memoria portatile, con porta Usb Applicazioni web 2.0 : Edu 2.0

RISORSE

NECESSARIE Si prevede di spendere subito, come da indicazioni ricevute al seminario di Rimini, la maggior parte del finanziamento, circa l’ 80%

MODALITA’ DI VERIFICA

VERIFICA DEL PROCESSO N° 3 MONITORAGGI PREVISTI/ TEMPISTICA:

Metà Settembre 2011 ( Analisi situazione iniziale ) Metà Novembre 2011 ( Primo Monitoraggio in Itinere ) Marzo 2012 ( Secondo Monitoraggio in Itinere ) Giugno 2012 ( Monitoraggio Finale )

Indicatori di monitoraggio

1. coerenza del progetto rispetto agli obiettivi individuati 2. congruenza tra gli effettivi tempi di realizzazione del progetto

rispetto alla cronologia prevista 3. produttività didattica entro tempi stabiliti non inferiore al 70% 4. gradimento dei docenti/genitori/alunni, con media non inferiore

all’ 80%

VERIFICA DEL PRODOTTO L’analisi della situazione di partenza avrà lo scopo di verificare le

competenze iniziali dei ragazzi con azioni informali in classe o tests di ingresso



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I monitoraggi in itinere avranno lo scopo di verificare, a partire dai livelli di partenza degli studenti in termini di conoscenze ed abilità, se e quali cambiamenti ha subito il percorso di apprendimento ( miglioramenti, peggioramenti, nessun tipo di mutamento ). Verranno analizzati :

quali aspetti sono migliorati in termini di attenzione/partecipazione/interesse/motivazione/metodo di studio/profitto

quali aspetti sono da potenziare le metodologie didattiche le criticità da riequilibrare

Il monitoraggio finale avrà lo scopo di verificare le competenze

acquisite La verifica degli apprendimenti seguirà la tempistica ordinaria Indicatori di monitoraggio:

1. acquisizione conoscenze/competenze 70 % min 2. frequenza 90 % min 3. contenimento dispersione 10% max

MODALITA’ DI VALUTAZIONE

La valutazione del progetto terrà conto dei seguenti aspetti : COERENZA DELLE PROCEDURE Indicatori

coerenza del progetto rispetto agli obiettivi individuati congruità tra gli effettivi tempi di realizzazione del progetto

rispetto alla cronologia prevista produttività didattica entro tempi stabiliti : 70%

EFFICACIA DEL PROCESSO Indicatori

potenziamento di conoscenze/abilità/competenze mutamento negli atteggiamenti degli studenti incidenza dell’ innovazione nella professionalità docente innovazione in relazione ai metodi, attività, contenuti



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effetti sull’ organizzazione scolastica cambiamento nel rapporto con le famiglie mutamento nella qualità del rapporto Scuola-Territorio

EFFICIENZA Indicatori

congruità tra risorse investite ( umane e finanziarie ) e i risultati raggiunti

TRASFERIBILITA’ Indicatori

generalizzazione dell’ esperienza in tutto l’ istituto ed all’ esterno DOCUMENTAZIONE

OGGETTO

Redazione di un diario di bordo digitale a cura di ciascun docente Si prevede un secondo diario di bordo a cura del Capo-Progetto,

quale strumento di documentazione-riflessione-osservazione dei graduali mutamenti indotti dall’ impiego delle nuove tecnologie nei diversi livelli del contesto scolastico

FINALITA’ indurre un atteggiamento di ricerca nella professionalità del

docente comprendere i punti di forza ( da replicare in futuro ) e i punti di

debolezze ( da evitare in futuro ) del percorso estrapolare il valore aggiunto dell’ esperienza disseminare l’ esperienza attraverso la pubblicazione sulla

piattaforma della scuola

DESTINATARI

gli attori del progetto il consiglio di classe la comunità professionale USR ANSAS MIUR

PROCESSO Il processo verrà documentato attraverso i seguenti elementi e strumenti :

il testo del progetto



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diario di bordo individuali diario di bordo generale testi delle programmazioni didattiche ( disciplinari ed

interdisciplinari ) verbali del consiglio di classe griglie di osservazione griglie di analisi interviste questionari di gradimento rivolti a studenti e Famiglie utilizzo della Lim e dell’ ambiente Edu 2.0 come ambienti di

documentazione e disseminazione del processo attraverso la pubblicazione sulla piattaforma della scuola.

