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Corso di Radioastronomia 1 - unimi.itcosmo.fisica.unimi.it › assets › RadioAstro › 2018-2019...

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Corso di Radioastronomia 1 Terza parte: ricevitori coerenti Aniello (Daniele) Mennella Dipartimento di Fisica
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  • Corso di Radioastronomia 1

    Terza parte: ricevitori coerenti

    Aniello (Daniele) Mennella

    Dipartimento di Fisica

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Parte 3, Lezione 1

    La trasformata di Fourier discreta

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    La serie di Fourier

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Una funzione continua di una variabile, f (x), periodica e di periodo 2π, può essere rappresentata come una serie di funzioni trigonometriche (seno e coseno).

    Funzione di periodo 2π

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Una funzione continua di una variabile, f (x), periodica e di periodo 2π, può essere rappresentata come una serie di funzioni trigonometriche (seno e coseno).

    Funzione di periodo 2π

    Termine costante

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Una funzione continua di una variabile, f (x), periodica e di periodo 2π, può essere rappresentata come una serie di funzioni trigonometriche (seno e coseno).

    Funzione di periodo 2π

    Termine costante Sommatoria su funzioni armoniche

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    I coefficienti an e bn della serie sono dati da:

    Coefficienti di Fourier (periodo 2π)

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Se la funzione è periodica su un periodo qualunque P = 2h possiamo ricondurci al caso precedente effettuando un cambio di variabile t (→ ( h / π) x da cui otteniamo x → ( π t / h

    Funzione di periodo P = 2h

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Se la funzione è periodica su un periodo qualunque P = 2h possiamo ricondurci al caso precedente effettuando un cambio di variabile t (→ ( h / π) x da cui otteniamo x → ( π t / h

    Funzione di periodo P = 2h

    Lo sviluppo in serie assume la forma

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Se la funzione è periodica su un periodo qualunque P = 2h possiamo ricondurci al caso precedente effettuando un cambio di variabile t (→ ( h / π) x da cui otteniamo x → ( π t / h

    Funzione di periodo P = 2h

    Lo sviluppo in serie assume la forma

    Con coefficienti

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Esempio: y = x/2

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    La trasformata di Fourier

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    La trasformata continua

    Consideriamo una funzione continua definita sull'insieme dei numeri reali, f (t). Possiamo definire la seguente funzione, F(ω), denominata trasformata di Fourier.

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    La trasformata continua

    Consideriamo una funzione continua definita sull'insieme dei numeri reali, f (t). Possiamo definire la seguente funzione, F(ω), denominata trasformata di Fourier.

    Se la variabile t rappresenta un tempo allora ω è la corrispondente frequenza angolare, ovvero 2πν, dove ν, è una frequenza.

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Legame con la serie di Fourier

    La trasformata di Fourier è strettamente collegata ai coefficienti della serie di Fourier. Se f (t) è periodica di periodo 2h, infatti, allora F(ω) è definita nell'intervallo [-h, h]:

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Legame con la serie di Fourier

    Se consideriamo le frequenze discrete che definiscono la serie di Fourier abbiamo ωn = π n / h per cui risulta evidente che, per una funzione periodica, si ha:

    La trasformata di Fourier è strettamente collegata ai coefficienti della serie di Fourier. Se f (t) è periodica di periodo 2h, infatti, allora F(ω) è definita nell'intervallo [-h, h]:

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Consideriamo, ora, una funzione definita soltanto in N punti equispaziati in un intervallo [0, T0].

    La trasformata discreta

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Consideriamo, ora, una funzione definita soltanto in N punti equispaziati in un intervallo [0, T0].

    La trasformata discreta

    L'intervallo temporale fra i vari punti è δt = T0 / (N – 1). La funzione, pertanto, sarà definita solo nei punti {t0 = 0, t1 = δt, …, tk = k δt, …, tN – 1 = (N – 1) δt}.

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    La trasformata discreta

    La funzione, in questo caso, può essere descritta come una serie di impulsi (matematicamente delle funzioni delta di Dirac) agli istanti tk. La trasformata di Fourier, in questo caso, diventa:

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    La trasformata discreta

    La funzione, in questo caso, può essere descritta come una serie di impulsi (matematicamente delle funzioni delta di Dirac) agli istanti tk. La trasformata di Fourier, in questo caso, diventa:

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    La trasformata discreta

    La funzione, in questo caso, può essere descritta come una serie di impulsi (matematicamente delle funzioni delta di Dirac) agli istanti tk. La trasformata di Fourier, in questo caso, diventa:

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Le frequenze

    Poiché la funzione è definita solo in un insieme finito di istanti, anche i valori delle frequenze nei quali è definita la trasformata di Fourier discreta saranno in numero finito e pari a N

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Le frequenze

    Poiché la funzione è definita solo in un insieme finito di istanti, anche i valori delle frequenze nei quali è definita la trasformata di Fourier discreta saranno in numero finito e pari a N

    Alla lista dei tempi tk corrisponde una lista analoga di frequenze, νk data da: {ν0 = 0, ν1 = 1 / (N δt), …, νk = k / (N δt), …, νN – 1 = (N-1) / (N δt) }. dove la frequenza ν0 = 0 corrisponde alla componente continua del segnale (ovvero al suo valore medio)

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Le frequenze

    Poiché la funzione è definita solo in un insieme finito di istanti, anche i valori delle frequenze nei quali è definita la trasformata di Fourier discreta saranno in numero finito e pari a N

    Alla lista dei tempi tk corrisponde una lista analoga di frequenze, νk data da: {ν0 = 0, ν1 = 1 / (N δt), …, νk = k / (N δt), …, νN – 1 = (N-1) / (N δt) }. dove la frequenza ν0 = 0 corrisponde alla componente continua del segnale (ovvero al suo valore medio)

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Le frequenze

    Poiché la funzione è definita solo in un insieme finito di istanti, anche i valori delle frequenze nei quali è definita la trasformata di Fourier discreta saranno in numero finito e pari a N

    Alla lista dei tempi tk corrisponde una lista analoga di frequenze, νk data da: {ν0 = 0, ν1 = 1 / (N δt), …, νk = k / (N δt), …, νN – 1 = (N-1) / (N δt) }. dove la frequenza ν0 = 0 corrisponde alla componente continua del segnale (ovvero al suo valore medio)

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Le frequenze

    Poiché la funzione è definita solo in un insieme finito di istanti, anche i valori delle frequenze nei quali è definita la trasformata di Fourier discreta saranno in numero finito e pari a N

    Alla lista dei tempi tk corrisponde una lista analoga di frequenze, νk data da: {ν0 = 0, ν1 = 1 / (N δt), …, νk = k / (N δt), …, νN – 1 = (N-1) / (N δt) }. dove la frequenza ν0 = 0 corrisponde alla componente continua del segnale (ovvero al suo valore medio)

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Le frequenze

    Poiché la funzione è definita solo in un insieme finito di istanti, anche i valori delle frequenze nei quali è definita la trasformata di Fourier discreta saranno in numero finito e pari a N

    Alla lista dei tempi tk corrisponde una lista analoga di frequenze, νk data da: {ν0 = 0, ν1 = 1 / (N δt), …, νk = k / (N δt), …, νN – 1 = (N-1) / (N δt) }. dove la frequenza ν0 = 0 corrisponde alla componente continua del segnale (ovvero al suo valore medio)

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Periodicità

    La frequenza più bassa (diversa da zero) è ν1 = 1 / (N δt). Questa corrisponde all'inverso del periodo principale del segnale.

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Periodicità

    La frequenza più bassa (diversa da zero) è ν1 = 1 / (N δt). Questa corrisponde all'inverso del periodo principale del segnale.

    Se il segnale non è periodico, ma è definito su un intervallo temporale finito [0, T0], la trasformata di Fourier discreta assume comunque che il segnale sia periodico e di periodo principale T0.

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Periodicità

    La frequenza più bassa (diversa da zero) è ν1 = 1 / (N δt). Questa corrisponde all'inverso del periodo principale del segnale.

    Se il segnale non è periodico, ma è definito su un intervallo temporale finito [0, T0], la trasformata di Fourier discreta assume comunque che il segnale sia periodico e di periodo principale T0.

    ecceteraeccetera

    T0

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Trasformata diretta e inversa

    La trasformata di Fourier diretta (che trasforma un segnale dal dominio del tempo a quello delle frequenze) è, pertanto:

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Trasformata diretta e inversa

    La trasformata di Fourier diretta (che trasforma un segnale dal dominio del tempo a quello delle frequenze) è, pertanto:

    Si può dimostrare che la trasformata di Fourier inversa (che trasforma un segnale dal dominio delle frequenze a quello del tempo) è:

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Trasformata diretta e inversa

    La trasformata di Fourier diretta (che trasforma un segnale dal dominio del tempo a quello delle frequenze) è, pertanto:

    Si può dimostrare che la trasformata di Fourier inversa (che trasforma un segnale dal dominio delle frequenze a quello del tempo) è:

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Esempio

    Consideriamo l'esempio precedente senza il termine t2 e campioniamo 51 punti nell'intervallo [0 s, 10 s]

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Esempio

    Consideriamo l'esempio precedente senza il termine t2 e campioniamo 51 punti nell'intervallo [0 s, 10 s]

    1 Hz

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Esempio

    Consideriamo l'esempio precedente senza il termine t2 e campioniamo 51 punti nell'intervallo [0 s, 10 s]

    1 Hz 2 Hz

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Esempio

    Consideriamo l'esempio precedente senza il termine t2 e campioniamo 51 punti nell'intervallo [0 s, 10 s]

    1 Hz 2 Hz 0 Hz (termine DC)

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Modulo della trasformata di Fourier

    Anche se la funzione di partenza è una funzione reale di variabile reale, la trasformata di Fourier assume valori complessi. Il modulo di ciascun elemento è legato all'ampiezza di ciascuna componente di Fourier.

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Modulo della trasformata di Fourier

    Anche se la funzione di partenza è una funzione reale di variabile reale, la trasformata di Fourier assume valori complessi. Il modulo di ciascun elemento è legato all'ampiezza di ciascuna componente di Fourier.

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Modulo della trasformata di Fourier

    Anche se la funzione di partenza è una funzione reale di variabile reale, la trasformata di Fourier assume valori complessi. Il modulo di ciascun elemento è legato all'ampiezza di ciascuna componente di Fourier.

    Termine DC di ampiezza 5 DC

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Modulo della trasformata di Fourier

    Anche se la funzione di partenza è una funzione reale di variabile reale, la trasformata di Fourier assume valori complessi. Il modulo di ciascun elemento è legato all'ampiezza di ciascuna componente di Fourier.

    Componente a 1 Hz di ampiezza 0.87

    1 HzTermine DC di ampiezza 5 DC

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Modulo della trasformata di Fourier

    Anche se la funzione di partenza è una funzione reale di variabile reale, la trasformata di Fourier assume valori complessi. Il modulo di ciascun elemento è legato all'ampiezza di ciascuna componente di Fourier.

    Componente a 1 Hz di ampiezza 0.87

    Componente a 2 Hz di ampiezza 1.19

    1 Hz 2 HzTermine DC di ampiezza 5 DC

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Modulo della trasformata di Fourier

    Anche se la funzione di partenza è una funzione reale di variabile reale, la trasformata di Fourier assume valori complessi. Il modulo di ciascun elemento è legato all'ampiezza di ciascuna componente di Fourier.

    Componente a 1 Hz di ampiezza 0.87

    Componente a 2 Hz di ampiezza 1.19

    1 Hz 2 HzTermine DC di ampiezza 5 DC

    Che frequenze sono?

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Il teorema di Nyquist

    Quando campioniamo un segnale continuo in modo discreto perdiamo delle informazioni.

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Il teorema di Nyquist

    Il teorema di Nyquist dice che se vogliamo descrivere il segnale analogico senza introdurre errori allora dobbiamo campionarlo a una frequenza almeno doppia rispetto alla frequenza massima del segnale: νc > 2νmax. La frequenza νNy = νc / 2 è detta frequenza di Nyquist

    Quando campioniamo un segnale continuo in modo discreto perdiamo delle informazioni.

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Il teorema di Nyquist

    Il teorema di Nyquist dice che se vogliamo descrivere il segnale analogico senza introdurre errori allora dobbiamo campionarlo a una frequenza almeno doppia rispetto alla frequenza massima del segnale: νc > 2νmax. La frequenza νNy = νc / 2 è detta frequenza di Nyquist

    Nel nostro caso la frequenza massima è data da νmax = 2 Hz e il segnale è campionato a νc = 5 Hz, per cui il teorema è marginalmente soddisfatto. La frequenza di Nyquist è νNy = 2.5 Hz.

    Quando campioniamo un segnale continuo in modo discreto perdiamo delle informazioni.

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Il teorema di Nyquist

    Il teorema di Nyquist ci suggerisce anche il significato dei picchi a frequenze maggiori di νNy

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Il teorema di Nyquist

    È facile notare che la trasformata di Fourier è simmetrica rispetto a νNy, per cui i picchi a ν > νNy non sono altro che le immagini speculari dei picchi a frequenza inferiore. Lo spettro, pertanto, ha senso rappresentarlo per ν ≦ ν νNy moltiplicando per un fattore 2 tutti gli elementi aventi frequenza non nulla.

