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Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 35

Date post: 28-Mar-2016
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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore
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010 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 7 numero 35 dal 18 al 24 ottobre 2010 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona 35 2 VIDEO Sono pubblicati sulla piattaforma EV li- ve i video delle presentazioni curate da ANMVI al 67° SCIVAC di Arezzo. È pos- sibile rivedere: Considerazioni sul far- maco veterinario (Carlo Scotti- Roberto Villa), Anagrafe Nazionale Felina (Marco Melosi) e Vetpedia (Enrico Febbo e Ma- ria Grazia Monzeglio). http://www.livestream.com/EVwebTV TURN OVER Gli enti del Servizio sanitario nazionale sono esclusi dal blocco del turnover. Lo dice chiaramente la circolare del 18 ot- tobre, sulla programmazione del fabbi- sogno di personale triennio 2010-2012 del Dipartimento della Funzione Pubbli- ca - pubblicata sul sito web del ministe- ro di Renato Brunetta. CONDIZIONALITÀ La Regione Lombardia ha pubblicato sul Bollettino regionale il Manuale Ope- rativo dei Controlli di Condizionalità 2010 e le check-list di controllo. Si trat- ta degli strumenti di accertamento delle Amministrazioni Provinciali e delle ASL che devono verificare il rispetto delle “condizioni” previste dal Piano di Svi- luppo Rurale per ottenere i finanzia- menti della Ue. ONAOSI Via libera dal Ministero del lavoro al rin- novo degli organi amministrativi della Fondazione ONAOSI. La Giunta della Fondazione dovrà stabilire criteri e limiti del Regolamento elettorale così da arri- vare alla elezione del Comitato di indi- rizzo, al quale organismo sarà affidato il compito di redigere tutti i Regolamenti relativi al funzionamento dell’Ente. BUFALE Secondo le disposizioni del Ddl sull’eti- chettattura gli allevatori bufalini sono obbligati ad adottare strumenti per la ri- levazione, certa e verificabile, della quantità di latte prodotto giornalmente da ciascun animale, secondo le moda- lità disposte con decreto del Mipaaf, sentite le Regioni interessate. PUBBLICITÀ L'Antitrust ha pubblicato on line un mo- dulo per agevolare la segnalazione di pubblicità ingannevole. È oggetto e soggetto di tutela anche il professioni- sta, che può trovarsi nella situazione di dover segnalare scorrettezze pubblici- tarie, ma anche di essere bersaglio egli stesso, in caso di violazione dei doveri di correttezza pubblicitaria. Il segnalan- te deve sempre indicare le generalità. ANIMALISTA, CHI? A PAGINA 3 CARLA DEDOLA DIPLOMATA ECVD A PAGINA 4 A PAGINA 6 A PAGINA 8 A PAGINA 17 A PAGINA 20 DIRITTI DISCOGRAFICI IN SALA D’ATTESA? ANMVI IN CONFPROFESSIONI EMILIA ROMAGNA TARGHE PROFESSIONALI: EQUITÀ FISCALE SOCCORSO ANIMALE INTERVIENE LA LAV EDITORIA BREVI ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA Vetpedia: il sapere è rivoluzionario Una wiki enciclopedia on line fatta da veterinari per i veterinari www.anmvioggi.it @nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line IL MONDO ANIMALISTA È MOLTO VARIEGATO E SONO CENTINAIA LE ASSOCIAZIONI CHE CERCANO SPAZIO E VISIBILITÀ, spesso di nessuna rappresentanza e del tutto insignificanti ed anche in conflitto fra loro sia per posizioni ideologiche che per interessi legati soprattutto alla gestione dei canili. L’ANMVI da anni collabora con le più importanti a livello nazionale su diversi progetti riferiti alla salute e al benessere animale. Ma chi è l’“animalista” italiano? Un’indagine, sia pure superficiale, svolta dal blog La Saggezza del Chirone, ha tentato di definirne le caratteristiche principali. Possiamo quindi dire che l’“animalista” italiano è soprattutto donna (tre su quattro), con un’età che va dai 25 ai 65 anni, di livello culturale piuttosto elevato (il 40% ha un titolo di laurea), politicamente rivolto a sinistra, ed è vegetariano se non vegano. So- lo il 46% si è dichiarato credente. Il 50% degli animalisti italiani è iscritto ad un’associazione animalista, anche se nella maggior parte dei casi senza alcun ruolo attivo, ed in genere (70%) è piuttosto critico per la scarsa attività ed im- pegno della propria associazione mancando risultati concreti. La stragrande maggioranza del movimento animalista (92,6%) ritiene che si debba intensifi- care la lotta ma molti militanti dopo pochi anni abbandonano le loro associa- zioni per la difficoltà di fare passi avanti (30,4%), per la forte litigiosità all’interno del movimento (22,3%) e per la collusione di alcune associazioni con interessi estranei alla causa animalista, politici o economici (19,6%). La cultura animali- sta è comunque in crescita nel nostro paese e lo è molto forte anche nel set- tore veterinario. Da alcuni anni la netta maggioranza dei laureati in Medicina Veterinaria sono donne e rappresentano già il 55% degli iscritti alla SCIVAC. COMPRENSIONE MA NON SOLUZIONI Alla Conferenza ECM di Cer- nobbio siamo intervenuti, su invito della Commissione Na- zionale per la Formazione Continua, alla sessione intitolata “Le Società scientifiche e l'industria del settore sanitario". Ad affrontare il tema è stato Antonio Manfredi, che da sempre si occupa del siste- ma di educazione continua per tut- te le società scientifiche che fanno capo ad EV per le loro attività di aggiornamento permanen- te, ANMVI compresa. EV è stata riconosciuta come pro- vider dal Ministero il 29 set- tembre scorso ed è principal- mente in questa veste e in base alle novità regolamentari del sistema ECM che Manfredi ha svol- to il suo intervento. "Ci fa piacere di essere stati invitati a portare il no- stro contributo - ha dichiarato - su un tema molto importante per la for- mazione continua, quello dei rap- porti con l'industria del settore, ma cerimoniosità a parte i problemi ri- mangono”. Sono ancora irrisolti i problemi più volte lamentati che de- rivano tutti “dalla forzatura che il Mi- nistero ha voluto fare cercando di portare l'obbligo ECM anche al mondo sanitario libero professiona- le, la cui competenza era ed è e- sclusivamente degli Ordini”. Ancora in questi giorni, in previsione di Cer- nobbio, l’ANMVI ha ricordato al Mi- nistro Fazio le diverse criticità - so- prattutto di carattere economico-fi- scale - trovando attenzione e com- prensione ma non soluzioni. Per quanto riguarda il tema della sessione di Cernobbio, Manfredi ha dichiarato: “Siamo fortemente critici sulla criminalizzazione delle aziende che non hanno mai evidenziato comportamenti scorretti nel settore veterinario. Troviamo veramente as- surdo, quindi, penalizzare la veterinaria con regole tal- mente rigide e limitative da rendere poco interessante per le aziende la sponsoriz- zazione di eventi scientifici. La perdita o la riduzione del sostegno delle aziende alle iniziative formative significherebbe, calcoli al- la mano, dover triplicare le quote di iscrizione alle stesse”. I veterinari li- beri professionisti, si troverebbero quindi a dover sostenere costi deci- samente più alti per ottemperare ad un obbligo formativo “che fra l'altro l'ANMVI - conclude il Direttore Man- fredi - continua a ritenere inaccetta- bile, anche da un punto di vista nor- mativo, se non saranno risolti alcuni aspetti, in particolare quello del re- cupero fiscale dei costi sostenuti. Non vi è dubbio che piuttosto di perdere il sostegno delle aziende molte società scientifiche saranno costrette a rinunciare all'accredita- mento ECM." ONLINE
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Page 1: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 35

010SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 7 numero 35 dal 18 al 24 ottobre 2010Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona352

VIDEOSono pubblicati sulla piattaforma EV li-ve i video delle presentazioni curate daANMVI al 67° SCIVAC di Arezzo. È pos-sibile rivedere: Considerazioni sul far-maco veterinario (Carlo Scotti- RobertoVilla), Anagrafe Nazionale Felina (MarcoMelosi) e Vetpedia (Enrico Febbo e Ma-ria Grazia Monzeglio).http://www.livestream.com/EVwebTV

TURN OVERGli enti del Servizio sanitario nazionalesono esclusi dal blocco del turnover. Lodice chiaramente la circolare del 18 ot-tobre, sulla programmazione del fabbi-sogno di personale triennio 2010-2012del Dipartimento della Funzione Pubbli-ca - pubblicata sul sito web del ministe-ro di Renato Brunetta.

CONDIZIONALITÀLa Regione Lombardia ha pubblicatosul Bollettino regionale il Manuale Ope-rativo dei Controlli di Condizionalità2010 e le check-list di controllo. Si trat-ta degli strumenti di accertamento delleAmministrazioni Provinciali e delle ASLche devono verificare il rispetto delle“condizioni” previste dal Piano di Svi-luppo Rurale per ottenere i finanzia-menti della Ue.

ONAOSIVia libera dal Ministero del lavoro al rin-novo degli organi amministrativi dellaFondazione ONAOSI. La Giunta dellaFondazione dovrà stabilire criteri e limitidel Regolamento elettorale così da arri-vare alla elezione del Comitato di indi-rizzo, al quale organismo sarà affidato ilcompito di redigere tutti i Regolamentirelativi al funzionamento dell’Ente.

BUFALESecondo le disposizioni del Ddl sull’eti-chettattura gli allevatori bufalini sonoobbligati ad adottare strumenti per la ri-levazione, certa e verificabile, dellaquantità di latte prodotto giornalmenteda ciascun animale, secondo le moda-lità disposte con decreto del Mipaaf,sentite le Regioni interessate.

PUBBLICITÀL'Antitrust ha pubblicato on line un mo-dulo per agevolare la segnalazione dipubblicità ingannevole. È oggetto esoggetto di tutela anche il professioni-sta, che può trovarsi nella situazione didover segnalare scorrettezze pubblici-tarie, ma anche di essere bersaglio eglistesso, in caso di violazione dei doveridi correttezza pubblicitaria. Il segnalan-te deve sempre indicare le generalità.

ANIMALISTA, CHI?

A PAGINA 3

CARLA DEDOLADIPLOMATA

ECVD

A PAGINA 4 A PAGINA 6 A PAGINA 8 A PAGINA 17 A PAGINA 20

DIRITTI DISCOGRAFICI

IN SALA D’ATTESA?

ANMVI INCONFPROFESSIONIEMILIA ROMAGNA

TARGHEPROFESSIONALI:EQUITÀ FISCALE

SOCCORSO ANIMALE

INTERVIENE LA LAV

EDITORIA

BREVI

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

Vetpedia:il sapere è rivoluzionarioUna wiki enciclopedia on line fatta da veterinari per i veterinari

www.anmvioggi.it @nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line

IL MONDO ANIMALISTA È MOLTO VARIEGATO E SONO CENTINAIALE ASSOCIAZIONI CHE CERCANO SPAZIO E VISIBILITÀ, spesso dinessuna rappresentanza e del tutto insignificanti ed anche in conflitto fra lorosia per posizioni ideologiche che per interessi legati soprattutto alla gestionedei canili. L’ANMVI da anni collabora con le più importanti a livello nazionale sudiversi progetti riferiti alla salute e al benessere animale. Ma chi è l’“animalista”italiano? Un’indagine, sia pure superficiale, svolta dal blog La Saggezza delChirone, ha tentato di definirne le caratteristiche principali. Possiamo quindidire che l’“animalista” italiano è soprattutto donna (tre su quattro), con un’etàche va dai 25 ai 65 anni, di livello culturale piuttosto elevato (il 40% ha un titolodi laurea), politicamente rivolto a sinistra, ed è vegetariano se non vegano. So-lo il 46% si è dichiarato credente. Il 50% degli animalisti italiani è iscritto adun’associazione animalista, anche se nella maggior parte dei casi senza alcunruolo attivo, ed in genere (70%) è piuttosto critico per la scarsa attività ed im-pegno della propria associazione mancando risultati concreti. La stragrandemaggioranza del movimento animalista (92,6%) ritiene che si debba intensifi-care la lotta ma molti militanti dopo pochi anni abbandonano le loro associa-zioni per la difficoltà di fare passi avanti (30,4%), per la forte litigiosità all’internodel movimento (22,3%) e per la collusione di alcune associazioni con interessiestranei alla causa animalista, politici o economici (19,6%). La cultura animali-sta è comunque in crescita nel nostro paese e lo è molto forte anche nel set-tore veterinario. Da alcuni anni la netta maggioranza dei laureati in MedicinaVeterinaria sono donne e rappresentano già il 55% degli iscritti alla SCIVAC.

COMPRENSIONE MA NON SOLUZIONI

Alla Conferenza ECM di Cer-nobbio siamo intervenuti, suinvito della Commissione Na-zionale per la FormazioneContinua, alla sessione intitolata“Le Società scientifiche e l'industriadel settore sanitario". Ad affrontareil tema è stato Antonio Manfredi,che da sempre si occupa del siste-ma di educazione continua per tut-te le società scientifiche che fannocapo ad EV per le loro attivitàdi aggiornamento permanen-te, ANMVI compresa. EV èstata riconosciuta come pro-vider dal Ministero il 29 set-tembre scorso ed è principal-mente in questa veste e inbase alle novità regolamentari delsistema ECM che Manfredi ha svol-to il suo intervento. "Ci fa piacere diessere stati invitati a portare il no-stro contributo - ha dichiarato - suun tema molto importante per la for-mazione continua, quello dei rap-porti con l'industria del settore, macerimoniosità a parte i problemi ri-mangono”. Sono ancora irrisolti iproblemi più volte lamentati che de-rivano tutti “dalla forzatura che il Mi-nistero ha voluto fare cercando diportare l'obbligo ECM anche almondo sanitario libero professiona-le, la cui competenza era ed è e-sclusivamente degli Ordini”. Ancorain questi giorni, in previsione di Cer-nobbio, l’ANMVI ha ricordato al Mi-

nistro Fazio le diverse criticità - so-prattutto di carattere economico-fi-scale - trovando attenzione e com-prensione ma non soluzioni. Per quanto riguarda il tema dellasessione di Cernobbio, Manfredi hadichiarato: “Siamo fortemente criticisulla criminalizzazione delle aziendeche non hanno mai evidenziatocomportamenti scorretti nel settoreveterinario. Troviamo veramente as-

surdo, quindi, penalizzare laveterinaria con regole tal-mente rigide e limitative darendere poco interessanteper le aziende la sponsoriz-zazione di eventi scientifici.La perdita o la riduzione del

sostegno delle aziende alle iniziativeformative significherebbe, calcoli al-la mano, dover triplicare le quote diiscrizione alle stesse”. I veterinari li-beri professionisti, si troverebberoquindi a dover sostenere costi deci-samente più alti per ottemperare adun obbligo formativo “che fra l'altrol'ANMVI - conclude il Direttore Man-fredi - continua a ritenere inaccetta-bile, anche da un punto di vista nor-mativo, se non saranno risolti alcuniaspetti, in particolare quello del re-cupero fiscale dei costi sostenuti.Non vi è dubbio che piuttosto diperdere il sostegno delle aziendemolte società scientifiche sarannocostrette a rinunciare all'accredita-mento ECM."

