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Maggio 2010Maggio 2
Diceildire
p. Elio Boscaini
L’L’ 11 maggio 1610 moriva a Pechino un missionario italiano originario di Mace-rata di nome Matteo Ricci, che parlava
cinese, onorava Confucio e vestiva come un man-darino. E proprio vestito da letterato confuciano,
aveva fatto il suo ingresso a Pechino il 24 gennaio 1601. Non riuscì mai ad incontrare l’imperatore. Ma
questi apprezzò i doni che il missionario portava con sé e se ne rallegrò. Particolarmente gradito a Wanli, l’im-
peratore della dinastia Ming, fu il dono di due orologi mec-canici di dimensioni diverse. Grazie a questa meraviglia mai
vista in quella corte, i missionari ebbero accesso alla Città proi-bita, cuore della Città imperiale, per riparare regolarmente quegli orologi che avevano incantato l’imperatore.
Missionario gesuita, Matteo Ricci, letterato e scienziato, ha portato in Cina la tecnologia dell’Occidente e la cultura dell’umanesimo cristiano. Fu il primo a riscrivere il Vangelo in ideogrammi e a pubblicare in cinese un catechismo che i
confuciani potevano intendere senza diffi coltà: Il Vero Signifi -cato della dottrina del Signore del Cielo.Padre Matteo aveva seguito il metodo che è quello di ogni
missionario: si fece cinese con i cinesi per far arrivare il mes-saggio cristiano al cuore della cultura del posto. I cinesi di
oggi sanno chi è Li Madou, il Saggio dell’Occidente che si lasciò sedurre da quel popolo che abitava il Paese di
mezzo: “I cinesi son di bello ingegno naturale et acuto” scrisse.
Il suo sogno era quello di convertire l’imperatore perché, così pensava, tutta la popolazione si sa-
rebbe fatta cristiana. Rimase un sogno, il suo; ma alla sua morte (di cui ricordiamo i 400 anni) ven-ne sepolto a Pechino in un terreno assegnato
dall’imperatore stesso: era l’onore più gran-de che in Cina si potesse attribuire ad uno straniero.
Un missionario
alla corte
dei Ming
Attualità
6
“L’ Italia è una Repubblica democratica, fon-data sul lavoro”: così recita l’articolo 1 del-la Costituzione Italiana. Il lavoro è un vero e
proprio pilastro che sta alla base non solo delle nazioni, ma anche delle piccole comunità, che hanno sempre avuto bisogno di organizzarsi per svolgere al meglio quelle atti-vità necessarie a procurarsi il cibo. Ecco perché, nei perio-di in cui il lavoro scarseggia o non è ben organizzato, l’intera società ne può risentire negat ivamen-te e trovarsi in serie difficoltà. È quello che sta succedendo a partire dalla cri-si del 2009 che tanto preoccupa i governi di tutto il mondo: siccome i sistemi economi-ci sono sempre più strettamente col-
Una giornata per ricordare Una giornata per ricordare la dignità del lavoro e dei lavoratorila dignità del lavoro e dei lavoratori
Piccoli lavoratori brasiliani
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a cura di
Betty Pagotto
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Betty Pago
DIZIONARIO DEL LAVORO
C assa integrazione: condi-zione in cui sono costretti
quei lavoratori che temporanea-mente non svolgono il loro lavo-ro a causa di una crisi. Essi rice-vono lo stesso uno stipendio, ma è ridotto ed è garantito in parte dallo StatoContratto a tempo determinato: è il contratto in cui è indicata una data di fi ne del periodo di lavoro. È il contratto dei cosid-detti “precari”. Lavoro “in nero”: è un lavoro irregolare perché il datore di lavoro non fornisce i documenti necessari, non paga i contributi (la malattia, la pensione ecc.) ai propri dipendenti. Sciopero: è un diritto (art. 40 della Costituzione) dei lavora-tori. Si tratta della sospensione del lavoro per un giorno o per alcune ore (che non saranno pa-gate), per rivendicare il rispetto dei propri diritti.Sindacati: sono organizzazioni che rappresentano le diverse categorie di lavoratori e ne di-fendono gli interessi. In Italia i sindacati più importanti si chia-mano CGIL, CISL, UIL.
Maggio 2010
legati l’uno all’al-tro (come vuole la globalizzazione), il crollo di una ban-ca negli Stati Uniti può avere conse-guenze gravissi-me su molti paesi e settori diversi in ogni parte del pia-neta. Non solo. Grazie alla globa-lizzazione econo-mica, per molte imprese (s iano esse potenti mul-
tinazionali o medie e piccole aziende) è conveniente spostare le fabbriche nei paesi dove la manodopera costa meno. Questi spostamenti, chiamati anche delocalizzazioni, provoca-no degli squilibri pericolosi: nei pae-si ricchi molte persone perdono il posto di lavoro, mentre in quelli più poveri i lavoratori sono pagati trop-po poco e lavorano molte più ore di quanto dovrebbero. A pagare il prezzo di questi squilibri non sono soltanto gli adulti ma an-che i giovani e i bambini. In certe nazioni del ricco Nord del mon-do, come l’Italia, i giovani (quasi
LAVORO: In tutto il mondo il 1°maggio si ce-lebra la festa dei lavoratori. In questa data si ricordano i diritti che tutelano i lavoratori, in particolare il diritto all’orario di lavoro di otto ore al giorno, rivendicato sin dal 1889
DELOCALIZZAZIONE: È lo spostamento e l’organizzazione della produzione in regioni o stati diversi. Si “delocalizza” per abbassa-re i costi del lavoro, per pagare meno tasse ed avere più incentivi alla produzione e alla commercializzazione
In Italia, gran parte dei lavori più pesanti e pericolosi sono
eseguiti dagli immigrati
SICURI SUL LAVORO
A lcuni lavori possono essere pericolosi più
di altri. Per questo è im-portante che il datore di lavoro rispetti le norme di sicurezza che riducono il rischio di incidenti. In Italia, nel 2008, gli infor-tuni sul lavoro sono stati 875mila. I lavoratori meno tutelati sono quelli che non hanno un contratto regolare, come molti im-migrati, disposti a svolge-re mansioni pericolose o accettare salari più bassi degli italiani.
