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Autoritarismi1 111112084730-phpapp02

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I TOTALITARISMI In Europa Negli anni tra le due guerre Fascismo – Nazismo - Stalinismo
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I TOTALITARISMI

In Europa

Negli anni tra le due guerre

Fascismo – Nazismo - Stalinismo

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TOTALITARISMO

• Il termine “totalitarismo” indica un sistemapolitico fondato sulla subordinazione di tuttele attività pubbliche e private a un poteredittatoriale, detenuto in maniera esclusiva eautoritaria da un capo e dal suo gruppodirigente.

• Lo Stato totalitario controlla in modo totale lasocietà e ogni aspetto della vita del cittadino

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Nel 1921 trasforma il movimento dei Fasci di Combattimento dalui fondato, nel Partito Nazionale Fascista. Nel 1922, dopo la“marcia su Roma”, è nominato Presidente del Consiglio delRegno d’Italia. Dal 1925 assume poteri dittatoriali e, nel 1940,trascina l’Italia nella seconda guerra mondiale. Viene destituitoil 25 luglio 1943.

Dal settembre 1943 all’aprile 1945 fu a capo della RepubblicaSociale Italiana.

Benito MussoliniItalia

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Negli anni ‘20 è il fondatore del Partito Nazionalsocialistadei Lavoratori Tedeschi (Partito Nazista). Alle elezioni delluglio 1932 il Partito di Hitler ottiene la maggioranza.

Nel gennaio 1933 Hitler diventa Cancelliere del Reich e,dal 1934 al 1945, è Fuhrer - capo supremo - dellaGermania. Ha provocato la seconda guerra mondiale.

Adolf HitlerGermania

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Giuseppe Stalin Unione Sovietica

(URSS)

Accanto a Lenin e Trockij é uno dei principali artefici del primostato comunista del mondo, l’Unione Sovietica. Dal 1924 al1953 è segretario generale del Partito Comunista dell’URSS.

Stalin significa “d’acciaio” , nome che si addice perfettamente aquesto dittatore che, nel 1939, stringe un patto (Molotov-Ribbentrop) con la Germania nazista, per la spartizione dellaPolonia e l’occupazione, da parte dell’URSS, delle RepubblicheBaltiche . Le conseguenze di questo patto contribuirono aportare l’Europa nel baratro della seconda guerra mondiale

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CARATTERISTICHE COMUNI DEI REGIMI TOTALITARI

• Ideologia ufficiale a cui gli individui devono aderire in maniera assoluta

• Partito unico, diretto da un leader carismatico che, assumendo su di sé i tre poteri dello stato ( legislativo, esecutivo, giudiziario) diventa un DITTATORE

• Identificazione dello Stato come valore supremo per tutti i cittadini

• Controllo esercitato dallo Stato sulla società

• Repressione violenta di qualsiasi forma di opposizione e di dissenso

• Abolizione delle libertà fondamentali (libertà di opinione, di stampa, di associazione, sciopero, ecc)

• Istituzione dei Tribunali Speciali e della polizia politica

• Controllo totale da parte del regime di tutti i mezzi di comunicazione e di informazione al fine di usarli a scopi propagandistici

• Ruolo fondamentale della propaganda nella mobilitazione permanente delle masse

• Nazionalismo, militarismo

• Direzione centralizzata dell’economia

• Creazione di un nemico permanente contro il quale convogliare l’ostilità del popolo e intorno a questo “nemico comune” costruire il senso di unità nazionale

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LE IDEOLOGIE TOTALITARIE

FASCISMO- Potenza dello Stato nazionale italiano e rinascita della romanità

- Mito della GUERRA tra popoli “giovani e poveri” e popoli “vecchi e ricchi”

- Fondazione di un nuovo impero romano

NAZISMO- Superiorità della razza ariana

- GUERRA tra le razze

- Mito del Reich (impero) millenario che unisce tutti i popoli ariani sotto la guida del popolo tedesco

STALINISMO- Dittatura del proletariato attuata attraverso la dittatura del partito comunista e di

Stalin

- GUERRA di classe

- Mito della rivoluzione mondiale comunista

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Condizioni socio-economiche che hanno reso possibile

l’affermazione dei regimi totalitari

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ITALIA

• Nel biennio 1919-1920, in Italia, la crisi economica che segue la prima guerramondiale provoca forti tensioni sociali. Nelle grandi città gli operai scioperano enelle campagne i contadini occupano le terre. Gli iscritti alle organizzazionisindacali crescono vertiginosamente. Nel 1921, dalla scissione con il PatitoSocialista, nasce il Partito comunista italiano (PCI).

• Benito Mussolini, nel 1919, fonda il movimento dei fasci di combattimento edichiara che le iniziative sindacali vanno contrastate con la forza. Le agitazioni del1920 offrono al movimento di Mussolini l’occasione per crescere . Le squadraccefasciste si scagliano con violenza contro le organizzazioni sindacali e coloro che sisono distinti nelle lotte contro i proprietari terrieri.

• Gli industriali, i proprietari terrieri e il ceto medio, che non si ritengono piùrappresentati dai governi liberali e che temono la rivoluzione comunista, sentonoil bisogno dell’ “uomo forte” che riporti l’ordine. Per questo motivo appoggianoMussolini.

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• La Germania uscì sconfitta dalla prima guerra mondiale. Le potenze vincitrici leimposero pesanti restrizioni economiche e il pagamento di 32 miliardi di dollaricome risarcimento dei danni di guerra. La Germania precipitò in una devastantecrisi economica e conobbe la più grave svalutazione della storia dell’Occidente.