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Applausi a scena apertaper Vetpedia, sabato 16ottobre al 67° SCIVAC (A-rezzo 15-17 ottobre). Laprima e unica enciclope-dia veterinaria on line ha

suscitato la crescente ammirazione dei mediciveterinari presenti all'anteprima, fino allo scro-sciante applauso di sala, a presentazione nonancora ultimata. Sul palco congressuale, il Di-rettore editoriale di EV, Enrico Febbo, e MariaGrazia Monzeglio, Coordinatrice di Vetpedia,che hanno ripercorso le tappe di una lungagestazione progettuale, iniziata quattro anni fa,e ora prossima al lancio ufficiale. L'official re-lease è previsto per il 28 maggio 2011 duran-te il 69° SCIVAC di Rimini. Su @nmvi Oggi èpubblicato il video della presentazione.

SENZA PRECEDENTIVetpedia è un progetto editoriale senza prece-denti nel panorama della medicina veterinaria,gratuito e dedicato ai medici veterinari. Ci han-no creduto gli ideatori (ANMVI), l'editore (EV) eun pool di autori pionieristici provenienti dallalibera professione e dall'accademia. Ci hannocreduto anche i sostenitori del progetto, BayerAnimal Health e Royal Canin, che hanno di-mostrato una lungimirante attenzione all'evo-luzione tecnologica della divulgazione scienti-fica. Il futuro del sapere è questo, come haspiegato Febbo, sottolineando la valenza in-ternettiana del sapere globale e mettendo inluce le difficoltà di ideazione e progettazionedi un prodotto editoriale così innovativo.

ATTENDIBILITÀVetpedia è fatta di testi multimediali, immagini,filmati e link interni ed esterni che sfruttano illinguaggio ipertestuale e le risorse del web. Un

comitato scientifico - attualmente compostoda 42 specialisti in 21 settori disciplinari - ga-rantirà l'attendibilità delle voci, tutti i contributisaranno rigorosamente indipendenti e verifi-cati, senza tradire lo spirito della libera produ-zione del sapere. Vetpedia è infatti ispirata aWikipedia, come raccolta enciclopedica aper-ta liberamente alla fruizione e al contributo deimedici veterinari. Al comitato scientifico è affi-data la revisione dei contribuiti esterni. Else-vier Italia, inoltre, metterà a disposizione l'ac-cesso ad alcuni capitoli dei suoi trattati, conlink dalle schede di Vetpedia.

LE TAPPEVetpedia esordirà con le prime 300 voci dedi-

cate al cane e al gatto. Nel 2012 Vetpedia siallargherà al settore degli animali esotici, nel2013 agli equini e agli animali da reddito. Dal2012 infine, Vetpedia sarà anche tradotta ininglese, un motivo di orgoglio nazionale - co-me ha sottolineato Maria Grazia Monzeglio -perché i contributi originali degli autori italianiverranno messi a disposizione di un pubblicoveterinario world wide, aprendo il progetto aicontributi internazionali.

I CURATORI SCIENTIFICIVetpedia ringrazia i curatori scientifici chehanno aderito al progetto e che da novem-bre potranno accedere alla piattaforma per-fettamente funzionante. Questi gli attuali set-tori e curatori: Alimentazione (Liviana Prola),anestesiologia (Antonello Bufalari e PaoloFranci), cardiologia (David Chiavegato, Ro-berto Santilli, Serena Crosara), comporta-mento (Sabrina Giussani), chirurgia (FilippoMaria Martini), dermatologia (Federico Leo-ne, Francesco Albanese e Nicla Furiani), dia-gnostica per immagini (Federica Rossi), ema-tologia-immunologia (Saverio Paltrinieri e Sil-via Tasca), endocrinologia (Federico Fracas-si, Elisa Garbatini e Edy Mercuriali), gastroen-terologia (Magda Gerou-Ferriani), malattie in-fettive (Stefano Bo, Valentina Foglia Manzil-lo), medicina d’urgenza (Fabio Viganò), neu-rologia (Gualtiero Gandini, Marco Rosati, An-tonella Gallucci e Erika Bersan), odontosto-matologia (Paolo Squarzoni), oftalmologia(Alberto Crotti), oncologia (Paolo Buracco,Laura Marconato, Martina Martano, Emanue-la Morello), ortopedia (Aldo Vezzoni, SilviaBaiocchi) parassitologia (Claudio Genchi,Gaetano Oliva, Donato Traversa, Luigi Ven-co) riproduzione (Cristina Veronesi), tossico-logia (Roberto Villa, Annalisa Zonca e Marti-na Gallo), urologia (Paola Scarpa).

SOLO PER NOIVetpedia è destinata ai soli medici veterinari, iquali potranno registrarsi gratuitamente e con-sultare l’enciclopedia oppure contribuire adessa creando nuove voci o arricchendo quelleesistenti. “È realizzata da medici veterinari esolo ad essi destinata - ha sottolineato Febbo- non è consultabile pubblicamente. Per pre-servare la validità scientificità dei contenuti eper evitare la dispersione di nozioni riguardan-ti aspetti sensibili della professione medico-ve-terinaria, come i protocolli terapeutici e l'utiliz-zo di farmaci”.

CONTRIBUTI ORIGINALIVetpedia fornisce informazioni esaustive maconcise, caratterizzate da un primo livello diapprofondimento medio-elevato, dal quale sipuò accedere, per diversi argomenti, ad ap-profondimenti più specialistici. Vetpedia sposala filosofia del sapere condiviso e della diffu-sione disinteressata delle conoscenze in me-dicina veterinaria. I contenuti pubblicati sono ilfrutto della cultura professionale degli Autori enon testi copiati in parte o integralmente da li-bri o da altre risorse della rete. La presenza diun comitato scientifico garantisce il continuoaggiornamento delle informazioni e preserval’attendibilità scientifica dei contenuti, in accor-do con lo stato delle conoscenze in letteraturaveterinaria. Le due aziende che sostengono e-conomicamente il progetto, Bayer HealthCaree Royal Canin, non hanno accesso ai conte-nuti scientifici e non esercitano alcuna interfe-renza su di essi. ■

300Voci ipertestuali

42Curatori scientifici

21Settori disciplinari

4Anni di

progettazione

2011Lancio ufficiale

2012Versione in inglese

Animali esotici

2013Equini e animali

da reddito

Vetpedia: il sapere è globalePer la prima enciclopedia vetpediana è iniziato il conto alla rovescia. On line il 28 maggio 2011

Una svolta culturale di approccio al sapere “partecipato”, di produzione condivi-sa. Vetpedia ricalca la filosofia del sapere condiviso della famosa Wikipedia epartirà con 300 voci ipertestuali dedicate alla medicina del cane e del gatto per

poi aprirsi ai liberi contributi dei medici veterinari. Proprio come il modello wikipedia-no. Lo spiega Maria Grazia Monzeglio: "La categoria si trova davanti a una vera provadi maturità professionale: collaborare a Vetpedia vuol dire credere alla condivisione di-sinteressata delle conoscenze in medicina veterinaria e contribuire a uno strumentoche, crescendo e alimentandosi grazie al contributo di tutti, sarà una risorsa inestima-bile per tutti".

UNA RISORSA PER TUTTI

Il progetto VETPEDIA è sostenuto da Bayer Health Care e da Royal Canin

Contributi scientifici di Elsevier Italia

Science For A Better Life

Un applauso scrosciante ha accoltoVetpedia, la prima e unica enciclopediaveterinaria on line. La platea del 67°SCIVAC ha promosso con entusiasmoe ammirazione un progetto che non haprecedenti nel panorama editoriale ve-terinario. Vetpedia è un progetto gra-tuito e dedicato ai medici veterinari.

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di FULVIO STANGADirettore Scientifico SCIVAC

Siamo più che orgogliosi diavere due nuove diploma-te ECVD italiane, Carla De-dola e Giordana Zanna.Questa estate, mentre tut-ti noi eravamo oberati o

scioperati a seconda delle nostre alterne for-tune, le nostre Colleghe contribuivano ad au-mentare il prestigio italiano nell’elenco dei Di-plomati al College di Dermatologia Veterina-ria. Non solo donne, in verità, perché sonofreschi di diploma ECVD anche Filippo DeBellis (pugliese ora a Londra) e DomenicoSantoro (campano ora nell’Illinois).Siamo sempre attenti a questi traguardi d’ec-cellenza, un po’ per vocazione alla formazio-ne specialistica e un po’ perché ci sentiamo anostra volta qualificati dalla presenza di Diplo-mati all’interno delle nostre Società scientifi-che. E anche stimolati ad alzare il livello delnostro aggiornamento. Le abbiamo intervista-te, scoprendo caratteri forti, determinati eun’altissima coscienza professionale. Comin-ciamo da Carla Dedola.

Dopo tre anni alla Facoltà di Edimburgola scelta di tornare in Italia. Di cosa ti staioccupando?Al momento ho un assegno di ricerca della du-rata di due anni presso il Dipartimento di Pato-logia e clinica medica nella Facoltà di Medici-na Veterinaria dell’Università di Sassari. In que-sto modo potrò continuare a coltivare entram-be le mie passioni: la ricerca e la clinica.

Il Diploma va mantenuto e continuamen-te confermato. Quali opportunità avrai in

Italia per farlo? C’è sempre un modo per tenersi aggiornati eper partecipare alle attività scientifiche rilevan-ti per la propria specializzazione, oltretutto ilgruppo di colleghi dermatologi in Italia è mol-to attivo e numeroso. Sono sicura che avròmodo di soddisfare in parte queste necessità,ma viaggiare e frequentare incontri internazio-nali rimane comunque fondamentale.

Hai detto di non avere ancora pensato diaggiornare il tuo biglietto da visita… Co-me pensi di valorizzare ora il tuo “curri-culum europeo”?Più che non aver pensato ad aggiornarlo nonne posseggo ancora uno!! Credo che la prio-rità sia farsi conoscere ed apprezzare dai col-leghi per ciò che si è, la valorizzazione di uncurriculum rimane un po’ fine a se stessa. Èvero che affrontare certe esperienze ti fa cre-scere molto dal punto di vista professionale,ma credo altrettanto che la validità professio-nale non sia una diretta conseguenza di un“buon curriculum” e viceversa.

Per ora nel sito dell’ECVD non si dà mol-ta visibilità ai Diplomati. Un suggerimen-to in questo senso da rivolgere al Colle-ge?Nel sito dell’ECVD si trova un elenco dei di-plomati con la loro nazionalità, penso possaessere utile indicare anche l’attuale residenzae il luogo in cui lavorano.

Una lamentela generale è la scarsità diinformazione sulle modalità di accesso aiCollege. Chi volesse affrontare questoimpegno cosa deve sapere e a chi può ri-volgersi?Negli ultimi anni la presenza di Diplomati in I-talia è decisamente aumentata, e non è algiorno d’oggi più così raro sentire colleghineolaureati che parlano della possibilità disvolgere un percorso di specializzazione. Si-curamente nelle Università in Gran Bretagnaper esempio, dove i clinici che lavorano in unospedale veterinario sono quasi tutti Diploma-ti, le possibilità di essere inseriti in una realtàdel genere sono notevolmente maggiori. Chivolesse affrontare un impegno come quellodel Residency (così si chiama il percorso cheti dà la possibilità di accedere all’esame delCollege) deve innanzitutto avere le idee chia-re. Dedicare tre/quattro anni della propria vitaquasi interamente allo studio e al lavoro, e pergiunta di una sola disciplina, deve essere ac-compagnato da tanta passione. Varie Univer-sità ed alcune strutture private offrono deipercorsi così detti di Intership, che possonoessere considerati il “preludio” ai Residency.Durante l’anno di Intership si svolgono attivitàcliniche di qualsiasi tipo, e si lavora a strettocontatto con tutti i Diplomati della struttura. Èpiù facile in questo modo rendersi conto diquale sia effettivamente la propria passione.Nei siti web delle Università si trovano tutte leinformazioni relative sia ai percorsi di Intershipche di Residency, le posizioni vengono aperteogni anno o meno frequentemente a secon-da della struttura.

Nel tuo caso come sei arrivata a Edim-burgo?Quando ho finalmente capito cosa fosse il

Residency ho iniziato ad informarmi anche sucosa fosse necessario fare per accedervi. Hoparlato con altri Diplomati (ai quali devo mol-to), sia in dermatologia che in altre discipline,e ho cercato tutte le informazioni necessariesul web, sia sui siti delle Università in GranBretagna, dove sapevo sarebbero state aper-te delle posizioni, sia sul sito dell’ECVD. Nelfrattempo ho cercato di perfezionare il mio in-glese. La mia prima “application” è stata peruna posizione di Intership in dermatologia nelNorth Carolina State University (NCSU) negliUSA. Non ho ottenuto la posizione, ma ho a-vuto l’opportunità di recarmi lì per un periodoed affiancare dermatologi di fama internazio-nale. Ho continuato ad aggiornarmi e mante-nermi informata sulle posizioni candidandomiman mano che ne veniva aperta una e final-mente, dopo un anno e mezzo, ho ottenutola posizione all’Università di Edimburgo.

Per molti la lingua inglese è l’ostacolopsicologico maggiore. Un alibi o un gapoggettivo?Credo sia, soprattutto in Italia, un gap ogget-tivo….. E una buona conoscenza dell’ingleseè purtroppo un requisito fondamentale per chivuole svolgere un percorso di Residency in unpaese anglosassone. Vorrei però ricordare

che ci sono posizioni di Residency, anche inaltri stati, come Spagna, Germania, Olanda,Francia eccetera, in quel caso è la lingua delpaese dove si vuole andare che ha importan-za, fermo restando che la conoscenza dell’in-glese rimane fondamentale.