Per un lavoro dignitoso dove i diritti delle persone siano rispettati
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In Asia sono decine di milioni i bambini sfruttati sul lavoro
a causa della delocalizzazione
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MANTHOC: Il Movimento di Adolescenti e Bambini Figli di Operai Cristiani (MANTHOC, in spagnolo) è una specie di sindacato au-togestito dai ragazzi del Perù. Da oltre 32 anni, questa organizza-zione reclama migliori condizioni di lavoro, con orari e salari più giusti, e offre un supporto sanitario, scolastico e alimentare ad altri NATs (sigla di “bambini ed adolescenti lavoratori”)
http://www.manthocperu.orghttp://www.manthocperu.orghttp://www.progettomondomlal.org/progetto.php?id=20http://www.progettomondomlal.org/progetto.php?id=20
il 10% di quelli che si sono laureati da poco) sono costretti ad andare all’estero per trovare un posto di lavoro per il quale hanno studiato. Viceversa, in moltissimi paesi dell’Africa, dell’Asia o dell’Ame-rica Latina, i lavoratori sono pagati così poco che anche i bambini si sentono in dovere di andare a lavorare per aiutare la loro famiglia. Nel mondo i bambini tra i 4 e i 16 anni che lavorano sono più di 211 milioni. Una cifra impressionante, ma che sicuramente non tiene conto del fatto che i minori sfruttati o ridotti in schiavitù sono molti di più. Per eliminare il lavoro minorile occorrerebbe che gli adulti fossero pagati il giusto e che tutti potessero avere un lavoro dignitoso per mante-nere la propria famiglia e permettere ai fi gli di stu-diare, crescere e realizzare gli obiettivi del loro futuro.
a cura di Chiara MilanoMe la spasso
UN GIRO IN BICIUN GIRO IN BICI
Maggio 2010
Dalla terra di Van Gogh e Rembrandt
il via della “corsa rosa”
SS i dice che il ciclismo sia il trionfo del lato acustico. È una gara in cui non risaltano i motori ma
le urla della gente, una disciplina in cui la fatica è l’unica compagna di viaggio, che si fa sentire soprattut-to durante le salite, mentre i musco-li sono sotto massima tensione e il fi ato è corto e va misurato secondo per secondo. La salita diventa allora diffi cile da sconfi ggere, la stanchez-za può portare allo scoraggiamento e far riaffi orare alla mente tutti i pensie-ri più negativi, che rendono la situazio-ne ancora più pesante da sostenere: ma è proprio lì che emerge il vero campione, che sa vincere i fantasmi che hanno appesantito il suo cuore e la sua bici e sa sollevarsi e dare tutto se stesso nello sprint fi nale.
IL GIRO D’ITALIA 2010
Per tutti gli appassionati si sta avvicinando il Giro d’Ita-lia, la competizione nazionale più importante dell’anno. Per l’ottava volta la partenza si svolgerà eccezionalmente dall’estero; dopo le precedenti San Marino (1965), Prin-cipato di Monaco (‘66), Verviers (Belgio, 1973), Città del Vaticano (‘74), Atene (‘96), Nizza (‘98), Groningen (Olan-da 2002) e Seraing/Liegi (Belgio, 2006), per il 2010 sarà Amsterdam sotto i rifl ettori, la città per eccellenza della bicicletta.
22IL GIRO D’ITALIA IN RETE
Per conoscere le tappe del Giro e altre curiosità clicca su
www.ilgiroditalia.itwww.ilgiroditalia.it e www.mondociclismo.com
www.mondociclismo.com
E dal paese dei tulipani e dei mulini a vento si snoderà il percorso con tre tappe sul territorio dall’8 al 10 maggio; si arriverà quindi in Italia il 12 maggio, attraversandola da nord al centro-sud, e tutto si concluderà il 30 maggio 2010 a Verona. Tra le tap-pe dei corridori anche un passaggio nelle zone terremotate dell’Abruz-zo a l’Aquila, per non dimentica-re la regione che lo scorso aprile 2009 ha subito pesanti disagi e che sente ancora il dolore per le gravi per-dite. Ma nemmeno il grande campio-ne Marco Pantani, scomparso nel 2004, sarà dimenticato e alla 13a tappa si arriverà proprio a Cesenatico, la sua città natale.
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MA PERCHÉ PROPRIO IL CICLISMO?
T ra di voi forse sono pochi a praticare il ciclismo,
magari avete preferito calcio, pallavolo, pallaca-
nestro, nuoto, judo. Gli sport sono tutti belli, non si
discute, spesso però ci facciamo condizionare dal-
la televisione, da internet, dagli amici, e ci passano
davanti agli occhi opportunità che non cogliamo.
Pensateci, il giorno in cui siete riusciti ad andare in
bicicletta senza le rotelline se lo ricordano ancora i
vostri genitori o le persone con cui eravate. Potete
dire la stessa cosa per il primo calcio al pallone? E
perché sono pochi i ragazzi che decidono di dedi-
care il loro tempo al ciclismo? Magari perché è fa-
ticoso, o perché ci addormentiamo sul divano con il
Giro d’Italia in Tv. Io vi dico che esistono altrettante
motivazioni per sceglierlo, prima fra tutte l’impor-
tanza “ecologica” e la possibilità di spostarsi auto-
nomamente.
Avanti allora, si può iniziare già a 7 anni, ma senza
esagerare; all’inizio non è importante il numero di
Km che percorrete in sella, è fondamentale impara-
re bene la tecnica e la posizione, il resto verrà!
Una tappa del Giro d’Italia
Maggio 2010
UN RICORDO DI DUE GRANDI CAMPIONI
N on si può parlare di ciclismo e non nominare Fausto Coppi e Gino Bartali, due grandi cicli-sti entrati nella storia del nostro Paese non solo per le incredibili vittorie ottenute tra il 1940 e il 1954 (otto Giri d’Italia, cinque Coppi con ventidue tappe e tre Bartali con diciassette tappe; quattro Tour de France, due Coppi e due Bartali; sette Milano-San-remo, quattro Bartali e tre Coppi), ma anche per la loro correttezza e sportività, nonostante la rivalità che li ha sempre contraddistinti.Erano gli anni del secondo dopoguerra, c’era un’Italia da ricostruire, segnata dalle sofferenze, e il ciclismo era proprio il sim-bolo di questa voglia di rico-struire. Con la fatica, la volontà, l’impegno e l’intelligenza, tutte qualità indispensabili in sella alla propria bicicletta, gli uo-mini cercavano di ricostruirsi un futuro. Coppi e Bartali, pur diversi nella tecnica, nelle spe-cialità, nel pensiero politico e nelle credenze religiose, erano uniti da questo stesso entusia-smo, da questa stessa forza, e ri-marranno un esempio del vero spirito sportivo che va al di là della competizione.
