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Teatromagazine n.0

Date post: 15-Mar-2016
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Periodico di informazione - Stagione di Prosa del Teatro Municipale di Piacenza
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presentazione

La stagione di prosa 2004.2005 del Teatro Municipale èla seconda affidata a Teatro Gioco Vita. Nel 2003.2004i risultati sono stati ottimi: un dato indiscutibile sotto

vari punti di vista, dall’aumento degli spettatori al ricambiogenerazionale del pubblico, dal contenimento dei prezzi allamolteplicità delle proposte in cartellone. Stanziando la stes-sa cifra del 2003.2004, l’Amministrazione Comunale ha avutodi più, sia sul piano quantitativo sia sul piano qualitativo. Unindubbio vantaggio per Piacenza.Questa prima esperienza ha dimostrato che le proposte diTeatro Gioco Vita sanno essere sempre stimolanti e tese allaricerca di un’immagine positiva e dinamica del nostro TeatroMunicipale. Questo anche attraverso una sensibilità partico-lare nei confronti del pubblico, mai considerato come entitàcollettiva ed astratta ma come insieme di singoli spettatori,ognuno da affascinare e conquistare al teatro.Per questo mi sento di condividere con entusiasmo questa

nuova proposta di Diego Maj: un bollettino di informazioneperiodica.Strumento e veicolo di comunicazione e occasione per darevisibilità a tutto quello che fa capo alla stagione di prosa delTeatro Municipale, che grazie a questa iniziativa, alla pari deiprincipali teatri italiani e stranieri, si arricchisce di un propriomezzo di informazione.Occasione per conoscere le attività del teatro, le iniziativecollaterali, le proposte di approfondimento e di formazioneper il pubblico. Ma anche le rassegne e le attività che fannocapo a Teatro Gioco Vita, i nuovi progetti, la ricerca e i labo-ratori.Una rivista per il Teatro, ma soprattutto per la città.

Stefano ParetiAssessore ai Servizi Culturali

Il Teatro Municipale di Piacenza raggiunge, quest’anno, ilprestigioso traguardo del bicentenario. Un evento di gran-de significato storico e culturale per la nostra città, che

merita la giusta e doverosa valorizzazione da partedell’Amministrazione comunale. Non solo per l’importanzadella ricorrenza, ma per ciò che il teatro incarna nella socie-tà contemporanea: un universo di creatività e talento, emo-zioni vibranti, innovazione e riscoperta di classici senzatempo.Il cartellone di prosa rappresenta, in questo contesto, un ele-mento di sicuro richiamo per un pubblico appassionato edesperto, ma è allo stesso modo fulcro di interesse per quan-ti conoscono poco il palcoscenico e i suoi segreti. A tal pro-posito la stagione passata ci ha regalato un duplice successo:in termini di qualità dell’offerta artistica e di affluenza deglispettatori. È con orgoglio che posso dire, come Sindaco, cheabbiamo riportato i piacentini a teatro.L’auspicio, rafforzato dalla proficua e intensa collaborazioneavviata con Teatro Gioco Vita, è che questa crescita possaconsolidarsi in futuro, cosicché l’anniversario che si celebranel 2004 sia non un punto di arrivo, bensì uno strumento per

proseguire il percorso in direzione di nuovi, più vasti orizzonti.Anche la visita del Presidente della Repubblica Carlo AzeglioCiampi, darà lustro alle tante iniziative previste in occasionedel bicentenario. Tra esse il programma degli spettacoli diprosa si staglia come un fiore all’occhiello di una stagione davivere appieno, in tutti i suoi aspetti.Piacenza può cogliere, grazie al suo cartellone di prosa, ulte-riori opportunità di crescita e proporsi come centro pulsan-te di una “cultura in movimento”, che sia ponte tra la ricchez-za del presente e l’attenzione verso il futuro.Si tratta di continuare nell’intento e nell’impegno di avvicina-re la collettività al teatro, affinché la magia del sipario che siapre, svelando un altro mondo nel quale specchiarsi, possacoinvolgere tutti i cittadini. Insieme ad essi vogliamo festeg-giare, anche con una prestigiosa stagione di prosa, i duecen-to anni del nostro bellissimo Teatro Municipale.

Roberto Reggi Sindaco di Piacenza

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Il pubblico del teatro ha una sua specificità. È attento, curio-so, critico. Lo spettatore non è passivo ma partecipa del-l’evento che si realizza sul palcoscenico: quello che accade

in scena non è mai indifferente dal rapporto emozionale chesi crea con il pubblico.Per questo, da quando ha avuto l’affidamento della gestionedella stagione di prosa del Teatro Municipale, Teatro GiocoVita ha considerato tra le priorità del proprio lavoro nonsolo la qualità e il valore della proposta artistica, ma anchela comunicazione e il rapporto con il pubblico.Abbiamo cercato di far conoscere tutte le attività del TeatroMunicipale attraverso la stampa, la spedizione e la diffusionedi materiali informativi, la distribuzione di schede sugli spet-tacoli e sulle attività collaterali.Nel nostro “progetto per il Teatro Municipale” da subito ave-vamo pensato ad uno strumento più strutturato ed organi-co di comunicazione: un bollettino di informazione del tea-tro. Un’idea la cui realizzazione è stata rimandata a questaseconda stagione di prosa gestita da Teatro Gioco Vita.Con l’edizione 2004.2005 il progetto si realizza: nasce così“TeatroMagazine”. Il Municipale avrà così un suo periodico diinformazione.Non è sicuramente una “scoperta”, in quanto si tratta di un’i-niziativa che già altri teatri hanno da alcuni anni. Ma ci sem-brava importante proporla anche a Piacenza, per dare unostrumento in più alla stagione di prosa del Teatro Municipale.Ma “TeatroMagazine” dovrà anche caratterizzarsi per imma-gine e contenuti secondo lo stile di Teatro Gioco Vita: ricer-ca di un contatto diretto con lo spettatore, di un’informazio-ne il più esauriente e completa possibile, di occasioni diincontro e confronto.

Questo è il “numero 0” del nostro bollettino di informazio-ne teatrale, il cui progetto è affidato a Simona Rossi, giorna-lista che da diversi anni guida l’ufficio stampa/comunicazionedi Teatro Gioco Vita, occupandosi anche dei rapporti con ilpubblico e delle attività per le nuove generazioni. E con que-sto “numero 0” cogliamo l’occasione per presentare il cartel-lone 2004.2005 della stagione “Tre per Te”.La rivista avrà poi un’uscita trimestrale, allo scopo di richia-mare periodicamente l’attenzione del pubblico sulla pro-grammazione del teatro, le attività collaterali, le iniziative cul-turali che fanno capo al Municipale. Allo stesso tempo“TeatroMagazine” avrà anche spazi aperti ad eventuali osser-vazioni del pubblico, contributi esterni, riflessioni ed appro-fondimenti. Servirà a conoscere e comunicare le varie inizia-tive che fanno capo al nostro Teatro Stabile di Innovazione,dalle attività sul territorio alla ricerca della Compagnia di tea-tro d’ombre, con i nuovi progetti produttivi e le tournée inItalia e all’estero.Idee, anticipazioni, approfondimenti.Appunti di viaggio.Perché una stagione teatrale, ogni volta, è un nuovo viaggio.Alla scoperta di sempre nuovi orizzonti, attraverso emozionied esperienze che, grazie alla magia del teatro, ci conducononei territori inesplorati dell’anima.

Diego MajTeatro Gioco Vita

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martedì 26 ottobre 2004 - Teatro Municipale (Prosa A)mercoledì 27 ottobre 2004 - Teatro Municipale (Prosa B) Nuovo TeatroQUESTI FANTASMIdi Eduardo De Filippocon Silvio Orlandoregia Armando Pugliese

mercoledì 10 novembre 2004 - Teatro Municipale (fuori abbonamento)Alessandro BergonzoniPREDISPORSI AL MICIDIALE (parte prima: l’inaudito)

martedì 16 novembre 2004 - Teatro Municipale (Prosa A)mercoledì 17 novembre 2004 - Teatro Municipale (Prosa B)Teatro Stabile delle Marchein collaborazione con Teatro Mercadante Stabile di Napoli/Amat/Comune di UrbinoSEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTOREdi Luigi Pirandellocon Carlo Cecchi, Paolo Graziosi regia Carlo Cecchi

martedì 11 gennaio 2005 - Teatro Municipale (Prosa A)mercoledì 12 gennaio 2005 - Teatro Municipale (Prosa B)ANTIGONE di Sofocledi Bertolt Brechtregia Federico TiezziCompagnia Lombardi Tiezzi - Emilia Romagna TeatroFondazione Teatro Metastasio Stabile della Toscana

venerdì 21 gennaio 2005 - Teatro Municipale (Prosa A)sabato 22 gennaio 2005 - Teatro Municipale (Prosa B)domenica 23 gennaio 2005 - Teatro Municipale - ore 15.30 (fuori abbonamento)Victoria Chaplin e Jean-Baptiste ThierréeLE CIRQUE INVISIBLEMarilla Simonini s.r.l. Music Management

martedì 1 febbraio 2005 - Teatro Municipale (Prosa A)mercoledì 2 febbraio 2005 - Teatro Municipale (Prosa B)Massimo Lopez - Tullio Solenghi LA STRANA COPPIAdi Neil Simon regia di Gianni FenziStemal / Alessandro Lopez - Angelo Tumminelli

venerdì 4 febbraio 2005 - Teatro Municipale (fuori abbonamento)IL FANTASMA DELL’OPERAmusicaldal romanzo di Gaston Lerouxregia e coreografie Andrè De La Roche

martedì 8 febbraio 2005 - Teatro Municipale (Prosa A)mercoledì 9 febbraio 2005 - Teatro Municipale (Prosa B)Teatro Biondo Stabile di PalermoSPETTRIdi Henrik Ibsenregia Massimo Castricon Valeria Moriconi

martedì 1 marzo 2005 - Teatro Municipale (Prosa A)mercoledì 2 marzo 2005 - Teatro Municipale (Prosa B)giovedì 3 marzo 2005 - Teatro Municipale (fuori abbonamento)Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’EuropaGIORNI FELICIdi Samuel Beckettregia Giorgio Strehler ripresa da Carlo Battistoni con Giulia Lazzarini e Franco Sangermano

martedì 12 aprile 2005 - Teatro Municipale (Prosa A)mercoledì 13 aprile 2005 - Teatro Municipale (Prosa B)Lella CostaALICE UNA MERAVIGLIA DI PAESEregia di Giorgio Gallione produzione IRMA

venerdì 22 aprile 2005 - Teatro Municipale (fuori abbonamento)Paolo RossiNUOVO SPETTACOLO (titolo da definire)produzione AGIDI

