DIC 2013 n.12

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ANNO 87 - n° 1012 - € 3,00Poste Italiane S.p.a. spedizione

in abbonamento postale D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA

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Speciale

“Mentre si trovavano a BetlemmeBetlemme, giunse per Maria il tempo

di partorire, ed essa diede alla luce un figlio, il suo primogenito.

Lo avvolse in fasce e lo mise a dormire nella mangiatoia di

una stalla, perché non avevano trovato altro posto”.

L’evangelista Luca (Lc 2,6-7) è il solo in grado di darci una descrizione abbastanza dettagliata della nascita di GesùGesù. Un evento così importante per la storia dell ’umanità, si realizza nella solitudine di una stalla per animali e in presenza di sole due persone: MariaMaria e GiuseppeGiuseppe.

Presepid'

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a cura di Pablo Sartori

Pastori e pecore, angeli e magi verranno dopo,

assieme all ’asino e al bue, che il buon san Francescosan Francesco,

secondo la tradizione, collocò nel primo presepepresepe della storia, realizzato a Greccio nella notte del

24 dicembre 1223.

Presepe con materiali riciclati

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Gesù di Nazaret nasce in una stallastalla.

Un luogo ben diverso da quello in cui ha

visto la luce il “royal baby”

George Alexander LuoisGeorge Alexander Luois! Per la nostra

tradizione cristiana, il BambinoBambino nasce

in un presepe, ossia in un luogo che ha

davanti (“prae”, dal latino: “innanzi”)

un “saepes”, un “recinto”.

Natività dal Senegaleeenegalnegalnegalega

Ma dove può nascere il Bambino in AfricaAfrica? Sicuramente davanti a una capanna,

all ’aperto, o sotto uno splendido cielo stellato

o all ’ombra di una palma. O magari circondato

da persone in festa, accompagnate da

ballerini, suonatori e tanti animali, domestici o selvaggi, come quelli della savana.

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98 8 PM DICEMBRE 2013

ChasquiChasqui

N on avrei mai pensato di fi nire per stra-da. Nessuno con un po’ di sale in zuc-ca può pensare che un giorno tutto

ciò possa succedere. Eppure a me è accadu-to. Scomparsi i miei genitori, morti i nonni, nel giro di pochi anni mi sono ritrovato da solo, senza più nulla. Ho tentato la fortuna a Marsiglia, dove speravo mantenermi con la professione di dj e riuscire a fi nire gli studi in sociologia. Stessa storia con un viaggio della speranza in America. Fino a quando ti capi-ta la fortuna che ti offrono un lavoro come responsabile di un supermercato di Milano. Troppo bello per essere vero! Poi la tua ditta fallisce e con essa la tua vita, che fi nisce sulla strada. A 36 anni senza casa né lavoro.Vivere sulla strada è un’esperienza dura,

durissima. Io ci sono fi nito qui a Milano. Lì ho conosciuto il freddo, la fame, lo “sporco” della città e della gente cattiva. Allora scopri che è capitato a te ma che può succedere a chiunque. Può succedere perché perdi il la-voro, l’amore o le amicizie. Può succedere che i soldi per pagare la benzina, le bollette, la spesa e infi ne l’affi tto, fi niscano e resti sen-za niente. Può succedere perché un bicchiere tiene lontana la paura, o perché hai corso per troppo tempo, e a un certo punto hai dimen-ticato perché lo stavi facendo. Può succedere a te, al tuo migliore amico, alla persona che ti sta accanto. L’importante però è reagire. Cercare la “ri-scossa” che ti cambia la vita e che arriverà solo se sei disposto a reagire e a lottare.

DI STRADADI STRADACompagni

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Vivere sulla strada è un’esperienza dura, solo se sei disposto a reagire e a lottare.

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Diamoci del tu, è più intimo. Io sono Wainer,

piacere. Sono presidente di un’associazione di volontariato

che si chiama Clochard alla Riscossa e si occupa dei senzatetto.

In realtà faccio parte di un sindacato che si fa portavoce dei diritti degli

homeless. Ma adesso vengo alla motivazione di queste righe. Durante il

periodo più freddo dell’anno, i comuni italiani organizzano “Il Piano Emergenza

Freddo”, come se il freddo fosse un’emergenza e non una circostanza che si ripete ogni

inverno e tutti gli anni. Ogni anno si eseguono interventi straordinari per salvare la

vita ai senzatetto (nel mio paese muoiono decine di persone ogni anno a causa del freddo,

lo sai? ), anche se negli ultimi anni non si riesce a stare dietro a tutto a causa della crisi.