Una vecchia immagine dei due grandi campioni, Coppi e Bartali, rivali leali nella corsa, amicissimi nella vita. In questa scena si scambiano la borraccia dell’acqua
Una gara per giovanissimi ciclisti
“S ignora Somaly,
non troviamo più
sua fi glia, sembra
scomparsa”. Quella telefonata fu
il momento più brutto della mia
vita. Capii subito cos’era successo:
mia fi glia Champa era stata rapita dai
traffi canti di minori di Phnom Penh, la
capitale della Cambogia, contro cui lot-
tavo da anni. Si stavano vendicando per
tutte le bambine che ero riuscita a libera-
re dalla schiavitù, e lo facevano rapendo
la mia unica fi glia. Ero disperata. Trovam-
mo Champa quattro giorni dopo: l’avevano
drogata, non mi riconosceva nemmeno. Era
stata venduta come schiava da uomini senza
scrupoli.Esattamente come era successo a me. Non
ho mai conosciuto i miei genitori, di me si
occuparono gli abitanti del villaggio dove
sono cresciuta. A nove anni, un commer-
ciante di passaggio disse che conosceva dei
miei parenti, e partii con lui. Mi mentì: non
conosceva nessuno della mia famiglia. Diven-
ni la sua schiava: mi alzavo alle 3 del mattino,
riempivo pesanti secchi d’acqua da vendere ai
ristoranti, dove lavavo i piatti. Poi lavoravo nei campi
di riso dei vicini e in un pastifi cio.
Dopo 6 anni di questa vita, mi vendette ad un bordello. Provai più volte a fuggire, ma venni
sempre ripresa. Un giorno arrivò una ragazza molto più giovane di me. Dovevo risparmiarle
gli orrori di quella vita: le diedi tutto il denaro che avevo, le dissi di scappare. Fu la prima
Chasqui
28
ragazza che liberai. Mi puniro-no duramente, picchiandomi così tanto che decisi di non ribellarmi più. Fino a quando un ricco cliente americano, mi diede 3mila dollari, per riscattarmi dal mio padrone e aprire un piccolo negozio. Sapevo che le altre ragazze del bordel-lo soffrivano come me, e così diedi al padrone tutti i soldi che avevo, chieden-dogli in cambio la li-bertà. Lui accettò: era-vamo tutte libere!Da allora lavoro per evi-tare che altre bambine, come me, vengano vendute e trattate come schiave. Ho fon-dato un’associazione, con gli al-tri attivisti entriamo nei bordelli, visitiamo le bambine, spieghia-mo loro come difendersi dalle malattie. Intanto cerchiamo di scoprire le loro storie: se sono state picchiate, vendute, se sono minorenni, se hanno parenti. E le salviamo, insieme alla polizia: in 11 anni abbiamo liberato più di 3mila bambine.
È triste che il traffi co di schiave sia più redditizio di quel-lo della droga. I traffi canti coinvolgo-no nei loro affari poliziotti, giudici e politi-ci, e tutti guadagnano molto sulla pelle delle bambine. Quando rapirono mia fi glia Champa stavo per cedere, ma fu proprio lei a dirmi che non dovevo smettere. Le sue parole
mi diedero la forza di continuare la mia battaglia. Le bambine liberate mi chiamano mamma, e io le amo come mie fi glie. Abbiamo vissuto tutte terribili esperienze, e io so che hanno bisogno di sicurezza, affetto, amore. Come posso abbando-narle?
La mia vita è continuamente minacciata, posso essere uccisa in ogni momento, ma lottare perché le bambine possano avere un futuro migliore è una causa per la quale vale la pena morire.
Non sopporto di restare sola al buio: mi tornano alla mente molti brutti ricordi. Amo stare all’aria aperta, giocando con
le bambine nei campi di riso, allora mi sento di nuovo viva. Vedere le bambine ridere e giocare di nuovo mi rende davvero felice.
-
Maggio 2010
Parlane con...PADOVA
p. Daniele: [email protected]
sr. Lorena: [email protected]
VENEGONO SUPERIORE (VA)
p. Enea: [email protected]
NAPOLI
sr. Betty - sr. Eleonora: [email protected]
p. Domenico: [email protected]
PESARO
p. Ottavio: [email protected]
ROMA
p. Jesùs: [email protected]
sr. Eugenia: [email protected]
PALERMO
sr. Tiziana - sr. Rosa: [email protected]
Danila: [email protected]
Almeno 20mila bambine sotto i 18 anni sono schiave nei bordelli della Cambogia. Nella sola Ph-
nom Penh per turismo sessuale arrivano ogni anno 50mila stranie-
ri, soprattutto europei e statunitensi. Lo sfruttamento sessuale dei minori è nato alla fi ne degli anni cinquanta, con la guerra in Vietnam: i soldati statunitensi cercavano la compagnia di giovani ragazze a pagamento. Da allora il fenomeno è cresciuto, oggi è un vero e proprio business, che rende milioni di dollari l’anno. In Asia i paesi più colpiti sono Thailandia, Filippine, Cambogia e Vie-tnam. La prostituzione infantile frutta molti soldi, e i governi di questi paesi sono poveri, hanno bisogno di valuta straniera. Anche se sporca. Lo sfruttamento avviene alla luce del sole, con la complicità delle istituzioni: dai tassi-sti, agli albergatori, alle autorità. Le bambi-ne coinvolte in questo traffi co sono due vol-te vittime: arrivano da un passato di povertà nella strada, vanno incontro ad un futuro di violenza. E perdono la fi ducia negli adulti, che avrebbero dovuto proteggerle, e che le hanno invece tradite. Ma per fortuna ci sono anche dei “grandi” che se ne prendono cura e che si impegnano per dare loro un futuro di speranza e dignità.
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noarri
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30
Maggio 2010
UN CLAVICORDIO EUROPEO
A PLETTRO CON CORDE DI
RAME
E DI FERRO...
DUE OROLOGI A POLVERE,
UN OROLOGIO PICCOLO DORATO
E UNO GRANDE IN FERRO
CON PESI E SUONERIA...
UN QUADRO
DELLA MADRE DI DIO
COL BAMBINO GESÙ,
UN VANGELO ILLUSTRATO...
UN ATLANTE INDORATO,
UNA CROCE CON PIETRE
PREZIOSE...
UN CORNO
DI RINOCERONTE...
QUESTI ERANO I DONI PER L’IMPERATORE.
