tf 3 4 5 I D E A S P I R I T U A L I S T A

Stralci stenografi ci . L e zi one n . 3 4 5 del 1 5 . 6 . 1 9 57

I nnalz i amo l o spirit o no str o : " 0 Padre c ele ste , noi - fi gli o li dell ' amor Tu o - ardentement e Ti invo chiamo , acci o2 chè la grazia d e l Tuo spirit o sia in me z z o a noi e ci c onduc a per i l senti er o della verità fi no a l p o s s e s so de lla vita e t er na . Amen" .

1 1 • a - L e zi one di Game t o s

Que st o c i cio s t a pe r t erminar e ; s e h a servi t o o me­no , non so ; trarrete voi ste s si la conclusi one , informand o la vos tra vi t a su ci ò che - se non c on umiltà , c on molto amor e -ho int e s o di i ns e gnarvi . Oggi . vi parler ò degli spo s ati : se noi fi s siamo l ' at tenzi one sul gi o c o evo lutivo d e lla vi ta , ve­di amo che tutto t ende ad instaurare ne lla c oppia umana la siE t e si p erfett a di tut t o quanto la natura ha e spre sso . La c oppia umana non è tale s o l o in un r appor t o di c omplement ari età e di . s e s suali tà ; è tal e , s oprat tut t o , i n un rappor t o di unità , per chè la c oppia umana è nella ment e d el padre la ri c o s truzione­

di quel la prima uni tà ch e fu infranta con l ' inci dersi ·della s e s sualità , c i o è d ella bi- polari tà . I nfat t i , la c oppi a umana si conclude , o d ovrebbe c oncluder si , nel fi gli o e , generalmen t e , nel fi$lio si c onclude . : Però , i l concett o del l 'uni one ma= trimoni al e è andat o via vi a mut andosi non s o l o d a que sti priE cipi , ma alt erand o si e det eri orand o si propri o nel la ment e di c oloro che son o chiamati ad usarla , c i oè nella mente degli sp o si e , pur trqpp o , anche ne lla ment e di chi gli spo si cir coE da .

Prati c ament e , se noi d ov e s simo affidare una mac chi ­na a qualcuno , ci pre occuperemmo di s apere se c o stui , almeno t e oricament e , c onosca la mac china , se almeno t e ori camente ha un ' i dea d elle sue par ti , se almeno t e oricament e sa i movimen­ti che deve fare e se c o sì non è , è c erto che non gli ene af -fi diamo i l maneggi o ! Ora , se noi abbiamo tante cure e preo c c� pazi oni per una mac china mat eri ale , per chè non d obbi amo aver­ne p er qu ella c omple s sa mac chi na mental e che è l ' instaurazi o ­ne d i una nuova fami gli a?

Propri o nell ' instaur azi one di una nu ova famigli a , noi ci c omp ortiamo in una mani era assurda e sb agli ata ! Bene o ma l e , l ' u omo una spe c i e di cultur a se ssual e , spe sso sp aglia -t a , se la fa ; ma la fanc iulla si trova in una c o nd i zi one dif fi c ol te si s sima , per chè si. c o stri nge la ragazza ad e s sere i gn_Q rant e o ipocri ta per una sb agliat a c o nce zione della pure zza ; di l ogi c a conseguenza la giovane va al matrimoni o - ripeto , anche s e la frase è d oloro s a , o i gnorante o ipocrita : se i gn_Q

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rante , è mal e ; se ipocrita , è peggi o . Se ignorant e , i traumi ini ziali saranno spavent osi e potranno compr omettere tutta la vita futura ; ma , una volta superati , si adatterà ; se ipocri -ta , è anc or peggi o in quanto che , nel silenzio dell ' i pocri sia·, la novella sposa si è creata un mondo ideale , un mondo fanta-

, sma gorico , un mondo immaginari o , che es sa at tende diventi real tà . La ragazza , che vogliamo definire ipocri ta , spe s so e volen ti eri giung e al matr�moni o ·già evo luta e c on qualche e speri en� za ; spe sso e volenti eri vi giunge deflorat a , però è tenuta a non far c onos cere que sta sua e speri enza tuttavia avendo ri c o� di maschili , c onsci ament e od inc onsciamente fa paragoni fra il modo di comportarsi del legi ttimo e quell o di altri maschi , Siccome non può parlar e , ma deve tac ere , ne vi ene di consegue� za che si forma in lei un gruppo terribile di c omple ssi che possono andare da c omplessi di colpa a quelli di

·inf eriorità , .

e che pos sono raggiungere anche a spetti maniaci . Non è c on pia cere che dico que ste c o s e , ma debbo dirle .