Dal punto di vista economico, invece,che tipo di impegno occorre preventiva-re?Le posizioni di Residency all’estero sono re-tribuite, a parte rarissimi casi… Si tratta diborse di studio, quindi lo stipendio non è ele-vato, ma sicuramente ti permette di vivere be-ne. Di solito nei bandi sono esposte insiemea tutte le necessarie caratteristiche per candi-darsi anche i termini relativi al pagamento.

Quasi sempre i Diplomati dicono di esse-re stati spinti dalla passione. Quali altrifattori possono essere di stimolo e diaiuto?Spirito di adattamento, soprattutto per chidovrà trasferirsi all’estero per il periodo delResidency e la consapevolezza dei sacrifici ri-chiesti. La voglia di migliorarsi, di imparare ela capacità di mettersi in discussione non de-ve mai abbandonare chi sta svolgendo unpercorso di specializzazione. ■

Carla Dedola, laureata all'Università diSassari nel 2001, ha lavorato come li-bera professionista nel settore dei pic-coli animali dal 2001 al 2006. Dal 2007al 2010 ha frequentato un residency dispecializzazione in dermatologia vete-rinaria all'Università di Edimburgo,Scozia, e nel 2010 ha conseguito il Di-ploma europeo di Dermatologia Veteri-naria (Dip ECVD). Attualmente è titola-re di un assegno di ricerca presso il Di-partimento di Clinica Medica dell'Uni-versitá di Sassari.

Per un Diploma ECVD bisogna averele idee chiareCarla Dedola, neo-diplomata al College di Dermatologia ci racconta la sua esperienza

laPROFESSIONE VETERINARIA 35 | 20104 Intervista Specializzazioni

Gli obiettivi dell’European College of Veterinary Dermatology è di favorire l’avan-zamento delle conoscenze specialistiche in medicina veterinaria a livello euro-peo. La crescita delle competenze degli specialisti di questo settore viene per-

seguita attraverso una serie di attività preminenti e caratterizzanti il College.L’ECVD definisce le linee guida della formazione post-laurea e i pre-requisiti dell’espe-rienza professionale considerati necessari a diventare “specialisti” in dermatologia ve-terinaria. Il College certifica i propri Diplomati agli occhi dell’utenza come “specialisti”in grado di fornire cure specialistiche al paziente animale in caso di malattia dermato-logica. La ricerca e ogni altro contributo alle conoscenze disciplinari sono incoraggiatiin relazione a patogenesi, diagnosi, terapia, prevenzione e controllo delle malattie chepossono direttamente o indirettamente colpire gli animali. La promozione e la diffusio-ne del sapere sono attività caratterizzanti del College che non ha fini di lucro e non per-segue alcuno scopo commerciale. Informazioni su attività e residency sono on line al sito ufficiale www.ecvd.org

WWW.ECVD.ORG

isognaensareeterinario

BPV

La qualitàè una buona pratica.

Certificarlaè una buona idea!

ANMVI Servizi [email protected]

Il Manuale ANMVI per le Buone Pratiche Veterinarie ha il patrocinio di FNOVI e del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

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Il Tribunale civile di Milano (Sezionespecializzata per la proprietà indu-striale) ha condannato un dentistaa versare i diritti fonografici per laradio accesa in sala d’attesa. A in-tentare la causa è stato Scf Con-

sorzio Fonografici, che gestisce in Italia laraccolta e la distribuzione dei compensi perdiritti dovuti agli artisti musicali e ai produt-tori discografici. In poche parole, il profes-sionista che diffonde musica nello studioper intrattenere i clienti deve pagare l’equocompenso alla società che rappresenta ifonografici.In merito al quantum del compenso, i giudi-ci di Milano hanno rinviato ad altra sezionela valutazione, tenendo però presente chela determinazione andrebbe misurata suigiorni di effettiva apertura alla clientela. I diritti non pagati sono degli ultimi dieci an-ni.La questione si trascina da tempo. In atte-sa della decisione della Corte di GiustiziaUe, cui si era rimessa la scorsa primaverala Corte d’appello di Torino, il tribunale diMilano detta una linea che i professionisti siaugurano venga interrotta dai giudici euro-pei. Lo scorso aprile la Corte d’appello di Tori-no aveva infatti rimesso la questione dei di-ritti dei fonografici per la musica in sala d’a-

spetto alla Corte di Giustizia dell’Ue. Ma lasentenza di Milano non è l’unica favorevolea Scf. La scorsa settimana il giudice di pace diPozzuoli ha rinviato al tribunale di Napolil’opposizione di un professionista “filodiffu-so” che non intende riconoscere l’equocompenso fonografico.Il punto non è solo la musica, ma la naturaprivata degli studi dei professionisti. La questione dei diritti di chi produce ma-terialmente la musica è già risolta dalle leg-gi italiane (e anche dalla giurisprudenza eu-ropea, in verità): devono essere autorizzatenon tanto e non solo le trasmissioni di mu-sica in luogo pubblico o aperto al pubblico,ma «tutti gli atti di comunicazione con iquali l’opera viene resa accessibile al pub-blico»; quindi «il carattere privato o pubbli-co del luogo in cui avviene la comunicazio-ne è senza incidenza», facendo caderel’eccezione che viene sempre opposta neigiudizi di merito dai “diffusori” di musicanon autorizzata. Inoltre, la stessa normativaitaliana (articolo 73 legge diritto d’autore) ri-conosce il diritto al pagamento «in occasio-ne di qualsiasi altra pubblica utilizzazionedei fonogrammi».ANDI non ci sta e ANMVI condivide. Il pro-blema merita infatti una riflessione come A-rea Sanitaria Confprofessioni (a cui aderi-

scono entrambe). Premesso che la Scf ri-chiede una tassa ulteriore rispetto a quellarichiesta dalla SIAE nel caso in cui lo studiodiffonda musica sia nella sala d’attesa siain tutti gli altri ambienti - ANDI fa corretta-mente notare che lo studio professionalenon è equiparabile ad un luogo pubblico, oaperto al pubblico, e che, pertanto, taletassa non è dovuta in quanto la legge nonla prevede per tutti quei luoghi privati, in cuiper definizione non si determina un pubbli-co anonimo. Mentre si attende il verdetto della Corte diGiustizia Europea, gioverà ricordare che ilTribunale di Milano in una prima sentenza,aveva dichiarato che non è dovuto alcuncompenso per l’utilizzazione dei fonogram-mi comunicati ai clienti di uno studio denti-stico. Ora sembra aver cambiato idea: il compen-so è dovuto a prescindere dal luogo pubbli-co o privato in cui la musica viene diffusa.“Viene smentita così - è la tesi dell’ANDI -la costante giurisprudenza italiana che ritie-ne non dovuto tale compenso in luoghi pri-vati in cui manca il concetto di pubblico ge-neralizzato”. Per avere certezza giurisprudenziale sullacontroversia è necessario attendere laspecifica pronuncia della Corte di Giu-stizia Europea. ■

La sala d’attesa non sia considerataluogo pubblicoLa condanna a pagare i diritti per la musica mobilita l’ANDI. E ANMVI dà il suo pieno appoggio

laPROFESSIONE VETERINARIA 35 | 20106 Leggi e Fisco Sentenze �

Campioni gratuitisenza IVA

La distribuzione di campiona-ture è effettuata al fine dipromuovere il prodotto, i cuicampioni costituiscono e-semplari, che consentono lavalutazione della sua qualità

e la verifica della presenza delle proprietà ri-cercate da un acquirente potenziale o effetti-vo. La Corte di Giustizia Europea (sentenza30 settembre 2010, causa G581/08) ha cosìinterpretato la sesta Direttiva, in base allaquale “i prelievi eseguiti a uso dell'impresaper effettuare regali di scarso valore e cam-pioni non sono considerati come cessioni atitolo oneroso”. Campioni gratuiti senza Iva,dunque, anche se non hanno forma o dimen-sioni diverse dai beni destinati alla normale

vendita e se più esemplari degli stessi ven-gono ceduti al medesimo destinatario. Anche se i beni distribuiti come campioni maidentici al prodotto definitivo pronto per es-sere immesso in commercio possono costi-tuire oggetto di un consumo finale, ciò nonpuò giustificare l’equiparazione alla cessionea titolo oneroso. La messa a disposizione diesemplari corrispondenti al prodotto definiti-vo costituisce un presupposto necessarioper la valutazione stessa del bene. Né impe-disce l’esclusione dall’IVA, la circostanza cheuna quantità anche consistente di esemplaridello stesso prodotto sia consegnata a unmedesimo destinatario (a sua volta in gradodi diffonderli presso terzi), se ciò è conformeagli obiettivi di distribuzione dei campioni.

Tuttavia, gli Stati membri godono di un certomargine di discrezionalità nello stabilire alcu-ne precauzioni per evitare i rischi che i cam-pioni siano impiegati in maniera abusiva (a e-sempio fissando obblighi di etichettatura oclausole contrattuali relative alla responsabi-lità civile degli intermediari che ricevano cam-pioni per consegnarli ad altre persone). Lastessa discrezionalità dispongono gli ordina-menti nazionali per quanto concerne la defi-nizione del concetto di «modico valore», chepuò tradursi concretamente nella fissazionedi una soglia al valore unitario del bene, ov-vero in un numero massimo di campioni cheè possibile elargire a una stessa persona inun dato arco temporale senza infrangere leprescrizioni del legislatore

LA LEGGE ITALIANALa normativa italiana è in linea con la decisio-ne della Corte Ue. L'articolo 2, comma 3, let-tera d), del Dpr 633/1972 recita infatti: «nonsono considerate cessioni di beni le cessionidi campioni gratuiti di modico valore apposi-tamente contrassegnati». Per rientrare inquesta eccezione, secondo prassi ammini-strativa consolidata (cfr. Risoluzione 3 aprile2003, n. 83/E), è necessario che si verifichi-no congiuntamente le seguenti condizioni:deve trattarsi di campioni gratuiti; i beni de-vono essere appositamente contrassegnati; icampioni devono essere di modico valore.

GRATUITÀRelativamente al primo requisito, l'esclusionesi applica alle cessioni di prodotti oggettodell'attività propria dell'impresa, ceduti gra-tuitamente per promuovere il bene, al fine dimigliorarne la conoscenza e la diffusionepresso gli utilizzatori, attuali e potenziali.

CONTRASSEGNOPer quanto riguarda il secondo requisito, icampioni gratuiti devono essere contrasse-gnati in maniera indelebile (e non, a esem-pio, da una semplice etichetta autoadesiva),sia per evitare che i beni in questione formi-no successivamente oggetto di commercia-lizzazione, sia per impedire che si possanoverificare manovre distorsive della concor-renza. Secondo l'amministrazione finanzia-ria, inoltre, il contrassegno può essere ap-posto mediante lacerazione, perforazione,marcatura indelebile e visibile o mediantequalsiasi altro procedimento idoneo, senzache tale operazione possa avere l'effetto diprivare i beni in questione della qualità dicampioni.

MODICO VALORERelativamente al terzo e ultimo requisito, ilpiù problematico, non esiste una disposizio-ne normativa che definisce il concetto di«modico valore». Con la Risoluzione ministe-riale 7 febbraio 1991, n. 430288 è stato pre-cisato che, nella pratica applicazione, devefarsi riferimento agli usi commerciali, restan-do in ogni caso esclusi dall'agevolazione ibeni di valore significativo. Soccorrono, al ri-guardo, le specifiche disposizioni della nor-mativa di settore e i limiti quantitativi indicatiall'articolo 125 del Dlgs 219/2006, il qualestabilisce che il contenuto del campione puòessere inferiore, in numero di unità posologi-che o in volume, a quello della confezione incommercio, «purché risulti terapeuticamenteidoneo». Infine, secondo la Risoluzione n.83/E del 2003 citata, la presenza di un inter-mediario a cui sono ceduti gratuitamente piùbeni non fa venir meno la condizione di nonimponibilità. ■

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L'esenzione dalla tassa pub-blicitaria per targhe e inse-gne fino a 5 metri quadri de-ve essere riconosciuta ai li-beri professionisti. A soste-nerlo è la Cassazione se-

condo cui il libero professionista non può es-sere assoggettato ad un regime fiscale diffe-renziato e più gravoso rispetto a quello riser-vato a coloro che svolgono una qualsiasi al-tra attività economica in regime concorren-ziale. La sentenza è stata pronunciata sul ri-corso di un libero professionista la cui targaera stata indebitamente assoggettata a tas-sa pubblicitaria. La norma di esenzione in e-same, richiamando le “attività commerciali” equelle di “produzione di beni o servizi”, sem-bra riferibile in senso letterale - si legge nellasentenza - alle attività esercitate dall’impren-ditore e non anche a quelle svolte dal liberoprofessionista. Tuttavia è da considerare che,secondo la corte di giustizia, la nozione di im-presa abbraccia qualsiasi entità che eserciti

un’attività economica, a prescindere dallostatus giuridico della detta entità e dalle suemodalità di finanziamento, e costituisceun’attività economica qualsiasi attività consi-stente nell’offrire beni o servizi su un mercatodeterminato. Nel dar ragione al ricorrente, lasuprema Corte ha anche svolto importantiprincipi di equità fiscale. I giudici hanno infat-ti dato una interpretazione costituzionale del-le norme fiscali, in particolare di quelle con-cernenti le agevolazioni dei benefici tributari,quale è appunto l'esenzione dal versamentodella tassa pubblicitaria fino a 5mq. "Pur es-sendo frutto di scelte discrezionali del legisla-tore" questo tipo di norme può essere ogget-to di "interpretazione estensiva, quando ciòsia imposto dalla ratio legis". La Cassazioneosserva che l'esclusione dai benefici delletarghe degli studi professionali "risulterebbein contrasto con la finalità, perseguita dallaLegge, di sottrarre ad imposizione (entro iprevisti limiti dimensionali) le indicazioni aven-ti lo scopo prevalente (proprio in considera-

capacità contributiva del proprietario decisa-mente superiore a quella dichiarata. Pensareche oggi questo animale possa essere un be-ne di lusso significa essere fermi ad una visio-ne superata senza rendersi conto dell'evolu-zione che negli ultimi anni ha avuto il rapportouomo-cavallo. Da tempo la trasformazionedella nostra cultura popolare, sempre più at-tenta alla salute e al benessere degli animali,ha cambiato radicalmente anche il rapportocon il cavallo a cui sono ora riconosciuti ruolied attenzioni, pure a livello normativo, che fan-no diventare spesso impegnativa la sua de-tenzione per i proprietari". "Giustamente l'ANMVI sottolinea varie situa-zioni e condizioni che rendono veramente stri-

dente il riferimento a questo animale come in-dicatore di reddito. Basti pensare al suo utiliz-zo nell'ippoterapia o al suo mantenimento, an-che per anni, a fine carriera o perché affettoda patologie mediche".“Un ripensamento da parte del Ministerodelle Finanze per valutare l'esclusione delcavallo dal redditometro, credo che - con-clude Tomassini - sia giusto e doveroso eche le richieste sollecitate dall'ANMVI meriti-no una attenta considerazione anche nei ri-ferimenti all'utilizzo dell'anagrafe equina perle indagini fiscali e la grave crisi che sta at-traversando il settore che avrebbe bisognocertamente di sostegni più che di azioni chelo penalizzano fortemente". ■