TESTO: M. OCCHIONERO DISEGNI: A. BRASIOLI
32
QUANDO LA TERRA SARÀ
DISPOSTA DAVANTI ALLA LUNA
IN MODO DA SCHERMARE LA LUCE
DEL SOLE AVVERRÀ L’ECLISSI
E VOI CON QUEL
VOSTRO MARCHINGEGNO
VORRESTE FARCI CREDERE CHE LA
LUCE DELLA LUNA SIA IN REALTÀ
LA LUCE RIFLESSA DEL SOLE?
RICORDO AI PRESENTI
CHE È LA MANO SINISTRA DI
UN DIO DRIZZATA CONTRO
LA LUNA A PRIVARCI DEL SUO
SPLENDORE E, COME NOI ASTRONOMI
ABBIAMO PREDETTO, QUESTO
AVVERRÀ TRA ALCUNI GIORNI
TRIQUETUM O REGOLO DI TOLOMEO
PER VOI DUNQUE L’ECLISSI
NON È STASERA. EBBENE IO VI SFIDO!
QUANDO LE CAMPANE DEL MIO
OROLOGIO SUONERANNO,
LA LUNA SI OSCURERÀ!
NANCHINO,
MAGGIO 1600
Maggio 2010
SEMBRATE MOLTO
SICURO DI VOI,
MAESTRO LI MADOU
E SE INVECE
NON SI AVVERASSE?
ALLORA LEI SARÀ
LIBERO DI CACCIARMI
DALLA CITTÀ
COME
DESIDERATE
ORA DIPENDE
TUTTO DALLA LUNA,
NON CI RESTA CHE
ASPETTARE
MAESTRO,
NON STA RISCHIANDO
TROPPO? DOVE ANDREMO
SE QUESTA NOTTE
PERDE LA
SCOMMESSA?
ZHONG,
IO VOGLIO ANDARE
A PECHINO PERCHÉ
QUESTO È IL COMPITO
CHE MI È STATO AFFIDATO,
MA ADESSO RILASSATI
E GODITI LO SPETTACOLO
COSÌ SICURO DA
PROPORVI UNA SCOMMESSA.
SE LA MIA PREVISIONE
SI RIVELERÀ ESATTA CHIEDO
UN PASSAPORTO PER ME
ED IL MIO SEGUITO
PER RECARMI A PECHINO
34
MA COME FA AD ESSERE
COSÌ TRANQUILLO,
NON HA MAI SBAGLIATO QUESTO
GENERE DI CALCOLI?
LI MADOU,
LI MADOU,
LI MADOU
LA FOLLA ACCLAMÒ A GRAN VOCE GRIDANDO IL SUO NOME
CINESE. "FINALMENTE... – PENSÒ IL MISSIONARIO MATTEO
RICCI – FINALMENTE AVRÒ L’OCCASIONE DI INCONTRARE
L’IMPERATORE “–. UN’OCCASIONE CHE ASPETTAVA
DA QUASI VENT’ANNI DA QUANDO, INVITATO DAL SUO
SUPERIORE VALIGNANO, ERA RIUSCITO AD ENTRARE
NELLA SCONFINATA E MISTERIOSA CINA.
OROLOGIO A SUONERIA CON MOLLE E
NUMERI IN CINESE NEL QUADRANTE
Maggio 2010
MACAO, VENT’ANNI PRIMA
ALLORA, MATTEO,
COME PROCEDE LO STUDIO
DEL CINESE? MI DICONO CHE STAI
FACENDO PROGRESSI
PRODIGIOSI
MIGLIORO UN PO’ OGNI GIORNO,
PADRE VALIGNANO.
QUESTI IDEOGRAMMI SONO
COMPLICATI MA UNA VOLTA FISSATI
DENTRO LA MENTE IN UNA SERIE
ORDINATA NON SONO IMPOSSIBILI
DA RICORDARE
C’È UN’INCREDIBILE
POTENZIALITÀ IN QUESTO MODO
DI SCRIVERE; ESPRIMENDO SOLO CONCETTI
E NON SUONI POTREBBE PORTARE
AD UNA FORMA DI COMUNICAZIONE UNIVERSALE
TRA LINGUAGGI DIFFERENTI. LO SI POTREBBE USARE
IN TUTTO IL MONDO E CAPIRSI OVUNQUE
ETERNITÀ
TURQUETUM
MACAO
“ASTROLABON”: ARMILLARE DI TOLOMEO DESCRITTO DA ALMAGEST
36
SONO LIETO DEL TUO ENTUSIASMO
PER IL CINESE. IO PENSO CHE NOI
MISSIONARI PER FARE APOSTOLATO
IN CINA DOVREMMO DIVENTARE
UN PO’ CINESI PER LA LINGUA,
LE VESTI, INSOMMA PER TUTTO
QUEL CHE NON È PECCATO
È LA PAURA
A SPINGERLI ALLE ARMI.
LA CINA È PER NOI UN
PAESE ANCORA
SCONOSCIUTO E TANTA
IGNORANZA NON PUÒ
CHE GENERARE
TIMORI
MA FORSE LA TUA
MAGISTRALE ABILITÀ
NEL COSTRUIRE MACCHINE
SEGNATEMPO CI DARÀ UNA
PREZIOSA POSSIBILITÀ
SÌ, QUESTO
SARÀ IL MIO
LASCIAPASSARE
PER LA CINA
COME BEN SAI, SOLDATI
E MERCANTI VORREBBERO
ENTRARCI CON LA FORZA;
SPETTA A TE CERCARE DI
COSTRUIRE UN PONTE CHE
PORTI ALLA RECIPROCA
CONOSCENZA E AL RECIPROCO
RISPETTO TRA POPOLI
TANTO DIVERSI
LO PENSO
ANCH’IO, PADRE
VALIGNANO, E SONO
ONORATO CHE ABBIA
SCELTO ME PER QUESTO
COMPITO
NON RALLEGRARTI TROPPO
MATTEO: LA MISSIONE CHE TI
ATTENDE NON SARÀ FACILE;
DESIDERO CHE LA CINA SI
APRA SPONTANEAMENTE
A NOI PERCHÉ SI POSSA
FINALMENTE PREDICARVI LA
BUONA NOVELLA
E L’AMORE DI DIO
OROLOGIO A PESI
NOTTURLARIO (DI GEORG
HARTMANN DI NORIMBERGA 1535)
PARTI DI ASTROLABIO
Maggio 2010
ZHAOQUING, SETTEMBRE 1583
MIRABILE OGGETTO,
STRANIERI
SARÀ UN
PIACERE,
GOVERNATORE
INOLTRE
FATE RICHIESTA
DI RISIEDERE
E PREDICARE LA VO-
STRA FEDE ESSENDO
UOMINI DI RELIGIONE
COME TESTIMONIANO
I VOSTRI ABITI E IL
VOSTRO
ASPETTO
SIAMO VENUTI DA MACAO
PER CONSEGNARVELO,
GOVERNATORE, COME
ATTESTA LA TARGA
IN NOSTRO POSSESSO
VI CONCEDERÒ IL PERMESSO
VISTO CHE OLTRE CHE RELIGIOSI
SIETE ANCHE UOMINI DI SCIENZA
E SARÒ BEN LIETO
SE VORRETE SPIEGARMI
L’UTILITÀ DEGLI STRANI
STRUMENTI CHE AVETE
CON VOI
INIZIA COSÌ A ZHOAQUING L’AVVENTURA IN CINA DI
MATTEO RICCI, IL RELIGIOSO SCIENZIATO.