Teatro Municipaleinizio spettacoli ore 21(salvo diverse indicazioni riportate sul programma)

PROSA

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domenica 31 ottobre 2004 - Teatro Municipale (Altri percorsi A-B)Giovanni Lindo Ferretti, Giorgio Barberio CorsettiINIZIALI: BCGLFdi Giovanni Lindo Ferretti e Giorgio Barberio Corsettiregia Giorgio Barberio Corsettiprogetto ATER produzione ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione in collaborazione con Romaeuropa Festival 2003

lunedì 22 novembre 2004 - Teatro Comunale Filodrammatici(Altri percorsi A)martedì 23 novembre 2004 - Teatro Comunale Filodrammatici(Altri percorsi B)Progetto URTIVANOVdi Anton Checovregia Jurij Ferrini

giovedì 2 dicembre 2004 - Teatro Comunale Filodrammatici(Altri percorsi A)venerdì 3 dicembre 2004 - Teatro Comunale Filodrammatici(Altri percorsi B)sabato 4 dicembre 2004 - Teatro Comunale Filodrammatici(fuori abbonamento)Infidi LumiGOLDONI_VARIATIONSambient.space William Xerraideazione drammaturgica e regia Stefano Tomassinicoproduzione Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione

venerdì 7 gennaio 2005 - Teatro Comunale Filodrammatici(fuori abbonamento)sabato 8 gennaio 2005 - Teatro Comunale Filodrammatici(fuori abbonamento)Teatro Gioco VitaDORMI BENE, CHOUCHOUClaude Debussy, sua figlia e i “Children’s Corner”di Christer Dahl e Fabrizio Montecchiregia e scene Fabrizio Montecchimusiche di Claude Debussy eseguite dal vivo

giovedì 27 gennaio 2005 - Teatro Comunale Filodrammatici(Altri percorsi A)venerdì 28 gennaio 2005 - Teatro Comunale Filodrammatici(Altri percorsi B)4.48 PSYCHOSISdi Sarah Kanecon Giovanna Bozzoloregia Daniele Abbadoproduzione Crt Artificio Milano

martedì 22 febbraio 2005 - Teatro Comunale Filodrammatici(Altri percorsi A)mercoledì 23 febbraio 2005 - Teatro Comunale Filodrammatici(Altri percorsi B)giovedì 24 - venerdì 25 - sabato 26 edomenica 27 febbraio 2005Teatro Comunale Filodrammatici (fuori abbonamento)Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’EuropaIL GRIGIOdi Giorgio Gaber e Sandro Luporiniregia Serena Sinigagliacon Fausto Russo Alesie con Carlo Cialdo Capelli (pianoforte) e Corrado Dado Sezzi (percussioni)

mercoledì 9 marzo 2005 - Teatro Comunale Filodrammatici(Altri percorsi A)giovedì 10 marzo 2005 - Teatro Comunale Filodrammatici (Altri percorsi B)Davide EniaMAGGIO '43di e con Davide Enia musiche in scena Giulio Barocchieriproduzione Accademia Perduta/Romagna Teatri

Teatro Comunale Filodrammatici e Teatro Municipaleinizio spettacoli ore 21

ALTRI PERCORSI

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sabato 5 marzo 2005 - Teatro Comunale Filodrammatici (Teatro danza)Compagnia Virgilio Sieni DanzaSOLO GOLDBERG IMPROVISATIONcoreografia Virgilio Sieni pianoforte Diego Maccagnolaluci Paolo Pollo Rodighiero

sabato 19 marzo 2005 - Teatro Comunale Filodrammatici (Teatro danza)KinkaleriOTTOprogetto e produzione Kinkaleri realizzato da Matteo Bambi, Luca Camilletti, Massimo Conti,Marco Mazzoni, Gina Monaco, Cristina Rizzo Premio UBU come migliore creazione di teatrodanza dell'anno2002

Sabato 2 aprile 2005 - Teatro Comunale Filodrammatici (Teatro danza)Susanne LinkeIM BADE WANNENcoreografia e interpretazione Susanne Linkemusiche Erik Satie, Claude DebussyPrima rappresentazione: Essen, Dance Theater FolkwangTanzstudio, 1980Daniele Cipriani Entertainment

sabato 16 aprile 2005 - Teatro Municipale (Teatro danza)Beijin Modern Dance CompanyBalletto Contemporaneo di Pechinodirettore generale Zhang Chanchengdirettore artistico, coreografo Willy Tsaodirettore artistico aggiunto, coreografo Li HanzhongSAGRA DELLA PRIMAVERA (All river red)UN TAVOLO, DUE SEDIEmusiche di Strawinsky ed estratti d’opera tradizionale cinese

Teatro Comunale Filodrammatici e Teatro Municipaleinizio spettacoli ore 21

TEATRODANZA

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Prosa

Altri percorsi

Questi fantasmi 7Predisporsi al micidiale (parte prima: l’inaudito) 8Sei personaggi in cerca d’autore 9Antigone 10Le cirque invisible 11La strana coppia 12Il fantasma dell’opera 13Spettri 14Giorni felici 15Alice una meraviglia di paese 16Nuovo spettacolo di Paolo Rossi (titolo da definire) 17

Iniziali: BCGLF 18Ivanov 19Goldoni_Variations 20Dormi bene Chouchou 214.48 Psychosis 22Il grigio 23Maggio ‘43 24

InfoBiglietteria e abbonamenti 29Carnet 6 spettacoli e biglietti 30Biglietti “last minute” e informazioni utili 31Oltre il sipario 32Baby parking Theatre 32

EdizioniTEATRO GIOCO VITATeatro Stabile di InnovazioneDirettore DIEGO MAJVia San Siro 9 - 29100 PiacenzaTel. +39 0523 332613

Direttore responsabileSimona Rossi

Progetto grafico e realizzazioneMatteo Maria Maj - Mcube

StampaTipolito Farnese, Piacenza - Luglio 2004

Numero unico in attesa di registrazione

Ha collaboratoIlaria Dioli

In copertina, manifesto della stagione di prosa2004/2005 “Tre per Te”del Teatro Municipale di Piacenza

Teatro danzaSolo Goldberg improvisation 25Otto 26Im bade wannen 27Balletto Contemporaneo di Pechino 28

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Questi fantasmi

martedì 26 ottobre 2004Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A)

mercoledì 27 ottobre 2004Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B)

Nuovo Teatro

QUESTI FANTASMI

di Eduardo De Filippo

con Silvio Orlando

e con (in ordine di apparizione)Carlo di Maio, Mimma Lovoi, Daniela Marazita,Antonio Milo, Lello Radice, Maria Laura Rondinini,Tonino Taiuti

scene Bruno Buonincontri

regia Armando Pugliese

Prosa

Con il 1944 si chiude il primoperiodo della lunga vita arti-stica di Eduardo: finisce laCantata dei giorni pari e ter-mina così la lunga preparazio-ne che porterà alle operedella maturità. Si è trattato diun lavoro in teatro e per ilteatro durato oltre trent’anni,molti dei quali passati al fian-co dei fratelli Peppino e Titina.Con la fine della secondaguerra lo scenario cambia:Peppino se ne va e perEduardo inizia la Cantata deigiorni dispari, con il debutto diNapoli milionaria il 25/3/1945al San Carlo di Napoli.Questi fantasmi, scritto l’annosuccessivo, è la riprova di talesvolta - Eduardo parlava di“quell’imponderabile” che unartista raggiunge nella maturi-tà - della capacità di Eduardodi assorbire “avidamente econ pietà la vita di tantagente” e renderla poi sul pal-coscenico, con il suo umori-smo paradossale: esilarante,amaro e umanissimo.Il personaggio di PasqualeLojacono è una sorta di pen-

dant di Luca Cupiello: se que-sti è un ingenuo, inetto difronte alla vita, Lojaconopotrebbe esserne il corrispet-tivo, con però una disperazio-ne maggiore, con uno sguar-do dolente ai rapporti diforza nella società ed in parti-colare al peso del denaro nonsolo per la sopravvivenzamateriale, ma anche per nonfar appassire e svanire l’amo-re.

La commedia Questi Fantasmiandò in scena per la primavolta il 7 gennaio 1946 alTeatro Eliseo di Roma e lostesso De Filippo in un’inter-vista apparsa nel 1983 sul“Corriere della Sera” disse:“Scrissi la commedia diPasquale Lojacono (il prota-gonista, la cosiddetta “animain pena”) per dire che i fanta-smi non esistono, i fantasmisiamo noi, ridotti così dallasocietà che ci vuole ambigui,ci vuole lacerati, insiemebugiardi e sinceri, generosi evili”.

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Predisporsi al micidiale(parte prima: l’inaudito)

mercoledì10 novembre 2004 Teatro Municipale - ore 21 (fuori abbonamento)

Alessandro Bergonzoni

PREDISPORSI AL MICIDIALE(parte prima: l’inaudito)

Prosa

Uno spazio circo-scritto nel palcoscenico dove l’inaudito e l’im-pensato fanno parte dell’oltre a oltranza. Il bel parlar non fu maiscritto ma questa volta è letto e comunque non è mai tacer. Einfatti non si tace sul sudore degli angeli, sulla claustrofobia deimattoni, sulla lirica come tenore di vita. Bergonzoni su un lettoscrivania o su un divan scrittoio si costringe a improvvisar pen-sando, lì in quel momento, immaginando non solo storie, maanche a spaccati di irrealtà.Per la prima volta chi vede una replica non le vede tutte: mai lamente replica per due volte all’improvviso.