Targhe professionali, dalla Cassazione l’ultima parolaInequivocabile sentenza: confermata l’esenzione delle targhe fino a 5 mq per i liberi professionisti

laPROFESSIONE VETERINARIA 35 | 20108 Leggi e Fisco Tasse e redditi

Il reddito medio professionale dei me-dici veterinari ha registrato un legge-ro incremento, passando da 14.961 a

15.062 euro. I dati, basati sul Modello 1del 2008 e del 2009, rivelano che il volu-me d'affari medio è salito da 26.414 eu-ro a 27.178 euro.La fotografia delle dinamiche demogra-fiche e di reddito, è pubblicata sull'ulti-mo numero di 30giorni a cura della Dire-zione Contributi dell'Enpav. L'analisi ri-leva che questo incremento, sia purelieve, delle medie reddituali ha determi-nato un relativo incremento dei contri-buti eccedenti.In particolare, l'incremento del 2008 èstato determinato dagli accertamenti fi-scali effettuati dall'Enpav su due anni diimposta. Le norme di legge e regola-mentari permettono di ottenere in ognimomento, dal competente ufficio delleimposte dirette, le informazioni relativealle dichiarazioni e agli accertamentidefinitivi concernenti tutti i veterinarinonché i pensionati. "È questo un im-portante strumento di controllo - si leg-

ENPAV, DINAMICHE DEMOGRAFICHE E DI REDDITO

ge - che l'Enpav, e tutte le Casse profes-sionali aderenti all'AdePP stanno cer-cando di ottimizzare nell'ambito di unaspecifica convenzione tra Casse e A-genzia delle Entrate che permetterà diaccedere direttamente agli archivi delFisco, svincolandosi, quindi, dall'invioperiodico di un tracciato record da par-te di quest'ultimo". I medici veterinaristanno ricevendo il Modello 1/2010, di-chiarazione obbligatoria dei dati reddi-tuali prodotti nel 2009, ed il Modello2/2010, modello facoltativo di adesionealla pensione modulare. La scadenza dipresentazione del Modello 1 e del Mo-dello 2/2010 è il 31 ottobre 2010.

Redditometro,sostegno in Parlamento

L'On. Gianni Mancuso ha pre-sentato un'interrogazioneparlamentare sull'atteggia-mento del fisco nei confron-ti dei possessori di equini:"Proprietari e allevatori so-

no preoccupati e allarmati: molti di loro so-stengono spese di mantenimento dell'animaleche sono di molto inferiori a quelle ipotizzatedal fisco".In base al cosiddetto redditometro 2007/2008, allo studio dell'Agenzia delle Entrate, in-fatti, il Fisco avrà la facoltà di verificare la coe-renza tra il reddito dichiarato dal contribuentee le presunte spese di mantenimento dell'ani-male posseduto. Casi di accertamenti di que-sto tipo si sono verificati in Piemonte."Il rischio - sostiene il collega parlamentare - èdi agevolare quella fetta di proprietari che nondichiarano il possedimento di equini, andan-do, una volta di più, a punire chi invece rispet-ta le regole". Inoltre, "il settore equino, di alle-vamento e da corsa, attraversa un periodo di

profonda crisi che, anche grazie a molti inter-venti governativi, sta tentando di superare. U-na normativa di questo tipo potrebbe far ri-piombare il settore nel buio della recessione".L'Onorevole Mancuso chiede quindi ai Ministricompetenti di rivedere i criteri di formulazionedel Redditometro, togliendo il possedimentodi un cavallo dai suoi indicatori. Sulla questio-ne del redditometro è intervenuto anche il se-natore Antonio Tomassini, Presidente dellaCommissione Igiene e Sanità del Senato. Conuna nota indirizzata lo scorso 8 ottobre al-l’ANMVI e alla SIVE, il Senatore ha condivisola richiesta rivolta dall'ANMVI ai Ministri GiulioTremonti, Giancarlo Galan ed al Sottosegreta-rio Francesca Martini, di riconsiderare ai fini fi-scali il possesso di un equide, paragonato nel"redditometro" ad un bene di lusso. "Il cavallooggi è ormai a tutti gli effetti un animale dacompagnia - scrive il Senatore nella nota indi-rizzata all’ANMVI - e come tale il suo posses-so non può essere penalizzato considerando-lo un indicatore di reddito che porterebbe la

zione delle ridotte dimensioni) di identificare illuogo di esercizio di una attività economica,distinguendolo da quelli concorrenti.Sulla questione l'ANMVI aveva interessato ilMinistero delle Finanze e l'ANCI ottenendo ri-scontri favorevoli alla tesi dell'estensione delbeneficio fiscale ai liberi professionisti. Molteamministrazioni comunali hanno continuato

nel tempo ad esigere il tributo tramite le pro-prie esattorie, nonostante le precisazioni delleFinanze. Anche i Tribunali non hanno sempreavuto un comportamento coerente con il det-tato di legge. Ora la Cassazione ha definitiva-mente sancito la bontà delle ragioni dei liberiprofessionisti e investito di legittimità costitu-zionale la pretesa del beneficio fiscale. ■

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laPROFESSIONE VETERINARIA 35 | 2010 Eventi Veterinari 9

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LIGURIAL’esame citologico quando meno te lo aspetti: ovvero quando

la diagnosi è letteralmente sotto i tuoi occhiNervi (GE), 21 Novembre 2010

RELATOREWalter Bertazzolo

OBIETTIVIPer la sua rapidità, semplicità e bassi costi, l’utilizzo dell’esamecitologico è sempre più diffuso nella pratica clinica veterinaria.Accanto alla ben nota validità nella diagnostica delle neoforma-zioni superficiali, tale metodica può assumere notevole valoreanche in caso di problemi di natura internistica. Mediante l’utiliz-zo di esempi pratici si metteranno in evidenza vantaggi e svan-taggi di tale procedura, dai casi semplici a quelli più complessi, ecome non raramente la diagnosi definitiva sia basata proprio sul-l’esame citologico.

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Citologia delle neoformazioni cuta-nee

11.00 Pausa11.30 La citologia come ausilio diagnosti-

co alla medicina interna13.00 Spazio per eventuale relazione com-

merciale (nel caso non si svolga larelazione il programma nel pomerig-gio sarà anticipato di mezz’ora)

13.30 Pausa14.30 Casi clinici interattivi: Casi semplici

e meno semplici di lesioni superfi-ciali

15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi: Casi semplici

e meno semplici di medicina internae citologia

17.00 Test di valutazione dell’apprendimen-to e discussione finale

17.30 Consegna degli attestati di parteci-pazione e termine della giornata

SEDEAstor Hotel - Via delle Palme, 16 16167 Nervi (GE)

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC PUGLIAPatologie neurologiche comuni nella pratica clinica:

il paziente paraparetico e quello epiletticoBari, 21 Novembre 2010

RELATORECristian Falzone

OBIETTIVIIn questa giornata verranno trattati due dei temi di più frequenteriscontro nella clinica di routine e specialistica neurologica, par-tendo dalla visita di base, passando attraverso gli esami collate-rali, fino alla scelta del trattamento medico e chirurgico.L’obiettivo principale sarà quindi quello di sensibilizzare il me-dico veterinario al paziente paraparetico ed epilettico, anchegrazie all’ausilio dei casi clinici interattivi, che permetterannodi condividere e discutere le diverse opinioni ed i differenti pun-ti di vista.

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed i-nizio dei lavori

9.30 Il paziente paraparetico: ernie deldisco vs traumi spinali

11.00 Pausa

11.30 Gestione del paziente epilettico:vecchie e nuove frontiere terapeuti-che

13.00 Spazio per eventuale relazione com-merciale (nel caso non si svolga larelazione il programma nel pomerig-gio sarà anticipato di mezz’ora)

13.30 Pausa14.30 Casi clinici interattivi: Il paziente pa-

raparetico e paraplegico: come dar-gli le giuste chances

15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi: Il paziente e-

pilettico: impariamo a riconoscere egestire le diverse cause

17.00 Test di valutazione dell’apprendi-mento e discussione finale

17.30 Consegna degli attestati di parteci-pazione e termine della giornata

SEDESheraton Bari Hotel - Via Cardinale Agostino Ciasca 9 - 70124 Bari

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

CORSO DI MEDICINA E CHIRURGIA DEL FURETTO

Cremona, Palazzo Trecchi, 22-24 Novembre 2010

DIRETTOREALESSANDRO BELLESE, Med Vet, Lido di Venezia (VE)

RELATORIMARTA AVANZI, Med Vet, Castelfranco Veneto (TV)ALESSANDRO BELLESE, Med Vet, Lido di Venezia (VE)MATTIA BIELLI, Med Vet, NovaraIGOR PELIZZONE, Med Vet, Reggio EmiliaMARZIA POSSENTI, Med Vet, Trezzo sull’Adda (MI)GIUSEPPE VISIGALLI, Med Vet, Varedo (MI)

OBIETTIVIIl furetto è affetto da molte patologie alcune delle quali con caratte-ristiche peculiari che richiedono da parte del medico veterinario u-na conoscenza specifica per quanto riguarda la clinica, la diagno-stica, la terapia medica e la chirurgia di questo animale. Questocorso ha come obbiettivo principale, quello di fornire delle basi teo-riche e soprattutto pratiche, per poter affrontare razionalmente lediverse problematiche che si presentano durante la gestione diquesti pazienti. Al termine del corso i partecipanti saranno in gra-do di eseguire i più importanti procedimenti clinici, diagnostici e te-rapeutici e di applicare le principali tecniche chirurgiche. La teoriaverrà affiancata da esercitazioni pratiche che andranno dalla visitadi base e preanestesiologica all’applicazione di tecniche terapeuti-che e cliniche alla chirurgia.

QUOTA DI ISCRIZIONE:Soci SIVAE/SCIVAC € 570,00 + IVA 20%Non Soci € 770,00 + IVA 20%

ISCRIZIONI APERTE

NUMERO DI PARTECIPANTI: 36

PER INFORMAZIONI E SCHEDAD’ISCRIZIONE Segreteria SIVAE - Elisa Feroldi Tel. 0372/40.35.00 - Fax 0372/[email protected]

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

In fase di accreditamento

PER TUTTI GLI INCONTRI È STATO RICHIESTO L’ACCREDITAMENTO PARTECIPAZIONE

Si ricorda che la partecipazione agli incontri delle Delegazioni Regionali è riservata ai Soci Scivac, indipendentemente dalla regione di appartenenza, in regola con la quota Associativa dell'anno in corso. I Soci Scivac possono partecipare a qualsiasi incontro regionale organizzato da Scivac in qualsiasi regione e a titolo gratuito (portare con sé la tessera Scivac).

INFORMAZIONISegreteria SCIVAC - Monica Borghisani - Tel. 0372/403506 - [email protected]

Richiesto accreditamento Richiesto accreditamento

SCRIPTA MANENT AVES VOLANT… CHIUDETE LA FINESTRA.LE BASI DELLA MEDICINA AVIARE

14 Novembre 2010, Milano

RELATOREDr. Lorenzo Crosta - Delegato regionale Dr.ssa Federica Grampa

OBIETTIVII pazienti insoliti stanno diventando sempre più abituali. Alcunigruppi zoologici, fra cui gli uccelli, presentano notevoli differenzerispetto ai mammiferi più comuni. Scopo della giornata e di mette-re i partecipanti in condizioni di esaminare un paziente aviare sen-za troppo imbarazzo, in modo da impostare per lo meno un iterdiagnostico corretto.

PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e veri-

fica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente,

presentazione del relatore ed iniziodei lavori

9.30 La visita clinica del paziente aviare:le cose da fare e… da non fare

11.00 Pausa11.30 Le principali malattie dei pappagalli 13.00 Spazio per eventuale relazione com-

merciale (nel caso non si svolga larelazione il programma nel pomerig-gio sarà anticipato di mezz’ora)

13.30 Pausa14.30 Diagnostica per immagini negli uc-

celli: basi di radiologia ed endosco-pia

15.30 Pausa16.00 Emergenze Aviari17.00 Test di valutazione dell’apprendimen-

to e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata.

SEDE“Sala ISU Attilio Levi, via Valvassori Peroni21 Milano”

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE eSCIVAC in regola con l’iscrizione 2010. Nonè richiesta la preiscrizione. Gli interessati de-vono registrarsi direttamente in sede d’in-contro presentandosi alle ore 08.30 pressola segreteria.

