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Mania di terapia sui bambini
Quando i bambini devono essere supereroiPortale per i clientiPanoramica a portata di clic
Slittare con Sani La pagina di Sani: vincete una slitta!
Novembre 2013Numero 4La rivista per i clienti Sanitas
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Indice4 Novità6 Rifl ettori puntati su 10 Soluzioni per la vita12 Monitor: un contributo
del satirico Andreas Thiel 14 Sulla strada con Tamara Fingerlin 17 La pagina di Sani18 Premio Challenge Sanitas20 Ritratto di cliente22 Lettere dei lettori Previdenza con Swiss Life23 Fitzi lo sa: botta e risposta
Immagine di copertina: Basil Stücheli
Slittare con Sani: partecipate e vincete una fantastica slitta17
La mania delle terapie: bambini o supereroi?6
Andreas Thiel: libertà di scelta12
ColofoneEditore: Sanitas, Sede principale, Jägergasse 3, 8021 Zurigo, www.sanitas.com Contatto: redaktion@sanitas.com, tel. 0844 150 150Caporedattrice: Tanja Funk Redazione: Denise Fitzi, Andreas Goetz, Valentin Hüsser, Anita Kneusslin, Andreas Roos, Isabelle VautraversTraduzioni: Servizio traduzioni Sanitas Realizzazione: Publicis Communications Schweiz AG, www.publicis.ch Stampa: Swissprinters AG, Zofi ngen Tiratura complessiva: ca. 476 000; 6° anno; la rivista Sanitas viene stampata su carta ecologica FSC Pubblicazione: 4 × l’anno in I, D, F
Anteprima: il prossimo numero uscirà a marzo 2014.
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Otto Bitterli, CEO Sanitas.
Bitterli
Care lettrici, cari lettori
In media, oltre mezzo milione di clienti cambia la propria assicurazione malattia per la fine dell’anno. Magari perché presso un’altra assicurazione possono risparmiare sul premio o forse perché non sono rimasti soddisfatti dei servizi e delle prestazioni offerti dall’attuale assicuratore. Queste disdette riguardano tutti gli assicuratori, quindi anche Sanitas. A voi la scelta; che d’altronde è un vostro sacrosanto diritto.
Ogni anno potete scegliere liberamente se le nostre prestazioni di servizio e offerte assicurative vi hanno convinto. Se le vostre attese non sono state soddisfatte ci mostrate il cartellino rosso. Come ben sapete potete disdire l’assicurazione base senza alcun problema e stipularne una nuova presso un altro assicuratore. Questa è la libertà di scelta che avete oggi.
Ma quanto la si può dare per scontata, questa libertà di scelta? Il famoso sa-tirico svizzero Andreas Thiel afferma: «Solo chi non è libero non ha scelta». Partendo da questo presupposto, Thiel espone le proprie riflessioni nel con-tributo esterno a pagina 12. Ovviamente vale anche il contrario: noi abbiamo la facoltà di scelta, quindi siamo liberi. Quindi chiedo in modo molto esplicito: chi cederebbe questa libertà di sua spontanea volontà?
Con il contributo esterno di Andreas Thiel si conclude la serie sul tema «Libertà di scelta». Abbiamo lanciato questa serie perché riteniamo impor-tante che voi, cari clienti, possiate scegliere. Anche se questa vostra libertà di scelta comporta il passaggio a un altro assicuratore. Ma ovviamente inten-diamo fare di tutto affinché ciò non accada. Perché la vostra soddisfazione ci sta a cuore e ci motiva a migliorarci giorno dopo giorno.
Auspico che ci concediate la possibilità di convincervi con i nostri prodotti e con le nostre prestazioni di servizio anche l’anno prossimo. Con Sanitas potete scegliere sia quali offerte e servizi fanno al caso vostro sia come e quando volete comunicare con noi. Sono convinto che avere questo tipo di libertà di scelta sia importante anche per voi.
Otto Bitterli
«Chi cederebbe questa libertà di sua spontanea volontà?»
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Appartenete a un gruppo a rischio di complica-zioni dell’influenza stagionale? La vaccinazione è necessaria? L’Ufficio federale della sanità pubblica offre un test online con dieci domande che vi aiu-tano a valutare la situazione individuale.
Per alcuni gruppi di persone l’influenza non è sem-pre innocua e può comportare gravi complica-zioni. Oltre a proteggervi dall’influenza e dalle sue complicazioni, la vaccinazione impedisce la tra-smissione dei virus dell’influenza alle persone che vi stanno vicino.
Prendete un paio di minuti di tempo e rispondete alle domande del check vaccinale. www.vaccinarsicontrolinfluenza.ch/it/grippe-impf-check.html
ll check non sostituisce tuttavia in alcun caso la consultazione medica.
Il check vaccinale
Ciao bimbi! Mi chiamo Sani e mi piace andare
con la slitta. A pagina 17 vedete come scendo
dalla collina. Riuscite a trovare le differenze nei
due disegni? Su www.sanitas.com/sani-it vi
faccio vedere interessanti esperimenti con il
ghiaccio. E poi svelo a voi e ai vostri genitori dove
si trovano le più belle piste per slittare.
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Registrandovi al nostro portale per i clienti vincete in ogni caso! Avrete innanzi tutto un quadro chiaro delle vostre questioni assicurative e forse potete aggiudicarvi un iPad mini. Non ponete tempo in mezzo e registratevi sul sito www.sanitas.com/portaleclienti. Parteciperete automaticamente all’estrazione di cinque iPad mini!
Vincere con il portale per i clienti
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Pagate prego!Sapevate che per pagamenti che non vengono effettuati tramite conto bancario o postale viene riscossa una tassa? Il nostro consiglio: se date le vostre coordinate bancarie o postali, potete risparmiare. Il pagamento tramite procedura di addebito diretto (LSV) o Debit Direct della Posta è pratico, comodo e senza rischi. Se non siete d’accordo con l’addebito, potete revocarlo entro 30 giorni per iscritto.
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Sanitas – Mi piace
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Offerta speciale:l’orologio per chiamate d’emergenza LimmexNell’ultima edizione della rivista per i clienti abbiamo pubblicato un articolo sull’orologio per le chiamate d’emergenza Limmex. In seguito sono giunte numerose richieste. Per questo motivo diamo la possi-bilità ai nostri clienti di acquistare l’orologio a un prezzo ridotto fi no a fi ne anno.
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Il passaggio a un assicuratore unico durerebbe oltre dieci anni e porterebbe solo costi di miliardi di franchi. Questo è il risultato dello studio condotto dall’Istituto di Economia Sanitaria di Winterthur (WIG) su incarico di alliance santé.
