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PM di maggio 2010

Date post: 16-Mar-2016
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Un nuovo numero del PM. Include il fumetto "Il maestro del tempo" sulla vita del missionario Matteo Ricci.
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Maggio 2010Maggio 2

Diceildire

p. Elio Boscaini

L’L’ 11 maggio 1610 moriva a Pechino un missionario italiano originario di Mace-rata di nome Matteo Ricci, che parlava

cinese, onorava Confucio e vestiva come un man-darino. E proprio vestito da letterato confuciano,

aveva fatto il suo ingresso a Pechino il 24 gennaio 1601. Non riuscì mai ad incontrare l’imperatore. Ma

questi apprezzò i doni che il missionario portava con sé e se ne rallegrò. Particolarmente gradito a Wanli, l’im-

peratore della dinastia Ming, fu il dono di due orologi mec-canici di dimensioni diverse. Grazie a questa meraviglia mai

vista in quella corte, i missionari ebbero accesso alla Città proi-bita, cuore della Città imperiale, per riparare regolarmente quegli orologi che avevano incantato l’imperatore.

Missionario gesuita, Matteo Ricci, letterato e scienziato, ha portato in Cina la tecnologia dell’Occidente e la cultura dell’umanesimo cristiano. Fu il primo a riscrivere il Vangelo in ideogrammi e a pubblicare in cinese un catechismo che i

confuciani potevano intendere senza diffi coltà: Il Vero Signifi -cato della dottrina del Signore del Cielo.Padre Matteo aveva seguito il metodo che è quello di ogni

missionario: si fece cinese con i cinesi per far arrivare il mes-saggio cristiano al cuore della cultura del posto. I cinesi di

oggi sanno chi è Li Madou, il Saggio dell’Occidente che si lasciò sedurre da quel popolo che abitava il Paese di

mezzo: “I cinesi son di bello ingegno naturale et acuto” scrisse.

Il suo sogno era quello di convertire l’imperatore perché, così pensava, tutta la popolazione si sa-

rebbe fatta cristiana. Rimase un sogno, il suo; ma alla sua morte (di cui ricordiamo i 400 anni) ven-ne sepolto a Pechino in un terreno assegnato

dall’imperatore stesso: era l’onore più gran-de che in Cina si potesse attribuire ad uno straniero.

Un missionario

alla corte

dei Ming

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Attualità

6

“L’ Italia è una Repubblica democratica, fon-data sul lavoro”: così recita l’articolo 1 del-la Costituzione Italiana. Il lavoro è un vero e

proprio pilastro che sta alla base non solo delle nazioni, ma anche delle piccole comunità, che hanno sempre avuto bisogno di organizzarsi per svolgere al meglio quelle atti-vità necessarie a procurarsi il cibo. Ecco perché, nei perio-di in cui il lavoro scarseggia o non è ben organizzato, l’intera società ne può risentire negat ivamen-te e trovarsi in serie difficoltà. È quello che sta succedendo a partire dalla cri-si del 2009 che tanto preoccupa i governi di tutto il mondo: siccome i sistemi economi-ci sono sempre più strettamente col-

Una giornata per ricordare Una giornata per ricordare la dignità del lavoro e dei lavoratorila dignità del lavoro e dei lavoratori

Piccoli lavoratori brasiliani

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a cura di

Betty Pagotto

a cur

Betty Pago

DIZIONARIO DEL LAVORO

C assa integrazione: condi-zione in cui sono costretti

quei lavoratori che temporanea-mente non svolgono il loro lavo-ro a causa di una crisi. Essi rice-vono lo stesso uno stipendio, ma è ridotto ed è garantito in parte dallo StatoContratto a tempo determinato: è il contratto in cui è indicata una data di fi ne del periodo di lavoro. È il contratto dei cosid-detti “precari”. Lavoro “in nero”: è un lavoro irregolare perché il datore di lavoro non fornisce i documenti necessari, non paga i contributi (la malattia, la pensione ecc.) ai propri dipendenti. Sciopero: è un diritto (art. 40 della Costituzione) dei lavora-tori. Si tratta della sospensione del lavoro per un giorno o per alcune ore (che non saranno pa-gate), per rivendicare il rispetto dei propri diritti.Sindacati: sono organizzazioni che rappresentano le diverse categorie di lavoratori e ne di-fendono gli interessi. In Italia i sindacati più importanti si chia-mano CGIL, CISL, UIL.

Maggio 2010

legati l’uno all’al-tro (come vuole la globalizzazione), il crollo di una ban-ca negli Stati Uniti può avere conse-guenze gravissi-me su molti paesi e settori diversi in ogni parte del pia-neta. Non solo. Grazie alla globa-lizzazione econo-mica, per molte imprese (s iano esse potenti mul-

tinazionali o medie e piccole aziende) è conveniente spostare le fabbriche nei paesi dove la manodopera costa meno. Questi spostamenti, chiamati anche delocalizzazioni, provoca-no degli squilibri pericolosi: nei pae-si ricchi molte persone perdono il posto di lavoro, mentre in quelli più poveri i lavoratori sono pagati trop-po poco e lavorano molte più ore di quanto dovrebbero. A pagare il prezzo di questi squilibri non sono soltanto gli adulti ma an-che i giovani e i bambini. In certe nazioni del ricco Nord del mon-do, come l’Italia, i giovani (quasi

LAVORO: In tutto il mondo il 1°maggio si ce-lebra la festa dei lavoratori. In questa data si ricordano i diritti che tutelano i lavoratori, in particolare il diritto all’orario di lavoro di otto ore al giorno, rivendicato sin dal 1889

DELOCALIZZAZIONE: È lo spostamento e l’organizzazione della produzione in regioni o stati diversi. Si “delocalizza” per abbassa-re i costi del lavoro, per pagare meno tasse ed avere più incentivi alla produzione e alla commercializzazione

In Italia, gran parte dei lavori più pesanti e pericolosi sono

eseguiti dagli immigrati

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SICURI SUL LAVORO

A lcuni lavori possono essere pericolosi più

di altri. Per questo è im-portante che il datore di lavoro rispetti le norme di sicurezza che riducono il rischio di incidenti. In Italia, nel 2008, gli infor-tuni sul lavoro sono stati 875mila. I lavoratori meno tutelati sono quelli che non hanno un contratto regolare, come molti im-migrati, disposti a svolge-re mansioni pericolose o accettare salari più bassi degli italiani.

