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GreenItaly
Rapporto
2013
Milano 4 Novembre 2013
Claudio GAGLIARDI Segretario Generale Unioncamere
NUTRIRE IL FUTURO
GreenItaly Rapporto 2013
L’attuale momento della vita economica del Paese
Milano 4 Novembre 2013
AUMENTANO I FALLIMENTI
8.900 nei primi 9 mesi dell’anno: +6% rispetto al 2012
CREDITO PIÙ DIFFICILE gli impieghi alle imprese diminuiti
del 5% nell’ultimo anno . E per il 2013 si prevede un -3,5% per gli investimenti
FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ 4,8 milioni di famiglie in stato di povertà
assoluta e quasi altri 5 sotto il livello medio di spesa procapite. Nel 2013, i
consumi delle famiglie sfioreranno il -2%
CONTINUA EMERGENZA OCCUPAZIONALE
Nel 2013, 256 mila dipendenti in meno nelle imprese private. Quasi 3,2 milioni
di disoccupati a settembre (12,5% il tasso), 391mila in più in 12 mesi
IL DRAMMA DEL LAVORO GIOVANILE 654.000 giovani disoccupati (15-24 anni): 34mila in più in un anno (+5,4%). Rappresentano il 10,9% del totale
(+0,6 punti) e il 40,4% di quelli attivi (+4,4 punti)
…MA ESISTE UN MODELLO DI SVILUPPO ECONOMICO E SOCIALE
«SOSTENIBILE», IL CUI PARADIGMA PRODUTTIVO FA LEVA SULLA CREATIVITÀ E SUI SAPERI
E PREMIA CHI INVESTE SU CONOSCENZE, TECNOLOGIE,
CAPITALE UMANO E INNOVAZIONE
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una risposta alla crisi occupazionale: I GREEN JOBS
Milano 4 Novembre 2013
Legenda
43 % - 60 %
35 % - 42 %
28 % - 34 %
6 % - 27 %
In base ai dati della
Commissione europea (Eurobarometro2012), il 51% delle
PMI italiane impiegherà almeno
un green job nel 2014.
La media Ue è appena del 39%
PMI europee che impiegheranno almeno un green job nel 2014 (incid. % sul totale PMI, per Paese)
I GREEN JOBS IN ITALIA: nel 2012, 3 milioni e 100 occupati che applicano competenze «verdi» durante tutte o parte delle loro
mansioni lavorative. Il 13,3% degli occupati nelle imprese e nella P.A.
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il fabbisogno di green jobs
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PROFESSIONI VERDI RICHIESTE NELL’INDUSTRIA E NEI SERVIZI NEL 2013 Totale assunzioni: 133.000 (23,6% del totale)
di cui non stagionali: 101.000 (27,4% del totale non stagionali)
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AUMENTA L’INCIDENZA DEI GREEN JOBS (% sul totale delle assunzioni programmate)
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Il fabbisogno di professioni «verdi» resiste meglio ai colpi della crisi
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La geografia dei green jobs in senso stretto
Milano: 12,9%
Roma: 7,3%
Torino: 5,0%
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% di assunzioni di green jobs in senso stretto
sul totale delle assunzioni non stagionali
15 a 30 ,5 (20)
12 ,7 a 15 (19) 10 ,5 a 12 ,7 (21)
8 ,7 a 10 ,5 (21)
3 ,5 a 8 ,7 (22)
47mila assunzioni non stagionali di green jobs in s.s.
Ragusa: 30,4%
Vibo V.: 21,8%
Reggio C.: 20,1%
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I green jobs in senso stretto più richiesti
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Informatico ambientale
Tecnico del risparmio energetico
Esperto di acquisti verdi
Carpentiere sostenibile
Chimico ambientale
Geometra ambientale
Tecnico di impianti di
illuminazione sostenibile
Installatore di impianti di
condizionamento green
Bioarchitetto
Installatore e montatore di macchinari e impianti industriali
a basso impatto
Tecnico del marketing
ambientale
Tecnico delle energie
rinnovabili
Ingegnere ambientale
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I punti di forza dei green jobs
PIÙ STABILITA’ CONTRATTUALE Tra il 2010 e il 2013 la quota di assunzioni a tempo indeterminato o con contratto di apprendistato tra i green jobs in senso stretto è aumentata (da 62,1 a 63%). Pe le figure non green è diminuita (dal 53,6 al 48,1%).