Lo studio dimostra che servirebbero da dieci a quindici anni per completare la transizione dall’at-tuale sistema basato sull’off erta diversifi cata di casse malati alla cassa unica. Bisognerebbe inoltre prevedere la costruzione di edifi ci destinati alla sede principale e alle agenzie cantonali della cassa unica, il trasferimento degli attuali dipendenti e l’assunzione di nuovo personale, e infi ne l’introdu-zione di nuovi sistemi informatici. La cassa unica non sarebbe in grado di funzionare dall’oggi al domani. Per molti anni il sistema attuale e quello della cassa malati unica andrebbero gestiti e fi nan-ziati in parallelo.
Ben 2 000 000 000 di franchiI costi del cambio di sistema ammonterebbero a circa 2 miliardi di franchi svizzeri. Ricorrere alla cassa unica signifi cherebbe un iniziale aumento della spesa pubblica ai fi ni del cambio di sistema, aumento che sarebbe superiore al denaro che potrebbe essere risparmiato in 20 anni elimi -nando i costi di marketing e pubblicità. (Fonte: www.alliance-sante.ch. alliance santé è una coali-zione di parlamentari ed esponenti del settore sa-nitario e dell’economia svizzera).
I promotori dell’iniziativa popolare «Per una cassa malati pubblica» trovano queste cifre irrealistiche. Tuttavia, a oggi né i promotori dell’iniziativa popo-lare né il Consiglio Federale sono stati in grado di fornire dati precisi per quanto riguarda i costi e le tempistiche legati a tale cambio di sistema.
Una «prova» costosa
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In quanto coautore del libro «Schulschwierigkeiten: Störungsgerechte Abklärung in der pädiatrischen Praxis» (Difficoltà scolastiche: indagine su misura per disturbi effettuata nello studio pediatrico), già due anni fa Romedius Alber ha dato il via al dibat-tito controverso che sta andando avanti fino ai giorni nostri su senso e nonsenso delle terapie per i bambini. L’argomento non ha perso nulla della sua attualità, dividendo le opinioni di genitori, scuola e società.
Signor Alber, lei è un militante oppositore della terapia?No, per niente. La terapia comporta dei vantaggi duraturi per i bambini quando viene prescritta in base a criteri fondati e definiti da uno specialista nonché applicata in modo sensato. Tuttavia, non ci poniamo questa domanda nel nostro libro. Piuttosto ci poniamo, in modo critico, il quesito circa il man-dante e il motivo della terapia richiesta e prescritta. Effettivamente, a mio avviso, in questo ambito ci sono delle irregolarità. Oggigiorno vengono pre-scritte troppe terapie ai bambini; e con troppa spen-sieratezza.
Da chi?Arriviamo dunque al nocciolo della questione. Spesso sono i genitori o i maestri a constatare nei bambini una qualsiasi anomalia e a richiedere i rispettivi accertamenti in ambito scolastico o presso gli psicologi. Sempre più spesso, tuttavia, il pediatra che conosce meglio di chiunque altro lo sviluppo del bambino non viene incluso in questo processo. Io lo trovo problematico.
In che senso?Molti bambini con malattie fisiche, disturbo da deficit d’attenzione e iperattività (DDAI) o con sindrome psico-organica (SPO) hanno difficoltà scolastiche. Soltanto lo specialista dispone delle nozioni specialistiche necessarie per valutare cor-rettamente il bambino e il suo presunto disturbo nonché per decidere in merito all’effettiva necessità di prescrivere una cura terapeutica.
Qual è il suo approccio?Lui conosce le cosiddette varianti normali. Nei vari ambiti della vita del bambino, queste varianti de-finiscono un ventaglio all’interno del quale i vari stati dello sviluppo vengono ancora considerati del tutto normali. Lo specialista conosce questo campo di variazione e può valutarlo nel miglior modo pos-sibile.
Riflettori puntati su
Mania della terapia sui bambini
«Ai bambini vengono prescritte troppe terapie»L’obbligo alle prestazioni e all’adeguamento nell’educazione e a scuola spesso frenano i bambini nel proprio sviluppo individuale. Di questo avviso è il pediatra Romedius Alber. Secondo lui vengono diagnosticati troppi disturbi e prescritte troppe terapie. Intervista: Robert Wildi Foto: Basil Stücheli
«I genitori si aspettano che i propri figli conseguano ottimi risultati nello sport e a scuola.»
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Può farci un esempio?Ce ne sono parecchi. Oggi molti ragazzi vengono mandati in terapie motorie perché sono maldestri nei movimenti fini e producono dei cosiddetti mo-vimenti accompagnatori. Esami collettivi, tuttavia, dimostrano che circa un quarto dei ragazzi presenta questo tipo di movimento. Da un punto di vista scientifico, quindi, questo fenomeno è del tutto nor-male e non necessita di alcuna terapia. Un altro esempio: quando un bambino di cinque anni non è ancora in grado di pronunciare correttamente la «S» o la «R», i genitori e le maestre d’asilo vorrebbero sottoporlo a una terapia logopedica. Anche questo non sarebbe necessario poiché questi difetti di pro-nuncia appartengono alla variante normale e, in genere, si assestano da soli. La stessa cosa può essere osservata nei bambini che sono stati sottoposti pre-maturamente a una psicoterapia o ergoterapia.
Quindi è la comunicazione tra pedagoghi scolastici e pediatri a non funzionare bene?A prima vista i motivi per i problemi scolastici dei bambini sono raramente riconoscibili. Per gli inse-
gnanti è quasi impossibile. Gli enti competenti per la verifica della fattispecie sono in prima linea i ser-vizi di psicologia scolastica locali. Ma non appena vi sono delle questioni di carattere medico-diagnostico o se viene consigliata una terapia medica, è richiesto il parere specialistico dei pediatri. È importante che i pediatri non diano carta bianca a chi presenta delle richieste di terapia, ma che riconoscano in modo conseguente le proprie responsabilità e vadano realmente a fondo della questione. Inoltre bisogna che impieghino in modo più proattivo i loro risultati ottenuti dagli studi a lungo termine sullo sviluppo e le loro conoscenze in merito al fatto che i bambini possono presentare stati di sviluppo differenti.
La continua pressione da parte dei genitori influisce in modo frenante?Senza dubbio. Molti genitori arrivano dal medico già con l’idea fissa che il loro bambino, a causa di deter-minati sintomi, abbia bisogno d’aiuto a tutti i costi per non restare indietro. Qui vengono alla luce vere e proprie paure del futuro e un’enorme pressione all’adeguamento. In questi genitori, la necessità
Bambini come supereroi: molti genitori desiderano che i figli siano perfetti in tutto
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Riflettori puntati su
di intervento nutrita da forti emozioni è spesso più forte della volontà di affrontare la questione dal punto di vista medico.
C’è anche un po’ di ambizione a voler creare un «superbimbo»?L’obbligo di rendimento per i bambini è enorme. I genitori si aspettano che i propri figli conseguano ottimi risultati nello sport, con lo strumento musicale e a scuola. Che poi, in fin dei conti, non è nemmeno natu-rale. È dimostrato che la stra-grande maggioranza dei bam-bini non dispone di un profilo di prestazioni equilibrato. Di conseguenza non possono es-sere perfetti ovunque.