Per un lavoro dignitoso dove i diritti delle persone siano rispettati

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In Asia sono decine di milioni i bambini sfruttati sul lavoro

a causa della delocalizzazione

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MANTHOC: Il Movimento di Adolescenti e Bambini Figli di Operai Cristiani (MANTHOC, in spagnolo) è una specie di sindacato au-togestito dai ragazzi del Perù. Da oltre 32 anni, questa organizza-zione reclama migliori condizioni di lavoro, con orari e salari più giusti, e offre un supporto sanitario, scolastico e alimentare ad altri NATs (sigla di “bambini ed adolescenti lavoratori”)

http://www.manthocperu.orghttp://www.manthocperu.orghttp://www.progettomondomlal.org/progetto.php?id=20http://www.progettomondomlal.org/progetto.php?id=20

il 10% di quelli che si sono laureati da poco) sono costretti ad andare all’estero per trovare un posto di lavoro per il quale hanno studiato. Viceversa, in moltissimi paesi dell’Africa, dell’Asia o dell’Ame-rica Latina, i lavoratori sono pagati così poco che anche i bambini si sentono in dovere di andare a lavorare per aiutare la loro famiglia. Nel mondo i bambini tra i 4 e i 16 anni che lavorano sono più di 211 milioni. Una cifra impressionante, ma che sicuramente non tiene conto del fatto che i minori sfruttati o ridotti in schiavitù sono molti di più. Per eliminare il lavoro minorile occorrerebbe che gli adulti fossero pagati il giusto e che tutti potessero avere un lavoro dignitoso per mante-nere la propria famiglia e permettere ai fi gli di stu-diare, crescere e realizzare gli obiettivi del loro futuro.

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a cura di Chiara MilanoMe la spasso

UN GIRO IN BICIUN GIRO IN BICI

Maggio 2010

Dalla terra di Van Gogh e Rembrandt

il via della “corsa rosa”

SS i dice che il ciclismo sia il trionfo del lato acustico. È una gara in cui non risaltano i motori ma

le urla della gente, una disciplina in cui la fatica è l’unica compagna di viaggio, che si fa sentire soprattut-to durante le salite, mentre i musco-li sono sotto massima tensione e il fi ato è corto e va misurato secondo per secondo. La salita diventa allora diffi cile da sconfi ggere, la stanchez-za può portare allo scoraggiamento e far riaffi orare alla mente tutti i pensie-ri più negativi, che rendono la situazio-ne ancora più pesante da sostenere: ma è proprio lì che emerge il vero campione, che sa vincere i fantasmi che hanno appesantito il suo cuore e la sua bici e sa sollevarsi e dare tutto se stesso nello sprint fi nale.

IL GIRO D’ITALIA 2010

Per tutti gli appassionati si sta avvicinando il Giro d’Ita-lia, la competizione nazionale più importante dell’anno. Per l’ottava volta la partenza si svolgerà eccezionalmente dall’estero; dopo le precedenti San Marino (1965), Prin-cipato di Monaco (‘66), Verviers (Belgio, 1973), Città del Vaticano (‘74), Atene (‘96), Nizza (‘98), Groningen (Olan-da 2002) e Seraing/Liegi (Belgio, 2006), per il 2010 sarà Amsterdam sotto i rifl ettori, la città per eccellenza della bicicletta.

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22IL GIRO D’ITALIA IN RETE

Per conoscere le tappe del Giro e altre curiosità clicca su

www.ilgiroditalia.itwww.ilgiroditalia.it e www.mondociclismo.com

www.mondociclismo.com

E dal paese dei tulipani e dei mulini a vento si snoderà il percorso con tre tappe sul territorio dall’8 al 10 maggio; si arriverà quindi in Italia il 12 maggio, attraversandola da nord al centro-sud, e tutto si concluderà il 30 maggio 2010 a Verona. Tra le tap-pe dei corridori anche un passaggio nelle zone terremotate dell’Abruz-zo a l’Aquila, per non dimentica-re la regione che lo scorso aprile 2009 ha subito pesanti disagi e che sente ancora il dolore per le gravi per-dite. Ma nemmeno il grande campio-ne Marco Pantani, scomparso nel 2004, sarà dimenticato e alla 13a tappa si arriverà proprio a Cesenatico, la sua città natale.

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MA PERCHÉ PROPRIO IL CICLISMO?

T ra di voi forse sono pochi a praticare il ciclismo,

magari avete preferito calcio, pallavolo, pallaca-

nestro, nuoto, judo. Gli sport sono tutti belli, non si

discute, spesso però ci facciamo condizionare dal-

la televisione, da internet, dagli amici, e ci passano

davanti agli occhi opportunità che non cogliamo.

Pensateci, il giorno in cui siete riusciti ad andare in

bicicletta senza le rotelline se lo ricordano ancora i

vostri genitori o le persone con cui eravate. Potete

dire la stessa cosa per il primo calcio al pallone? E

perché sono pochi i ragazzi che decidono di dedi-

care il loro tempo al ciclismo? Magari perché è fa-

ticoso, o perché ci addormentiamo sul divano con il

Giro d’Italia in Tv. Io vi dico che esistono altrettante

motivazioni per sceglierlo, prima fra tutte l’impor-

tanza “ecologica” e la possibilità di spostarsi auto-

nomamente.

Avanti allora, si può iniziare già a 7 anni, ma senza

esagerare; all’inizio non è importante il numero di

Km che percorrete in sella, è fondamentale impara-

re bene la tecnica e la posizione, il resto verrà!

Una tappa del Giro d’Italia

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Maggio 2010

UN RICORDO DI DUE GRANDI CAMPIONI

N on si può parlare di ciclismo e non nominare Fausto Coppi e Gino Bartali, due grandi cicli-sti entrati nella storia del nostro Paese non solo per le incredibili vittorie ottenute tra il 1940 e il 1954 (otto Giri d’Italia, cinque Coppi con ventidue tappe e tre Bartali con diciassette tappe; quattro Tour de France, due Coppi e due Bartali; sette Milano-San-remo, quattro Bartali e tre Coppi), ma anche per la loro correttezza e sportività, nonostante la rivalità che li ha sempre contraddistinti.Erano gli anni del secondo dopoguerra, c’era un’Italia da ricostruire, segnata dalle sofferenze, e il ciclismo era proprio il sim-bolo di questa voglia di rico-struire. Con la fatica, la volontà, l’impegno e l’intelligenza, tutte qualità indispensabili in sella alla propria bicicletta, gli uo-mini cercavano di ricostruirsi un futuro. Coppi e Bartali, pur diversi nella tecnica, nelle spe-cialità, nel pensiero politico e nelle credenze religiose, erano uniti da questo stesso entusia-smo, da questa stessa forza, e ri-marranno un esempio del vero spirito sportivo che va al di là della competizione.

