PORTFOLIOCecilia Moroni
2016
- PORTFOLIO -
ARCHITETTURA
indice
I. Arch Lab -p.6- 1. Un nuovo frontemare per il porto di Civitanova Marche -p.6-
2. L’ex-mattatoio di Ancona: un esempio di riuso urbano -p.12-
II. Urb Lab -p.16-1. Marche 2020: l’Area Vasta di Macerata -p.16-
2. Un PORU per la frazione di Varano (AN) -p.20-
III. Tech Lab -p.22-1. Un progetto tensegrale -p.22-
Curriculum Vitae -p.26-
su di me
Dopo essermi laureata, nel febbraio dello scorso anno, presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche e aver conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione di Ingegnere nel settore Civile e Ambientale, ho deciso, in autunno, di trasferirmi a Roma. La motivazione di ciò è il grande desiderio di approfondire le mie conoscenze e acquisire nuove competenze in una città così sorprendente e stimolante. Sono nata a Macerata, città delle Marche, ma ho studiato per cinque anni in Ancona nel Corso di laurea in Ingegneria Edile-Architettura. L’esperienza universitaria mi ha fornito ottime conoscenze teoriche e pratiche ed ha alimen-tato il mio grande interesse per la progettazione architettonica attenta ai temi della sostenibilità e dell’innovazione tecnologi-ca. Durante gli studi ho avuto, anche, la possibilità di visitare e “vivere” temporaneamente alcuni Paesi, tra cui l’Olanda e gli Stati Uniti, e ho potuto apprezzare come l’architettura influisce sulle diverse città e sul loro sviluppo e i differenti e piacevoli stili di vita.
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IL PORTOQuesto progetto sviluppato nel Laboratorio di Architettu-
ra e Composizione III è localizzato nel comune costiero di Civitanova Marche. La sua area portuale, attualmente carat-terizzata da un’aggregazione casuale di volumi, ignora la presenza contigua della città e funge da cesura per il lungo-mare. Il lavoro aspira a ridefinire l’area interstiziale che separa il mare dal contesto urbano restituendo lembi di spazio alla città e dotandola, al contempo, di nuove attrezzature e servizi di carattere pubblico.
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Lungomare Sud
Lungomare Nord
L’ edificio della Marina si affaccia a Nord con un prospetto compatto che fa da sfondo al lungomare e a Sud con una piazza gradonata che si apre verso la citta’
Il sagrato della Chiesa arriva fino al mare e si eleva dando vita ad una terrazza che protende verso l’acqua
Lo spazio verde antistante la pescheria diventa parco urbano a servizio dei cittadini
I gradoni a servizio dei chioschi diventano piazze soprelevate da cui si puo’ osservare il panorama o leggere un libro
L’edificio a ridosso del canale contiene saune, sale relax e spogliatoi per le piscine
Il percorso galleggiante articolato da rampe che realizzano spazi pubblici differenti
Il porto
Un percorso ciclo-pedonale parallelo alla linea di costa allac-cia i lungomari e due collegamenti trasversali permettono rispettivamente di realizzare un sagrato per la chiesa e di ricucire la frattura generata dal canale. Lo spazio pubblico si arricchisce con un sistema di piscine e gradoni che a partire dal nuovo edificio della Marina si sviluppano e degradano verso Nord.
VIA VAI
ristorante
bar
servizi
ingressi
bagni
sala conferenze
aule
uffici
alloggi
livelli
SEZIONE EDIFICIO MARINA
residenze
sagrato
marina
piscine/gradoni
parcheggi
hub
esistentepiattaforma
PROGRAMMA FUNZIONALE EDIFICIO MARINA
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Il porto
La zona residenziale ridisegna lo spazio prodotto dal ridimen-sionamento e dalla delocalizzazione delle attività portuali e, allo stesso tempo, si ricuce al tessuto urbano utilizzando le vie principali della città come direttrici per la definizione dei pieni e dei vuoti.