I genitori troppo premurosi non rischiano di ottenere l’esatto contrario, cioè una crescente insicurezza nel bambino?Sì, in molti casi accade proprio questo. I bambini che vengono mandati in terapia, che in realtà non avreb-bero bisogno, sono più inclini a sentirsi anormali e inferiori. A lungo e medio termine, in determinati casi, è proprio questa fattispecie a poter condurre a disturbi psichici secondari.
Ed è compito preventivo dei pediatri evitare che ciò accada?Sì, avendo anche il coraggio di confrontare i genitori con le potenziali conseguenze negative e di dire loro, a seconda della situazione, senza mezzi termini, che con queste loro valutazioni orientate al problema piuttosto che alla soluzione non fanno certo un gran
favore al proprio figlio. Questo è un compito estre-mamente delicato e difficile.
Un compito che i pediatri non portano a termine con sufficiente successo?Non voglio inveire contro i miei colleghi, ma posso affermare con certezza che c’è potenziale di miglio-ramento. Noi pediatri non dovremmo perdere di vista lo sviluppo sano dei bambini e sostenere con
coraggio il fatto che possono e devono essere in grado di crescere ognuno a modo suo. In genere, gli adulti dovreb-bero affrontare lo sviluppo dei bambini con più tranquil-lità. L’educazione in famiglia e a scuola non devono con-durre all’uniformità e all’ob-
bligo di perseguire un ideale di bambino definito in modo fisso.
Quindi i bambini in Svizzera vengono sottoposti a troppe terapie?Se si contano tutte le misure volte alla promozione di carattere pedagogico-scolastico, psicologico-tera-peutico nonché medico-funzionale circa la metà degli scolari va in terapia. A questo punto affido la risposta della domanda al buon senso dei lettori.
Quale diagnosi viene formulata più di frequente?Al primo posto ci sono DDAI e ADS. Solo nel nostro studio, su 100 domande in rapporto alle terapie per bambini 80 sono riconducibili a un corrispettivo sospetto. Una percentuale enorme rappresentativa anche per altri pediatri.
E a quanto ammonta il margine d’errore?Non posso rispondere in modo generale. Comunque è notevole. Posso parlare solo per il mio studio. Due terzi dei bambini che vengono esaminati da noi, dietro richiesta di maestri e genitori che nutrono qualche sospetto, non soffrono di DDAI. Spesso le anomalie del comportamento sono riconducibili ad altri motivi quali conoscenze linguistiche inesistenti o momenti di stress in ambito scolastico o privato.
Tuttavia è stato dimostrato che nei veri casi di DDAI una terapia adeguata può condurre a considerevoli risultati.Assolutamente sì. Per me è fuori questione che nei casi patologici veri e accertati con mezzi specialistici
«In genere, gli adulti dovrebbero affrontare lo sviluppo dei bambini con più tranquillità.»
Curriculum vitaeIl dr. med. Romedius Alber è uno specialista FMH in pediatria e co-fondatore dello studio medico associato Kunterbunt a Baar (ZG). Istituito nel 2009, offre cure di base e d’urgenza per bambini e adolescenti (www.praxis-kunterbunt.ch).
Libro: «Schulschwierigkeiten: Störungsgerechte Abklärung in der pädiatrischen Praxis» di Thomas e Romedius Alber, Huber, Berna. Disponibile in libreria.
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tale terapia non è solo utile, ma indispensabile. In alcuni casi è sensata anche la prescrizione di far-maci. Oggi, l’utilizzo di Ritalin avviene con mag-giore tranquillità. Applicato nel modo giusto può avere un effetto positivo e, durante un determinato periodo di tempo, può aiutare un bambino con sin-drome DDAI a superare i sintomi fastidiosi poiché funge da importante sostegno. Lo stesso vale per tutte le altre difficoltà. Se vengono accertate e dia-gnosticate in modo specialistico, va prescritta una terapia sensata.
Spiegazione dei termini Logopedia: la logopedia cura i disturbi della voce, dell’uso della parola, della fluidità del parlato o della deglutizione.
Ergoterapia: con l’ergoterapia vengono trattati i ritardi nello svi-luppo che si manifestano sotto forma di problemi p.es. facendo le scale, quando si disegnano figure, allacciandosi le scarpe oppure andando in bici. Psicoterapia: un’assistenza psicologica o psicoterapeutica può essere d’aiuto quando un bambino si apparta, è vistosamente irrequieto o aggressivo oppure quando presenta disturbi di pre-stazione e del sonno. Spesso, a questi bambini viene diagnosti-
cato in modo avventato la sindrome DDAI, anche se molte volte si tratta di una situazione di stress temporanea a scuola o in famiglia.
DDAI: il disturbo da deficit d’attenzione e iperattività (DDAI) è un disturbo psichico che inizia già da bambino e che si manifesta con problemi di attenzione, impulsività e iperattività. All’incirca dal 3 al 10 percento di tutti i bambini presenta sintomi da sindrome DDAI che oggi viene considerata la maggiore causa di disturbi comportamentali e problemi di prestazioni scolastiche nei bam-bini e adolescenti.
Cosa paga l’assicurazione malattia (cosa no)?Logopedia, ergoterapia o psicoterapia: quali prestazioni si assume l’assicurazione malattia?
• Di regola vale il seguente principio: quando si tratta di un ritardo nello sviluppo o di disturbi linguistici oppure legati all’apprendi-mento come una pronuncia blesa, legastenia o balbuzie, l’assicu-razione malattia non paga nulla poiché non si tratta di malattie. Tali deficit vengono ridotti mediante misure della psicologia sco-lastica. Informatevi presso le autorità scolastiche su quali offerte sono disponibili.
• Se il motivo della cura riguarda un’infermità congenita, proba-bilmente l’assicurazione d’invalidità si farà carico di una parte dei costi.
• Qualora si trattasse di un disturbo con carattere di malattia, i costi di cura verranno erogati dall’assicurazione base, a condizione che vi sia una prescrizione medica e la persona che effettua la terapia sia riconosciuta ufficialmente.
• Nel caso di cure psicoterapeutiche verranno erogate ulteriori prestazioni da diverse assicurazioni complementari. I rispettivi limiti dei contributi sono regolamentati nelle condizioni d’assicu-razione dei singoli prodotti.
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Immagine tratta dallo spot pubblicitario di Sanitas.
Sono passati i tempi in cui tutte le fatture, tutte le panoramiche delle prestazioni o la panoramica annuale venivano spedite a casa per posta. Oggi possiamo dire addio alle scar-toffie e al caos nei raccoglitori. Il por-tale online offre una panoramica dei costi, lo stato della franchigia e il traffico dei pagamenti.
