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Mondo Agricolo n.10

Date post: 19-Mar-2016
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Il mensile di Confagricoltura
100
LAVORO AGRICOLO, CONVEGNO A ROMA• IL NODO DELL’EXPORT • ELEZIONI USA ED I FARMER • EXPO 2015: CIBO E FUTURO • LA GREEN ECONOMY RIPARTE DA RIMINI • LA BIENNALE DELLA MELA L’IMPEGNO DI ASSOFRANTOI
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LAVORO AGRICOLO, CONVEGNO A ROMA• IL NODO DELL’EXPORT • ELEZIONI USA ED I FARMER • EXPO 2015: CIBO E FUTURO • LA GREEN ECONOMY RIPARTE DA RIMINI • LA BIENNALE DELLA MELA • L’IMPEGNO DI ASSOFRANTOI

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OTTOBRE 2012| MONDO AGRICOLO | 3

Le parole e i fatti

L’ ED I TOR IALE

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on amo i toni alti, semmai, quando c’è bisogno di farsi ascoltare, preferiscoquelli decisi. E questo è un momento in cui far arrivare, forte e chiara, la vocedegli imprenditori agricoli nelle stanze del Palazzo non è solo necessarioma vitale. Ed è nostro diritto avere risposte altrettanto chiare.Se si è deciso di mettere il sistema agricolo e agroalimentare italiano in liquidazione ce lo devono dire. Non possiamo continuare a sentir parlaredelle glorie del cibo Made in Italy, enumerare le centinaia di denominazionid’eccellenza, enfatizzare il compiacimento di far scuola nel mondo con la dieta mediterranea e poi accorgerci che le stesse persone condannanol’agricoltura, con le uniche decisioni che ci riguardano in un mare di non decisioni, a morire nella propria marginalizzazione.Quello che si va consumando ai nostri danni è una sorta di “golpe” fiscalecon cui si cambiano in corsa le regole del gioco e per di più in formaretroattiva. Qui si finge di non capire che è impossibile fare impresa,programmare investimenti e accedere faticosamente al credito, viste tutte le difficoltà della crisi, per poi veder stravolta da un tratto di penna ogniprevisione di bilancio. Forse, anestetizzati da certe favolette, ci si dimenticache il sistema agroalimentare nella sua interezza vale il 15% del Pil, vendeper 30 miliardi di export l’anno e che l’agricoltura contribuisce

massicciamente sia all’economia della nazione, sia a riempire le casse dello Stato.Per noi si scelgono soluzioni punitive. Il combinato disposto di un aumento del 15% di imposizione sui redditi dominicali e di un altro 15% sul reddito agrario, sommato all'aumentodell'Iva, all’Imu e alla serie di incrementi di tasse che abbiamosubìto come tutti gli altri imprenditori significa pagare il triplo di quanto si pagava prima. Ma soprattutto l'abrogazione della norma che concede alle società di persone e di capitali

che svolgono esclusivamente attività agricola la facoltà di optare per la determinazione del reddito su base catastale, anziché in base al bilancioè in evidente contrasto con la libertà d’impresa e con gli obiettivi di crescitadel settore. Chi può ancora avere la costanza di fare l’imprenditore di fronteall’evidenza che in Italia non si più contare su nulla, nemmeno su un regimefiscale su cui si sono tarate migliaia di aziende e su cui sono stati realizzatimiliardi di investimenti?“Pacta servanda sunt”, recita una lapidaria esortazione latina. E i patti sonoda rispettare con i fatti, non solo invocando continuamente innovazione e modernizzazione per poi uccidere a sangue freddo il processo di rinnovamento che l’agricoltura ha avviato virtuosamente e faticosamente.Dunque attendiamo una risposta nei fatti, una risposta che cancelli la sensazione di vivere in un Paese nemico delle imprese.

Mario Guidi

N

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7-11 Novembre 2012. Vi aspettiamo

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OTTOBRE 2012| MONDO AGRICOLO | 7

Direttore responsabileGABRIELLA BECHI

Coordinatore di Redazione GAETANO MENNA

Editrice SepePresidenteDIANA THEODOLI PALLINI

Direzione, Redazionee AmministrazioneCorso Vittorio Emanuele II, 10100186 RomaTel. [email protected]

Abbonamento annuoItalia, Euro 27,00Conto corr. postale n. 33755000Intestato a:Sepe – Mondo Agricolo, RomaAutorizzazione Tribunaledi Roma, n. 1662 del 22/06/1950

Pubblicità

Via Monte Rosa, 19

20149 Milano

Tel. +39.02.4694949 - 48018114

Fax +39.02.4693172

[email protected]

Responsabile Pubblicità e MarketingCLAUDIO PIETRAFORTE

StampaTipolitografia EuroInterstampa

S O M M A R I O

L’EDITORIALELe paroleei fattiMario Guidi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

Apertura EXPORTSuperMax e la lezione tedescaGaetano Menna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8

Primo piano CONVEGNOIl lavoro agricoloin tempo di crisiR.M.A. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13

Primo piano AGRIBUSINESSIl nodo dell’exportVincenzo Lenucci . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14

Riso giapponesetargato “Made in Italy”Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18

Caviale, Bresciabatte Russia e IranGabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22

Vendita in tvper conquistare il GiapponeElisabetta Tufarelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26

Tecno-vivaismoper germogli da esportazioneLara Buscato. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30

Attualità MONDOElezioni Usa:come voteranno i farmer?Elisabetta Tufarelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42

Attualità EVENTIExpò 2015:cibo e futuroSimona Giorcelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43

Attualità EIMARiflettori su Eima 2012Gaetano Menna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53

L’innovazione trebbia la crisiBarbara Mengozzi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56

La semina in un ledBarbara Mengozzi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64

Attualità OLIO D’OLIVANuove stradeper l’extravergineGaetano Menna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70

Rubriche

Dicono di noi Export . . . . . . . . . . . . . . 37

Mappamondo Usa pomodoro . . . . . . . 38

Notiziario Ambiente Biogas Rovigo . . 49

Organizzazione Incontro PD. . . . . . . . . 77

Anga Incontro con il governo . . . . . . . 81

Campi rosa Rilancio associativo . . . . 87

Over 60 Ambulanza Adda . . . . . . . . . . 90

Patronato Enapa a Siracusa . . . . . . . . 91

Testata associata all’USPI

http://www.facebook.com/Confagricoltura

http://twitter.com/#!/confagricoltura

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A P E R T U R A EXPORT

SuperMax e la lezione tedescaSuperMax e la lezione tedesca

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OTTOBRE 2012| MONDO AGRICOLO | 9

La Germania ci batte

nelle esportazioni

alimentari.

Bisogna crescere

e non chiudersi

nelle nicchie.

Parola di Max Giusti

di Gaetano Menna

L’editorialista del Corrie-

re della Sera, Dario Di

Vico, getta il sasso nello

stagno con un articolo

sul quotidiano del 24

settembre: i tedeschi

esportano più di noi persino nell'ali-

mentare. «Non bastano i successi ci-

nesi delle vetture Volkswagen a pro-

curarci rimorsi, anche nel food abbia-

mo fatto meno di quanto avremmo

potuto e dovuto – annota il giornali-

sta-. Potrà, infatti, sembrare incredibile

che il Paese della pasta, del vino, del

prosciutto crudo, del parmigiano, del-

l'olio d'oliva e di tante altre specialità,

sia largamente dietro ai tedeschi nelle

vendite all'estero ma è la pura verità».

Prosegue Di Vico:« Berlino vende ol-

trefrontiera il 27,5% della propria pro-

duzione e si tratta soprattutto di latte

e derivati, carni, cioccolata, the e caffè.

Noi riusciamo ad esportare solo il 19%

di quanto produciamo e si tratta di

una quota inferiore a quella degli altri

settori del made in Italy. Secondo il ca-

po-economista di Intesa Sanpaolo

Gregorio De Felice è giunto il mo-

mento di recuperare terreno e di dar-

ci un obiettivo ambizioso: raggiungere

la Germania».

Il dibattito è aperto e il presidente di

“Gambero rosso” il 27 settembre sul

Blog di Corriere.it “La nuvola del la-

voro” di Dario Di Vico sottolinea co-

me sfugga alla politica la nostra pro-

duzione, «che ha spesso solide basi ar-

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A P E R T U R A EXPORT

10| MONDO AGRICOLO | OTTOBRE 2012

chilometro zero? L'agricoltura cresce

solo con l'estero". Guidi si esprime

con chiarezza: «E vero che in un mon-

do globalizzato una nicchia può di-

ventare una cattedrale, ma facciamo

attenzione a non concentrarci solo

sulle mode». Quali mode? «Quella del

chilometro zero, ad esempio. Per ca-

rità, va benissimo, suona pure accatti-

vante. Ma resta una nicchia. E invece

per conquistare i mercati esteri biso-

gna aumentare la produzione».

Certo il km zero, cioè l`acquisto diret-

to dal contadino della zona, è nato

proprio in quella Germania che ci dà

lezioni di export, ma resta comunque,

come rimarca il presidente confedera-

le «una nicchia e invece da noi rischia

di diventare la regola e quindi una

gabbia ».

E poi, ammonisce Guidi, «bisogna es-

sere più aggressivi e invece noi siamo

troppo corretti, a volte pure fessi». E fa

un esempio: «In Italia abbiamo delle

pere bellissime ma non le possiamo

esportare negli Stati Uniti perché loro

fanno ostruzionismo. Ci chiedono

continuamente nuovi parametri da ri-

spettare. Prima tre, e noi rispondiamo.

Poi altri ventotto, e noi rispondiamo di

nuovo. Stiamo al loro gioco senza

nemmeno fare una mossa. Gli Stati

Uniti proteggono i loro produttori, noi

invece apriamo le porte a tutti. E pen-

siamo di salvare i nostri agricoltori

con il km zero?».

Ci mette lo zampino anche Max Giu-

sti il popolare conduttore di "Super-

Max" il varietà del mattino di Rai-Ra-

dio 2, frizzante, condito di gag, rac-

conti di cronaca alla maniera di Max,

tanta musica dal vivo con la SuperMax

band. Il 28 settembre commenta l'in-

tervista al presidente Guidi uscita, pro-

prio quel giorno, sul "Corriere della

Sera". Nasce così, ad inizio di trasmis-

sione una divertente ed originale se-

gnalazione del pensiero confederale

sul tema dell'export che va rilanciato

senza soffermarsi solo sulle mode.

Il dato di fatto è quello che fornisce

Vincenzo Lenucci (v. pag. 14, ndr): i

nostri prodotti, in gran parte, non van-

no oltre i 150 km dal luogo di produ-

zione.

Si chiede Mario Guidi:« Il mondo viag-

gia a 200 all`ora e noi ci chiudiamo in

una stanza?» ���

tigianali ma una scarsa organizzazione

industriale e commerciale, quindi il tu-

rismo può diventare l’unica via per far

conoscere e assaggiare i nostri pro-

dotti all’estero, se incrementato e pia-

nificato, essendo le aziende non solo

dell’agroalimentare ma, anche del de-

sign, delle manifatture della moda non

nelle dimensioni e condizioni di

esportare, ma abilissime nel soddisfa-

re le esigenze della clientela affluente

mondiale con prodotti di incompara-

bile valore da consumarsi ed essere

acquistati nei nostri meravigliosi bor-

ghi e città. Non a caso Gianni Zonin ,

vignaiolo e banchiere, sostiene che i

cinesi berranno più vino italiano se sa-

ranno indotti e riusciranno a visitare il

nostro Paese».

«La qualità va bene ma il vero proble-

ma è che mentre la Germania ha capi-

to che i suoi prodotti hanno migliori

chance all`estero, noi guardiamo solo

al nostro mercato, dove, come noto, i

consumi sono in calo».

Il giorno dopo appare un’interessante

intervista del presidente di Confagri-

coltura Mario Guidi al Corriere della

Sera dal titolo significativo: "I mercati a

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Page 12: Mondo Agricolo n.10

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2012

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Pad. 5

Stand 105

Page 13: Mondo Agricolo n.10

Il ministro

del Lavoro

Elsa Fornero

OTTOBRE 2012| MONDO AGRICOLO |13

Kermesse confederale

con i rappresentanti

di Governo, Inps,

Sindacati, Confindustria.

Si celebrerà anche

il ventesimo anniversario

del Patronato Enapa

“Lavoro, occupa-zione, produtti-vità. Il ruolo stra-tegico dell’agri-coltura per ilPaese”: questo il

titolo del convegno promosso da Con-fagricoltura che si svolge a Roma al“Tempio di Adriano” (piazza di Pietra)il 7 novembre dalle ore 9.30.L’occupazione dipendente del settoreagricolo rappresenta una quota im-portante del mercato del lavoro italia-no, sia in termini quantitativi, sia qua-

il progresso sociale. Il Conve-gno affronterà, inoltre, anche al-la luce della recente riforma delmercato del lavoro, i risvolti del-le novità introdotte ed i temiancora aperti per l’occupazio-ne in agricoltura, in un confron-to costruttivo del sistema delleimprese con Governo, Enti Pre-videnziali e Sindacati dei Lavo-ratori.Dopo gli interventi introduttividel direttore generale Luigi Ma-strobuono, dei presidente del-l’Anga Nicola Motolese, di Con-fagricoltura Donna Marina DiMuzio, di Confederdia ClaudioPaitowsky, ci saranno le relazio-ni del Centro Studi di Confagri-coltura sull’occupazione inagricoltura e del presidente del-l’Inps Antonio Mastrapasqua.Seguiranno gli interventi deiministri dello Sviluppo econo-mico Corrado Passera (da con-fermare, ndr) e della Semplifi-cazione Filippo Patroni Griffi. A seguire una tavola rotonda

con i rappresentanti dei sindacati deilavoratori, di Confindustria a cui inter-verrà il presidente di ConfagricolturaMario Guidi. Le conclusioni sarannodel ministro del Lavoro Elsa Fornero.Nel pomeriggio sarà celebrato il ven-tesimo anniversario dell’Enapa, l’Ente

di Patronato promosso daConfagricoltura, a cui sa-ranno presenti anche gliex presidente dell’orga-nismo Arcangelo Mafricie Angelo Santori. «L’ Ena-pa – ha ricordato il suo

presidente RobertoPoggioni - è capillar-mente presente sulterritorio con 13sedi regionali, 87sedi provinciali,146 sedi zonali ecentinaia di recapi-ti; può contare su447 operatori e sucirca 200 collabora-

tori volontari». (R.M.A.)

litativi, nonostante la grave crisi eco-nomica, come confermano i più re-centi indicatori statistici.Confagricoltura vuole dare voce alledecine di migliaia di imprese agricoleche operano nel rispetto delle regoleed occupano un rilevante numero dilavoratori dipendenti, per metterein evidenza i problemi e le criti-cità che quotidianamente incon-trano, confrontandosi con lascarsa flessibilità delle norme,l’eccesso di adempimenti, l’ele-vata pressione fiscale e contri-butiva sul lavoro.Le misure sulla crescita equelle sulla produttività de-vono riguardare pienamen-te anche il settore agricolo,rafforzandone il ruolo“centrale” per l’economia,l’occupazione ed

P R I M O P I A N O C O N V E G N O

Il lavoro agricoloin tempo di crisi

Tempio di Adrianoa Roma, Piazza di Pietra

Il lavoro agricoloin tempo di crisi

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P R I M O P I A N O AGR IBUS INESS

Il nododell’export

Page 15: Mondo Agricolo n.10

OTTOBRE 2012| MONDO AGRICOLO | 15

L’Italia è decima

nella classifica

dei paesi esportatori.

La maggior parte

delle merci

non va oltre i 150 Km

di Vincenzo Lenucci

L’Istat ha reso note le ci-fre aggiornate sul com-mercio estero italianonell’anno (gli ultimi datisi riferiscono ad agosto)e l’Ismea, già a luglio, ha

pubblicato cifre aggiornate nel suo“Check up 2012” sulla competitivitàdell’agroalimentare italiano. Parallelamente, a fine settembre, dallaprima pagina del principale quotidia-no nazionale, l’editorialista Dario DiVico ha richiamato l’attenzione deilettori sul fatto che, cosa solo appa-rentemente strana, in base ad un rap-porto di Intesa San Paolo la propen-sione all’export (il rapporto, cioè, traciò che si esporta e ciò che si produ-ce) dell’agroalimentare tedesco è de-cisamente superiore a quella italiana.Diverse, infine, le posizioni di rappre-sentanti politici e delle istituzioni sulnostro made in Italy, sulla necessità dipromuovere le nostre esportazioni, disalvaguardarle dall’italian sounding, dirilanciarle tramite adeguati investi-menti delle catene di distribuzionemoderna italiane all’estero.Cosa si può dire in proposito e qualiriflessioni fare anche per indirizzarescelte e politiche a riguardo? Intantoverifichiamo alcuni dati di fatto. È indubbio che la quota di fatturatodell’agroalimentare italiano destinataall'export sia inferiore a quella degli al-tri Paesi nostri competitor. Cosa vera

per i prodotti agroindustriali, comeevidenzia Di Vico, ma anche per i pro-dotti agricoli in senso stretto. Ce lo haricordato appunto anche il 'Check up'sull'agroalimentare.Lungi dall’essere un vero leader dimercato, l’Italia nella graduatoria deiPaesi mondiali che esportano beniagroalimentari è solo decima. La pre-cedono, subito dopo gli Usa primi as-soluti, Olanda, Germania, Francia, Bra-sile, Cina, Spagna, Canada e Belgio(quindi ben cinque altri Paesi dell’U-nione Europea a 27). L’export agroali-mentare italiano è pari in valore allametà di quello tedesco ed al 60% del-l’export agroalimentare francese e“conta” per il 3,3% degli scambi mon-diali complessivi. Certo questa classifica dipende da va-ri fattori; ad esempio la logistica (i por-ti del Nord Europa in Olanda, Belgioed anche Germania che veicolanomolte merci); ma anche dal fatto chequesti paesi hanno una solida produ-zione superiore al fabbisogno interno(l’agroindustria tedesca è la prima inEuropa per fatturato; per i prodottiagricoli invece prima è nettamente laFrancia, seguita dalla Germania e poidall’Italia).Sono i Paesi con forte autoapprovvi-gionamento interno ad essere più pre-senti di noi sul mercato. E non è un ca-so che quasi un terzo delle esporta-zioni agroalimentari italiane sia con-centrato su due comparti (ortofrutta evino) per i quali l’Italia ha una produ-zione nettamente superiore al fabbi-sogno. Poi, certo, incidono anche fat-tori strutturali come la dimensionemedio piccola delle nostre imprese:l’internazionalizzazione richiede inve-stimenti, anche in analisi di mercato estrategie di marketing che poi debbo-no essere seguite da un’adeguata di-mensione produttiva quando esse ge-nerano la domanda dei consumatoridegli altri Paesi.L'Italia, da questo canto, purtroppooggi ha ancora una produzione pri-maria ed alimentare deficitaria perquasi tutti i suoi comparti. E quel cheè peggio, ogni tentativo di aumentareproduzione e produttività viene "bol-

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P R I M O P I A N O AGR IBUS INESS

16| MONDO AGRICOLO | OTTOBRE 2012

lato" come un tentativo di intensiviz-zare ed "industrializzare" i processi edi prodotti. Una visione poco lungimi-rante che ovviamente non vede d'ac-cordo Confagricoltura. Anche perché iconsumi di agrofarmaci e di fertiliz-zanti negli ultimi anni sono calati an-ziché aumentare. C'è poi una scarsa attenzione al setto-re ed alla sua strategicità. Qualchegiorno fa sono stati diffusi dall'Istat idati sul commercio estero nazionaleed è stato poco messo in rilievo, comeha fatto invece Confagricoltura, chel'export del nostro agroalimentare ècresciuto più del totale delle esporta-zioni nazionali sia a agosto (con un au-mento tendenziale del 10,7% rispettoal +8,4% dell’export nel complesso)sia nel totale dei primi otto mesi del2012 (+ 6,2% contro + 4,6%). Va me-glio anche l’export agricolo che sem-pre ad agosto è cresciuto, per la prima

volta nell’anno, con un tasso a “due ci-fre” (+11,4%); anche se, a consuntivodi questi primi otto mesi dell’anno, siregistra ancora un calo delle esporta-zioni agricole del 2% circa che si spe-ra venga recuperato entro la fine del-l’anno.Evidentemente c'è un retaggio ancorada superare che porta a trascurare, in-vece che a valorizzare, un compartoche conta ormai quasi il 10 per centoin valore delle esportazioni comples-sive del nostro Paese.In ogni caso c'è forse da fare, da partedi tutti, un cambio di passo e di men-talità che porti a superare a fase criti-

ca ed a migliorare ancora di più la si-tuazione.Spesso riscontriamo più tensione e in-teresse per le filiere corte ed il "km ze-ro", ad esempio, non considerandoche certi modelli sono chiaramenteincoerenti con l'obiettivo di aumenta-re la propensione all'export agroali-mentare. E senza contare che un vero e proprioproblema delle “lunghe tratte” per itrasporti dei prodotti agricoli edagroalimentari a conti fatti sembranon esistere. Secondo un’analisi di Confagricoltura,la grandissima parte dei prodotti agri-coli ed alimentari trasportati sulle stra-de italiane ed europee si sposta permeno di 150 km. E comunque il tra-sporto di prodotti agroalimentari rap-presenta circa il 14% (in Italia) ed il19% (in Europa) del totale delle mercitrasportate su strada.

E’ quindi l’ora piuttosto difare rete e 'fare sistema', co-me si usa dire, lavorando as-sieme - parte agricola, indu-stria di trasformazione e di-stribuzione - per aggredirenuovi mercati e consolidarele quote di mercato già ac-quisite. Confagricoltura ha realizza-to progetti ed iniziative perl'internazionalizzazione a fa-vore delle sue imprese e sta,di giorno in giorno, affinan-do e specializzando gli stru-menti utilizzati a tale scopo.Perché la sfida di un mondoglobale e sempre più com-petitivo richiede aggiorna-mento continuo, oltre chedeterminazione ed obiettivichiari.E’ questo l'approccio cheispira l’attività sindacale eche, accanto al richiamo peruna maggiore aggregazione,dovrebbe ispirare anche lepolitiche e i provvedimentidei decision marker per unagroalimentare italiano piùforte e più presente sui mer-cati mondiali. ���

Bisogna fare rete

e “fare sistema” per

aggredire nuovi mercati

Page 17: Mondo Agricolo n.10

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Page 18: Mondo Agricolo n.10

sionalità e l’esperienza dei nostri im-prenditori risicoli, per coltivare ilprodotto principe della cucina orien-tale, sempre più diffusa nel mondo,non potendolo esportare dal proprioPaese. Capofila del progetto AldoGregotti, risicoltore di Mortara (PV),titolare dell’azienda La Chiappona,80 ettari coltivati a riso, di cui 60 og-gi di qualità Yume. Con il successo delle cucina orienta-

18 | MONDO AGRICOLO | OTTOBRE 2012

I risicoltori italiani

producono la varietà Yume

per il mercato europeo,

russo e del Golfo

P R I M O P I A N O AGR IBUS INESS

Si fa a Italia, in un gruppodi aziende risicole delleprovince di Pavia, Ver-celli e Novara, tutto il ri-so Yume commercializ-zato dalla multinaziona-

le Japan Food Corporation in Europain Russia e nei Paesi del Golfo. I giap-ponesi hanno scelto il nostro Paeseper suo microclima, le condizioni deiterreni, ma soprattutto per la profes-

Riso giapponesetargato “Made in Italy”

di Gabriella Bechi

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OTTOBRE 2012| MONDO AGRICOLO | 19

le, i giapponesi si sono trovati di fron-te ad un problema serio, disporre diuna quantità sufficiente di riso Yumeper rifornire catene di distribuzione,negozi, ristoranti sempre più nume-rosi in tutto il mondo. Impossibileesportare dal proprio Paese, per unproblema di quantità e di prezzo, per-ché in Giappone quello del riso è im-posto dalla Stato. Non rimaneva altroda fare che trovare il luogo giusto percoltivarlo. Così i tecnici della JapanFood Corporation, una delle più po-tenti multinazionali dell’alimentarenipponico, si sono messi al lavoro ehanno identificato un’area produtti-va particolarmente vocata: l’Italia,con la sue forti tradizioni risicole. Daqui il contatto con la Società italianasementi (Sis), di San Lazzaro di Save-na, scelta per selezionare i famosichicchi da sushi. Era il 2001. Ci sonovoluti cinque anni di esperimenti in

campi prova per iniziare la coltiva-zione, anche perché il seme di riso inGiappone è proprietà dello Stato enon si può esportare liberamente.“Sono stato contattato dalla Sis ed hoaderito con entusiasmo al progetto –dice Aldo Gregotti -. Siamo risicoltorida generazioni, di qualità tradizionali,e questa nuova sfida mi intrigava. Pre-sto mi sono innamorato dello Yume,un riso bianchissimo, di una brillan-tezza eccezionale, che ha bisogno ditecniche di coltivazioni molto diver-se dalle nostre, difficile da produrre eriprodurre. Riuscire a farlo sui mieicampi era l’obiettivo.”Obiettivo centrato in pieno, grazie al

clima del nostro Paese, alla tipologiadei terreni, alla professionalità dei no-stri risicoltori. Oggi le aziende coin-volte nel progetto sono 17, per un to-tale di 600 ettari coltivati, nel trian-golo Pavia, Vercelli, Novara, per unaproduzione complessiva di oltre1000 tonnellate. Tutto il riso viene la-vorato in una riseria del Vercellese, laST, che segue regole di trasformazio-ne rigorosissime imposte dai giappo-nesi, confezionato sottovuoto inpacchi da un chilo o in sacchetti dicarta di riso da cinque chili, e com-mercializzato dalla multinazionale intutti in Paesi d’Europa, Italia compre-sa (Esselunga, negozi e ristoranti

Coinvolte 17 aziende

risicole per produrre

nipponico

L’annuale visita

del team giapponese alle risaie italiane

Page 20: Mondo Agricolo n.10

20 | MONDO AGRICOLO | OTTOBRE 2012

P R I M O P I A N O A G R I B U S I N E S S

orientali). Germania, Inghilterra,

Francia, Austria, Russia e i Paesi del

Golfo i mercati più importanti, ma lo

Yume “made in Italy” arriva fino a Sin-

gapore e negli Stati Uniti, dove la Ja-

pan Food Corporation ha in atto un

accordo come il nostro con un grup-

po di risicoltori della California, che

però, non sta dando gli stessi risultati

ottimali.