QUI CON L’AIUTO DEI SUOI COMPAGNI COSTRUÌ
UNA BELLA RESIDENZA IN STILE EUROPEO
CHE SI ERGEVA AL DI SOPRA DELLE
VICINE ABITAZIONI CINESI
BEN PRESTO LA CASA
DIVENNE LA NUOVA
MERAVIGLIA DELLA CITTÀ
E MOLTI CURIOSI
COMINCIARONO A
FREQUENTARLA
PROVANDO STUPORE
DAVANTI ALL’ASPETTO
E AI COSTUMI DEGLI
STRANIERI
SOPRATTUTTO
MATTEO APPARIVA
AI LORO OCCHI
PARTICOLARMENTE
BIZZARRO,
UN GIGANTE DAGLI
OCCHI AZZURRI
INTENTO A
MISURARE IL SOLE
E A COSTRUIRE
MACCHINE
SEGNATEMPO
ASTROLABIO
SFERA ARMILLARE DEL 15° SECOLO
QUADRANTE ORARIO
38
SEGUIRONO LE VISITE DI STUDIOSI E MANDARINI ATTRATTI DALLA
SAPIENZA DEL RELIGIOSO E DAI SUOI MERAVIGLIOSI STRUMENTI
TRA QUESTI, IL MANDARINO WU
ZHONGMING CHE DIVENNE SUBITO
AMICO DEL MISSIONARIO
L’HO VISTO CON I MIEI OCCHI,
VI DICO! GLI STRANIERI
TRASFORMANO IL MERCURIO
IN ARGENTO
IO HO SENTITO DIRE
CHE FANNO INCETTA
DI BAMBINI, È VERO?
MA CERTAMENTE
E PENSA POI CHE SONO
ANCHE CANNIBALI, MANGIANO
IL CORPO DI QUEL LORO DIO
IN CROCE TUTTI I GIORNI
SUA ECCELLENZA
IL VICERÈ VI MANDA
QUESTO NATANTE PERCHÉ
LASCIATE ZHAOQING PRIMA
CHE SPUNTI IL GIORNO
E NON VI FACCIATE
MAI PIÙ RITORNO
LEI CI FA DICHIARAZIONI
SORPRENDENTI SUL CORSO
DELLE STELLE E I PIANETI E
CI ONORA CON LE SUE DOTTE
SPIEGAZIONI. SARÒ SEMPRE LIETO
DI RAGIONARE CON IL MAESTRO LI
MADOU VENUTO DA OCCIDENTE
PURTROPPO TANTA NOTORIETÀ PROVOCÒ ANCHE L’INVIDIA
DEI CINESI PIÙ DIFFIDENTI CHE COMINCIARONO A SPARGERE
VOCI CALUNNIOSE SUI MISSIONARI
A FAR PRECIPITARE LA
SITUAZIONE CONTRIBUI-
RONO ALCUNI CONFRATELLI
DI MATTEO CHE SFIDANDO I
COSTUMI LOCALI ANDARONO
IN PROCESSIONE PER LE VIE
DELLA CITTÀ PROCLAMANDO-
SI SOLDATI DI CRISTO
“SOLDATI E NON RELIGIOSI” PEN-
SARONO LE AUTORITÀ CINESI CHE
ORDINARONO A MATTEO ED AI SUOI
DI ANDARSENE IMMEDIATAMENTE
FORTUNATAMENTE FU CONCESSO LORO
DI TRASFERIRSI IN UN’ALTRA REGIONE
ALL’INTERNO DELLA CINA
Maggio 2010
SHAOZHOU, OTTOBRE 1589
MATTEO NELLA SUA NUOVA RESIDENZA IN CINA SI DEDICAVA ALL’INSEGNAMENTO,
VEDENDO NEL GRANDE INTERESSE DEI CINESI PER LE SCIENZE UNA STRADA CAPACE
DI VINCERE LA LORO DIFFIDENZA VERSO GLI STRANIERI
A PARLARE ERA QU
RUKUEI, GIOVANE NOBILE
GIUNTO DA NANCHINO
RICCI AVEVO ORMAI BARBA E CAPELLI PIÙ LUNGHI MA
CONTINUAVA A PORTARE I MODESTISSIMI SAI DEI BONZI
SI ERA FATTO PRUDENTE E PER NON RIPETERE GLI ERRORI
DI ZHAOQING, DOVE AVEVANO FATTO UNA RESIDENZA TROPPO
VISTOSA, DECISE DI ACQUISTARE, PER SÉ E I SUOI COMPAGNI,
UNA SEMPLICE DIMORA CINESE
MOLTI GIOVANI PROVENIENTI
DA DIVERSE CITTÀ DELLA CINA
FACEVANO VISITA ATTIRATI
DALLE CONOSCENZE DEL
MAESTRO DELL’OCCIDENTE;
TRA QUESTI C’ERANO ANCHE
NOBILI E FIGLI DI MANDARINI
CHE UN GIORNO AVREBBERO
RICOPERTO IMPORTANTI
CARICHE PUBBLICHE
DUE ENTITÀ
UGUALI AD UNA TERZA
SONO UGUALI TRA LORO.