Il cliente Sanitas P.W. non desidera tornare per niente al mondo alla montagna di carta di una volta e in-fatti ci scrive: «L’utilità sta nel fatto che è possibile mantenere sempre una visione d’insieme. Quindi non è veramente necessario stampare i conteggi. Gli assicurati ricevono un riassunto dettagliato intestato all’at-tenzione dell’amministrazione delle imposte. Anche questa è una presta-zione di servizio fantastica. Per me l’archivio di carta non esiste più. Grazie Sanitas».
Addio scartoffieRegistratevi oggi stesso e benefice-rete dei seguenti vantaggi:• Adeguamento semplice dei dati dei
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Portale per i clienti
La panoramica a portata di clicSul portale per i clienti troverete tutte le vostre infor-mazioni relative alle questioni assicurative raggruppate in un posto solo. Ciò consente di risparmiare tempo, carta e nervi. Inoltre, chi si registra adesso ha la possi-bilità di vincere un iPad mini.
Testo: Nadja Belviso
Soluzioni per la vita
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Qui si va al filmato demoBasta uno scanning del codice QR sul vostro smartphone. Accederete diretta-mente al sito Internet dove trovate il fi lmato demo sul portale online. Potete registrarvi al portale tramite il link www.sanitas.com/registrazione.
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LA PARO L A A LL’OSPITE
LA PARO L A A LL’OSPITE
Monitor
Se è interessato a metodi di cura alter-nativi come terapie con la rana dorata e incantatori di serpenti strangolatori, gli animisti hanno l’offerta più ampia.C: E dove pago i premi più bassi?I: Dagli indù.C: Quali prestazioni sono coperte?I: Nessuna. Le verrà spiegato che la ma-lattia è determinata dal karma. Così sarà più facile accettarla.C: Cosa mi dice degli assicuratori per cristiani?I: I greci ortodossi li ha già provati. Ri-mane la scelta tra un assicuratore catto-lico o protestante.C: Qual è la differenza?I: Il catalogo delle prestazioni dei catto-lici comprende anche i miracoli e la gua-rigione tramite preghiera. E se in seguito si dovesse scoprire che non si trattava di un miracolo, ma di frode assicurativa, beneficerà di una certa protezione grazie al sigillo sacramentale. Ma può anche passare a un assicuratore socialista.C: Il socialismo è una religione?I: Direi piuttosto un credo.C: E come sono le prestazioni?I: Pessime. Sarà assistito da sindacalisti. Sceglierei piuttosto un assicuratore mu-sulmano.C: Perché?I: Perché non si lamentano in continua-zione sulle condizioni di lavoro e non scioperano durante il fine settimana, ma
Serie: Libertà di scelta (4)Sanitas lascia ai propri clienti la libertà di scelta – per la vita. Questa massima è molto importante per noi. È per questo che abbiamo chiesto a diversi personaggi illustri di riportare qui i propri pensieri relativi al tema «Libertà di scelta». Con l’articolo del satirico Andreas Thiel si conclude questa serie.
I colonnisti sono liberi di decidere come sviluppare il tema. Le loro opinioni non devono coincidere con quelle di Sanitas.
C: E se come vegetariano mi ammalo comunque?I: In quel caso l’assicuratore le finanzia una meditazione sul senso della sua malattia e la prepara alla prossima rein-carnazione. Inoltre, in caso di gravidanza si assume i costi per la terapia della rein-carnazione, al fine di scoprire conflitti che probabilmente ha già avuto con il suo futuro figlio nell’ultima vita. Tutto questo tranne se è assicurato presso un assicuratore malattia di buddisti Zen. Nel buddismo Zen niente è tutto e tutto è niente. C: Temo di non capire tutto.I: Significa che se non paga può succe-dere che riceverà comunque tutto, men-tre se paga tutto forse non riceverà niente. E non è tutto.C: No?I: No. I contratti degli assicuratori malat-tia buddisti Zen sono tanto complessi quanto paradossali. Il buddismo Zen si occupa anche di domande paradossali quali: che suono ha il battere di un’unica mano?C: Come l’abbaiare di nessun cane?I: È buddista?C: No. Magari mi sento più a mio agio da un assicuratore per animisti sudameri-cani. Che prestazioni offre?I: Invece di recarsi da medici che le som-ministrano medicinali, riceverà la visita di sciamani che hanno assunto droghe.
Libertà di scelta
Libertà di scelta ai tempi della globalizzazione«Globalizzazione» significa letteralmente «far diventare qualcosa globale, un globo». Visto che la nostra terra è sempre stata rotonda, l’espressione «mondo globalizzato» è tanto assurda quanto «libertà di scelta». Infatti, solo chi non è libero non ha scelta. Un contributo del satirico Andreas Thiel sulla globalizzazione della libertà di scelta.
Testo: Andreas Thiel Illustrazione: Marc Johns
Intermediario assicurativo: Deve sce-gliere un nuovo assicuratore malattia. Quello greco presso cui era assicurato è fallito.Cliente: Allora me ne consigli uno lei. Non ci saranno mica grandi differenze tra i singoli assicuratori malattia. I: Oh, si sbaglia. Se stipula un’assicura-zione presso un assicuratore malattia buddista in Asia, riceve prestazioni com-pletamente diverse rispetto a quelle di un assicuratore sudamericano per ani-misti indiani.C: Che prestazioni offrono i buddisti?I: Quasi nessuna, perché i buddisti assi-curano solo i vegetariani. E quest’ultimi hanno il minor rischio di cancro e la minor casistica di infarto cardiaco.
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pregano con lei cinque volte al giorno. Inoltre, l’assicurazione copre le spese per i pellegrinaggi alla Mecca.C: E se sono ateo?I: Oh, per gli atei ci sono le prestazioni più ampie: copertura sanitaria completa con cure wellness, chirurgia estetica, aborti, trapianti preventivi degli organi comprese cure di ringiovanimento con cellule staminali embrionali clonate.C: Vuole quindi dire che come ateo vivrò più a lungo?I: Sì.C: E dov’è il tranello?I: Le possibilità che ha di entrare nel regno dei cieli sono minime.
Curriculum vitae
Il vegetariano Andreas Thiel, nato a Berna nel 1971, pratica lo yoga del sogno tibetano. È colonnista della Berner Zeitung e della Welt–woche. È stato premiato con nu-merosi premi per i suoi spettacoli satirici.www.andreasthiel.ch
Libro: «Unbefleckte Spren-gung» di Andreas Thiel, raccolta di caricature e articoli pubblicati sul Nebelspalter, editore Salis Verlag, disponibile in libreria.
«Solo chi non è libero non ha scelta.»
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Sulla strada
Basilea, dove è stato bocciato oltre il 65% dei circa 2400 partecipanti.