Una sorta di internazionalizzazione “a

rovescio”, che ha consentito ad alcu-

ne aziende italiane di crescere e svi-

lupparsi, di misurarsi con l’innova-

zione, di aumentare il proprio volu-

me di affari, di arrivare su nuovi mer-

cati. “Una bella esperienza – dice Al-

do Gregotti – anche a livello profes-

sionale e umano. Dai giapponesi ab-

biamo molto da imparare. Sono scru-

polosi e severi fino all’inverosimile,

ma serissimi. Ogni anno vengono in

Italia a controllare l’andamento dei

raccolti. Ci hanno invitato nel loro

Paese più volte per vedere da vicino

come si produce e si lavora lo Yume.

In più, grazie a precisi contratti di col-

tivazione, abbiamo la garanzia di

collocare il prodotto e la certezza dei

pagamenti, nei tempi corretti. E que-

sto oggi non è poco!” ���

Cena in kimono

per festeggiare la collaborazione

Aldo Gregotti: «Quella

della coltivazione Yume

è una sfida intrigante»

Page 21: Mondo Agricolo n.10

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Page 22: Mondo Agricolo n.10

Il più grande allevamento di sto-rioni del mondo, leader nellaproduzione di caviale, è un’a-zienda bresciana, l’AgroitticaLombarda. Qui si produconoogni anno 24 tonnellate di uova

nere, di cui 20 vanno all’estero, il dop-pio dell’export combinato dei duePaesi leader nella produzione di cavia-le, Russia e Iran. Una serie di circostanze favorevoli el’ingegno di alcuni imprenditori illu-minati del bresciano hanno fatto il mi-racolo. Produrre caviale “made inItaly”. Erano gli anni ’70 e il gruppo Rava-gnan, insieme a quello Feralpi, stavacostruendo un’ acciaieria a Calvisano.Sotto la piccola cittadina lombardascorre un fiume e l’acqua creava gros-si problemi nell’esecuzione dei lavori.Mettendo a frutto l’esperienza fatta suun piccolo allevamento di pesce di

proprietà, a Comacchio, i soci deci-sero di sperimentare un allevamen-to di anguille, sfruttando l’acqua delsuolo e il calore del circuito di raf-freddamento dell’acciaieria. Il risul-tato fu perfetto. L’habitat, frutto del-la geniale combinazione, era otti-male per alcune per alcune specieittiche pregiate, prima fra tutte l’an-guilla. Inizia così la storia di Agroit-tica Lombarda, che oggi è una so-cietà per azioni,esempio di acqua-coltura all’avanguardia, riconosciu-to a livello mondiale.

22| MONDO AGRICOLO | OTTOBRE 2012

Caviale, Brescia batteRussia e Iran

P R I M O P I A N O A G R I B U S I N E S S

L’Agroittica Lombarda

alleva con successo

lo storione del Pacifico.

Produce 24 tonnellate

di “oro nero” soprattutto

per l’estero, dai Paesi

arabi al Giappone

di Gabriella Bechi

Il successo dell’azienda arriva con l’in-contro di Gino Ravagnan con il pro-fessore russo Serge Doroshov, biologomarino all’Università di Davis in Ca-lifornia. Fu lo scienziato a consigliaredi introdurre nell’allevamento di Cal-visano una precisa varietà di storionetipica del Pacifico. Di lì a breve l’ac-cordo con l’Università statunitenseper la consulenza tecnico scientifica el’importazione di larve White Stu-geon, lo storione bianco, un pesce dal-le carni bianchissime che in libertàpuò vivere fino a cento anni, raggiun-gere i 400 chili di peso e misurare finoa sei metri di lunghezza. Dopo un’at-

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OTTOBRE 2012| MONDO AGRICOLO | 23

tenta selezione genetica, venne svilup-pata la tecnica di riproduzione deglistorioni che, inizialmente. venivanousati per la loro carne.Negli anni ’90 l’azienda cominciò adestrarre le uova dagli storioni femmi-ne e a commercializzare il caviale. “Lo storione è un animale preistorico– spiega il presidente di AgroitticaLombarda, Giovanni Pasini – esiste da250 milioni di anni, ma è molto sensi-bile all’inquinamento che, insieme allapesca selvaggia per estrarre le prezio-se uova, ne ha praticamente provoca-to l’estinzione. Basti pensare che nel1978 vivevano nel Pacifico 140 milio-

ni di esemplari, che nel 2001 si eranoridotti a 300. È per questo che nel1998 lo storione è stato inserito nellalista delle specie minacciate e in via diestinzione dalla Convenzione di Wa-shington. Noi, con la nostra tecnica diriproduzione in cattività, stiamo con-tribuendo alla sopravvivenza di que-sta specie.”Un fatto questo che rende molto or-gogliosa l’azienda, che ha ottenuto la

Punti di forza sono acque

sorgive,biosostenibilità,

impegno artigianale

Impressionante la lunghezza dello Storione. In libertà può misurare anche 6 metri

certificazione “Fiend of the Sea”, l’as-sociazione che promuove la pesca so-stenibile. Una sostenibilità virtuosache si è tradotta in business. A Calvisa-no si producono ogni anno 24 tonnel-late di caviale, di 20 vanno all’estero,soprattutto in Francia, Regno Unito,Paesi arabi, Stati Uniti, Giappone e Tur-chia, oltre che, in esclusiva, sui volidelle Compagnie aeree Lufthansa eSingapore Airline, per un fatturato di

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24 | MONDO AGRICOLO | OTTOBRE 2012

P R I M O P I A N O A G R I B U S I N E S S

oltre 10 milioni di euro l’anno.“Per affermarci nel mondo, abbiamopuntato prima di tutto sul nostro mar-chio, perché il caviale non è un pro-dotto tipico italiano – precisa il presi-dente di Agroittica – ma il “made inItaly” ci ha comunque aiutato, perchéè una garanzia di qualità; è un bigliet-to da visita, in grado di aprire le portepiù difficili.” Un successo crescente, do-vuto in parte alla chiusuradelle frontiere di Russia edIran, che non possono piùesportare caviale, ma soprat-tutto all’altissimo livello diqualità raggiunto.“Le tecniche di allevamento– dice Pasini -, quelle diestrazione e lavorazione del-le uova, ancora assoluta-mente artigianali, le condi-zioni igienico sanitarie, ciconsentono di ottenere unprodotto fresco, non pasto-rizzato, che mantiene intat-

te tutte le sue caratteristiche organo-lettiche. Le nostre acque sorgive, inol-tre, dove vivono gli storioni, danno alcaviale un retrogusto straordinario,

Successo crescente

nel mondo per l’alto

livello di qualità

che nei blend test ci pone ai verticidelle classifiche, anche nel confrontocon celeberrimi caviali selvatici”.Quattro i tipi di caviale commercializ-zati: il classico Calvisius, il primo im-messo sul mercato, che si ottiene dal-lo storione bianco; il Caviar de Venisedalle uova piccole e consistenti e sa-porite, frutto del recupero del cavialeveneziano; l’Oscietra Royal e l’Oscie-

tra Classic, che vengonodallo storione russo. Per unprezzo che va dai 2.000 ai5.000 euro al chilogrammo.Completano la produzione,storione, salmone, pescespa-da, trota e tonno. Per lo piùaffumicati, lavorati con tradi-zionali tecniche di rifilaturae salatura a secco, con es-senze pregiate, secondo an-tiche ricette. Sono vendutiper lo più in Italia e rappre-sentato una parte importan-te del business aziendale.

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Page 25: Mondo Agricolo n.10

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DalGiapponeè arrivatoProlectus.

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una molecola esclusiva e innovativa che garantisce massima efficacia nei confronti

della botrite della vite e delle orticole in coltura protetta, un ottimo profilo residuale

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Chemical, leader mondiale della chimica e presente con successo in tutti i continenti.

Page 26: Mondo Agricolo n.10

26 | MONDO AGRICOLO | OTTOBRE 2012

Vendita in tvper conquistare il Giappone

P R I M O P I A N O A G R I B U S I N E S S

Oleificio Fontanasalsaa Trapani, segnalato alla Biennaleinternazionale di architettura di Venezia. È stato progettato da Rosario Cusenza e Maria Salvo

Vendita in tvper conquistare il Giappone

Vendita in tvper conquistare il Giappone

Vendita in tvper conquistare il Giappone

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dotto viene commercia-lizzato con successo intutto il mondo, a breveanche on line, è stata trale prime a proporre, colsistema delle televendite,il suo olio ai consumatorigiapponesi. Ha avuto lagrande soddisfazione divedere il suo monoculti-var “Biancolilla”, selezio-nato da Richard Geof-froy, chef de Cave dellacasa francese Moët etChandon, il prestigiosomarchio di bollicine fran-cesi, che lo ha inseritotra i prodotti di eccellen-za del mondo da abbina-re al Dom Perignon. An-che Il Financial Times loha citato come “olio distraordinaria finezza”. E ilTimes, in un servizio de-dicato all’agriturismo, haapprezzato e consigliatole degustazioni guidate divini e olio extravergine dioliva dell’azienda Fonta-nasalsa. Ma non solo. Ilsuo oleificio, realizzato dagli architettiRosario Cusenza e Maria Salvo, è statoscelto tra i magnifici esempi dell’ar-chitettura verde che modella la cam-pagna, in esposizione fino al 25 no-vembre, alla prestigiosa Mostra inter-

OTTOBRE 2012| MONDO AGRICOLO | 27

Maria Caterina Burgarella

punta sull’export.

Metà della produzione

olearia va all’estero,

dall’Europa agli Usa,

al mercato nipponico

di Elisabetta Tufarelli

Un passo più avanti. Que-sto potrebbe essere loslogan dell’azienda agri-cola Fontanasalsa. L’im-prenditrice che la con-duce, Maria Caterina

Burgarella, Marika per gli amici, ha la-sciato la professione di medico a Ro-ma per dedicarsi completamente allaproduzione del suo ‘oro giallo’ di qua-lità altissima. “Non è stata una sceltaavventata, ma una decisione maturata– spiega l’imprenditrice di Confagri-coltura -. Non potevo condurre l’im-presa a distanza, non avrebbe avutosenso. Dovevo ritornare nei miei luo-ghi e l’ho fatto”. E ha lavorato dura-mente, insistendo, investendo, ricer-cando con caparbietà e costanza ‘ilmeglio’ ed è stata premiata. Il suo pro-

nazionale dell’Architettura di Venezia.Questo impegno a tutto tondo che, inqualche modo, supera e distanzia l’e-sercizio classico della professioneagricola, denota la forte determinazio-ne di Marika Burgarella, che è riuscita

nell’obiettivo di specializzare i 60ettari di oliveto e la sua azienda,Fontanasalsa. L’imprenditrice seguepersonalmente, giorno dopo gior-no, e con grande attenzione, la na-scita del suo ‘oro giallo’: “Il difficileed emozionante percorso che por-ta prima alla selezione degli ulivimigliori, poi alla loro cura, nel ri-spetto della natura, ed infine allaraccolta delle olive – spiega -, ci per-mette di produrre, attraverso i siste-mi di estrazione che abbiamo viavia adeguato nel tempo, un ottimoolio dal fruttato intenso e profuma-to di erbe e di zagara”. Gli oliveti cir-condano completamente, quasi in-corniciandolo, il frantoio aziendale(certificato ISO 9001 e ISO 14001,

Maria Caterina Burgarella

Page 28: Mondo Agricolo n.10

28 | MONDO AGRICOLO | OTTOBRE 2012

P R I M O P I A N O A G R I B U S I N E S S

fornendo così il suo contributo nonsolo alla qualità di estrazione, ma an-che alla riduzione dell'impatto sul-l'ambiente), che è dotato anche di im-pianto di imbottigliamento. Il packa-ging è semplice ed elegante, nei di-versi formati (da 100, 250, 500 e 750cc). Tutta la produzione aziendale èimbottigliata all'origine e curata diret-tamente dalla titolare, che ha scelto diprivilegiare la qualità in ogni fase: dal-la spremitura delle olive nel frantoio

aziendale, che avviene entro pocheore dalla raccolta, all’imbottigliamen-to, che si effettua negli stessi locali.L’azienda Fontanasalsa gode di unaposizione centrale invidiabile in unadelle zone più suggestive della Sicilia,vicina sia a Erice sia a Trapani. A pochichilometri dalla Riserva naturale delloStagnone, e dall'isola di Mozia, a brevedistanza da Segesta e non lontana daS. Vito lo Capo e dalla Riserva naturaledello Zingaro. E’ proprio qui che viene

coltivata prevalentemente la Cerasuo-la di Paceco, che dà un olio a bassissi-ma acidità, dal gusto rotondo ed omo-geneo con punte di sapore di erbe, po-modoro e limone. Negli uliveti azien-dali è presente anche la Nocellara delBelice, la principale artefice del suc-cesso ottenuto dagli oli di qualità fuo-ri dalla Sicilia. Un’oliva a doppia attitu-dine che viene utilizzata per le oliveda mensa e per l’olio. “La mia prossimascommessa commerciale parte peròda Biancolilla, una classica varietà diolive della nostra zona, che ha caratte-ristiche organolettiche molto diverse,a causa della notevole variabilità ge-netica - sottolinea Marika Burgarella –.E’ proprio la sua versatilità e l’armoniadelle sensazioni olfattive di mandorla,accompagnate da carciofo o pomodo-ro, dolce, piccante e amaro, di leggeraintensità, che merita di più: è questa lamia prossima sfida di cui, ovviamentenon posso svelare la ricetta e che pre-senterò prestissimo”.Insomma, una donna impegnata a 360gradi nel promuovere non solo il suoprodotto, ma anche nel dare impulsoalla cultura dell’olio e dell’olivo, delletradizioni del legame con il patrimo-nio paesaggistico e gastronomico, conlo sguardo costantemente proiettatoal futuro. “Produrre è una cosa, vende-re è un’altra e bisogna anticipare e au-mentare gli spazi di mercato – dicecon orgoglio -. L’export ha sempre as-sorbito più della metà della mia pro-duzione, in Europa in particolare,Francia, Germania, Austria e Svezia ol-tre agli Stati Uniti e al Giappone, ma dapochi anni, e con grande soddisfazio-ne, sono tornata vendere ‘in casa’”. Fontanasalsa, oltre all’olio extravergi-ne d’oliva, produce anche ottimi vini:Rosso di Neli, Bianco di Neli e Aurelia-no. In azienda, infine, è possibile an-che soggiornare in un tipico baglio ri-strutturato, la tipica fattoria sicilianafortificata che racchiude al suo inter-no un ampio cortile. ���

Burgarella: il mondo

come casa ma non trascuro

il mercato interno

Page 29: Mondo Agricolo n.10
Page 30: Mondo Agricolo n.10

È a Treviso

l’azienda leader delle piantine giovani distribuite sul mercatonazionale ed europeo

di Lara Buscato

P R I M O P I A N O A G R I B U S I N E S S

L’attività inizia nel 1988 con due gio-vanissimi imprenditori di 26 e 27anni, partiti da una piccola realtà checontava due sole serre, facenti partedell'azienda agricola del padre Albi-no. «Da giovani pieni di speranzequali eravamo – raccontano Giorgioe Paolo - pensavamo che la vita fosseuna scommessa sul futuro e così, ar-mati di entusiasmo e tanta voglia difare, abbiamo creduto nella tecnolo-gia offerta, da un'azienda olandese eabbiamo iniziato ad investire tempoe risorse in questa avventura, serradopo serra».Dopo solo due anni la superficie del-

Tecno-vivaismoper germogli da esportazione

40 mila mq di serrenel trevigiano

Giorgio e Paolo Gazzolasono l'anima imprendi-toriale del “Gruppo Pa-dana ortofloricoltura”,una realtà agricola cheha avuto un'espansione

a dir poco miracolosa negli ultimidieci anni e che, nei prossimi cinque,si prepara a triplicare il fatturato. Nellavoro quotidiano i due fratelli sonocoadiuvati da Fabrizio Maset, da 20anni progettista e direttore dei lavoridi tutte le serre, e da Claudio Vazzola,agronomo forestale responsabile del-le coltivazioni del Gruppo Padana.«Il core business aziendale – ci dico-no i due titolari - è la produzione e lacommercializzazione di giovani pian-tine di qualità destinate ad esserevendute ai vivai. Fino a trent’anni fal'agricoltore comprava il seme eprovvedeva a metterlo a dimora; da-gli anni '70 sono cambiate le cose.

Grazie ad unanuova tecnica diproduzione, l’a-zienda si è spe-cializzata nel fargermogliare lepiante e, ora, ven-de 150 milioni digiovani piantinericavate o da se-me o da talea ingran parte del-l'Europa e nonsolo».

30| MONDO AGRICOLO | OTTOBRE 2012

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OTTOBRE 2012| MONDO AGRICOLO | 31

le serre era raddoppiata arrivando a40.000 mq., in quegli anni è stato da-to un forte impulso innovativo all’a-zienda, che ha portato alla creazionedi sistemi di automazione con tecno-logie all'avanguardia. «Grazie ad unatecnica tedesca abbiamo installato –spiegano gli imprenditori - due sta-zioni meteorologiche che hanno per-messo di ottenere il pieno controllodelle serre, dal punto di vista climati-co. Per far crescere le piantine eranecessario monitorare costantemen-te la qualità della luce, la temperatu-ra, l'umidità, gli eventi atmosfericiesterni. Ciò ci ha consentito di crea-

re, attraverso l'adattamento continuodelle variabili, il clima perfetto per lacrescita di ogni tipo di pianta. E te-nendo conto che a catalogo vi sono1200 piantine, con diverse stagiona-lità, si può intuire l'importanza diquesta tecnologia».«Gli investimenti più importanti rea-lizzati negli anni per la crescita del-l’azienda sono stati indirizzati in pri-

Un catalogo con 1200

varietà grazie ai progressi

di ricerca e innovazione

mo luogo – proseguono - nella ricer-ca della squadra dei collaboratori. Lepersone che si prendono cura dellepiante sono fondamentali per il be-nessere stesso della pianta. In se-condo luogo nelle idee. Stimolati an-che dai responsabili aziendali, abbia-mo attivato collaborazioni importan-ti con l'Università di Bologna e di Pa-dova che, fin dall’inizio, hanno credu-to in alcune nuove tecniche di colti-vazione implementate in azienda.Questo ha portato ad un confrontocontinuo con alcuni Atenei, in parti-colare con quello dell’Università diPadova che, hanno iniziato ad avva-

Page 32: Mondo Agricolo n.10

lersi dell’esperienza del Gruppo Pa-dana e del lavoro svolto sul campoper i loro studi. L’azienda ha credutofortemente nell’innovazione che po-teva essere sviluppata in questo cam-po». I nuovi progetti nascono da unlavoro di squadra nel quale gli im-prenditori hanno raccolto alcune ne-cessità per rendere più funzionalel’arrivo del prodotto sul mercato. «Ilprimo grande investimento è statoquello dei contenitori “Star Tray” e“Star Pot”, che premiano la coltiva-zione, perché migliorano la vita del-la pianta, realizzati a seguito di nu-merose prove e studi elaborati all’in-terno dell’azienda. Hanno vantaggisia per la logistica sia per la spedi-zione, in quanto sono più facili damaneggiare e migliorano la capacitàdi sovrapposizione nei pallet. Conquesta innovazione viene movimen-tato il triplo delle piantine rispetto aprima. Tutta la linea produttiva è sta-ta adattata ai nuovi contenitori eco-logici, realizzati in polipropilene ri-ciclabile e riutilizzabili per 10 annicirca. La diretta conseguenza per ilcliente è la certezza che gli verrannoconsegnate giovani piante di qualitàperché, proprio grazie al contenitore

P R I M O P I A N O A G R I B U S I N E S S

32| MONDO AGRICOLO | OTTOBRE 2012

brevettato dal Gruppo Padana, resta-no sane anche durante il trasporto». La seconda grande sfida è legata alladrastica diminuzione di fitofarmaciavviata 8 anni fa (- 60% rispetto al2004), e alla messa in atto della lottabiologica integrata. Ma il vero obietti-vo per l’azienda è la riduzione com-pleta, nel giro di qualche anno, del-l'uso di fitofarmaci, per giungerecosì ad un impatto ambientale pa-ri a 0 e all’ambiziosa finalità diproteggere nel contempo il per-sonale e l'ambiente.La riduzione del 60% di fitofar-maci è stata ottenuta utilizzan-do alternative biologiche, ino-culando funghi e batteri utilialla difesa delle piante, nellepiante stesse e nel terriccio.E ponendo un'attenzione

fondamentale alla pulizia degli

ambienti e del personale, arrivando,in alcuni casi, a creare ambienti steri-li, dove all'interno si vedono personein tenuta da chirurgo con camice,guanti e zoccoli. Gli effetti positivi so-no concreti, in quanto le piantine so-

no più forti, più resistenti, più rigo-gliose e crescono più velocemente.L’ azienda è costituita da 280 ettari disuperficie agricola, di cui 47 dedicatiall’ortofloricoltura, con 174.000 mqdi serre coperte in vetro, 52.000 mqdi serre coperte in film plastico,30.000 mq di strutture agricole ac-cessorie, un vivaio attrezzato esternodi circa 34.000 mq, per un totale di2000 diverse varietà di piante.Centocinquanta milioni le piantinegiovani vendute e si pensa di arrivarea 500 milioni nel 2015.Importante anche l’impegno occu-pazionale: con 200 dipendenti, 50agenti per un mercato che compren-de Italia, Austria, Francia, Germania,Svizzera, Spagna, Slovenia, Croazia,Romania, Grecia, Serbia, Bosnia, Rus-sia. In campo vi sono altre nuove sfide,come quella di abbattere i costi ener-getici (per avere un’idea il consumoorario di gas metano è pari a quellodi mille abitazioni) e la realizzazionedel nuovo centro logistico per il cari-co-scarico di 10 automezzi. La neces-sità di operare in ambiente protetto econtrollato, per mantenere le piantecostantemente alle stesse condizioniclimatiche, ha posto le condizioniper realizzare un nuovo impianto fo-tovoltaico da 3,5 MWp, oltre a quelloesistente a Gaiarine, per una potenzadi 1,6 MWp. A seguito dell’acquisi-zione della ex Resteya, leader neglianni ’80 a livello europeo nella pro-duzione delle giovani piante, gli im-pianti a fotovoltaico sono, dunque,divenuti due.L’utilizzo delle fonti rinnovabili perl’approvvigionamento di energia ènelle corde dei Fratelli Gazzola che,nel tempo, hanno dotato l’azienda diirrigazione automatica, con un pozzodi approvvigionamento e centrale ditrattamento dell’acqua, e di una gran-de centrale termica a biocombustile.«Stiamo lavorando – concludono ifratelli Gazzola - per arrivare ad un’in-tegrazione completa tra azienda agri-cola ed ambiente esterno, che ci per-metta di continuare ad innovare e adevolvere». ���

Giorgio e Paolo Gazzolatitolari del Gruppo Padana ortofloricoltura

Contenitori brevettati

rendono più funzionali

logistica e spedizioni

Page 33: Mondo Agricolo n.10
Page 34: Mondo Agricolo n.10

Aviam Lda – società nata dall’incon-

tro tra imprenditori italiani, belgi e

mozambicani – ha scelto di scommet-

tere sul Mozambico, una delle econo-

mie emergenti più dinamiche dell’A-

frica, con tassi di crescita elevati sup-

portati da una situazione di buona sta-

bilità politica.

Sin dal 2008 e in anticipo rispetto a

molti, Aviam ha voluto puntare su una

coltura energetica che, se oggi è ormai

conosciuta da addetti ai lavori e non,

quattro anni fa era da considerarsi al-

34 | MONDO AGRICOLO | OTTOBRE 2012

ScommessaMozambicoAviam avvia

la partnership

con le aziende agricole

per un progetto

di internazionalizzazione

in Africa

P R I M O P I A N O A G R I B U S I N E S S

Da più tempo e da più

parti l’Africa è indicata

quale nuova opportu-

nità d’investimento per

le imprese. Molti sono i

settori su cui puntare –

dalle energie rinnovabili all’agricoltu-

ra, dal turismo alle costruzioni – così

come molti sono i Paesi e le aziende

che hanno saputo cogliere le nume-

rose possibilità offerte da un conti-

nente che, negli ultimi anni, ha man-

tenuto ritmi di crescita costante.