Una vecchia immagine dei due grandi campioni, Coppi e Bartali, rivali leali nella corsa, amicissimi nella vita. In questa scena si scambiano la borraccia dell’acqua

Una gara per giovanissimi ciclisti

Page 9: PM di maggio 2010

“S ignora Somaly,

non troviamo più

sua fi glia, sembra

scomparsa”. Quella telefonata fu

il momento più brutto della mia

vita. Capii subito cos’era successo:

mia fi glia Champa era stata rapita dai

traffi canti di minori di Phnom Penh, la

capitale della Cambogia, contro cui lot-

tavo da anni. Si stavano vendicando per

tutte le bambine che ero riuscita a libera-

re dalla schiavitù, e lo facevano rapendo

la mia unica fi glia. Ero disperata. Trovam-

mo Champa quattro giorni dopo: l’avevano

drogata, non mi riconosceva nemmeno. Era

stata venduta come schiava da uomini senza

scrupoli.Esattamente come era successo a me. Non

ho mai conosciuto i miei genitori, di me si

occuparono gli abitanti del villaggio dove

sono cresciuta. A nove anni, un commer-

ciante di passaggio disse che conosceva dei

miei parenti, e partii con lui. Mi mentì: non

conosceva nessuno della mia famiglia. Diven-

ni la sua schiava: mi alzavo alle 3 del mattino,

riempivo pesanti secchi d’acqua da vendere ai

ristoranti, dove lavavo i piatti. Poi lavoravo nei campi

di riso dei vicini e in un pastifi cio.

Dopo 6 anni di questa vita, mi vendette ad un bordello. Provai più volte a fuggire, ma venni

sempre ripresa. Un giorno arrivò una ragazza molto più giovane di me. Dovevo risparmiarle

gli orrori di quella vita: le diedi tutto il denaro che avevo, le dissi di scappare. Fu la prima

Chasqui

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ragazza che liberai. Mi puniro-no duramente, picchiandomi così tanto che decisi di non ribellarmi più. Fino a quando un ricco cliente americano, mi diede 3mila dollari, per riscattarmi dal mio padrone e aprire un piccolo negozio. Sapevo che le altre ragazze del bordel-lo soffrivano come me, e così diedi al padrone tutti i soldi che avevo, chieden-dogli in cambio la li-bertà. Lui accettò: era-vamo tutte libere!Da allora lavoro per evi-tare che altre bambine, come me, vengano vendute e trattate come schiave. Ho fon-dato un’associazione, con gli al-tri attivisti entriamo nei bordelli, visitiamo le bambine, spieghia-mo loro come difendersi dalle malattie. Intanto cerchiamo di scoprire le loro storie: se sono state picchiate, vendute, se sono minorenni, se hanno parenti. E le salviamo, insieme alla polizia: in 11 anni abbiamo liberato più di 3mila bambine.

È triste che il traffi co di schiave sia più redditizio di quel-lo della droga. I traffi canti coinvolgo-no nei loro affari poliziotti, giudici e politi-ci, e tutti guadagnano molto sulla pelle delle bambine. Quando rapirono mia fi glia Champa stavo per cedere, ma fu proprio lei a dirmi che non dovevo smettere. Le sue parole

mi diedero la forza di continuare la mia battaglia. Le bambine liberate mi chiamano mamma, e io le amo come mie fi glie. Abbiamo vissuto tutte terribili esperienze, e io so che hanno bisogno di sicurezza, affetto, amore. Come posso abbando-narle?

La mia vita è continuamente minacciata, posso essere uccisa in ogni momento, ma lottare perché le bambine possano avere un futuro migliore è una causa per la quale vale la pena morire.

Non sopporto di restare sola al buio: mi tornano alla mente molti brutti ricordi. Amo stare all’aria aperta, giocando con

le bambine nei campi di riso, allora mi sento di nuovo viva. Vedere le bambine ridere e giocare di nuovo mi rende davvero felice.

-

Maggio 2010

Page 11: PM di maggio 2010

Parlane con...PADOVA

p. Daniele: [email protected]

sr. Lorena: [email protected]

VENEGONO SUPERIORE (VA)

p. Enea: [email protected]

NAPOLI

sr. Betty - sr. Eleonora: [email protected]

p. Domenico: [email protected]

PESARO

p. Ottavio: [email protected]

ROMA

p. Jesùs: [email protected]

sr. Eugenia: [email protected]

PALERMO

sr. Tiziana - sr. Rosa: [email protected]

Danila: [email protected]

Almeno 20mila bambine sotto i 18 anni sono schiave nei bordelli della Cambogia. Nella sola Ph-

nom Penh per turismo sessuale arrivano ogni anno 50mila stranie-

ri, soprattutto europei e statunitensi. Lo sfruttamento sessuale dei minori è nato alla fi ne degli anni cinquanta, con la guerra in Vietnam: i soldati statunitensi cercavano la compagnia di giovani ragazze a pagamento. Da allora il fenomeno è cresciuto, oggi è un vero e proprio business, che rende milioni di dollari l’anno. In Asia i paesi più colpiti sono Thailandia, Filippine, Cambogia e Vie-tnam. La prostituzione infantile frutta molti soldi, e i governi di questi paesi sono poveri, hanno bisogno di valuta straniera. Anche se sporca. Lo sfruttamento avviene alla luce del sole, con la complicità delle istituzioni: dai tassi-sti, agli albergatori, alle autorità. Le bambi-ne coinvolte in questo traffi co sono due vol-te vittime: arrivano da un passato di povertà nella strada, vanno incontro ad un futuro di violenza. E perdono la fi ducia negli adulti, che avrebbero dovuto proteggerle, e che le hanno invece tradite. Ma per fortuna ci sono anche dei “grandi” che se ne prendono cura e che si impegnano per dare loro un futuro di speranza e dignità.

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30

Page 12: PM di maggio 2010

Maggio 2010

UN CLAVICORDIO EUROPEO

A PLETTRO CON CORDE DI

RAME

E DI FERRO...

DUE OROLOGI A POLVERE,

UN OROLOGIO PICCOLO DORATO

E UNO GRANDE IN FERRO

CON PESI E SUONERIA...

UN QUADRO

DELLA MADRE DI DIO

COL BAMBINO GESÙ,

UN VANGELO ILLUSTRATO...

UN ATLANTE INDORATO,

UNA CROCE CON PIETRE

PREZIOSE...

UN CORNO

DI RINOCERONTE...

QUESTI ERANO I DONI PER L’IMPERATORE.