STAI
primo piano terzo pianosecondo piano
Sud
piccola famiglia110mq
single70mq
coppia95mq
famiglia numerosa 180mq
ipotesi di composizione delle unita’ abitative
schema strutturale
schema delle risalite
Parapetto in ferro micaceo bronzato1Pannello in vetro stratificato e temprato 10+10mm con serigrafia color bronzo
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Serramento di chiusura con infisso in alluminio e vetro 4mm
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Facciata ventilata realizzata con pannelli in fibrocemento 10mm ancorati ad una struttura di supporto in alluminio
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Solaio in latero cemento 250mm 6
Ballatoio esterno in calcestruzzo armato 250mm3
programma funzionale
1.ingresso2.soggiorno-cucina3.camera da letto4.bagno5.studio
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utilizzo di materiali riflettenti per attenuare l’effetto isola
di calore (SRI>29)
irraggiamento attenuato da schermature fisse che intercettano la
radiazione incidente e disperdono l’energia assorbiata nell’aria esterna
ventilazione trasversale garantita da appositi serramenti collocati al di sopra dell’ingresso
la vegetazione ombreggia gli edifici e le pavimentazioni e raffresca l’aria attraverso l’evapotraspirazione
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L’ex-MATTATOIOQuesto progetto di Urban Re-Use, elaborato nel corso di Architettura e Composizione II, aspira a ricostruire l’identità del quartiere Vallemiano di Ancona dando vita a un nuovo polo della creatività e della cultura nell’area urbana dismessa dell’ ex-mattatoio. L’analisi del contesto ha permesso di definire le strategie generali di progetto: RICONNETTERE (la città alta con la città bassa), STRATIFICARE (creando doppie spazialità), INCURIOSIRE (con nuovi scenari), INFRA-STRUTTURARE (mediante percorsi) e RICONFIGURARE (gli spazi dismessi).
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L’ ex-mattatoio
SEZIONI
L’asse principale del progetto è quello longitudinale che parte dal primo padiglione, bar-ristoro, e arriva al sagrato della Chiesa. Esiste, inoltre, un asse trasversale che collega le due strade urbane attraverso una piastra abitata che stratifica lo spazio. La doppia spazialità da vita, al di sotto, ad una piazza all’aperto ma al coperto e, al di sopra, ad una piazza-terrazza che riporta in quota il nuovo polo culturale e creativo. Su quest’ultima si innestano un tunnel servito da sistemi di risali-ta meccanizzati, una passerella aerea e il “Faro”, un edificio che funge da segnale per chi arriva in città.
3 piazza-terrazza
2 biblioteca
“Faro”
0 parcheggio
scale
ascensoriservizi
1 piazza coperta
sala esposizioni
lobby/caffetteria
bar-ristoro
punto informazioni
direzione/uffici
sala polifunzionalelaboratori/ludoteca
esposizionibar
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Un parco verticale permette di raggiungere, passeggiando, la piazza coperta sottostante la biblioteca. Entrati nel nuovo scenario, la creatività e la cultura vengono alimentati con ambienti destinati all’esp-osizione, alle rappresentazio-ni, al gioco e ai laboratori.
via Bocconi
via Bocconivia Bocconi
P
ingresso carrabile
ingresso pedonale
chiesa di San Paolo
campo sportivo
uffici
direzionesa
la p
olifu
nzio
nale
bar -
risto
ro
sala esposizioni
laboratori
ludo
teca
ingresso pedonale
ingresso pedonale
ingresso pedonale
via Martiri della Resistenza
bibl
iote
catu
nnel
“Faro”
info
sezione A-A’
prospetto trasversale
prospetto longitudinale
p. tr
asve
rsale
p. longitudinale
A’
A
PARCHEGGIO
direzioneuffici
chiesa
biblioteca“Faro”
spettacoliesposizioni
ludoteca
laboratori
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MACERATA +20Questo progetto, sviluppato nel Laboratorio di Tecnica Urba-nistica, si relaziona alla strategia “Europa 2020” promossa dall’Unione Europa che mira a creare le condizioni per una crescita più intelligente, sostenibile e solidale.Lo studio, focalizzato sull’Area Vasta di Macerata, cittadina del centro Italia nel cuore delle Marche, prevede una fase di analisi da cui emergono i punti di forza (S), i punti di debolez-za (W), le opportunità (O) e le minaccie (T) e una fase di progetto che mira a valorizzare il territorio rendendolo più fruibile e competitivo.