Page 35: Mondo Agricolo n.10

n DALL’OLIO VEGETALE AL FOOD

Aviam, che ha in concessione unterreno di 10.000 ettari, si èrivolta a Confagricoltura al finedi entrare in contatto con aziendeagricole interessate a diventarepartner in questo investimento.Il terreno si trova nella regione diNampula, a circa 20 km dallacittà di Nacala-a- Velha, a suavolta a circa 35 km

dall’importante porto industriale di Nacala-Porto e risulta avere ottimecaratteristiche per la coltivazione di grano, girasole, soia e fagioli. Daconsiderare, inoltre, che, oltre alle opportunità offerte dall’esportazione sulmercato mondiale, gli investitori troverebbero concrete possibilità di sboccosul mercato mozambicano, che attualmente importa dal Sud Africa la maggiorparte del suo fabbisogno alimentare, con costi molto elevati. Gli interessati possono rivolgersi a Mauro Palladino all’[email protected] o alla Direzione Economica – Progetti Internazionalidi Confagricoltura.

OTTOBRE 2012| MONDO AGRICOLO | 35

tamente innovativa, con-

centrando i propri sforzi

nell’implementazione e

nello sviluppo di una fi-

liera completa per la col-

tivazione di Jatropha Cur-

cas e per la produzione

di biocombustibile deri-

vante da olio vegetale. Un

progetto messo in pra-

tica grazie alla conces-

sione del DUAT (Direi-

to de Uso e Aproveita-

mento de Terra-Diritto

all’Uso e allo Sfrutta-

mento della Terra) da

parte del governo mozambicano:

attualmente Aviam è in possesso di

un permesso della durata di 50 an-

ni (rinnovabili allo scadere dei ter-

mini) su 10.000 ettari di terreno

utilizzabili a scopo agricolo, cui

vanno ad aggiungersi ulteriori

5.000 ettari da destinare all’out-

growing della popolazione locale.

Per la coltivazione della Jatropha Cur-

cas Aviam ha scelto un’area d’inter-

vento a elevata capacità logistica: pian-

tagioni e vivai si trovano all’interno

della Zona Economica Speciale di Na-

cala, a circa 20 km dalla cittadina di

Nacala-a-Velha e a circa 35 km dal por-

to industriale di Nacala-Porto, il più

importante della regione, e dal futuro

aeroporto internazionale di Nacala, la

cui apertura è prevista a dicembre del

prossimo anno. La ricerca del territo-

rio ha richiesto parecchie settimane:

oltre all’accesso a trasporti e infra-

strutture, la zona ha dovuto dimo-

strarsi in grado di soddisfare i nume-

rosi prerequisiti imposti da Aviam,

dalla facilità di collegamento alla rete

stradale sino all’idoneità delle carat-

teristiche geoclimatiche della regio-

ne all’impianto di un’attività di tipo

agricolo.

Ricevuti i permessi e individuata l’a-

rea d’interveto, la società si è quindi

dedicata per quattro anni alla coltiva-

zione e alla ricerca, stringendo inol-

tre nel 2011 un’alleanza con impor-

tanti consulenti internazionali nel

settore della Jatropha Curcas allo sco-

po di individuare le condizioni più

adatte al proliferare della pianta e al-

l’ottenimento di maggiori quantità di

olio vegetale.

Nell’ultimo periodo, tuttavia, le con-

dizioni che regolamentano l’esporta-

zione dal Mozambico di olio con de-

stinazione biodiesel sono mutate, al

punto da indurre Aviam ad avviare

una seconda fase del proprio proget-

to e a convertire la propria produzio-

ne, indirizzandola all’agroalimentare.

Obiettivo della società è

ora quello di utilizzare lo

stesso terreno per colti-

vazioni food, estrema-

mente favorite dalle ca-

ratteristiche climatiche e

dal regime di precipita-

zioni della regione. Resta

comunque l’impegno di

Aviam nei confronti del-

la comunità locale. Sono

previste future esten-

sioni della piantagione

e l'istituzione di accor-

di che consentiranno ai

lavoratori locali di pro-

seguire autonomamente la coltiva-

zione di Jatropha curcas. Come già

accennato, ulteriori 5.000 ettari di

terreno verranno assegnati in out-

growing ai contadini del posto, men-

tre il progetto Redução da pobreza

na Comunidade de Micolene (Nacala

a Velha) com o uso sustentável da Ja-

tropha – che partirà a breve grazie al-

la collaborazione con il CEPAGRI

(Centro de Promoção da Agricultura)

– permetterà agli abitanti del villag-

gio di utilizzare l’olio di Jatropha per

illuminare le abitazioni e cucinare e

per ricavare un sapone da rivendere

autonomamente nei mercati locali.

(R.M.A.)

Sostegno alla comunità

locale che dalla Jatropha

ricava sapone

Pianta di

Jatropha Curcas

Page 36: Mondo Agricolo n.10

L’appuntamento mondialedell’agricoltura performante

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Page 37: Mondo Agricolo n.10

OTTOBRE 2012 | MONDO AGRICOLO | 37

L’economia in tasca primadi tutto. L’export agroali-mentare ha superato quellodell’auto, ma la Germaniavende all’estero più delnostro Paese. Per MarioGuidi, presidente diConfagricoltura l’Italia siconcentra ancora tropposul mercato interno, mentrealtri Paesi hanno già capitoche quello interno è troppopiccolo e puntanosull’internazionalizzazione.ITALIA OGGI: Il presidentedi Confagricoltura, MarioGuidi, interviene sull’olioextravergine d’oliva, inparticolare,sullo specificoaspetto degli alchilesteri.PUBBLICO: Agricoltoridimenticati e mai convocatia Palazzo Chigi. Parla MarioGuidi, presidente di Confa-

«Km Zero? Meglio l’export»

D I C O N O D I N O I R A S S E G N A S T A M P A

Guidi sulla legge di stabilitàe il suo impatto sul settore:“Ci condanna a rimanerepiccoli”.RAITG1: Nell’approfon-dimento del telegiornale ilpresidente diConfagricoltura, MarioGuidi è intervenuto sullatassazione sui redditi delsettore agricolo, sullavolatilità dei prezzi dellecommodity e sui numeridell’exportdell’agroalimentare italiano. RADIODUE SUPER MAX:“La divertente trasmissionecondotta dal popolareshowman Max Giusti halungamente commentato ledichiarazioni di Mario Guidinell’intervista al Corrieredella Sera”, approvando,sottolineandoli conscherzosa simpatia, iconcetti espressi dalpresidente diConfagricoltura. (È possibileascoltare la trasmissione sulsito confederale).RAI RADIOUNO: Nellatrasmissione ‘La terra dalcampo alla tavola’, ilpresidente di Confagricol-tura ha sottolineato con forzal’importanza del settoreortofrutticolo nazionale.IL SOLE 24 ORE: Il test sullaqualità degli oli mette arischio gli extravergine“made in Italy”di maggiorpregio. Un vero e proprioallarme è stato lanciato dalpresidente di Confagricol-tura Mario Guidi: “Prima difissare un nuovo limite ènecessaria una riflessionepiù approfondita”.RAI RADIOUNO:

“Èvero che in unmondoglobalizzato una

nicchia può diventare unacattedrale, ma facciamoattenzione a non concen-trarci solo sulle mode.Quella del chilometro zerova benissimo, suona pureaccattivante. Ma resta unanicchia. E invece perconquistare i mercati esteribisogna aumentare laproduzione”. Per ilpresidente di Confagricol-tura, intervistato dalCorriere della Sera, sulsorpasso della Germanianell’export agroalimentare:“Per competere guardiamoal modello di Berlino”.IL SOLE 24ORE: Ilpresidente di Confagricol-tura, Mario Guidi, intervienesulla legge di stabilità cheha cancellato la possibilità,per le s.r.l. che svolgonoesclusivamente attivitàagricola, di optare per latassazione su base catastale:“ Il governo condanna ilsettore agricolo al nanismo.Per l’agricoltura solo tasse. A quando le misure per losviluppo?” CORRIERE DELLA SERA:L’intervista al presidente diConfagricoltura, Mario

gricoltura: “L’export agroali-mentare vale 10 miliardi dieuro, un quarto del totaledelle esportazioni nazionali”.AVVENIRE: In occasionedell’inaugurazione delnuovo stabilimento Barilla,il presidente Mario Guidiapplaude “al rafforzamentodel comparto agroalimen-tare che rappresenta già il16% del Pil del Paese”. GAZZETTA DI PARMA:Nuovo stabilimento Barilla.Il presidente di Confagricol-tura si augura “Una nuovastagione di rapportinell’ambito della filieraagroindustriale chericonosca il giusto peso e lagiusta remunerazione allacomponente agricola, chegià fornisce il 70% dei suiprodotti all’industria”.���

L’articolo su Corriere della Sera del 28 settembre

Guidi ai media:

Occorre uscire

dalla nicchia

e conquistare

i mercati esteri

di Veronica Mazzanti

Page 38: Mondo Agricolo n.10

38 | MONDO AGRICOLO | OTTOBRE 2012

M A P P A M O N D O

La Francia difende con for-za i propri ‘Chateau’ escongiura, almeno perora, l’invasione di vini‘Chateau’ prodotti negliUsa. A metà settembre,la Federazione dei vinidi Bordeaux (FGVB)aveva duramente at-taccato la Commis-sione, accusandoladi cercare di "ven-dere la menzione‘Chateau’ agli ame-ricani, creando unadistorsione dellaconcorrenza neiconfronti del vinofrancese, con uneffetto fuorvianteper i consumatori".

Ferma la presa di posizio-ne del ministro, StéphaneLe Foll che ha chiesto e ot-

tenuto, dal comitato digestione per il vino Ue,di ritardare la votazio-ne, per permettere allaFrancia di presentaredelle proposte alter-native. Secondo fontidiplomatiche, la de-cisione finale faràparte di più ampinegoziati su un ac-cordo di liberoscambio con gliStati Uniti. Nel2011, l'UE haesportato negliUsa 2,2 miliardi dieuro di vino.

LA FRANCIA DIFENDE I SUOI ‘CHATEAU’

di Elisabetta Tufarelli

Usa, guerra del pomodoro

Gli agricoltori

della Florida

chiedono che sia

rivisto l'accordo

con il Messico

Circa la metà dei

pomodori

consumati negli

Stati Uniti viene

dal Messico, ma d’ora

in poi, forse, non sarà

più così. Da tempo

gli agricoltori della

Florida facevano

pressione per rescindere

un accordo, siglato

nel 1996, che, sinora,

aveva permesso

di mantenere così basso il

prezzo dei pomodori

messicani, da rendere

difficile la concorrenza

con il prodotto nazionale,

proveniente

in particolare dalla

Florida. Il Dipartimento

del commercio

statunitense ha reso noto

che sta valutando

la probabile revoca

di quest’accordo.

Il Messico, dal canto suo,

ha minacciato rappresa-

glie commerciali su altri

settori. Ha anche accusato

l'amministrazione Obama

di usare la revoca

dell’accordo con

l’obiettivo di accattivarsi

l’elettorato di questo

Stato, molto importante

dal punto di vista politico,

in vista delle elezioni

presidenziali di

novembre. Dal 1995 ad

oggi, le vendite

di pomodori made

in Florida (il più grande

produttore a stelle

e strisce, seguito dalla

California) si sono

praticamente dimezzate,

scendendo a 200 milioni

di dollari l'anno, contro gli

oltre 500 milioni

prima dell’accordo.

Contemporaneamente,

nel 2011, il valore delle

esportazioni di prodotti

ortofrutticoli dal Messico

verso gli Usa, è stato di 8,5

miliardi di dollari.

I produttori di pomodoro

della Florida attendono

la decisione del Diparti-

mento del commercio.

Ma c’è grande fermento

e paura di rappresaglie

commerciali da parte

di altri settori, suinicolo

in testa, per il quale

è stata calcolata - qualora

scoppiasse una guerra

commerciale e il Paese

sudamericano decidesse

di imporre dazi analoghi

a quelli praticati al tempo

del precedente scontro

commerciale - una

perdita di circa14 dollari

a capo.

n CINA: LA FRUTTA PARLA CILENO

Le esportazioni cilene di

frutta verso la Cina sono

molto cresciute. Nel 2011,

le spedizioni hanno

registrato una crescita

del 35%, per un valore

complessivo di 438 milioni

di dollari, secondo

il ministero dell'Agricoltura

cileno. Nel 2011, il 75% delle importazioni di ciliege della

Cina proveniva dal Cile e il Paese sudamericano è stato

il principale fornitore del Dragone per prugne secche

(72%). Il Cile ha la leadership nell’import di uva da tavola

(58%) e mele (54%). La Cina sta subentrando agli Stati

Uniti come principale mercato d'esportazione della frutta

cilena. In generale, gli scambi bilaterali tra il Cile e la Cina

sono passati dai 24,700 milioni di dollari del 2010, ai 29,000

dollari del 2011. Nel primo semestre del 2012, gli scambi

commerciali tra la Cina e il Cile hanno registrato

una ulteriore crescita del 14,8%, per un valore di 14,700

milioni di dollari.

Page 39: Mondo Agricolo n.10

La siccità avanza in Asia

Ricerca inglese

sui cambiamenti

climatici.

C'è il rischio

di crisi alimentare

Entro 10 anni gran

parte dell’Asia

rischia una crisi

alimentare per la siccità.

I Paesi in pericolo sono

Cina, Pakistan e Turchia,

ma desta preoccupa-

zione anche l'India

per l’enorme

popolazione. A lanciare

l’allarme è uno studio

dell’Università di Leeds,

pubblicato dal Centre for

Low Carbon Futures.

Secondo la ricerca

inglese, nel prossimo

decennio, le ondate di

siccità sottrarranno dai

campi il doppio

dell’umidità rispetto al

periodo tra il 1990 e il

2005. Preoccupa i

ricercatori, inparticolare,

l’impatto sulla Cina, sul

Pakistan e sulla Turchia,

Paesi forti produttori di

n IN CALO I RACCOLTI DI FRUMENTO IN AUSTRALIA

La produzione australiana di

frumento dovrebbe registrare,

quest'anno, una contrazione di

circa il 24 per cento. A parere

dell'Australian Bureau of

Agricultural and Resource

Economics and Science

(ABARES), nel 2012-13, la

produzione sarà in netto calo rispetto a quella record dello

scorso anno. I raccolti invernali, dovrebbero diminuire

rispetto allo scorso anno, ma comunque risultare in

crescita rispetto alla media degli ultimi cinque anni.

Nonostante il calo dei raccolti, non dovrebbero esserci

problemi per l’export, grazie alla produzione comunque

maggiore, degli ultimi anni. Dovrebbe aumentare del 5%,

nel 2012-13, la produzione complessiva di colture estive .

Page 40: Mondo Agricolo n.10

M A P P A M O N D O

grano e di mais.

“I risultati del nostro

lavoro ci hanno sorpreso

– ha detto il dottor

Lawrence Jackson, co-

autore del rapporto -. Ci

siamo accorti che

l’aumento del rischio di

gravi siccità è così

imminente (soli10 anni)

ed è necessario correre

ai ripari, perché si tratta

di una reale minaccia di

crisi alimentare nell’area,

che potrebbe

ripercuotersi

a livello mondiale”.

Il rapporto sostiene

che saranno la capacità

di adattamento

ai cambiamenti climatici,

insieme all’aumento

della produzione

agricola, le carte vincenti

La Siria produrrà circa unmilione di tonnellate diagrumi. Secondo fonti uffi-ciali del Paese medio -orientale, un quarto degliagrumi verrà esportato. Illocale ministro dell'Agri-coltura e della Riformaagraria, Subhi Abdullah,ha parlato di una produzio-ne di 897.000 tonnellate.Di questo volume com-plessivo, nel 2012, verran-no esportate tra le 200.000e le 240.000 tonnellate, inmaggior parte destinate almercato iraniano. Incon-trando i funzionari dei lo-cali ministeri dell'Agricol-tura, dell'Economia e delCommercio estero, Abdul-lah ha esaminato diversi

modi per commercializza-re gli agrumi. Occorre, aparere del ministro, ricer-care nuovi mercati esteri etrovare alternative per latrasformazione; è ancheimportante incoraggiaregli agricoltori a vendere ilprodotto senza rimetterci,tenendo conto del costoelevato di produzione.

SIRIA: PRODUZIONE RECORD DI AGRUMIper contribuire a ridurre

le perdite di raccolto

future durante gli anni

di siccità. La ricerca

indica che la Cina è in

grado di adattarsi a questi

cambiamenti e a gestire

la minaccia alla sicurezza

alimentare, mentre desta

preoccupazione la

capacità di fronteggiare

l’emergenza climatica

dell’India (secondo

produttore mondiale di

grano e settimo di mais).

Lo studio indica

la necessità di azioni

consapevoli

e tempestive da parte

della politica, insieme

alla volontà locale

di modificare le pratiche

agricole, investendo

in nuove tecnologie.

Page 41: Mondo Agricolo n.10

OTTOBRE 2012| MONDO AGRICOLO |41

Siccità, carestie,primavere arabe.Occorre una nuovapolitica mondiale

dei cereali

Due mondi si sono scon-trati. Uno legato all’agri-coltura, alla produzionedi mais, l’altro al mondoindustriale e ambientali-sta: la produzione di bio-

alcool. I due mondi sembravano vive-re con reciproco vantaggio. Ma l’idil-lio si è rotto. È bastata una straordina-ria siccità negli Stati Centrali degli Sta-ti Uniti, che fa ricordare la “dust bowl”di Steinbeck. Questa siccità ha causa-to la brusca riduzione della produzio-ne di mais di quasi il cinquanta percento, nell’area più produttiva del

rono delle decisioni politiche a livellointernazionale. Resta il fatto che que-sta siccità con il corollario di aumentodei prezzi è solo un allarme per il fu-turo. Alcune aree del mondo si stannoinfatti avviando verso carenze alimen-tari mortali. Nei nove Paesi del Sahel,ad esempio, nonostante gli aumentidelle produzioni agricole, la popola-zione è cresciuta da 58 a 78 milioni dipersone rendendo deficitario in mo-do impressionante il bilancio alimen-tare di questi Paesi. E certo che nellerivolte dei Paesi arabi, non siano estra-nei gli aumenti dei prezzi mondiali deicereali. Occorre una nuova politicamondiale di aiuti alimentari, non solod’emergenza, ma strutturale, basata suaiuti verso le aree deficitarie, l’incenti-vazione delle produzioni. Gli impegnidel G20 agricolo, il consesso dei mini-stri agricoli dei principali Paesi, sonoancora poco concreti. Una politica dimaggiori produzioni, di stoccaggiodei prodotti e di aiuti ai Paesi biso-gnosi, come nel secondo dopoguerra,sono ormai indispensabili. ���

Pannocchie secchee nuovi equilibri

mondo. Il prezzo del mais al ChicagoBoard of Trade, è di conseguenza qua-si raddoppiato, da 3,66 $ per bushel, a7,36 $ per bushel. Il mais non è peròsolo un alimento, ma da qualche annoè diventato la componente base per laproduzione di etanolo o bio-alcool,

usato come carburante. È emerso per-tanto la contraddizione dell’opportu-nità dell’uso di materie, destinate allaalimentazione umana, per la produ-zione di biocombustibili. L’aumentodel costo internazionale del petrolioha reso vantaggiosa, ad ora, la trasfor-mazione dei cereali in carburanti. Lagrande siccità e le carestie in Africahanno cambiato l’ottica del problema.In un mondo, dove ottocento milionidi individui sono al di sotto della so-glia della carestia e della fame, occor-

Servono aumenti produttivi,

stoccaggio e aiuti

ai Paesi bisognosi

AT T U A L I TÀ MONDO

di Antonio Piccinini

Pannocchie secchee nuovi equilibri

Page 42: Mondo Agricolo n.10

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Page 43: Mondo Agricolo n.10

OTTOBRE 2012| MONDO AGRICOLO |43

Il delegato confederaleAntonio Boselli

agli incontri preparatori

della kermesse mondiale

Expo Mila-no 2015,che si svol-gerà dal 1maggio al31 ottobre

2015, avrà come tema“Nutrire in Pianeta,

organizzazioni interna-zionali, 6 padiglioni tec-nici, 9 cluster, teatro eperforming arts centers.Oltre 2.000 saranno glieventi previsti per i seimesi, nel sito espositivo enel territorio circostantee in tutta Italia. Un grande tema che saràla una grande sfida per ilmondo: ogni persona sul-la terra dovrebbe avereaccesso a cibo sano sicu-ro ed in misura adeguata.La giunta di Confagricol-tura ha delegato a rappre-sentare la Confederazio-ne in sede Expo, AntonioBoselli, presidente diC o n f a g r i c o l t u r aMilano/Lodi/Monza eBrianza. Il delegato confe-derale ha già incontrato irappresentanti della So-cietà Expo ed ha parteci-

pato alla seconda edizione dell’Inter-national Participants Meeting (IPM)che ha l’obiettivo di mettere in condi-visione i Paesi che parteciperanno al-l’evento. Durante i lavori, che si sonosvolti a Milano, erano presenti Formi-goni, commissario generale di Expo,Pisapia, commissario straordinario delGoverno italiano e Sala, amministrato-re delegato di Expo 2015, oltre al se-gretario generale del Bureau Interna-tional dex Expositions Gonzalez Lo-scertales e il vice direttore delle Na-zioni Unite per l’Alimentazione e l’A-gricoltura, Juneja.Il tema dell’Expo è il rapporto tra l’uo-mo e la natura, tra il cibo e la vita del-l’uomo, un tema trasversale, che coin-volge molte dimensioni della vitaumana: il food, l’agricoltura, la sicurez-za alimentare, l’acqua, l’energia, lagreen economy, l’ambiente, la mobi-lità, la sostenibilità, la ricerca, l’innova-zione e tante altre dimensioni ancora.L’ambizione di Expo Milano 2015 èquella di affrontare in modo nuovo eautorevole alcune delle grandi e deci-sive sfide che sempre più orientano leagende politiche a tutti i livelli. ���

Expo 2015: cibo e futuro

energia per la vita” e sarà un’opportu-nità strategica di business per le azien-

de di diversi settori pro-duttivi e una occasio-ne per dimostrare di“essere sistema”.Si prevede la parteci-pazione di 20 milioni

di visitatori stranieri(30%) e 1,1 mi-

lioni quadrati diespos iz ione(80 spazi espo-sitivi per i Pae-si partecipanti(al momento106 quelliche hannoaderito) e le

AT T U A L I TÀ E V E N T I

di Simona Giorcelli

Antonio Boselli

Page 44: Mondo Agricolo n.10

Obama Vs Romney.Gli agricoltori USA

ancora indecisi.Intanto il “Farm Bill” ed il “Programma Latte” non sono stati rinnovati

di Elisabetta Tufarelli

AT T U A L I TÀ M O N D O

2013 sulla gran parte delle politicheagricole e di quelle della nutrizione (ifood stamp da soli contano il 75% delbilancio del Farm Bill) compresa l'as-sicurazione del raccolto, la più gran-de "rete di sicurezza", sfruttata mol-tissimo dagli agricoltori in quest’an-no la siccità. Non è così, invece, per iproduttori di latte. Infatti, contempo-raneamente al Farm Bill, è scadutoanche il Milk Income Loss ContractProgram, che compensa i produttori,quando i prezzi del latte scendonosotto il livello prefissato. L’ impattosarà fortissimo proprio a novembre,perché questo ‘pagamento supple-mentare’ viene effettuato 30 giornidopo la consegna del latte e l’ultimo

Elezioni Usa:come voterannoi farmer?

L’agricoltura e il suo in-dotto negli Stati Uniti,danno lavoro a 22 mi-lioni di persone. Il 6 no-vembre alle prossimeelezioni americane co-

me sarà orientato il voto degli agri-coltori americani? Tra Obama e Rom-ney, quale programma agricolo vin-cerà nella sfida presidenziale? Le ele-zioni di quest’anno, per la prima vol-ta dal 1949, ci saranno senza che siastato approvato un nuovo Farm Bill.Questo pacchetto di misure legislati-ve che definisce, ogni cinque anni, lapolitica agricola americana si può, inqualche modo, paragonare alla Politi-ca agricola comune europea, infatti, èscaduto il 30 settembre e non è statoapprovato, come del resto avevamoanticipato proprio su queste pagine

nel numero di lu-glio/agosto, perchénon è sembrato op-portuno procedere aforti tagli di budget,proprio in un annoelettorale. La prossi-ma data utile perl’approvazione, saràla sessione successi-va alle elezioni, pre-vista per il 13 no-vembre.A parere degli esper-ti, il finanziamentogovernativo è assicu-rato fino a marzo

44| MONDO AGRICOLO | OTTOBRE 2012

Mitt Romney e Barack Obama

Page 45: Mondo Agricolo n.10

OTTOBRE 2012| MONDO AGRICOLO | 45

assegno è stato quello del 30 ottobre. Il presidente Barack Obama e il can-didato repubblicano Mitt Romneyhanno spiegato le loro posizioni sul-l’agricoltura all'American Farm Bu-reau Federation. Entrambi i candidati hanno ap-profondito le loro idee in materia dienergia, di normative ambientali e dilavoro agricolo. “Le nostre comunità rurali, gli agri-coltori e gli allevatori possono au-mentare la nostra indipendenza ener-getica e aumentare la transizione ver-so un’economia basata sull’energiapulita” ha detto Obama. L'anno scor-so, l'America rurale ha prodotto ab-bastanza combustibili rinnovabili per

soddisfare circa l'8 per cento dellenostre esigenze, aiutandoci a aumen-tare la nostra indipendenza energeti-ca e portandola al livello più alto de-gli ultimi 20 anni. La nuova normaRenewable Fuel Standard (RFS) hacontribuito a promuovere la produ-zione di biodiesel che, nel 2011, è ar-rivata a quasi 1 miliardo di galloni,creando 39.000 posti di lavoro. Anche Romney sostiene la RFS e lealtre energie di derivazione agricola.