TESTO: M. OCCHIONERO DISEGNI: A. BRASIOLI

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QUANDO LA TERRA SARÀ

DISPOSTA DAVANTI ALLA LUNA

IN MODO DA SCHERMARE LA LUCE

DEL SOLE AVVERRÀ L’ECLISSI

E VOI CON QUEL

VOSTRO MARCHINGEGNO

VORRESTE FARCI CREDERE CHE LA

LUCE DELLA LUNA SIA IN REALTÀ

LA LUCE RIFLESSA DEL SOLE?

RICORDO AI PRESENTI

CHE È LA MANO SINISTRA DI

UN DIO DRIZZATA CONTRO

LA LUNA A PRIVARCI DEL SUO

SPLENDORE E, COME NOI ASTRONOMI

ABBIAMO PREDETTO, QUESTO

AVVERRÀ TRA ALCUNI GIORNI

TRIQUETUM O REGOLO DI TOLOMEO

PER VOI DUNQUE L’ECLISSI

NON È STASERA. EBBENE IO VI SFIDO!

QUANDO LE CAMPANE DEL MIO

OROLOGIO SUONERANNO,

LA LUNA SI OSCURERÀ!

NANCHINO,

MAGGIO 1600

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Maggio 2010

SEMBRATE MOLTO

SICURO DI VOI,

MAESTRO LI MADOU

E SE INVECE

NON SI AVVERASSE?

ALLORA LEI SARÀ

LIBERO DI CACCIARMI

DALLA CITTÀ

COME

DESIDERATE

ORA DIPENDE

TUTTO DALLA LUNA,

NON CI RESTA CHE

ASPETTARE

MAESTRO,

NON STA RISCHIANDO

TROPPO? DOVE ANDREMO

SE QUESTA NOTTE

PERDE LA

SCOMMESSA?

ZHONG,

IO VOGLIO ANDARE

A PECHINO PERCHÉ

QUESTO È IL COMPITO

CHE MI È STATO AFFIDATO,

MA ADESSO RILASSATI

E GODITI LO SPETTACOLO

COSÌ SICURO DA

PROPORVI UNA SCOMMESSA.

SE LA MIA PREVISIONE

SI RIVELERÀ ESATTA CHIEDO

UN PASSAPORTO PER ME

ED IL MIO SEGUITO

PER RECARMI A PECHINO

Page 15: PM di maggio 2010

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MA COME FA AD ESSERE

COSÌ TRANQUILLO,

NON HA MAI SBAGLIATO QUESTO

GENERE DI CALCOLI?

LI MADOU,

LI MADOU,

LI MADOU

LA FOLLA ACCLAMÒ A GRAN VOCE GRIDANDO IL SUO NOME

CINESE. "FINALMENTE... – PENSÒ IL MISSIONARIO MATTEO

RICCI – FINALMENTE AVRÒ L’OCCASIONE DI INCONTRARE

L’IMPERATORE “–. UN’OCCASIONE CHE ASPETTAVA

DA QUASI VENT’ANNI DA QUANDO, INVITATO DAL SUO

SUPERIORE VALIGNANO, ERA RIUSCITO AD ENTRARE

NELLA SCONFINATA E MISTERIOSA CINA.

OROLOGIO A SUONERIA CON MOLLE E

NUMERI IN CINESE NEL QUADRANTE

Page 16: PM di maggio 2010

Maggio 2010

MACAO, VENT’ANNI PRIMA

ALLORA, MATTEO,

COME PROCEDE LO STUDIO

DEL CINESE? MI DICONO CHE STAI

FACENDO PROGRESSI

PRODIGIOSI

MIGLIORO UN PO’ OGNI GIORNO,

PADRE VALIGNANO.

QUESTI IDEOGRAMMI SONO

COMPLICATI MA UNA VOLTA FISSATI

DENTRO LA MENTE IN UNA SERIE

ORDINATA NON SONO IMPOSSIBILI

DA RICORDARE

C’È UN’INCREDIBILE

POTENZIALITÀ IN QUESTO MODO

DI SCRIVERE; ESPRIMENDO SOLO CONCETTI

E NON SUONI POTREBBE PORTARE

AD UNA FORMA DI COMUNICAZIONE UNIVERSALE

TRA LINGUAGGI DIFFERENTI. LO SI POTREBBE USARE

IN TUTTO IL MONDO E CAPIRSI OVUNQUE

ETERNITÀ

TURQUETUM

MACAO

“ASTROLABON”: ARMILLARE DI TOLOMEO DESCRITTO DA ALMAGEST

Page 17: PM di maggio 2010

36

SONO LIETO DEL TUO ENTUSIASMO

PER IL CINESE. IO PENSO CHE NOI

MISSIONARI PER FARE APOSTOLATO

IN CINA DOVREMMO DIVENTARE

UN PO’ CINESI PER LA LINGUA,

LE VESTI, INSOMMA PER TUTTO

QUEL CHE NON È PECCATO

È LA PAURA

A SPINGERLI ALLE ARMI.

LA CINA È PER NOI UN

PAESE ANCORA

SCONOSCIUTO E TANTA

IGNORANZA NON PUÒ

CHE GENERARE

TIMORI

MA FORSE LA TUA

MAGISTRALE ABILITÀ

NEL COSTRUIRE MACCHINE

SEGNATEMPO CI DARÀ UNA

PREZIOSA POSSIBILITÀ

SÌ, QUESTO

SARÀ IL MIO

LASCIAPASSARE

PER LA CINA

COME BEN SAI, SOLDATI

E MERCANTI VORREBBERO

ENTRARCI CON LA FORZA;

SPETTA A TE CERCARE DI

COSTRUIRE UN PONTE CHE

PORTI ALLA RECIPROCA

CONOSCENZA E AL RECIPROCO

RISPETTO TRA POPOLI

TANTO DIVERSI

LO PENSO

ANCH’IO, PADRE

VALIGNANO, E SONO

ONORATO CHE ABBIA

SCELTO ME PER QUESTO

COMPITO

NON RALLEGRARTI TROPPO

MATTEO: LA MISSIONE CHE TI

ATTENDE NON SARÀ FACILE;

DESIDERO CHE LA CINA SI

APRA SPONTANEAMENTE

A NOI PERCHÉ SI POSSA

FINALMENTE PREDICARVI LA

BUONA NOVELLA

E L’AMORE DI DIO

OROLOGIO A PESI

NOTTURLARIO (DI GEORG

HARTMANN DI NORIMBERGA 1535)