PIÙ INNOVAZIONE E SVILUPPO I green jobs in senso stretto rappresentano il 61% delle assunzioni destinate all’area R&S interna alle imprese. Il 14% delle assunzioni di green jobs fa riferimento a figure prima non presenti in azienda (12% per le non green)
SEMPRE PIU’ NEL MADE IN ITALY Tra il 2010 e il 2013 è in aumento la quota di assunzioni non stagionali di green jobs in senso stretto nella meccanica (dal 25,7 al 28,2%), alimentare (dal 6,7 al 7,6%), legno-mobile (dall’8,9 al 13,6%) e cartario (da 7 a 10,9%).
Per i green jobs sono richiesti più laureati (41,7 contro 12% per le figure non green),
più esperienza lavorativa (69 contro 53%), più competenze trasversali (capacità di lavorare in team, di problem solving, creatività e innovazione, ecc.)
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Domanda e offerta di green jobs: esiste un disallineamento?
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I green jobs in senso stretto sono tra le figure più difficili da reperire:
19%, contro l’11% delle figure non green
Nel tempo, sono molto diminuite le difficoltà legate alla preparazione dei candidati (dal 21% del
2010 all’8% del 2013), mentre sono oggi più diffusi
i problemi nel trovare queste «nuove professioni»
con il titolo di studio adatto (11%)
più giovani scelgono le
Green University +25% agraria; +40% biotech
domande ai test di iscrizione e immatricolazioni su 2/3 della
popolaz. universitaria
1.911 corsi di formazione in
campo ambientale 26% universitari;
12% post-lauream; 62% formaz.secondaria,
post-secondaria e profession.
alta occupabilità
nei green jobs A 3 anni dalla laurea breve ambientale, il 53% lavora
(la metà come green jobs). Dopo specialistica e master
l’81% lavora (58% come green jobs)
C’è un filo verde che congiunge anche le nuove imprese
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I giovani e i green jobs
Incidenza % di green jobs in s.s. sul totale delle assunzioni di giovani under 30 (2013)
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Più green jobs nelle assunzioni di giovani
Più giovani nelle assunzioni di green jobs
Incidenza % delle assunzioni di giovani under 30 sul totale assunzioni, per figura professionale
I green jobs sono le figure per le quali i giovani sono più richiesti dalle imprese (35%)
Quasi 1 giovane neo-assunto su 7 svolge un green job (13,5%), in aumento dall’inizio della crisi
IL LAVORO COME CATALIZZATORE DELL’INNOVAZIONE GREEN:
IL LEGAME FRA GREEN JOBS E INVESTIMENTI IN PRODOTTI E
TECNOLOGIE «VERDI»
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Le imprese che assumono green jobs
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328mila imprese industriali e terziarie hanno realizzato tra il
2008 e il 2013 investimenti in prodotti e
tecnologie green (22%)
1.165.00 imprese industriali e terziarie non hanno realizzato
investimenti in prodotti e tecnologie
green (78%)
133.500 GREEN JOBS NEL 2013
162.000 ALTRE FIGURE
78.500 GREEN JOBS
(59%)
268.500 ALTRE FIGURE
54.500 GREEN JOBS
(41%)
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La green economy: una leva per l’innovazione che resiste meglio alla crisi
Milano 4 Novembre 2013
PIÙ EFFICIENZA
• prevale (e aumenta) la finalità di efficienza nell’utilizzo di energia e materia (78%)
• meno attenzione al processo (13%) e al prodotto/servizio (9%)
• 289mila piccole imprese (fino a 50 dip.) guidano le divisioni della green economy.