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Sei personaggi in cerca d’autore

martedì 16 novembre 2004Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A)

mercoledì 17 novembre 2004Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B)

Teatro Stabile delle Marchein collaborazione conTeatro Mercadante Stabile di NapoliAmat / Comune di Urbino

SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE

di Luigi Pirandello

con Carlo Cecchi, Paolo Graziosi

regia Carlo Cecchi

Prosa

(…) ho già la testa piena dinuove cose! Tante novelle… Euna stranezza così triste, così tri-ste: Sei personaggi in cerca d’au-tore: romanzo da fare. (…) Seipersonaggi presi in un drammaterribile, che mi vengono appres-so, per esser composti in unromanzo, un’ossessione, e io chenon voglio saperne, e io che dicoloro che è inutile e che non m’im-porta di loro (…) e loro che mimostrano tutte le loro piaghe, e ioche li caccio via… - e così allafine il romanzo da fare verrà fuorifatto.(Lettera di Pirandello al figlioStefano del 23 luglio 1917)

Ma non fu il romanzo, fu una“commedia da fare” che vennefuori fatta: la commedia di queisei personaggi che lo ossessio-navano perché il loro drammafosse composto in forma diromanzo e che, frustrati dalrifiuto persistente dell’autore,vanno in un teatro sperando diavere migliore fortuna. Il cano-vaccio del “dramma doloroso”è talmente confuso e ambiguo,da far sospettare le peggio cose– come spesso succede coicanovacci italiani – (vedi “l’affai-

re” Telekom Serbia). (…) Il belquadretto è narrato-agito daiPersonaggi attraverso un cano-vaccio che si inceppa di conti-nuo: l’ansia di nascondere liporta a inventarsi fandonieinverosimili, abbellite dallemolte chiagnute di mammà edalla celebre filosofia di papà.Tutto per il Bene della Patria.(…) I depistaggi che costitui-scono la trama vera del cano-vaccio del dramma fanno cade-re, ahimè, nella tentazione, cosìpoco corretta, della dietrologia.(…) Ci vorrebbe Di Pietro, con laconsulenza del Prof. Freud asbrogliare la matassa. Ma, tuttoè bene quel che finisce bene.Dopo tanta guerra, lotte, strazi,conflitti, la famiglia Legittima siricompone. L’Ordine si ristabili-sce. Di lì a poco il futuro Ducefarà marciare le sue truppe suRoma. E la trama nera di que-sto canovaccio, così esemplar-mente italiano, continuerà adessere, nei decenni successivi,nascosta sotto la maschera delconflitto fra finzione e realtà,vita che cangia e forma che noncangia.

Carlo Cecchi

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Antigone

martedì 11 gennaio 2005Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A)

mercoledì 12 gennaio 2005Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B)

ANTIGONE di Sofocle

di Bertolt Brecht

traduzione Cesare Mazzonis

regia Federico Tiezzi

conSilvio Castiglioni, Giampiero Cicciò,Marion D’Amburgo, Massimo Grigò, Sandro Lombardi,Fabio Mascagni, Chiara Muti, Lucia Ragni,Alessandro Schiavo, Massimiliano Speziani,Debora Zuin

Compagnia Lombardi TiezziEmilia Romagna Teatro FondazioneTeatro Metastasio Stabile della Toscana

Prosa

Antigone secondo Brecht,ovvero quando il teatro anti-co diventa una riflessione sullasocietà contemporanea.Scritto dall’autore nel 1948,dopo il ritorno in Germaniadall’esilio statunitense, il testo,basato su una traduzione diHölderlin evocativa e visiona-ria, appare come una incisivatestimonianza sulla potenzadistruttiva della guerra. Diquel conflitto, Creonte(Sandro Lombardi) è sovra-no, mentre Antigone (ChiaraMuti) è l’eroina pacifista eribelle che vi si oppone eTiresia è l’osservatore acuto eattento dei fatti. I personaggisofoclei ci sono tutti, ma assu-mono caratteri ben precisi efunzionali alla poetica brech-tiana, basata sul “teatroepico”, ovvero su un teatro ingrado di suscitare la discussio-ne, di muovere le coscienze eda osservare con distacco esenso critico. Ne scaturisceun dramma che mantiene

uno stretto legame con l’ori-ginale riguardo alla concezio-ne antica della scena: un luogodove porre domande e cer-care risposte, spettatori,drammaturghi e attori insie-me. La tragedia tratteggiata daBrecht, nell’allestimento diFederico Tiezzi, è ambientatain un ospedale-obitorio, all’in-terno del quale si aggiranoAntigone e Ismene alla ricer-ca del cadavere del fratello.Luci al neon e un’atmosferaraggelante raccontano perimmagini il sacrificio della pro-tagonista, schiacciata dal pote-re di Creonte che domina suivivi e sui morti (il coro deiTebani è infatti composto daicadaveri che si alzano sinistra-mente dai loro freddi giacigli).

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Le cirque invisible

venerdì 21 gennaio 2005Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A)

sabato 22 gennaio 2005Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B)

domenica 23 gennaio 2005Teatro Municipale - ore 15.30 (fuori abbonamento)

Victoria Chapline Jean-Baptiste Thierrée

LE CIRQUE INVISIBLE

Marilla Simonini Music Management

Prosa

Come si fa a spiegare il circo?Specialmente quando si trattadi un circo straordinario epoetico, partorito dalla prodi-giosa abilità di due soli, maincommensurabili artisti? Lei è la figlia del grandeCharlie Chaplin, il mitico“Charlot”, mentre lui ha lavo-rato con grandi uomini dispettacolo come Barrault ePeter Brook.Le cinque invisible: ovvero iltrionfo della poesia, il magicotocco e la fantasiosa allegria diJean Baptiste Thierrée eVictoria Chaplin sono le chia-vi per entrare in questo circoimmaginario dove lui, strabi-liante, attonito clown, incredi-bile prestigiatore senza truc-chi, estrae dalle sue impossibi-li valigie variopinte un univer-so inventato e dove lei danza,esegue volteggi, inventaarmonie e note dai campanel-li e dalle bottiglie. È il circo diVictoria Chaplin e JeanBaptiste Thierrée che tornano

in Italia con il loro straordina-rio circo invisibile. Un circosognato, reinventato, dovetutto si svolge in un fluire, inapparenza, privo di ogni fatica,naturale e spontaneo comeun trastullo, un circo venato disurreale, creato da due artistiche, nell’epoca virtuale e deglieffetti speciali, riescono aincantare con la loro artefatta di stracci e precisione, ingrado di creare solleticanticorto-circuiti nell’immaginariodegli spettatori. VictoriaChaplin e Jean BaptisteThierrée sono gli acrobati, ifantasisti, gli illusionisti, ifunamboli, i prestigiatori, iclown, i musicisti di questocirco.

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Page 13: Teatromagazine n.0

La strana coppia

martedì 1 febbraio 2005Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A)

mercoledì 2 febbraio 2005Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B)

Massimo Lopez - Tullio Solenghi

LA STRANA COPPIA

di Neil Simon

e con (in ordine alfabetico)Maurizio Battista, Giuliano Chiarello, Paolo Gattini,Maura Ragazzoni, Enzo Saturni, Serena Troiani

scene Cinzia Lo Fazio

costumi Agata Cannizzaro

musiche Fabio Frizzi

regia Gianni Fenzi

Stemal / Alessandro Lopez - Angelo Tumminelli

Prosa

La strana coppia è senza alcundubbio la più celebre com-media scritta da Neil Simon, ilpiù geniale e prolifico autoredel teatro comico dellaseconda metà del 900. Lacommedia narra la difficile ealquanto complicata convi-venza tra due uomini dallepersonalità diametralmenteopposte (dalla precisionemaniacale dell’uno, al disordi-ne esasperato dell’altro). I duepersonaggi, accomunati da undivorzio alle spalle, decidonodi andare a vivere insieme inun appartamento situato inuno dei tanti grattacieli sullaRiverside Drive, a New York.Questo incontro-scontroquotidiano darà vita a conti-nue ed esilaranti gags di spas-soso sano divertimento. Allafine, però, da questa folle con-vivenza i due arrivano, se purcon fatica, a scoprire edaccettare le reciproche debo-lezze così da mutare, final-mente, il loro esasperato

brutto carattere. Neil Simonci offre l’occasione per riflet-tere sulle fragilità e sullenevrosi metropolitane dell’a-nimo umano, soffermandosiironicamente sulla middleclass americana.

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Il fantasma dell’opera

venerdì 4 febbraio 2005Teatro Municipale - ore 21 (fuori abbonamento)

IL FANTASMA DELL’OPERA

musical

dal romanzo di Gaston Leroux

libretto e musicheH.Troy, P. Orlandelli, G. Fulcheri, S. Flauto e T. D’Anella

musiche aggiunte Mozart, Beethoven e Bach

regia e coreografie Andrè De La Roche

scene Aldo Buti

costumi Loredana Vasconcelli

disegno luci Franco A. Ferrara

Compagnia Grandi Musicals - Enzo Sanny

Prosa

Dall’anno della sua pubblica-zione, il 1911, il romanzo-capolavoro dello scrittorefrancese Gaston Leroux, IlFantasma dell’Opera, ha cono-sciuto decine di trasposizioniteatrali e cinematografiche.Dalla prima e più significativadel 1925 (il film muto direttoda Rupert Julian e interpreta-to da Lon Chaney) fino allacelebre versione teatraleinglese di Andrew LloydWebber (del 1986).Per la ricchezza dei suoimateriali, la “favola” di Lerouxsi presta a infinite rielabora-zioni: volendo ri-raccontarequesta storia, abbiamo sceltodi privilegiare i suoi aspetti piùsquisitamente teatrali eimmaginifici, cercando di resti-tuire le impalpabili ancorchéviolentissime suggestioni cheessa emana. Nel ricevere unpremio alla carriera nel 1985,Gene Kelly dichiarava che nelMusical non può esistere“l’autore”, ma solo “collabora-zione”. Ecco dunque la nostrasfida: creare uno spettacolodall’incontro di scrittura, regia,musica e coreografia, senza

che una componente preval-ga sull’altra e corrompa l’effi-cacia di questo “magicoaccordo”.Per poter rappresentare lamonumentalità di un’operache esplicitamente si richiamaal mito di Faust, abbiamovoluto accostare a brani origi-nali di autori italiani, una seriedi ammiccanti citazioni daBach, Mozart e Beethoven.Nel rispetto della miglioretradizione del teatro musica-le, (da Monteverdi aBroadway), abbiamo cercatodi limitare il parlato a favoredel canto e della musica.La figura trasversale di unautore-narratore (Leroux inpersona) serve a suturare levorticose sequenze di questaavventura mozzafiato, guidan-do il pubblico fra le trappolee i giochi di prestigio del fan-tasma più applaudito delmondo...Insomma, nella pen-tola del regista-coreografoAndré De La Roche e deisuoi collaboratori, ribollonotutti gli ingredienti di un cla-moroso successo.

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Prosa

Rappresentato per la primavolta a Chicago nel 1882, ildramma andò in scena in Svezia,patria di Ibsen, soltanto l’annosuccessivo a causa delle ostilitàincontrate dal soggetto ritenutoscabroso. Osvald Alving, un gio-vane di buona famiglia, torna acasa in Norvegia dopo un sog-

giorno di parecchi anni a Romae a Parigi, dove era vissuto acontatto con ambienti artisticilocali. Le sue lodi della vita pari-gina scandalizzano il pastoreManders, ma non la madre, cheha sempre tenuto celato al figlioil proprio matrimonio fallito e ladissolutezza del padre. Ella spera

di iniziare una nuova vita esogna il successo artistico delfiglio. Questi si innamora dellagiovane cameriera Regine, ma lasignora Alving rivela al figlio chela ragazza è in realtà sua sorella-stra. Per di più, Osvald scopre diessere gravemente malato eteme di impazzire. A questopunto, il dramma precipita versoun tragico finale, nel qualemadre e figlio sono contrappo-sti in doloroso e angosciosoconfronto. Spettri, scritto duran-te il soggiorno romano dell’au-tore, per le sue numerose pro-blematiche che scavano tra lemiserie della società borghese,venne rifiutato dalla critica comeun concentrato di oscenità scrit-te, si disse, in stato di delirio.Anche se appare evidente l’in-flusso delle correnti positivisti-che darwiniane, la struttura del-l’opera si ricollega a quella dellatragedia classica antica.