PARTI DI ASTROLABIO

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Maggio 2010

ZHAOQUING, SETTEMBRE 1583

MIRABILE OGGETTO,

STRANIERI

SARÀ UN

PIACERE,

GOVERNATORE

INOLTRE

FATE RICHIESTA

DI RISIEDERE

E PREDICARE LA VO-

STRA FEDE ESSENDO

UOMINI DI RELIGIONE

COME TESTIMONIANO

I VOSTRI ABITI E IL

VOSTRO

ASPETTO

SIAMO VENUTI DA MACAO

PER CONSEGNARVELO,

GOVERNATORE, COME

ATTESTA LA TARGA

IN NOSTRO POSSESSO

VI CONCEDERÒ IL PERMESSO

VISTO CHE OLTRE CHE RELIGIOSI

SIETE ANCHE UOMINI DI SCIENZA

E SARÒ BEN LIETO

SE VORRETE SPIEGARMI

L’UTILITÀ DEGLI STRANI

STRUMENTI CHE AVETE

CON VOI

INIZIA COSÌ A ZHOAQUING L’AVVENTURA IN CINA DI

MATTEO RICCI, IL RELIGIOSO SCIENZIATO.

QUI CON L’AIUTO DEI SUOI COMPAGNI COSTRUÌ

UNA BELLA RESIDENZA IN STILE EUROPEO

CHE SI ERGEVA AL DI SOPRA DELLE

VICINE ABITAZIONI CINESI

BEN PRESTO LA CASA

DIVENNE LA NUOVA

MERAVIGLIA DELLA CITTÀ

E MOLTI CURIOSI

COMINCIARONO A

FREQUENTARLA

PROVANDO STUPORE

DAVANTI ALL’ASPETTO

E AI COSTUMI DEGLI

STRANIERI

SOPRATTUTTO

MATTEO APPARIVA

AI LORO OCCHI

PARTICOLARMENTE

BIZZARRO,

UN GIGANTE DAGLI

OCCHI AZZURRI

INTENTO A

MISURARE IL SOLE

E A COSTRUIRE

MACCHINE

SEGNATEMPO

ASTROLABIO

SFERA ARMILLARE DEL 15° SECOLO

QUADRANTE ORARIO

Page 19: PM di maggio 2010

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SEGUIRONO LE VISITE DI STUDIOSI E MANDARINI ATTRATTI DALLA

SAPIENZA DEL RELIGIOSO E DAI SUOI MERAVIGLIOSI STRUMENTI

TRA QUESTI, IL MANDARINO WU

ZHONGMING CHE DIVENNE SUBITO

AMICO DEL MISSIONARIO

L’HO VISTO CON I MIEI OCCHI,

VI DICO! GLI STRANIERI

TRASFORMANO IL MERCURIO

IN ARGENTO

IO HO SENTITO DIRE

CHE FANNO INCETTA

DI BAMBINI, È VERO?

MA CERTAMENTE

E PENSA POI CHE SONO

ANCHE CANNIBALI, MANGIANO

IL CORPO DI QUEL LORO DIO

IN CROCE TUTTI I GIORNI

SUA ECCELLENZA

IL VICERÈ VI MANDA

QUESTO NATANTE PERCHÉ

LASCIATE ZHAOQING PRIMA

CHE SPUNTI IL GIORNO

E NON VI FACCIATE

MAI PIÙ RITORNO

LEI CI FA DICHIARAZIONI

SORPRENDENTI SUL CORSO

DELLE STELLE E I PIANETI E

CI ONORA CON LE SUE DOTTE

SPIEGAZIONI. SARÒ SEMPRE LIETO

DI RAGIONARE CON IL MAESTRO LI

MADOU VENUTO DA OCCIDENTE

PURTROPPO TANTA NOTORIETÀ PROVOCÒ ANCHE L’INVIDIA

DEI CINESI PIÙ DIFFIDENTI CHE COMINCIARONO A SPARGERE

VOCI CALUNNIOSE SUI MISSIONARI

A FAR PRECIPITARE LA

SITUAZIONE CONTRIBUI-

RONO ALCUNI CONFRATELLI

DI MATTEO CHE SFIDANDO I

COSTUMI LOCALI ANDARONO

IN PROCESSIONE PER LE VIE

DELLA CITTÀ PROCLAMANDO-

SI SOLDATI DI CRISTO

“SOLDATI E NON RELIGIOSI” PEN-

SARONO LE AUTORITÀ CINESI CHE

ORDINARONO A MATTEO ED AI SUOI

DI ANDARSENE IMMEDIATAMENTE

FORTUNATAMENTE FU CONCESSO LORO

DI TRASFERIRSI IN UN’ALTRA REGIONE

ALL’INTERNO DELLA CINA

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Maggio 2010

SHAOZHOU, OTTOBRE 1589

MATTEO NELLA SUA NUOVA RESIDENZA IN CINA SI DEDICAVA ALL’INSEGNAMENTO,

VEDENDO NEL GRANDE INTERESSE DEI CINESI PER LE SCIENZE UNA STRADA CAPACE

DI VINCERE LA LORO DIFFIDENZA VERSO GLI STRANIERI

A PARLARE ERA QU

RUKUEI, GIOVANE NOBILE

GIUNTO DA NANCHINO

RICCI AVEVO ORMAI BARBA E CAPELLI PIÙ LUNGHI MA

CONTINUAVA A PORTARE I MODESTISSIMI SAI DEI BONZI

SI ERA FATTO PRUDENTE E PER NON RIPETERE GLI ERRORI

DI ZHAOQING, DOVE AVEVANO FATTO UNA RESIDENZA TROPPO

VISTOSA, DECISE DI ACQUISTARE, PER SÉ E I SUOI COMPAGNI,

UNA SEMPLICE DIMORA CINESE

MOLTI GIOVANI PROVENIENTI

DA DIVERSE CITTÀ DELLA CINA

FACEVANO VISITA ATTIRATI

DALLE CONOSCENZE DEL

MAESTRO DELL’OCCIDENTE;

TRA QUESTI C’ERANO ANCHE

NOBILI E FIGLI DI MANDARINI

CHE UN GIORNO AVREBBERO

RICOPERTO IMPORTANTI

CARICHE PUBBLICHE

DUE ENTITÀ

UGUALI AD UNA TERZA

SONO UGUALI TRA LORO.