• Dal 1924, grazie a consistenti prestiti americani, l’economia tedesca cominciò arisollevarsi, ma la crisi del ‘29 e la conseguente cessazione degli investimenti USAla fece crollare nuovamente. Nel 1931 in Germania c’erano 4.500.000 disoccupati.

• Si accesero delle fortissime tensioni sociali che portarono al rafforzamento delleforze di estrema sinistra e di estrema destra. I comunisti volevano la rivoluzione e inazisti, guidati da Adolf Hitler, volevano la dittatura di un uomo forte cheriportasse l’ordine e guidasse la Germania verso la ripresa economica.

• Industriali, proprietari terrieri e ceto medio spaventati dal pericolo dellarivoluzione comunista appoggiarono Hitler

GERMANIA

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• Nel 1917 i bolscevichi guidati da Lenin hanno dato vita, dopo la rivoluzione, al primo statocomunista della storia. Il progetto bolscevico di un governo egualitario e democratico si èsubito scontrato con enormi difficoltà : l’URSS è un paese arretrato basato sostanzialmentesu un’economia agricola, con apparati produttivi distrutti dalla guerra mondiale e civile,circondato da potenze ostili che ne vogliono il crollo, con una forte opposizione interna alcomunismo.

• Tutto ciò ha avuto come conseguenza l’accentramento nelle mani dei vertici del partitocomunista e dello Stato di tutto il potere; l’annientamento di tutti gli oppositori interni edesterni al partito.

• Questa tendenza raggiunge il suo apice dal 1924, quando Stalin diventa segretario delpartito. Egli annienta tutti gli oppositori all’interno del partito e procede alla totale abolizionedella proprietà privata. I contadini che si oppongono alla collettivizzazione forzata delle terrevengono uccisi o deportati in massa. Stalin instaura una sua dittatura personale uccidendo edeportando chiunque esprima dissenso. Anche i vertici dell’Armata Rossa sono decimati.L’economia è pianificata e Stalin vuole fare dell’URSS una grande potenza industriale in gradodi resistere a un probabile attacco delle nazioni capitaliste. Per raggiungere questo obiettivonon esita a imporre una ferrea disciplina del lavoro nelle fabbriche: i lavoratori accusati discarso rendimento potevano anche essere deportati.

• Lo Stato è completamente subordinato al partito comunista, identificazione Stato/partito

UNIONE SOVIETICA

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Totalitarismi forti e totalitarismi deboli

• GERMANIA: TOTALITARISMO FORTE. Hitler riesce a costruire il regime totalitario in sei mesi. In

questo arco di tempo smantella le fragili istituzioni democratiche della Repubblica di Weimar e annienta leopposizioni, torturando, uccidendo e deportando chi non aderisce al nazismo. La resistenza organizzata alnazismo, all’interno della Germania, è praticamente impossibile.

• UNIONE SOVIETICA: TOTALITARSMO FORTE . Qui si crea una concentrazione monopolisticadei poteri senza precedenti: il totale assorbimento di ogni tipo di istituzione e organizzazione nelloStato/partito, l’elevazione dell’ideologia del partito – il comunismo - a “religione politica”, con lo scopo diesaltare la fedeltà al regime e al suo capo. L’economia, vista la totale statalizzazione dei mezzi diproduzione, è pianificata dall’alto. Stalin trasformerà in brevissimo tempo un paese agricolo e arretrato,in una potenza industriale. E questo avrà costi altissimi in termini di repressione violenta di ogni forma didissenso. Anche l’esercito fu interamente sottomesso allo Stato/partito. Potere politico, potereeconomico, potere militare e potere ideologico divennero semplici articolazioni di un unico potere.

• ITALIA: TOTALITARISMO DEBOLE. Gli storici concordano nell’affermare che Hitler ha fatto in sei

mesi ciò che Mussolini non è riuscito a realizzare in 20 anni. Perché? Mentre Hitler e Stalin non hannonessun potere superiore a cui rendere conto, Mussolini deve rispondere al re, che é anche il capodell’esercito e all’opinione pubblica cattolica. La Chiesa , le cui istituzioni sono profondamente radicatenella società italiana, legano le mani a Mussolini. La violenza sistematica con cui vengono perseguitati glioppositori in Germania e Unione Sovietica, non è applicabile in Italia. Tale livello di brutalità avrebbeminato il consenso dell’opinione pubblica italiana nei confronti del fascismo. Durante gli anni del regimele opposizioni, per quanto perseguitate, continuano a organizzarsi in clandestinità.

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BIBLIOGRAFIA

• N.CRISTINO, G.DI RIENZO, FOCUS STORIA E TEMI – DALLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE A OGGI – PETRINI EDITORE, 2004, TORINO

• F.M. FELTRI, M.M. BERTAZZONI, F. NERI, I GIORNI E LE IDEE – CATEGRIE PER CAPIRE LA STORIA . VOL. 3, EDIZIONI SEI, 2002, TORINO

• M.CROUZET, STORIA DEL MONDO CONTEMPORANEO, SANSONI, 1977, FIRENZE

• AA.VV, LA STORIA – L’ETA’ DEI TOTALITARISMI E LA SECONDA GUERRA MONDIALE, LA BIBLIOTECA DI REPUBBLICA, UTET, 2004, TORINO

• Testi e realizzazione della presentazione Cristina Ventura


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