Quindi capita che girando le città italiane nelle ore notturne ti rendi conto che nonostante le

temperature oramai in picchiata, centinaia di “barbafratellini” sono coperti solo da una misera

coperta. E che non sono ancora stati distribuiti i sacchi a pelo invernali, unico salvavita per chi

soggiorna nelle ore notturne all’aperto.

Ti dico queste cose perché sia io che i miei fratelli siamo dei barboni. Quindi sulla nostra pelle

abbiamo provato cosa vuole dire avere freddo, fame, vergogna, pietà. Tieni presente che noi

lavoriamo gratis per chiunque ne abbia bisogno, siamo a disposizione di tutti e anche per te è

e sarà così. Tu e la Chiesa rappresentate una rete capillare sul territorio. Basterebbe prendere

un numero suffi ciente di sacchi a pelo e tramite le parrocchie distribuirli ai senzatetto e

clochard.

Proviamoci a salvare realmente qualche vita. Forza, Francesco, dimostraci che le

chiacchiere vengono sostituite dai fatti. Fammi credere che anche tu vuoi un mondo

migliore, per missione, per dovere, per voto o semplicemente perché è giusto.

(lettera di Wainer Molteni, del 15 ottobre 2013, a papa Francesco)

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a cura di Annalisa Mirabella

O h!Oh!Oh! Finalmente, come dice la canzone, il più bel periodo dell’an-

no* è arrivato con il suo carico di luci colorate, addobbi sfa-villanti e profumo di biscotti. Così, tra tradizione e innova-zione, tecnologica, s’intende, anche noi pirati ci apprestia-mo a trascorrerlo tra un byte e l’altro.La festa è ormai nell’aria, an-diamo allora a curiosare tra le varie applicazioni e siti web che ci accompagneranno fi no al 25 dicembre!

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(Natale: si sta caricando)

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Aspettando il Natale

L’Avvento... in tasca

Auguri digitali: le e-cards

L’abete sul palmo di mano

Un msg di speranza

Scrivi ad A alisa: annalisa_pm@yahoo.it

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Scrivi ad A alisa: annalisa_pm@yahoo.itannalisa_pm@yahoo.it

adesso vanno per la maggiore le e-cards, ovvero, le cartoline elettroniche. Ce ne sono per ogni occasione, dal complean-no al matrimonio, dalla laurea alla dichiarazione di amicizia. Ovviamente non potevano mancare quelle dedicate al Natale. Vi segnalo il mio sito di “greetings card” (cartoli-ne di auguri) preferito, Blue Mountain, dove spero che nel-la sezione “Natale” troverete la cartolina che fa al caso vostro.http://www.bluemountain.com/ecards/christmas

Aspettando il Natale

Quanto manca a Natale by Ploosh (per Android)Una delegazione di elfi, gli aiutanti di Babbo Natale, deve arrivare alla grotta del Gigante per svegliarlo. Sarai in grado di aiutarli a superare il viaggio? In questo calendario dell’Av-vento le ventiquattro caselle, da aprire giorno dopo giorno fino alla Vigilia, nascondono dei mini puzzle che certamen-te allieteranno l’attesa di gran-di e piccini.https://play.google.com/store/apps/details?id=com.dancingsquirrel.giant&hl=it)

Christmas Countdown by Hankinsoft Develpment Inc (per iOS)Se non state veramente più nella pelle e volete contare persino i secondi che vi se-parano dalla Festa questa ap-plicazione fa proprio al caso vostro. Dei simpatici sfondi a tema natalizio scandiranno

i giorni, le ore, i minuti e i se-condi di attesa al Natale.h t t p s : / / i t u n e s . a p -p l e . c om/ i t/app/chr i -s t m a s - c o u n t d o w n /id325476623?mt=8 )

Auguri digitali: le e-cards

Forse avrà nostalgia dei bei vecchi tempi chi, come me, andava a controllare la casset-ta della posta per vedere se era arrivato un biglietto di auguri: lettere e cartoline da qualche anno ormai non s’usano più,