Non· accade l o· ste sso per la ragazza già spo sata e rimasta vedova , perchè c on il sec opd o marito può sempre dire le sue impre s si oni e fare ad alt a voce dei paragoni che non sono c once s si all ' ipocrita . P erchè non sono c once ssi all ' ipo­crita? E qui la par ola si rivolge ai gi ovani , si rivolge agli uomini . E ' molto diffici le che l ' u omo giunga vergine al matri moni o ; egli vuol tuttavia trovar e la ragazza vergi ne nel c or­po , nella mente e , in tut t o ; vuole la bambina , vuole il "b oc­ciolo di rosa" e que sto è as surdo ! E ' assurdo per chè , se pur chiudete 1 a donna i n una torre d ' avori o , la natura le insegn� rà la via grandi o sa e misteri o sa della feco ndazi one e la ve­rità sessuale . Sarebbe , qui ndi , la co sa migliore ch e i due gi ovani , de ci si a· sposarsi , ave s s ero fra lor o una franca spi� gazi one ; dir e , ad e sempio : i o conos c o da qui a qui ; tu che c� sa c onosci? Vogliamo chiarir e insi eme i no stri dubbi , i nostri punti oscuri , rivolgendoci ad un medi co , ad uno psic ologo o ad un esp erto , oppure ai nos tri stessi genitori? All ora , i l matrimoni o non s i fonderebb e sull ' ini zi ale errore , ma sopra u na già ini ziale c onsapevolè zza s e s suale . L ' uso gi appone se ad

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e sempi o pre scrive alla ragazza che sta per passare a nozze di trascorrere quindici giorni c on una mae stra di " gei she "per avere tutte le i struzi oni del c aso , c ompr e sa l ' educazi0ne se� sual e , che fa della vergin e la donna consapevole , che saprà subito c omportar si c on il marito in modo da avere . tutto il b� ne d el sesso e ne ssun male , tutta la gi oia e ne s sun dolore , tut to il piacere e ne ssun danno .

All ora diffic ilmente , in que sto pi ano , accadrà che il mattino di nozze sia mattino di litigio , se non d ' ipocri -sia . L • uomo e, la d onna che si uni scono in matrimoni o devono b en rendersi cont o che il sempli ce fatt o di unir si significCl. , per ognuno dei c oniugi· , la c e s sione di una parte , dic iamo del la sua s.ovrani tà ; non è que stione del diritto d el marito o , di quello della mogli e , del dovere della mogli e o di quel.lo del marit o ; è questi one di far funzi onare bene la mac china matri ­moni ale ; è que sti one di realiz zare la sincronia , de lla macchina

t . tf�:., . .

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c oniugale , affinchè i l matrimoni o sia un atto di gioia e ndn di malinconia p er ne ssuno . Un errore madornale è . quello dello uomo c he impalma una v ergi ne e che la vuol vergi ne ignoran­te . Questa creatura ipoteti c a ha vi ssuto , fino a quel momen -t o , sotto la trepida ala mat erna , o sotto un ' educatri ce , in un luogo di educazi one ; a que sta fanciulla è stata fatta , fi­no a quel momen to , severa proibi zi one de l più li eve · atto di familiarità , della più lieve carezza , della più li eve intimi­tà ; ora , di c olpo , solo perchè questa creatura ha detto " si " davanti al sac erd ot e , con la sanz i one del pubbli c o ufficiale , que sta creature giliale , que sto fiore in bocci o , dev e immedi� tamente venir vi olentata in tutta la sua compagi ne intima e più sacra da un e ssere ch e , f ino a quel moment o , le era stato imposto di t ener lontano e , per di più che la c onsi dera c ome " acquisì ta pr oprietà " . La nott e delle nozze non è detto che d ebba e sser e la notte in cui e s se si celebrano ; sarebbe assai me glio che i novelli spo si rimane s sero s otto l o ste sso tetto , sull o ste s s o ori giliere fino a quando non si s i a stabilita la fusione intima , la piena ri sp ondenz a , qu el l ' intimo desiderio per cui l ' att o coniugale avvi ene semplicemente c o sì c ome la r o sa abocci a , c o sì c ome il sol e sor ge all ' alba .

I l matrimonio dovrebbe e s sere pre ceduto dal corteg­giamento . I n natura , se guardiamo gli animali , noi vediamo che i l maschi o c orte ggia lungament e la femmina prima di giungere all ' atto s e s sual e ; il fidanzament o dovrebbe e ss er e que sto c o� t eggi amento , . ma è tutt o meno che que sto c orteggiamento . Vo -gliamo e s sere brutalmente sinc eri e schietti ? Veniamo al pia­no pratic o : il corteggiamento d egli animali verso le femmine è un graduale avvi cinarsi del corpo al c orp o ; è un graduale

'

piacere di c o no s c ersi ; nel fidanzamento umano ci ò non avvi ene , perchè ognuno fa tutto il pos sibile p er mostrare di s e s olo gli a sp etti migliori , nascondendo qu elli peggi ori .

I l c orteggiamento - i nt e so c ome avvi cinament o s e s -suale - non si può fare to talmente nel fidanzamento , ( che po­trebbe anche non arrivar e a t ermine , e ciò pot rebb e signific a re abbandonare una vergine deflorata ) que st o c orteggiament o

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d ovrebb e , iniziare la sera de lle noz ze e andare avanti , s ol o c o sì marit o e moglie potranno avere una duratura armonia .