Entrambi i candidati

hanno approfondito

i temi agroambientali

“Vedo l'America come una superpo-tenza energetica, che aumenta rapi-damente la propria produzione e lapropria partnership con i nostri al-leati, Canada e Messico, per raggiun-gere l'indipendenza energetica delcontinente entro il 2020”, ha soste-nuto Romney. Per quanto riguarda la politica agri-cola, Obama comprende la necessitàdi una solida rete di sicurezza per leaziende agricole. “Ecco perché ho au-mentato la disponibilità dell’assicura-zione del raccolto e di assistenza al-l'emergenza, per aiutare più di590.000 agricoltori e allevatori amantenere le loro aziende in attivitàdopo i disastri naturali e la perditadelle colture- ha sostenuto -. La miaamministrazione ha ampliato il cre-dito agrario per aiutare più di100.000 agricoltori in difficoltà du-rante la crisi finanziaria e sta espan-dendo l'accesso a prestiti a basso in-teresse, incoraggiando le imprese diassicurazione a prorogare i termini dipagamento. Romney supporta il pas-saggio di un disegno di legge agrico-la forte: “Per fornire gli opportunistrumenti di gestione dei rischi e chelavorerà per agricoltori e allevatori intutto il Paese." Ha ricordato che il suocompagno di corsa, Paul Ryan, ha vo-tato un disegno di legge votato per ilsollievo dalla siccità, che il Senatonon ha approvato”.Gli agricoltori voteranno Obama per-ché rafforzerà l'America rurale pun-tando su prodotti che il mondo vuo-le comprare e ripristinando i valoridella classe media. "Io sono l'unicocandidato impegnato a rafforzare larete di sicurezza agricola, assicurarela crescita economica rurale e soste-nere gli investimenti agricoli in ener-gia pulita.Gli agricoltori eleggeranno Romneyperché solleverà gli agricoltori dallepesanti normative ambientali, spin-gerà su una politica energetica co-mune sviluppata in casa, darà unamaggiore attenzione all'apertura dinuovi mercati, e varerà una politica fi-scale pro-crescita, che incoraggi gliinvestimenti. ���

Page 46: Mondo Agricolo n.10

La Green economy riparte da Rimini

AT T U A L I TÀ F I E R A R I M I N I

Nell’anno della Conferen-

za mondiale delle Na-

zioni Unite, Rio+ 20, a

Rimini presso la Fiera

Ecomondo-Key Energy

(il 7 ed 8 novembre

2012) si terranno gli Stati Generali del-

la Green Economy, promossi da un

Comitato organizzatore composto da

39 organizzazioni di imprese rap-

presentative della green economy

italiana in collaborazione con il mi-

nistero dell’Ambiente.

I lavori preparatori, iniziati nel mese

di maggio, hanno portato all’ela-

borazione di una piattaforma pro-

grammatica frutto di un processo

aperto e partecipativo, che ha vi-

sto il coinvolgimento di centi-

naia di esperti e rappresentanti

46 | MONDO AGRICOLO | OTTOBRE 2012

A Ecomondo-Key Energy

Stati Generali

per definire la piattaforma

programmatica

Page 47: Mondo Agricolo n.10

lizzare. Nell’occasione dell'evento

verrà anche presentato un Rapporto

sulla Green Economy, realizzato dalla

"Fondazione per lo Sviluppo Sosteni-

bile", in collaborazione con l’Enea.

Per Confagricoltura, ai lavori degli Sta-

ti Generali interverrà il presidente Ma-

rio Guidi. L'Organizzazione inoltre

sarà presente a "Key Energy" con un

proprio stand (ubicato presso l’Area

del mondo delle imprese, delle forze

politiche e della società civile. Si è la-

vorato in otto gruppi di lavoro, dedi-

cati ai settori ritenuti più importanti

per lo sviluppo della green economy

in Italia, che hanno organizzato mo-

menti di incontro e di confronto per

elaborare proposte e realizzare idee:

“Filiere agricole di qualità ecologica”,

“Ecoinnovazione”, “Ecoefficienza, e

rinnovabilità dei materiali e del riciclo

dei rifiuti”, “Efficienza e del risparmio

energetico”, “Fonti energetiche rinno-

vabili”, “Servizi ambientali”, “Mobilità

sostenibile”, e “Finanza e di un credito

sostenibile per la green economy”.

A Rimini sarà quindi presentato l’or-

ganico "Programma per lo sviluppo

della green economy", quale contribu-

to per far uscire l’Italia dalla crisi e per

raggiungere gli obiettivi principali

che gli Stati Generali intendono rea-

108 padiglione D 5) che sarà un pun-

to di riferimento per gli operatori.

Iniziativa di rilievo è il convegno, pro-

mosso da Confagricoltura, sul ruolo e

sulle opportunità dell’agroenergia;

l’appuntamento è il 9 novembre alle

ore 14 presso la Sala Mimosa di Rimi-

niFiera. Nel convegno verrà messo in

rilievo il ruolo di un’agricoltura plu-

riattiva, che integra e diversifica, con

la produzione di energia, il proprio

reddito e che può continuare a forni-

re il potenziale multifunzionale di tu-

tela del paesaggio e dell’ambiente; si

ribadirà che le filiere agro energeti-

che, alimentate da materie prime na-

zionali, aumentano il grado di auto-

sufficienza energetica del Paese.

(G.M.)

Tre seminari di Confagri

su piccoli impianti biogas

credito e irrigazione

OTTOBRE 2012| MONDO AGRICOLO |47

Ingresso principale di Rimini Fiera

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OTTOBRE 2012| MONDO AGRICOLO |49

RINNOVABILIA Rovigo sul biogas Confagricoltura Rovigo ha presentato l’alternativa bio-gas come soluzione fronteggiare la crisi e creare unreddito agricolo aggiuntivo. Ha organizzato un incontrodi approfondimento con gli agricoltori sulle tecnologie esulle risorse, con lo studio di ingegneria Sigma Engi-neering di Rovigo, la società italo-tedesca BIO4GASITALIA di Modena (leader europeo negli impianti di mi-ni-biogas da i 20kW ai 100kW), e la banca BCC del Pole-sine. È stato presentato il sistema BERT-biogas20KW che funziona con liquami bovini, suini e di scartidi produzione. Questa tecnologia, sviluppata all’Univer-sità di Innsbruck, non presenta alcun mescolatore inter-no al digestore e utilizza, per il proprio funzionamento,solo un 3% dell’energia elettrica prodotta dal cogenera-tore, contro circa il 20% delle tecnologie attualmentesul mercato. Un risparmio che si traduce in maggiorenergia immessa in rete, maggiori ricavi e un pareggiodell’investimento tra i 3 ed i 5 anni. Inoltre, la partico-lare geometria del fermentatore, unico e a doppia ca-mera concentrica, minimizza gli spazi d’ingombro e nepermette il totale interramento. Dal punto di vistanormativo è stato presentato il decreto legge06/07/2012 sugli incentivi per la produzione di energiaelettrica degli impianti alimentati da fonti rinnovabili.La BCC del Polesine è, infine, intervenuta sulla soste-nibilità economica e il finanziamento degli investi-menti. (E. T.)

Rapporto del Gestore dei Servizi EnergeticiIl Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ha pubblicato ilRapporto Statistico degli impianti a fonti rinnovabilidel 2011 contenente l'evoluzione delle fonti rinnovabi-li in Italia alla fine del 2011 e che fornisce le informa-zioni su consistenza, potenza installata e produzioneelettrica, generata a livello nazionale, regionale e pro-vinciale. Il Rapporto evidenzia come la crescita annuadegli impianti alimentati da fonti rinnovabili continua amantenersi a livelli molto elevati. In particolare, negli

ultimi sei anni il numero di impianti è sempre raddop-piato rispetto all'anno precedente raggiungendo nel2011 una consistenza pari a 335.151 impianti con unapotenza installata pari a 41.399 MW, oltre il doppio dei18.335 MW del 2000. Il motivo della crescita sta nel-l'installazione di nuovi parchi eolici, impianti alimen-tati con bioenergie e soprattutto ai fotovoltaici che nel2011 hanno registrato un incremento eccezionale. Intotale, la produzione di energia rinnovabile ha rag-giunto gli 82.961 GWh, l'8% in più rispetto al 2010. Perquanto riguarda, in particolare, il settore delle bioe-nergie, il Rapporto evidenzia che gli impianti più nu-merosi sono quelli alimentati con i biogas (65%), se-guiti da quelli a bioliquidi (22%) e infine da quelli a bio-masse (13%). In termini di potenza, invece, dei 2.825MW il 46% è riferito a impianti che bruciano biomas-se, il 27% utilizza bioliquidi e il restante 27% è ali-mentato da biogas. La numerosità degli impianti è au-mentata dell’81%, soprattutto per i molti piccoli im-pianti a biogas, mentre la potenza cresce del 20%(+474 MW) sia per gli impianti a bioliquidi che per gliimpianti a biogas. Nel 2011 la potenza degli impiantialimentati con le bioenergie rappresenta il 7% di quel-la relativa all’intero parco impianti rinnovabile. Tra il2000 e il 2011 la numerosità degli impianti è aumen-

N O T I Z I A R I O EN E RG I A E AMB I E N T E D I C O N F A G R I C O LT U R A

R U B R I C A A C U R A D E L L ’ A R E A A M B I E N T E E T E R R I T O R I O

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50 | MONDO AGRICOLO | OTTOBRE 2012

N O T I Z I A R I O ENERG IA E AMB IENTE D I C O N FA G R I C O LT U R A

fonti rinnovabili di potenza nominale fino a 1 MW e del-le opere connesse, ubicati: in aree destinate ad usoagricolo ovvero in aree non industriali;in aree destinate all’estrazione di materiali lapidei; inaree destinate al trattamento e smaltimento dei rifiuti;all’interno di impianti destinati alla produzione di ener-gia elettrica da fonte convenzionale, per i quali necessi-ta il recupero ambientale; sono assoggettati alla pro-cedura abilitativa semplificata ad esclusione degliimpianti ricadenti in: a) aree sottoposte a tutela ai sen-si del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42; b) areeappartenenti a parchi e riserve nazionali o regionali; c)aree appartenenti a territori di più comuni. Sono esclu-si gli impianti eolici con potenza superiore a 60 kW. Ilregime della comunicazione relativa alle attività in edi-lizia libera viene esteso ai progetti di impianti alimenta-ti da fonti rinnovabili con potenza nominale fino a 50KW, con esclusione degli impianti eolici con potenza su-periore a 20 kW, nonché agli impianti fotovoltaici diqualsivoglia potenza da realizzare sugli edifici, fattasalva la disciplina in materia di valutazione di impattoambientale e di tutela delle risorse idriche. Sono as-soggettati a segnalazione certificata di inizio attività(SCIA) la costruzione e l’esercizio degli impianti fotovol-taici collocati a terra ubicati in zone industriali di poten-za nominale fino a 1 MWe.

ATTUALITÀEFSA su maisogmL’EFSA si è pro-nunciata sul fa-moso studio delprof. Serallinisulla pericolo-sità dell’uso diun mais geneti-camente modifi-cato NK603 e di un erbicida contenente glifosato per lasicurezza alimentare. L'Autorità europea è giunta aquesta conclusione dopo un attento esame della pub-blicazione, sostenendo che non ha una qualità scientifi-ca tale da essere considerata valido ai fini di una valuta-zione del rischio.In particolare l’EFSA ha trovato inade-guati il disegno dello studio, la descrizione dei risultatie la loro analisi. Tali carenze comportano che l'EFSA,allo stato attuale, non è in grado di ritenere le conclu-sioni degli autori scientificamente fondate. I numerosiproblemi riscontrati nella progettazione e nella meto-dologia dello studio, così come descritti nello studio,implicano l’impossibilità di trarre conclusioni circa l’in-sorgenza di tumori nei ratti oggetto dell’esperimento. Per poter comprendere appieno lo studio, l'Autoritàeuropea ha poi invitato gli autori a mettere a dispo-sizione alcuni importanti dati supplementari. (L. T.)

tata secondo un tasso medio annuo pari al 19%, men-tre per la potenza si è registrato un aumento mediodel 14%. Il parco degli impianti alimentati con bioe-nergie è stato caratterizzato da una crescita continuae sostenuta durante tutto il periodo. Particolarmenteinteressanti gli ultimi tre anni: il 2009 per lo straordi-nario incremento di potenza (circa 500 MW aggiuntivi);il 2010, grazie al censimento di molti piccoli impianti,per la consistenza che è aumentata di oltre 260 im-pianti; il 2011 per il forte incremento sia nel numero(+544 impianti) che nella potenza degli impianti (+474MW). Nel 2011 la produzione da biomasse è aumenta-ta del 10% circa, passando da 4.308 GWh a 4.730 GWh.Dallo sfruttamento dei biogas sono stati generati nel2011 3.405 GWh, il 66% in più rispetto al 2010. La dif-ferenza è dovuta soprattutto agli impianti alimentaticon prodotti derivati da attività agricole e forestali, chepassano da una produzione di 390 GWh a 1.453 GWh.La produzione da bioliquidi invece è scesa rispetto al-l’anno precedente del 12% soprattutto a causa deglialti prezzi del combustibile da utilizzare. La produzio-ne da bioenergie rappresenta il 13% degli 82.961 GWhdella produzione nazionale da fonti rinnovabili. Nel2011 l'Italia ha così superato l'obiettivo nel settoreelettrico del 19,6% indicato nel Piano di Azione Nazio-nale, raggiungendo il 23,5%. L'obiettivo al 2020 del26,4%, come indicato nella prima anticipazione dellaStrategia Energetica Nazionale (SEN), dovrà essererivisto al rialzo tenuto conto soprattutto della signifi-cativa crescita del fotovoltaico. (R. P.)

Elettricità da rinnovabili: la Regione SiciliaSul Supplemento della Gazzetta ufficiale della Regionesiciliana n. 34 del 17 agosto 2012 è stato pubblicato ilDecreto Presidenziale 18 luglio 2012, n. 48 recante "Regolamento recante norme di attuazione dell’art. 105,comma 5, della legge regionale 12 maggio 2010, n. 11".Il Decreto presidenziale sancisce l’immediata applica-zione nel territorio della Regione siciliana delle dispo-sizioni di cui al decreto ministeriale 10 settembre 2010recante “Linee guida per il procedimento di cui all’arti-colo 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387per l’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio diimpianti di produzione di elettricità da fonti rinnovabilinonché linee guida tecniche per gli impianti stessi”. Alfine di accelerare l’iter autorizzativo della costruzioneed esercizio degli impianti alimentati da fonti rinnovabi-li viene istituita apposita commissione composta dai di-rigenti generali dei Dipartimenti regionali dell’energia,dei beni culturali e dell’identità siciliana, dell’ambiente,delle infrastrutture, della mobilità e dei trasporti, degliinterventi infrastrutturali per l’agricoltura, dell’urbani-stica, del Comandante del Corpo forestale, coordinatadal dirigente generale del Dipartimento dell’energia.La costruzione e l’esercizio degli impianti alimentati da

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AGROFARMACIRapporto 2011 sulla distribuzione dei fitosanitariL’Istat ha pubblicato il rapporto 2011 sulla distribuzio-ne dei prodotti fitosanitari per uso agricolo. La quantitàdei prodotti fitosanitari distribuiti nella protezione del-le coltivazioni agricole risulta complessivamente in calodell’1% nel 2011, rispetto all’anno precedente e del 3,6%nel decennio 2001-2011. Un moderato incremento riguar-da soltanto i fungicidi e i prodotti vari (rispettivamente+3,2% e +4,8%), mentre gli insetticidi si riducono del2,1% e gli erbicidi del 14,4%. Diminuisce dell’1,3% anchela quantità di principi attivi contenuti nei preparati distri-buiti per uso agricolo, di cui i fungicidi rappresentano il61% del totale, gli insetticidi e gli acaricidi il 10,7%, glierbicidi l’11,9%, i vari il 15,9% e i biologici lo 0,5%. Siriduce anche la quantità dei principi attivi consentiti inagricoltura biologica e contenuti nei prodotti fitosani-tari (-8,4% rispetto al 2010).Questa tendenza alla dimi-nuzione è in linea con le indicazioni espresse dalle poli-tiche agro-ambientali comunitarie e nazionali, che mira-no ad un minor utilizzo di mezzi tecnici chimici impie-gati nelle coltivazioni agricole. Resta comunque da con-siderare che il ricorso a prodotti fitosanitari dipendeanche dalle condizioni meteorologiche verificatesi nelcorso degli anni, e dai piani colturali adottati dagli agri-

coltori. Dall’analisi dei dati emerge, inoltre, come nel2011 il 50,9% dei prodotti fitosanitari sia stato distri-buito nelle regioni settentrionali, il 12% in quelle cen-trali e il 37,1% nel Mezzogiorno. (A. P.)

CAMBIAMENTI CLIMATICIAgricoltori europei sull’effetto serraIl Copa-Cogeca ha presentato la propria posizione al-la proposta della Commissione europea per una deci-sione in merito ai piani d'azione e alle norme di conta-bilizzazione delle emissioni e degli assorbimenti digas a effetto serra derivanti da attività di uso del suo-

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lo, cambiamenti di uso del suolo e silvicoltura (LU-LUCF). Grazie al loro notevole contributo alla bioeco-nomia, l'agricoltura e la silvicoltura svolgono un ruolocentrale per far fronte alle sfide di oggi e di domani.Infatti, l'agricoltura e la silvicoltura sono gli unici set-tori economici che posso sequestrare in maniera na-turale il carbonio nei suoli e nelle biomasse durante ilprocesso di produzione. L'Unione europea dovrebbecercare il modo di ridurre le emissioni consentendoallo stesso tempo il proseguimento dell'uso di terrealtamente produttive. L'unica strada percorribile pergli agricoltori, le cooperative e i silvicoltori europeiconsiste in un approccio basato su un uso efficientedelle risorse naturali e incentrato sulla futura sfidadell'aumento della domanda di derrate alimentari efonti rinnovabili. Il Copa-Cogeca vedrebbe con favoreuna proposta della Commissione volta a migliorare ilmonitoraggio e la comunicazione in materia di bilan-cio del carbonio nel settore LULUCF al fine di sostene-re un quadro di contabilizzazione per le attività dell'a-gricoltura e della silvicoltura. Tuttavia, questo non de-ve essere vincolante, né deve andare oltre gli accordiinternazionali o mirare a fissare obiettivi in una datasuccessiva. La proposta dovrebbe servire principal-mente a riconoscere il loro ruolo multifunzionale ditali settori e a mostrare che il loro potenziale può es-

sere limitato da condizioni e perturbazioni naturali, ri-schi di saturazione e flussi complessi. (A. P.)

LEGISLAZIONESemplificazione burocratica per il bioDal 1 ottobre è in vigore il D.M. n. 2049/2012 che ha isti-tuito il Sistema informativo del Biologico (SIB) per lagestione informatizzata dei procedimenti amministra-tivi relativi alla notifica d’attività con metodo biologico.Il nuovo sistema è diretto ad una maggiore semplifica-zione. Ha poi l’obiettivo di rendere maggiormente effi-ciente ed efficace l’attività di vigilanza. Gli operatoridevono notificare l’inizio della propria attività nonché levariazioni successive alla notifica tramite il SIB. Attra-verso l'utilizzo del sistema, le informazioni dichiaratenelle notifiche sono allineate con il fascicolo aziendale(come previsto dall’art. 4 del D.M.), risultando così dipiù facile applicazione per le aziende agricole, che nesono già in possesso. Gli operatori, per la redazionedella Notifica tramite il SIB, potranno avvalersi: dei Cen-tri di Assistenza Agricola o degli altri soggetti autoriz-zati, cui è stato conferito il mandato per l'aggiornamentodei Fascicoli Aziendali; dei servizi di soggetti che svol-gono attività di assistenza tecnica, che con apposita dele-ga, potranno legittimamente inserire nel SIB la notifi-ca in nome e per conto degli operatori stessi. (L. T.)

N O T I Z I A R I O ENERG IA E AMB IENTE D I C O N FA G R I C O LT U R A

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ma International 2012” che si svolgedal 7 all’11 novembre alla Fiera di Bo-logna (a cui sarà presente anche“Mondo Agricolo” con lo stand D1presso il padiglione 36). La kermesse coinvolge l’intero uni-verso della meccanizzazione agricolacon 1.750 industrie espositrici; sonoattesi 180 mila operatori da ogni par-te del mondo.Previsti contestualmente quattro im-portanti saloni collaterali: “EimaGreen” (salone delle macchine e at-trezzature per il giardinaggio), “Eima

S P E C I A L E E IMA

Diminuiscono in Italia le

venditedi trattori,

macchinari e attrezzature,

anche se ci sono segnali di

ripresa. I costruttori

puntano ora alla conquista

di nuovi mercati esteri

Gli effetti della crisi si fan-no sentire e costringonole imprese agricole, maanche quelle degli altrisettori come il movi-mento terra, ad una sen-

sibile riduzione degli investimenti inmacchinari e attrezzature. E allora,sotto il profilo delle vendite, il tratto-re corre all’estero, ma è in frenata nelnostro Paese (anche se non mancanoi segnali di una possibile ripresa delmercato). Questa la situazione men-tre si accendono i riflettore sull’ “Ei-

Riflettori su Eima 2012

OTTOBRE 2012| MONDO AGRICOLO |53

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54|MONDO AGRICOLO |OTTOBRE 2012

S P E C I A L E E IMA

Componenti” (specializzato per l’ap-punto nella componentistica), “EimaEnergy” (dedicato all’agroenergia) ed“Eima Mia” (sulla multifunzionalità)«Eima è direttamente promossa e or-ganizzata da FederUnacoma – spiegail suo presidente Massimo Goldoni –e consente di monitorare l’andamen-to del mercato a livello globale». FederUnacoma, l’associazione dei co-struttori aderente alla Confindustria,ha fornito i dati dell’andamento dellevendite delle macchine agricole, ela-borati sulla base delle registrazionifornite dal ministero dei Trasporti.Nel periodo gennaio-settembre risul-tano in calo le trattrici (-17,4%), lemietitrebbiatrici (-7,4%), le trattricicon pianale di carico transporters (-24%) e i rimorchi (-11,3%). Le previ-sioni sono per un totale di immatri-colazioni, a fine anno, non superiore

alle 20.000 mila unità. Esaminando lasituazione delle singole regioni, risul-tano in linea con il dato medio nazio-nale il Lazio e il Piemonte, mentrepassivi più consistenti si registrano inEmilia Romagna (-29,9%), in Lombar-dia (-24,7%) e in Puglia (-38,5%). Si-tuazioni migliori si trovano in altreregioni del Paese, talvolta anche sullaspinta di strumenti d’incentivazioneattivati a livello locale. «La presenza diincentivi costituisce un supporto im-portante in un momento come que-sto – commenta il Presidente di Fe-derUnacoma – e trovo inaccettabileche i fondi assegnati alle Regioni per

i Piani di Sviluppo Rurale non venga-no utilizzati». «Abbiamo − prosegueGoldoni − una percentuale di impie-go di questi fondi, che prevedono vo-ci specifiche per l’acquisto di mezzimeccanici, di poco superiore al 40%medio e rischiamo di perdere defini-tivamente le quote non spese per ilmeccanismo del disimpegno auto-matico». Lo scenario negativo delle vendite-che caratterizza il mercato italiano èin parte compensato, per le industriecostruttrici, dal positivo andamentodelle esportazioni, che segnano nelprimo semestre dell’anno - secondo idati Istat sul commercio estero – unacrescita in valore dell’11,5% per letrattrici (826 milioni di euro) e unacrescita del 9,4% per le altre tipolo-gie di macchine (1,5 miliardi di eu-ro). (G. M.)