Menzione «eccellente»Come se questi avvenimenti non avessero reso la sua vita sufficientemente entusiasmante, quest’anno ha anche partecipato al concorso «Scienza e gioventù» con il suo lavoro di maturità, aggiudicandosi la menzione «ec
cellente», che equivale a un riconoscimento di 1200 franchi. Ha inoltre vinto uno dei più ambiti premi speciali: a dicembre si recherà una settimana a Stoccolma insieme a 25 giovani provenienti da tutto il mondo, tutti quanti vincitori di premi. A Stoccolma non solo presenterà il suo lavoro agli studenti svedesi, ma assisterà anche alla cerimonia di consegna del premio Nobel. La giovane è destinata a un grande futuro? Sorride compiaciuta e afferma che in realtà ci sono persone che vedono in lei un futuro premio Nobel. Anche lei non
3 chilometri con Tamara Fingerlin
Una sognatrice con una visione lucidaCon il suo lavoro di maturità riguardante i sogni lucidi, la diciannovenne Tamara Fingerlin di Münchenstein (BL) ha vinto un premio al concorso «Scienza e gioventù». Abbiamo passeggiato con lei nella città vecchia di Basilea.Testo: Barbara Lukesch Foto: Basil Stücheli
All’età di dodici anni Tamara Fingerlin stava sfogliando un libro da un’amica sul significato dei sogni quando si imbatté nel termine «sogni lucidi». Non poteva immaginarsi che durante il sonno si potesse percepire coscientemente un sogno e perfino controllarlo. L’argomento aveva risvegliato la sua curiosità. Fece degli esperimenti e alcuni giorni dopo ebbe il suo primo successo: riuscì a trasportarsi nella scuola di magia di Hogwarts dei romanzi di Harry Potter. Tuttavia quando si trovò nella Sala Grande e realizzò cosa era riuscita a fare, si agitò talmente tanto da svegliarsi immediatamente.
Ora ha diciannove anni e con il suo metro e 55 è una persona particolarmente minuta, che dispone però di energie quasi inesauribili e una bella mente. Sapeva già di voler studiare medicina quando ha iniziato il liceo e, con biologia, chimica, neurologia e psicologia, ha scelto delle materie che la preparassero in modo ottimale al suo studio. Ha passato con bravura il test di ammissione della durata di cinque ore e mezza all’Università di
avrebbe niente in contrario a lavorare, un giorno, nella ricerca medica.
Durante la cerimonia di premiazione di «Scienza e gioventù» che si è tenuta all’Università di Lucerna, si è già ritrovata al centro dell’attenzione di un concorso nazionale. È stata una delle due persone a presentare al pubblico il proprio lavoro. Il suo tema è anche
eclatante e stuzzica la curiosità. Ha infatti fatto riferimento alla sua esperienza da bambina e ha effettuato ricerche sui sogni lucidi all’interno della psicologia.
Sogni controversiAdesso sa con molta più precisione rispetto a quando aveva dodici anni cosa intendono gli scienziati con sogno lucido, detto anche onironautica. Tale espressione indica un’esperienza durante la quale chi sogna realizza di stare sognando, può agire liberamente e muoversi a piacimento nei propri sogni. Inoltre, la sua coscienza è chiara e per niente offuscata. Tamara Fingerlin sottolinea: «I sogni lucidi non sono una ciarlataneria esoterica, ma sono studiati e documentati scientificamente.» Il suo la
«Nei sogni si può volare, mangiare cose strane, discutere con persone interessanti.»
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voro di maturità rappresenta un’ulteriore piccola prova che rafforza la presenza di questo fenomeno. «Il fatto che, nonostante ciò, ci siano ancora singoli ricercatori che negano l’esistenza di qualsiasi tipo di sogno mi fa un po’ arrabbiare», afferma sospirando, «ma sicuramente non mi rende insicura.»
Si è occupata troppo intensamente della materia per avere dubbi. Ha letto innumerevoli libri specializzati in inglese e in Internet ha discusso con gli specialisti del settore. Con lo scienziato tedesco di sogni lucidi Daniel Erlacher le è stato assegnato un esperto che le ha fornito «tanti stupendi consigli» e le ha permesso di accedere a studi che senza il suo aiuto non avrebbe potuto consultare.
Tamara Fingerlin sembra affrontare con grande coscienziosità tutto ciò che fa nella vita. Anche la nostra richiesta di pensare a un percorso attraverso la città di Basilea l’ha esaudita scrupolosamente. Seguendo i suoi consigli, partiamo da Marktplatz per poi salire verso la cattedrale. Ci godiamo il panorama dal cosiddetto Pfalz, una terrazza immersa negli alberi sul Reno, attraversiamo il ponte Medio e ritorniamo al nostro punto di partenza passando per l’Oberer Rheinweg. Tamara ci confida che ha scelto questo percorso perché permette al fotografo di fare belle foto e a noi di chiacchierare in tranquillità.
Le tecniche di sogno si possono impararePer il suo lavoro ha intervistato 214 compagni di scuola scoprendo che circa il 50 percento ha già vissuto dei sogni lucidi. In uno studio con soggetti volontari ha poi fatto utilizzare ai sette partecipanti diversi metodi, grazie ai quali avrebbero dovuto ottenere sogni lucidi con più facilità.
Tra questi metodi figurano una speciale tecnica dell’autosuggestione e un’altra che permette il passaggio diretto dall’essere sveglio alla fase di sogno. Tamara afferma: «Mi sono imbattuta in veri e propri talenti naturali che sin da piccoli sognano in modo lucido.» E continua dicendo che purtroppo lei non fa parte di questo gruppo, ma che grazie ai tanti esercizi oggi circa il sessanta percento dei suoi tentativi di sognare in modo lucido va a buon fine.
Per la terza parte del suo lavoro ha misurato il suo flusso cerebrale du
Tamara Fingerlin: « I sogni lucidi non sono una ciarlataneria esoterica.»
rante i sogni lucidi dimostrando in questo modo che esistono realmente: «Chi sogna in modo lucido», afferma, «produce segnali diversi rispetto a una persona che dorme profondamente o che sogna in modo convenzionale». A tal fine si è fatta regalare da suo padre per il compleanno un apparecchio utilizzato dalle persone con disturbi del sonno per rilevare le varie fasi del sonno. Con l’aiuto di un programma, messo online da un onironauta, è riuscita ad adattare ai suoi scopi questo apparecchio.
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Sulla strada
tirsi». Finalmente si potrebbe fare ciò di cui si ha voglia: «Volare, mangiare cose strane, discutere con persone interessanti.» Oltre a ciò i sogni lucidi rappresentano anche uno strumento adatto per la soluzione creativa di problemi, visto che nel sogno si è più liberi di associare idee rispetto a quando si è svegli.