«Castri ha il merito di buttarsialle spalle, con brusco gesto difastidio, tutta la retorica su unIbsen cantore di idealità civili e

progressive. È come se il registaguardasse a Ibsen attraverso lalente di Strindberg: l’universoibseniano gli appare incentratoin maniera quasi maniacale sulconfronto-scontro che metteuomo e donna, maschio e fem-mina, ai due poli della comunica-zione teatrale. L’approcciosociologico scivola irresistibil-mente verso l’approccio psica-nalitico. Gli autori che Castri uti-lizza di più, per mettere in scenaIbsen, risultano non per nullaFreud e Groddeck, sebbene ilpunto di arrivo dello spettacolosia originale e autonomo ancherispetto a questi punti di riferi-mento.» Roberto Alonge da Ibsen.L’opera e la fortuna scenica, 1995

Massimo Castri torna a Ibsen -dopo aver diretto per gli stabilidi Palermo e Roma Questa serasi recita a soggetto e Quando si èqualcuno di Pirandello - arric-chendo un repertorio che com-prende anche Rosmersholm,Hedda Gabler, Il piccolo Eyolf eJohn Gabriel Borkman.

martedì 8 febbraio 2005 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A)

mercoledì 9 febbraio 2005Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B)

Teatro Biondo Stabile di Palermo

SPETTRI

di Henrik Ibsen

regia Massimo Castri

scene e costumi Claudia Calvaresi

con Valeria Moriconi

e con Alarico Salaroli, Luciano Virgilio, Pierluigi Corallo

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Spettri

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Giorni felici

martedì 1 marzo 2005Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A)

mercoledì 2 marzo 2005Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B)

giovedì 3 marzo 2005Teatro Municipale - ore 21 (fuori abbonamento)

Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa

GIORNI FELICI

di Samuel Beckett

traduzione Carlo Fruttero

regia Giorgio Strehler

ripresa da Carlo Battistoni

scene Ezio Frigerio

costumi Luisa Spinatelli

musiche Fiorenzo Carpi

movimenti mimici Marise Flach

luci Gerardo Modica

con Giulia Lazzarini e Franco Sangermano

Prosa

Fa tappa a Piacenza la tour-née italiana di Giorni felici,capolavoro interpretativo diGiulia Lazzarini per l’unicaregia beckettiana di Strehler.Lo spettacolo debutta nelmaggio 1982 sul palcoscenicodi via Rovello, con una lettura,si disse, “positiva”: un Beckettin piena luce, quasi deprivatodell’aura nichilista che spessone caratterizza(va) le inter-pretazioni sceniche.Per Strehler, Beckett eraprima di tutto un poeta e,spiegava il regista, “quandocome in Giorni felici, la poesiagrida con voce così alta, l’uo-mo non si nega; anzi, si affer-ma”. Nasceva così uno spetta-colo che avrebbe incuriositoBeckett stesso, in cui, senzaparole in più, ma nei gesti, erasottolineata la volontà di vive-re “fino all’ultimo” della prota-gonista. Così Franco Cordelli,critico del “Corriere dellaSera”, a proposito di GiuliaLazzarini, vista in scena a

Roma, al Teatro Eliseo nel feb-braio 2004: “È l’esorcisticaarte di allontanare il male, diduellare con esso a colpi difioretto. Il cappellino rosso,le possenti spalle, le bracciarobuste, le meravigliose,petulanti, parlanti mani.Guardatela. Giulia Lazzarini. Sicapirà cos’è il teatro: come siaun esercizio di memoria perabbattere il tempo, per nonarrendersi mai”.

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Alice unameravigliadi paese

martedì 12 aprile 2005Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A)

mercoledì 13 aprile 2005 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B)

Lella Costa

ALICE UNA MERAVIGLIA DI PAESE

regiaGiorgio Gallione

produzioneIRMA

Prosa

La domanda, inevitabilmente, èe sarà: perché? Perché Alice? Larisposta carrollianamente cor-retta potrebbe essere, ovvia-mente:“perché sì”, o in alterna-tiva “perché no?” Ma questaAlice non viaggia soltanto neipaesi delle meraviglie e attra-verso gli specchi della fantasiasfrenata e della totale libertà

d’invenzione linguistica; questaAlice non è soltanto la bambi-na bionda e appena un filo sac-cente, croce e delizia di unsignore geniale e visionariodalla reputazione, ahimé, fatal-mente ambigua: è anche altro.È il salvacondotto per ognipossibile esplorazione delleparole, del linguaggio e del

metalinguaggio, del gioco e delmetagioco, della musica in ogniaccezione. È il simbolo di qual-cosa, di tante cose che hannopopolato i sogni e i viaggi ditanti esploratori contempora-nei; e di tante avventure. È laradio che da Bologna negli annisettanta raccontava in diretta ilmondo che esplodeva. È quellache si faceva il whisky distillan-do i fiori, che non abita più qui(se mai qui è stata), quella nelcui ristorante stasera nessunoè felice (e d’altra parte, nel suoristorante si può avere tuttoquello che si vuole, a parte lei,no?), quella che guarda i gatti eviaggia nelle città. È il nome cheoggi si ritrovano addosso tantegiovani donne che sono natequando i loro genitori pensava-no che il mondo si potessecambiare, o almeno colorare inun altro modo. È il più visiona-rio ( e meno infantile) dei filmdi Walt Disney. È tutte noiragazze che a ogni età e in ognisituazione ci sentiamo vaga-mente a disagio, o fuori posto,

troppo grandi o troppo picco-le o magre o grasse, comunqueinadeguate, comunque incapacidi scegliere la parte giusta delfungo, la cosa giusta da fare. E’il nonsense, il surreale comesublime piacere del paradosso,ma anche come grimaldelloper esplorare e raccontarealcuni luoghi dell’indicibile con-temporaneo: per esempio ilcarcere, per esempio la soffe-renza psichica.Per accompagnare la mia Alicein questa meraviglia di paeseho chiesto l’aiuto sapiente diGiorgio Gallione, che la inse-gue praticamente da sempre, edi Antonio Marras, che creapoesia e ironia in forma di abiti.Per farla danzare, ho pensato aStefano Bollani. Non so sesono riuscita a spiegare il per-ché di questa scelta: ci proveròsul palcoscenico. Adesso, perdirla con Tom Waits - e chimeglio di lui? - “all that I canthink of is Alice”

Lella Costa

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Nuovo spettacolo (titolo da definire)

venerdì 22 aprile 2005Teatro Municipale - ore 21 (fuori abbonamento)

Paolo Rossi

NUOVO SPETTACOLO

(titolo da definire)

produzioneAGIDI

Prosa

Paolo Rossi e la suaCompagnia Del Teatro diRianimazione dopo averaffrontato, con il cosiddettometodo del “delirio organiz-zato”, Shakespeare, Molière ela Costituzione dellaRepubblica Italiana, hannodeciso di non fermarsi e diproseguire oltre i testi “classi-ci” nel loro lavoro di ricercaper un teatro popolare e nonesclusivamente comico. Unteatro che viva la recitazionecome rapporto diretto con ilpubblico e che cerchi diesplorare nuovi territori enuove storie anche grazie allamaschera del “Signor Rossi”nata con l’ultimo fortunatospettacolo Il Signor Rossi e laCostituzione.La sfida per la Compagnia diPaolo Rossi è ora il viaggiosenza passaporto dellamaschera del Signor Rossiattraverso l’illusione e la sedu-zione delle culture, i segretidei culti e la magia; un viaggio

in cui si metteranno a con-fronto i teatranti, il pubblico ele credenze religiose.Cosa nascerà da questoincontro non è dato saperlo,ma è per scoprirlo che siintraprenderà questa stradalungo i molti confini di religio-ne e cultura che, a dispetto diogni possibile globalizzazione,contemporaneamente sepa-rano e uniscono i popoli dellaterra.Di sicuro, comunque, il lavorosi dividerà, anche temporal-mente in due parti: la primaparte di stagione sarà dedica-ta all’happening libero e adesercizi che condurranno poialla seconda parte di stagioneed allo spettacolo in formadefinitiva. Ovviamente “defini-tiva” è una parola da prende-re con tutta l’ironia del caso,specialmente se la riferiamoad uno spettacolo che vivrà diun continuo scambio con ilpubblico.

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Iniziali: BCGLF

domenica 31 ottobre 2004Teatro Municipale - ore 21 (Altri percorsi A-B)

Giovanni Lindo FerrettiGiorgio Barberio Corsetti

INIZIALI: BCGLF

di Giovanni Lindo Ferretti e Giorgio Barberio Corsetti

regia Giorgio Barberio Corsetti

testi Giovanni Lindo Ferretti

conNancie Badinga, Chiara Bagni, Sonia Beltran,Johann Durand, Giovanni Lindo Ferretti, Pierre Harley,Julien Lambert

progetto ATERproduzioneERT Emilia Romagna Teatro Fondazione in collaborazione conRomaeuropa Festival 2003

Altri percorsi

Si chiama Iniziali: BCGLF ed èfrutto dell’incontro tra GiovanniLindo Ferretti (leader deiCCCP poi CSI poi PGR) e unodei più brillanti registi dell’avan-guardia italiana, GiorgioBarberio Corsetti (fondatorede La Gaia Scienza e di FattoreK). Due maestri, ma soprattuttodue personaggi carismatici, dueprotagonisti della scena cultura-le contemporanea si incontranoper dare vita a uno spettacoloche si esalta nell’elaborazionepoetica, ma anche in quella tec-nologica e videomusicale.L’evento condensa racconti,appunti di viaggio e di sogni,immagini e visioni personali diLindo Ferretti, ma anche testi dialcune sue vecchie canzoni escritti inediti, mai pubblicati. Ilrisultato è un evento in cui sispecchiano le dinamiche teatra-li, il fascino magnetico, l’intensitàpoetica che sta al centro di ogniavventura espressiva diGiovanni Lindo Ferretti. Peresaltare queste componentiGiorgio Barberio Corsetti gli hacostruito intorno una sequenza

di architetture teatrali, che evo-cano un viaggio ideale (fatto disuggestioni amorose, voci e statid’animo) che, dopo aver presoapprodo in Africa e in Oriente,torna alle radici della nostra cul-tura. Della musica più intima ecelata.Il titolo dello spettacolo siappropria delle iniziali dei dueartisti e ne sancisce l’incontro.Giovanni Lindo Ferretti, torna acalcare il palco come attore. E alsuo fianco c’è un cast multietni-co (Nancie Badinga, ChiaraBagni, Sonia Beltran, JohanDurand, Giovanni LindoFerretti, Pierre Harley, JulienLambert). Due acrobati-danza-tori francesi, una danzatricecubana, un attore percussionistanigeriano-francese e una can-tante-danzatrice del Gabonfrancese che danno spessore aipensieri di Ferretti e interagi-scono alla perfezione con l’ar-chitettura teatrale creata daGiorgio Barberio Corsetti. Ilrisultato è una positiva espe-rienza di teatro multimusicalecontemporaneo.