“Mondo Agricolo” è presente

in fiera allo stand D1

nel padiglione 36

Page 55: Mondo Agricolo n.10

La scelta di valoreper i tuoi bisogni crescenti

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dell’agricoltura moderna: un progetto innovativo che evolve le

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S P E C I A L E E I M A

L’ innovazionetrebbia la crisiL’ innovazionetrebbia la crisi

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Poiché gli ultimi tre mesidell’anno non potrannoapportare modifiche so-stanziali all’attuale trenddel mercato italiano sipuò fin da ora affermare

che il 2012 rappresenta la quarta sta-gione consecutiva con un bilancio inrosso per le vendite di mietitrebbie.Dopo il calo del 7,2% registrato loscorso anno (411 mietitrebbie imma-tricolate contro le 443 del 2010), nelperiodo gennaio-settembre 2012 si èassistito ad un’ulteriore flessione del7,4% rispetto allo stesso periodo del2011. Nella passata stagione ad accu-sare il colpo sono state soprattutto leautolivellanti, scese dal 28% al 22%del mercato, a fronte di una sostan-ziale tenuta delle convenzionali (45-48% del totale Italia) e di una cresci-ta delle tipologie assiali e ibride, sti-mate intorno al 30%. Nonostante il contesto negativo, chenon rispecchia però l’andamento delmercato dell’Europa continentale,dove, abbondantemente superata lafase recessiva, si registrano significa-tivi incrementi delle vendite, le dittecostruttrici sono sempre più impe-gnate nella messa a punto di nuovimodelli, caratterizzati spesso da si-gnificative innovazioni tecnologicherivolte a migliorare la produttività e il

Nonostante il contesto

negativo i costruttori

investono in nuovi modelli

per migliorare il lavoro

degli operatori

e la produttività,

senza perdere di vista

la sostenibilità

di Barbara Mengozzi

OTTOBRE 2012| MONDO AGRICOLO |57

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S P E C I A L E E I M A

58| MONDO AGRICOLO|OTTOBRE 2012

l’esclusivo apparato trebbiante a duerotori Twin Rotor e giunta alla nonagenerazione. Si tratta per l’esattezzadi cingoli in gomma dalla strutturatriangolare, capaci di garantire unamigliore trazione ed un impatto sulterreno ridotto del 57% rispetto allemacchine gommate, conservandoperò le doti di manovrabilità che ca-ratterizzano le mietitrebbie conpneumatici. Le ruote motrici su cuiingranano i tasselli interni del cingo-lo sono separate da quelle di tensio-namento migliorando l’affidabilitàdel sistema e riducendo le perditedovute allo slittamento. Mentre a mi-gliorare le prestazioni su strada e incampo provvede un sistema antivi-brazioni a tre rulli centrali indipen-denti. I cingoli sono disponibili indue diverse misure: 610 mm confor-me al limite di larghezza consentitoper il traffico su strada, e 760 mm,ideale per le condizioni di lavoro più

lavoro dell’operatore senza perderedi vista la sostenibilità ambientale.Costituisce un esempio in tal senso ilnuovo sistema SmartTrax sviluppatoda New Holland per la nuova gammadi mietitrebbie CR, equipaggiata con

New Holland CR9090

monta cingoli in gomma SmartTrax. In basso: comfort in cabina

Page 59: Mondo Agricolo n.10

Nel 2011 sono scese le vendite

delle autolivellanti.

Crescono assiali e ibride

OTTOBRE 2012| MONDO AGRICOLO |59

estreme.La nuova gamma CR sviluppa una po-tenza massima compresa tra 449 e571 cv. Il consumo di combustibile èstato significativamente ridotto di ol-tre il 10%, grazie sia alla tecnologiaScr EcoBlue, sia alla ridotta velocitàdel motore. Meritano una segnalazio-ne anche il serbatoio della granellapiù capiente (si va dai 9.500 litri del-la CR8070 ai 12.500 della CR9090, lacoclea di scarico più ampia, per mi-gliorare la produttività e ridurre alminimo i tempi di fermo macchina,ed il nuovo monitor IntelliView IV.Importanti novità anche per le mieti-trebbie serie 60 di Deutz-Fahr chemontano ora propulsori Deutz TCD

L6 emissionati Tier 4 interim da 6,1 e7,8 litri, con potenze a partire da 230cv fino a 395 cv e consumi dichiaratitra i più bassi della categoria. La ca-pacità del serbatoio carburante è sta-ta aumentata a 750 litri, garantendoun’autonomia del 35% superiore ri-spetto ai modelli precedenti. Per le6090, 6090 HTS e 6095 HTS (non Ba-lance) è stata introdotta una nuovaestensione del serbatoio granellache, grazie all’ottimizzazione dei vo-lumi, permette di aumentare la capa-cità della tramoggia fino a 9.500 litridi prodotto. In evidenza la vaschettaparasassi completamente ridisegna-ta, per facilitare l’accessibilità al pia-no preparatore e la manutenzione, il

potenziamento del sistema di con-trollo della performance dei crivelliche garantisce una maggiore sensibi-lità nel valutare eventuali perdite digranella, il nuovo sistema di convo-gliamento della pula e la possibilità diinstallare fino a tre videcamere (sultubo di scarico, posteriore e sul gan-cio di traino) che trasmettono le im-magini sul nuovo monitor da 7 polli-ci.L’Eima 2012 segnerà il debutto dellaserie M400 versione 2013 di Laverda,mietitrebbie provviste di una cabinaall’avanguardia per le quali c’è gran-de attesa da parte del pubblico italia-no. Sotto i riflettori fieristici vedre-mo, per finire, anche l’ultima evolu-zione della gamma Lexion della tede-sca Claas che abbina a potenze e re-se aumentate il primo sistema di re-golazione completamente automati-ca delle impostazioni di trebbiatura.

���

Deutz-Fahr 6095 HTS

Monta propulsore Deutz TCD L6 emissionato Tier 4 interim da 7,8 litri. I suoi consumi sono tra i più bassi

Page 60: Mondo Agricolo n.10

Festa di compleanno

in grande stile per il gruppo di Treviglio

con il lancio di 30 nuovi prodotti

in tre anni, a partire da un innovativo trattore

di Claudio Pietraforte

S P E C I A L E E IMA

in un mercato ormai a due velocità (al-la stagnazione delle vendite in Italia enell’area mediterranea si contrappon-gono i positivi trend dei principaliPaesi continentali) sono state delinea-te negli interventi dei vicepresidentiAldo e Francesco Carozza e dell’am-ministratore delegato Lodovico Bus-solati. Nell’arco dei prossimi tre anniil gruppo di Treviglio immetterà sulmercato trenta prodotti completa-mente nuovi per concezione, all’inter-no di un piano di investimenti 2011-2015 da 242 milioni di euro, un im-porto più che doppio rispetto a quel-lo stabilito per il quinquennio prece-dente. È prevista tra l’altro la discesain campo nelle altissime potenze, an-nunciata già all’Agritechnica delloscorso anno, con il lancio di modelliche raggiungeranno i 440 cavalli: un

La celebrazione di un glo-rioso passato che riassu-me la storia stessa dell’a-gricoltura italiana, conl’occhio rivolto ad un fu-turo sempre più nel se-

gno dell’innovazione e dell’interna-zionalizzazione. Same, fra i più im-portanti produttori di trattori euro-pei, ha festeggiato così, lo scorso 12ottobre, i suoi primi 70 anni. Una ce-rimonia in grande stile, organizzatapresso la propria sede di Treviglio, al-la quale hanno partecipato oltre 500ospiti nazionali ed internazionali. Le strategie per continuare a crescere

60| MONDO AGRICOLO | OTTOBRE 2012

Same festeggia i 70 anni con Virtus

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OTTOBRE 2012| MONDO AGRICOLO | 61

decisivo salto in avanti visto che lagamma attuale si ferma a 270 cavalli.Sta per nascere anche una nuova fa-miglia di motori, i TerraPower, intera-mente pensati a Treviglio, espressa-mente destinati al comparto agricoloed impiegabili su diverse fasce di po-tenza. Parallelamente al rafforzamen-to della rete distributiva e all’aperturadi nuovi mercati si procederà poi aduna differenziazione sempre più mar-cata dei tre marchi, fino ad arrivare al-la realizzazione di gamme dedicate ediversificate per ciascun brand. Tra passato e futuro anche la tavola ro-tonda alla quale hanno partecipato ilpresidente di Same Deutz-Fahr Vitto-rio Carozza e la moglie Luisella Cassa-ni, figlia del fondatore, Marco Vitale,economista e membro del Consigliodi amministrazione di Sdf, Giorgetto

canico 10Av+10 Rm (5 marce per duegamme) fino al cambio 60Av+60 RmOverspeed (5 marce per 4 gamme ePowershift a tre stadi) che permettedi raggiungere i 40 chilometri orari aregime economico del motore o, neiPaesi in cui le normative lo consen-tono, i 50 chilometri orari. Sollevato-re posteriore a controllo elettronicocon capacità massima di sollevamen-to di 4.650 chili, estensibile a richie-sta a 6.600 chili grazie a martinettisupplementari. Di particolare appealil look, evidenziato dalla nuova cabi-na Classe E firmata Giugiaro Design,con comandi di semplice utilizzo gra-zie alla logica color line. Disponibileuna versione a due ruote motrici confreni ed assale a larghezza registrabi-le che ben si presta alle lavorazioniinterfilari. ���

Giugiaro, presidente di Italdesign, ePiero Antinori, produttore di vino difama mondiale e importante clientedel Gruppo. Al centro della serata la presentazionedel nuovo trattore Virtus, un modellocomprendente tre tipologie di pro-dotti che vanno dai 99 ai 122 cavalli.Sotto al cofano troviamo un motoreDeutz da 3,6 litri, 4 cilindri commonrail a controllo elettronico, emissiona-to Tier 4 interim grazie al sistema di ri-circolo dei gas di scarico esterno eraffreddato a liquido. Quattro opzioniper la trasmissione: dal cambio mec-

Nuova famiglia di motori

TerraPower interamente

pensati a Treviglio

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Page 63: Mondo Agricolo n.10

A T T U A L I T À D A L L E I M P R E S E

T essari rappresenta dadecenni un marchio di

primo piano nel settoredell’energia, sinonimo diprodotti connotati da eleva-te caratteristiche di qualitàe affidabilità. Orientamen-to alla ricerca e all’innova-zione, professionalità e for-te know-how sono alla ba-se della solida reputazionegoduta dalla società vene-ta, fin dagli anni ’50 specia-lizzata nella costruzione digruppi elettrogeni perospedali e attività com-merciali e già nel decenniosuccessivo rivolta all’e-splorazione delle tecnolo-gie relative al biogas, fonterinnovabile per eccellen-za: i primi impianti realiz-zati in Italia, infatti, monta-vano motori dell’aziendaTessari, in pole position a li-vello europeo nella trasfor-mazione dei motori da ci-clo Diesel (con tradiziona-le alimentazione a gasolio)a ciclo Otto (con alimenta-zione a gas metano). In li-nea con una simile filosofia,la storia più recente vede laTessari Energia spa impe-gnata a tutto tondo sul ver-

sante delle energie alter-native tramite investimentimirati nel campo della co-generazione, così da pro-porre i propri sistemi perautoproduzione combina-ta di energia elettrica e ter-mica dotati di motori ali-mentati (oltre che a gasmetano) a biogas derivan-te da deiezioni animali, di-scariche, fanghi di depura-zione o biomasse di naturaorganica. Per garantire alti standarddi rendimento e sicurezzain questo particolare setto-re ricco di sfide che richie-de profonde competenze,Tessar i im-

piega motorizzazioni Man– brand leader riconosciu-to nell’ambito dei motoricon alimentazione a gasmetano/biogas su gammedi potenza medio-piccole– con cui è stato instauratoun proficuo rapporto dicollaborazione che le per-mette di offrire il servizioufficiale di officina autoriz-zata Man, assicurando ri-cambi originali Man e tuttala perizia del proprio per-sonale formato presso lacasa madre. La produzione di cogene-ratori alimentati a biogasprevede macchine con po-tenza massima unitaria di400 kWe e, per precisascelta aziendale, le soluzio-

ni messe a disposizionedel mercato seguono ilprincipio della modula-

rità: vedi, ad esempio, l’in-stallazione di una centra-le da 1 MWe formata datre unità da 340 kWe, fra-

zionamento checonsente una conti-

nuità di funzionamentodell’impianto anche in ca-so di fermo tecnico di uncogeneratore. Si tratta in

ogni caso, sia in versioneaperta sia in container, diimpianti all’avanguardiaper progettazione e perqualità dei componenti, te-stati e di assoluta efficien-za, con rendimenti, riferitial recupero termico da ac-qua e fumi, che si attestanosu un valore dell’85-86%.Grazie all’incentivazionestatale per l’autoproduzio-ne da cogenerazione, an-che tenendo conto dell’at-tuale momento di incertez-za in tale ambito, è in au-mento nel comparto agri-colo la richiesta di impian-ti a biogas che, oltre a dareun contributo alla salva-guardia dell’ambiente,permettono ad agricoltorie allevatori di diventare im-prenditori energetici. Aquesto target di clientela laTessari Energia, forte dellasua lunga esperienza e diuna grande flessibilità ope-rativa, è oggi in grado difornire impianti “su misu-ra”, concepiti e realizzati infunzione delle specifichenecessità di ogni impresaagricola. Di altissimo livel-lo, infine, risulta il puntualeservizio di assistenza post-vendita offerto dall’azien-da padovana, con pro-grammi di manutenzioneindirizzati alle peculiariesigenze dell’utenza svoltida personale altamentequalificato. Un’assistenzaresa ulteriormente efficacedall’introduzione di un ser-vizio web di monitoraggioremoto, con gestione per-sonalizzabile in accordocon il singolo conduttore diimpianto. �

� TESSARI ENERGIA SI CONFERMA LEADER NEL BIOGAS

Impianti “su misura” dalle elevate prestazioni

Page 64: Mondo Agricolo n.10

Offerta ampia

di seminatriciinnovative, flessibili

combinate.Sempre più importantel’elettronica

di Barbara Mengozzi

S P E C I A L E E IMA

lizzano in genere la maggior parte delloro fatturato. La richiesta di seminatrici con lar-ghezze di lavoro che permettano di ri-sparmiare tempo, carburante e mano-dopera si ricollega, da un lato, al pre-valere in questo settore delle impreseagromeccaniche per la fornitura diservizi, dall’altro all’esigenza sempremaggiore di tempestività nell’esecu-zione delle operazioni di semina, daascrivere ai sostanziali cambiamenticlimatici dell’ultimo decennio. Proce-de in questa direzione anche il busi-ness del biogas, che orienta le scelte

Crescono le larghezze di la-voro, la propensione agliacquisti di macchine com-binate, in grado di incre-mentare la produttività, el’interesse per l’agricoltura

conservativa, che si traduce in ele-menti di semina capaci di lavorare inpresenza di residui vegetali o addirit-tura su terreno non lavorato. Sonoquesti, a grandi linee, i principali trendche caratterizzano il mercato italianodelle seminatrici, sulla scia di quantosta avvenendo già da qualche tempoall’estero, dove i nostri costruttori rea-

64| MONDO AGRICOLO | OTTOBRE 2012

La semina in un led

Page 65: Mondo Agricolo n.10

OTTOBRE 2012| MONDO AGRICOLO | 65

verso macchine atte a garantire glistandard di produttività ed efficienzarichiesti dalla produzione di biomasseper l’alimentazione di questa tipolo-gia di impianti. Il tutto ovviamente neilimiti imposti dalle dimensioni delleaziende agricole italiane, che mal siconiugano con le larghezze di lavoropredominanti nelle aree estensive del-l’Europa dell’Est e nella stessa Germa-nia. Anche l’incremento delle venditedi attrezzature combinate per la la-vorazione e la semina è spesso finaliz-zato ad aumentare le rese, grazie aduna velocità di lavoro quasi doppia ri-spetto alle macchine tradizionali, afronte però di un investimento inizia-le più elevato e di costi di eserciziomaggiori dovuti tra l’altro alla neces-sità di potenze più elevate. Da segnalare, infine, la sempre mag-giore attenzione riservata, per effetto

anche per la Maxima 2 TI (telescopicaregolabile), seminatrice pneumaticamonogerme a 6 file concepita per gliagricoltori che desiderano seminarevari tipi di colture con un’unica mac-china. La sigla finale fa riferimento adun particolare telaio telescopicoorientabile brevettato Kuhn, la cui di-stanza interfila può essere modificatain tempi rapidi mediante comandoidraulico direttamente dalla cabinadel trattore. Un ruolo sempre più importante ai fi-ni di una gestione ottimizzata della se-mina è affidato all’elettronica, che puòregolare non soltanto il dosaggio delseme, ma anche i diversi elementi del-la seminatrice, fino ad arrivare ad unasemina effettuata in base alla mappa-tura. Appositi monitor sono in gradodi segnalare ogni irregolarità di semi-na per singola fila mediante display oled rossi con associato allarme acusti-co o display grafici. Visualizzano, inol-tre, i dati semina, quali area lavorata,velocità di semina, distanza di semina,quantità di semi per ettaro ed altri pa-rametri. ���

Con il triplo disco

oltre a seminare,

si prepara il terreno

anche delle misure ad hoc presentinei Psr, alle seminatrici per la non la-vorazione, quelle, per intenderci, cheeffettuano soltanto una minima pre-parazione del terreno in corrispon-denza delle file da seminare, abbat-tendo i costi e garantendo significati-vi risparmi energetici, unitamente alcontrollo dei fenomeni erosivi, e alleseminatrici per la semina diretta, cheattuano in una sola passata, oltre allasemina, anche una minima lavorazio-ne del terreno lungo tutto il fronte dilavoro, generalmente con utensilipassivi.Vista la centralità della seminatrice nelparco macchine, sia delle singoleaziende, sia dei contoterzisti, abbiamoa che fare con un’offerta da parte del-le ditte costruttrici ampia e diversifi-cata dove l’innovazione tecnologica sifa sentire. Un’elevata precisione di se-mina su terreni non lavorati, abbinataad una significativa flessibilità di uti-lizzo e adattabilità alle differenti con-dizioni di lavoro è garantita dalla se-minatrice pneumatica trainata SD Li-ner 3000 di Kuhn, disponibile nelleversioni a 18 e 20 file, che ha il suopunto di forza nel sistema a triplo di-sco (un disco di apertura di grandediametro prepara il terreno seguitodall’assolcatore a doppio disco chedeposita il seme). Grande versatilità

La Maxima 2TI di Khun

per seminare vari tipi di colture

con un’unica macchina

Page 66: Mondo Agricolo n.10
Page 67: Mondo Agricolo n.10

OTTOBRE 2012| MONDO AGRICOLO |67

A Interpoma

anche l’Apple

World Report

e visite specializzate

Torna dal 15 al 17 novem-

bre l’ottava edizione

dell’“Interpoma”, la bien-

nale della mela, la fiera in-

ternazionale specializzata

per la produzione, conser-

vazione e commercializzazione di

questo frutto.

Per tre giorni, nei padiglioni di Fiera

Bolzano, va in scena un appuntamen-

to unico nel suo genere, interamente

dedicato al comparto melicolo. Un’oc-

casione per gli operatori professionali

di misurare lo stato della produzione e

dei mercati e aggiornarsi sulle novità

più interessanti riguardanti uno dei

prodotti principali del mercato orto-

frutticolo.

Non a caso la kermesse si tiene a Bol-

zano, che detiene il 12% del mercato

europeo e il 50% del mercato italiano

delle mele, una quantità pari a 950 mi-

la tonnellate, la metà delle quali desti-

nata ai mercati dell’Europa centrale

ed orientale; il maggiore importatore

è la Germania con un terzo della

quantità raccolta.

Numerose le opportunità commercia-

li, derivanti dalla presenza di centinaia

di espositori e migliaia di visitatori. Ba-

sti pensare che nella precedente edi-

zione, tenutasi nel 2010, sono state

ben 354 le aziende presenti, prove-

nienti da 18 nazioni. Oltre 14.200 i vi-

sitatori, da 58 paesi diversi, con un au-

mento del 22% rispetto al 2008. Fiera

Bolzano ha previsto pure due esclusi-

ve visite di gruppo a moderni impian-

ti melicoli e a cooperative frutticole al-

toatesine che si effettueranno sotto la

guida di esperti del settore. Le due ini-

ziative, si terranno in lingua inglese,

italiana e tedesca, in collaborazione

con il Consorzio Mela Alto Adige e con

la Fiera di Bolzano.

Momento clou della fiera, il congresso

“La mela nel mondo”, un confronto

tra i maggiori esperti internazionali,

che faranno un’analisi globale della

produzione e del consumo di questo

frutto eccezionale. La prima sessione

congressuale si svolgerà il 15 novem-

bre ed è incentrata sui temi della col-

tivazione e della commercializzazione

della mela. Il convegno si aprirà con

l’Apple World Report 2012, a cura del-

lo statunitense Desmond O’Rourke,

della Belrose Inc. L’intervento fornirà

un quadro generale sulle tendenze

della produzione e della vendita di

mele nel mondo. Seguirà una tavola

rotonda dedicata all’analisi della situa-

zione economica delle aziende pro-

duttrici.

(R.M.A.)

AT T U A L I TÀ ORTOFRUTTA

La biennale

della mela

La biennale

della mela

La biennale

della mela

Page 68: Mondo Agricolo n.10

68| MONDO AGRICOLO |OTTOBRE 2012

Quelli del settore

Lattiero caseario

sono numeri importanti, che devono tradursi in un prezzo equo

ai produttori

Il latte e i formaggi italiani sono,con 24,2 miliardi di euro ai primiposti della classifica dell’agroali-mentare Made in Italy, seguiti daldolciario, dal vino e dai salumi.L’Italia è anche leader nella UE

per la produzione certificata di for-maggi DOP, con oltre 450.000 tonnel-late, distanziando ampiamente gli altriprincipali produttori europei, comeFrancia (200.000 tonnellate) e Grecia(100.000 tonnellate). Sono recordproduttivi a cui contribuisce piena-mente il mondo agricolo, con 4,7 mi-liardi di materia prima (14,8 miliardivanno all’industria), di cui l’88% diproduzione nazionale. L’80% del latte

Confagricoltura questi numeri impor-tanti devono tradursi in un prezzoequo del latte pagato ai produttori dal-l’industria di trasformazione, che datroppo tempo è al di sotto dei costi diproduzione, impedendo alle aziendeuna gestione economica della loro at-tività. Occorre dare la possibilità aiproduttori di latte di stare economica-mente sul mercato, facendo sì chevenga riconosciuto un prezzo remu-nerativo dall’industria di trasformazio-ne. Per garantire e non mettere a ri-schio la tenuta del settore lattiero ca-seario, permettendo agli allevatori ita-liani di continuare a contribuire allosviluppo del valore di questo compar-to, che crea lavoro e ricchezza per ilnostro Paese. Confagricoltura ribadi-sce la necessità di riconoscere, ancheattraverso una diffusa applicazionedelle innovazioni introdotte dal Pac-chetto latte UE e nel rispetto delle di-sposizioni normative adottate dall’art62 del DL sviluppo, ai vari momentidella filiera certezze di pagamento euna corretta valorizzazione e remune-razione delle attività.

(R.M.A.)

prodotto in Italia è, infatti, destinato al-la produzione di formaggi e oltre lametà a quelli DOP: un processo checoinvolge 32 mila aziende agricole e1.700 imprese di trasformazione. Il trend dell’export lattiero-caseario,nonostante il perdurare della crisi,continua ad essere positivo nel 2012,anche se in modo più moderato ri-spetto al 2011, quando ha raggiuntoun volume di oltre 282 mila tonnella-te di formaggi e latticini, per un valo-re di 2 miliardi di euro, trainato so-prattutto dal Parmigiano Reggiano eGrana Padano, con più di 69 mila ton-nellate. Le quotazioni per il Grana Padano edil latte crudo spot nazionale (rilevatosulla piazza di Lodi a valori superiori a40,70 centesimi litro), sono sostanzial-mente stazionarie, ma si sono registra-ti lievi incrementi, soprattutto sullepiazze emiliane, per il Parmigiano Reg-giano 2011. Per quanto riguarda gli al-tri prodotti caseari il periodo è carat-terizzato da una sostanziale stabilità,con l’eccezione delle materie grasse,che hanno mantenuto l’andamentodinamico delle ultime settimane. Per

AT T U A L I TÀ LATTE

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Page 69: Mondo Agricolo n.10

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lizzazione di impianti a biogas. Proponiamo impianti da 250 a 999 kW di potenza elettrica, per

garantire soluzioni su misura per ogni azienda agricola. Tecnologia ed innovazione sono le nos-

tre parole d’ordine: lo sviluppo continuo delle componenti e l’attenzione per la ricerca caratte-

rizzano la nostra azienda fin dalla fondazione, e fanno dei nostri impianti la soluzione ideale per

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Page 70: Mondo Agricolo n.10

70 | MONDO AGRICOLO | OTTOBRE 2012

Nuove strade per l’extravergine

ATTUAL I TÀ O L I O D ’ O L I V A

ricerca applicata». Ce lo sottolinea

Pier Luigi Silvestri, presidente dell’

“Associazione frantoi oleari italiani” e

vicepresidente di Confagricoltura Vi-

terbo-Rieti.

L’associazione è una realtà giovane

del panorama organizzativo del set-

tore oleario. Nata a fine gennaio di

quest’anno ma già attivamente impe-

gnata per il rilancio del settore. Con-

ta – come ci ricorda Silvestri – 195

frantoi associati nel Centro-Sud, ge-

stendo un quantitativo di olio d’oliva

Assofrantoi vuole co-

gliere le occasioni of-

ferte da questo mo-

mento di crisi e tra-

mutarle in opportu-

nità di rinnovamento

del settore per guardare al futuro con

occhi nuovi. La crisi non deve porta-

re alla resa, ma essere uno stimolo

per crescere imprenditorialmente,

per individuare nuove strade ed op-

portunità. Proprio in momenti come

questo, occorre puntare su qualità e

Assofrantoi

punta su qualità,

ricerca applicata,

nutraceutica

di Gaetano Menna

Nuove strade per l’extravergine

Page 71: Mondo Agricolo n.10

Nel marzo scorso, il ministero delle

Politiche ha approvato il progetto del-

l’associazione per il miglioramento

della qualità degli oli di oliva. Le azioni

OTTOBRE 2012| MONDO AGRICOLO | 71

di circa 35 mila tonnellate.