Tamara spiega che gli sportivi utilizzano volentieri i sogni lucidi, in particolare per eff ettuare per davvero i
movimenti con il corpo durante il sogno e non solo immaginarseli. Lei stessa utilizza questo metodo, al fi ne di migliorarsi nel suo hobby: il Wing Chun KungFu, una forma di autodifesa cinese. Ci sono fasi, durante le quali sogna regolarmente in modo lucido e il giorno dopo si sveglia sempre molto rilassata e felice: «Singoli
Tamara spiega che il risultato di questo test è per la maggior parte in accordo con le nozioni degli specialisti che lei stima. Alcuni estratti del suo lavoro sono stati pubblicati sulla rivista specialistica «International Journal of Dream Research».
Volare nel sognoSe si chiede agli adolescenti per cosa la maggior parte delle persone utilizzi i sogni ludici, rispondono immediatamente con la spontaneità che caratterizza i giovani: «Per diver
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La prossima volta che passeggiate per le vie di Basilea soffermatevi sulla riva del Reno. Lì, all’interno dell’animata «Glaibasler Riviera», una delle case storiche della città, il ristorante «Rhywyera» incanta i suoi ospiti grazie alla sua cucina ricercata e moderna nonché al suo ambiente mediterraneo. Anche i bambini sono i benvenuti.
Speciale Sanitas: Dopo mangiato, il ristorante Rhywyera offre ai clienti Sanitas un caffè e una pallina di gelato con panna ai più piccini. Basterà presentare la tessera d’assicurazione Sanitas. Questa offerta è valida fi no a fi ne febbraio 2014.
Curriculum vitaeTamara Fingerlin è nata nel 1994 al Bruderholzspital a Basilea, dove recentemente ha svolto uno stage di quattro settimane nel reparto di geriatria acuta quale preparazione ai suoi studi di medicina. Dopo aver
conseguito lo scorso dicembre la migliore maturità del suo anno, a settembre ha iniziato l’università nella facoltà di medicina.
Tamara Fingerlin non è tipo né da shopping né da discoteca. Non beve neanche alcol. Ama passeggiare per le vie di Basilea e le piace in particolare la riva del Reno. Nel suo tempo libero pratica Kung-Fu oppure corregge i colori e aggiunge gli effetti per i fi lmati su YouTube.
ricercatori aff ermano che in questo modo è possibile aumentare l’eff etto riposante del sonno e quindi le persone necessitano di meno ore di riposo.»
Mentre scendiamo i ripidi gradini verso la riva del Reno, Tamara ci racconta dei suoi piani futuri, che sa formulare in modo molto preciso. Vuole diventare medico specialista in neurologia o in psichiatria e sarebbe felice di accaparrarsi uno dei
rari posti che permettono di lavorare contemporaneamente sia in clinica che nella ricerca. Dei fi gli, previsti in un futuro non ancora defi nito, se ne occuperà il suo compagno. «È già deciso.» Oh! Sta parlando una vera realista che prende la sua vita in mano e non si perde assolutamente in sogni romantici.
«Mi sono imbattuta in veri e propri talenti naturali che sin da piccoli sognano in modo lucido.»
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Speciale Sanitas: sulla slittaSu www.sanitas.com/sani-it vi presentiamo le piste per slitta più belle della Svizzera.
Sperimentate con il ghiaccioPartecipate! Su www.sanitas.com/sani-it trovate ora esperimenti divertenti con la neve e il ghiaccio.
Desidero partecipare al concorso
Cognome/nome: Il mio indirizzo: Il mio n° di telefono:
Andare in slitta con Sani
Trovate le differenze
e vincete una slittaAmo andare in slitta! Riuscite a trovare le differenze nelle due immagini?
Cerchiatele con una penna rossa e inviate la pagina a Sanitas, Concorso Sanitas,
Marketing, Jägergasse 3, casella postale, 8021 Zurigo. Tra tutti coloro che
avranno risposto correttamente alla domanda estrarremo una slitta Mammut
di Wisa Gloria (in metallo verde).
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Signor Bucher, è incaricato cantonale per la promo-zione dei giovani e membro della giuria del premio Challenge Sanitas. Perché ha deciso di impegnarsi per le giovani leve? I giovani talenti subiscono una grande pressione nella formazione e sul lavoro. Ed è proprio a questa età che vanno prese decisioni importanti in vista di una carriera nello sport agonistico. In questo campo minato le famiglie si sono ritrovate sole per tanto tempo. Anche dal punto di vista finanziario il percorso verso lo sport di competizione è un peso per le famiglie. Per me è importante che lo sport agonistico non diventi elitario.
Che contributo fornisce il premio Challenge Sanitas?Il premio Challenge Sanitas è un progetto riguardante lo sport di massa. Ogni atleta da competizione ha iniziato dallo sport di massa. Il fatto che quest’ultimo funzioni è merito delle molte persone che vi dedicano il loro tempo a titolo volontario. Dovremmo attribuire importanza a questo impegno, perché le offerte allettanti sono importanti anche per i bambini che da grandi non diventano atleti professionisti. Per questo esiste tale premio.
Perché per i bambini e i giovani è così importante l’attività fisica?L’attività fisica previene i danni alla postura e il sovrappeso. Per molti bambini è più facile stare seduti a scuola se possono sfogarsi per compensare. L’attività fisica aumenta la concentrazione e la capacità di apprendimento. E non da ultimo i bambini acquisiscono competenze sociali: si esercitano ad esempio a vincere e a perdere.
Quali fattori hanno contribuito a far sì che lei diven-tasse uno sportivo?Sono cresciuto in una famiglia sportiva e avevo la possibilità di trascorre molto tempo all’aria aperta, di televisione non se ne parlava proprio. L’attività fisica faceva quindi parte della mia vita. Ben presto sono entrato in una società di ginnastica, dove un buon allenatore ha fatto sì che percepissi l’allenamento come un divertimento. A quel tempo non pensavo di diventare un professionista. Solo a 15 anni ho preso la decisione di iniziare ad allenarmi sul serio.
Cosa possono fare gli adulti affinché i loro figli non diventino pantofolai?A tutti i bambini piace muoversi. Affinché la gioia non vada persa, i genitori dovrebbero sostenere le attività sportive dei loro figli, senza tuttavia esercitare pressione per propria ambizione. Per un allenamento intenso la motivazione dovrebbe partire dai bambini. È anche importante che l’allenatore si impegni a creare una buona atmosfera. Se l’allenamento «spacca», i bambini ci andranno anche volentieri.
Premio Challenge Sanitas
Giovani talenti
«Ai bambini piace muoversi»12 anni fa André Bucher è stato campione del mondo negli 800 metri. Da quando si è ritirato dallo sport agonistico, si impegna a favore dei giovani. Ora anche come membro della giuria del premio Challenge Sanitas.
Testo: Michèle Belviso
André Bucher
«Se l’allenamento ‹spacca›, i bambini ci andranno anche volentieri.»