L ' uni one sessuale che avvenga al moment o opportuno avrà già dalla. sua una funz i o nalità fi sica , che è data dalla sint oni a e dalla pie na ri sp onde nza dell ' uno e del l ' altra . Un matrimoni o c o sì non ha bisogno d el correttivo d ella separazi o ne o del divor zio , ' perchè farà sì che marit o e moglie si app;r tengano carne a c arne , o s sa ad o s sa , sangue a sangu e , e non

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si potranno separare , in quanto vi sarà l 'uni one di due c orpi e di due spiri ti . L ' u omo non d,eve imi tare l ' animale , bensì lo deve superare . L ' uni one s e s suale fra gli umani è c ollab orazi o ne , c o operazi one ami chevole . Su que sto piano , risc ontriamo

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l ' al tro error e : cioè il giovane e la ragazza generalmente c ercano di sposarsi pre sto : diciotto-vent ' anni lei , ve ntidue­venticinque lui . Fino a quell ' età , tanto lei che lui hanno vis -

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suto in fa.miglia ; hanno avuto chi ha pensat o , chi ha previsto , provvi sto , di sp osto e guidat o . Molte ragazze , si spo sano del tu't to digiune di ec onomia d ome stic a ; qualche volta la sposina fa u n affrettato c or s o di e c onomi a , dove si ins egna poco o non si impara nulla . La vera , auten ti c a preparazi one al matrimo -ni o ,. sul piano di collab orazio ne ami chevole , d ovrebbe inizia­re dal la gio vine zza , ed e s s ere prematrimònial e , cioè la gi ov� ne spo sina d ovrebbe farsi della madre o della donna anziana la vera ami ca dalla qua le imparare le mille infinite astuzie sia dell ' e c onomia fam iliare che de l ri sparmio ; imparare a sa­per tacere quando si ha voglia di parlare , a saper s orridere quando si ha vo glia di piangere ecc . L ' uomo pur e dovrebbe e s­s ere vero amic o del padre o dell ' u omo anziano per imparare da lui la cavalleri a , l ' economia e l ' one stà perchè il matrimoni o non si ri solve c on " la capanna e il cuore " e non si ri solve neppure con i l grat taciel o , ma si ri s olve in un appartament o fra donna e uomo soli di front e al mi stero della vi ta , c on tutte l e diffi c oltà della vita e del se sso !

Veniamo anc ora ad un altr o as surdo : qualche volta ci sono situazi oni familiari per cui è nec e s sario c�nvivere con i l genitore de l l ' uno o dell ' altra ; e qui la par ola è rivolta agli suoc eri ed all e suoc ere , i quali sono generalmente delle persone degni s sime e spe sso e volenti eri intelligent i s sime , · che hanno s aputo tirar su la l oro famiglia ; hanno saputo edu­car e i figli , hanno saputo e ssere di c onforto e di aiuto ad altri coniugi , · · e che , di colpo , solo perchè vengono a c onviv� re con la novella c oppia , sembra che dimentichino ' tutto c i ò che hanno imparato c on la l or o e speri enza . Allora fanno para­goni , sempre odi o si ; dimentic ano che la pr ovvid enza li ha po� .tati a c onvivere c on la nuova c oppi a , affinchè si ano in tutto e per tutto di e s empio e di c o nsiglio e non di irritazione . e di di sputa . La suoc era , che . ha allevato la figlia , si trova un altro figlio e que lla che ha all evat o il figlio si trova un ' al tra figlia . Ora , se nella sua fi gliola vedeva le virtù ed i difetti , per chè rion li dovrebbe vedere nella nuora?E la nuora , che ha vis su t o con sua madre , che l ' ha ri spettata ed onor ata , per chè d eve rendersi i ns opportabi le alla suocera? V oi mi direte : che c o sa c ' entra tutt o ciò? C ' entra , perchè il ma­trimoni o è fat t o anche di que ste pic c ol e c ose . Però , se la nu.2 va c oppia è unita e fusa , qualunque c osa accada , è c ome c eme,g t o che non vi ene s c i olt o . La nuova c oppia farà qualsiasi sa -crifi ci o ; per viver.e da s ola ; l ot tare da sola , sbagliare da sola nell ' int ent o di rius cir e a cre are quell ' atm o sfera che si chiama appunto famiglia .

I l prob lema del s e s s o , que llo del l ' e c onomia � l ' al­tro d ella c onvivenza s ono grandi problemi , ma non s ono nulla di fronte al 'pr oblema mas simo : l ' atte sa del figli o . Nel matri moni o , il problema del figli o d eve e sser e . appr ofondito ; non ci si sposa c on la re stri zione mentale di non aver fi gli o di averli a tempo indeterminato ; c ·i si deve sposare co n già cbia ra nél la mente e nel cu ore la grandè determinant e del matrim.o ni ò : la c oppia deve germinare ed il figli o non dev e nasc§!'e

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per cas o , nè d eve e s sere un incid ente o - c ome dice qualcuno - una di sgrazi a . I l figli o deve e s s ere l a ragio ne del matri ­moni o , l o sc opo supremo de l matrimonio , _ la c or ona del matri ­moni o ste s s o , s enza d i che que st o matrimoni o è fallito anc or prima di cominciare . Qualcuno può dirmi che i l fi gl i o può non venire ; ebbene , s e non viene , l o si attende e d ogni vol­ta si pensa che forse è la volta buona e ogni volta la comu­nione dei genitori d eve avvenire nel la purità di trasporto spirituale , nella belle zza di una d onazione di vi t a . All ora pas seranno gli anni ; le vo stre te ste abbrunate diventeranno bianche , le vo stre guanc i e fre sche e colorite diverranno ru­gos e ma p er te mari t o , la tua spo sa sarà s empre la più b ella delle d onne e p er t e ., mogli e , i l tuo spo s o sarà i l più perfe_! to , il migli ore , i l più adorabile degli uomini ! .