L’organigramma della struttura pre-

vede alla base una rete di tecnici che

operano sul territorio. La rete rispon-

de ad un Consiglio di Amministrazio-

ne snello, composto da Vincenzo

Marchioni, Paolo Mariani, Antonio

Ragusto, Pietro Pipitore. Al vertice il

presidente Silvestri. La sede naziona-

le è a Roma, a Corso Vittorio Ema-

nuele II n. 101 a ricordare lo stretto

collegamento dell’associazione dei

frantoiani con le aziende associate a

Confagricoltura.

«L’obiettivo principale di Assofrantoi

– ci spiega il suo presidente – è quello

di promuovere l’olio extravergine di

olio di oliva di qualità italiano, di farne

conoscere le peculiarità organoletti-

che, salutistiche e nutraceutiche ai

consumatori, che spesso ignorano

quale siano le caratteristiche di pregio

di tale prodotto e soprattutto quale sia

il lavoro e la dedizione per arrivare ad

un prodotto di alta qualità».

«Il frantoio, come ho evidenziato in un

recente convegno a Bari – prosegue

Sivestri – è l’anello di congiunzione

della filiera».

previste puntano in differenti direzio-

ni e mirano a raggiungere una vasta

gamma di obiettivi, che spaziano dalla

realizzazione dell’Osservatorio Inter-

nazionale dell’olio d’oliva, all’assisten-

za diretta alle aziende per il migliora-

mento della qualità della produzione

olivicola e olearia, agli aspetti ambien-

tali; con un occhio attento alle oppor-

tunità economiche, valorizzando i re-

sidui della produzione con tecniche

di processo innovative.

Tra le iniziative c’è anche quella del-

l’utilizzo di enzimi per il trattamento

delle acque di vegetazione in Sicilia, di

tappi antiriempimento per migliorare

le potenzialità di commercializzazio-

ne in Puglia e Campania.

Sempre in Puglia e Campania sono

previsti anche cinque corsi triennali

per assaggiatori, con l’obiettivo di

coinvolgere, oltre gli “addetti ai lavo-

ri”, anche i ristoratori, i cuochi, gli al-

bergatori, i consumatori ed i turisti.

���

«Il frantoio - dice Silvestri –

è anello di congiunzione

della filiera»

L'olivo etruscoUna delle piante della Necropoli di Tarquinia

Assofrantoi, con la collaborazione fattivacon gli istituti di ricerca nazionali (CNR-IPCF di Pisa), sta studiando un sistema in-novativo di valorizzazione, promozione econtrollo di autenticità e qualità specificheper i frantoi, attraverso la calorimetria. Conquesta tecnica si è riusciti a creare una cartad'identità per l'olio extra vergine di oliva,con proprietà e finalità del tutto simili al do-cumento che identifica le persone fisiche.Attraverso una serie di riscaldamenti e raf-freddamenti si produce una curva caratteri-stica e specifica che “fotografa” in modounivoco e inalterabile il campione analizza-to. Associando questa fotografia alle infor-

mazioni di produzione e di origine, il documento permette di riconoscere senza margi-ne di errore l'olio, con le sue qualità e provenienza geografica, attestando la conformitàall'originale lungo tutta la filiera di lavorazione, dall'imbottigliamento alla distribuzio-ne. Ogni modifica della composizione chimica provoca immancabilmente un cambia-mento della “fotografia” calorimetrica, per cui qualunque caso di tentata contraffazione- apposizione sul prodotto di un'etichetta falsa, sostituzione o adulterazione del prodot-to stesso - è facilmente rilevabile.

n LA CARTA D’IDENTITÀ DELL’OLIO

Pier Luigi Silvestripresidente di Assofrantoi

Page 72: Mondo Agricolo n.10
Page 73: Mondo Agricolo n.10

La “vendemmia”dell’olio

AT T U A L I TÀ O L I O D ’ O L I V A

modori, patate, susine, mandorle, pro-prio tutto. Dietro ogni raccolto c’èsempre un agricoltore, o comunqueun imprenditore agricolo, pronto afare la sua parte. Solo la raccolta del-l’uva, tuttavia, è stata nobilitata, or-mai da secoli, attraverso il ricorso aun termine specifico, molto appro-priato: vendemmia. Dal latino vin-dé-mia, ovvero vinum, vino, uva, e dé-mia, da dèmere, vale a dire: prendere,togliere, levare via. La vendemmia,dunque, non è altro che la raccoltadell’uva, tolta alla pianta per ricavarciil vino. C’è soltanto una parola alloscopo di nobilitare un gesto antico eun’operazione ripetuta puntuale neisecoli ogni anno. Così, per non esse-re da meno rispetto al vino, è beneche anche l’olio acquisisca un lessicopiù aderente al proprio ruolo di rico-nosciuto primo piano. Anche perchéla raccolta delle olive dà luogo an-ch’essa a un prodotto altrettanto no-bile, e dall’alto valore simbolico, qualè appunto l’olio da olive. Non ha più

Tranquilli, siamo in buonemani. Ogni anno come alsolito affidiamo a olivi-coltori e frantoiani lesorti dell’olio che verrà.In questo 2012 che vol-

ge ormai al termine, la macchina ope-rativa è già in moto. È iniziata ufficial-mente l’olivagione. Sì, proprio così,ho scritto “olivagione”, e non invece“raccolta delle olive”, come in moltiancora insistono, sbagliando. D’altraparte, tutto in natura si raccoglie: po-

Non è più tempo di parlaredi generica “raccolta delle

olive” ma di “olivagione”.La rivoluzione parte dal lessico

di Luigi Caricato

OTTOBRE 2012| MONDO AGRICOLO | 73

Page 74: Mondo Agricolo n.10

tori un quadro d’insieme, con unamappa sensoriale degli oli italiani, re-gione per regione. Un buon auspicioper comprendere la complessa e va-riegata espressione con cui si pre-sentano gli oli ricavati dalle olive.Non c’è un olio, ma tanti, differentioli. Quest’anno, nel complesso, siprospetta un’annata poco generosa.Ad avere messo in difficoltà le piantesono state in un primo tempo le ge-late invernali, in seguito la perduran-te siccità estiva. Ci sarà meno olio, mala qualità per fortuna è salva. Almenocosì sembra, ai primi assaggi effettua-ti. ���

L’oleologo Luigi CaricatoA gennaio esce il suo nuovo libro“Libero olio in libero Stato”(Zona Franca 2013)

senso di conseguenza insistere sul-l’espressione, poco caratterizzante,di “raccolta delle olive”. Meglio dun-que adottare un’unica parola, oliva-gione, per non ricorrere più, banal-mente, a un’espressione senza valoree fin troppo abusata. Sarebbe anzi uti-le riportare la parola olivagione an-che nel linguaggio comune, non sol-tanto in quello tecnico; e per farlo oc-corre ricorrere a ogni mezzo utile. Inetichetta, per esempio: olivagione2012, anziché campagna olearia, o al-tre formule di scarso impatto. Oliva-gione, per dare così dignità e presti-gio a un’operazione colturale che an-

drebbe tra l’altro riconsiderata, anchenelle sue dinamiche sociali, riportan-do per esempio la gente nei frantoi,così come accadeva un tempo, con-sioderati come l’agorà, la piazza co-mune in cui gustare l’olio nuovo echiacchierare. Nei luoghi di produ-zione, gli oliveti e il frantoio, andreb-bero accolti i turisti del gusto, soprat-tutti quelli provenienti dall’estero, di-sposti a partecipare anche attiva-mente alle operazioni di raccolta emolitura delle olive. Portare il consu-matore in campagna, tra gli olivi, la-scia un segno profondo in chi poi ac-quisterà l’olio. Ne farà percepire il va-lore, anche perché l’olivagione ha ilsuo fascino, ma anche il suo lato di fa-tica, che fa comprendere come ilprezzo di un extra vergine sia più cheadeguato al valore di una materia pri-ma così preziosa sul piano nutrizio-nale, salutistico e anche sensoriale.Qualcuno in verità sta già impegnan-dosi in questo lavoro di accoglienzadi turisti della ruralità e del gusto. Sa-rebbe opportuno organizzarsi me-glio e dare il via a un appuntamentofisso, aprontando qualcosa di piùstrutturato. Intanto, mentre si sta pro-cedendo con l’olivagione 2012, perrendere omaggio all’olio che verrà,ho ritenuto opportuno offrire ai let-

Non c’è un solo

“oro giallo”. Emerge

l’Italia dei mille oli

n MAPPA SENSORIALE DEGLI OLI ITALIANI

Abruzzo: sentori vegetali di carciofo, morbidezza e rotondità, amaro e piccan-te ben dosati, note di frutta secca ed erbe di campo.Calabria: sentori di carciofo e mandorla, gusto vegetale e note amare e piccan-ti armoniche, erba di campo e mandorla.Campania: sentori erbacei, amaro e piccante armonici, gusto vegetale di car-ciofo, sentori di mandorla e mela.Emilia Romagna: fruttato erbaceo dalle note floreali, buona fluidità al palatoe punte amare e piccanti ben dosate, gusto vegetale di carciofo e toni mandor-lati. FriuliV.G.: fruttato erbaceo, di buona fluidità e gusto vegetale, con amaro epiccante netti e ben dosati, richiami a erbe di campo e mela.Lazio: fruttato erbaceo con rimandi al carciofo, gusto vegetale fine e armoni-co, con sentori di frutta bianca e mandorla.Liguria: fruttato vegetale con richiami a carciofo e mandorla, morbido e fine,con sensazione dolce iniziale, sentori di erbe di campo, mela matura e pinolo.Lombardia: sentori erbacei con richiami alla mela, gusto fine e vegetale di car-ciofo, morbido e armonico, con richiami alla mandorla e lieve punta piccantein chiusura.Marche: sentori erbacei con rimandi a carciofo e cardo, gusto vegetale, con no-te di frutta bianca e mandorla, lieve punta piccante ed erba di campo.Molise: fruttato erbaceo, buona fluidità e armonia, dolce al primo impatto,con rimandi a erba di campo e mandorla, piccante lieve.Puglia: sentori erbacei, gusto vegetale di carciofo e mandorla, amaro e piccan-te netti e ben dosati, erba di campo in chiusura. Sardegna: sentori erbacei con eleganti note di mela, buona fluidità e morbi-dezza al palato, gusto vegetale e toni floreali. Sicilia: sentori di pomodoro ed erbe di campo, gusto vegetale, morbidezza,equilibrio, sentori di frutta bianca.Toscana: fruttato erbaceo dai sentori di carciofo e cardo, buona fluidità e ama-ro e piccante netti e ben dosati, con lievi note astringenti.Trentino A.A.: fruttato erbaceo con richiami alla mela, gusto fine e vegetale dicarciofo, morbido e armonico, toni mandorlati e lieve punta piccante.Umbria: color verde smeraldo dalle sfumature dorate, dal fruttato erbaceo egusto sapido dai netti rimandi al carciofo e al cardo.Veneto: sentori erbacei e richiami a mela e mandorla, gusto fine e vegetale dicarciofo, morbidezza e armonia, erbe aromatiche e lieve punta piccante.

74 | MONDO AGRICOLO | OTTOBRE 2012

AT T U A L I TÀ O L I O D ’ O L I V A

Page 75: Mondo Agricolo n.10

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Page 76: Mondo Agricolo n.10
Page 77: Mondo Agricolo n.10

Nicola Cilento

componente della giunta

di Confagricoltura

OTTOBRE 2012| MONDO AGRICOLO |77

O R G A N I Z Z A Z I O N E E T E R R I T O R I O di Elisabetta Tufarelli

Cilento, dopo aver apprezzato il docu-mento “Italia. Bene comune”, ha volutoprecisare che, visto anche il calo deiconsumi interni, occorre tendere sem-pre di più all'internazionalizzazione,una strada diventata obbligata per leimprese. “Il settore primario è un comparto stra-tegico e proprio per questo ci permet-terà di uscire da questa difficile fase, apatto però, che venga messo nelle con-dizioni di poterlo fare – ha evidenzato ildirigente di Confagricoltura –. Sono trei passi importanti da compiere al piùpresto: l’agricoltura non può essere tra-scurata dalle misure che vengono varateper la crescita del Paese, va ridotto il co-sto del lavoro e occorre anche semplifi-care gli adempimenti burocratici”. Nicola Cilento ha ricordato che il primoottobre è entrato in vigore l’accordo bi-laterale tra l’Unione europea e il Maroc-co, avversato da Confagricoltura e pas-sato, nonostante il voto contrario dellasinistra europea. “Per non pregiudicarele produzioni del Mezzogiorno è diven-tato urgente e necessario sostenere ilcriterio di “reciprocità” di regole – pun-tualizza -. Vanno controllate all’ingressole produzioni, in particolare di pomo-dori, agrumi e olio d’oliva, che devonoavere gli stessi requisiti di qualità e salu-brità richieste dall’Ue per i prodotti eu-ropei; così come è sostanziale sostenerelo stesso criterio di reciprocità anchecon gli Usa, ad esempio per quanto ri-guarda le barriere non tariffarie per pe-re, mele e clementine”. Nicola Cilento ha concluso: “Nonostan-te l’importante contributo del settore al-l’occupazione (oltre un milione di per-sone) e all’export (15,2 miliardi del wine& food, contro i 13,2 dell’auto), non ci sipuò concentrare esclusivamente su altricomparti, pur importanti, tralasciandoquelli fondamentali come il nostro, che,per sua natura, non può delocalizzare econtinua a svolgere anche la sua prezio-sa funzione di tutela del territorio”.

Quanto la politica italiana, quanto il PDche si candida a governare il Paese, han-no intenzione di puntare sul settoreagroalimentare? Lo ha chiesto NicolaCilento, componente della giunta ese-cutiva nazionale di Confagricoltura, in-tervenendo agli Stati Generali del PDper il Mezzogiorno, che si sono tenuti aLamezia Terme alla presenza del segre-tario nazionale Pierluigi Bersani. Durante la due giorni calabrese sonostati lanciati messaggi a tutto camposulle grandi questioni nazionali ed èstato confermato l’impegno del partitoa riportare le aree del Sud Italia al cen-tro dell’attenzione di governo. Occorre, a parere del dirigente dell’Or-ganizzazione degli imprenditori agrico-li, dare la giusta attenzione al settoreprimario che, soprattutto nella crisi,può avere un ruolo attivo come volanoper la ripresa dell’economia italiana. “L’agricoltura, rappresenta a livello na-zionale meno del 2 per cento del Pil, chein Calabria, però, sale al 4 per cento – haprecisato il componente di giunta del-l’Organizzazione degli imprenditoriagricoli -. Nonostante questo, però, hauna fondamentale importanza in ter-mini di occupazione, bilancia commer-ciale e gestione del territorio e meritaconcreta attenzione politica”.

CILENTO ALL’INCONTRO DEL PD A LAMEZIA TERME

«La politica metta al centro le imprese»

Le “Nuove disposizioni inmateria di agriturismo e diattività connesse all’agricoltu-ra” emanate dalla regione,piacciono, nell’impianto ge-nerale, a Confagricoltura e aAgriturist Piemonte. “L’obbli-go di utilizzare prodotti agri-coli della stessa azienda e dialtre della regione – rimarca ilpresidente Gian Paolo Co-scia-, contribuirà a promuo-vere i nostri prodotti”. Confa-gricoltura auspica che l’iter diapprovazione sia snello.

PIEMONTE

LEGGE REGIONALE

Lorenzo Melioli è stato con-fermato, alla presidenza diConfagricoltura Reggio Emi-lia. “Rafforzeremo il nostroruolo di riferimento per gliimprenditori agricoli - hadetto - . Aiuteremo le giovanigenerazioni, che vedono inquesto comparto strategicoper il territorio, un’occasionedi vita e di lavoro, oltre che disoddisfazione”. Importantel’impegno per garantire baci-ni idrici congrui alle esigenzedel settore.

A REGGIO EMILIA

LORENZO MELIOLI

Page 78: Mondo Agricolo n.10

78| MONDO AGRICOLO | OTTOBRE 2012

O R G A N I Z Z A Z I O N E E T E R R I T O R I O

tuale a due cifre e gli stessi Paesi mem-bri possono immettere sul mercato lattea un prezzo inferiore ai 30 centesimi allitro, perché hanno costi di produzionenettamente inferiori ai nostri. Così, nelgiro di pochi anni, le nostre impresenon saranno più in grado di fronteggia-re la concorrenza. Occorre introdurreun meccanismo di gabbie protettive”.Per Casati alcuni importanti nodi sonoaffrontati in modo inadeguato. Peresempio le sfide poste da ben tre crisiagricole in cinque anni e le prospettiveincerte del rapporto domanda/offerta dialimenti sono, in qualche modo, stateaccantonate e, comunque messe fuoridalla nuova Pac. Il meccanismo delgreening, infine, è capace di scontentareagricoltori e ambientalisti. Un impiantoche complica inutilmente la gestioneagricola dei terreni e, soprattutto, appa-re tecnicamente inapplicabile. L’euro-parlamentare Fidanza ha rimarcato ladifficoltà di affrontare la revisione dellaPac partendo da una proposta, quelladel Commissario Ciolos, che si fondasu una contraddizione: di fronte a unmondo che chiede più cibo, l’Europa ri-sponde con maggiori limiti alla produt-tività. “Saremo determinati a ridiscute-re tutto l’impianto della riforma – hadetto - nel caso di una sensibile ridu-zione della dotazione finanziaria per ilcomparto agricolo.

Forte perplessità sulla proposta Ciolosper la nuova Pac e per i settemila emen-damenti che mettono a rischio l’avviodella nuova riforma. L’incontro con ilprorettore dell’Università degli Studi diMilano, Dario Casati, con l’europarla-mentare Carlo Fidanza (membro dellaCommissione Agricoltura dell’UE) econ il presidente Franco Bettoni dell’U-pa di Brescia e di Federlombarda è statol’occasione per un serrato dibattito. Laposta in palio è altissima: 100 milioni dicontributi annui per la provincia di Bre-scia e 500 milioni per l’intera Lombar-dia. “Il primo aspetto critico riguarda icriteri per la ripartizione delle risorsetra i diversi Paesi membri – ha dettoFranco Bettoni -. La proposta Ciolos sibasa sul criterio della superficie, chenon considera le differenti condizionieconomiche e sociali in cui la praticaagricola viene esercitata nei diversi Sta-ti dell’Ue. Per la nostra agricoltura che,a fronte di una superficie agricola limi-tata, è vocata a produzioni di qualità edelevato valore aggiunto, sarebbe certa-mente penalizzante”. Non poteva man-care un capitolo dedicato alle quote lat-te. Un tema scottante: “Non dobbiamoscandalizzarci per un ripensamento sulregime delle quote latte – ha sottolinea-to Bettoni -. In molti Stati europei, so-prattutto dell’Est, l’aumento della pro-duzione lattiera supera anche la percen-

CONVEGNO DI CONFAGRICOLTURA BRESCIA

7 mila emendamenti, PAC a rischio

Confagricoltura Ferrara,nell’ambito delle manifesta-zioni in occasione dellaXXIXa Settimana Estense,ha promosso il concorso fo-tografico: “La Ferrara agri-cola nell’obiettivo”, giunto al-la sua tredicesima edizione.Elisa Rubinato di Codigorosi è aggiudicata il primo pre-mio con l’opera “Nell’arco”. Ilsecondo riconoscimento èandato a Giuseppe Ghidoni,con l’opera “L’infinito”; il ter-zo posto è stato conquistatoda Stefania Graziani di Co-digoro con la fotografia“Campi in emergenza”. La giuria era composta da:Nicola Gherardi e TizianoArtioli, rispettivamente pre-sidente e direttore di Confa-gricoltura Ferrara; Paola Pe-droni, presidente AgrituristFerrara; Piercarlo Scarama-gli, membro di giunta diConfagricoltura Ferrara; Li-no Ghidoni, esperto di foto-grafia; Luca Giovanni Lio-nello, dirigente d’azienda. Le opere fotografiche risul-tate vincitrici del concorso equelle selezionate dalla giu-ria, per la qualità delle operee per l’attinenza al tema pro-posto dalla gara fotografica,saranno messe in mostra, acura di Agriturist Ferrara,dal 5 novembre prossimo al6 gennaio 2012, presso l’a-zienda agrituristica “Ai DueLaghi del Verginese” a Gam-bulaga (Fe).

FERRARA

SCATTI D’AUTORE

Page 79: Mondo Agricolo n.10

PERINELLI SULLA CRISI DELLA REGIONE LAZIO

A Frosinone Confagricolturaorganizza il corso per assag-giatori di olio vergine di oliva.Il programma unisce lezionicon esercitazioni pratiched’assaggio, per formare la fi-gura professionale di giudicedi analisi sensoriale di oliovergine d’oliva. Al termine unattestato di partecipazione eper chi supera le prove, l’ido-neità fisiologica all’assaggio.Info: Piazza 335 1021289

FROSINONE

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va delineando – osserva - danneggiagravemente ed ulteriormente le impre-se”. “L’attuale situazione politica regio-nale si inserisce – prosegue Perinelli - inun contesto già fortemente provato dauna crisi generale della nostra econo-mia che non accenna ad arrestarsi”. “Vaaggiunto – rileva il presidente di Con-fagricoltura Lazio - che proprio in que-sti mesi è in discussione il futuro dell’in-tero settore agricolo essendo in corso lariprogrammazione agricola comunita-ria”. C’è poi il problema degli atti incom-piuti. “Tra l’altro – ricorda perinelli - eraattesa la legge regionale sulla filiera cor-ta, all’esame della Commissione Agri-coltura, a cui tenevamo molto, perché èuno strumento per favorire l’economialocale, il territorio e le sinergie di filiera”.

Crisi della RegioneLazio: il ministrodegli interni Can-

cellieri assicurache le elezioniregionali sa-ranno indetteentro 90 giornidalla data delledimissioni delpresidente del-

la Regione Renata Polverini. Ma c’è an-che chi avanza la possibilità di arrivare afebbraio.Il presidente di Confagricoltu-ra Lazio Paolo Perinelli sollecita peròche le elezioni si tengano il prima possi-bile:“Il mondo agricolo laziale ha biso-gno di stabilità e politiche di sviluppo;un periodo di stallo, come quello che si

«Elezioni subito, per la stabilità»Paolo

Perinelli

Page 80: Mondo Agricolo n.10

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Page 81: Mondo Agricolo n.10

L’ANGA HA INCONTRATO I MINISTRI

PASSERA E PROFUMO

saggi, la conservazione del suolo, la gestione dei bacini idri-ci, il sequestro di anidride carbonica, la produzione di ener-gia rinnovabile, pulita e la protezione della biodiversità. Leaziende guidate da giovani, pur una netta minoranza, di-mostrano una vitalità superiore alle altre e sono più gran-di e più specializzate rispetto a quelle degli imprenditoripiù anziani. È un concetto acquisito dalle nuove genera-zioni che il "fare impresa" deve accompagnarsi a una serie

di elementi concreti comel’individuazione di sbocchidi mercato, il marketing e lacomunicazione, la ricerca elo sviluppo, l’utilizzo di tec-nologie all’avanguardia, lereti tra imprese, l’etica e ilterritorio. Ma servono stru-menti che accompagninocrescita e sviluppo, così co-me è necessario program-mare azioni e risorse. È perquesto che l’Anga ha in-contrato i ministri dello Svi-luppo economico, CorradoPassera e dell’Istruzionedell’Università e della Ri-cerca, Francesco Profumoe proseguirà nella sua azio-ne di lobby con i decisionmaker. Ma soprattutto que-sto è il motivo per cui è sta-ta avviata un’azione sem-pre più sinergica e condivi-sa con Confagricoltura.

Elisabetta Tufarelli

Ci sono alcuni fatti inconfutabili. Primo fra tutti la lun-ga fase di crisi economica nazionale ed internazio-nale che stiamo attraversando e che si ripercuote

sulle persone, sulle imprese e sulle prospettive. Gli im-prenditori, in particolare i giovani che hanno una più lun-ga vita lavorativa sono di fronte ad un bivio: possono fer-marsi e ‘tirare i remi in barca’, chiudendosi a riccio nellasperanza di poter resistere a questo momento critico, op-pure possono scegliere direagire cercando di orienta-re la propria impresa versouna nuova linea imprendi-toriale. Ma avanzando conattenzione, studiando lemosse da compiere e pre-parando una strada per losviluppo che parta dai pun-ti di forza e cerchi di supe-rare gli ostacoli. Ci sono del-le situazioni acquisite su cuipuntare per il rilancio. L’a-gricoltura ha, a differenzadegli altri comparti econo-mici, la specialità di essereun settore centrale nella vi-ta e nello sviluppo del mon-do. È “un affare di tutti” per-ché produce cibo e benes-sere per l’intera collettività,rappresenta un patrimonioculturale inestimabile edesplica importanti contribu-ti non monetizzabili, tra cuila tutela degli habitat e dei pae-

Il rilancio delle imprese partedai giovani

A S S O C I A Z I O N E N A Z I O N A L E G I O VA N I A G R I C O LT O R I

L’istruzione oggi non rispondepiù alle richieste del mercato dellavoro. Questo problema, che siaggrava ancor di più con la crisi,ha un’unica soluzione: integrarsiper ridurre il grave scollamento

tra formazione e tessuto imprenditoriale italiano.Serve una scuola aperta e al passo con i tempi, capace di preparare una nuova classe imprenditoriale e di lavoratori, in grado di produrre valore per se stessie per il territorio. L’Anga ha chiesto ai ministridell’istruzione e dello sviluppo economico di istituzionalizzare un rapporto costante tra scuole e imprese. Ma anche di rilanciare il tessuto economicoimprenditoriale puntando sulle politiche di contestomettendo in primo piano la tutela, sia del territorio, sia della concorrenza sia della qualità. Serve interveniresul ricambio generazionale, sul credito,sull’innovazione tecnologica e sulla diffusione della banda larga nei territori rurali.