SEGRETERIA SIVAE: Elisa Tel: 0372/40.35.00 E-mail: [email protected]

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

IN COLLABORAZIONE CON

L’ORDINE DEI MEDICI

VETERINARI DI MILANO

3 CREDITI

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laPROFESSIONE VETERINARIA 35 | 201010 Eventi Veterinari

FOLLOW UP IN MEDICINA COMPORTAMENTALECremona, Palazzo Trecchi, Domenica 7 Novembre 2010

RELATORIMaria Chiara Catalani, Ancona - RaimondoColangeli, Roma - Franco Fassola, Asti -Sabrina Giussani, Varese - GiovanniMeterangelis, Roma - Maria SerafinaNuovo, Torino - Marzia Possenti, Milano

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti9.00 Soggettività ed oggettività come cri-

teri complementari per la valutazionedel processo terapeutico: Ia parte G. Meterangelis

10.30 Pausa11.00 Soggettività ed oggettività come cri-

teri complementari per la valutazionedel processo terapeutico: IIa parte G. Meterangelis

12.30 Pausa pranzo14.00 Il follow up in medicina comporta-

mentale: tavola rotonda con espe-rienze personali - M.C. Catalani, R.Colangeli, F. Fassola, S. Giussani,M.S. Nuovo, M. Possenti

17.00 Domande e discussione17.30 Valutazione dell’apprendimento, con-

segna degli attestati e chiusura dei la-vori

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SISCA inregola con l’iscrizione 2010.Non è richiesta la pre-iscrizione. Presentarsiin sede congressuale per la registrazione.Quote di partecipazione (verrà rilasciata unaricevuta fiscale per la quota versata):Socio SISCA: gratuitoSocio SCIVAC: € 50,00Non Socio: € 100,00

Richiesto accreditamento

SISCASOCIETÀ ITALIANA DI SCIENZECOMPORTAMENTALI APPLICATE

UPDATE SULLE MALATTIE INFIAMMATORIE INTESTINALI (IBD) FELINE

Cremona, Palazzo Trecchi, Sabato 13 Novembre 2010

RELATORIStefano Bo, Torino - Enrico Bottero, CuneoSilvia Rossi, Milano

PROGRAMMA SCIENTIFICO9.00 Registrazione dei partecipanti9.30 Malattie infiammatorie dell’intestino:

quadri clinici, sviluppo del CSI (Cli-nical Scoring Index) - S. Bo

10.15 Parametri clinico-patologici in corsodi IBD - S. Rossi

11.00 Pausa11.30 Diagnosi delle IBD: approccio lapa-

rotomico o endoscopico? Confrontotra le diverse tecniche bioptiche - S.Bo, E. Bottero

12.15 Triadite enterica felina - S. Bo, S. Rossi13.00 Pausa pranzo14.00 Trattamento delle enteropatie croniche:

opinioni a confronto - S. Bo, E. Bottero15.00 Diagnostica differenziale delle IBD fe-

line: recenti acquisizioni - E. Bottero16.00 Pausa16.30 Casi clinici a cura dei soci SIMEF17.30 Valutazione dell’apprendimento, con-

segna degli attestati e chiusura deilavori

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SIMEF inregola con l’iscrizione 2010. Non è neces-saria la pre-iscrizione. Presentarsi in sedecongressuale per la registrazione.Quote di partecipazione (verrà rilasciata unaricevuta fiscale per la quota versata):Soci SIMEF: gratuitoSocio SCIVAC: € 50,00Non Socio: € 100,00

Richiesto accreditamento

SIMEFSOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA FELINA

DIAGNOSTICA MOLECOLARE NELLA PRATICA CLINICA: DALLE MALATTIE INFETTIVE ALLA GENETICA

Cremona, Palazzo Trecchi, Domenica 14 Novembre 2010

RELATORIDomenico Otranto, BariAlessandra Scagliarini, BolognaMaria Elena Turba, Bologna

PROGRAMMA SCIENTIFICO9.00 Registrazione dei partecipanti9.30 Diagnostica molecolare: le basi (co-

sa dobbiamo conoscere per utiliz-zarla meglio) - A. Scagliarini

11.00 Pausa11.30 Diagnostica molecolare nella leish-

maniosi e nelle malattie trasmesseda zecche. Il dibattito è finito? D. Otranto

13.00 Pausa pranzo

14.30 Diagnostica molecolare nelle malat-tie virali - A. Scagliarini

15.30 Pausa16.00 Diagnostica molecolare e malattie

genetiche: dallo screening alla dia-gnosi clinica - M. E. Turba

17.00 Valutazione dell'apprendimento, con-segna degli attestati e chiusura deilavori

ISCRIZIONE: L’incontro è gratuito per tutti isoci SIMIV in regola con l’iscrizione 2010.Non è richiesta la pre-iscrizione. Quote dipartecipazione (verrà rilasciata una ricevutafiscale per la quota versata): Socio SIMIV:gratuito - Socio SCIVAC: € 50,00Non Socio: € 100,00

Richiesto accreditamento

SIMIVSOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINAINTERNA VETERINARIA

INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVAC

Tel. 0372/403509 - Fax 0372/457091Email: [email protected] - Web: www.scivac.it sezione Società specialistiche

Incontro realizzato in collaborazione con

NEOPLASIE POLMONARI E PLEURICHECremona, Palazzo Trecchi, Sabato 13 e Domenica 14 Novembre 2010

SABATO 13 NOVEMBRE 2010 Realizzato da SVIDI in collaborazione con SIONCOV

RELATORIWalter Bertazzolo, Pavia - Giuliano Bettini,Bologna - Laura Marconato, Hunenberg(CH) - Giorgio Romanelli, Milano -Federica Rossi, Bologna - Massimo Vignoli, Bologna

PROGRAMMA SCIENTIFICO08.30 Registrazione dei partecipanti09.00 Presentazione dell’incontro e AOB09.30 Classificazione neoplasie polmonari

e pleuriche. Presentazione clinica estadiazione - L. Marconato

10.15 Pausa10.45 Tecniche diagnostiche: radiologia -

F. Rossi11.30 Tecniche diagnostiche: ecografia - F.

Rossi12.15 Tecniche diagnostiche: TC

M. Vignoli13.00 Discussione13.30 Pausa pranzo14.30 Biopsia ecoguidata, TC guidata, to-

racoscopica e videoassistita a con-fronto - G. Romanelli e M. Vignoli

15.15 Citologia di tumori polmonari e pleu-rici - W. Bertazzolo

16.00 Pausa16.15 Tipizzazione istologica e molecola-

re dei tumori primitivi e secondaripolmonari e pleurici - G. Bettini

17.00 Domande e discussione17.30 Valutazione dell’apprendimento, con-

segna degli attestati e chiusura deilavori

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SVIDI/SIONCOV in regola con l’iscrizione 2010.

Non è necessaria la pre-iscrizione. Presen-tarsi in sede congressuale per la registrazio-ne. Quote di partecipazione (verrà rilasciatauna ricevuta fiscale per la quota versata):Soci SVIDI/SIONCOV: gratuitoSoci SCIVAC: € 50,00Non Soci: € 100,00

DOMENICA 14 NOVEMBRE 2010 Incontro SIONCOV

RELATORIPaolo Buracco, Torino - Chiara Leo, Hunenberg (CH) - Piergiorgio Solli, Milano

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti9.00 Approccio chirurgico ai tumori pol-

monari primitivi e fattori prognosticiP. Buracco

9.45 Approccio terapeutico ai tumori pol-monari secondari e ai tumori dellapleura - P. Buracco

10.30 Pausa11.00 Comunicazioni brevi dei soci SION-

COV12.00 Trattamento chemioterapico (primiti-

vi e secondari) - C. Leo12.45 Discussione13.30 Pausa pranzo14.30 Overview dei più comuni tumori pol-

monari nell’uomo. Aspetti epidemio-logici - P. Solli

15.30 Comunicazioni brevi dei soci SION-COV

16.15 Pausa17.15 Overview della terapia dei tumori

polmonari nell’uomo - P. Solli18.00 Valutazione dell’apprendimento, con-

segna degli attestati e chiusura deilavori

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SION-COV in regola con l’iscrizione 2010. Non ènecessaria la pre-iscrizione. Presentarsi insede congressuale per la registrazione.Quote di partecipazione (verrà rilasciata u-na ricevuta fiscale per la quota versata):Soci SIONCOV: gratuitoSoci SCIVAC: € 50,00Non Soci: € 100,00

Richiesto accreditamento

SVIDISOCIETÀ VETERINARIA ITALIANA DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI

SIONCOVSOCIETÀ ITALIANADI ONCOLOGIA VETERINARIA

MANUALE DI PROCEDURE CLINICHE PRATICHE NEL CANE E NEL GATTO

Tratta tutti gli argomenti in modo pratico e preciso.Ogni argomento è stato curato da uno specialista americano erivisto da uno specialista italiano in modo da adeguare il testo

alle normative italiane o per sostituire farmaci eventualmente nonregistrati nel nostro paese.

Formato 17x24 - 480 pagine

IN OMAGGIO A TUTTI I SOCI SCIVAC DEL 2010

(INVIO PREVISTO: AUTUNNO 2010)

Professione Veterinaria 35-2010:ok 20-10-2010 15:09 Pagina 10

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 35

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Icani che soffrono di ansia da sepa-razione hanno una visione pessi-mista del mondo. Sono le conclu-sioni di uno studio condotto pres-so il Centro studi sul comporta-mento e il benessere animale della

Facoltà di veterinaria di Bristol (UK) e pubbli-cato su Current Biology.Secondo lo studio, anche nei cani come

nell’uomo lo stato emotivo influisce sul giudi-zio e i soggetti felici sono più propensi a giu-dicare in modo positivo una situazione ambi-gua. Un cane che “vede il bicchiere mezzopieno” anziché mezzo vuoto è meno propen-so a diventare ansioso quando è lasciato so-lo di quanto non lo sia un cane di natura“pessimista". Per studiare le decisioni di tipoottimista e pessimista, i ricercatori hanno a-bituato diversi cani al fatto che quando unaciotola era collocata in una certa posizione inuna stanza (posizione 'positiva') contenevadi sicuro del cibo, ma quando era posta inun'altra posizione (posizione 'negativa'), eradi sicuro vuota. Le ciotole sono successiva-mente state collocate in un punto ambiguo,fra la posizione positiva e quella negativa. "Icani che corrono rapidamente verso questaposizione ambigua, come se si aspettasseroil cibo, sono stati classificati come quelli cheprendono decisioni relativamente ottimiste. Èinteressante il fatto che questi cani tendonoa essere quelli che mostrano un comporta-

mento meno ansioso quando sono lasciatisoli per breve tempo", spiegano gli autori. "InGran Bretagna circa la metà dei cani esibiscecomportamenti negativi, sporcando, ab-baiando o distruggendo oggetti in casa,quando sono lontani dai padroni. Il nostrostudio suggerisce che i cani che mostranoquesti comportamenti appaiono più propensia valutazioni pessimistiche in una generalitàdi situazioni." Lo studio suggerisce che alcu-ni cani con problemi comportamentali di que-sto tipo hanno uno stato emotivo di fondonegativo e dunque i proprietari vanno inco-raggiati a sottoporli a una valutazione e un e-ventuale trattamento comportamentale permigliorarne il benessere e ridurre il rischio diabbandono. “Dogs showing separation-related behaviourexhibit a ‘pessimistic’ cognitive bias” MichaelMendl, Julie Brooks, Christine Basse, OliverBurman2, Elizabeth Paul, Emily Blackwell andRachel Casey. Current Biology, Volume 20, Is-sue 19, R839-R840, 12 October 2010. ■

mata oftalmica con tetraciclina, concludonogli autori, era un trattamento efficace, sicuroed economico per le ulcere corneali refratta-rie del cane. “In vivo effects of adjunctive te-tracycline treatment on refractory corneal ul-cers in dogs” Chandler HL, Gemensky-Metz-ler AJ, Bras ID, Robbin-Webb TE, Saville WJ,Colitz CM. J Am Vet Med Assoc. 2010 Aug15; 237(4): 378-86. (M.G.M.) ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 35 | 2010 Attualità scientifica Vet Journal 11o

Esistono cani pessimisti?Secondo uno studio della Bristol University, il pessimismo esiste ed èassociato all’ansia da separazione

Tetraciclina topica per laterapia delle ulcere cornealirefrattarie del caneEfficacia di una pomata oftalmica con ossitetraciclina come trattamentoaggiuntivo in uno studio clinico controllato

Uno studio clinico rando-mizzato controllato havalutato l'effetto di untrattamento aggiuntivocon analoghi della tetra-ciclina sul tempo neces-

sario per la riepitelizzazione corneale com-pleta nei cani con ulcere corneali refrattarie.In 89 cani affetti, le ulcere corneali venivanotrattate mediante debridement e cheratoto-mia a griglia. I cani venivano suddivisi in trediversi gruppi di trattamento per sei settima-ne: doxiciclina (5 mg/kg, PO, q12 ore) asso-ciata a una pomata oftalmica contenenteneomicina, polimixina B e bacitracina (“triplapomata antibiotica”, q8 ore); cefalexina (22mg/kg, PO, q12 ore) associata a una poma-

ta oftalmica a base di ossitetraciclina (q8 o-re); oppure un trattamento di controllo concefalexina (22 mg/kg, PO, q12 h) associata atripla pomata antibiotica (q8 ore).La guarigione veniva monitorata misurando la

ferita con il calibro e mediante valutazionedelle fotografie effettuate ogni due settimane.L'efficacia del trattamento veniva giudicatavalutando la guarigione delle ferite e la ridu-zione dei segni di dolore. I Boxer erano i canimaggiormente presenti in tutti i gruppi. Dopodue settimane, la guarigione della ferita era si-gnificativamente più comune nei cani di pic-cola taglia, rispetto a quelli di grossa taglia. Icani trattati con pomata oftalmica a base diossitetraciclina avevano un tempo di guarigio-ne significativamente minore rispetto ai caniche ricevevano il trattamento di controllo. Leulcere corneali dei cani che ricevevano doxi-ciclina per os guarivano più rapidamente diquelle dei cani del gruppo di controllo, anchese la differenza non era significativa. La po-

Un rapporto EFSA descrive la di-stribuzione geografica delle infe-zioni animali e delle zoonosi tra-

smesse dalle zecche e la distribuzione diqueste ultime in Europa e nel Bacino delMediterraneo. La revisione sistematicadella letteratura scientifica degli ultimidieci anni ha consentito di disegnare lemappe delle diverse aree geografichecon la relativa distribuzione delle zecchee dei patogeni da loro trasmessi. Inoltre,sono descritti i fattori che influenzano ladinamica delle specie di zecche rilevantie identificate le possibili aree a rischio e-levato di introduzione nella UE. Infinesono discusse le misure di controllo esorveglianza delle zecche. Tra le malat-tie trasmesse da zecche considerate: a-naplasmosi, ehrlichiosi, rickettsiosi, bor-reliosi di Lyme, babesiosi, theileriosi, e-patozoonosi, piroplasmosi equina, pestesuina africana, encefaliti da zecche. Lostudio osserva che le movimentazioni a-nimali e umane giocano un ruolo signifi-cativo nella diffusione delle zecche edelle malattie da loro trasmesse. I cam-biamenti climatici e le rotte migratoriedegli uccelli possono anch’essi avere unruolo. (M.G.M.)“Scientific Opinion on Geographic Di-stribution of Tick-borne Infections andtheir Vectors in Europe and the otherRegions of the Mediterranean Basin”EFSA-Q-2009-00595. Adottato: 8 set-tembre 2010.