QUESTO È UNO DEI POSTULATI ALLA
BASE DELLA MATEMATICA
MAESTRO, LEI CONOSCE
MOLTI SEGRETI DEL SAPERE,
DOVREBBE INDOSSARE GLI ABITI
DEL LETTERATO CHE PIÙ SI
ADDICONO AD UN UOMO
SAPIENTE QUALE È LEI
IO SONO PRIMA DI TUTTO
UN RELIGIOSO, QU RUKUEI,
E NON BADO MOLTO ALL’ABITO
CHE INDOSSO; MA SE UN GIORNO
POTRÀ ESSERE UTILE FORSE
VESTIRÒ L’ABITO DI SETA
AZZURRA DEI LETTERATI
40
L’ALLIEVO PIÙ DOTATO ERA PROPRIO IL NOBILE QU
RUKUEI CHE DIVENNE STRETTO COLLABORATORE
DEL MISSIONARIO
MI È SEMPRE PIACIUTO IL CALCOLO
CON IL PALLOTTOLIERE MA IL
CALCOLO CON IL PENNELLO CHE CI
INSEGNA MI DIVERTE DI PIÙ
INSIEME
FABBRICARONO
OROLOGI, SESTANTI
E STRUMENTI PER
MISURARE GLI
ASTRI E CON IL SUO
AIUTO ANCHE RICCI
RITORNÒ STUDENTE
IMPARANDO IL
CINESE ANTICO PER
POTER LEGGERE
CONFUCIO NEI TESTI
ORIGINALI.
INFINE STAMPARONO
IN CINESE LIBRI DI
SCIENZA E DI RELIGIONE
QUALI IL VANGELO E I
DIECI COMANDAMENTI
CHE SI DIFFUSERO PER
TUTTO IL PAESE
LA FAMA DEL MAESTRO
LI MADOU CREBBE
SEMPRE PIÙ FINCHÉ
IL MISSIONARIO SI
SENTÌ PRONTO PER
SPINGERSI OLTRE
NOI SIAMO QUI E PECHINO
STA LÀ IN ALTO. BISOGNA
ARRIVARE A PECHINO PERCHÉ
È LÌ CHE SI DECIDE
AVREBBE INDOSSATO
GLI ABITI DEL
SAPIENTE. IL SUO
COMPITO ERA
APRIRE UNA VIA E
PER FAR QUESTO
AVREBBE DOVUTO
VIAGGIARE VERSO
LE GRANDI CITTÀ E I
LUOGHI DI POTERE DI
QUELL’IMMENSO PAESE
RACCOGLITORE CINESE MISURATORE PER INCHIOSTRARE
CON LA “SQUADRA A OMBRA”
TAMPONE PER INCHIOSTRARE MATRICI
TIPOGRAFICHE
Maggio 2010
NANCHANG, 1597
MI HANNO LODATO,
MAESTRO, LA SUA
PRODIGIOSA MEMORIA
PER RICORDARE TUTTO FACILMENTE,
PRINCIPE, BASTA TROVARE PER OGNI
COSA UN POSTO NELLA MENTE, COME SE
QUESTA FOSSE UN PALAZZO SUDDIVISO
IN STANZE DOVE COLLOCARVI PAROLE,
FATTI E CONCETTI
ALCUNI GIOVANI DI NANCHANG, HANNO
PREPARATO PER LEI UN LUNGO ELENCO
DI CINQUECENTO IDEOGRAMMI. CREDE DI
POTERLI RIPETERE TUTTI IN SEQUENZA
DOPO UNA SOLA LETTURA?
UNA SFIDA,
D’ACCORDO, VI
ACCONTENTERÒ!
IL MAESTRO LI MADOU
DIEDE PROVA DELLE SUE
PORTENTOSE CAPACITÀ
RIPETENDO NON SOLO
TUTTI GLI IDEOGRAMMI
SENZA SBAGLIARE MA
UNA VOLTA TERMINATA
LA SEQUENZA LA RIPETÈ
NUOVAMENTE PARTENDO
DAL FONDO SENZA
ALCUNA INCERTEZZA
42
IL MAESTRO ERA BENVOLUTO SOPRATTUTTO DAGLI STUDIOSI
CON CUI INTRATTENEVA CONVERSAZIONI DI FILOSOFIA E SCIENZA
TENTANDO DI INTRODURRE IL DISCORSO DELLA FEDE
A NANCHINO ERA GIUNTO SU
INVITO DEL SUO VECCHIO
AMICO MANDARINO WU
ZHONGMING CHE LO VOLEVA
CON SÉ PER STUDIARE
LA CORREZIONE DEL
CALENDARIO CINESE
HO SAPUTO CHE
DA VOI IN OCCIDENTE
IL CALENDARIO È STATO
MODIFICATO DA POCO. SPERO
CHE VORRÀ AIUTARCI NELLA
CORREZIONE DEL NOSTRO CHE
ORMAI SBAGLIA DI MOLTO
RICCI ESCOGITÒ QUINDI UNA SFIDA PUBBLICA
NELLA QUALE STUPÌ TUTTI PREDICENDO
L’ESATTO MOMENTO DELLA PROSSIMA
ECLISSI DI LUNA
QUESTO INCARICO AVEVA PERÒ
SUSCITATO L’INVIDIA DEGLI
ASTRONOMI IMPERIALI I QUALI
INSIEME AD ALCUNI MANDARINI
ED EUNUCHI OSTEGGIAVANO IL
MISSIONARIO
FINALMENTE ERA IN VIAGGIO DIRETTO VERSO LA CITTÀ PROBITA PER INCONTRARE
L’IMPERATORE. FORSE SAREBBE RIUSCITO NELLA SUA MISSIONE
EUNUCHI: IN CINA MEMBRI DI UNA CLASSE SOCIALE POTENTE, MEDIATRICE TRA L’IMPERATORE
E IL RESTO DELLA SOCIETÀ CIVILE
PROCLAMO CHE
IL SAPIENTE STRANIERO
HA VINTO LA SCOMMESSA
E COME PROMESSO AVRÀ
IL SUO PASSAPORTO
PER PECHINO
Maggio 2010
PECHINO, GENNAIO 1601
A LEGGERE LA SUPPLICA DI MATTEO ERA
L’ECCELLENTISSIMO SIGNOR LIJIN, EUNUCO
DEL PROTOCOLLO
INFINE L’EUNUCO DEL PROTOCOLLO ENTRÒ DENTRO
IL PADIGLIONE DEL FIGLIO DEL CIELO LASCIANDO
I MISSIONARI
IN ATTESA SOTTO LA NEVE NEL CORTILE
DELLA CITTÀ PROIBITA.