Nicola Motolese Presidente Nazionale Anga

I L C O M M E N T O

OTTOBRE 2012 | MONDO AGRICOLO | 81

Page 82: Mondo Agricolo n.10

La produzione del risominacciata dal consumo di suoloXXIV Giornata sul riso a Sant’Alessio

con Vialone (PV). Protagonisti il riso e

la voglia di certezze dalla politica. I

Giovani di Confagricoltura Pavia, in

collaborazione con la sede regionale,

hanno organizzato due importanti ap-

puntamenti di attualità. Il convegno: “Il

futuro del mondo risicolo in provincia

di Pavia” e la tavola rotonda: “Le pro-

poste dei giovani imprenditori agrico-

li alle istituzioni”. Pavia è la prima pro-

vincia per produzione di riso in Euro-

pa, ma la minaccia del consumo del

suolo per l'insediamento di nuovi ca-

nali di viabilità e per la diffusione di

aree protette in zone produttive po-

trebbero compromettere questa lea-

dership. “Occorre fare battaglia per

una politica agricola comune che sot-

tolinei l’importanza del riso, con un

nuovo approccio culturale, capace di

valorizzare la produzione”. Ha detto il

presidente di Confagricoltura Pavia,

Walter Cibrario. Per l'assessore all'A-

gricoltura della Regione Lombardia,

Giulio De Capitani, emerge con forza

la necessità di fare sistema e cercare

nell'aggregazione la strada per rilan-

ciare il settore. Il presidente di Confa-

gricoltura Lombardia, Francesco Bet-

toni, ha rimarcato che, per il 2012, è

previsto un forte calo delle superficie

italiana investita a riso che interessa

soprattutto la Lombardia. Fabio Gara-

velli per il Ceja, Matteo Brunelli, vice

presidente nazionale, Francesca Picas-

so,presidente regionale e Stefano

Lamberti, presidente Anga Pavia han-

no ampiamente dibattuto, con i rap-

presentanti delle istituzioni. Il con-

fronto è stato concentrato sopratutto

sulla necessità di trovare sinergie tra

istituzioni e imprenditori per rendere

sempre più competitivo il settore. Oc-

corrono, per il presidente Anga Pavia,

anche sinergie con gli altri comparti

produttivi. "I Giovani di Confagricoltu-

ra - ha dichiarato la presidente France-

sca Picasso - stanno partecipando e

dando il proprio contributo, attraver-

so tutti i canali possibili, alla stesura

della nuova PAC e dei nuovi PSR, per-

chè siano il più possibile vicini alle esi-

genze delle imprese giovani che sono

il futuro dell'agricoltura".

TAVOLA ROTONDA DEI GIOVANI DI PAVIA

82 | MONDO AGRICOLO | OTTOBRE2012

Al via, a Verona, la quinta edizionedella “Scuola per l'imprenditoria”,promossa dai giovani imprenditoridelle principali associazionidatoriali, tra cui l’Anga. Il progetto, intende far crescerela professionalità e la culturad'impresa, creando sinergie trai diversi soggetti coinvolti percostruire un cammino di sviluppodel sistema economico dellaprovincia. Alla scuola, che offredue programmi didatt ic i ,parteciperanno un centinaio diimprenditori. Il primo modulooffrirà un focus sulla leadership,approfondirà la gestione deicollaboratori e del tempo, oltread effettuare un'analisi relazionalee una lettura del comportamento.Il secondo percorso, rivolto achi ha già partecipato, tratteràtemi più approfonditi come iprincipi di macroeconomia, ilcontrollo della gestione, il webmarketing e la pianificazionestrategica e definizione degliscenari futuri. “Il nostro progetto,attraverso il coinvolgimentodiretto dei principali protagonistidell 'economia della nostraprovincia, è riuscito a creare unmetodo vincente nel diffonderela cultura d'impresa” – spiegail presidente dei giovani dellaConfagricoltura veronese RiccardoArtegiani -.Il compito di noiimprenditori è proprio questo:fare in modo che, con la nostraazienda, possa crescere ancheil nostro territorio”.

VERONA

La scuola per l’imprenditoria

Il presidente dell’Anga di PaviaStefano Lamberti

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Page 84: Mondo Agricolo n.10

Un film sull’attività di BenedettaIl ministro delle Politi-

che agricole, Mario Cata-

nia, con “‘Nuovi fattori

di successo’, l’iniziativa

che punta ad individuare

le buone pratiche nello

sviluppo rurale realizza-

te da giovani agricoltori,

ha premiato i giovani di

Confagricoltura: Bene-

detta Rospigliosi, Carlo

Attanasio (Le) e Ema-

nuele Pisaroni (Pc). Tra i

dodici premiati, i primi

tre classificati hanno

"vinto" anche un film, che racconta la

loro storia imprenditoriale. Così Be-

nedetta Rospigliosi con la sua ‘ Ca-

scina Barosi’, una bella e tipica fatto-

ria cremonese situata nel lungo la

strada per Soresina, sono diventati i

protagonisti di un progetto di pro-

mozione delle giovani eccellenze ita-

liane del settore primario. Il giovane

regista Paolo Casalis, anche lui sele-

zionato grazie al coinvolgimento del-

le più importanti scuole di cinema

italiane, ha realizzato: “La fattoria de-

gli animali”, il film/documentario che

verrà distribuito nel circuito dei festi-

val cinematografici.

L’obiettivo è quello di diffondere e

far conoscere, non solo al ristretto

pubblico degli addetti ai lavori, il vol-

to nuovo dell’agricoltura italiana. Ma

quali sono “I nuovi fattori di succes-

so” che contraddistinguono l’azienda

di Benedetta Rospigliosi?

Cascina Barosi, è un’azienda zootec-

nica in provincia di Cremona, con

400 capi di razza Frisona, di cui 200

vacche che producono latte conferi-

to alla Latteria Soresina. La giovane

imprenditrice, 38 anni, una laurea in

economia e Commercio e un passato

di analista finanziario, ha immesso in

azienda, dal suo entusiastico insedia-

mento, diverse innovazioni tutte im-

prontate alla sostenibilità delle pro-

duzioni. Ed ecco l'impianto per la co-

generazione da biogas da 250 Kw

(prodotti a partire da liquami e leta-

me provenienti dall'allevamento con

l'aggiunta di biomasse) che fornirà

energia alla rete, mentre il solare ter-

mico e il fotovoltaico collocato sui

tetti serviranno esclusivamente al-

l’impresa. I pannelli solari forniscono

il calore necessario alle operazioni di

mungitura, quelli fotovoltaici contri-

buiscono a ridurre i consumi elettrici

con l’obiettivo di coprire totalmente

i fabbisogni aziendali. Anche le sue

stalle sono un esempio di tecnologia

all'avanguardia, dai macchinari per

smaltire i reflui zootecnici, al sistema

di illuminazione e alla ventilazione.

La grande novità, però, è la Fattoria di-

dattica."Le idee di investimento c'era-

no già, ed erano tantissime - afferma

la giovane imprenditrice associata a

Confagricoltura -. Ma essere riuscita

ad usufruire di incentivi, grazie ai fi-

nanziamenti del programma di svi-

luppo rurale della Regione Lombar-

dia, mi ha permesso, in soli 5 anni, di

apportare tutte queste novità”. L’im-

prenditrice, grazie alla tecnologia, è

in grado anche di ‘controllare ‘ a di-

stanza il digestore del biogas verifi-

cando direttamente le miscelazioni e

lo stato sul suo ipad.

I NUOVI FATTORI DI SUCCESSO

84 | MONDO AGRICOLO | OTTOBRE 2012

Workshop dell’Anga Calabria:"Il vino: apprezziamolo congusto e consapevolezza, per farconoscere l'uva e il vino, dallaraccolta, all'utilizzo a tavola,puntando sul marketing e sulpeso del prodotto nella bilanciacommerciale. Il programma èpartito a Cirò, presso la cantinaCaparra&Siciliani e presso lecantine Ippolito. I partecipantihanno potuto cimentarsi in unaprova di vendemmia in campo.Il presidente dell'Ais Calabria,Gennaro Convertini, ha parlatodel Gaglioppo, il vitigno rossoautoctono calabrese, soffermandosi,in particolare, su alcune etichetteprodotte dai giovani imprenditoriassociati. A Reggio Calabrial’appuntamento “Vino diVino”è stato nell'azienda vitivinicola“Cantine Zagarella”. Sono stateaffrontate due tematiche, laprima legata direttamente allavinificazione e la seconda hamesso a confronto sindacato,istituzioni - ha partecipato ancheil presidente della regione Calabria,Giuseppe Scopelliti - professionistied imprenditori del settore. ACosenza, protagonista è statal’etichetta, osservata dai produttorie dai consumatori. Si è infattiapprofondita la normativa vigentee, passando per l ' inboundmarketing, si è capito comecostruire una campagna pubblicitariaefficace. Prossimamente il "Vinoe la buona tavola" a Vibo Valentiae la "Festa del novello" a Catanzaro.

CALABRIA

Workshopsul vino

Benedetta Rospigliosi,la giovane imprenditricepremiata dal ministro Catania

Page 85: Mondo Agricolo n.10

Le stelle del biologico Entra nel firmamento e fairisplendere il biologico ita-liano! Questo l’accattivan-te slogan per promuovereil concorso “Le stelle delbiologico”. Promosso dalMinistero delle Politicheagricole alimentari e fore-stali, nell'ambito del Pro-gramma di Azione Nazio-nale per l'Agricoltura Biologica e i Pro-dotti Biologici, in collaborazione con l'I-smea, Il contest è dedicato alle "aziendeagricole bio" che si sono distinte nelleazioni di comunicazione. Lo scopo delconcorso è proprio quello di selezionarele iniziative di comunicazione più effica-ci per la promozione del prodotto bioitaliano e in grado di contribuire al cam-biamento culturale dei consumi, dellaproduzione e, indirettamente, anchedelle politiche territoriali. Possono par-

tecipare al concorsogli operatori del setto-re, sia in forma singo-la, sia in forma asso-ciata, iscritti alla Ca-mera di Commercio,Industria, Artigianatoe Agricoltura ed in re-gola con gli obblighicontributivi, previ-

denziali e assistenziali. Verranno pre-miati i più meritevoli delle seguenti seicategorie di comunicazione: Stampa,TV, Radio, Web, Packaging ed Allesti-menti (i partecipanti possono concorre-re per una o più categorie). Le miglioriiniziative di comunicazione sul biologi-co conquisteranno la Stella Bio, di cuipotranno fregiarsi per un anno. La par-tecipazione è gratuita e ci si può iscrive-re fino al 1 dicembre. (http://lestelledel-bio.ismea.it)

CONCORSO DI MIPAAF-ISMEA

Cristian Aldrovandi, 31 anni, èstato riconfermato alla presidenzadi Modena. Titolare di unaazienda agricola a CastelfrancoEmilia dove coltiva pere eseminativi, Cristian è affiancatodai vicepresidenti Rossella Bonora,24 anni, che collabora nell’azienda di famiglia di circa 20ettari, dove si producono peree Stefano Marchetti, 23 anni,titolare di un allevamento di60mila galline ovaiole.

RINNOVO CARICHE

Cristian Aldrovandiall’Anga Modena

Page 86: Mondo Agricolo n.10
Page 87: Mondo Agricolo n.10

OTTOBRE 2012| MONDO AGRICOLO | 87

Prima riunione del Consiglio diretti-vo di Confagricoltura Donna. Lapresidente nazionale, Marina DiMuzio ha aggiornato sulle più recentiiniziative dell’associazione. Il conve-gno, nella sede del Parlamento euro-peo: "Il potere delle donne nell'im-presa, nella PA, nell'economia" hatoccato un importante aspetto, spes-so sottovalutato. “Il potere è un con-cetto che noi donne adoperiamoancora con una certa difficoltà – hadetto Di Muzio – Eppure poteresignifica anche assumersi le proprieresponsabilità e mettere a frutto leproprie competenze e noi imprendi-trici possiamo e dobbiamo farlo sen-za timore, per contribuire a rilancia-re il nostro settore”. La presidentenazionale ha anche ricordato l’incon-tro di Bologna, cofinanziato dallaUnione europea e dalla Turchia, conuna delegazione di imprenditori

Il “potere” delle donne

di Elisabetta TufarelliCAMPI ROSA

RILANCIO ASSOCIATIVO

Anche in Confagricoltura,

prima con la nascita

e ora anche con il

riconoscimento ufficiale

della nostra associazione,

si è voluto, in qualche

modo, sottolineare

il lungo cammino

compiuto dalle donne

anche nel settore primario

e all’interno

dell’Organizzazione.

Certamente, le difficoltà

e le responsabilità di

un imprenditore non

hanno ‘differenze di

genere’. Ma non si può

sicuramente negare che

le donne hanno qualche

complicazione in più,

soprattutto quando

si tratta di riuscire

a conciliare i tempi tra

famiglia e impresa.

Confagricoltura Donna

si propone di favorire

un approccio meno timido

e più ‘amico delle donne’

in tutte le attività di

impresa e di

rappresentanza. L’unione

fa la forza e insieme

possiamo fare molto.

Unisciti a noi.

Scrivici a:

confagricolturadonna@

confagricoltura.it

Marina Di Muzio

agricoli e funzionari tur-chi, dove si è soffermatasui punti di forza e lecriticità delle donne chelavorano. La vice presidenteGabriella Poli ha ricor-dato l’iniziativa della“Maratona”, che riesce adare al pubblico di setto-re, ma anche ai consu-

matori, la possibilità di conoscere lerealtà imprenditoriali condotte daimprenditrici che hanno investito ininnovazione per rendere la propriaazienda sempre più competitiva equalitativa. La vicepresidente PaolaGranata ha annunciato la partenzadel prossimo progetto che vedrà pre-sto collegate ‘in rete’ le imprenditricicalabresi. Quasi a sorpresa, l’ingressodel presidente Mario Guidi e deldirettore generale Luigi Mastrobuo-no che, con il loro intervento, hannovoluto testimoniare l’interesse chel’associazione riveste all’interno del-l’Organizzazione. Tra gli appunta-menti importanti anche quello diConfagricoltura Donna Piemonte alSalone del Gusto di Torino per parla-re del legame tra donne e agricolturae il convegno sulla dieta mediterra-nea in collaborazione con la Provin-cia di Roma.

ESORDIO positivo per la ‘Maratona delle imprenditrici verso Expo 2015’promossa da Confagricoltura Donna Lombardia. La presidente GabriellaPoli, ha dato il via alla manifestazione a cui è intervenuta anche lapresidente di Confagricoltura Donna Piemonte, Maria Teresa Melchior,accompagnata dalla consigliera di Asti Nicoletta Candelo. Il progetto sistruttura in visite ad aziende agricole condotte da imprenditrici conl’obiettivo di far conoscere le eccellenze imprenditoriali non solo agliaddetti ai lavori, ma anche al largo pubblico di Expo 2015. Si visiteràun’azienda al mese fino al 2015, quando verrà realizzato il percorsoguidato per i visitatori dell’esposizione mondiale. Prima tappa a Cascina LePreseglie (agriturismo e azienda vitivinicola). L’azienda, con la vendemmiadel 2010, ha inserito, nel processo di vinificazione, il lavaggio delle uveprima della pressatura. Il principio è semplice: l’uva, raccolta a mano,viene sanificata e mandata in pressa. I principi del benessere, focusdell’azienda agrituristica, hanno così spazio anche in cantina. Prossimavisita all’azienda agricola “Tenuta San Giovanni” di Cristiana Sartori, inprovincia di Pavia, per assistere alla trebbiatura del riso.

Di Muzio E Guidi

Page 88: Mondo Agricolo n.10

CHE COSA RENDEcontenti gli over 60? Ce lo dice una ricercaeffettuata dall’Istitutofrancese di StudiDemografici. La primarisposta è la salute, la seconda è vivere in coppia, perché “più rilassante”. Il 41% degli europei che vive in coppia,infatti, si dichiarasoddisfatto rispetto adun 33% che vive da solo.Per gli italiani la soddisfazione della vita scende a livellibassissimi con unmodesto 6/5% quandosi è da soli. Ai verticidella classifica europea i danesi, che sidefiniscono, per il 67%‘estremamentesoddisfatti’. Al secondoposto gli olandesi 58%),seguono i Belgi (40%),che superano di poco la media europea (39%).Molto meno soddisfattidella propria condizionedi vita sono i francesi(17%) e ancor meno gliitaliani, cheraggiungono il 16 percento. I fattori cheaumentano il benesseredegli over 60 sono, oltrela vita di coppia,disporre di un buonreddito, di una propriacasa e l’essereindipendenti. Le donneci aggiungono anche ilvivere in un ambientedotato di negozi e mezzidi trasporto, insieme alleattività per il tempolibero. Chi vive da solo,in particolare gli uomini,tende a preferire irapporti con i proprifigli. Per tutti è vitaleavere del tempo liberoda sfruttare come sivuole.

88| MONDO AGRICOLO | OTTOBRE 2012

OVER 60

Invecchiando nel XXI secolo

di Elisabetta Tufarelli

Tra meno di 40 anni, sul pianeta, cisaranno più anziani che bambini. Gliover 60 italiani rappresenteranno il38,4% della popolazione mentre, alivello mondiale gli ultrasessantennisaranno il 30%. Lo indica il rapportodelle Nazioni Unite: “Ageing in theTwenty-First Century”, presentato inoccasione della Giornata internazio-nale dell'anziano. Secondo gli espertidel Fondo della Popolazione delleNazioni Unite (Unfpa) l'invecchia-mento della popolazione mondiale, pro-vocato dall'allungamento della vita, è unfenomeno che non si può più ignorare,per le sue ripercussioni dal punto di vistadella salute pubblica e anche dell'econo-mia. In un recente incontro presso l’Uni-versità Milano Bicocca, ci si è interrogatisu come promuovere l’invecchiamentoattivo, per migliorare la qualità della vitadelle persone anziane. Secondo i datidiffusi, già nel 2040, il 32,6% della popo-lazione italiana avrà più di 65 anni, e il10,4% più di 80. È quindi prioritariocreare città e centri a misura di anziano,capaci di accogliere una popolazione cheinvecchia sempre di più. Occorrerà saperaffrontare due questioni principali: lademenza senile e la mobilità, attraversoun processo di ottimizzazione delleopportunità di cura, partecipazione e

sicurezza e bisognerà essere capaci diaccogliere una popolazione sempre piùanziana. Ma rimane ancora molto dafare. “Proprio nell’anno europeo dedica-to all’invecchiamento attivo e alla solida-rietà intergenerazionale, la politica nonpuò più ignorare le esigenze di chi non èpiù giovane – dice Bruno Allegretti, pre-sidente del sindacato pensionati e delCupla -. Occorre tener conto delle neces-sità dei pensionati del lavoro autonomoe, in particolar modo, delle personeanziane non autosufficienti, alle qualivanno garantite le prestazioni socio-assistenziali. La gente ha il diritto fonda-mentale di invecchiare con dignità e lecittà, ma anche i piccoli centri, dovrannoessere capaci di accogliere una popola-zione che invecchia”. Il sindacato pensio-nati di Confagricoltura è attivo sul terri-torio per difendere i diritti e gli interessi

materiali e morali degliassociati pensionati col-tivatori diretti, impren-ditori agricoli a titoloprincipale. Gli over 60di Confagricoltura sot-tolineano i ‘diritti’ prin-cipali degli anziani: pre-venzione, vaccinazioni,visite, diagnosi e cure intempi ragionevoli,ambienti sanitari sicuri,accesso ai farmaciessenziali del SSN aquelli bio similari edequivalenti, alle curepersonalizzate, che siriassumono nel dirittoad una vita dignitosaper tutti.

L’ambulanza donata dall’ADDA ONLUS, ente promosso dal Sindacato Pensionati di Confagricoltura ad una associazione di volontariato di Pontremoli (Massa Carrara).

Ambulanza ADDA a Pontremoli

Page 89: Mondo Agricolo n.10

Nel mondo del lavoro, aumenteràsignificativamente la percentuale dianziani. Per questo è nato un nuovoservizio web a loro destinato, con loscopo di migliorare le loro condizio-ni di lavoro e mantenere la loro capa-cità nel corso del tempo. È un'inizia-tiva dell'Agenzia europea per la salu-te e sicurezza sul lavoro (EU-OSHA)che, in occasione dell’Anno europeodell’invecchiamento attivo e dellasolidarietà tra le generazioni, ha pre-sentato un nuovo servizio web per ilavoratori in età avanzata, disponibi-le al link http://osha.europa.eu/it/priority_groups/ageingworkers. Quiè possibile reperire statistiche, infor-mazioni utili ed esempi pratici distrumenti per migliorare le condizio-ni di lavoro dei meno giovani. Latutela della salute e della sicurezzarappresenta uno degli elementi chia-

Lavoratori anziani sul web

ve nella possibile estensione dell'etàlavorativa anche in Italia. Per l’80%degli italiani, infatti, secondo i risul-tati del secondo sondaggio d'opinio-ne europeo sulla salute e la sicurezzanei luoghi di lavoro, le buone prati-che in questa direzione sono fonda-mentali nell'aiutare le persone a lavo-rare.

LA MATEMATICA, palestra

della mente, cresce e invecchiacon noi. Come succede per i muscoli, la capacità di manipolare i numeriraggiunge il massimo intornoai 30 anni di età, poi comincia a calare lentamente. Ma, attraverso un buonallenamento, è possibilemantenere intatta, nonostantegli anni che avanzano, l'agilitànelle operazioni. Una vera e propria ‘palestra per lamente’ che, salvando i neuroni,potrebbe avere un effettocontenitivo sui costi socialilegati l’invecchiamento. Ilcervello è una macchinacomplessa che va tenuta informa. Lo ha detto il neuroscienziato giapponeseRyuta Kawashima dell' ateneodi Tokyo, inventore delvideogioco 'Brain Training'.

A T T U A L I T À D A L L E I M P R E S E

L ’allevatore è costantemente im-pegnato nella ricerca di un risul-

tato economico che premi i suoi sfor-zi e giustifichi i suoi investimenti e perraggiungere questo obiettivo nonpuò prescindere da un controllo ac-curato dei costi. Indubbiamente, unallevamento non sano, non curato, haun costo non più accettabile per l’a-zienda moderna. Questo, in sintesi, ilmessaggio lanciato da Ecolab nelconvegno “La prevenzione delle in-fezioni del piede”, svoltosi il 28 set-tembre alla presenta di un folto pub-blico di allevatori. In particolare ildott. Alberto Brizzi, medico veterina-rio, ha rimarcato come una stalla condei problemi - e la zoppia è la se-conda causa di perdita nella produ-zione di latte, dopo la mastite - abbiadelle conseguenze sulla redditivitàaziendale. Le vacche con problemi di

zoppia mangiano meno, produconomeno latte, hanno maggiori problemiriproduttivi, sono più esposte al ri-schio mastite, aumentano i costi vete-rinari e il lavoro in azienda e possonocontagiare gli animali sani. Quindi èimportante riconoscere le malattie,attuare un’accurata prevenzione o, sedel caso, intervenire rapidamente:una bovina fresca, se zoppa e curatacon successo, può crescere la suaproduzione anche da 30 a 40 kh dilatte al giorno in meno di unasettimana. Il Dott. Davide Borel-la, application manager delladivisione F&B di Ecolab, ha for-nito nella propria relazionestrumenti pratici per calcolare ilrapporto costo/beneficio relati-vo all’adozione di un validoprogramma per la prevenzionedelle infezioni del piede. I ba-

gni podali, se effettuati con una cor-retta frequenza e con un prodottoidoneo, minimizzano il problema edevitano la diffusione delle infezioni. Ilsettore Agricoltura della DivisioneFood & Beverage di Ecolab sostieneda sempre le aziende agricole neiprogrammi relativi al benessere ani-male e alla produzione di un latte diqualità, poiché sono i pre-requisitiper la produzione di alimenti salubrie sicuri.

�CONVEGNO ZOOTECNICO DI ECOLABLa prevenzione delle infezioni del piede

Page 90: Mondo Agricolo n.10

“Technology & Ecology”

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Page 91: Mondo Agricolo n.10

PATRONATO di Veronica Mazzanti

OTTOBRE 2012 |MONDO AGRICOLO|91

AUMENTA L’ETÀ PER LA PENSIONE

La ‘Manovra Salva Italia’ ha profondamente

modificato l’intero complesso normativo

previdenziale. In particolare, sono stati ele-

vati i requisiti per andare in pensione di vec-

chiaia, è stato eliminato il pensionamento

per anzianità e sono state abrogate le fine-

stre, estendendo il sistema di calcolo contri-

butivo per tutti.