INFEZIONI ANIMALI EZOONOSI IN EUROPA

ANGIOSTRONGYLUS VASORUM È PIÙ COMUNE NEI CANI GIOVANI

Icani giovani e quelli che non vengonosottoposti a regolari trattamenti ver-mifughi hanno maggiore probabilità di

essere infestati dal parassita polmonareAngiostrongylus vasorum. La diffusionedel parassita è in aumento in Europa,con segnalazioni in paesi a latitudini di-verse. In uno studio condotto in Gran Bretagnaè stato effettuato l’esame delle feci di900 cani per la ricerca di A. vasorum eper individuare i fattori che possono ac-crescere il rischio di infestazione nonchéidentificare i segni dell’infestazione. Si ri-scontrava che i parassiti polmonari sonouna comune causa di malattia nel suddella Gran Bretagna: il 16% dei cani con

segni clinici era positivo per A. vasorum,così come il 2% dei cani apparentemen-te sani. Ma si tratta, secondo gli autori,di sottostime. I cani di età inferiore a 18 mesi avevanouna probabilità 8 volte superiore di es-sere infestati rispetto ai cani di età su-periore a 8 anni e quelli di età compresatra 18 mesi e 8 anni avevano una proba-bilità 4 volte maggiore di quelli con piùdi 8 anni. Le positività venivano riscon-trate tutto l’anno ma il numero di dia-gnosi aumentava in inverno e primave-ra. I cani infestati possono mostrare u-na notevole varietà di segni clinici e ladiagnosi non è agevole. Più della metàdei cani infestati presenta tosse o diffi-

coltà respiratorie, tuttavia non sempresono presenti segni respiratori. Sonopossibili varie combinazioni di segniquali letargia, affaticabilità, vomito ediarrea. Un numero significativo di sog-getti mostra segni di disordini della coa-gulazione quali sanguinamento ecces-sivo di ferite modeste o dopo la chirur-gia, sangue nelle urine e nel materialevomitato, pallore delle mucose e san-guinamenti oculari e cutanei. (M.G.M.)“Angiostrongylus vasorum infection indogs: Presentation and risk factors”Morgan, E. R., Jefferies, R., van Otterdijk,L., McEniry, R. B., Allen, F., Bakewell, M.and Shaw, S. E. Veterinary Parasitology.2010 Aug 6. [Epub ahead of print]

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La dermatite digitale bovina(BDD) è una malattia infet-tiva frequente la cui eziolo-gia non è completamentechiarita. Si ritiene che abbiaun'origine multifattoriale

che coinvolge anche i treponemi. In uno stu-dio sono stati prelevati campioni di lesioniBDD da 45 vacche affette e campioni di cuteintatta da 8 vacche affette e da 33 vacchesane sottoponendoli ad analisi mediante P-CR per l'identificazione del DNA del Papillo-

mavirus (BPV) bovino e di Treponema. Il DNAdi BPV (soprattutto BPV-1/2) veniva identifi-cato nel 22% delle lesioni e in un campionecutaneo di un soggetto affetto e nel 15%(BPV-1/-2) e 23% (BPV-3/4/6/9/10) dei cam-pioni cutanei delle vacche sane. Mediante PCR quantitativa, il DNA di Trepo-nema veniva dimostrato in 38/45 lesioni BDD,con carichi di DNA batterico che variavano tra2×10(3) e 2,78×10(5) copie/40ng di DNA tota-le. La PCR qualitativa confermava questo ri-sultato e rivelava il DNA di Treponema in ulte-riori 4 campioni di BDD, portando il tasso diinfezione complessivo al 93,3%. L'analisi se-quenziale del DNA amplificato di Treponemarivelava la presenza di T. pedis sp. nov. nel51%, T. medium ssp. bovis nel 37,7% e T.phagedenis ssp. vaccae nel 4,4% delle lesio-ni. T. brennaborense non veniva identificato inalcun campione. Sei campioni di BDD conte-nevano ceppi di Treponema orale di tipo IV,altri sei campioni ospitavano sequenze di Tre-ponema ad oggi non pubblicate.A conoscenza degli autori, il presente artico-lo riporta per la prima volta informazioni sul-l’infezione BPV nei bovini affetti da BDD, sulcarico di DNA di Treponema e sulla presenzadi treponemi di tipo IV nei campioni di lesioniBDD. I risultati supportano l'associazione e-ziologica tra treponemi (soprattutto di T. pe-dis sp. nov.) e BDD e indicano che BPV noncontribuisce direttamente allo sviluppo dellamalattia.(M.G.M.) ■

Uno studio ha effettuatotre prove per valutarel'impatto della centrifu-gazione sulla conserva-zione del seme equinorefrigerato e congelato.

Un protocollo di centrifugazione (CP) stan-dard (CP1 = 600 x g per 10 minuti) venivaconfrontato con quattro protocolli caratteriz-zati da forza g crescente e tempo minore(600 x g, 1200 x g, 1800 x g e 2400 x g per5 minuti rispettivamente per CP 2, 3, 4 e 5) econ un controllo negativo non centrifugato.Nella prova 1, l'influenza dei diversi protocollidi centrifugazione sulla perdita di spermato-zoi veniva valutata calcolando il numero tota-le di spermatozoi nel 90% del supernatante.Inoltre, l'effetto della centrifugazione sullaqualità del seme veniva valutato monitoran-do alcuni parametri spermatici (integrità dellamembrana utilizzando SYBR14-PI, stato del-l’acromosoma utilizzando PSA-FITC, motilitàtotale percentuale (TM), motilità progressivapercentuale (PM) e frequenza d’incrocio(BCF) ottenuti mediante analisi computeriz-zata del liquido seminale (CASA)) immediata-mente dopo la centrifugazione e quotidiana-mente durante la conservazione a freddo pertre giorni. Il protocollo CP1 determinava unaperdita di spermatozoi del 22%. L'aumento

della forza di centrifugazione a 1800 x g e2400 x g per 5 minuti riduceva significativa-mente la perdita di spermatozoi (7,4 e 2,1%,rispettivamente). Rispetto ai campioni noncentrifugati, la centrifugazione del seme de-terminava una migliore qualità dello spermadopo la conservazione a freddo. Si osserva-vano differenze minime tra i diversi protocollidi centrifugazione, sebbene la motilità totalefosse minore con CP2 rispetto agli altri trat-tamenti. Nella prova 2, i campioni centrifugati veniva-no crioconservati utilizzando un protocollo dicongelamento standard e analizzati imme-diatamente dopo lo scongelamento. I cam-pioni centrifugati secondo il protocollo 2 in-ducevano una maggiore BCF, mentre CP3 eCP5 inducevano una BCF minore rispetto aCP1. Non si osservavano differenze postscongelamento tra CP1 e CP4. Nella prova3, l'integrità del DNA dei diversi campioni ve-niva analizzata mediante TUNEL. Benchél'integrità del DNA diminuisse nel tempo, ilprotocollo di centrifugazione non aveva effet-to su di essa. La perdita di spermatozoi nelsupernatante dopo la centrifugazione, con-cludono gli autori, può essere sostanzialmen-te ridotta aumentando la forza g fino a 1800x g o 2400 x g per un minore periodo di tem-po (5 minuti) rispetto al protocollo standard,senza apparenti modificazioni della qualitàdel seme e determinando un considerevoleaumento del numero di dosi inseminanti pereiaculato. (M.G.M.)“Influence of different centrifugation proto-cols on equine semen preservation” Hoo-gewijs M, Rijsselaere T, De Vliegher S,Vanhaesebrouck E, De Schauwer C, Govae-re J, Thys M, Hoflack G, Van Soom A, de K-ruif A. Theriogenology. July 2010; 74(1):118-26. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 35 | 201014 Vet Journal Attualità scientifica o

Dermatite digitalebovina: ruolo di Papillomavirus e TreponemaUno studio supporta l'associazione eziologica tra treponemi, in particolare T. pedis sp. nov, e la malattia

Seme equino: tre protocolli di centrifugazionea confrontoUna maggiore forza g per un tempo minore puòridurre la perdita di spermatozoi

Mycobacterium celatum è un mi-cobatterio non-tubercolare acrescita lenta descritto soprat-

tutto nell'uomo. Negli animali sono statisegnalati soltanto due casi. Un furettomaschio castrato di 5 anni veniva visita-to per la presenza di dimagrimento pro-gressivo e atrofia muscolare. Si osserva-vano pallore delle mucose, modica alo-pecia della coda e splenomegalia, con-fermata dall'ecografia addominale. L’agoaspirato splenico rivelava un’ematopoie-si extramidollare e una flogosi marcataprevalentemente macrofagica associataa infezione micobatterica. La colorazio-ne Ziehl-Neelsen dimostrava la presenzadi sporadici bacilli acido-resistenti all'in-terno dei macrofagi. Tali organismi veni-vano identificati come M. celatum me-diante analisi microbiologica e moleco-lare. L'analisi filogenetica basata sul ge-ne 16S rDNA permetteva di confrontarequesto isolato con i ceppi precedente-mente segnalati e dimostrava una strettaassociazione con i ceppi umani tipo 1 e3. Il furetto veniva trattato con enrofloxa-cina, rifampicina e azitromicina, che de-

MYCOBACTERIUM CELATUM CAUSA DI SPLENITE IN UN FURETTO

terminavano un miglioramento clinico.L'esame citologico splenico ripetuto do-po 40 giorni di trattamento rivelava sol-tanto ematopoiesi extramidollare senzaevidenza d’infezione. La cessazione del-la terapia era tuttavia seguita da un rapi-do peggioramento e dalla morte dell'ani-male. (M.G.M.)“Detection and Molecular Characteriza-tion of Mycobacterium celatum as a Cau-se of Splenitis in a Domestic Ferret (Mu-stela putorius furo)” Piseddu E, Trotta M,Tortoli E, Avanzi M, Tasca S, Solano-Gal-lego L. Comp Pathol. 2010 Sep 27. [Epubahead of print]

Uno studio prospettico e retrospettivoha indagato i danni all'udito insorti inseguito a procedure effettuate in a-

nestesia nel cane e nel gatto. La maggiorparte dei casi di diminuzione dell'udito era-no successivi a procedure di pulizia dei den-ti e delle orecchie.Nello studio sono stati inclusi 67 casi di sor-dità canina e felina successiva ad anestesiasegnalati tra il 2002 e il 2009. Di questi, 43 si

verificavano in seguito a procedure dentistiche e 16 in seguito a pulizia delle orecchie.Non si osservarono correlazioni tra l'insorgenza di sordità e la razza del cane o del gat-to, il sesso, i farmaci anestetici utilizzati o la taglia del cane. I cani anziani apparivanopiù suscettibili alla perdita d'udito post-anestetica/chirurgica.L'insorgenza di sordità, concludono gli autori, è possibile nel cane e nel gatto in segui-to ad anestesia per procedure dentistiche e di pulizia delle orecchie, anche se la preva-lenza è bassa. La perdita di udito sembra essere permanente e i cani anziani sembranoessere più esposti. (M.G.M.)“Post-anesthesia deafness in dogs and cats following dental and ear cleaning proce-dures” Cathryn K Stevens-Sparks1, George M Strain. Vet Anaesth Analg. July 2010;37(4): 347-51.

SORDITÀ POST-ANESTETICA NEL CANE E NEL GATTO

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Anche in Emilia Roma-gna si è completato il“progetto territorialità”di Confprofessioni. Il 6ottobre si è costituita ladelegazione regionale

che vede la presenza attiva di rappresentantiANMVI. In Giunta è entrato Giuliano Lazza-rini - Presidente di ANMVI Emilia Romagna -mentre nel Consiglio regionale sarà il CollegaGiordano Nardini a rappresentare i profes-sionisti della sanità veterinaria.“È un passaggio molto importante - commen-ta Lazzarini - perché ci permetterà di avereun’ulteriore possibilità di far sentire la nostravoce nei vari ambiti istituzionali e di diventare,a breve, Parte Sociale per la veterinaria in Re-gione. Non stiamo facendo la collezione digalloni o di incarichi - aggiunge - ma stiamocostruendo un nuovo professionista capacedi confrontarsi con le istituzioni di riferimentoe con quelle politico amministrative perchésiano garantiti e tutelati i diritti e gli interessi diuna categoria che ancora oggi fatica ad otte-nere il riconoscimento che le spetta”.“Essere parte sociale - conclude Lazzarini -significa rappresentare una categoria ed en-trare nel tavolo delle trattative con qualsiasi

interlocutore con cui il medico veterinario do-vrà confrontarsi”. “Molto l’entusiasmo e tante idee. Soprattuttoaccomuna tutti la coscienza del fatto che iprofessionisti sono una parte importante delpatrimonio intellettuale del nostro Paese, ol-tre che produttori di valore aggiunto ed anel-lo di congiunzione tra il Sapere ed il Fare.”Non vuole perdere tempo il neo Presidentedella Delegazione Emilia Romagna di Conf-professioni, Maria Paglia, che chiarisce subi-to il percorso da seguire: “Il primo obiettivodella Delegazione sarà l'accreditamentopresso la Regione quale rappresentanza diparte sociale, per portare le competenze, leesperienze ed il pensiero delle professioni aitavoli di concertazione, oltre ad una capillareazione di informazione e conoscenza desti-nata ai professionisti del nostro territorio”.Il quadro regionale - territoriale di Confprofes-sioni si sta rapidamente definendo in tutto ilPaese. L’ingresso di ANMVI nelle delegazioniregionali della Confederazione è sempre piùsignificativo in tutte le aree del Paese. “È stra-tegico esserci - aggiunge Carlo Scotti (Giun-ta Esecutiva nazionale e coordinamento del-l’area sanitaria) - soprattutto per quanto ri-guarda i tavoli dove si discutono le politicheeconomiche, finanziarie e del lavoro che purriguardandoci da vicino, non sono quasi maiestese ai professionisti. Eppure eventi straor-dinari come la crisi o gli eventi sismici hannodimostrato l’importanza di accedere ad age-volazioni per gli investimenti e ai sostegni alreddito”.