DOPO QUALCHE TEMPO NE USCÌ CON
LA RISPOSTA DEL SUO SIGNORE
L’IMPERATORE
HA GRADITO I DONI!
IL MAESTRO LI MADOU
AVRÀ UNA RENDITA E UNA
SUA PERSONALE DIMORA
VICINO ALLA CITTÀ
PROIBITA
DOPO ANNI
DI VIAGGIO, UNO STRANIERO
CHE VIENE DA LONTANO
ATTIRATO DAL BUON NOME
DELLA CINA, RESTATO QUINDICI ANNI
A ZHAOQUING E SHAOZHOU PER
IMPARARE LA LINGUA E CINQUE ANNI
IN NANCHANG E NANCHINO, ESSENDO
RELIGIOSO E NON AVENDO MAI AVUTO
NÉ MOGLIE NÉ FIGLI NON DOMANDA
NESSUN FAVORE...
... VICEVERSA AVENDO STUDIATO
L’ASTRONOMIA, LA GEOGRAFIA
IL CALCOLO E LA MATEMATICA,
SAREBBE FELICISSIMO DI
METTERSI AL SERVIZIO
DI SUA MAESTÀ
44
IL MAESTRO LI MADOU SI ADOPERÒ IN OGNI MODO PER
ACCONTENTARE I DESIDERI DELL’IMPERATORE WANLI LA CUI
CURIOSITÀ ERA INCONTENIBILEPER IL FIGLIO
DEL CIELO
MATTEO
REALIZZÒ
MOLTI OROLOGI
CON SUONERIA
CHE VENNERO
COLLOCATI AL
CENTRO DEL
CORTILE DELLA
SALA CHE GLI
VALSE IL TITOLO
DI MAESTRO DEL
TEMPO
GLI FU RICHIESTA ANCHE UNA GIGANTESCA MAPPA VERITIERA
DEL MONDO CHE L’IMPERATORE APPREZZÒ MOLTISSIMO
MATTEO SI RAMMARICAVA SOLO CHE MALGRADO I TANTI
INTERESSI DELL’IMPERATORE, EGLI NON MOSTRASSE MAI
CURIOSITÀ PER LA SUA RELIGIONE E DI QUESTO SI CONFIDÒ
CON IL SUO AMICO CINESE WU ZHONGMING CHE GLI RISPOSE
MA INTANTO GLI ANNI PASSAVANO E L’IMPERATORE,
CHE PUR PROVAVA AMMIRAZIONE PER L’ORMAI ANZIANO
MAESTRO, NON CONCEDEVA IL PERMESSO DI LIBERA
PREDICAZIONE CHE IL MISSIONARIO TANTO DESIDERAVA
NOI IN CINA CREDIAMO
NEI TEMPI LUNGHI COME
LEI DEL RESTO,
E AFFERMIAMO CHE ALLA
FINE IL MOLLE VINCE
IL DURO
SUA MAESTÀ WANLI È STATO
LIETO DI SCOPRIRE CHE ESISTONO
ANCORA COSÌ TANTI PAESI,
I CUI GOVERNANTI CERTAMENTE
VERRANNO PRESTO A RENDERGLI
OMAGGIO E A PORTARE
TRIBUTI
... L’IMPERATORE VUOLE SAPERE
COME SI SVOLGE LA VITA DEI
VOSTRI SOVRANI IN EUROPA E GLI
PIACEREBBE VEDERE COME SONO
FATTI DENTRO I SUOI
OROLOGI
Maggio 2010
SUONERÀ ANCORA? QUESTA ERA LA DOMANDA CHE TUTTI SI
PONEVANO DA QUANDO IL GRANDE OROLOGIO DELLA CITTÀ
PROIBITA SI ERA FERMATO
RICCI STANCO E ZOPPICANTE SI AVVICINÒ
AL MAESTOSO E MUTO OROLOGIO.
LA LUNGA BARBA CHE AVEVA RESO FAMOSO
IL SUO ASPETTO
PRESSO I CINESI
SI ERA FATTA
ORMAI
COMPLETAMENTE
BIANCA
TUTTA LA CORTE DELLA CITTÀ PROIBITA ESULTÒ AL SUONO
GAIO DELLE CAMPANE
POI DOPO AVERNE PULITO
I MECCANISMI ANNUNCIÒ
L’OROLOGIO
DELL’IMPERATORE
ORA SUONERÀ
GUARDÒ LA COMPLICATA
MACCHINA SEGNATEMPO
E SORRISE: NON ERA
NULLA DI GRAVE
CI RAMMARICHIAMO DI AVERLA
DOVUTA DISTURBARE MALGRADO
LE SUE CONDIZIONI MA
L’IMPERATORE RICHIEDEVA
LA SUA PRESENZA
NON
IMPORTA,
ONOREVOLE
LIJIN
46
MANDARINI ED EUNUCHI APPLAUDIVANO E SI
INCHINAVANO DAVANTI ALL’ANZIANO MAESTROL’EUNUCO DEL
PROTOCOLLO SI FECE
LARGO TRA LORO E CON
GRANDE DEFERENZA
PORSE AL MAESTRO
DEL TEMPO UN
ROTOLO CON I
SIGILLI IMPERIALI
ERA IL SOSPIRATO PERMESSO UFFICIALE DI LIBERA
PREDICAZIONE. MATTEO RICCI COMMOSSO...
LA SUA MISSIONE
ERA COMPIUTA: UNA PORTA
ERA STATA APERTA. IL MAESTRO
LI MADOU CHE TANTO AVEVA STUPITO
LA CINA, È IN QUESTO PAESE CONOSCIUTO E REVERITO
COME UNO DEI PIÙ AMATI PERSONAGGI DELLA STORIA CINESE.
... RINGRAZIÒ L’IMPERATORE WANLI DI
CUI NON AVEVA VISTO ALTRO SE NON
L’OMBRA DIETRO UN PARAVENTO
MA DEL QUALE SI DICEVA
PORTASSE APPESO AL
COLLO UNO DEI SUOI
PICCOLI OROLOGI
AVEVO ORDINE
DI CONSEGNARVELO
SE LE CAMPANE AVESSERO
RIPRESERO FELICEMENTE
A SUONARE
Lilliput
BRASILEW la foresta!Deforestazione in calo. Dalla Amazzonia brasiliana, fi nalmen-te una buona notizia. Secondo l’Istituto nazionale di statistica (Inpe), nel periodo compreso tra agosto 2008 e luglio 2009, il tas-so di deforestazione dell’Amaz-zonia è calato del 45%. Ed è la prima volta, dal 1988 ad oggi, che l’estensione di foresta distrutta scende sotto la soglia dei 10mila kmq. Adesso è l’ora di battere il re-cord di riforestazione: quindi, autori-tà brasiliane, datevi da fare!
