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Notiziario n.33

Date post: 10-Mar-2016
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Cari Amici, il nostro Presidente Internazio-nale Ray Klinginsmith, afferma: “noi Rota-riani ci impegniamo a rendere il mondo un posto migliore e possiamo continuare a farlo grazie a ciò che i Club sanno fare meglio: co-struire le comunità, unire i continenti”. Tutti noi abbiamo seguito, in quest’anno di servizio, questa sua indicazione ed abbiamo orientato il nostro lavoro nel rispetto del motto: “Impegniamoci nelle Comunità, uniamo i Continenti”. Ma cos’è la Comunità? E’ l’orga-nizzazione di un insieme di persone che, per poter convivere in armonia, hanno necessità di regolamentare i comportamenti dei singoli ed il loro stare insieme. Per questo motivo le

Collettività si danno delle Regole che assicurano ordine alla Società la quale viene salvaguardata per il tramite della Giustizia. Una Giustizia tanto più efficiente quanto più i Cittadini comprendono e condividono il perché delle Regole. La società che noi auspichiamo è quella nella quale il cittadino è al centro di tutto; in essa vi sono ampi spazi democratici, fio-risce il dialogo, la comprensione, il rispetto dell’altro, il perseguimento del bene comune, la responsabilizzazione personale, il rispetto del merito individuale. In un simile contesto il cittadino sente proprie e pienamente condivisibili le regole, accettate e rispettate con serenità perchè ha la cer-tezza che esse valgono per tutti e non soltanto per alcuni. Il Rotary è una comunità nella quale i soci determinano le scelte con l’ampia partecipa-zione e l’ampio dibattito che realizzano prima di ogni decisione. L’assidua frequenza del Club, la condivisione degli ideali e degli obiettivi da rag-giungere danno la possibilità, ai soci, di conoscersi meglio, di incremen-tare il loro star bene insieme ed il piacere di aiutare gli altri. Si realizza-no in tal modo delle sincere relazioni umane che creano amicizia, fratel-lanza, condivisione, e si opera per un mondo dove i rapporti umani sono guidati dal cuore e dalla ragione, rifuggendo dalla violenza quale mezzo per risolvere le controversie. Voi, cari gentiluomini e gentildonne di que-sta bellissima terra di Puglia e Basilicata, in questo nostro anno di servi-zio avete sempre tenuto questo comportamento!

“La Gioia delle Regole e delle Relazioni umane”

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Quando siamo venuti in visita nei vostri Club, le vostre case, Io e Lucia abbiamo verificato la vostra propensione a tenere sincere relazioni uma-ne. In quella occasione ci avete trattato non solo con i riguardi dovuti al rispetto della sacralità dell’Ospite, ma ci avete riservato una accoglienza che ci ha fatto sentire vostri familiari ed ha reso quest’anno esaltante ed indimenticabile. Cari Amici vi ringraziamo per averci donato il vostro affetto! Se nella collettività le Relazioni umane fossero sempre di tale ti-po, avremmo bisogno solo delle Regole dettate dal Cuore, e vivremmo con “La Gioia delle Regole e delle Relazioni umane”. Marco Torsello Governatore Distretto 2120 Puglia e Basilicata

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INCONTRARSI IN PERSONA AIUTA A FARE AMICIZIA

L’affiatamento e l'amicizia sono pietre mi-liari del Rotary, due componenti essenziali dell’operato dei Rotariani. In qualsiasi riu-nione, si possono svolgere solo determinate attività in base al tempo a disposizione. Ma le occasioni non mancano, se teniamo conto di tutte le volte in cui si prende un caffè insieme, si pranza, si cena o si va a prendere un drink insieme al bar. Queste rappresentano oppor-tunità che ci consentono di approfondire la nostra conoscenza con altre persone, e di ve-derle faccia a faccia, a differenza di qualsiasi numero di e-mail scambiate, o anche di qual-