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Macerata +20
ANALISI
i n d u s t r i a l e - 1 9 5 4i n d u s t r i a l e - 1 9 8 4i n d u s t r i a l e - 2 0 0 1i n d u s t r i a l e - 2 0 0 7
r e s i d e n z i a l e - 1 9 5 4r e s i d e n z i a l e - 1 9 8 4r e s i d e n z i a l e - 2 0 0 1r e s i d e n z i a l e - 2 0 0 7
i n d u s t r i a l e - n o n c e n s i t o
r e s i d e n z i a l e a r i d o s s o c e n t r i u r b a n ic a s e s p a r s e n o n i n c l u s e1 . c o n s u m o d i s u o l o
d i s t r e t t o l e g n o - m o b i l e
d i s t r e t t o p e l l i - c u o i o - c a l z a t u r ed i s t r e t t o s t r u m e n t i m u s i c a l i - g i o c a t t o l i
d i s t r e t t o t e s s i l e - a b b i g l i a m e n t o
l o c a l i z z a z i o n e i m p r e s e s i g n i fi c a t i v e
c o n t e s t i i n d u s t r i a l i d e n s i e i n c r e s c i t ac o n t e s t i c o l l i n a r i r u r a l - i n d u s t r i a l ic o n t e s t i s t a t i c i
2 . d i s t r e t t i e a t t i v i t à p r o d u t t i v e
3 . s i s t e m a i n f r a s t r u t t u r a l e 4 . s i s t e m a a m b i e n t a l e
n o d o Z P S ( 0 9 / 1 4 7 / C E E / ” U C C E L L I ” )n o d o S I C ( 9 2 / 4 3 / C E E / ” H A B I T A T ” )a r e e t u t e l a t e ( a r t . 1 - q u i n q u i e s L . 4 3 1 / 1 9 8 5 )a r e e t u t e l a t e ( a r t . 1 3 6 D l g s . 4 2 / 2 0 0 4 )
a r e e fl o r i s t i c h e ( L . R . 5 2 / 1 9 7 4 )r e t i c o l o i d r o g r a fi c o p r i n c i p a l ee d i fi c a t o s t o r i c ov i l l e
a r e e n a t u r a l i p r o t e t t e ( L . 3 9 4 / 1 9 9 1 e L . R . 1 5 / 1 9 9 4 )
r o c c h ea b b a z i ea r e e a r c h e o l o g i c h e
e l i s u p e r fi c i e
a v i o s u p e r fi c i e
a r e a s o s t a a t t r e z z a t a
t e s s u t i i n s e d i a t i v i r e s i d e n z i a l it e s s u t i i n s e d i a t i v i p r o d u t t i v i e t e r z i a r ir e t i c o l o i d r o g r a fi c o p r i n c i p a l es t r a d a s t a t a l e
a l t r a v i a b i l i t à d i c o l l e g a m e n t of e r r o v i a a d u n b i n a r i o n o n e l e t t r i fi c a t as t a z i o n ii n t e r v e n t i d i r i q u a l i fi c a z i o n e s t a z i o n i i m p r e s e n z i a t e
s t r a d a p r o v i n c i a l e
i n t e r v e n t i d i f f u s i ( f o n d i E X - A N A S )i n v e s t i m e n t i p u n t u a l i p e r l a s i c u r e z z a
p r o g e t t o “ Q u a d r i l a t e r o M a r c h e - U m b r i a ”p r o g e t t i ( f o n d i E X - A N A S )
Lo scopo dell’analisi è capire il contesto politico, economico e sociale, lo sviluppo e le caratteristiche del territorio. L’elabo-razione dei risultati evidenzia le potenzialità e le esigenze di ciascun ambito territoriale e guida la progettazione nella formulazione delle diverse ipotesi. Dall’analisi emerge la necessità di potenziare i collegamenti viari tra la vallata del Potenza, a Nord, e del Chienti, a Sud, e di valorizzare i percorsi panoramici per rendere accessibile e visitabile il patrimonio artistico-culturale e ambientale.
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Macerata +20
IPOTESI
A . S a n S e v e r i n o e T o l e n t i n o , p o l i i n d u s t r i a l i s t r a t e g i c a m e n t e c o l l e g a t i
C . E m e r g e n z e a m b i e n t a l i e c e n t r i s t o r i c i , a s t e e n o d i d i u n a r e t e i n v i s i b i l e
B . M a c e r a t a , c e r n i e r a i n f r a s t r u t t u r a t a t r a l a v a l l e d e l P o t e n z a e l a v a l l e d e l C h i e n t i
C 1 . L a S e l v a d e l l ’ A b b a d i a d i F i a s t r a , u n e s e m p i o d i p a r c o e x t r a - u r b a n o
a r e a i n d u s t r i a l ea r e a r e s i d e n z i a l e
s t r a d a s t a t a l e
r e t i c o l o i d r o g r a fi c o p r i n c i p a l es t r a d a p r o v i n c i a l e
f e r r o v i a
a z i o n i p u n t u a l ia z i o n i p u n t u a l i
n u o v i t r a c c i a t i s t r a d a l ic o n n e s s i o n e t r a s v e r s a l e a r e e i n d u s t r i a l i
f e r m a t e t r e n o u r b a n on u o v a s t a z i o n e i n t e r m o d a l e t r e n o - t r e n o u r b a n o
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VARANOQuesta esercitazione di Tecnica Urbanistica interviene
nella località di Varano, sita nel comune di Ancona, con l’obiettivo di attuare un Programma Operativo di Riqualifica-zione Urbana. Il progetto mira alla formazione, grazie all’apporto di capitali privati, di una ambiente urbano ad elevate prestazioni migliorando la qualità dello spazio pubbli-co e promuovendo la rigenerazione delle aree dismesse.