QUESTO È UNO DEI POSTULATI ALLA

BASE DELLA MATEMATICA

MAESTRO, LEI CONOSCE

MOLTI SEGRETI DEL SAPERE,

DOVREBBE INDOSSARE GLI ABITI

DEL LETTERATO CHE PIÙ SI

ADDICONO AD UN UOMO

SAPIENTE QUALE È LEI

IO SONO PRIMA DI TUTTO

UN RELIGIOSO, QU RUKUEI,

E NON BADO MOLTO ALL’ABITO

CHE INDOSSO; MA SE UN GIORNO

POTRÀ ESSERE UTILE FORSE

VESTIRÒ L’ABITO DI SETA

AZZURRA DEI LETTERATI

Page 21: PM di maggio 2010

40

L’ALLIEVO PIÙ DOTATO ERA PROPRIO IL NOBILE QU

RUKUEI CHE DIVENNE STRETTO COLLABORATORE

DEL MISSIONARIO

MI È SEMPRE PIACIUTO IL CALCOLO

CON IL PALLOTTOLIERE MA IL

CALCOLO CON IL PENNELLO CHE CI

INSEGNA MI DIVERTE DI PIÙ

INSIEME

FABBRICARONO

OROLOGI, SESTANTI

E STRUMENTI PER

MISURARE GLI

ASTRI E CON IL SUO

AIUTO ANCHE RICCI

RITORNÒ STUDENTE

IMPARANDO IL

CINESE ANTICO PER

POTER LEGGERE

CONFUCIO NEI TESTI

ORIGINALI.

INFINE STAMPARONO

IN CINESE LIBRI DI

SCIENZA E DI RELIGIONE

QUALI IL VANGELO E I

DIECI COMANDAMENTI

CHE SI DIFFUSERO PER

TUTTO IL PAESE

LA FAMA DEL MAESTRO

LI MADOU CREBBE

SEMPRE PIÙ FINCHÉ

IL MISSIONARIO SI

SENTÌ PRONTO PER

SPINGERSI OLTRE

NOI SIAMO QUI E PECHINO

STA LÀ IN ALTO. BISOGNA

ARRIVARE A PECHINO PERCHÉ

È LÌ CHE SI DECIDE

AVREBBE INDOSSATO

GLI ABITI DEL

SAPIENTE. IL SUO

COMPITO ERA

APRIRE UNA VIA E

PER FAR QUESTO

AVREBBE DOVUTO

VIAGGIARE VERSO

LE GRANDI CITTÀ E I

LUOGHI DI POTERE DI

QUELL’IMMENSO PAESE

RACCOGLITORE CINESE MISURATORE PER INCHIOSTRARE

CON LA “SQUADRA A OMBRA”

TAMPONE PER INCHIOSTRARE MATRICI

TIPOGRAFICHE

Page 22: PM di maggio 2010

Maggio 2010

NANCHANG, 1597

MI HANNO LODATO,

MAESTRO, LA SUA

PRODIGIOSA MEMORIA

PER RICORDARE TUTTO FACILMENTE,

PRINCIPE, BASTA TROVARE PER OGNI

COSA UN POSTO NELLA MENTE, COME SE

QUESTA FOSSE UN PALAZZO SUDDIVISO

IN STANZE DOVE COLLOCARVI PAROLE,

FATTI E CONCETTI

ALCUNI GIOVANI DI NANCHANG, HANNO

PREPARATO PER LEI UN LUNGO ELENCO

DI CINQUECENTO IDEOGRAMMI. CREDE DI

POTERLI RIPETERE TUTTI IN SEQUENZA

DOPO UNA SOLA LETTURA?

UNA SFIDA,

D’ACCORDO, VI

ACCONTENTERÒ!

IL MAESTRO LI MADOU

DIEDE PROVA DELLE SUE

PORTENTOSE CAPACITÀ

RIPETENDO NON SOLO

TUTTI GLI IDEOGRAMMI

SENZA SBAGLIARE MA

UNA VOLTA TERMINATA

LA SEQUENZA LA RIPETÈ

NUOVAMENTE PARTENDO

DAL FONDO SENZA

ALCUNA INCERTEZZA

Page 23: PM di maggio 2010

42

IL MAESTRO ERA BENVOLUTO SOPRATTUTTO DAGLI STUDIOSI

CON CUI INTRATTENEVA CONVERSAZIONI DI FILOSOFIA E SCIENZA

TENTANDO DI INTRODURRE IL DISCORSO DELLA FEDE

A NANCHINO ERA GIUNTO SU

INVITO DEL SUO VECCHIO

AMICO MANDARINO WU

ZHONGMING CHE LO VOLEVA

CON SÉ PER STUDIARE

LA CORREZIONE DEL

CALENDARIO CINESE

HO SAPUTO CHE

DA VOI IN OCCIDENTE

IL CALENDARIO È STATO

MODIFICATO DA POCO. SPERO

CHE VORRÀ AIUTARCI NELLA

CORREZIONE DEL NOSTRO CHE

ORMAI SBAGLIA DI MOLTO

RICCI ESCOGITÒ QUINDI UNA SFIDA PUBBLICA

NELLA QUALE STUPÌ TUTTI PREDICENDO

L’ESATTO MOMENTO DELLA PROSSIMA

ECLISSI DI LUNA

QUESTO INCARICO AVEVA PERÒ

SUSCITATO L’INVIDIA DEGLI

ASTRONOMI IMPERIALI I QUALI

INSIEME AD ALCUNI MANDARINI

ED EUNUCHI OSTEGGIAVANO IL

MISSIONARIO

FINALMENTE ERA IN VIAGGIO DIRETTO VERSO LA CITTÀ PROBITA PER INCONTRARE

L’IMPERATORE. FORSE SAREBBE RIUSCITO NELLA SUA MISSIONE

EUNUCHI: IN CINA MEMBRI DI UNA CLASSE SOCIALE POTENTE, MEDIATRICE TRA L’IMPERATORE

E IL RESTO DELLA SOCIETÀ CIVILE

PROCLAMO CHE

IL SAPIENTE STRANIERO

HA VINTO LA SCOMMESSA

E COME PROMESSO AVRÀ

IL SUO PASSAPORTO

PER PECHINO

Page 24: PM di maggio 2010

Maggio 2010

PECHINO, GENNAIO 1601

A LEGGERE LA SUPPLICA DI MATTEO ERA

L’ECCELLENTISSIMO SIGNOR LIJIN, EUNUCO

DEL PROTOCOLLO

INFINE L’EUNUCO DEL PROTOCOLLO ENTRÒ DENTRO

IL PADIGLIONE DEL FIGLIO DEL CIELO LASCIANDO

I MISSIONARI

IN ATTESA SOTTO LA NEVE NEL CORTILE

DELLA CITTÀ PROIBITA.

DOPO QUALCHE TEMPO NE USCÌ CON

LA RISPOSTA DEL SUO SIGNORE

L’IMPERATORE

HA GRADITO I DONI!