MALESIANe basta poca
In tempi di risparmio energetico, non po-teva mancare un innovativo apparec-
chio che riduce il consumo d’ac-qua. Il risparmio idrico, in questo
caso, riguarda l’acqua che i fe-deli musulmani consumano durante le abluzioni che pre-cedono la preghiera. L’inge-gnoso strumento, prodotto dalla società malese Aa-ce Technologies, si serve di sensori “intelligenti” che ri-
ducono automaticamente il fl usso d’acqua che lava corpo e
anima dei devoti islamici.
alla en--ddo o caaaaaatraaas--azz-è la chhe
rutta0mmilae il re-autoori-
LESIALLLLLEEEESSSIIIIAAAAAasta pocabast
InnIn tt ttt
LMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAALLLLLLLLNe
Finalmente!
Cominciavo ad avere il fiato corto...
Un po’ d’acqua
per lavare il corpo...
... Molte preghiere
per lavare lo spirito...
50
AFRICAMitica spirulinaLa spirulina platensis è una partico-lare alga verde-blu molto ricca di pro-teine. Cresce spontanea nelle acque alcaline e calde del lago Chad, dove viene raccolta e trasformata nell’ali-mento tradizionale delle popolazioni che lì vivono. Grazie ad un progetto fi -nanziato dalla FAO e UE, la spirulina mi-gliorerà la vita di migliaia di donne impegnate nell’esportazione ad uso alimentare di questa al-ga miracolosa.
AUSTRALIA“Pesca” miracolosaNon è la prima volta che nella città australiana di Lajamanu piovono pesci di piccola e gros-sa taglia. Questo raro fenomeno è dovuto alla frequente presenza di trombe d’aria che nel loro passaggio attraverso fi umi e laghi, sollevano grandi quantità di fauna acquatica, per poi scaricarle a decine di chilometri di distanza in pieno deserto. Dal cielo piovono pesci morti, vivi e addi-rittura congelati, trasportati ad altissime quote dove le temperature scendono a parecchi gradi sotto lo zero.
COSTA D’AVORIOCacao coraggioso
«Il posto dei bambini è sui banchi della scuola e non nelle piantagioni». E bravo il signor Emile Guiriéoulou, ministro del lavoro del governo ivoriano! Speriamo che a queste dichiarazioni seguano i fatti, concretizzati in un progetto di leg-ge fi nalizzato a porre fi ne allo sfrutta-mento di migliaia di piccoli ivoriani nelle piantagioni di cacao e a punire i datori di lavoro che non rispettano le leggi. Ci
vorrà tanto coraggio, infatti, nel rinuncia-re alla manodopera infantile, visto che la Co-
sta d’Avorio è la principale produttrice mondiale (da sola più del 34%) di cacao.
mii--innnnnaatttteee euueeueeessststttaa a aalll---
OSTCCCCCCOOOOOOOSSSSCa
««IIss
ererere rrererrrre’’AvAvAvAvststststaaa a a aa ddddd’d’’’’dddd Av
(d(d(da aa a sossosooosos lalaaaalala p pp ppppiiiiiii
lialiaannanaaoososs--oo
Maggio 2010
Alghe blu contro la fame più nera!
Puah! Sa di sfruttamento...
Pesci, ancora pesci...
mai che piovano bistecche...
52
Sito
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aaya
ne.c
om
Clap clap musica
Voi che ne dite?Justin Bieber
U na nuova “baby big star” si aggiunge a quel-
le di cui abbiamo parlato sul PM di dicembre 2009. È Justin Bieber, ragazzino canadese che a 15 anni è passato da Youtube alle
classifi che di mezzo mondo, pronto a sfondare nell’altra metà con il CD “My world 2.0”. Talento impressio-nante, ma così giovane da avere ancora una voce da bambino. Complimenti a chi l’ha scoperto per aver creduto in lui, o vergogna per arricchirsi grazie a un “fenomeno” di appena 16 anni? Ad ogni modo, buona fortuna, Justin!
Non sei d’accordo?Vuoi dire la tua?
Scrivi sul FORUM dedicato su
www.bandapm.it/www.bandapm.it/eventi/archivioeventi/archivio
II n molti avevano già amato la Ma-lika Ayane di Sanremo 2009, gra-zie al fortunato brano Come foglie
scritto per lei da Giuliano Sangiorgi, cantante dei Negramaro. Anche se nemmeno quest’anno è fi nita sul po-dio del festival (suo però il premio della critica Mia Martini), la canzone Ricomincio da qui e il suo nuovo disco hanno avuto suc-cesso come e più dei vincitori uffi ciali. Nata nel 1984 da madre italiana e pa-dre marocchino, lei viaggiatrice, lui artista, la cantante è cresciuta in mezzo alla classica, spa-ziando con passione an-che negli altri generi. Dopo mille esperienze è arrivata alla Sugar di Caterina Caselli, già discografi ca di Elisa e Negramaro, e si è costruita un personaggio raffi nato e sognato-re, che comunica con gli ascoltatori grazie a una voce matura e subito riconoscibile. Il nuovo album prosegue con più grinta e sicu-rezza la strada iniziata due anni fa con l’ottimo disco d’esordio: pianoforte, archi e batteria jazz a farla da padroni, ma anche meno brani per non appesantire il tutto, e più varietà (da cui il “grovigli” del titolo). Si passa così dalla cover di La prima cosa bella, canzone del 1970 ricantata per il fi lm di Paolo Virzì, al reggae spensierato di Mille, con tanto di coro di bambini, al rock legge-ro di Satisfy my soul. Con in più due duetti spe-ciali: uno con un “maestro” della musica italiana come Paolo Conte, tra i suoi primi fan, l’altro con Cesare Cremonini, ora anche suo compagno di vita. Brani cantati alternando, con naturalezza, l’inglese e l’italiano, altra prova che Malika po-trebbe presto diventare un’artista di fama inter-nazionale, in grado di prendere il meglio dalle due lingue, come fa da sempre con i due mondi da cui proviene.
JuJJ s
le sulÈ Jcapa
class
-
Malika Ayane
Grovigli
Ascolta: Thoughts and clouds
MilleSatisfy my soul
a cura di
Elena Dante
EL
EN
A D
AN
TE