    Il teorema di Nyquist ci suggerisce anche il significato dei picchi a frequenze maggiori di νNy

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Spettro di ampiezza

    1 Hz 2 Hz DC

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Spettro di ampiezza

    1 Hz 2 Hz DCTermine DC di ampiezza 5

    OK

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Spettro di ampiezza

    1 Hz 2 Hz DC

    Componente a 1 Hz di ampiezza 1.74

    Non OK

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Spettro di ampiezza

    1 Hz 2 Hz DC

    Componente a 2 Hz di ampiezza 2.38

    Non OK

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Spettro di ampiezza

    1 Hz 2 Hz DC

    Ampiezza non nulla

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Leakage

    È un effetto che si ha quando il segnale è poco campionato (anche se viene rispettata la condizione di Nyquist)

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Leakage

    È un effetto che si ha quando il segnale è poco campionato (anche se viene rispettata la condizione di Nyquist)

    Si creano delle componenti a frequenze spurie a spese delle componenti effettivamente presenti nel segnale

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Leakage

    È un effetto che si ha quando il segnale è poco campionato (anche se viene rispettata la condizione di Nyquist)

    Si creano delle componenti a frequenze spurie a spese delle componenti effettivamente presenti nel segnale

    Proviamo ora a effettuare la stessa analisi campionando a 50 Hz, per cui la frequenza di Nyquist (la frequenza massima significativa) è 25 Hz

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Effetto del campionamento

    1 Hz 2 Hz DC

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Effetto del campionamento

    1 Hz 2 Hz DC

    OK

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Effetto del campionamento

    1 Hz 2 Hz DC

    OK

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Effetto del campionamento

    1 Hz 2 Hz DC

    OK

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Aliasing

    ● Cosa succede se campioniamo con una frequenza che non rispetta la condizione di Nyquist? Consideriamo ancora il nostro esempio, effettuando un campionamento a 3.5 Hz (la condizione di Nyquist richiede che νc > 4 Hz)

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Aliasing

    ● Cosa succede se campioniamo con una frequenza che non rispetta la condizione di Nyquist? Consideriamo ancora il nostro esempio, effettuando un campionamento a 3.5 Hz (la condizione di Nyquist richiede che νc > 4 Hz)

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Aliasing

    ● Cosa succede se campioniamo con una frequenza che non rispetta la condizione di Nyquist? Consideriamo ancora il nostro esempio, effettuando un campionamento a 3.5 Hz (la condizione di Nyquist richiede che νc > 4 Hz)

    Appare una componente che non esiste nel segnale originale. È un alias della componente a 2 Hz

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    ● Calcoliamo in dettaglio le caratteristiche di questo fenomeno. Consideriamo una generica componente sinusoidale a frequenza ν campionata a una frequenza νc. La frequenza di Nyquist è νNy = νc/2 = 1 / (2 δt)

    Aliasing

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    ● Calcoliamo in dettaglio le caratteristiche di questo fenomeno. Consideriamo una generica componente sinusoidale a frequenza ν campionata a una frequenza νc. La frequenza di Nyquist è νNy = νc/2 = 1 / (2 δt)

    ● Possiamo esprimere la frequenza del segnale come ν = (p+q) νNy. p è un intero e q è un numero frazionario (< 1). È immediato verificare che se p = 0 allora la condizione di Nyquist è soddisfatta. Consideriamo il caso di p   ≠  0.

    Aliasing

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    ● Calcoliamo in dettaglio le caratteristiche di questo fenomeno. Consideriamo una generica componente sinusoidale a frequenza ν campionata a una frequenza νc. La frequenza di Nyquist è νNy = νc/2 = 1 / (2 δt)

    ● Possiamo esprimere la frequenza del segnale come ν = (p+q) νNy. p è un intero e q è un numero frazionario (< 1). È immediato verificare che se p = 0 allora la condizione di Nyquist è soddisfatta. Consideriamo il caso di p   ≠  0.

    Aliasing

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    ● Calcoliamo in dettaglio le caratteristiche di questo fenomeno. Consideriamo una generica componente sinusoidale a frequenza ν campionata a una frequenza νc. La frequenza di Nyquist è νNy = νc/2 = 1 / (2 δt)

    ● Possiamo esprimere la frequenza del segnale come ν = (p+q) νNy. p è un intero e q è un numero frazionario (< 1). È immediato verificare che se p = 0 allora la condizione di Nyquist è soddisfatta. Consideriamo il caso di p   ≠  0.