IL MAESTRO LI MADOU

AVRÀ UNA RENDITA E UNA

SUA PERSONALE DIMORA

VICINO ALLA CITTÀ

PROIBITA

DOPO ANNI

DI VIAGGIO, UNO STRANIERO

CHE VIENE DA LONTANO

ATTIRATO DAL BUON NOME

DELLA CINA, RESTATO QUINDICI ANNI

A ZHAOQUING E SHAOZHOU PER

IMPARARE LA LINGUA E CINQUE ANNI

IN NANCHANG E NANCHINO, ESSENDO

RELIGIOSO E NON AVENDO MAI AVUTO

NÉ MOGLIE NÉ FIGLI NON DOMANDA

NESSUN FAVORE...

... VICEVERSA AVENDO STUDIATO

L’ASTRONOMIA, LA GEOGRAFIA

IL CALCOLO E LA MATEMATICA,

SAREBBE FELICISSIMO DI

METTERSI AL SERVIZIO

DI SUA MAESTÀ

Page 25: PM di maggio 2010

44

IL MAESTRO LI MADOU SI ADOPERÒ IN OGNI MODO PER

ACCONTENTARE I DESIDERI DELL’IMPERATORE WANLI LA CUI

CURIOSITÀ ERA INCONTENIBILEPER IL FIGLIO

DEL CIELO

MATTEO

REALIZZÒ

MOLTI OROLOGI

CON SUONERIA

CHE VENNERO

COLLOCATI AL

CENTRO DEL

CORTILE DELLA

SALA CHE GLI

VALSE IL TITOLO

DI MAESTRO DEL

TEMPO

GLI FU RICHIESTA ANCHE UNA GIGANTESCA MAPPA VERITIERA

DEL MONDO CHE L’IMPERATORE APPREZZÒ MOLTISSIMO

MATTEO SI RAMMARICAVA SOLO CHE MALGRADO I TANTI

INTERESSI DELL’IMPERATORE, EGLI NON MOSTRASSE MAI

CURIOSITÀ PER LA SUA RELIGIONE E DI QUESTO SI CONFIDÒ

CON IL SUO AMICO CINESE WU ZHONGMING CHE GLI RISPOSE

MA INTANTO GLI ANNI PASSAVANO E L’IMPERATORE,

CHE PUR PROVAVA AMMIRAZIONE PER L’ORMAI ANZIANO

MAESTRO, NON CONCEDEVA IL PERMESSO DI LIBERA

PREDICAZIONE CHE IL MISSIONARIO TANTO DESIDERAVA

NOI IN CINA CREDIAMO

NEI TEMPI LUNGHI COME

LEI DEL RESTO,

E AFFERMIAMO CHE ALLA

FINE IL MOLLE VINCE

IL DURO

SUA MAESTÀ WANLI È STATO

LIETO DI SCOPRIRE CHE ESISTONO

ANCORA COSÌ TANTI PAESI,

I CUI GOVERNANTI CERTAMENTE

VERRANNO PRESTO A RENDERGLI

OMAGGIO E A PORTARE

TRIBUTI

... L’IMPERATORE VUOLE SAPERE

COME SI SVOLGE LA VITA DEI

VOSTRI SOVRANI IN EUROPA E GLI

PIACEREBBE VEDERE COME SONO

FATTI DENTRO I SUOI

OROLOGI

Page 26: PM di maggio 2010

Maggio 2010

SUONERÀ ANCORA? QUESTA ERA LA DOMANDA CHE TUTTI SI

PONEVANO DA QUANDO IL GRANDE OROLOGIO DELLA CITTÀ

PROIBITA SI ERA FERMATO

RICCI STANCO E ZOPPICANTE SI AVVICINÒ

AL MAESTOSO E MUTO OROLOGIO.

LA LUNGA BARBA CHE AVEVA RESO FAMOSO

IL SUO ASPETTO

PRESSO I CINESI

SI ERA FATTA

ORMAI

COMPLETAMENTE

BIANCA

TUTTA LA CORTE DELLA CITTÀ PROIBITA ESULTÒ AL SUONO

GAIO DELLE CAMPANE

POI DOPO AVERNE PULITO

I MECCANISMI ANNUNCIÒ

L’OROLOGIO

DELL’IMPERATORE

ORA SUONERÀ

GUARDÒ LA COMPLICATA

MACCHINA SEGNATEMPO

E SORRISE: NON ERA

NULLA DI GRAVE

CI RAMMARICHIAMO DI AVERLA

DOVUTA DISTURBARE MALGRADO

LE SUE CONDIZIONI MA

L’IMPERATORE RICHIEDEVA

LA SUA PRESENZA

NON

IMPORTA,

ONOREVOLE

LIJIN

Page 27: PM di maggio 2010

46

MANDARINI ED EUNUCHI APPLAUDIVANO E SI

INCHINAVANO DAVANTI ALL’ANZIANO MAESTROL’EUNUCO DEL

PROTOCOLLO SI FECE

LARGO TRA LORO E CON

GRANDE DEFERENZA

PORSE AL MAESTRO

DEL TEMPO UN

ROTOLO CON I

SIGILLI IMPERIALI

ERA IL SOSPIRATO PERMESSO UFFICIALE DI LIBERA

PREDICAZIONE. MATTEO RICCI COMMOSSO...

LA SUA MISSIONE

ERA COMPIUTA: UNA PORTA

ERA STATA APERTA. IL MAESTRO

LI MADOU CHE TANTO AVEVA STUPITO

LA CINA, È IN QUESTO PAESE CONOSCIUTO E REVERITO

COME UNO DEI PIÙ AMATI PERSONAGGI DELLA STORIA CINESE.

... RINGRAZIÒ L’IMPERATORE WANLI DI

CUI NON AVEVA VISTO ALTRO SE NON

L’OMBRA DIETRO UN PARAVENTO

MA DEL QUALE SI DICEVA

PORTASSE APPESO AL

COLLO UNO DEI SUOI

PICCOLI OROLOGI

AVEVO ORDINE

DI CONSEGNARVELO

SE LE CAMPANE AVESSERO

RIPRESERO FELICEMENTE

A SUONARE

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Lilliput

BRASILEW la foresta!Deforestazione in calo. Dalla Amazzonia brasiliana, fi nalmen-te una buona notizia. Secondo l’Istituto nazionale di statistica (Inpe), nel periodo compreso tra agosto 2008 e luglio 2009, il tas-so di deforestazione dell’Amaz-zonia è calato del 45%. Ed è la prima volta, dal 1988 ad oggi, che l’estensione di foresta distrutta scende sotto la soglia dei 10mila kmq. Adesso è l’ora di battere il re-cord di riforestazione: quindi, autori-tà brasiliane, datevi da fare!