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Ivanov

lunedì 22 novembre 2004Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21(Altri percorsi A)

martedì 23 novembre 2004Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Altri percorsi B)

Progetto URT

IVANOV

di Anton Checov

traduzione Vittorio Strada

regia Jurij Ferrini

interpretiJurij Ferrini (Ivanov),Wilma Sciutto (Anna Petrovna), SarahBiacchi (Sasha), Federico Vanni (Lebedev), Gaetano Sciortino(L’vov), Marco Zanutto (Sabel’skij), Andrea Pierdicca (Borkin)e un cast in via di definizione

Le motivazioni che mi hanno spinto avoler mettere in scena questa opera diCechov sono molto profonde e perso-nali eppure penso sia necessario alme-no in questa occasione svelarne alcuneper tentare di far capire quale portata

emotiva potrà avere per tutti noi que-sto allestimento. È sorprendente l’ana-logia della storia di Ivanov – se si trala-sciano alcuni elementi tardoromantici emelodrammatici come la morte per tisidi Anna Petrovna o il suicidio finale del

protagonista - con alcune vicen-de che nell’ultimo anno hannocoinvolto Wilma Sciutto, SarahBiacchi e il sottoscritto. Vicendepersonali che si possono immagi-nare e non è il caso di narrare inquesta sede ma che hanno offer-to a noi la straordinaria possibili-tà di vivere questo periodo comeuna sorta di “improvvisazione”che ci fa aderire e ancorare aisentimenti espressi dai protago-nisti dell’opera. In effetti perognuno di noi trasformare ingesto artistico un dolore dellapropria vita è conferire a al dolo-re stesso un senso; non solo, mamettere in scena significa neces-sariamente comprendere la mol-teplicità dei punti di vista dei per-sonaggi e nel nostro caso dietroai personaggi può celarsi la com-prensione profonda di quellepersone che la vita ci ha messo difronte, anche in contrapposizio-ne. Ivanov, uomo pieno di ideali,di forza e di progetti – ci trovia-mo negli anni che precedono larivoluzione di ottobre - si è ridot-to a non saper più lavorare, adessere oppresso dai debitori e adessere vittima di una angosciaterribile, sorda e spossante.Ivanov descrive spesso i sintomidel suo malessere con una preci-

sione quasi medica: il mal di testa,il ronzio nelle orecchie. Ogni serasi allontana da casa perché nonriesce a restare con la moglieAnna Petrovna e frequenta lacasa dei Lebedev che hanno unafiglia ventenne innamorata di lui,Sasha. Lo straordinario affrescocecoviano dei personaggi chepopolano la vita del protagonista,che spettegolano su di lui, che loopprimono con i debiti o tenta-no di aiutarlo è di una maestrìasconcertante. Sasha e Ivanov col-tivano una relazione mal celatache sembra accendere qualchesperanza di guarigione dalla “psi-copatologia” del protagonista maa distanza di un anno dalla mortedella moglie, proprio nel giornodelle sue nozze con la giovaneSasha, sopraffatto dai mostri cheabitano la sua mente e che quasirivelano il suo “bisogno di soffri-re”, si spara un colpo di pistoladavanti agli invitati.Tra la irresisti-bile comicità dei persecutori edegli alleati di Ivanov - ma le duecategorie spesso si confondono -e il terribile dolore di AnnaPetrovna, Sasha e Ivanov si snodauna vicenda davvero coinvolgen-te.

Jiurij Ferrini

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Altri percorsi

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Goldoni_Variations

giovedì 2 dicembre 2004 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Altri percorsi A)

venerdì 3 dicembre 2004 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Altri percorsi B)

sabato 4 dicembre 2004 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (fuori abbon.)

Infidi Lumi

GOLDONI_VARIATIONS

ambient space William Xerraideazione drammaturgica e regia Stefano Tomassini (da La locandiera, Il ventaglio e Il teatro comico di CarloGoldoni)musica Johann Sebastian Bach (Aria mit verschieden Veraenderungen, BWV 988)con Dalia Zipoli, Domenico Sannino, Filippo Tansini e Nicola Spotornodisegno luci Luca Pighi cut’n’clicks Federico Costanzacoproduzione Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione

L’idea di Goldoni che oggipredomina in campo teatro-logico coincide con la funzio-ne attribuitagli dal ristagnoformale della più recente cul-tura della messinscena italia-na.Occorre, allora, poter liberarela scrittura teatrale del primogrande drammaturgo italianodai dettami di un teatroesclusivamente di ripetizione,per ritrovare la lezione primadi un’idea eterna di teatro:l’intima stilizzazione dei con-cetti, cari a Goldoni, di «veri-tà» e «natura», attraversouna partitura scenica in cuiprotagonista assoluta è la tec-nica del canone.Nelle concatenazioni geome-triche e simboliche delle piùnote variazioni bachiane perl’allievo Johann GottliebGoldberg, molte scene delteatro goldoniano, spessosecondarie e come di cornicerispetto alla gerarchia vertica-le e verticistica della testualitàdrammatica più tradizionale,si organizzano in questonuovo lavoro secondo uninedito e aperto principiocostruttivo, senza gerarchiené centro d’autorità, nella

direzione di un ideale demo-cratico, ossia rizomatico,opponendo alla società verti-cistica dello spettacolo la dis-sidenza, al massimale il mini-male, la potenza al raffinatoestetismo, capace di disper-dere e disseminare gli ele-menti messi in atto in prece-denza dalla tradizione.Qui il senso della narrazionecede al ritmo compositivo; iltempo e lo spazio sono trat-tati come materiali e noncome didascalie; qui il corpocome testo diventa il sogget-to produttore della forma.Goldoni ha dipinto moltissimicaratteri il cui destino con-corre a formare una piena einedita scena teatrale: unamaestria che, non a caso, èstata riconosciuta da ArthurSchopenhauer, nel Mondocome volontà e rappresenta-zione, come inesorabile; lavolontà di questo destinoteatrale che è l’opera goldo-niana può restituire libertàalle sue forme nella concezio-ne ciclica che costituisce unodei motivi preminenti dellavita nel discorso bachiano.

Stefano Tomassini

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Dormi bene, Chouchou

venerdì 7 gennaio 2005Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21(fuori abbonamento)

sabato 8 gennaio 2005Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21(fuori abbonamento)

Teatro Gioco Vita

DORMI BENE, CHOUCHOUClaude Debussy, sua figlia e i “Children’s Corner”Un racconto per ombre e musica

di Christer Dahl e Fabrizio Montecchiregia e scene Fabrizio Montecchidisegni e sagome Nicoletta Garionimusiche di Claude Debussy eseguite dal vivo

una coproduzioneTeatro Gioco Vita - Dockteatern Tittut Stoccolma

Il teatro delle ombre parla atutti, non solo ai ragazzi. E lamusica di Debussy ha un fascinoche sa coinvolgere qualsiasi spet-tatore. Ecco allora che TeatroGioco Vita ha pensato di pro-porre in via eccezionale al pub-blico della stagione 2004/2005del Teatro Municipale un suo ori-ginale progetto: Dormi bene,Chouchou - Claude Debussy, suafiglia e i “Children’s Corner”, unracconto per ombre e musicarealizzato per l’occasione con unpianista in scena. Le musiche diDebussy saranno infatti per laprima volta eseguite dal vivo.Una sorta di spettacolo-concer-to, nel quale le immagini d’om-bra si fanno interpreti, insiemealla musica, del mondo poetico-espressivo di Claude Debussy.

Dormi bene, Chouchou è unospettacolo musicale costruitointorno ai Children’s Corner diClaude Debussy. Pretesto perquesto racconto in musica è larelazione tra Debussy e la figliaChouchou (il suo vero nomeera Claude-Emma ed era nata il30 Ottobre 1905). È per lei che

Debussy scrive i Children’s Cornertra il 1906 e il 1908 ed a lei dedi-ca inoltre tanti altri brani musica-li. È la sua musa ispiratrice e,ancora più importante, è la solapersona che, come lui dice, gliimpedisce di sparire del tutto dalmondo. È dunque una relazionefondamentale per il musicista siasul piano umano che su quelloartistico.

Ed è di questo che parla Dormibene, Chouchou: del dialogo traun Papà artista e la sua adoratafiglia di quattro anni. Un dialogoche si articola non solo attraver-so un serrato scambio didomande e risposte, ma ancheattraverso silenzi e soprattuttoattraverso le musiche: i sei braniche compongono i Children’sCorner, vere e proprie rispostepoetico-musicali alle grandidomande della piccolaChouchou.Per l’occasione le musiche dellospettacolo, i sei pezzi che com-pongono la Suite per pianoforteChildren’s Corner e il pezzoNocturne, verranno eseguite dalvivo.

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Altri percorsi

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4.48 Psychosis

giovedì 27 gennaio 2005Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Altri percorsi A)

venerdì 28 gennaio 2005Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Altri percorsi B)

4.48 PSYCHOSIS

di Sarah Kane

traduzione Barbara Nativi

con Giovanna Bozzolo

regia Daniele Abbado

scene e luci Gianni Carluccio

suono Hubert Westkemper

collaborazioni artistiche Alessandra Sini, Francesco Lupi,Timini e StalkerVideo, Colomba Leddi

produzioneCrt Artificio Milano

“Questo non è un mondo in cui hovoglia di vivere”.