    Aliasing

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    ● Espandiamo la funzione sin(π(p+q)k)

    Aliasing

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    ● Espandiamo la funzione sin(π(p+q)k)

    = 0 se p è intero

    Aliasing

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    ● Espandiamo la funzione sin(π(p+q)k)

    = 0 se p è intero

    Abbiamo che

    Aliasing

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    ● Espandiamo la funzione sin(π(p+q)k)

    = 0 se p è intero

    Abbiamo che

    p pari

    p dispari

    due

    casi

    Aliasing

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    ● Se p è pari allora cos(π p k) = 1

    Aliasing

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    ● Se p è pari allora cos(π p k) = 1

    Aliasing

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    ● Se p è pari allora cos(π p k) = 1

    Aliasing

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    ● Se p è pari allora cos(π p k) = 1

    Aliasing

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    ● Se p è pari allora cos(π p k) = 1

    Aliasing

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    ● Se p è pari allora cos(π p k) = 1

    ● La frequenza originale ν appare nello spettro alla frequenza ν1, pari a q volte la frequenza di Nyquist

    Aliasing

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    ● Se p è dispari allora cos(π p k) = cos(π k) = (-1)k

    Aliasing

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    ● Se p è dispari allora cos(π p k) = cos(π k) = (-1)k

    Aliasing

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    ● Se p è dispari allora cos(π p k) = cos(π k) = (-1)k

    Aliasing

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    ● Se p è dispari allora cos(π p k) = cos(π k) = (-1)k= 0 perché sin(π k) = 0

    Aliasing

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    ● Se p è dispari allora cos(π p k) = cos(π k) = (-1)k= 0 perché sin(π k) = 0

    Aliasing

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    ● Se p è dispari allora cos(π p k) = cos(π k) = (-1)k

    ● Analogamente al caso di p pari si vede che la frequenza originale ν appare nello spettro alla frequenza ν2 = (1-qq) / 2 δt = (1 – q) νNy.

    = 0 perché sin(π k) = 0

    Aliasing

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Frequenza di campionamento

    νs = 3.5 Hz = 7/2 Hz

    Frequenza di Nyquist

    νNy = 7/4 Hz

    Frequenza più alta del segnale

    ν = 2 Hz

    Esempio

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Frequenza di campionamento

    νs = 3.5 Hz = 7/2 Hz

    Frequenza di Nyquist

    νNy = 7/4 Hz

    Frequenza più alta del segnale

    ν = 2 Hz

    Esempio

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Frequenza di campionamento

    νs = 3.5 Hz = 7/2 Hz

    Frequenza di Nyquist

    νNy = 7/4 Hz

    Frequenza più alta del segnale

    ν = 2 Hz

    Esempio

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Frequenza di campionamento

    νs = 3.5 Hz = 7/2 Hz

    Frequenza di Nyquist

    νNy = 7/4 Hz

    Frequenza più alta del segnale

    ν = 2 Hz

    Esempio

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Frequenza di campionamento

    νs = 3.5 Hz = 7/2 Hz

    Frequenza di Nyquist

    νNy = 7/4 Hz

    Frequenza più alta del segnale

    ν = 2 Hz

    da cui risulta evidente che p = 1 e q = 1/7

    Esempio

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Frequenza di campionamento

    νs = 3.5 Hz = 7/2 Hz

    Frequenza di Nyquist

    νNy = 7/4 Hz

    Frequenza più alta del segnale

    ν = 2 Hz

    da cui risulta evidente che p = 1 e q = 1/7

    Poiché p è dispari si ha che la frequenza di 2 Hz la ritroviamo nello spettro a ν2 = (1 – q)νNy=

    Esempio

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Frequenza di campionamento

    νs = 3.5 Hz = 7/2 Hz

    Frequenza di Nyquist

    νNy = 7/4 Hz

    Frequenza più alta del segnale

    ν = 2 Hz

    da cui risulta evidente che p = 1 e q = 1/7

    Poiché p è dispari si ha che la frequenza di 2 Hz la ritroviamo nello spettro a ν2 = (1 – q)νNy= = (1-1/7) x 7/4 Hz = 3/2 Hz

    Esempio

  • Aniello Mennella Corso di Radioastronomia I A.A. 2018-2019

    Frequenza di campionamento

    νs = 3.5 Hz = 7/2 Hz

    Frequenza di Nyquist

    νNy = 7/4 Hz

    Frequenza più alta del segnale

    ν = 2 Hz

    da cui risulta evidente che p = 1 e q = 1/7

    Poiché p è dispari si ha che la frequenza di 2 Hz la ritroviamo nello spettro a ν2 = (1 – q)νNy= = (1-1/7) x 7/4 Hz = 3/2 Hz

    Esempio

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