FORME E PRODOTTI

supporti cartacei-fisici supporti digitali audiovisivi web applications

PROGETTAZIONE DI

MASSIMA

Il progetto si articola in una fase di programmazione iniziale collegiale di tutto il consiglio di classe in merito alle attività didattiche e extracurricolari e in varie fasi di monitoraggio in itinere del processo di sperimentazione e dell’attività didattica. Ad ogni azione di monitoraggio segue un’attività di programmazione tesa a migliorare gli aspetti critici e a potenziare le effetti positivi. Il monitoraggio sarà effettuato a partire dall’esame di vari documenti: il diario di bordo di ogni docente e quello generale del progetto nonché le verifiche somministrate agli alunni e il materiale da loro prodotto. L’innovazione metodologica sarà attuata utilizzando dei mezzi quali la piattaforma didattica, la piattaforma aperta al territorio, la scrittura digiatale e tutti i mezzi che di volta in volta si riterrà opportuno utilizzare. L’interazione con le famiglie avverrà attraverso il registro elettronico, gli incontri programmati e l’interazione con i docenti attraverso forum e posta elettronica. L’interazione con il territorio sarà attuata attraverso il modulo appositamente predisposto che coinvolgerà tutto il consiglio di classe (vedi OBIETTIVI SPECIFICI punto 4) e la TV condotta dai ragazzi.



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Saranno documentati tutti i passaggi relativi sia al processo che al prodotto del progetto Cl@ssi 2.0.

PUNTI DI FORZA L’ innovatività delle metodologie didattiche La diffusione del progetto come buona pratica all’ interno dell’

Istituto Il coinvolgimento delle istituzioni, dei rappresentanti del mondo

economico e culturale del territorio Un rinnovato rapporto con le Famiglie

PUNTI DI DEBOLEZZA

Scarse risorse a disposizione sia per quanto riguarda l’acquisto di altre tecnologie

Variazione dei componenti del Consiglio di Classe da un a.s. all’ altro a causa di un’ alta percentuale di personale precario

Durata breve della sperimentazione che non consente un monitoraggio completo del processo

Arcidosso, 25 Agosto 2011



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Appendice

Riteniamo utile sottolineare gli aspetti innovativi presenti nel progetto riguardanti : Il CdC non è più la somma dei rappresentanti delle singole discipline ma diventa un gruppo di

lavoro che sperimenta una reale integrazione tra aree disciplinari condividendo e confrontandosi su contenuti/attività interdisciplinari ( C&C, moduli interculturali, modulo sul territorio nelle pagg. 7 e 8 ), metodologie didattiche multimediali, forme di valutazione comuni. Tiene conto dell’ identità della classe, sperimentando percorsi personalizzati ( pag. 5 ).

Il singolo docente sviluppa nuove competenze che permettono di ottimizzare ed arricchire il proprio profilo professionale. Grazie agli strumenti messi a disposizione ( schede di rilevazione individuali e diario di bordo ), è condotto inevitabilmente a riflettere sull’ andamento del proprio lavoro, operando tempestivamente gli aggiustamenti che si rendono necessari per evitare l’ insuccesso scolastico. Tali strumenti, inoltre, stimolano i docenti a documentare le proprie attività ( pag. 5 e 6 ).

Le metodologie didattiche : multimedialità, interattività, didattica laboratoriale e al cooperative-learning ( pag. 5 ).

Gli studenti diventano protagonisti del proprio processo di apprendimento. Acquisiscono competenze disciplinari, trasversali e digitali utilizzando forme e linguaggi vicini al loro vissuto in un’ ottica di co-costruzione delle conoscenze ( pag. 6 e 7 ).

Il tempo e lo spazio dell’ apprendimento vengono riorganizzati grazie all’ allestimento di uno spazio fisico ed uno virtuale . Lo spazio fisico assumerà il carattere di aula-laboratorio progettato da un designer scolastico ( pag. 7 e 8 ).

L’ interdisciplinarietà : il percorso interdisciplinare sulla conoscenza del territorio rappresenta un laboratorio sperimentale che permette di potenziare le competenze di base di tutte le discipline e di cittadinanza in un contesto reale, consentendo agli allievi di verificare che gli apprendimenti non avvengono solo all’ interno delle mura scolastiche ma in ogni aspetto ed in ogni momento della loro vita. Il percorso permette inoltre di sperimentare l’ uso di nuovi linguaggi come quello televisivo ( pagg. 9 e 10 ).

Le Famiglie partecipano in modo più attivo alla vita scolastica dei propri ragazzi ( pag. 10 ). La documentazione dell’ oggetto/ processo dell’ esperienza offre ai docenti l’ opportunità di

considerare tale metodologia un aspetto di routine del proprio lavoro ( pagg. 14 e 15 ). Il progetto permette la diffusione delle esperienze realizzate nelle altre classi dell’ Istituto ed anche

all’ esterno

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