Sarah Kane

Fin dal titolo, che riporta un tra-gico dato statistico - l’esattomomento in cui più numerosi siregistrano i casi di suicidio - 4:48Psychosis si segnala come unodei testi più lucidi e più alti delladrammaturgia europea contem-poranea.4:48 Psychosis è anche l’ultimotesto scritto da Sarah Kane enonostante l’autrice escludessecon forza la presenza di spuntiautobiografici nel suo teatro,non si può ignorare che dopoquesto lavoro si è suicidata.4:48 Psychosis descrive un pre-sente instabile e ossessivo, unmalessere generato dall’inade-guatezza del mondo interioredella protagonista rispetto almondo circostante, attraversosilenzi, imprevedibili lacerazionied un linguaggio intimamenteviolento e spietato.

“...Bravissima l’attrice nello scova-re e rivelare una propria fedeltà alsenso ultimo di questo difficilecopione, tanto nel dar voce alleparole, che sono già mute, tanto

nei gesti minuti che incidono lospazio... Uno spettacolo cherisucchia lo spettatore, ne stringeil cuore, ne blocca il respiro, nebuca lo stomaco, perfettamentedisegnato da un Daniele Abbadodavvero in stato di grazia...”(Antonio Calbi)

“…. La poesia altissima del testo,l’ultimo scritto da Sarah Kaneprima di congedarsi da un mondoin cui non aveva più voglia di vive-re, crea un ritmo perfetto scandi-to dai silenzi sapienti, dal vuoto dispazi concessi al tempo del pen-siero.Tutta la potenza e la lucidità,la bellezza della parola di 4:48Psychosis sono restituite dalla regiadi Daniele Abbado e dal corpo diGiovanna Bozzolo ….”(Miriam d’Ambrosio)

“….Daniele Abbado ha dato diquesto testo patologico e conta-gioso una versione molto precisaed elegante, fragorosa e muta,tutta nera di oscurità, bianca di luciabbaglianti e doppia di riflessi: per-fettamente assecondato daGiovanna Bozzolo, che si esponeal male con la grazia guardinga el’energia precisa di un acrobatache sfidi il vuoto….” (Ugo Volli)

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Altri percorsi

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Il grigio

martedì 22 febbraio 2005Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Altri percorsi A)

mercoledì 23 febbraio 2005Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Altri percorsi B)

giovedì 24 - venerdì 25 - sabato 26 edomenica 27 febbraio 2005Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (fuori abb.)

Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa

IL GRIGIO

di Giorgio Gaber e Sandro Luporini

regia Serena Sinigaglia

scene Giorgio Gaber e Daniele Spisa

musiche Carlo Cialdo Capelli

luci Claudio De Pace

con Fausto Russo Alesi

e conCarlo Cialdo Capelli (pianoforte) e Corrado Dado Sezzi (percussioni)

in collaborazione con Associazione Culturale Giorgio Gaber

Altri percorsi

Dopo il debutto milanese, IlGrigio, nella lucida impagi-nazione registica di SerenaSinigaglia, continua le repli-che in tournée, protagoni-sta l’applauditissimo FaustoRusso Alesi.Nato nel 1988 dal sodalizioartistico con SandroLuporini, Il Grigio “è la storiadi un uomo che decide diritirarsi da tutto, dalla mel-mosa contemporaneitàdove non esistono più inemici (e dunque nemme-no gli amici) per vivere intotale distacco dal mondo.Ben presto però il protago-nista si accorge di nonessere solo. C’è un topoche lo spia. Falliti i tentatividi catturare l’intruso conmetodi tradizionali, eglicomincia un lungo duellocon l’invisibile nemico. E inquesta battaglia si trova adover riflettere su tutte lesue scelte affettive e mora-li”. Così Gaber in un’intervi-

sta al suo debutto.In un crescendo in cui sialternano una folle “tensio-ne agonistica”, sarcasticalucidità, momenti di abban-dono e di irresistibile comi-cità, il protagonista supera ilsuo egocentrismo inizialeper raggiungere i toni dipietas laica su cui si conclu-de la storia de Il Grigio:“bisognerebbe esserecapaci di trovare la consa-pevolezza e l’amore chedovrebbe avere un Dio cheguarda”.

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Maggio ‘43

mercoledì 9 marzo 2005Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Altri percorsi A)

giovedì 10 marzo 2005Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Altri percorsi B)

Davide Enia

MAGGIO ‘43

uno spettacolo di e con Davide Enia

musiche in scena Giulio Barocchieri

produzioneAccademia Perduta/Romagna Teatri

Cos’è la notte quando tantoarriva sempre l’urlo della sire-na d’allarme per i bombarda-menti notturni? Cos’è chenon ce la faccio più a mangia-re sempre pane nero e alloracerco di pescare le anguille difrodo? Cos’è strisciare controi muri per non farsi vederedalla milizia fascista? Cos’ècercare l’amuchina al mercatonero? Cos’è che ha la voce diTagliavini in più di quella diBeniamino Gigli? Cos’è che miservono 1800 lire per lemedicine e non so comerecuperarle? Cos’è vedere ilmassacro di Palermo il 9 mag-gio ’43 e camminarci dentro enon ci sono più le case enemmeno le strade e non sivede niente che c’è polvere efumo dappertutto macomunque quello che vedinemmanco si riconosce?Maggio ‘43 è un lavoro chetrae linfa da una serie di inter-viste a persone che subironoquei giorni tragici del bom-

bardamento su Palermo, e neuscirono miracolosamenteillesi. Dalla loro narrazione edai frammenti di memoriaraccolti inizia l’elaborazionedrammaturgica del lavoro, chescompone e intreccia e riela-bora queste testimonianze.Erano tempi cupi, in cuinecessario era ingegnarsi perriuscire a sopravvivere. Eranotempi atroci, in cui la mortecadeva inattesa dall’alto o dalbasso dei mercati neri chestritolavano con prezzi schiz-zati alle stelle. Erano tempimalati e bugiardi.Assomigliano ad oggi.

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Altri percorsi

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Solo Goldberg improvisation

sabato 5 marzo 2005Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Teatro danza)

Compagnia Virgilio Sieni Danza

SOLO GOLDBERG IMPROVISATION

coreografia Virgilio Sieni

pianoforte Diego Maccagnola

luci Paolo Pollo Rodighiero

Il tempo racchiuso nelleVariazioni corrisponde a dura-te brevi ma illuminate così daproiettare la dimensione dina-mica del corpo in un livello dicostruzione plurimo: allo stes-so momento è come se ilcorpo si scomponesse inmiriadi di direzioni dando vitaa percorsi paralleli e associati-vi diversi. Affiora così unapura narrazione delle artico-lazioni dove il momento dellacreazione corrisponde a quel-lo dell’esecuzione. È per que-sto che amo improvvisaresulle Variazioni Goldberg per-ché illimitate per l’ospitalitàche dimostrano e aperte soload una concentrazione estre-ma. Le Variazioni Goldberg miapparvero subito come unametrica per un percorsocoreografico ardito e com-plesso: ero alla ricerca di unadimensione parallela e nondescrittiva della danza. E allostesso tempo di un’architettu-ra musicale fragile e potente

come potrebbe apparire ungiardino zen con le sue pietredisposte apparentemente inmodo casuale su un tappetodi sabbia rastrellata con cura,oppure il pavimento a scom-parti marmorei e di cottonella Flagellazione di Pierodella Francesca: elementi cheaffiorano con tale presenzadel momento da risultareunici, necessari e senzatempo.

Virgilio Sieni

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Teatro danza

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Otto

sabato 19 marzo 2005Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Teatro danza)

Kinkaleri

OTTO

progetto e produzione Kinkaleri

realizzato daMatteo Bambi, Luca Camilletti, Massimo Conti,Marco Mazzoni, Gina Monaco, Cristina Rizzo

Premio UBU come migliore creazione di teatrodanzadell’anno 2002

Penultima tappa di una trilo-gia, iniziata dalla compagniafiorentina nel 2001 con Mylove will never die, Otto ha ilmerito di aver ottenuto l’UBUquando era ancora un workin progress e si presentava informa di sette studi.Conclusosi “casualmente”all’ottavo, la produzione, ispi-rata ad un testo di LouisWolfson, ha assunto così ilsuo titolo definitivo, cosìcurioso e indecifrabile.L’emblema di Otto è il vuotodi uno spazio scenico che viavia si riempie di personaggi eoggetti alle prese con un’in-vincibile forza di gravità che liporta a cadere in quel vuotoche poi si rivela essere, para-dossalmente, “l’unico postodove stare” ed esistere. E lecadute, reiterate all’infinito daiquattro protagonisti, rappre-sentano il collante di unospettacolo incentrato sullaripetizione e la variazione deigesti di ogni giorno, sull’utiliz-

zo delle più disparate cose diuso comune, su entrate euscite apparentemente casua-li, su comiche alla BusterKeaton, su non sense allaBeckett, su una colonna sono-ra fatta di silenzi interrotti darumori, echi, tonfi, canzoni,brusii, spari. Leitmotiv dellospettacolo, le cadute provoca-no all’inizio un certo disagioma, a poco a poco, lasciano ilposto a risate liberatorie chesdrammatizzano quello “stra-niamento” che nasce dalvedere rappresentato, comese fosse normale, ciò che è“strano” come i crolli rovinosie ripetuti.E se sono immuni da qualsiasiseduzione coreografica tutta-via, nell’inclinazione a riconsi-derare “l’atto stesso del dan-zare”, accolgono il movimen-to come elemento portantedi quella particolare mise enscène che è la loro visionedella realtà, tratteggiata consapiente ironia.

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Teatro danza

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Im bade wannen

sabato 2 aprile 2005 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Teatro danza)

Susanne Linke

IM BADE WANNEN

coreografia e interpretazioneSusanne Linke

musiche Erik Satie, Claude Debussy

Prima rappresentazione:Essen, Dance Theater Folkwang Tanzstudio, 1980

Daniele Cipriani Entertainment

Fra i più celebri assoli delTanztheater, Im Bade Wannendi Susanne Linke deve la suafama all’originalissimo duettodi una donna con una vascada bagno e ancora oggi, adistanza di anni dalla genesi edalla prima apparizione nel“bel paese”, stupisce per lapregnante essenzialità deldettato coreografico e stilisti-co. Lo spettacolo costituisceun avvenimento sia per l’in-terpretazione della stessacoreografa, giunta alle sogliedei sessanta, sia per l’inaltera-ta bellezza di una creazioneche è un “classico” del reper-torio coreutico mondiale.Partorito nel 1980 dallamente di Susanne Linke, unadelle storiche “poetesse” delteatrodanza tedesco assiemealle coetanee Pina Bausch eReinhild Hoffmann, L’assolodella vasca da bagno è un modello esemplare del neoespressionismo coreuticod’Oltralpe.

