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GLI OGGETTI: PROPRIETA’ E

MATERIALI

I.C.S. «G.GARIBALDI»SUBBIANO-CAPOLONA

Scuola Primaria: Sandro Pertini Subbiano

Classe 1° B Insegnante : Rossana Molli

Competenze

Sviluppare negli alunni atteggiamenti di

curiosità e di approccio critico ai

fenomeni osservati come stimolo per la

ricerca delle loro cause e dei loro effetti.

Individuare attraverso l’osservazione e la

manipolazione diretta le proprietà di

alcuni oggetti.

Classificare gli oggetti in base ai materiali

e alle loro proprietà.

APPROCCIO METODOLOGICO

Nel percorso didattico sono state

privilegiate l’osservazione diretta, la

manipolazione, il linguaggio iconico ed il

gioco rispetto al codice scritto, utilizzando

in modo sistematico la modalità didattica del

laboratorio.

Si è voluto valorizzare l’esperienza, la

scoperta e l’apprendimento collaborativo,

attraverso la discussione e l’esplorazione.

Tempi e spazi L’insegnante nella classe è responsabile di una sola disciplina, le scienze, previste per due ore il mercoledì pomeriggio.

Il percorso, che ha coinvolto la classe per circa venti ore, è iniziato a settembre quando gli alunni ancora non possedevano la strumentalità di base ed è terminato nel mese di dicembre.

Il percorso è stato svolto, prevalentemente, in classe, ad eccezione di un’uscita effettuata presso una pasticceria locale allo scopo di far conoscere agli alunni altri oggetti, diversi da quelli di uso comune e poter utilizzare gli strumenti indispensabili al lavoro del pasticcere.

verifiche Durante le varie fasi del percorso è stato possibile

osservare :

alcuni aspetti significativi come la partecipazione,

l’impegno e la motivazione;

l’approccio verso materiali e strumenti usati per le

attività;

il progressivo apprendimento degli alunni,

attraverso varie modalità: conversazioni, schede,

elaborati scritti sia individuali che collettivi.

Il gioco: Indovina l’oggetto Il percorso di riflessione sugli oggetti è iniziato con un

gioco: “Il memory degli oggetti”.

All’inizio ogni alunno ha scelto tra i vari oggetti presenti in classe quello che riusciva a descrivere meglio.

Poi questi oggetti sono stati riuniti sopra un tavolo vicino a dei cartellini dove c’era scritto il nome dell’oggetto stesso.

Un bambino, a turno, è uscito dall’aula mentre i compagni hanno tolto un oggetto dal tavolo. Rientrato, il bambino ha dovuto indovinare l’oggetto mancante basandosi solamente sulla descrizione delle sue caratteristiche più evidenti.

Al termine del gioco, l’esperienza è stata documentata nel quaderno con il disegno.

Il museo degli oggetti

Nelle lezioni successive alcuni bambini hanno portato a scuola altri oggetti per arricchire il gioco e ogni volta hanno provato a descriverne le caratteristiche cercando di usare un linguaggio semplice ma preciso.

Ogni nuovo oggetto è stato catalogato dall’insegnante.

Al termine delle attività è stato deciso di riunire gli oggetti in un museo.

Il museo degli oggetti

Il cartellone delle proprietà

È stato realizzato un cartellone dove sono state riunite tutte le parole-proprietà utilizzate nelle varie attività.

I cartellini, dove erano scritti i nomi delle proprietà, avevano nel retro un po’ di patafix per permettere ai bambini di poterli attaccare e staccare in piena libertà.

Questo sistema ha permesso agli alunni di prendere e portare questi cartellini al proprio banco per poterli ricopiare nel quaderno in piena autonomia.

Il cartellone delle parole - proprietà

Il treno delle parole proprietà

Per far conoscere in modo divertente nuove

proprietà è stato svolto il gioco: “Il treno delle proprietà”.

Un alunno è stato nominato capotreno e ha scelto un oggetto, poi è andato da un compagno a cui ha chiesto di dire una proprietà dell’oggetto stesso. Se l’amico è riuscito a rispondere si è potuto unire al treno di cui è diventato un vagone; in caso contrario è rimasto seduto al proprio banco.

Al termine del gioco gli alunni hanno documentato l’esperienza nel loro quaderno.

Gli oggetti e i sensi

L’insegnante ha osservato che gli alunni hanno

partecipato alle attività con entusiasmo ma che

le descrizioni degli oggetti si limitavano

essenzialmente al colore, alla forma e alla

grandezza. Per questo motivo ha programmato

delle esperienze che prevedessero l’utilizzo di

tutti i sensi. Anche la scoperta sensoriale è

stata fatta con piccoli esperimenti e con giochi.

Il tatto e il gioco del sacco

Esperimenti con il ghiaccio sulla

pelle

L’udito: il gioco del mugnaio

Riconoscimento di suoni e di rumori

presenti nell’ambiente

Il gusto e il gioco dell’assaggiatore

Alla scoperta dei diversi sapori del

cibo

L’olfatto messo alla prova

APPROFONDIMENTI

Alla fine delle attività legate alla scoperta sensoriale, i bambini hanno assistito alla visione del video: “Alla scoperta dei cinque sensi” e poi hanno memorizzato la filastrocca “I sensi..del cervello servitori” e la canzone “I sensi”.

Gli alunni hanno svolto anche delle attività di osservazione e riconoscimento dei materiali di cui sono costituiti gli oggetti.

Il percorso è iniziato con la lettura di una storia e con una caccia al tesoro.

I materiali usati nella costrizione

delle case dei tre porcellini

Caccia al tesoro dei materiali

conosciuti

Visita al laboratorio di pasticceria

Bon Bon Infine è stata programmata un’uscita

nell’ambito del progetto “ Scuola artigiana” allo scopo di far conoscere agli alunni altri oggetti, diversi da quelli di uso comune.

La visita è stata effettuata alla pasticceria artigianale Bon Bon di Subbiano dove i bambini hanno avuto la possibilità di vedere in funzione alcuni macchinari.

Durante l’uscita gli alunni hanno potuto usare gli oggetti indispensabili al lavoro del pasticcere.

E ora tutti a fare i biscotti…..

Risultati ottenuti

Il percorso didattico di descrizione degli oggetti e il passaggio da questi ai materiali è stato molto apprezzato dagli alunni che, gradualmente, sono riusciti ad individuare le proprietà degli oggetti e ad operare confronti e classificazioni in base ad esse.

Sono risultate positive l’osservazione e la manipolazione degli oggetti in situazioni concrete e soprattutto le attività in cui i bambini hanno potuto “giocare”. Il gioco, infatti, è stato lo strumento più efficace per attivare e mantenere costante l’interesse e, dopo essere stato affiancato da opportune attività di riflessione, ha permesso di fissare le scoperte fatte e di attivare gli apprendimenti specifici programmati.