• elevata propensione tra le medie e le grandi imprese: 47% e 65% del totale
PIÙ RESILIENTE RISPETTO AL MERCATO
• gli investimenti green si collocano in uno scenario di contrazione del valore nominale degli investimenti fissi: oltre -15% tra il 2008 e il 2012
GreenItaly Rapporto 2013
I settori che investono nel green: la conferma della pervasività
Incidenza % delle imprese che hanno investito o investiranno tra il 2008 e il 2013 in prodotti e tecnologie green sul totale delle imprese, per comparto di attività
Chimica, farmaceutica, carta, ceramica e
meccatronica guidano la riconversione green
del manifatturiero
Elettronica e strum. di prec. più attenta al
prodotto (17%), carta, gomma-plastica e
alimentare al processo (34-37%), tessile
all’efficienza (62%)
Trasporti-logistica e media&comunicaz.
paladini della sostenibilità nei servizi
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GreenItaly Rapporto 2013
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Le geografie di GreenItaly:
le storie di un Paese che guarda avanti
LA STRADA VERDE DELLA CHIMICA
ITALIANA
IL RILANCIO DELL’EDILIZIA PASSA DALLA
SOSTENIBILITÀ RESIDENZIALE
L’ARREDO SEMPRE PIU’
«CERIFICATO» ED EFFICIENTE
LA MODA PUNTA AL
BIOLOGICO E SECOND LIFE
IL TURISMO RISPONDE A UNA
DOMANDA DI FRUIZIONE
SOSTENIBILE
LA LOGISTICA TRA ERRORI DEL
PASSATO E SPERANZE DEL
FUTURO
LA CERAMICA AL SERVIZIO
DELL’AMBIENTE
LA MECCANICA
ITALIANA RENDE GREEN L’ECONOMIA
GLOBALE
GreenItaly Rapporto 2013
La geografia degli eco-investimenti
Bergamo
Bologna
Padova
Napoli
Bari
Brescia
Roma
Milano
Torino
Vicenza
20.450
18.420
11.090
8.560
9.990
8.390
7.350
6.640
5.750
5.710
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
25 ,6 a 30 ,7 (19) 23 ,8 a 25 ,6 (19) 22 ,2 a 23 ,8 (21) 20 ,8 a 22 ,2 (22) 16 ,6 a 20 ,8 (22)
Nord Ovest 94.020 (22,1%)
Nord Est 75.580 (23,3%)
Centro 64.770 (20,7%)
Sud e Isole 93.510 (21,8%)
L’incidenza delle imprese green nelle province (in % sul totale)
LE 10 PROVINCE CON PIU’ IMPRESE CHE INVESTONO NEL GREEN
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GreenItaly Rapporto 2013
l’impatto della sostenibilità sulle performance d’impresa
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fatturato
export
occupazione lavoro
innovazione
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L’approccio originale di GreenItaly: schema flussi Input-Process-Output (I-P-O) ambientali del sistema produttivo
Il modello GreenItaly:
Eco-impatto ed eco-tendenza del sistema manifatturiero italiano
Milano 4 Novembre 2013
Milano 4 Novembre 2013 GreenItaly Rapporto 2013
Il modello GreenItaly:
Eco-impatto ed eco-tendenza del sistema manifatturiero italiano
Il manifatturiero ha mediamente recuperato il
3,5% all’anno in termini di eco-efficienza,
tra il 2007 e il 2012. Se manterremo questi ritmi,
fra vent’anni l’eco-impatto manifatturiero
diventerà la metà di quello attuale
Variazione media annua per unità di
prodotto 2007-2012
-6,3 %
Variazione media annua per unità
prodotta 2007-2012
-2,4 %
Variazione media annua per unità di
prodotto 2007-2012
-1,9 %
Variazione media annua quota rifiuti non gestiti 2007-2012
-2,7 %
4° NELL’UE PER EMISSIONI
DI CO2 PER UNITÀ DI
PRODOTTO
4° NELL’UE PER RIFIUTI
PER UNITÀ DI PRODOTTO
GreenItaly Rapporto 2013
Il modello GreenItaly:
Il posizionamento di settori e comparti manifatturieri nell’Ue
Milano 4 Novembre 2013