Im Bade Wannen maturòdurante un soggiorno a NewYork quando la Linke, fedelediscepola del “credo” bau-schiano, cercava nella quoti-dianità la fonte di ispirazionee la trovò nell’appartamentodi una danzatrice che, bizzar-ramente, aveva la vasca dabagno in cucina. Nacque cosìl’idea di ballare con la vasca etrasformarla in un partnerdotato di valenze simbolico-allusive. La prima delle treGymnopédies di Erik Satie, conl’aggiunta di brani di ClaudeDebussy, costituì la colonnasonora di una coreografiad’autore che consacrò laLinke “sacerdotessa” delTanztheater.

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Teatro danza

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Sagra della primavera (All river red)Un tavolo, due sedie

sabato 16 aprile 2005Teatro Municipale - ore 21 (Teatro danza)

Beijin Modern Dance CompanyBalletto Contemporaneo di Pechino

direttore generaleZhang Chancheng

direttore artistico, coreografoWilly Tsao

direttore artistico aggiunto, coreografoLi Hanzhong

SAGRA DELLA PRIMAVERA(All river red)

UN TAVOLO, DUE SEDIE

musiche diStrawinsky ed estratti d’opera tradizionale cinese

La SAGRA della PRIMAVERA(All river red )La Sagra della Primavera diStrawinsky fu messa in scenaper la prima volta nel 1913,annunciando così l’alba di unanuova era musicale.Tale musi-ca ha ispirato grandi coreogra-fi occidentali i quali, lasciandolibero corso alla propriaimmaginazione, hanno realiz-zato dei balletti originali einsoliti. All river red è la versio-ne che presentano i coreogra-fi cinesi contemporanei. Essariflette la danza moderna delXX secolo in Cina, all’epoca incui si pretendevano dagli arti-sti delle creazioni etniche odedicate alla gloria della Cina.Ribellandosi a tale richiestaconservatrice, numerosi artisticinesi hanno abbandonato ilproprio stato sociale per esse-re liberi di produrre spettacolipiù contemporanei e, soprat-tutto, più personali.All river red è un’interpretazio-ne poetica che non illustra lafusione adulatoria dell’incon-tro tra Oriente e Occidente,bensì il confronto diretto eviolento tra tradizioni e ribel-lioni.

UN TAVOLO, DUE SEDIEDopo tre secoli di evoluzione,l’opera tradizionale cinese hasviluppato un linguaggio arti-stico estremamente preciso,pur rimanendo astratto.Nonostante il trucco facciale ei costumi elaborati, la sceno-grafia dell’opera tradizionalecinese si compone unicamen-te di un tavolo e di due sedie.L’associazione di un contenutocomplesso e di una formasemplice ha il suo parallelonella danza contemporanea,che tende ad esprimere ideecomplesse per mezzo diforme fisiche semplici.Il lavoro contemporaneo Untavolo, due sedie incarna lo spi-rito dell’opera tradizionalecinese. I suoi coreografi tenta-no di portare innovazione nel-l’essenza e nella forma. Nelmomento in cui due personesi siedono su due sedie sepa-rate da un tavolo, esse nonpossono intrattenere che rap-porti indiretti. Il tavolo e le duesedie divengono i punti di rife-rimento di relazioni diverse trale persone, e la danza prendeil proprio posto tra le sedie edil tavolo.

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Teatro danza

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BIGLIETTERIA

ABBONAMENTI

Tre per Te> INFO

TEATRO GIOCO VITA Teatro Stabile di InnovazioneTeatro Comunale Filodrammatici Via San Siro 9 - 29100 PiacenzaTel. 0523.315578 (biglietteria) - 0523.332613 (uffici)Fax 0523.338428 E-mail [email protected]

BANCA DI PIACENZAAbbonamenti e biglietti si possono acquistare pressotutti gli sportelli della Banca di Piacenza nei giorni edorari di apertura degli stessi, senza alcun addebito dicommissioni, sino al giorno precedente lo spettacolo (osino a due giorni precedenti, nel caso di spettacolofestivo).Apertura anche il sabato a Piacenza (Agenzia 6- Galleria del Sole 1/3 Farnesiana e Agenzia 8 - ViaEmilia Pavese 40) e in provincia a Bobbio (PiazzaS.Francesco 9) e Fiorenzuola - Cappuccini (ViaJ.F.Kennedy 2).

Orari di apertura della biglietteria di Teatro Gioco Vita• dal 19 al 30 luglio 2004:dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 13• dal 1° settembre al 22 ottobre 2004:dal martedì al venerdì ore 10-13 e ore 15-18, sabato edomenica ore 10-13• dal 23 ottobre 2004:dal martedì al venerdì ore 15-18, sabato ore 10-13.

Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona unica-mente nella sede della rappresentazione a partire dalleore 18 (per gli spettacoli pomeridiani a partire dalle ore14).

I biglietti sono in vendita anche via internet al sitowww.teatrogiocovita.it scegliendo la pagina “acquistaon-line”.

Abbonamento PROSA (8 spettacoli)Platea e143 (intero) e121 (ridotto)Ingresso palchi e82 (intero) e68 (ridotto)Galleria numerata e112 (intero) e99 (ridotto)Galleria non numerata e82 (intero) e68 (ridotto)Loggione e68 (intero) e54 (ridotto)Loggione non numerato e38

Abbonamento ALTRI PERCORSI (6 spettacoli)Platea e70 (intero) e60 (ridotto)Galleria e55 (intero) e50 (ridotto)

Abbonamento TEATRO DANZA (4 spettacoli)Platea e45 (intero) e40 (ridotto)Galleria e35 (intero) e30 (ridotto)

Abbonamento 3 PER TE (abbonamento Prosa + Altripercorsi + Teatro danza) - 18 spettacoliPlatea e220 (intero) e188 (ridotto)Galleria e176 (intero) e156 (ridotto)

Abbonamento 2 PER TE(abbonamento Prosa + Altri percorsi) - 14 spettacoliPlatea e192 (intero) e163 (ridotto)Galleria e150 (intero) e134 (ridotto)

Offerte SPECIALE/STUDENTI

Abbonamento TEATRO(8 spettacoli: 6 Altri Percorsi + 2 Prosa a scelta tra “Sei personaggi in cerca d’autore”,“Antigone”,“Le cirque invisible”,“Spettri” e “Giorni felici”)

e 50 con posto in galleria*

Abbonamento ALTRI PERCORSI (6 spettacoli)e 40 con posto in galleria*

Abbonamento TEATRO DANZA (4 spettacoli)e 25 con posto in galleria*

Abbonamento 3 PER TE(Prosa + Altri Percorsi + Teatro danza - 18 spettacoli)

e 80 con posto in galleria*

Abbonamento 2 PER TE (abbonamento Prosa + Altri Percorsi - 14 spettacoli)

e 70 con posto in galleria*

* per gli spettacoli programmati al Teatro Municipale, in caso di esau-rimento di posti in galleria, potranno essere assegnati posti numeratidi loggione. La tariffa speciale/studenti per l’abbonamento TeatroDanza si applica anche agli iscritti a scuole e accademie di danza. Perpoter usufrire delle offerte Speciale Studenti è necessario rivolgersiall’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita; l’acquisto potrà poi essere for-malizzato rivolgendosi alla biglietteria del Teatro ComunaleFilodrammatici nei giorni ed orari di apertura oppure concordandoun appuntamento con gli uffici di Teatro Gioco Vita.

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OFFERTE PALCHETTISTII palchettisti che prima della campagna abbonamenti comuni-cheranno alla direzione di Teatro Gioco Vita la concessione delpalco per uno dei due turni di abbonamento Prosa e per even-tuali spettacoli fuori abbonamento e di Altri Percorsi eTeatro/Danza, potranno acquistare l’abbonamento ingressopalchi per il turno Prosa prescelto scontato a e 70 (e 60ridotto) oppure singoli ingressi palchi scontati a e 10.

A tutti coloro che hanno sottoscritto un abbonamento Altri percor-si, un abbonamento “3 per Te” oppure “2 per Te” viene offerta lavisione gratuita dello spettacolo “Dormi bene Chouchou” (cartello-ne Altri percorsi - fuori abbonamento - 7 e 8 gennaio 2005). Laprenotazione del posto omaggio dovrà pervenire a Teatro GiocoVita entro il 22 dicembre 2004.

CAMPAGNA ABBONAMENTI

Prelazione riservata agli abbonati della stagione precedente:

• Conferma abbonamentiPer gli abbonati della stagione 2003 - 2004 che intendono sot-toscrivere l’abbonamento anche per il 2004.2005 è previsto il mantenimento del posto occupato nella stagione preceden-te. La conferma può essere effettuata da lunedì 19 fino avenerdì 30 luglio e da mercoledì 1° a mercoledì 8 settembrecon le seguenti modalità:

- Teatro Gioco VitaLa conferma può essere effettuata di persona oppurecomunicata telefonicamente, via fax oppure e-mail dal lune-dì al venerdì ore 10-13 rivolgendosi agli uffici di TeatroGioco Vita, via San Siro 9, Piacenza - telefono 0523.332613,0523.315578 - fax 0523.338428, e-mail [email protected] Banca di PiacenzaLa conferma può essere comunicata telefonicamente,via fax oppure e-mail rivolgendosi all’Ufficio Organizzazione della Banca di Piacenza - telefono0523.542153, 0523.542155 - fax 0523.320582 - [email protected]; dal 1° settembre la conferma può essere effettuata presso tutti gli sportelli dellaBanca di Piacenza nei giorni ed orari di apertura degli stessi.

Il pagamento degli abbonamenti confermati dovrà essereeffettuato entro l’8 settembre.

• Cambio turno e/o postoPer gli abbonati della stagione 2003.2004 che intendono sotto-scrivere l’abbonamento anche per il 2004.2005 ma desideranocambiare turno e/o posto è possibile effettuare il rinnovo del-l’abbonamento da giovedì 9 a domenica 12 settembre.

Abbonamenti per tutto il pubblico:

• Da martedì 14 settembre a domenica 3 ottobre.(per gli abbonamenti Teatro danza la prenotazione potrà esse-re effettuata nei tempi e nei modi degli altri abbonamenti, ilpagamento potrà essere fatto pervenire alla biglietteria entro il1° febbraio 2005)

È possibile acquistare a prezzo scontato un carnet di 6 bigliet-ti con posto numerato per gli spettacoli in abbonamento dellastagione 2004/2005 (Prosa - Altri Percorsi): 3 titoli a scelta diProsa + 3 titoli a scelta di Altri percorsi.

Platea e 108 (intero) e 96 (ridotto)Galleria e 84 (intero) e 78 (ridotto)

• I carnet 6 spettacoli sono in vendita da martedì 5 a domeni-ca 10 ottobre.