L’Enapa, con le sue 244 sedi e i 410 recapiti,

offre una consulenza professionale mirata ad

ogni esigenza contributiva e previdenziale.

“Il nostro patronato nasce venti anni fa con

l’obiettivo principale di fornire assistenza e

consulenza agli agricoltori - ha detto il coor-

dinatore nazionale, Roberto Caponi-. Oggi

sono soprattutto i cittadini che si rivolgono

con fiducia ai nostri operatori dimostrando,

nei fatti, quanto il ruolo del nostro Patrona-

to sia sempre più funzionale e complementa-

re per Confagricoltura”. Recarsi all’Enapa

significa avere risposte chiare e concrete sul

riconoscimento delle prestazioni sociali.

Dalle pensioni (vecchiaia, invalidità, anzia-

nità, inabilità, sociale, ai superstiti) alle rico-

stituzioni, maggiorazioni e supplementi di

pensione (per infortuni e malattie professio-

nali compreso il riconoscimento degli eventi

contestati dall'INAIL, indennità per inabi-

lità temporanea, valutazione di postumi per-

manenti), la richiesta per il riconoscimento

di rendite erogate dal Servizio Sanitario

Nazionale comprese quelle di carattere

socio-assistenziale; sociali acquisite o da

acquisire nell’ambito dell’Unione Europea e

di altre nazioni, oltre che per l’accertamento

e il recupero di periodi assicurativi maturati

all'estero. Per informazioni sulla sede più

vicina www.enapa.it

Nuovo sportello Enapa

IL CNEL (Consiglio Nazionale Economia e Lavoro) disegna il profilo dei lavoratori italiani dopo la riforma delle pensioni varata dal GovernoMonti. Sarebbero ben 830.000, un vero e proprio esercito formato dai ‘baby boomers’ nazionali, lavoratori che, secondo le stimedell’Organismo di consulenza delle Camere e del Governo, sarebberodovuti andare in pensione nel 2020 e, invece, per effetto della manovra‘Salva Italia’ saranno ancora in attività. Il CNEL stima un aumentodell’offerta di lavoro che, da ora al 2020, per essere assimilata,richiederà una crescita dell’economia pari almeno all’1,5% annuo. Il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, nel suo rapporto,conferma la necessità di una riforma delle pensioni. Il costanteinvecchiamento della popolazione italiana portava, infatti, come logicaconseguenza ad un aumento della spesa pensionistica che avrebbeinevitabilmente portato al collasso le casse dello Stato. Proprio graziealla riforma sarà possibile ottenere risparmi significativi e si potrannoincrementare le entrate, grazie all’ effetto dei maggiori contributiversati da ogni lavoratore nel corso della propria allungata carriera.

È stato inaugurato, a fine settembre,il nuovo sportello Enapa a Rosolini,in provincia di Siracusa. “Sono i numeri che ci hanno spinto adaprire questo ‘punto di patronato’, è proprio qui, infatti, che è presente il 20% degli addetti al settore agricolodella provincia e Rosolini rappresentaben il 35% del Pil provinciale – ha detto il presidente di Confagricoltura Siracusa MassimoFranco –. Le aziende, gli operatori e i lavoratori di questo comunemeritano tutta la nostra attenzione e il nostro supporto per evitare che si creino, ad esempio, contenziosicon l’Inps. Intendiamo facilitare, con questo nuovo sportello, tuttiquelli che hanno bisogno di assistenzae consulenza offrendogli un

interlocutore a portata di mano sul territorio”. Negli anni scorsiesisteva un ufficio polifunzionale a Rosolini, ma la nuova sede cheospita il patronato è stata ampliata e rivitalizzata, per offrire un efficientepunto di ascolto e di soluzione ai problemi e ai quesiti sociali e previdenziali. Per il presidentenazionale Enapa, Roberto Poggioni:“Il nostro impegno è sulla formazionee l’informazione, agli agricoltori, maanche a tutti i cittadini che possonorivolgersi al nostro patronato con lacertezza di interagire con personalequalificato e formatoprofessionalmente in grado di affrontare le diverse problematichesociali e previdenziali fornendorisposte efficaci e precise”.

Page 92: Mondo Agricolo n.10

92| MONDO AGRICOLO|OTTOBRE 2012

La formazione è online

IL CATALOGO DEI CORSI SUL SITO ENAPRA

FORMAZIONE

di Roberto Bianchi

Il portale Enapra (www.enapra.eu)sta potenziando il catalogo deicorsi online su tematiche legateall’impresa (sicurezza, privacy,D.Lgs. 231), alle lingue (inglese,francese e spagnolo) e all’informatica(pacchetto office). Per la facilità di utilizzo,per la flessibilitàdell’impegno richiesto,per la possibilità che offre di non spostarsi, per l’accessibilità deicosti, la formazione adistanza (FAD) è unadelle nuove frontiere chela rivoluzione digitale haaperto anche in questosettore. È possibile seguire uncorso on line da qualsiasiluogo, a qualsiasi ora,durante il lavoro o nel tempo libero: bastaavere a disposizione un computer e unaconnessione ad internet. I corsi base hanno uncosto compreso dai 49agli 80 euro perpartecipante.

Diversi vantaggiderivano anchedalla notevoleriduzione di costi che la formazione a distanzacomporta, in termini didiminuzione dispese di viaggio,per laremunerazionedei docenti, peri materiali, oltre

alla riduzione dei tempi diformazione e dei conseguenti costidi aggiornamento del personale. Un altro fondamentale punto di forza è la grande flessibilità

Per venire incontro alle diverse esigenze,Enapra ha previsto vari “pacchetti”: Corso base: iscrizione singola perdipendente/associato a scelta tra ipercorsi a catalogo on-line. C’è lapossibilità di una interessante scontisticain caso di acquisto di interi curriculaformativi (es. pacchetto office) o numericonsistenti di licenze per diversidipendenti/associati.

Abbonamento premium: acquisto di minimo 100 licenze (corso base) conservizio di tutoraggio di contenuto e tecnico, per il sostegno allaformulazione di un piano di studi efficace e coerente con le propriedisponibilità di tempo.Abbonamento plus: consente di disporre di un canale personalizzato sullapiattaforma, nel quale caricare corsi diversi dall’offerta di Enapra; con lapossibilità, per aziende/dipendenti specifici, di gestire più utenti; creando, selo si desidera, piattaforme personalizzate a livello aziendale.Sul sito www.enapra.eu è disponibile il catalogo on-line dei corsi.Per avere maggiori informazioni consultare il sito dell’Enapra, dove èvisualizzabile il catalogo online dei corsi, oppure contattare il Servizioformazione e-learning: 045.8628852-862, dal lunedì al venerdì, ore 08.00-13.00, 14.00-16.00, chiedendo di Silvia Bovolin o Elisa Scanzi.

Pacchetti di e-learning

nei tempi di apprendimento. C’è la possibilità di personalizzare il percorso formativoprogrammandolo in base agli impegni personali e lavorativi. Si possono valutare le competenze e individuare gli obiettivi specifici da raggiungere, in base allasituazione effettiva di chi deveessere formato. In questo modo il partecipante è guidato nella frequenza di livelliappropriati e via via crescenti. Ipercorsi prevedono, inoltre, prove di valutazione utili a verificare i propri progressi e certificare la formazione seguita. Tuttoquesto senza diminuire la qualità della formazione.

Page 93: Mondo Agricolo n.10

Grande attenzione alla formazione dei giovaniimprenditori agricoli dirigenti diorganizzazione. L'ENAPRA- ente diformazione di Confagricoltura - ha progettatoun interessante percorso formativo rivolto aidirigenti sindacali confederali delle varie sedicentrali, regionali e provinciali. Grandepartecipazione per i primi due moduliformativi che hanno coinvolto i componentidel Comitato di presidenza, i presidentiregionali, provinciali, i rappresentatidell'Anga nelle Federazioni nazionali diprodotti e del Ceja nonché i soci chericoprono un ruolo dirigenziale a qualsiasilivello nazionale, regionale e provinciale. Alledue edizioni è sempre stato presente anche ilpresidente nazionale Nicola Motolese. Ilpercorso formativo ha permesso ai giovanipartecipanti di alternare i classici momentid’aula, alla simulazione di situazioni e diconfronto attivo. In particolare ci si èsoffermati sui principi, sui valori e sul sensodi appartenenza a Confagricoltura, ancheattraverso un confronto libero e aperto sullastruttura statutaria ed organizzativa, sulloscenario generale dell'agricoltura italiana,sull'identikit dell'associato e sulle caratteristi-che dei competitor dell'ANGA e Confagricol-tura in termini di rappresentatività e diffusioneterritoriale. La terza del corso edizione è prevista per il prossimo luglio. (E.T.)

L’ANGA FORMA I QUADRI

O S S E R V A T O R I O

SYNGENTA ACADEMY Offerta formativa certificata

per gli operatori professionali

Syngenta, con-scia dell’im-

portanza della for-mazione, ha datempo deciso diinvestire diretta-mente in questaattività, la Syngen-ta Academy che,grazie al supportodi personale inter-no, si occupa di of-frire agli addetti ai lavorie ai futuri operatori delsettore un corso certifica-to da enti accreditati .Ogni anno vengono for-mati su tutto il territorionazionale più di 2.000professionisti del settore,tra cui tecnici, distributo-ri, agricoltori, contoterzi-sti, consulenti, studenti diistituti agrari e futuri for-matori. Il corso Syngentatratta argomenti richiestidalla direttiva128/2009/Ce sull’uso so-stenibile dei prodotti fito-sanitari, quali: la normati-va, la contraffazione, i ri-schi potenziali associatiall’uso improprio degliagrofarmaci, i metodiper salvaguardare l’am-biente, nonché la salva-guardia della salute deglioperatori stessi, pren-dendo in considerazionel’intero ciclo di vita dell’a-grofarmaco. La finalità della formazio-ne di Syngenta, svolta dapersonale altamentequalificato, è quella di mi-gliorare e diffondere l’u-so sicuro e responsabile

degli agrofarmaci, offren-do uno strumento praticoe concreto in grado di af-fiancare l’operatore nelleattività e nelle scelte quo-tidiane e di generare va-lore aggiunto per tutti glistakeholders, integrandola dimensione sociale,ambientale ed economi-ca. L’attività formativacomprende una primaparte svolta in aula, carat-terizzata da una spiccatainterattività tra docente epartecipanti grazie all’u-tilizzo di video e stru-menti informatici innova-tivi e da una secondaparte, sul campo, chepermette di affrontareaspetti più pratici comela taratura delle irroratricie la verifica della qualitàdi distribuzione degliagro farmaci sulla coltu-ra. Al termine del corsosono previsti una verificadel livello di conoscenzadei partecipanti e unquestionario di gradi-mento, fondamentale perassicurare un migliora-mento continuo del ser-vizio formativo.

Page 94: Mondo Agricolo n.10
Page 95: Mondo Agricolo n.10

È il viaggio il tema dominante nellavita della genovese Marina Perna, chefdi talento con vent’anni alle spalle diesperienze marinare, prima sullegrandi navi e poi come capitano dilungo corso sulle barche a vela, chel’hanno portata a solcare gli oceani,dall’Indiano al Caribe. Oggi, dopo lascelta di tornare sulla terra ferma, ilsuo regno è l’elegante ristorante LaRegola, con déhors affacciato su unagraziosa piazzetta romana a due passida Campo de’ Fiori e Trastevere elocation su due piani: atmosferad’antan nella sala arredata con mobiliinglesi e scozzesi di fine ‘800 eintimità e suggestione nella grottainferiore d’epoca tardo-antica. E poifocaccia di Recco, trenette al pesto,pansoti di borragine al sugo di noci,coniglio con le olive o disossato sufarinata di ceci, millefoglie di spigola ecarciofi, zabaione allo Sciacchetrà aincarnare i sapori della tradizionalecucina ligure. Non solo tradizione, maanche innovazione con piatti creativie abbinamenti inediti in perfetto stilefusion di sapori mediterranei e aromiesotici, tocco originale di chi hasolcato le acque, e il gusto, di tantipaesi bagnati dal mare.

VINOdi Barbara Mengozzi

OTTOBRE 2012| MONDO AGRICOLO | 95

In abbinamento al Dolceacqua di Altavia la chefha scelto, tra le sue ricette, le polpettine diagnello alle albicocche con riso pilaf speziato.«Quella di agnello è la carne più legata alterritorio ligure e la presenza di albicocchenell’impasto delle polpette contribuisce avalorizzarne il sapore dolce, esaltato anchedall’accostamnto con il riso alle spezie, un

classico dei paesi maghrebini», spiega Marina Perna. «Si tratta di un piatto daitorni sostanzialmente rustici che trova un ottimo partner, per contrasto, in unvino ben definito, armonico e dalle nuances eleganti come il Rossesedell’azienda Altavia – commenta Daniele Mari, sommelier della Regola –. Unvino che presenta profumi di anguria, lievi dapprima e in esplosione dal terzoanno in poi, ben intonati con la dolcezza dell’albicocca presente nella ricetta».

Polpette di agnello esaltate da Bacco

Il Rossese di Dolceacqua,

dall’autoctono vitigno tipi-

co del Ponente Ligure e

prima Doc della regione,

sta vivendo un felice

momento di riscoperta.

Merito dell’intelligente

cambio di rotta, in vigna e

in cantina, che è riuscito a

realizzare rossi sapidi,

grintosi e, nelle migliori

espressioni, longevi, trat-

tando sapientemente l’uva

Rossese coltivata nell’entroterra di

Imperia ma con proprio habitat di ele-

zione in Val Nervia, attorno a quell’in-

cantevole borgo medievale che è Dol-

ceacqua: peculiare paesaggio dove tutto,

tra ardite colline, terrazzamenti e

muretti a secco di sostegno, parla di una

viticoltura faticosa, praticamente una

sfida quotidiana che può essere vinta

solo con la tenacia e con l’amore per una

terra così bella e difficile.

Ai nuovi traguardi di qualità e immagi-

ne raggiunti da questo campione dell’e-

nologia ligure sta senz’altro contribuen-

do la passione e l’amor di territorio della

famiglia Formentini che in società con

Gianni Arlotti, ha dato

vita all’azienda Altavia,

dotata di 5 ettari vitati in

località Arcagna, acclarato

cuore del Dolceacqua Doc.

Vigne insediate a 400

metri di altezza su suoli

che alternano marne e

sedimenti sabbiosi, ricchi

di sostanze minerali (fly-

sch tipici della Liguria del-

l’estremo ponente), in con-

dizioni pedoclimatiche che

richiamano la blasonata Côtes du Rhô-

ne. E vigne che hanno risposto a mirate

scelte di qualità in campo e attento lavo-

ro in cantina – affidati alle cure del noto

enologo e agronomo Federico Curtaz –

regalando vini molto personali, dal Ver-

mentino al Syrah, aderenti al terroir

senza disdegnare un tocco internaziona-

le, mai banali. Punta di diamante della

cantina, la cui produzione non va al di là

delle 40mila bottiglie annue, il Dolceac-

qua Superiore, Rossese in purezza rac-

colto in fitti vigneti allevati ad alberello

dalle rese limitate, maturato per nove

mesi in botte di rovere e altrettanti in

acciaio, affinato per un anno in vetro.

La riscoperta del Rossese di Dolceacqua

ALTAVIA

Un vino rosso rubino che combina tra-

dizione e modernità, elegante e intenso

nei suoi profumi evocativi della mac-

chia mediterranea, fresco al palato con

buon nerbo, bel connubio di gusto e

piacevolezza. Perfetto per accompagna-

re pesci grassi e piatti del territorio, ora

si può sorseggiare anche a bordo pisci-

na dell’agriturismo dell’azienda recente-

mente inaugurato: due bellissimi casali

in pietra immersi in un uliveto colloca-

to TraVigne, ubicazione alla quale la

struttura deve il suo nome, e con uno

sguardo sul mare.

MARINA PERNA, DAL MARE ALLA CUCINA

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Page 97: Mondo Agricolo n.10

BUONO A SAPERSI...

Novità in campo eno-musicale:è uscito “Rosso Rock” (AfrakàRecords, Maracash), il nuovo

album della band di culto del rockprogressive, Osanna, che è statorealizzato in cd, in vinile e… inbottiglia. E’ stato prodotto, infatti,anche un vino celebrativo, a tiraturalimitata, che farà gola agliappassionati dell’enologia e del rockprogressive: è prodotto in sole 1333bottiglie tutte numerate e firmate amano da Lino Vairetti, front mandella band.Gli Osanna hanno voluto dedicareun tributo ad un loro album storico,“Preludio, Tema, Variazioni e

Canzona” a quarant’anni di distanzadalla sua uscita; fu nel 1972, lacolonna sonora del film cult noir-poliziottesco “Milano Calibro 9”; lemusiche erano state scritte da LuisEnriquez Bacalov (il compositorepremio Oscar per le musiche de “IlPostino”) ma poi vivacementearricchite dalle “variazioni” (ovverole improvvisazioni jazz rock) degliOsanna. La colonna sonora, checelebrò l’incontro tra rock e classica,tra band e grande orchestra, 40 annidopo quel disco, è stata ripropostadal vivo in due concerti memorabiliin Giappone - a novembre dell’annoscorso a Kawasaki - dove il gruppo,guidato da Lino Vairetti lo harisuonato dal vivo assieme aduna magnifica

orchestra d’archi . Non a casol’evento è avvenuto in Giappone;c’è da sottolineare che nel paese delSol Levante sono innamorati delprogressive italiano degli anni ’70ed hanno contribuito non poco,in questi anni, alla sua riscopertae ritorno in auge, così come dellesonorità vintage e dei vinili. Laregistrazione è stata realizzatarigorosamente in diretta instereofonia e pubblicata senzaalcuna modifica o editing.La band ritornata in Italia ha poiarricchito il nuovo album contre suggestivi brani registrati instudio, questa volta con un ensembled’archi napoletano. Si tratta di“Fiume”, rilettura di brano moltobello del loro 33 giri “Landscape ofLife” del 1973, e di dueparticolarissimi inediti, “’O Culore ‘eNapule” (una tarantella rock cherende omaggio alla città partenopeae che richiama alla mente un altroalbum storico del gruppo, “Palepoli”)e la title track che è un’intensacanzone in cui c’è un omaggio a PeterHammill, leader dei Van Der GraafGenerator con una citazione trattadal suo brano “The Light Continent”.Suggestiva l’ambientazione delvideoclip di questo brano, girato nelsito archeologico “Piscina Mirabilis”

di Bacoli (Napoli). Il vino “Osanna Rosso

IL NUOVO DISCO DEGLI OSANNA ESCE IN CD, VINILE E BOTTIGLIA

Il vino rock da collezione

OTTOBRE 2012 | MONDO AGRICOLO | 97

Rock” è un bland esclusivo diAglianico, Primitivo, PallagrelloNero (Campania Rosso IGP),realizzato dalle aziende vinicolecasertane aderenti al Consorzio“Terra Campaniae”: Cantine Rao(vigne della zona Caiazzo), ReginaViarum (filari a Falerno del Massico)e Tenuta San Biagio (vigneti Docdella zona Galluccio. Ha unagradazione di 13,5 ed ècontraddistinto da un bel colorerosso rubino intenso. Al naso sidistinguono sentori di spezie cheaprono a note di frutti rossi, viola efrutti di bosco. I tannini sono decisied eleganti e conferiscono al vinouna notevole matericità; l'acidità èimportante e gli conferisce unagiusta freschezza. Tutto ciò èarmonizzato da una notevolestruttura. A tavola si abbina splendidamentecon primi piatti strutturati o concarni rosse alla brace. Perapprezzarne appieno tutte le qualitàolfattive e di gusto, si consiglia diservirlo ad una temperatura tra i 18 e20 gradi centigradi, dopo averlostappato e fatto decantare per

almeno un’ora. Gaetano Menna

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Gli anni ’80 musicalmente sono stati definitipiù distruttivi che creativi; l’epoca delladance, del punk, della new wave e la fine diquella stagione stimolante ed iperattiva dei’60 e ’70. “Welcome back to the EightiesColours” (Psich-Out Records) è un’antologiache ci fa ricredere su quell’epoca, riportan-done alla memoria la sua vitalità nascosta. L’idea del disco è di Lodovico Ellena,scrittore e musicista, leader degliEffervescent Elephants (band psichedelica diculto negli ’80) ed è nata dalla lettura dellibro di Roberto Calabrò – giornalista deL’Espresso e Repubblica - a cui ci si è ispirati,anche nel titolo della compilation (“EightiesColours” pubblicato da Coniglio Editore dueanni fa). Il libro faceva il punto sugli anni, trail 1985-1990, alternativi, in cui band ed artistirivitalizzarono garage, beat e psichedelia Unlustro dimenticato, come scrisse Calabrò,“inghiottito nel buco nero”. Quel libro, comeannota ora Calabrò sul booklet del cd, haavuto l’effetto di risvegliare il fuoco checovava sotto la cenere. Quasi 30 anni dopoband che si erano sciolte hanno riannodato ifili con il passato. Il presente disco, comeannota Calabrò «non è una semplice riletturanostalgica del passato ma la fotografia di cosaancora oggi sta accadendo». Fu una scenavitale e l’hanno dimostrato, ad esempio gliEffervescent Elephants che hanno incisorecentemente un album con Claudio Rocchi(il cantautore psichedelico per eccellenza dei’70) e qui propongono un brano nato daquella collaborazione, all’insegnadell’improvvisazione, dell’energiacollaborativa; e poi c’è Dario Antonetti,leader dei Kryptasthesie, con quel progettofolle che porta avanti da dieci anni, deltributo a Syd Barret. E ancora i Sick Rose, lapiù importante garage band italiana. Scrive Ellena nelle note di copertina:«Confesso che negli ’80 quando si parlava discena psichedelica italiana ero piuttostoscettico, forse perché ritenevo quella realtàtroppo enfatizzata dalla stampa; il tempo miha smentito. Quella scena era vera e solida equesto cd ne è la miglior prova possibile».

Il pianista Mariano Bellopede e il flautistaCarmine Marigliano propongono un “Viaggioinduo”, come è denominato il sodalizio,. Pubblicano ora il loro secondoalbum “Secondo noi” (Polosud/Aicha); il cd è un variegato itinerario strumentale(l’unica canzone, “De Mar”, è affidata allasensuale voce di Lalla Esposito); i brani

sono loro composizioni (ad eccezione di “Maracatu” del compositore brasiliano Egberto Gismondi). 10 tracce di grandeintensità e varietà, con vivaci passeggiate a Buenos Aires (“ElPocho”, “Circosud”), momenti sentimentali (“Chopin e la luna”, “Dinotte di fronte allo stretto”), danze multietniche (“Melting Pot”, “FiveCents”); frenesia e virtuosismo (“The Room”). In chiusura una traccia live, “My Empire”, già presente nel primo compact, a dimostrare la loro bravura in palcoscenico.

98| MONDO AGRICOLO | OTTOBRE 2012

IL NUOVO CD DI JAMESE SENESE LA VITALITA’ DI UNA STAGIONE

I colori e l’energiadegli anni Ottanta

CAMPI SONORI

«Il mio sax porta lecicatrici della gioiae del dolore dellavita», dice il sassofonistaaf ro-par tenopeoJames Senese tra ipiù amati protagonistidel film e del concerto“Passione”, il viaggion e l l a mus i c anapoletana tra passatoe attualità nato da un’idea di JohnTurturro. Senese pubblica ora il suonono disco da solista: “È Fernuto ‘oTiempo” (Arealive). La voce caldae roca, il dialetto napoletano di sempre(tranne che nella canzone “PossibileImpossibile”) e una svolta decisa inchiave romantico-nostalgica chesviscera i sentimenti in profondità,sinceramente, senza ipocrisie omaschere. Un disco che, a nostroavviso, si ricollega più alla stagionedegli Showmen, che a quella di NapoliCentrale;che predilige più il suonodella sezione fiati che quello del saxsolista. Con lui alcuni musicisti divalore come Gigi de Rienzo al basso,

Ernesto Vitolo alletastiere, Ciccio Merollaalle percussioni.«Ho composto questodisco in un momentoparticolare della miavita, in cui ho avvertitol’urgenza di parlared e i s e nt i m e nt i ,dell’amore – annotal’artista nel booklet

-. Non solo l’amore passionale maanche quello per un’idea o per la vita.Ho fatto tanti dischi ma qui mi sonoimpadronito della mia anima senzaaccettare compromessi di nessungenere». Non mancano i momentiincalzanti e ritmati, tra passione etensione: la title track che ci ricordail tempo che scorre inesorabile.Pregnanti anche “’A Vita è ‘na giostra”e soprattutto il brano che chiude ilcd “Je me chiamme Carmeniello”ricco di feeling. In evidenza pure unaparticolare versione rhythm & bluesdella canzone di Renato Canzone “APansè”, contrappuntata dalle percussionie dall’inconfondibile sax.

Viaggio in duo tra Buenos Aires e Chopin

di Gaetano Menna

Il sax nero si scopre rock romantico

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