34 . a le zione del Mae stro

o o o

D . - I n que sti ultimi t empi , date le cat t ive condi­zi oni atmosf eri che , molti vanno profetando la fine del mond o , un s egno .dei t empi ecc . ecc . ; ho notato che molta gent e ama cullarsi in que ste ide e , fantasti c are più che pensare , pr oVaB d o quasi un morboso d esid eri o di c o s e fant astiche ; c olpi di sc ena , catastrofi . I o penso sar ebb e megli o che c o storo , inve­ce di perdere tempo in vane fanta sti cherie , l o utili zzassero a c onsultare de lle stati sti che o megli o c ercas sero di s cruta­re se ste s si e migli orar si s enz a curarsi tanto di cosa verrà o sarà . Che ne p ens a il Mae tro? P er chè alla gente pi ac e fare rivelazi oni ed affermazi oni apocalit tiche c on tanta leggerez ­za e superfi ci alità? Forse p erchè pensg'l o che co sì si pos sa ri solver e , più in fre tta e s enz a fati c a , que l la conquista in­t eri ore che non vogli ono o non sanno reali z zare .

R . - Risponderò a que sta domand a , entrando nell ' ar­goment o : "L ' uomo e Di o " . E ' un argomento che può e ssere e sau­ri t o in quattro par ol e e s opra al quale si può invece parlare o scrivere per tutta l ' eternità . Noi abbiamo finora vi sto Dio creare l 'u omo ; ora vogliamo c ominciare un p o ' a veder l 'u omo creare Dio � Vi prego di non s c andali zzarvi . Effettivamente , molti s sime c o s e l e pos siamo c ompr endere , se le vedi amo dall ' al to v erso il bas so ; per ò , una vo l ta che le abbi amo vi ste in

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quel senso , d obbi amo ri salire dal basso vers o l ' alt o per ved� re se l e c oso veng ono a c ollimar e . Di o ha creat o· l ' uomo e l o ha creato a sua immagine e s omiglianza ; lo h a pla smato c �n i l fango della terra , vi ha insufflat o i l suo spiri to e ne ha fatta un ' anima vivent e . S ono le parole de lla G ene si ; per ò , an­che l ' uomo ha fatto qualc osa di simil e , per chè - se Dio ha cre ato l 'u omo - l ' uomo ha creat o i mezzi per giungere a Di o : ha creat o lG r eligi oni . Natura lmente , facci o un ' affermazione che potrà dare brividi a qualcuno . Pazienza ! " In . line a di mas­sima , non e si stono religioni rivelate ; la rive lazione è la

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é ontl.riua e cost�nte . acqui sizi one di cgni ora e di_ ogni minut o . In tutte le rel igi oni vi · è un v ero ; in tut te le religi Oni vi. è una grande quant i tà di' fa lso . Prendiamo la sacra scri ttura - ia Bibbia per antonomasia - ebbene noi non avremmo piacere che i nostri ragazzi legge ssero int egralment e il ve cchi o te -stamento . S e diciamo che la Bibbi a è rivelata e che è data di rettamente da Di o , d obbiamo dire che direttame nte da Dio sono date anche c o s e innominabi li ; infatti , se rile ggi amo le parti che ri gu ardano il patriarcato ed i pr ofeti , c ' è da rabbrividì re .; eppur e la morale religi o sa dei patriarchi e dei profeti � ra la più alta morale di que i t empi e per qu ei tempi . Ripeto che se rileggiamo oggi i l vecchi o t e stament o ne rabbrividia -mo , perchè e s s o è rimasto fermo a quei tempi mentre i c o stumi c i oè le morali sono cambiate , e s s endo cambiato l o spiri to del l ' uomo . Oggi ne ssun, Di o potrebb e pretendere per e s empi o da un padre che gli immolass e l ' uni c o suo figl i o e ne ll ' eventua­lità che uno ave s se una tale vi s i one , come minimo si rivolge ­rebbe ad uno spi chiatra (mi riferi scono al sacri fi cio di I sac co ) . Per que i tempi , la c osa quadra ; se , per ò , la guardiamo -

c on la nostra me.nt ali tà e _c o n la no stra e o ne e zi o ne , la c osa non quadra più . .

C ome è possibi le , infatti , ch e l ' autore della vita ordini la morte? E c ome è po s sibile che colùi che darà il de­calogo a Mo sè - nel quale è s critto di non uc cidere - ordini ad un patriarca o ad un progenitore dcl popolo eletto di 1n1 -ziarè la sua carri era addirittura c on un· parricidio? Che Dio abbia poi int errotto l ' ordine , non c ' entra ; c erchiamo di ve -dere c on la no stra ment e d ' oggi . Si immagi ni ognuno di avere la vi sione dell ' ordine di uc cidere l ' unic o fi gli o ;. qual ' è il padre che c ompirà una simi le azi one , anche se obbedi ente ? Non la còmpie perchè tutti i freni inibi t ori in lui scatteranno . Se quel padre vole sse obbedir e c ome Abramo , il suo c orpo si ri fiuterebbe di ;obb edire .