Spettacoli Prosa al Teatro Municipale:

Platea e 23 (intero) e 20 (ridotto)Posto/palco e 20 (intero) e 17 (ridotto)Ingresso palchi/galleria e 13 (intero) e 11 (ridotto)Galleria numerata e 18 (intero) e 16 (ridotto)Loggione numerato e 11 (intero) e 9 (ridotto) Ingresso loggione e 6Studenti e 11 (posto unico in galleria)

Spettacoli al Teatro Comunale Filodrammatici:Platea e 18 (intero) e 16,50 (ridotto)Galleria e 15 (intero) e 13,50 (ridotto)Studenti e 10 (posto unico in galleria)

Spettacoli Altri percorsi e Teatro danza al Teatro Municipale:Platea e 18 (intero) e 16,50 (ridotto)Posto/palco e 17 (intero) e 15,50 (ridotto)Ingresso palchi/galleria e 13 (intero) e 11 (ridotto)Galleria numerata e 15 (intero) e 13,50 (ridotto)Loggione numerato e 9 (intero) e 7 (ridotto) Ingresso loggione e 5 Studenti e 10 (posto unico in galleria)

La tariffa studenti per i biglietti di Teatro danza si applica anche agli iscrittia scuole e accademie di danza

Spettacolo “Dormi bene, Chouchou” (Altri percorsi - fuori abbonamento):Platea e galleria e 6 (intero) e 5,00 (ridotto)Studenti e 4,50 (intero) e 3,50 (ridotto

per minori di 14 anni)

• I biglietti sono in vendita da martedì 12 ottobre.

CARNET 6 SPETTACOLI

BIGLIETTI

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Chi volesse acquistare biglietti e non potesse farlo durante gliorari e i giorni stabiliti, può concordare un appuntamento omodalità alternative di acquisto telefonando agli uffici di TeatroGioco Vita a Piacenza al numero 0523.332613 oppure allabiglietteria di Teatro Gioco Vita al numero 0523.315578, neigiorni ed orari di apertura.

Fino a 24 ore prima di ogni spettacolo viene messo a disposi-zione del pubblico un quantitativo di biglietti per l’acquisto tra-mite rete internet. All’atto della prenotazione l’acquirenteacquisirà un numero d’ordine da utilizzare per il ritiro deibiglietti; il pagamento potrà essere effettuato con carta di cre-dito. Il servizio comporta un aggravio dovuto alla commissionein favore del gestore del servizio.

Possono usufruire della riduzione sull’acquisto di abbonamen-ti, biglietti e carnet i militari, gli spettatori di età superiore ai 60anni e inferiore ai 25 anni. Possono essere acquistati max. 4abbonamenti e/o biglietti a persona.

Possono usufruire dell’abbonamento “Speciale Studenti” tuttigli studenti che non abbiano compiuto i 25 anni. Gli interessa-ti dovranno presentare, al momento dell’acquisto dell’abbona-mento o del biglietto, un certificato di iscrizione (o in alterna-tiva tessera, libretto universitario, libretto giustificazioni…) chedovrà essere esibito anche al momento dell’ingresso a teatro.In caso contrario, per usufruire dello speciale dovrà essere sot-toscritta un’apposita autocertificazione. La tariffa speciale/stu-denti per l’abbonamento Teatro danza si applica anche agliiscritti a scuole e accademie di danza.

È possibile cambiare turno di abbonamento, comunicando taleintenzione almeno un giorno prima dell’inizio della program-mazione dello spettacolo (è possibile farlo telefonicamente,comunicando all’operatore la richiesta di cambio, il numerodell’abbonamento interessato, oltre al cognome e nome del-

l’abbonato). Questo servizio garantisce unicamente l’ingressoin teatro e l’eventuale collocazione (solo se disponibile) in unposto numerato assegnato dalla direzione.

Gli abbonamenti non sono personali e possono quindi esse-re utilizzati da persone diverse dall’intestatario, purché abbia-no le medesime caratteristiche (ad esempio, un abbonamen-to speciale studenti può essere utilizzato solamente da altri stu-denti, e così via). Non è possibile, da parte di persone che nonabbiano gli stessi diritti, utilizzare la tessera, nemmeno pagandola differenza. In questi casi è possibile usufruire del posto,entrando in teatro con un ingresso (ad esempio, un genitorepuò entrare in Teatro con un ingresso e usufruire del posto asedere del proprio figlio studente, mostrando alla maschera latessera di abbonamento).

In caso non venissero rappresentati, per cause impreviste, tuttigli spettacoli compresi nell’abbonamento, il Teatro opererà unasostituzione oppure, in alternativa, rimborserà agli abbonati lequote relative. Qualora ragioni impreviste lo richiedessero, laDirezione si riserva la facoltà di spostare la data dei turni diabbonamento dandone notizia sulla stampa, sui veicoli pubblici-tari del Teatro e/o contattando telefonicamente o per lettera gliabbonati.All’atto della sottoscrizione dell’abbonamento è opportunorilasciare generalità, indirizzo e recapito (anche telefonico ed e-mail) per eventuali comunicazioni urgenti.I biglietti e gli abbonamenti non utilizzati non verranno rimbor-sati.

A spettacolo iniziato non è consentito l’accesso alla platea.È vietato scattare fotografie, effettuare registrazioni audio evideo e fare uso di telefoni cellulari.

La direzione si riserva la possibilità di effettuare spostamenti suposti venduti per esigenze tecniche e di apportare al program-ma le modifiche determinate da cause di forza maggiore.

TEATRO GIOCO VITA Teatro Stabile di InnovazioneVia San Siro 9 - 29100 PiacenzaTelefono 0523.332613 - Fax 0523.338428E-mail [email protected]

Teatro Municipale - Biglietteria*Via Verdi 41 - 29100 PiacenzaTelefono 0523.492251* attiva nei giorni di spettacolo dalle ore 18,

in caso di recita pomeridiana dalle ore 14

Teatro Comunale FilodrammaticiVia Santa Franca 33 - 29100 PiacenzaBiglietteria - Via San Siro 9 - 29100 PiacenzaTelefono 0523.315578

BIGLIETTI “LAST MINUTE”

INFORMAZIONI UTILI

Spettacoli al Teatro Municipale:Platea e posto/palco e 10Galleria e 8Loggione e 3

Spettacoli al Teatro Comunale Filodrammatici:Platea e 7Galleria e 4Spettacoli di Teatro danza e Altri Percorsi al Teatro Municipale:Platea e posto/palco e 7Galleria e 4Loggione e 2

I biglietti “Last Minute” sono disponibili, a discrezione dellaDirezione, a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettaco-lo per cui l’offerta è valida. Per alcune rappresentazioni non èdetto che vengano messi in vendita biglietti “Last Minute”.

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OLTRE IL SIPARIO

BABY PARKING THEATRE

Oltre ilsiparioe altre iniziative

Anche nella stagione 2004.2005 il pubblico delTeatro Municipale potrà essere non solo “spetta-tore”. Ci saranno infatti occasioni per capire,decodificare, andare oltre la visione di quello chesi vede sulla scena.Proseguendo l’esperienza avviata nella stagione2003.2004, molteplici saranno le proposte “Oltreil sipario”, per soddisfare le esigenze di uno spet-tatore che è un interlocutore diverso, attento enon scettico, che ha uno sguardo critico e curioso.La stagione di prosa 2004.2005 “Tre per Te” delTeatro Municipale di Piacenza si arricchirà di unarticolato programma di progetti e attività colla-terali: incontri con i protagonisti della scena,approfondimenti critici sugli spettacoli e i linguaggidel teatro, iniziative per promuovere la culturateatrale tra i giovani e nelle scuole.“Oltre il sipario” ha l’obiettivo di fare questo:suscitare curiosità, offrire strumenti e chiavi di let-tura per conoscere meglio il teatro e i suoi mec-canismi. Non con una funzione pedagogica - che diper sé finirebbe per snaturare la natura “teatrale”di questa iniziativa - ma critica.Diverse saranno le attività collaterali proposte da Teatro Gioco Vita nel cartellone di “Oltre ilsipario” della stagione 2004.2005 “Tre per Te” delTeatro Municipale: il programma sarà arricchito ecomunicato di volta in volta dandone notizia sullastampa, sui veicoli pubblicitari del Teatro e/o con-tattando gli spettatori.In sintesi, ecco alcune delle iniziative:

• “Ditelo all’attore - Incontri con i protagonistidella stagione di prosa del Teatro Municipale diPiacenza”.

A cura di Enrico Marcotti, critico teatrale.Un modo informale e spontaneo per conoscere atto-ri e interpreti al di fuori del loro ruolo in scena duran-te lo spettacolo.

• “Reading Dance - Incontri e lezioni sulla danza con-temporanea”.A cura di Stefano Tomassini, storico della danza, in col-laborazione con AterDanza.Per far conoscere al pubblico il linguaggio della danzacontemporanea.

• Progetti realizzati con il Piccolo Teatro di Milano.Ad esempio, attività collegate all’ospitalità a Piacenza di“Giorni Felici” e “Il Grigio” (incontri di educazione al teatro per gli studenti, formazione per gli insegnanti,conferenze, mostre ecc.), promozione del pubblicogiovane, laboratori sul teatro.

• Incontri nelle scuole, formazione degli insegnanti,progetti per giovani e studenti.

• Workshops, laboratori, conferenze.La partecipazione alle attività di “Oltre il sipario” ègratuita.

I bambini si divertono con gli animatori di TeatroGioco Vita, mentre i genitori si godono lo spettacolo.In via sperimentale viene avviato per la stagione2004.2005 del Teatro Municipale un servizio di babyparking attivo: un’area di animazione in cui i bambini apartire dai 5 anni saranno coinvolti in una serie di atti-vità come disegno, laboratori di costruzione e dimanualità, visione di video, lettura animata, esperienzeludiche. È il “Baby Parking Theatre” del Municipale.Il tutto con un filo conduttore: il gioco del teatro.Il servizio sarà organizzato con i seguenti criteri:- prenotazione obbligatoria da parte dei genitori (chedovrà pervenire a Teatro Gioco Vita almeno 3 giorniprima della sera di spettacolo per la quale è richiestoil servizio) - attivazione solo in caso di raggiungimento di unnumero minimo di 5 bambini prenotati;- orario di apertura da un’ora prima dell’inizio dellarappresentazione alla fine dello spettacolo.

Il servizio è gratuito e valido per tutti gli spettacoli chesi tengono al Teatro Municipale.

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COMUNE DI PIACENZA

TEATRO MUNICIPALE

TEATRO GIOCO VITATeatro Stabile di Innovazione

MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALIDipartimento dello Spettacolo


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