MALESIANe basta poca

In tempi di risparmio energetico, non po-teva mancare un innovativo apparec-

chio che riduce il consumo d’ac-qua. Il risparmio idrico, in questo

caso, riguarda l’acqua che i fe-deli musulmani consumano durante le abluzioni che pre-cedono la preghiera. L’inge-gnoso strumento, prodotto dalla società malese Aa-ce Technologies, si serve di sensori “intelligenti” che ri-

ducono automaticamente il fl usso d’acqua che lava corpo e

anima dei devoti islamici.

alla en--ddo o caaaaaatraaas--azz-è la chhe

rutta0mmilae il re-autoori-

LESIALLLLLEEEESSSIIIIAAAAAasta pocabast

InnIn tt ttt

LMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAALLLLLLLLNe

Finalmente!

Cominciavo ad avere il fiato corto...

Un po’ d’acqua

per lavare il corpo...

... Molte preghiere

per lavare lo spirito...

50

Page 29: PM di maggio 2010

AFRICAMitica spirulinaLa spirulina platensis è una partico-lare alga verde-blu molto ricca di pro-teine. Cresce spontanea nelle acque alcaline e calde del lago Chad, dove viene raccolta e trasformata nell’ali-mento tradizionale delle popolazioni che lì vivono. Grazie ad un progetto fi -nanziato dalla FAO e UE, la spirulina mi-gliorerà la vita di migliaia di donne impegnate nell’esportazione ad uso alimentare di questa al-ga miracolosa.

AUSTRALIA“Pesca” miracolosaNon è la prima volta che nella città australiana di Lajamanu piovono pesci di piccola e gros-sa taglia. Questo raro fenomeno è dovuto alla frequente presenza di trombe d’aria che nel loro passaggio attraverso fi umi e laghi, sollevano grandi quantità di fauna acquatica, per poi scaricarle a decine di chilometri di distanza in pieno deserto. Dal cielo piovono pesci morti, vivi e addi-rittura congelati, trasportati ad altissime quote dove le temperature scendono a parecchi gradi sotto lo zero.

COSTA D’AVORIOCacao coraggioso

«Il posto dei bambini è sui banchi della scuola e non nelle piantagioni». E bravo il signor Emile Guiriéoulou, ministro del lavoro del governo ivoriano! Speriamo che a queste dichiarazioni seguano i fatti, concretizzati in un progetto di leg-ge fi nalizzato a porre fi ne allo sfrutta-mento di migliaia di piccoli ivoriani nelle piantagioni di cacao e a punire i datori di lavoro che non rispettano le leggi. Ci

vorrà tanto coraggio, infatti, nel rinuncia-re alla manodopera infantile, visto che la Co-

sta d’Avorio è la principale produttrice mondiale (da sola più del 34%) di cacao.

mii--innnnnaatttteee euueeueeessststttaa a aalll---

OSTCCCCCCOOOOOOOSSSSCa

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ererere rrererrrre’’AvAvAvAvststststaaa a a aa ddddd’d’’’’dddd Av

(d(d(da aa a sossosooosos lalaaaalala p pp ppppiiiiiii

lialiaannanaaoososs--oo

Maggio 2010

Alghe blu contro la fame più nera!

Puah! Sa di sfruttamento...

Pesci, ancora pesci...

mai che piovano bistecche...

Page 30: PM di maggio 2010

52

Sito

uffi

cial

e: w

ww

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ikaa

yane

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ww

w.m

alik

aaya

ne.c

om

Clap clap musica

Voi che ne dite?Justin Bieber

U na nuova “baby big star” si aggiunge a quel-

le di cui abbiamo parlato sul PM di dicembre 2009. È Justin Bieber, ragazzino canadese che a 15 anni è passato da Youtube alle

classifi che di mezzo mondo, pronto a sfondare nell’altra metà con il CD “My world 2.0”. Talento impressio-nante, ma così giovane da avere ancora una voce da bambino. Complimenti a chi l’ha scoperto per aver creduto in lui, o vergogna per arricchirsi grazie a un “fenomeno” di appena 16 anni? Ad ogni modo, buona fortuna, Justin!

Non sei d’accordo?Vuoi dire la tua?

Scrivi sul FORUM dedicato su

www.bandapm.it/www.bandapm.it/eventi/archivioeventi/archivio

II n molti avevano già amato la Ma-lika Ayane di Sanremo 2009, gra-zie al fortunato brano Come foglie

scritto per lei da Giuliano Sangiorgi, cantante dei Negramaro. Anche se nemmeno quest’anno è fi nita sul po-dio del festival (suo però il premio della critica Mia Martini), la canzone Ricomincio da qui e il suo nuovo disco hanno avuto suc-cesso come e più dei vincitori uffi ciali. Nata nel 1984 da madre italiana e pa-dre marocchino, lei viaggiatrice, lui artista, la cantante è cresciuta in mezzo alla classica, spa-ziando con passione an-che negli altri generi. Dopo mille esperienze è arrivata alla Sugar di Caterina Caselli, già discografi ca di Elisa e Negramaro, e si è costruita un personaggio raffi nato e sognato-re, che comunica con gli ascoltatori grazie a una voce matura e subito riconoscibile. Il nuovo album prosegue con più grinta e sicu-rezza la strada iniziata due anni fa con l’ottimo disco d’esordio: pianoforte, archi e batteria jazz a farla da padroni, ma anche meno brani per non appesantire il tutto, e più varietà (da cui il “grovigli” del titolo). Si passa così dalla cover di La prima cosa bella, canzone del 1970 ricantata per il fi lm di Paolo Virzì, al reggae spensierato di Mille, con tanto di coro di bambini, al rock legge-ro di Satisfy my soul. Con in più due duetti spe-ciali: uno con un “maestro” della musica italiana come Paolo Conte, tra i suoi primi fan, l’altro con Cesare Cremonini, ora anche suo compagno di vita. Brani cantati alternando, con naturalezza, l’inglese e l’italiano, altra prova che Malika po-trebbe presto diventare un’artista di fama inter-nazionale, in grado di prendere il meglio dalle due lingue, come fa da sempre con i due mondi da cui proviene.

JuJJ s

le sulÈ Jcapa

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-

Malika Ayane

Grovigli

Ascolta: Thoughts and clouds

MilleSatisfy my soul

a cura di

Elena Dante

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EN

A D

AN

TE


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