Suc c ede dunque che , c ome Dio ha creato l ' uomo a sua immagine e somiglianza , · c osì l ' uomo t ende a creare Di o a sua immagine e s omiglianza ; quindi l ' u omo ( che immagi na Di o fatto c ome lui ) di c e a s e ste s so : " se ave s si un servo e questi mi vole sse dimos trare la sua fedeltà , c ome potrei acc ertarmi che sia fedele? Imponend ogli di uc c id ere suo figli o , cio è imponen . -do gli un sacrificio c ontro natura , per c ompier e il quale egli dovrebbe amare me · più di suo figlio " que sta la chiamer ò " c on­c e zi one del padrone " . Spostand o detta c once zi one , dirà : " i o che ho bi s ogn o d i Dio , c ome p o s s o dimostrare a Di o di servir­l o? Immolandogli c i ò che ho di più caro " . Dobbiamo s empre te­ner pre sente qu e sto c onc etto , se vogliamo riuscire a capir qualc osa ne l. c, ontraddi tori o gua zzabugli o delle molt eplici re­ligioni . Noi p o ssiamo vedere tutte l e religioni c ome una . tor-ta a strati , di cui i l primo s trat o - c i oè , la prima c onc e zi o ne religio sa - è quell o di rapporto c on Di o d a s ervo a padre: ne . Si deve capire che l ' uomo e s c e . da una lunga notte · di ter r ore , da una lunga s eri e di grandi catastrofi c o smiche , da una affanno sa ed impari lotta c ontro tut t e le f orze .della b e stia-

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lità scatenata ; ora , i l sempli c e fatto di s opravvivere è già per l ' uomo una c o sa così mirac olosà e c o sì gran�e che egli non la può attribuire nè al su o c oraggi o nè alla sua astu zi a , ma solo a qualc o sa che dall ' 'alt o l o abbia pro tetto e l ' uomo i dentifi c ò que l qualc o sa d all ' al t o c on l o spir i t o di Di o che l o proteggeva ed e cc o instaurarsi ne lla sua ment e la nec e s si tà di render si s empr e più ami c o di que st o gran padr one , di entr� re - c ome s ervo - nelle sue grazi e , di c onqui star si i suoi f� veri .

L ' u omo pre s e a mode llo s e s t e s so ; e gli guardò come facevano i s ervi per entrare nelle sue grazie , come facevano gli animali per ottenere le sue carezze e , all ora , si comp or­tò da servo e da animale . All ' u omo , l ' animale d i sarmava le sue mani , stris ciando si ai su oi pie di ; c o sì , l ' uomo. s i prostr� va a terra ; i l s ervo c onqui stava i suoi favori , offrendogli f i ori pre zi o si e c o sì vi a . Egli non s empre fu un buon padr e -ne ; qualche volta fu 9attivo , malvagi o , non ammettendo che i suoi servi si rivoltassero alla sua severità e c o sì li puni va , non indagando se avevano t orto o ragione . All ora pensò che anche l ' altro padrone poteva agire nel la ste s sa gui sa ver s o di lui . Que sto è i l primo strat o di tutte le religi oni e si potrebbe defi nire lo strato anc e strale della paura , che è rà­dicato ne l dienc efalo de ll ' u omo più di quanto non si creda e non si pensi ! Tutt ' oggi , un ' enorme massa .di uomini è rimasta alla c oncezi one del Di o padrone e , per c ons eguenz a , è rimasta alla c onc e zi one del Di o c olleric o , vendi cativo e punì t or e e così , vede nei fenomeni atmo sferic i e c o smi ci l ' effettuar si d e lla manife stazio ne di questo Di o ; per molta gente , un nu­b i fragi o , un c i c l one , è anc ora la gran voc e del padrone che gri da la sua c ollera !

Molti , e in par ticolar modo c ol or o che sono colpiti nei l oro affari e qualche volta persino nei l oro famigliari vedono in que sti f enomeni una vendetta cele s t e per una l oro c olpa , per una l or o mancanzà o per un l oro errore , senza ri -ferir si a c ond i zi oni di le gge e senz a r end er ei c onto che qu e­ste l eggi p o s sono sì tradur si in danni not evoli per gli u omi­ni , ma s i tradu c ono in un b ene fi ci o ancor più no tevole per i c olpiti . Anc or oggi , l 'u omo vive in un ' onda di terrore ed an­che in un ' onda di t errificat o e di b eati ficato d e sideri o di veder da vi ci no la c ollera del padrone . Perchè mi chi e s e i l frat ello que st o ripetersi , d i volta in volta , d i profezie apo calittiche? P erchè que sto crogiolar si in previ si oni si ni stre? P er i l de si d eri o inc onsci o e d ance strale di poter avere una

manife stazi one sensi bile e c oncreta della pre senza real e di que st o padrone . E ' i l d e siderio di veder puni to i l pe ccat ore , al qual e ri sponde un larvato spiri to di vendetta e di ri val­sa , quel larvat o spirito di ve ndetta e di rivalsa che rende t ollerabili s sima l ' id ea dell ' inferno con la sp eranza di non andarvi a finir e ; e que sto è i l pensi ero : " finchè ci va i l nostro pr o s si mo , bene ; ma noi non vi andiamo , perchè si amo buoni " . Que ste s ono l e c onc e zi oni ance strali che vengono fuo­ri peri o dicamente ; ogni qual volta si manife stano spe cia li CC!!