Eco-efficienza del sistema produttivo italiano nel contesto comunitario (numeri indice con media Paesi Ue=100,0; anno 2010)
C’è un filo verde che congiunge anche le nuove imprese La corsa delle imprese agricole alla sostenibilità ambientale
Imprese del settore agricolo che negli ultimi tre anni hanno ridotto il consumo di energia e acqua per unità di prodotto
GreenItaly Rapporto 2013
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PER IL TRIENNIO 2014-2016, IL 15,2% DELLE IMPRESE INVESTIRÀ IN SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE Saranno soprattutto le piccole imprese (fino a 50 dip.) ad attivarsi per una più efficiente gestione
dei rifiuti, per l’abbattimento delle emissioni o per la riduzione dei consumi energetici o idrici
I GIOVANI LAVORATORI E IMPRENDITORI:
IL FUTURO VERDE DEL PAESE
GreenItaly Rapporto 2013
Il made in Italy green che punta sui giovani
QUOTA PERCENTUALE DI ASSUNZIONI NON STAGIONALI DI UNDER 30 PREVISTE NEL 2013 DALLE IMPRESE CHE INVESTONO IN TECNOLOGIE GREEN, A CONFRONTO CON QUELLE CHE NON INVESTONO
36 assunzioni non
stagionali su 100
programmate nel 2013
dalle imprese “green”
sono rivolte a
giovani under 30
(vs. 30 su 100 per le
imprese non green)
Nel sistema moda la
differenza delle quote di
assunzioni under 30 è di
5 punti (25 contro 20%)
Nel legno-mobile
addirittura 16 punti (48,6
contro 32,5%), 12 punti
nella meccanica
(44,3 contro 32,1%).
Milano 4 Novembre 2013
GreenItaly Rapporto 2013
La voglia di green dei giovani neo-capitani di impresa
Vere nuove imprese giovanili che hanno investito nella prima metà del 2013 e/o investiranno nei 12 mesi successivi in tecnologie green, a confronto con quelle non giovanili
Il 30% dei neo-imprenditori under 35 nati nei primi sei mesi
del 2013 (13.500 su 44.500) investe nel
green, di più rispetto ai meno giovani (27%)
Milano 4 Novembre 2013
Rispetto al I sem. 2012, l’incidenza neo-
imprenditori under 35 che investono nel
green è raddoppiata (dal 15 al 30%)
Il 22% delle start-up giovanili green prevede
un aumento del personale nei prossimi 12 mesi; solo il 14% per le imprese non green
LA RICCHEZZA GENERATA DAL LAVORO «VERDE»:
IL VALORE AGGIUNTO DELLA GREEN ECONOMY
Milano 4 novembre 2013 GreenItaly Rapporto 201
Il contributo dei green jobs al prodotto
Punto di partenza: i green jobs.
Le competenze green sono considerate una parte del bagaglio di
competenze di un occupato (dip. o ind.)
Ricostruzione delle “persone-anno green”
sulla base degli investimenti “green” del settore di appartenenza,
ottenendo così la base alla quale applicare
parametri di produttività
VALORE AGGIUNTO PROVENIENTE DAI
GREEN JOBS: 100.762 milioni di €, il 10,6% del prodotto
(al netto del sommerso)
GreenItaly Rapporto 2013
Il profilo settoriale e le potenzialità del “Prodotto green”
Distribuzione settoriale del valore aggiunto prodotto dalle competenze green specifiche dei green jobs in senso stretto, a confronto con la distribuzione del valore aggiunto complessivo (distribuzioni percentuali)
Milano 4 Novembre 2013
Incidenza % valore aggiunto proveniente dalle competenze specifiche dei green jobs in senso stretto e delle figure attivabili dalla green economy (incidenze percentuali sui rispettivi totali di valore aggiunto prodotto)
Aggiungendo il valore delle professionalità attivabili dalla green
economy si ottengono 150.844 milioni di euro (15,8%, che sommato al precedente porterebbe al 26,4%)
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