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contesto punti di interesse espansionefasiconnessioni
Il punto di snodo tra l’edificato storico e la nuova espansione a Nord viene recuperato propo-nendo un spazio polivalen-te per lo sport, le perfor-mances, il relax, lo studio e un terminal per gli autobus che arrivano dal centro di Ancona. A partire da questo progetto “simbolo”, la riqualificazione dovrà interessare, in fasi succes-sive, l’intera frazione.
bus stop
cafè-terminal
view
study
sport
relax
performances
strada provinciale Cameranense
strada panoramica del Conero
frazione di Montacuto
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TENSEGRITYQuesto progetto di solaio modulare in accaio e vetro,
sviluppato per la tesi di laurea, intende approfondire il tema delle tecnologie tensegrity e l’uso di questi sistemi in ambito architettonico. Lo studio dimostra l’applicabilità di questo modello tensegrale, in corso di brevettazione, per solai con luci fino a 10,80 metri confermando le caratteristiche di standardizzazione, leggerezza, trasparenza e semplicità di montaggio. La struttura può essere applicata in più ambiti costruttivi, quali il recupero e la riqualificazione del patrimo-nio edilizio, le nuove costruzioni, la sostituzione di solai ammalorati e la valorizzare di reperti storico-archeologici.
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P Pl ll
N Naa
N12 N23 1 32
N
N
N
N
N
N
NN
NN
NN
NN
Tensegrity
IL MODELLO
Partendo dalla definizione del modulo di base, trave reticolare “incernierata a terra”, vengono uniti nel corrente inferiore due travi piane e, per facilitare l’ancoraggio del solaio e l’applicazione della pretensione, la figura geometrica ottenuta viene ribaltata. Lo sviluppo della modularità nelle due dimen-sioni XY produce una griglia tensegrale con quattro aste convergenti in un nodo.
Le diverse ipotesi dimensionali degli elementi che compongo-no il solaio sono state tutte verificate ma la scelta si è orienta-ta sulle configurazioni che meglio rispondevano ai criteri di industrializzazione e praticità di montaggio. Il comportamen-to meccanico della struttura e la facilità di posa in opera sono state appurate con la realizzazione di un modello in scala di parte del solaio.
modulo di base sul piano XY a “fune” passante
definizione del modulo spaziale
ribaltamento del modulo spaziale
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7. inserimento dei pannelli in vetro stratificato. L’appoggio del pannello sui quattro spigoli deve risultare maggiore di 1,5 volte lo spessore della lastra.
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1. inserimento nella muratura del cordolo di bordo predisposto per l’aggancio dei cavi.2. avvitamento ai nodi di bordo della griglia di cavi accoppiati. Il nodo è strutturato su tre livelli per consentire l’attacco dei pannelli di vetro, il passaggio di due livelli sovrapposti di cavi accoppiati e l’attacco delle aste tubolari.
3. aggancio delle aste tubolari ai nodi della rete.
4. dispiegamento delle aste tubolari e montaggio dei morsetti articolati su due livelli per consentire l’attacco delle aste tubolari e il passaggio di due livelli sovrapposti di cavi.
5. inserimento dei trefoli inferiori e fissaggio.
6. attacco di forcelle e tenditori per la fase di pre-stress. Il sistema è realizzato mediante successione di pezzi standard.
Curriculum Vitae
CECILIA MORONI10.07.1989 - 26 anni
[email protected] Rubicone 27, 00198 Roma
tel: +39 338 9326961
Esperienze lavorativeOtt.2015 - Gen.2016: Ingegnere presso Studio Tecnico Baragatti, RomaMar.2015 - Giu.2015: Tirocinio presso Studio EMME ERRE Ingegneria, MacerataSet.2014 - Feb.2015: Collaborazione part-time presso UNIVPM, AnconaApr.2014 - Ott.2014: Tirocinio presso Studio AUG, Arch. Anna Verducci, MacerataSet.2009 - in corso: Istruttrice di nuoto
Diplomi2015: Laurea Specialistica in Ingegneria Edile-Architettura (4/S) con lode2008: Maturità Scientifica, indirizzo P.N.I.
Istruzione e formazioneSet.2015: Abilitazione alla professione di Ingegnere Civile e AmbientaleMar.2015 - Giu.2015: Corso di Progettazione Grafica, Accademia di Belle Arti MacerataAnni 2008 - 2015: Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura, UNIVPMAnni 2003 - 2008: Liceo Scientifico Statale G.Galilei, Macerata
Conoscenze linguisticheItaliano lingua madre / Inglese intermedio (B1)
Competenze informaticheMac OSX, Windows 10, Adobe (Photoshop, Illustrator, InDesign), Autocad, Sketchup, SAP2000, Office.
InteressiArchitettura, design, viaggiare, ascoltare musica e nuotare. Ho praticato nuoto a livello agonistico dai 10 ai 18 anni e possiedo le qualifiche di Istruttore di nuoto di base e Assistente bagnanti.
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