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dizi oni atmo sferiche e ogni qual volta lo sp ir ito r e ligio s o porta a . • . diment icare il padrone . E a pr opo si to delle condi· zi oni atmo sf eriche , bal za evidente il sogno del Faraone del� le sette vacche grasse e delle sette vacche magre , che c orri ­sponde all ' antichi s sima c ono sc enz a , dei popoli ori entali ; cioè la terra ha peri odi ritmi ci in cui per un cer to numero di an­ni pro duc e b ene e poi entra nella s erie nera , appunt o perchè l ' atmosfera è turbata . Ci ò d ovrebb e insegnare agl i uomini ad aviiantaggi arsi c on il metter da parte nei periodi buoni . I n un rapporto fi si c o , la legge è il Di o che gli uom�ni si illudono di poter placar e .

La legge pu ò fare dei d oni , ma li fa pagare , perchè deve riprend er s i c i ò c he dà . I n c erti parti c o lari periodi ca­lami t o si possono e ssere i mmolat e creature umane per placare "il Di o sdegnat o " non è che i l Di o si sia sdegnat o , ma si è avuto l ' ins taurarsi di condizi .oni sfavorevoli . A noi inter e s­sa capire i l punt o c omune a tutt e l e religi oni : " I l Di o padr.2, ne " talvolta buono e tal ' altra cattivo , il Dio creat o dall ' u o mo , il padr one stramb o . Per ò , l o strat o d �lla torta , d i cui abbi amo parlato , non si limi ta soltant o ad individuare un gi.2. c o. di cause e di effetti ; nel l ' atto in cui l ' uomo pensa di P.2. ter venire ad un rapporto di c ommerci o c on i l c i el o , l ' uomo giunge verame nte a que st o r.apporto , per chè ne l ri tmo delle le�gi inseri sc e altre leggi : e cioè le " sue " ; in quel moment o

. . crea un ·deva ''agente " · od " operante 1 1 • A questo punt o , vogli o cb.fàrirè i due termini , per chè non li riteniate s inonimi : ope rante è il procedere in una dire zi one quasi unilaterale (una­macchina è operante ; l ' u omo che la guida è agente , per chè può dir igerla a de stra o a sini stra ) . Ritorno al t emà che na sce dal sacri fi c i o d ' I sacco e , c ome d i qu e st o , dic o degli innume­revoli sacrifi c i umani e d e l d eva che nasc e da immolazioni è ompiute da mili oni di uomini , che creano que sto d eva agent e , qu e sta "forma intel ligent e e c oscient e " vero angelo custod e .

La legge " t ornad o 1 1 manda que sto t ornado ·in d ire -zi one nord-nord e st ; il deva non ferma il tornad o , ma lo fa devi are in modo che quel tal e vi llaggi o o quella tale città si trovi no sp o stati dalla sua furi a : i l tornado è strumento della provvid e nza c o smica ; i l d eva è strumento della provvi -denza umana ; è un po ' l ' Ercol e che d evia il fiume . I l deva d� gli uomini ha saput o imporsi alla provvid enza c o smica ; la proy

. videnza c o smi ca c ont empla l ' u omo e non gli uomini . P er la proy .videnz a co smi ca , gli uomini sono c ome un muc chi o di formi che ed . il f ormi c olar e ·dégli uomini non 1' int ere s sa , Se tu'tta la �erra veni s se spazzata , al la provvidenza co smi ca inter e s s ere� b e semplic ement e la c oppia umana p er chè que sta è il vaso d e l-1 ' u omo . Essa c �r cherà di las ciar sopravvivere c olui che mag -gi ormente dimos trerà di e sserne degno , c olui c he sarà il più abile , il più astut o , il più forte . La provvidenz a c o smi ca è e s senziale , mentre quella umana pos siede una libertà e sisten­zial e . Se prendi amo un peri odo di p e st e , noi notiamo che mol­ti muoi ono , ma rimangono gli u omini migli ori , i s elezionat i •

.. - Tl deva degli u omini è anc orato al piano esisten ziale e con -� . '

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tingental e . P er il deva degli u omini , non ha imp ortanza che un t ornado ri nnovi da cima a f ondo una vasta regi o ne ; ha im -portanza che i l proprio ort o d ome sti c o non sia d evastato ; pe� ci ò , gli uomini hanno e spr e s so i l l oro d eva ed e c c o c o sì la folla dei moltepli c i dèi . Voi mi chi e derete a che c osa c orri­sp ond e il d eva : c orrisp ond e al genio loci s dei romani .

G li indù l o c onsid eravano un s emidio o anche un an­gelo cioè un me s saggero , e spre s sione d elle volontà d egli uomi ni . Ad un c erto punt o , sempre in un piano di e c on omia , gli u omini hanno capito che , inve ce di rivolger si dir ettamente al padrone , p ot evano rivolgersi ai su oi mini stri e capirono anche che i l c reare un "gran d eva " degli uomini e ra fati co s o , c o stava troppi sacrific i , p erchè bi sognava creare un ' i nt era c orporazi one di penitenti , non bastando più l ' immolazi one d e l le vit time . Allora gli uomini invent arono gli dèi e così l e religi oni c he nac quero tutte monoteiste , d iventarono poi poli tei ste , c ompre sa la ste s sa religi one cris tiana . P erchè è venu ta que sta c onc e zione? Perchè rivolgersi al padrone , di stur : barl o p er pic c o l e c ose? può ri sponder mal e . All ora per otte­nere qu e ste pi c c o le c o.se convi ene rì volger si al s ervo . Natu -ralmente , al servo , inve ce di d ar e dell ' or o ,. darà una c oppia di c olombi ; gli uomini , han ritenut o più c omoda qu esta s trada .