PROGETTIFra le prime iniziative che impegneranno Conf-professioni Emilia Romagna, oltre all’accredi-tamento come parte sociale rappresentativadei liberi professionisti, figura appunto l’acces-so privilegiato al credito, per consentire aglistudi professionali di disporre di strumenti e a-gevolazioni finanziari che permettano, proprioin una congiuntura di crisi, di continuare ad in-vestire nell’attività professionale. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 35 | 2010 Territorialità Confprofessioni 17

ANMVI inConfprofessioniEmilia RomagnaL’Associazione entra con due rappresentanti:Giuliano Lazzarini (ANMVI Emilia Romagna) ed ilcollega Giordano Nardini

“È con grande piacere e soddisfazione che comunico la presenza di ConfprofessioniUmbria al tavolo della concertazione regionale”. Con queste parole Bruno Toniolatti,presidente Confprofessioni Umbria, ha annunciato l’ingresso della delegazione regio-nale al tavolo della concertazione. Il 13 ottobre 2010, infatti, Confprofessioni Umbria hafirmato il documento Umbria 2015: una nuova alleanza per lo sviluppo, che stabilisce lenuove regole ed intenti della concertazione. “Finalmente anche i rappresentanti dellelibere professioni partecipano ai tavoli di programmazione regionale; finalmente potre-mo mettere le nostre competenze, conoscenze, esperienze, capacità a disposizionedelle istituzioni e della cosa pubblica, per una crescita a 360 gradi della regione” com-menta Toniolatti. “L’Umbria, come sta avvenendo già in alte regioni, inizia ad avvalersidel fattivo contributo dei professionisti, accanto a quello dei rappresentanti del mondodel lavoro, dell'impresa, del commercio, dell'artigianato, dell'agricoltura”. Si tratta di un grande risultato per la delegazione Umbria che in pochi mesi dalla suacostituzione è riuscita a raggiungere un primo grande obiettivo. “Siamo un’ottima squa-dra e siamo solo all’inizio” conclude Toniolatti che condivide il successo con tutti i com-ponenti della delegazione umbra di Confprofessioni e un ringraziamento particolare in-dirizzato alla presidente della Giunta regionale, Catiuscia Marini, “per la sensibilità di-mostrata”.

CONFPROFESSIONI UMBRIA AL TAVOLO DELLA CONCERTAZIONE

Professione Veterinaria 35-2010:ok 20-10-2010 15:09 Pagina 17

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 35

Il Comune di Manduria ha delibera-to una campagna di sterilizzazionesu cani di proprietari residenti, incollaborazione con le associazioniGaia, Chiliamacisegua dell’EmiliaRomagna e la Lega Nazionale per

la Difesa del Cane che ha messo a disposi-zione una équipe di veterinari. L’iniziativa, fi-

nalizzata alla prevenzione del randagismo, èstata deliberata dalla Giunta Comunale conprovvedimento n. 99 del 17 settembre scor-so. Gli interventi si sono svolti il 16,17 e 18ottobre presso il canile sanitario di Mandu-ria.

CRITICHE DALL’ORDINEIl Presidente dell'Ordine dei Medici Veterinaridi Taranto, con un comunicato stampa, haespresso alcune considerazioni sui criteri ele modalità di realizzazione dell’iniziativa. "Non che la sterilizzazione dei cani di pro-prietà non sia utile e non debba essere per-seguita - scrive il Presidente Antonio Di Bel-lo - ma dinanzi alle difficoltà oggettive, diffi-coltà logistiche ed economiche che da sem-pre accompagnano la lotta al randagismo,perché non ottimizzare le disponibilità e le ri-sorse offerte dal Comune di Manduria imple-mentando la sterilizzazione dei cani randagivaganti e/o ospitati nei canili?"Il Presidente Di Bello si sofferma poi sui be-

neficiari. Il fatto che le prestazioni gratuitesiano estese a tutti i proprietari, indistinta-mente, "potrebbe portare i cittadini non bi-sognosi ma meglio informati a fruire dell'ini-ziativa e altri con difficoltà economiche a re-starne esclusi, visti anche i tempi ristretti del-l’iniziativa". E quindi chiede se i veterinari dell'équipe sia-no retribuiti e, nel caso, "è naturale chiedersicome mai non si è pensato a rivolgersi a pro-fessionisti del posto che, con uguale capa-cità e competenza, avrebbero portato a ter-mine la campagna di sterilizzazione in tempipiù adeguati e in modo più capillare, senzale difficoltà organizzative e logistiche che u-na full immersion di tre giorni inevitabilmentecomporterà". In caso contrario invece “se sterilizzare gra-tuitamente cani randagi è opera lodevole, e-seguire allo stesso titolo interventi su cani diproprietà lascerebbe intravedere violazioni inmerito a lealtà nella concorrenza e correttez-za professionale”.

"L'Ordine - rimarca il Presidente Di Bello - hapiù volte offerto, in occasione di incontri uffi-ciali presso la Provincia e la Prefettura di Ta-ranto, la disponibilità degli iscritti ad eseguireinterventi di sterilizzazione sui cani randagi delterritorio, applicando tariffe assai vantaggiosegià concordate in sede di Assemblea genera-le; a tale possibilità non è seguita, fino ad ora,alcuna proposta di formalizzazione da parte diEnti interessati al problema".

PENALIZZATA L'ATTIVITÀ DEI COLLEGHI

Pur nella speranza di un pieno successodella campagna rispetto alle finalità che siprefigge, secondo il Presidente Di Bello l’ini-ziativa, così condotta, avrà degli effetti ne-gativi sulle attività lavorative dei colleghi li-beri professionisti del territorio cosa che ri-tiene possa essere, “in qualità di rappresen-tante dell'Ordine dei Medici Veterinari dellaProvincia di Taranto, motivo di lecita preoc-cupazione”. ■

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVACPer informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: [email protected] - www.scivac.it

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Cremona, 30 Novembre - 2 Dicembre 2010Centro Studi SCIVAC

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DIRETTOREAdolfo Guandalini, Med Vet, Dipl ECVO, Dott Ric Oft Vet,

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RELATORIAlberto Crotti, Med Vet, GenovaNunzio D’Anna, Med Vet, Roma

Cristina Giordano, Med Vet, TorinoAdolfo Guandalini, Med Vet, Dipl ECVO, Dott Ric Oft Vet,

RomaRosangela Odore, Med Vet, Cuneo

Claudio Peruccio, Med Vet, Dipl ECVO, Torino

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

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Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTORELaura Marconato, Med Vet, Dipl ECVIM-CA (Oncology),

Hunenberg (CH)

RELATORIDavid Argyle, Prof Dr Med Vet, PhD, Dipl ECVIM-CA

(Oncology), MRCVS, RCVS, Edinburgh (UK)Walter Bertazzolo, Med Vet, Dipl ECVCP, Pavia

Ugo Bonfanti, Med Vet, Dipl ECVP, Nerviano (MI)Julia Buchholz, Dr Med Vet, Dipl ACVR, Hunenberg (CH)

Paola Valenti, Med Vet, Resident ACVIM (Oncology),Hunenberg (CH)

Laura Marconato, Med Vet, Dipl ECVIM-CA (Oncology),Hunenberg (CH)

Eric Zini, Med Vet, PhD, Dipl ECVIM, Zurich (CH)

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

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ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREFabio Viganò, Med Vet, SCMPA, Milano

RELATORIMarco Bertoli, Med Vet, Roma

Paolo Gaglio, Med Vet, SCMPA, RomaChiara Valtolina, Med Vet, MRCVS, Utrecht (NL)

Fabio Viganò, Med Vet, SCMPA, Milano

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

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organizzato da Soc. Cons. a r.l.

Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008

laPROFESSIONE VETERINARIA 35 | 201018 Info Regioni Taranto

Sterilizzazioni gratuite su cani di proprietà, l’Ordine critica l’iniziativaIl Presidente Di Bello: “sicuri effetti negativi sulle attività dei colleghi”

Professione Veterinaria 35-2010:ok 20-10-2010 15:09 Pagina 18

Page 19: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 35

L’ampliamento delle cono-scenze dei Medici Veterinarinell’ambito delle norme eu-ropee sulla Condizionalità,sulle modalità di attuazionee sulla ratifica di un proto-

collo d’intesa, avente come oggetto la forma-zione dei Veterinari consulenti e la diffusionedella consulenza da offrire alle aziende. Que-sto lo scopo del Convegno Regionale organiz-zato dall’Associazione Siciliana Sanità Veteri-naria (ASSaV) dal titolo “Condizionalità, buonepratiche zootecniche e benessere animale: lemisure 111, 114 e 215 del PSR Sicilia2007/2013 per la tutela del patrimonio zoo-tecnico siciliano - Una nuova frontiera per ilMedico Veterinario”- che si è svolto lo scorso24 settembre a Palermo presso l’Istituto Zoo-profilattico Sperimentale della Sicilia “A. Mirri”. Per l’ANMVI è intervenuto il Dr. Giuseppe Lici-tra, Presidente ANMVI Sicilia e della FOMVRS(Federazione Ordini dei Medici Veterinari dellaRegione Sicilia). Sono intervenuti inoltre espo-nenti politici e tecnici impegnati nel settore a-gro-zootecnico, quali l’On. Avv. Salvatore Ca-puto Presidente della III Commissione Parla-mentare-Attività produttive, il Dr. Alberto Casar-telli Consigliere Fondagri (Fondazione per i Ser-vizi di Consulenza in Agricoltura) e FNOVI (Fe-derazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani), ilDirettore Generale dell’Istituto ZooprofilatticoSperimentale, il Prof. Vincenzo Chiofalo Presi-de della Facoltà di Medicina Veterinaria di Mes-sina, il Dott. Nino Sutera dell’Assessorato alleRisorse Agricole ed Alimentari Regione Siciliaed il Dott. Gianfranco Termini funzionario dellaDirezione Agricoltura - Settore Sviluppo delleProduzioni Zootecniche Regione Piemonte edil Dr. Andrea Truscelli, Responsabile Area Tec-nica dell’Associazione Regionale Allevatori Si-cilia. Ad aprire i lavori è stato proprio il dr. Lici-tra che ha sottolineato la rilevanza della consu-lenza veterinaria sul tema della condizionalità edell’importanza del Veterinario aziendale con ilsuo accesso nelle rete di epidemio-sorveglian-za, nell’anagrafe zootecnica e nel SIAN.

MISURA 111 E 114Nel corso del convegno il Dott. Andrea Tru-scelli ha evidenziato gli aspetti principali delleattività di assistenza tecnica dell’ARA Sicilianei confronti delle aziende zootecniche sicilia-ne ad essa aderenti, quantificate in 4.500 con70.000 bovini, 400.000 ovi-caprini, che corri-spondono a più della metà del patrimoniozootecnico siciliano; sottolineando la neces-sità di avviare i servizi di consulenza della Mi-

sura 114 presso le aziende zootecniche adessa aderenti e soprattutto quella di attuare laMisura 215 come fatto nelle altre regioni ed inparticolare nella regione Sardegna, per dareossigeno agli imprenditori zootecnici siciliani,attraverso una specifica formazione dei Medi-ci Veterinari convenzionati. Un breve accenno è stato fatto anche alla mi-sura 111, attinente la formazione ed informa-zione delle imprese agricole, per evidenziare ilruolo imprescindibile che i Medici Veterinaridevono svolgere come docenti per quanto at-tiene alle tematiche di sanità pubblica veteri-naria, anagrafe zootecnica, sicurezza alimen-tare e benessere animale, al fine di fornire lagiusta educazione agli operatori del settore a-gro-alimentare.

MISURA 215Durante il convegno è emersa la necessità diattuazione della misura 215 nelle aziende zoo-tecniche siciliane per attutire - come ha sotto-lineato il dr. Sutera durante il suo intervento -la grave crisi del comparto e riaffermare l’utilitàdell’assistenza tecnica dei Medici Veterinariconsulenti di condizionalità. La richiesta del ri-spetto delle norme sul benessere animale èsempre più pressante sia da parte dell’UnioneEuropea che da parte dei cittadini europei: in-fatti tali norme sono requisiti fondamentali deiprincipi sulla condizionalità e come ha puntua-lizzato il Dott. Casartelli, la mancata osserva-zione di tali precetti può comportare la deca-denza totale dei premi. L’attuazione della misura 215 risolleverebbequindi le aziende zootecniche, soprattuttoquelle che già affrontano dei costi per il man-tenimento del benessere animale e per la qua-lità delle produzioni, ma che non ricevono ungiusto riscontro all’interno del mercato. Ciò premesso, la consulenza sulla condizio-nalità, posta in essere prima della richiesta diaccessibilità alla misura 215, permetterebbedi valutare le condizioni di benessere azienda-le, mentre la susseguente attuazione della mi-sura stessa concorrerebbe a migliorare lo sta-to di benessere degli animali di allevamento.Occorre sottolineare che in altre regioni comeil Piemonte questa integrazione già è attuata,infatti nel bando della misura 215 è specifica-to che l’audit per la verifica dei sistemi di alle-vamento e del benessere animale (atto medi-co veterinario specificato dalla U.E.) deve es-sere realizzato da veterinari facenti parte delsistema di consulenza aziendale per la misura114, attraverso enti accreditati presso l’Asses-sorato alle risorse agricole ed alimentari. Con-siderata l’importanza della consulenza sulla114 e la presenza di una misura che può aiu-tare l’allevatore ad adeguarsi agevolmente aicriteri della condizionalità sul benessere ani-male, risulta di fondamentale importanza l’at-tuazione della misura 215 inserita nel sistemadi consulenza regionale, attraverso i MediciVeterinari degli enti accreditati. Da ciò si evin-ce la necessità di integrare l’attuazione delledue Misure ed ottenere in zootecnia risultaticoncreti e molto importanti. ■

Condizionalità,buone pratichezootecniche ebenessere animaleA Palermo un convegno sulle misure 111, 114 e215 del PSR Sicilia

laPROFESSIONE VETERINARIA 35 | 2010 Sicilia Info Regioni 19

Professione Veterinaria 35-2010:ok 20-10-2010 15:09 Pagina 19

Page 20: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 35

Pubblichiamo di seguito l’intervento inviato ad@nmvi Oggi dal Presidente della LAV, Gianlu-ca Felicetti, riguardante l’obbligo di soccorsoagli animali, introdotto questa estate dal nuo-vo Codice della Strada.