Foto: Michael Steele/Getty Images Sport/Getty Images
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«Au cœur des Monts, la passion du ski de fond»
Ecco il vincitore del premio Challenge Sanitas 2013Voilà! «Au coeur des Monts, la passion du ski de fond» Ski Club Riaz si è aggiudicato il premio nazionale Challenge Sanitas 2013! Il 24 ottobre 2013 «Au coeur des Monts, la passion du ski de fond» dopo il premio regionale ha vinto anche il premio nazionale Sanitas del valore di 20 000 franchi.
Testo: Christian Kuhn Foto: Severin Nowacki
L’associazione «Au coeur des Monts, la passion du ski de fond» desidera far conoscere e amare lo sci di fondo non solo ai bambini e ai giovani, ma anche ai loro genitori. Nel rispettivo parco giochi sulla neve, scuole e associazioni interessate della regione possono prendere in prestito attrezzature per lo sci di fondo per svolgere allenamenti.
Hansjörg Wirz, Presidente della Federazione europea di atletica leggera e membro della giuria del premio Challenge Sanitas ha elogiato in nome della giuria l’associazione vincitrice del premio: «Oggi la responsabilità sociale che lo sport ha verso la società è molto importante. ‹Au coeur des Monts, la passion du ski de fond› ri
Candidatevi adesso per vincere il montepremi
Sanitas sostiene progetti innovativi che promuo-vono il movimento di bambini e giovani. Nella fase preliminare verranno selezionati otto vincitori re-gionali e premiati con 5000 franchi ciascuno. Inol-
tre, ogni vincitore è automatica-mente nominato per il premio nazionale Sanitas Challenge del valore di 20 000 franchi, premio che il vincitore riceverà in ag-giunta. Anche chi si classifica al secondo e al terzo posto riceverà un montepremi non indiffe-rente: sia a livello regionale sia nazionale.
Candidatevi adesso per il prossimo anno: entro il 14 febbraio 2014 online su www.sanitas.com/ premio-challenge oppure su www.facebook.com/sanitas.challenge. Troverete ulteriori informazioni in merito al premio Sanitas Challenge sul bando di concorso accluso a questa rivista oppure sul nostro sito web.
sponde a questa richiesta cercando di trasmettere a scuole, associazioni, imprese e persone private la passione per lo sci di fondo e il movimento.»
Nuove attrezzatureLe due fondatrici di «Au coeur des Monts, la passion du ski de fond», Erica Savary e Fabienne Morard, hanno ricevuto con entusiasmo il premio e sanno già come impiegare i 20 000 franchi: «Compreremo nuove attrezzature per la nostra associazione. E se il denaro è ancora sufficiente compreremo rimorchi riscaldabili. In questo modo potremo trasportare il materiale per lo sci di fondo il tutta la regione e anche salire più in alto, se da noi non ci dovesse essere abbastanza neve.»
Le due fondatrici di «Au cœur des Monts, la passion du ski de fond», Erica Savary e Fabienne Morard, con il CEO Sanitas Otto Bitterli e la presentatrice Sandra Studer.
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CercasiClienti con passioneEsercitate una professione poco comune o avete un passatempo insolito? Allora scrivete a portrait@sanitas.com.
uomini, che raggiungono circa le 1500 unità, sono chiaramente in maggioranza. Sono cresciuta nella Foresta Nera, a Friburgo in Brisgovia. Da piccola volevo diventare infermiera. Ho seguito una formazione di assistente di studio medico, poi ho frequentato la scuola universitaria professionale conseguendo il diploma di assistente sociale.
La gioia nei rapporti con le persone si è sviluppata parallelamente alla nostalgia delle montagne. In passato ho trascorso innumerevoli settimane di vacanza con i miei genitori e mio fratello più piccolo a Kandersteg, nell’Oberland bernese. Da teenager le passeggiate sui sentieri segnalati non mi bastavano più. Ero affascinata da piccozza e ramponi. Ho frequentato campi sportivi di arrampicata, mi sono spinta su ripide pareti rocciose e cime ricoperte di neve. A ogni escursione la voglia cresceva sempre più. 15 anni fa ho lasciato la città e mi sono trasferita nell’Oberland bernese. Dal 2002 vivo a Brienzwiler, circondata da alte montagne: un paradiso per me.
In montagna siamo tutti uguali. Non si tratta di un luogo comune, ma della mia esperienza quotidiana. Ad esempio quando sono in cordata con un CEO di una grande banca, un apprendista falegname, una droghiera e una teologa. Cinque persone con un obiettivo: la vetta. Ciò unisce. Questo spirito mi affascina. Una volta arrivati in cima, festeggiamo il successo collettivo. Quando poi guardo nei loro occhi scintillanti, la mia soddisfazione è enorme. Ho potuto contribuire alla loro personale esperienza chiave. Ciò conferma quello che comunque già so: faccio esattamente quello che vorrei fare. Il mio lavoro è la mia vocazione e la montagna il mio elemento.
Nel 2002 ho concluso la mia formazione di guida alpina con attestato professionale federale. In Svizzera sono una delle 29 donne che può vantare questo titolo. I nostri colleghi
Ritratto di cliente
Vengo chiamata da aziende, scuole di alpinismo o ospiti privati. Faccio tour di arrampicata, escursioni in alta montagna e sci escursionismo in tutta la Svizzera e nei paesi confinanti. Sono in viaggio 150−180 giorni all’anno. In altitudine, oltre a guidare le persone, assumo anche una funzione di coach. Motivo il gruppo e a volte devo anche intervenire se qualcuno non collabora. In fin dei conti desidero riportare tutti sani e soddisfatti a valle. A seconda delle condizioni atmosferiche devo prendere decisioni spontanee e valutare correttamente i rischi, sia che si tratti di
una tempesta imminente o di un pericolo di valanga. Una volta con un gruppo di principianti mi sono imbattuta, in modo del tutto inatteso, in una forte tempesta.
D’istinto ho preso la decisione giusta. In montagna devo essere in grado di gestire questi momenti di stress.
Mi piace la versatilità del mio lavoro, anche se non rende ricchi. Visto che non ho una famiglia da mantenere, sono indipendente dal lato finanziario. Chi è più materialista non dovrebbe scegliere la montagna come luogo di lavoro. A me sprona invece la passione. Quando al mattino presto posso godermi l’alba in un qualche posto in altitudine, mi si apre il cuore. Anche se ho già visto lo stesso scenario sicuramente migliaia di volte.
Trovate maggiori informazioni al sito www.ellimeyer.ch.
«Il mio lavoro è la mia vocazione e la montagna il mio elemento.»
Con passione
L’alpinista La natura è il suo salotto. Per Elli Meyer, 45 anni, guida alpina con attestato professionale federale, la montagna significa piacere, fascino e sfida.
Testo: Robert Wildi Foto: Julian Beermann
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Elli Meyer, in qualsiasi posto in altitudine «Mi si apre il cuore.»