Voi sapete che nell ' o stia eucari sti c a c ' è la pr esen za reale d e l Cri sto , s e co nd a pers ona del la T�inìtà . Ora , voi

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avete il piac ere di andare nelle vo s tre chi e s e per . vedere gli altari rutilant i di luci e ri c operti dì ex voti ; per ò , l ' alt� r e del santi ssimo Sacramento è d e sert o , abband onat o ; e c c o che la religi one . c ri sti ana è ridiventata poli t e i sta . Perchè'? P er · i l f enomeno che sto denunciando ; perchè di s turbare i l Padre che è nei ci e li ? Vediamo un p o ' se le persone che gli sono a­mi che possono farmi pic c o li favori ; in fond o , chiedo tant o po co ! Ecco la c oncenzi o ne de gli uomini : io chi e d o p oc o ! L ' Uomo chi ede tutto ; gli uomini sono anc orati all ' e si st ere e l ' Uomo è nel l ' es sere . L ' Uomo , con il suo volo d ' aquila apre al s ole lo spirito ; gii uomini aprono il parasole'!

Alla f orma di padrone tutti gli uomini credono , dai più c olti ai più ignorant i , dai più vi zi o si ai più virtu osi , ma solo nell ' or a de l peri c ol o , nell 1o ra della morte , si rivo,l gono a que sto padrone ! Abbiamo vi sto le religi oni nas c er e · mo­notei ste e diventare politei ste ; ade s so , vediamone un altro � spe tt o : le religi o ni nate monote i ste per il b i s o gno di ri c on­ci liar si con qual cuno finirono c on creare innumerevoli dèi ; in fine , · sor s e la c asta sac erdotal e che di sse al p opolo di rivol gcrsi a lei p er c e l ebrar e i riti d egli dèi , s e c ond o l e tradi ­zi oni ; i l popolo trovò che ci ò era molt o c omodo , in quanto che si poteva dele gare· agli altri l ' uccisione e d i l sacrifi ci o , an zichè farl o in pr opri o ; c osì , gradualment e , l ' altare uscì dal la casa per entrare nel t empi o . Allora i l sacrifi cio non fu più fatto dal padrone d i casa, ma dal sacerdote . C on l ' i nstau rarsi del sac erdoz i o , si instaurò la liturgia e non fu lecito · inc avare Di o direttament e o c hi e d ere che que ll a d ata parti c o-

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lar e divi ni tà s i oc cupas s e di que l parti c o lare i ndividuo i n . pr opri o . Si i ns t aur ò anc he i l gi orno di devo zi one a quel par ­

ti c o lare Di o , si onorò la t erra f e c onda , i l s ol e e c c . I ntant o ·nel l e famigl i e al cult o degl i d è i e d al v e c chi o cult o di Di o si s o stituì i l cult o del lar e , i l cul t o di que l la tale fami -glia de stina ta al la conservaz i one d e lla casta ; quind i , paral-l e l a àlla r e li gi one uffi cial e ne na9 que una d ome s ti c a , che

' b en pre sto sc onfinò nella magi a , nell e prati ch e ri tuali sup er. s t i zi o s e e sp iri ti ch e � C ome v e d e t e , nulla di nu ov o s o tto i l s o l e . I ntant o , fra i conc e t t i mono t e i s ta , p o li t e i sta , organi� zazi o ne sac er d o t al e · e fami l i ar e , qu alche u omo ab ituat o a pen­sar e e ad i nd agar e s eriament e su lle c o se , cominci ò a ·c erc ar e s e di etro ai simb o li non vi f o s s e qualc o s a d i s o s tanzial e e all or a , gradualment e , s c oprì l ' e s s enziale e c er c ò di c omuni -c ar l o ai su oi frat elli .

I l fi l o s of o riu s c ì a c ontaminare d e l la sua c ono sc enza la r eligi one uffic i a l e e c o sì , paralle l a al la liturgi a e al la tradiz i o ne , venne la cultura r el i gi o s a , la c onosc enz a d ei libri sacri , l ' indagine su l s i gnifi cat o d e l val or e dei sim b oli , il che p or t ò ad una e s c a t o l ogia più al t a . Non è ver o che gli anti chi pagani non ave s s er o una conc e zi one monot e i s ta . P e n s at e al " de s t i no " più for te di tut ti gli d è i . E s si av evan o la conc e zi one m onot e is ta e l ' av evan o anche quando i nnal z arono l o al t are al d i o i gnot o . Sor sero i pro feti , gli ammoni t ori e d i pr o t e stanti di tu t t e l e ep oche e tr ovar ono che l e c os e c o sì c ome erano non p o tevano andare . I nfine , s or s er o i rib elli , c� l or o c h e v o l l e r o di strug ger e dal. l e fondam e nta tut te l e c o nc e -· zi oni re l igi o s e , trovànd ol e tut t e err one e , e quand o le ebb ero di s trutt e , si tro var o no alle pre s e c on lo spirit o di Di o che non p o t evano di stru gger e .