Carlo Scotti

Fino al 12 agosto scorso ilproblema c’era, eccome, eanche dal 13 agosto in poi.Ma come si fa in alcune fa-miglie quando si pulisce ilsalotto, mettendo la polvere

raccolta sotto al tappeto, anche per le re-sponsabilità sul soccorso di un animale inve-stito fino a ieri si faceva finta o si poteva farefinta che ciò non si verificasse. E qualcunovorrebbe continuare a far squillare a vuoto itelefoni. Alle ortiche responsabilità morale delmedico veterinario, reperibilità dovuta (e pa-gata) notturna e festiva per le Asl, Codicedeontologico, proprietà giuridica dei Comuniper gli animali vaganti di “nessuno”, obbligodi realizzazione di Pronto soccorso veterinariprevisti da più leggi regionali…Così ci si è messo il Legislatore, su pressionedella LAV, a valorizzare una riforma in corsodel Codice della Strada per poter riconoscerenella pratica, all’articolo 31 alcuni diritti agli a-nimali. Chi causa o assiste ad un incidentecon danno ad un animale deve fermarsi echiamare aiuto - come era previsto anche so-lo per le cose… - il trasporto degli animali inpericolo di vita è da considerare in stato di ne-cessità come quello degli umani, le ambulan-ze veterinarie, i mezzi di soccorso degli ani-mali e di vigilanza zoofila potranno utilizzaresirena e lampeggiante per farsi largo nel traffi-co. Ora un Decreto del Ministero delle Infra-strutture e Trasporti dovrà specificare le ca-ratteristiche per questi due ultimi aspetti an-che se gli effetti della norma sono pienamen-te utilizzabili per annullare eventuali sanzionicomminate in base al Codice della Strada.Tempo due settimane di entrata in vigore chela norma ha già avuto la sua prima applicazio-ne. Un pensionato di Legnaro, in provincia di

Padova, non ha soccorso il cane investito cheè morto poche ore dopo l’incidente. Sonostati alcuni passanti, tra cui il proprietario delcane, a segnalare il numero di targa e denun-ciare il fatto ai Carabinieri, che hanno identifi-cato il proprietario e lo hanno sanzionato.E sul versante “chi devo chiamare per qualeanimale” - tema sul quale noi abbiamo fornitoun piccolo prontuario - è stata più che oppor-tuna la Nota del Ministero della Salute diffusail 4 agosto scorso indirizzata a Regioni-Pro-vince Autonome, quindi alle Asl, ANCI (Comu-ni), ANPCI (piccoli Comuni) e Comando Ca-rabinieri NAS con la quale, vista l’entrata in vi-gore delle nuove norme, “deriva l’inderogabi-le necessità di assicurare il servizio di reperi-bilità e pronto soccorso per animali da partedi tutte le Amministrazioni competenti” comeha sottolineato efficacemente il Direttore ge-nerale della Sanità animale e del Farmaco ve-terinario Gaetana Ferri.Su questo punto i veterinari ANMVI hanno da-to la loro disponibilità a mettere assieme forzepubbliche e dei liberi professionisti per otte-

nere - come dice bene il Progetto Leavet - unefficace risultato di pronto intervento e tuteladegli animali. Anche se poi a Comuni e OrdiniVeterinari che tentano di dare risposte con-crete, fanno subito presente che le modalitào il quid economico, non sono soddisfacenti.Ma davvero incredibile è la nota del Sivemp, ilSindacato dei Veterinari di medicina pubblicadel Veneto che solo grazie all’entrata in vigoredell’articolo 31 della legge che ha riformato ilCodice della Strada fa presente che ci sonoproblemi ad assicurare il servizio, che da duemesi sono aumentate le richieste d’interventoda parte dei cittadini (incredibile, dei cittadiniche si rivolgono a un’Istituzione pubblica! e fi-no al 12 agosto come avete fatto?), che vi so-no nuove richieste di prestazioni, bussandoalla cassa, nel miglior genere made in Italy.Solo al quinto punto del loro documento, re-datto in base alle segnalazioni di veterinari A-sl, bontà loro è stato inserito il giudizio secon-do cui “è moralmente ineccepibile il principiodettato dalle nuove indicazioni normative” (ev-viva, nel vostro Codice deontologico è all’arti-colo 1) ma “non possiamo non considerare ledifficoltà ad ottemperare agli obblighi previsti,sia in termini di risorse strutturali che umane”.No, non si può essere contenti solo di “aversollevato il problema” come ha scritto il segre-tario del Sivemp Veneto Roberto Poggiani. Èvero che c’è una decisionalità superiore poli-tica ma voi siete il pubblico, siete la Regione,siete già chi è chiamato a dare e deve dare lerisposte. Non potete rimandare solo la que-stione “alle Istituzioni”. E voi in questo casoche non vi fa comodo, come è del tutto evi-dente, non lo sareste? I tagli che colpisconotutti i settori pubblici devono proprio colpiresolo la medicina veterinaria pubblica, perchévoi non vi fate sentire?È già chiaro chi deve fare cosa. E chi, a se-conda della situazione, deve pagare. C’è dafare una battaglia per avere pronti soccorsoo attivare servizi? Una intelligente razionaliz-zazione delle spese? Più risorse per la medi-cina veterinaria? Noi della LAV questo l’ab-biamo sempre chiesto. E con risultati, ba-sterà ricordare l’annosa vicenda dei veteri-nari coadiutori.I veterinari, ognuno - come si dice - per quan-to di competenza, facciano il proprio. Ma sen-za far finta che i problemi siano nati il 13 ago-sto scorso.

Anche oggi, come sempre, siamo pronti a da-re il nostro contributo. Ma senza far mettere,come al solito per qualcuno, la polvere sottoil tappeto.

Gianluca FelicettiPresidente LAV

Ma quali animali?Gentile Redazione,in riferimento a quanto letto nella pagina del-la vostra rivista (Professione Veterinaria32/2010, pagina 11, ndr), al di là del fattoche giustamente ne sottolineate l'intento pro-vocatorio, sono a sottolineare che l'applica-bilità della legge 120/10 relativa all'"omissio-ne di soccorso" non può che fare riferimentoalla legge 20 luglio 2004, n. 189 inerente almaltrattamento degli animali.Non si vede quindi in quale modo possa es-sere applicata ad animali protetti, in quantonon può esservi reato nell'investimeno di unuccello protetto ché per caso ha un impattocon il paraurti o il parabrezza di un'automo-bile, chè non vi è alcuna volontà del guidato-re a provocare sofferenza all'animale.A proposito invece di animali da compagniaquale cane o gatto (non randagi con micro-chip) si potrebbe se mai indagare il proprie-tario dell'animale ex art. 727 (Legge 22 no-vembre 1993, n. 473), che, dopo la promul-gazione della 189 persegue l'abbandono dianimali.È evidente che se il proprietario dell'animalevolontariamente lo investe per sbarazzarseneè perseguibile ex 189, così come colui cheinveste volontariamente un animale di padro-ne, selvatico o randagio. Per ciò che riguar-da i rettili, invece, la situazione è ancora di-versa. Non vi è infatti, a tutt'oggi, alcuna nor-ma che determini i parametri di sofferenzadegli animali a sangue freddo, quindi nei con-fronti di tali animali neppure la legge 189 èapplicabile.Infatti le norme che si occupano di tali sog-getti fanno esclusivamente riferimento allapossibilità di detenzione correlata al grado dipericolosità per l'uomo e allo stato di conser-vazione in natura (D.L. 3 luglio 2003, n.159 eLegge 13 marzo 1993, n. 59).Per le api il discorso è sovrapponibile, inquanto non abbiamo la minima idea di comedefinirne la sofferenza.Anche in questo caso però, volendo estre-mizzare, è punibile l'apicoltore che ha ab-bandonato l'ape cagionando un potenzialepericolo per l'automobilista che ne ha rischia-to il pungilione con le possibili gravi conse-guenze della sua puntura, non certo il guida-tore del veicolo.Ciò detto Vi saluto cordialmente.

Luca Migliorisi (n. albo 1984 Ord. Milano)

Si sono evidenziate situazioni chelasciano pochi dubbi rispetto ad una

commistione malavitosa nell’impiego dirisorse pubbliche indirizzate al benessereanimale, alla gestione del randagismo e

per i canili.Francesca Martini

Sottosegretario di Stato alla Salute

laPROFESSIONE VETERINARIA 35 | 201020 Lettere al Direttore @

Il soccorso degli animali e la polvere sotto il tappeto

Professione Veterinaria 35-2010:ok 20-10-2010 15:09 Pagina 20

Page 21: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 35

Mercoledì 24 novembrepresso l’Auditoriumdel Ministero dellaSalute a Roma siterrà il 2° ConvegnoNazionale sulla ricer-

ca in Sanità Pubblica dal titolo “Percorsi diRicerca in Sanità Pubblica Veterinaria: dalle

realtà territoriali ad un’Europa senza confini”.Il Convegno, organizzato dall’Istituto Supe-riore di Sanità, è destinato principalmente aiDirigenti e Ricercatori del Ministero della Sa-lute, degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali,dell’ISS, dei Servizi Veterinari delle Regioni edelle ASL. Tra le finalità e gli obiettivi quelli difornire un quadro sulle tendenze della ricercain campo biomedico veterinario alla luce del-le indicazioni del Piano Sanitario Nazionaleed un aggiornamento sui risultati di ricerche

svolte nei settori della sanità animale, benes-sere animale e sicurezza alimentare, nonchéfacilitare contatti e scambi di informazioni emetodologie tra gli operatori impegnati nelsettore. Questi gli argomenti trattati nel corsodel convegno: malattie infettive emergenticon particolare riferimento alle “transboun-dary disease”; zoonosi; nuovi modelli in epi-demiologia; analisi del rischio, comunicazio-ne del rischio, nuove frontiere nel settore del-la diagnostica molecolare, sviluppo e valida-

zione di vaccini di ultima generazione, sicu-rezza e controlli della catena alimentare uma-na e animale, integrazione medico-veterina-ria. Le comunicazioni scientifiche verrannoeffettuate da ricercatori dell’ISS e degliIIZZSS, e riguarderanno i risultati del percor-so di ricerca effettuato attraverso progetti diricerca finanziati dal Ministero della Salute. La partecipazione al convegno è gratuita. Ilprogramma è disponibile on line sul sito del-l’Istituto Superiore di Sanità - www.iss.it. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 35| 2010 Appuntamenti Agenda 21

VALORE PROFESSIONIConfprofessioni e UniCredit insieme per

rilanciare le libere professioni in Italia. Si chiama “Valore Professioni” il piano

nazionale di interventi che mette adisposizione un plafond di 500 milioni dieuro di finanziamenti a favore di tutte le

categorie professionali aderenti aConfprofessioni.

La presentazione di “Valore Professioni” si terrà a Roma, giovedì 28 Ottobre 2010alle ore 10.00 presso la sede di UniCredit

in Palazzo De Carolis - Sala dellaMinerva - Via Lata 3.

Parteciperanno: Gaetano Stella,Presidente di Confprofessioni; GabrielePiccini, Country Chairman di UniCredit;

Alessandro Cataldo, ResponsabilePiccole e Medie Imprese UniCredit;

Franco Valente, Direttore FondazioneConfprofessioni.

Seguirà coffee break.

CONTATTI:Segreteria Nazionale Confprofessioni:

Viale America, 111 - 00144 Roma; Tel 06/54220278 - Fax 06/54229876

e-mail: [email protected]

Ricerca in Sanità Pubblica Veterinaria2° Convegno Nazionale - 24 novembre 2010

Professione Veterinaria 35-2010:ok 20-10-2010 15:10 Pagina 21

Page 22: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 35

La rivista è un settimanale

specializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

Direttore

Carlo Scotti

Direttore Responsabile

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laVETERINARIAPROFESSIONE

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laPROFESSIONE VETERINARIA 35 | 201022 Calendario attività Dal 31 ottobre al 21 novembre

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a Aumentata incidenza di patologie podali

b Aumentata incidenza di metriti ed

endometriti

c Aumentata incidenza di mastiti

d Aumentata incidenza di patologie

respiratorie

1) Quale di questi fattori di rischio è di mag-giore importanza nelle infestazioni del pule-dro da Parascaris equorum:

a Assunzione del colostro

b Convivenza con la fattrice

c Copertura vegetazionale

del pascolo QUIZ 1Risposta corretta: b)

Seminario SIVE:“Parassitosi da elminti

gastrointestinali negli equidi:attualità e nuove prospettive”

Verona, FieraCavalliNovembre 2008

QUIZ 2Risposta corretta: b)

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voli Firenze - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Re-gionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

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6 NOVCORSO ANMVI CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIO-

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6 - 7 NOV CORSO ANMVI CORSO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 -ECM: 10 Crediti - Per informazioni Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

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10 - 12 NOVCORSO SCIVAC 11° CORSO VETERINARIO ASAMI. TEORICO E PRATICO SULLE METODICHE DI ILIZAROV - Centro Studi Ultimi posti disponibili SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 19 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -

Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

13 NOVINCONTRO SIMEF UPDATE SULLE MALATTIE INFIAMMATORIE INTESTINALI (IBD) FELINE - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi

- Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

13 NOVINCONTRO SVIDI NEOPLASIE POLMONARI E PLEURICHE - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:

Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +390372 403509 - E-mail: [email protected]

13 - 14 NOVITINERARIO DIDATTICO SIVE CORSO “RADIOLOGIA CLINICA. II PARTE L’ARTO POSTERIORE E LO SCHELETRO ASSILE” - Clinica Equi-

ne Practice - Campagnano di Roma - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Segreteria SIVE - Tel.+39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

14 NOVINCONTRO SIMIV DIAGNOSTICA MOLECOLARE NELLA PRATICA CLINICA: DALLE MALATTIE INFETTIVE ALLA GENETICA -

Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazio-ni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

14 NOVINCONTRO SIONCOV NEOPLASIE POLMONARI E PLEURICHE - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:

Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +390372 403509 - E-mail: [email protected]

14 NOV INCONTRO REGIONALE SIVAE LOMBARDIA LE BASI DELLA MEDICINA AVIARE - IZU MILANO - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: ElisaFeroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

14 NOVINCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA APPROCCIO DIAGNOSTICO ALL’ALOPECIA NEL CANE E NEL GATTO - Hotel Franz, Gradisca D’Isonzo (GO)

- VIALE TRIESTE 45 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delega-zioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

14 NOVINCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO CITOLOGIA PER NON CITOLOGI COME PRATICARE IL GIOCO DELL’ESAME CITOLOGICO CON SODDISFA-

ZIONE... E SENZA SBAGLIARE TROPPO - Hotel Selene, Pomezia (Roma) - Via Pontina Km 30 - ECM: Rich. Accr. -Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

15-16 NOVCORSO SCIVAC CORSO AVANZATO INTENSIVO - HEAD AND NECK CYTOLOGY - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trec-

chi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

17-19 NOVITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. ODONTOSTOMATOLOGIA: III PARTE - TRAUMATOLOGIA DENTALE E MAXILLOFACCIALE - Centro Ultimi posti disponibili Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti -

Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

19-20 NOV ITINERARIO DIDATTICO SIVE CORSO “MANAGEMENT DELLO STALLONE” - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 Attenzione: Evento annullato. - Per informazioni: Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

21 NOVINCONTRO SINUV UOMO E CANE: DUE SPECIE A CONFRONTO IN NEFROLOGIA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremo-

na - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Speciali-stiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

21 NOVINCONTRO SIRVAC RECUPERO DELLA FERTILITÀ NEL CANE E NEL GATTO: DAL CASO CLINICO, ALLA DIAGNOSI FINO AL TRATTA-

MENTO E ALLA RISOLUZIONE DELLA PATOLOGIA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 -ECM: Rich. Accr. - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

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