siasi numero di telefonate. Lo spazio cibernetico consente lo scambio di comunicazioni rapide, di fa-re riunioni più frequenti e a costi inferiori. Ma questo ha davvero aiutato le relazioni personali? Ne dubito. L’occasione suprema per sentirsi internazionalmente parte della nostra organizzazione è quella del Congresso del RI, e l'ultimo è stato quello di New Orleans. Incontrare Rotariani da tutto il mondo, per quasi una set-timana, è un'occasione indimenticabile. Godersi le sessioni plenarie, par-tecipare alle sessioni di discussione, mangiare insieme a nuovi o vecchi amici, questi sono i punti salienti del congresso, ed anche di vedere tutti i vestiti tradizionali indossati da tanti Rotariani, in particolare dall’Asia, dall’Africa e dal Sud-America. Mi auguro che non si avveri mai lo svolgi-mento del Congresso del Rotary International nello spazio cibernetico! Con tutto il rispetto per lo spazio cibernetico, ritengo che le riunioni fac-cia a faccia siano di altissimo valore. La possibilità di una stretta di ma-no o di un abbraccio non potrà mai essere sostituita. Se dovesse esserci un congresso nello spazio cibernetico, l’affiatamento e l’amicizia si perde-rebbero, e questi sono importantissimi per realizzare il motto Impegnia-moci nelle comunità, uniamo i continenti attraverso il Servire al di so-pra di ogni interesse personale. Carl-Wilhelm Stenhammar Presidente degli Amministratori della Fondazione - Giugno 2011

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Si è tenuta mercoledì 8 giugno 2011, alle ore 20,30, nella Sede istituzio-nale del Club, l’Hotel L’ Ottagono, la cerimonia di donazione di apparec-chiature mediche alla Pediatria del P.O. di Andria alla presenza di auto-rità rotariane e Dirigenti Medici dell’ASL/BT. Questo Service ha permes-so ai rotariani di mettere in pratica uno dei fondamenti della loro mis-sione, quello di una presenza che diventi sempre sorgente di speranza. Il Club Rotary conclude, con questa donazione, un progetto a favore dell’U.O.C di Pediatria del P.O. di Andria, con l’acquisto di un apparec-chio, l’ALGO 3i, per lo screening uditivo neonatale. E’ noto, infatti, che un deficit uditivo va individuato tempestivamente alla nascita per corre-re ai ripari, con una terapia adeguata, prima che si creino nel bambino danni irreversibili di linguaggio e di natura cognitiva. Il Club Rotary ha in corso anche un secondo progetto diretto all’U.O.P. di Neuropsichiatria infantile della ASL BT, per l’implementazione compu-terizzata di una valutazione psicometrica dei bambini in età compresa tra i 4 e gli 8 anni per l’identificazione di punti di debolezza in ambito co-gnitivo.

ALGO 3i

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1948-49

Angus S. Mitchell R.C. di Melbourne, Victoria, Australia “Io credo fermamente che, in fin dei conti, tutta l'umanità sia uguale: i suoi bisogni, speranze, aspirazioni, desideri e le sue pre-ghiere sono gli stessi, ossia che tutti gli uomi-ni desiderano amicizia e compagnia, e non sono davvero felici se non sono al servizio del prossimo”. Congresso RI 1949

1947-48 S. Kendrick Guernsey Rotary Club di Jacksonville, Florida, USA “Tutti noi, come Rotariani, e come cittadini, abbiamo una responsabilità diretta per il fu-turo. Sforziamoci, più di quanto abbiamo fat-to in passato, di capire queste forze sparse per il mondo. Quando ci riusciamo, la forza di un'opinione pubblica illuminata utilizzerà queste stesse forze per aiutare l'umanità”. Congresso RI 1948

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1949-50 Percy Hodgson Rotary Club di Pawtucket, Rhode Island, USA Tema del RI: 1. Ogni nuovo socio ammesso nel Rotary

deve essere informato sui doveri e re-sponsabilità PRIMA dell'affiliazione - con l'appropriata presentazione a tutto club - e deve essere assimilato nel lavo-ro di club durante il suo primo anno.

2. Migliore comprensione e attuazione dei principi dell'Azione professionale in ba-se al motto del Servire al di sopra di ogni interesse personale.

3. Contribuire alla comprensione mondia-le attraverso un'intensificazione del no-stro programma d'azione internaziona-le.

4. Un convegno distrettuale di qualità in ogni distretto.

“Come Rotariani, dovremmo fare da esem-pio con la nostra condotta per i giovani nel-le nostre comunità”. Congresso RI 1949

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