Vediamo l e tre grandi dir e zi o ni d e l p ensi er o : una che c erca di p or t ar la religione gradualment e a s f oc i are nella c o n c e zi o ne sp i ri tu al e ; l ' altra che , s o prattutt o , si b a s ò sul Di o v endi c at ore e d ebb e un' e c o t erribi l e ne l di enc efal o di tutti gli u omi ni c on l ' e c ci t azi one anc e s trale di tut ti i ri c ordi d e i catacli smi e d i tut to i l fa s t o ap o c alit t i c o ( c ompr e sa - i n pa!_ t e - l ' ult ima apoc ali s se , che non r i guarda t ant o la mutazi one d e lle l eggi quant o i l d eva-u omo ) la t er za d ir e zi one poi c onc e� ne . la s c ienz a p o si t iva mat eriali st a , la qual e - spint a al ma s­simo - ri tr overà l o spirito . I nt ant o , tu tt a que s t a f erment azi o ne di pensi ero , di i d e e , di t e o ri e , vive non s o l o affidata a -gli u omini , ma anche come ent ele chia agente , val e ndo si d e l C O_!! tribu t o vo l ont ari o o meno che l ' u omo d ava . Ad un c e rt o punto , qu e s t e forme , que ste " id e e -f orme -pensi er o " ebb er o una vi t a si ­mil e . al l ' uomo , ed anc ora si pal e s ano al l ' u omo c on l e app ari zi.2_ ni e le vi si p ni .

C on l ' evolu z i one degli u omini , si crearono , i n s e ns o umani t ari o le c orp orazi oni d ' ar t e é mesti er e che , a loro vo lta , crear ono d eva e geni ed ebb e r o la l oro inc arna z i o ne arti sti c a e l ' e spr e s si one mi s t i c a • I n qu e st a c onc e zi one , noi vediamo che tut t e le epoche anti che sono gradualmente s alite sino alla sin

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t e si Me s sianic a e v e d i amo G e sù Cri s to , i l quale ha compiu t o la p iù grande del l e rivoluzi oni umane , di cendo che Dt o è Padr e e che gli uomini s ono i su oi fi gli : non pi ù quindi conc e zione d e l l ' u omo padrone del mondo , ma addir i t tur a d eg li u omini che P2 t evano riv o lger s i s empli c emente e s s enzialment e a Di o . C on quel l e par ole , Egli ha dis trut t o tu tta la magi a e qu e sto era sua i nt enzi one di f ar e . C on una par ola s ola G e sù di Nazareth di s s e quanto dov eva e s s er dett o ; la sua �nstaurata c onc e z i one reli · ­gi o sa d oveva e s ser pr opr i o quella di fi gli e padr e e d infat t i , e gli ab olì non s o l o gli int ermedi ari , ma anche i s acrif i c i e d i l sac erd o z i o c onc epi t o ne ll ' anti c a f orma . L ' ab olizi o ne d e gl i i nt ermediari e del sac er d o z i o du� ò cinquanta o s e s sant ' anni . I pre sb i t eri (v e c chi ) , che avevano ri c evut o la p ar o la ·dai di -s c ep oli , trasmi s er o que sta par o la e si venne a ricreare la ge­rar chi a ed ·anch e i l sac er d o z i o ch e era stat o ab o li t o . Il sa­c er d o zi o è una fatal e ne c e s si tà de gli u omini e nasc e dalla l o ­r o pigri zia .

Di t e poi agl i u omini che in qu el p o s t o vi è una str� ga od un mago pr ont i a guarire mal at t i e e li vedr e t e acc orrere tut t i ! P er ò quando il mae stro p orta una parola di vita e t erna p o chi accorr ono e vi acc orr ono per cur i o si tà o per ott ener e mi rac o li ! E la bramo s i a dei mirac oli che c o s a è? N on è che l ' in:

trins e c a pigri z i a d e l l ' u omo di av er ��t t o gratui t o , tutto fat­t o . Gli u omini - e C ri sto l ' ha d e t t o - svi luppand o l e capac i tà me ntal i p o tr ebb er o at tu ar e la f e d e , int e sa c ome sp eculazione ment alè non· c ome u s o c orrent e ; infat ti i l credere che c ' è Di o , non s erve anche i l diav o l o l o crede , per chè ci c o z za c o ntinua­ment e c ontro ; ma al diavolo s erv e a qual co sa la sua fede ? Ora , l a fede aggrappat a al c onti ng ent e , al l ' e si st ent e , è i d ent ica a quella d e l d iavo l o . Gli uomini cred ono c he ci sia qualc o s a ; l o cr edono p er fo rza p èrchè si urtano c onti nuament e , ma non traggono el ementi per abband onar e l a l oro p i gri zia , L ' u omo d� vrebb e abband onar si t ot almente all � sua e s senza , e ne l pi ano e si stenz iale s ervir si dell ' e s i s t enza p er p ot enz iare la sua el!, s enza .

Qu e sta s era sono "i/ brn.<.t o c on i l pi c c one e credo che in molti di voi molt e co struzi oni scri c chi olino . N on pr e o c cu ­pat evene ! S e qualc he p e z zo c ad e , las c i ate l o c ad er e ; s ono s ol � t ant o le s ovr a strut ture che cad ono . Può darsi che qualcuno creda ora meno ai santi e c he cr e da più in Di o !

I . S .