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Una notifica costosaConsentitemi di fare un’osservazione sul vostro articolo sulla pubblicità telefonica indesiderata: scrivete che in caso di chiamate pubblicitarie indesiderate possiamo rivolgerci alla Commissione per la Lealtà. È tuttavia necessario informare i consumatori anche sul fatto che la notifica delle pecore nere del settore pubblicitario a tale Commissione non è gratuita, ma costa almeno 50 franchi! G.H.
Una pericolosa menzognaAnche l’edizione 3/13 delle vostra rivista è molto interessante. L’intera rivista è fatta bene, sia per quanto riguarda l’aspetto grafico che per la scelta dei temi. Sul tema «Libertà di scelta»: sono uno scettico per quanto riguarda la libertà di scelta, ovvero la libertà di fare le proprie scelte. Trovo che l’idea che l’uomo ha (senza alcuna limitazione) una libera volontà
sia una delle più grandi e pericolose menzogne della nostra cultura. Ogni decisione viene preceduta da un «perché» e viene presa nel subconscio prima che passi al conscio e ciò con un minimo di anticipo. Può darsi che ogni decisione contenga elementi di libera volontà, questo non lo posso giudicare. Ma ritengo sia di evidenza empirica che grandi parti della volontà non siano libere. W.K.
Super SaniHo notato solo ora che la vostra rivista contiene una pagina per i bambini con relativi giochi, informazioni e offerte speciali in rete. Mia figlia Aline (5) e io abbiamo giocato a memory sul vostro sito e le è piaciuto molto. Trova infatti che Sani sia dolcissima. Non vediamo l’ora di scoprire quali giochi Sani ci proporrà in futuro. F.E.
Lettere dei lettori
A voi la parola
Sani è dolcissima!Grazie mille per le vostre lettere relative al numero 3/13 della rivista per i nostri clienti. Ecco i temi più discussi: il contributo esterno sul tema «Libertà di scelta», la pagina di Sani e la pubblicità telefonica indesiderata.
La previdenza In qualsiasi momento potete decidere personalmente quanto volete versare su un conto bancario 3a, su un depo-sito di fondi e per una coper-tura degli obiettivi di risparmio.
Testo: Swiss Life
Swiss Life 3a Start combina tutti i vantaggi di una previdenza con il pilastro 3a, ed è flessibile come mai prima d’ora. Chi versa i soldi decide liberamente quale importo attribuire al conto 3a e quanto ai titoli. Chi lo desidera può inoltre includere una copertura degli obiettivi di rispar-mio. Swiss Life 3a Start unisce quindi la sicu-rezza di un conto interessi alla possibilità di utili offerta dai titoli e alla copertura dei rischi di un’assicurazione.
John Paul Feller, consulente previdenziale di Swiss Life a Baden, afferma: «Con Swiss Life 3a Start si rimane sempre del tutto flessibili: pro-prio come con il conto 3a bancario, si versa ogni volta quanto si vuole. E naturalmente si può anche decidere di non effettuare alcun versa-mento.»
Vale la pena stipulare la copertura degli obiettivi di risparmio, perché chi presenta un’incapacità al guadagno in seguito a infortunio o malattia non può più permettersi una previdenza privata e nella vecchiaia possono venire a crearsi lacune previdenziali. John Paul Feller: «Con una coper-tura degli obiettivi di risparmio ciò non può succedere perché Swiss Life si assume i paga-menti pattuiti, e l’obiettivo di risparmio viene sicuramente raggiunto.»
Qui trovate tutte le informazioni su Swiss Life 3a Start: www.swisslife.ch/3a-start
JohnPaul.Feller@swisslife.ch
Scriveteci!
Vi ha fatto piacere o vi ha infastidito un testo della rivista per i clienti? La vostra opinione ci interessa. E-mail: redaktion@sanitas.com / Indirizzo postale: Sanitas, redazione rivista per i clienti, casella po-stale, 8021 Zurigo.
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No, ha ancora un po’ di tempo per farlo. Le spiego volentieri come procedere.Nell’anno in corso ha una franchigia di 1000 franchi.• Se desidera ridurla, la sua comuni
cazione deve pervenirci entro il 30 novembre.
• Se invece desidera aumentarla, la sua comunicazione ci deve pervenire entro il 31 dicembre.
Per tutti i termini di modifica occorre tener conto che non (!) fa stato il timbro postale, ma la data della ricezione da parte di Sanitas. Per questo motivo i clienti del portale hanno il vantaggio che nonostante l’ultimo giorno del mese cada durante il fine settimana o sia un giorno festivo possono comunque effettuare le modifiche. Come fare?
• Effettui il login al portale per i clienti.
• Sotto «Assicurazioni» può controllare qual è la sua attuale copertura assicurativa.
• Clicchi ora su «Modificare l’assicurazione base». Se apre la selezione accanto all’importo della franchigia, vengono visualizzate tutte le varianti possibili. Non appena ne
avrà selezionata una, vede subito come sarebbe il suo nuovo premio.
• In seguito può effettuare la modifica della franchigia desiderata.
• Se dopo il calcolo non desidera modificare la franchigia, basta semplicemente non confermare e cliccare su «Indietro alle assicurazioni».
Dato che la franchigia può essere modificata solo a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo, il portale per i clienti online accetta automaticamente solo tale data.
Non lasciatevi sfuggire il termineEcco di cosa devono tener conto i clienti che non si sono (ancora) registrati al portale online:
• La procedura più semplice è di registrarsi subito al portale per clienti. È sufficiente avere un PC, un iPad o un cellulare. Registratevi sul sito www.sanitas.com/registrazione. Anche se l’ultimo giorno di novembre è un sabato come quest’anno è possibile ancora effettuare la riduzione della franchigia in tempo utile.
• I clienti che non sono registrati al portale devono inviare la notifica
entro i termini previsti: la richiesta deve pervenire a Sanitas al più tardi l’ultimo giorno lavorativo prima della scadenza del termine. Accettiamo anche l’invio per fax o per email in formato PDF.
Denise Fitzi, responsabile Consulenza ai clienti, Winterthur.
Fitzi lo sa
Entro quando posso modificare la mia franchigia?J.J. da F.: Siamo già a fine novembre e non ho avuto ancora tempo di pensare a una modifica della franchigia per l’assicurazione base. È troppo tardi ormai per cambiarla?
Ecco come raggiungerciAvete domande sulla vostra assicu- razione? Desiderate una consulenza o un’offerta? I nostri consulenti sono a vostra completa disposizione.
Chiamate il vostro Service Center o il numero di servizio 0844 150 150 (max. 7 ct./min.). Oppure mandate un’e-mail a: info@sanitas.com.
(Per clienti privati e semiprivati: rivolgetevi al vostro consulente per- sonale o al n° 0844 170 170).
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